Scoperte Termali a Halesa Arconidea: un nuovo tesoro Archeologico in Sicilia

A Halesa Arconidea, Tusa, scoperti resti di un impianto termale di 800 mq, tra i più estesi in Sicilia, con pavimenti a mosaico e strutture monumentali. Previste valorizzazione e restauro.

Halesa Arconidea

L’area archeologica di Halesa Arconidea, situata nel territorio di Tusa, in provincia di Messina, è tornata a svelare i suoi segreti grazie alla conclusione della quinta campagna di scavi condotta dall’Università di Palermo in collaborazione con il Parco Archeologico di Tindari. Le recenti scoperte includono i resti di un esteso impianto termale che, per le sue caratteristiche, è tra i più importanti mai ritrovati in Sicilia. L’eccezionale valore storico e artistico di questi ritrovamenti offre nuove prospettive sulla storia della città ellenistica e romana.

Le dimensioni e la struttura dell’impianto

Il complesso termale scoperto a Halesa Arconidea si estende su una superficie di circa 800 metri quadrati, rendendolo uno degli impianti più grandi mai rinvenuti sull’isola. Tra le strutture ritrovate, spiccano due vani con pavimenti a mosaico, un cortile centrale con portici e altri elementi architettonici che testimoniano l’alto livello di raffinatezza degli antichi costruttori.

Un Unicum per il ricchissimo apparato decorativo

Il sito è caratterizzato da un ricco apparato decorativo che include mosaici ben conservati e dettagli architettonici finemente lavorati. Queste peculiarità lo rendono unico nel suo genere e offrono nuovi spunti per comprendere il ruolo e l’importanza delle terme nella vita quotidiana della città antica.

Halesa Arconidea: un nuovo assetto Urbanistico emerge dagli scavi

Gli scavi hanno permesso anche di portare alla luce un complesso monumentale finora ignoto, che comprende un esteso reticolo di strade e un nuovo tratto di fortificazioni. Questi elementi, secondo gli esperti, sono fondamentali per ricostruire il tessuto urbanistico della città, fornendo una visione più chiara della sua evoluzione durante le epoche ellenistica e romana.

Un sito archeologico di rilevanza strategica

La scoperta del reticolo stradale e delle nuove fortificazioni indica che Halesa non era solo un centro urbano di rilevanza locale, ma un punto strategico importante per il controllo del territorio circostante. Questi ritrovamenti permettono di ridefinire il ruolo della città nella rete commerciale e politica dell’antichità siciliana.

Prossimi Interventi: restauro e valorizzazione del Sito

L’importanza della conservazione e della fruibilità

Data l’importanza e la delicatezza delle strutture ritrovate, il Parco Archeologico di Tindari ha annunciato che il sito sarà immediatamente oggetto di interventi di restauro conservativo e di messa in sicurezza. L’obiettivo è garantire non solo la conservazione delle nuove scoperte, ma anche la valorizzazione e la fruizione del complesso per il pubblico.

Un tesoro per il Turismo Archeologico Siciliano

L’inclusione di questo sito tra le attrazioni del circuito archeologico della Sicilia settentrionale offrirà un’importante opportunità per lo sviluppo turistico di Tusa e delle aree limitrofe, attirando studiosi, appassionati e visitatori da ogni parte del mondo. La valorizzazione di Halesa come destinazione culturale è destinata a consolidare il ruolo della Sicilia come culla del patrimonio storico e artistico del Mediterraneo.

Un nuovo capitolo per Halesa Arconidea

Le recenti scoperte rappresentano un nuovo capitolo nella storia di Halesa Arconidea e confermano l’importanza di questo sito nel panorama archeologico siciliano. Ogni nuovo ritrovamento contribuisce a delineare meglio la storia della Sicilia antica, rafforzando la conoscenza delle sue città, delle sue strutture e dei suoi abitanti.

Con queste scoperte, il sito di Halesa si prepara a diventare un punto di riferimento per la ricerca archeologica e un’attrazione di rilievo per il turismo culturale della regione, evidenziando ancora una volta la straordinaria ricchezza del patrimonio siciliano.

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