C’è un modo di dire che sta spopolando in ossequio a una metafora mutuata dall’ippica e adoperata da Massimiliano Allegri. L’allenatore della Juventus l’ha adoperata per indicare le gare vinte per un gol di scarto, riferendosi a quando in una gara di cavalli si taglia il traguardo un attimo prima dell’avversario. Allegri ha ribattezzato quelle vittorie “muso corto” (anche se, nel gergo di internet, è presto divenuto “muso horto”, per scimmiottare la c aspirata tipica del fiorentino). Ecco, il risultato di Avellino Catania di stasera è sembrato proprio il più classico dei “musi corti”. Una vittoria ottenuta col minimo scarto, oltretutto maturata nel secondo tempo.
E tuttavia, una vittoria importantissima. Non solo perché, come Baldini ha richiesto dopo la sanguinosa trasferta di Foggia, bisognava invertire subito la tendenza. Era importante tagliare, seppure virtualmente, il traguardo della salvezza: obiettivo che, con 43 punti, può dirsi ormai pienamente raggiunto. E ancora, i tre punti proiettano il Catania in zona play-off. Un obiettivo che onestamente era difficilmente pronosticabile.
Non che il Catania non avesse, per la rosa disponibile, le qualità per raggiungere i primi 10 posti della classifica. Le incognite semmai derivano dalla situazione societaria, l’onnipresente spada di Damocle pronta a scendere come una ghigliottina. A lungo c’è stato anche il rischio di non poterlo portare a termine questo campionato, figuriamoci ottenere un simile piazzamento.
Avellino Catania il tabellino
Marcatori: 63′ Sipos
AVELLINO (3-5-2): Forte; Ciancio (72′ Mastalli), Dossena, Silvestri; Rizzo (90′ Mocanu), Carriero (72′ Micovschi), Aloi, Kragl, Tito (82′ Plescia); Kanoute, Murano. A disp.: Pane, Pezzella, Stanzione, De Francesco, Tarcinale. All. Gautieri.
CATANIA (4-3-3): Stancampiano; Albertini, Monteagudo, Lorenzini, Zanchi (72′ Pinto); Rosaia (85′ Izco), Cataldi, Provenzano (46′ Biondi); Simonetti (85′ Ropolo), Sipos, Russini (68′ Pino). A disp.: Sala, Coriolano, Ercolani, Claiton, Bianco, Russo, Piccolo. All. Baldini.
ARBITRO: Bordin di Bassano del Grappa (Marchetti-Galimberti).
MARCATORI: 63′ Sipos.
NOTE: Ammoniti Ciancio, Rosaia, Baldini, Aloi, Simonetti, Cataldi, Murano, Pinto. Espulsi al 42′ Claiton per proteste, al 65′ Lorenzini.
Avellino Catania 0-1 la sintesi del primo tempo
La partita si è subito mostrata per quello che sarebbe stata: complessa, bloccata, nervosa. Una partita con ben 8 ammoniti e 2 espulsi: quasi il 50% dei giocatori in campo ha ricevuto una sanzione disciplinare. La prima occasione arriva intorno al 10′, quando i padroni di casa imbastiscono una buona azione sulla fascia che culmina con un cross. L’inzuccata di Murano si spegne però sul fondo.
Al 17′ sono ancora i padroni di casa a tenere le redini del gioco: Kanoute caparbiamente avanza dal centrocampo, scambia al limite dell’area, ma al momento buono pecca di egoismo e calcia in porta ignorando il compagno meglio piazzato. L’azione sfuma per via della barriera di maglie rossazzurre e il pallone rotola sereno verso Stancampiano. Al 20 minuto veementi proteste per un tocco di mano di Cataldi in area catanese: l’arbitro Bordin lascia proseguire sull’episodio dubbio.
Non si ferma l’assedio dell’Avellino (due minuti dopo tiro alto sulla traversa) e la partita sembra scritta, col Catania alle corde. Al 30′ nuove recriminazioni per un presunto tocco di mano di Monteagudo: stavolta l’episodio pare meno dubbio dato che le braccia sono aderenti al corpo.
Avellino Catania 0-1 la sintesi del secondo tempo
Anche il copione del secondo tempo sembra simile all’ultimo quarto d’ora del primo tempo (in realtà, piuttosto noioso). L’Avellino continua ad attaccare (ci vuole il miglior Stancampiano per disinnescare sopra la traversa una potente bordata al 58′), ma il Catania continua a difendersi con ordine. Tutto cambia al 62′: Cataldi effettua un dribbling a centrocampo con uno stop a seguire, filtrante mirato per Sipos, il quale fredda Forte senza pietà. Gelo sullo stadio, il Catania passa in vantaggio.
Sembra tutto fatto ma il Catania deve ancora soffrire: sull’imbucata dell’Avellino, l’intervento scomposto di Lorenzini causa un rosso che lascia gli etnei in 10 a 25 minuti dalla fine. Il finale si preannuncia drammatico: la seguente punizione va vicinissima al gol e pochi minuti più tardi la palla, deviata sempre da Cataldi, carambola sul palo facendo tremare i tifosi. Al 70′ il Catania colpisce ancora, ma stavolta in fuorigioco. I minuti finali sono nuovamente un assedio, ma il risultato non cambia: i tre punti vengono in Sicilia.
Baldini: l’Avellino meritava, noi bravi a difendere
Dovutamente orgoglioso l’allenatore del Catania in conferenza stampa: “Non so se la vittoria sia meritata, penso che l’Avellino abbia costruito tante situazioni per potere essere pericoloso. Era logico che potevamo venire ad Avellino e soffrire la pressione biancoverde, poi quando siamo rimasti in dieci è stato ancora più complicato. L’Avellino nel primo tempo ci ha messo in grande difficoltà. Ha crossato tante volte, non ha avuto grandissime occasioni per andare a segno però ha macinato gioco e noi abbiamo sviluppato meno gioco rispetto all’Avellino ed a quanto ne facciamo di solito. Venivamo da una batosta clamorosa prendendo cinque gol in un tempo a Foggia e quindi i ragazzi avevano voglia di riscatto. Penso che quella di Foggia sia stata l’unica partita che questi ragazzi hanno sbagliato approcciando male. Per il resto ce la siamo sempre giocata. Per noi oggi è stata un’ottima partita difensiva. Giocare contro l’Avellino non è semplice. Forse abbiamo trovato il gol su una delle poche sortite effettuate. E’ stato molto bravo Sipos.”
Lascia un commento