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  • Nuovo allenatore Catania SSD le ultime dalla presentazione

    Nuovo allenatore Catania SSD le ultime dalla presentazione

    Puntualissima è iniziata alle 12.06 la diretta sulla pagina FB e riguardante le ultime notizie del Calcio Catania SSD. Grande attesa c’era per la presentazione del nuovo allenatore del Catania SSD Giovanni Ferraro, a cui i molti giornalisti speravano di strappare informazioni sui rossazzurri. Ad aprire la conferenza è stato Vincenza Grella, amministratore delegato della società, che ha presentato Antonello Laneri (il direttore sportivo) e Giovanni Caniglia, uno degli advisor più importanti del gruppo Pelligra, trasferitosi nella cittadina etnea da Melbourne. E soprattutto Marco Biagianti, indimenticato ex, che ricoprirà la carica di Team Manager – emozionatissimo durante il suo discorso, a riprova della sua partecipazione emotiva.

    Caniglia ha subito sottolineato come la nuova società stia portando più fatti che parole. In effetti, anche nelle conferenze Facebook si evince un alto grado di professionalità.

    Presentazione nuovo allenatore Catania SSD

    Il primo elogio per il nuovo allenatore del Catania SSD è venuto dal direttore sportivo Laneri. Quest’ultimo ha precisato come Ferraro fosse stato scelto in virtù delle sue competenze e specialmente per la sua esperienza nei campi della serie dilettanti. Un attestato di stima semplice, ma realmente veritiero.

    La parola è poi passata al mister Giovanni Ferraro, il quale ha subito ringraziato la società per la nuova avventura e presentato il suo staff, che vedrà figure quali Michele Zeoli come Collaboratore tecnico e Tomei come Preparatore portieri. Proprio il mister ha ribadito come Catania sia una città importante, una piazza in cui non devono mancare i professionisti e che lo scopo della società è proprio quello di attrarli nuovamente.

    Interrogato su come farà giocare la rosa del Catania SSD, che sicuramente sarà un mix di giovani ed esperti, Ferraro ha risposto che si adeguerà alla rosa allestita da Laneri, basandosi sui calciatori in condizione migliore. Poi ha precisato che, chiaramente, più la società riuscirà a portare giocatori forti a Catania e più il suo lavoro sarà agevolato.

    In risposta alla domanda su quanto incida la presenza degli under obbligatori, Ferrero ha già le idee chiare. « Avranno vent’anni e quindi per questa categoria saranno già pronti. Per me è importante che i giovani giochino.»

    Ferraro conferenza di presentazione

    Al mister è stato inoltre chiesto quanto sente la responsabilità del nuovo progetto. «Non sono mai stato coinvolto così tanto dal Presidente e dal direttore in un progetto. Catania è una piazza importante, io so già che verrò giudicato per i miei risultati, ma so già che lavorerò tanto. Siamo a Catania, pubblico esigente, abbiamo giocato in A, però dobbiamo pensare che siamo in questa categoria e dobbiamo rimanere fra i dilettanti con la mente.»

    Una risposta ulteriormente ripresa quando si è parlato della difficoltà di alcuni campi della serie dilettantistica. «Ho fatto molti anni in questa categoria, quindi so bene come funziona. Bisogna lavorare sui campi durante la settimana, farsi trovare pronti. Il campo non può essere un alibi, bisogna sempre essere consapevoli del campionato in cui si gioca e dei suoi campi. Io ho giocato anche come calciatore nella vecchia serie D. E’ importante non solo conoscere i campi ma anche gli avversari. Ma se lavoriamo tutti uniti, società, tifosi, stampa, allora sarà tutto più semplice.»

    Il mister ha poi risposto su quale fosse secondo lui la ricetta per vincere campionato. «Avere il medesimo intento, la stessa testa. Bisogna avere un unico obiettivo: sudare la maglia, solo con i risultati in campo si vince. Per me rimane fondamentale il gruppo dei giocatori, poi con cinque cambi sentirsi parte di un gruppo è ancora più importante.»

    Nuove maglie Catania SSD e campagna tesseramenti Calcio Catania

    Calcio Catania lavori allo stadio

    Fra le domande dei giornalisti anche quelle dedicate alle nuove maglie del calcio e sulla campagna tesseramenti. A riguardo, Luca Carra ha risposto che per le nuove maglie del Calcio Catania SSD l’accordo è stato chiuso due giorni fa. Ci vorranno quindi due o tre settimane per vederle, magari contemporaneamente alla presentazione della squadra. Per la campagna abbonamenti Calcio Catania SDD lo stesso Carra ha riportato come per la società potrebbe partire subito, ma è necessario capire quali settori saranno disponibili dello stadio.

    In effetti, Grella ha ribadito che la collaborazione con l’amministrazione e l’ass. allo sport Parisi prosegue e che entro 15 giorni l’idea è portare a norma lo stadio. Solo dopo questa data si potrà pensare dunque a portare avanti, dati alla mano, la campagna tesseramenti. Tutto fermo anche sul fronte Torre del Grifo: Grella ha ribadito che è nel loro interesse, ma che attualmente è nelle mani del curatore e si attendono risposte.

    torre del grifo

    Anche riguardo gli allenamenti a porte aperte del Catania si aspettano conferme. «Stiamo valutando, penso nei prossimi giorni avremo una risposta certa e concreta. Anche perché bisogna organizzarsi bene.» E poi ci vuole una posizione riguardo i tesserati da parte della federazione. Attesa anche per sapere delle amichevoli che vedranno impegnato il Catania dopo la fine del ritiro estivo del 14 agosto a Ragalna, anche se Laneri ha confermato che sicuramente ci saranno.

    Conferenza nuovo allenatore Catania SSD, Ferraro: “Non sono molto social”

    Per quanto riguarda la rosa invece, la filosofia è unire senso di appartenenza con necessità. La necessità è chiaramente quella di portare avanti una rosa con 14 over e 12 under, perché le regole della categoria chiedono di rispettare tali parametri. Laneri stesso però, interpellato in materia, ha confermato che i giocatori sinora coinvolti condividono il senso di appartenenza verso la cittadina etnea. Una scelta voluta. Inoltre, la rosa appare a buon punto, secondo Laneri, ma al momento non si possono ancora tesserare i giocatori e quindi ci vuole ancora pazienza prima dei nomi definitivi.

    Un ultima curiosità arriva proprio da Ferrero, che ha anche ringraziato i suoi vecchi giocatori e le vecchie società che lo hanno portato a prendersi tante soddisfazioni sino ad arrivare a una piazza come Catania. «Non sono molto social, non li so usare, li usa mia figlia Caterina. Io penso più ai fatti, a quello che succede sul campo. Credo che perdersi troppo dietro questi strumenti non porti a nulla, non bisogna perdersi troppo in queste cose. Allo stesso modo non bisogna cullarsi troppo sulle vittorie: lo scorso anno sono andato sotto la curva solo alla fine, a risultato raggiunto. Prima bisogna vivere ogni giorno cercando di sbagliare il meno possibile.»

  • Blanco Catania, successo con polemiche

    Blanco Catania, successo con polemiche

    La percezione di ciò che “funziona” o di ciò che “non funziona” molto spesso dipende dai punti di vista. Accade perciò che la doppia data dell’artista Blanco a Catania possa essere interpretata, a seconda di come la si guardi, come un successo o come una sconfitta. Quale che sia la prospettiva adottata, di certo anche stavolta si sono mosse le acque intorno al cantante che in questi anni tanti successi e apprezzamenti ha raccolto. Blanco, vincitore in coppia con Mahmood a Sanremo 2022 con il brano “Brividi”, aveva inizialmente in calendario solamente una data a Catania, quella di sabato 30. La grande risposta del pubblico ha poi convinto l’entourage del cantante a raddoppiare la data, bissando il giorno successivo – il 31 luglio.

    Blanco Catania, Legambiente e i dubbi sull’uso della Villa Bellini

    catania villa bellini

    Già qualche mese fa il presidente di Legambiente Catania Viola Sorbello aveva espresso i suoi dubbi riguardo l’utilizzo della Villa Bellini per i concerti. «La Villa Bellini è un giardino antico e prezioso sia da un punto di vista botanico che architettonico. La presenza di 10mila persone la espone al rischio che venga rovinata. A tutto ciò si aggiunga anche il danno che può essere provocato dal flusso dei mezzi pesanti che trasportano le apparecchiature necessarie per organizzare concerti di grandi dimensioni. Il circolo Legambiente di Catania non è contrario alla fruizione della villa con eventi, a patto però che siano di dimensioni minori e più sostenibili.» Non un no assoluto quindi, ma un no circostanziale e dovuto alle scelte operate dal Comune.

