Un nuovo progetto ha preso il via alle pendici dell’Etna, sperando di portare una nuova ventata dalle ceneri del Calcio Catania. Così è arrivato il comunicato stampa e si è ufficializzata la nascita dell’Associazione Catania rossazzurra. Una mossa importante per una città che, dal punto calcistico, appare praticamente a lutto. Una mossa che, soprattutto, apre a nuove forme di partecipazione nell’ottica del partenariato popolare.
Associazione Catania Rossazzurra: il comunicato stampa
È stata regolarmente costituita nelle forme di legge l’Associazione “Catania Rossazzurra”, con lo scopo primario di valorizzare la città anche attraverso la cultura dello sport, inteso quest’ultimo come fenomeno sociale.
Nel contingentale momento in cui la città è stata privata della Società Calcistica, che dal 1946 ne rappresentava i colori, l’Associazione si propone anche a scopo di contribuire per la continuazione dello spirito e della tradizione del “Catania 46”. L’iniziativa nasce dalla voglia di sostenere un progetto serio per il rilancio del calcio a Catania.
La speranza è che possa ottenere l’attribuzione del titolo sportivo una compagine sociale dalle capacità economiche, imprenditoriali e gestionali tali da poter dare concrete risposte alle legittime aspettative dei tifosi.
Al fine di incoraggiare chi queste capacità ritiene di averle (decidendo dunque di investire nella nona città d’Italia) l’Associazione, sempre che detta compagine lo ritenga opportuno, intende farsi promotrice di iniziative volte a consentire il coinvolgimento della tifoseria anche nella partecipazione minoritaria del capitale sociale del “Nuovo Catania” attraverso quote di valore minimale e nel rispetto esclusivo delle forme di legge.
D’altronde l’azionariato popolare è legge in diversi paesi europei, è proposta di legge in Italia, è incentivato della stessa FIGC ed infine è applicato in società da nord a sud: da Roma a Mantova, da Arezzo a Verona fino alle vicinissime Acireale ed Enna…
Ovviamente qualora l’eventuale nuova proprietà del Catania dovesse decidere di “aprire alla città”, l’Associazione darà specifica contezza delle modalità di raccolta del capitale sociale idoneo a raggiungere lo scopo, il tutto da avvenire nelle forme procedurali previste da specifiche normative in materia.
Associazione Catania Rossazzurra: gli aderenti all’iniziativa
Per dovere di informazione, comunichiamo che hanno aderito all’iniziativa circa 100 associati.
Ecco gli organi sociali:
Presidente onorario: avv. Enzo Trantino
Presidente: avv. Enzo Ingrassia
Vice Presidenti: avv. Andrea Scuderi, dott. Nello Russo, dott. Santino Mirabella.
Segretari: dott. Puccio Gennarino, avv. Valentina Distefano.
Revisori dei conti: dott. Riccardo Sciuto, avv. Giuseppe Coniglione, avv. Antonio Cardillo.
Collegio dei probiviri: dott. Fabio Pagliara, dott. Franco Zuccalà, dott. Sebastiano Sorbello, dott. Nunzio Li Rosi, dott. Luca Di Mauro.
Consiglio direttivo: avv. Fabrizio Carbone, avv. Claudio Galletta, dott. Paolo Riccioli, Angelo Lainò, Gino Astorina, Ing. Gaetano Fede, Arturo Barbagallo, dott. Enzo Stroscio, Daniele Lo Porto.
Addetto stampa: Marco Zappalà
Nello Russo: l’azionariato popolare è una delle finalità
Nello Russo, presidente onorario dell’Ekipe Orizzonte Catania, ha spiegato ai microfoni di Catania Today la volontà dietro l’associazione: «L’idea nasce dall’avvocato Ingrassia, oltre che da un insieme di professionisti e tifosi che hanno condiviso la sua idea. Consideravamo la necessità adi avere un’organizzazione seria di professionisti catanesi disponibili a dare una mano. Catania e la Sicilia sono un punto di riferimento non solo per l’Italia per tutta l’Europa. Abbiamo considerato allora, in base alla nostra esperienza politica e sociale, di scendere in campo e rilanciare il brand Catania, così da attrarre di nuovi investitori in un momento delicato per la città. Ci definiamo una sorta di sindacato sociale.»
Parole chiare poi sul coinvolgimento dei tifosi: «L’azionariato popolare è sicuramente una delle finalità dell’Associazione. Sulle esperienze che abbiamo considerato in altre parti d’Europa e in Italia, questa rappresenterebbe un’opportunità. Certo, in questo caso faremmo la nostra parte, ma con ovviamente con un limite economico. Ci auguriamo di mettere su tante di quelle di persone (al momento sono un centinaio) in modo tale da essere il primo caso in Italia di realizzazione concreta di questa formula gestionale.»
Lodi: il Calcio Catania merita di tornare in alto
Anche Lodi, ex centrocampista del Catania degli anni d’oro, è intervenuto a proposito della vicenda. Intervistato, ha esposto il suo punto di vista ai microfoni de La Sicilia: «Il Catania deve tornare dov’è sempre stato, non merita di stare in D o C, ha subito troppi torti e merita più rispetto. Tanto rispetto. Con Lodi o senza, deve ridiventare la squadra e anche la città degna della Serie A. Con un grande progetto e gente che non faccia solo business. Serve anche amore verso questi tifosi che danno molto e vogliono ricevere altrettanto. Qui si vive di calcio, si aspetta di ripartire, se il Catania dovesse farlo sarà difficile fermare l’entusiasmo. La Serie D? Devi avere una spina dorsale forte per vincere. Se non hai giocatori esperti, con personalità e un’ossatura di giovani forti e di prospettiva non emergi.»
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