Qualche cenno storico
Una gita a Catania, tra i gustosissimi arancini e mare cristallino, impone una sosta al
Una gita a Catania, tra i gustosissimi arancini e mare cristallino, impone una sosta al
Monastero di San Nicolò l’Arena, noto anche come Monastero dei Benedettini,
il più grande d’Europa. Realizzato in stile barocco, nasce nel 1558 e, solo un secolo dopo, è oggetto di una terribile eruzione vulcanica, in cui rimane misteriosamente illeso. Però, nemmeno venti anni dopo, un terremoto senza precedenti colpisce Catania: quasi completamente rasa al suolo, si inizia una lenta ricostruzione. Allo stesso modo il monastero, che aveva subìto notevoli danni, viene ampliato esternamente, con la realizzazione di due giardini, ed internamente, con zone pensate al normale svolgimento della vita monastica.
Percorsi guidati
La storia di Catania è strettamente correlata alla presenza dei monaci che hanno influenzato, con notevole peso religioso e politico, le vicende della città per sette secoli.
Per entrare in contatto con una realtà così lontana dalla nostra, sono stati pensati una serie di percorsi guidati, che coinvolgono sia i giovani cittadini catanesi, che chiunque sia desideroso di conoscere da vicino i luoghi dell’ “ora et labora”. Le proposte di visita sono numerose e diversissime: dalle classiche con la guida (estendibile, su richiesta, alle zone contemporanee realizzate dall’architetto De Carlo), ad esperienze di teatro, ma anche a percorsi serali che mostrano zone inedite ed esclusive. Non mancano le attività con le scuole nè i giochi con indizi, in cui i partecipanti devono collaborare per svelare un mistero irrisolto: chi si sarà macchiato di un crimine senza precedenti nel tranquillo monastero?
Percorsi guidati
La storia di Catania è strettamente correlata alla presenza dei monaci che hanno influenzato, con notevole peso religioso e politico, le vicende della città per sette secoli.
Per entrare in contatto con una realtà così lontana dalla nostra, sono stati pensati una serie di percorsi guidati, che coinvolgono sia i giovani cittadini catanesi, che chiunque sia desideroso di conoscere da vicino i luoghi dell’ “ora et labora”. Le proposte di visita sono numerose e diversissime: dalle classiche con la guida (estendibile, su richiesta, alle zone contemporanee realizzate dall’architetto De Carlo), ad esperienze di teatro, ma anche a percorsi serali che mostrano zone inedite ed esclusive. Non mancano le attività con le scuole nè i giochi con indizi, in cui i partecipanti devono collaborare per svelare un mistero irrisolto: chi si sarà macchiato di un crimine senza precedenti nel tranquillo monastero?
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