La Basilica Maria Santissima dell’Elemosina

Conosci la Basilica Maria Santissima dell’Elemosina? Si tratta di un’architettura che devi assolutamente visitare. Ecco tutto quel che c’è da sapere su questa magnifica struttura. Basilica Maria Santissima dell’Elemosina La Basilica Maria Santissima dell’Elemosina si trova in Sicilia, di preciso a Biancavilla, paese in provincia di Catania. Posta sulla via Etnea prende anche il nome…

La Basilica Maria Santissima dell'Elemosina
Conosci la Basilica Maria Santissima dell’Elemosina? Si tratta di un’architettura che devi assolutamente visitare. Ecco tutto quel che c’è da sapere su questa magnifica struttura.
Basilica Maria Santissima dell’Elemosina
La Basilica Maria Santissima dell’Elemosina si trova in Sicilia, di preciso a Biancavilla, paese in provincia di Catania. Posta sulla via Etnea prende anche il nome di basilica Collegiata. Per questo anche il quartiere in cui è sita prende il nome di Basilica Collegiata – San Giuliano. Dista poco dal palazzo dell’Università. Si tratta di un edificio del tardo barocco.

Storia della Basilica Maria Santissima dell’Elemosina

Prima della chiesa era presente un tempio dedicato a Proserpina, versione romana della dea greca Persefone. In un primo momento, all’albori del cristianesimo, in questo luogo fu realizzata una piccola chiesa in onore della Madonna. La Vergine però in epoca bizantina prendeva il nome di Madonna dell’Elemosina e per tale ragione col tempo ha conservato questa denominazione. Sul finire del XIV sec.gli aragonesi avevano ormai il pieno controllo dell’isola. La chiesa per questa ragione divenne molto frequentata dalla famiglia reale e per questo motivo nel 1396 fu elevata a Regia Cappella.
Il miracolo
miracolo Maria Santissima dell'Elemosina
Nel 1482 avvenne il miracolo che le diede la consacrazione definitiva. Un gruppo di albanesi provenienti dalle zone bizantine stava emigrando a seguito dell’invasione ottomana. Con se queste persone portavano l’immagine della Madonna Eleusa ossia misericordiosa. Una sera scelsero di riposarsi appoggiando il ritratto vicino ad un albero. L’indomani trovarono gli arbusti stringere il quadro a se e non ci fu modo di districarlo. Ciò fu visto come un segno e la Madonna fu consegnata alla futura Basilica.
Tuttavia nel 1693 la città fu colpita da un terribile terremoto ed anche la Basilica Maria Santissima dell’Elemosina fu in buona parte distrutta. La ricostruzione ne causò anche lo spostamento dell’entrata che in precedenza affacciava su via Alessandro Manzoni. Nel 1946 Papa Paolo XII la elevò a basilica minore. A detta del popolo, che si rivolge spesso al ritratto di cui sopra, la Madonna ha elargito col tempo diverse grazie.

La descrizione della Basilica Maria Santissima dell’Elemosina

descrizione della basilica Maria Santissima dell'Elemosina
Come abbiamo già detto la chiesa è un’opera tardo barocca. A realizzarla così come oggi la conosciamo fu il gesuita Angelo Italia. L’esterno è caratterizzato da una tipica facciata campanile, nel pieno dello stile siciliano. Strutturata su due ordini, il primo è formato da sei colonne in pietra e da una balaustra che le sormonta mentre nel secondo spicca un finestrone e quattro statue: Sant’Agata, sant’Apollonia, San Paolo e San Pietro. In questi troviamo poi anche le campane.All’interno abbiamo tre navate, otto pilastri e tre absidi. Significativi sono i tre altari e due fondamentali opere pittoriche ovvero un Martirio di sant’Agata del pittore Francesco Gramignani e santa Apollonia e sant’Euplio dell’artista Olivio Sozzi. Nell’abside centrale troviamo l’icona della Madonna Eleusa di cui abbiamo già parlato.

La festa liturgica e quella estiva della Madonna dell’Elemosina

la festa Maria Santissima dell'Elemosina

Alla Basilica Maria Santissima dell’Elemosina sono legate due importanti feste religiose, molto sentite dalla popolazione locale. Ad agosto si svolge una processione del famoso ritratto ed ogni anno il sindaco legge un vero e proprio Atto con cui affida la popolazione nelle mani della Vergine. La festa liturgica invece nasce a seguito di altre popolazioni balcaniche fuggite dai loro territori cercando conforto a Biancavilla, laddove sapevano della presenza di quella Madonna tanto cara ai loro antenati bizantini. Questa particolare liturgia rappresenta quindi anche un profondo legame fra l’occidente e l’oriente che supera ogni scisma e divisione storica.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

Potrebbe interessarti anche…


Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *