Nella parte più orientale della Sicilia, si trova il piccolo borgo marinaro di Aci Castello, il cui fiore all’occhiello è la chiesa di San Mauro. A circa 15 m.s.l.m., questo gioiello artistico attrae ogni anno milioni di turisti, sia italiani che stranieri, grazie alla sua ineguagliabile bellezza.
Se ami una vacanza che concili visite artistiche e culturali, mare cristallino e sapori e odori unici, non puoi che fare una tappa proprio in questa parte di Sicilia, resa ancora più affascinante dalla storia e dalle tradizioni popolari che vi sono ricollegate.
San Mauro, del resto, è il patrono di questa cittadina situata in provincia di Catania e ogni anno viene celebrato in grande stile sia dagli abitanti del luogo sia da visitatori che arrivano da ogni parte del mondo.
La struttura della chiesa di San Mauro di Aci Castello
La chiesa di San Mauro è una struttura che risale al XVI secolo e che è stata oggetto di continui restauri e rimaneggiamenti nel corso dei decenni. Quando fu costruita nel ‘500 (l’anno preciso è sconosciuto) era piccola, fatiscente e quella che adesso è fonte battesimale non esisteva.
La chiesa fu duramente danneggiata in seguito al terremoto che colpì l’isola nel 1693 e per questo subì un’importante opera di restauro riconducibile al vicario Paolo Romeo. Da quel momento la struttura fu ingrandita progressivamente in seguito a successivi interventi di ristrutturazione.
Nel 1718 fu costruito, sempre ad opera del vicario Romeo, il grande portale che si può ammirare sulla parte frontale della chiesa. Quasi cinquant’anni più tardi, nel 1767, fu costruito il campanile a spese del barone Cannizzaro.
Purtroppo a queste opere di ampliamento sono seguiti nel corso dei secoli eventi catastrofici che hanno messo a dura prova la chiesa di San Mauro. Oltre al disastroso terremoto della fine del XVII secolo, infatti, la struttura crollò all’inizio degli anni Quaranta del secolo scorso, per un’incursione aerea degli Alleati durante la seconda Guerra Mondiale.
La chiesa, per come la possiamo ammirare ai giorni nostri, è il risultato dell’ultima opera di ricostruzione effettuata dall’architetto Failla dopo la fine del conflitto.
L’interno della chiesa di San Mauro
All’interno sono presenti statue e altri oggetti, di alcuni dei quali è ancora oggi ignota la provenienza.
Del resto, i continui rimaneggiamenti e restauri non aiutano ad effettuare una collocazione temporale certa della statua lignea ricoperta d’argento ivi presente.
Del resto, i continui rimaneggiamenti e restauri non aiutano ad effettuare una collocazione temporale certa della statua lignea ricoperta d’argento ivi presente.
Si narra che l’opera fu donata dal capitano di una nave francese per ringraziare gli abitanti del luogo che lo aiutarono a liberare l’imbarcazione arenatasi. La statua subì anch’essa dei rimaneggiamenti importanti. In ogni caso, gli studiosi la riconducono per stile al periodo che va intorno al 1600.
Oggetto di più restauri, si può notare anche l’influenza dello stile barocco dal manto in oro, decorato in maniera minuziosa.
La festa di San Mauro
San Mauro è il santo patrono di Aci Castello e ogni anno il 15 gennaio si tiene la festa in sua commemorazione.
Il suono delle campane, lo sparo dei mortaletti e le note della banda musicale nelle prime ore del mattino inaugurano l’inizio dei festeggiamenti. Il contesto è molto suggestivo e coinvolgente.
Si pensi al continuo sventolio di fazzoletti bianchi e al grido dei fedeli in dialetto: “Divoti tutti e ccu vera fidi, viva Santu Mauru”. La cerimonia continua con lo svelamento in chiesa il Simulacro del Santo che, durante il pomeriggio viene condotto lungo tutte le vie del borgo, per raccogliere offerte, denaro ed oggetti d’oro, in segno di gratitudine per grazie ricevute.
La festa di San Mauro è una delle più importanti feste religiose della tradizione siciliana.
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