Blog

  • Rientro a scuola, si torna fra i banchi

    Rientro a scuola, si torna fra i banchi

    Per tutti noi si avvicina il Blue Monday, ovvero il giorno più triste dell’anno – che per il 2023 sarà giorno 16 gennaio. Il Blue Monday è definito il più triste dell’anno perché è un lunedì, quindi giorno per eccellenza dell’inizio della settimana lavorativa, e al contempo segna il pieno rientro al regime quotidiano della vita, con le festività ormai alle spalle e le successive ancora ben distanti. Per moltissimi studenti però sarà giorno 9 il giorno più triste, ovvero quello del rientro a scuola dopo la lunga sosta natalizia.

    Il 2023 sarà un anno di ponti

    Un rientro a scuola dopo una lunghissima pausa: moltissimi istituti hanno beneficiato di ben 17 giorni di pausa – precisamente, da giorno 23 a giorno 9. Un validissimo intermezzo invernale che è stato possibile anche grazie al primo dei molti ponti che il 2023 offrirà, ovvero quello del 6 gennaio, che quest’anno è caduto di venerdì. Una coincidenza tutt’altro che unica, visto che (giusto per fare alcuni esempi) il 25 aprile sarà martedì, il primo maggio lunedì e poi il 2 giugno nuovamente venerdì.

    Persino Natale sorriderà ai lavoratori: 25 e 26 saranno rispettivamente lunedì e martedì.

    5 cose da fare prima del rientro a scuola

    ritornare a scuola

    Sebbene questi suggerimenti siano principalmente rivolti a insegnanti e alunni in vista del ritorno fra i banchi, possono diventare validi anche per tutti coloro che si apprestano a “tornare a regime” dopo le ferie o debba affrontare un cambio di ritmo importante. D’altronde, si sa, rientrare dopo le vacanze è sempre difficile…che voi siate grandi o che siate piccoli!

    Certo, è possibile che voi abbiate ancora impegni in sospeso dalle vacanze (o magari siete ancora fuori, in viaggio!). Tuttavia, gli ultimi giorni di pausa prima del rientro a scuola dovrebbero essere rivolti all’imminente rientro e a organizzarci perché questo sia il più sereno possibile. Tra cene, viaggi e feste infatti in questo periodo abbiamo assunto un ritmo sonno-veglia diverso da quello abituale. Il primo consiglio è quindi questo: per non passare la prima settimana del rientro in preda al fuso orario, gioca d’antico. Comincia ad avvicinare la sveglia e l’orario del riposo. Il nostro fisico ci ringrazierà!

    2 Riordina i tuoi spazi

    Durante le feste si accumula un po’ di tutto. Ecco allora la casa invasa da carte dei regali, scatole dei panettoni e per chi ritorna da qualche viaggio, valigie e sacche di vestiti sporche. La stanza dei ragazzi può essere sottosopra, così come quella dei docenti. Ecco allora che un buon consiglio può essere quello di riorganizzare i propri spazi, riordinare, svuotare i cestini e i cestoni della roba sporca etc. La coincidenza col nuovo anno può anche essere la scusa per fare un po’ di sano decluttering: come a dire, fuori il vecchio e dentro il nuovo!

    3 Organizza le tue prossime mosse e i tuoi prossimi impegni prima del rientro a scuola

    Questo è un consiglio che, in parte, è valido anche in rapporto a quanto detto prima riguardo gli spazi. Dopo averli ordinati infatti è ottimo riuscire ad approntarli anche in funzione di quello che verrà, se lo sappiamo. Se sono uno studente, questo vuol dire fare nuovamente spazio a libri sulla scrivania, riprendere penne ed evidenziatori, cambiare il calendario etc etc. E se sono un insegnante…beh, probabilmente, varranno in parte le stesse cose!

    Ma questo discorso non vale solo per gli spazi, ma anche per gli impegni. Se abbiamo qualcosa in sospeso, è meglio toglierla adesso che siamo ancora in tempo, prima di dover tornare a rincorrere il tempo. Stessa cosa per quanto riguarda le persone, se dobbiamo ancora consegnare qualche regalo o salutare qualcuno, meglio farlo prima che riprenda la scuola.

    4 Prepara la “cartella”

    rientro a scuola 2023

    Sembra impossibile, ma il giorno del rientro ci troviamo sempre a cercare la borsa due minuti prima di uscire (spesso anche perché non abbiamo seguito questi consigli). In ogni caso, tutto quello che di solito portiamo con noi o dovremmo portare con noi, sembra magicamente distribuito per tutta la casa! Cerca tutto quello di cui hai bisogno, prepara la cartella e perché no, compra quell’agenda simpatica che sembra molto utile!

    5 Raccogli i ricordi di queste tue vacanze prima del rientro a scuola

    Che tu ti sia riposato semplicemente, che tu abbia vissuto splendidi momenti con la tua famiglia oppure abbia fatto un viaggio incredibile, queste vacanze adesso fanno parte di te. Prenditi un momento per riordinare le sensazioni e i ricordi che ti fanno lasciato e cerca di metterli in ordine. Puoi anche scrivere due righe o raccogliere delle foto di quanto appena successo. Ti servirà moltissimo non solo per tornare con uno spirito diverso a scuola, ma anche per rivivere queste vacanze appena trascorse!

  • Azionariato Catania SSD, si rimanda ad altre categorie

    Azionariato Catania SSD, si rimanda ad altre categorie

    Nuovo anno e tempo di bilanci. Mai come come l’anno concluso è stata un’altalena di emozioni per i tifosi rossoblù, che hanno visto la loro squadra passare dalle stalle alle stelle. Il 2022 si era infatti aperto con la sanguinosa ferita del fallimento, ed era proseguito con l’impossibilità di concludere il campionato. Tuttavia, si è concluso con la squadra che, dopo il fallimento, si è iscritto e ha dominato il campionato di categoria, Ma non è neppure questa è la migliore delle notizie, perché l’aspetto che ha maggiormente convinto i tifosi è stata la progettualità. Una parola chiave che ai piedi dell’Etna mancava da moltissimo tempo e che fa ben sperare i tifosi per le stagioni a venire. Sì, perché i progetti sono stati molti e la professionalità sinora intravista altrettanta.

    Per questo non stupisce se molte voci si sono levate a favore della nuova società. Fra queste quella di Enzo Ingrassia, avvocato e presidente dell’associazione Catania Rossazzurra, fondata proprio dopo il fallimento del Calcio Catania per promuovere attività socialmente utili. Altra finalità era quella proporsi quale realtà aggregativa in vista di un possibile azionariato popolare in seno proprio al sodalizio sportivo attualmente rappresentato dall’imprenditore italo-australiano che ha ridato slancio all’entusiasmo della tifoseria catanese, e anche a proposito di questo è stato intervistato ai microfoni di Cataniatoday.

    Pelligra, bilancio pienamente positivo

    Pienamente positive le parole spese su Ross Pelligra, praticamente riconosciuto da tutti come il salvatore della patria (insieme al suo team). «Auspicavamo l’arrivo di un ‘principe rossazzurro’. È arrivato Pelligra e di meglio non potevamo aspettarci. Il gruppo Pelligra con in testa chi a Catania lo rappresenta come il vice presidente Grella, dà al calcio un valore non solo sportivo ma anche sociale, e questo è garanzia non solo per la rinascita del calcio a Catania, ma anche per una migliore valorizzazione della città. Reputo sia iniziato un nuovo corso foriero di grandi risultati!».

    Diretta Calcio Catania SSD

    L’entusiasmo di Enzo Ingrassia è rispecchiato anche dall’operosità dell’associazione Catania Rossazzurra, che ha raggiunto notevoli obiettivi in brevissimo tempo. «Catania Rossazzurra è nata da appena sei mesi, per il numero dei partecipanti e per l’intensità e la qualità della loro passione, è già una realtà inserita nel tessuto connettivo della città. Siamo convinti che il connubio tra il Catania e Catania sia indissolubile e che il calcio, anche come fenomeno sociale, può contribuire anche ad una migliore valorizzazione della città. Catania Rossazzurra aveva l’obiettivo di essere collante tra due realtà. Abbiamo in sei mesi realizzato tante iniziative per raggiungere tale obiettivo, ne abbiamo in cantiere tante altre per consolidarlo».

    Azionariato Catania SSD: riparlarne in futuro

    L’intervista si è poi spostata appunto su un possibile azionariato per il Catania SSD, ipotesi che si era paventata spesso durante il periodo dell’acquisizione della società da parte di Ross Pelligra. L’avvocato Ingrassia, interpellato peculiarmente sull’argomento, si è espresso in termini molto chiari: «L’azionariato popolare, già legge in alcuni paesi europei, proposta di legge in Italia e applicato già da tante società calcistiche, era un modo per legare la città a chi ad essa si voleva accostare dopo il fallimento del Calcio Catania. Ne abbiamo parlato con la nuova società. Aspettiamo di riparlarne quando il Catania veleggerà in altri campionati che come rango le appartengono. Per il momento coniughiamo quello che abbiamo definito l’azionariato del cuore. Grati, in tema di feedback, per la considerazione che la nuova Società ha per Catania rossazzurra».

    Tesseramenti calcio catania ssd

    Caustico invece il giudizio sul Catania Spa: «Ripeto in tema di rilancio del Calcio a Catania, è stato quanto di meglio potessimo aspettarci. Anche se mi piace sottolineare come anche altre realtà imprenditoriali avevano partecipato al bando competitivo del Comune, sintomo ciò dell’appetibilità di una piazza come quella di Catania alimentata e sostenuta da tifosi ineguagliabili».

  • Sconti 2023 Sicilia: iniziata la stagione dei saldi

    Sconti 2023 Sicilia: iniziata la stagione dei saldi

    Inizia il nuovo anno e le prime novità sono tutte le fronte economico. Se ieri abbiamo parlato di come siano aumentati i costi relativi ai trasporti, le notizie di oggi ci lasciano ben sperare. Se si parla di spese infatti l’arrivo dei saldi è sempre una buona novità, così non possiamo che accogliere bene l’inizio della stagione dei saldi in Sicilia. Gli sconti 2023 in Sicilia cominceranno infatti in anticipo rispetto a molte altre regioni.

    Quando cominciano i saldi in Sicilia quest’anno?

    La risposta è presto detta: i saldi 2023 sono già iniziati in Sicilia, proprio ieri. La data ufficiale dell’avvio degli sconti è infatti il 2 gennaio, in anticipo rispetto a molte altre regioni. Nessuno comincia infatti prima di noi; in Basilicata avranno inizio come da noi il 2, mentre il 3 gennaio per la Valle D’Aosta. La data più gettonata è quella del 5 gennaio, valida per Marche, Lombardia, Liguria, Lazio, Friuli-Venezia Giulia, Campania, Calabria, Emilia Romagna, Abruzzo, Toscana, Sardegna, Puglia, Piemonte, Molise, Umbria e Veneto. Lievemente in ritardo dovrebbero partire a Bolzano, dove si prevede una partenza giorno 7.

    Saldi 2023

    C’è probabilmente una scelta strategica nell’anticipare i saldi, che mira a sfruttare la coda delle festività e il tempo libero dei siciliani per sperare a invogliarli all’acquisto. Si sa che sono moltissimi quelli che aspettano il periodo dei saldi per provare a portare a casa quanto è necessario oppure semplicemente per togliersi uno sfizio.

    Saldi 2023 come tutelarsi

    Si sa però che con i saldi sono dietro l’angolo grandi affari, ma anche grandi rischi. Da quest’anno però saranno attive anche nuove norme a tutela dei consumatori. Queste ultime sono state decise dal Parlamento Europeo e poi ratificate, in data 2 dicembre, dal Consiglio dei Ministri tramite decreto. La misura «amplia la tutela dei consumatori nel caso di contratti con clausole vessatorie, di condotte commerciali scorrette, di concorrenza sleale o di comunicazioni commerciali non veritiere con conseguente modifica della disciplina delle sanzioni pecuniarie amministrative.»

    La prima novità è che qualsiasi prezzo scontato dev’essere accompagnato anche dal prezzo precedentemente adottato per quell’articolo negli ultimi 30 giorni. Questo diminuisce la possibilità di incorrere in finti sconti o in offerte che sembrano falsamente vantaggiose. Sono esentati i prodotti presenti sul mercato da meno di 30 giorni e i prodotti agricoli e alimentari deperibili.

    Poi, vengono precisate e fortemente ampliate le pratiche considerate come ingannevoli ai danni dei consumatori. Un rischio che di certo i commercianti preferiranno evitare, visto che si sono anche inasprite le pene. E’ stata infatti raddoppiata la multa irrogabile dall’Antitrust per pratiche commerciali scorrette. Nel dettaglio, si eleva da 5 a 10 milioni il limite massimo edittale relativo alla sanzione irrogabile dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) in caso di pratica commerciale scorretta.

    Inoltre, Si consente al consumatore di adire il giudice ordinario in caso di pratiche commerciali sleali. Si prevede, poi, la sanzione da 5.000 euro a 10 milioni per violazioni in materia di clausole vessatorie. Nell’irrogare le sanzioni, l’Agcm tiene conto anche delle condizioni economiche e patrimoniali del professionista.

    Oltre a queste ultime novità, vi ricordiamo che vale sempre la garanzia europea obbligatoria di due anni per ogni acquisto.

    Saldi shopping

    Inizio sconti 2023

    Saldi al via dunque dal 2 di gennaio. Secondo Ascom le previsioni fanno ben sperare per questi sconti 2023, con 139 euro a persona che in media verranno spesi sul nostro territorio . Una cifra in rialzo del 3,7% rispetto ai 134 euro di media spesi nel 2022 e dei 124 euro del 2021. Un aumento inferiore rispetto alla crescita attesa a livello nazionale: in Italia, infatti, nel 2021 si sono spesi 111 euro a persona, 119 nel 2022 e nel 2023 si prevede saranno 133.

    Sicuramente la contrazione dovuta al Covid, senza contare tutte le altre crisi, hanno portato gli italiani a essere più parchi con le spese. Spese oculate, quindi, anche in questi giorni di grandi saldi. Eppure, sono tantissimi i negozianti che sperano in queste giornate per riuscire a rimettere in carreggiata un periodo che li ha visti spesso in difficoltà, mentre i consumatori sperano di poter mettere un freno al caro vita. Riusciranno le due esigenze a venirsi incontro?

  • Aumento benzina, il 2023 incrementa il caro vita

    Aumento benzina, il 2023 incrementa il caro vita

    Il nuovo anno è appena iniziato, non sono ancora finiti i festeggiamenti e i botti non sono ancora terminati, ma sono già arrivate le prime notizie non esattamente piacevoli. In realtà, si tratta di un “morto annunciato”: già da molto tempo erano previsti dei rincari. Ma se l’aumento benzina era previsto, quantomeno alla luce di quanto previsto dalla legge di bilancio, tante altre notizie rischiano di pesare sulle tasche degli italiani. Come sappiamo, se a aumentare sono spese legate ai trasporti (come l’aumento benzina e quello previsto delle autostrade) le conseguenze di vedono spesso anche su tutti gli altri beni, specialmente quelli di prima necessità.

    Aumento benzina dal 1 gennaio 2023

    Già da ieri, 1° gennaio, è risalito dunque il prezzo del carburante. Nella legge di bilancio il governo ha ufficialmente deciso di non voler rinnovare il taglio delle accise per il prossimo anno. Il 31 giorno è stato l’ultimo giorno in cui hai potuto fare benzina con lo sconto che, però, aveva già subito una riduzione. Negli ultimi due mesi, si era passati dai 30 centesimi del governo Draghi ai 18 centesimi del governo Meloni.

    benzina aumenti 2023 1

    A questa scelta della maggioranza di governo è arrivata subito la risposta da parte del Centro Consumatori Italia che ha evidenziato come senza il taglio alle accise i costi sui trasporti per i cittadini aumenteranno di ben 5,2 miliardi di euro nel 2023.  A catena verrà innescato anche l’aumento dell’inflazione di 0,4% sempre sul trasporto. E infine, secondo il Codacons fare il pieno costerà 9,15 euro in più rispetto ad ora. +220 euro su base annua. C’è comunque una piccola nota positiva, che però non ha a che fare con la scelta politica presa. I prezzi di benzina e Diesel sono nettamente calati negli ultimi mesi.

    Il prezzo della benzina scende…ma il governo rimette le “accise”

    Il valore del petrolio si è ridimensionato sui mercati internazionali e questo compensa in parte l’aumento delle accise dal prossimo anno. Secondo le osservazioni del Ministero dell’Ambiente nella settimana che ha portato al Natale (tra il 19 e il 25 dicembre) il prezzo medio nazionale della benzina è sceso a 1,625 euro a litro, valore che non si vedeva da giugno 2021. Il diesel invece è arrivato a 1,689 euro a litro, livello più basso toccato solo a fine gennaio 2022.

    Quando lo sconto era di 30 centesimi sulle accise l’esborso era esoso. Sono stati spesi, infatti, 7,3 miliardi di euro nel periodo marzo-novembre 2022.
    La linea intrapresa resta comunque ambivalente. Da un lato si cercato di ridurre i costi delle bollette di luce e gas, anche se quest’ultima è in rialzo. Dall’altro lato invece si è deciso di non prorogare il taglio delle accise recuperando così tante risorse dal fronte carburanti.

    Nuovi aumenti anche sul fronte autostrade?

    A rischio ci sono però anche i pedaggi autostradali. All’inizio di ogni anno le tariffe vengono tradizionalmente aggiornate, ma da quattro anni a questa parte, dopo il crollo del Ponte Morandi, sono rimaste congelate. Il 2023 potrebbe registrare il ritorno agli aumenti, per la prima volta dal 2018. Le concessionarie hanno presentato le loro richieste di rimodulazione, attualmente al vaglio del ministero dei Trasporti e del ministero dell’Economia che dovranno tenere conto degli investimenti effettuati. Sul tavolo ci sono i Piani economico-finanziari delle diverse società che, come spiegato dall’Aiscat, sono però “attualmente a stadi di approvazione differenti”.

    autostrada aumenti 2023 1

    I pedaggi sulle arterie di competenza di Autostrade per l’Italia dal primo gennaio aumenteranno del 2%, con aggiunta di un altro 1,34% solo dal primo luglio 2023. Lo annuncia una nota del Mita, nella quale il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini spiega che si rischiava ” un aumento che sfiorava il 5% che è stato scongiurato” e che nel nostro Paese, gli incrementi sulle tratte interessate è inferiore all’inflazione”. È confermato inoltre lo stop agli aumenti sulle Autostrade A24/A25 Roma-L’Aquila Teramo e Diramazione Torano Pescara: il Mit, si legge, sta facendo approfondimenti per una eventuale riduzione.

  • I 10 Buoni Propositi dell’anno nuovo: Quali Scegliere

    I 10 Buoni Propositi dell’anno nuovo: Quali Scegliere

    Il 2023 è arrivato e con esso una nuova opportunità di fare dei buoni propositi che ci condurranno verso la realizzazione dei nostri sogni e obiettivi. La chiave per raggiungere questo traguardo è avere la forza, l’impegno e la motivazione necessaria per mantenere i propri propositi.

