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  • Tananai: Biografia del Cantante

    Alberto Cotta Ramusino, in arte Tananai, è un cantante italiano nato a Milano il 8 maggio 1995. Ha iniziato la sua carriera musicale nel 2014 con lo pseudonimo Not for Us, producendo principalmente musica elettronica, per poi orientarsi verso il genere pop con lo pseudonimo Tananai a partire dal 2018.

    Nel 2021 ha pubblicato il suo primo album in studio, “Piccoli boati”, che ha riscosso un discreto successo di pubblico e critica. Nel 2022 ha partecipato al Festival di Sanremo con il brano “Esagerata”, che si è classificato al venticinquesimo posto.

    Tananai è un artista molto versatile, che spazia dal pop al rock all’elettronica. Le sue canzoni sono spesso ironiche e irriverenti, ma anche profonde e introspettive. È un artista molto apprezzato dai giovani, che lo vedono come un simbolo di libertà e di indipendenza.

    Nel 2023 Tananai ha pubblicato il suo secondo album in studio, “La vita in un anno”, che ha raggiunto la seconda posizione nella classifica FIMI degli album più venduti in Italia. Il disco è stato promosso da una serie di concerti in tutta Italia, che hanno riscosso un grande successo di pubblico.

    Il cantante è uno degli artisti più promettenti della scena musicale italiana. È un cantante talentoso e versatile, con un grande futuro davanti a sé.

    Fonte: it.wikipedia.org/wiki/Tananai

    Ecco la lista degli album di Tananai:

    • Piccoli boati (2021)
    • La vita in un anno (2023)

    Tananai ha pubblicato anche alcuni singoli, tra cui:

    • Volersi male (2018)
    • Ichnusa (2019)
    • Bear Grylls (2019)
    • Calcutta (2019)
    • Giugno (2020)
    • Baby Goddamn (2021)
    • Maleducazione (2021)
    • Esagerata (2022)
    • Tango (2023)
    • Abissale (2023)
    • La dolce vita (2022)

    Ecco la lista dei concerti di Tananai anno 2023:

    • 28 Aprile 2023 – Ponte di Legno, Palazzetto del Ghiaccio
    • 29 Aprile 2023 – Brescia, PalaBrescia
    • 1 Maggio 2023 – Bologna, Unipol Arena
    • 5 Maggio 2023 – Napoli, Palapartenope
    • 6 Maggio 2023 – Roma, Palazzo dello Sport
    • 8 Maggio 2023 – Milano, Mediolanum Forum
    • 10 Maggio 2023 – Firenze, Nelson Mandela Forum
    • 12 Maggio 2023 – Padova, Kioene Arena
    • 13 Maggio 2023 – Torino, Pala Alpitour
    • 14 Maggio 2023 – Verona, Arena di Verona
    • 17 Maggio 2023 – Bari, PalaFlorio
    • 19 Maggio 2023 – Lecce, PalaGoldBet
    • 20 Maggio 2023 – Catania, PalaCatania
    • 21 Maggio 2023 – Palermo, PalaFlorio
    • 25 Maggio 2023 – Cagliari, Fiera Sardegna
    • 26 Maggio 2023 – Sassari, PalaSerradimigni
    • 27 Maggio 2023 – Olbia, PalaUniEuro
    • 1 Giugno 2023 – Reggio Calabria, PalaCalafiore
    • 2 Giugno 2023 – Messina, PalaSport
    • 3 Giugno 2023 – Agrigento, PalaMoncada
    • 4 Giugno 2023 – Palermo, PalaFlorio
    • 12 Agosto 2023 – Catania, Villa Bellini

  • Tananai conquista la Villa Bellini di Catania con la sua musica

    Tananai conquista la Villa Bellini di Catania con la sua musica

    Il cantante milanese ha presentato il suo ultimo album, “La vita in un anno”, davanti a un pubblico di oltre 10.000 persone nella Villa Bellini di Catania.

    Lo spettacolo è iniziato con la canzone “Maleducata”, una delle hit dell’album. Tananai ha poi proseguito con altri brani come “Baby God”, “La dolce vita” e “Le nostre rane”. Il cantante si è esibito con grande energia e coinvolgimento, e i fan hanno risposto cantando e ballando insieme a lui.

    Il concerto è stato un successo, e Tananai ha confermato di essere uno dei giovani talenti più promettenti della scena musicale italiana. Il cantante ha ringraziato il pubblico per l’affetto e la passione, e ha promesso di tornare presto a Catania con un nuovo tour.

    Ecco alcuni dei commenti dei fan sui social network:

    • “Tananai è stato fantastico! Mi ha fatto ballare e cantare tutta la sera.”
    • “È stato un concerto bellissimo, Tananai è un artista molto talentuoso.”
    • “Non vedo l’ora di rivederlo presto!”
  • Michela Murgia addio alla scrittrice

    Michela Murgia addio alla scrittrice

    Michela Murgia è morta a Roma il 10 agosto 2023, all’età di 51 anni. La scrittrice aveva annunciato la sua malattia nel maggio dello stesso anno, quando aveva rivelato di avere un carcinoma renale al quarto stadio.

    Chi era Michela Murgia?

    Murgia è stata una delle voci più importanti del femminismo italiano degli ultimi anni. I suoi libri, tra cui “Chi manda le ragazze a scuola?”, “Il mondo deve sapere” e “L’incontro delle due menti”, hanno contribuito a diffondere la cultura femminista e a sensibilizzare l’opinione pubblica su temi come l’uguaglianza di genere, la violenza sulle donne e la discriminazione.

    Murgia è stata anche una donna molto coraggiosa. Non ha mai nascosto la sua malattia e ha continuato a scrivere e a parlare pubblicamente fino all’ultimo. Il suo messaggio di speranza e di lotta è un esempio per tutte le donne che si trovano ad affrontare un momento difficile.

    La morte di Michela Murgia è una grande perdita per la cultura italiana. La sua voce continuerà a risuonare nei nostri cuori e nelle nostre menti.

    Riassunto del Libro Chi manda le ragazze a scuola? di Michela Murgia

    Chi manda le ragazze a scuola? è un libro di Michela Murgia, pubblicato nel 2019. Il libro è un viaggio in giro per il mondo per scoprire quali sono i motivi che impediscono alle ragazze di andare a scuola.

    Murgia visita paesi come Afghanistan, Pakistan, Etiopia, Brasile e India e incontra donne e ragazze che hanno dovuto lottare per avere il diritto all’istruzione. Il libro racconta le storie di queste donne e ragazze e mostra come l’istruzione sia fondamentale per la loro emancipazione.

    Chi manda le ragazze a scuola? è un libro importante perché ci fa riflettere sull’importanza dell’istruzione per le donne e le ragazze di tutto il mondo. Il libro ci mostra come l’istruzione possa aiutare le donne a conquistare la loro autonomia e a migliorare la loro vita.

    Il libro è scritto in un linguaggio semplice e diretto e si rivolge a un pubblico molto ampio. Chi manda le ragazze a scuola? è un libro che non può mancare nella biblioteca di chiunque si interessi di diritti umani, di uguaglianza di genere e di emancipazione femminile.

    Ecco alcuni dei motivi per cui le ragazze non vanno a scuola:

    • Povertà: molte famiglie non possono permettersi di pagare la retta scolastica o di mandare le figlie a scuola perché devono lavorare.
    • Violenza: molte ragazze sono vittime di violenza domestica o di abusi sessuali, che le impediscono di andare a scuola.
    • Precocità del matrimonio: molte ragazze sono costrette a sposarsi in giovane età, il che le impedisce di continuare gli studi.
    • Tradizioni culturali: in alcune culture, le ragazze non sono considerate importanti come i ragazzi e non hanno il diritto di andare a scuola.
    • Guerre e conflitti: le guerre e i conflitti possono impedire alle ragazze di andare a scuola, perché le scuole vengono chiuse o distrutte.

    L’istruzione è fondamentale per le donne e le ragazze di tutto il mondo. L’istruzione può aiutare le donne a conquistare la loro autonomia, a migliorare la loro vita e a contribuire allo sviluppo del loro paese.

  • Treni storici, itinerari per scoprire i viaggi di un tempo

    Treni storici, itinerari per scoprire i viaggi di un tempo

    Un viaggio lungo i binari, esplorando i luoghi più incantevoli e affascinanti della Sicilia a bordo dei vagoni risalenti agli anni ’30 e ’50, messi a disposizione dalla Fondazione Ferrovie dello Stato. Dall’12 agosto al 10 dicembre, riprende l’evento dei “Treni storici”. Questa iniziativa è sostenuta e promossa dalla Regione Siciliana attraverso il suo assessorato al Turismo, allo Sport e allo Spettacolo, e viene realizzata in collaborazione con la Fondazione FS.

    La fondazione FS

    La Fondazione Ferrovie dello Stato italiana è responsabile della custodia e gestione dell’ampio Patrimonio storico delle Ferrovie italiane. Fondata il 6 marzo 2013, questa istituzione riunisce sotto la sua tutela una vasta collezione di mezzi di trasporto storici, comprendente oltre 400 veicoli, di cui circa 200 ancora funzionanti. Inoltre, la Fondazione si occupa dei fondi archivistici e bibliotecari, gestisce i musei di Pietrarsa e Trieste Campo Marzio, e ha rilanciato le linee ferroviarie in passato inattive tramite il progetto “Binari senza Tempo”, dando loro una nuova vocazione turistica.

    Questa ambiziosa iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra le principali entità delle Ferrovie italiane, ovvero la Capogruppo FS italiane, RFI e Trenitalia, che sono i tre Soci fondatori. Nel 2015 si è unito a loro anche il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, diventando un “aderente istituzionale”.

    La missione della Fondazione è di valorizzare e preservare intatto il ricco Patrimonio storico e tecnico delle Ferrovie italiane, che costituisce un tassello di grande importanza nella storia nazionale. Il suo obiettivo è di testimoniare il ruolo cruciale dei treni come simbolo di progresso e unità nazionale, nonché di promuoverne il recupero e l’utilizzo a fini turistici, contribuendo al benessere delle comunità e dei territori italiani.

    Treni storici

    Il programma prevede 51 occasioni per viaggiare lungo le linee ferroviarie più panoramiche e suggestive dell’Isola. Gli itinerari sono pensati per scoprire un territorio intriso di bellezze storiche, architettoniche e di gusti unici, con l’obiettivo di collegare importanti centri urbani a luoghi caratterizzati da panorami mozzafiato.

    A ciascun itinerario in treno storico sono associate visite ed escursioni a cura dell’assessorato al Turismo, sport e spettacolo della Regione Siciliana. Fra le novità di questa edizione, accanto alle carrozze Centoporte degli anni ’30 e Corbellini, la Fondazione FS, infatti, su esplicita richiesta dell’assessorato regionale, ha introdotto anche nuove tipologie di materiale rotabile storico, in particolare un bagagliaio capace di trasportare fino a 50 biciclette per tratta con l’obiettivo di incentivare l’intermodalità treno+bici sugli itinerari percorsi dai convogli d’epoca.

    Le tratte di Treni storici:

    Treno dei Templi: Caltanissetta – Agrigento bassa – Porto Empedocle S. (pomeridiano/serale): 3
    Treno dei Templi: Caltanissetta – Agrigento bassa – Porto Empedocle S. (diurna): 3
    Treno del Cioccolato: Caltanissetta -Modica: 1  
    Treno dei Normanni: Messina – Cefalù: 1
    Treno del Pistacchio: Messina – Giarre (Circumetnea): 1
    Treno di Ortigia: Messina – Siracusa: 1
    Treno del Mare e delle Civiltà Antiche: Palermo – Castelvetrano: 16
    Treno dell’Olio e della Magna Grecia: Palermo – Castelvetrano: 2
    Treno dei Templi: Palermo – Porto Empedocle: 2
    Treno delle Stelle: Palermo – Roccapalumba: 1
    Treno dell’Arte: Palermo  – Tusa: 3
    Treno della Ceramica: Siracusa – Caltagirone: 1
    Treno del Pistacchio: Siracusa – Giarre: 1
    Treno del Barocco: Siracusa – Ragusa (pomeridiano/serale): 6  
    Treno del Barocco: Siracusa – Ragusa (diurno): 6
    Treno del Cioccolato: Siracusa – Modica (diurno): 1
    Treno del Cioccolato: Siracusa – Modica (serale): 1
    Treno dell’Olio e della Magna Grecia: Trapani – Castelvetrano: 1

  • Calendario Catania 2023-2024 serie C

    Calendario Catania 2023-2024 serie C

    Finalmente abbiamo il calendario del Catania 2023-2024 per la serie C. Il Consiglio Direttivo della Lega Italiana Calcio Professionistico ha preso decisioni riguardanti il Campionato Serie C 2023/2024 tramite i Comunicati Ufficiali 78/L e 79/L. Sono stati definiti i tre raggruppamenti del campionato e la data di inizio, che sarà domenica 3 settembre 2023, con la conclusione prevista per domenica 28 aprile 2024. Durante la stagione sono stati fissati quattro appuntamenti infrasettimanali: il 20 settembre, il 25 ottobre, il 14 febbraio e il 6 marzo. È stata programmata una pausa per il 31 dicembre, e nel periodo delle festività natalizie, il turno è previsto per sabato 23 dicembre.

    Inoltre, sono stati annunciati i dettagli riguardanti la Coppa Italia Serie C, con i due turni eliminatori in programma per il 4 ottobre e l’8 novembre. Gli ottavi e i quarti di finale si svolgeranno il 29 novembre e il 13 dicembre, seguiti dalle semifinali con partite di andata e ritorno, fissate per il 24 gennaio e il 28 febbraio. La finale della Coppa Italia Serie C si svolgerà in due atti, il 19 marzo e il 2 aprile.

    Infine, è stato annunciato che il Catania sarà inserito nel girone C del Campionato Serie C 2023/2024. I playoff avranno inizio domenica 5 maggio, mentre le sfide dei playout sono previste per sabato 11 e sabato 18 maggio.

    Calendario Catania tutte le partite 2023-2024

    GiornataDate Andata/Ritorno
    1aCATANIACROTONE3/9/23 – 7/1/24
    2aBRINDISICATANIA10/9/23 – 14/1/24
    3aCATANIAPICERNO17/9/23 – 21/1/24
    4aMONOPOLICATANIA20/9/23 – 28/1/24
    5aCATANIAFOGGIA24/9/23 – 4/2/24
    6aXCATANIA1/10/23 – 11/2/24
    7aCATANIALATINA8/10/23 – 14/2/24
    8aJUVE STABIACATANIA15/10/23 – 18/2/24
    9aCATANIATARANTO22/10/23 – 25/2/24
    10aMONTEROSI TUSCIACATANIA25/10/23 – 3/3/24
    11aCATANIAAVELLINO29/10/23 – 6/3/24
    12aPOTENZACATANIA5/11/23 – 10/3/24
    13aAUDACE CERIGNOLACATANIA12/11/23 – 17/3/24
    14aCATANIATURRIS19/11/23 – 24/3/24
    15aGIUGLIANOCATANIA26/11/23 – 31/3/24
    16aCATANIAVIRTUS FRANCAVILLA3/12/23 – 7/4/24
    17aMESSINACATANIA10/12/23 – 14/4/24
    18aCATANIASORRENTO17/12/23 – 21/4/24
    19aBENEVENTOCATANIA23/12/23 – 28/4/24
    Calendario Catania

    Tabbiani “Primo bilancio del ritiro positivo”

    La definizione del calendario del Catania accende i fari sul campionato e si restringono i tempi per mister Tabbiani per mettere a punto gli automatismi. «Valuto positivamente questi 15 giorni fatti insieme al gruppo. Alcune cose le abbiamo messe in pratica, più avanti nel corso del test match era normale sfilacciarsi un po’ con meno geometrie. Abbiamo qualità importanti per arrivare alla conclusione, sono contento anche della partita di oggi che serviva più che altro a muovere la palla».

    «Bocic? Giocatore importante, come tanti altri in rosa. Ha messo grande energia. Aveva inizialmente qualche fastidio all’adduttore ma comincia a stare meglio, giocatore brillante dotato di grande rapidità, sarà un’arma importante da sfruttare. Zammarini? Dice che si trova bene all’interno del contesto di gioco, questo è importante. Quello che propongo ai ragazzi deve essere assimilato da loro, i quali soprattutto devono crederci. Io ho grande fiducia, i ragazzi sono qua perchè li abbiamo voluti, non è gente presa a caso. Zammarini è un ragazzo che offre grandissima quantità ed intensità nell’andare ad aggredire».

    Tabbiani: “Dobbiamo ancora migliorare”

    Il mister ha poi continuato parlando di altri nuovi arrivati «Chiricò e Popovic? Chiricò si è inventato un gol dal nulla ed è un giocatore che porta qualità alla squadra in avanti. Popovic è un ragazzo che dobbiamo far crescere essendo alla sua prima esperienza in Italia. Tecnicamente deve migliorare, ha una grande capacità aerobica e lo sapevamo, arriverà anche un altro attaccante per non rischiare di avere un solo centravanti di ruolo a disposizione».

    «Dobbiamo migliorare in molti aspetti ma cominciamo a muoverci da squadra in attesa di affrontare amichevoli di maggior livello. Bisogna imparare a capire di giocare con il collettivo fino ad una certa distanza e migliorare senza palla. Quando aggrediamo in avanti direzioniamo bene la palla ma serve una maggiore incisività, arrivare sugli esterni più forte sull’anticipo, avendo più sicurezza dietro in copertura»

  • Aeroporto Catania, riapre il terminal A

    Aeroporto Catania, riapre il terminal A

    In un post pubblicato sulla pagina Facebook dell’Aeroporto di Catania dalla SAC, è stato annunciato con gioia e sollievo il ritorno alla normalità a Fontanarossa, dopo giorni di disagi, incertezze e preoccupazioni per il turismo siciliano, oltre a diverse polemiche.

    La riapertura del Terminal A, chiuso a seguito dell’incendio del 16 luglio, è stata ufficialmente annunciata dal presidente della Regione siciliana. Dopo aver ottenuto il via libera dall’Ente nazionale per l’aviazione civile, il presidente Schifani ha dato conferma di questa importante notizia.

    «Avevamo preso questo impegno con i siciliani e con tutti i turisti che in queste settimane visitano la nostra Isola: da oggi ritorna operativo il Terminal A dell’aeroporto di Catania-Fontanarossa. L’ordinanza dell’Enac, adottata dopo le opportune verifiche e analisi e con le opportune prescrizioni per il personale, permette allo scalo di tornare immediatamente alle condizioni di normalità.»

    Schifani: “Risultato spirito della collaborazione”

    «Si tratta di un risultato raggiunto grazie alla solidarietà istituzionale e allo spirito di collaborazione dimostrati da tutti gli enti coinvolti – prosegue il governatore – che hanno accolto il nostro appello per arrivare rapidamente a una soluzione. Voglio ringraziare chi in queste settimane si è speso senza sosta per raggiungere questo obiettivo, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che, ha seguito da vicino con spirito di servizio e concretezza ogni fase dell’emergenza, il personale dell’Enac e il suo presidente Pierluigi Di Palma per l’attenzione con cui hanno seguito tutta la vicenda e i vertici della Sac.

    Un ringraziamento particolare va anche al ministro della Difesa Guido Crosetto e all’Aeronautica militare che, con il suo supporto logistico, ha contribuito a mitigare i disagi per i viaggiatori. Il ritorno alla piena operatività dell’aeroporto rappresenta anche una garanzia per l’intero settore turistico siciliano che continueremo a sostenere in accordo con il governo nazionale che ha dimostrato grande attenzione nei momenti più difficili.»

    A lui fanno coro alcune delle voci della politica siciliana. «Con grande soddisfazione apprendiamo la notizia della piena funzionalità riacquistata dall’aeroporto Fontanarossa – evidenziano i deputati nazionali siciliani di FdI Ciancitto, Cannata, Longi, Messina, Pogliese e Sallemi -. Per la riapertura determinante è stato il ruolo svolto dall’Enac e del direttore aeroportuale per la Sicilia orientale, Antonino Caruso. Vogliamo ringraziare il Ministro Urso, il Ministro Salvini, il vice Ministro Bignami e il sindaco di Catania, Trantino per il pressing quotidiano e costante, un grazie anche al Ministro della Difesa Crosetto e all’Aeronautica militare per il determinante supporto logistico.»

    I Sindacati: “Schifani dimentica i lavoratori dell’Aeroporto di Catania”

    aeroporto di catania

    Le parole del presidente Schifani che annunciano la riapertura dell’aeroporto di Catania sono state oggetto di critica e disappunto da parte della Cgil Sicilia e di Catania, nonché della Filt regionale e di Catania, rappresentate dai segretari generali Alfio Mannino e Carmelo De Caudo per la confederazione, e da Alessandro Grasso ed Edoardo Pagliaro per la categoria dei trasporti. Queste organizzazioni esprimono il loro malcontento poiché il presidente, pur ringraziando tutti per gli sforzi, ha dimenticato di menzionare i lavoratori e le lavoratrici che hanno operato instancabilmente in condizioni di disagio presso tutti gli aeroporti siciliani durante queste settimane. La mancanza di riconoscimento per il loro impegno e sacrificio è stata ritenuta ingiusta e ha sollevato delle critiche nei confronti delle parole del presidente Schifani.

    «Schifani ringrazia tutti, dimenticandosi però  dei lavoratori e delle lavoratrici che in queste settimane hanno operato senza sosta in condizione di disagio». Hanno dichiarato i sindacati. “Donne e uomini  che lavorano che hanno provato a sopperire alle tante disfunzioni di chi non ha gestito non sempre in maniera adeguata l’emergenza. L’ auspicio è che immediatamente siano convocati i sindacati affinché i lavoratori e le lavoratrici possano operare in condizione di sicurezza e salvaguardandone la salute», dichiarano.

    Sac: “Non siamo responsabili dei disagi, ma ci scusiamo”

    L’amministratore delegato della Sac, Nico Torrisi, ha fornito un resoconto della situazione all’aeroporto di Catania dopo la riapertura del Terminal A durante un’intervista rilasciata ad Italpress.

    «La situazione è molto più fluida, sono aperti i terminal, siamo pienamente operativi – Ha detto Torrisi – Noi siamo qua da sempre per lavorare, dopo l’incendio abbiamo gestito l’emergenza con il massimo impegno di tutti. Vorrei sottolineare l’enorme sforzo della comunità aeroportuale, della protezione civile e ringraziare tutti quei soggetti istituzionali che ci sono stati vicini». «Ci siamo scusati fin dal primo momento per i disagi – precisa – anche se non li abbiamo causati noi»

    «In questi giorni difficili e complicati – afferma Torrisi – non è mai mancato il prezioso supporto delle istituzioni sia a livello nazionale che regionale a partire dal Presidente della Regione Renato Schifani che ha seguito con grande attenzione ed impegno la situazione dello scalo catanese, non tirandosi mai indietro e trovando sempre il tempo per venire personalmente a Catania a dare il suo supporto e facendo anche da raccordo con le istituzioni nazionali. Un grazie anche al presidente dell’Enac Pierlugi De Palma, ai ministri Crosetto e Salvini, al Comandante di Sigonella Emanuele Di Francesco, alla Protezione Civile e a tutte quelle Istituzioni ed aziende, come quelle del trasporto pubblico che con grande impegno e senso di responsabilità sono state sempre al nostro fianco in questi difficili giorni.»

  • Catania la città del barocco

    Catania la città del barocco

    Catania è una città dal fascino unico, situata sulla costa orientale della Sicilia. Fondata dai greci nel VIII secolo a.C., la città ha subito nel corso dei secoli il dominio di diverse culture e popoli, che hanno lasciato una traccia indelebile nella sua architettura e nella sua cultura.

    Uno dei tratti distintivi di Catania è il suo barocco siciliano, uno stile architettonico che si è sviluppato nel corso del XVII e XVIII secolo, e che ha raggiunto il suo apice nella città etnea. Il barocco siciliano si caratterizza per l’uso di forme sinuose e decorative, di statue e di putti, che si integrano perfettamente con l’ambiente circostante.

    A Catania, il barocco si esprime in modo particolare nella sua architettura religiosa, con chiese e cattedrali dalle facciate imponenti e decorate, come:

    Ma il barocco siciliano si può ammirare anche in molti altri edifici civili, tra cui:

    • Palazzo Biscari – considerato uno dei più bei palazzi barocchi dell’isola, con una facciata decorata con statue e balconi in ferro battuto. È stato costruito nel XVIII secolo dalla famiglia Biscari.
    • Palazzo degli Elefanti – situato nella piazza principale di Catania, Piazza del Duomo, il palazzo è stato costruito nel XIII secolo e successivamente ampliato nel XVIII secolo. Ospita oggi la sede del comune di Catania.
    • Palazzo dei Chierici – costruito nel XVIII secolo, il palazzo è stato utilizzato come residenza per il clero di Catania fino alla fine del XIX secolo. Ora è sede del Museo Diocesano.
    • Palazzo Gravina-Cruyllas – un palazzo barocco costruito nel XVIII secolo, ospita oggi la Galleria di Arte Moderna.
    • Palazzo delle Poste – costruito nel 1934, il palazzo è uno dei migliori esempi di architettura razionalista in Sicilia. Ospita oggi l’ufficio postale centrale di Catania.
    • Palazzo Paternò Castello – costruito nel XVII secolo, il palazzo è noto per i suoi affreschi barocchi e la sua grande scalinata d’ingresso.
    • Palazzo Platamone – un palazzo barocco costruito nel XVIII secolo, è stato utilizzato come residenza per la nobiltà locale. Ospita oggi la Biblioteca Civica di Catania.

    Ma Catania è anche una città dalla vivace vita culturale, che offre molte opportunità di svago e di intrattenimento. La città è infatti sede di numerosi musei, come:

    Ecco un elenco di alcuni tra i principali musei di Catania:

    Museo belliniano
    • Museo Civico Belliniano
    • Museo Emilio Greco
    • Museo Storico dello Sbarco in Sicilia 1943
    • Museo Diocesano
    • Museo del Giocattolo
    • Museo del Cinema
    • Museo del Carretto Siciliano
    • Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi”
    • Museo della Fondazione Giovanni Verga
    • Museo Civico Castello Ursino

    Tuttavia, ci sono molti altri musei e gallerie d’arte a Catania, quindi ti consiglio di visitare il sito ufficiale del turismo di Catania per una lista completa e aggiornata.

    che raccolgono testimonianze della storia e della cultura della città. Inoltre, Catania è famosa per la sua cucina, che si caratterizza per l’uso di ingredienti freschi e genuini, come il pesce, il limone, e la ricotta.

    Ma non solo: la città offre anche numerose occasioni di divertimento, grazie alla sua movida notturna, ai suoi locali alla moda e alle sue feste e eventi culturali. Tra questi, spiccano:

    il Carnevale di Misterbianco e Acireale, che si tiene ogni anno in febbraio, e la festa di Sant’Agata, la patrona della città, che si celebra il 5 febbraio con una grande processione per le vie del centro storico.

    Inoltre, Catania è una città che offre molte opportunità di svago all’aria aperta, con i suoi parchi e i suoi giardini come:

    VILLA BELLINI
    • Villa Bellini
    • Parco Gioeni
    • Giardino Bellini
    • Parco Gioeni – Villa Sperlinga
    • Parco del Castello Ursino
    • Parco della Cittadella
    • Parco del Monte Serra
    • Parco della Scuola Media “Giacomo Leopardi”
    • Parco Comunale di San Giovanni la Punta
    • Parco della Mura Timoleontee

    Ma la vera attrazione naturale di Catania è l’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, che si può raggiungere con escursioni organizzate o con il proprio mezzo, per ammirare il paesaggio lunare delle sue pendici e la vista mozzafiato dalla sua vetta.

    Insomma, Catania è una città che offre un mix unico di cultura, storia, divertimento e natura, che la rendono una meta ideale per ogni tipo di viaggiatore. Se siete alla ricerca di un’esperienza autentica e indimenticabile in Sicilia, non potete perdere l’occasione di visitare Catania e di scoprire il suo straordinario patrimonio culturale e paesaggistico.

  • Disservizi luce e acqua, Corsaro “E-distribuzione colpevole”

    Disservizi luce e acqua, Corsaro “E-distribuzione colpevole”

    Col caldo record, come sappiamo, Catania e le zone circostanti hanno affrontato un’emergenza senza precedenti, con disservizi luce e acqua che hanno colpito la regione in modo devastante. Questi eventi hanno gettato migliaia di residenti nell’oscurità e nella disperazione, mettendo alla prova la resilienza e la solidarietà della comunità.

    Alcuni comuni stanno reagendo come possono a quanto accaduto. Il comune di Aci Bonaccorsi, a esempio, sta provvedendo a elargire ai residenti un rimborso che dovrebbe andare a coprire la spesa andata a male a causa dei malfunzionamenti dei congelatori e degli apparecchi refrigeranti.

    Misterbianco, Corsaro “E-distribuzione non fa abbastanza per risolvere”

    Il sindaco di Misterbianco, Marco Corsaro, membro dell’esecutivo di Anci Sicilia, ha rilasciato una dichiarazione riguardante la situazione di emergenza energetica sperimentata nel territorio del Catanese a causa delle recenti ondate di calore. «A pochi giorni dalla drammatica emergenza energetica vissuta nel Catanese, dalla società E-distribuzione non giungono segnali rassicuranti sui correttivi volti a scongiurare una nuova ondata di black out sul territorio. Al contrario, evidenziamo purtroppo come, in alcuni quartieri di Misterbianco e in altri Comuni della provincia, si susseguono distacchi improvvisi della luce e ripetuti disagi. In alcuni casi, inoltre, si vedono ancora in giro i generatori mobili, altro segnale di come si stia operando solo attraverso soluzione tampone. Siamo purtroppo fermi al palo, i cittadini ne hanno una chiara percezione.»

    Il primo cittadino etneo, a fine luglio, aveva denunciato la società E-distribuzione per reiterata interruzione di pubblico servizio. «Per altro verso – prosegue il sindaco Corsaro – i preannunciati rimborsi automatici in bolletta, già previsti dall’Arera e dalle normative ordinarie – dunque non aggiuntivi – non sembrano una misura capace di ristorare appieno gli utenti catanesi. Vogliamo ricordare che, nei giorni di temperature vicine ai 50 gradi, sono state migliaia le persone, soprattutto anziani e ammalati, vittime di gravissimi disagi e distacchi talvolta superiori alle 80 ore. Auspichiamo la convocazione di un tavolo provinciale con la società E-distribuzione, la Prefettura, il sindaco metropolitano Enrico Trantino e gli altri colleghi sindaci, utile a fissare corposi e rapidi investimenti sulla rete locale di distribuzione dell’energia elettrica. Negli interventi strutturali da compiere, occorre tenere conto delle richieste dei Comuni e dalle reali esigenze di cittadini, operatori economici e imprese», conclude il sindaco di Misterbianco.

    Disservizi luce e acqua, Sidra spa: “Valutiamo richieste rimborsi”

    La Sidra Spa, società che opera nel settore idrico, ha affermato tramite una nota del suo presidente Fabio Fatuzzo: La Sidra spa intende rassicurare ogni utente che abbia subito un comprovato disservizio che le richieste pervenute verranno accuratamente valutate nel più breve tempo possibile al fine di verificare la legittimità delle richieste in merito ad indennizzi e/o risarcimenti debitamente documentati eventualmente spettanti in considerazione delle responsabilità attribuibili a terzi o a cause di forza maggiore e nell’ambito delle disposizioni normative e delle disposizioni regolamentari di settore»

    Fatuzzo ha manifestato dispiacere per il disagio arrecato a tutti gli utenti interessati dalle interruzioni delle forniture d’acqua che sono avvenute a partire dal 20 luglio scorso per «cause riconducibili ad eventi di forza maggiore e cause imputabili a terzi e dipese principalmente dalla interruzione del servizio elettrico da parte di E-Distribuzione spa».

    «Gli eccezionali e gravi black-out elettrici – ha scritto nella nota Fatuzzo – hanno interessato l’intero hinterland della provincia di Catania e per i notevoli danni causati dagli stessi, anche su interessamento dello scrivente Gestore, è al vaglio delle competenti Autorità l’accertamento dello stato di calamità».

    Il presidente della Sidra sottolinea che durante l’emergenza l’azienda da lui presieduta ha «attivato immediatamente il servizio sostitutivo di fornitura a mezzo autobotte, assicurandolo in maniera continuativa e dando, ovviamente, priorità alle strutture sensibili (Ospedali, Caserme, Carceri, Case di cura) inserendo anche singoli condomini e attivandosi immediatamente per cercare di sopperire alle carenze energetiche attraverso il possibile utilizzo di gruppi elettrogeni». Fatuzzo ha inoltre precisato come «alcune utenze potrebbero essere ancora soggette a discontinuità e/o turnazioni del servizio nonché ad approvvigionamento mediante autobotte, che ci si riserva di attivare con opportuna tempestività anche su richiesta».

  • Madonna delle Milizie, patrona di Scili

    Madonna delle Milizie, patrona di Scili

    Ogni anno, nell’incantevole città di Scicli, si svolge la Festa in onore della patrona Madonna delle Milizie, una celebrazione sacra e coinvolgente del famoso fatto d’arme avvenuto nel 1091 tra i Normanni del Gran Conte Ruggero d’Altavilla e i Saraceni guidati dall’emiro Belcane.Questa affascinante figura mariana, venerata e ammirata da generazioni di fedeli, è stata protagonista di un evento epico che ha segnato profondamente la storia di questa antica città.

    La storia della Madonna delle Milizie

    La leggenda narra che nel lontano 1091, Scicli era teatro di un’ardua lotta tra i Normanni, guidati dal Gran Conte Ruggero d’Altavilla, e i Saraceni, capeggiati dall’emiro Belcane. La situazione era critica e gli abitanti della città si trovavano in una disperata battaglia per la propria sopravvivenza. In un momento di estrema necessità, la Vergine Maria scese dal Cielo su un bianco cavallo bardato da guerra, armata di spada e indossante una corazza. Con gesto risoluto, guidò i Cristiani nella lotta e, con il suo intervento miracoloso, si racconta che abbiano sconfitto i Saraceni, liberando Scicli dal dominio straniero.

    In seguito a questo evento straordinario, gli abitanti di Scicli decisero di rendere omaggio alla Vergine Maria e di costruire una chiesa in suo onore, decretandola Madonna delle Milizie, protettrice guerriera della città. Questo leggendario fatto d’arme e l’apparizione della Madonna hanno segnato la memoria collettiva degli sciclitani, consolidando la loro devozione e venerazione per la Madre Celeste.

    La Madonna delle Milizie nella festa

    La celebrazione della Festa della Madonna delle Milizie è diventata un evento annuale di grande rilievo, che attrae pellegrini e visitatori da ogni parte dell’isola e oltre. La festa si tiene tradizionalmente l’ultimo sabato di maggio, quando la comunità si unisce per onorare e ricordare il miracolo che ha portato alla vittoria dei Cristiani sulla minaccia Saracena.

    La rappresentazione teatrale della moresca, in cui gruppi di “Turchi” e “Cristiani” si affrontano in un vivace scontro scenico, è uno degli spettacoli più attesi durante la festa. Questo drammatico confronto culmina con l’apparizione miracolosa della Madonna a cavallo, che si erge come protettrice della città e simbolo di speranza e vittoria.

    La statua della Madonna delle Milizie, indossante abiti guerrieri e affiancata dal suo fedele destriero, viene portata in processione attraverso le vie di Scicli, circondata da un’atmosfera di devozione e festa. Durante la festività, la piazza principale della città è animata da una vivace fiera e viene offerta la possibilità di gustare le deliziose “Teste di Turco,” dolci tipici che richiamano i tempi della battaglia epica.

    L’evento è famoso in tutto il mondo per la rievocazione della discesa della Madonna a cavallo, armata di spada, salvatrice degli sciclitani dalle incursioni saracene. Questo straordinario avvenimento ha ispirato la costruzione della chiesa dedicata alla Madonna delle Milizie, che ancor oggi rappresenta un simbolo di devozione e fede per la comunità.

    La Madonna delle Milizie continua a rappresentare un importante simbolo di identità e fede per gli abitanti di Scicli. Ogni anno, la festa sacra riporta indietro nel tempo, ricordando un avvenimento storico che ha forgiato il destino della città e consolidato il rapporto speciale tra la comunità e la Madre Celeste.

    La festa

    La Festa della Madonna a Cavallo o Battaglia delle Milizie si tiene solitamente l’ultimo sabato di maggio, durante il quale la comunità venera un dipinto settecentesco e una statua raffigurante la Vergine, armata di spada e indossante una corazza, mentre cavalca un bianco destriero bardato da guerra.

