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  • Economia Catania, crisi e inflazione sempre record

    Economia Catania, crisi e inflazione sempre record

    Ancora una volta l’economia non porta buone nuove. Lo scorso anno si era chiuso con dati estremamente preoccupanti, con Catania e le città del Sud in generale a registrare dati altissimi in tema d’inflazione e prezzi. Le stangate dovute agli aumenti delle materie prime, sia quelle direttamente alla guerra, sia indirettamente correlate, sono costate ai catanesi mediamente 3000 euro a nucleo familiare. L’inflazione registrata dall’Istat negli ultimi mesi del 2022 era infatti del +14,7%, e si era confermata la città che aveva subito più rincari (precisamente +2918 euro). Insomma, se era stato un Natale difficile per molte famiglie, l’economia a Catania porta dati difficili da digerire anche per questo inizio del 2023.

    Economia a Catania e in Sicilia, i dati dell’inflazione

    Chi infatti sperava nel classico “colpo di coda” e immaginava che si sarebbe sgonfiata la situazione, dopo i rincari, rischia di rimanere deluso. L’inflazione ha fatto registrare infatti un calo nel primo mese del 2023, ma Catania e Palermo rimangono sempre in testa a questa (non invidiabile) classifica. Ancora una volta, è di Catania il record nazionale: 12,6%. Sul podio anche Palermo (+11,7%), mentre il secondo posto nella classifica nazionale è di Genova, con l’11,8 per cento. Fra le città siciliane Messina fa registrare come aumento dell’inflazione al 11,5 per cento. La media di inflazione delle città siciliane è quindi pari al 11,9%.

    Economia a Catania: l’inflazione scende, ma…

    crisi economica 2023

    Dati in discesa rispetto a dicembre, che registrava un preoccupante +14,2%. Quantomeno a livello regionale, dunque, la Sicilia perde il suo primato, che passa alla Liguria (+12%) per quanto riguarda gli aumenti dei prezzi dei prodotti al consumo nel dato congiunturale, ovvero considerando la variazione rispetto al mese precedente. A guardare il bicchiere mezzo pieno, si tratta chiaramente di una buona notizia, ma è difficile ignorare come negli ultimi mesi l’incremento generale dei prezzi ha gravato sulle tasche dei cittadini.

    Scende il prezzo dell’energia in tutta Italia

    Crisi sicilia

    Ancora una volta l’occhio è puntato sui costi legati all’energia, cresciuti a dismisura nel corso del 2022 e fra i maggiori responsabili, anche a cascata, dell’impennata dei prezzi vista sinora. Con l’inizio del 2023 registrano una variazione tendenziale pari al più 42,5 per cento a livello nazionale. Anche qui, se il dato viene rapportato al calcolo su base annuale, si può osservare un rallentamento rispetto ai prezzi dell’ultimo periodo del 2022. L’indice dei prezzi Istat registra infatti un meno 4,2 per cento, trainato soprattutto dalla forte riduzione del costo dell’energia elettrica, che fanno segnare un meno 18 per cento su dicembre nel mercato tutelato, mentre quella sul mercato libero arriva in media al meno 9,6 per cento.

    L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +5,8% a +6,0%, mentre quella al netto dei soli beni energetici resta stabile a +6,2%. Su base annua, i prezzi dei beni evidenziano un profilo in rallentamento (da +17,1% a +14,1%), mentre quello relativo ai servizi evidenzia un lieve incremento (da +4,1% a +4,2%); si ridimensiona, quindi il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -13,0 di dicembre a -9,9 punti percentuali). Si attenua la dinamica tendenziale dei prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +12,6% a +12,0%), mentre al contrario si accentua quella dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +8,5% a +8,9%).

    Falcone: “Arginare il caro energia per le imprese”

    Anche l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, ha parlato del problema del caro energia per le imprese siciliane. L’assessore è tornato sull’argomento incontrando i coordinamenti regionali e della provincia di Catania della Cna-Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa al Palazzo della Regione. « La Regione e le istituzioni pubbliche in generale, in tempo di crisi, hanno il dovere di impegnarsi per creare le condizioni di sviluppo della Sicilia e del Paese. Lavoriamo a soluzioni efficaci grazie al proficuo dialogo con le categorie produttive che ci chiedono agevolazioni, e non ostacoli, per le loro attività. La risposta del governo Schifani parte dalla messa in sicurezza del bilancio regionale, facendo i compiti a casa e riducendo i debiti, per liberare risorse da reinvestire nel sostegno all’economia».

  • Carnevale Santa Maria di Licodia: un successo!

    Carnevale Santa Maria di Licodia: un successo!

    Il mercoledì delle ceneri è ormai alle spalle e si avvicina Marzo, un mese di “pausa” prima delle festività pasquali. Eppure, non si è ancora disperso l’eco del successo del Carnevale di Santa Maria di Licodia. Un vero e proprio festival del divertimento che ha permesso di riempire nuovamente le strade con l’entusiasmo e l’allegria tipici di quest’evento. I social stessi hanno testimoniato il ritrovato entusiasmo e la gioia di riscoprire, dopo gli anni di emergenza sanitaria, la festività carnascialesca. Merito della riuscita del Carnevale di Santa Maria di Licodia va all’amministrazione del Comune. Abbiamo allora intervistato per i lettori di Cataniablog.it l’ass. Fabio Fazio, che gentilmente ha risposto alle domande che gli abbiamo posto.

    Assessore Fazio, Il carnevale 2023 di Santa Maria di Licodia è stato un successo. L’occasione per ripartire serenamente dopo anni difficili, per riportare spensieratezza e allegria fra le strade. Possiamo provare a tracciare un bilancio della festa carnascialesca?
    Carnevale Licodia

    Il bilancio direi che è più che positivo, i cittadini Licodiesi hanno risposto benissimo al suono del divertimento che da diversi anni anche prima del Covid era assente nella nostra città. Di questo sono felicissimo, perché non mi aspettavo questa forte partecipazione dei cittadini ma questo significa che c’è voglia di stare insieme, c’è voglia di ricominciare, c’è voglia di condividere momenti sereni.

    Nota di merito alla splendida iniziativa ” Il carnevale dei bambini”. Un successo nel successo?

    «I bambini sono sempre stati la priorità, non solo per me ma per tutta l’amministrazione. Per questo si è voluto interagire con tutte le scuole presenti nella nostra città e coinvolgerli in una giornata di aggregazione e divertimento con animazione e musica ma anche inserendo all’evento la partecipazione dei ragazzi dell’istituto alberghiero Rocco Chinnici, i quali ci hanno deliziato con delle squisite chiacchiere di carnevale realizzate al momento. Anche l’azienda 3 Moretti è stata presente offrendo a tutti i bambini e non le spremute d’arancia fatte al momento. I bambini hanno bisogno di sorridere, hanno bisogno di ricordare cosa sia lo spirito del carnevale. È stata un’emozione averli tutti insieme sorridenti e gioiosi per la giornata di giovedì grasso, quasi in 1000 tutti insieme a far festa…una vera emozione. Un Grazie va soprattutto ai docenti che hanno creduto in questo progetto.»

    Il Carnevale di Santa Maria di Licodia è diventato un esempio di evento virtuoso, in grado di creare attrattiva. Si è parlato anche di esempio per gli altri comuni che desiderano cimentarsi con la festa carnascialesca. Qual è stato secondo Lei il segreto del Carnevale di Santa Maria di Licodia?
    Carnevale Santa Maria di Licodia 2023

    «Guardi, ho visto dei commenti positivi sui social inerenti al divertimento delle serate di carnevale a Santa Maria di Licodia a detta di cittadini dei vicini comuni. Di questa cosa dobbiamo esserne tutti felici, cittadini e amministrazione, e sa perché?? Perché il nostro comune ha organizzato in economia il carnevale con un budget veramente ristretto e per questo siamo ancora più soddisfatti , perché la città è stata la vera protagonista , la comunità è stata la vera svolta …. La gente ha creduto nelle nostre capacità e lo hanno dimostrato scendendo in strada e partecipando all’evento e questa è una cosa bellissima.»

    Negli anni, nonostante lo stop forzato della pandemia, il Carnevale di Licodia è stato un continuo crescendo. Quali sono, secondo Lei che è stato il primo motore di queste conquiste, i prossimi passi per continuare a crescere come evento?
    Carnevale dei bambini

    «La cosa principale è ripetere l’evento, farlo tornare grande così come lo era anni fa il carnevale Licodiese. Ricordiamo che Santa Maria di Licodia negli anni 90 era l’unico paese del comprensorio ad avere un carnevale con vari carri allegorici e gruppi in maschera, oggetto di curiosità dei cittadini dei paesi limitrofi che venivano a viverlo ogni anno…Ecco, proprio per questo spero di poter portare avanti questo progetto e far ritornare un fiore all’occhiello com’era una volta. Penso che la comunità sposi il mio pensiero e credo che lavorandoci pian piano tutto si può fare.»

    Ci vuole tantissimo impegno verso il proprio mandato per raggiungere un simile risultato. Ma il Carnevale è frutto di un lavoro di più ampio respiro, portato avanti sempre con grande dedizione e nell’interesse di tutta la cittadinanza.

    «Ho accettato il mio ruolo con grande piacere ma con tantissima responsabilità. Mi sto spendendo per il mio paese sempre in prima persona, la gente lo vede e di questo ne sono sicuro. Non vivo di politica, ho un’attività da portare avanti ma non per questo trascuro il ruolo che ricopro. Anzi, ci metto il massimo impegno per la buona riuscita di ogni progetto. Ringrazio sempre il Sindaco Giovanni Butto, il quale mi ha fortemente voluto al suo fianco sono onorato di essere un suo assessore.»

    Ringraziando ancora una volta il gentilissimo Ass. Fazio per averci concesso il suo tempo, non vediamo l’ora che sia di nuovo Carnevale per andare a festeggiarlo a Santa Maria di Licodia!

  • Catania Paternò 2-0, i rossazzurri vincono ancora

    Catania Paternò 2-0, i rossazzurri vincono ancora

    A voler guardare le classifiche della serie D e della serie A, ci si accorge di una curiosa coincidenza. Il distacco della capolista dalle inseguitrici è più o meno simile: al Napoli vengono rivolti moltissimi complimenti, per il modo in cui ha saputo staccare di ben 18 punti a febbraio le sue inseguitrici. Il Catania SSD con l’ultima partita di campionato ha praticamente raggiunto lo stesso risultato. Parliamo di un rassicurante +17 e +18 sulla seconda e terza in classifica, uno di quei margini di vantaggio che nella serie maggiore ha fatto parlare di “campionato chiuso”. Anche quest’ultima gara non ha smentito il dominio dei rossazzurri sul campionato: Catania Paternò 2-0 è stata una gara difficile, ma vinta.

    Perché le vittorie passano anche dalle partite difficilissime come quest’ultima, anche quando durante l’intervallo si parlava di come l’avversario riuscisse a correre “molto di più”. Alla fine, a risolvere una gare in cui il primo tempo sembrava presagire peggio, è arrivata la prima doppietta di Palermo.

    Catania vittoria Paterno

    Catania Paternò 2-0 il tabellino

    Marcatori: st 15’ Palermo, 24’ Palermo. 

    Catania (4-3-3): 1 Bethers; 5 Rapisarda, 27 Castellini, 26 Lorenzini, 2 Boccia; 18 Rizzo (VK), 10 Lodi (K) (5’st 23 Palermo), 24 Vitale; 31 Chiarella (9’st 7 An.Russotto), 99 Sarao (22’st 79 Jefferson), 17 De Luca (17’st 30 Sarno, 32’st 11 Forchignone). A disposizione: 22 Groaz; 8 Di Grazia, 70 Baldassar; 32 Giovinco. Allenatore: Ferraro.

    Paternò (4-3-3): 1 Mittica; 2 Dama, 5 Guarnera, 6 Bontempo (K), 3 De Vivo (26’st 18 Dadone); 8 D’Amore, 4 Cozza (VK), 10 Piciollo; 11 Asero, 9 Ankovic, 7 Aquino (30’st 14 Fichera). A disposizione: 12 Coriolano; 16 Messina; 20 Diakhate, 13 Morasca, 15 Saverino, 17 Dembele; 19 Santapaola. Allenatore: Campanella. 


    Arbitro: Cristiano Ursini (Pescara). Assistenti: Thomas Vora (Como) e Lorenzo Gatto (Collegno).

    Ammoniti: Castellini (C); Asero, Piciollo (P).

    Formazione Catania

    Catania Paternò 2-0, Ferraro: “Mai più così”

    Il primo tempo difficilissimo ha trovato spazio anche nelle dichiarazioni a fine gara del mister Ferraro. «Anche se nel primo tempo abbiamo avuto delle occasioni, temevo potesse essere una partita dura. Forse lo è stata più di quanto pensavamo. Non dobbiamo avere più un calo psicologico come quello che abbiamo avuto nel primo tempo di oggi. E’ andata meglio nella ripresa. Faccio i complimenti al Paternò, io ho visto una bella squadra oggi, al di là della classifica.»

    Una classifica che sorride, merito anche della profondità della rosa. «Torno a dire per l’ennesima volta che ho una rosa in cui tutti sono titolari. Quindi è normale che quando facciamo dei cambi, questi possono essere decisivi per vincere. Sono tutti funzionali al progetto. Dopo il Locri, quella bella vittoria immaginavo potesse appagarci un po’. Dobbiamo comunque elogiare tutti per la reazione nella ripresa.» Infine, una rassicurazione sull’infortunio dell’attaccante: «Infortunio di Sarno? Credo sia meno grave di quanto sembrava, ma il ragazzo ha sentito il ginocchio girarsi un pò». 

    Cerchio di centrocampo

    Grella: “Per il futuro abbiamo già anche un’idea di budget. Contenti del seguito dei tifosi”

    Il rassicurante margine in classifica è tale che si può parlare serenamente anche del futuro, come d’altronde è d’obbligo per figure come Grella, il cui obiettivo è pianificare e vivere un po’ proiettati nel futuro. «Sono contento del seguito dei tifosi, non è una cosa scontata. Sappiamo di avere una responsabilità nei loro confronti. Questo finale di stagione è un’occasione per i ragazzi di dare dimostrazione alla dirigenza di poter far parte anche del Catania del futuro, bisogna far vedere di aver voglia di lottare per questa causa.

    Budget per la prossima stagione? Stiamo facendo delle analisi, poi definiremo le cifre che non andremo a svelare pubblicamente. Non voglio sentire parlare di festa promozione adesso. C’è una partita da vincere contro il Paternò. Voglio una squadra aggressiva, che non lasci niente al caso. Voglio avere il massimo punteggio in ogni partita. C’è un pubblico importante, e un pubblico importante merita una prestazione importante.

    Oggi facciamo analisi sul futuro. Per crescere serve la dirigenza giusta, i dipendenti giusti… Stiamo facendo delle valutazioni, sicuramente ci saranno nuovi inserimenti: dove e quando è ancora da vedere, da confermare. Non abbiamo fretta di prendere decisioni domani mattina, ci sono tanti aspetti da prendere in considerazione. Abbiamo la fortuna di aver potuto avviare questo processo con un po’ di anticipo.»

  • Masticativi: per cani più sereni e dai denti più sani

    Masticativi: per cani più sereni e dai denti più sani

    Masticare, per un cane, non è solo un mezzo per nutrirsi ma anche un’esigenza primaria che soddisfa un bisogno fisico e psicologico.

    I denti dei cani, infatti, sono fatti per spolpare ossa e sgranocchiare cibo tutt’altro che tenero. Tutto ciò è facilmente comprensibile se si pensa che il cane nasce, in natura, come predatore, parente stretto del lupo, abituato a nutrirsi di carne cruda.

    Oggi, però, i cani che vivono in famiglia non hanno più bisogno di usare i denti per questioni di sopravvivenza, visto che sono nutriti con alimenti ben masticabili e pronti all’uso. Come appena detto, però, i benefici della masticazione sono anche emotivi e, dunque, risulta importante garantire al proprio cane un’attività masticatoria in grado di produrre endorfine e di assicurare uno “scaricamento” delle energie in eccesso.

    Il bisogno di masticare, infatti, è costante, ma aumenta nei periodi in cui l’attività fisica dell’animale diminuisce. Diversamente da quanto si può pensare, l’attività masticatoria è propria non solo del cucciolo, ma anche del cane adulto e, per questo motivo, va proposta ed incentivata ogni giorno. Ma come? Le crocchette sono fragranti ma vengono masticate solo per il tempo del pasto…

    I masticativi per cani sono la soluzione ideale da questo punto di vista, in quanto sono graditi ai cani di ogni taglia ed età e sono disponibili in molte varianti di dimensione e gusto. Scegliendo i masticatori Amusi, poi, oltre a soddisfare un bisogno primario del cane, si mantiene anche la sua igiene orale in modo facile e costante. L’Azienda, che sta diventando un punto di riferimento nel settore del pet food made in Italy, propone diversi tipi di masticativi per cani, tutti a base di ingredienti naturali e pensati per prevenire il tartaro. A forma di bastoncino, di stick, di osso o di spazzolino, tutti i masticatori Amusi hanno una consistenza resistente ma flessibile appositamente studiata per intrattenere il cane e prendersi cura dei suoi denti.

    I masticatori Amusi, inoltre, sono privi di proteine animali, non hanno coloranti e OGM e la loro formula naturale e vegetale li rende adatti anche ai cani con problemi renali o che soffrono di allergie.

    È dunque chiaro come incentivare l’attività masticatoria fine a sè stessa del cane, aiuti ad avere al proprio fianco un Fido più sereno e appagato, anche se, va detto, un bastoncino forse non basterà a dissuadere i cuccioli dall’istinto distruttivo nei confronti dei mobili: per quello occorre tanta pazienza e capacità di educare il piccolo alla convivenza domestica.

  • Come scegliere i migliori lampioni da giardino per abbellire il giardino di casa

    Come scegliere i migliori lampioni da giardino per abbellire il giardino di casa

    I lampioni da giardino sono elementi che assolvono a una precisa funzione ma che, allo stesso tempo, possono essere considerati come componenti dell’arredamento outdoor. Insomma, sono necessari e abbelliscono allo stesso tempo.

    A patto di scegliere quelli giusti, ovviamente. La scelta dovrebbe prediligere non solo modelli di qualità, se possibile durevoli e poco costosi, ma anche in linea con l’estetica generale del giardino, con l’identità che già ora è in grado di esprimere etc. 

    Ne parliamo qui, fornendo una panoramica di usi e tipologie, offrendo consigli per una scelta efficace. Infine, presenteremo Led Led Italia, tra i punti vendita più convenienti per chi è alla ricerca, tra le altre cose, di lampioni da giardino

    Lampioni da giardino, uno per ogni esigenza

    I lampioni da giardino sono una risorsa fondamentale per attrezzare i propri spazi esterni e per renderli più funzionali. La loro funzione è, ovviamente, quella di illuminare e quindi rendere più vivibili i contesto outdoor. Possono fungere anche da “guida luminosa”, soprattutto se posti ai lati del selciato che porta nei locali.

    I lampioni da giardini vengono comunemente  installati nei contesti residenziali, ma trovano ampio spazio anche nei contesti commerciali. Per esempio, vengono installati dai ristoranti per sfruttare al massimo gli spazi esterni del locale – e aumentare il numero di coperti.

    In ogni caso, i lampioni da giardino incidono anche per quanto riguarda il lato visivo. A tutti gli effetti, fungono da elemento di arredo. Se disposti con raziocinio, sono responsabili di suggestivi giochi di luce e impostano atmosfere ora soffuse, ora eleganti. 

