Il pallone è rotondo e perdere fa parte del gioco, è una cosa risaputa. Se poi l’avversario è un avversario di livello, com’è il Foggia, guidato da una vecchia volpe com’è Zeman, allora non c’è alcun disonore. Eppure, ammettiamolo: è rimasto ancora una volta l’amaro in bocca. Perché cominciano a essere veramente troppi i gol subiti negli ultimi minuti e che ormai hanno fatto perdere molta strada agli etnei, anche in partite come questa. Partite che avrebbero potuto proiettare il Catania molto in alto in classifica, ben al di là dei suoi problemi societari – che in questi giorni hanno visto nuovi, e tristi, sviluppi.
Il Foggia invece torna a casa con i tre punti, sbanca il Massimino e spegne le speranze del Catania. Catania che invece rinuncia, almeno momentaneamente, a dare l’assalto ai piani alti della classifica, che con i tre punti non sarebbero stati un miraggio (con 22 punti si sarebbero aperte le porte del 6 posto). Ed è dura da digerire, soprattutto quando hai un giovane su cui tutti i riflettori sono accesi (Moro) e che ha conquistato anche le prime pagine della cronaca con le sue prestazioni in nazionale under-20, ma non puoi schierarlo. Quando la lista degli indisponibili è lunghissima – oltre Moro, Russotto, Zanchi e Claiton squalificati, Pinto, Piccolo, Greco e Frisenna infortunati. Chissà come sarebbe andata, anche se il calcio è anche fare i conti con queste cose.
Così, semplicemente, brucia ancora di più.
Catania Foggia 1-2 il tabellino
Reti: 16′ Russini (CT), 67′ Gallo (FG), 94′ Ferrante (FG) rigore
Catania (4-3-3): Sala; Calapai, Ercolani, Monteagudo, Ropolo; Izco (63′ Provenzano), Maldonado (82′ Cataldo), Rosaia; Ceccarelli (82′ Albertini), Sipos (90′ Russo), Russini (63′ Biondi)
A disposizione: Stancampiano, Borriello, Albertini, Pino, Panarello, Cataldi, Provenzano, Biondi, Bianco, Russo, Tropea
Allenatore: Baldini
Foggia (4-3-3): Alastra; Garattoni, Sciacca, Di Pasquale, Martino; Garofalo (78′ Ballarini), Petermann, Maselli (45′ Gallo); Tuzzo (78′ Rizzo Pinna) Merkaj (45′ Ferrante), Curcio
A disposizione: Volpe, Girasole, Di Jenno, Gallo, Rizzo Pinna, Ballarini, Ferrante
Allenatore: Zeman
Arbitro: Giaccaglia di Jesi
Ammoniti: 30′ Petermann (FG), 32′ Garofalo (FG), 45′ Maldonado (CT), 85′ Curcio (FG), 89′ Garattoni (FG)
Espulsi:
Calcio Catania Foggia 1-2: l’intervista a Baldini
Durissimo digerire la sconfitta anche per mister Baldini, che prima della partita aveva speso parole al miele per il ceco, considerato il suo mentore: « Quell’anno lì (2000-2001), facevo il capitano ed il più grande rammarico fu proprio il suo esonero immeritato dopo un pareggio a Perugia, non si può pensare di prendere Zeman per tenerlo cinque partite, é un maestro perché da lui ho imparato tanto. Ho sempre pensato che fosse molto avanti con i tempi, ai concetti utilizzati da Guardiola in maniera molto netta quali pressing alto appena persa palla, un certo tipo di lavoro in possesso palla, lui lavorava trent’anni fa, peccato averlo avuto per poco tempo. »
Proprio il maestro ha inflitto all’allievo una cocente sconfitta: «Non so se avremmo meritato di più, poteva essere più giusto il pari probabilmente. Abbiamo sbagliato il gol della vittoria con Sipos poco prima del calcio di rigore di Ferrante. C’è grande rammarico, tatticamente la nostra era stata una partita perfetta. In settimana avevamo speso tantissimo, nella ripresa siamo calati alla distanza. Abbiamo giocato una gara intensa mercoledì, loro no: le motivazioni del nostro calo sono queste, tenuto conto anche delle tante assenze che non mi hanno permesso di ruotare i giocatori. Il calo era praticamente matematico.»
Nessun dramma però e soprattutto nessun processo ai colpevoli per il mister Etneo: «Non mi passa neppure per la testa di colpevolizzare l’errore del singolo, quando giocavo e commettevo un errore grave ero proprio io il primo a saperlo, non avevo bisogno che qualcuno me lo dicesse. Io sono qui proprio per correggere gli errori, ma non posso prendermela con chi li ha commessi. La linea difensiva ha lavorato bene oggi, gli errori nel calcio ci stanno.»
Grande serenità nonostante la sconfitta, e il naturale rammarico, per il mister, il quale setta anche la rotta per ripartire: «Ripartiremo rialzando la testa, a partire da martedì, con lo stesso atteggiamento e la stessa voglia. Staccare la spina domani credo farà bene a tutti. Questi ragazzi non sono delle macchine, ora abbiamo finalmente una settimana in cui poter lavorare normalmente . Moro? Luca per quello che sta facendo sarebbe un giocatore importante per qualsiasi squadra. Lo riavremo con noi al pari di qualche squalificato.»
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