    L’evento è uno dei momenti più importanti per gli abitanti di Scicli, poiché commemora la vittoria dei Normanni sui Saraceni e la liberazione della città dall’oppressione straniera. Si narra che durante la battaglia decisiva, la Vergine Maria scese dal Cielo a difesa di Scicli, intervenendo miracolosamente a favore dei Cristiani.

    La rappresentazione teatrale della moresca è il momento clou della festa, dove gruppi di “Turchi” (rappresentanti i Saraceni) si scontrano con gruppi di “Cristiani” (rappresentanti i Normanni). Questa simulazione della battaglia culmina con l’intervento della Vergine Maria, che, cavalcando su un Bianco Cavallo, libera la città dall’assedio straniero.

    La festa è impreziosita da una vivace fiera e dalla processione della statua della Madonna, che si snoda tra le vie della città, culminando con un pellegrinaggio fino al Convento delle Milizie, luogo in cui, si narra, apparve la Madonna in aiuto dei Normanni.

    Durante i giorni della festa, i visitatori possono partecipare a numerose manifestazioni collaterali, tra cui la Sagra delle Teste di Turco, un dolce tipico sciclitano, il cui nome fa chiaramente riferimento alla battaglia epica che ha ispirato l’intera celebrazione. Durante questi eventi, è possibile assaporare prelibatezze tipiche del luogo e immergersi completamente nell’atmosfera unica e coinvolgente della Festa della Madonna delle Milizie.

    Se volete scoprire ancora qualcosa sulle feste patronali siciliane, parliamo anche della festa di Sant’Anastasia!

  • Aeroporto Catania, i numeri di una crisi

    Aeroporto Catania, i numeri di una crisi

    L’emergenza dell’aeroporto di Catania sembra essere diventata una situazione cronica. Nonostante le rassicurazioni provenienti da varie parti interessate, come la Regione e la SAC (Società Aeroporto Catania), i problemi e i disagi per i passeggeri continuano a persistere. Si parla di annunci sempre più ottimistici riguardo al ritorno alla normalità e agli sforzi per migliorare l’esperienza dei viaggiatori, ma nella realtà le segnalazioni di dirottamenti improvvisi, lunghi ritardi, mancate riprotezioni e carenza dei servizi di assistenza a terra continuano ad arrivare in redazione.

    In particolare, l’incendio scoppiato il 16 luglio scorso ha creato una situazione disastrosa, e da allora la qualità dei servizi dell’aeroporto sia peggiorata notevolmente. Questi disagi non riguardano solo i passeggeri ma coinvolgono anche il personale della redazione, che quotidianamente riscontra e documenta le problematiche.

    Nonostante le dichiarazioni di impegno da parte delle autorità, sembra che la situazione non si sia ancora risolta adeguatamente e che ci sia ancora un lungo cammino da percorrere per restituire all’aeroporto di Catania un livello di funzionalità e organizzazione accettabili.

    Aeroporto Catania, danni incalcolabili all’immagine del turismo

    Oltre ai problemi che riguardano gli utenti dell’aeroporto di Catania, si devono considerare anche i danni d’immagine che la Sicilia ha subito e gli impatti economici sul turismo isolano. A causa dei problemi cronici dell’aeroporto di Catania, molti turisti hanno rinunciato alle loro vacanze nell’isola. Preferendo evitare situazioni scomode e incerte, molti hanno deciso di disdire le prenotazioni piuttosto che affrontare il rischio di essere sballottati sull’isola e magari finire dirottati all’aeroporto di Trapani, il quale dista quasi cinque ore in autobus da Fontanarossa.

    Un’indagine di CST per Assoturismo Confesercenti ha dimostrato che il caos causato dall’incendio dell’aeroporto di Catania e le difficoltà di trasporto hanno avuto un impatto negativo significativo. Sono stati persi almeno 40.000 pernottamenti in Sicilia a causa di questa situazione. Questi danni al turismo hanno influito sulla reputazione della Sicilia come destinazione turistica e hanno provocato una perdita economica per il settore del turismo isolano. La situazione dell’aeroporto di Catania ha avuto dunque ripercussioni che vanno al di là dei soli disagi per i passeggeri, interessando l’economia e l’immagine dell’intera regione.

    Il terminal provvisorio

    Ieri, la società di gestione dell’aeroporto di Catania ha comunicato il completamento del nuovo Terminal provvisorio, realizzato in collaborazione con l’Aeronautica militare, tra i Terminal C e B. Questa nuova struttura, che si estende su una superficie di circa 500 metri quadrati, è stata dotata di apparecchiature per il controllo dei bagagli da stiva e un varco security per i passeggeri e i bagagli a mano.

    La struttura è stata consegnata alla società di gestione dell’aeroporto (Sac), che sta attualmente lavorando all’installazione dei monitor, delle postazioni di check-in e dei gate. Verranno inoltre posizionate la segnaletica di sicurezza, le sedute e i distributori di acqua e cibo per garantire un’esperienza confortevole ai passeggeri.

    Questo nuovo Terminal provvisorio rappresenta un passo importante per migliorare le capacità operative dell’aeroporto di Catania e alleviare i disagi che i passeggeri hanno affrontato a causa dei problemi precedenti. La nuova struttura è progettata per fornire un ambiente funzionale e sicuro per tutti i viaggiatori.

    Aeroporto di Catania nuovamente funzionante?

    Dopo il completamento di queste operazioni, come già annunciato in precedenza, il nuovo Terminal sarà pienamente operativo. Questo consentirà di aumentare il numero di voli operati da Catania da 10 (5 arrivi e 5 partenze ogni ora) a 14 voli all’ora (7 arrivi e 7 partenze), se confrontato con il numero precedente all’incidente dell’incendio, che era di circa 21 voli all’ora.

    A partire da oggi, quindi, il numero di passeggeri trasportati da e per Catania raggiungerà il 70% del totale, e se aggiungiamo il 15% operato dall’aeroporto di Comiso, il sistema aeroportuale della Sicilia orientale gestirà approssimativamente l’85% dei passeggeri totali.

    Questo incremento delle capacità operative dell’aeroporto di Catania e il conseguente aumento dei voli aiuteranno a migliorare notevolmente la situazione dei passeggeri e contribuiranno a ridurre i disagi che si sono verificati durante l’emergenza dell’incendio. L’aeroporto sarà in grado di accogliere un maggior numero di viaggiatori e svolgere un ruolo ancora più significativo nel sistema di trasporti della Sicilia orientale.

    Confindustria attacca la Sac

    Confindustria Catania nel frattempo punta il dito sulla società che gestisce l’aeroporto. Tuonano gli industriali «è inaccettabile constatare che nel momento in cui occorrerebbe una reale presa di coscienza rispetto all’inadeguatezza di un sistema che non è riuscito ad affrontare con efficacia l’emergenza scaturita dall’incidente si continuino invece a diffondere da parte dei vertici della Sac dichiarazioni che stridono con la realtà dei fatti. Pesa, e anche molto, il tentativo di dipingere l’accaduto come una fatalità verso la quale non si potesse reagire con migliore tempismo».

  • Emergenza caldo, Catania fa la conta dei danni

    Emergenza caldo, Catania fa la conta dei danni

    Le temperature sembrano essere scese, come effettivamente era stato previsto, e già da metà della scorsa settimana il clima a Catania è tornato respirabile. Se l’emergenza caldo per ora sembra aver concesso una tregua – le previsioni parlano anche di concludere l’estate senza ulteriori picchi – a Catania si fa comunque la conta dei danni.

    Incendio aeroporto Catania quando riapre

    Stanno proseguendo i lavori per bonificare il terminal A dell’aeroporto di Catania, che è stato danneggiato da un incendio il 16 luglio scorso. Parallelamente, si stanno installando nuove strutture per migliorare l’accoglienza dei cittadini in transito presso lo stesso aeroporto. La società di gestione dello scalo, Sac, ha comunicato che, una volta completato l’allestimento del “piccolo terminal” con l’ausilio di una tensostruttura fornita dall’Aeronautica Militare, sarà possibile gestire 14 voli ogni ora da e per Catania. Questo nuovo sistema dovrebbe essere operativo a partire dal prossimo martedì.

    La struttura sta prendendo forma nell’area adiacente al terminal C, dove, nel frattempo, sono stati allestiti 3 nuovi desk aggiuntivi per facilitare le operazioni di check-in.

    Nel frattempo, ieri sono stati effettuati complessivamente 130 voli da e per Catania, suddivisi in 65 arrivi e 65 partenze, con un totale di 17.000 passeggeri che hanno transitato attraverso l’aeroporto etneo. Inoltre, i passeggeri transitati dall’aeroporto di Comiso sono stati 6.000, portando il totale dei passeggeri transitati ieri nella rete aeroportuale della Sicilia orientale a 23.000.

    Infine, dal 18 luglio ad oggi, Sac ha messo a disposizione 495 navette per i passeggeri che sono stati dirottati verso altri scali aeroportuali.

    Emergenza caldo e incendi, Schifani alla forestale

    Si è svolto sabato un incontro bilaterale a Palermo tra il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e il ministro degli Esteri e vice presidente del Consiglio, Antonio Tajani. Durante l’incontro, sono stati affrontati diversi temi, a partire dall’emergenza incendi che ha colpito l’Isola nei giorni precedenti.

    I due hanno discusso anche riguardo alla tutela e salvaguardia del territorio, considerando l’importanza di affrontare i fenomeni di cambiamento climatico. Inoltre, sono stati trattati temi riguardanti il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e lo sviluppo della Sicilia.

    Dopo la riunione tenutasi a Palazzo d’Orléans, Schifani e Tajani si sono recati alla sala operativa del Corpo forestale della Regione per incontrare il personale della Forestale, della Protezione civile regionale e dei vigili del fuoco. Questi operatori hanno giocato un ruolo chiave nelle attività antincendio sull’Isola, e l’incontro ha permesso loro di essere protagonisti nella discussione dei provvedimenti e strategie da adottare per far fronte a future emergenze.

    Schifani: “Giornate senza precedenti, contiamo i danni”

    «Abbiamo affrontato momenti di estrema difficoltà, giornate senza precedenti. Con il cuore e col pensiero sono stato al vostro fianco – ha detto il governatore -. Quel momento è stato superato, ora contiamo i danni e ne paghiamo il prezzo, anche grazie all’intervento del governo nazionale che ha riconosciuto immediatamente lo stato di emergenza. Abbiamo l’esigenza immediata di integrare mezzi e uomini del corpo forestale. I primi stanno arrivando e ne ordineremo degli altri, ma ci servono anche mani esperte e giovani con le quali affrontare un nemico infedele come il fuoco».

    «Farò di tutto per appoggiare la richiesta della Sicilia e del suo presidente. Mi sembra assolutamente giusta – ha detto il ministro Tajani -. Grazie nel Pnrr, inoltre, porteremo avanti alcune importanti iniziative per la tutela dell’idrogeologico. Tutto quello che si potrà fare con i fondi europei si farà e comunque si utilizzeranno anche altri fondi, se necessario, perché la tutela del patrimonio idrogeologico è fondamentale.»

    Emergenza caldo, Confcommercio: “Danni ingenti al turismo”

    Secondo quanto dichiarato a AdnKronos dal Presidente regionale di Fipe Confcommercio in Sicilia, Dario Pistorio, i recenti blackout di elettricità e acqua dovuti all’emergenza caldo hanno avuto un impatto significativo su diverse zone vicino all’Etna.

    «I danni sono molto ingenti. A Catania e provincia abbiamo avuto distacchi di energia elettrica che hanno superato le otto ore, addirittura alla Plaia la luce è mancata per tre giorni consecutivi. Pensate a tutte le attività che hanno avuto frigoriferi e freezer con merce ed alimenti vari totalmente deteriorata e gettata. Stiamo aprendo un canale con ‘E-Distribuzione’ per capire cosa farà per intervenire anche economicamente per tutte quelle attività che non hanno potuto svolgere la loro funzione.»

    «Va ricordato – aggiunge-che c’è stato un disagio dell’intera città di Catania perché mancando anche l’acqua pure il turismo ne ha risentito. Pensate ad esempio ad un turista che arrivando in città con 45 gradi, andava in albergo e non trovava l’acqua e l’aria condizionata. Cosa avrebbe dovuto fare? Io sarei andato via».

    «Non abbiamo ancora un termine economico per quantificare i danni che sono, comunque, notevoli e che francamente non ci volevano dopo quelli passati del Covid. Parliamo in ogni caso di milioni di euro. Eppure – evidenzia Pistorio- ci troviamo sempre a dover subire senza, al momento, reagire. Non dimentichiamo infine che se aggiungiamo anche i problemi all’aeroporto di Catania e i recenti incendi – conclude- ci si può ancor più rendere conto di quanto inventi siano i danni al nostro comparto.»

  • Multisala ePlanet: Programmazione Film

    Multisala ePlanet: Programmazione Film

    Tutti i film in programmazione al Multisala EPlanet, il pianeta del cinema a Catania. Le proiezioni dal 01 Agosto al 30 Agosto 2023.

    Multisala ePlanet: Programmazione dal 01 Agosto al 30 Agosto

    SHARK 2 – L’ABISSO – ATMOS

    AZIONE, FANTASCIENZA, HORROR
    Dal 03/08 al 09/08

    • GIOVEDÌ 3 18:30 21:30
    • VENERDÌ 4 18:30 21:30
    • SABATO 5 18:30 21:30
    • DOMENICA 6 18:30 21:30
    • LUNEDÌ 7 18:30 21:30
    • MARTEDÌ 8 18:30 21:30
    • MERCOLEDÌ 9 18:30 21:30

    OPPENHEIMER – ATMOS

    DRAMMA, STORIADal 23/08 al 30/08

    • MERCOLEDÌ 23 18:00 21:30
    • GIOVEDÌ 24 18:00 21:30
    • VENERDÌ 25 18:00 21:30
    • SABATO 26 18:00 21:30
    • DOMENICA 27 18:00 21:30
    • LUNEDÌ 28 18:00 21:30
    • MARTEDÌ 29 18:00 21:30
    • MERCOLEDÌ 30 18:00 21:30

    BARBIE

    COMMEDIADal 30/07 al 02/08

    • DOMENICA 30 18:00 20:30
    • LUNEDÌ 31 18:00 20:30
    • MARTEDÌ 1 18:00 20:30
    • MERCOLEDÌ 2 18:00 20:30

    BARBIE – ATMOS

    COMMEDIADal 30/07 al 02/08

    • DOMENICA 30 17:00 19:15 21:30
    • LUNEDÌ 31 17:00 19:15 21:30
    • MARTEDÌ 1 17:00 19:15 21:30
    • MERCOLEDÌ 2 17:00 19:15 21:30
    HORROR, THRILLERDal 30/07 al 02/08

    • DOMENICA 30 18:00 21:30
    • LUNEDÌ 31 18:00 21:30
    • MARTEDÌ 1 18:00 21:30
    • MERCOLEDÌ 2 18:00 21:30

    MISSION: IMPOSSIBLE – DEAD RECKONING P.1

    AZIONE, AVVENTURA, THRILLER
    Dal 23/07 al 26/07

    • Dal 30/07 al 02/08
    • DOMENICA 30 18:15
    • LUNEDÌ 31 18:15
    • MARTEDÌ 1 18:15
    • MERCOLEDÌ 2 18:15

    PAPA’ SCATENATO

    COMMEDIADal 30/07 al 02/08

    • DOMENICA 30 20:00 22:00
    • LUNEDÌ 31 20:00 22:00
    • MARTEDÌ 1 20:00 22:00
    • MERCOLEDÌ 2 20:00 22:00

    ELEMENTAL

    Movie title
    ANIMAZIONE, COMMEDIA, FAMIGLIA, FANTASY, ROMANCE

    Dal 30/07 al 02/08

    • DOMENICA 30 17:30
    • LUNEDÌ 31 17:30
    • MARTEDÌ 1 17:30
    • MERCOLEDÌ 2 17:30

    INDIANA JONES E IL QUADRANTE – ATMOS

    Movie title
    AVVENTURA, AZIONE

    Dal 30/07 al 02/08

    • DOMENICA 30 21:00
    • LUNEDÌ 31 21:00
    • MARTEDÌ 1 21:00
    • MERCOLEDÌ 2 21:00
  • La Storia e la Bellezza del Palazzo Scammacca

    La Storia e la Bellezza del Palazzo Scammacca

    Esperienza affascinante nel cuore di Catania

    Catania, una città ricca di storia e cultura sulla costa orientale della Sicilia, ospita uno dei suoi tesori più preziosi: il Palazzo Scammacca. Questo capolavoro architettonico è una testimonianza vivente del passato glorioso della città, un simbolo di prestigio e raffinatezza che attrae visitatori da tutto il mondo. Esploriamo la storia e la bellezza di questo straordinario edificio.

    Un’Eccellenza del Barocco Siciliano

    Il Palazzo Scammacca, situato nel cuore di Catania, è un superbo esempio di architettura barocca siciliana. La sua costruzione ebbe inizio nel XVIII secolo e venne completata nel corso degli anni. La famiglia Scammacca, un’importante famiglia nobile della zona, commissionò l’opera per riflettere il proprio status e la propria influenza nella società.

    L’architettura barocca è conosciuta per la sua esuberanza, i dettagli elaborati e l’uso di forme sinuose. Il Palazzo Scammacca non fa eccezione: la sua facciata è una sinfonia di cornici intricate, balconi eleganti e un portale imponente, arricchiti da dettagli decorativi che lasciano i visitatori incantati. L’edificio si erge con maestosità, catturando l’attenzione di chiunque passi accanto a esso.

    Una Storia di Prestigio e Raffinatezza

    La famiglia Scammacca ha giocato un ruolo significativo nella storia di Catania e della Sicilia. Originaria della zona, la famiglia si distinse per il suo prestigio, la sua influenza politica ed economica, e il palazzo fu uno dei simboli del loro potere. Oltre a essere una dimora residenziale, il palazzo fungeva anche da centro di attività sociali e culturali per la nobiltà locale.

    Con il passare dei secoli, la famiglia Scammacca ha mantenuto il palazzo nella sua bellezza originale, preservandone la magnificenza per le generazioni future. Oggi, i discendenti della famiglia continuano a mantenere viva l’eredità culturale, aprendo le porte del palazzo al pubblico e condividendo la sua storia con i visitatori.

    Il Fascino degli Interni del Palazzo Scammacca del Murgo

    Oltre alla sontuosa facciata, gli interni di Palazzo Scammacca sono altrettanto affascinanti. I soffitti affrescati, le opere d’arte, gli arredi antichi e i dettagli ornamentali offrono una visione della vita aristocratica di un’epoca passata. Le camere sono arredate con gusto e raffinatezza, trasportando i visitatori in un viaggio nel tempo.