    Ecco alcuni buoni propositi che potete considerare per il 2023:

    1. Imparare qualcosa di nuovo ogni giorno – Questo può essere qualcosa di piccolo, come una nuova ricetta o una lingua straniera, ma l’implementazione costante delle vostre capacità farà miracoli nella vostra vita in poco tempo!
    2. Dedicarsi al miglioramento personale – Prendersene cura significa prendere decisioni più informate ed equilibrate, ascoltare i propri sentimenti interiori e praticare consapevolezza nel presente.
    3. Praticare abitudini sane – Per quanto possibile, cercate di mangiare sano, dormire abbastanza ore ed esercitarvi regolarmente! Anche modifiche più piccole come iniziare ad usare le scale piuttosto che l’ascensore possono fare un gran bene alla vostra salute!
    4. Organizza interval training durante la settimana – Per chi ha poco tempo da dedicarsi all’esercizio fisico, cosa c’è di meglio? Sono sufficiente 10-15 minuti al girono per sentirsi subito meglio!
    5. Fai qualcosa di divertente – Non dimenticare di programmare del tempo per fare delle cose che ti piacciono, come uscire con gli amici, leggere un buon libro o imparare a fare qualcosa di nuovo.
    6. Fai qualcosa di buono per te stesso – Trova un modo per prenderti cura di te stesso come fai con le persone che ami. Dedica un po’ del tuo tempo ad ascoltarti e ad essere gentile con te stesso.
    7. Sii consapevole del tuo benessere emotivo – Impara a riconoscere i tuoi sentimenti e impara a gestirli in modo sicuro ed efficace.
    8. Investi nelle tue relazioni – Prenditi il tempo necessario per costruire relazioni significative e trascorri più tempo con coloro che ami.
    9. Crea dei limiti realistici – Impara a stabilire dei limiti ragionevoli per te stesso in modo da non esagerare nelle tue attività e responsabilità.
    10. Sii grato per ciò che hai – Ricordati sempre di apprezzare cosa hai nella vita, anche se non tutto è perfetto!

    Come Stabilire e Raggiungere un Obiettivo

    Innanzitutto, è importante definire chiaramente i propri obiettivi. Segui un processo di pensiero che va dall’ambito generale a quello specifico, determina quali sono i tuoi valori e le tue priorità. Decidi anche quanto tempo vuoi dedicare al raggiungimento dell’obiettivo e se ci saranno ostacoli da superare.Una volta che hai stabilito cosa vuoi ottenere, rompilo in piccolissimi pezzi facilmente gestibili. Ognuno di questi dovrebbe essere un compito da completare per avvicinarti all’obiettivo finale. Rispetta la timeline prefissata e sii flessibile nel caso dovessero esserci dei cambiamenti lungo il cammino! Infine, premiati ogni qualvolta raggiungi un traguardo secondario; ti aiuta a motivarti finché non arriverai dove necessiti di andare! Una volta raggiunto l’obiettivo finale, celebralorlo con gioia!

    I Benefici di Aver Raggiunto un Obiettivo

    Raggiungere un obiettivo è estremamente gratificante. Dopo aver messo del tempo, impegno e sforzo nel raggiungere l’obiettivo, c’è un senso di orgoglio ed eccitazione che segue la realizzazione. Non solo si ha la sensazione di aver raggiunto qualcosa di grande ma si può anche trarne benefici per la vita quotidiana.Uno dei principali benefici del raggiungimento degli obiettivi è che crescono la fiducia in se stessi e le capacità organizzative. Quando si riesce a formulare un piano d’azione con passaggi ben definiti e poi eseguirlo fino alla fine, si sviluppa un senso più profondo di consapevolezza del proprio potere e responsabilità personali. Si acquisisce anche abilità pratiche nelle arti della pianificazione e gestione del tempo, che possono essere applicate poi ad altri aspetti della vita.Inoltre, il completamento degli obiettivi porta con sé un aumentato senso di autostima ed equilibrio emotivo. Il fatto di sapere che c’è stato il successo nel perseguire qualcosa aumentano i livelli generalmente bassi di autoefficacia personale facendoci sentire più fortemente motivati ad andare avanti e realizzare altro nella nostra vita. Sebbene lavorare per ottenere qualcosa non garantisca necessariamente successo o felicità, è comunque importante ricordarsene sempre!

  • Vigilia di capodanno a Catania

    Vigilia di capodanno a Catania

    Preparativi per la Notte di San Silvestro a Catania


    I preparativi per la notte di San Silvestro a Catania sono già iniziati. La città si prepara ad accogliere una grande festa, piena di musica e divertimento. Inoltre, Catania ospiterà eventi per tutti i gusti, dalle serate di gala nei numerosi ristoranti fino a spettacoli pirotecnici che illumineranno la città con colori vivaci e sfumature. Saranno presenti anche numerose mostre, concerti ed eventi culturali che faranno sentire il calore della notte speciale. Infine, per i cultori della tradizione locale non possono mancare le tradizionalissime “zampogne” che accompagneranno l’arrivo del nuovo anno 2023!

    l Programma degli Eventi per la Vigilia in Piazza del Duomo


    La Piazza del Duomo di Catania diventerà per una notte un luogo molto speciale, con diversi eventi in programma. Si potrà partecipare a concerti, balli e spettacoli di vario genere proposti da artisti professionisti. La serata inizierà con una sfilata di costumi tipici che attraverseranno la piazza, dove le persone potranno divertirsi ascoltando musica dal vivo e degustare i vini del territorio. A seguire ci sarà un grande conto alla rovescia con fuochi d’artificio allo scoccare della mezzanotte, per poi proseguire con la musica della tradizione siciliana suonata dagli artisti locali invitati per l’occasione. L’atmosfera sarà allegra e festosa e le persone potranno godersi l’atmosfera fiabesca della notte più magica dell’anno. Una volta terminata la serata, ci sarà un momento di raccoglimento per rendere omaggio ai caduti della Grande Guerra.

    Esperienze Gastronomiche per la Vigilia

    Esperienze gastronomiche per la Vigilia di Capodanno a Catania – La Sicilia è una regione ricca di sapori, tradizioni e cultura. Per fare in modo che tutti i suoi visitatori possano apprezzare al massimo le delizie locali, Catania offre numerosi eventi legati alla notte di San Silvestro. Coloro che scelgono questa città per festeggiare il Capodanno potranno gustare piatti prelibati preparati con ingredienti freschi e genuini provenienti direttamente dalle campagne siciliane. I ristoranti locali organizzano ogni anno delle vere e proprie cene a tema, accompagnando eccellenti menù con vini selezionati che esaltano i saporiti piatti regionali. Per completare l’esperienza culinaria tipica della Sicilia è indispensabile provare alcuni degli specialità della cucina locale come l’arancino, la caponata o la pasta finocchietto selvatico; mentre non si può assolutamente trascurare anche un assaggio di cannoli siciliani!

    Vigilia del Capodanno in Piazza Università

    piazza universita vigilia di capodanno

    Piazza Università è un luogo ideale per celebrare la Vigilia di Capodanno. La notte del 31 dicembre, piena di magia e speranze, si trasforma in un vivace punto di incontro dove amici e familiari si abbracciano scambiandosi auguri per il nuovo anno. La piazza è illuminata a giorno dai fuochi artificiali che salgono in cielo mentre l’atmosfera festosa è rallegrata da musicisti e artisti di strada. Per chi lo desiderasse, c’è anche la possibilità di gustare un pasto all’interno della piazza presso i numerosi ristoranti ed enoteche aperti fino al mattino successivo. Piazza Università rappresenta quindi un’occasione perfetta per incontrare persone nuove e trascorrere insieme questa serata speciale!

    Come raggiungere le maggiori Piazze di Catania per la vigilia di Capodanno

    Catania offre ai propri turisti e residenti una varietà di luoghi meravigliosi in cui trascorrere la vigilia di Capodanno. La città è servita da un efficiente sistema di trasporto pubblico che permette a chiunque di arrivare in qualsiasi posto desiderato senza alcuna difficoltà. Le piazze principali della città sono Piazza Duomo, Piazza Università, Piazza del Carmine e Piazza Stesicoro.

    Per raggiungere le maggiori piazze di Catania il modo più veloce è utilizzare i mezzi pubblici quali autobus, metro o taxi:

    • Autobus: le linee che collegano direttamente le piazze alla stazione ferroviaria principale sono numerose e vanno dalla linea n°101 fino alla linea n°104. I biglietti possono essere acquistati presso gli sportelli delle fermate degli autobus oppure presso i distributori automatici installati nella stazione ferroviaria principale.

    • Metro: la rete della metropolitana catanese è composta da quattro linee ed è in grado di collegare facilmente tutte le piazze della città. Biglietti possono essere acquistati presso gli sportelli delle fermate della metro o presso i distributori automatici installati nella stazione ferroviaria principale.

    • Taxi: per coloro disposti a pagare un po’ di più, c’è sempre l’opzione del taxi. La tariffa minima per il servizio taxi partendo dalla stazione centrale varia tra € 6-10 ed è possibile chiamarne uno contattando la compagnia locale (CTR).

    In ogni caso, se si desidera trascorrere il Capodanno a Catania, ci sono davvero numerose opzioni da scegliere. Si può optare per una cena di gala in un ristorante di lusso, partecipare ad uno dei tanti eventi organizzati in piazza, o semplicemente fare una passeggiata lungo la via Etnea. Qualunque scelta si faccia, trascorrere la vigilia di Capodanno a Catania sarà certamente un’esperienza indimenticabile!

  • L’addio a Pelé: Una Leggenda del Calcio

    L’addio a Pelé: Una Leggenda del Calcio

    Ispirazione e amore hanno segnato il viaggio del Re Pelé, scomparso oggi.

    Amore, amore e amore, per sempre.
    .
    L’ispirazione e l’amore hanno segnato il viaggio del re Pelé, serenamente scomparso oggi.

    Amore, amore e amore, per sempre.

    Twitter della Pagina ufficiale di Pelè

    L’addio a Pelé è un momento triste per la storia del calcio e dello sport. Pelé era considerato una leggenda vivente, un giocatore che ha lasciato il suo segno indelebile nella storia del mondo di calcio. Con un curriculum di 3 titoli mondiali vinti alla guida del Brasile, c’era ben poco che Pelé non avesse vinto nella sua carriera. Era anche conosciuto come Re Pelé ed è stato ammirato da milioni di persone in tutto il mondo, diventando la prima vera superstar globale del calcio. La sua scomparsa lascia un grande vuoto nella comunità sportiva, ma lascerà intatta la sua memoria per sempre.

    La Carriera di Pelé: 3 Titoli Mondiali e un Legato Unico

    Pelé è stato uno dei più grandi giocatori di calcio della storia: 3 titoli mondiali con la Seleção brasiliana e un legato che ha segnato profondamente il panorama calcistico ed extra-calcistico. Pelé ha scritto la storia del calcio sin dall’inizio del suo talento, quando è esploso come una stella nel 1958 a soli 17 anni. Da quel momento, si è trasformato in una leggenda vivente e non c’è dubbio che tutte le sue gesta sono entrate nella memoria comune. Il suo dominio fu totale negli anni ’60, conquistando due Coppe del Mondo consecutive oltre a numerosi titoli individuali tra cui l’onorificenza di miglior calciatore del XX secolo da parte della FIFA. La sua carriera era accompagnata da un carisma eccezionale e da azioni eccezionalmente creative; queste qualità lo hanno reso ancora più popolare nel mondo intero. La scomparsa di Pelé è dunque doppiamente dolorosa perché segna anche la fine di un’epoca in cui il calcio veniva galleggiato dalla magia di questa straordinaria figura.

    La Reazione dello Sport al Decesso di Pelé

    La scomparsa di Pelé ha suscitato grandi emozioni in tutto il mondo dello sport. Dal calcio alle altre discipline, la notizia del decesso del più grande campione di sempre è stata accolta con tristezza e cordoglio. Pelé era un simbolo per milioni di persone, che hanno riconosciuto in lui un’icona del calcio e dello sport. I tanti campioni che lo hanno preceduto e seguito nel tempo hanno ricordato le sue imprese con grande affetto, testimoniando quanto la sua figura avesse segnato la storia dello sport. L’intera comunità sportiva ha riservato al grande calciatore brasiliano un lungo applauso commovente: dalle partite da strada a quelle ufficiali nei più importanti stadi del mondo, è stato un omaggio universale alla memoria di Pelé.

    Addio a Pelè: i Twitter del mondo del calcio

  • Mirabella Imbaccari 5 cose da vedere

    Mirabella Imbaccari 5 cose da vedere

    Oggi ci avventuriamo nuovamente nella nostra splendida isola e andiamo a scoprire un piccolissimo comune dell’area metropolitana di Catania. Pensate che Mirabella Imbaccari, pur essendo comune, conta poco più di 4000 abitanti (4238, stando alla pagina del Comune) il che lo fa competere con i comuni più piccoli. Ma Mirabella è anche una cittadina ridente, che vale assolutamente la pena di visitare, e che di recente si sta conquistando un ruolo di leader nel settore dei matrimoni.

    Mirabella Foto ana busan
    Foto di Ana Busan

    Mirabella Imbaccari, il regno dei matrimoni

    Il settore della ristorazione è infatti uno dei trainanti di Mirabella Imbaccari. Ci sono moltissimi locali che sono rinomati in tutta la zona, e a ragione veduta. Io, per esempio, sono stato a mangiare al Paradise solo quest’estate e l’esterno con la sua piscina sicuramente erano notevoli, seppure ammetto che l’attenzione veniva assolutamente catturata dalla tavola. L’ottimo servizio era secondo solo alle portate di pesce. Mirabella è infatti famosa anche per la sua cucina di mare, ma di certo vi mangerete benissimo anche la carne.

    Questo piccolo momento dedicato al turismo culinario si somma a tutte le varie maestranze che rendono Mirabella uno dei luoghi preferiti dagli sposi, come le diverse attività per abiti da sposa o i fiorai. Se volete sposarvi, dunque, avete di certo un buon motivo per andare a Mirabella. Ma anche così non fosse, ne avrete almeno altri 5.

    Mirabella Imbaccari 5 cose da vedere

    1: Palazzo Biscari

    Appartenuto ai Principi Paternò Biscari di Sicilia che lo utilizzavano come residenza estiva, è il monumento più insigne che c’è nel Comune di Mirabella. Sorge sul punto più alto del paese, sullo sfondo della via Trigona, che è l’arteria più centrale e più antica. Attualmente inoltre ospita l’Istituto delle Suore di Santa Dorotea. Si tratta di un esemplare di architettura barocca, seppur declinata a livello locale. Evidente l’influsso di questo stile nell’uso della pietra, come nelle finestre a pietra intagliata, e nel ferro. Quest’ultimo è protagonista dei balconi di ferro bombato, sul cui frontespizio si vede ancora lo stemma della casa dei Biscari. Anche al suo interno, la struttura è imponente, con numerosissime stanze e un grande cortile interno. Nel terreno del palazzo vi sono anche campi coltivati e un boschetto.

    Il palazzo è così celebrato da un poeta locale: Sorge in alto l’antico maniero costruito da secoli ormai; da lontano mirar lo potrai: maestoso, superbo lassù. Ecco là! In cima a quel monte! È del popolo nostro la gloria che richiama remota la storia di nostr’avi, di gente che fu.

    Annesso al palazzo Biscari nella parte di tramontana sorge quello che comunemente si chiama il Carcere (tipica costruzione con i merli sovrapposti, sul tipo dei castelli medioevali, che un tempo serviva come luogo di pena e adesso è stato ristrutturato internamente per attività sociali). A sinistra (prima del restauro del 2014 era posto invece di fronte) c’è il Monumento ai Caduti, risalente al 1938. Si tratta di un dono ricevuto dai Mirabellesi residenti negli Stati Uniti d’America, che raffigura un soldato che sorregge una donna affranta.

    2 e 3: La Chiesa di Santa Maria delle Grazie e quella del Sacro Cuore di Gesù

    Le chiese sono spesso paesi siciliani il cuore pulsante e nevralgico dell’abitato urbano e anche Mirabella Imbaccari non fa eccezione. La prima delle due, la chiesa di Santa Maria delle Grazie, si trova in prossimità del già citato palazzo Biscari e come questo è un esempio di architettura barocca locale. Ha subito molti danni durante il terremoto del 1693, per cui presenta alcune modifiche successive. Se andate a visitarla, non dimenticate di andare a vedere anche il sarcofago con le spoglie di Giuseppe e Innocenza Paternò e l’anonima Crocifissione, che tuttavia si presume essere stata dipinta da Michelangelo da Gangi.

    Chiesa foto di Fabrizio Cremona
    La foto è di Fabrizio Cremona

    La chiesa del Sacro Cuore ha invece una curiosa storia alle spalle, visto che inizialmente fu adibita a chiesa provvisoriamente nei magazzini della famiglia Politini. Questi ultimi avevano infatti cercato di erigere una seconda chiesa a Mirabella, dopo che un terremoto – quello del 1904, però – aveva reso nuovamente pericolante la chiesa madre. Tuttavia, dopo la sistemazione provvisoria, la Chiesa ottenere il riconoscimento canonico nel 1911 e da allora affianca la chiesa madre come edificio sacro.

    Nella chiesa, e precisamente di fronte all’altare della Madonna di Lourdes, nel 1947 furono traslate le spoglie mortali del suo fondatore, con questa iscrizione: «Qui posan le ossa stanche dell’infaticabile Ministro di Dio Sac. Gagliano Rosario che volle e costruì dalle fondamenta il nuovo Tempio Sacro Cuore di Gesù perché fosse nei secoli perenne faro di luce fiaccola d’amore».

    4: Il Palazzo Giangrande

    Di questo imponente palazzo, più o meno coevo del Palazzo Biscari, sono assolutamente degni di merito i portali, interamente in pietra intagliata con capitelli e lesene.

    5: il territorio intorno a Mirabella Imbaccari

    Il territorio di Mirabella Imbaccari è uno scrigno di tesori naturalistici, con il suo variegato paesaggio regala ammalianti panorami bucolici caratterizzati da dolci colline, pianure, vallate e campagne ricche di coltivazioni di eccellenza.

    Ancora a caccia di nuovi posti da esplorare? Avete pensato a Mineo?

  • Rassegna 2022 conclusiva degli articoli

    Rassegna 2022 conclusiva degli articoli

    Mi sembra che siano passati solo pochi giorni da quando scrivevo la rassegna degli articoli del 2021. Raccontare il 2022 tramite gli articoli di Cataniablog.it, una piccola tradizione con cui ci piace concludere i nostri anni. D’altronde, in questo 2022 sono successe moltissime cose: è stato un anno complesso per molte persone, fra lo scoppio della guerra in Ucraina e la crisi a esso conseguente. Cionondimeno, è un anno intenso, che abbiamo vissuto insieme a voi, cercando (a nostro modo) di raccontarvi giorno per giorno la realtà di Catania. Una finestra aperta 365 giorni l’anno e che oggi vede uno dei suoi ultimi aggiornamenti. Anche per questo, abbiamo scelto di dedicare questo articolo a rivivere insieme a voi alcuni dei momenti più significativi, una vera rassegna del 2022. Il nostro modo per salutare l’anno e prepararci a una nuova avventura insieme in vista di questo 2023!

