Santa Maria di Licodia è un comune italiano, appartenente alla Sicilia e situato in provincia di Catania, sul versante sud occidentale del monte Etna. È popolato da circa 7.000 abitanti ed è circondato da ampie campagne, caratterizzate dalla presenza di agrumeti, vigneti e uliveti.
Gli studiosi non si trovano d’accordo in merito alle origini del nome del Paese. Alcuni sostengono che si riferisca al termine bosco, per indicare le distese da cui è circondato, altri invece, ritengono che faccia riferimento alla veduta che si affaccia direttamente sulla piana di Catania. Ciò che rende particolarmente famoso il comune è la festa patronale, dedicata a San Giuseppe, che ha luogo l’ultima domenica di agosto e che attira l’attenzione di numerosi turisti.
Oltre questo, è conosciuto anche per l’importanza di alcune opere, ricche di storia e tradizione. Ecco, quali sono i cinque luoghi da visitare a Santa Maria di Licodia.
Gli studiosi non si trovano d’accordo in merito alle origini del nome del Paese. Alcuni sostengono che si riferisca al termine bosco, per indicare le distese da cui è circondato, altri invece, ritengono che faccia riferimento alla veduta che si affaccia direttamente sulla piana di Catania. Ciò che rende particolarmente famoso il comune è la festa patronale, dedicata a San Giuseppe, che ha luogo l’ultima domenica di agosto e che attira l’attenzione di numerosi turisti.
Oltre questo, è conosciuto anche per l’importanza di alcune opere, ricche di storia e tradizione. Ecco, quali sono i cinque luoghi da visitare a Santa Maria di Licodia.
Comune di Santa Maria di Licodia: Torre Campanaria
Si può considerare come il simbolo del paese, edificato nel 1143 e dedicato a San Nicolò. Lo stile con cui è decorata la torre è vario, proprio perché richiama diverse tendenze artistiche. Infatti, la costruzione iniziale rappresentava uno stile misto tra romano e gotico, poi, venne ristrutturata ad opera dell’abate Vescovo Platamone, di cui è affisso lo stemma sulla facciata principale. Nella parte superiore si notano delle decorazioni orizzontali che alternano la pietra lavica a quella bianca, per poi procedere con un motivo a scacchiera.
Santa Maria di Licodia: Chiesa del Santissimo Crocifisso
È nota anche come chiesa madre o chiesa ranni, in dialetto, termine che ne sottolinea l’importanza, essendo un luogo di culto molto ricercato per i fedeli del posto. Ha origini medievali, di cui non si conosce una precisa data di origine, ma si colloca intorno al 1143. Inizialmente venne dedicata a Santa Maria di Licodia, ma nel ‘900 il cappellano Panepinto, decise di dedicarle a San Giuseppe, di cui era devoto, rinnovandone totalmente l’assetto.
Comune di Santa Maria di Li Codia: Villa comunale
Rappresenta l’area verde più estesa del paese. I lavori per la realizzazione del giardino Belvedere iniziarono nel 1951 e si conclusero nel 1957, ad opera del geometra Luigi Sambataro. All’ingresso si trova un’ampia piazza circolare, in fondo alla quale e’ posta la statua della Venere, copia della celebre opera di Canova. Sono presenti numerosi viali, in cui poter passeggiare all’aria aperta, uno dei quali è stato appositamente dedicato ad Adelaide Bruno Alessi, proprietaria del terreno in cui è stata edificata la villa.
Torre di Cafalato
Si tratta di un’antica struttura in pietra lavica, realizzata in gradoni, di cui non si conoscono le origini, a causa di mancati ritrovamenti nei secoli successivi. Probabilmente fu costruita alla fine del XIX secolo, per i guardiani, allo scopo di controllare le campagne vicine. Si racconta che le pietre con cui venne edificata furono sottratte dai terreni dei coltivatori, perché ne ostacolavano la produzione. Purtroppo, a seguito del terremoto del 2018, parte della struttura crollò e nonostante le incertezze in merito alla sua storia, rappresenta comunque uno dei monumenti più significativi per gli abitanti del paese.
Palazzo Bruno
Venne costruito tra il XVIII e il XIX secolo, su ispirazione del modello normanno. L’edificio si estende su una vasta area, che era dedicata ad ospitare la famiglia nobiliare dei Bruno. La maestosità della sua struttura si può ammirare da più angolazioni, perché occupa più vie principali. All’interno si trova il fercolo del Patrono del Paese, San Giuseppe, con cui lo stesso veniva portato alla processione.
Lascia un commento