Se decidi di trascorrere le tue vacanze in Sicilia, merita sicuramente che tu visiti i paesi etnei.
Come dice il nome, i comuni di quest’area sono vicini all’Etna e l’attività di questo vulcano li ha talvolta letteralmente modellati e cambiati nel tempo.
Di seguito troverai una selezione delle cinque cose da fare e da vedere in questa parte della Sicilia piena di storia, di bellezza e di prodotti tipici.
Di seguito troverai una selezione delle cinque cose da fare e da vedere in questa parte della Sicilia piena di storia, di bellezza e di prodotti tipici.
1) Catania
Si situa alle pendici sud-orientali del monte Etna. Capirai ben presto quanto sia fondamentale in questa città il culto di Sant’Agata, torturata per volere del proconsole Quinziano dopo essersi rifiutata di rinnegare il cristianesimo per il paganesimo. Pensa che la festa dedicata a questa santa, che si tiene a febbraio, è stata dichiarata patrimonio dell’Unesco ed è la terza festa religiosa più importante al mondo; segue alla Settimana Santa di Siviglia e alla Festa del Corpus Domini di Guzco in Perù. Nella città si trovano infatti la Cattedrale di Sant’Agata, gioiello del barocco siciliano, originariamente costruita nell’XI secolo e ricostruita più volte nel corso del tempo; la Chiesa di Sant’Agata al Carcere (XV secolo) e la Chiesa della Badia di Sant’Agata (XVII secolo), anche questo uno dei capolavori del barocco siciliano.
Sono molto interessanti da visitare le cave sotterranee che durante le seconda guerra mondiale vennero usate come rifugi antiaerei ed è piuttosto suggestivo fare un giro con la ferrovia circumetnea, che collega la città agli altri paesi etnei.
Sono molto interessanti da visitare le cave sotterranee che durante le seconda guerra mondiale vennero usate come rifugi antiaerei ed è piuttosto suggestivo fare un giro con la ferrovia circumetnea, che collega la città agli altri paesi etnei.
2) Bronte
Questa città alle pendici occidentali del vulcano è nata nel 1520 per decreto imperiale promulgato da Carlo V d’Asburgo: fu lui a determinarne la coesione tramite l’unificazione di ventiquattro agglomerati. Bronte è nota perché fu una delle città da cui passò la spedizione dei Mille di Garibaldi e dove si verificò l’insurrezione popolare che fu fermata in maniera violenta dalle truppe garibaldine guidate da Nino Bixio.
Si trovano molti luoghi di culto, tra cui spiccano la Chiesa Madre della Santissima Trinità e il Santuario dell’Annunziata; meno note ma non meno importanti sono la Chiesa del Sacro Cuore, le chiese di San Giovanni, di San Biandano e di Santa Maria della Catena.
Bronte è anche la patria del pistacchio, denominato “l’oro verde”: se dovessi trovarti lì a fine settembre-inizio ottobre, non potrai fare a meno di partecipare a una vera e propria tradizione, la “sagra del pistacchio”.
Si trovano molti luoghi di culto, tra cui spiccano la Chiesa Madre della Santissima Trinità e il Santuario dell’Annunziata; meno note ma non meno importanti sono la Chiesa del Sacro Cuore, le chiese di San Giovanni, di San Biandano e di Santa Maria della Catena.
Bronte è anche la patria del pistacchio, denominato “l’oro verde”: se dovessi trovarti lì a fine settembre-inizio ottobre, non potrai fare a meno di partecipare a una vera e propria tradizione, la “sagra del pistacchio”.
3) Trecastagni
È il più occidentale dei paesi della parte meridionale dell’Etna. Il suo nome richiama i “tre casti agni”, agnelli in quanto si sono sacrificati in nome del cristianesimo: il riferimento è ai santi Alfio, Cirino e Filadelfio, martiri e protettori della città.
Dal punto di vista paesaggistico Trecastagni è proprio il classico paese etneo e ha di bello che non è ancora meta del turismo di massa, per cui si ha qui la possibilità di godersi in tranquillità le escursioni nel Parco dell’Etna.
Dal punto di vista paesaggistico Trecastagni è proprio il classico paese etneo e ha di bello che non è ancora meta del turismo di massa, per cui si ha qui la possibilità di godersi in tranquillità le escursioni nel Parco dell’Etna.
4) Acireale
Una delle cose da fare è recarsi a vedere la cattedrale di Maria Santissima Annunziata, iniziata nel XVI secolo e terminata alla fine dell’Ottocento. Si possono riconoscere degli stili che spesso si trovano nelle chiese siciliane, come il barocco e il gotico-normanno.
Non mancano le occasioni di divertimento e di relax: di Acireale sono piuttosto famosi il carnevale, che dura per oltre una settimana.
Non mancano le occasioni di divertimento e di relax: di Acireale sono piuttosto famosi il carnevale, che dura per oltre una settimana.
5) Paternò
Se passi da Paternò, non puoi non ammirare il panorama che si vede dalla terrazza del castello normanno. È stato costruito dal conte Ruggero nel 1072 per difendere il territorio da possibili invasioni islamiche; oggi rimane solo la torre principale, detta dongione.
Sono poi da visitare la Chiesa di Santa Barbara e la Chiesa di Santa Maria della Valle di Josaphat, detta Chiesa della Gancia, iniziata a costruire nell’XI secolo.
Sono poi da visitare la Chiesa di Santa Barbara e la Chiesa di Santa Maria della Valle di Josaphat, detta Chiesa della Gancia, iniziata a costruire nell’XI secolo.
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