    Esistono svariate tipologie di lampioni da giardino. I modelli si differenziano per  l’altezza, per il design, per i dispositivi di illuminazione. I lampioni più bassi vengono impiegati a mo’ di sentieri luminosi, mentre quelli più alti conferiscono vivibilità agli spazi esterni e impattano sul lato estetico.

    Il design può essere vario, ma in linea di massima afferisce ad approcci o retrò o moderni. Nel primo caso, sono evidenti i richiami agli stili del primo Novecento. Nel secondo caso, le linee appaiono più nette ed essenziali. Per quanto concerne le modalità di illuminazione, la scelta è in genere tra le lampadine fluorescenti, le alogene, le LED.

    Qualche consiglio per scegliere un buon lampione

    Interessante è indagare, soprattutto, le differenze tra le modalità di illuminazione. La fluorescente diffonde una luce calda e morbide. Tuttavia, consuma un po’ troppo e richiede un po’ di tempo per raggiungere il massimo della luminosità. Le lampade alogene sono molto luminose, ed eguagliano quasi la luce diurna. Tuttavia, emettono calore e consumano “abbastanza”.

    La scelta migliore, nella maggior parte dei casi, è dunque il LED. Questa tecnologia garantisce il massimo in termini di risparmio, durata nel tempo ed efficacia. La luce LED è elegante, sufficientemente vivace, e può dare vita a tutta una serie di atmosfere. 

    Ovviamente, il percorso di scelta dei lampioni da giardini non si esaurisce nel discorso sulle fonti luminose. A incidere è  anche e soprattutto il design. In questo caso, i consigli da tenere bene a mente sono:

    • Considerare lo scopo dell’illuminazione. L’obiettivo è rendere vivibile uno spazio esterno? Creare una sorta di sentiero luminoso? Creare un’atmosfera suggestiva? A seconda della risposta, dovreste puntare una tipologia piuttosto che un’altra.
    • Considerare lo stile esistente. I lampioni da giardino sono anche e soprattutto elementi di arredo. In quanto tali, devono adattarsi al contesto. Un criterio per la scelta è quindi lo stile che già lo spazio outdoor esprime. In alternativa, è bene considerare lo stile di cui lo spazio verrà dotato. Insomma, dietro alla scelta dei lampioni dev’esserci un’idea

    A chi affidarsi

    Ovviamente, esiste lampione e lampione. La variabilità tra i prodotti, anche considerando la stessa categoria, è imponente. Da qui, la necessità di fare riferimento a punti vendita di qualità. Per esempio, LedLedITALIA.it. Si tratta di un e-commerce che spicca per alcune caratteristiche concorrenziali:

    • Offerta molto ampia. In vendita si trovano migliaia di prodotti, ciascuno dei quali in grado di soddisfare le molteplici esigenze dei clienti. 
    • Specializzazione. LedLedItalia vanta una specializzazione “radicale”. Non solo si occupa di illuminazione, ma incentra il suo impegno nel Led. D’altronde, è probabilmente la tecnologia più performante. 
    • Servizio di assistenza all’avanguardia. Tra i punti di forza spicca proprio la qualità dell’assistenza. L’utente viene consigliato e guidato verso la scelta più consona, godendo di una vera e propria consulenza.
    • Prezzi bassi. LedLedItalia è rinomato per l’ottimo rapporto qualità/prezzo. I prodotti non sono solo di qualità, ma sono anche convenienti.

  • San Calogero patrono di Agrigento

    San Calogero patrono di Agrigento

    Oggi dedichiamo il nostro venerdì a parlare di San Calogero, uno dei santi più amati e venerati nella Sicilia occidentale perché nella cultura contadina è ritenuto il santo protettore del raccolto estivo. Il nome Calogero significa “bel vecchio”, termine con cui si designava colui che viveva da eremita.

    La storia di san Calogero

    La tradizione popolare presenta il santo come un uomo dotato di poteri taumaturgici, in quanto curava e guariva i malati. Quando morì, il suo corpo venne seppellito sul monte Kronio. Successivamente le reliquie del santo furono trasferite nel monastero di San Filippo di Fragalà, presso Messina. Le notizie sul santo sono tramandate dalle biografie contenuti in due testi liturgici: secondo il primo testo Calogero, nato presumibilmente a Cartagine, sbarcò in Sicilia nel V secolo d.C., dove visse in una grotta nei pressi di Lilibeo, l’attuale Marsala, curando gli infermi e convertendo i pagani alla fede cristiana, Diversamente, secondo l’altro testo (del 1610), Calogero sarebbe nato a Costantinopoli e dopo una vita di preghiere e di digiuni si sarebbe recato a Roma, dove ottenne dal papa il permesso di vivere in solitudine. In seguito a una visione divina, si sarebbe recato in Sicilia fermandosi per un breve periodo nell’isola di Lipari, nelle Eolie. Successivamente, in seguito ad un’altra visione, il santo sarebbe andato sul monte Gemeriano, l’antico monte Kronio, presso Sciacca – di cui il santo compatrono è insieme alla Madonna del Soccorso – dove si guadagnò la fama di santo perché, oltre a scacciare i sacerdoti pagani che celebravano riti idolatri sul monte Kronio (nome connesso al culto di Kronos, per i Romani Saturno, protettore dell’agricoltura), divenne popolare soprattutto per la sua opera di taumaturgo. Si era guadagnato tale fama curando i malati che si recevano da lui con i vapori delle grotte, di cui aveva intuito le proprietà benefiche. Da allora i vapori delle grotte di Sciacca presero il nome di “stufe di Calogero” e ancora oggi mantengono intatta la suggestione del passato.

    Il culto di San Calogero

    Il culto di san Calogero è legato al miracolo avvenuto nel 1578, quando Sciacca fu flagellata da continue scosse di terremoto e la popolazione non sapeva a che santo votarsi. La Compagnia di San Vito pensò in quella occasione di promettere a san Calogero una processione se avesse salvato il paese dal terremoto. Il miracolo avvenne e da allora, come ringraziamento al santo, si svolge un pellegrinaggio che puntualmente si ripete ogni anno, il lunedì dopo la Pentecoste.

    Il Pitrè, a proposito dei devoti che usavano compiere tale pellegrinaggio al santuario, che si trova poco distante da Sciacca e custodisce la statua del santo eseguita da Antonello e Giacomo Cagini nel 1538, narra che i pellegrini venivano chiamati leti, e spiega la ragione: «ed anche oggi è uno spettacolo esilarante quello di siffatti pellegrini, andati con le migliori intenzioni religiose, e che tornano troppo allegri, se non briachi fradici.» San Calogero morì il 18 giugno del 561, giorno in cui viene festeggiato nella maggior parte dei comuni dell’isola di cui è patrono.

    I riti agrigentini

    agrigento

    Ad Agrigento, nonostante il patrono principale si san Gerlando, gli agrigentini sono molto devoti a san Calogero, al quale tributano dei solenni festeggiamenti. Anticamente il festino per il santo durava circa un mese, mentre oggi si limita alla prima settimana di luglio. I festeggiamenti iniziano dal giovedì con la benedizione, da parte del vescovo, della divisa dei portatori del simulacro, la pazienza, una camicia bianca che reca sul petto lo stemma di san Calogero. Fra gli atti devozionali che si compivano nella festa di una volta il Pitré narra che era usanza tra i devoti promettere il viaggio da svolgersi durante il mese di maggio da casa fino alla chiesa, anche a piedi scalzi, recitando mentalmente delle preghiere durante il percorso. Appena giunti in chiesa, i fedeli che avevano compiuto il viaggio usavano fare un atto di penitenza, comune in altre feste religiose siciliane di una volta, che consisteva nello strisciare la lingua davanti alla statua del santo. Un’altra usanza era l’offerta di sacchi di frumenti e di oggetti di cerca a forma di membra umane.

    Durante i festeggiamenti i fedeli più devoti osservavano per penitenza il cosiddetto dijuno addumannatu: digiuno durante il quale si mangiava soltanto ciò che si riceveva in elemosina. Un altro uso penitenziale consisteva nel fare il percorso da casa alla chiesa con ai piedi soltanto delle calze. Era il cosiddetto viaggio ni piduni, usanza che tutt’oggi si ritrova tra i fedeli particolarmente devoti. Ad una settimana dalla grande festa, alcuni percorrevano le strade del paese con i tamburi per suonare la diana, dandosi appuntamento davanti alla chiesa dove, una volta disposisi a cerchio, davano inzio alla tammuriata di san Calò.

    Se volete scoprire la storia di un altro santo siciliano, vi consigliamo di leggere il nostro articolo dedicato a San Michele!

  • Sanremo, terra di siciliani

    Sanremo, terra di siciliani

    Si è recentemente concluso il Festival di Sanremo. L’edizione di quest’anno ha catturato l’attenzione di tantissimi spettatori, fra polemiche, rose calciate e baci rubati (o programmati?). D’altronde, è uno degli eventi musicali più importanti in Italia e rappresenta una vetrina per la cultura e la musica italiana. Ogni anno, migliaia di artisti si esibiscono sul palco per cercare di conquistare il pubblico e la giuria con le loro canzoni. Nel corso del tempo ci siamo abituati a vedere diversi artisti siciliani (non solo, anche grandi conduttori!) che hanno portato la loro musica e la loro cultura sulla scena di Sanremo.

    Il recente passato di Sanremo e dei siciliani

    Ariston

    Tra i siciliani recentemente passati dalla gara c’è Willie Peyote, il cui vero nome è Guglielmo Bruno. Nato a Catania nel 1985, Peyote è un cantautore che ha conquistato il pubblico italiano con il suo stile unico e le sue liriche impegnate. La sua canzone in gara si intitolava “Mai dire mai (La locura)” e parlava della follia che si diffonde nella società e del bisogno di combatterla.

    Un altro artista siciliano è Colapesce, il cui vero nome è Lorenzo Urciullo; ha preso parte a due edizioni di Sanremo. Nato a Catania nel 1988, Colapesce ha iniziato a suonare la chitarra all’età di 12 anni e ha poi iniziato a scrivere le sue canzoni. La sue canzoni in gara, presentate insieme al socio Di Martino, sono “Musica leggerissima” (2021), una cover di Lucio Battisti alla quale Colapesce ha dato un nuovo arrangiamento e un nuovo stile, e “Splash” (2023).

    Anche i Maneskin, la band che ha vinto l’Eurovision Song Contest nel 2021, hanno una forte connessione con la Sicilia. Il bassista della band, Victoria De Angelis, è infatti nata a Ragusa, in Sicilia, anche se la band è originaria di Roma. I Maneskin si sono esibiti a Sanremo con una canzone dal titolo “Zitti e buoni”, che ha riscosso un grande successo tra il pubblico italiano e internazionale.

    Sanremo, gli indimenticabili

    Uno degli artisti siciliani più noti che ha partecipato a Sanremo è certamente Franco Battiato, nato a Jonia, in provincia di Catania, nel 1945 e scomparso ormai due anni fa. Battiato ha partecipato diverse volte al festival, a partire dal 1968 con la canzone “La torre”, fino al 1997 con “Stranizza d’amuri”. Le canzoni di Battiato sono caratterizzate da testi impegnati e da un sound sperimentale, che ha contribuito a influenzare la scena musicale italiana.

    Un altro artista siciliano di grande successo che ha partecipato a Sanremo è stato Gigi D’Alessio, nato a Napoli ma cresciuto a Regalbuto, in provincia di Enna, in Sicilia. D’Alessio ha partecipato a Sanremo diverse volte, ottenendo il successo con brani come “Un nuovo bacio” nel 2003 e “Non dirgli mai” nel 2005. Le sue canzoni, spesso caratterizzate da un sound pop romantico, hanno conquistato il pubblico italiano e non solo.

    Un altro artista siciliano di grande successo a Sanremo è stato Claudio Baglioni, nato a Roma ma con radici siciliane. Baglioni ha partecipato al festival molte volte, a partire dal 1967 con “Uno di voi” fino al 2019 con “La vita adesso”. Baglioni è uno degli artisti italiani più amati e le sue canzoni hanno segnato la storia della musica italiana.

    Tra gli artisti siciliani più recenti che hanno partecipato a Sanremo, troviamo Nek, il cui vero nome è Filippo Neviani, nato a Sassuolo ma con origini siciliane. Nek ha partecipato a Sanremo nel 2015 con la canzone “Fatti avanti amore”, che gli ha permesso di conquistare il pubblico e di diventare uno degli artisti più amati in Italia.

    Anche l’ultimo vincitore ha radici siciliane

    Un altro artista siciliano recente di grande successo a Sanremo è stato Marco Mengoni, nato a Ronciglione, ma con radici siciliane. Mengoni ha partecipato a Sanremo nel 2013 con la canzone “L’essenziale”, che ha vinto il festival e che gli ha permesso di diventare uno degli artisti italiani più amati e apprezzati a livello internazionale. A distanza di 10 anni, Mengoni si è ripetuto vincendo con “Due vite”.

    La partecipazione di artisti siciliani a Sanremo ha contribuito a rendere ancora più grande e variegata la scena musicale italiana. L’impegno e il talento di artisti come Franco Battiato, Gigi D’Alessio, Claudio Baglioni, Nek e Marco Mengoni hanno contribuito a rendere Sanremo un palcoscenico di rilievo per la musica italiana e internazionale. La partecipazione di questi artisti siciliani a Sanremo non solo dimostra la ricchezza e la diversità della musica italiana, ma rappresenta anche un modo per diffondere la cultura siciliana in tutta Italia e nel mondo. La Sicilia è infatti una regione ricca di tradizioni e di storia, che ha dato i natali a molti artisti di talento in vari campi, non solo nella musica. L’arte, la letteratura e la cucina siciliana sono solo alcuni degli aspetti che rendono la Sicilia una delle regioni più affascinanti e ricche di cultura d’Italia.

  • Strade Catania, la situazione sempre più critica

    Strade Catania, la situazione sempre più critica

    C’è un arsenale di battute, più o meno rodate, sulla situazione delle strade a Catania. Chi nel tempo le ha paragonate ai famosi formaggi, chi al suolo lunare, ma tutti concordano sul fatto che spesso il manto delle strade della provincia versi in pessime condizioni. Alcuni comuni tendono a essere più solerti, mentre altri sono decisamente trascurati. Di certo non aiutano le condizioni climatiche degli ultimi anni, con acquazzoni e temporali sempre più frequenti e sempre meno clementi. E se i catanesi possono ben gioire del tornare a vedere l’Etna innevata (e tirare un respiro di sollievo in vista dell’estate), il brutto tempo ha lasciato ulteriori cicatrici sulle strade di Catania, già messe malissimo.

    Ugl: buche come voragini

    Ad ampliare la prospettiva del problema ha contribuito anche Simone Summa, segretario provinciale della federazione Ugl Comunicazioni. Summa ha specificato come il problema abbia fortemente messo in difficoltà gli operatori della comunicazione, potenzialmente arrecando disservizi a tutti. «Questi giorni post maltempo sono stati davvero drammatici per qualche collega che ha subito un infortunio oppure che ha danneggiato il mezzo aziendale o personale, dopo aver centrato con il mezzo stesso una delle tante buche che sono disseminate nelle strade di Catania. C’è chi, tra i portalettere, è stato trasportato persino al pronto soccorso, dove ha ottenuto una prognosi di diversi giorni, come ad esempio un collega che con il triciclo moover ha preso in pieno una grossa buca in via Vecchia Ognina ed è stato sbalzato via dalla sella rovinando per terra.»

    Summa ha poi rincarato la dose. «Non si contano neanche le decine di forature subite dai mezzi, praticamente un bollettino di guerra! Vogliamo esprimere a questi lavoratori la nostra massima solidarietà e, nel contempo, chiediamo all’azienda di volersi attivare per tutelare i propri dipendenti che operano su strada, reclamando agli enti competenti le necessarie e urgenti manutenzioni per evitare altre problematiche.»

    Strade a Catania: manca la manutenzione, cittadini e comitati segnalano

    stazione di Catania

    Il problema però non si limita alle buche, sebbene già la citata criticità sarebbe sufficientemente rilevante. Come molti cittadini hanno fatto notare, la situazione si estende a quasi tutte le condizioni perché una strada sia sinonimo di sicurezza. Moltissime sono le zone in cui le strisce pedonali sono state cancellate totalmente o parzialmente dall’usura e dal tempo. E questo vale sia per le zone meno frequentate sia per quelle che permettono il defluire di grandi numeri, come la zona della stazione. Qui infatti le strisce sono quasi del tutto svanite e questo rende (ancor più) pericoloso l’attraversamento pedonale, in una zona in cui è imprescindibile. Sono moltissimi infatti i pendolari che arrivano in stazione con i treni e che debbono raggiungere la postazione dei bus, della metro o semplicemente andare a piedi in città.

    Allo stesso modo è critica la questione legata a specchi e segnaletica, sempre poco tutelati e quindi oggetto di costanti azioni di vandalismo, quando non direttamente sottratti agli spazi cui erano stati destinati. Anche l’illuminazione, in diverse zone, è carente e ovviamente costituisce una potenziale forma di pericolo per gli automobilisti e soprattutto per i pedoni.

    Cardello: “Basta interventi temporanei sulle strade di Catania”

    Uno dei maggiori problemi è stato pienamente individuato dal presidente del comitato “Catania Nostra” Andrea Cardello. «La questione di fondo è che non si può andare avanti con interventi temporanei – ha infatti detto – occorre un piano di lavoro definitivo e duraturo altrimenti, durante le prossime piogge torrenziali o le giornate di forte vento, ci ritroveremo di nuovo con una città in ginocchio». La prevenzione è infatti fondamentale per superare questo tipo di criticità, ma perché si abbia è necessaria una costante manutenzione, che non si limiti solamente al manto stradale. «Bisogna controllare lo stato di moltissimi alberi di alto fusto – continua Cardello – piante, anche in equilibrio precario, con grossi rami che potrebbero staccarsi e ferire qualcuno. In questo contesto la potatura del veder è fondamentale. Ridurre il fogliame vuol dire liberare i marciapiedi da pericolosi ostacoli e ridurre al minimo il pericolo di distacco dei rami».

  • Locri Catania 0-4, il sigillo al campionato?

    Locri Catania 0-4, il sigillo al campionato?

    Adesso è veramente difficile, anche solo essere scaramantici. Locri Catania 0-4 chiude, a meno di incredibili ribaltoni, la questione primo posto. La classifica ora recita +17, praticamente un abisso, un vantaggio quasi impossibile da dissipare. Ovviamente manca la certezza matematica e fino a quel momento ogni possibile discussione è vana, ma quantomeno è possibile dire che solo il Catania SSD può perdere questo campionato. Il Locri esce sconfitto nettamente, ridimensionato in casa, nonostante sia stato protagonista di un grande campionato. Basti pensare alle ultime 4 vittorie consecutive e alla lunghissima striscia di risultati positivi, con l’ultima sconfitta che risaliva addirittura a Catania Locri 2-0. Ai tempi si parlava di fuga, adesso si parla d’ipoteca di scudetto. Il campionato del Catania SSD è stato all’insegna del dominio assoluto.

    Difficile poi criticare una squadra che vince 4 a 0 sulla seconda in classica (che, come detto, a sua volta attraversava un grande periodo di forma) e che domina per distacco nelle reti fatte e nei gol subiti. Nessun avversario del Catania infatti si avvicina nemmeno su questi fronti: la seconda miglior difesa è quella della Sancataldese con 20 reti, contro le sole 13 del Catania. Quanto all’attacco, se la città di Sant’Agata ne ha siglati 48, il Catania SSD ha già timbrato la 54esima rete. Dati che confermano la bontà del progetto di Pelligra, verso il quale nemmeno il più sfegatato dei tifosi forse sarebbe stato così ottimista.

