La Bellissima Piazza Dante a Catania, una perla nel cuore della Sicilia.
C’è un luogo nel quale il tempo sembra essersi fermato, una dimensione dove il ticchettio dell’orologio pare non abbia nessun valore, in una epoca dove la frenesia ed il tempo sono due valori che scandiscono le vite di tutti. Si tratta di una vera e propria perla rara, incastonata all’interno del centro nevralgico di una città che rappresenta un vero e proprio gioiello del Sud Italia, adagiata amorevolmente ai piedi di una montagna tanto bella quanto cruentemente incandescente, l’Etna. Questa città è Catania, ed il luogo è la storica Piazza Dante.
…..una perla da rivalorizzare.
La grande Piazza Dante a Catania è sormontata dalla mole della Chiesa di San Nicola, la quale tuttora risulta essere incompiuta. Altra struttura presente in Piazza Dante è il complesso dell’ordine dei benedettini, circondato da mura di cinta che impediscono alle zone limitrofe di prendere visione di quella che è una vera e proprie celestiale bellezza. Sin dalla fine del ‘700 nacque il problema della razionalizzazione edilizia della Piazza, con il monastero che venne gradualmente circondato da povere case abitate di mendicanti che altro non chiedevano che del cibo col quale sopravvivere. Il problema che ne derivò fu la volontà restituire alla zona dello spazio dove celebrare le liturgie religiose. Ancora oggi si sta cercando di restituire alla città Piazza Dante, le cui sembianze sono ancora soffocate dalla coltre irrespirabile delle casupole disabitate. Un punto cruciale, questo appena citato, che potrebbe costituire la culla di un nuovo e risolutivo progetto di risanamento di un centro storico, come quello catanese, fiore all’occhiello della cultura siciliana intera.
…..una perla da rivalorizzare.
La grande Piazza Dante a Catania è sormontata dalla mole della Chiesa di San Nicola, la quale tuttora risulta essere incompiuta. Altra struttura presente in Piazza Dante è il complesso dell’ordine dei benedettini, circondato da mura di cinta che impediscono alle zone limitrofe di prendere visione di quella che è una vera e proprie celestiale bellezza. Sin dalla fine del ‘700 nacque il problema della razionalizzazione edilizia della Piazza, con il monastero che venne gradualmente circondato da povere case abitate di mendicanti che altro non chiedevano che del cibo col quale sopravvivere. Il problema che ne derivò fu la volontà restituire alla zona dello spazio dove celebrare le liturgie religiose. Ancora oggi si sta cercando di restituire alla città Piazza Dante, le cui sembianze sono ancora soffocate dalla coltre irrespirabile delle casupole disabitate. Un punto cruciale, questo appena citato, che potrebbe costituire la culla di un nuovo e risolutivo progetto di risanamento di un centro storico, come quello catanese, fiore all’occhiello della cultura siciliana intera.
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