    Tra le stanze più impressionanti del palazzo, si annoverano la Sala degli Specchi, con le sue pareti ricoperte da specchi veneziani, e la Galleria degli Antenati, adornata con ritratti dei membri illustri della famiglia Scammacca. Ogni ambiente ha una storia da raccontare, una testimonianza del passato glorioso e delle tradizioni di una famiglia nobile.

    Una Visita Indimenticabile

    Il Palazzo Scammacca del Muro è oggi aperto al pubblico, e la visita offre un’esperienza unica e indimenticabile. I visitatori possono immergersi nell’eleganza e nella magnificenza del passato, scoprendo gli affreschi e gli arredi originali, e lasciandosi affascinare dal fascino del barocco siciliano.

    Le visite guidate consentono di esplorare gli interni del palazzo, scoprendo i segreti di una famiglia nobile e la loro vita nel corso dei secoli. I giardini che circondano il palazzo aggiungono ulteriore bellezza al luogo, offrendo un’oasi di tranquillità nel cuore della città.

    Conclusioni

    Il Palazzo Scammacca a Catania è molto più di un’attrazione turistica; è una finestra sulla storia e la cultura della Sicilia. Con il suo stile barocco mozzafiato e i suoi interni magnificamente conservati, il palazzo si erge come un simbolo di prestigio e raffinatezza, testimone di un’epoca passata. Visitare questo capolavoro architettonico significa immergersi in un viaggio nel tempo, una scoperta di fascino e bellezza che rimarrà nel cuore di chiunque ne attraversi la soglia.

    Dove si Trova il Palazzo Scammacca a Catania?

    Piazza Ogninella, 1, 95131 Catania CT

  • Orofollia: Il Gold Sponsor del Catania Football Club

    Orofollia: Il Gold Sponsor del Catania Football Club

    Catania Football Club, squadra calcistica nota per i suoi colori rossazzurri e la passione travolgente dei tifosi, accoglie un nuovo sponsor d’eccezione: Orofollia. Questo rinomato brand siciliano, leader nel mercato aurifero e nella creazione di gioielli in oro e preziosi, si unisce alla squadra per la stagione sportiva 2023/2024 come Gold Sponsor, portando la sua eleganza e il suo spirito imprenditoriale al fianco del club.

    Sotto l’intraprendente guida di Samantha Agata Maccarrone, brand manager di Orofollia, la partnership con il Catania FC è stata avviata con un forte senso di radicamento territoriale e identitario. Maccarrone ha sottolineato l’importanza della professionalità e della trasparenza come valori umani fondamentali, in grado di creare un valore resistente nel tempo. Questi stessi principi saranno il cuore della produzione dei gioielli rossazzurri, conosciuti come “marca Liotru”, che Orofollia creerà e proporrà nei propri punti vendita.

    Un’Alleanza di Passione e Eleganza

    La partnership tra Orofollia e il Catania FC va ben oltre la semplice sponsorizzazione. Entrambe le realtà condividono una passione per l’eccellenza, il desiderio di lasciare un’impronta significativa nel cuore dei Catanesi e l’obiettivo di rafforzare i legami con la comunità locale.

    L’associazione del prestigioso marchio Orofollia con l’emblema del Catania FC sulle maglie rossazzurre, a pochi centimetri dallo stemma e quindi molto vicino al cuore dei giocatori e dei tifosi, simboleggia un legame speciale tra due realtà che abbracciano la bellezza, la passione e il senso di appartenenza.

    La Forgiatura dei Gioielli Rossazzurri

    Il progetto congiunto tra Orofollia e il Catania FC darà vita a una linea esclusiva di gioielli rossazzurri, “marca Liotru”, dedicata ai veri amanti della squadra e della Sicilia. La creazione di questi gioielli sarà caratterizzata dalla dedizione e dall’artigianalità tipiche del brand Orofollia, che garantisce qualità e autenticità dei propri prodotti.

    I gioielli “marca Liotru” saranno più di semplici ornamenti: rappresenteranno il simbolo tangibile della passione per il calcio, la squadra e la terra siciliana. Ogni pezzo sarà forgiato con il cuore, riflettendo i valori di professionalità e trasparenza che guidano Orofollia nella sua attività.

    Un Tesoro per i Tifosi

    I tifosi del Catania FC avranno l’opportunità di portare con sé un autentico tesoro, un gioiello che rappresenta la loro fede e la loro dedizione alla squadra. Ogni collana, bracciale o anello sarà un simbolo tangibile dell’appartenenza alla comunità rossazzurra, un ricordo indelebile delle emozioni vissute durante le partite e un segno di orgoglio da esibire con fierezza.

    L’iniziativa di Orofollia e il suo coinvolgimento come Gold Sponsor del Catania FC sottolineano l’importanza delle sinergie tra l’imprenditoria e lo sport, dimostrando come queste partnership possano avere un impatto significativo sulla comunità e sulla promozione dei valori condivisi.

    Conclusioni

    L’alleanza tra Orofollia e il Catania FC rappresenta un connubio unico tra passione, eleganza e radicamento territoriale. L’impegno di Orofollia nel creare gioielli “marca Liotru” per i tifosi del Catania FC testimonia l’importanza dei legami tra brand e comunità, unendo la bellezza e l’artigianalità dei gioielli con il fervore e la dedizione del calcio.

    Con il supporto di Orofollia come Gold Sponsor, il Catania FC intraprende una nuova stagione carica di significato e valore aggiunto, offrendo ai tifosi un tesoro tangibile e duraturo che li accompagnerà nel loro percorso di fede e passione per la squadra rossazzurra.

  • Emergenza caldo, Sicilia in ginocchio

    Emergenza caldo, Sicilia in ginocchio

    Sono state giornate di fuoco in Sicilia, in tutti i sensi. Uno scenario apocalittico è quello che si è palesato agli occhi di tutti: nubi di cenere hanno avvolto tantissime città, a causa degli incendi divampati. Tantissimi i quartieri senza ancora acqua ed elettricità. L’emergenza dovuta al caldo dovrebbe risolversi a breve grazie al calo delle temperature. Tutti però si interrogano se questa non sia stata una “tragedia annunciata”, visto che siamo ormai consapevoli dell’aumento di temperature. Sempre più spesso nel corso di quest’estati la Sicilia ha toccato picchi record ed è necessario prendere atto dei cambiamenti climatici in corso.

    Vero è che non può essere la Sicilia a invertire il trend e per risolvere il problema a livello climatico è necessario un intervento globale. Vero è anche che non può essere questa la risposta a un problema che sta diventando endemico. È necessario che non sia sempre la nostra martoriata isola e i suoi abitanti a pagare un carissimo prezzo.

    Sammartino: “Grazie a chi combatte l’emergenza caldo”

    L’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino ha deciso di puntare l’attenzione sul grande lavoro di coloro che stanno contrastando le emergenze. «Desidero ringraziare i vigili del fuoco, gli addetti della protezione civile, gli agenti del Corpo forestale e i forestali. Grazie per il loro spirito di sacrificio e il senso del dovere con cui stanno affrontando una delle giornate più difficili degli ultimi decenni per la nostra regione. Una tempesta perfetta – ha specificato Sammartino – si sta abbattendo sulla Sicilia in questi giorni.»

    «Una combinazione di eventi naturali estremi, che purtroppo non possono essere più considerati delle eccezioni, e atti criminali che potrebbero essere stati compiuti dai piromani. Ci sono responsabilità che andranno approfondite anche per i black-out elettrici che hanno messo in ginocchio soprattutto la città e la provincia di Catania”. “Siamo preoccupati per le conseguenze per la nostra agricoltura. Intanto si superi l’emergenza – conclude l’assessore -, poi faremo la verifica dei danni. È anche necessario procedere con passo spedito nella ridefinizione di politiche per l’agricoltura incentrate sulla necessità di contrastare i cambiamenti climatici. A questi ultimi la nostra Regione è più esposta, come i fatti di questi giorni dimostrano, combinando azioni di mitigazione e azioni di adattamento.»

    Trantino: “Vi dico cosa ha fatto il comune di fronte all’emergenza caldo”

    Il Sindaco di Catania, Enrico Trantino, si è espresso con fermezza riguardo alle molteplici emergenze che stanno colpendo la città durante questa calda fine di luglio. Ha sottolineato la gravità dei problemi, tra cui l’incendio all’aeroporto, la carenza di acqua e i continui blackout che coinvolgono anche altri comuni vicini all’Etna. Ad oggi, purtroppo, nessuno di questi tre fronti ha un piano definito per la risoluzione dei problemi entro tempi prestabiliti. Il Sindaco ha manifestato la sua preoccupazione riguardo alla paralisi della città a causa di queste situazioni critiche e ha sottolineato l’urgenza di agire per risolvere tali situazioni al più presto possibile.

    «Su quello che sta accadendo all’aeroporto e in città, con i disservizi causati dai prolungati distacchi di energia elettrica, ho finora mantenuto un atteggiamento ‘istituzionale’, differendo alla soluzione della crisi le valutazioni che l’amministrazione dovrà assumere. Rispetto a quel che sta sembrando una collezione di approssimazioni, la gente, comprensibilmente,  si chiede cosa stia facendo il Comune di Catania. Sulla questione Fontanarossa, fin dalla prima notte, sono rimasto personalmente in aeroporto, a fornire un contributo fattivo, mettendo l’amministrazione a disposizione di Sac, Enac e passeggeri. Abbiamo fornito tutto quel che ci è stato richiesto (come autobus supplementari), indicando alcune soluzioni (tra cui l’installazione dei nebulizzatori) per alleviare i disagi dell’utenza.»

    Trantino: “Il problema è che non sappiamo quando finirà”

    «Sulla questione disservizi Enel – continua il Sindaco – sabato e domenica siamo stati con i residenti di via Susanna e San Giorgio e delle zone colpite dal blackout. Ci siamo attivati affinchè l’Enel risolvesse le problematiche più urgenti. Abbiamo aperto Le Ciminiere e attivato ogni presidio per alleviare le sofferenze della popolazione, facendo tutto quel che rientra nelle nostre prerogative (non spetta a noi gestione di Sac o dell’Enel. Con i Sindaci della provincia non ci siamo risparmiati un solo attimo, come era nostro dovere, per dare aiuto alle comunità che amministriamo.»

    «Il problema – aggiunge Trantino – nasce dal perdurare di questa surreale fase di incertezza che sta provocando danni incalcolabili all’intera città e al nostro sistema produttivo. Nonostante le ripetute sollecitazioni, resta il silenzio e il caos sui tempi di ritorno alla normalità. Questi impediscono alla cittadinanza di capire se vi siano spiragli ottimistici o se proseguire ancora questa condizione che affligge i catanesi. Noi comprendiamo le difficoltà di tutti. Adesso è il momento che altri capiscano che il livello di danno e frustrazione della nostra comunità è giunto al culmine. Abbiamo bisogno di sapere se vi è una concreta strategia, che siamo pronti a supportare e condividere, per il superamento di questa condizione che stiamo soffrendo. Noi – conclude- intanto rimaniamo accanto, per quel che e’ possibile, alle nostre concittadine e ai nostri concittadini.»

  • Incendi a Catania: Il flagello delle alte temperature

    Incendi a Catania: Il flagello delle alte temperature

    Catania, una delle perle della Sicilia, è stata colpita da un grave flagello. Le alte temperature estive, che hanno raggiunto picchi impressionanti, solo ieri 24 Luglio è stata raggiunta una temperatura di 48°, sono state identificate come la principale causa di questi incendi a Catania provocando anche la mancanza della luce e dell’acqua nell’intera città di Catania. La città e le sue aree circostanti hanno dovuto fare i conti con la rapida propagazione delle fiamme, mettendo a dura prova la sicurezza delle persone e l’ambiente naturale circostante.

    Il clima mediterraneo tipico di questa regione rende Catania particolarmente suscettibile agli incendi a Catania durante i mesi estivi. Le temperature elevate, l’assenza di piogge significative e i forti venti che soffiano nella zona hanno creato un ambiente favorevole allo scoppio di incendi. Le condizioni di siccità hanno reso la vegetazione estremamente secca, trasformandola in combustibile pronto ad alimentare le fiamme.

    Vaste aree di vegetazione sono stati distrutti. Inoltre, le abitazioni e le infrastrutture sono entrate nella traiettoria delle fiamme, mettendoli a rischio.

    La lotta contro gli incendi è stata impegnativa per i vigili del fuoco e i soccorritori che, con coraggio e dedizione, hanno affrontato il pericolo e riuscendo a domarli.

    Prevenzione degli incendi

    La prevenzione degli incendi è diventata una priorità per le autorità locali. Educazione e sensibilizzazione riguardo alle pratiche responsabili nel trattamento del fuoco sono diventate cruciali. Dall’uso di attrezzature elettriche all’aperto al corretto smaltimento di materiali infiammabili, ogni cittadino deve essere consapevole del suo ruolo nel ridurre il rischio di incendi accidentali.

    La situazione degli incendi a Catania richiede anche un approccio a livello nazionale e internazionale. La collaborazione tra regioni e paesi è fondamentale per condividere risorse, conoscenze e tecnologie per affrontare questa emergenza comune.

    Tuttavia, il problema alla base di queste catastrofi ambientali è il cambiamento climatico. L’aumento delle temperature e i modelli climatici sempre più estremi rendono gli incendi boschivi sempre più frequenti e intensi. Combattere il cambiamento climatico e ridurre le emissioni di gas serra è una sfida che riguarda tutti noi, e solo attraverso uno sforzo collettivo possiamo sperare di proteggere le nostre città e l’ambiente naturale circostante.

    In conclusione, gli incendi a Catania causati dalle alte temperature estive sono una chiara testimonianza dell’urgenza di agire per mitigare gli effetti del cambiamento climatico e proteggere le nostre comunità e il nostro patrimonio naturale. Solo con un approccio integrato, che coinvolga la prevenzione, la risposta tempestiva e la lotta contro il cambiamento climatico, possiamo sperare di preservare la bellezza di luoghi come Catania per le generazioni future.

  • Catania mancano la luce e l’acqua, è emergenza

    Catania mancano la luce e l’acqua, è emergenza

    Poteva essere una tranquilla domenica estiva, ma per molte famiglie si è trasformata in una giornata piena di difficoltà. Uno scenario che di colpo è diventato surreale: fra allarmi che suonano costantemente, sirene di ambulanze che impazzano lungo le vie e temperature sempre più alte. Senza l’uso dei condizionatori queste ultime infatti si sono fatte sentire come non mai nelle calde ore del pomeriggio. A Catania mancano la luce e l’acqua, oppure l’erogazione dei servizi è a singhiozzo, già da molte ore.

    Io stesso, mentre vi scrivo, sono reduce da un black out totale di oltre 10 ore. Una carenza di luce che in tutti i paesi etnei, specie fra Aci Bonaccorsi, Aci Sant’Antonio e Santa Maria la Stella, ha causato gravi disagi. A soffrirne maggiormente sono state però le persone anziane, le quali oltre a soffrire maggiormente il caldo hanno anche dovuto fare i conti con ascensori che non funzionavano, etc etc.

    Catania perché mancano luce e acqua

    E-Distribuzione ha informato Sidra che a causa di un incendio che ha coinvolto alcune cabine di trasformazione, si è verificato un’interruzione dell’energia sui pozzi Sidra. Questo incidente ha causato il blocco della maggior parte dei sistemi di produzione. Al momento, solo alcuni pozzi sono ancora operativi, ma forniscono solo una parziale alimentazione alla città di Catania.

    Tuttavia, E-Distribuzione ha assicurato che sta agendo tempestivamente per risolvere la situazione. Le sue squadre sono già sul campo, occupandosi delle cabine danneggiate a causa dell’incendio, e prevedono di ripristinare la fornitura elettrica entro un paio di ore.

    Una volta che l’erogazione dell’energia alle pompe Sidra sarà ripristinata da parte di E-Distribuzione, si procederà alla regolare distribuzione della risorsa idrica. Saranno inevitabili alcuni tempi tecnici necessari per riavviare il sistema al fine di garantire un flusso stabile e continuo di acqua alla città di Catania.

    In questa situazione di emergenza, è fondamentale il coordinamento tra E-Distribuzione e Sidra per garantire il ripristino tempestivo dei servizi e la continuità delle forniture essenziali per la comunità. La collaborazione tra le due entità è cruciale per affrontare l’emergenza e ridurre al minimo i disagi per i cittadini colpiti dall’incidente.

    Musumeci: “Occorre risolvere”. Vertice in prefettura alle 9.30

    La situazione di emergenza non ha tardato ad arrivare alle orecchie del governatore siciliano. «Occorre risolvere al più presto il problema – ha sentenziato Musumeci- che va a complicare la già difficile situazione dovuta alla elevata temperatura che sta attanagliando la città con oltre 45 gradi: vedremo cosa sarà possibile fare. Ho ritenuto di accogliere subito l’appello rivoltomi dal sindaco, d’intesa con il prefetto e la Regione.» Frattanto questa mattina si terrà un importante vertice a Catania, convocato dal ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, per affrontare l’emergenza riguardante l’approvvigionamento di acqua potabile nella città. L’incontro avrà luogo presso la Prefettura alle 9.30 e vedrà la partecipazione di diverse figure chiave, tra cui il prefetto Librizzi e il sindaco Enrico Trantino.

    Oltre a loro, saranno presenti il capo dipartimento nazionale di Protezione Civile, Fabrizio Curcio, e quello regionale, Salvo Cocina, oltre ai vertici militari e i rappresentanti di Enel Distribuzione e Sidra.

    Catania mancano la luce e l’acqua, situazione critica

    La situazione attuale è estremamente critica, poiché nella provincia di Catania mancano la luce e l’acqua un po’ ovunque, e al momento non è possibile fornire stime precise sul tempo necessario per il ripristino della fornitura. Questa emergenza idrica sta causando notevoli disagi e preoccupazioni tra la popolazione.

    Il vertice rappresenta un’importante opportunità per coordinare gli sforzi e affrontare la crisi in modo unitario e sinergico. La presenza delle autorità locali, regionali e nazionali, insieme ai rappresentanti delle aziende coinvolte nella gestione dell’acqua, mira a individuare le cause del problema e ad attivare soluzioni immediate per riportare l’approvvigionamento di acqua alla normalità.

    La comunità di Catania è in attesa di notizie concrete e azioni risolutive da parte dei partecipanti al vertice. La collaborazione tra tutte le parti coinvolte sarà fondamentale per risolvere questa grave emergenza e ristabilire quanto prima il servizio idrico essenziale per la vita quotidiana della città.