    Forse sentendo un altro parere il Comune avrebbe cambiato idea? «Il Comune non ha interpellato la Consulta del Verde, che è composta da rappresentanti di associazioni ambientaliste, dall’università di Catania e dai consigli degli Ordini degli Agronomi e degli Architetti Paesaggisti, dunque soggetti esperti e con voce in capitolo sulla valutazione di un impatto ambientale di concerti che attirano folle oceaniche e che possono disturbare anche la fauna che alla villa ha stabilito il proprio habitat. Non è difficile individuare altri luoghi che potrebbero prestarsi meglio a eventi del genere, come piazzale Asia, lo stadio Angelo Massimino, l’ex mercato ortofrutticolo, il Porto, che è uno di quei luoghi che potrebbero essere valorizzati di più, e piazza Carlo Alberto

    Blanco a Catania le associazioni preoccupate

    Oltretutto, prima di presentare quella vetrina, sarebbe stato opportuno forse intervenire sulla Villa. La stessa che negli ultimi anni versa in uno stato di costante incuria. «Per la Villa Bellini noi chiediamo una maggiore pulizia, la sistemazione di alcuni spazi, come per esempio quello in cui sorgeva la casina cinese, una migliore manutenzione, cura, sorveglianza e soprattutto chiediamo che sia interdetta seriamente al transito dei veicoli a motore. A ciò aggiungerei anche un incremento del patrimonio arboreo e la ristrutturazione di quello esistente

    Anche la pagina di Lungomare liberato ha ribadito il suo no a simili eventi, un no che nasce da motivazioni complesse. « Il problema principale dei concerti alla villa Bellini è che si priva la città dell’unico “grande” spazio verde a tutti i cittadini ed ai turisti!
    Qui una foto dall’alto della città completamente cementificata, anche piazza Roma non è fruibile per i lavori in corso. Senza la Villa non resta più nulla.»

    Catania blanco senza verde
    Dalla pagina di Lungomare liberato

    Confcommercio Catania: “stagione di concerti più ricca degli ultimi 20 anni”

    All’altro polo si colloca Confcommercio Catania, il cui vicepresidente Salvatore Sichili ha così risposto alle polemiche del caso Blanco a Catania. «Può capitare che ci sia un ospite che attiri più gente di quella che era prevista e che si crei, quindi, qualche disservizio. Ma in questo caso tutto si è svolto senza incidenti. Abbiamo raccolto un grande apprezzamento da parte di chi ha partecipato all’evento.»

    Il riferimento è certamente alle foto dei giovani in fila lungo i marciapiedi, ammassati e protetti dal sole di luglio solamente da alcuni ombrelli. «Ogni evento è perfettibile, ma non bisogna mai gettare il bambino con l’acqua sporca. Questa stagione era molto attesa in città ed è stata la più ricca e densa degli ultimi vent’anni.» Sempre secondo le stime di Sichili, rilasciate al gruppo Rmb, la stagione «porterà a Catania oltre 500mila persone che verranno per partecipare a questi grandi eventi che hanno rivitalizzato la città che in questi anni è stata mortificata, come molte altre, dagli eventi che si sono susseguiti.»

    Il vicepresidente di Confcommercio ha poi anche tracciato una linea per il futuro. Il nostro futuro è in questo settore e nella destagionalizzazione. Gli eventi musicali, sportivi e fieristici in città sono i benvenuti. Faremo in modo di migliorare dal punto di vista organizzativo, perché siano più ordinati.»

  • Crisi energia chiudono acciaierie

    Crisi energia chiudono acciaierie

    Scende finalmente il prezzo della benzina e torniamo a vederla un po’ più distante dai due euro al litro. Ma è veramente una buona notizia? In Sicilia i danni della crisi dell’energia non stentano a farsi vedere. Sempre più spesso ci troviamo a domandarci se e quando profonda possa essere questa ennesima crisi e le risposte non sembrano essere confortanti.

    Crisi energia gas

    Prezzo benzina calo che non lascia presagire niente di buono

    Finalmente i prezzi del petrolio sono scesi sotto i 100 dollari al barile per la prima volta da maggio. Ai tempi si era toccato il picco dei 120 dollari al barile. Una buona notizia? Non proprio. Il calo del prezzo del petrolio potrebbe sembrare un buon segno, perché fa pensare che il prezzo della benzina e degli altri carburanti seguirà lo stesso calo. In realtà è un forte segnale negativo di ciò che i mercati si aspettano per il futuro. Il prezzo cala perché gli investitori scommettono che l’economia subirà un duro colpo, dovuto agli eventi geopolitici in corso e alle misure restrittive adottate per combattere l’inflazione.

    Le banche centrali di tutto il mondo occidentale stanno infatti alzando i tassi di interesse per riportare l’inflazione a livelli più bassi e stabili. Questo si traduce in un potenziale freno di consumi e investimenti, cioè una minore crescita economica. E quindi una potenziale recessione. I due fenomeni sono così legati che secondo Citigroup (importante multinazionale americana di banche di investimento e società di servizi finanziari). Nel caso di una recessione i prezzi del petrolio potrebbero scendere fino a 65 dollari al barile.

    Petrolio prezzo allarme dai mercati

    crisi energia benzina



    Non è la prima volta che il prezzo del petrolio prima sale all’improvviso e poi ricomincia a scendere in modo quasi inarrestabile. Qualcosa di simile era successo con la Grande Recessione del 2008. Allora il prezzo del petrolio era salito fino a 95 dollari al barile rispetto alle media dei 5 anni precedenti di 49 dollari al barile. Il motivo era stato una depressione della domanda dovuta alla recessione e alla pesante crisi economica di quegli anni. Per cui si riusciva a vendere il petrolio solo a prezzi bassi.

    Oggi potrebbe succedere qualcosa di molto simile. Con l’aumento del costo della vita causato da inflazione, pandemia e guerra e con la successiva risposta delle banche centrali che hanno iniziato ad adottare politiche monetarie restrittive, le possibilità che una nuova recessione sia alle porte diventa sempre più reale.

    Crisi energia chiudono le acciaierie in Sicilia

    acciaierie sicilia

    Come abbiamo detto, le conseguenze del rincaro dell’energia non si limita al problema dei carburanti. Come sappiamo, in questi mesi è aumentato tutto: sono aumentati gas e luce, e lo vediamo nelle nostre bollette. Ma, in conseguenza di ciò, è aumentato anche il prezzo di moltissime materie prime. Le conseguenze non le hanno vissute solo i privati cittadini, che sicuramente stanno andando incontro a tanti piccoli e grandi disagi, ma anche le aziende. Così a Catania le società del gruppo Alfa Acciai, specializzate nella produzione di tondo per cemento armato per il settore delle costruzioni, sono state costrette a chiudere per l’estate. «I proibitivi costi energetici hanno costretto Acciaierie di Sicilia, dopo le fermate di giugno e luglio, a programmare la chiusura per tutto il mese di agosto, attivando la solidarietà per 250 lavoratori con conseguenze anche sui circa 250 addetti dell’indotto.»

    Per questi motivi, la richiesta è stata «l’immediato intervento del Governo con una norma nel “Decreto aiuti bis”. Questo perché possa contribuire ad equilibrare sin da subito i costi energetici per gli energivori insulari, la cui competitività sul mercato è profondamente indebolita dalla situazione congiunturale. Tra le proposte in campo, quella di più semplice e immediata attuazione potrebbe essere una misura modulabile nel tempo che preveda l’aumento del credito d’imposta sull’energia elettrica dal 25 al 50 per cento per le aziende insulari energivore.»

    Le Acciaierie hanno anche chiesto un aiuto alle istituzioni a causa della crisi energia. «Ci aspettiamo un intervento del presidente della Regione e del governo nazionale. Affinché la nostra terra non debba soffrire ancora una volta lo scippo di un’azienda storica. Abbiamo subito proclamato lo stato di agitazione, ma sia chiaro a tutti che i lavoratori e noi al loro fianco siamo pronti alla mobilitazione.»

    Crisi energia i disagi dei lavoratori

    A pagare il prezzo, come sempre, sono anche i lavoratori. «Acciaierie ha annunciato il blocco della produzione per tutto il mese di agosto utilizzando ferie e contratti di solidarietà. Sono interessati dal provvedimento 500 lavoratori dipendenti e dell’indotto con le loro famiglie.

    Dal confronto con l’azienda emerge, drammaticamente, che un mancato intervento dello Stato sulle cause della crisi potrebbe provocare già in settembre conseguenze occupazionali ancora più gravi. Bisogna dare seguito alle misure di sostegno e in particolare ai decreti attuativi del cosiddetto energy-release in favore delle aziende energivore di Sicilia e Sardegna. Abbiamo bisogno di risposte certe e definitive che mettano queste imprese nelle condizioni di poter competere alla pari sul mercato italiano e internazionale.»

