Il Palazzo del Rettorato di Catania

Il palazzo sede del rettorato di Catania, come molti altri palazzi dell’epoca venne ricostruito dopo il terremoto che distrusse la città nel 1693. Alcuni architetti tra cui Francesco e Antonio Battaglia, così come il Vaccarini, si contesero il progetto. Il palazzo ora noto come Palazzo dell’Università sorge lungo la via Etnea nell’omonima piazza e attualmente…

Palazzo del Rettorato
Il palazzo sede del rettorato di Catania, come molti altri palazzi dell’epoca venne ricostruito dopo il terremoto che distrusse la città nel 1693. Alcuni architetti tra cui Francesco e Antonio Battaglia, così come il Vaccarini, si contesero il progetto.
Il palazzo ora noto come Palazzo dell’Università sorge lungo la via Etnea nell’omonima piazza e attualmente ospita il Palazzo del Rettorato, degli uffici amministrativi e anche un importante biblioteca regionale.

Storia del palazzo Rettorato

piazza università catania
A Catania, l’Università venne fondata per la prima volta nel 1434, voluta da una figura politica rinomata del tempo, Alfonso il Magnanimo. I corsi cominciarono più di 10 anni dopo e inizialmente le lezioni si tenevano in una costruzione diversa, che si trovava in piazza Duomo. L’Università da allora continuò ad espandersi e prosperare sino al terremoto del 1693 che distrusse la città e i suoi edifici. Nel 1696 ebbero inizio i lavori di ricostruzione del palazzo come lo si conosce ora e che divenne la futura sede definitiva dell’Università.

La bellezza artistica del palazzo Rettorato

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La facciata, di estremo valore artistico/storico e di incredibile bellezza, venne realizzata da Mario di Stefano nel diciannovesimo secolo. Il cortile, che è inserito all’interno, presenta due ordini di loggiati studiati e realizzati dal Vaccarini e l’antica biblioteca raccoglie centinaia di volumi del Quattrocento. Il Palazzo colpisce inizialmente per la sua maestosità e grandezza, ma entrando al suo interno non si può non restare affascinati davanti agli splendidi affreschi di Giovanni Battista Piparo, degli arazzi risalenti all’epoca aragonese e delle pregiate tappezzerie presenti nell’Aula Magna.
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