    Rassegna 2022: la fine dell’emergenza sanitaria

    Apriamo con una buona notizia: se l’inizio del 2022 vedeva ancora una situazione di crisi, con le scuole che stentavano a riaprire e l’emergenza tamponi, la situazione è andata progressivamente migliorando. Alla fine, siamo riusciti a tornare a scuola senza le mascherine e senza la dad e moltissime delle restrizioni legate all’emergenza sanitaria sono decadute. Non possiamo certo dire che il Covid19 sia stato sconfitto, ma possiamo affermare che la situazione è certamente diversa rispetto al drammatico 2020 (o anche rispetto al 2021). La speranza, almeno da questo punto di vista, è quella di continuare a mantenere la situazione quanto più è possibile serena.

    covid 19 sicilia

    La guerra in Ucraina

    Il 2022 ci ha però portato anche un grandissimo dolore e una grandissima paura, ovvero lo scoppio della guerra in Ucraina. I motivi che hanno portato alla guerra e la sua evoluzione sono stati forse, come tutte le cose in questo periodo, eccessivamente discussi in un primo momento e poi subito accantonati. Mi è capitato anche di parlare con persone che pensano che il conflitto si sia concluso, tanto il nostro mondo dell’informazione è stato in grado di fagocitare la notizia quando era “calda” e risputarla nel giro di qualche settimana, dopo averne spolpato quanto di mediatico e immediato vi era.

    La guerra invece prosegue, dopo aver lasciato una dolorosissima scia lungo questo 2022. Noi di Cataniablog.it abbiamo provato a concentrarci sull’aiuto che molte realtà siciliane hanno cercato di offrire a coloro a cui serviva. La fine del conflitto e una serena evoluzione per tutti i civili coinvolti è forse uno dei maggiori auspici e desideri che abbiamo per questo 2023. Sperando che possa realizzarsi, continuiamo a coltivare la speranza di poter raccontare molti altri di questi gesti.

    Ucraina conflitto bambini

    Rassegna 2022: la crisi energetica

    Se la crisi è stata vissuta spesso come un qualcosa di lontano, di sicuro vicini a tutti noi sono stati i suoi impatti e le sue conseguenze. La crisi energetica, ma anche l’aumento delle materie prime – specialmente il grano – e l‘inflazione hanno colpito durissimo, soprattutto la nostra provincia. Tante aziende hanno chiuso o rischiato la chiusura, già pesantemente gravate da quella che era stata la crisi legata al Covid19. Ovviamente, le cause dell’aumento dei prezzi non sono state dovute solamente alla guerra, ma come spesso accade si è trattato di una congiuntura di eventi internazionali, sia sul profilo politico sia sul profilo economico. La politica nazionale e locale ha provato a offrire soluzioni, ma anche questa “guerra” sembra lontana dall’essersi conclusa.

    Un Catania rinato

    Ci scuserete se fra argomenti tanto seri di questa rassegna 2022 inseriamo una notizia meno rilevante, ma quantomeno felice per tutti coloro che amano i colori rossazzurri. Dopo un fine 2021 amarissimo, che aveva visto fallire il Calcio Catania, e una primavera altrettanto avara di gioie (la squadra non ha concluso nemmeno il campionato) il sorriso è finalmente tornato. L’estate 2022 ha visto insediarsi una nuova proprietà, guidata dall’italo-australiano Ross Pelligra. La nuova società, che si è distinta da subito per la professionalità e la capacità di agire coerentemente con le sue rinnovate ambizioni, ha prodotto una campagna acquisti efficace.

    Adesso, alla fine 2022, la corrazzata Catania SSD guida la classifica del girone della sua categoria, con il miglior attacco e la miglior difesa. Sino a qualche partita fa era addirittura imbattuta, ma l’ampio scarto che la separa dalla seconda in classifica non permette dubbi: Catania è tornata per dominare.

    Tesseramenti calcio catania ssd
  • Sanità Sicilia, la crisi continua: i sindacati lanciano l’allarme

    Sanità Sicilia, la crisi continua: i sindacati lanciano l’allarme

    Non serviva certamente l’emergenza sanitaria e la pandemia di Covid-19 per rendersi conto di quanto sia importante per uno stato moderno il suo apparato sanitario. Mesi passati a incensare pubblicamente dottori, infermieri e tutti coloro che operano in questo mondo, senza che però a queste parole pubbliche sia stato dato – spesso – un seguito concreto. L’Italia si fa vanto della gratuità dei servizi medici che offre; e in effetti, ci sarebbe da vantarsene, se non fosse un sistema così dolorosamente farraginoso e che spesso si tiene in piedi solo per la volontà e il sacrificio degli operatori del settore. Basti pensare che, a seguito dei pensionamenti e della carenza di personale qualificato, oggi 3 milioni di italiani sono senza medico di base. La situazione sembra anche più grave nella nostra isola, con i sindacati che hanno lanciato un allarme “sanità Sicilia”.

    Sanità Sicilia, l’allarme dei sindacati

    Giuseppe Bonsignore, segretario regionale CIMO (Confederazione Italiana Medici Ospedalieri), e Riccardo Spampinato, presidente regionale della Federazione CIMO-FESMED (Federazione Sindacale Medici Dirigenti) hanno parlato della situazione critica della Sicilia. «Oggi il nuovo assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, si trova ad affrontare una situazione che era già drammatica ai tempi del suo predecessore Razza, e che adesso è diventata castrofica. Chiediamo quindi all’assessore Volo di convocare urgentemente le organizzazioni sindacali della dirigenza sanitaria per discutere insieme delle problematiche dell’intera Regione e delle possibili soluzioni che non possono passare come sempre sulla pelle dei medici e dei pazienti».

    In particolare, sono state messe in luce le carenze di personale, che costringono medici, infermieri etc a operare in condizioni difficilissime e a fare doppi turni estenuanti. La situazione è addirittura catastrofica quando si parla di pronto soccorso, dove è carente il 50% del personale.

    Sanità Sicilia, quali soluzioni?

    Bonsignore e Spampinato hanno le idee chiare: «Le soluzioni che riguardano la crisi degli ospedali siciliani non possono non passare attraverso un confronto con le organizzazioni sindacali che hanno tutto il diritto ad esprimere la loro opinione su materie così delicate che riguardano l’organizzazione del lavoro e il destino professionale di tanti colleghi».

    intervento medico

    Emblematico il caso di Caltagirone: «La soluzione chiesta dai sindaci del comprensorio di Caltagirone che è quella di creare un Dipartimento Interaziendale non può essere la soluzione, in primis perché non in linea con quanto previsto dal DM 70 e dalle Rete Ospedaliera regionale per l’emergenza e poi perché, in ogni caso, sembra di difficile realizzazione stante l’esiguità di risorse umane anche negli ospedali delle altre aziende».

    Le colpe della politica

    Alcune responsabilità, secondo i due sindacalisti, sembrerebbero chiare: «Dopo decenni di scelte politiche perverse fatte di tagli ai posti letto, di sforbiciate alle unità operative e di annientamento del personale, era inevitabile che i nodi venissero al pettine e adesso, la stessa politica che ha creato il problema, pretende di risolverlo con soluzioni fantasiose che alla fine saranno, come sempre, a carico e sulle spalle di quei medici che già sono spesso costretti a rinunciare alle ferie, ai riposi e che vengono presi e sbattuti in giro per i Reparti sguarniti, usati come veri e propri tappabuchi per turare le falle di una nave che affonda per colpe altrui e per precise responsabilità di chi non ha saputo governare».

    «Eppure, nel mese di luglio scorso la Segreteria Regionale CIMO e la Federazione CIMO FESMED della Sicilia, nel corso di una partecipata Conferenza stampa tenutasi all’Ordine dei Medici di Palermo, alla presenza dell’allora assessore della Salute, Ruggero Razza, lanciarono un accorato grido di allarme sulla crisi degli ospedali in generale e dei pronto soccorso siciliani in particolare, proponendo soluzioni e chiedendo di far presto. Avevamo chiesto di prevedere una indennità di funzione per i medici di pronto soccorso e il pagamento di gettoni di guardia adeguatamente remunerativi in modo da attrarre quei medici che oggi sono in fuga verso il privato o che, in ogni caso, non ne vogliono sapere di sacrificare tutto per un piatto di lenticchie. Avevamo anche chiesto di sospendere temporaneamente le attività di quei PPI (Punti di Primo Intervento) che erogano un basso numero di prestazioni in modo da recuperare risorse umane da inviare nei pronto soccorso in estrema sofferenza. Purtroppo non se ne fece nulla – concludono Bonsignore e Spampinato – ed oggi il contesto è notevolmente peggiorato sotto ogni aspetto».

  • Catania-Trapani 2-1:

    Catania-Trapani 2-1:

    Catania-Trapani è stata una partita ricca di emozioni, con entrambe le squadre che hanno lottato fino all’ultimo minuto per ottenere la vittoria. Il Catania aveva l’opportunità di consolidare il suo primato nel campionato, mentre il Trapani cercava di balzare in vetta alla classifica e guadagnare terreno nella lotta per la promozione. Alla fine, dopo un match avvincente ed equilibrato, è stato il Catania ad avere la meglio con un risultato finale di 2-1. Entrambe le squadre hanno fornito al pubblico presente momenti spettacolari e scontri palpitanti in cui sono saltati fuori i veri protagonisti della serata: i giocatori. La sfida finale ha dimostrato ancora una volta come quest’annata si preannuncia ricca di sorprese e che nessun risultato può essere dato per scontato!

    Anche il Catania Saluta Sinisa Mihajlovic

    C’è stato un minuto di silenzio per ricordare l’ex allenatore del Catania, Sinisa Mihajlovic, prima della partita contro il Trapani. Tutti gli spettatori e i giocatori hanno rispettato la commemorazione con grande calma e compostezza. I tifosi del Catania hanno mostrato tutto il loro affetto al ricordo dell’allenatore scomparso, intonando cori e applausi in sua memoria durante la partita. Un giorno che resterà nella storia del calcio italiano.

    Catania-Trapani : Tabellino della partita

    CATANIA (4-3-2-1): Bethers; Rapisarda (87′ Ferrara), Castellini, Lorenzini, Lubishtani; Palermo, Lodi (76′ Di Grazia), Rizzo; Sarno (61′ Russotto), Forchignone (53′ Chiarella); Jefferson (44′ De Luca). A disp.: Groaz, Pedicone, Giovinco, Privitera. All. Ferraro.

    TRAPANI (3-5-2): Summa; Carboni, De Pace, Gonzalez; Pipitone, Cangemi (71′ Catania), Marigosu (76′ Santapaola), Kosovan, Romano (80′ Mangiameli); Mascari, Musso. A disp.: Di Maggio, Cellamare, Galletti, Scuderi, Ngyir, Oddo. All. Monticciolo.

    ARBITRO: Viapiana di Catanzaro (Granata-Cozza).

    MARCATORI: 33′ rig. Kosovan, 49′ Palermo, 51′ Rizzo

    NOTE: ammoniti De Pace, Forchignone, Marigosu, Palermo, Lorenzini, Gonzalez, Santapaola

  • Santa Maria del Cilento Catania 2-1: prima sconfitta per i rossazzurri

    Santa Maria del Cilento Catania 2-1: prima sconfitta per i rossazzurri

    Doveva arrivare, prima o poi, e alla fine è arrivata: Santa Maria del Cilento Catania 2-1, la prima sconfitta del Catania SSD in questo campionato. Triste che, per farlo, abbia scelto un giorno del 2022 – un anno che, nel bene e nel male, aveva visto una chiara rinascita del Catania, che stava macinando record. In ogni caso, nulla di anomalo: nessuna crisi, nessun dramma nello spogliatoio. Una sconfitta in un lungo campionato ci può stare (in realtà, era strano non fosse arrivata sinora, considerata la difficoltà della categoria).

    Semmai, ci possono essere alcune avvisaglie pericolose di meccanismi che alla lunga potrebbero diventare pericolosi. Rimangono molto severe le critiche, che colpiscono specialmente l’allenatore. La sconfitta però non può cancellare quanto fatto di buono sinora dai rossazzurri. Bisogna prendere atto, ma anche all’atto della classifica cambia poco: il Locri è fermo a -10 dalla testa.

    Prima della partita, bellissimo il momento di raccoglimento a centrocampo di ambedue le squadre e il minuto di silenzio per Sinisa Mihajlovic, ex allenatore del Catania afflitto dalla leucemia e recentemente scomparso.

    Santa Maria del Cilento Catania 2-1 tabellino

    Marcatori: pt 36’ Bonanno, 39’ Palermo; st 32’ Tandara

    Santa Maria Cilento Catania 2 1 gioco
    Le immagini provengono dalla pagina FB del Catania SSD

    Polisportiva Santa Maria Cilento (3-4-3): 1 Grieco; 2 Ferrante, 5 Diop, 98 Coulibaly; 17 Mancini (37’st 24 Ventura), 23 Pane (16’st 41 De Leonardis), 20 Maio, 19 Morlando; 3 Johnson (29’st 16 Ielo), 14 Bonanno (10’st 9 Tandara), 99 Catalano (44’st 6 Campanella). A disposizione: 22 Guerra; 7 D’Avella, 33 D’Auria, 38 Parisi. Allenatore: Di Gaetano.

    Catania (4-3-1-2): 1 Bethers; 2 Boccia (1’st 31 Chiarella), 13 Ferrara (1’st 4 Somma), 26 Lorenzini, 27 Castellini; 23 Palermo, 18 Rizzo (K), 24 Vitale (1’st 3 Lubishtani); 32 Giovinco (16’st 30 Sarno); 99 Sarao (VK), 17 De Luca (6’st 7 An. Russotto). A disposizione: 22 Groaz; 8 Di Grazia, 14 Bani; 11 Forchignone. Allenatore: Ferraro.

    Arbitro: Michele Maccorin (Pordenone). Assistenti: Carlo De Luca (Merano) e Badreddine Marouni (Tolmezzo).

    AMMONITI: Pane, Diop (PSM); Vitale, Ferrara, Palermo, Lorenzini (C). RECUPERO: pt 2’; st 6’.

    Santa Maria del Cilento Catania 2-1, mister Ferraro: “Perdere ci può stare ma ora testa al Trapani”

    Ricominciare dal prossimo obiettivo è la ricetta per ingoiare il boccone amaro di questa domenica per mister Ferraro. Il tecnico si è così espresso ai microfoni: « 

    «Noi non guardiamo gli avversari. Bisogna fare qualcosa in più, questo è sicuro. Adesso è arrivato il risultato negativo. Non guardiamo la prestazione di oggi ma pensiamo già ad allenarci domani in vista della partita in casa per fare 3 punti. Abbiamo cambiato qualcosa ad inizio secondo tempo perché Vitale era ammonito e un po’ nervoso. Avevo paura che potessimo restare in 10. Ho cercato di mettere ampiezza, poi ho inserito Sarno e Russotto. Noi nella ripresa abbiamo fatto la partita e subìto la seconda rete su una mischia. Potevamo sfruttare 3/4 palle goal».

    «In tutte le squadre c’è stanchezza sia mentale che fisica. Noi la percepiamo da 3/4 partite, è fisiologico e può succedere ma dobbiamo essere bravi. Le squadre adesso si iniziano a conoscere. La pausa ci farà bene dopo mercoledì e ripartiamo alla grande. Siamo il Catania e bisogna sempre vincere ma abbiamo 10 punti in più, è un vantaggio importante. Capisco che siamo a Catania ma le sconfitte fanno parte del gioco. Oggi gara agguerrita, dovevamo essere più bravi sotto porta. Allora la partita sarebbe stata diversa.»

    « Sostituzioni fatte solo in funzione della partita di oggi o anche in ottica Trapani? Ho fatto due cambi perché temevo il nervosismo: Vitale e Ferrara, per evitare il secondo giallo.  Quando si perde bisogna fare valutazioni giuste ed esame di coscienza. La chiave per motivare i ragazzi settimanalmente? La motivazione è che giochiamo a Catania con società e pubblico esigenti. Tutti i calciatori sono funzionali. Rapisarda è stato influenzato per tutta la settimana. Jefferson ha avuto un problema muscolare e Lodi a riposo, vista la gara ravvicinata.»

    Palermo: “Non si possono perdere queste partite”

    Profonde scuse invece da Palermo, alla sua seconda marcatura in questo campionato. «Non possiamo perdere queste partite, speriamo sia la prima e anche l’ultima sconfitta del campionato. Noi facciamo sempre del nostro meglio, chiediamo scusa ai tifosi per questa prestazione, anche a noi stessi: non siamo questi. Non credo ci siano differenze se giochiamo col 4-3-3 o col 4-3-1-2, anche nell’approccio. Le avversarie danno tutto contro di noi, oggi abbiamo commesso diversi errori, ci lavoreremo sopra per non commetterli più.»

  • Mihajlovic Morto: l’uomo dal cuore grande

    Mihajlovic Morto: l’uomo dal cuore grande

    Mihajlovic era un uomo dal cuore grande che ha lasciato un segno indelebile nella storia del calcio italiano. Era noto per la sua carica emotiva, il suo grande carisma e il suo senso dell’umorismo. Iniziò la sua carriera da giocatore prima di diventare allenatore ed ebbe molti successi come tecnico. Purtroppo, dopo aver combattuto coraggiosamente contro la leucemia, Mihajlovic ci ha lasciati prematuramente a soli 53 anni. La sua passione per il calcio e la forza di volontà gli hanno permesso di realizzare i propri sogni nonostante le avversità che ha dovuto affrontare nel corso della battaglia contro la malattia. La sua memoria rimarrà sempre viva nell’affetto di tutti coloro che lo hanno ammirato e ricordato con gratitudine per tutto quello che ha fatto per il calcio italiano.

    Mihajlovic: e una vita dedicata al calcio

    Mihajlovic ha dedicato la sua intera vita al calcio. Ha iniziato la sua carriera da calciatore a soli 16 anni, per poi diventare allenatore, con un ruolo di crescente importanza nelle squadre in cui ha lavorato. Ha portato avanti il suo successo anche quando è stato colpito dalla malattia, continuando a seguire il calcio nonostante i periodi difficili.La sua passione per questo sport è stata contagiosa e lo ha reso un vero esempio di forza e determinazione, sia dentro che fuori dal campo da gioco. Il ricordo di Mihajlovic sarà sempre legato al mondo del calcio, dove ha lasciato un’impronta indelebile con le sue parole e le sue azioni.

    Mihajlovic: la malattia che lo ha portato via

    Mihajlovic è stato portato via dalla leucemia, una malattia che per anni ha lottato con coraggio e determinazione. La diagnosi è stata eseguita nel luglio 2019 e da allora ha affrontato la malattia con grinta, condividendo i suoi momenti di tristezza e incertezza con il popolo sportivo italiano. Mihajlovic non si è mai arreso nemmeno nei momenti più difficili della sua battaglia contro la leucemia e viveva ogni giorno come se fosse l’ultimo, fornendo sempre un esempio di forza.

    Mihajlovic: il ricordo dei tifosi

    Il ricordo dei tifosi per Mihajlovic è qualcosa che rimarrà indelebile nella memoria di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Il suo approccio passionale e determinato all’allenamento era una vera e propria ispirazione, in particolare per i giovani giocatori che aveva la possibilità di avere il suo supporto diretto. I suoi aneddoti ed esperienze erano un grande incoraggiamento per molti, come segno del fatto che lavorando duramente e persistentemente si possono raggiungere traguardi importanti. La scomparsa di Mihajlovic ha suscitato profondo cordoglio tra i tifosi, soprattutto in Italia dove è considerato un mito nel campo del calcio. La sua assenza rimarrà per sempre sentita da chi ha avuto la fortuna di conoscerlo ed apprezzarne gli insegnamenti.

    Gli innumerevoli messaggi di cordoglio

    Gli innumerevoli messaggi di cordoglio arrivati in queste ore testimoniano l’amore e l’affetto per Mihajlovic, il duro dal cuore grande che ci ha lasciato troppo presto. Giocatori, allenatori, colleghi e amici lo hanno ricordato con parole piene di affetto, tutti uniti nell’omaggiarlo come una grande figura che ha saputo ispirare molte persone a dare sempre il massimo per raggiungere i propri obiettivi. La sua passione ed energia rimarranno nel calcio italiano per sempre.

  • Pfizer Catania licenziamenti chiusa vertenza

    Pfizer Catania licenziamenti chiusa vertenza

    Abbiamo parlato a lungo quest’anno dello stabilimento di Pfizer Catania e dei licenziamenti – o meglio, della serie di grandi cambiamenti – che avrebbero interessato il distaccamento della ben nota casa farmaceutica. Tutto è cominciato con l’annuncio della Ugl che riportava «una decisione che riguarda lo stabilimento produttivo di Catania e che interessa nello specifico 80 lavoratori con contratto in somministrazione che non verranno rinnovati e circa 130 dipendenti effettivi ai quali, in prima istanza, sarà proposto il trasferimento nella sede di Ascoli Piceno. A questo si aggiunge anche un dimezzamento degli investimenti, da una cifra pari a poco meno di 60 milioni di euro annuali, precedentemente erogati per la produzione catanese, a una somma intorno ai 28 milioni di euro che consentirà soltanto la manutenzione degli impianti.»

    Una notizia pesantissima, che ha dato luogo a estenuanti trattative, protrattesi per tutto l’anno. Dire che certamente Pfizer non era in difficoltà, visto quando l’azienda farmaceutica ha realizzato con corso della pandemia. Per dire, stando al The Guardian, si è tratto di uno dei prodotti più lucrativi della storia dell’umanità. L’anno scorso il fatturato della casa farmaceutica statunitense è raddoppiato, arrivando a 81,3 miliardi, mentre il profitto netto è stato di 22 miliardi, in crescita rispetto ai 9,1 miliardi del 2020.

    La conclusione della vertenza sulla Pfizer Catania e i licenziamenti

    Pfizer Catania

    Alla fine la delicata vertenza internazionale che aveva visto interessata la Pfizer Catania, rea di aver avviato lo scorso 7 febbraio una procedura di licenziamento collettivo per lo stabilimento di Catania che ha convolto la multinazionale, sigle sindacali e fronti politici, è giunta al termine. La riduzione del personale di 130 unità, inizialmente prevista, dopo l’accordo tra le parti del 28 aprile si è trasformata in una adesione volontaria alla fuoriuscita dal sito, economicamente incentivata, che ha interessato 97 lavoratori, mentre 10 dipendenti hanno accettato la proposta di trasferimento nella fabbrica di Ascoli Piceno. Gli altri dipendenti sono stati recuperati grazie ad una variazione del mercato del prodotto Tygacil che ha determinato un incremento della commessa triennale. Alla luce delle fuoriuscite, ha avuto inizio anche una parziale riorganizzazione interna che deve essere completata, soprattutto per quanto riguarda la struttura gerarchica aziendale. Intanto, rispetto ai fondi inizialmente stanziati per gli investimenti nel 2022 (7,5 milioni di euro), Pfizer ha comunicato di avere speso circa 2,5 milioni di euro in più.

    Sindacati: “Evitato il peggio”

    pfizer licenziamenti

    Non ha tardato a farsi attendere la dichiarazione dei segretari provinciali Jerry Magno di Filctem Cgil, Giuseppe Coco di Femca Cisl, Alfio Avellino di Uiltec e Carmelo Giuffrida di Ugl Chimici, insieme alla Rsu. «La vertenza Pfizer ha caratterizzato quasi tutto il 2022 ed è stata parecchio impegnativa dal punto di vista sindacale e umano. È stato evitato il peggio attraverso una soluzione che, sicuramente, non ha risolto la problematica della perdita di oltre 100 posti di lavoro su Catania, ma quantomeno ha evitato il licenziamento di numerosi giovani con la concessione dell’incentivo al licenziamento volontario che ha impattato principalmente su lavoratori prossimi alla pensione. Abbiamo accolto positivamente l’incremento delle risorse investite, ma ci aspettiamo di più per il 2023», concludono. 

  • Catania sperimenta mobilità estesa per Natale

    Catania sperimenta mobilità estesa per Natale

    Natale è un periodo di festa, ma è anche un periodo frenetico. La ricerca dei regali, le visite ai parenti, le uscite con i propri affetti, i giri per la via Etnea in festa: una girandola di impegni continua. Spesso, quando si finiscono le vacanze, si ha la sensazione di essere più stanchi di prima! Una buona notizia per tutti i super impegnati arriva invece dal fronte spostamenti: Catania sperimenterà la mobilità estesa durante queste festività.

    Di cosa si tratta? Di una buona notizia per l’intero sistema della mobilità sostenibile a servizio del centro storico. Per adesso si tratta semplicemente di una prova che vedrà la luce nel periodo delle festività natalizie, ma le potenzialità per renderla permanente sono alte. Specialmente dopo un anno, come il 2022, dove gli aumenti delle spese in termini di benzina e l’inflazione ha fatto suonare il campanello d’allarme per molti catanesi. La possibilità quindi di sfruttare meno l’auto e di avvalersi della Ferrovia Circumetnea o con il bus fa sempre gola; se poi ci aggiungiamo che adesso le ultime corse saranno, rispettivamente, alle 22.30 e addirittura sino alle 2 per il servizio bus del metro shuttle della metropolitana, ecco che la notizia non può che diventare molto utile per tanti catanesi.

    Catania mobilità aumentata, primo weekend di sperimentazione positivo

    «Il primo test è andato bene – ha spiegato il direttore generale della Fce Salvatore Fiore, con riferimento al weekend appena concluso. – Il servizio funziona e i cittadini lo percepiscono dal fatto di vedere le navette che percorrono la linea avanti e indietro continuativamente dalle 22,30 alle 2. Siamo fiduciosi di ulteriori riscontri già da questa sera e domani sera».

    Circumetnea di Catania

    Buona, dunque, la risposta. Sulle quattro navette che nelle due direzioni hanno coperto in superficie quasi lo stesso percorso dei treni della metropolitana in galleria, con fermate coincidenti ad eccezione di quella di Cibali “spostata” sulla circonvallazione, hanno viaggiato secondo i dati della Ferrovia Circumetnea in media otto passeggeri “notturni” per ogni corsa, numero che ha registrato un incremento fra le 11,30 e mezzanotte. 

    Prezzo invariato per i biglietti, ma servizio aumentato. Praticamente, per gli utenti dei servizi pubblici, finalmente una novità da win-win. Oltre a ciò, bisogna segnalare come durante le ore tarde il traffico sia certamente inferiore e questo avvantaggia i mezzi stradali. Anche la differenza di tempo fra metro shuttle rispetto al treno è risibile: «La differenza è minima, soli quattro minuti, grazie al minore traffico in questa fascia oraria, infatti il bus impiega venti minuti da Nesima a Stesicoro, oppure viceversa, mentre il treno copre il percorso in sedici minuti, la frequenza è di ogni venti minuti, un servizio dunque più che adeguato e con un costo per noi sostenibile, che come ci auguriamo convincerà sempre più catanesi a rinunciare senza problemi all’automobile per le serate festive in centro storico, e che se va bene potremmo confermare in una fase successiva. Questo non vuol dire che non amplieremo l’orario di servizio della metropolitana, che resta nei nostri programmi».      

    Metrobus Christmas

    Anche quest’anno tornerà inoltre Metrobus Christmas: l’abbonamento integrato permetterà a soli € 10,00 di usufruire della METRO e degli autobus AMTS (escluso Alibus e 524S) tutti i giorni dal 6 dicembre 2022 al 6 gennaio 2023.

    L’abbonamento comprende anche la possibilità di usare, senza costi aggiuntivi, i parcheggi di “Santa Sofia”, “Nesima”, “Due Obelischi”. Metrobus Christmas sarà in vendita a partire da giovedì 1 dicembre presso la biglietteria FCE della stazione di Catania BORGO e i punti vendita di titoli di viaggio AMTS e FCE che ne avranno fatto richiesta.

    metrobus

    Metro e Bus “gratis” per Natale a Catania

    Metropolitana catania

    Ricordiamo inoltre anche l’iniziativa della Christmas card, grazie alla quale si potrò viaggiare in metropolitana ed in bus gratuitamente e, sempre gratis, parcheggiare in tre aree. Anche qui saranno estese le corse notturne, con la Metropolitana aperta sino alle 22.30 dall’8 dicembre (oltre, appunto, al già citato shuttle). Al contempo vi sarà la sospensione del tagliando di mezza giornata strisce blu nelle vie più commerciali e l’apertura serale dei parcheggi “Del Pino” e “Maddem” per coloro che sceglieranno comunque di muoversi con mezzi autonomi.

    Sarà inoltre attivo il bus storico di Amts “La corriEra Fermate Cartura”, allestito in collaborazione con l’Associazione Culturale Cartura di Alfredo Guglielmino, che visiterà le principali piazze nel periodo natalizio dall’8 Dicembre 2022 al 6 Gennaio 2023 nonché il centro storico catanese. Biglietto Bus ordinario di € 1,00 a tiratura limitata per gli amanti del collezionismo realizzato dall’artista catanese Alfredo Guglielmino con decorrenza 6 Dicembre 2022 e scadenza 6 Gennaio 2023.

    Presentata anche la nuova app per il parcheggio Amts Smart Parking: scaricandola darà la possibilità di usufruire di determinati servizi, quali START E STOP PARKING (paghi solo i reali tempi della sosta); Avviso Scadenza Ticket (prolunga la sosta e non rischiare multe); Stop caccia al tesero (il parchimetro è sempre con te). Inoltre con la nuova App sarà possibile gestire le esigenze della clientela “business”, per favorire commercianti e imprese.

  • Mineo, itinerario da un giorno

    Mineo, itinerario da un giorno

    Se vi capita di passare per la SS417, provenendo da Catania, vedrete alla sinistra, lontano, arroccato su una collina, un paese che, d’inverno, sembra un piccolo presepe. E’ Mineo, un centro che merita una visita perché ci riserva delle piacevoli sorprese.

    Se da lontano abbiamo avuto l’impressione di osservare un piccolo borgo, in realtà, man mano che ci avviciniamo scopriamo un territorio sempre più ampio. Sorto su due colline che fanno parte dei monti Iblei, Mineo è posto tra i 500 e i 650 m. s.l.m. in un’area piuttosto articolata dove si alternano, alle colline, piccole valli e altopiani. La bellezza del suo paesaggio stata proprio in questa varietà e nella ricchezza della natura che lo circonda dove crescono rigogliosi uliveti, mandorleti e lembi di macchia mediterranea.

    UN PO’ DI STORIA

    Costruita dai siculi, successivamente abitata dai greci, Mineo vanta un passato importante nel territorio siciliano così come si può dedurre dai ruderi dei suoi castelli e dalle antiche e fastose dimore che possiede.

    Ma la storia di Mineo è arricchita anche dalla nascita di due scrittori: Paolo Maura (1638-1711) e Luigi Capuana (1839-1915).

    Mineo, il castello di Ducezio e palazzo Tamburino

    Testimonia il glorioso passato di Mineo il castello di Ducezio, un’antica fortificazione chiamata così perché si racconta che la sua costruzione si deve a Ducezio, re dei Siculi ma, in realtà, il maniero è ancora più antico.

    Certo Ducezio ebbe un ruolo importante nel fortificarlo e il processo andò avanti nei secoli tanto che in questo castello, nel 1360 vennero celebrate le fastose nozze tra Costanza e Federico III D’Aragona detto “ Il semplice”.

    Oggi del castello, che venne quasi del tutto distrutto dal terremoto del 1693, resta ben poco, solo brandelli delle mura e parte della  torre maestra.

    Palazzo Tamburino

    Il palazzo, esistente già prima del terremoto del 1693, fu ricostruito dopo il sisma e naturalmente rispecchia i dettami dell’architettura settecentesca.

    Collocato in piazza Buglio ( una volta chiamata piazza del Mercato) l’elegante edificio si fregia di decorazioni classicheggianti e soprattutto di un’importante scala e di colonne doriche poste nell’androne.

    L’immobile è ancora oggi un’abitazione privata.

    La Chiesa Madre di Mineo dedicata a S. Agrippina e il castello di Serravalle

    Questa chiesa ha origini antichissime, le sue prime testimonianze risalgono al 263 d.C. quando, Santa Eupresia portò a Mineo le spoglie della Martire Agrippina.

    Fu danneggiata dal terremoto del 1169, ricostruita e nuovamente rovinata dal sisma del 1693, fu ricostruita nei primi decenni del 1700 e ancora oggi presenta la facciata incompleta.

    L’interno è ricco di opere d’arte quali gli affreschi ottocenteschi di Sebastiano Lo Monaco e del Barone, una statua di legno diSanta Agrippina realizzata nel 1518 da Vincenzo Archifel.

    Questa statua viene venerata dagli abitanti di Mineo e trasportata in processione per le vie del paese nei giorni dedicati alla festa della Santa: le ultime due domeniche di agosto.

    Altre opere importanti che troviamo nella chiesa sono: L’altare della Natività  e il sarcofago di Angela De Guerriero e Lo Castello realizzato alla fine del 1500.

    Il castello di Serravalle

    castello dei serravalle

    Questo castello, di proprietà privata, si conserva ancora in buono stato.

    Costruito nel XIV secolo su un poggio detto Pizzuto aveva la funzione di difesa tipica di tutti i castelli.

    La grotta di S. Agrippina

    Mineo grottesantagrippina

    Questa grotta, chiamata anche di Drafone o di Làmia fece parte, nel medioevo, di un castello rupestre e in seguito divenne un santuario di campagna dedicato a Santa Agrippina.

    Il nome Làmia le viene attribuito per via del torrente omonimo che ha scavato la stretta valle sulla quale si affaccia la grotta e che crea una zona di grande interesse naturalistico.

    Nel castello rupestre si accede da un portale che mostra caratteristiche tipiche delle costruzioni del secolo XIII-XIV, a questo segue una galleria, affiancata da due vani, un corridoio e una grande sala.

    La proprietà del castello e del territorio circostante ebbe numerose vicende e a poco a poco, da fortezza divenne Santuario. Nel 1580 vennero costruite un’insieme di scale che servivano ai fedeli di raggiungere la grotta partendo dal fondovalle.

    La grotta così divenne una chiesa ma al giorno d’oggi è un luogo abbandonato e, nonostante tutto, ricco di fascino.

    Se avete ancora voglia di scoprire la Sicilia, vi suggeriamo di leggere la nostra guida per Pantalica!

  • CATANIA 1-0 REAL AVERSA

    CATANIA 1-0 REAL AVERSA

    Rapisarda il match-winner per il Catania

    Rapisarda è stato un vero e proprio match-winner per il Catania contro l’ASD Real Agro Aversa. Il difensore ha segnato al 58′, assicurando così alla sua squadra la vittoria per 1-0. Dopo un primo tempo che aveva visto entrambe le compagini giocare in modalità di stallo, Rapisarda ha portato la vittoria con un gol decisivo che ha galvanizzato tutti i tifosi presenti nello stadio “Angelo Massimino”. La sua abilità nell’azione difensiva, oltre alle abilità offensive messe in mostra, hanno contribuito a rafforzare la convinzione che sia un acquisto preziosissimo per il Catania in questa stagione calcistica.

    La prova di Bethers tra i pali

    La prova di Bethers tra i pali è stata decisiva per la vittoria del Catania contro il Real Aversa. Il portiere è stato impeccabile nel tenere a galla i suoi nei momenti difficili della partita, respingendo abilmente tutti gli attacchi avversari e sventando ogni occasione di gol. La reattività e l’eccellente visione di gioco hanno permesso a Bethers di fare un’ottima partita ed essere un elemento fondamentale nella vittoria finale del Catania. La squadra può ringraziarlo per aver mantenuto la porta inviolata durante tutta la partita, dando un grande contributo alla causa.

    La reazione dell’Aversa nella seconda frazione

    Nella seconda frazione, l’Aversa ha cercato di reagire ai colpi del Catania per cercare di pareggiare. I giocatori hanno mostrato una grande determinazione e intensità, ma il gol della vittoria del Catania ha messo fine alle speranze dell’Aversa. Alla fine, nonostante i numerosi tentativi degli ospiti, i padroni di casa hanno ottenuto un importante successo con il risultato finale di 1-0.

    CATANIA 1-0 REAL AVERSA: tabellino della Gara

    MARCATORI: 58′ Rapisarda

    CATANIA (4-3-3): Bethers; Rapisarda, Somma (45′ An. Russotto), Lorenzini, Castellini; Palermo (72′ Bani), Lodi, Vitale; Forchignone (45′ Boccia), Jefferson (64′ Sarao), De Luca (70′ Sarno).
    A disp. di Ferraro: Groaz, Lubishtani, Giovinco, Chiarella.
    REAL AVERSA (4-3-3): A. Russo; Boemio (87′ Crispino), Nespoli, Bonfini, Strianese, D.Russo (61′ Salivene), Del Prete, Formicola; Cavallo (62′ Passariello), Gassama (81′ Petricciuolo), Romano (53′ Scognamiglio).
    A disp. di Maschio: Mariano, Vitiello, Ricciardi.
    ARBITROSimone Gavini (Aprilia)
    Assistenti: Andrea Romagnoli (Albano Laziale) e Gian Marco Cardinali (Perugia)
    AMMONITI: Nespoli, Boccia, Strianese
    ESPULSI: Nespoli (doppio giallo)
    NOTE: 5′ di recupero s.t.; 1′ di recupero p.t.

  • Che cosa vedere vicino a Catania in un viaggio in Sicilia

    Che cosa vedere vicino a Catania in un viaggio in Sicilia

    Una vacanza in Sicilia può rappresentare la giusta occasione per scoprire alcuni dei luoghi più belli d’Italia, tutti concentrati nei dintorni di Catania. Un esempio? La splendida Taormina, che si trova a circa 1 ora di distanza da Catania. Le bellezze di questa location sono straordinarie, e il consiglio è di cominciare da Porta Messina prima di incamminarsi lungo Corso Umberto, che è conosciuto come la via dei negozi.

    Si può arrivare così in piazza IX Aprile, che accoglie la chiesa barocca di San Giuseppe, la torre dell’orologio e la chiesa di Sant’Agostino. Ma un altro simbolo di Taormina è il Teatro Greco. Dopo averlo ammirato, si potrebbe salire sulla collina per osservare il panorama da un punto privilegiato come la Madonna della Rocca. Un’altra terrazza panoramica è quella di piazza Belvedere, che permette di osservare l’Isola Bella, la costa e l’Etna

    A una decina di chilometri di distanza da Catania c’è, invece, la località di Aci Castello, conosciuta per il suo castello Normanno, parte della cosiddetta Riviera dei Ciclopi. La fortezza sorge nella piazza più importante del paese, e a breve distanza è possibile raggiungere Aci Trezza: un’opportunità da non farsi sfuggire per poter scoprire i faraglioni dei Ciclopi, che devono il proprio nome a leggende e miti che riguardano Ulisse.

    Sempre nei dintorni di Catania non si può non menzionare la bella Acireale: da Catania si raggiunge in una trentina di minuti, ed è una destinazione privilegiata per una escursione tra i profumi del pesce da poco pescato e le bellezze architettoniche di una località in cui a dominare è lo stile barocco.

    Infine, non può mancare una tappa nel parco dell’Etna, dove ci si può cimentare in escursioni e trekking che permettono di arrivare fino ai crateri del vulcano. Sono disponibili vari percorsi, con tempi e difficoltà differenti, adatti comunque a tutti.

    Per un tour a Catania e dintorni, può essere una buona idea quella di prendere una vettura a noleggio, così da poter godere di completa autonomia negli spostamenti non solo dal punto di vista degli itinerari scelti, ma anche degli orari.

    Maggiore è il partner a cui ci si può affidare per il noleggio auto sicilia: una società che vanta una lunga esperienza e che mette a disposizione della clientela il massimo della professionalità, con un’offerta ampia e variegata di auto tra cui scegliere.

  • Pantalica: 5 cose da vedere

    Pantalica: 5 cose da vedere

    Pantalica: uno scrigno prezioso dove convergono bellezze naturalistiche e archeologiche in un’armonia che ammalia. In provincia di Siracusa, nei pressi dell’abitato di Sortino, esiste un luogo di notevole interesse che nel 2005 l’UNESCO ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità: Pantalica. Questa zona conserva tracce di insediamenti umani che testimoniano come, questa parte dell’isola, era abitata già prima che i greci colonizzassero la Sicilia.

    Le antiche popolazioni, che risiedevano sia sulla costa che sulle alture, molto probabilmente erano i primi esemplari dell’Homo Sapiens, così come si può dedurre dai reperti archeologici .

    Pantalica: la necropoli e l’Anaktoron

    1-LA NECROPOLI

    L’area che caratterizza principalmente Pantalica è proprio la necropoli, un insieme di circa 5000 grotte scavate nella roccia.

    Pantalica necropoli

    La zona, dove questa risiede, è una valle scavata dal fiume Anapo le cui pareti, di origine carsico-marina, presentano grotte e anfratti del tutto naturali che possono essere usati così come si trovano oppure modellati ulteriormente dall’uomo.

    Ed è proprio questo che hanno fatto le popolazioni locali, hanno utilizzato questi antri come tombe o come abitazioni, quando, in casi particolari nasceva la necessità di proteggersi in luoghi più riparati e meno accessibili.

    Dei primitivi insediamenti umani non sono rimastre tracce per cui si presume che fossero piccole costruzioni di pietra o di legno.

    E’ rimasta la testimonianza di una sola costruzione l’Anaktoron.

    2.Anaktoron.

    Si tratta di pietre squadrate che delineano i basamenti di una grande costruzione, chiamata Anaktoron o palazzo del Principe.

    Pare che questa costruzione sia appartenuta ad un personaggio importante, ad un capo, per questo le è stato dato l’appellativo di palazzo del Principe.

    E’ naturale che, con il passare del tempo, questa grande dimora abbia subito numerosi rimaneggiamenti ma oggi di essa ci restano poche tracce che ci fanno risalire solo alla sua planimetria.

    E’ l’unica testimonianza di costruzione non realizzata nelle grotte a Pantalica.

    RNO di Pantalica e le chiese

    3- Riserva Naturale Orientata di Pantalica

    Questa riserva, insieme a quella della Valle dell’Anapo e Torrente Cava Grande fa parte di un territorio naturale protetto.

    Con il termine “riserva naturale orientata”, che le è stato conferito nel 1997, si intende che il territorio in oggetto è così ricco di proprietà naturalistiche e paesaggistiche che ha bisogno di essere tutelato, il termine “orientato”sta ad indicare che sono possibili attività umane ma entro limiti che non possono nuocere alla riserva.

    Nel gennaio del 2005 la riserva è divenuta patrimonio dell’UNESCO.

    Pantalica valle dellanapo
    Foto di Giuseppe Simone

    La valle, dalla caratteristica forma a V, presenta i fianchi ricoperti da una fitta vegetazione che contribuisce a determinare, all’interno di essa, un clima piuttosto umido.

    In tutta la riserva, regna una grande biodiversità con ambienti veramente diversi tra loro: acquatico, di grotta (le grotte più grandi sono quella dei pipistrelli e la grotta Trovato), di pianura, di pareti, di laghetti.

    Senza entrare nei particolari basta considerare che ognuno di questi ambienti presenta una flora e una fauna specifica che rende la riserva ricchissima di biodiversità.

    4- Le chiese di San Micidiario e di San Nicolicchio

    Queste chiese rupestri sono testimonianze dell’epoca bizantina o almeno lo sono gli affreschi che vi si trovano.

    Nella prima si notano due strati di dipinti che oggi sono arrivati a noi a brandelli. Rappresentano il Cristo Pantocratore con al fianco due angeli e alcuni Santi dei quali, però, non si può riconoscere altro perché gli affreschi sono molto rovinati.

    La seconda, datata tra il IX e XI secolo, ha pitture ancora più rovinate, vi si riconoscono S. Stefano e altre figure non ben identificate.

    5. I percorsi ciclopedonali

    La riserva è fornita di due percorsi ciclopedonali tali da poter soddisfare diverse esigenze turistiche.

    Inoltre vi si può accedere da 4 differenti ingressi principali, due sull’altopiano e due in valle.

    La riserva offre numerose guide che possono accompagnare persone singole ma soprattutto gruppi di turisti e scolaresche.

    Il periodo migliore per l’escursione è quello autunnale o primaverile, l’estate è sconsigliata  tranne che nelle sue ore più fresche.

    La visita di Pantalica è possibile a tutti , basta scegliere il percorso migliore e, nei dintorni, ci sono strutture che possono mettere a disposizione dei cavalli per una passeggiata o agriturismi che offrono gustosi pasti preparati con genuini prodotti locali.

    Nelle vicinanze val la pena fare una visita a Sortino o a Ferla.

  • Sancataldese Catania 1-1, pari incolore ma campioni d’inverno

    Sancataldese Catania 1-1, pari incolore ma campioni d’inverno

    In una domenica che, almeno momentaneamente, ha restituito il sole alla Sicilia il Catania SSD incappa invece in un pari assolutamente incolore. Una partita a tratti particolarmente brutta, con una prestazione fra le peggiori di quest’anno dei rossazzurri, consegna però il quattordicesimo risultato utile consecutivo. Sancataldese Catania 1-1 suggella infatti il terzo pareggio della stagione che, sommato alle 11 vittorie, porta il Catania a quota 36 (sempre con la miglior difesa e il migliore attacco) e riafferma il valore di una squadra in grado di portare a casa punti anche nelle giornate di maggiore appannamento.

    Non si può considerare un risultato negativo, se non a voler essere forzatamente maliziosi: dietro infatti il baratro si sta sempre più aggravando. Il Locri ha consumato nelle ultime giornate un sorpasso ai danni dei Lamezia Terme, scivolato a quota 22 punti in compagnia di Città di Sant’Agata e Vibonese. Il Catania SSD però, con ben 12 punti di vantaggio a dicembre, sembra giocare letteralmente in un’altra categoria. D’altronde, come ha chiaramente espresso il suo AD Vincenzo Grella a Globus Television, le ambizioni del team sono altissime: il modello dichiarato da seguire è quello virtuoso dell’Atalanta, che ha fatto del player trading il suo marchio di fabbrica.

    A suggellare il giusto predominio sulla categoria è arrivato, con ben tre giornate d’anticipo, il titolo di campioni d’inverno per i rossazzurri. Potranno ancora esserci meccanismi offensivi da rodare e bel gioco da perfezionare, ma intanto il Catania ha già ipotecato il titolo.

    Sancataldese Catania 1-1 il tabellino

    sancataldese catania partita
    Le immagini e le i loro diritti appartengono alla pagina Facebook del Catania SSD

    Marcatori: pt 8’ Zerbo, 23’ Somma

    Sancataldese (3-4-2-1): 1 Dolenti; 5 Maltese, 6 Calabrese, 2 Brumat (6’st 18 D’Agosto), 7 Garzia, 8 Toure Aziz (10’st 17 Incatasciato), 4 Giacinti, 3 Xepapadakis (42’pt 14 Oppizzi); 11 Baglione, 10 Tuccio (45’st 20 Guadagnoli); 9 Zerbo (43’st 16 Leonardi). A disposizione: 12 Lacagnina; 13 Cutrona, 15 Taormina; 19 Torregrossa. Allenatore: Infantino.

    Catania (4-3-3): 1 Bethers; 5 Rapisarda, 4 Somma, 26 Lorenzini, 27 Castellini; 18 Rizzo (VK), 10 Lodi (K) (6’st 23 Palermo), 24 Vitale; 30 Sarno (10’st 32 Giovinco), 99 Sarao (18’st 79 Jefferson), 11 Forchignone (11’st 31 Chiarella). A disposizione: 22 Groaz; 2 Boccia, 13 Ferrara, 3 Lubishtani; 17 De Luca. Allenatore: Ferraro.

    Staff arbitrale: Arbitro: Carlo Esposito (Napoli). Assistenti: Domenico Romano (Nola) e Manuel Cavalli (Bergamo).

    AMMONITI: Baglione, Calabrese, Toure (S); Lorenzini, Giovinco, Sarao (C). ESPULSO Pietro Infantino (allenatore Sancataldese).

    Mister Ferraro: “Un campo difficile”

    Contento del risultato Mister Ferraro, nonostante tutto, ai microfoni di Telecolor; qualche leggera polemica sull’arbitraggio, reo di essere stato troppo “all’inglese”. «Partita di grande intensità con un avversario che entrava sui nostri nella modalità ‘o gamba o pallone’. Clima caldo, poteva starci anche qualche cartellino in più. I ragazzi mi sono piaciuti comunque in una gara non facile contro quest’avversario. Ho messo giocatori freschi nel secondo tempo e cambiato qualcosa tatticamente per cercare di avere un po’ di spinta in campo. Il terreno di gioco, molto piccolo, non ci ha aiutato. Ho fatto i complimenti alla squadra, non era semplice oggi».

    «Il Catania è una grande squadra, non ci hanno preso le misure. Oggi Bethers non ha dovuto fare neanche un intervento. Sotto l’aspetto della mentalità ho visto l’approccio giusto da parte dei miei. Da questo campo si poteva uscire anche sconfitti, ci sono anche gli avversari: loro erano reduci da 6 risultati utili consecutivi, ci sarà un motivo. In avanti trovare spazi in campi così piccoli è dura. Ci chiamiamo Catania ma dobbiamo comunque lottare per vincere il campionato.»

    Sancataldese Catania 1-1, Somma: “Vogliamo sempre vincere per i nostri tifosi”

    Accento sul contributo del 12esimo uomo per Somma, che ricorda quanto siano incredibili i tifosi del Catania SSD: «Quando non vinciamo dispiace sempre. Noi abbiamo fatto tutto quel che potevamo. I tifosi sono straordinari, con loro al nostro fianco è come se giocassimo sempre in casa, fantastici. Anche per questo ci tenevamo a portare a casa i tre punti. Questa partita è stata davvero molto particolare e difficile, l’abbiamo ripresa dopo lo svantaggio iniziale: c’è stata tanta intensità in campo.»

    Partita che emerge come complessa anche nelle parole di Marco Chiarella. «Non è stata una partita in cui si poteva giocare molto. Loro erano aggressivi e chiusi. Non è stato il rientro che volevo in termini di risultato in campo. Pian piano tornerò in forma come prima. Chi ci affronta gioca la partita della vita, noi ci alleniamo molto durante la settimana e cerchiamo soluzioni importanti, non sempre riusciamo ad applicarle ma ci sono anche gli avversari»

  • Mercatini di Natale a Catania fino al 6 gennaio

    Mercatini di Natale a Catania fino al 6 gennaio

    Con l’arrivo delle feste natalizie, le città si illuminano e i negozianti si adoperano per renderle accoglienti per i potenziali clienti.
    Quando sta per arrivare il Natale, tutti corrono alla ricerca del regalo perfetto e del prezzo migliore a cui acquistarlo.
    Durante, quindi, quello che può essere definito il periodo più bello dell’anno è possibile ammirare luminosissime vetrine addobbate con luci colorate. Quello che, però, porta quel tocco in più in alcune città è l’organizzazione dei mercatini di Natale, i quali sono pieni di idee e di oggetti particolari da acquistare per quest’occasione. Tra queste rientra Catania, la quale può essere annoverata tra le più organizzate sotto questo punto di vista.

    Mercatini di Natale a Catania, una città piena di iniziative.

    presepi siciliani
    Per chi ha intenzione di visitare una città con un ricchissimo calendario di iniziative per il periodo natalizio deve recarsi a Catania. Infatti, essa è famosa per l’organizzazione di spettacoli teatraliconcertimostreteatro di stradamercatini natalizi e addirittura presepi in mostra (come accade a Belpasso, paesino di provincia).
    Intanto, come ogni anno, via Etnea ha indossato il suo abito migliore, con delle luminarie festive che rendono le serate di natale ancora più belle. Allo stesso modo, già da qualche giorno è acceso il grande albero natalizio di Piazza Università. Dopo essersi fatta bella, adesso Catania può accogliere le molteplici iniziative che la animeranno. Primi fra tutti, come già da molti anni a questa parte, i mercatini e le bancarelle natalizie che prenderanno posto nelle casette di via Minoriti, piazza Manganelli e via Montesano, predisposte dal comune.
    Mercatini di Natale
    Ma specialmente Catania offre moltissimi eventi, per soddisfare anche i palati più esigenti.

    Mercatini di Natale “Centriamo il Natale”: arte e artigianato.

    L’ormai consueto mercatino, Christmas Market, contraddistinto da una magica atmosfera rinvenibile in quelli del Nord dell’Europa. In esso, diverse casette in legno accolgono i clienti, i quali potranno acquistare prodotti di maestri artigiani. Gratuito, sarà possibile visitarlo dalle 10 del mattino fino alle 22 di sera nel weekend, mentre dal lunedì al giovedì la chiusura sarà anticipata di un’ora (quindi alle 21). Le associazioni che raggruppano gli artigiani (“Le pulci di città”, “Non solo feste”, “Agorà” e “Genesi”) sono state individuate tramite procedura a evidenza pubblica promossa dalla direzione comunale attività produttive, sulla base dell’idea progettuale degli uffici di gabinetto diretti da Giuseppe Ferraro.
    Il mercatino sarà suddiviso in queste caratteristiche e centrali zone di Catania:
    1. Via Minoriti;
    2. Via Montesano;
    3. Piazza Manganelli;
    4. Piazza Università (lato Est);
    5. Piazza Università (lato Ovest);
    6. Piazza Federico di Svevia.
    Spazio soprattutto per i più piccoli quest’anno, ai quali verranno dedicati momenti ricreativi e laboratori per sperimentare. Due le istallazioni tutte per loro, con un Babbo Natale gigante sotto il quale scattare una foto ricordo e la slitta tridimensionale di Babbo Natale con le renne.

    Christmas Card Catania abbonamento metro e bus

    la metropolitana di catania

    Per rendere quanto più piacevole è possibile il Natale a Catania, non solo si sono organizzate le ormai tradizionali zone allestite con mercatini e luminarie. Previsti infatti anche quest’anno provvedimenti volti a incentivare la mobilità sostenibile con l’uso del mezzo pubblico. soprattutto nei giorni del fine settimana. Ci sarà infatti la possibilità di sottoscrivere uno speciale piano natalizio pianificato dal Comune di Catania in collaborazione con l’Amts e Fce Metro, col nome di Christmas Card, che con 10 euro permetterà di usufruire di una serie di benefici dal 6 dicembre al 6 gennaio.

    «Oggi presentiamo i nuovi servizi legati alla mobilità sostenibile durante le festività natalizie che portano una ventata di ottimismo in città. Con Amts e Fce Metro abbiamo avviato, infatti, anche quest’anno un piano di mobilità che incentiva ulteriormente l’uso dei mezzi pubblici». Lo ha detto in occasione della presentazione il commissario straordinario Federico Portoghese, che ha esposto il progetto insieme all’amministratore unico di Amts Giacomo Bellavia e al direttore generale della Ferrovia Circumnetnea Salvatore Fiore.

    Metro e Bus “gratis” per Natale a Catania

    Con la Christmas card si potrò viaggiare in metropolitana ed in bus gratuitamente e, sempre gratis,  parcheggiare in tre aree. Saranno estese le corse delle Metropolitana sino alle 22.30 dall’8 dicembre e nei weekend è previsto un Metro Shuttle, che coprirà su strada lo stesso percorso, sino alle 2 del mattino. Al contempo vi sarà la sospensione del tagliando di mezza giornata strisce blu nelle vie più commerciali e l’apertura serale dei parcheggi “Del Pino” e “Maddem” per coloro che sceglieranno comunque di muoversi con mezzi autonomi.

    Sarà inoltre attivo il bus storico di Amts “La corriEra Fermate Cartura”, allestito in collaborazione con l’Associazione Culturale Cartura di Alfredo Guglielmino, che visiterà le principali piazze nel periodo natalizio dall’8 Dicembre 2022 al 6 Gennaio 2023 nonché il centro storico catanese. Biglietto Bus ordinario di € 1,00 a tiratura limitata per gli amanti del collezionismo realizzato dall’artista catanese Alfredo Guglielmino con decorrenza 6 Dicembre 2022 e scadenza 6 Gennaio 2023.

    Presentata anche la nuova app per il parcheggio Amts Smart Parking: scaricandola darà la possibilità di usufruire di determinati servizi, quali START E STOP PARKING (paghi solo i reali tempi della sosta); Avviso Scadenza Ticket (prolunga la sosta e non rischiare multe); Stop caccia al tesero (il parchimetro è sempre con te). Inoltre con la nuova App sarà possibile gestire le esigenze della clientela “business”, per favorire commercianti e imprese.