  • OroFollia: Valutazione Oro e Argento

    OroFollia: Valutazione Oro e Argento

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  • Festa di Sant’Alberto e della Madonna di Trapani

    Festa di Sant’Alberto e della Madonna di Trapani

    Il 7 agosto a Trapani si celebra la Festa patronale di Sant’Alberto, riconosciuto dai cittadini come compatrono insieme alla Madonna di Trapani. Ogni anno, diverse manifestazioni vengono organizzate per onorare il Santo. La festa inizia con una solenne processione del busto di Sant’Alberto, custodito nella Basilica dell’Annunziata, che si snoda fino alla Cattedrale, dove rimane fino al 9 agosto. Una seconda processione altrettanto suggestiva si svolge lungo le vie del centro storico.

    Il 16 agosto è dedicato alla celebrazione della Festa della Madonna di Trapani, co-patrona della città. I trapanesi partecipano con grande sentimento ai festeggiamenti, che culminano la notte stessa con gli spettacolari fuochi d’artificio.

    Festa di Sant’Alberto

    Nella vigilia della festività, il 7 agosto, che coincide con la morte di Sant’Alberto, si svolge un antico rito durante una solenne liturgia, nel quale si benedice l’acqua in memoria del prodigio compiuto in favore del figlio del re Pietro III d’Aragona, che si trovava in punto di morte. Si narra che il giovane fu miracolosamente guarito con un sorso d’acqua contenente pezzettini del vestito di Sant’Alberto. Subito dopo la benedizione dell’acqua, viene estratta una fibra di cotone che era rimasta a contatto con la reliquia del Cranio del Santo, custodita nel capo argenteo della Statua.

    La Statua di Sant’Alberto lascia ogni anno il Santuario della Madonna di Trapani, dove risiede nella cappella dedicata a lui, a bordo di un carro trainato dai devoti. Il percorso inizia dapprima con una tappa dal sindaco di Trapani, che consegna le chiavi al Santo, e prosegue verso la Cattedrale di San Lorenzo, dove vengono celebrate le Santa Messe in onore di Sant’Alberto. La tradizione originariamente stabiliva che la Statua di Sant’Alberto tornasse al Santuario il 10 agosto, ma a causa della sovrapposizione con la festa di San Lorenzo, da alcuni anni il ritorno avviene il 9 agosto. Durante questo ritorno festoso, le campane suonano a festa, e la Statua viene accolta tra gli acclamanti fedeli che esclamano le celebri e caratteristiche grida: “Ittamuccilla ‘na santa uci! Viva Maria e Santu Libbettu! Viva!”

    La Madonna di Trapani

    Dopo la conclusione dei festeggiamenti in onore del Santo patrono Alberto, la città di Trapani vive l’attesa per la festa dedicata alla Madonna di Trapani, che è co-patrona della città e patrona della Diocesi, e si celebra il 16 agosto. I festeggiamenti iniziano il primo agosto con la quindicina e raggiungono il culmine tra il 13 e il 16 agosto.

    La storia di questa meravigliosa opera statuaria è un elemento fondamentale nella storia di Trapani, sia dal punto di vista religioso che culturale, poiché numerosi eventi sono legati ad essa. La statua originale, che non viene portata in processione dal 1954, data dell’ultimo trasporto storico, è conservata e venerata nella basilica omonima situata in Via Conte Agostino Pepoli.

    Fin dai primi giorni di agosto, i devoti iniziano a partecipare alle celebrazioni che si tengono quotidianamente, per poi immergersi completamente nella festa nei giorni 14, 15 e 16. Numerosissimi devoti, non solo trapanesi ma anche provenienti dalle città vicine, si spostano per raggiungere la Chiesa e pregare la Madonna.

    Il 13 agosto c’è una processione notturna con l’arrivo via mare, al molo Garibaldi, della copia della statua di marmo della Madonna, seguita dal trasporto nella Cattedrale. Il 15 agosto all’alba, avviene un tradizionale pellegrinaggio dalla Cattedrale fino al Santuario.

    La statua della Madonna

    Il 16 agosto si svolge la processione principale che attraversa le vie più suggestive del centro storico. La statua della Madonna, posta su un carro a ruote, viene portata in spalla dai devoti, accompagnata dalla banda che suona, mentre i fedeli pregano e portano candele accese. La serata della Madonna si conclude con l’entrata trionfale nella Cattedrale e gli spettacolari fuochi d’artificio di mezzanotte presso la “marina”.

    Secondo il manoscritto, l’Immagine della Madonna era venerata in una chiesa situata in Siria, di proprietà del cavaliere Templare pisano di nome Guerreggio. Tuttavia, a causa di alterne vicende politiche e cruenti battaglie che portarono alla presa di tutta la Terra Santa da parte di Saladino, gran Sultano di Babilonia, i cavalieri Templari decisero di ritornare in patria dopo la sconfitta di San Giovanni D’Acri. Insieme a loro, Guerreggio decise di imbarcare anche la statua della Madonna, per proteggerla dalle mani degli infedeli, e con questo prezioso carico fecero rotta verso Pisa, la loro città di origine.

    Festa di Sant’Alberto e della Madonna di Trapani, il viaggio della statua

    Durante il viaggio, si trovarono ad affrontare una furiosa tempesta al largo di Lampedusa, che li costrinse a cercare rifugio nel porto di Trapani. Qui, rimasero per alcuni mesi per riprendersi dagli spaventi e per effettuare le necessarie riparazioni alla nave. Ma ogni volta che tentavano di ripartire, si verificavano nuove difficoltà legate al maltempo. Queste serie di eventi fece loro capire che, in qualche modo, era previsto che la preziosa statua della Madonna dovesse rimanere a Trapani. Di conseguenza, decisero di consegnare la Madonna al console pisano con la promessa di imbarcarla per Pisa alla prima occasione. La statua fu quindi temporaneamente riposta nella chiesa di S. Maria del Parto, dove i frati Carmelitani si erano stabiliti di recente e dove avrebbero soggiornato per un decennio prima di trasferirsi all’Annunziata fuori dalle mura della città.

    Quando finalmente giunse il momento opportuno di spedire la statua a Livorno, il console la fece sistemare su un carro trainato da buoi per portarla al molo, dove un veliero era pronto a salpare. Tuttavia, gli animali, in modo sorprendente e quasi come se seguissero una guida invisibile, presero la strada verso la campagna, ignorando le frustate del cocchiere. Il popolo in festa e in gran calca gridò di gioia, convinto che l’oggetto della loro devozione avesse scelto di rimanere a Trapani. I buoi si fermarono soltanto davanti alla chiesina dell’Annunziata, e i frati Carmelitani uscirono in processione per accogliere con grande gioia la Madonna. Informato di questa decisione apparentemente soprannaturale, il cavaliere Guerreggio stabilì che l’Immagine dovesse restare a Trapani, nella chiesa dell’Annunziata, servita e venerata dai frati del Carmelo.

  • Incendio aeroporto Catania, per ora due voli l’ora

    Incendio aeroporto Catania, per ora due voli l’ora

    Le notizie che si succedono velocissime, la preoccupazione per i possibili feriti e poi la conta dei danni, dei disagi per tutti coloro che magari speravano di poter usufruire di un volo e hanno visto tutto complicarsi. Alle pendici dell’Etna non è stato un inizio di settimana facile, la notizia dell’incendio dell’aeroporto di Catania è arrivata come un fulmine a ciel sereno.

    Torrisi: “Nessuno si è fatto male e l’incendio è stato contenuto”

    L’Ad della Sac, Nico Torrisi ha subito precisato che non ci sono stati feriti: «La prima cosa importante è che non si è fatto male nessuno. Stiamo cercando con immediatezza di aprire il terminal C rendendolo fruibile in accordo con Enac per garantire alcune partenze e cercare di marginalizzare al massimo quelli che sono i disagi per i quali ci scusiamo.»

    «Dopodiché voglio chiarire in modo inequivocabile che i danni che ci sono stati al terminal A sono assolutamente marginali e non è andato a fuoco, come è stato detto, tutto l’aeroporto ma solo una piccola parte che stiamo cercando di riaprire al più presto. Ringrazio tutti gli enti di stato e la comunità aeroportuale per il grande sforzo svolto ininterrottamente da ieri notte e che ha visto qui il nostro sindaco in prima persona che si è fatto la nottata.»

    Torrisi ha poi fatto il punto della situazione attuale: «Operiamo oggi su circa 40mila passeggeri e stiamo lavorando con glia altri scali per la riproduzione dei voli attraverso le compagnie aree su altri scali siciliani come Comiso o calabresi mettendo a disposizione dei pullman ma speriamo di garantire che la maggior parte dei passeggeri abbia meno disagi volando da qui. Speriamo di tornare a breve alla normalità. La procedura di emergenza è stata perfettamente eseguita e torno a ringraziare le forze dell’ordine ed i vigili del fuoco che sono stati seri, rapidi ed efficaci.»

    Musumeci: “Due giorno per tornare alla piena operatività”

    Nel corso di una visita a Palermo il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci ha espresso positività per un veloce rientro alla normalità. «La causa dell’incendio presso l’aeroporto di Catania è in corso di indagine da parte della magistratura e non ci sono segnalazioni di feriti. I sistemi di evacuazione sono stati efficienti. I danni si riparano. Speriamo di poter rientrare nella piena funzionalità tra uno o due giorni al massimo».

    Vertice in prefettura riguardo l’incendio dell’aeroporto di Catania

    Il terminal C dell’aeroporto di Catania riprenderà gradualmente le sue operazioni con due movimenti all’ora, che saranno successivamente aumentati. Questo è l’esito della riunione tenutasi ieri pomeriggio tra il Prefetto, l’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) e la Sac (Società Aeroporto Catania). Come misura precauzionale, è stata decisa la chiusura dell’aeroporto per 48 ore subito dopo aver spento l’incendio, al fine di eseguire la bonifica dell’area interessata. È importante notare che l’incendio non ha coinvolto l’infrastruttura di volo e altre zone dell’aeroporto, quindi gli aeromobili presenti sullo scalo erano già stati autorizzati a decollare per dirigere verso altre destinazioni. I vigili del fuoco continueranno a lavorare anche domani per effettuare ulteriori ispezioni nella zona colpita dalle fiamme. Resta ancora da definire, sulla base delle indagini congiunte della polizia di stato e della procura etnea che ha aperto un fascicolo, se si è trattato di incendio doloso o di una casualità.

    All’incontro in Prefettura ha preso parte anche il Sindaco Enrico Trantino. «Il Comune di Catania partecipa alle attività di ripristino del normale funzionamento dell’aerostazione ed è accanto alla società di gestione nel delicato momento. Visti i riflessi sul sistema città, abbiamo il dovere di essere presenti e ho potuto riscontrare la tempestività delle operazioni di stanotte e la risposta all’emergenza per contenere i disagi».

    La nota della Sac sull’incendio aeroporto di Catania

    Per quanto riguarda la ripresa dei voli, questo è quanto emerge dalla nota inviata dalla Sac. «La società di gestione, in coordinamento con Enac ed Enav si è attivata per la riprogrammazione dei voli di questi giorni e ha individuato altri aeroporti per la riprotezione dei passeggeri: Comiso, Palermo, Trapani, Lamezia Terme e Reggio Calabria. La Sac sta garantendo il trasferimento in pullman dei passeggeri da e per gli aeroporti individuati. L’Enac, inoltre, invita i passeggeri a non recarsi in aeroporto, ma di contattare preventivamente le compagnie aeree di riferimento per verificare l’effettiva operatività del proprio volo e le soluzioni alternative individuate dai vettori. È stata altresì istituita una Commissione d’inchiesta Enac per far luce sulle cause dell’incendio e per garantire in tempi brevi la ripresa a pieno regime dell’operatività dello scalo».

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  • San Giuseppe falegname in Sicilia

    San Giuseppe falegname in Sicilia

    Oggi andiamo alla scoperta del culto in Sicilia di uno dei più famosi santi in generale. Nella nostra terra, famosissime sono appunto le cene dedicate a San Giuseppe, che saranno l’oggetto del nostro prossimo articolo, nel quale cercheremo di raccontare come quest’usanza si declini in molti paesi. Per adesso però andiamo a scoprire qualcosa in più sul culto in Sicilia di San Giuseppe falegname.

    Il culto per san Giuseppe falegname

    Il culto per san Giuseppe è diffuso in moltissimi paesi della Sicilia dei quali il santo è patrono. Nella tradizione popolare egli svolge ruolo ben determinato, quello di avvocato delle cause impossibili. Il
    Pitré (Feste patronali, cit.) descrive così la devozione dei Siciliani per il santo: «Dei santi il più carezzato patrono è San Giuseppe che occupa 13 comuni». Il suo culto si manifesta attraverso un complesso di elementi rituali, pubblici e privati, quali il banchetto sacro, la preparazione dell’altare, la raccolta delle offerte, la sacra rappresentazione dell’altare, l’accensione dei fuochi e la processione, che hanno luogo in versi periodi dell’anno: a marzo e a fine agosto. Anticamente veniva celebrato con messe e novene ogni mercoledì sin dal mese di gennaio, oggi invece ci si limita al solo mese di marzo e la data della sua festa coincide con l’equinozio di primavera. Nella tradizione popolare, oltre ad essere il protettore degli orfani e delle ragazze nubili, san Giuseppe protegge soprattutto i poveri, ed è per questo che esiste l’usanza di preparare il pranzo sacro offerto ai bisognosi e agli orfani.

    Il banchetto di san Giuseppe falegname


    Il banchetto per la festa di san Giuseppe falegname viene denominato in vari modi a seconda del paese: cena, ammitu, artaru, tavulata. Anche il giorno della sua preparazione può variare: il 19 marzo, giorno della ricorrenza liturgica, la domenica delle palme, il primo maggio, ogni mercoledì del mese di marzo e in qualunque altro momento dell’anno. L’uso di imbandire mense su altari allestiti per l’occasione, diffuso in tutta l’area del Mediterraneo, risale fin alle epoche più antiche.

    Il cibo, nella sua valenza simbolica e rituale, diventa quindi l’elemento principale nei festeggiamenti dedicati al santo. La preparazione dell’altare consiste nell’edificazione di una cappelletta utilizzando
    come materiali il legno o il ferro. La struttura viene ricoperta da rami di mirto e di alloro, simboli agresti con chiaro significato propiziatorio, e in ultimo essa viene decorata con arance, limoni e piccole forme di pani, legati tra di loro con delle cordicelle. All’interno della cappelletta viene preparato un altarino disposto su un ripiano e sotto di esso vi sono altri tre ripiani dove vengono collocati 1 pani
    simboli religiosi tradizionali della festa del santo. Tutto l’altare è decorato da lumini, vasi di fiori, piatti con germogli, brocche dì acqua e di vino e al suo centro viene posto un grande quadro che raffigura la Sacra Famiglia.

    La preparazione

    Una volta la preparazione dell’altare avveniva fuori dalla case, nei cortili o nelle piazze del paese, oggi invece viene allestito dentro casa, mentre il pranzo continua a essere consumato all’aperto. Principalmente, avviene in spazio pubblici o appositi allestiti nelle piazze riccamente ornati di rami di alloro, palme e rami di cedro.

    A Ribera, in provincia di Agrigento, paese che nel 1627 prese il nome di Mara Afan de Ribera, moglie del principe di Paternò, vi è l’usanza di raccogliere rami di alloro per rivestire la stragula, una torre di legno alta circa una decina dî metri, collocata sopra un grande carro e decorata da grandi pani chiamate cudduri, legati tra loro per mezzo di cordicelle. Davanti alla torre è collocata l’immagine di san Giuseppe. La stragula, trainata da due buoi, rappresenta, secondo la tradizione popolare, l’abbondanza e la gloria del santo patriarca mediante alcuni elementi carichi di valore simbolico. quali il pane e 1 rami di alloro.


    Nella provincia di Trapani, a Salemi (l’antica Halicyae fondata dagli Elimi che durante l’epoca romana fu una delle cinque città libere della Sicilia e che poi, sotto la dominazione araba, prese il nome attuale
    dalla parola araba Salam, cioè salubrità e sicurezza) nel mese di marzo è tradizione locale fare una promessa di voto al santo o ringraziarLo per la grazia ricevuta. I preparativi durano otto giorni e durante questo periodo viene allestito l’altare in casa e sì provvede ad invitare un certo numero di bambini, in base al voto fatto. Di solito in numero di re in quanto devono rappresentare la Sacra Famiglia: Maria, Giuseppe e il Bambin Gesù. Un paio di giorni prima di ogni mercoledì
    mese o il 19 marzo, il devoto che ha fatto promessa di voto gira paese per chiedere delle offerte, che di solito consistono in farina, olio, uova o anche in danaro. Questo atto penitenziale è la questua, rituale comune non solo alla festa di san Giuseppe ma anche ad altri santi patroni che si celebrano in Sicilia.

    L’altare e u vastuni

    L’altare viene decorato con molti rami di mirto e di alloro, mentre la preparazione del pane impegna per diversi giorni non solo le donne di casa, ma anche quelle del vicinato. L’impasto della farina segue un rituale ben preciso: i pani devono essere di peso e dimensione diversi e rappresentano fiori, frutta e animali, mentre la loro collocazione sull’altare spetta per tradizione al capofamiglia. Il segno dell’abbondanza nell’altare è rappresentato dagli ortaggi, soprattutto dal finocchio, e dalla frutta collocata in grandi cesti.

    Al centro vengono esposti i cucciddati, grandi forme di pani votivi. La forma di pane dedicata al santo ne riproduce il bastone, u vastuni, decorato con un giglio simbolo di purezza; il pane dedicato a Maria è decorato con una rosa che rappresenta la verginità e guarnito da datteri (che, per tradizione, la Vergine mangiò durante la fuga in Egitto), e da un ramo di palma simbolo di pace. Questo pane è destinato alla fanciulla che impersona la Madonna, mentre il pane dedicato a Gesù viene decorato con gelsomini, con uccelli e con i simboli della sua passione.

    Questi pani, una volta benedetti dal parroco, saranno regalati a parenti e amici.

    Se volete scoprire di più sui patroni siciliani, potete farlo con i nostri articoli.