    Locri Catania 0-4 il tabellino

    Marcatori: pt 6’ Chiarella, 31’ De Luca; st 23’ Sarao, 39’ Rapisarda. 

    Locri (4-3-3): 12 Iannì; 17 Palermo, 57 Larosa, 90 Mbaye, 39 Mazzone; 45 Marrazzo, 8 Dodaro (K) (32’st 3 Paviglianiti), 10 Romero (VK) (43’st 77 Kamara); 91 Ficara, 9 Carella, 81 Furina (40’st 20 Pagano).
    A disposizione: 22 Gagliardotto; 5 V.Aquino, 6 D.Aquino, 28 Majore; 11 Zarich, 24 Chiricosta. Allenatore: Martelli. 

    Catania (4-3-3): 1 Bethers; 5 Rapisarda, 4 Somma (21’st 23 Palermo), 26 Lorenzini, 27 Castellini; 18 Rizzo (VK), 10 Lodi (31’st 30 Sarno), 24 Vitale; 31 Chiarella (30’st 2 Boccia), 99 Sarao (36’st 35 De Respinis), 17 De Luca (10’st 7 An.Russotto). A disposizione: 22 Groaz; 70 Baldassar; 32 Giovinco, 11 Forchignone. Allenatore: Ferraro.

    Arbitro: Gerardo Simone Caruso.

    Ferraro “Vincere così il miglior regalo”

    Festeggia il compleanno mister Ferraro, che spegne 54 candeline. Ma sono i suoi ragazzi a fargli un regalo indimenticabile vincendo 4 a 0 sul campo del Locri. «Grazie per gli auguri, grazie ai ragazzi per il regalo che mi hanno fatto. Abbiamo dimostrato la nostra forza e fatto capire quanto ci teniamo alla causa del Catania. Dedico la vittoria a mia figlia. Lavoriamo con grande intensità tutti i giorni, abbiamo due squadre: c’è tanta qualità, tanta abnegazione. Voglio rivolgere un pensiero al mio staff, abbiamo tutti un unico obiettivo. Non vogliamo abbassare la guardia.»

    I complimenti però sono per tutta la squadra, anche per chi entra in corsa. «Sono orgoglioso di essere a Catania. Il direttore Laneri ci sta sempre vicino. Continueremo a pensare alle partite una dopo l’altra. Quella con il Locri, paradossalmente, era una partita più facile da preparare. La mentalità è quella giusta. Ci godiamo questo successo. Oggi abbiamo provato qualcosa di diverso, abbiamo giocato più in alto, siamo stati attenti. I ragazzi che entrano dalla panchina sono stati straordinari.»

    Ferraro ha poi precisato che bisogna essere contenti, ma non paghi in questa situazione. «Tatticamente lavoriamo molto, sono tante le valutazioni che facciamo in settimana. In attacco abbiamo diverse soluzioni, molti giocatori ci permettono di giocare in un certo modo in fase di non possesso, mettendo in difficoltà i nostri avversari. Motivazioni? Siamo a Catania, i 17 punti non fanno la differenza per noi. La qualità della squadra fa il resto, non c’è spazio per sentirsi sazi.»

    Sarao “Felice se vinciamo, se segno di più”

    Quarta rete in questo Locri Catania 0-4 per la punta trentatreenne: «Io sono molto felice quando il Catania vince, se poi segno lo sono un po’ di più ma se non vado in goal questo non intacca l’entusiasmo e la voglia che ho di aiutare la squadra. Loro avevano fatto bene nel girone di ritorno fino ad ora, per noi era una partita importante ed è bene averla vinta in questo modo. Lo staff ha preparato la partita nel migliore dei modi, noi abbiamo sempre saputo di essere i più forti ma non dobbiamo prescindere dall’atteggiamento che ci ha distinto fino ad oggi: dobbiamo lottare, dare tutto in ogni allenamento. Se non lo facessimo, faticheremmo in campo.»

    Sarao ammette che il Catania ha avuto una flessione, da cui ora sembra essersi ripreso. «Alla fine del girone d’andata siamo arrivati un po’ stanchi. Siamo in una piazza in cui bisogna sempre dare dimostrazioni. Dobbiamo essere professionisti a 360 gradi. Un campionato come questo porta via diverse energie, comunque anche nel girone di andata abbiamo fatto bene. Dopo la pausa abbiamo curato molti dettagli.»

  • Patrono di Caltanissetta: San Michele arcangelo

    Patrono di Caltanissetta: San Michele arcangelo

    Da qualche giorno è ormai trascorsa la festa di Sant’Agata, che anima Catania e coinvolge i suoi abitanti. Raccontare la festa e l’usanza delle candelore è stata una bellissima esperienza, come speriamo possa essere stato per voi leggerlo. Per questo abbiamo pensato, con la redazione di Cataniablog.it, di dedicare qualche ulteriore articolo alle feste patronali della Sicilia. La nostra terra infatti ha delle tradizioni meravigliose, che spesso non si conoscono (talvolta da noi stessi siciliani). Oggi abbiamo quindi scelto di parlare del patrono di Caltanissetta, san Michele arcangelo, e della tradizione a lui collegata delle nove candele.

    San Michele arcangelo, la storia

    Il culto dell’Arcangelo Michele si diffuse principalmente in Oriente, dove a Costantinopoli già intorno al VI secolo gli erano stati dedicati diversi centri culto. In occidente invece la sua devozione è collegata alle sue prime apparizioni. Secondo la tradizione cristiana, l’arcangelo Michele è considerato il capo degli angeli fedeli a Dio e infatti nell’iconografia popolare viene rappresentato come un angelo guerriero, forte e possente, che lotta contro il diavolo. « E’ quanto di più bello per aiutanza di persona e nobiltà di forme si possa immaginare, reso anche più bello dal suo costume del guerriero di Dio.» Così viene descritto dal Pitrè.

    Caltanissetta

    L’attribuzione dell’arcangelo Michele è la bilancia, che tiene in mano e che simboleggia il potere di soppesare le anime dei defunti. Nella cultura tradizionale siciliana san Michele svolge un ruolo analogo a quello di San Giorgio, infatti per indicare un uomo forte si usa l’espressione “è un san Micheli” oppure “è un San Giorgi”. Il Pitrè riferisce che sino al 1860, durante il periodo dei Borbo, il santo veniva festeggiato anche presso la corte di re Ferdinando II a Napoli. Si racconta che il re fosse sfuggito alla morte proprio nel giorno dedicato al santo e che per lo scampato pericolo chiese a papa Gregorio XVI che la ricorrenza di San Michele Arcangelo venisse considerata giorno festivo.

    Il patrono di Caltanissetta san michele arcangelo

    CLTANISSETTA CATTEDRALE SANTA MARIA LA NOVA

    San Michele è patrono di Caltanissetta, l’antica Nissa al cui nome sotto la dominazione araba fu aggiunto l’appellativo di qal’at, cioè castello e che mantenne fino alla conquista normanna avvenuta nel 1086. Città feudale, Caltanissetta fu elevata a contea dagli Aragonesi. La leggenda narra che l’arcangelo apparve a un frate cappuccino al quale annunciò che avrebbe protetto la città. Nel 1625 la Sicilia fu colpita dalla peste e gli abitanti, per evitare il contagio, istituirono con delle guardie un cordone di vigilanza intorno alle mura. Un appestato che, eludendo la sorveglianza, aveva tentato di entrare nella cittadina venne fulminato, secondo la leggenda, proprio dal santo. Da allora Caltanissetta lo elesse patrono al posto del santissimo Crocefisso e del precedente protettore. I nisseni inoltre eressero una chiesa in sui onore e gli dedicarono due feste l’anno.

    Il patrono di Caltanissetta e la tradizione delle nove candele

    Prima di ogni festa, è tradizione in ogni famiglia recitare una novena e fare osservare per voto a ogni figlio o figlia il digiuno, limitandosi a consumare solo pane e acqua. Il digiuno inizia dal lunedì dopo Pasqua e si ripete ogni anno, per nove anni consecutivi. Trascorsi i nove anni, i genitori portano in chiesa nove candele, una per ogni anno, le quali, una volta benedette dal parroco, vengono conservate in casa. Secondo la religiosità popolare si ritiene infatti che esse serviranno nei momenti più importanti della vita di coloro che, in occasione dei festeggiamenti del santo, hanno osservato il digiuno per nove anni consecutivi. Essi potranno utilizzarle sia per invocare la protezione dell’arcangelo, sia per accenderle nei momenti particolari dell’agonia e della morte. 

    Durante la processione, la statua del patrono, opera dell’artista Stefano Livolsi, scolpita fra il 1622 e il 1644, viene portata al duomo al santuario di San Michele, dove resterà per alcuni giorni per permettere ai fedeli di venerarla e fare il viaggio, cioè il pellegrinaggio.

  • Marco Corsaro: un sindaco per Misterbianco

    Marco Corsaro: un sindaco per Misterbianco

    Dal momento in cui è stato eletto sindaco di Misterbianco, Marco Corsaro ha dimostrato di essere un leader determinato e pronto ad affrontare le sfide che incontrerà durante il suo mandato. Ha posto l’accento sul coinvolgimento della comunità nei progetti del governo locale, promuovendo la realizzazione di laboratori tematici aperti a tutti i residenti e creando un programma di borse di studio per studenti delle scuole superiori locali. Inoltre, sta lavorando per migliorare la qualità della vita della popolazione con progetti come l’ampliamento delle aree verdi pubbliche e la riqualificazione degli edifici storici. Nonostante i notevoli progressi fatti da Marco Corsaro in queste prime settimane di governo locale, continua a essere dedicato al bene comune e impegnato nell’attuazione della sua agenda amministrativa.

    Gli sforzi di Marco Corsaro nella trasparenza amministrativa

    Il sindaco di Misterbianco, Marco Corsaro, sta portando avanti una politica di trasparenza amministrativa senza precedenti. Ha introdotto una serie di misure che favoriscono la chiarezza e la trasparenza nell’esercizio delle sue funzioni. Per prima cosa ha aperto al pubblico l’accesso a tutte le informazioni relative alle procedure amministrative, fornendo al contempo notizie complete sugli stanziamenti dei fondi pubblici destinati all’area comunale. Inoltre, si è impegnato in programmi educativi finalizzati alla conoscenza della democrazia e degli strumenti necessari per farla funzionare nel modo più corretto possibile.

    Inoltre, sempre all’interno del Comune, dopo anni si sta realmente procedendo a un rinnovo l’organico. Assunzioni e concorsi procedono secondo programma, come testimoniato anche da numerose testate giornalistiche. Il sindaco sta dunque tenendo fede alla sua promessa di rafforzare la macchina amministrativa, per offrire sempre più efficienza e risposte celeri a tutti i cittadini.

    Le iniziative per la creazione di posti di lavoro


    Il sindaco Marco Corsaro sta lavorando a stretto contatto con le autorità locali, le istituzioni e i cittadini per promuovere un programma di sviluppo economico che creerà nuovi posti di lavoro. Ha iniziato con la creazione di una rete tra imprese locali, aziende straniere e startup innovative. Incoraggia anche la creazione di piccole imprese che possono essere competitive nel mercato globale. Il suo obiettivo è quello di dare alle persone l’opportunità di guadagnarsi da vivere all’interno del comune attraverso il lavoro produttivo. Inoltre, si è impegnato a fornire servizi educativi ed extra-scolastici agli studenti del posto, in modo da consentire alle famiglie della zona di accedere a soluzioni flessibili per migliorare la qualità della vita.

    Sempre a proposito di qualità della vita, Marco Corsaro è anche impegnato nella riqualificazione di molte aree della città. A esempio, della contrada Quartararo, dove recentemente una ditta ha cominciato a ripulire una delle discariche abusive più vergognose di Misterbianco, alla presenza dei vigili urbani. Contestualmente operava la ditta che, su incarico del sindaco, sta installando le telecamere per debellare l’incivile pratica del conferimento abusivo di rifiuti anche in questa zona di Misterbianco.

    Marco Corsaro entra nel Consiglio regionale di Anci Sicilia

    Marco Corsaro, sindaco di Misterbianco, recentemente è entrato a far parte del Consiglio regionale di Anci Sicilia. Esperto nel settore dell’urbanistica e nell’amministrazione comunale, il sindaco Corsaro porterà la sua esperienza a beneficio del Consiglio. Il ruolo gli consentirà di rappresentare in maniera adeguata le esigenze della città e dei suoi cittadini, portando avanti politiche orientate allo sviluppo urbano ed economico. Il ruolo prevede anche l’analisi dettagliata degli interventi sostenibili volti al miglioramento delle condizioni abitative e ambientali, nonché alla promozione della cultura locale attraverso formazione ed educazione. Inoltre, come membro del Consiglio regionale di Anci Sicilia, sarà responsabile anche per la gestione e lo sviluppo organizzativo degli enti locali regionalmente riconosciuti.

    «Un orgoglio e una responsabilità che deriva dalla fiducia dei colleghi sindaci isolani. – ha dichiarato Marco Corsaro sulla sua pagina Facebook – Dopo più di due decenni d’assenza, la città di Misterbianco viene finalmente rappresentata negli organismi dell’associazione che dà voce ai Comuni siciliani e d’Italia.»

    Il primo cittadino di Misterbianco ha poi concluso così il post. «Ci metteremo subito a lavoro, al fianco del neo-eletto presidente Paolo Amenta, del segretario Mario Alvano e di tutti i colleghi sindaci, sulle questioni più d’attualità del governo locale in Sicilia. Occorre garantire la tenuta dei Comuni e dei servizi ai cittadini. Porteremo all’attenzione dei Governi regionale e nazionale, dell’Ars e del Parlamento, le nostre proposte e le soluzioni più opportune, il frutto dell’impegno di ogni giorno sul territorio.»

  • Maltempo a Catania, si contano i danni

    Maltempo a Catania, si contano i danni

    Il momento di contare i danni del maltempo a Catania è arrivato anche quest’anno. Praticamente un appuntamento che si sta consolidando con cadenza annuale e che, ahinoi, non è certamente uno di quelli che ci si sognerebbe di ripetere. Eppure, anche stavolta, il maltempo ci ha colti “impreparati”; certo, le allerte meteo della Protezione Civile hanno sicuramente contribuito a diminuire i danni. Il presidente Schifani ha quindi indetto un vertice alla Prefettura per discutere delle conseguenze dell’ondata di maltempo degli ultimi giorni.

    Riposto, danni da mareggiata

    E proprio durante il summit il sindaco di Riposto, Enzo Caragliano, ha raccontato i danni subiti dalla mantellata del porto commerciale. Gli stessi descritti da una nota del comune: «Danni infrastrutturali che non hanno risparmiato neppure la mantellata del porto commerciale, in parte sventrata dalla forza delle onde. Danni materiali che hanno interessato anche la viabilità allorchè parte del lungomare e di viale Amendola son state invase da detriti di ogni tipo trascinati dal mare in burrasca, senza contare che i muretti di protezione, a ridosso della radice del porto e i new jersey in cemento posti a rinforzo dei muretti, sono stati spazzati via dalla forza delle onde. Danni anche in via Colombo e su via Immacolata.»

    Il vertice è stato però fondamentale per visualizzare una strategia d’insieme, con «il governatore ha ribadito la necessità di una sinergia. Insieme alla Protezione civile regionale, si interverrà sulla base dei suggerimenti delle autorità locali per risolvere le necessità più urgenti. Saranno utilizzati i fondi regionali e si farà richiesta di poter attingere a quelli extra regionali”.

    Per quanto riguarda invece la parte di mantellata danneggiata, sarà richiesto l’intervento del Ministero delle Infrastrutture. «Il sindaco ha inoltre pensato anche ai danni occorsi ai singoli cittadini, prospettando la necessità di assicurare ristori anche ai privati, le cui strutture che ricadono nelle vicinanze della costa jonica hanno subito danni ingenti».

    Vento su alberi

    Maltempo a Catania: vertici del Cna lanciano allarme

    Com’era possibile immaginare, non solo Riposto ha subito ingenti danni durante i giorni di allerta meteo per il maltempo a Catania, ma anche la costa sud dell’isola è stata vessata dal maltempo. Per questo, i vertici regionali di Cna Balneari Sicilia hanno segnalato tramite una nota del presidente Gugliemo Pacchione e del coordinatore Giampaolo Miceli hanno parlato di «uno scenario mai visto prima: le acque sono entrate nel perimetro della costa devastando le strutture. Come dire, piove sul bagnato per le imprese del settore, già vessate dallo spauracchio delle evidenze pubbliche e della illogica applicazione della direttiva Bolkestein. Quanto accaduto nei giorni scorsi rischia di assestare il cosiddetto colpo di grazia all’offerta turistica balneare della Sicilia».

    «In queste ore si sta faticosamente definendo la conta dei danni che sono notevoli occorre allora un intervento da parte delle Istituzioni. Ecco perché non possiamo che supportare la richiesta già avanzata da Cna Sicilia per il riconoscimento dello stato di calamità naturale. E nel contempo auspichiamo un contestuale intervento, sempre della Regione, per ipotizzare un aiuto reale per le imprese colpite e l’attivazione di un Tavolo di crisi per sostenere i ripristini e garantire la prossima stagione balneare».

    «Ed in questa direzione il nostro impegno sarà massimo – concludono i vertici di Cna Balneari Sicilia – così come proseguirà con fermezza l’azione sindacale per affermare le ragioni della continuità aziendale per gli stabilimenti balneari legata alla mappatura e ad un rinnovato confronto con la politica e le autorità comunitarie».

    Maltempo a Catania

    Confagricoltura: emergenza per il maltempo a Catania

    Situazione critica anche nel reportage di Confagricoltura, dove il maltempo è andato colpire duramente le coltivazioni. Una situazione aggravata dallo stato fatiscente di molti dei canali di deflusso delle acque e delle strade. Il presidente regionale di Confagricoltura Sicilia, Rosario Marchese Ragona, ha parlato della criticità degli eventi che si stanno susseguendo. «Le condizioni meteo avverse e i cambiamenti climatici sono sempre più evidenti e stanno decimando le nostre produzioni di eccellenza. Le condizioni delle infrastrutture non aiutano ad attenuare i danni, il dissesto idrogeologico che ne deriva riduce di volta in volta superficie disponibile. Occorre attivarsi immediatamente e tutelare con ogni mezzo l’agricoltura siciliana. Confagricoltura Sicilia chiede di attivare immediatamente lo stato di calamità e di prevedere risorse per il ristoro dei danni subiti attivando il Fondo di Solidarietà Nazionale. Facciamo inoltre appello al Governo regionale affinché convochi un tavolo con la Protezione Civile per avviare strumenti utili alla prevenzione dei danni: occorrono opere di bonifica straordinaria dei canali di scolo, di riforestazione e di messa in sicurezza. Nell’immediato –ha terminato il Presidente di Confagricoltura Sicilia – bisogna garantire i giusti ristori agli agricoltori siciliani in tempi certi e celeri».

    Bloccato sull’Etna da 5 giorni

    Anche la Rai ne ha parlato: è quanto successo a Daniele Pennisi, custode di Rifugio Citelli, da 5 giorni bloccato sull’Etna a causa della neve. Solo i due cani tengono compagnia a Daniele, che è riuscito a ricavare un passaggio per raggiungere il generatore d’emergenza e i pannelli fotovoltaici. Adesso bisognerà attendere ancora un po’ perché si riesca a liberare un passaggio, ma nel frattempo i video con cui Daniele ha raccontato il suo “esilio forzato” sono diventati virali. Il paesaggio innevato e maestoso dell’Etna infatti è uno spettacolo impossibile da ignorare.

  • Catania Mariglianese 2-1: vittoria di carattere

    Catania Mariglianese 2-1: vittoria di carattere

    In un’ostica partita i rossazzurri riescono a superare gli avversari e mantengono il vantaggio di +14 sui diretti avversari del Locri. Questi ultimi saranno i prossimi avversari ed è confortante pensare di potersi presentare con un vantaggio così consistente, oltretutto tutt’altro che scontato. Catania Mariglianese è terminata 2-1 ma poteva andare molto peggio per gli uomini di Ferraro, sotto di una rete a partire del 14′ del primo tempo. Il Mariglianese ha infatti offerto una prestazione di ottimo livello, tale che sarebbe stato impossibile per coloro che hanno assistito alla partita pensare di trovarsi innanzi alla prima e all’ultima in classifica. Il gol di Maydana, che ha superato Bethers con un gran tiro di esterno destro dal limite dell’area, poteva orientare la partita in ben altro senso. Un risultato che rischiava di diventare più rotondo per l’incrocio colpito da Bacio Terracino e poi per il rigore sbagliato, allo scadere della prima frazione, da Lodi. Una domenica che dunque sembrava maledetta per il Catania SSD.

    Durante la ripresa si rivelano decisivi però i cambi, con i subentrati che infondono nuova linfa alla squadra. Proprio dai loro piedi parte l’azione che, ai nastri di partenza (47′), porta alla respinta Cappa e alla trasformazione Chiarella. Solo una ripresa di gioco sbagliata dalla porta al 72′ permette al Catania SSD di sigillare i 3 punti, in quella che è stata una delle partite più difficili della stagione.

    Catania Mariglianese 2-1 il tabellino

    MARCATORI: 14′ Maydana, 46′ Chiarella, 73′ Sarno (rig.)

    CATANIA (4-3-3): Bethers (45′ Groaz); Boccia, Somma, Lorenzini, Castellini; Rizzo, Lodi (68′ Sarno), Vitale (45′ Palermo); Chiarella (65′ Forchignone), De Respinis (45′ An. Russotto), De Luca.
    A disp. di Ferraro: Baldassar, Di Grazia, Giovinco, Litteri.
    MARIGLIANESE (3-5-2):
     Cappa; Piscopo, Monteleone, Giordano; Fiorillo (55′ Corbisiero), Massaro, Oliva (55′ Garritano), Maydana (80′ Schena), Esposito; Cacciottolo (51′ Petruccelli), Bacio Terracino (75′ Barisone).
    A disp. di Sena: Lesta, Ciaravolo, Saporito, Ferraro.


    ARBITRO: Andrea Migliorini Assistenti: Fabio D’Ettorre e Stefano Carchesio AMMONITI: Piscopo, Petruccelli, Cappa, Somma, Forchignone, Boccia

    Ferraro: “Partita sofferta, dedicata a Stefano”

    Intervistato ai microfoni di Telecolor, il mister Ferraro ha ammesso la difficoltà di affrontare una partita ostica, il cui risultato è stato tutt’altro che scontato. «Abbiamo sofferto, abbiamo lavorato un po’ meno in allenamento a causa del maltempo. La Mariglianese ha fatto la sua onesta partita, a me è piaciuta la reazione. Dopo i cambi tra il primo e il secondo tempo la gara è cambiata.» Una difficoltà che non è stato solo in campo, ma anche in pachina. Una prova di maturità anche per il tecnico: «Match difficile anche per me, da allenatore. Ho dovuto gestire i cambi in maniera complicata. Siamo stati lucidi dalla panchina, ringrazio il mio staff. Le partite facili in questo campionato non esistono.»

    Alle difficoltà di natura tecnica si è aggiunta una di natura puramente emotiva. «Stefano Celentano ha perso la vita in un incidente stradale, un ragazzo che ho allenato in passato: è stata una settimana difficile e dedico questa vittoria a lui, ma anche al tifoso del Catania celebrato dai nostri supporters oggi, scomparso sei anni fa.»

    Infine, ancora una notazione sulla prova di carattere. «Se noi avessimo segnato subito con Chiarella, sarebbe stata una partita diversa. Comunque l’abbiamo ripresa e questo è l’importante. Bravo Russotto che ha saputo adattarsi ed è stato molto disponibile, anche tatticamente.»

    Catania Mariglianese 2-1, Rizzo “Grande vittoria”

    Anche il centrocampista Giuseppe Rizzo è intervenuto ai microfoni dell’emittente locale. «Abbiamo fatto una grande vittoria, c’è stata da parte nostra la grinta giusta per recuperare la partita. Secondo me dalla partita con il Trapani c’è stata la svolta. Bellissimo giocare con questi tifosi sempre al nostro fianco, la coreografia è stata straordinaria così come il loro supporto in ogni partita.»

    Anche Marco Chiarella ha sottolineato la difficoltà della partita, segnalando l’ottimo stato di forma degli avversari. «Loro venivano da 3 vittorie in 5 partite. Abbiamo creato tanto ma non abbiamo concretizzato, meritavamo di vincere: abbiamo dato una prova di coraggio. Successo meritato. Sono fortunato, per ora sono titolare ma questa squadra vanta calciatori forti, tutti meritano spazio. Sapevamo sarebbe stata una partita complicata perché loro stavano bene.»

  • Carnevale di Misterbianco 2023, il programma

    Carnevale di Misterbianco 2023, il programma

    Febbraio è decisamente tempo di festa, se si considera che arriva una delle festività più caciarone: il Carnevale. Ci sono decisamente molti eventi e manifestazioni per tutti i gusti, ma se amate i bei costumi e l’aria che si respira durante queste feste, non potete che visitare il Carnevale di Misterbianco.

    Per questo abbiamo raccolto per voi gli appuntamenti sul programma. Certo, è bene notare che non è detto che questi rimangano invariati. Specialmente in questi giorni, con il deteriorarsi delle condizioni metereologiche e il susseguirsi di allerte meteo. Tuttavia, lo riportiamo lo stesso (sperando che non ci siano allerte meteo che possano fare annullare eventi).

    Carnevale di Misterbianco 2023, il programma

    Domenica 12 Febbraio 2023

    Ore 12:00, Villa Comunale Misterbianco – Piazza Berlinguer Lineri

    CHIACCHIERE CORIANDOLI E MASCHERE – Animazione per bambini

    Ore 16:30, Centro Storico Misterbianco

    SFILATA DEL CARNEVALE DI MISTERBIANCO – Speaker Tino Mazzaglia – diretta televisiva

    Lunedì 13 Febbraio 2023

    Ore 20:00, Capannoni del Carnevale

    CULINARIA – Gara culinaria a cura delle Associazioni del carnevale

    Mercoledì 15 Febbraio 2023

    Ore 19:30 , Piazza Mazzini

    NOCHE DE DOMINO – Festa in maschera e musica (si invita ad Indossare il tradizionale costume del Domino)

    Giovedì 16 Febbraio 2023

    Ore 10:00, Centro Storico Misterbianco

    A SPASSO CON RE BURLONE – Sfilata delle scuole in maschera

    Ore 20:00, Piazza Dante

    MACCHERONATA DEL CARNEVALE a cura dell’Associazione del carnevale “Escopazzo”

    Misterbianco Carnevale programma

    Venerdì 17 Febbraio 2023

    Ore 19:30, Via Gramsci

    THE KOLORS IN CONCERTO – Presenta Agata Reale

    Sabato 18 Febbraio 2023

    Ore 18:00, Via Gramsci

    DÉFILÉ DEI COSTUMI PIÙ BELLI DI SICILIA – Gran sfilata di costumi. Ospiti dell’evento I SOLDI SPICCI. Presenta Salvo La Rosa

    Carnevale di misterbianco 2023

    Domenica 19 Febbraio 2023

    Ore 09:30, Villa Comunale Misterbianco – Piazza Berlinguer Lineri

    CHIACCHIERE CORIANDOLI E MASCHERE – Animazione per bambini

    Ore 16:30, Centro Storico Misterbianco

    SFILATA DEL CARNEVALE DI MISTERBIANCO – Gran sfilata di costumi – Madrina dell’evento MANUELA ARCURI. Speaker Tino Mazzaglia – diretta televisiva

    Carnevale misterbianco

    Lunedì 20 Febbraio 2023

    Ore 21:30, Stabilimento Monaco, Via Archimede 248

    GRAN BALLO DEL DUCATO DI MISTERBIANCO – Festa in machera stile ‘800

    Martedì 21 Febbraio 2023

    Ore 16:30, Centro Storico Misterbianco

    SFILATA DEL CARNEVALE DI MISTERBIANCO E PREMIAZIONE – Gran sfilata di costumi – Speaker Tino Mazzaglia – diretta televisiva

    Eventi e Mostre

    Da Sabato 11 a Martedì 21 Febbraio 2023

    Dalle ore 09:30 alle ore 12:30, Stabilimento Monaco – Via Municipio 319

    MUSEO DEL CARNEVALE

    Sabato 11 – Domenica 12 – Sabato 18 – Domenica 19 Febbraio 2023

    Ore 10:00, Piazza Mazzini e Piazza Dante

    Walking Tour di Misterbianco – Passeggiata urbana con guida tra le vie di Misterbianco ( Info e prenotazioni )

    Domenica 12 – Domenica 19 – Martedì 21 Febbraio 2023

    Dalle ore 16:00 alle ore 19:00, Galleria Civica – Piazza Mazzini

    TRUCCABIMBI – A cura di Ass. Eris

    COPPA CARNEVALE MISTERBIANCO – Torneo di calcio giovanile

    La 2^ edizione del Torneo COPPA CARNEVALE Città di Misterbianco si disputerà dal 17 al 19 febbraio a partire dalle 15:00 presso lo Stadio Comunale di Misterbianco MAZZOLA.

    I costumi più belli al Carnevale di Misterbianco 2023

    Come riporta il sito, il carnevale di Misterbianco detiene il primato per quanto riguarda i costumi. «Il Carnevale di Misterbianco con i suoi Costumi più belli di Sicilia non è soltanto uno dei più longevi e celebri dell’Isola, ma rappresenta anche un patrimonio inestimabile riconosciuto a livello Nazionale essendo iscritto al REIS (Registro Eredità Immateriali della Sicilia) ed eletto per la prima volta storicamente nel Consiglio Direttivo Nazionale di Carnevali d’Italia.

    Costumi di notevole fattura vengono proposti come veri e propri capolavori. La realizzazione degli abiti richiede mesi di lavoro, minuziosa ricerca e fantasia. Storie che si intrecciano tra i merletti e giochi di colori dipingono i tessuti. Queste opere d’arte possono anche pesare oltre 40kg. Alcuni dei Costumi più belli di Sicilia ancora oggi vengono gelosamente custoditi ed è possibile ammirarli al “Museo del Carnevale” presso lo Stabilimento di Monaco.»

    Visita il Sito ufficiale del Carnevale a Misterbianco per tutti i dettagli!

  • Carnevale di Acireale 2023: il programma

    Carnevale di Acireale 2023: il programma

    Torna Febbraio e con lui una delle manifestazioni più amate, il Carnevale di Acireale 2023. Non si sono ancora del tutto placate le polemiche sull’inserimento di un biglietto a pagamento per i visitatori. Anzi, quest’anno il ticket ha registrato un ulteriore incremento di 1 euro, probabilmente per venire incontro agli aumenti energetici, che il Carnevale certamente subisce – pensiamo solo alle luminarie.

    Le polemiche rimarranno comunque fuori dal circuito cittadino, dove si troverà di certo solo allegria, coriandoli e tanta bellezza nei famosi carri allegorici. Questi ultimi costituiscono una delle più famose attrazioni e sono rinomati e conosciuti in tutta Italia. Ma sono moltissime le tradizioni e i costumi del Carnevale: noi qualche tempo fa abbiamo parlato di quella perduta dei Dominò. La conoscevi?

    Carnevale di Acireale 2023 il programma dall’11 al 15

    11 Febbraio: INGRESSO A PAGAMENTO
    Dalle 10:00 alle 21:30 Grande Parata dei
    Carri Allegorico Grotteschi, Gruppi Mascherati e Maschere Isolate
    lungo il circuito.
    Ore 11:00 Sfilata Maschere Italiane
    Ore 21:00 Concerto in Piazza Duomo
    RADIO JUKEBOX BAND EMILIANO

    12 Febbraio: INGRESSO A PAGAMENTO
    Dalle 10:00 alle 21:30 Grande Parata dei
    Carri Allegorico Grotteschi, Gruppi Mascherati e Maschere Isolate
    lungo il circuito.
    Ore 10:30 Sfilata Maschere Italiane
    Ore 21:30 Concerto in Piazza Duomo
    ANNA TATANGELO

    13 Febbraio: INGRESSO LIBERO
    “RE CARNEVALE” in esposizione a piazza Duomo
    Ore 16:00/18:00 “Galatea Carnival show”
    Pattinaggio Artistico, Corsa e Freestyle
    Piazza Duomo.
    Ore 20:00 Concerto in Piazza Duomo
    BAND STORICHE ACESI

    14 Febbraio: INGRESSO LIBERO
    “RE CARNEVALE” in esposizione
    Piazza Duomo
    Ore 21:00 Concerto in Piazza Duomo
    GIO’ D’ANGI

    15 Febbraio: INGRESSO LIBERO
    “RE CARNEVALE” in esposizione
    Piazza Duomo
    Ore 21:00 Spettacolo in Piazza Duomo
    NEXT GENERATION

    Carnevale di Acireale carro dante


    Carnevale di Acireale 2023 il programma dall’16 al 21

    16 Febbraio: INGRESSO LIBERO
    “RE CARNEVALE” in esposizione
    Piazza Duomo
    Ore 10:30 Raduno auto storiche
    Piazza Duomo
    Ore 16:00 Sfilata Scuole in Maschera
    lungo il circuito.
    Ore 21:30 Spettacolo con le scuole di Danza Acesi
    Piazza Duomo.
    BALLANDO A CARNEVALE

    17 Febbraio

    INGRESSO LIBERO: “RE CARNEVALE” in esposizione
    Piazza Duomo
    Ore 11:00 “Pazza Duomo” con Antony J.
    Ore 17:30 Concorso Bambini in Maschera
    presso il Circo Chapiteau
    Piazza Cappuccini
    Dalle 18:30 concorso “Acireale Cup”
    Calcio a cinque non competitivo, presso ROYAL
    Sport Viale Cristoforo Colombo Acireale,
    a cura dell’A.S.D. Xiphonia F.C. Acireale.
    Ore 21:00 Disco Music in Piazza Duomo.
    CARNIVAL BEAT FESTIVAL
    dj Cacciola / Kenzo

    18 Febbraio: INGRESSO A PAGAMENTO
    Ore 09:30 Sfilata Scuole in Maschera
    lungo il circuito
    Ore 10:00 Esibizione Carri Allegorico Grotteschi e Carri Infiorati
    lungo il circuito
    Ore 15:00 Grande Parata dei Carri Allegorico Grotteschi,
    Carri infiorati, Gruppi Mascherati e Maschere isolate
    in concorso.
    Dalle 18:30 concorso “Acireale Cup”
    Calcio a cinque non competitivo, presso ROYAL
    Sport Viale Cristoforo Colombo Acireale,
    a cura dell’A.S.D. Xiphonia F.C. Acireale.
    Ore 21:30 Concerto in Piazza Duomo.
    Mania 90 Festival
    NEJA/PAPS E.CAPDNETTO ROBY ROSSINI

    19 Febbraio: INGRESSO A PAGAMENTO
    Dalle 09:00 alle 12:00 Gran Prix
    corsa podistica “Trofeo Carnevale di Acireale”.
    Ore 14:00 Raduno Cosplay, apertura stand e altre attività
    Sala Pinella Musmeci Villa Belvedere.
    Ore 15:00 Grande Parata dei Carri Allegorico Grotteschi,
    Carri infiorati, Gruppi Mascherati e Maschere isolate
    lungo il circuito.
    Ore 21:30 “Cosplay Contest” Aci Comics
    concerto in Piazza Duomo.
    GIORGIO VANNI

    20 Febbraio: INGRESSO A PAGAMENTO
    Ore 10:00 “Carri Infiorati” in esibizione
    “RE CARNEVALE” in esposizione
    Piazza Duomo
    Ore 15:00 Parata Carri infiorati e Maschere isolate
    lungo il circuito.
    Ore 16:00 Sfilata Scuole in Maschera
    lungo il circuito.
    Ore 21:00 Live Show in diretta Televisiva da Piazza Duomo
    su Video Regione.
    CRISTIANO DI STEFANO CARMELO CACCAMO

    21 Febbraio: INGRESSO A PAGAMENTO
    Dalle ore 10:00 alle ore 21:30 Grande parata dei
    Carri Allegorico Grotteschi, Carri Infiorati,
    Gruppi Mascherati e Maschere isolate
    lungo il circuito.
    Ore 21:00 Live Show in diretta Televisiva da Piazza Duomo
    su Video Regione, durante lo show
    Premiazione Concorsi in Piazza Duomo.
    CRISTIANO DI STEFANO CARMELO CACCAMO

    Carnevale acireale carro 2022

    Come raggiungere il Carnevale e dove parcheggiare

    Per raggiungere il Carnevale in auto si può accedere alla città sia mediante l’autostrada A18 CATANIA – MESSINA, SVINCOLO ACIREALE sia mediante la strada Statale 114 Orientale Sicula, seguendo le indicazioni verso il centro Città. Tramite treno la vostra fermata è la stazione di Acireale. Dopo è possibile prendere un taxi o un autobus per raggiungere il centro città. Dalla Stazione Centrale di Catania si può raggiungere la stazione di Acireale in 10 minuti. Infine, dall’aeroporto di Catania Fontanarossa “Vincenzo Bellini” è possibile prendere un autobus diretto alla Stazione Centrale di Catania, dove poi sarà possibile prendere un autobus AST o il treno diretti ad Acireale.

    Sono stati anche predisposti numerosi parcheggi, specialmente per combattere il fenomeno (problematico in passato) dei parcheggi selvaggi e incontrollati. La tariffa giornaliera è di 5 euro:

    • Piazzale Francesco Vecchio

    • Parcheggio via Galatea

    • Via Dott. Alfio Fichera

    • Via Felice Paradiso
    (tratto compreso tra via Verga e via Michele La Spina)

    • Via Verga
    (tratto compreso tra via Torquato Tasso e via Kennedy)

    • Via Torquato Tasso

    • Via Michele La Spina
    (e parcheggio annesso)

    • Via Einaudi

    • Parcheggio di Piazza Catania

    • Via Kennedy
    (tratto compreso tra via Verga e Corso Italia compresa l’area parcheggio di fronte Nevaroli)

    • Via Montale

    • Via Nina Coco

    • Corso Italia
    (tratto compreso tra via Felice Paradiso e il ramo di intersezione di via Lazzaretto)

    • Via delle Terme
    (tutta l’area a parcheggio di fronte Via Igea)

  • ETF nel mondo degli investimenti, cosa sono e come funzionano

    ETF nel mondo degli investimenti, cosa sono e come funzionano

    Gli ETF, acronimo che sta per Exchange Traded Funds, sono una delle forma di investimento più popolari tra gli investitori. Di cosa si tratta e quali sono le motivazioni di questo successo?

    Andiamo per gradi e iniziamo con il dire che un ETF è un fondo che replica l’andamento di un indice che sia esso azionario, obbligazionario o di materie prime. Si tratta di fondi quotati in Borsa che, quindi, hanno dei prezzi che variano in tempo reale in base a quelle che sono domanda offerta

    Gli ETF sono preferiti sia perché consentono di diversificare il proprio portafoglio sia perché hanno costi ridotti e non richiedono l’ausilio di un team di gestione. Come detto, gli ETF replicano un intero indice e non solo singole azioni e questo rende più semplice la diversificazione degli asset, che è sempre fondamentale quando si parla di investimenti. 