  • Festa di Sant’Agata estiva 2022 il programma

    Festa di Sant’Agata estiva 2022 il programma

    Torna l’estate e con la bella stagione finalmente i catanesi potranno tornare a riabbracciare, sebbene in parte, la loro santa. Dopo le difficoltà degli ultimi anni e i programmi ridotti a causa dell’emergenza sanitaria, è arrivato il via libera alle celebrazioni agatine del 17 agosto. Non si tratterà certo di un “libera tutti”, dato che le Celebrazioni liturgiche e le manifestazioni collaterali si svolgerano nel rispetto delle norme anti-Covid. Tutta la vera novità è che la Santa Patrona della città di Catania uscirà nuovamente dalla Cattedrale e godersi l’abbraccio dei suoi devoti. Il Programma ufficiale pubblicato in queste ore per la festa di Sant’Agata estiva 2022 lo precisa e già tutti i catenesi fremono.

    C’era già stata qualche indicazione in merito, per esempio in una nota di qualche giorno fa. “La Presidente del Comitato della Festa di Sant’Agata, Mariella Gennarino, ed il parroco della Cattedrale, monsignor Barbaro Scionti, dopo avere partecipato alla riunione del comitato ordine e sicurezza – vi si leggeva – hanno la gioia di comunicare che le Celebrazioni estive in onore di Sant’Agata si svolgeranno secondo il consueto programma, così come avveniva tradizionalmente prima dell’inizio della pandemia”.

    Il programma della festa di Sant’Agata estiva 2022 prima parte

    Mercoledì 3 Agosto – Primo mercoledì del mese – Ore 10,00 – Santa Messa del primo mercoledì e presentazione dinanzi al sacello delle preghiere dei devoti.

    Venerdì 12 Agosto – Festa di S. Euplio:

    • Ore 7,30 – 10,00 – Sante Messe in Cattedrale.
    • Ore 9,00 Traslazione del braccio reliquiario di Sant’Euplio dalla Cattedrale al sito dell’antica chiesa a lui dedicata in piazza della Borsa: preghiera e benedizione con la reliquia del Santo.
    • Ore 17,30 – Recita del Rosario animato dagli “Amici del Rosario”.
    • Ore 18,00 – Santa Messa solenne con la partecipazione dei Diaconi dell’Arcidiocesi, presiede il rev.mo mons. S. E. Mons. Arcivescovo.

    Lunedì 15 Agosto – Solennità dell’Assunzione di Maria al cielo

    Basilica Cattedrale: Sante Messe alle ore 8,00; 9,30; 11.00 (solenne); 18,00.

    Martedì 16 Agosto

    • Ore 7,30 – Nella cappella di Sant’Agata esposizione dell’insegne reliquia del Velo e celebrazione della Santa Messa.
    • Ore 10 – Santa Messa
    • Ore 17,30 – Recita del Rosario animato dagli “Amici del Rosario”.
    • Ore 18 – Santa Messa solenne presieduta dal Parroco della Cattedrale.
    • Ore 19 – Processione col Velo di Sant’Agata col seguente itinerario: Piazza Duomo, via Vittorio Emanuele, piazza San Placido, via Porticello, via Dusmet, dinanzi alla “fontanella di Sant’Agata”, sosta si preghiera e riflessioni.

    Il programma seconda parte

    santagata cattedrale

    Mercoledì 17 Agosto – Memoria dell’896° anniversario del ritorno in patria delle reliquie di S. Agata da Costantinopoli

    • Sante Messe in Cattedrale alle ore 7,30; 9,00; 10,00; 11,00; 12,00; 13,00; 15,00; 16,00; 17,00.
    • Ore 8,00 – Apertura del sacello e traslazione dell’altare maggiore delle reliquie di Sant’Agata.
    • Ore 10,00 – Santa Messa solenne presieduta dal re.mo mons. Salvatore Genchi, Vicario generale dell’Arcidiocesi.
    • Ore 18 – Recita del Rosario animato dagli “Amici del Rosario”.
    • Ore 19 – Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da S. E. R. Mons. Arcivescovo, concelebrata dal rev. Capitolo della Cattedrale e della Collegiata e dai presbiteri della Città.
    • Ore 20,30 – Processione con le Reliquie della Santa Patrona col seguente itinerario: piazza Duomo, via Dusmet, via Porticello, piazza San Placido, via Vittorio Emanuele, piazza Duomo.

    Giovedì 18 Agosto – Solennità della dedicazione della Basilica Cattedrale – Ore 18, 00 Santa Messa solenne presieduta da S. E. R. Mons. Arcivescovo.

    Manifestazioni culturali

    Oltre al programma qui sopra riportato, ci saranno tantissime manifestazioni culturali dedicate alla festa di Sant’Agata estiva. Si comincia domenica 31 luglio con la terza edizione del festival organistico, che avrà 5 date sparse sino al 18 Agosto.

    Ancora, si susseguiranno presentazioni di progetti come quello de “le pupe”, rappresentazioni teatrali (“Agata, vergine e martire” l’11 Agosto) e diverse serate dedicate alle visite guidate, come quelle del 13 e del 17 agosto. Riportiamo l’intero calendario delle manifestazioni culturali, insieme al programma.

    SantAgata Programma
    Il programma pubblicato sulla pagina Facebook dell‘Arcidiocesi di Catania

    Noi continueremo ad aggiornarvi sulla festa di Sant’Agata e a raccontarvi questo momento unico per tutta la città di Catania.

  • Come bloccare le chiamate pubblicitarie

    Come bloccare le chiamate pubblicitarie

    Chi non ha mai desiderato sapere come bloccare le chiamate pubblicitarie. Chi, almeno una volta nella propria vita, non ha ricevuto l’inopportuna chiamata di un operatore di telemarketing. Magari durante il proprio riposino quotidiano. Oppure, quando si aspetta una chiamata importante, ecco che invece ci si trova davanti alla proposta di un cambio di tariffa telefonica. Per tacere, chiaramente, di tutti i tentativi di truffa, operati spesso ai danni di persone anziane.

    Certo, non vogliamo fare di tutta l’erba un fascio. Molte delle persone che lavorano nei call center sono distanti dal comune ritratto di “spietati stalker della cornetta”. I call center sono stati un polo di occupazione rilevante per molte persone in periodi di difficoltà o crisi. Ciò non toglie che molto spesso chi riceve queste telefonate ne è infastidito. Ecco allora che la più recente nuova potrebbe riportare il sorriso sul volto di tutti coloro che amano non essere disturbati al cellulare. Da oggi 27 luglio 2022 qualsiasi numero telefonico italiano potrà essere iscritto al Registro pubblico delle opposizioni. Si tratta del servizio gratuito che permette di non ricevere più telefonate pubblicitarie. Vediamo quindi insieme come bloccare le chiamate pubblicitarie.

    Dal 27 luglio si possono bloccare le chiamate dei call center

    Call center

    In realtà, messa così, non è proprio una novità. Si poteva già bloccare un operatore pubblicitario particolarmente pedante, ma finora si poteva segnalare solamente un numero fisso. Quindi, grazie anche all’avvento delle chiamate gratuite illimitate da mobile, il decreto era facilmente aggirabile: bastava chiamare da un cellulare. Da fine mese però le cose cambieranno e le società di telemarketing dovranno adeguarsi. Ciò significa rispettare la volontà di coloro che avranno inserito il loro numero nel Registro e tolto quindi la propria autorizzazione. Un decreto del presidente della Repubblica entrato in vigore lo scorso 13 aprile ha esteso la norma anche i telefoni mobili.

    Un fattore rilevante è costituito dalla retroattività di questa richiesta. Capita spesso infatti che le società di telemarketing ottengano il permesso di effettuare telefonate a un numero proprio da parte del proprietario stesso. Magari compila distrattamente un modulo online per la richiesta di informazioni e viene inserito in un database o in una mailing list. Oppure può essere un servizio di promozione in un supermercato.

    Il registro delle opposizioni

    chiamate pubblicitarie

    Con la nuova iscrizione al Registro delle opposizioni, una persona potrà cancellare tutti i consensi pregressi che ha dato nel corso degli anni, e le chiamate non desiderate diventeranno illegali entro 15 giorni. Sarà anche possibile iscrivere il numero più volte, per eliminare autorizzazioni date inavvertitamente dopo la prima iscrizione. Le aziende di telemarketing avranno accesso a una serie di servizi per verificare quali numeri hanno chiesto il blocco delle chiamate, e quelle che non rispetteranno il nuovo regolamento potranno ricevere multe fino a 20 milioni di euro.

    Resteranno possibili solo le telefonate da parte di quelle aziende con cui si ha un contratto attivo, o con cui lo si aveva fino a 30 giorni prima di iscriversi al Registro: per esempio, una persona potrà continuare a ricevere telefonate dal proprio operatore telefonico per 30 giorni dopo aver dato l’eventuale disdetta.

    Come bloccare le chiamate pubblicitarie

    chiamate call center

    Ci sono diversi modi per bloccare le chiamate dei call center. Come detto, è necessario iscrivere il proprio numero di telefono al Registro delle opposizioni. Per farlo è possibile:

    • Compilare un modulo sul sito del servizio.
    • Chiamare il numero verde 800 265 265
    • Inviare una mail all’indirizzo “iscrizione@registrodelleopposizioni.it” con allegato un modulo apposito che si trova sul sito
    • Spedire una raccomandata con il proprio documento e il numero che si vuole iscrivere (all’indirizzo “Gestore del Registro pubblico delle opposizioni – Abbonati, ufficio Roma Nomentano, casella postale 7211, 00162 Roma”).

