Il caldo e il vento hanno piegato Catania su vari fronti
La notizia è il primo campanello d’allarme per quella che si presume sarà un’estate rovente sotto tanti aspetti in tutta la Sicilia.
La prima città piegata dalla prima grande bolla di caldo africano è stata Catania in fiamme per incendi dopo i primi veri interventi dei Vigili del Fuoco nel palermitano, a San Vito Lo Capo.
Il grande focolaio ha colpito il litorale della Playa di Catania, una delle spiagge più rinomate e suggestive della città ai piedi del vulcano più celebre del mondo.
La prima città piegata dalla prima grande bolla di caldo africano è stata Catania in fiamme per incendi dopo i primi veri interventi dei Vigili del Fuoco nel palermitano, a San Vito Lo Capo.
Il grande focolaio ha colpito il litorale della Playa di Catania, una delle spiagge più rinomate e suggestive della città ai piedi del vulcano più celebre del mondo.
Forte vento e temperature elevate hanno condizionato gli incendi
La provincia catanese ha avuto nei giorni precedenti temperature davvero al limite del sopportabile, gli incendi (le autorità stanno ovviamente verificando se la matrice è dolosa o spontanea), hanno avuto vita facile grazie al vento forte che ha alimentato i primi focolai d’incendio, una situazione che le autorità coinvolte hanno gestito con grande prontezza ma che potrebbe ripetersi se l’estate dovesse mantenersi su queste temperature elevate.
Come comportarsi in caso d’incendio?
I Vigili del Fuoco catanesi innanzitutto invitano la popolazione a segnalare eventuali doli dovuti a interventi da parte di uomini, quindi aiutando le autorità a capire se la situazione è dovuta al solo caldo o ad altre cause non artificiali.
Se doveste trovarvi in situazioni analoghe in futuro, il consiglio dei Vigili del Fuoco è quello di non cercare la fuga verso l’entroterra ma di rimanere sulla battigia pronti, nell’eventualità di un’estensione del fuoco, ad entrare in mare in attesa dei soccorsi.
Se doveste trovarvi in situazioni analoghe in futuro, il consiglio dei Vigili del Fuoco è quello di non cercare la fuga verso l’entroterra ma di rimanere sulla battigia pronti, nell’eventualità di un’estensione del fuoco, ad entrare in mare in attesa dei soccorsi.
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