    Esistono anche degli ETF tematici che replicano l’andamento di un indice legato a tematiche specifiche quali, ad esempio, le energie rinnovabili o l’intelligenza artificiale che sono attualmente due dei settori di maggior interesse. In questi casi gli EFT offrono la possibilità di beneficiare del successo di quell’area di mercato. A tal proposito, la guida di Affari Miei che parla di cosa significa investire in ETF approfondisce tutti questi aspetti che hanno reso e stanno ancora oggi rendendo questo strumento sempre più popolare. 

    Sottolineiamo anche che gli ETF stanno diventando sempre più accessibili, sia dal punto di vista della gamma di opzioni disponibili sia per quanto riguarda i costi di investimento. Tutto ciò ha portato con sé un numero sempre più rilevante di investitori che ha deciso di accedere a questi strumenti e di beneficiare dei vantaggi offerti.

    Come detto si tratta di un’opzione che esercita un forte appeal soprattutto sugli investitori che cercano di diversificare gli asset a basso costo e in modo efficiente. Naturalmente questo non significa che si tratta di uno strumento privo di rischi ed è sempre importante valutare il proprio profilo di rischio personale prima di decidere come investire i proprio risparmi. 

    L’educazione finanziaria è fondamentale per gli investitori che desiderano investire in qualsiasi strumento finanziario e il discorso non cambia per gli ETF. Oltre a comprendere i rischi connessi all’investimento è necessario orientarsi per scegliere tra migliaia di ETF disponibili sul mercato. Ciò vale anche al fine di comprendere come diversificare in modo efficace e come gestire i costi eventualmente connessi all’investimento. 

  • Castrovillari Catania 0-2, vittoria pulita

    Castrovillari Catania 0-2, vittoria pulita

    Nel giorno di Sant’Agata, i rossazzurri decidono di festeggiare nel migliore dei modi e regalano anche loro una gioia a tutti i tifosi della loro città. Il risultato segno un secco Castrovillari Catania 0-2, vittoria chiara pur nella sua apparente semplicità. Il Catania così conferma il distacco rasserenante in classica (+14) dalle inseguitrici e, seppure non sia mai detta l’ultima parola in un campionato sino alla fine, certamente i rossazzurri possono gestire il vantaggio con una discreta serenità.

    Castrovillari Catania 0-2 il tabellino

    Marcatori: De Luca (CAT) al 38′ . Russotto (CAT) all’88’

    CASTROVILLARI (4-3-3): Latella; Mirabelli, Scandurra (dall’85’ Bonofiglio), Filomia (dal 68′ Russi), Asllani, Brignola (dal 78′ Cervillera), Cosenza, Romanelli; Dorato (dal’l’81 La Ragione), Longo (dal 57′ Janneh), Dibari.

    In panchina: Caruso, Nemboit, Bonofiglio, Hannehm Cervillera, Pittari, La Ragione, Russi, Santangelo. Allenatore: Tommaso Napoli

    CATANIA (4-3-3): Bethers; Boccia, Somma, Lorenzini, Castellini (dal 94′ Pedicone), Rizzo, Lodi (dal 51′ Palermo), Vitale, Chiarella (dal 63′ De Respinis), Sarao (dal 64′ Jefferson), De Luca (dal 74′ Russotto).

    In panchina: Groaz , Di Grazia, Palermo, Giovinco, Forchignone, De Respinis, And.Russotto, Jefferson. Allenatore: Giovanni Ferraro

    ARBITRO: Mattia Drigo della sezione di Portogruaro coadiuvato dagli assistenti Francesco Festa di Barletta e Gianmarco Spagnolo di Lecce.

    AMMONITI: Sarao (CAT) – Romanelli (CST) – Asllani (CST) ESPULSI:  Romanelli (CST)

    Castrovillari Catania 0-2, Russotto: “Un ringraziamento ai nostri tifosi”

    A chiudere il discorso di una partita “sporca” dalla quale è arrivata però una vittoria pulita è stato Russotto. Il centrocampista. già a 4 reti e due assist, ha così parlato a fine partita ai microfoni di Telecolor. Un riflessione che bisogna leggere alla luce della dura partita, che ha comunque permesso al Catania di portare a casa i tre punti. «La vittoria è l’unica cosa che conta. C’era tanto freddo, il campo non ci ha permesso di esprimere un bel gioco. Abbiamo carattere, successo importantissimo. Pensiamo già alla prossima partita, dobbiamo continuare così. Sono fortunato a far parte di questo gruppo con tante qualità umane e tecniche. Ci godiamo questo momento. Catania anche oggi ha dimostrato cosa significa l’amore per la propria squadra del cuore, tanti tifosi presenti qui mentre in città si festeggia Sant’Agata, li ringrazio di cuore.»

    Anche per il centrocampista Lorenzini si è trattata di una partita complessa. «Non vogliamo fare brutte figure, perché sappiamo cosa significa essere il Catania. Sappiamo di dover dare tutto anche in trasferta. Con questo atteggiamento si possono fare grandi cose. Il merito di questi risultati va diviso tra tutti: ritengo sia molto importante l’aspetto mentale. Oggi partita brutta ma abbiamo saputo gestirla. La squadra è abbastanza esperta da sapere quando cambiare marcia. La sconfitta che abbiamo subìto ci ha dato la scossa, la società ci è stata vicina e dobbiamo ringraziarli. Sei vittorie di fila sono sicuramente importanti, ce le godiamo. Non possiamo però abbassare la guardia»

    Pelligra: “Sant’Agata? Che emozione”

    Parla anche il presidente del Catania SSD, Ross Pelligra, che è stato in visita a Catania. Prima di tutto, un riferimento proprio alla Santa Patrona di Catania. «Sono orgoglioso di essere presidente della squadra che rappresenta Catania, ho visto una festa bellissima. Non pensavo di vedere una passione del genere, Sant’Agata è straordinaria, è stato un evento pazzesco: mi sono emozionato. Quando vinceremo? Immagino una grande festa anche in quella circostanza, orgoglioso di essere qui.»

    Messaggio di festa prontamente ripreso alla fine della partita. «Per la nostra famiglia la felicità è doppia, oggi, e quando parlo di famiglia non mi riferisco soltanto a me e mio fratello Paul ma includo Catania e Adelaide Giants, che guidiamo con orgoglio, con i rispettivi tifosi. Era importante che io seguissi la festa a Catania e poi la partita a Castrovillari, in questi giorni, per vivere un momento importante della vita della comunità che mi ha accolto con grande entusiasmo e un match cruciale per i rossazzurri. A Paul ho chiesto di assicurare presenza e sostegno ai Giants nel grande giorno della sfida decisiva per il titolo e mio fratello, dopo aver vissuto il trionfo, ha esultato per il Catania davanti alla tv. L’unione fa la forza, questa è la nostra domenica felice e lavoreremo sempre di più per regalare altri successi a chi sostiene lo sport e le società che rappresentano città note e amata in tutto il mondo. Rimarrò in Italia anche nei prossimi giorni e domenica sarò allo stadio per assistere alla gara con la Mariglianese: vi aspetto al “Massimino”, amici rossazzurri.»

  • “Typical Sicily”: destagionalizzare per vincere

    “Typical Sicily”: destagionalizzare per vincere

    Dopo la storia di Antonio, torniamo a parlare di turismo in Sicilia e lo facciamo con un’altra scommessa coraggiosa. Parliamo di Typical Sicily – la sicilia che accoglie”, un ambizioso progetto promosso dal Comitato Sicilia dell’Unione Nazionale delle Proloco. Il progetto è attuato dai comitati provinciali di Agrigento, Catania, Caltanissetta ed Enna con il coinvolgimento di 43 Proloco di altrettanti comuni che comprendono una popolazione complessiva di circa 456mila persone.

    Cosa vuol dire destagionalizzare e quali sono vantaggi e svantaggi

    La destagionalizzazione del turismo è un fenomeno sempre più diffuso in tutto il mondo, che consiste nella diffusione della domanda turistica durante tutto l’anno, invece che concentrarsi solo in alcune stagioni. Questo cambiamento sta avendo un impatto significativo sulla gestione dell’industria turistica, portando sia sfide che opportunità.

    Turismo sicilia destagionalizza

    Una delle ragioni principali per la destagionalizzazione del turismo è l’aumento dei viaggi low cost e della disponibilità di offerte convenienti in tutte le stagioni. Inoltre, la globalizzazione e l’accessibilità a informazioni e destinazioni turistiche attraverso internet stanno rendendo più facile per i viaggiatori pianificare vacanze fuori stagione.

    La destagionalizzazione del turismo può avere molti vantaggi per le destinazioni turistiche. Ad esempio, una distribuzione più uniforme della domanda turistica può aiutare a ridurre la congestione e a preservare le attrazioni turistiche. Inoltre, può anche aumentare l’occupazione e la stabilità delle attività economiche locali, dal momento che le piccole imprese turistiche non sono più dipendenti dal successo della stagione turistica estiva.

    Tuttavia, la destagionalizzazione del turismo può anche presentare sfide per le destinazioni turistiche, come la necessità di investimenti in infrastrutture e servizi per soddisfare la domanda turistica durante tutto l’anno. Inoltre, può essere difficile per le destinazioni mantenere l’interesse dei viaggiatori durante le stagioni morte, soprattutto se non ci sono attrazioni sufficienti o eventi per mantenere l’interesse dei turisti.

    Typical Sicily: valorizzare la Sicilia, sempre

    La missione dichiarata dunque è quella di valorizzare i luoghi ricchi di cultura, natura, tradizioni, arte, mestieri, colori e sapori.

    Turismo sicilia

    Antonio la Spina, presidente nazionale Unpli e presidente Unpli Sicilia, alla conferenza di presentazione alle Ciminiere di Catania, ha così raccontato la grande avventura di Tipical Sicily. «Si tratta di un viaggio attraverso il patrimonio materiale e immateriale della nostra isola un grande percorso alla scoperta delle aree rurali al fine di destagionalizzare e diversificare l’offerta, esaltando le tipicità locali, anche enogastronomiche. Lo porteremo anche nelle principali Borse del turismo europee».

    L’iniziativa, finanziata con 800mila euro grazie ai fondi Psr Sicilia 2014-2020, è suddivisa in quattro aree tematiche (natura, cultura, turismo, enogastronomia) con numerose e variegate azioni, a cominciare dalla realizzazione di 47 video promozionali, il portale e l’app TypicalSicily.it, già attiva su IOS e pronta per Android, con virtual tour. Contestualmente sono già partiti i primi centri di informazione turistica, attraverso la riconversione di edifici esistenti, a Mussumeli, Porto Empedocle e Ragalbuto, pronta l’inaugurazione di quello di Milo ed è stato realizzato un potenziamento della rete di informazione e accoglienza Proloco.

    «Le Proloco saranno al centro dell’accoglienza turistica siciliana – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura e vicepresidente della Regione Siciliana Luca Sammartino – queste associazioni, per la storia che hanno e per i giovani che coinvolgono, rappresentano uno straordinario strumento di rilancio e fruizione delle eccellenze Made in Sicily. Le Proloco svolgono un percorso educativo che punta sulle nuove generazioni».

    Quattro percorsi per Typical Sicily

    Durante l’incontro la proiezione di una serie di video emozionali che raccontano le bellezze sicule di vari territori. «Typical Sicily è un contenitore che mette a sistema una serie di progetti di promozione turistica – ha sottolineato Maurizio Signorelli, responsabile comunicazione Unpli – per agevolare ancor di più la scoperta dei territori interessati abbiamo identificato quattro macro-itinerari di collegamento con le aree naturalistiche che accompagneranno i turisti». I quattro percorsi – progetti sono: “Dalla Valle dei Templi ai Monti Sicani” (Unpli Agrigento), “Da Monte Conca al Biviere” (Unpli Caltanisetta), “Tra l’Etna e l’Alcantara” (Unpli Catania) e “Dalle vette dei Monti Erei al giardino di Cerere” (Unpli Enna). «Questo progetto rappresenta pagine importanti sulla nostra identità siciliana – ha detto il senatore di Fratelli d’Italia Salvo Pogliese – la Sicilia ha registrato 15 milioni di pernottamenti l’anno, ma sono sempre meno delle potenzialità, abbiamo margini di crescita se pensiamo che il Veneto tocca i 70mila pernottamenti.»

  • Le candelore di Sant’Agata

    Le candelore di Sant’Agata

    A brevissimo tutta Catania sarà in festa per celebrare la sua Santa Patrona. Se volete scoprire in cosa consista una delle festività religiose più conosciute (e di certo la più amata dai catanesi), il nostro consiglio è di viverla. C’è infatti un ricchissimo programma sia per le feste liturgiche sia per quanto riguarda gli eventi culturali. Se però non avete modo di andarla a vedere oppure semplicemente volete scoprire qualcosa in più prima di immergervi nella festa, oggi vi raccontiamo delle candelore di Sant’Agata e della loro storia e tradizione.

    Caratteristica della festa di Sant’Agata è la processione delle candelore, grossi candelabri in legno, ornati di statue di angeli e santi, su cui sono raffigurate alcune scene del martirio della santa. Alti parecchi metri, anticamente essi venivano donati dalle varie corporazioni di mestieri e rappresentacano le offerte simboliche della cera alla padrona. Nel 1514 si contavano 22 candelore, nel 1674 erano 28, alla fine dell’Ottocento erano 15 e negli anni passati le candelore che hanno sfilato in processione sono state 11.

    I tipi di candelore di Sant’Agata

    La loro distribuzione è stata la seguente: la più piccola candelore è stata fatta costruire da monsignor Ventimiglia dopo l’eruzione del 1766. Segue la candelore degli abitanti del quartiere di San Giuseppe La Rena e quella degli ortofrutticoli, costruita in stile gotico. Poi la candelora dei pizzicagnoli, in stile liberty; le candelore dei pescivendoli, fruttivendoli, macellai, pastai, panettieri e bettolieri, in stile barocco e rococò. Ultima è la candelora fatta realizzare dal cardinale Dusmet per il circolo di Sant’Agata.

    Durante il Rinascimento questa caratteristica processione seguiva un cerimoniale e un ordine ben precisi e la mancata osservanza di tali regole veniva punita con la carcerazione e una multa da pagarsi sia all’Opera di Sant’Agata che alla Loggia della Città. Era infatti stabilito che la sfilata venisse aperta dalla candelora dei viticultori, seguivano in ordine quelle dei “carduinari, ortolani, burdunari, tavernari, putigari, buckeri, massari, cutillari, spatari, caudarari, muraturi, maestri daxa, sellari, planellari, curbisieri, mercheri, cimmaturi, pellicteri, custureri, arginteri, barberi e marcanti.

    Quando nel 1837 furono abolite in Sicilia le corporazioni delle arti e dei mestieri, le maestranze si costituirono in associazioni religiose e a Catania presero il nome di circoli agatini.

    Storia delle candelore

    Dal settecento apre la sfilata la candelora fatta costruire da monsignor Ventimiglia, nota come la cannalora di Sant’Aita, mentre oggi l’unica candelora rimasta dei ceri settecenteschi è quella dei pastai. Durante la processione, gli uomini che sfilano con le candelore accese eseguono dei movimenti con il corpo. E’ la cosiddetta annacata, che al buio della sera diventa uno spettacolo suggestivo per le scie luminose e fumose che lasciano i ceri accesi.

    Le dodici candelore di SantAgata

    Alcune curiosità sulla festa

    Il busto d’argento della santa, in cui sono riposte le reliquie, durante il resto dell’anno è collocato dentro un tempietto, nella cappella di Sant’Agata all’interno del Duomo di Catania. Anticamente il fercolo della Santa veniva portato in processione dai nuri, devoti vestiti di bianco, a piedi scalzi, in ricordo della notte del 17 agosto del 1126, quando i catanesi uscirono scalzi dalle loro case per accogliere esultanti le ossa della Santa, che erano state riportate da Costantinopoli. Per l’occasione anche il vescovo Maurizio e il clero indossavano vestiti di colore bianco. Il bianco, oltre a essere il simbolo della gioia e dell’allegria, è il colore della fede. Da allora è rimasto l’uso di indossare durante la processione della Santa il cosidetto sacco, come ha spiegato anche Pitrè.

    Festa Sant'Agata estiva

    Altra tradizione riportata da Pitré è quella della partecipazione delle donne alla processione della Santa. Esse venivano chiamate ‘ntuppatteddi, nome che andava a indicare le donne avvolte da uno scialle che lasciava scoperto soltanto gli occhi. Le devote, durante la festa della patrona, godevano della libertà di potere uscire da sole facendosi corteggiare dagli uomini senza violazione del codice d’onore.

  • Trasporti Catania, l’Amts annuncia riduzione temporanea

    Trasporti Catania, l’Amts annuncia riduzione temporanea

    Brutte notizie per i catanesi che hanno scelto di spostarsi con i mezzi pubblici. L’Amts ha infatti fatto sapere, tramite una nota, che ridurrà temporaneamente i suoi trasporti a Catania. La riduzione arriva forse nel momento peggiore, con il caro benzina ormai alle stelle e molti catanesi alla ricerca di soluzioni alternative. Non è infatti inusuale vedere i prezzi della benzina e del gasolio oscillare vicino a quote record (parliamo di 1,8 sino a 2 euro), prezzi che mettono in difficoltà coloro che scelgono di spostarsi o che sono costretti a farlo per lavoro.

    Senza contare che questo è anche un periodo delicatissimo per tutti i turisti che verranno a visitare la nostra città in occasione dei festeggiamenti della Santa Patrona, come prontamente osservato anche dai sindacati.

    Amts: riduzione temporanea per verifiche tecniche e meccaniche

    L’Azienda metropolitana trasporti e sosta ha infatti comunicato un piano di esercizio provvisorio nel quale si prevede una temporanea riduzione dei mezzi in servizio. La causa di tale riduzione è da ricondurre alla necessità di portare avanti le periodiche revisioni, ovvero le verifiche tecniche e meccaniche sui mezzi di trasporto. «L’Azienda stessa è consapevole che tali necessarie operazioni di revisione sui mezzi della flotta AMTS comporteranno, per diversi giorni, qualche disagio a utenti e cittadinanza. Per questo, l’AMTS si scusa con quanti ogni giorno usufruiscono dei mezzi pubblici per motivi di lavoro e personali, assicurando che si stanno ponendo in essere tutte le misure per minimizzare i disagi il più possibile e per ritornare al programma di esercizio ordinario nel più breve tempo possibile», si legge in una nota diffusa da Amts.

    trasporti catania ridotti

    Allo stesso tempo l’amministrazione aziendale ha comunicato di avere già avviato indagini interne per verificare omissioni e ritardi delle funzioni tecniche aziendali. Tali verifiche sono volte ad accertare che tutti gli accorgimenti e gli adempimenti previsti per legge vengano predisposti in modo puntuale e tempestivo, garantendo quindi il massimo rigore nella sanzione di eventuali inadempienze accertate. 

