Lo scorso anno ha visto certamente fra le festività natalizie più strane che abbiamo avuto, con tutte le normative anti-Covid attive e il lockdown attivo. Era difficilmente pronosticabile, due anni fa, che quelle sarebbero state le ultime festività natalizie “normali” per chissà quanto tempo. Anche quest’anno infatti pare che la spada di Damocle delle restrizioni non sia del tutto evitata – anzi, è previsto una possibile ulteriore stretta in vista di Capodanno. Certamente molto si saprà solo dopo Natale, ma qualcosa la scopriremo già giovedì 23 dicembre, quando Mario Draghi si presenterà per la conferenza stampa di fine anno.
I dati per ora non ci permettono di dormire sonni tranquilli, anche considerando la variante Omicron, ma non sono così pesanti come in altri paesi del mondo – proprio oggi New York si sveglia nuovamente sotto la paura del virus. Quello che preoccupa piuttosto è l’incremento dei contagiati, che sabato faceva segnare il +41%, con 28mila nuovi casi e un tasso di positività al 4%.
Quindi si va incontro a un nuovo lockdown?
Fermo restando gli sviluppi futuri e le indicazioni degli scienziati ed escludendo che il governo voglia tutelarsi in maniera cautelativa, non c’è il rischio di un vero lockdown. Difficilmente dunque assisteremo a provvedimenti simili a quelli dell’Olanda o dell’Inghilterra – segno che la nostra campagna vaccinale ha agito bene – ma è probabile ipotizzare qualcosa di simile all’Irlanda, in cui si è varato un provvedimento che indica norme strette e chiusura anticipata dei locali. In Italia è ampiamente pronosticabile un inasprimento riguardo il rischio di assembramenti, specialmente in vista di capodanno.
Nel frattempo ci si prepara alla variante Omicron dato che, in linea con quanto osservato anche negli altri paesi, è inevitabile un aumento dei casi nei prossimi giorni. Le Regioni comunicano ai loro ospedali di stare pronti e il ministero diffonde una circolare dove si invitano le amministrazioni locali a predisporre letti in ospedale per i malati Covid secondo i piani prestabiliti da tempo. Per il 23 dicembre saranno disponibili i risultati della nuova indagine su Omicron, che arriveranno da una ‘flash survey’ fissata per oggi sottoponendo a un sequenziamento un numero di campioni statisticamente significativo raccolti in 24 ore.
Covid: nuove restrizioni da Capodanno
Dicevamo quindi che difficilmente avremo restrizioni per Natale – festività che si dovrebbe poter festeggiare in serenità in famiglia – mentre più facilmente arriveranno per Capodanno. Stando a quanto riporta il sito di Repubblica, presi di mira saranno feste, concerti, assembramenti di piazza per l’ultimo giorno dell’anno. “Il bando, in realtà, potrebbe essere esteso anche agli altri giorni festivi fino all’Epifania. E verrebbe accompagnato anche da una raccomandazione – se non addirittura da una norma – che punta a contenere il numero di commensali durante cenoni e occasioni conviviali”.
Una situazione che certamente è aggravata dalla minaccia della variante Omicron la cui ondata, secondo il virologo Fabrizio Pregliasco «è già arrivata e si diffonderà, dobbiamo trovare dei modi per mitigare e diluire l’impatto sulla curva dei contagi e assorbire al meglio le conseguenze.» Un rischio che ha portato il docente della Statale di Milano a mettere in conto una nuova chiusura: « Per questo tutti gli interventi possono aiutare e anche un lockdown ci permetterebbe di gestire meglio l’impatto. Capisco che non è facile ma dobbiamo essere flessibili».
Il professor Matteo Bassetti punterebbe invece sull’obbligo vaccinale per gli over 40. «L’obbligo vaccinale per tutti è l’extrema ratio, ma abbiamo circa 6 milioni di persone non vaccinate e che ormai non lo faranno”, dice all’Adnkronos Salute il direttore della Clinica di malattie infettive all’ospedale Policlinico San Martino di Genova. «Siamo già siamo in ritardo e nel pieno di quarta ondata. Se si vuole proteggere la popolazione, anche in vista di una diffusione di Omicron con un super afflusso di persone in ospedale, una proposta potrebbe essere di usare i prossimi 15 giorni delle vacanze di Natale per mettere un obbligo ad immunizzarsi, almeno per gli over 40, così potremmo ridurre quel numero enorme di non vaccinati. Si potrebbe approfittare delle scuole chiuse e delle ferie, e pensare ad una multa dopo il 9 gennaio per chi non si è vaccinato», aggiunge. Mentre sul lockdown per i non vaccinati, Bassetti chiarisce che «non si combatte il Covid con le restrizioni, ma se si deve scegliere è chiaro che queste misure devono valere solo per i non vaccinati».
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