Calcio Catania perde a Taranto, la maledizione del finale

  Per alcuni è una questione di psicologia, una forma di autosabotaggio che impedisce al Catania di concludere le partite, di avere “il cinismo” per mettere in cassa il risultato quando conta – un discorso anche legato all’ingenuità, magari. Per altri ancora semplice fisiologia, qualcosa legato alla condizione fisica che va sfaldandosi mano a mano…

Fallimento Catania calcio

 
Per alcuni è una questione di psicologia, una forma di autosabotaggio che impedisce al Catania di concludere le partite, di avere “il cinismo” per mettere in cassa il risultato quando conta – un discorso anche legato all’ingenuità, magari. Per altri ancora semplice fisiologia, qualcosa legato alla condizione fisica che va sfaldandosi mano a mano che si avvicina il 90′ e che lascia il pallino agli avversari. C’è invece chi ne fa un discorso di scaramanzia, una maledizione forse scagliata da chissà quale “mavara”, che vede il Catania costretto a rinunciare al primo ambito sempre a passo dal raggiungerlo e lo rende un novello Orfeo calcistico. Sta di fatto che, anche stavolta, il Catania ha perso per un gol subito nei minuti successivi al 90esimo – per la precisione, al 94′.
Ognuno ha la sua teoria, ma i fatti rimangono sempre quello. Se dovessimo sommare tutti i punti “persi” dal Calcio Catania durante i minuti finali staremmo parlando di un’altra classifica. Ancora una volta gli etnei si sono mostrati combattivi e pronti a dare battaglia anche lontano dal Massimino e ancora una volta sono stati puniti (oltremodo?) dalle amnesie difensive nel finali. Per chi si trova a commentare, come noi, la partita è frustrante – immaginiamo quanto lo sia per i giocatori – dover constatare il risultato. Cionondimeno, trovo che la squadra continui a offrire un buon gioco e, dove questo si arresta, una volontà non inferiore. Forse occorrerebbe tornare sul mercato per potenziare la difesa nella finestra invernale – certamente il reparto meno brillante. Eppure, come sappiamo, la tenuta difensiva di un team non si misura del valore dei singoli difensori, sebbene questo fattore aiuti certamente. Subire così tanti gol nel finale suggerisce risposte diverse e quindi si torna all’incognita iniziale: psicologia, fisiologia o scaramanzia?

Taranto Catania 3-2: il tabellino

TARANTO (4-3-3): Chiorra ; Tomassini , Zullo , Granata , Ferrara (5’ pt De Maria) Civilleri 7, Marsili ; Pacilli (15’ st Mastromonaco), Giovinco (33’ st Santarpia), Labriola  (15’ st Belloq); Italeng
In panchina: Antonino, Zecchino, Ghisleni, Versienti, Cannavaro.
Allenatore Giuseppe Laterza
CATANIA (4-3-3): Sala; Calapai (20’ st Greco), Claiton, Monteagudo, Zanchi (20’ st Albertini ); Izco (1’ st Sipos ), Maldonado (28’ st Rosaia), Provenzano (36’ st Cataldi sv); Ceccarelli , Moro , Russini
In panchina: Stancampiano, Pino, Ercolani, Biondi, Ropolo, Frisenna.
Allenatore Francesco Baldini
ARBITRO: Federico Longo di Paola
RETI: 14’ pt Giovinco (T) 12’ st Civilleri (T) 16’ st Sipos (C) 25’ st Moro (C) rigore, 48’ st Belloq
AMMONITI: Provenzano, Zanchi, Albertini, Ercolani (C)
ESPULSI: Granata per doppia ammonizione (T)
Angoli: 2-5
Recuperi: 3’, 6’
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Taranto Catania 3-2 le interviste

L’allenatore del Taranto Giuseppe Laterza non lesina complimenti ai suoi ragazzi, ma anche alla curva dello stadio di casa, protagonista del match: « Prestazione degna della città di Taranto e del tifo di Taranto. E’ stato emozionante vedere la coreografia, l’entusiasmo di tanti tifosi presenti sugli spalti. Averla vinta in questo modo significa veramente tanto. Ci tenevamo a fare una bella prestazione, vincere così ti dà qualcosina in più. Mi è piaciuto lo spirito, l’atteggiamento della squadra indipendentemente da chi è sceso in campo.»
Parole al miele anche per gli avversari etnei: « Era una gara che poteva indirizzarci in una direzione non favorevole, invece i ragazzi hanno avuto la determinazione giusta contro una squadra importante, forte. Il secondo gol poteva ammazzare tutti e invece siamo stati bravi ad andare a vincere. Il gruppo è alla base di tutto. Abbiamo dovuto cambiare con Falcone che sarebbe sceso in campo ma ha accusato un problema muscolare prima del fischio d’inizio. Dopo 2′ si è fatto male Ferrara. Civilleri zoppicava, avevo esaurito i cambi ma ha proseguito la partita. La mia squadra ha dimostrato di avere dei valori importantissimi. I ragazzi volevano questa vittoria, ci tenevano tantissimo.»
A riprova della grande gara dei rossazzurri, Laterza ha dovuto anche replicare a chi aveva visto gli ospiti come dominanti: « Il Catania ha fatto la partita e noi ci siamo limitati a difendere? Il Catania ha effettuato più possesso palla costruendo due occasioni importanti nel primo tempo, nel secondo siamo stati fortunati e Chiorra è intervenuto con bravura su Russini di testa. Loro avevano più qualità in avanti, noi potevamo fare questa partita e l’abbiamo interpretata nel modo giusto. Siamo stati eccezionali. Sul 2-2 paura di non vincere? Sono dei colpi che devi assorbire, rimanendo lucido perché rischi di abbassare la testa e perdere. Però in alcune situazioni potevamo anche noi fare male, non ci siamo riusciti fino ad arrivare al gol su palla inattiva.»
Quasi dello stesso avviso il difensore Tommasini: «E’ stato importante vincere perché venire da due sconfitte non è mai facile. Nel primo tempo hanno giocato meglio di noi, poi hanno calato il ritmo ma siamo rimasti sul pezzo. Il Catania ha dimostrato di essere una buona squadra però noi non molliamo niente. Il rigore? Mi trovavo vicino all’azione dell’episodio e dico sinceramente che per me non c’era. Sul 2-2 normalmente può scattare la paura di prendere un altro gol ma anche la voglia di reagire nel migliore dei modi, noi non abbiamo avuto paura nemmeno dopo la rimonta del Catania»

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