Gesualdo Clementi: Biografia
Dopo una vita dedicata completamente alla ricerca medica, alla chirurgia e all’insegnamento universitario, morì all’età di 83 anni a Catania l’8 Novembre 1931 per cause naturali.
Gesualdo Clementi: Scoperte in ambito medico e pubblicazioni
Gesualdo Clementi fu un medico chirurgo rivoluzionario e proiettato al futuro, questo suo aspetto lo rese un personaggio scomodo nel mondo della medicina tradizionalista di quel tempo e dovette superare non pochi ostacoli e resistenze da parte di esponenti del mondo medico e dei suoi colleghi che arrivarono persino a interdire la sua presenza nella sala operatoria dell’ospedale di Santa Marta per un breve periodo.
I primi successi in ambito chirurgico arrivarono a partire dal 1881 dove curò in modo perfetto tanti pazienti affetti da problemi addominali o che presentavano cisti ovariche, in un periodo dove gli interventi chirurgici all’addome erano fortemente evitati a causa delle numerose e gravi infezioni che si verificavano.
Fu uno dei primi chirurghi italiani a utilizzare l’acido fenico per disinfettare la sala operatoria e qualsiasi attrezzo utilizzato per eseguire le operazioni. In questo modo riusciva a ridurre drasticamente il rischio di contrarre infezioni e la mortalità dei pazienti operati scese immediatamente.
Nel corso degli anni sperimentò numerosi metodi innovativi di operazioni chirurgiche, introdusse il metodo dell’omentopessia e sperimentò un nuovo approccio per la ricostruzione delle continuità dei vasi sanguigni.
Tra le principali pubblicazioni di carattere tecnico-scientifico di cui fu autore, troviamo:
– Aneurisma spontaneo della carotide interna;
– Diagnosi e cura della calcolosi degli organi e delle vie urinarie;
– Del governo delle ferite penetranti all’addome;
– Protesi immediata definitiva nelle resezioni del mascellare inferiore;
– Castrazione della donna nella cura dei miofibromi dell’utero.
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