Decreto Rilancio: aiuti ad imprese dipendenti e famiglie

In questi giorni fervono i preparativi da parte del governo centrale per far ripartire l’economia italiana. Il Covid-19 oltre ad intaccare i polmoni a corroso e non poco le nostre finanze. Il famoso Decreto Rilancio che in verità doveva essere attuato entro fine aprile, in questa seconda settimana di maggio dovrebbe diventare legge. Cosa ci…

decreto cura italia
In questi giorni fervono i preparativi da parte del governo centrale per far ripartire l’economia italiana. Il Covid-19 oltre ad intaccare i polmoni a corroso e non poco le nostre finanze. Il famoso Decreto Rilancio che in verità doveva essere attuato entro fine aprile, in questa seconda settimana di maggio dovrebbe diventare legge. Cosa ci dobbiamo aspettare?

Dipendenti e famiglie: misure previste dal Decreto Rilancio

L’impatto delle misure di aiuto pensate dal Parlamento, dovrebbe essere trasversale. I dipendenti di settori costretti a chiudere la loro attività, hanno avuto la buona notizia di avere una deroga della cassa integrazione. Inizialmente il periodo di 9 settimane sembrava sufficiente ma è stato immediatamente chiaro che era necessaria un’ulteriore proroga. Il Decreto Rilancio ha così permesso ai dipendenti di prolungare l’agevolazione sociale.
decreto cura italia
Un sussidio fondamentale per i lavoratori che hanno avuto più membri dello stesso nucleo familiare confinati a casa a causa delle misure di prevenzione sanitaria. Saranno anche allungati i tempi del congedo parentale; infatti la chiusura di scuole e asili nido ha impattato non poco sull’attività secolare dei genitori che stanno organizzandosi per andare a lavorare nell’attuale fase 2.
Le baby sitter che purtroppo hanno dovuto interrompere i loro preziosi servizi, sono ancora in fase di lockdown. I genitori però, potranno attingere ancora per un pó di tempo a questa preziosa risorsa.
Uno sguardo di speranza per l’estate delle famiglie italiane con il cosiddetto Bonus Vacanze, che è stato inserito a sorpresa nelle norme del Decreto. Infatti la bozza recita un credito a fondo perduto di massimo 500 euro a famiglia. Naturalmente il numero di componenti sarà la discriminante per ricevere un minino di 150 euro per un single, 300 euro per marito e moglie, il massimo, per più persone.

Reddito di emergenza

Specifichiamo che ciò che riguarda il famoso lavoro saltuario per il quale non è previsto un vero e proprio contratto è ancora in fase di definizione. Badanti e colf sono in attesa di sapere quali saranno i termini del reddito di emergenza. Molti requisiti ricalcheranno il più conosciuto reddito di cittadinanza, che, se sarà già percepito, escluderà automaticamente la famiglia dall’ottenere questa nuova risorsa.

Aiuto ad imprese e Partite IVA

decreto italia
I miliardi stanziati dal Governo dovrebbero già essere stati finanziati. Il settore delle grandi imprese potrà beneficiare dei famosi contributi a fondo perduto. Anche se in alcuni casi il bonus per le domande da 600 euro è in attesa d’esito, milioni di partite IVA hanno visto aumentare la quota ad 800 euro per il mese di Aprile e si arriverà fino a 1000 euro per il mese di maggio.

I controlli relativi all’ultima tranche di denaro, prevederanno dei requisiti per accedervi più serrati, anche se, verosimilmente, la stragrande maggioranza di domande verrà liquidata.

Una finestra interessante si apre per la pubblicità nell’anno 2020

Si dice che la pubblicità è l’anima del commercio, ed effettivamente ha dei prezzi che si possono davvero definire il cuore del bilancio di una impresa, che questa conti centinaia di dipendenti o anche solo uno.
Proprio per questo le aziende ma anche, i collaboratori libero professionisti solo per l’anno in corso, potranno vedere il loro conto spese per eventi pubblicitari o di sponsorizzazione diventare meno salato.
Sarà concordato un credito di imposta del 50% sull’acquisto di ogni forma di reclamizzazione della propria azienda o attività lavorativa. Se l’azienda o il libero professionista faceva già delle sponsorizzate online attraverso social o siti internet, queste beneficeranno del credito d’imposta al 50%.
Ma anche se l’attività è di nuova formazione si potrà pianificare l’investimento pubblicitario tenendo conto di questa importante agevolazione. Naturalmente anche regioni e comuni per incentivare la ripresa hanno promosso delle iniziative legate ai crediti d’imposta sugli sponsor, l’azienda che già usufruisse di questi incentivi non potrà accumularne altri.
Siamo in trepidante attesa di sapere, nello specifico, quali saranno tutte le misure d’aiuto del Decreto Rilancio, speriamo che finalmente “#torniamo a lavorare” si riveli per famiglie, dipendenti ed aziende una benedizione e non una amara condanna.

<<<Messe aperte il 18 maggio: come e con quali modalità>>>

 
 
messe aperte

Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *