Per lungo tempo è stato praticamente il sogno di ogni tifoso. La propria squadra comprata da facoltosi patròn, in grado di investire ingenti somme sul mercato senza preoccuparsi. Veder arrivare nel proprio team del cuore, magari proprio il Palermo Calcio, fior fior di campioni, scalare categoria dopo categoria. D’altronde, è quello che è successo prima di tutti al Chelsea di Abramovich, recentemente dimessosi, ma forse il più vincente fra questi magnati. Ben cinque i titoli di Premier League conquistati sotto la sua ala, ma soprattutto due Champions League, quella del 2011-2012 e quella del 2020-2021. Diversa l’esperienza del PSG, che dopo molti titoli in patria non è riuscito a confermarsi in Europa. E questo nonostante gli acquisti record di Neymar, Mbappé e Messi.
I magnati in questione, stavolta, sarebbero quelli del Manchester City, una delle squadre inglesi che sta dominando la scena in questi anni. Sebbene siano sempre stati, storicamente, all’ombra dei più titolati vicini di casa dello United. Negli ultimi anni, i citizen (come sono spesso chiamati) hanno tagliato traguardi su traguardi e anche in questo momento sono favoriti per la vittoria del titolo. Non sono riusciti ancora a conquistare una Champions, il trofeo più ambito. Al contempo però il progetto del loro allenatore, Guardiola, ha sempre visto una certa solidità societaria alle sue spalle. Ed è questo che, in questo momento, solletica le fantasie dei tifosi del Palermo Calcio.
Palermo Calcio City: tutto vero?
Partiamo da una premessa fondamentale: ad acquistare il Palermo Calcio sarebbe il City Football Group, una holding creata con lo scopo di creare una rete di società e team. Chiaramente anche il nome è un forte richiamo alla squadra di Manchester, ma il Palermo non verrebbe acquistato “direttamente” dalla squadra (come ultimamente spesso si sente dire). La holding detiene già numerosissimi team e ora sarebbe interessata anche a rilevare il Palermo. Si parla di un accordo per l’80% del team per un prezzo che orbita intorno agli 8 milioni di euro. Non certo un esborso fuori dal comune per lo sceicco Mansour, il quale ci ha abituato a bene altre cifre.
L’affare sembra veramente vicino alla conclusione. Qualche giorno fa Brian Markwood, ex attaccante e attualmente «managing director of global football», è stato avvistato in città a riprova dell’interesse del City Group. Ha assistito al match contro la Triestina, vinto dai rosaneri. Non solo lo stadio, però: una visita anche alle strutture, come lo Sport Village e il centro sportivo di Torretta, ha confermato come gli interessi della holding si estendano oltre il campo di gioco.
Palermo in B aiuterebbe acquisto degli arabi
Chiaramente, gli interessi crescerebbero nel caso in cui il Palermo riuscisse a conquistare la B; la prossima partita vedrà già questo 21 maggio i rosanero opporsi all’Entella. Una gara molto sentita, come hanno mostrato le parole del tecnico Baldini: «Credo nella promozione in Serie B, lo capisco dal destino, come si è visto nel ritorno della Triestina: a partire dal rigore parato per esempio. Un avversario vale l’altro. Nessuna scaramanzia, sono convinto che arriveremo fino alla fine. Ricordo quando allenavo la Carrarese e abbiamo subito un gol al 90esimo dall’Entella che, tra l’altro, era in fuorigioco. Per me, dunque, sarà un’occasione per rifarmi: ma non parlo di riscattare qualcosa»
Cos’è il City Group Football?
Come abbiamo detto, il City Group Football è una holding nata proprio in seno al settore calcistico. Possiamo però rassicurare tutti i tifosi rosanero: il suo modello è molto diverso da quello di moderne “aziende” del pallone. Esemplare il caso della Red Bull, che pur ottenendo ottimi risultati ha ricevuto numerose critiche per la sua tendenza a “sovrascrivere” l’identità dei club. Al contrario, il City Group ha dimostrato di lasciare anche ricoprire ruoli dirigenziali a chi conosce già il territorio. Al contempo però la parole chiave rimane sempre crescita: da un lato di nuovi talenti, giovani prospetti che possono innescare plusvalenze. Dall’altro, delle strutture, con investimenti e sviluppo di moderni centri sportivi.
Il CGF ha già il possesso, come dicevamo, di diversi team. In Ligue 1 detiene le società del Troyes, che insieme al Man City è l’unico team fra quelli posseduti dal magnate arabo a essere nella massima serie. Fra gli altri, vi sono il Lommel in Belgio e il Girona in Spagna (dove però il CGF non ha la quota di maggioranza). Anche fuori dall’Europa però il gruppo arabo ha scelto di investire in numerose scommesse, non ultima quella del New York City, un giovane team costituito nel 2013 e che lo scorso anno ha vinto il titolo nazionale. In totale sono sei i team fuori dall’Europa, dall’Australia alla Cina.
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