    C’è la possibilità che il sito dia ancora qualche problema, d’altronde stiamo parlando di una fase di transizione. D’altronde, proprio a partire da oggi la norma è attiva – nonostante il percorso tortuoso e lungo che l’ha vista protagonista. La nuova norma ha infatti cominciato il suo complesso iter nel 2010, quando però appunto riguardava solo i numeri fissi.

    Sebbene il regolamento sia stato aggiornato (ora si possono per esempio bloccare anche le chiamate automatizzate, quelle con la voce registrata), non è detto che questa mossa sia risolutiva. Secondo Anna Ascani, sottosegretaria al ministero dello Sviluppo economico, molte società di telemarketing infatti agiscono già in modo illegale. Quindi, è presumibile che cercheranno un nuovo metodo per ingannare i consumatori.

    Ascani ha detto al Corriere Comunicazioni che le società che agiscono illegalmente sono fondamentalmente di tre tipi.«Operatori non iscritti al ROC-Registro delle comunicazioni (a cui per legge dovrebbero essere iscritti, ndr); iscritti al ROC che affidano attività a call center delocalizzati all’estero e quindi non rintracciabili; operatori iscritti al ROC che violano il diritto di opposizione degli iscritti al Registro». Secondo Ascani, la varietà di queste aziende rende «difficile stimare le dimensioni del telemarketing illegale».

  • Concorsi Catania nuovi bandi e come partecipare

    Concorsi Catania nuovi bandi e come partecipare

    Il periodo che tutte le famiglie italiane stanno affrontando è certamente ostico. Mentre le famiglie fanno i conti con rincari dell’energia e aumento del prezzo dei beni, specialmente la benzina, il lavoro scarseggia. Un problema annoso, quello che affligge specialmente il Sud Italia. Per questo siamo sempre contenti quando possiamo segnalare dei concorsi a Catania presso l’amministrazione pubblica.

    Concorso Carabinieri 2022: Bando per 4.189 Allievi

    Carabinieri concorso

    Il primo dei concorsi di cui parliamo è il bando dedicato al reclutamento di 4.189 allievi in ferma quadriennale del ruolo appuntati e carabinieri dell’Arma dei Carabinieri. La selezione è aperta sia a militari che a civili ed è possibile presentare la domanda di ammissione entro il giorno 11 agosto 2022.

    Sui 4.189 posti messi a concorso per reclutare allievi nell’Arma dei Carabinieri si applicano le seguenti riserve:

    1. n. 2.910 posti a favore dei volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1) e ai volontari in ferma prefissata quadriennale (VFP4), in servizio;
    2. n. 1.247 posti a favore dei cittadini italiani che non abbiano superato il ventiseiesimo anno di età; il limite massimo d’età è elevato a ventotto anni per coloro che abbiano già prestato servizio militare;
    3. n. 32 posti (di cui 22 tratti dai VFP e 10 tratti dai civili) ai candidati in possesso dell’attestato di bilinguismo.

    All’atto della presentazione della domanda, i candidati dovranno scegliere di concorrere per una sola delle riserve. Inoltre, potranno esprimere la preferenza per la formazione e per l’impiego nelle specializzazioni in materia di tutela forestale, ambientale e agroalimentare.

    Il numero dei vincitori da designare per la formazione e per l’impiego specialistici sopra menzionati è stabilito in 168 unità, così suddivise:

    • n. 117 riservate ai candidati vincitori del concorso di cui alla riserva a);
    • n. 51 riservate ai candidati vincitori del concorso di cui alla riserva b).

    Si segnala, infine, che i posti della riserva a) e quelli riservati ai VFP della riserva c), eventualmente non ricoperti per insufficienza di candidati idonei, saranno devoluti in aggiunta ai restanti posti messi a concorso.

    Requisiti concorso Carabinieri 2022

    Carabinieri

    I candidati al concorso per allievi in ferma quadriennale del ruolo appuntati e carabinieri dell’Arma dei Carabinieri devono possedere i requisiti generali di seguito riassunti:

    • godimento dei diritti civili e politici;
    • se minori, avere il consenso di chi esercita la responsabilità genitoriale;
    • se militari (VFP1/VFP4) già in servizio alla data del 31 dicembre 2020, possesso del diploma di istruzione secondaria di primo grado;
    • se militari (VFP1/VFP4) in servizio dal 1 gennaio 2021 o se partecipanti per la riserva dei posti di cui ai commi 2 e 3 dell’art. 2 del bando (civili e civili in possesso dell’attestato di bilinguismo), avere conseguito o essere in grado conseguire entro il 2022, il diploma di istruzione secondaria di secondo grado che consenta l’accesso alle università;
    • condotta incensurabile;
    • non essere stati condannati per delitti non colposi, anche con sentenza di applicazione della pena su richiesta, a pena condizionalmente sospesa o con decreto penale di condanna o con il beneficio della non menzione;
    • non essere in atto imputati in procedimenti penali per delitti non colposi;
    • se militari, nel caso di procedimento penale per delitti non colposi, precedentemente instaurato nei loro confronti e non concluso con sentenza irrevocabile di assoluzione (perché il fatto non sussiste, ovvero perché l’imputato non lo ha commesso, pronunciata ai sensi dell’articolo 530 del codice di procedura penale), non essere sottoposti a conseguente procedimento disciplinare in corso di definizione;
    • non essere stati sottoposti a misure di prevenzione;
    • idoneità psicofisica e attitudinale al servizio militare incondizionato;
    • non avere tenuto comportamenti nei confronti delle istituzioni democratiche che non diano sicuro affidamento di scrupolosa fedeltà alla Costituzione repubblicana e alle ragioni di sicurezza dello Stato;
    • non trovarsi in situazioni comunque non compatibili con l’acquisizione o la conservazione dello status di carabiniere.

    Vi sono anche dei requisiti specifici, ma per ogni dettagli vi rimandiamo al bando. L’iscrizione avviene per via telematica e bisogna possedere lo SPID.

    Concorsi università Catania 2022

    Il Monastero dei Benedettini

    Concorsi a Catania anche per l’Università, che ha indetto due concorsi rivolti a diplomati e laureati. Le selezioni sono finalizzate all’assunzione di 2 risorse, con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Nello specifico le due risorse sono:

    • n. 1 unità di personale di categoria C, posizione economica C1, area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati;
    • n. 1 unità di personale di categoria D, posizione economica D1, area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati.

    Sarà possibile presentare le domande fino al 31 Agosto 2022. Per candidarsi come personale di categoria C è necessario il Diploma di maturità, mentre per la categoria D la laurea triennale, o laurea specialistica o magistrale, in ambito ingegneristico/architettonico (ingegneria, architettura).

    In relazione al numero di domande pervenuto per ciascun concorso può essere prevista una prova preselettiva. I candidati saranno selezionati sulla base della valutazione dei titoli e di due prove d’esame, una scritta ed una orale, vertenti sugli argomenti indicati nei bandi che rendiamo disponibili a fine articolo.

    Concorsi Catania requisiti generali Università

    Per partecipare ai concorsi per diplomati e laureati indetti dall’Università di Catania sono inoltre richiesti i requisiti generali di seguito riassunti:

    • cittadinanza italiana o di altro Stato appartenente all’Unione Europea oppure altra categoria indicata nel bando, fatta salva la conoscenza della lingua italiana;
    • età non inferiore ad anni 18 e non superiore a quella prevista dalle norme vigenti per il collocamento a riposo;
    • inclusione nell’elettorato politico attivo;
    • godimento dei diritti civili e politici anche negli stati di appartenenza o provenienza;
    • non essere stati destituiti o dispensati o licenziati dall’impiego presso una pubblica amministrazione;
    • non essere decaduti da un impiego statale;
    • assenza di condanne penali che impediscano la costituzione del rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione;
    • non avere stato di interdizione o provvedimento di prevenzione o altre misure, tutti derivanti da condanne penali definitive, che escludano, secondo le norme vigenti, l’accesso ai pubblici impieghi;
    • idoneità fisica all’impiego;
    • essere in posizione regolare nei confronti dell’obbligo di leva.
  • Stemma Calcio Catania SSD, al via il contest

    Stemma Calcio Catania SSD, al via il contest

    Sempre più attiva la nuova società catanese del presidente Pelligra. Dopo la conferenza stampa di mercoledì, trasmessa in diretta su Facebook con la partecipazione di moltissimi utenti, stavolta si è scelto di coinvolgere il pubblico su un altro argomento caldo. D’altronde, Pelligra lo aveva ampiamente anticipato: avrebbe cercato di coinvolgere i catanesi nel suo nuovo progetto, tanto che inizialmente si parlava anche della possibilità di un azionariato popolare sul modello delle società tedesche. Intanto però, in attesa di ulteriori sviluppi, la nuova società etnea sta cercando di creare sempre maggiore partecipazione verso il suo progetto. L’ultimo passo in tal senso è stato il coinvolgimento proprio dei tifosi nella scelta dello stemma del Calcio Catania SSD.

