Carnevale di Acireale

Ci sono molti buoni motivi per organizzare un viaggio alla scoperta delle bellezze di Catania; la città etnea, dall’antico e glorioso passato alle spalle, rivela molteplici aspetti da scoprire. L’antico Teatro greco romano, il centro storico dallo splendido volto baroccheggiante ed i caratteristici mercati intrisi di profumi esotici e colori accattivanti, sono solo alcuni dei…

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Ci sono molti buoni motivi per organizzare un viaggio alla scoperta delle bellezze di Catania; la città etnea, dall’antico e glorioso passato alle spalle, rivela molteplici aspetti da scoprire. L’antico Teatro greco romano, il centro storico dallo splendido volto baroccheggiante ed i caratteristici mercati intrisi di profumi esotici e colori accattivanti, sono solo alcuni dei buoni motivi per partire immediatamente alla volta della Sicilia.

Ma se desideri scoprire ulteriori peculiarità del luogo, non puoi assolutamente trascurare i dintorni della città; le eleganti cittadine balneari ed i paesaggi del parco naturale dell’Etna sono due volti di una stessa medaglia.
Andare alla scoperta della cultura siciliana attraverso gli eventi folkloristici più belli ed originali è un’emozione unica ed irripetibile.

Il carnevale di Acireale, da molti ritenuto una delle espressioni più belle delle feste in maschera della nostra penisola, è un’occasione da non lasciarsi sfuggire.

La storia del carnevale di Acireale

Carnevale Acireale

Le celebrazioni del Carnevale traggono origine da antichi baccanali pagani durante i quali, per un tempo limitato, era possibile sovvertire l’ordine precostituito, dimenticare obblighi sociali e rigide gerarchie lasciando posto ad atteggiamenti dissacratori ai limiti della dissolutezza.

Il Carnevale acese ha un’origine antichissima; la prima fonte documentata che ne parla è addirittura del 1594. Nel corso del 1600 le celebrazioni hanno caratteristica di spontaneità popolare e non seguono un canovaccio organizzato.
carnevale acese
Pare che inizialmente vi fosse l’abitudine di intraprendere furibonde battaglie a colpi di arance e limoni che, nonostante i divieti, proseguirono per quasi tutto il XVII secolo. Vero e proprio fulcro delle manifestazioni erano le irriverenti satire che la popolazione riservava alle cariche ecclesiastiche e nobiliari dell’epoca.
Attraverso il volto mascherato dell’Abbatazzu (una delle prime maschere del carnevale acese) il popolo dava voce e sfogo, attraverso un linguaggio irriverente e dissacratorio, a tutte le angherie subite e le contraddizioni del tempo.
Un lungo periodo di sospensione successivo al terribile terremoto che colpì la Sicilia orientale sul finire del 1600, non fece dimenticare alla cultura siciliana una tradizione tanto particolare; il Carnevale acese tornò a rinascere e a riprendere vigore dopo circa un secolo.
Nuove maschere, i Baruni, fecero la loro comparsa a irridente sfregio della nobiltà locale; nel secolo successivo, intorno al 1880, apparvero per la prima volta i carri allegorici realizzati in cartapesta grazie alla straordinaria abilità degli artigiani locali.
Nel secolo scorso il Carnevale di Acireale, perde completamente la connotazione di festa spontanea e popolare per lasciare lo spazio ad una serie di celebrazioni fittamente organizzate che proseguono fino ai giorni nostri in un tripudio di eventi, lustrini e colori senza scordare la connotazione originaria di satira sociale.

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Il Programma del Carnevale di Acireale

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