  • Sortino 5 cose da vedere

    Sortino 5 cose da vedere

    Costruito ad una altitudine di 424 m. sulla cima di una collina dei monti Iblei, Sortino gode di un panorama mozzafiato delle valli  circostanti e si caratterizza per la bellezza dei suoi paesaggi e dei suoi monumenti.

    Sortino un po’ di storia

    La storia di Sortino si perde nei secoli passati, ne è testimone la necropoli di Pantalica le cui origini sembrano risalire al secolo XIII a. C. , necropoli che è stata riconosciuta dall’UNESCO patrimonio dell’Umanità.

    Prima del terremoto del 1693 il paese sorgeva a sud-est del sito attuale, poi, dopo essere stato raso completamente al suolo, venne ricostruito dove si trova oggi e cioè sulla collina Cugno del Rizzo.

    Oggi, Sortino si sviluppa intorno a due vie principali che si intersecano tra loro perpendicolarmente: Corso Umberto I e via Libertà.

    Il punto d’incontro tra le due vie crea una piazza di forma ottagonale detta dei Quattro Canti.

    5 cose da vedere

    Sortino 5 cose da vedere

    1-Chiesa della Natività

    Vero e proprio capolavoro dell’arte barocca, la Chiesa della Natività è stata costruita a partire dal 1757 e finita nel 1779.

    L’imponente facciata , convessa al centro e concava lateralmente, è alta 30 metri.

    Il colore bianco della pietra calcarea, con la quale la chiesa è stata costruita, insieme al movimento della facciata, crea giochi di luci e ombre che rendono ricco e splendido tutto l’insieme.

    L’interno presenta una sola navata, interessante l’abside che contiene un altare di marmo e sopra questo un quadro raffigurante la Natività.

    Ai lati di quest’ultimo sono poste due statue: la Fede e la Speranza.

    Sopra del vestibolo una gelosia bombata ci fa capire che questa chiesa era annessa al Monastero di Montevergine ove vivevano le suore di clausura.

    Il pavimento, in pregiata maiolica di Valenza, rappresenta la “Pesca Miracolosa” e la volta è caratterizzata da un affresco di Sebastiano Lo Monaco “Il trionfo della fede”.

    2-Chiesa S. Giovanni Evangelista

    La chiesa di S. Giovanni Evangelista, costruita dal 1734 al 1759, è la chiesa madre di Sortino.

    Al primo sguardo quello che colpisce di più è l’effetto scenografico, infatti, prima di arrivare alla chiesa bisogna salire una gradinata che ci porta su una piazza.

    Subito ci colpisce il suo pavimento, ricoperto da ciottoli di fiume bianchi e neri, ma non possiamo tralasciare delle graziose colonne al cui apice sono poste bellissime anfore.

    Naturalmente, anche questa chiesa è in stile barocco e la facciata presenta tre statue che rappresentano: S. Giovanni, Mosè ed Elia.

    Inoltre, due coppie di colonne tortili decorano l’ingresso principale.

    L’interno è a tre navate e contiene numerose opere d’arte.

    Bellissima la volta dipinta da Giuseppe Cristadoro, dello stesso autore, nell’abside, troviamo una tela dove viene riprodotta l’Apocalisse di S. Giovanni Evangelista.

    Ad arricchire questa chiesa abbiamo delle tele del famoso pittore Vito D’Anna, il fonte battesimale e l’acquasantiera del 1556 e l’organo di Donato Del Piano di Napoli.

    Sortino Chiesa e festa di S. Sofia, Necropoli di Pantalica

    Sortino piazza Santa Sofia

    3- Chiesa di S. Sofia

    Questa chiesa esisteva già fin dal XV secolo, anch’essa però venne distrutta dal terremoto del 1693 ed è stata ricostruita nel 1720.

    Si può dire che è la chiesa più importante del paese perché la sua gente è molto devota a S. Sofia che è stata eletta Santa Patrona di Sortino.

    La chiesa è preceduta da un’ampia scalinata che porta a un esteso sagrato.

    Per la facciata, costruita in pieno stile barocco,  è stato usato il tufo.

    Essa si compone di due ordini: nel primo ritroviamo un ingresso principale, affiancato da due colonne tortili, e due ingressi minori ai suoi lati.

    L’interno, a tre navate, è impreziosito da stucchi e affreschi ma l’opera più preziosa, è un Gesù alla Colonna, una statua che è sopravvissuta al terremoto del 1693.

    4- Festa di S. Sofia

    Il 10 settembre, a Sortinosi celebra la festa di S. Sofia, un evento spettacolare e molto sentito nel paese.

    Il momento più sentito è la famosa “sciuta” cioè l’uscita dalla chiesa del fercolo con le reliquie della Santa ma tanti altri sono i momenti caratteristici della festa , tra questi ricordiamo l’inno alla Santa e i doni che le vengono offerti che vengono venduti all’incanto.

    Sortino festa

    5- La necropoli di Pantalica

    Vero e proprio sito di ricchezza naturalistica e archeologica la necropoli, che l’UNESCO ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità, merita un discorso a parte ma proprio per questa Sortino merita una visita che riuscirà a soddisfare le richieste del turista più esigente.

    Se volete scoprire qualche nuovo borgo, possiamo suggerirvi Militello!

  • Allerta meteo Catania, Protezione civile dirama allerta arancione

    Allerta meteo Catania, Protezione civile dirama allerta arancione

    Abbiamo ancora tutti davanti gli occhi le scene surreali che hanno visto come protagonista la nostra città circa un anno fa, quando scattò l’Allerta meteo a Catania. Via Etnea trasformata in un fiume in piena, la Pescheria invasa dall’acqua, i negozianti che creano davanti le proprie attività barriere con sacchi di sabbia. Catania si riscoprì debole di fronte a fenomeni atmosferici sempre più aggressivi e incontrollabili, certamente frutto anche dei mutamenti climatici a cui stiamo andando incontro.

    Ingenti i danni all’agricoltura e alle strutture, che portarono crollo del soffitto del famoso liceo catanese Boggio Lera, fortunatamente avvenuto di notte, che ha portato la scuola agli onori delle cronache nazionali. Allora il dirigente scolastico dell’istituto precisò come fossero stati richiesti dei controlli, che tuttavia non sono arrivati e che quindi hanno comportato il crollo – lo ripetiamo, fortunosamente innocuo.

    Il Liceo Boggio Lera di Catania

    Allerta meteo Catania: l’isola si prepara

    All’incirca un anno dopo, il tempo ha ripreso a essere pessimo in tutta l’isola. Negli ultimi anni sempre più spesso è accaduto che le temperature siano precitate improvvisamente e anche quest’anno non ha fatto eccezione. Se è vero che l’allarme dichiarato dalla protezione civile è stato solo arancione su gran parte del territorio siciliano, sono moltissimi i sindaci che hanno comunque scelto di chiudere gli istituti scolastici, ma non solo. Chiusi anche i giardini comunali, ville, cimiteri, e impianti sportivi all’aperto.

    Catania maltempo citta in ginocchio

    Anche per domani si attendono dunque intensi temporali, particolarmente per la Sicilia orientale. Catania si prepara quindi a essere nuovamente investita da forti piogge. Anche qui la Protezione civile ha diramato un avviso di avverse condizioni meteo con allerta arancione di preallarme. Si attendono precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sui settori meridionali e orientali, con quantitativi cumulati moderati.

    29 Novembre allerta meteo Catania arancione scuole chiuse dove

    Niente scuole chiuse a Catania il 29 Novembre. Non c’è stata una chiusura ma solo delle (sagge) raccomandazioni: non usare i mezzi a due ruote, non imboccare i sottopassaggi, usare “la necessaria prudenza negli spostamenti a piedi e con l’auto”. Inoltre, l’invito è ad “abbandonare per tempo le abitazioni precarie soprattutto se ubicate a ridosso degli alvei di fiumi o torrenti” e a “non sostare in prossimità di aree che potrebbero dare origine a colate rapide di fango e crolli di blocchi rocciosi”.

    Scuole aperte anche a Misterbianco con le medesime raccomandazioni

    29 novembre elenco scuole chiuse

    Diverso discorso nel Messinese, dove hanno invece deciso di chiudere i plessi scolastici i sindaci di Nizza di Sicilia, Furci Siculo, Roccalumera, Alì Terme, Letojanni, Santa Teresa di Riva, Limina e Sant’Alessio Siculo. Francesco Italia, sindaco di Siracusa, ha annuncia che in quest’ultima e in tutta la provincia le scuole saranno chiuse. Altrettanto hanno fatto Pino Firrarello (Bronte) e Stefano Alì, sindaco di Acireale.

    Nel bollettino della protezione civile si legge che “un’area di bassa pressione posizionato sulle Baleari, progredirà rapidamente verso il canale di Sardegna e lo stretto di Sicilia, portando condizioni di spiccata instabilità, a partire dalla sera di oggi (il riferimento è a lunedì 28 novembre), sulle due isole maggiori, e in successiva estensione, fra la serata di domani e la giornata di dopodomani, verso le aree ioniche della penisola”.

    Dalle prime ore di domani, martedì 29 novembre, si prevedono dunque “precipitazioni sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, sulla Sicilia. I fenomeni – si legge ancora – saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, attività elettrica e forti raffiche di vento”.

  • Catania Acireale 1-0: corto muso per i rossazzurri

    Catania Acireale 1-0: corto muso per i rossazzurri

    Allegri, l’allenatore juventino famoso per la sua passione verso le corse, l’avrebbe definita una vittoria di corto muso (anzi, come motteggia il web a causa della sua gorgia toscana, horto muso). Perché nelle corse dei cavalli, come nel calcio, basta questo: mettere il musetto davanti all’ultimo sprint, oppure buttarla dentro. Poco importa se il gol è bello o se in realtà non è neppure un goal, ma un autorete. Palla nella rete prima di rimetterla a centrocampo, Catania Acireale 1-0, palla al centro. Un risultato che peraltro si è mantenuto sino alla fine e che ha permesso ai rossazzurri di consolidare, semmai vi fossero stati dubbi, il loro primato – che adesso fa segnare +13 sul Lamezia che ha dovuto rinviare la propria gara e sul Locri, seconda a danno della Vibonese.

    Una gara certo non bella, sporca e ulteriormente macchiata da episodi e recriminazioni arbitrali, sbloccatasi solo sul finire del primo tempo. Non si può certo dire che la partita in cui i rossazzurri hanno affrontato dei “vicini di casa” ai piedi dell’Etna sia stata pirotecnica – per quanto nemmeno avara di emozioni – ma i tre punti di bottino e la striscia positiva che si allunga non può non far sorridere i tifosi del Catania SSD. Primo fra tutti il suo presidente Ross Pelligra, che per questa domenica ha seguito la partita dalla pizzeria dove si è radunato l’ “Elephants – Catania Club Melbourne”. Il club di tifosi rossazzurri, costituitosi a settembre, ha accolto il presidente per una domenica di festeggiamenti.

    Catania Acireale 1-0 il tabellino

    Catania Mascotte
    Le foto sono tratte dalla pagina facebook del Catania SSD

    Marcatore: pt 46’ autorete Cannino;

    Catania (4-3-3): 1 Bethers; 5 Rapisarda, 27 Castellini, 26 Lorenzini, 2 Boccia (31’st 11 Forchignone); 18 Rizzo (VK), 10 Lodi (K) (21’st 23 Palermo), 24 Vitale; 30 Sarno (12’st 7 An. Russotto), 99 Sarao (31’st 13 Ferrara), 17 De Luca (20’st 79 Jefferson). A disposizione: 22 Groaz; 3 Lubishtani, 21 Pedicone; 32 Giovinco. Allenatore: Ferraro.

    Città di Acireale (4-3-3): 12 Giappone; 25 Cannino (14’st 11 Tumminelli), 18 Guarino, 6 Brugaletta, 15 Medico; 17 Virgillito (14’st 27 Patanè), 4 Bucolo (VK), 24 Joao Pedro (26’st 8 Palermo); 7 Savanarola (K), 39 Arquin (38’st 77 Coulibaly), 28 Limonelli (40’st 80 Fratantonio). A disposizione: 22 Truppo; 33 Mollica, 3 Maniscalco; 35 Di Mauro. Allenatore: Costantino.

    Arbitro: Jules Roland Andeng Tona Mbei (Cuneo). Assistenti: Vincenzo Russo (Nichelino) e Mirko Bartoluccio (Vibo Valentia).

    AMMONITI: Vitale (C); Joao Pedro (A).

    Ferraro: “Noi lenti, loro una buona squadra. Non era facile”

    Non tutte le domeniche possono esserci roboanti vittorie e lo sa bene mister Ferraro. «Abbiamo incontrato una buona squadra. Primo tempo tutti dietro palla. Ho visto una grande prestazione dei miei. Non era facile, complimenti ai ragazzi. Il campo era pesante. Nel secondo tempo abbiamo spinto di più. Potevamo fare il secondo goal. I cambi bisogna effettuarli con serietà, applicazione e lucidità. Noi siamo il Catania e bisogna fare più punti possibili. La classifica la guardiamo a marzo/aprile. Non possiamo sbagliare niente. Qui a Catania abbiamo tutto. Ognuno deve dare il massimo e guardare al presente, con un occhio al futuro».

    L’allenatore si è poi soffermato sull’analisi della partita: «Siamo stati lenti a far girare la palla. Quando facciamo goal escono di più le nostre qualità. Chi entra dalla panchina porta energie importanti e freschezza in partita. L’obiettivo è unico per tutti. Difficilmente una squadra riesce a difendersi come l’Acireale. Complimenti, ho visto giocatori fisici. Si vedeva che era una partita particolare per loro. Noi siamo stati bravi. Forse c’era un rigore che l’arbitro non si è sentito di concedere.»

    Catania Acireale 1-0, le interviste a De Luca e Castellini

    Nessuna polemica ai microfoni da parte di De Luca: «La mia posizione in occasione del goal? L’importante è che la palla sia entrata. Tocco o meno da parte mia non è importante. È fondamentale vincere. Ora testa alla prossima di domenica, altra battaglia». Ha poi continuato il n.17 rossazzurro «Nasco come punta e mi piace attaccare gli spazi. Mi adatto però, non è un problema. Pensiamo a questa gara, che è andata bene per noi ed era importante portarla a casa. Bilancio personale? Non così esaltate. Faccio mea culpa. Prima però si mette davanti la squadra. Vincere il campionato è il nostro obiettivo. Per il resto si vedrà più avanti.»

    Qualche recriminazione in più arriva invece da Castellini. «Rigore? C’era, avevo i segni dei tacchetti, ma l’importante è vincere. Sappiamo di essere una squadra forte, se avversari si mettono dietro però ci sono maggiori difficoltà, è normale. Abbiamo trovato uno spazio e siamo riusciti a fare goal. Devo dire che per me quest’esperienza sta facendo crescere molto. Sono venuto qui anche per gestire la pressione e questo serve, mi aiuta molto».

    «Il Catania può crescere a livelli esponenziali. – proseguito Castellini – Oltre a vincere questo campionato credo che si punti a fare lo stesso con il prossimo o comunque a fare bene. Insomma a realizzare una scalata, se non in 4 anni in Serie A comunque una situazione del genere.»

    Catania Acireale
  • Fallimento Calcio Catania Servizi: 6 gli indagati

    Fallimento Calcio Catania Servizi: 6 gli indagati

    Tutti i tifosi rossazzurri, nonostante le gioie del recentissimo passato, escono fuori da un tunnel dolorosissimo. Un tunnel che ha ingoiato la loro squadra del cuore. Il terremoto che ha però fatto sprofondare e portato al fallimento il Calcio Catania non è certamente stato un fulmine a ciel sereno. Esemplare, in tal senso, la gestione del centro sportivo Torre del Grifo, che sarebbe dovuto divenire il fiore all’occhiello della società e che invece divenne in brevissimo tempo “una zavorra insostenibile”. La vicenda che ha visto protagonista Torre del grifo è lunga e piena di ombre.

    torre del grifo

    In questo periodo tuttavia la Procura della Repubblica di Catania sta provando a far luce su quanto accaduto e per questo motivo ha indagato sei persone, tutte facenti parte della “Calcio Catania Servizi Srl”, ovvero la società che aveva in gestione proprio Torre del Grifo a Mascalucia. La stessa società che poi venne dichiarata fallita nel settembre 2020 e che quindi, sostanzialmente, precedette di qualche mese l’omonima società sportiva.

    Lo Monaco indagato con altri 5

    Sono sei gli indagati cui è stato notificato l’avviso di conclusione indagine: Giovanni Luca Rosario Astorina, Antonio Carbone, Giuseppe Di Natale, Alessandro Gabriele Failla Giuseppe Franchina e Pietro Lo Monaco. Gli viene contestato, in attesa che essi predispongano l’apparato difensivo per confutare l’accusa e affermare la loro estraneità alle responsabilità per le quali sono stati chiamati in causa, di aver di aver “cagionato o comunque aggravato per effetto di operazioni dolose il dissesto della società che versava in una situazione di conclamata antieconomicità della gestione caratteristica fin dalla costituzione, con perdite sempre crescenti e un evidente squilibrio finanziario costante per tutto il periodo”.

    L’indagine della Procura della Repubblica di Catania ed eseguita dalla Guardia di Finanza è condotta dal pm Fabio Regolo. L’impianto accusatorio del pm Regolo, frutto dell’indagine appena conclusa, fa leva su un fatto ritenuto acclarato: quello di avere esposto la Calcio Catania Servizi Srl ad enormi perdite, aggravando così una esposizione debitoria vicina ai 2 milioni di euro.

    Fallimento Calcio Catania: le responsabilità ipotizzate per Lo Monaco

    calcio catania logo

    Pesantissima l’accusa mossa all’allora amministratore unico Pietro lo Monaco dalla Procura della Repubblica di Catania. “In esecuzione di un disegno criminoso, quale amministratore unico dal 31.07.2019 al 07.02.2020 della società Calcio Catania Servizi srl, costituita nel 2016 con socio unico Calcio Catania spa e con attività di impresa concretamente esercitata fino alla dichiarazione di fallimento consistita nella gestione unit business in cui si articolava la struttura “Torre del Grifo” nonché quale amministratore delegato controllante Calcio Catania spa dissipava risorse ed effettuava pagamenti in violazione della par condicio creditorium. In particolare, procedeva a pagare debiti della controllante per circa euro 186.722,00 (dei quali 94.000,00 circa per debiti erariali, euro 35.000,00 circa per pagamenti per professionisti e fornitori ed euro 57.950,00 acconto fattura mensa) dal febbraio 2017 pur avendo maturato debiti erariali aventi privilegio superiore e procedeva ad effettuare finanziamenti infruttiferi nel 2019 per euro 56.000,00 alla controllante senza alcuna giustificazione economica in condizione di conclamato dissesto”. 

