Delinquenza a Catania, prosegue la polemica

Ultimamente si è riacceso il dibattito sulla delinquenza a Catania, che pare imperversare. A riportare l’attenzione sulle preoccupanti notizie che hanno visto come protagonista la città etnea sono stati alcuni video provenienti dal web. Qualche settimana fa la pagina di Inciviltà a Catania ha condiviso un video, divenuto subito virale. Vi si vedeva un gruppo…

Delinquenza a Catania

Ultimamente si è riacceso il dibattito sulla delinquenza a Catania, che pare imperversare. A riportare l’attenzione sulle preoccupanti notizie che hanno visto come protagonista la città etnea sono stati alcuni video provenienti dal web. Qualche settimana fa la pagina di Inciviltà a Catania ha condiviso un video, divenuto subito virale. Vi si vedeva un gruppo di ragazzi sui loro motorini accostare e poi speronare un giovane su un monopattino. Quest’ultimo aveva riportato lesioni non gravi, ma tutto sarebbe potuto andare molto peggio.

La vicenda ha chiaramente scosso l’opinione pubblica restia, come sempre in questi casi, ad ammettere quanto grave possa essere la situazione “nel proprio orto”. C’è chi rifiuta di ammettere che possa accadere qualcosa di simile nella propria città. Chi invece, impugnando la sempre valida scusa del “so ragazzi”, giustifica e ammette ogni possibile condotta – anche quelle che sfociano nella delinquenza. C’è anche chi, però, si avvale di queste situazioni per portare avanti una crociata contro le “nuove generazioni”, colpevoli di essere la sciagura della città.

Fra tutte le posizioni, tuttavia, a pagare le conseguenze sono i cittadini che – giorno dopo giorno – sono costretti a fare i conti con questo stato di cose.

Catania accostano monopattino e spingono giù il conducente: identificati

La “bravata”, un termine assolutamente eufemico per quello che in realtà è un gesto criminale, avrà però conseguenze pesanti. I due conducenti del motorino sono infatti stati identificati e sono due 17enni. I carabinieri hanno infatti acquisito il video e la denuncia effettuata dal conducente del monopattino e da quel momento è scattata la ricerca. Sono stati passati al vaglio chiaramente i social, epicentro dello scandalo, ma anche servizi di videosorveglianza pubblici e privati. Alla fine si è riusciti a risalire all’identità dei due, per i quali è stata formulata l’accusa di lesioni. Intanto però è subito scattata una multa da 1200 euro per violazioni al codice della strada.

La conferma del riconoscimento, supponiamo, sarebbe stata però piuttosto rocambolesca. Il motorino ripreso nel video è stato infatti rinvenuto parzialmente smontato e privato della carrozzeria per non poter essere ricondotto a quello sul video. In ogni caso, i carabinieri hanno rinvenuto a casa dei due caschi e vestiti ripresi nel video.

Delinquenza a Catania Vestiti

I carabinieri hanno inoltre sequestrato i cellulari dei due e adesso è scattata la caccia agli altri membri del “branco“. Da quello che appare dal video erano infatti tre i motocicli, e sei i ragazzi, che hanno presenziato al gesto. Negli intenti dei carabinieri c’è anche quello di ricostruire il quadro di un sottobosco presente specialmente sui social in cui si esalta l’illegalità e la brutalità.

Delinquenza a Catania: la denuncia della Lega Sicilia

Delinquenza a catania lega logo

Gli atti di cronaca hanno destato, come prevedibile, anche diverse voci all’interno degli schieramenti politici. Stavolta a parlare è stato il Dipartimento Regionale Sicurezza della Lega Sicilia, per tramite del suo responsabile regionale Marco Tanasi. Quest’ultimo ha dapprima precisato il lavoro eccellente delle forze dell’ordine, che però ha ritenuto non sufficiente a garantire la sicurezza a Catania. Per il responsabile regionale alla Sicurezza sarebbe opportuno far intervenire l’esercito per ristabile l’ordine.

«Sono anni che rivolgiamo appelli alle istituzioni affinché venga aumentato il numero agenti delle forze dell’ordine con la dotazione di mezzi idonei. Oggi chiediamo l’invio dei militari in città allo scopo di coadiuvare carabinieri, polizia e guardia di finanza, il cui operato per quanto encomiabile è insufficiente a garantire l’ordine pubblico in un territorio particolare come quello catanese».

«Sono troppi i casi che dimostrano come criminali e balordi operino in totale spregio delle norme, consapevoli che difficilmente verranno puniti per i reati commessi.»

«Tra i giovani – ha continuato poi Tanasi – si sta pericolosamente diffondendo una cultura dell’illegalità incentivata proprio dalle carenze sul fronte della sicurezza a Catania. Una situazione che rischia di mettere in moto una escalation di violenza».

«Per tale motivo rivolgiamo un appello al Ministro dell’Interno, perché invii l’Esercito in città. Bisogna aumentare il personale delle forze di polizia e dare un contributo per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini a Catania».

Può veramente essere questa la soluzione per la delinquenza a Catania?

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