Vossignoria può essere considerato a tutti gli effetti come un termine aulico della grammatica italiana. Scopri insieme a noi cosa significa questa interessante parola e qual è la sua importanza nell’utilizzo quotidiano, che sembra radicalmente cambiata col passare dei decenni.
Cosa significa vossignoria
Per conoscere insieme il significato letterale di vossignoria, è necessario che tu dia semplicemente un’occhiata ai vari dizionari in lingua italiana. In questo modo, puoi già farti un’idea della connotazione che può essere assunta da un’espressione di questo genere. Si tratta di un sostantivo femminile che costituisce una forma sincopata della coppia di termini vostra signoria, ossia una sorta di abbreviazione a livello colloquiale. Stiamo parlando di un pronome personale di terza persona, che sta attestare una certa riverenza nei confronti della persona alla quale viene rivolto. Al tempo stesso, si presuppone che tale soggetto faccia parte di un ceto sociale piuttosto elevato. Per sapere ancora più informazioni su questa particolare parola, ti rimando alle righe successive.
Le origini del termine vossignoria
Le origini del termine vossignoria sembrano partire da molto lontano. Per esempio, nel Seicento fu utilizzato dal Cardinal Guido Bentivoglio in base a quanto compare dalle sue lettere pubblicate da Luciano Scarabelli circa due secoli dopo (“Di quello si sarà operato darò a suo tempo conto a Vossignoria”). Al tempo stesso, l’espressione fu ripresa agli inizi del Novecento da uno degli scrittori e poeti italiani capaci di segnare la storia della letteratura, ossia Luigi Pirandello (“Vossignoria però è uomo di legge antico” e “So poi quant’era coscienzioso Vossignoria nella professione”). I corsi e i ricorsi storici non mancano assolutamente per un termine che ha in qualche modo segnato la grammatica nostrana e non solo. Ovviamente, fino all’Ottocento, tale parola veniva attuata in simbolo di onore nei riguardi di una personalità politica, religiosa o sociale di spicco. Come vedrai di seguito, oggi la situazione è radicalmente mutata e il senso iniziale sembra essersi perso in maniera totale.
L’utilizzo attuale di vossignoria
Col passare dei decenni, l’adozione della parola vossignoria viene data in progressivo caso secondo quanto si evince dai vari testi di settore. La forma di riverenza e cortesia è diventata quasi un’espressione ironica e sarcastica, utilizzata nei confronti di personaggi ben poco apprezzati da una determinata parte dell’opinione pubblica. C’è chi utilizza il termine per prendere in giro personaggi di un certo livello che adorano immergersi in un lusso sfrenato e poco giustificato. Tuttavia, non mancano gli esempi opposti in un panorama italiano che sa sempre come sorprenderti. Per esempio, in Sicilia, viene ancora utilizzata un’ulteriore contrazione di vossignoria, cioè vossia, da parte della popolazione più anziana. Al tempo stesso, in dialetto genovese, esiste la forma vosciâ, che equivale ad un pronome obbligatorio che si utilizza quando si dà del lei. Ad ogni modo, permane la capacità del termine di porre in evidenza una sorta di divisione sociale, che sia veritiera o puramente denigratoria.
Lascia un commento