Catania è una città storica, che ospita al suo interno una miriade di Chiese, piccole e grandi. Alcune piuttosto famose, altre più piccole e meno conosciute, ma degne in ogni caso di essere visitate almeno una volta per ammirarne le bellezze.
Nel quartiere delle Terme della Rotonda sorge la chiesa di San Francesco Borgia, una chiesa Cattolica costruita lungo la via dei Crociferi, quella che viene definita la strada barocca più scenografica di Catania. È un’edificio semplice ma allo stesso tempo molto particolare, che merita una menzione.
Storia della Chiesa di San Francesco Borgia
Indirizzo: Via Crociferi, 17, 95124 Catania CT
La sua storia è molto semplice e inizia nel 1556, quando giunse a Catania una compagnia di religiosi dell’ordine Gesuita. Questi avevano il compito di insegnare la dottrina religiosa in 14 diverse chiese della città, in cui si stabilirono il 9 febbraio 1556. In questa data venne firmato un accordo tra il vescovo Nicola Maria Caracciolo, i giurati della città e i Gesuiti per l’acquisizione della chiesa della Santissima Ascensione, che divenne il luogo di residenza dell’ordine religioso.
Furono inoltre ceduti anche alcuni locali facenti parte del vecchio ospedale, ormai non più in uso.
Successivamente la chiesa venne ampliata, con l’aggiunta di un piccolo collegio e di una casa di probazione, realizzate secondo il progetto dell’architetto gesuita Giovanni Tristano, risalente al 1565.
Il collegio fu adibito ad università, e ampliato grazie ai fondi ricevuti dal re.
Nel 1578 il complesso venne terminato, grazie all’intervento dell’architetto Francesco Schena.
Nel 1578 il complesso venne terminato, grazie all’intervento dell’architetto Francesco Schena.
Nel 1693 la zona del Val di Noto venne sconvolta da un terremoto, che coinvolse anche Catania.
L’evento catastrofico colpì anche il complesso gesuitico distruggendolo in gran parte. Tra il 1698 e il 1736 l’intero edificio venne ricostruito su progetto di Angelo Italia, esattamente nello stesso sito in cui si ergeva il complesso in passato.
Durante i lavori del 1713 vennero impostati i pilastri per la realizzazione della cupola della chiesa. Mentre i lavori del 1724 e 1740 furono quelli che che terminarono le opere di finitura dell’interno dell’edificio.
Descrizione della Chiesa di San Francesco Borgia
La chiesa si presenta a tre navate, molto ampie e luminose. La facciata è molto lineare ed è realizzata secondo lo stile romanico accademico. Per accedere all’interno è necessario percorrere uno scalone a doppia rampa, posta proprio di fronte alla facciata che si sviluppa su due ordini di colonne binate.
L’interno della chiesa ospita diversi altari minori laterali, tutti realizzati in marmo e decorati con delle caratteristiche pale, opera di pittori catanesi del XVIII secolo.
È presente una balconata molto caratteristica posta sulla controfacciata, sostenuta da mensole decorate con foglie d’acanto e un parapetto su cui sono posti tre stemmi con corone.
La parte più caratteristica della chiesa è l’altare maggiore, realizzato in pietre dure, agapi e diaspri siciliani. Sono presenti delle colonne in agape verde, due statue di angeli e una figura dell’Eterno benedicente, che ornano l’altare e ne donano ricchezza e prestigio.
La Madonna di Santa Maria Maggiore è un dipinto ad olio, che si colloca proprio al centro dell’altare. Il quadro è una copia, realizzata nel 1567 dall’originale custodito nella chiesa di Santa Maria Maggiore a Roma, e donata alla chiesa di San Francesco Borgia.
La cupola della chiesa è finemente decorata con degli affreschi, eseguiti secondo disegno del pittore catanese Olivio Sozzi intorno al 1760, e con la collaborazione di Vito d’Anna. Entrambi pittori rinomati del rococò palermitano.
La composizione è formata dalla figura di Cristo, che domina la scena al centro della cupola, mentre i pennacchi sono decorati con immagini dei continenti evangelizzati dall’ordine dei Gesuiti.
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