Quante volte ci siamo sentiti dire che la nostra terra è magnifica e potrebbe “vivere solo di turismo?” Avessimo un centesimo per ogni volta che abbiamo sentito questa frase, che puntualmente poi non si è rivelata vera. Perché, anche per una città pur magnifica come Catania, bisogna offrire attrazioni valide. Non è difficile spiegare, in tal senso, il successo riscontrato rapidamente dal Museo degli Antichi Strumenti di Scrittura che ha recentemente aperto le sue sale proprio nel capoluogo etneo.
Una novità assoluta, anche in considerazione che la collezione esposta costituisce uno fra i primi Musei in Italia dedicato agli Strumenti di Scrittura (dopo L’Officina del Segno di Torino). Qualcosa quindi in grado di incuriosire i turisti in visita nella cittadina, ma anche di riscontrare l’interesse di chi vuole scoprire le meraviglie di questa reale “China Town”, come la definirebbe il noto artista Caparezza.
Dove si trova il Museo degli Antichi Strumenti di Scrittura
Eccellente anche la collocazione, dato che la mostra è ospitata al secondo piano dell’area espositiva E4 delle Ciminiere. La volontà della Città Metropolitana di Catania di investire sul progetto è quindi rispecchiata dalla decisione di ospitare il museo nella più preziosa vetrina della città, nel polo che più avrebbe potuto sfruttarne a pieno le grandi potenzialità. Il polo ospita d’altronde già alcune delle esposizioni permanenti più importanti della città, come il Museo dello sbarco in Sicilia o il Museo del Cinema.
Se volete dunque sapere come raggiungere il Museo degli Antichi Strumenti di Scrittura, basterà seguire le indicazioni per le Ciminiere, che si sono impreziosite così di una straordinaria attrazione per tutti i turisti. Parliamo infatti di una collezione unica ed estremamente completa, dalla Amygdale ‘Amìgdala’ alla Rollerball ‘Penna a sfera’, con l’esposizione i modelli di tutte le marche di Stilografica.
Gli orari del Museo degli Antichi Strumenti di Scrittura sono dalle 9 alle 20 dal martedì alla domenica, con chiusura settimanale il lunedì.
Il museo ha ottenuto un immediato successo, in particolare straordinario il riscontro dei turisti stranieri, accorsi numerosi a visitarla e pronti a lasciare commenti molto positivi.
Una collezione unica
L’eccezionalità della collezione ci è stata spiegata dal direttore Salvo Panebianco, il quale ha coronato il lavoro già avviato all’inizio del XX secolo dal nonno Salvatore. L’eredità di tre generazioni di Panebianco, imprenditori rinomati di origine giarrese, è dunque stata coronata da quest’ambizioso progetto. Il coronamento di uno spirito compendiario secolare, ma anche dell’alacre operosità di Salvo Panebianco, che negli ultimi trentacinque anni ha portato avanti l’associazione culturale denominata “Club Internazionale della Penna Stilografica”. Quest’ultima ha operato da sempre nella costruzione e nel consolidamento della storia del nostro Paese attraverso lo strumento principe della nostra cultura, della storia dell’uomo e della sua evoluzione, “la penna”. E’ da questa attività, svolta con passione, che nasce la Raccolta, una vera collezione, dove il momento puramente conservativo cede il passo ad un impegno tecnico – storico, ad una qualche scienza dell’oggetto.
Il tutto è culminato in questa straordinaria raccolta, che ora è fruibile da tutti. «Ci sono autentiche rarità» ha spiegato proprio il direttore Salvo Panebianco. «Abbiamo ricostruito la Storia degli Strumenti di Scrittura che hanno dato la possibilità all’Uomo di evolversi nei secoli. La mia Collezione, la mia Raccolta, da adesso è al servizio di TUTTI. Nel Museo sono esposti i primi strumenti, dal Kàlamos allo Stylus, ai primissimi Pennini metallici Inglesi, alle prime Penne stilografiche dell’800 ad oggi e alle prime Macchine da Scrivere. Parliamo di oltre 10.000 pezzi.»
Una vera la Mecca per coloro che apprezzano? «Il sogno di un collezionista è di averle tutte, ma poiché ciò è impossibile abbiamo messo in mostra la Collezione privata Panebianco. Grazie al lavoro immenso del Club Internazionale della penna stilografica, catalogando e analizzando in ogni particolare le oltre mille penne importanti. Quelle penne che hanno sempre fatto storia fin dal loro apparire e che oggi continuano a farla grazie al grande interesse storico-culturale nel mercato al top. Dal geroglifico alla pen drive, tutto ciò che volevate sapere sulla scrittura. Si presenta come il primo museo in Italia dedicato agli strumenti di scrittura.»
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