    Trasporti Catania, i sindacati tuonano: “Situazione rischiosa”

    Una riduzione del servizio di pubblico trasporto della città di Catania che non è passata inosservata ai sindacati. I rappresentanti sindacali di Filt Cgil e Fit Cisl hanno infatti espresso la loro preoccupazione con una nota, specialmente in relazione alla mancata revisione degli autobus a metano. Il segretario generale della Filt, Edoardo Pagliaro, il segretario generale della Fit Cisl, Mauro Torrisi e il componente di segreteria Orazio Magro hanno parlato nella nota di un «pessimo biglietto da visita per tutti quei turisti che visiteranno la città in occasione della Festa di Sant’Agata». Il problema però non è solo limitato alle occasioni “da occhiello”, perché chiaramente si riflette sulla quotidianità di tutti i cittadini. L’impatto maggiore è chiaramente su coloro che sfruttano i mezzi pubblici, ma anche su chi non sceglie di usufruirne, dato che il minor impiego di mezzi pubblici comporta un aumento del traffico e del congestionamento stradale. Questo per tacere sulle conseguenze legate all’inquinamento, nella speranza che – se come previsto la misura è strettamente temporanea – possano essere considerate trascurabili.

    traporti catania autobus

    Nella nota però Filt Cgil e Fit Cisl di Catania si parla anche della sicurezza degli autisti di AMTS, «messa a rischio a causa della mancata revisione delle bombole di metano, e da eventuali, ma per nulla rare aggressioni subite da parte dell’utenza oramai esasperata». Sono queste le ragioni che hanno portato i sindacati a dichiarare la loro disponibilità a collaborare per i trasporti a Catania «e per questo hanno hanno evitato di aderire allo stato di agitazione promosso da altre sigle». Allo stesso tempo, Filt e Fit hanno invitato l’Amts «a chiedere alla Prefettura maggiori controlli a tutela degli autisti e dei cittadini e a cercare soluzioni concrete rispetto alla mancata revisione.»

  • Vibonese- Catania 0-2, i rossazzurri vincono ancora

    Vibonese- Catania 0-2, i rossazzurri vincono ancora

    Vibonese- Catania 0-2, vincono ancora gli etnei e con due reti a zero portano a casa la quinta vittoria consecutiva. Una partita seguita anche dal presidente Ross Pelligra, attorniato da una sempre crescente folla di amici e tifosi nella sua casa in Australia. Alla fine della partita, il presidente non ha fatto mancare il suo supporto alla squadra: «Ho visto un grande Catania, concreto e capace di accelerare al momento giusto. È una vittoria esaltante per noi e per i nostri splendidi tifosi, adesso il meritato riposo e da martedì testa al Castrovillari.»

    E in effetti la prestazione dei rossazzurri è stata molto brillante, il risultato quasi mai in dubbio. Sebbene abbia dovuto aspettare la seconda frazione di gioco per consolidare con i gol il dominio del campo, già prima della rete il Catania era andato pericolosamente vicino al gol ben 3 volte – di cui due nella stessa azione.

    Vibonese- Catania 0-2 il tabellino

    Marcatori: st 15’ De Luca, 21’ Chiarella.

    Vibonese (4-3-3): 1 Mengoni (VK); 11 Lia, 23 Tazza (K), 13 Bonnin, 24 Trajkovski; 28 Palazzo (1’st 21 Ruggiero), 31 De Marco, 10 Balla (39’st 8 Hernaiz); 14 Cintura (19’st 34 La Torre), 9 Samake (44’st 17 Albisetti), 90 Scafetta. A disposizione: 12 Rendic; 2 Caicedo, 19 Sparandeo; 4 Amabile; 72 Politi. Allenatore: Modica. 

    Catania (4-3-3): 1 Bethers; 5 Rapisarda, 4 Somma, 26 Lorenzini, 27 Castellini; 18 Rizzo (VK), 10 Lodi (K) (19’st 23 Palermo), 24 Vitale; 31 Chiarella (24’st 2 Boccia), 99 Sarao (34’st 79 Jefferson), 17 De Luca (27’st 35 De Respinis). A disposizione: 22 Groaz; 21 Pedicone; 8 Di Grazia; 32 Giovinco, 20 Corallo. Allenatore: Ferraro.

    Arbitro: Dario Acquafredda. Assistenti: Mauro Antonio De Palma e Fabio Cantatore.

    AMMONITI: Balla, Ruggiero (V); Rapisarda, Jefferson (C).

    Mister Ferraro: “La sosta è servita a restituirci freschezza atletica”

    Non si nasconde dietro un dito mister Ferraro, che ammette a chiare lettere come quella dei rossazzurri sia una cavalcata straordinaria. «È una vittoria importante, su un campo difficile contro e un’ottima squadra, davvero una grande risposta. Complimenti ai ragazzi e al gruppo, giocare sabato è un po’ più difficile sul piano della concentrazione e scherzando ho detto che avremmo dato i permessi soltanto dopo la partita ma oggi, contro una signora squadra, abbiamo dimostrato la forza del Catania: la Vibonese era partita per vincere il campionato come altre squadre, il Catania sta facendo qualcosa di straordinario. Nel primo tempo ho apprezzato il giro palla, nel secondo tempo sono emersi valore e intensità. Sono fortunato ad allenare questo gruppo. Non dobbiamo mai guardare la classifica ma provare a convincere sempre con le prestazioni. I ragazzi hanno davvero grande spirito, voglia di allenarsi, giocare e dimostrare il proprio valore; il nostro obiettivo è sempre il noi, non l’io. In questo momento abbiamo una notevole freschezza atletica, la sosta ci è servita».

    Vibonese- Catania 0-2, Chiarella e De Luca: “Stare sempre sul pezzo, senza cullarsi”

    Gol e assist per Chiarella, che sta attraversando quello che nel gergo si definisce un “momento d’oro”. Tutto ciò che il giocatore catanese tocca diventa oro. «Il mio gol? Mi sentivo già abbastanza stanco perché non ho ancora i 90’ nelle gambe ma quando vedo lo spazio il pensiero è sempre quello di puntare la porta. È importante continuare su questa strada, la vittoria vale tanto per me e per noi. Quando ho l’opportunità di andare contro uno provo sempre, oggi è andata bene. L’assist è frutto del lavoro svolto in settimana, è stato bravo De Luca ad attaccare la palla. Quanto è cresciuto Chiarella? Molto, mi mancava giocare con i grandi dopo un anno sprecato per gli infortuni e volevo mettermi in gioco con questa grande squadra e in questa grande società. Il nostro organico è pieno di giocatori di talento, la regola degli under ci aiuta ma bisogna stare sempre sul pezzo.»

    Quarto gol per De Luca: «Sono contento, il nuovo anno è iniziato davvero nel migliore dei modi. Dobbiamo vincere il campionato prima possibile. Con i nostri tifosi al seguito è come se giocassimo sempre in casa, speriamo comunque di far gol presto anche al “Massimino”. L’esultanza? Il gol è frutto di schemi che proviamo in settimana, Zeoli è molto preparato e lo prendo simpaticamente in giro, definendolo “il profeta delle palle inattive”, così ho festeggiato con lui.» Piedi per terra però e la consapevolezza che niente deve cambiare nell’ottica del lavoro, di squadra e singolo. «Abbiamo un grande gruppo ed è davvero difficile trovarlo così: siamo molto uniti, c’è un’atmosfera indescrivibile ed è coinvolto anche chi gioca meno. Andiamo avanti, non mi devo cullare.»

  • Programma degli eventi culturali di Sant’Agata: le manifestazioni e le mostre

    Programma degli eventi culturali di Sant’Agata: le manifestazioni e le mostre

    Si avvicina la festa più amata da tutti i catanesi, conosciuta in tutto il mondo come una delle più caratteristiche della Sicilia. La festa della patrona non avrà però soltanto un ricchissimo programma per le festività liturgiche. Quest’anno infatti il programma degli eventi culturali di Sant’Agata 2023 sarà altrettanto vasto e variegato – sino a includere le manifestazioni sportive. Andiamo a vedere insieme gli eventi in programma.

    Programma degli eventi culturali di Sant’Agata: le manifestazioni e le mostre


    Le mostre dedicate a Sant’Agata

    Festa Sant'Agata estiva


    Dal 13 Gennaio al 13 Febbraio
    Biblioteche Riunite “Civica e A. Ursino Recupero” Via Biblioteca 13, Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena
    Ore 9,00 – 13,00 – “S. Agata in biblioteca” Esposizione di opere sul martirio di Sant’Agata e documenti riguardanti le Celebrazioni.
    A cura della dott.ssa Rita Carbonaro.
    Dal 15 gennaio all’12 febbraio
    “Sant’Agata in movimento”:2° edizione della mostra organizzata dall’Accademia di
    Belle Arti di Catania e la Metropolitana di Catania. A cura della prof.ssa Daniela
    Costa.
    Da lunedì 9 gennaio
    Percorso integrato rivolto alle scuole e alle parrocchie “Sant’Aituzza”,
    itinerario guidato ai luoghi del martirio e della tradizione dedicati alla
    Santa Patrona di Catania: Sant’Agata al Carcere e Chiesa di San Biagio in
    Sant’Agata alla Fornace, presso il Museo Diocesano di Catania.
    Esclusivamente su prenotazione. (sala fercolo e sala 4).
    Dal 15 gennaio all’11 febbraio
    “Tutti devoti tutti, cittadini viva Sant’Agata”: percorso alla scoperta della fede, dell’arte e delle tradizioni legate alla Santa Patrona di Catania; l’itinerario, proposto in particolare alle scuole di ogni ordine e grado prevede la visita alla sala del Fercolo, alla Cappella di S. Agata in Cattedrale, la mostra “Cimeli agatini e arte popolare” e la mostra fotografica (novità) “Agata inedita”; l’attività si concluderà con una presentazione multimediale sul tesoro di S. Agata ed il sacello. A cura
    dell’amministrazione della Cattedrale.

    Le mostre di Sant’Agata


    Da venerdì 27 gennaio a lunedì 28 febbraio
    27 Gennaio, ore 17,00 – Inaugurazione mostra “Sant’Agata egli altri. Un percorso di
    Museo diffuso tra arte e devozione”, a cura del Museo Diocesano di Catania, delle
    Associazioni Culturali catanesi CENACUM e G.A.I. Amenanos, presso il Museo
    Diocesano di Catania, Via Etnea n. 8.
    Da sabato 28 gennaio a lunedì 28 febbraio
    28 Gennaio, ore 12,00 – Inaugurazione mostra “L’occhio del Grand Tour su Catania.
    Le immagini della Città nei viaggiatori del Settecento e Ottocento”, a cura
    dell’Arcidiocesi di Catania, della Chiesa della Badia di Sant’Agata, delle Associazioni
    Culturali catanesi CENACUM e G.A.I. Amenanos, presso la Chiesa Badia di
    Sant’Agata, Via Vittorio Emanuele II, n. 182.
    Dal 28 gennaio al 12 febbraio
    Concorso “Miglior vetrina: amo Sant’Agata” – Saranno premiate le
    vetrine più belle lungo il percorso della Processione e la più bella in tutta
    la città.
    A cura di Confcommercio, Confesercenti, Cidec, Federmoda, Cna.

    Programma degli eventi culturali di Sant’Agata

    Cattedrale catania

    Domenica 29 gennaio
    Ore 9,30 – Apertura straordinaria di Palazzo degli Elefanti.
    In occasione dell’apertura straordinaria di Palazzo degli Elefanti sarà
    possibile visitare il Palazzo con visite guidate a cura dell’Associazione
    Guide Turistiche Catania. Sarà esposta l’opera pittorica dedicata a Sant’Agata del
    M.tro Giuseppe Frezza.
    Ore 11,00 – Concerto a cura dell’orchestra sinfonica Catanese diretta dal maestro
    Fabio Raciti, presso il Salone Bellini di Palazzo degli Elefanti, Piazza Duomo.
    Ore 20,00 – In piazza dei Martiri omaggio floreale del Circolo cittadino
    Sant’Agata e manifestazione del Cereo dinanzi alla stele di S. Agata con
    la partecipazione dei Vigili del fuoco.
    Martedì 31 gennaio
    Ore 20,00 – Da piazza Duomo “A21 – Kermesse di moda e costume”, con la
    partecipazione di oltre 100 modelle in sfilata fino a Palazzo della Cultura, lungo via
    Vittorio Emanuele II, dove nell’auditorium Concetto Marchesi si effettuerà la
    premiazione di 3 studenti meritevoli e l’esposizione di oltre 80 abiti fino al 6
    febbraio. A cura dell’Accademia di Belle Arti di Catania, cattedra di storia del
    costume per lo spettacolo diretta dalla prof.ssa Liliana Nigro.
    Mercoledì 1 febbraio

    Ore 20,00 – “Concerto in onore di Sant’Agata” A cura dell’orchestra e del coro del
    Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania. Teatro Massimo Vincenzo Bellini di
    Catania, Piazza Teatro Massimo.
    Giovedì 2 febbraio
    Ore 20,30 – Nella corte del Palazzo degli Elefanti il Commissario Straordinario
    consegnerà “La Candelora d’Oro” e sarà accesa la lampada votiva a Sant’Agata. A
    seguire in Piazza Duomo, omaggio floreale da parte dei Vigili del Fuoco.
    Venerdì 3 febbraio
    Ore 20,00 – Presso piazza Duomo – Catania – Inni e musiche classiche in
    onore di Sant’Agata eseguiti dalla Corale “G. Tovini”, diretto dal M°
    Pietro Valguarnera. Tradizionale spettacolo pirotecnico “I fuochi della
    Sira o’ Tri”.di secondo grado
    Sabato 11 febbraio
    Ore 9,30 Al Museo Diocesano, incontro con gli studenti delle scuole secondarie di
    secondo grado della Diocesi di Catania sul tema “Dalla parte di Agata … dalla parte
    delle vittime” Relatore padre Antonino La Manna, vicario episcopale per la cultura.
    Presso il Museo Diocesano di Catania.

    Manifestazioni sportive


    Dal 11 dicembre al 3 febbraio, Torneo di tennis . A cura del Tennis club Umberto.
    Dal 28 gennaio al 3 febbraio – Eventi sportivi multidisciplinari in onore di
    Sant’Agata, Sport Cultura e Tradizione. A cura del Coni Comitato provinciale di
    Catania.
    Dal 29 Gennaio
    Ore 9,00 – Nuoto Parolimpico, presso Piscina Nesima. A cura Associazione Come
    Ginestre.

    3 febbraio
    Ore 15,00 – Atletica leggera – Corsa podistica su strada – Trofeo Sant’Agata 2023,
    Circuito cittadino. A cura del Coni Comitato provinciale di Catania.

  • Giovane catanese fonda la sua agenzia di out-going

    Giovane catanese fonda la sua agenzia di out-going

    Oggi torniamo a occuparci di storie di giovani ragazzi siciliani che si sono messi in gioco. Stavolta la storia è quella di Alberto Giuffrida, il quale ha deciso di aprire una sua agenzia di out-going proprio nel momento in cui turismo era più in crisi. Ha lanciato la sua attività quando tutto il mondo guardava con sfiducia agli spostamenti, nell’annus horribilis della pandemia. La sfida del giovane catanese a oggi può considerarsi doppiamente vinta: non solo per il successo dell’attività, ma anche perché è riuscita ad avviarla nella sua terra. Quella stessa terra che spesso appare inospitale per le innovazioni delle nuove generazioni e che imbriglia ogni nuova idea con le zavorre della burocrazia.

    giovane catanese formazione

    Andare lontano per tornare a casa

    Perché Alberto, che ora risiede a Catania e qui ha la sua vita e la sua routine, ha scelto di avviare un’attività che ha a che fare con l’estero: più precisamente, con viaggi all’estero, di studio e summer camp. La sua agenzia di out-going, la “Ila travel” lavora moltissimo con la formazione linguistica, ma con un approccio innovativo. Per questo, Alberto si circonda di collaboratori giovani e che sappiano destreggiarsi con più lingue.

    Come lui stesso ha raccontato al quotidiano La Sicilia, «In agenzia organizzano i Summer e City Camps (vere e proprie full-immersion in inglese per bambini e ragazzi dai sette ai quattordici anni progettate per consentire l’apprendimento con insegnanti madrelingua e praticare l’inglese nelle azioni di tutti i giorni, nonché l’offerta settimanale di un’amplia scelta di attività sportive) i Viaggi Studi all’estero (per imparare l’inglese con una vasta scelta di Paesi anglofoni in cui soggiornare) e infine i Programmi di Scambio Culturale (che prevedono la frequentazione di una scuola e la sistemazione in famiglia, un’esperienza di profonda crescita culturale nonché personale).» 

    Giovane e catanese ma con le idee chiare

    Alberto è giovane catanese, classe 1997, ma non vuol dire che non abbia le idee chiare. Anzitutto, ha visto molti luoghi che non sono la sua terra natale, avendo oltretutto frequentato la scuola superiore a Barcellona. A soli diciassette anni ha vinto una borsa di studio presso la Monmouth University in New Jersey dove ha studiato finanza. D’altronde, come lui stesso riporta, «lo stare fuori ti fa apprezzare casa tua e ti forma, ti insegna a risolvere i problemi che si possono presentare nella quotidianità.»

    Questo ha permesso ad Alberto di guardare con consapevolezza alle criticità del suo territorio, senza che queste ultime gli abbiano tolto la voglia di combattere e investire in esso. «Noi ci prendiamo cura delle cose private (ad esempio, teniamo le case pulitissime) e non della cosa pubblica, ci manca il senso civico, cosa che ci distingue da altri Stati».

    Da imprenditore qual è, un appunto è rivolto anche all’ingessato apparecchio burocratico: «Qui la burocrazia è lentissima, una licenza che altrove si sbriga in poche settimane qui richiede mesi se non anni. E poi manca il senso forte di patriottismo.» Alberto però ha scelto di investire nella propria terra e delle sua parole trapela l’amore profondo che nutre per essa e che lo ha spinto a tornare. «Io consiglio comunque di tornare o di rimanere in Sicilia e di fare squadra insieme. Perché, credo nei giovani e penso sia giusto non scappare, ma restare». 

    giovane catanese viaggi

    “Da soli non si va da nessuna parte”

    Quando torna a parlare dei giovani, Alberto sembra riflettere sulla sua esperienza che lo ha portato a realizzare il suo progetto. «Io credo che i giovani debbano poter provare strade all’estero per quel che riguarda la formazione per ampliare gli orizzonti, per apprendere culture diverse e modi di pensare diversi. Per poi sfruttare ciò che si è appreso fuori qui, da noi. Sono sicuro che la mia parte la farò per Catania e per la Sicilia.»

    C’è quindi anche tanta, tantissima speranza (e volontà) di poter cambiare le cose per la propria terra. Eppure, Alberto ha ancora qualcosa di prezioso da dire, qualcosa che tutti noi dovremmo ricordarci quando guardiamo allo stato spesso disastrato in cui verte la nostra terra. «Spero che sarò seguito da altre persone, perché chiaramente da soli non si va da nessuna parte». 

  • Catania Licata, poker rossazzurro

    Catania Licata, poker rossazzurro

    Quando il Catania SSD riuscì a costituirsi e ad assemblare la rosa che oggi sta raccogliendo tante soddisfazioni, molti parlarono di “obbligo di vincere”. La differenza valoriale fra lo squadrone rossazzurro e le altre concorrenti in gara spinse molti a dire che una vittoria del campionato era quantomeno scontata. Tuttavia, chi conosce il gioco del calcio sa che la palla è rotonda e che niente è scontato. Per questo ogni vittoria, come il 4 a 1 di Catania Licata, appare oltremodo preziosa.

    Perché, come molte situazioni in questo sport dimostrano (qualcuno ha detto PSG?) non basta avere la squadra più forte sulla carte per vincere. Al contrario, bisogna dimostrare – domenica dopo domenica – di essere sempre i più forti sul campo, concentrati, sul pezzo.

    Catania Licata 4 – 1: un poker per confermare il primo posto

    E questo Catania, vittorioso con 4 reti, si avvia a confermare sul campo quanto i tifosi speravano facesse. Primo posto, una sola sconfitta subita, miglior attacco (44 reti) e miglior difesa (12). Primo posto con distacco, oltretutto: 14 punti di vantaggio sul Locri secondo in classifica, che ormai gioca un campionato nel campionato con il Lamezia (rallentato oggi dall’Acireale). Il Catania invece veleggia sereno verso la promozione.

