Violenza donne: arriva la legge per i corsi di difesa personale

Corsi di difesa personale: I dati pubblicati dal Censis L’istituto di ricerca socio economica ha stimato che tra il primo agosto del 2017 e il 31 luglio dell’anno dopo si sono registrati 120 omicidi di donne di cui ben 92 si sono verificati nel contesto familiare o attraverso la violenza di compagni o ex partners.…

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Corsi di difesa personale: I dati pubblicati dal Censis

L’istituto di ricerca socio economica ha stimato che tra il primo agosto del 2017 e il 31 luglio dell’anno dopo si sono registrati 120 omicidi di donne di cui ben 92 si sono verificati nel contesto familiare o attraverso la violenza di compagni o ex partners.
Nell’ordine di grandezza degli ultimi dieci anni le violenze sessuali denunciate sfiorano i 50 mila casi e bisogna tenere conto che a questi si devono aggiungere gli episodi di maltrattamenti in famiglia, le percosse e lo stalking.
Anche se i primi mesi del 2019 fanno registrare una leggera diminuzione, sono in aumento le donne che chiedono aiuto ai centri antiviolenza.

Corsi di difesa personale: La proposta di Forza Italia

Una recente proposta di legge sottoposta alla Camera dalla deputata Matilde Siracusano prevede l’istituzione di corsi di difesa personale proprio per diminuire i casi di violenza sulle donne.
La proposta 1838, presentata a luglio, vuole intervenire e modificare una legislatura insufficiente a prevenire in maniera adeguata qualsiasi forma di violenza sulle donne (aggressioni, omicidi, stupri, scippi, stalking, maltrattamenti in ambito domestico) attraverso l’attivazione di corsi di difesa personale e arti marziali.
La storia dei pregiudizi e degli stereotipi sulle donne ha origini antiche e nonostante il migliore livello di istruzione delle donne rispetto agli uomini in Italia, la reale parità tra i due generi è ancora un traguardo lontano.

Corsi di difesa personale: Azione di contrasto e prevenzione

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La legge per corsi di difesa personale vuole preparare le donne per scongiurare i pericoli fornendo loro uno strumento da saper usare all’occorrenza.

Fino ad oggi l’introduzione di reati, l’aumento delle pene e la considerazione delle diverse aggravanti non sono riusciti a far diminuire i casi ed è quindi necessario iniziare a prevenire con anticipo questi fenomeni. L’obiettivo di Matilde Siracusano (FI), prima firmataria della proposta di legge, è quello di combattere la violenza di genere con strumenti di difesa che impediscano a qualsiasi soggetto di riuscire a perpetrare atti di violenza contro le donne soprattutto alla luce del fatto che un elevata percentuale di questi casi non si verifica per strada, ma si genera entro le mura domestiche dove il più delle volte è impossibile riuscire ad intervenire.
Secondo la deputata azzurra al sistema penale punitivo e repressivo si rende oggi necessaria l’attuazione di questo tipo di norme che vogliono fornire, anche grazie all’intervento delle associazioni operanti nel settore, veri e propri strumenti in grado di rallentare un preoccupante fenomeno in continua crescita. La protezione della vittima è necessaria in un ottica di fase preventiva e non solo in un’aula di tribunale o dopo il verificarsi di recidive ad opera dello stesso aguzzino.
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