  • Catania FC i rinnovi ufficiali

    Catania FC i rinnovi ufficiali

    Sono settimane di passione queste per i tifosi della squadra etnea. Noi stessi avevamo parlato solo lunedì della situazione del calciomercato del Catania FC e dei rinnovi che andavano man mano definendosi. Adesso la notizia è stata resa ufficiale dalle pagine social dei rossazzurri e sono otto i giocatori che hanno ottenuto una riconferma.

    rinnovi catania
    La grafica è della pagina FB del Catania FC

    Catania FC 8 i rinnovi

    Queste le parole apparse sulla pagina Facebook:

    “Catania Football Club rende noto di aver esercitato il diritto di stipulare un contratto professionistico con otto calciatori già in rossazzurro nella scorsa stagione

    Alessio Castellini, Giuseppe De Luca, Giuseppe Giovinco, Filippo Lorenzini, Francesco Rapisarda, Giuseppe Rizzo, Manuel Sarao e Michele Somma.”

    Un comunicato asciutto che rende però chiara la situazione. Attualmente dunque la rosa si presenta così composta (i valori sono presi dal sito Transfermarkt).

    Catania FC i rinnovi in difesa

    Sono tre i nomi da cui riparte la difesa. Il primo è quello del ventenne Alessio Castellini, autore di una buonissima stagione e giocatore di grandi prospettive con i suoi vent’anni. Attualmente valutato 150mila euro, riveste il ruolo di centrale difensivo. Sempre centrale difensivo è anche Filippo Lorenzini, che però aggiunge un poco di esperienza al reparto: 28 gli anni per lui, 300mila la sua valutazione. Ventotto anni anche per Michele Somma, anche lui fresco di rinnovo e difensore. L’ultimo rinnovo è anche quello con maggiore esperienza, 31 anni, ed è il terzino destro Francesco Rapisarda.

    A questi nomi va aggiunto quello di Giuseppe Bollati, 18enne portiere, per completare il reparto.

    Saranno dunque questi i nomi da cui ripartirà la difesa del Catania FC, cinque nomi che sicuramente necessitano di altrettanti compagni.

    Catania FC i rinnovi a centrocampo e in attacco

    Il centrocampo è sicuramente il reparto in cui si interverrà di più sul mercato, ma possiamo anche dire che ce lo aspettavamo già. L’addio alla categoria di Lodi era già nell’aria, ma ha stupito comunque l’unico rinnovo (seppur meritato): quello di Giuseppe Rizzo, classe 1991, centrale, valore di mercato 200mila euro.

    In attacco sono 3 i nomi che anche la prossima stagione saranno già noti ai tifosi rossoazzurri: quello di Giuseppe Giovinco, seconda punta classe 1990 dal valore di circa 150mila euro, quello di Giuseppe de Luca, trentunenne punta centrale valutata 200mila euro e, infine, quello di Manuel Sarao (quest’ultimo praticamente già annunciato): per la punta centrale di 33 anni la valutazione del cartellino è 150mila euro.

    Qualche polemica sui social

    Rinnovi che non hanno mancato di destare qualche polemica sui social. Se è vero che il tifoso è sempre difficile da accontentare e che spesso le società calcistiche si muovono in modo imperscrutabile (la contestazione a De Laurentiis a inizio anno è un esempio di calciomercato contestato, ma riuscito), è pur vero che molte scelte sono risultate dubbie ai più.

    Ovvio che siano state portate avanti decisioni che abbiano una grande compatibilità con i profili voluti da Tabbiani, per cui la società ha operato dialogando con il modulo prediletto del nuovo allenatore. Altrettanto strana è risultata però a tutti la non conferma di alcuni nomi, fra tutti quelli di Russotto e Palermo. I due giocatori vengono ricordati per la stagione molto positiva, in particolare per le loro capacità, rispettivamente, di inserirsi e segnare e di saltare l’uomo. Entrambi poi sono riusciti a dare un ottimo contributo subentrando spesso a partita iniziata ed è stato segnalato, sempre dai tifosi, il loro valore positivo nello spogliatoio.

    In particolare poi per Palermo è stato fatto presente il fattore “catanesità”, lo stesso che aveva citato il presidente Pelligra nei suoi primi discorsi dopo l’insedimento.

    E ancora un rinnovo che non convince del tutto

    Non solo polemiche per i mancati rinnovi, però: anche un rinnovo non è stato particolarmente gradito ai tifosi. Si tratta di quello di Giuseppe Giovinco. reputato carente nell’ultima stagione. Al contempo però molti tifosi si sono schierati dalla sua parte, rimarcando come nonostante lo scarso utilizzo Giovinco si sia distinto per la grande professionalità. E ancora, il suo scarso utilizzo potrebbe essere derivato dal modulo adottato da mister Ferraro. Giovinco potrebbe invece essere stato espressamente richiesto, in quanto più funzionale per il modulo prescelto, da Tabbiani – con quest’ultimo, dunque, che rivestirebbe un maggiore peso anche in sede di mercato.

  • San Vito, patrono di Mazara del Vallo

    San Vito, patrono di Mazara del Vallo

    Quest’oggi ci spostiamo nella Sicilia occidentale, per scoprire la vita e la storia di San Vito, patrono di Mazara del Vallo. Oltre a scoprire alcune curiosità sul festino di San Vito, scopriamo anche come mai in Sicilia viene spesso adoperata l’espressione “il ballo di San Vito”.

    Storia di San Vito

    Vito, figlio di un funzionario romano di nome Ila, nacque a Mazara intorno al 286 d.C. Rimasto orfano di madre, fu affidato alle cure della nutrice Crescenza e del precettore Modesto, che lo educarono alla fede cristiana. Quando il padre scoprì che il figlio era cristiano per punirlo lo consegnò al prefetto Valeriano, ma secondo l’agiografia l’intervento di un angelo lo avrebbe liberato. Assieme a Crescenza e Modesto, Vito decise di lasciare Mazara. Viaggiò fermandosi in Lucania, in Calabria e in Campania, luoghi in cui predicò la fede di Cristo. La sua fama, dovuta ai miracoli che operava sui malati, giunse fino a Diocleziano il quale, secondo alcune fonti storiche, ordinò a Vito di recarsi a Roma per liberare la figlia dall’epilessia. Diocleziano lo ripagò facendolo arrestare e dando ordine che venisse sottoposto al supplizio dell’olio bollente. Secondo la leggenda il santo fu nuovamente liberato dall’angelo.

    Poi, accompagnato dai fedeli Crescenza e Modesto, tornò in Lucania stabilendosi presso la valle del Sele, dove visse e morì. Nell’iconografia popolare è rappresentato con due cani al guinzaglio; in una mano reca la palma del martirio e un libro, mentre con l’altra mano regge una croce.

    Il “ballo di San Vito”

    San Vito divenne popolare soprattutto nel Meridione, dove fu annoverato tra i santi ausiliatori a causa delle sue proprietà taumaturgiche. Viene invocato come protettore dei malati di mente e di tutti coloro che soffrono di affezioni psicosomatiche, quali ad esempio il cosiddetto “ballo di San Vito”. La tradizione popolare gli attribuisce anche la protezione dal morso dei bani idrofobi, come narra il Pitré. Secondo la credenza popolare la guarigione si ottiene recitando anche particolari scongiuri o portando l’immagine del santo, così come viene rappresentato nell’iconografia accompagnato dai cani al guinzaglio.

    Lo speciale patrocinio del santo parrebbe risalire al fatto che gli antichi ritenevano che alcune razze canine fossero la reincarnazione degli spiriti irrequieti dei morti, i quali sotto spoglie animali vagavano per spaventare gli uomini e per far loro del male. I morsi dei cani idrofobi, secondo un’antica cultura, erano in grado di trasformare in demoni gli uomini morsicati. Questo concetto si estendeva anche a tutte quelle malattie che si manifestavano con contrazioni nervose, comunemente chiamate “Ballo di san Vito”.

    Lu festinu di santi Vitu

    Si svolge a Mazara, capoluogo del Val di Mazara al tempo dei Normanni, nel periodo compreso tra la penultima e l’ultima settimana di agosto, in coincidenza con la commemorazione della traslazione di alcune Sue reliquie. La celebrazione liturgica invece il 15 giugno. La festa per il patrono è caratterizzata da due processioni: quella storico-ideale dei quadri viventi (una sacra
    rappresentazione della vita del Santo) e la processione della statua d’argento, che viene posta su un carro trainato dai pescatori e condotta fino alla chiesetta di San Vito. Le origini del festino risalgono al
    XVII secolo, quando i giurati di Mazara nominarono san Vito compatrono della cittadina il 23 agosto del 1614. Papa Gregorio XII fissò la data del 15 giugno come ricorrenza liturgica in onore del santo.

    In un primo tempo il festino venne celebrato in questa ricorrenza, in seguito fu spostato alla seconda metà di agosto in coincidenza con la commemorazione della traslazione delle reliquie del santo, fissata ne 1742 nell’ultima domenica di agosto. Il festino si apre con l’annunzio, un corteo di personaggi in costumi seicenteschi che, dopo aver reso omaggio alla statua del patrono, sfila per le vie della città al rullo dei tamburi dando la notizia dell’inizio dei festeggiamenti. Il corteo dell’annunzio è formato dall’araldo, da un alfiere a cavallo che reca la bandiera municipale, accompagnato dal palafreniere, dai tamburini e dai trombettieri, da quattro vessilliferi che recano le quattro insegne dei quattro quartieri storici di Mazara (Torre Bianca, Torre Marte, San Francesco e San Giovanni) e dal paggio con il rotolo di pergamena, in cui è scritto l’annuncio, che chiude il corteo.

    La processione di quadri

    Ma la manifestazione più caratteristica è la processione dei quadri, con personaggi che rappresentano le grandi virtù e l’esperienza di fede di San Vito e dei fedeli Modesto e Crescenza.

    Se volete scoprire qualcosa in più sulle feste patronali della Sicilia, potete continuare esplorando i nostri articoli dedicati.

  • IT-Alert: alle 12 tutti i cellulari squilleranno

    IT-Alert: alle 12 tutti i cellulari squilleranno

    Se oggi, precisamente alle ore 12, sentirete tutti i telefoni cellulari presenti in Sicilia emettere un segnale distintivo, differente da quelli delle normali notifiche a cui siamo abituati, non spaventatevi. Questo segnale corrisponderà al messaggio di prova “IT-alert“, il quale fa parte del nuovo sistema di allarme pubblico nazionale. Sono state effettuate tutte le necessarie preparazioni per l’evento e la popolazione è stata avvisata anticipatamente tramite una campagna informativa promossa sia dalla Regione Siciliana che dalla Protezione Civile.

    Cos’è IT-Alert

    IT-alert è un innovativo sistema di allarme pubblico per fornire informazioni dirette alla popolazione in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso. Attualmente, è in fase di sperimentazione.

    Una volta operativo, in situazioni emergenziali specifiche, il Servizio Nazionale della Protezione Civile utilizzerà IT-alert insieme alle modalità di informazione e comunicazione già previste per informare la popolazione, allo scopo di facilitare l’adozione delle adeguate misure di autoprotezione in base alla tipologia di rischio e al contesto specifico. Va precisato che IT-alert non è un sistema salvifico di per sé, ma è pensato per permettere la rapida divulgazione delle prime informazioni sulle possibili situazioni di pericolo in caso di evento avvenuto o imminente.

    Il messaggio IT-alert viene recapitato ai telefoni cellulari delle persone presenti nella zona interessata dall’emergenza o dall’evento calamitoso, a condizione che i loro dispositivi siano attivi. Il servizio IT-alert rispetta lo standard internazionale “Common Alerting Protocol” (CAP), assicurando così la piena interoperabilità con altri sistemi nazionali e internazionali di allerta, allarmi di emergenza e avvisi pubblica.

    leggendo messaggio emergenza

    Come funziona IT-Alert

    IT-alert è un servizio pubblico che mira a informare tempestivamente le persone coinvolte in una grave emergenza o un evento catastrofico imminente o in corso. Il suo obiettivo principale è ridurre l’esposizione individuale e collettiva al pericolo.

    Per diffondere i messaggi, IT-alert utilizza la tecnologia del cell-broadcast. Ogni dispositivo mobile connesso alle celle delle reti degli operatori di telefonia mobile, purché acceso, può ricevere un messaggio “IT-alert”. Questi messaggi possono essere inviati alle celle telefoniche in un’area geograficamente ristretta, al fine di delimitare il territorio interessato dall’emergenza.

    La tecnologia cell-broadcast continua a funzionare anche in casi di limitata copertura di segnale o di saturazione della banda telefonica, garantendo la ricezione dei messaggi anche in situazioni critiche.

    Tuttavia, i dispositivi devono essere accesi e avere campo per ricevere i messaggi IT-alert, e inoltre, potrebbero non emettere suoni di notifica se la suoneria è silenziata.

    È importante notare che non è necessario scaricare alcuna applicazione per ricevere i messaggi IT-alert. Tuttavia, in alcuni casi, potrebbe essere necessario verificare la configurazione del dispositivo, ad esempio se è stato effettuato il ripristino da un backup o se si utilizza una versione vecchia del sistema operativo. In questi casi, è consigliabile assicurarsi che il dispositivo sia correttamente configurato per ricevere gli avvisi di emergenza.

    La sperimentazione

    Da diversi mesi, il sistema IT-alert è in fase di sperimentazione. Durante questo periodo, è stata realizzata l’infrastruttura che consente la connessione tra le CBE (cell broadcast entity) in ridondanza su due nodi e i CBC (cell broadcast centre) degli operatori di telefonia.

    La fase iniziale della sperimentazione ha incluso test per l’implementazione tecnologica, l’invio e la ricezione di messaggi in vari formati, nonché l’analisi dei feedback ricevuti. Tali test sono stati eseguiti durante le esercitazioni di protezione civile “Vulcano 2022” e “Sisma dello Stretto 2022”.

    IT Alert

    Un’attenzione particolare è stata rivolta alla sicurezza dei sistemi e dei processi, i quali saranno ulteriormente controllati e verificati nelle prossime fasi di test.

    Parallelamente all’attività di definizione dell’infrastruttura tecnologica, dal 2022 è stata avviata anche la sperimentazione coinvolgendo la popolazione.

    L’esercitazione operativa “Vulcano 2022”, tenutasi sull’isola di Vulcano dal 7 al 9 aprile 2022, è stata la prima occasione in cui il sistema IT-alert è stato testato in situazioni reali. Durante questa esercitazione, sono stati inviati due messaggi ai dispositivi presenti sull’isola: il primo conteneva informazioni sull’evento eruttivo simulato imminente e le norme di comportamento da seguire (come raggiungere le aree di emergenza previste dal piano di protezione civile), mentre il secondo avvisava i cittadini della conclusione delle attività esercitative.

    In Sicilia e Calabria

    Dal 4 al 6 novembre 2022, si è tenuta l’esercitazione nazionale di protezione civile “Sisma dello Stretto 2022” nelle regioni Calabria e Sicilia. Durante questa esercitazione, il sistema di allarme pubblico IT-alert è stato sperimentato per il rischio di maremoto. È stata la prima volta in cui il sistema è stato testato su una platea di oltre 500.000 persone, che si trovavano nei 22 comuni costieri coinvolti nella simulazione di un terremoto di magnitudo 6.0 con epicentro in provincia di Reggio Calabria, in grado di generare un maremoto potenzialmente colpendo alcuni comuni costieri del reggino e del messinese.

    Durante l’esercitazione, un sito web ha raccolto le risposte a un questionario informativo e ha registrato oltre 4 milioni e mezzo di utenti, principalmente attraverso dispositivi mobili. Tra i partecipanti, il 96% dei 20.000 utenti che hanno compilato il questionario ha confermato di aver ricevuto correttamente il messaggio IT-alert.

    A partire da giugno 2023, saranno organizzati i primi test regionali di invio del messaggio IT-alert, coordinati dal Dipartimento della Protezione Civile, le Regioni coinvolte, la Commissione Protezione Civile della Conferenza delle Regioni e Province Autonome e l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani). I test si svolgeranno seguendo il calendario seguente:

    • 28 giugno: Toscana
    • 30 giugno: Sardegna
    • 5 luglio: Sicilia
    • 7 luglio: Calabria
    • 10 luglio: Emilia-Romagna

    Entro la fine del 2023, verranno effettuati ulteriori test nelle altre Regioni e nelle Province Autonome di Bolzano e Trento.

    L’obiettivo di questi test è far conoscere IT-alert come il nuovo sistema di allarme pubblico, che potrebbe essere utilizzato in caso di gravi emergenze e catastrofi imminenti per raggiungere i territori interessati. In questa fase, l’attenzione non è focalizzata sui dettagli dei rischi specifici o sui comportamenti da seguire, ma piuttosto sulla presentazione del sistema di allarme stesso.

  • Sere FAI d’Estate, la Sicilia si fa bella

    Sere FAI d’Estate, la Sicilia si fa bella

    Durante le serate estive, il FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) organizza diversi eventi – sotto il nome di “Sere FAI d’Estate” – per godersi l’atmosfera unica del tramonto. Da luglio a settembre, i beni del FAI rimangono aperti oltre l’orario normale, offrendo l’opportunità di vivere esperienze speciali. Queste serate estive offrono molte possibilità di intrattenimento e svago, inclusi aperitivi all’ombra di maestosi alberi secolari e esperienze culinarie sotto il cielo stellato. Inoltre, i visitatori possono godersi concerti e spettacoli sotto la luna piena, partecipare a lezioni di astronomia per scoprire i segreti del cielo notturno e partecipare a visite guidate tematiche per approfondire vari aspetti storici e culturali.

    L’evento offre anche l’opportunità di partecipare a incontri e presentazioni di libri, arricchendo l’esperienza con momenti culturali e di condivisione. In sostanza, le serate estive del FAI diventano un’occasione unica per trascorrere momenti speciali in luoghi suggestivi e storici, immergendosi nella bellezza dell’arte, della natura e della cultura italiana al calar del sole.

    Al Giardino della Kolymbethra la rassegna estiva “Al calar del sole”

    Il Giardino della Kolymbethra è un antico giardino situato nella Valle dei Templi ad Agrigento. Si tratta di un’oasi naturale all’interno della Valle dei Templi ed è caratterizzato da una vegetazione rigogliosa e da una vasta varietà di piante, tra cui alberi di agrumi, ulivi, fichi e altre specie mediterranee. Questo giardino è noto anche per la presenza di un antico serbatoio d’acqua, chiamato “kolymbethra”, da cui prende il nome. Grazie alle sue caratteristiche uniche, il Giardino della Kolymbethra è diventato un luogo di interesse sia per i turisti che per gli amanti della natura e della storia. Negli ultimi anni, il giardino ha ospitato vari eventi culturali, come spettacoli di musica, teatro, e altre forme d’arte. Questi eventi offrono ai visitatori l’opportunità di immergersi nell’atmosfera magica di questo luogo storico e di godere della sua bellezza naturale.