    Ci hanno messo pochissimo i rossazzurri a inclinare la partita sul loro piano. Bastano i primi 10 minuti al Catania per mettere a segno un uno-due micidiale, in grado di mettere al tappeto molti avversari. Sarao e poi Vitale sembrano chiudere la pratica nei primi 10′, ma il Licata ha il merito di non arrendersi. Al 34′ Saito sembra poter riaprire i giochi, ma il Catania è implacabile al rientro dagli spogliatoi. Altri due gol e due rossi per il Licata: i rossazzurri possono meritatamente festeggiare e ora la promozione è 3 punti più vicina.

    Catania Licata il tabellino

    Catania Licata vittoria rossazzurra

    Marcatori: pt 5’ Sarao, 9’ Vitale, 35’ Saito; st 33’ Palermo, 39’ Giovinco su rigore. 


    Catania (4-3-3): 1 Bethers; 5 Rapisarda (40’st 9 Litteri), 4 Somma, 26 Lorenzini, 27 Castellini; 18 Rizzo (VK), 10 Lodi (K) (19’st 23 Palermo), 24 Vitale; 31 Chiarella (16’st 7 Forchignone), 99 Sarao (35’st 32 Giovinco), 17 De Luca (22’st 35 De Respinis). A disposizione: 22 Groaz; 2 Boccia; 8 Di Grazia; 15 Privitera. Allenatore: Ferraro.

    Licata (3-5-2): 1 Valenti (VK); 2 Vitolo, 5 Calaiò, 6 Orlando (K); 7 Cusati (24’st 13 Garau), 4 Mudasiru (45’st 14 Pedalino), 8 Frisenna, 10 Rotulo, 3 Pino; 9 Saito (25’st 14 Cristiano), 11 Minacori. A disposizione: 72 Sienko; 16 Manna; 18 Ficarra, 19 Pecoraro, 20 Puccio; 17 Asata. Allenatore: Romano. 

    Arbitro: Gianluca Catanzaro, assistenti: Justin Dervishi e Zef Preci.

    Ammoniti: Frisenna, Vitolo (L).
    Espulsi: 26’ st Vitolo, 38 st’ Frisenna.

    Recupero: pt 0’; st 4’.

    Ferraro: ” Un grande approccio”

    Chiaramente sorridente mister Ferraro nella conferenza post- partita. «Abbiamo avuto un grande approccio dal punto di vista fisico e mentale, sfruttando subito le palle inattive: complimenti in particolare a Zeoli, perché proprio ieri avevamo lavorato a lungo sui calci d’angolo, e a Lodi, che con quel piede mette la palla dove vuole. Ho visto davvero un grande Catania. Stiamo dimostrando che quando mettiamo testa e gambe e riusciamo ad esprimere il nostro valore, non c’è nulla da fare per nessuno. Sono contento di tutti, anche di chi non ha giocato oggi: dobbiamo avere questa mentalità ed essere capaci di dare le risposte in campo. È stata la partita più bella che abbiamo fatto a Catania.»

    E sui goal di ieri: «I gol dei centrocampisti? Accompagnano sempre l’azione e riescono a trovare la via della rete, è un valore collettivo, partecipano tutti; complimenti anche a Giovinco e Palermo, mi dispiace lasciare giocatori così in panchina ma la regola degli under comporta purtroppo anche questo. I meriti? Sono dei ragazzi e della società, l’allenatore ha la sua soddisfazione quando raggiunge l’obiettivo e noi siamo fortunati ad essere giudicati da una società che può vantare uomini di calcio come il vice presidente Grella e il direttore Laneri. La tranquillità che abbiamo in settimana ci consente di crescere sempre.»

    Proprio l’autore della terza rete è intervenuto così ai microfoni: «Mi sono prefissato di dare sempre il meglio e non accontentarmi, per fortuna sta andando bene. Non ero mai arrivato a segnare quattro reti, in passato ho sbagliato tanto, dietro questi gol e gli inserimenti c’è il lavoro settimanale, speriamo di continuare così. Segnare al “Massimino” è un’emozione indescrivibile, per me è sempre come se fosse la prima volta. Classifica? Noi dobbiamo cercare di vincere il maggior numero di partite per arrivare all’obiettivo prima possibile. Per il mister fare delle scelte non è facile, noi siamo professionisti e dobbiamo farci trovare sempre pronti.»

  • Recessione Sicilia, la Regione prevede -0,3%

    Recessione Sicilia, la Regione prevede -0,3%

    Con l’inizio del 2023 le notizie per la nostra isola non sono state confortanti, se si parla dell’aspetto economico. Basta guardarsi intorno per vedere come l’inflazione abbia colpito la nostra isola – e la nostra provincia di Catania specialmente – più duramente che altrove. Rispetto ai dati dello scorso anno, Catania aveva fatto registrare anche picchi del +11% come tasso d’inflazione. Adesso le brutte notizie non arrivano soltanto dal confronto col passato, ma anche con le prospettive del futuro. Le stesse che fanno registrare un intensificarsi della recessione in Sicilia.

    Recessione in Sicilia prevista per il 2023: meno 0,3% Pil

    Se non fosse necessario, per tutti i siciliani, semplicemente controllare il proprio portafogli, è arrivata anche la previsione ufficiale. Secondo quanto riportato dal Defr 2023-2025 a firma del governo Schifani, approvata in giunta è già trasmessa all’Assemblea siciliana, il 2023 farà segnare un calo del Pil dello 0,3%. Un ribaltamento dello scenario rispetto a quanto riportato la scorsa estate, dove si prospettava una crescita del 2,6%.

    recessione crisi sicilia

    «La revisione delle stime, che è stata effettuata considerando il mutato quadro programmatico della NaDef, vede migliorare le previsioni elaborate a luglio per l’anno in corso (da 2,3% a 3,3%) con un differenziale positivo di un punto percentuale – si legge nel documento – ma prospetta un peggioramento del percorso di ripresa per gli anni successivi, soprattutto per l’anno 2023, che a fronte di una ipotesi di crescita del 2,6% stimata a luglio, mostra adesso una variazione negativa (-0,3%)».

    Nel documento si legge inoltre come «la recessione prevista rappresenta il riflesso dell’indebolimento dell’attività economica, principalmente attribuibile ai minori consumi delle famiglie e alla riduzione degli investimenti delle imprese in macchinari e attrezzature, a causa dell’impatto dell’inflazione sul reddito disponibile e della maggiore incertezza nelle aspettative, oltre che dell’aumento dei costi di finanziamento indotto dal rialzo dei tassi d’interesse. Si tratta, peraltro, degli stessi fattori che incidono negativamente sul volume degli scambi internazionali, a sua volta influente, come domanda estera, sul sistema produttivo regionale».

    «Particolare rilevanza – prosegue la NaDefr – assume, a livello regionale, la crescita dell’inflazione che a novembre mostra una variazione del 14,3% su base annuale, mantenendo una dinamica più elevata rispetto al resto del Paese».

    Recessione Sicilia: le cause

    Sempre il documento citato riporta anche una serie di ipotesi e di teorie su quali possano essere le cause che hanno acuito la crisi economica in Sicilia e quindi spinto verso la recessione. «Nel corso del 2022 il quadro macroeconomico internazionale si è deteriorato: il conflitto in Ucraina ha ridimensionato le prospettive di crescita dell’economia mondiale per l’anno in corso e soprattutto per il 2023 in ragione dell’aumentata incertezza, dell’ulteriore rialzo dei prezzi delle materie prime e dell’acuirsi delle
    strozzature lungo le catene globali del valore. Altri fattori di freno alla crescita si possono individuare nella debolezza dell’attività in Cina, che sconta il costo economico della strategia “zero-Covid”.»

    crisi economica 2023
  • Accise, caro benzina e tetto al carburante

    Accise, caro benzina e tetto al carburante

    Tiene banco più che mai l’aumento del prezzo della benzina e del disel. Aumenti che condizionano e trascinano l’inflazione in Italia. Il Bel Paese affronta una crisi ormai più che decennale, se si considera che secondo l’Istat, le persone in Italia che vivono in povertà assoluta sono il 9,4% della popolazione. Circa 3 volte tanto il valore registrato nel 2007, cioè circa il 3,1%. In altre parole, in 15 anni il numero di famiglie in povertà assoluta è passato dal 3,5% al 7,5% del totale dei nuclei familiari.

    Un chiaro aggravio a questa condizione è data appunto dal prezzo dei carburanti. E se ci si sta cominciando ad attrezzare per trovare alternative, molta strada è ancora da fare. Nel frattempo, è confermato lo sciopero del 25 e 26, dopo che in un primo momento era stato revocato a seguito del tavolo con il Governo.

    Accise, da cosa dipende il prezzo della benzina?

    A seguito della rimozione dello sconto sulle accise che il governo Draghi aveva operato (-0,25€/litro), il costo della benzina è tornato sopra la soglia di 1,80€/litro.

    Un valore indubbiamente alto se guardiamo alla serie storica dei prezzi del carburante, ma che rimane ancora molto inferiore ai picchi del 2022, quando a marzo, sulla scia della guerra in Ucraina e della paura della mancanza di approvvigionamenti dalla Russia, il prezzo medio aveva sfondato i 2€/litro. In precedenza, il prezzo medio era stato al di sopra della soglia dei 1,8€/litro solo in 2 occasioni: nel periodo compreso tra 2012 e 2013 (crisi europea) e appunto, la scorsa estate.

    Stazione di rifornimento



    Lo scorso marzo, all’atto della rimozione delle accise attuata dal governo Draghi, la materia prima – visto il prezzo del barile oltre i 129 dollari – era ben il 41% più cara di oggi (0,79€ contro gli 0,56€ della scorsa settimana).

    Il governo Meloni ha giustificato la riduzione dello sconto richiamando la ”non progressività” delle accise, ossia il fatto che le accise sono imposte che si applicano a tutti i cittadini, indipendentemente dal loro reddito; il governo inoltre si aspetta che nei prossimi mesi il prezzo del petrolio scenda e ha spiegato che intende destinare le risorse che sarebbero state necessarie a proseguire lo sconto sulle accise ad altre misure di sostegno contro la crisi energetica.

    Un fattore determinante per la recente crescita del prezzo dei carburanti è il cambio euro-dollaro, in questo momento a 1,08. Essendo il prezzo del barile espresso in dollari, l’Europa in questo momento è svantaggiata sui mercati internazionali.

    Accise, cosa cambia con le nuove misure?

    Nessun nuovo taglio sulle accise, il Governo non fa passi indietro rispetto alla decisione presa a dicembre. Con il calo dei prezzi del petrolio, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ridotto lo sconto sulle accise introdotto dal Governo Draghi per poi cancellarlo da gennaio.  L’effetto sperato, però, non coincide con l’effetto ottenuto, maxi rincaro dei prezzi del carburante, anche oltre i 2 euro. Allora, il Governo è corso ai ripari con l’approvazione di un decreto d’urgenza in Consiglio dei Ministri, la scelta politica però non cade su incentivi, bonus o taglio delle accise. Purtroppo nessuna novità per i consumatori sul costo della benzina.  

    Accise sulla benzina

    Possiamo parlare di un tetto al carburante?

    È stato invece approvato “il prezzo medio nazionale del carburante.” Non si tratta di un vero e proprio tetto al prezzo del carburante da introdurre a livello nazionale, ma di una manovra che riguarda più i gestori dei distributori i quali, oltre al prezzo esposto di vendita del carburante dovranno esporre anche un altro prezzo che viene calcolato ogni giorno dal Ministero delle Imprese. Attualmente si parla di tetto al prezzo, solo per i distributori in autostrada, ma non è stato ancora previsto nulla in merito. Eventualmente verrà fissato da un’ulteriore norma allo studio dell’esecutivo. Per chi non esporrà anche il prezzo medio nazionale verranno, invece, applicate delle sanzioni.

    Se ci dovessero essere delle violazioni, si prevede la sospensione delle attività per un periodo che andrà da 7 giorni ad un massimo di 90. Il decreto prevede poi un rafforzamento dei collegamenti con l’azione dell’Antitrust per intercettare eventuali irregolarità. Sarà rafforzata la collaborazione con la Guardia di finanza per reprimere condotte speculative. Infine verrà introdotta una Commissione speciale per verificare l’andamento dei prezzi di tutta la filiera. Ultimo passo del decreto sulla trasparenza dei prezzi del carburante riguarda i buoni benzina. Il Governo ha stabilito che, nel trimestre gennaio-marzo 2023, i buoni benzina offerti dai datori di lavoro (nel privato) ai dipendenti, non verranno inglobati nella formazione del reddito del lavoratore.

  • Trenitalia biglietto unico per viaggiare un mese in Sicilia

    Trenitalia biglietto unico per viaggiare un mese in Sicilia

    Il prezzo della benzina e dei trasporti che sale inesorabilmente giorno dopo giorno – spingendo, oltretutto, gli altri beni a crescere con sé – si prospetta una buona opportunità per tutti i siciliani (e non) che vogliono approfittare dei mesi di gennaio e febbraio per viaggiare. Trenitalia ha creato un biglietto unico che permetterà di viaggiare in tutta la Sicilia per un mese. Ma come funziona questa promo full e chi può aderire?

    Trenitalia biglietto unico per viaggiare in tutta la Sicilia, come funziona

    La nuova promo full di Trenitalia è di certo una bella novità sia per tutti coloro che sfruttano il treno per i loro spostamenti lavorativi sia per coloro che vogliono approfittare delle promozione per scoprire meglio l’isola. Non solo: si tratta di una possibilità anche per molti di “testare” un mezzo di trasporto che può aiutarci a rendere gli spostamenti più sostenibili.

    Si potrà acquistare il biglietto unico di Trenitalia, società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS, a partire da gennaio 2023. Questo biglietto consentirà un numero illimitato di viaggi in seconda classe sui treni regionali, regionali veloci e metropolitani di Trenitalia. Il biglietto è nominativo e sarà valido per il viaggiatore che lo ha acquistato per un intero mese solare.

    Quanto costa e come acquistare il biglietto unico di Trenitalia

    Il biglietto unico mensile di Trenitalia costa 135 euro. Una spesa comunque consistente, specialmente se si considera che almeno al momento non sono previste riduzioni di alcun tipo, nemmeno per gli under25. Quindi è necessario assicurarsi di poter ottimizzare bene la spesa, visto che il titolo di viaggio della nuova promozione è valido dal primo giorno fino all’ultimo giorno del mese solare scelto. Inoltre, non si può rimborsare e non è consentito il cambio nominativo né il cambio di data.

    biglietto unico viaggiare in Sicilia

    Se volete comprare il biglietto unico “Promo Full” potete collegarvi al sito web di Trenitalia oppure accedere mediante l’App Trenitalia, previa registrazione. In alternativa, potete recarvi presso uno dei canali di vendita Trenitalia. Può essere acquistato con un anticipo di 7 giorni rispetto all’inizio della validità per viaggi nella regione selezionata.

    Perché il treno: Palermo la città in cui si perde più tempo nel traffico

    Dietro la scelta di optare per il treno possono esserci motivazioni diverse. Non solo, quindi, una scelta dedita al risparmio economico o alla comodità dei suoi spostamenti. Anche perché, come spesso può succedere (specialmente nel Sud Italia), non è detto che la tratta mediante treno sia sempre semplice o veloce. Proprio per questo, molti siciliani sono portati a non considerare l’opzione dello spostamento pubblico, preferendogli sistematicamente lo spostamento in auto, anche quando si viaggia da soli.

    Eppure, c’è almeno un’altra motivazione per scegliere il treno. I livelli di traffico in città, infatti, stanno tornando velocemente ai livelli pre pandemia. Nel 2020 era Roma la città più congestionata in Italia, con 66 ore pro capite perse ogni anno nel traffico. Nel 2021 invece, il primo posto è andato a Palermo, con 82 ore.

    viaggiare in treno

    I dati del Traffic Index Ranking tengono conto del tempo in più che impieghiamo per spostarci rispetto a condizioni di flusso normale durante i giorni lavorativi. Se pensiamo però a quanto tempo passiamo in coda in occasione delle ferie estive, per esempio, il numero si fa più preoccupante.

    Il treno può aiutare a risolvere il problema del traffico

    Il traffico è un problema, soprattutto per l’impatto ambientale: i trasporti sono, insieme agli edifici, le maggiori fonti di emissioni di CO2 a livello urbano. Ma è problematico anche per il tempo che perdiamo ogni giorno in code interminabili, per l’inquinamento acustico che si genera e per le conseguenze sul benessere e la salute mentale di chi vive in città. Uno studio recente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità collega il traffico a una serie di effetti negativi sulla salute: disturbi del sonno, malattie cardiovascolari e metaboliche, stress e ansia.

    E anche a livello economico, l’Agenzia Europea dell’Ambiente stima che l’impatto del traffico in termini di emissioni di CO2, gas inquinanti e incidenti pesi addirittura per il 6,6% del PIL europeo.

    Per questo sempre più città in Europa hanno adottato strategie per combattere il traffico.

    Le idee principali riguardano il miglioramento del trasporto pubblico, l’estensione delle piste ciclabili e il potenziamento dei servizi di mobilità condivisa. Oltre a queste misure, diverse città stanno ripensando la mobilità urbana nel suo insieme, chiudendo intere strade alle auto e trasformando parcheggi in parchi pubblici, con l’obiettivo di rendere l’utilizzo di mezzi pubblici o della bici una scelta più sicura e conveniente rispetto all’auto.

  • Stadio Catania SSD, Pelligra: ne serve uno da 50mila posti

    Stadio Catania SSD, Pelligra: ne serve uno da 50mila posti

    Il Catania SSD continua a far parlare di sé. Se fino a qualche settimana fa continuava a essere una delle poche squadre imbattute in tutti i campionati e ancora oggi continua la sua marcia trionfale in categoria, stavolta sono le interviste a far parlare. Per la precisione, l’intervista rilasciata dal presidente del Catania Rosario Pelligra ai microfoni dei tg di Antenna Sicilia e Telecolor. Ross Pelligra, vulcanico imprenditore italoaustraliano che ha letteralmente resuscitato il club rossazzurro, ha parlato anche dello stadio del Catania SSD.

    Stadio Catania SSD, Pelligra: “Ingrandire il Massimino”

    All’interno dell’intervista rilasciata, dopo aver tracciato un bilancio dei primi sei mesi alla guida del club rossazzurro, passando dai risultati sportivi fino al rapporto con i tifosi e le istituzioni, Pelligra ha affrontato lo spinoso discorso stadio. Il Catania dispone infatti di una struttura chiaramente d’elité per la categoria in cui attualmente milita – d’altronde, il Massimino era sino a non molto tempo fa palcoscenico di partite di serie A. Tuttavia, Pelligra guarda al passato, ma soprattutto al futuro: «In vista di una possibile scalata dalla Serie D verso altre dimensioni, penso che lo stadio Massimino vada ampliato. Catania è una città che ha storia, entusiasmo ritrovato, ha voglia di rivivere le atmosfere della Serie A. Quando abbiamo rilevato la titolarità del calcio a Catania, abbiamo cominciato da zero. Abbiamo esaminato un budget per costruirlo da zero, e costerebbe meno rispetto a un ampliamento che possa contenere non più 20 mila persone, ma 40-50 mila.»

