Ernesto Basile è stato un architetto italiano e uno dei protagonisti principali del movimento Liberty e del modernismo, che nacque a Palermo il 31 gennaio del 1857.
Ernesto Basile: biografia
Ernesto Basile nacque a Palermo, e fu figlio di Giovan Battista Filippo, anch’esso architetto. Si laureò in architettura all’età di trentuno anni alla Regia Scuola di Applicazione per Ingegneri e Architetti, a Palermo, e iniziò da subito a lavorare insieme al padre. I suoi studi furono incentrati soprattutto sull’architettura arabo-normanna e rinascimentale, ma Ernesto Basile non smise mai di sperimentare e di studiare a fondo anche gli altri stili presenti nell’Europa dell’ottocento.
Giovan Battista Filippo morì nel 1890, ed Ernesto Basile gli succedette subito come professore universitario a Roma, presso gli Atenei come docente di Architettura Tecnica, prendendo la sua cattedra. Concluse anche una delle opere più importanti di Palermo progettate dal padre: il Teatro Massimo. Da allora Basile iniziò a lavorare e collaborare insieme a vari artisti e scultori della Palermo ottocentesca, come Ettore De Maria Bergler e Vittorio Ducrot, e alcuni scultori come Antonio Ugo e Gaetano Gareci.
Ernesto Basile: il lavoro
Come anticipato, il primo lavoro di Ernesto Basile fu il completamento del Teatro Massimo di Palermo, iniziato dal padre. Tuttavia, l’architetto siciliano continuò a lavorare per tutta la città, portando a termine sia edifici pubblici che privati, ma anche per tutta l’Italia meridionale e in altri luoghi siciliani.
Tra gli altri contatti vi era sicuramente Roma, dove Ernesto Basile progettò tante case e palazzi signorili e realizzò un’ala di Montecitorio, insieme alla Camera dei deputati e a un’altra aula del Parlamento, che ancora oggi viene utilizzata.
Dal 1902 è presente in diverse città di Italia, come Torino, Milano e Messina, dove riparò diversi edifici che erano stati demoliti dal terremoto che uccise, a causa del seguente maremoto, ben 100mila cittadini. Inoltre, lavorò anche a Venezia, a Reggio Calabria e a Roma.
Basile si interessò particolarmente anche a manufatti in vetro, ceramica e tessuto dell’epoca, e quindi collaborò particolarmente con la ditta Ducrot, di origine francese ma praticamente fondata nel capoluogo siciliano. Le officine Ducrot, in pochi anni, diventarono talmente famose da offrire lavoro a ben migliaia di operai e da essere quotate anche in borsa.
Tra gli altri contatti vi era sicuramente Roma, dove Ernesto Basile progettò tante case e palazzi signorili e realizzò un’ala di Montecitorio, insieme alla Camera dei deputati e a un’altra aula del Parlamento, che ancora oggi viene utilizzata.
Dal 1902 è presente in diverse città di Italia, come Torino, Milano e Messina, dove riparò diversi edifici che erano stati demoliti dal terremoto che uccise, a causa del seguente maremoto, ben 100mila cittadini. Inoltre, lavorò anche a Venezia, a Reggio Calabria e a Roma.
Basile si interessò particolarmente anche a manufatti in vetro, ceramica e tessuto dell’epoca, e quindi collaborò particolarmente con la ditta Ducrot, di origine francese ma praticamente fondata nel capoluogo siciliano. Le officine Ducrot, in pochi anni, diventarono talmente famose da offrire lavoro a ben migliaia di operai e da essere quotate anche in borsa.
Ernesto Basile: le prime opere
La carriera da architetto di Ernesto Basile prende verosimilmente il volo con alcune importanti opere, come:
– Villa Igiea, realizzata in un anno e che oggi è uno storico hotel a cinque stelle di Palermo. Questa villa è frequentata da molti turisti, grazie soprattutto alle decorazioni e ai motivi raffinati ed eleganti, e per le forme architettoniche delicate e morbide. Per la sua creazione e realizzazione, Basile si ispirò specialmente alla pittura ottocentesca europea;
– Villa Florio dell’Olivuzza, anch’essa realizzata in un anno e considerata una dei primi lavori dell’Art Nouveau anche a livello europeo, oggi proprietà della regione Sicilia;
– la casa Utveggio, costruita in due anni e simbolo dell’arte Liberty siciliana;
– il villino Fassini, che adesso ormai è stato demolito durante gli anni;
– il villino Basile, realizzato in un anno e domicilio personale dell’architetto siciliano.
Ernesto Basile morì sempre a Palermo all’età di settantacinque anni ed è sepolto nella tomba di famiglia, nel Cimitero dei Rotoli.
Ernesto Basile: Camera dei Deputati a Montecitorio
Come già anticipato, Basile si occupò tra il 1902 e il 1919 di ampliare la Camera dei Deputati con sede a Montecitorio. Fu un lavoro lungo e faticoso, probabilmente il più lungo della sua carriera, e gli costò anche successivi richiami per finire di sistemare la sua opera. Basile si occupò soprattutto di sistemare l’aula dei parlamentari, la facciata posteriore e altre stanze e mobili.
Ernesto Basile: il Liberty italiano
Ernesto Basile può essere considerato il più anziano tra i promotori del Liberty italiano, e la sua vita fu incentrata soprattutto verso l’innovazione e creando una scuola del progetto moderno.
Ernesto Basile: la critica
Secondo la critica, la vita di Ernesto Basile in quanto architetto, arredatore, progettista e, più in generale, come artista, si basò su molta fortuna: in primo luogo data dal suo talento. Ma non solo, la fortuna di Ernesto Basile era dovuta anche al fatto che fosse il figlio di un grande architetto dell’ottocento, molto colto e intelligente.
Ancora, altri dicono che Basile fu l’esponente principale del Liberty italiano, e che fece in modo che si sviluppasse prima a Palermo piuttosto che a Milano o a Torino.
Ancora, altri dicono che Basile fu l’esponente principale del Liberty italiano, e che fece in modo che si sviluppasse prima a Palermo piuttosto che a Milano o a Torino.
Ernesto Basile: villino Ida Basile
Il villino Ida Basile fu l’abitazione dell’architetto siciliano, ed era noto anche come Ida Negrini di Novara, da sua moglie. Rimase casa sua fino al 1932, e lo stile è senza ombra di dubbio quello Liberty, e l’obiettivo era quello di costruire una casa bella esteticamente ma anche utile per l’Esposizione Naturale del 1881.
I materiali di costruzione del villino sono della zona, e anche l’arredamento come tavoli e sedie della casa apparteneva alla ditta Ducrot, di cui Basile fece parte. Questo edificio si erge su tre piani e l’esterno era color bianco candido, e ha un balcone realizzato in ferro battuto; inoltre, sul portone dell’ingresso vi è incisa una scritta, ovvero Dispar et Unum, che significa “Diverso e Unico”. Il villino è dotato anche di un giardino e di uno studio nel seminterrato.
Oggi, questa immensa opera architettonica non è aperta al pubblico, sebbene ospiti la Biblioteca e la Soprintendenza dei Beni Culturali del capoluogo siciliano.
Ernesto Basile: i suoi allievi
Furono molti gli artisti che Ernesto Basile ebbe come allievi, ad esempio:
– Francesco Fichera, che ha realizzato il Palazzo delle Poste, a Catania e a Siracusa;
– Camillo Autore;
– Salvatore Benfratello;
– Giuseppe Vittorio Ugo, che partecipò al movimento architettonico razionalista;
– Francesco La Grassa, che progettò e costruì il Palazzo Ducezio a Noto.
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