Un piccolo ma significativo passo, l’inaugurazione del Frecciabianca in Sicilia che collegherà e precisamente Palermo con Messina e Catania, con fermate intermedie a Enna e Caltanissetta. D’altronde la nostra isola è sempre stata storicamente afflitta da un’insufficienza per quanto riguarda le infrastrutture dei trasporti e il Frecciabianca costituisce in tal senso certamente una miglioria. La linea sarà dunque inaugurata con un primo convoglio in partenza oggi dalla stazione Centrale di Catania, sebbene il primo viaggio ufficialmente fruibile sarà quello del 14 novembre. Certamente il Frecciabianca aiuterà non solo alcune fra le più grandi città siciliane a rimanere connesse, ma è anche un timido segnale che qualcosa sul fronte del miglioramento dei trasporti è possibile.
Frecciabianca in Sicilia: le parole del Ministro Cancellieri
Ovviamente entusiastiche le parole del sottosegretario alle infrastrutture e mobilità Giancarlo Cancellieri, il quale ha annunciato con un comunicato che oggi sarà presente all’evento: « Lunedì prossimo sarò a Catania per l’inaugurazione del servizio Frecciabianca, il primo freccia in Sicilia come ho più volte detto anche in mie passate interviste, l’arrivo dei treni Freccia in Sicilia sono un primo passo importante, al quale ne seguiranno altri, tesi a migliorare radicalmente il servizio ferroviario siciliano e i collegamenti con il Nord Italia. È una Freccia, certamente più performante della stragrande maggioranza dei convogli presenti in Sicilia ed è un segno di buona volontà».
Cancellieri ha poi proseguito «Il primo viaggio sarà il 14 novembre e sarà nelle tratte che collegheranno Palermo con Catania e Messina, con fermate intermedie a Caltanissetta ed Enna e poi a destinazione le coincidenze con le navi BluFerries e il Frecciarossa per Milano. La presentazione del servizio di Trenitalia (Gruppo Fs) avverrà lunedì prossimo a Catania, e sarà presente l’amministratore delegato di Trenitalia, Luigi Corradi».
Il comunicato si è poi concluso con un auspicio, quello di portare il Frecciarossa in Sicilia entro il 2024. Parliamo del treno che nel resto d’Italia rappresenta l’”elitè” della velocità e che d’altronde è già presente nella penisola da oltre vent’anni. «Voglio portare solo risposte ai siciliani, anche a piccoli passi, ma in questo sono determinato più che mai » ha infatti chiosato il sottosegretario.
I treni Frecciabianca, stando alle ultime indiscrezioni rese note da la Repubblica, « saranno otto carrozze, delle quali due di prima classe, con tutti gli standard delle Frecce, a cominciare dal vagone con il bar FrecciaBistrò, il wi-fi e i servizi online di Trenitalia, e una velocità di punta di 200 chilometri orari (teorica, visto che in realtà le E.464 raggiungono massimo i 160 km/h, ndr), binari permettendo».
Frecciabianca in Sicilia, l’alta velocità non è ancora questa
Come le parole del sottosegretario Cancellieri ricordano però non stiamo ancora parlando di alta velocità – un servizio che, lo ripetiamo, è presente nel resto dell’Italia da oltre 20 anni. Il Frecciabianca è stato accolto con propagandistico entusiasmo, talvolta anche con semplicistiche riduzioni dai media, che hanno parlato di “alta velocità light”.
Come precisa invece con dovizia di dati l’ing. Roberto di Maria, «nessuna linea siciliana permette una velocità massima di 200 km/h, né, tantomeno, lo consentono le linee percorse dai futuri treni Frecciabianca, nell’itinerario, inedito, Palermo-Caltanissetta-Enna-Catania-Messina. Le velocità massime raggiungibili su queste tratte sono ben lungi da questi valori. Sulla Palermo-Catania, soltanto fra Palermo e Fiumetorto si toccano (per soli 13,20 km), i 140 km/h; per il resto della tratta, fino a Fiumetorto la velocità massima è sempre inferiore a 130 km/h. Ma più avanti, tra Fiumetorto e Catania si riescono a toccare i 130 km/h soltanto per 17,3 km (tratti saltuari tra Catenanuova e Bicocca).
Il resto della linea, è percorribile rigorosamente sotto i 100 km/h, ma in lunghe tratte la velocità massima fissata rimane fissata a 75 km/h! Tra Catania e Messina si possono raggiungere i 150 km/h, ma soltanto per 21 km su 95. Per altri 50 km si viaggia sempre sotto i 110 km/h. In sintesi, per il 64% del percorso tra Palermo e Messina via Catania la velocità massima è pari, o inferiore, alla metà della velocità “di punta” (200 km/h). Per il resto, essa è fissata a 130 km/h e rarissimamente a 150».
Insomma, siamo ancora distanti da quello che per molte altre regioni è una realtà quotidiana. Starà a noi scegliere se considerare l’arrivo del Frecciabianca come un piccolo passo nella giusta direzione oppure qualcosa che poteva essere molto di più.
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