    Conferenza Calcio Catania SSD

    Avete capito bene: gli amanti dei colori dei colori rossazzurri avranno l’ultima parola sulla scelta di quello che sarà il prossimo simbolo della squadra etnea.

    Stemma Calcio Catania SSD: il contest

    La notizia è uscita ieri sulla pagina del Calcio Catania SSD di Facebook, pagina che nel frattempo è cresciuta a dismisura – superato già il traguardo dei 10.000 followers. Il post che ha annunciato il tutto esordisce esplicitamente con un invito alla partecipazione. «”Il Catania è della sua gente”: lo abbiamo dichiarato più volte e oggi vogliamo rendere concreto questo concetto, perciò vi chiediamo di esprimere una preferenza e di partecipare alla scelta del simbolo che rappresenterà il club in questa fase di rinascita.»

    La scelta del stemma è stata strutturata fra due alternative, entrambe elaborate dal catanese Giuseppe “BOB” Liuzzo. “BOB” Liuzzo è forse più famoso alle masse come food guru – dato che spesso lo si vede protagonista in simpatici video dedicati appunto al cibo catanese. Quello che però forse è meno noto è che dal 2014 Giuseppe Liuzzo è docente di Brand Design e dal 2016 coordinatore del corso triennale di Graphic Design presso il prestigioso istituto IED di Milano. Una firma catanese, ma giovane e non per questo meno autorevole per il nuovo stemma: una decisione che ci sentiamo di appoggiare.

    Giuseppe Liuzzo è partito dall’abbraccio che unisce Catania e il suo simbolo: C+Liotru, è un’addizione esaltante ed evoca la fierezza rossazzurra.

    Calcio Catania Logo

    Logo Calcio Catania fino a stasera tempo per votare

    Simbolo catania
    La proposta A

    Sempre nel post si legge: «Il 1946, nel progetto grafico così realizzato, funge da monito: non dimenticheremo il nostro impegno a recuperare, non appena giuridicamente e tecnicamente possibile, la disponibilità dello stemma e della denominazione che hanno caratterizzato il recente passato calcistico catanese.

    Le procedure di registrazione del marchio che vi sottoponiamo sono già state avviate ma non abbiamo ancora selezionato la versione grafica definitiva: lo farete con noi e per noi, indicando una delle due soluzioni proposte, denominate A e B.

    Terremo in considerazione i commenti pubblicati entro le ore 20.00 di lunedì 25 luglio.»

    Simbolo calcio catania
    La proposta B
  • Meteo Catania: in arrivo il caldo?

    Meteo Catania: in arrivo il caldo?

    Non esistono più le mezze stagioni, dice un ormai veritiero adagio. Ma se comincia a scricchiolare anche l’estate, quella che eravamo abituati a conoscere, allora anche le nostre certezze entrano in crisi. Caldo, certo, caldissimo a giugno e luglio, qualche improvviso acquazzone ad agosto, le piogge di settembre che spezzano le temperature ancora alte, prima di avvicinarsi con ottobre all’autunno. E invece, quest’anno, sembra un grosso rompicapo. La colonnina di mercurio sembra impazzita e fa segnare, nel giro di pochi giorni, scarti di diversi gradi senza grandi problemi. I meteorologi rincorrono l’ultima previsione, preoccupati da un’escalation di calore come non si era mai vista prima. E in effetti i record vengono infranti in tutta l’Europa, e cominciamo a essere preoccupati anche per il meteo a Catania.

    Europa: ondate di caldo da record

    Riscaldamento globale 1

    Ovunque salgono le temperature e non è certo un caso. In Francia, ci sono state anomalie climatiche che hanno portato a far segnare un incremento sino a +15°/16° rispetto agli anni precedenti in alcune zone della nazione. A Parigi sono stati toccati i 40° e lo stesso è avvenuto a Londra, una città non certo rinomata per il clima mediterraneo. Proprio a Londra il caldo ha creato moltissimi problemi, visto che gli inglesi non ha pensato a costruire la loro città in funzione delle alte temperature, assolutamente anomale per loro. Le case e gli edifici sono costruiti per trattenere il calore, non per dissiparlo – e questo ha certamente acuito i disagi.

    Anche a Dublino temperatura record raggiunta, 33°. A preoccupare però non sono solo le altissime temperature, ma anche e soprattutto le problematiche a essere correlate. Gli incendi che stanno divampando nel corso di quest’estate hanno già raggiunto un numero rilevante, rischiando di superare due annate da record come il 2021 e il 2020 e aspirando a replicare il 2017, un anno disastroso sotto questo punto di vista. Ma possiamo veramente parlare ancora di anomalie climatiche?

    Come ha affermato Petteri Taalas, Segretario generale dell’OMM «Abbiamo infranto un massimo storico nel Regno Unito. Le ondate di calore si verificheranno più frequentemente a causa del cambiamento climatico. La connessione è stata chiaramente dimostrata dall’IPCC. In futuro, questo tipo di ondate di caldo sarà normale. Vedremo fenomeni persino più estremi. Abbiamo pompato così tanto anidride carbonica nell’atmosfera che il trend negativo continuerà per decenni. Non siamo stati in grado di ridurre le nostre emissioni a livello globale – ha avvertito Taalas. Spero che questo sia un campanello d’allarme per i governi e che abbia un impatto sui comportamenti di voto nei paesi democratici».

    Meteo Sicilia: temperature in aumento?

    Riscaldamento proteste 1

    Anche se finora la temperatura più calda mai registrata in Europa è stata di 48°C (Grecia, 1977), è stata proprio la Sicilia a far segnare un nuovo probabile record (ancora da ufficializzare)lo scorso anno con 48,8°C. D’altronde, i climatologi ci avvisano da lungo tempo: più andiamo avanti, più il rischio è che a seguito del riscaldamento climatico la Sicilia vada incontro a un processo di desertificazione. Non la migliore delle prospettive, insomma.

    Così l’estate del 2022 ha già fatto segnare temperature altissime, solo in parte mitigate dalle correnti del Nord che ci hanno offerto una tregua nelle ultime settimane. In particolare, in Sicilia le temperature sono scese sino a una media di 33° di massima e una di 24° di minima. Una situazione stabile, che ha aiutato anche a contenere il diffondersi di incendi.

    Tuttavia, stando a quanto riportato dai meteorologi di 3Bmeteo, potremo presto dire addio a questa tregua. Già fra questo fine settimana e l’inizio della successiva è attesa un’ondata di calore, che in generale interesserà la fine di luglio. La crescita delle temperatura è da ricollegare agli effetti dell’anticiclone nord-africano, che però avrà effetti iniqui nel territorio. La media generale infatti non sembra essere preoccupante (o perlomeno, non troppo distante delle temperature a cui la Sicilia ci ha abituato). Parliamo di una media compresa tra i 35° e i 37°.

    Meteo Catania: previsti sino a 40°

    Diverso invece il discorso per la Piana di Catania, che come sappiamo per la sua conformazione geografica è particolarmente vulnerabile al calore. Già nel weekend le temperature dovrebbero alzarsi fino a fare segnare i 36-37 gradi, ma sarà con l’arrivo della prossima settimana che impenneranno veramente. Per il meteo di Catania sono attesi i 40°, un valore che purtroppo non ci fa dire che possiamo “sudare freddo”. Stessa previsione anche per le vallate dell’Ennese e del Nisseno; un problema che riguarda principalmente le pianure?

    Purtroppo, nemmeno le città costiere saranno risparmiate dall’afa: il riscaldamento infatti colpirà anche i mari e ci si aspetta che le acque superficiali del Tirreno e dello Ionio raggiungano almeno i 30°. Un dato che deve farci preoccupare, soprattutto se si guarda anche alla flora e alla fauna dei mari.

  • Diretta Calcio Catania SSD le ultime novità

    Diretta Calcio Catania SSD le ultime novità

    Una giornata fondamentale, quella del 20 luglio 2022, che ha visto il Presidente Rosario Pelligra e il Vice Presidente e Amministratore Delegato Vincenzo Grella parlare delle ultime notizie in diretta per il Calcio Catania SSD. Argomento della conferenza, tenutasi al President Park Hotel e in contemporanea via Facebook sulla pagina del Catania SSD, sono stati “i contenuti salienti del progetto sportivo, con particolare riguardo alle urgenze operative”. La promessa era, sin dalla presentazione dell’evento, che il team dirigenziale avrebbe risposto alle domande dei giornalisti, sicuramente alla ricerca di aggiornamenti sull’organigramma della nuova società.

    President Park Hotel

    Corposa l’affluenza online per la prima conferenza della nuova società, costituitasi di recente. Settecento utenti erano connessi già prima che la diretta avesse inizio, segno tangibile del coinvolgimento nei confronti del progetto di Pelligra.

