Riserva Naturale Orientata Bosco di Santo Pietro

Passeggiare nella natura incontaminata: la Riserva Naturale Orientata Bosco di Santo Pietro Il turismo sta mutando e ne siamo tutti consapevoli. Il cambiamento nasce da una nicchia di viaggiatori e turisti stanchi di luoghi affollati, desiderosi invece di scoprire località tranquille nelle quali la natura possa agire come ricarica energetica naturale. Passeggiare in questi luoghi…

Riserva Naturale Orientata Bosco

Passeggiare nella natura incontaminata: la Riserva Naturale Orientata Bosco di Santo Pietro

Il turismo sta mutando e ne siamo tutti consapevoli. Il cambiamento nasce da una nicchia di viaggiatori e turisti stanchi di luoghi affollati, desiderosi invece di scoprire località tranquille nelle quali la natura possa agire come ricarica energetica naturale.
Passeggiare in questi luoghi è sempre rinfrancante e l’Italia, da nord a sud, concede panorami diversi tra loro e decine di spunti interessanti per scoprire biomi e territori diversi.
La macchia mediterranea sta incrementando notevolmente i favori di questo target in continua ascesa e se anche tu ti senti attratto da luoghi incontaminati, silenti, lontano da folle e masse turistiche oggi ti portiamo all’interno della Riserva Naturale Orientata Bosco.
La riserva si trova in Sicilia, nel territorio di in prevalenza situato nel comune di Caltagirone e, in minima parte, in quello di Mazzarone.
Siamo quindi all’interno della provincia di Catania, un territorio che risente della presenza del più bel vulcano al mondo, così viene definito l’Etna da molti geologi, quindi terreni ricchi di quarzo e sabbie fossili nelle quali la macchia tipica ricopre un’importanza naturalistica considerevole.

La Riserva Naturale Orientata Bosco di Santo Pietro è la seconda più ampia di Sicilia

riserva naturale orientata bosco di santo pietro
Con i suoi 2582,5 ettari principali e una zona definita B di area di preserva di 3976,876 ettari, la Riserva Naturale Orientata Bosco di Santo Pietro è la seconda oasi naturalistica più grande dell’intera isola, un territorio ricco di essenze arboree tra le quali immergersi in passeggiate alla scoperta di un bioma interessante e per molti aspetti unico nella macchia mediterranea.
La quercia è la regina dei boschetti di questa riserva, un tempo sughereto d’elezione della Sicilia, oggi ancora in parte esclusiva per la raccolta di sughero di quercia pregiatissimo, pur rispettando norme e regolamenti di concessione stabiliti dalle leggi regionali in materia di tutela ambientale.

Perché la Riserva Naturale Orientata Bosco di Santo Pietro offre paesaggi unici nel suo genere?

Perché qui, più che altrove, il territorio nei secoli ha concesso all’uomo di integrarsi con l’ambiente non sfruttato, ma preservato al fine di mantenere un’area verde ancora prima della destinazione a Parco protetto.
Mulini isolati che spuntano all’improvviso usufruendo di piccoli torrenti e cascatelle, villaggi che riportano al passato più tipico dell’isola, come il bel borgo Santo Pietro nel quale si sono esaltate concezioni di turismo eco-friendly con strutture ricettive non impattanti dal punto di vista ambientale, anzi, perfettamente armonizzate con le tradizioni locali.
Sono queste l’espressione massima di un turismo possibile che può rappresentare il futuro nel quale natura e presenza umana convivono senza sofferenze ma armonie, empatie.

Musei rurali e centri di tutela per la fauna sono i fiori all’occhiello del Parco

Musei rurali e centri di tutela del Parco

All’interno della Riserva Naturale Orientata Bosco, molteplici sentieri concedono al visitatore di esplorare diverse tipologie d’ambiente, tra boschetti e radure, macchie fiorite nelle quali i profumi del Mediterraneo esaltano la natura siciliana incontaminata.
Il Parco è anche didattico, rivolto sia ai bambini delle scuole così come anche ai visitatori occasionali che possono scoprire l’antica evoluzione agricola della coltivazione, trebbiatura, lavorazione del grano nella Stazione Sperimentale di Granicoltura per la Sicilia, oppure conoscere meglio fauna e flora locale nel Museo della Macchia Mediterranea.
Sempre nel Parco è situato un centro fondamentale per il recupero delle testuggini, le tartarughe terrestri che in passato hanno rischiato l’orlo dell’estinzione, oggi in recupero anche grazie a progetti splendidi come questo.

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