    E ancora, avendo perso il capitale sociale già nel 2016 con un patrimonio netto azzerato, con un valore negativo di 44.630 euro, senza procedere con gli adempimenti previsti” avrebbero “proseguito l’attività aziendale con l’ottica della continuità, senza limitarsi alla conservazione del patrimonio sociale”.

    Il tutto, secondo la tesi dell’accusa contestata nella gestione della fallita Calcio Catania servizi Srl, “al solo fine di mantenere in vita una prosecuzione servente alle sole esigenze della controllante (in quanto Calcio Catania spa aveva necessità di usufruire del complesso di Torre del Grifo), maturando così ulteriori perdite e aggravando l’esposizione debitoria fino ad arrivare ad oltre 1.918.000 di euro, somma corrispondente ai debiti accertati”.

  • Laura Laudani maestra carrista: eccellenza acese

    Laura Laudani maestra carrista: eccellenza acese

    Ci sono moltissimi motivi per cui Acireale è conosciuta. Alcuni pensano immediatamente alla Città dei Cento Campanili, mentre magari chi ama la natura pensa alla Timpa e ai suoi meravigliosi scorci. C’è chi, più suscettibile ai piaceri della gola (come me), non può fare a meno di pensare immediatamente alla granita, oppure chi pensa al barocco, o all’arte di Paolo Vasta. Ma più spesso Acireale è riconducibile a una parola che stuzzica la curiosità di tutti, ovvero Carnevale. La magia delle feste carnascialesche acesi è ben nota, tanto che da moltissimi anni ormai la città si fregia del titolo del Carnevale più bello di Sicilia (e, aggiungiamo noi con un pizzico di patriottismo, fra i più belli d’Italia). Fra coloro che rendono unica l’alchimia del Carnevale acese vi sono gli artigiani della cartapesta e oggi abbiamo scelto di parlarvi di Laura Laudani, maestra carrista ed eccellenza acese.

    Laura Laudani maestra carrista e artista della cartapesta

    L’arte della lavorazione della cartapesta fa parte del DNA di Acireale, una lunghissima storia d’amore che vede la tecnica stringere un rapporto simbiotico con la città. Una tradizione secolare quindi, ma anche un percorso di innovazione e di continua ricerca e miglioramenti. Questo grazie alla passione di persone come Laura Laudani, maestra carrista che ormai da molti anni non solo si occupa di creare bellezza, ma anche di tramandarla. Numerose sono le collaborazioni di Laura con le scuole o i progetti per fare scoprire ai giovani l’antica storia carnascialesca, documentata ad Acireale dalla fine del XVII secolo. Ai racconti del passato, Laura accosta i segreti del mestiere: ovvero le tecniche, i materiali e le pratiche che hanno caratterizzato l’evolversi della disciplina. Questo perché vi sono moltissime cose da sapere e da scoprire su quest’arte!

    Tutto questo, senza rinunciare alle dimostrazioni o alla realizzazione pratica. La maestria nella lavorazione della cartapesta di Laura l’ha portata a realizzare numerosissime pregevoli opere e a collaborare con altri colleghi, come Mario Principato, col quale ha ricreato l’istallazione natalizia con protagonista Babbo Natale che ha impreziosito la splendida cornice della piazza Duomo due anni fa.

    Laura Laudani istallazione natalizia con Principato

    Laura, l’amore per l’arte della cartapesta

    Una passione, ma anche un lungo percorso di formazione cominciato da giovanissima, quando nel 2006 Laura si diplomò al Liceo Artistico Brunelleschi di Acireale. Dal 2011 poi ha frequentato la Cittadella del Carnevale di Acireale, sino a dare un grande contributo alla manifestazione in diverse edizioni.

    Laura Laudani maestra della cartapesta

    Ma Laura non ha mai smesso di esplorare nuovi linguaggi legati alla cartapesta, perché l’arte è anche scoperta ed evoluzione all’interno del solco della tradizione. Non solo quindi i possenti mascheroni che hanno reso famoso il carnevale acese, ma anche le piccole creazioni e miniature che – con straordinaria maestria- Laura realizza delle dimensioni di qualche centimetro.

    Laura Laudani miniature

    Con l’arrivo del Natale Laura, che da oltre dieci anni opera in questo vasto mondo artistico, tornerà a cimentarsi con la realizzazione di scenografie per presepi mettendo come sempre impegno e passione in tutto quello che realizza.

    Se volete contattarla potete scriverle alla sua pagina Facebook, visto che Laura gestisce anche una pagina completamente dedicata all’arte della cartapesta dal nome Bottega della Cartapesta. Oppure potete mandarle una mail all’indirizzo lau90lauda@gmail.com.

  • Militello Val di Catania: Le 10 cose da visitare

    Militello Val di Catania: Le 10 cose da visitare

    Storia del comune di Militello Val di Catania

    Non possediamo fonti documentabili sulle origini del comune di Militello di Val di Catania ma esistono testimonianze evidenti che fanno riferimento alla civiltà neolitica, sicula e greca.
    Lo storico Pietro Carrera afferma che la fondazione del comune di Militello sarebbe avvenuta ad opera di alcuni legionari romani durante l’assedio di Siracusa, nel 214 a.C.
    In questo modo è anche possibile spiegare l’origine del toponimo della città: il nome Militello deriva proprio da Militum Tellus, ossia “terra dei soldati”.Secondo un’altra versione, invece, le origini di Militello sarebbero legate all’opera di alcuni esuli micenei, i quali dovettero emigrare dalle loro città dopo l’incursione da parte dei Dori nel 563 a.C.
    Con l’avvento normanno Militello passò nelle mani di vari signori che ne ottennero il dominio.
    Nel corso del tempo due famiglie sono riuscite a segnare la storia di questo comune: i Barresi e i Branciforte.
    È grazie a queste due famiglie che Militello raggiungerà il massimo del suo splendore sia nell’ambito artistico che in quello politico. Questo periodo fiorente ha il suo culmine nella prima metà del Seicento.Il comune di Militello Val di Catania offre una grande quantità di monumenti e luoghi suggestivi da visitare. Vediamone alcuni insieme.

    Cinque posti da visitare nel comune di Militello Val di Catania

    Fontana della Ninfa Zizza

    comune di Militello In Val di CataniaFontana della Ninfa Zizza

    La fontana della Ninfa Zizza è un monumento risalente al 1607.
    La costruzione della fontana rappresenta un evento estremamente importante per il comune di Militello: l’arrivo dell’acqua potabile. Il poeta Pietro Carrera (1573-1647) scrisse anche un poemetto legato a questo importante evento: un idillio pastorale, il poemetto Zizza, il quale narra l’infelice storia di amore nata fra la ninfa e il pastorello Lèmbiasi.
    Al centro della fontana è possibile ammirare un basso rilievo che raffigura Zizza con ai suoi lati due teste di leone poste all’interno di due nicchie. Alla base, invece, è presente una vasca ottagonale sormontata da una maschera di satiro.

    Chiesa di San Francesco di Paola

    Chiesa di San Francesco di Paola

    La chiesa di San Francesco di Paola fa parte di un complesso che comprende anche il Convento dei Paolotti.
    La chiesa era inizialmente dedicata all’Annunziata ma il primo maggio del 1913 venne ceduta alla Congregazione di Carità e venne dunque affidata alle cure del cappellano rettore delle Figlie di Sant’Anna.
    Nel 1932 fu trasformata in un Ospedale Civico.

    Museo civico Sebastiano Guzzone

    Museo civico Sebastiano Guzzone

    Il museo civico Sebastiano Guzzone è stato inaugurato il 1 agosto del 2006 ed ha origine nei locali dell’antico convento di San Domenico.
    E’ possibile ammirare nell’atrio dell’ingresso tre diverse opere molto interessanti: una mappa di Militello risalente alla fine del XIX secolo, un cartone per affreschi che raffigura l’incoronazione realizzata dal pittore militellese Giuseppe Barone e, infine, un affresco dell’epoca settecentesca che raffigura una deposizione di Cristo.

    Il castello Barresi-Branciforte

    Il castello Barresi Branciforte

    Il castello Barresi-Branciforte è stato gravemente danneggiato dal terremoto del 1693 ed è stato ricostruito in parte nel ‘700. All’inizio del ‘900 era un castello ormai abbandonato: venne diviso e venduto a privati.
    In questo modo venne alterata la conformazione di questo importante edificio storico, il quale venne smantellato e diviso in singole abitazioni.
    Ciò che resta del castello sono la porta d’ingresso della corte Sud, detta Porta della Terra, la fontana della Ninfa Zizza, due torri, l’estremità sud della galleria dove venivano collocate le librerie ed i grandi vani del trappeto per la molitura delle olive.

    Chiesa della Madonna della catena

    Chiesa della Madonna della catena

    La chiesa della Madonna della catena è una delle poche costruzioni di impianto cinquecentesco sopravvissuta al terremoto del 1693. All’interno sono presenti incredibili decorazioni: sono scolpite le dodici Sante Vergini e le storie di Maria fra putti, festoni, conchiglie e varie figure.

    Chiesa madre di San Nicolò

    L’antica chiesa madre, sempre dedicata a S. Nicolò, venne distrutta completamente dal terremoto del 1693 mentre quella attuale è stata riedificata in un luogo diverso.

    La sua costruzione iniziò nel 1721 secondo un progetto dell’architetto catanese Francesco Fichera che ideò il primo ordine della facciata mentre nel 1755 venne edificato il secondo ordine grazie al disegno dell’architetto Francesco Battaglia, anch’egli di Catania.

    Accostata alla navata destra sorge la torre campanaria sormontata da una piccola cupola a base ottagonale.

    L’interno è a croce latina con tre navate e presenta preziosi altari appartenenti alla chiesa precedente tra i quali occorre ricordare quello dell’Addolorata e quello di S. Giuseppe.

    Ancora , tra le innumerevoli opere custodite nella chiesa ricordiamo la tela opera di Vito D’Anna “predica di S. Nicolò” e il seicentesco pulpito in legno di noce del maestro Baldanza.

    Museo diocesano

    Questo museo è stato realizzato nei sotterranei della chiesa ed è aperto al pubblico dal 1985.

    In esso ritroviamo bellissime statue lignee settecentesche, preziosi e numerosi oggetti in argento provenienti da alcune chiese del territorio, un insieme di statue risalenti al rinascimento e ancora campane, lapidi marmoree e una ricca pinacoteca.

    Chiesa di Santa Maria della Stella

    La chiesa, di origini antichissime era, in epoca medioevale, la cappella privata dei Barresi, naturalmente nel corso degli anni subì parecchie trasformazioni per poi venire distrutta dal terremoto del 1693.

    La nuova chiesa dedicata a S. M. della Stella, patrona della città, venne ricostruita, dove la troviamo oggi, nel 1722 su progetto dell’architetto Francesco Coniglio.

    La ricca facciata è anticipata da una sontuosa gradinata in pietra lavica la quale ci conduce al portale arricchito da  due colonne adorne di fregi barocchi che reggono il timpano spezzato.

    Sopra ogni porta laterale si può ammirare una finestra finemente decorata e nel secondo ordine spiccano due ampie volute che rimarcano l’eleganza della facciata.

    Il campanile è stato costruito distaccato dal corpo della chiesa e non è mai stato finito.

    All’interno della chiesa ritroviamo molte opere antiche, alcune risalenti al rinascimento, altre barocche.

    Ricordiamo la statua “Ecce Homo” risalente al 1624 di G. B. Baldanza, il dipinto “Natività di Maria” del XVIII secolo  di Olivio Sozzi e la tela “Martirio di S. Bartolomeo” del 1694.

    Inoltre in questo luogo è conservato il sarcofago di Blasco II Barresi che risale al quattrocento.

    Convento di San Benedetto

    Fu il principe Francesco Branciforte a far edificare, nella prima metà del seicento il convento dei Benedettini di Militello in Val di Catania.

    Il terremoto del 1693 lo distrusse quasi del tutto ma lasciò buona parte della facciata, pertanto quest’ultima oggi è un rarissimo monumento che risale a un periodo antecedente il sisma, in tutta la Sicilia sud-orientale.

    Il portale d’ingresso è arricchito da una bordura bugnata e l’imponente facciata presenta numerosi fregi e decori.

    All’interno del convento si può ammirare un grande chiostro.

    Oggi l’edificio è sede del municipio della città..

    La chiesa del convento di S. Benedetto

    Questa magnifica chiesa, costruita nel 1646, si trova adiacente al convento e internamente presenta numerose opere d’arte tra le quali ricordiamo i dipinti di Filippo Paladino e di Sebastiano Conca (“L’ultima comunione di S. Benedetto”).

    Pregevoli sono anche il coro ligneo, nelle cui sculture vengono rappresentati i Misteri del Rosario, e una preziosa statua della Madonna Del Rosario che ha origini nel seicento.

    Per queste sue meraviglie e altre ancora nel 2002, insieme al Val Di Noto, Militello in Val di Catania è stata dichiarata dall’UNESCO “Patrimonio dell’Umanità” e quest’anno ha vinto anche il titolo di BORGO PIÙ BELLO DI SICILIA 2022.

  • Lamezia Terme Catania 1-1: pareggio nel derby della vetta

    Lamezia Terme Catania 1-1: pareggio nel derby della vetta

    Finisce con un pari: Lamezia Terme Catania 1-1, spogliatoi e tutti a casa. La partita più attesa da quando si è delineato il calendario, col Catania saldamente in vetta e il Lamezia a inseguire, si è conclusa con un pareggio. Un risultato che lascia tutti mediamente soddisfatti o insoddisfatti, a seconda che si voglia guardare il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Sicuramente il bilancio pende verso il Catania: non solo gli etnei hanno mantenuto a distanza i diretti inseguitori (e che distanza, sono ancora 10 i punti), ma hanno mantenuto l’imbattibilità su un campo difficile. Un punto in trasferta che sa di bottino, mentre il Lamezia ora sente il fiato sul collo della Vibonese (a un solo punto) e del Locri (3 punti).

    Lamezia Terme Catania 1-1 il tabellino

    Marcatori: st 1’ Palermo, 18’ Emmanouil

    Lamezia Terme (4-3-3): 1 Mataloni; 41 Miliziano, 5 Silvestri, 66 Cadili, 3 De Luca; 29 Maimone (9’st 8 Maltese), 17 Cristiani, 33 Emmanouil; 11 Addessi (27’st 19 Alma), 7 Crisafi, 10 Terranova. A disposizione: 22 Martino; 47 Kanoute, 4 Zulj, 14 Tipaldi; 74 Borgia; 9 Ferreira, 24 Fangwa. Allenatore: Novelli.

    gol catania lamezia
    Il gol di Palermo nelle immagini del Catania SSD Official

    Catania (4-3-3): 1 Bethers; 5 Rapisarda, 27 Castellini, 26 Lorenzini, 2 Boccia (30’st 11 Forchignone); 23 Palermo, 18 Rizzo (K), 24 Vitale; 30 Sarno (30’st 13 Ferrara), 99 Sarao (13’st 79 Jefferson), 7 An. Russotto (VK) (25’st 17 De Luca). A disposizione: 22 Groaz; 3 Lubishtani, 21 Pedicone; 10 Lodi; 32 Giovinco. Allenatore: Ferraro.

    Arbitro: Francesco Zago (Conegliano). Assistenti: Thomas Storgato (Castelfranco Veneto) e Simone Della Mea (Udine).

    AMMONITI: Crisafi (L); Vitale, Sarao (C). RECUPERO: pt 0’; st 6’. ANGOLI: 2-5.

    Ferraro: “Campo al limite della praticabilità”

    Non c’è spazio per i rimpianti delle parole del mister Ferraro, che però apre una nota polemica sul campo. «Prestazione positiva dei ragazzi su un campo al limite della praticabilità. Abbiamo fatto bene, dimostrando il nostro valore. Peccato per quel tiro deviato, altrimenti avremmo portato a casa un’altra vittoria. Per me oggi ha funzionato tutto, nonostante i tanti fattori che potevano metterci in difficoltà. Non siamo stati arrendevoli, abbiamo creato delle azioni per andare alla conclusione e confermato di essere una squadra forte. Abbiamo rispetto di tutti, forse qualcuno pensava che avremmo fatto una partita diversa. A me i ragazzi sono piaciuti e sono soddisfatto. Complimenti a loro e ai tifosi che sono stati straordinari.»

    Il centravanti brasiliano Jefferson ha visto il bicchiere mezzo pieno. «Campo pesante oggi, loro hanno fatto buon calcio. Sapevamo che affrontavamo una buona squadra, noi abbiamo fatto la nostra partita. Credo che il risultato sia giusto alla fine, è stata una buona gara. C’era voglia di segnare anche oggi, non sono riuscito nell’intento e mi dispiace. Adesso lavoriamo in funzione del prossimo impegno.»

    Lamezia Terme Catania 1-1, Palermo: “Che emozione il gol”

    A sbloccare il risultato ci ha pensato il centrocampista Palermo, rossazzurro fino al midollo a discapito del cognome. «Non potevo sperare di segnare una rete più importante di questa , anche se avrei preferito vincere oggi a Lamezia Terme. Sono felice, ho provato un’emozione fortissima dopo aver segnato, non ho capito più niente. Sapevamo che questa partita fosse insidiosa, ci siamo abbassati troppo dopo il goal, comunque non giochiamo da soli in campo.»

    Tutta l’amarezza per la vittoria sfumata invece nelle parole di Lorenzini. «Il pareggio ci sta, sapevamo le insidie di questa partita. Noi volevamo vincere, però pazienza. Tre punti avrebbero allungato la distanza tra noi e loro. Sul goal c’è stata una deviazione, c’è stata molta sfortuna. Felice per la rete di Palermo, sono contento per lui: ha fatto un bel goal. Nella mia esperienza ho sempre visto che in questi campi bisogna stare attenti, ho cercato di badare al sodo. Il nostro attacco? Loro sanno bene cosa fare, non penso sia mancata qualcosa, siamo forse andati troppo in verticale dalla difesa. Anche la Vibonese ha pareggiato, per noi va bene così.»

  • Studenti in piazza oggi a Catania per protestare

    Studenti in piazza oggi a Catania per protestare

    Studenti in piazza a Catania oggi per protestare contro il Governo Meloni e le sue politiche verso la scuola. Gli studenti catanesi si sono dati appuntamento alle 9 a piazza Roma, ma non saranno i soldi. Una giornata di sciopero condivisa con altre venti piazze italiane e che sta coinvolgendo non solo gli studenti, ma anche docenti e personale scolastico – ed è aperta a chiunque voglia farne parte. Molte le rivendicazioni degli studenti, che hanno coniato lo slogan “Soldi alla scuola e non alla guerra” per polemizzare contro la scelta del governo di continuare a investire negli armamenti bellici e negli aiuti militari, trascurando istruzione e altre necessità.

    Piazza Roma di catania

    Come ha dichiarato Simon Vial, responsabile scuola del Fgc, «le nostre scuole cadono a pezzi il nuovo governo continua ad investire soldi in armamenti per il conflitto in Ucraina. Siamo pronti alla mobilitazione in tutta Italia per dire basta a questo modello d’istruzione piegato alle esigenze delle aziende». E ancora: «Non può esistere un criterio di merito oggettivo in un sistema che ammette la differenza tra scuole di seria A e scuole di serie B e che accentua le disuguaglianze tra gli studenti nell’accesso allo studio».