    Diretta Calcio Catania SSD nuovo organigramma

    Ha aperto la diretta proprio il Presidente Pelligra, sottolineando l’impegno sinora profuso da tutti coloro che sono stati coinvolti per allestire al meglio la squadra, specialmente Vincenzo Grella (vicepresidente e amministratore delegato del Catania SSD) e Dante Scibilia. Pelligra ha inoltre ringraziato, oltre al President Park hotel, l’Assessore dello sport della città di Catania Sergio Parisi e all’ex giocatore di Palermo e Parma e nazionale australiano Mark Bresciano, presenti e intervenuti alla conferenza. Proprio l’Assessore ha sottolineato come le cinque manifestazioni d’interesse siano la tangibile dimostrazione del valore del titolo rossazzurro e come l’attuale sia una situazione impronosticabile diversi mesi fa, quando lo scoramento faceva da padrone.

    Pelligra ha poi parlato delle decisioni per il futuro del Calcio Catania. La volontà del nuovo Presidente dichiarata è sin da subito quella di costruire un team dirigenziale in grado di portare avanti il progetto e ascoltare il territorio e i tifosi, cercando di raggiungere non solo i fasti del passato, ma impegnandosi per superarli.

    Si è poi passati alla fase degli annunci, delineando appunto tutti i ruoli del nuovo organico del Catania SSD. Il Presidente ha tenuto a sottolineare come la selezione sia stata fatta in comune accordo con i consiglieri e tutti i suoi collaboratori. Ecco di seguito il nuovo organico del Calcio Catania SSD:

    Direttore Generale Luca Carra

    Direttore Sportivo Antonello Laneri

    Segretario Sportivo Emanuele Passanisi

    Responsabile Comunicazione Angelo Scaltriti

    Responsabile Amministrativo Carmelo Milazzo

    Responsabile settore giovanile Orazio Russo

    Proprio il nuovo Direttore Generale Luca Carra (ex Amministratore Delegato del Parma) ha preso poi parola, raccontando come lui stesso ha già affrontato una sfida simile, riportando i ducali nella massima serie dopo il fallimento del 2015.

    Da parte Dante Scibilia è arrivato però un invito alla calma, visto che lo stop forzato successivo al fallimento ha portato a una svalutazione non solo della società, ma anche alla perdita di molti suoi beni, materiali e umani. L’Advisor ha espresso pienamente come la società stia lavorando sottotraccia, cercando di operare con prudenza e calma in una situazione non certo facile. Il Calcio Catania SSD, secondo le parole di Scibilia, sta sostanzialmente ripartendo da zero e con questo spirito va incontro a una sfida certamente importante. L’invito, ai media come agli appassionati, è quello di osservare con calma le mosse del prossimo futuro, che si rileveranno quanto mai importanti e delicate. Anche da lui però è arrivato un grande ringraziamento per tutti coloro che si sono mossi sin da subito per il Calcio Catania SDD.

    Stadio Massimino nuovi interventi

    Calcio Catania lavori allo stadio

    Parentesi stadio, l’assessore allo Sport Sergio Parisi ha aggiunto come le cinque manifestazioni d’interesse siano possibilmente anche frutto della volontà del comune di riqualificare il Massimino. L’assessore ha precisato come da 25 anni lo stadio non veda nessun intervento di manutenzione, mentre adesso sono stati stanziati 6 milioni e 600 mila euro per interventi. Questo è stato possibile grazie al lavoro svolto nei mesi passati in accordo con Salvo Pogliese. Parisi ha poi raccontato quanto Catania sia in movimento ed in moto non solo per sul fronte professionistico, ma su tutto il fronte del settore calcistico, specialmente quello giovanile. Il concetto che l’assessore ha lasciato trasparire è curare il calcio come strumento anche di riscatto sociale.

    Interpellato invece su Torre del Grifo, Pelligra ha riportato come bisogni attendere i tempi della procedura. Per questo attualmente la società sta valutando altre opzioni, pur ricordando l’interesse che il Calcio Catania nutre per Torre del Grifo. Allo stesso modo Carra ha precisato come sia necessario ancora un po’ di tempo per arrivare ad avere i numeri precisi degli abbonamenti, sebbene l’auspicio sia ovviamente avere il più alto numero di abbonati.

    Diretta Calcio Catania SSD, Pelligra “Non mi fa paura nemmeno la Juventus”

    Vincenzo Grella ha cercato di sottolineare come la volontà sia quella di portare il Catania dove merita, e proprio a lui è stato chiesto come verrà strutturato il nuovo settore giovanile. Grella ha risposto sottolineando la volontà di collaborare con i club locali, anche a fronte della carenza contingente di tempo. L’idea è quella dunque di creare una struttura in cui operino dei “club satellite”; Grella però ha sottolineato come per fare ciò sia necessario sviluppare un piano di lunga durata e avere una “casa per il Calcio Catania SSD”. Grella ha ribadito come la volontà sia quella di creare un settore giovanile rispettato in tutta Italia, parlando di 10 o 12 under previsti per la rosa.

    Interpellato nuovamente su quando tutti i tasselli saranno al loro posto per partire sull’attività agonistica, Grella ha ribadito come le valutazioni sul mister siano ancora in corso. Nessuna novità dunque sul nome dell’allenatore del Calcio Catania SSD. Grella ha sottolineato come conosca le scadenze e la loro timeline, ma che ancora il lavoro da fare è molto e che è consapevole di quanta ancora strada si deve fare.

    Lucca Carra ha infine precisato come non bisogna sottovalutare però la difficoltà del campionato, ma l’entusiasmo del Presidente Pelligra è parso meno prudente. “Non mi fa paura nemmeno la Juventus” ha dichiarato il nuovo Presidente “sono undici uomini, come noi”. Un chiaro eufemismo che esprime la volontà di combattere su ogni campo.

    Calcio Catania SSD
  • Mostra beni recuperati dalla GdF apre a Riposto

    Mostra beni recuperati dalla GdF apre a Riposto

    Quante volte ci siamo detti che la nostra terra avrebbe molto da offrire, se non fossimo noi stessi i primi a depredarla? Ci siamo dovuti arrendere spesso alla voracità dei predatori di tombe, all’avarizia di mercanti e collezionisti che hanno smerciato beni preziosissimi, perduti prima di poter giungere alla collettività. E non solo beni archeologici o culturali, ma spesso anche edifici, terreni o altri possedimenti, poi sequestrati al criminale o al mafioso di turno. Non sempre queste storie sono a lieto fine, ma la mostra dei beni recuperati che ha aperto a Riposto di queste storie ne racconta molte e tutte a lieto fine.

    Si chiama “Materiali ritrovati. Dal sequestro alla confisca alla valorizzazione. Un esempio del territorio catanese” . Come il titolo esplicita, si tratta di una mostra permanente dedicata a tutti quei beni che sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza e restituiti quindi alla legalità. E’ stata allestita nella caserma “Nunzio Inzerilli” a Riposto, nel catanese, e annovera icone, reperti archeologici, statuette settecentesche, tutte recuperati dalla Guardia di Finanza e ora esposti in formula permanente. La mostra – finanziata dalla Regione Siciliana, tramite l’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana, e dal reparto tecnico logistico amministrativo Sicilia della Guardia di Finanza – costituisce un esempio significativo di musealizzazione dei reperti antichi, illegittimamente sottratti e detenuti da privati, restituiti alla collettività grazie all’opera di prevenzione della Guardia di Finanza e, in particolare, della Compagnia di Riposto.

    Musumeci, “Mostra beni recuperati è sintesi fra legalità e cultura”

    inaugurazione mostra

    E’ stato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci a inaugurare l’esposizione qualche giorno fa. A riguardo, il governatore ha detto: «Questa mostra è un omaggio al lavoro delle forze dell’ordine. In particolare, della Guardia di Finanza per essere riuscita a recuperare un vasto patrimonio culturale sottratto alla fruizione e allo Stato, ma è anche un segno evidente di collaborazione tra le istituzioni. Abbiamo la necessità di rimettere assieme questo ampio “tesoro” archeologico, che non è minore. Non si tratta solo di opere e reperti trafugati, ma anche di quelli stipati nei depositi regionali o statali. Se li utilizzassimo potremmo aprire molti altri musei. Per questo, con la Carta di Catania che abbiamo sottoscritto due anni fa, abbiamo elaborato un progetto per affidare provvisoriamente ai privati questi beni e farli fruire e ammirare anche nelle strutture ricettive. Il patrimonio culturale – ha concluso il presidente della Regione – è un motore di crescita della nostra Isola».

    Presenti all’inaugurazione anche prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi, il comandante provinciale della Guardia di Finanza generale Antonino Raimondo, il comandante della compagnia di Riposto capitano Marco Burcheri, il sindaco Vincenzo Caragliano, la sopraintendente ai Beni culturali Irene Donatella Aprile, il rettore dell’Università di Catana Francesco Priolo, il sostituto procuratore di Catania Assunta Musella.

