La passione dei tifosi del Catania sembra essere destinata a non finire, non quest’anno. Perché dopo l’annuncio del fallimento della squadra è arrivata un ulteriore doccia fredda sulle speranze, quella di vedere acquistata la società nel corso della prima asta. Difatti, la prima scadenza fissata dal tribunale di Catania è andata deserta e il – fortissimo – rischio è che vada ulteriormente deserta anche la prossima. Difficile capire come e perché nessuno voglia rilevare la società, almeno non dopo che il prezzo è divenuto veramente basso e dopo che ci si è spesi in ottimistici proclami.
Calcio Catania possibile arrivare sino a fine campionato?
Insomma, al momento il Catania sembra proprio destinato al peggiore dei finali, quello che nessuno dei tifosi si augura. Ma se non ci sono soluzioni concrete in vista, attualmente si sta cercando di capire cosa è possibile fare riguardo il fattore tempo. Stando così le cose infatti il Catania ha una scadenza al 7 Marzo per capire come andranno le cose, ma almeno allo stato attuale delle cose sembra tutto fermo. A questo punto è cominciata a circolare la voce che si potrebbe arrivare in fondo al campionato, ammesso che vi siano i fondi per concludere la stagione.
In fondo mancano una decina di gare e in vista del fotofinish diventa importante, anche per l’integrità del campionato, far concludere al Catania il campionato. Potrebbe essere una boccata d’aria, certamente, in termini di tempo. Ma quali garanzie vengono dall’incerto futuro?
Catania Calcio possibili acquirenti
Partiamo da un presupposto: stiamo facendo un gioco che appare un po’ vacuo, perché assomiglia in parte ai discorsi dei tifosi che conversano appassionatamente di calciomercato sulla spiaggia. Allo stesso modo, non abbiamo modo (se non indizi più o meno affidabili) per prevedere chi è veramente interessato all’acquisto della società.
Uno dei primi nomi che ci viene in mente è certamente quello di Morosoli, non fosse altro che per il suo accorato appello – che ha poi portato a una piccatissima risposta dell’avvocato Ferraù, legato al giro SIGI. Da quel proclama (che, precisiamolo, suonava però più come una chiamata alle armi degli imprenditori tutti, piuttosto che come la volontà di un singolo a farsi carico della baracca) Morosoli è tuttavia svanito sui social e come presenza. Questo ci induce a pensare che, a meno di colpi di scena, non sarà lui l’uomo della salvezza.
C’era stata l’ipotesi di una cordata d’imprenditori oltre lo Stretto e anche quella di Roberto Felleca, ex patron del Como, che è però stato accostato anche a moltissimi altri club, tanto che in realtà la voce ha perso un po’ consistenza. In realtà, il nome che è apparso più concretamente interessato è quello di Benedetto Mancini. Proprio su questo nome però si è spaccata la piazza, perché l’imprenditore è stato considerato reo di avere fin troppi buoni rapporti con la Sigi. Una colpa che avrebbe portato molti tifosi a pensare che sarebbe meglio una nuova partenza rispetto alla minestra riscaldata, già nota e per giunta fallimentare. Ecco spiegato lo striscione polemico della curva Nord degli ultimi giorni.
‘imprenditore Benedetto Mancini è stato colui che, di fatto, ha contribuito alla riapertura del bando perché sarebbe seriamente interessato. Ma una buona parte del pubblico, dopo averlo visto in compagnia di alcuni elementi della Sigi, lo ha “bollato” come elemento non gradito alla piazza: «Meglio ripartire da zero che non dai soliti noti» scrivono sui social molti tifosi. E lo striscione esposto dalla curva Nord nei giorni scorsi è una conferma. Nel caso di alcuni potenziali candidati, ci sono dei precedenti sportivi – e citiamo solo quelli – che non sono andati a buon fine. Dunque perché il Catania interessa all’imprenditore laziale? O alla cordata oltre Stretto? Vedremo se venerdì qualcosa emergerà. S’era materializzato pure il nome di Roberto Felleca, ex patron del Como, poi accostato a Pistoiese, Samb, Rieti e tanti altri club.
Catania Calcio, le opinioni degli ex
E sulle questioni societarie sono intervenuti anche due ex rossazzurri, entrambi ai microfoni di “Unica Night” su TeleJonica. L’ex allenatore del Catania ha prima rimarcato il suo legame con la città ( «Quando ti arriva la chiamata del Catania ragioni col cuore più che in modo razionale») e i meriti della squadra («Il Catania in questi anni di C secondo me meritava delle squadre con un tasso tecnico superiore»), ma l’augurio per il futuro è chiarissimo: «mi auguro invece che si possa ripartire e che non venga gente in cerca di avventure perchè con la tifoseria del Catania non bisogna scherzare, ma parlare chiaro. Ripartendo magari da un campionato diverso ma con gente che ci tiene e mette grande passione per le sorti della Catania calcistica»
Anche l‘amatissimo e indimenticato fantasista Mascara ha detto la sua: « Se è vero che la seconda asta rappresenterà l’ultima occasione, penso in ogni caso che il Tribunale le abbia tentate tutte allo scopo di trovare qualcuno che sposi la causa del Calcio Catania. Tutti si augurano il meglio in questa vicenda e che si concluda prima possibile. Vedremo cosa succederà il 4 marzo. Può darsi che in questi giorni imprenditori si siano riuniti senza fare troppo rumore avendo l’intenzione di comprare il Catania. In ogni caso servono persone serie e competenti, chi prende il Catania sarà il papà di un milione di persone. Oggi bisogna in primis essere onesti. In mancanza di soggetti seri nell’immediato, sarebbe forse meglio ripartire dalla D tornando in Serie C nel giro di un anno con un bagaglio importante. Ricordo che chi ha preso il Siracusa due anni fa non è stato capace poi di gestire e adesso il club si trova in Eccellenza. Ma, ripeto, spero che si affaccino al Catania figure imprenditoriali di spessore da subito, mantenendo la C.»
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