    Pelligra

    Il presidente ha poi proseguito: «Ma lo stadio di Cibali ha una storia importante, è stato ed è la casa del calcio in città. Abbiamo grande rispetto per l’amore che i tifosi hanno, dunque stiamo pensando al modo di ampliare la struttura. Qualcuno mi chiedeva chi me l’avesse fatto fare. Io avevo fiducia nella squadra dei dirigenti che s’ è formata in pochissimo tempo, tutti stanno continuando a portare avanti con straordinario impegno il progetto tracciato in estate. Siamo primi in classifica, adesso e lo siamo stati fin dall’inizio. I tifosi arrivano allo stadio sempre più numerosi e incitano il Catania con senso di appartenenza. Questo chiedo a me stesso e a tutta la città ogni giorno: di rispettare quella maglia che i calciatori indossano rappresentando una comunità numerosa».

    Stadio Catania SSD: le parole di Pelligra, i dubbi dei tifosi

    Insolitamente, le parole non ha destato grande entusiasmo fra i tifosi, quantomeno fra quelli che hanno replicato alle parole del presidente sui social. C’era chi, dimostrando un inappuntabile spirito scettico tipicamente siciliano, indicava nella quantità massiccia di posti il sintomo di una frase poco realistica. Tifosi che invece replicavano che le priorità della società sarebbero di certo dovute essere altre. C’è anche chi reputava decisamente inappropriato il numero dei posti ipotizzati: con 50mila posti previsti il rischio, sempre a detta dei tifosi, è quello di replicare l’esperienza di stadi ben più blasonati. Stadi che appunto dispongono di moltissimi posti a sedere ma che finiscono per essere puntualmente semivuoti se non in poche circostanze, in occasioni di partite particolarmente seguite. Quante volte questo potrebbe succedere al Catania SSD, quantomeno prima di raggiungere di nuovo la massima serie?

    Ulteriore dubbio, dobbiamo ammettere piuttosto lecito, riguarda la scelta di mantenere il Massimino in caso di ampliamento. E questo al netto delle validissime e condivisibili parole avanzate dal presidente Pelligra, che mostrano un attaccamento alla maglia e alla storia del Catania difficilmente replicabile. Tuttavia, come fatto notare dai tifosi, un ampliamento simile per uno stadio comunque al centro della città vorrebbe dire una paralisi immediata del quartiere. Anche per questioni urbanistiche quindi non sarebbe meglio ipotizzare una nuova struttura, fuori città e più facile da raggiungere, stando anche quanto detto dal presidente – ovvero che dovrebbe costare meno?

    …E torre del Grifo?

    Qualche settimana fa la Gazzetta dello Sport aveva a scriverne così: «Ogni giorno che passa grava come un macigno sulla soluzione di un caso davvero ingarbugliato perché la curatela fallimentare non ha ancora mosso foglia per sciogliere una serie di nodi che, ad oggi, tengono fermi i movimenti. Bisogna prima sciogliere i nodi (e sono piuttosto complicati, essendo di carattere penale e civile) e poi capire che margini di manovra esistono. Forse, per l’impianto avveniristico chiuso ormai dal 9 aprile, qualcosa potrebbe mutare entro la fine di gennaio.»

    torre del grifo

    Sicuramente l’impianto potrebbe risolvere quantomeno i problemi legati agli allenamenti del Catania SSD. Eppure, al momento tutto tace: nessuna novità quindi su un fronte che potrebbe sbloccare molto sui destini dei rossazzurri a oggi.

  • ASD SAN LUCA 1 vs CATANIA SSD 3

    ASD SAN LUCA 1 vs CATANIA SSD 3

    Asd San Luca vs Catania Ssd: Primo tempo

    Il primo tempo nell’incontro tra l’ASD San Luca e il Catania SSD è stato caratterizzato da un inizio molto intenso. Dopo soli 2 minuti, Antonio Russotto ha aperto le marcature con un preciso tiro e, sei minuti dopo, Giuseppe Fiumara ha pareggiato. Il Catania non si è arreso e al 19° Salvatore Vitale ha trovato la via del gol portando di nuovo in Vantaggio il Catania. Nonostante lo sforzo dei padroni di casa per recuperare terreno, la squadra di Catania alla fine del primo tempo ha potuto festeggiare il successore con due reti di vantaggio.

    Asd San Luca vs Catania Ssd: secondo tempo

    Nel secondo tempo il Catania SSD ha proseguito con la sua pressione offensiva cercando di aumentare ulteriormente il vantaggio. I padroni di casa hanno invece tentato di reagire, mantenendo la calma e provando a pareggiare nuovamente il risultato. La squadra ospite però ha alla fine trovato un nuovo goal, siglato da De Luca al 88′, e ha portato così il risultato finale sul punteggio di 1-3 per gli ospiti. Il match si è così concluso, regalando alla squadra catanese un’importante vittoria esterna.

    Asd San Luca vs Catania Ssd: Statistiche dell’incontro

    L’incontro tra San Luca e Catania ha offerto un intenso spettacolo calcistico, con entrambe le squadre che hanno espresso un gioco di buon livello. Le statistiche mostrano come il Catania abbia avuto più possesso palla (51%) rispetto al San Luca (49%), impostando così la partita a proprio favore.

    Asd San Luca vs Catania Ssd: Tabellino della Gara

    MARCATORI: 2′ An. Russotto, 6′ Fiumara, 19′ Vitale, 88′ De Luca

    SAN LUCA (3-4-3): Antonino; Fiumara, Ale, Greco; Batista, Spinaci, Carbone, Raso (72′ Murdaca); Ayoub (63′ Giampaolo), Reinero, Yakovlev.
    A disp. di Canonico: Zampaglione, Padea, Pipicella, Suraci, Maesano, Favasuli, Gamez.
    CATANIA (4-3-3)
    : Bethers; Rapisarda, Somma, Lorenzini, Castellini; Rizzo (94′ Bani), Lodi (58′ Palermo), Vitale; Chiarella, Sarao (77′ Giovinco), An. Russotto (58′ De Luca).
    A disp. di Ferraro: Groaz, Boccia, Pedicone, Di Grazia, Privitera.
    ARBITRO
    : Lucio Felice Angelillo (Nola)
    Assistenti: Giovanni Ciannarella (Napoli) e Luca Chianese (Napoli)
    AMMONITI: Fiumara, Carbone, Spinaci, An. Russotto, Ale, Rizzo, De Luca
    ESPULSI:
    NOTE: 5′ di recupero s.t.; 1′ di recupero p.t.

  • Piazza Europa lavori di riqualificazione

    Piazza Europa lavori di riqualificazione

    Piazza Europa avrà un nuovo volto: già da qualche giorno sono stati avviati i progetti di decementificazione e riqualificazione. Al momento, la famosa Piazza catanese si presenta in fase di restyling. Piazza Europa aveva assunto l’aspetto che abbiamo imparato a conoscere nel 2013 e negli ultimi 10 anni è stato un importante polo per la movida catanese, non solo per la posizione, ma anche per il lavoro svolto dalle tante attività commerciali e ristorative che operano in quella zona. Adesso la possibilità è che per Piazza Europa i lavori segnino anche un nuovo corso.

    Piazza Europa lavori in corso

    L’amministrazione Comunale ha infatti indetto un bando nel 2021, finanziato anche tramite il coordinamento della spesa dei fondi Ue curato dall’assessorato alle politiche comunale, con la volontà di rigenerare e valorizzare ulteriormente una piazza che aspira a porsi come un gioiello per il lungomare catanese. Si spiegano così i progetti di decementificazione, con la ditta appaltatrice che ha già rimosso gran parte del manto di cemento.

    All’interno di questo percorso di riqualificazione rientrano anche i lavori avviati nelle piazze, oltre che Europa, Franco Battiato e Sciascia. La volontà è quella di rigenerare alcuni fondamentali spazi aperti da destinare alla fruizione del lungomare. Già nel bando di gara, finanziato impiegando i fondi dell’Asse 4 del Pon Metro, figurava a testimonianza dell’ambizione di questo progetto una base d’asta pari a 900mila euro.

    Rivalutazione come parola chiave

    La volontà di rivalutare la piazza come luogo di benessere e svago ha portato non solo a un nuovo planning per il verde pubblico, ma all’apertura sempre maggiore verso il “green” in tutti i sensi. Previste infatti anche colonnine per la ricarica dei mezzi leggeri elettrici e illuminazione “intelligente”, pronte a fare risparmiare risorse energetiche preziose e a rendere la piazza meno “impattante” anche sulle casse comunali.

    Spazio anche all’attività fisica e allo sport, visto che sono previste attrezzature sportive e anche ludiche per i più piccoli. Occhio di riguardo anche per l’inclusione, con la volontà di sostituire il cemento con una nuova pavimentazione per favorire la fruibilità intergenerazionale e l’accessibilità universale, perseguita anche mediante l’abbattimento delle barriere fisiche. Nel progetto del bando inoltre la grande fontana al centro di piazza Europa, d’intesa con la Soprintendenza, sarebbe dovuta essere completamente rigenerata, salvaguardando l’attuale forma, realizzata negli anni sessanta del secolo scorso.

    Piazza Europa lavori ma anche sforzi per conservare

    Conservare e preservare anche la memoria storica dunque, ma non solo. Se da un lato si pensa a rinnovare senza snaturare, dall’altro si pensa a come conservare quanto più a lungo possibile lo sforzo prodotto a seguito del bando. Così, è stato previsto anche un impianto di video sorveglianza per garantire la sicurezza e prevenire il vandalismo, non di rado vera a propria macchia indelebile della città che spesso ha portato alla compromissione di famosi beni della cittadinanza.

    Al contrario le telecamere mirano a proteggere il progetto che, secondo una nota del Comune, ha come obiettivi la transizione green, sport e attività all’aperto, inclusione sociale e rivalutazione degli spazi urbani. Un piano concepito due anni addietro dall’Ente che riguardano anche la zona periferica di Catania Sud, precisamente viale Bummacaro e Villaggio Sant’Agata dove sono in corso i lavori di riqualificazione di spazi da destinare allo sport e al tempo libero.


     

  • Prezzi voli alle stelle a Natale, Federconsumatori denuncia

    Prezzi voli alle stelle a Natale, Federconsumatori denuncia

    La Sicilia – e in generale, tutto il Sud Italia – sono terra d’emigranti. A volte, la “fuga di cervelli” che colpisce le nostre terre conduce fuori dal Bel Paese; talvolta, basta risalire lo stivale ai nostri giovani (e perché no, meno giovani) per trovare una sistemazione diversa. Una situazione comune a moltissimi, gli stessi che magari decidono di tornare a casa per le feste. Per rientrare nell’isola scelgono di farlo in aereo, anche per evitare i viaggi della speranza che contraddistinguono gli altri trasporti. D’altronde, treni ad alta velocità per rientrare non ne sono mai stati portati avanti e in generale il numero di treni crolla man mano che ci si avvicina all’isola. Così ci si confronta con prezzi dei voli alle stelle a Natale. E spesso rientrare diventa semplicemente un’utopia per chi magari è uscito sperando di rientrare con qualche soldino extra.

    Caro voli a Natale: ingiustificato

    Parliamo di rincari su voli di circa 50 minuti, che spesso vanno esauriti e nello stesso stato, oltretutto spesso acquistati in compagnie “low cost” in categoria economica. Un aumento di prezzi dunque che non può che apparire simile a una speculazione sulle spalle di chi decide di rientrare sull’isola natia per le festività natalizie. Federconsumatori Sicilia ha quindi deciso di aprire una segnalazione specifica, ritenendo «è ingiustificato e non può essere ricondotto a semplici logiche di mercato, alla domanda che supera l’offerta». La segnalazione fa riferimento a diverse tariffe sospette in qualità esempi ed è stata indirizzata all’Agcm (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), all’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) e per conoscenza anche al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

    Prezzi voli alle stelle aereo

    Secondo quanto dichiarato dalle compagnie aeree i prezzi dei voli alle stelle sono la conseguenza dell’eccesso della domanda durante le feste. Per una normale dinamica di mercato, quando ci sono molti siciliani a voler scendere, i prezzi salgono. Tuttavia Federconsumatori Sicilia ha fatto notare come non vi fossero voli non solo a buon mercato, ma neppure in linea con le logiche di mercato. «Particolarmente grave è stata la situazione in caso di acquisto del volo a ridosso delle festività: per un Roma-Catania del 21 o 22 dicembre, se prenotato il 19 dicembre, si arrivava a spendere oltre 500 euro solo andata. Ma in realtà c’erano prezzi alle stelle da e per tutti gli aeroporti siciliani: Milano-Palermo, Milano-Catania, Roma-Palermo, Roma-Catania, Bergamo-Palermo, Bergamo-Birgi, Bergamo-Comiso».

    Prezzi voli alle stelle: mercato “impazzito”

    La nota rilasciata prosegue poi: «ITA Airways, tuttavia, ha ammesso di aver sbagliato il calcolo della domanda sulle rotte siciliane e di aver creato da sola, di conseguenza, un artificiale squilibrio tra domanda e offerta. Per tale motivo ha messo in atto un piano di emergenza (aerei con più posti e più voli a disposizione), ma il risultato non è stato la discesa dei prezzi: il 19 dicembre, per una partenza il 21 o 22 da Roma a Catania, era possibile prenotare solo un volo “premium” a 509 euro. In ogni caso sembra incredibile che una compagnia che conosce così bene il mercato italiano, come la nuova Alitalia, abbia “sbagliato” il calcolo della domanda di voli a Natale».

    Aereoporto prezzi alti

    Per tale motivo Federconsumatori Sicilia ha chiesto ufficialmente all’Agcm e all’Enac di indagare sulla possibilità che ci siano stati abusi di posizione dominante (cioè un cartello sui prezzi) durante le feste natalizie, con la speranza di avere una risposta (e di conse-guenza un messaggio forte da parte delle autorità) entro le prossime feste.

    «Abbiamo appena ottenuto una grande vittoria in merito ai ritardi causati dai cantieri sulle autostrade siciliane – spiega il Presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – e crediamo di poter ottenere giustizia anche per il carovoli. Anche in questo caso, infatti, riteniamo che il fenomeno costituisca un danno diretto non solo ai consumatori, ma anche all’intera economia siciliana».

  • Catania Ragusa 3-0, prima vittoria del 2023

    Catania Ragusa 3-0, prima vittoria del 2023

    I rossazzurri aprono il nuovo anno all’insegna di quanto fatto nel vecchio e sbrigano la pratica relativa alla nuova partita dell’anno con grande scioltezza. Catania Ragusa finisce 3-0, una vittoria che lascia poco spazio alle critiche e che conferma lo strapotere in casa, con 10 vittorie su 10 gare disputate. Anche in classifica la situazione arride ai rossazzurri, saldamente in vetta con un netto +12 punti sulle due seconde, momentaneamente appaiate, Locri e Lamezia Terme. Con il primato praticamente mai in discussione, il miglior attacco del campionato e la miglior difesa, il Catania si avvia a recitare una parte da protagonista anche in questa seconda parte del campionato.

    Catania Ragusa 3-0

    Prima dell’ultima partita del Catania SSD viene esposto l’eloquente striscione che recita la parola Pace. Osservato anche un minuto di silenzio per Gianluca Vialli, recentemente scomparso a seguito di un tumore al pancreas.

    Catania Ragusa

    Partita a senso unico, col Catania in grado di produrre moltissime occasioni da gol. La prima a concretizzarsi è su rigore al 21′, a seguito di un’azione confusionaria dopo un calcio d’angolo. A siglare la rete è il capitano Ciccio Lodi, uno specialista dei calci piazzati; in particolare, sono 63 le reti su rigore per il centrocampista rossazzurro. La contestuale espulsione di Cess mette la partita in discesa per il Catania SSD, col raddoppio che parte da un’azione manovrata al limite dell’area; dopo il cross ribatutto, il Catania torna in possesso e fraseggia al limitare dell’area. L’imbucata arriva e, in virtù della regola del vantaggio, Chiarella conclude a rete battendo Truppo.

    Il Catania insiste e cerca con forza la terza rete, centrando anche una clamorosa traversa. Non dovrà attendere molto: Russotto riceve sulla fascia e battaglia con due giocatori, scaricando una velleitaria conclusione in porta – che però diviene rete solo grazie alla involontaria complicità di Truppo. Il secondo tempo è meno animato, non solo per l’assenza di reti; il Catania gestisce il vantaggio, pur mantenendo il copione invariato. Il Ragusa va vicino al gol in una sola occasione.

    Catania Ragusa 3-0 il tabellino

    Risultato ultima partita Catania 3 Ragusa 0, marcatori: pt 21’ Lodi su rigore, 30’ Chiarella, 38’ An. Russotto.

    Catania Ragusa 3 0 vittoria

    Catania (4-3-3): 22 Groaz; 5 Rapisarda (46’st 16 Al. Russotto), 4 Somma, 27 Castellini, 2 Boccia; 18 Rizzo (VK), 10 Lodi (K) (42’st 8 Di Grazia), 23 Palermo; 31 Chiarella (34’st 21 Pedicone), 99 Sarao (29’st 17 De Luca), 7 An. Russotto (21’st 32 Giovinco). A disposizione: 1 Bethers; 13 Ferrara; 14 Bani; 15 Privitera. Allenatore: Ferraro.

    Ragusa (3-5-2): 19 Truppo; 13 Falla (14’st 35 G. Strumbo), 46 Pertosa, 5 D. Strumbo (6’st 24 Messina); 16 Vitelli. (34’st 6 Napoli), 15 Cess, 28 Iseppon, 18 Distefano (6’st 4 Floro Valenca), 11 Cacciola (VK); 90 Varela, 10 Grasso (K) (6’st 7 Manfrè Cataldi). A disposizione: 12 Pitarresi; 8 Gozzo, 2 Bozzanga; 21 Alili. Allenatore: Raciti.

    Arbitro: Silvio Torreggiani (Civitavecchia). Assistenti: Pietro Bennici (Agrigento) e Stefano Vito Martinelli (Potenza).

    Ammoniti: Pertosa, Messina (R). Espulso Cess al 19’pt.

    Ferraro: “Giusto spirito”

    Soddisfatto l’allenatore dei rossazzurri Ferraro «Ho a disposizione una grande squadra, ho visto tanta determinazione: voglio vedere sempre questa voglia! Abbiamo fatto una buona gara, il primo tempo lo abbiamo giocato alla grande. Cerchiamo sempre di giocare a calcio sfruttando le nostre prerogative. Ci godiamo questa vittoria ma non ci facciamo ammaliare dalla classifica. Siamo carichi».

    Catania Ragusa pace

    «La maglia verde? Ci hanno chiesto di cambiare maglia perché l’altra si confondeva con quella della squadra, ho optato per questo colore. Groaz in porta ha fatto bene, chiunque gioca come abbiamo visto riesce a dare un buon contributo. Con questa mentalità possiamo andare lontano, ci giochiamo qualcosa di importante: lo sappiamo. Mantenere un gruppo con tanti calciatori importanti è la vera forza di questo Catania, loro sono straordinari e anche la società ci dà tutto, davvero tutto, per fare bene. Vogliamo ripartire martedì, più forte di prima».

    Anche Chiarella, oggi autore di una delle reti, è stato sentito a fine gara ai microfoni di Telecolor. Un goal che spezza il digiuno dopo il momento difficile dovuto a lungo stop per infortunio. «Un goal che significa tanto per me. Faccio di tutto per essere utile alla squadra, dobbiamo tutti fare il massimo per guadagnare un posto in questo Catania, vista la forza di tutti i componenti del gruppo. Ho sempre giocato sulla fascia destra, lì mi trovo più a mio agio ma giocherei in qualsiasi posizione. Sono arrivato qui con forti ambizioni, volevo riscattare stagioni passate in cui non riuscivo a esprimermi come volevo. Per me è stata una decisione fantastica, l’infortunio fa parte del gioco: continuo a lavorare. Il goal mi mancava, è importante per un attaccante».