    Riposto mostra permanente

    Mostra Musumeci inaugurazione

     La mostra è stata finanziata dalla Regione Siciliana, tramite l’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana. Inoltre, è stata finanziata dal reparto tecnico logistico amministrativo Sicilia della Guardia di Finanza. Come più volte riportato, la mostra costituirà un esempio significativo di musealizzazione dei reperti antichi, illegittimamente sottratti e detenuti da privati. Tali beni saranno ora restituiti alla collettività grazie all’opera di prevenzione della Guardia di Finanza e, in particolare, della Compagnia di Riposto.

    I beni, dati in concessione dalla Soprintendenza etnea ai finanzieri, fanno parte di un sequestro operato diversi anni or sono in due distinte operazioni. Dapprima sequestrati e poi definitivamente confiscati per sentenza del tribunale e quindi assegnati al demanio della Regione Siciliana, come già accaduto in altri casi simili, sono rimasti fino ad oggi confinati nei depositi.

    Adesso vengono restituiti alla collettività. L’allestimento è stato progettato seguendo un ordine cronologico, ipotizzando, in base alle consolidate conoscenze della costituzione dei corredi funerari di diverse epoche nel territorio siciliano, la possibile composizione originaria dei contesti.

    La mostra sarà resa disponibile in via prioritaria nell’ambito della progettualità “Educazione alla legalità” per tutti gli studenti, nonché per finalità di studio e ricerca. La mostra sarà visitabile su appuntamento, contattando il numero 095.931288.

    Se volete scoprire ancora qualcosa di Riposo, ecco dove mangiare piatti tipici in loco!

  • Palermo Calcio calendario serie B

    Palermo Calcio calendario serie B

    Un lunghissimo purgatorio, quello del Palermo Calcio dal momento del fallimento a oggi. Era l’estate del 2019 quando il Palermo Calcio fallì e passarono poche settimane per la riassegnazione del titolo agli imprenditori palermitani Dario Mirri e Antonino Di Piazza. A quel punto i rosanero vengono iscritti al campionato di serie D, dove dominano e chiudono il campionato (anticipatamente, per via dell’annullamento delle ultime 8 gare a causa della pandemia) in prima posizione. Promossi in serie C, sono due anni di sofferenza in quello che molte volte è un purgatorio senza fine. E invece la promozione arriva alla fine dello scorso campionato, dopo una magnifica cavalcata. Adesso i rosanero sono chiamati ad affrontare la competizione cadetta, così in questi giorni è uscito per il Palermo Calcio il calendario della serie B.

    Ma questa non è stata l’unica buona novità per i rosanero: di recente il club è infatti stato rilevato della City Group, che come il nome ricorda è proprietario di uno dei maggiori team, il Manchester City. Questo sta dando al club una buona stabilità e gli sta permettendo di portare avanti un ambizioso progetto di mercato.

    Palermo calcio calendario serie b

    Calciomercato Palermo: Brunori rinnova, in arrivo Elia

    Confortanti anche le notizie che arrivano dal calciomercato. Le prime arrivano direttamente “da casa” e sono il rinnovo del bomber Brunori e l’ingaggio di Pigliacelli. Per il primo, decisivo nella rincorsa alla promozione, la corte era spietata e il rinnovo vale come un nuovo acquisto. Per l’estremo difensore si è trattata di una grande gioia, come ha detto lui stesso. «A Craiova sono stato benissimo e reputo giusto salutare questa gente sul campo disputando la mia ultima partita. La nuova esperienza in rosanero? Quando mi ha chiamato il Palermo, devo dire la verità, non c’ho visto più. Ritorno in Italia? Io vengo per Palermo, non per tornare in Italia. In Romania sono stato bene, sono stati 4 anni fantastici, ma quando ti chiama una società così non puoi dire di no. La parentesi Craiova è una storia che finisce, non posso certo dire che sono felice di lasciare questo club. Questa sarà la mia ultima partita qui, in una squadra dove mi sono trovato benissimo, ma non vedo l’ora di arrivare al Palermo.»

    Ma il mercato del Palermo sta scalpitando: in entrata è dato anche Salvatore Elia. L’esterno d’attacco di proprietà dell’Atalanta (lo scorso anno in prestito a Benevento) e stando a quanto riportato da Gianlucadimarzio.com l’affare sarebbe ormai in dirittura d’arrivo. La formula sarebbe quella del prestito annuale con diritto di riscatto da parte dei rosanero, ma gli orobici conserverebbero comunque un diritto di controriscatto. Si complica invece la situazione di Cortinovis, sempre proveniente dall’Atalanta, ma nelle ultime ore dato per approdante alla corte dell’Hellas Verona.

    Palermo Calcio calendario serie B

    calendario prima giornata
    L’infografica della prima giornata di serie B

    Ormai definito invece il calendario della Serie B 2022/2023. Gara d’esordio a metà agosto, in pieno clima ferragostano, in casa col Perugia. La prima trasferta invece sarà il weekend successivo, con un’altra squadra del sud e neopromossa nella serie cadetta: il Bari.

    Gare che si annunciano calde sono invece quelle col Genoa alla quinta giornata, col Parma di Gigi Buffon e (ancora) dell’ex Vasquez a novembre al Barbera, e le due avversarie prima della conclusione dei gironi: Cagliari e Brescia. Tutte squadra che sono date per favorite alla vittoria: riuscirà il Palermo a inserirsi in questa corsa?

    Palermo calcio calendario serie B

    Giornata 1: Palermo-Perugia (13 agosto 2022-14 gennaio 2023)
    Giornata 2: Bari-Palermo (20 agosto 2022-21 gennaio 2023)
    Giornata 3: Palermo-Ascoli (27 agosto 2022-28 gennaio 2023)
    Giornata 4: Reggina-Palermo (3 settembre 2022-4 febbraio 2023)
    Giornata 5. Palermo-Genoa (10 settembre 2022-11 febbraio 2023)
    Giornata 6: Frosinone-Palermo (17 settembre 2022-18 febbraio 2023)
    Giornata 7: Palermo-Sudtirol (1 ottobre 2022-25 febbraio 2023)
    Giornata 8: Ternana-Palermo (8 ottobre 2022-28 febbraio 2023)
    Giornata 9: Palermo-Pisa (15 ottobre 2022-4 marzo 2023)
    Giornata 10: Palermo-Cittadella (22 ottobre 2022-11 marzo 2023)
    Giornata 11: Modena-Palermo (29 ottobre 2022-18 marzo 2023)
    Giornata 12: Palermo-Parma (5 novembre 2022-1 aprile 2023)
    Giornata 13: Cosenza-Palermo (12 novembre 2022-10 aprile 2023)
    Giornata 14: Palermo-Venezia (27 novembre 2022-15 aprile 2023)
    Giornata 15: Benevento-Palermo (4 dicembre 2022-22 aprile 2023)
    Giornata 16: Palermo-Como (8 dicembre 2022-1 maggio 2023)
    Giornata 17: Spal-Palermo (11 dicembre 2022-6 maggio 2023)
    Giornata 18: Palermo-Cagliari (17 dicembre 2022-13 maggio 2023)
    Giornata 19: Brescia-Palermo (26 dicembre 2022-19 maggio 2023) 

  • La Cattedrale di Sant’Agata

    La Cattedrale di Sant’Agata

    Per chi programma un viaggio in Sicilia e vuole fare una visita a Catania, ai piedi dell’Etna, sicuramente la Cattedrale di Sant’Agata è un appuntamento irrinunciabile dato il monumento importantissimo dal punto di vista storico e architettonico.
    La Cattedrale di Sant’Agata è il più importante luogo di culto cattolico di Catania.
    La cattedrale è dedicata alla martire, patrona della città ed è ubicata nel centro storico della città nel lato di sud-est di piazza del Duomo.
    La cattedrale rappresenta il monumento più importante della città di Catania dal punto di vista architettonico perchè sono riconducibili ad essa diversi stili e perchè sintetizza l’espressione artistica di nove secoli di storia.
    Nella Cattedrale a Catania si possono chiaramente riconoscere tre manifatture: quella normanna più antica nelle absidi e nelle cappelle laterali, quella sveva nelle basi di alcune colonne e quella barocca costituita dalle tre navate e dall’affaccio su piazza Duomo.

    Storia della Cattedrale di Sant’Agata

    La chiesa ha subito diverse distruzioni e riedificazioni a seguito dei terremoti che si sono succeduti nel tempo.
    La prima costruzione risale intorno all’anno 1094, commissionata dal re normanno Ruggero d’Altavilla.
    Il Duomo di Catania venne edificato sulle rovine delle terme romane di Achille e su un tempio pagano risalente ad epoca romana.
    Ruggero richiamo’ l’abate benedettino Ansgerio dalla Calabria nominandolo vescovo della diocesi della città, rendendo l’immenso edificio una costruzione (Chiesa) fortificata.
    Il luogo della costruzione della cattedrale non è stato scelto casualmente: si tratta proprio del luogo del martirio della Santa avvenuto nel 251.
    La santa fu una delle martiri più venerate nell’antichità cristiana. Non ripudiò mai la sua fede cristiana e proprio per questa sua vita coerente e religiosa venne messa a morte al tempo della persecuzione di Decio.
    Nella sua biografia scritta troviamo traccia di interrogatori, torture, e di una disperata e accanita resistenza frutto della sua fede incrollabile nella Chiesa.

