Sono davvero numerose le che chiese che si possono trovare a Catania di cui tra queste possiamo trovare la chiesa di San Giuseppe al Transito
Questa chiesa risultata essere stata costruita sui resti della cartina muraria di Catania.
Tra l’altro la si può trovare accanto alla famosa porta della Decima. Invece passando al lato estetico della chiesa possiamo dire che risulta essere davvero molto carina, semplice e sopratutto dotata con una facciata che viene divisa in tre parti.
Questa parte della struttura è complessa e complicata. E’ costituita da una parte in rilievo che corrisponde alla navata interna e da delle ali che mettono in piedi le cosiddette cappelle, dove appunto vanno a riunirsi e sostenersi dalla parte centrale della chiesa stessa.
Sicuramente se si ha un occhio particolarmente allenato nell’osservare, si può facilmente notare come le due ali non sono aperte ai lati ma bensì sono completamente chiuse, mentre in alto si può facilmente notare come siano presenti delle aperture, in cui si crede che fossero state pensate come campanili inizialmente.
Per quanto riguarda invece la porta possiamo dire che risulta essere una delle porte scomparse di Catania, questa porta prende nome di Decima, ovvero una delle porte più importanti delle regione per diverse ragioni.
Questa porta è sorta dal lontano medioevo e andò a sostituire la porta Ariana, e questa porta veniva chiamata anche porta Siracusa, proprio perché questa porta dava la possibilità di poter accedere alla strada principale per raggiungere appunto la città aretusea.
Il nome della porta ovvero Decima risulta essere davvero molto importante e assolutamente storico, ovvero questa porta davvero un ingresso principale alle campagne dove appunto avveniva la tassazione del coltivato e proprio qui avveniva il pagamento della Decima, ovvero un decimo del raccolto ottenuto.
Inoltre questa porta ha visto anche molte tradizioni, infatti si dice che una tradizione volle che sotto la porta passò in penitenza la cosiddetta cittadinanza catanese. Nel 1693, dopo il sisma, in memoria di una edicoletta rinascimentale, venne dedicata nello stesso punto appunto una chiesupola che venne quindi dedicata a San Giuseppe. Per poter piazzare questa chiesupola infatti fu demolita una gran parte delle mure rimaste che vennero sostituite infine con una facciata, che va a rappresentare un gran gioco di curvilinee.
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