La situazione del Calcio Catania continua a essere fortemente in bilico. Qualche giorno fa si è tenuta l’udienza prefallimentare, un appuntamento che molti speravano fosse rinviato e che invece ha portato alla richiesta – da parte del giudice – di mostrare da documentazione necessario per la decisione sull’istanza di fallimento depositata dalla Procura della Repubblica di Catania. In particolare, sono stati richiesti i conti della società, il piano industriale di rilancio e le testimonianze delle trattative con gli ipotetici acquirenti, fra i quali si vocifera esserci una holding internazionale afferente al settore delle energie rinnovabili. E sarebbe stata proprio quest’ultima, a dimostrazione delle sue serie intenzioni, a fornire una sponsorizzazione di circa trecentomila euro per estinguere i pagamenti degli stipendi arretrati dei calciatori, in attesa di concludere un eventuale passaggio di proprietà.
Le dimissioni dell’Amministratore unico Nico Le Mura
A comparire davanti al giudice Fabio Ciraolo e al pm Fabio Regolo erano stati l’allora amministratore unico del Calcio Catania, Nico le Mura, con l’avvocato del club Giuseppe Augello. Frattanto però è arrivata la nota con cui il club rossazzurro ha preso atto delle dimissioni proprio dell’Amministratore unico Nico Le Mura. In realtà le dimissioni erano arrivate due mesi fa, ma secondo le disposizioni del codice civile esse divengono efficaci nel momento dell’accettazione dell’incarico da parte del nuovo amministratore. Nella nota si legge dunque « Sport Investment Group Italia ringrazia Nico Le Mura per il lavoro svolto nell’arco del mandato, caratterizzato da una virtuosa gestione economica, e per l’apporto garantito con grande senso di responsabilità e spirito di sacrificio in regime di prorogatio. L’assemblea dei socia ha provveduto a nominare amministratore unico il dottor Segio Santagati, già direttore commerciale e del marketing del nostro club: al manager catanese, i migliori auspici di buon lavoro.»
Il rinvio di giorno 18/11
E proprio ieri è arrivato, almeno per il momento, uno slittamento per il fallimento del Calcio Catania. All’esito della camera di consiglio, il collegio della sezione fallimentare ha infatti decretato degli accertamenti sulla possibilità della Sigi di assicurare la continuità aziendale del Calcio Catania e ha nominato inoltre dei consulenti, i quali dovranno relazionare il tribunale. Sarà dunque in data del 21 dicembre che si deciderà il prossimo atto della situazione della società rossazzurra.
Le parole dell’avvocato Mattia Grassani
La situazione, ovviamente, non fa dormire sonni tranquilli ai tifosi – e nemmeno ai giocatori, i quali lo ricordiamo hanno diverse mensilità arretrate e hanno anche citato il Catania. Un momento complicato, sul quale è intervenuto l’avvocato Maria Grassani ai microfoni di Telecolor: « La tempistica con cui il Tribunale fallimentare di Catania si è mosso sicuramente non preclude la possibilità della continuità sportiva per quanto attiene la categoria di militanza perché statisticamente, quando i fallimenti vengono dichiarati nel periodo estivo, le possibilità di proseguire nella medesima categoria di appartenenza sono molto esigue. Invece il Catania si trova ancora nel girone d’andata, quindi se il Tribunale fallimentare dovesse dichiarare il fallimento, il giudice delegato riferirebbe al collegio e ritengo che la fine di novembre e la prima metà di dicembre siano compatibili affinché il Calcio Catania non venga cancellato dal calcio professionistico. A condizione che il Tribunale autorizzi l’esercizio provvisorio, consentendo dunque al Catania fallito di portare avanti la sua mission continuando a giocare il campionato di C e che di lì a breve il titolo sportivo venga reperito attraverso una procedura competitiva da un soggetto in grado di far fronte a tutti i debiti sportivi. Soddisfatti questi due presupposti, sussisterebbero le condizioni affinché il Catania completi la stagione e non perda il professionismo per inerzia conseguente al fallimento ma potendosi salvare sul campo fino all’ultima giornata di campionato nella stagione 2021/22. Ma speriamo che il Catania non fallisca perché parliamo di una società gloriosa che io ho seguito per tanti anni sotto la proprietà Massimino e Gaucci, una delle società di fascia media più longeve come matricola e anzianità federale. »
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