    Il Giardino della Kolymbethra dà il via alla sua rassegna estiva chiamata “Al calar del sole”, con un’interessante serie di eventi organizzati per le serate di luglio, agosto e settembre. In particolare, le serate di luglio sono previste per il venerdì 7, sabato 15, sabato 22, venerdì 28 e sabato 29. Ad agosto, gli appuntamenti si terranno la domenica 6, mercoledì 9, giovedì 10, sabato 12, domenica 13, giovedì 17, sabato 19 e domenica 26. Infine, a settembre, ci saranno eventi il sabato 2, domenica 3 e domenica 10.

    Questi appuntamenti promettono una varietà di intrattenimento coinvolgente, con musica, arti e performance, tutto in un’atmosfera piacevole e conviviale. Il Giardino della Kolymbethra diventa così una destinazione imperdibile per trascorrere serate indimenticabili all’insegna della cultura, dell’arte e della buona compagnia, godendo della magia del tramonto in un ambiente suggestivo e accogliente.

    Sere Fai d’Estate: Aperitivi letterari e Fuori cantina

    Per il ciclo di Aperitivi letterari in programma a luglio (nei giorni: venerdì 14, domenica 16 e domenica 30), ad agosto (nei giorni: sabato 5, mercoledì 16, sabato 20) e a settembre (solo sabato 9), letture, incontri con autori, intermezzi artistici e teatrali tutto accompagnato da un calice di vino.

    Un altro evento imperdibile è Fuori Cantina, una rassegna di incontri tematici dedicati alla scoperta delle eccellenze enologiche delle prestigiose cantine siciliane e della provincia di Agrigento.

    Gli appuntamenti si terranno tutti i venerdì sera, dal 21 luglio al 1° settembre, offrendo un’esperienza coinvolgente e sensoriale. Durante questa rassegna, i partecipanti avranno l’opportunità di intraprendere un vero e proprio viaggio attraverso le suggestioni dei vigneti, immersi tra ulivi e alberi di agrumi, in compagnia di esperti e sommelier del settore vinicolo.

    L’iniziativa è patrocinata dal Parco della Valle dei Templi e da Diodoros, un progetto che mira a valorizzare il patrimonio culturale, paesaggistico e agricolo della Valle dei Templi. Questo evento speciale è realizzato in collaborazione con il giornalista ed esperto di vini, Salvo Ognibene.

    Fuori Cantina rappresenta un’opportunità unica per gli amanti del vino di scoprire e degustare le prelibatezze enologiche della regione, in un contesto affascinante e culturale, arricchendo così il viaggio sensoriale con la bellezza della natura e del patrimonio culturale dell’area.

    Astronomi per una notte

    Quest’anno, sarà possibile partecipare a “Astronomi per una notte” con due entusiasmanti appuntamenti, previsti per domenica 23 luglio e domenica 27 agosto. Si tratta di una serata speciale completamente dedicata all’osservazione del cielo stellato attraverso il telescopio, alla scoperta di ammassi stellari, nebulose e galassie, con l’accompagnamento degli operatori del Planetario di Palermo.

    I partecipanti avranno l’opportunità di immergersi nel magico mondo dell’astronomia e di apprezzare la bellezza del cosmo, il tutto in compagnia di esperti che guideranno questa affascinante esperienza.

    Inoltre, in questa serata unica, i partecipanti avranno a disposizione un buon calice di vino da gustare vicino a un maestoso ulivo secolare, curato con attenzione dal Mediterraneo Yachting Club. Questo renderà l’atmosfera ancora più piacevole, unendo il piacere dell’osservazione delle meraviglie celesti con il gusto della buona compagnia e dell’ottimo vino.

    “Astronomi per una notte” è un’occasione imperdibile per trascorrere serate indimenticabili sotto il cielo stellato, immergendosi nella bellezza dell’universo e condividendo momenti piacevoli in un contesto suggestivo e accogliente

    Tutte le tariffe di “Sere FAI d’Estate

    Tariffe d’ingresso per gli eventi di “Sere FAI d’Estate“:

    • Al calar del sole: 7 euro (intero), ingresso gratuito per gli iscritti al FAI, 5 euro per residenti e studenti dai 19 ai 25 anni, 2 euro per ragazzi dai 6 ai 18 anni, 15 euro per gruppi familiari (2 adulti e 2 ridotti).
    • Aperitivi letterari: 12 euro (intero), 5 euro per gli iscritti al FAI, 10 euro per residenti e studenti dai 19 ai 25 anni, 2 euro per ragazzi dai 6 ai 18 anni.
    • Fuori cantina: 20 euro (intero), 10 euro per gli iscritti al FAI, 5 euro per un ridotto speciale per i bambini dai 6 ai 12 anni, il quale include anche il laboratorio.
    • Astronomi per una notte: 7 euro (intero), ingresso gratuito per gli iscritti al FAI, 5 euro per residenti e studenti dai 19 ai 25 anni, 2 euro per ragazzi dai 6 ai 18 anni, 15 euro per gruppi familiari (2 adulti e 2 ridotti).
  • Tabbiani a Catania, il mister è arrivato

    Tabbiani a Catania, il mister è arrivato

    E’ arrivato Tabbiani a Catania e il mister è stato subito interpellato prime sensazioni all’arrivo, ma non si è fatto pregare. «Bellissime, dai. Ho visto gente all’aeroporto, tante richieste di foto, si percepisce appena si arriva la passione dei catanesi nei confronti del Catania. Un grande onore essere qua.»

    «Io ho avuto più colloqui con il direttore, perché in questo periodo parlavamo di idee da affrontare o perché parlavamo dei ragazzi che facevano già parte della rosa, quindi domani incontrerò il vicepresidente dopo averlo incontrato tante volte prima di trovare l’accordo.»

    Sarà un calcio aggressivo e propositivo quello di Tabbiani a Catania?

    Tabbiani ha anche risposto serenamente alle domande rivolte allo stile di gioco, che è stato definito aggressivo e propositivo. «Sì, a me piace una squadra che va a cercare di prendere palla il prima possibile, cercare di avere un po’ di dominio dentro la partita e avere soluzioni per essere offensivi ma soprattutto propositivi nella voglia di andare a correre in avanti, sia con che senza palla. Questo è quello che cercheremo di fare con i ragazzi e non vedo l’ora d’iniziare per portare avanti queste idee. Poi certo l’alchimia fra noi staff e i ragazzi sarà quello che potrà fare la differenza.»

    Poi una confessione sul passato. «Quand’ero a Cremona il Catania ha vinto il campionato di serie B e mi ricordo una partita che perderemmo 4 a 1 in casa, se non ricordo male. C’era tutto il settori ospiti pieno e mi è rimasto il ricordo di una squadra all’epoca forte, quell’anno il Catania vinse il campionato, ma soprattutto di una tifoseria che seguiva in massa la squadra. I ricordo che ho, quindi, sono molto positivi ma soprattutto vedendo l’anno scorso tutto il percorso che hanno fatto i tifosi allo stadio e la squadra mi fa capire che sono arrivato in una grande piazza e che sono orgoglioso di poterne fare parte.»

    La chiusa però è tutta per la città di Catania. «Tutti quelli a cui ho detto “vado a Catania” mi hanno detto come sia una città bellissima, stupenda e quindi ora sono curioso di vederla. Forza Catania!»

    La stima di Grella per Tabbiani a Catania

    Anche Grella ha spiegato le motivazioni della scelta di Tabbiani. «Non è stata una scelta facile, abbiamo impiegato tanto tempo e usato i criteri giusti per fare andare avanti un club che vuole avere un’identità chiara – afferma – . Tabbiani è un ragazzo semplice con dei valori, ha fame e vuole arrivare in Serie A. Ha fatto la gavetta e guadagnato il suo posto sul campo lavorando in situazioni non facili, ma cercando di trovare in ogni caso soluzioni moderne, innovative, mantenendo una sua idea di calcio. Anche sotto il profilo umano mi sono trovato con lui subito a mio agio».

    «L’idea che vogliamo portare avanti è la ricerca del modo di giocare più alto, aggressivo, fisico – ha poi proseguito Grella – . Abbiamo esaminato una lunga lista di allenatori, tutti con delle ottime caratteristiche ma si è puntato lo sguardo su colui che avrebbe potuto sposare maggiormente le nostre idee».

    Sul calciomercato, invece, afferma: «Le idee di Laneri sulla composizione della rosa sono molto in linea con le mie. Vogliamo confrontarci anche con l’allenatore. Monitoriamo un elenco abbastanza nutrito di giocatori. Le decisioni saranno legate al budget e alle caratteristiche precise che cerchiamo, non tanto l’importanza del nome quanto la caratteristica, la voglia di venire a Catania e fare qualcosa di speciale per noi e per se stesso».

    Le ultime dal calciomercato

    Il presidente Pelligra, tramite un comunicato stampa diffuso venerdì, ha esaltato il contributo di tutti coloro che hanno reso possibile una stagione impeccabile, culminata nel ritorno immediato del Catania nel calcio professionistico. Tuttavia, il focus ora è sulla ripartenza, e ci saranno pochi confermati, mentre il club accoglierà molti volti nuovi.

    Negli ultimi giorni, sono stati ufficializzati i primi addii, a partire dall’allenatore Giovanni Ferraro e il suo fedele collaboratore Gaetano Toto. Inoltre, Fabio Arena ha lasciato il ruolo nello staff dirigenziale del Catania per unirsi al progetto Modica, e il preparatore atletico Giuseppe Di Mauro si è trasferito al Ragusa.

    Per quanto riguarda i calciatori, Simone Baldassar ha concluso il suo prestito al Catania dal Pordenone e si è accordato con la SSD Dolomiti Bellunesi, che milita nella Serie D. Alessandro Groaz, portiere, è tornato alla sua squadra di appartenenza, la Triestina. Il giovane Gennaro Scognamiglio, dopo il prestito dalla Cavese, si allena ora con la Virtus Vesuvio.

    Il Catania sta cercando di riportare in Sicilia Marco Chiarella, Mattia Vitale e Klavs Bethers. Tuttavia, per tutti i calciatori della squadra rossazzurra, che ora sta passando da una società dilettantistica a una professionistica, sarà necessario firmare un nuovo accordo con il Catania per continuare eventualmente l’esperienza sotto la squadra etnea.

  • Serie C, calendario Catania e dove vedere le partite

    Serie C, calendario Catania e dove vedere le partite

    Il prossimo 27 agosto avrà inizio il campionato di Serie C, che presenterà un formato interessante. Saranno coinvolte 60 squadre, suddivise su base geografica in 3 gironi composti da 20 squadre ciascuno. L’obiettivo per le squadre partecipanti sarà quello di ottenere la promozione in Serie B. Le vincitrici dei tre gironi e la squadra vincitrice dei play-off otterranno la promozione diretta nella Serie B, il che renderà la lotta per il primo posto ancora più avvincente. D’altra parte, le tre squadre che si classificheranno all’ultimo posto in ciascun girone retrocederanno in Serie D, mentre altre due squadre per girone saranno determinate attraverso i play-out e retrocederanno anch’esse.

    Un ulteriore incentivo per le squadre partecipanti è la partecipazione alla Supercoppa di Serie C, riservata alle squadre vincitrici di ciascun girone. Questo offre loro l’opportunità di competere per un titolo aggiuntivo e dimostrare la propria superiorità.

    Quando comincia la serie C

    Quella del 2023/24 sarà la 50ª edizione del campionato di Serie C. Attraverso un comunicato ufficiale la Lega ha voluto ufficializzare le date. Prima giornata il 27 agosto. Si giocherà anche il 23 dicembre con l’ultimo turno prima della sosta natalizia. Dopo una settimana dal termine del campionato (5 maggio) si giocheranno invece i playoff, mentre le sfide dei playout saranno sabato 11 e 18 maggio. Domenica 20 agosto partirà anche la Coppa Italia di Serie C, che in questa ultima edizione è stata vinta dal Vicenza in finale contro la Juventus Next Gen. Nella passata stagione i gironi sono stati vinti da Feralpisalo’, Reggiana e Catanzaro, raggiunte in Serie B dal Lecco, vincitrice dei play-off. Quest’anno dalla Serie B sono arrivate Benevento, Spal, Brescia e Perugia. Dalla Serie D Sestri LevanteLumezzane, Legnago, Giana Erminio, Arezzo, Pineto Calcio, Sorrento, Brindisi e Catania.  La Serie C anche nella stagione 2023/24 sarà un campionato tutto da vivere, da scoprire, ricco di talenti emergenti che hanno la loro occasione. Il loro trampolino di lancio per arrivare alle serie superiori e affermarsi definitivamente. 

    Dove vedere le partite del calcio catania 2023

    Su DAZN è possibile guardare tutte le partite del campionato di Serie C in streaming live e on demand, utilizzando un dispositivo connesso a Internet. Grazie all’accordo di subdistribuzione recentemente stipulato con Eleven Sports in Italia, tutte le partite del campionato di Serie C sono disponibili sulla piattaforma Dazn.

    A partire dal 24 luglio 2023, Eleven Sports non sarà più accessibile in Italia e tutti i contenuti sportivi di cui deteneva i diritti saranno visibili su DAZN. Gli abbonati di Eleven Sports che si trovano in chiusura possono beneficiare di uno sconto sui piani Dazn Start o Dazn Standard.

    Inoltre, Rai Sport trasmetterà una partita a settimana della Serie C ogni lunedì sera, mentre Sky Sport potrebbe decidere di seguire la formula dello scorso anno con la diretta simultanea di alcune gare.

    Costi

    Per accedere alla Serie C 2023/24 sarà necessario abbonarsi a Dazn. Il prezzo per guardare la Serie C su Dazn è di 29,99 euro al mese per l’abbonamento Standard. Con questo abbonamento, si può godere degli eventi live su due dispositivi registrati contemporaneamente, a patto che entrambi siano connessi alla stessa rete internet della propria abitazione.

    Per chi desidera un’esperienza più avanzata, è possibile sottoscrivere l’abbonamento Plus al costo di 44,99 euro al mese. Questo tipo di abbonamento consente di guardare in contemporanea gli eventi live trasmessi o i contenuti on demand su due dispositivi registrati, anche se si trovano in luoghi diversi.

    Spero che questa parafrasi sia utile. Se hai altre domande o hai bisogno di ulteriori informazioni, sarò felice di aiutarti.

    Grella: “Fiducia in Tabbiani”

    Vincenzo Grella, vicepresidente del Catania, ha parlato della scelta di mister Luca Tabbiani dalle colonne de La Gazzetta dello Sport – ed. Sicilia & Calabria: “Ha tutte le carte in regola per lavorare bene da nuovo allenatore del Catania. Non sono i risultati del recente passato a contare, ma la motivazione che ha l’uomo, soprattutto. Abbiamo intravisto grandi capacità? E le ha: Tabbiani approda in Sicilia con grande entusiasmo e una fame di successo che arriva attraverso il lavoro. Abbiamo avuto conferma sulla voglia di mettersi in discussione in una piazza così esigente, importante, che va costantemente a sostegno”

    Circolano già nomi di giocatori che potrebbero fare al caso della squadra rossazzurra: il difensore Calapai, gli attaccanti Caturano e Patierno per esempio, ma Grella frena: “Un giocatore, da solo, non potrà mai vincere. Il nostro collettivo sarà la fortuna del club. Cercheremo sempre di osservare e dialogare con ragazzi che vengano a Catania con la giusta mentalità. Vogliamo creare e formare un gruppo che non duri solo un anno ma nel tempo”.

  • Cosa vedere a Piazza Armerina

    Cosa vedere a Piazza Armerina

    Piazza Armerina, situata nella meravigliosa regione della Sicilia centrale, è una località ricca di storia, arte e cultura. Con le sue incantevoli attrazioni, offre ai visitatori un’esperienza indimenticabile. Scopriamo insieme cosa vedere in questa affascinante città.

    piazza armerina
    A cityscape of Piazza Armerina, a hilltop village in the Enna province of Sicily, Italy

    Imperdibile è il Duomo di Piazza Armerina, dedicato alla Madonna delle Vittorie. Questa maestosa cattedrale, risalente al XIII secolo, presenta un mix di stili architettonici, tra cui gotico, rinascimentale e barocco. All’interno, i visitatori rimarranno affascinati dagli altari di marmo, dai dipinti e dalle opere d’arte che adornano l’edificio.

    La villa del casale di Piazza Armerina

    La Villa Romana del Casale, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, risale al IV secolo d.C. Fu costruita come residenza di campagna per un membro dell’aristocrazia romana, e ciò che la rende davvero unica e spettacolare sono i suoi mosaici straordinariamente ben conservati.

    Villa del Casale ruins, Piazza Armerina, Sicily
    Villa del Casale ruins, Piazza Armerina, Sicily

    Il complesso della villa copre un’area di oltre 10.000 metri quadrati e comprende più di 40 stanze, cortili e bagni. Ciò che rende la Villa Romana del Casale unica sono i suoi pavimenti decorati con mosaici eccezionali, che rappresentano scene mitologiche, episodi di caccia, scene di vita quotidiana, quadri di animali e molto altro ancora.

    I mosaici di Piazza Armerina

    Uno dei mosaici più celebri e affascinanti è il “Bikini Girls”. Questo mosaico raffigura un gruppo di giovani ragazze che si esercitano in varie attività fisiche e sportive, indossando bikini che sembrano straordinariamente moderni. È una rappresentazione unica e affascinante dell’antica cultura romana.

    mosaici piazza armerina
    Mosaics of the roman Villa del Casale in Piazza Armerina depicting the daily life and customs of the ancient Romans

    Un altro mosaico di grande bellezza è quello chiamato “La Grande Caccia”. Questo straordinario lavoro d’arte raffigura scene di caccia, con animali selvatici, cacciatori e cani in movimento. La ricchezza di dettagli e la vivacità dei colori creano un’atmosfera coinvolgente che trasporta i visitatori in un’epoca lontana.

    La Villa Romana del Casale è una testimonianza straordinaria dell’abilità degli antichi artigiani romani nell’arte del mosaico. I mosaici sono realizzati con una grande varietà di piccole tessere di pietra colorata, creando un effetto visivo sorprendente e unico.

