Sono state giornate di fuoco in Sicilia, in tutti i sensi. Uno scenario apocalittico è quello che si è palesato agli occhi di tutti: nubi di cenere hanno avvolto tantissime città, a causa degli incendi divampati. Tantissimi i quartieri senza ancora acqua ed elettricità. L’emergenza dovuta al caldo dovrebbe risolversi a breve grazie al calo delle temperature. Tutti però si interrogano se questa non sia stata una “tragedia annunciata”, visto che siamo ormai consapevoli dell’aumento di temperature. Sempre più spesso nel corso di quest’estati la Sicilia ha toccato picchi record ed è necessario prendere atto dei cambiamenti climatici in corso.
Vero è che non può essere la Sicilia a invertire il trend e per risolvere il problema a livello climatico è necessario un intervento globale. Vero è anche che non può essere questa la risposta a un problema che sta diventando endemico. È necessario che non sia sempre la nostra martoriata isola e i suoi abitanti a pagare un carissimo prezzo.
Sammartino: “Grazie a chi combatte l’emergenza caldo”
L’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino ha deciso di puntare l’attenzione sul grande lavoro di coloro che stanno contrastando le emergenze. «Desidero ringraziare i vigili del fuoco, gli addetti della protezione civile, gli agenti del Corpo forestale e i forestali. Grazie per il loro spirito di sacrificio e il senso del dovere con cui stanno affrontando una delle giornate più difficili degli ultimi decenni per la nostra regione. Una tempesta perfetta – ha specificato Sammartino – si sta abbattendo sulla Sicilia in questi giorni.»
«Una combinazione di eventi naturali estremi, che purtroppo non possono essere più considerati delle eccezioni, e atti criminali che potrebbero essere stati compiuti dai piromani. Ci sono responsabilità che andranno approfondite anche per i black-out elettrici che hanno messo in ginocchio soprattutto la città e la provincia di Catania”. “Siamo preoccupati per le conseguenze per la nostra agricoltura. Intanto si superi l’emergenza – conclude l’assessore -, poi faremo la verifica dei danni. È anche necessario procedere con passo spedito nella ridefinizione di politiche per l’agricoltura incentrate sulla necessità di contrastare i cambiamenti climatici. A questi ultimi la nostra Regione è più esposta, come i fatti di questi giorni dimostrano, combinando azioni di mitigazione e azioni di adattamento.»
Trantino: “Vi dico cosa ha fatto il comune di fronte all’emergenza caldo”
Il Sindaco di Catania, Enrico Trantino, si è espresso con fermezza riguardo alle molteplici emergenze che stanno colpendo la città durante questa calda fine di luglio. Ha sottolineato la gravità dei problemi, tra cui l’incendio all’aeroporto, la carenza di acqua e i continui blackout che coinvolgono anche altri comuni vicini all’Etna. Ad oggi, purtroppo, nessuno di questi tre fronti ha un piano definito per la risoluzione dei problemi entro tempi prestabiliti. Il Sindaco ha manifestato la sua preoccupazione riguardo alla paralisi della città a causa di queste situazioni critiche e ha sottolineato l’urgenza di agire per risolvere tali situazioni al più presto possibile.
«Su quello che sta accadendo all’aeroporto e in città, con i disservizi causati dai prolungati distacchi di energia elettrica, ho finora mantenuto un atteggiamento ‘istituzionale’, differendo alla soluzione della crisi le valutazioni che l’amministrazione dovrà assumere. Rispetto a quel che sta sembrando una collezione di approssimazioni, la gente, comprensibilmente, si chiede cosa stia facendo il Comune di Catania. Sulla questione Fontanarossa, fin dalla prima notte, sono rimasto personalmente in aeroporto, a fornire un contributo fattivo, mettendo l’amministrazione a disposizione di Sac, Enac e passeggeri. Abbiamo fornito tutto quel che ci è stato richiesto (come autobus supplementari), indicando alcune soluzioni (tra cui l’installazione dei nebulizzatori) per alleviare i disagi dell’utenza.»
Trantino: “Il problema è che non sappiamo quando finirà”
«Sulla questione disservizi Enel – continua il Sindaco – sabato e domenica siamo stati con i residenti di via Susanna e San Giorgio e delle zone colpite dal blackout. Ci siamo attivati affinchè l’Enel risolvesse le problematiche più urgenti. Abbiamo aperto Le Ciminiere e attivato ogni presidio per alleviare le sofferenze della popolazione, facendo tutto quel che rientra nelle nostre prerogative (non spetta a noi gestione di Sac o dell’Enel. Con i Sindaci della provincia non ci siamo risparmiati un solo attimo, come era nostro dovere, per dare aiuto alle comunità che amministriamo.»
«Il problema – aggiunge Trantino – nasce dal perdurare di questa surreale fase di incertezza che sta provocando danni incalcolabili all’intera città e al nostro sistema produttivo. Nonostante le ripetute sollecitazioni, resta il silenzio e il caos sui tempi di ritorno alla normalità. Questi impediscono alla cittadinanza di capire se vi siano spiragli ottimistici o se proseguire ancora questa condizione che affligge i catanesi. Noi comprendiamo le difficoltà di tutti. Adesso è il momento che altri capiscano che il livello di danno e frustrazione della nostra comunità è giunto al culmine. Abbiamo bisogno di sapere se vi è una concreta strategia, che siamo pronti a supportare e condividere, per il superamento di questa condizione che stiamo soffrendo. Noi – conclude- intanto rimaniamo accanto, per quel che e’ possibile, alle nostre concittadine e ai nostri concittadini.»
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