È avvenuta ieri, alla presenza del presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, dell’assessore alla Salute Ruggero Razza, del sindaco della Città Metropolitana di Catania Salvo Pogliese, del sindaco del Comune di Misterbianco Marco Corsaro, la presentazione ufficiale del polo sanitario per il Sud Italia e per il Mediterraneo di Humanitas Istituto Clinico Catanese.
L’ospedale, che dopo il trasferimento iniziato ad aprile del 2020 – nel corso della pandemia – avrà sede a Misterbianco, si pone come un punto di riferimento e centro di eccellenza grazie ai suoi reparti di Oncologia, Ortopedia, Neurochirurgia e per tutti coloro che devono intraprendere un percorso di riabilitazione.
Un polo che sarà un fiore all’occhiello del sistema sanitario isolano, con un team di 400 persone tra medici, infermieri, tecnici e staff, incrementato di oltre il 40% rispetto alla sede precedente, con lo scopo di offrire i massimi standard di qualità clinica, nonché percorsi personalizzati ed un’organizzazione innovativa e sostenibile. Proprio questi numeri hanno permesso a molti talenti della nostra terra di rimanervi, contrastando per una volta il fenomeno emorragico che ci porta puntualmente a vedere andare via, in cerca di strutture più rinomate o all’avanguardia, i nostri migliori professionisti.
Un centro ottenuto grazie a un investimento privato di oltre 100 milioni di euro – il più elevato negli ultimi anni a beneficio della sanità siciliana. Basta considerare solamente la riduzione della mobilità dei pazienti verso gli ospedali del Nord o di Paesi europei, un fenomeno che solo nel 2018 è costata alla Regione Siciliana 210 milioni di euro. Solo nel primo anno di attività sono oltre 40mila i pazienti che hanno effettuato visite ed esami ambulatoriali, 11.000 terapie in Day Hospital Oncologico e più di 4.000 interventi chirurgici.
Le parole del Presidente di Humanitas e della Regione Musumeci
Forte soddisfazione emerge dalle parole di Gianfelice Rocca, Presidente di Humanitas: «La Sicilia oggi nel settore delle Life Sciences può ambire ad un ruolo fondamentale nel Mediterraneo, favorendo la crescita di centri di eccellenza per la cura, la ricerca e la formazione che si proiettano nel mondo. I fondi del PNRR rappresentano un’importante occasione per attrarre talenti e competenze che permettano a questi centri di cura e ricerca di distinguersi. In questa sfida Humanitas vuole essere un acceleratore di crescita: con il suo modello che coniuga sostenibilità e responsabilità sociale integrando assistenza clinica, ricerca e formazione universitaria, risponde ai bisogni di salute dei cittadini non solo del territorio. Offre loro cure di qualità vicino alle loro famiglie, ma anche – sempre più – di altre regioni e nazioni. Così da rendere la Sicilia, dal punto di vista della Sanità, un riferimento per tutto il Mediterraneo».
Un polo per la cura, ma anche per la ricerca e la formazione
L’ospedale è inoltre impegnato in attività di ricerca, in collaborazione con centri nazionali e internazionali, e in corsi di formazione specialistica medica post Laurea. «In particolare – spiega il professor Alessandro Repici, Direttore Scientifico – stiamo sviluppando progetti che prevedono innovazione tecnologica e il rientro in Sicilia di ricercatori di talento. Sono già stati attivati i primi studi, di Molecular Pathology e Precision Medicine, sul tumore della mammella, malattia ad elevata diffusione in Sicilia. Sul fronte della formazione, Humanitas è impegnata in attività sia in ambito specialistico oncologico sia con i medici del territorio, con un programma di aggiornamento per una maggiore sensibilizzazione e diffusione di prevenzione e screening, che porterà in Sicilia alcuni tra i più importanti esperti al mondo».
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