    Studenti in piazza contro “il piano scuola” di Valditara

    Il bersaglio n.1 degli studenti è certamente il piano scuola del governo e del suo ministro Valditara. Già nei programmi elettorali, il partito della premier Giorgia Meloni proponeva – a differenza degli altri – incentivi da destinare alle famiglie per iscrizioni in scuole private ritenute di merito. Adesso il ministro ha dichiarato che pensa anche a una riforma degli istituti tecnici e professionali, che spingerebbe verso un rapporto più stretto con le realtà produttiva del paese e dovrebbe evitare che divengano «brutta copia del liceo». Parole che hanno molto preoccupato gli studenti, che ricordano ancora i morti dell’alternanza scuola-lavoro.

    Tra le altre proposte del governo c’è poi “un piano di orientamento per le famiglie”, con l’intenzione di far sapere ai genitori che «chi va al liceo e poi non finisce l’università avrà potenzialità occupazionali e retributive inferiori a chi esce da un tecnico e professionale». Questo dovrebbe portare, secondo il ministro, a far divenire i “consiglieri” delle famiglie nell’orientarle verso la scelta delle superiori per i figli. Una terribile ingerenza, oltretutto macchiata da una straordinaria forma di preveggenza, visto che raramente i governi hanno modo di prevedere l’andamento del mercato del lavoro in un momento storico in cui tutto cambia molto rapidamente.

    Ancora, Valditara ha parlato della figura di un tutor da affiancare agli studenti “in difficoltà” e dell’intenzione di «valorizzare chi è molto bravo, anche al di fuori dell’orario di lezione».

    Chiesa: “In piazza per le scuole e il nostro futuro”

    «Saremo nelle piazze di tutto il Paese, da Milano a Bari, per ribadire che sulla nostra didattica, sulle nostre scuole e sul nostro futuro, ora decidiamo noi», ha annunciato Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale del sindacato. «La mobilitazione è appoggiata dal Sisa, sindacato indipendente scuola e ambiente, che ha chiamato allo sciopero – fa sapere l’ufficio di Gabinetto del ministero dell’Istruzione e del Merito – tutto il personale docente, dirigente e Ata di ruolo e precario in Italia e all’estero per l’intera giornata di domani».

    scuola rientro proteste

    A non convincere Bianca Chiesa e gli studenti sono le idee di riforma di Valditara, accusate di non rappresentare «un modello di scuola inclusivo. Queste proposte hanno come fine un modello di scuola escludente per coloro che il ministro definisce ‘studenti in difficoltà’, che in questo modo vengono ulteriormente marginalizzati ed esclusi».

    Anche la proposta di riforma degli istituti tecnici non ha trovato un feedback positivo tra gli studenti. «L’obiettivo che dovrebbe raggiungere questo processo secondo il ministro Valditara è quello di creare una scuola maggiormente asservita al mondo del lavoro e non come strumento di formazione personale e collettiva», dice Alice Beccari, dell’esecutivo nazionale del sindacato studentesco. Beccari ha poi dichiarato all’AdnKronos che viene chiesto dagli studenti «un modello alternativo della scuola rispetto a quello proposto dal governo attuale così come rispetto a quelli precedenti. Riguardo al ‘merito’ noi protestiamo: il diritto allo studio deve essere sempre garantito a tutte e a tutti senza distinzioni di sorta. Le nostre rivendicazioni – ha proseguito Beccari – si basano su cinque pilastri: diritto allo studio, istruzione integrata al posto dell’alternanza scuola-lavoro, benessere psicologico, più rappresentanza e più diritti per gli Studenti e le studentesse».

  • Assessori Sicilia: nominata la giunta da Schifani

    Assessori Sicilia: nominata la giunta da Schifani

    Sono stati giornate di lunghe trattative, ma alla fine il nodo si è risolto. Sono stati nominati nella giornata di ieri i dodici Assessori della Sicilia e non è stata una procedura semplice, affatto. Il Presidente della regione Sicilia Schifani, che nel frattempo ha dichiarato che si sarebbe mosso anche sul caro vita, è riuscito soltanto ieri a formare la sua squadra di governo.

    Minardo: “Schifani andrebbe beatificato”

    Sulla questione si era già espresso qualche giorno fa Nino Minardo, presidente della Commissione difesa della Camera e segretario regionale della Lega in Sicilia, in un intervista per La Sicilia. «Su nuova giunta perso troppo tempo. A Roma il governo Meloni è già al quarto consiglio dei ministri, mentre a Palermo si dovrà ancora attendere mercoledì per avere un governo regionale operativo. Mi pare che si sia fatto perdere troppo tempo al presidente Schifani e devo ammettere che anche le segreterie nazionali dei partiti non hanno aiutato in questo.»

    «Tra la formazione del governo nazionale e regionale – ha aggiunto poi Minardo – siamo stati due mesi a vedere il balletto delle deleghe, della teoria e pratica del manuale Cencelli, delle giacchette tirare. Ora basta, è arrivato il tempo di lavorare. Per me il presidente Schifani andrebbe beatificato per la serietà e il rigore con cui ha gestito la formazione della giunta, veramente ammirevole. E sono anche stra convinto che sia la persona giusta per imprimere una svolta politica e amministrativa, per questo penso che il presidente scelto dai siciliani debba ricevere il massimo appoggio e la collaborazione dalle forze politiche che lo sostengono.»

    Assessori Sicilia: ecco le nomine di Schifani

    Elezioni regionali sicilia schifani

    Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha firmato ieri pomeriggio il decreto di nomina dei 12 assessori della giunta regionale. Ecco l’elenco completo con le relative deleghe:

    – Luca Sammartino, catanese, 37 anni, assessore all’Agricoltura, sviluppo rurale e pesca mediterranea;

    – Edmondo Tamajo, palermitano, 46 anni, assessore alle Attività produttive;

    – Andrea Messina, catanese, 57 anni, assessore alle Autonomie locali e funzione pubblica;

    – Elvira Amata, messinese, 53 anni, assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana;

    – Marco Falcone, catanese, 51 anni, assessore all’Economia;

    – Roberto Di Mauro, agrigentino, 66 anni, assessore all’Energia e ai servizi di pubblica utilità;

    – Nuccia Albano, palermitana, 72 anni, assessore alla Famiglia, politiche sociali e lavoro;

    – Alessandro Aricò, palermitano, 46 anni, assessore alle Infrastrutture e mobilità;

    – Mimmo Turano, trapanese, 57 anni, assessore all’Istruzione e formazione professionale;

    – Giovanna Volo, nissena, 67 anni, assessore alla Salute;

    – Elena Pagana, ennese, 31 anni, assessore al Territorio e ambiente;

    – Francesco Paolo Scarpinato, palermitano, 49 anni, assessore al Turismo, sport e spettacolo. 

    Le funzioni di vicepresidente sono state attribuite all’assessore Sammartino. L’assessore Falcone è stato, invece, delegato alla trattazione degli affari ricompresi nelle competenze del dipartimento regionale della Programmazione. Il presidente Schifani, domattina alle 10, presenterà a Palazzo d’Orlèans la nuova giunta di governo. Gli assessori, così come previsto dalla legge regionale 26/2020, giureranno poi, sempre domani, dinanzi al presidente della Regione al cospetto dell’Assemblea regionale siciliana nel corso della seduta convocata per le ore 11.

  • Palazzolo Acreide 5 cose da vedere

    Palazzolo Acreide 5 cose da vedere

    Che la Sicilia sia una terra ricca di meraviglie è risaputo in tutto il mondo e noi che l’abitiamo siamo quasi assuefatti a tanta bellezza eppure ci sono luoghi che ci stupiscono ancora per il loro fascino e la loro autenticità. Uno di questi luoghi è Palazzolo Acreide, un abitato quasi sospeso tra il presente e un passato che sembra rivivere tra i muri delle antiche dimore. Prima di conoscere le sue peculiarità è doveroso fare un cenno alla sua storia, solo così si potrà apprezzare ciò che lo caratterizza.

    LA STORIA

    Nel territorio di Palazzolo Acreide, nel 664 a.c.  ,i Siracusani fondarono l’antico abitato greco di Akrai.

    Abbandonato questo sito nasce Palazzolo Acreide,  un insediamento che si sviluppa nel medioevo, arrampicato su un’altura sulla cui sommità si ergeva un castello, dimora indiscussa del signore della città.

    Gli abitanti occupavano il pendio della rupe in base al loro stato sociale, più in alto i vecchi nobili, in basso i ricchi o la nuova aristocrazia.

    Due gruppi che rimasero tali anche quando nel 1693 il terremoto distrusse buona parte dell’abitato.

    La ricostruzione portò alla nascita di una città barocca nella quale vennero erette due importanti chiese, entrambe ricche e splendide che rappresentarono i due raggruppamenti che caratterizzavano la sua società: al chiesa di S. Sebastiano e quella di S. Paolo.

    Palazzolo Acreide chiesa

    Allora vediamo i 5 luoghi da non perdere a Palazzolo Acreide.

    1- CHIESA DI S. SEBASTIANO DI PALAZZOLO ACREIDE

    Costruita intorno al XV secolo e distrutta dal terremoto del 1693 la chiesa venne ricostruita tra il 1721 e il 1768 e presenta uno stile tipicamente barocco.

    La prima struttura che la rende veramente sontuosa è la grande scalinata la cui realizzazione, avvenuta nel 1877, si è resa necessaria in seguito all’abbassamento della strada antistante la sua facciata.

    Quest’ultima è realizzata in pietra giuggiolona e presenta tre ordini.

    Il primo, delimitato da una balconata, è opera di Mario Diamante e risulta diviso in tre parti da coppie di paraste.

    Il secondo ordine presenta soltanto la parte centrale alla quale sono accostate da entrambi i lati due ampie volute.

    Caratterizzata da un finestrone che dava luce all’interno della chiesa, oggi, al suo posto, presenta invece un grande orologio.

    Il terzo ordine si sviluppa anch’esso solo nella parte centrale dando alla struttura uno slancio notevole verso l’alto.

    All’interno notevoli stucchi del Gianforma, un prezioso organo costruito da Donato Del Piano e una tela del 1758 rappresentante S. Margherita da Cortona opera di Vito D’anna.

    Nel 2002, dall’UNESCO, la basilica è stata dichiarata PATRIMONIO DELL’UMANITÀ.

    2. CHIESA DI S. PAOLO DI PALAZZOLO ACREIDE

    Ubicata nell’omonima piazza la basilica è la seconda chiesa più grande di Palazzolo dopo S. Sebastiano.

    Alla chiesa si accede da una gradinata sulla quale si erge la facciata barocca opera di Vincenzo Sinatra.

    Quest’ultima è suddivisa su tre ordini.

    Palazzolo Acreide ingresso chiesa

    Il primo presenta tre corpi, gli altri due uno soltanto dando slancio, in questo modo, alla struttura convessa della facciata.

    Inoltre i primi due livelli sono caratterizzati da bellissime coppie di colonne.

    All’interno la basilica è suddivisa in tre navate ed è arricchita da dipinti di Giuseppe Crestadoro.

    Sull’altare maggiore è posto un Crocifisso del XVII secolo.

    La statua di S. Paolo fu scolpita da Vincenzo Lorefice nel 1567 ma da allora ha subito numerosi interventi di restauro.

    Anche questa basilica è stata dichiarata PATRIMONIO DELL’UMANITÀ.

    3. PALAZZO CARUSO

    Si trova ubicato in via Garibaldi e detiene il primato della più lunga balconata barocca della Sicilia.

    Essa è opera di Giuseppe Ferrara, un architetto di Palazzolo che la realizzò nei primi anni del ‘700.

    Presenta 27 mensole, l’una diversa dall’altra, su ognuna delle quali è posto un mascherone che fa degli sberleffi ai passanti come se il padrone della costruzione volesse farsi gioco dei suoi compaesani.

    La balconata presenta inoltre una preziosa ringhiera in ferro battuto bombata alle sue estremità per permettere alle donne di affacciarsi agevolmente nonostante gli ampi abiti che indossavano.

    4. PALAZZO JUDICA

    Si trova nel corso Vittorio Emanuele III e prende il nome da una delle famiglie più importanti della città.

    Elegante e bellissimo presenta ornamenti tipici delle costruzioni barocche dell’epoca.

    5. AREA ARCHEOLOGICA DI AKRAI.

    I resti dell’antica Akrai rappresentano una zona archeologica di notevole importanza.

    La maggior parte dei suoi ritrovamenti sono stati rinvenuti da Gabriele Judica e oggi sono collocati nel Museo Archeologico intitolato allo stesso archeologo.

    Tra i resti della città è stata rinvenuta anche la sua necropoli detta oggi dell’Intagliatella e famosa per i suoi decori scolpiti nella roccia.

    Se volete scoprire qualche altra città della Sicilia, non perdetevi le 5 cose da vedere a Scicli

  • Catania Canicattì 3-0, si torna a vincere

    Catania Canicattì 3-0, si torna a vincere

    Catania Canicattì 3-0 segna il ritorno alla vittoria degli etnei dopo il pari dell’ultima giornata, con lo sciapo 0-0 sul campo della Cittanovese. Il rotondo successo del Massimino invece certifica il buon momento degli uomini di Ferraro e scaccia ogni ipotesi di flessione, che pure poteva esserci dopo 11 giornate. Con 10 vittorie e un pareggio gli etnei restano invece saldamente in testa alla classifica e arrivano al big match della prossima settimana con la seconda in classifica, il Lamezia Terme, con un confortante +10 in classifica.

    Il vantaggio in classifica e il dominio certificato sin qui sul campionato di categoria non ha comunque messo al riparo la squadra e il mister Ferraro da qualche, francamente incomprensibile, malumore online. Se le critiche costruttive sono sempre benvenute, è veramente difficile capire cose si intende rimproverare a una squadra in grado di vincere quasi tutte le partite, di portare comunque sempre a casa punti e di segnare 29 reti, subendone solo 5. Miglior attacco, miglior difesa, differenza reti di 24: francamente il Catania SSD appare per quello che è, una squadra costruita per vincere il campionato. Se lo farà, troverà ancora qualcuno disposto a lamentarsi e a puntare il dito su qualche difetto di gioco? Non sarebbe meglio godersi una squadra che, realmente, sembra risorta dalle sue ceneri per dominare un campionato? Ai tifosi l’ardua sentenza.

    Catania Canicattì 3-0 il tabellino

    Marcatori: pt 46’ Rizzo; st 22’ Jefferson, 29’ Jefferson.

    Catania Canicatti
    La squadra di oggi nelle foto della pagina Facebook del Catania SSD

    Catania (4-3-3): 1 Bethers; 5 Rapisarda (33’st 4 Somma), 27 Castellini, 26 Lorenzini, 2 Boccia; 18 Rizzo (VK), 10 Lodi (K) (11’st 23 Palermo), 24 Vitale; 30 Sarno (32’st 32 Giovinco), 99 Sarao (21’st 79 Jefferson), 17 De Luca (16’st 7 An. Russotto).

    A disposizione: 22 Groaz; 3 Lubishtani, 21 Pedicone; 11 Forchignone. Allenatore: Zeoli.

    Canicattì (4-3-3): 12 Scuffia; 2 Di Mercurio (VK), 5 Conti, 6 Pettinato, 3 Tedesco (K); 10 Cardinale (42’st 18 Scalisi), 4 Privitera (34’st 15 Sinatra), 8 Sidibe (18’st 14 Fuschi); 11 Scopelliti, 9 Manfrè (36’st 19 Corrado), 7 Iezzi (28’st 21 Licciardello). A disposizione: 22 Amata; 20 Russo; 17 Bozzanga; 16 Santapaola. Allenatore: Bonfatto.

    Arbitro: Enrico Cappai (Cagliari). Assistenti: Luca Mocci (Oristano) e Valeria Spizuoco (Cagliari).

    AMMONITI: Lodi, Boccia (CT); Privitera, Sidibe (CA). RECUPERO: pt 2’; st 4’. ANGOLI: 9-2.

    Catania – Canicattì 3-0, Zeoli: “Ripresa in scioltezza”

    Oggi a guidare il Catania in panchina è andato Zeoli, secondo di Ferraro, fuori per squalifica dopo essere stato espulso la scorsa settimana. Mister Zeoli ha così risposto alle domande di Telecolor a fine partita. «Sono contento, i ragazzi hanno fatto davvero bene. Oggi tutto lo staff ha collaborato con me, stiamo lavorando davvero tanto. La rete a fine primo tempo ci ha sbloccato mentalmente, poi nella ripresa abbiamo giocato in scioltezza. Il mio rapporto con Ferraro? Ci confrontiamo molto in allenamento, io mi adeguo alle disposizioni del mister. Ci completiamo a vicenda. Ringrazio i ragazzi, soprattutto i veterani, per aver supportato la squadra. Questa per noi è una costante. Nei minuti finali mi son goduto il momento, dico la verità, per me è stato emozionante, aspettavo questo momento da una settimana.»

    Poi una parentesi personale. «Ho vissuto dopo il Covid un momento difficile dal punto di vista professionale. A volte la vita ti regala delle cose, delle emozioni, molto particolari: in un anno mi ritrovo a Catania. Voglio riservare un pensiero ai miei genitori che, se fossero ancora qui, sarebbero stati contenti per questa mia gioia personale.»

    Infine, una rapida analisi della partita. «Nel primo tempo loro giocavano stretti, noi cercavamo di giocare trovando gli spazi. Forse abbiamo rischiato su qualche ripartenza, dobbiamo migliorare in questo: dobbiamo recuperare prima il pallone, aggredire gli avversari in possesso palla. Stiamo recuperando qualche giocatore che è stato fuori per infortunio, Boccia ha fatto bene anche se in un ruolo non proprio ideale per lui.»

    Grella: “Torre del Grifo? Abbiamo pazienza.”

    torre del grifo

    Torna a tenere banco anche la questione di Torre del Grifo. Così Vincenzo Grella, AD del Catania SSD, è intervenuto nel corso della tramissione Sport Sicilia Preview su Telecolor. «Centro sportivo? Considerando la forza di Rosario, è interessato a capire le dinamiche di Torre del Grifo. Aspettiamo le carte per fare un’analisi più precisa su costi e benefici per il futuro del club. Abbiamo pazienza, ma la pazienza ha anche i suoi limiti. Come rappresentante della famiglia Pelligra a Catania, dobbiamo anche cercare alternative a Torre del Grifo, perchè altrimenti non farei il mio lavoro. Il gioco del calcio senza un campo diventa difficile. I campi sono fondamentali. Specialmente per i giovani. Nesima? E’ una zona simbolo della rinascita del club in un quartiere che secondo me ha un grande potenziale. La prima volta che l’ho visto con l’allora assessore Sergio Parisi, lui mi aveva spiegato i vari passaggi e la storia della zona, io mi sono anche innamorato del posto.»