    La villa offre anche una panoramica sulla vita quotidiana dell’epoca romana. Le stanze sono arredate con elementi architettonici affascinanti, come colonne, archi e capitelli scolpiti, che mostrano il gusto e lo stile dell’epoca. Oltre ai mosaici, la Villa Romana del Casale ospita un museo che espone i reperti rinvenuti durante gli scavi, tra cui statue, vasi e oggetti di uso quotidiano. Questo museo offre ulteriori informazioni sulla vita e la cultura dell’epoca romana, completando così l’esperienza del visitatore.

    Il parco archeologico di Morgantina

    Non lontano dal Duomo, si trova il Palazzo Trigona della famiglia nobiliare locale. Questo palazzo barocco, con la sua facciata elegante e i giardini lussureggianti, è una testimonianza del passato nobile di Piazza Armerina. Oggi, ospita il Museo della Civiltà Contadina, dove è possibile scoprire la vita tradizionale e l’artigianato dell’epoca.

    Per gli amanti della natura, una visita al Parco Archeologico di Morgantina è un must. Situato a pochi chilometri da Piazza Armerina, questo sito archeologico offre uno sguardo sulla città antica greco-romana di Morgantina. I visitatori possono esplorare le rovine delle antiche abitazioni, i teatri e i templi, immersi in un paesaggio pittoresco.

    Infine, non si può lasciare Piazza Armerina senza gustare la deliziosa cucina siciliana. I ristoranti e le trattorie locali offrono piatti tradizionali come la pasta alla Norma, i cannoli siciliani e i famosi dolci di mandorla. I sapori autentici e i prodotti locali renderanno il tuo viaggio a Piazza Armerina ancora più memorabile.

  • Autonomia differenziata, Schifani “Stato compensi insularità”

    Autonomia differenziata, Schifani “Stato compensi insularità”

    Il presidente della Regione, Renato Schifani, torna a parla di autonomia differenziata e afferma che la quantificazione dei costi dell’insularità è stata effettuata dalla Regione in collaborazione con le università siciliane e Prometeia. Per quanto riguarda l’insularità si fa ovviamente riferimento alla condizione di isola, che condiziona la Sicilia a partire da trasporti. Questa valutazione è stata unanimemente riconosciuta dalla Commissione paritetica dopo il confronto con gli organismi dello Stato e successivamente trasmessa al ministero dell’Economia. Secondo Schifani, tali costi dovrebbero essere gradualmente compensati dallo Stato per affrontare il divario e la marginalità insulare tramite meccanismi come la continuità territoriale, la fiscalità di sviluppo e la perequazione infrastrutturale.

    Il ponte sullo Stretto, sebbene richiederà del tempo per essere realizzato, rappresenta un primo e importante passo avanti, anche se attenuerà solo gli effetti dell’insularità e non potrà eliminarli completamente. Pertanto, rimane ancora il compito dello Stato e delle aziende nazionali di adottare le misure necessarie per eliminare gli svantaggi derivanti da questa situazione, come previsto dall’articolo 119 della Costituzione.

    Schifani: “Insularità costa 6 miliardi l’anno”

    «La condizione di insularità grava sulla Sicilia per oltre 6 miliardi di euro all’anno, il che comporta che ogni siciliano subisce un onere occulto di circa 1.200 euro per compensare il divario con il resto della penisola che la marginalità insulare impone.»

    Autonomia differenziata sicilia

    «Il regionalismo differenziato che ha iniziato l’iter approvativo – ha continuato poi Schifani – per essere un’opportunità anche per il Sud della Nazione deve pienamente riconoscere i livelli essenziali delle prestazioni (LEP), ossia i meccanismi che garantiscono l’eguaglianza sostanziale tra i cittadini. Su questo saremo vigili e intransigenti. Abbiamo già ottenuto che sui LEP si pronunci il Parlamento e che sia rispettata la precondizione del regionalismo differenziato: il pieno e preventivo riconoscimento dell’insularità attraverso le misure di perequazione e compensazione. Si tratta di un fondamentale diritto dei siciliani che intendiamo difendere sino in fondo – ha poi concluso il presidente della Regione – ma anche è una precondizione posta dalla stessa Costituzione la quale prevede che l’attuazione del regionalismo differenziato avvenga nel rispetto delle previsioni dell’art. 119 Cost. e, quindi, del pieno rispetto del diritto costituzionale dell’insularità.»

    Autonomia differenziata, c’è preoccupazione nei sindacati

    I segretari generali di Cgil e Uil Sicilia, Alfio Mannino e Luisella Lionti, hanno espresso preoccupazione riguardo dichiarazioni rilasciate oggi dal presidente della Regione, Renato Schifani, in merito allo studio condotto con la partecipazione delle università siciliane e di Prometeia sui costi dell’insularità.

    «Le ultime dichiarazioni del presidente Schifani sull’Autonomia differenziata confermano le nostre preoccupazioni. E nulla cambia se si muta etichetta alla riforma Calderoli, parlando di Regionalità differenziata. Sappiamo, per ammissione dello stesso presidente, quanto sia alto per la Sicilia il costo dell’insularità e quanto poco sia stato fatto dallo Stato per colmare questo gap. Scopriamo, inoltre, quanto lo stesso presidente sia preoccupato dalla nebbia che circonda i Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni, tanto da dover precisare che sarà vigile e intransigente sui meccanismi di garanzia dell’eguaglianza sostanziale tra i cittadini. Ma davvero, presidente, non intende rispondere alla richiesta che le viene fatta da migliaia di siciliani attraverso la nostra petizione e ritirare, quindi, la sua adesione alla riforma?»

  • Isola Bella riapre dopo la manutenzione

    Isola Bella riapre dopo la manutenzione

    Dopo aver completato alcune attività di manutenzione di routine e straordinaria riapre Isola Bella, uno dei siti di maggiore valore storico, culturale e naturalistico e fra i più amati in tutta la Sicilia. Gestito dal Parco archeologico Naxos Taormina, ha riaperto al pubblico venerdì 23 giugno 2023. Nel corso degli ultimi tre anni, il Parco, guidato da Gabriella Tigano, ha eseguito vari interventi di manutenzione, compresi alcuni lavori urgenti necessari a seguito dell’eccezionale mareggiata avvenuta lo scorso febbraio, per un valore complessivo di oltre mezzo milione di euro.

    Scarpinato: “Isola Bella uno dei simboli”

    Nel comunicato della Regione Siciliana, l’Assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Scarpinato, ha espresso il suo commento sulla riapertura di Isola Bella: “Isola Bella è uno dei simboli più rappresentativi della Sicilia, molto amata dai visitatori che affollano l’isola soprattutto durante l’estate”.

    L’Assessore ha ritenuto gli interventi di manutenzione “fondamentali”, sottolineando che essi sono stati complessi in termini logistici e impegnativi dal punto di vista economico. Tali interventi sono stati pianificati dalla direttrice Tigano durante il periodo invernale. Francesco Scarpinato ha concluso affermando che questi interventi consentono ora ai residenti e ai visitatori di vivere un’esperienza di visita eccezionale sull’isolotto e sulla sua originale villa, un’opera unica nel patrimonio della Regione Siciliana, che include anche preziosi reperti subacquei.

    Gli interventi di manutenzione a Isola Bella

    Isola Bella, un sito estremamente delicato di interesse storico, culturale e naturalistico, è circondata dal mare e collegata alla terraferma solo attraverso un sottile istmo di terra soggetto alle maree di bassa e alta marea. Ogni anno, il Parco archeologico Naxos Taormina programma complessi lavori di manutenzione per questo sito, che vengono eseguiti durante la bassa stagione.

    isola bella sicilia

    Questi interventi di manutenzione si concentrano principalmente sulla storica Villa Bosurgi, che rappresenta un esempio di bioarchitettura ante litteram, con padiglioni mimetizzati tra le naturali rientranze delle rocce e il lussureggiante parco botanico.

    Il lavoro appena completato ha principalmente interessato lo storico porto, dove attraccavano le imbarcazioni degli ospiti e venivano scaricate le scorte alimentari per i lunghi soggiorni della famiglia Bosurgi. Questo è il terzo intervento straordinario curato dal Parco archeologico Naxos Taormina, che ha ristrutturato, tra le altre cose, i due piani del corpo principale, le spettacolari terrazze affacciate sul mare, la piscina coperta, la piscina all’aperto (dotata di una rete di protezione) e i sentieri immersi nel verde.

    Ripristinati i danni delle piogge e mareggiate

    Grazie all’intervento di abili rocciatori edili specializzati in lavori acrobatici, i lavori di manutenzione hanno reso sicura anche la parete rocciosa che si affaccia sulla piscina all’aperto e hanno ancorato un pino marittimo inclinato, che rappresentava un pericolo per i sentieri e la sicurezza dei visitatori.

    A seguito delle intense piogge e mareggiate che hanno colpito la costa del Mar Ionio lo scorso febbraio, causando danni al litorale di diversi comuni, vi sono stati molti danni. Danni che hanno reso necessario un intervento urgente e non programmato per ripristinare i servizi sotterranei che collegano l’isolotto alla terraferma, spostati dalla loro posizione abituale a causa delle onde e delle mareggiate.

    Ora che i lavori sono stati completati, Isola Bella, con il suo intricato labirinto di sentieri immersi nel verde, le porte nascoste e incastonate nella roccia, il piccolo museo con reperti di archeologia subacquea e l’esposizione sulla storia dell’isola, è completamente accessibile tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00. Il costo del biglietto intero è di 4 euro, mentre quello ridotto è di 2 euro.

  • Sant’Alfio, patrono di Tre Castagni

    Sant’Alfio, patrono di Tre Castagni

    Torniamo con la nostra rubrica dedicata ai santi patroni della Sicilia e alle loro feste. Quest’oggi raccontiamo le vicende e le celebrazioni riguardanti Sant’Alfio.

    La storia di Sant’Alfio

    La storia di Sant’Alfio risale all’epoca dell’Impero Romano, un periodo in cui il cristianesimo era ancora in fase di diffusione e gli imperatori romani perseguitavano i seguaci di questa nuova religione. Nato a Lentini, in Sicilia, Sant’Alfio crebbe in una famiglia devota che lo educò nei principi della fede cristiana.

    La leggenda narra che Sant’Alfio fosse un soldato romano che, insieme ai suoi due fratelli, Cirino e Filadelfo, decise di abbandonare l’esercito e convertirsi al cristianesimo. Questa scelta di fede li mise in conflitto con le autorità romane e li portò a diventare dei perseguitati. Nonostante le minacce e le torture, i tre fratelli si rifiutarono di rinunciare alla loro fede.

    La persecuzione contro i cristiani era particolarmente intensa in quei tempi, e Sant’Alfio, insieme ai suoi fratelli, fu arrestato e sottoposto a vari tormenti. La leggenda racconta che i tre fratelli furono legati a un palo e flagellati, ma nonostante le sofferenze, rimasero saldi nella loro fede.

    La loro resistenza e il loro coraggio divennero un esempio per molti altri cristiani che subivano persecuzioni. Tuttavia, l’opposizione delle autorità romane non cessò, e Sant’Alfio, Cirino e Filadelfo furono condannati a morte. La tradizione sostiene che furono decapitati per la loro fedeltà a Cristo.

    I Santi Martiri

    La celebrazione della Festa dei Santi Martiri di Trecastagni ha inizio il primo giorno di maggio con il suono di ventuno colpi di cannone sparati dal Forte Mulino a vento. Questa festività è caratterizzata da una serie di eventi che si alternano alle celebrazioni religiose, rendendola ancora più speciale. Tra questi eventi vi è la tradizionale Sagra delle musiche e la cantata in onore dei Santi Martiri, la gara Piromusicale delle sezioni cittadine “S. Alfio”, “Tondo” e “Collegiata”, e la fiera di Piano Sciarelle, inaugurata nella vigilia della festa dei Santi Martiri di Trecastagni.

    Durante la giornata delle Reliquie dei Santi Martiri, le reliquie vengono portate in una suggestiva processione per le strade del centro. Il corteo è aperto dal clero, dalle autorità civili e militari e dalle diverse confraternite. Il 10 maggio, giorno solenne della festa dei Santi Martiri di Trecastagni, a mezzogiorno i simulacri vengono accolti sul sagrato del santuario dai fedeli festanti, che li accompagneranno lungo le vie del paese.

    Inoltre, la prima domenica di settembre si commemora il passaggio dei Santi Martiri da Trecastagni con l’esposizione dei tre simulacri sull’altare maggiore, le celebrazioni eucaristiche e la processione. Questo momento speciale riunisce la comunità per onorare la memoria dei Santi Martiri e rafforzare il legame tra i fedeli e la loro fede.

    La festa di Sant’Alfio a Tre Castagni


    La Festa di Sant’Alfio è una festività di grande importanza che si svolge dal 1 al 17 maggio a Trecastagni, nella provincia di Catania. Il momento culminante di questa celebrazione avviene durante la notte tra il 9 e il 10 maggio con la Processione dei Nuri. Questa notte è comunemente chiamata “notte santa” ed è considerata l’evento più significativo di tutta la festa.

    Centinaia di pellegrini intraprendono un cammino a piedi, scalando le pendici dell’Etna in preghiera, portando con sé grandi ceri fino al santuario di Sant’Alfio. Questo corteo di pellegrini è noto come la Processione dei Nuri, poiché coloro che partecipano camminano a piedi nudi (chiamati “nuri” in dialetto) e indossano solamente mutandoni e camicie bianche.

    All’arrivo al Santuario, che avviene all’alba, i pellegrini vengono accolti dal suono delle campane e dai colpi di cannone sparati a salve, annunciando l’inizio della messa solenne. La cerimonia è caratterizzata da una solenne celebrazione eucaristica, con preghiere, canti e lodi a Sant’Alfio.

    Durante la messa, i pellegrini si riuniscono intorno all’altare, mostrando la loro devozione e gratitudine al santo. È un momento di profonda spiritualità, in cui i fedeli chiedono la protezione e l’intercessione di Sant’Alfio nelle loro vite. Dopo la messa, i pellegrini si scambiano abbracci e benedizioni, creando un senso di unità e condivisione tra i partecipanti.

    La Processione dei Nuri e la celebrazione della festa di Sant’Alfio sono eventi di grande importanza per la comunità di Trecastagni e per tutti i fedeli che vi partecipano. Queste tradizioni secolari mantengono vivo il ricordo di Sant’Alfio, il suo martirio e la sua devozione alla fede cristiana. Oltre a essere un momento di religiosità, la festa rappresenta anche un momento di unione e di condivisione tra la comunità, creando un legame indissolubile tra i residenti e il loro patrono, Sant’Alfio.

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  • MonuMarket, l’artigianato al Monumento ai Caduti

    MonuMarket, l’artigianato al Monumento ai Caduti

    Sabato 24 giugno e la domenica 25 giugno, a partire dalle 17:30, chi vorrà godere della vicinanza del nostro mare ma anche dell’artigianato più ricercato potrà farlo al MonuMarket presso il Monumento dei Caduti a Catania, nella zona di San Giovanni Licuti. Questo evento è organizzato dall’Associazione Culturale Reba in collaborazione con Crisart Lab.

    L’architetto Renato Basile, direttore del Monumento ai Caduti, e Olga Scaglione di ‘Ti ci voglio portare’ sono concordi nell’affermare che collaborando si possono regalare a Catania spazi di condivisione, rigenerazione urbana, crescita e sviluppo. E’ ricercando questo sinergia che il Monumento ai Caduti, restituito alla città, si apre a un nuovo progetto chiamato MonuMarket. Si tratta di un’occasione che si affianca alla Monu Gallery e permetterà a numerosi artigiani di far conoscere i loro prodotti.

    Basile: “Catania ha bisogno di sinergie creative”

    E proprio il direttore del Monumento ai Caduti Renato Basile plaude alle collaborazioni virtuose. “Siamo felici di ospitare questo evento grazie al quale facciamo conoscere ancor di più questo meraviglioso luogo che da qualche mese, dopo una pausa forzata legata alla pandemia, si è riaperto alla città con una serie di eventi culturali che hanno attirato centinaia di persone. Ogni 10 giorni abbiamo una mostra artistica, ma anche incontri culturali e ci prepariamo al ‘Senza Remore Festival’ e adesso questo nuovo appuntamento del 24 e 25 giugno: Catania ha bisogno di sinergie creative per uscire dal buio che spesso la caratterizza”.

    Monumento ai caduti

    Basile ha poi ricordato la mostra di Alessandro Famà, aperta quotidianamente, visitabile proprio in questo periodo.“Il nostro obiettivo è quello di dare vita a una riqualificazione seria, prendendoci cura della nostra città: ognuno di noi può fare un piccolo o un grande gesto, l’importante è remare tutti verso la stessa meta, ossia il superamento del degrado che spesso attanaglia zone della nostra città. Il Monumento ai Caduti rappresenta la svolta”, conclude Basile.

    MonuMarket, Scaglione: “Riqualificare vuol dire prendersi cura della città”

    Dello stesso avviso Olga Scaglione che, presentando questa iniziativa che vede anche la sinergia con Crisart Lab, evidenzia come “riqualificazione seria è prendersi cura di un pezzo di città, ovvero un pezzo di cuore, strappandolo all’incuria”.

    “Ti ci Voglio Portare – spiega ancora Olga Scaglione – è un’associazione di artigiani e creativi siciliani che ha l’obiettivo di organizzare eventi nei luoghi più belli della nostra Sicilia, così come lo è il Monumento ai Caduti. Amiamo la nostra terra e ci sforziamo di valorizzare gli angoli più suggestivi facendo conoscere ai tanti turisti le eccellenze artigianali così come i prodotti tipici che ci rendono famosi nel mondo. Siamo aperti alle collaborazioni con altre realta’ ed è cosi’ che nasce MonuMarket”.

    MonuMarket il programma

    Saranno presenti diverse realtà locali, alcune delle quali offriranno laboratori pomeridiani dedicati ai bambini durante l’evento. Tra queste, il LaboRatorio condotto dagli operatori della Cta Villa Sant’Antonio, che proporrà uno stupendo Laboratorio di Strada con attività pittorica su giocattoli di legno. Inoltre, La nuova Valigia Di Giulio offrirà non solo il truccabimbi, ma anche un laboratorio basato sulla tecnica del quilling. Claudia sarà presente con i suoi libri di inglese Usborne e la Scienziata Ester condurrà un laboratorio di esperimenti “freschi” che sicuramente lasceranno i bambini a bocca aperta.

    24 giugno dalle 17.30 LABORATORIO di strada, pittura su legno
    25 giugno dalle 17.30 TRUCCABIMBI
    25 giugno dalle 17.30 LABORATORIO con Eleonora
    25 giugno dalle 18.30 DJ SET