    Dagli scritti da lei lasciati si apprende che a Catania già nel III secolo esistesse una florida comunità cristiana.
    Un’ulteriore testimonianza di ciò proviene dalla scoperta a Catania nell’anno 1730 di un’iscrizione sempre del III secolo d.C. che indicava la sepoltura di Iulia Florentina, una bambina inumata, per volontà dei genitori insieme alle sepolture di altri martiri cristiani.

    L’iscrizione evidenzia la diffusione del culto di sant’Agata, dopo la sua morte, anche in altri siti.
    All’inizio del 251 d.C. il proconsole Quinziano, arrivato nella città di Catania chiese a tutti i cristiani di rinnegare pubblicamente la loro fede mettendo in atto una crudele persecuzione.
    Agata fuggì con la famiglia dalla città e si recò a Palermo ma Quinziano li scoprì e li fece tornare a Catania.

    Il proconsole vide la giovane vergine e si innamorò perdutamente. Le ordinò di rinnegare la sua fede e adorare gli dèi pagani ma senza esito per l’incrollabile fede di Agata.
    All’ennesimo rifiuto di Agata, il proconsole prima l’affidò alla rieducazione della cortigiana Afrodisia, una sacerdotessa di Venere o Cerere, dedita alla prostituzione sacra.

    Il fine di tale affidamento era corrompere i costumi casti e morigerati di Agata, con pressioni psicologiche, per assoggettarla al volere di Quinziano.
    Agata però si dimostrò ancora inflessibile ed attaccata alla fede rafforzando il proprio carattere e scoraggiando qualsiasi tentativo di manipolazione del suo animo puro e candido.

    Quinziano irritato fece incarcerare Agata e la sottopose a violenze e torture cercando invano di piegarla.
    Nel corso di queste barbare torture, le venne asportato il seno, per mezzo delle tenaglie.
    Venne infine condannata al supplizio dei carboni ardenti.
    La notte del 5 febbraio 251, Agata morì nella sua cella.

    Il 17 agosto 1126, dopo varie peripezie e trafugamenti le reliquie rientrarono nel Duomo di Catania.
    Oggi tali reliquie sono conservati in parte dentro il busto in argento, (parte del cranio, del torace e alcuni organi interni).
    Altre teche o reliquiari si trovano dentro un grande scrigno, anch’esso d’argento.
    In esso sono presenti braccia e mani, femori, i piedi, la mammella e il velo.

    Sant’Agata è Patrona della città di Catania ma anche di Gallipoli, della Repubblica di San Marino e di Malta.

    Tornando alla storia di distruzioni e ricostruzioni, il 4 febbraio 1169, si ricorda un catastrofico terremoto che fece crollare completamente la volta, facendo soccombere sotto le macerie gran parte dei cittadini riuniti in Duomo per le festività agatine, ma essa venne ricostruita in seguito.

    Intorno al 1194 un incendio arrecò alla chiesa notevoli danni ed infine nel 1693 il terremoto che colpì la Val di Noto la distrusse quasi interamente lasciando in piedi solo la zona absidale e parte della facciata a causa del crollo della torre campanaria.

    La cattedrale venne ricostruita completamente in stile barocco siciliano dagli architetti Girolamo Palazzotto e Giovanni Battista Vaccarini.
    I resti normanni sono presenti nel corpo dell’alto transetto, due torrioni mozzi e le tre absidi semicircolari.
    Esse sono visibili dal cortile dell’arcivescovado e sono formate da grossi blocchi di pietra lavica, provenienti in gran parte dall’anfiteatro romano.

    Girolamo Palazzotto, si occupò principalmente e fu responsabile della ricostruzione della cattedrale mentre Giovanni Battista Vaccarini progettò e seguì i lavori della facciata con interventi e modifiche dal 1734 al 1761.
    Vaccarini nel 1736 vi inserì quattordici colonne di granito romane.
    L’architetto palermitano è ricordato per una iscrizione presente sotto l’architrave marmoreo del portale di ingresso:anno domini 1736 architetto D.Joanne Baptista Vaccarini.

    I lavori per la costruzione della cattedrale perdurarono per tutto il XVIII secolo e proseguirono anche a seguito della riapertura al culto della cattedrale. Durante lavori di restauro tra il 1795 e il1804 la chiesa di San Francesco Borgia ricoprì le funzioni di cattedrale e Duomo di Catania.

    Il campanile fu completato solamente nel1857 ed è inoltre del XIX secolo anche l’allestimento attuale del sagrato.

    Descrizione della Cattedrale di Sant’Agata a Catania

    cattedrale di sant'agata catania

    Per quanto concerne la facciata principale della Cattedrale di Sant’Agata si accede al sagrato attraverso una breve scalinata in marmo alla cui sommità è presente una cancellata in ferro battuto ornata con 10 santi in bronzo.
    Il sagrato è separato da piazza del Duomo da una balaustra in pietra bianca ornata con cinque grandi statue di santi in marmo di Carrara.

    La facciata, presenta evidenti analogie con la contemporanea facciata di Biagio Amico per Sant’Anna a Palermo, come se per la Sicilia si fosse scelto un proprio modello derivato da Roma ma orientato dalle direttive della Chiesa di Sicilia.

    Il prospetto è a tre ordini compositi in stile corinzio, e attico completamente in marmo di Carrara.
    Il primo ordine è formato da sei colonne di granito di genesi antica forse derivanti dal Teatro romano, sormontate dallo stemma della famiglia Galletti, un nobile casato a cui apparteneva anche il vescovo Pietro Galletti.
    Il secondo ordine ha anch’esso sei colonne e due più piccole poste ai lati del grande finestrone centrale.
    Tutti gli ordini citati sono ornati con statue di marmo raffiguranti Sant’Agata sulla porta centrale, Sant’Euplio a destra e san Berillo a sinistra.
    Due ampie finestre ovali ai lati presentano due acronimi che si riferiscono a delle frasi legate al culto della Santa vergine e martire: MSSHDEPL e NOPAQVIE.

    Il portone centrale in legno è composto da trentadue formelle, scolpite in fino, che illustrano a partire dall’alto a sinistra: nel primo registro si trovano i tre armoriali del vescovo Ansgerio, di papa Urbano II e di Ruggero I con relative diciture dato che i tre sono stati i protagonisti dell’erezione della cattedrale, mentre la serie termina con la riproduzione di un rapace in volo oltre le nubi con la dicitura “aera imbes quae transcreditur”.

    nel secondo registro sono presenti gli stemmari dei relativi protagonisti della ricostruzione della cattedrale ovvero Pietro Galletti, Papa Clemente XII e Carlo III di Spagna con relative diciture, a concludere l’armoriale di Catania con la didascalia dei motti civici.

    il terzo registro presenta quattro attributi della diocesi e relative diciture esplicative, ovvero un volatile nel nido mentre ferisce il proprio petto per sfamare i propri piccoli (molto simile all’icona cristiana del pellicano: il motto è “charitas omnia suffert”), un uomo con la barba schiacciato da un vulcano dietro al quale sorge la croce della Risurrezione a cui l’uomo è legato (incatenato) per la caviglia (la figura ricorda l’icona di Atlante, ma altresì il mito di Tifeo; il motto è “subiacet imperio”), un albero abbattuto dai venti (due volti gonfi che soffiano) da cui cadono delle foglie (il motto è “solum sicca convellunt”) e infine un volatile sul fuoco in una pira il cui motto è “spes sancta crociata nescit”;

    l’ultimo registro presenta gli attributi di Sant’Agata e sono rispettivamente un altare su sono appoggiati una spada, delle tenaglie e una corda sotto un piatto su cui vi sono i seni della santa (il motto è “urbis praesidium et munimen”), una fornace da cui escono faville di fuoco sopra le quali vi sono seni coronati e dal cuore avvolto da fiamme (il motto è “inestinguibilis amor”), un messale aperto con la didascalia “noli offendere Patriam Agathae quia ultrix iniuriarum est” che sta sopra i simboli dell’imperatore (corona e scettro) capovolti (il motto è “impietas pietate refellitur”), infine per concludere un arcobaleno al di sopra di una tavola con le ali su cui è inciso l’acronimo M.S.S./H.D./et/P.L. (che indica la tavola angelica della tradizione; il motto è foedus eternum).
    Ai lati della porta centrale, su due alti supporti, si trovano le statue marmoree di san Pietro e san Paolo.

    L’interessante cupola, posta sull’abside, risale al 1802, è stata progettata da Carmelo Battaglia ed è costituita di colonne e grandi finestre che illuminano l’interno.
    Il campanile fu eretto primariamente nel 1387 alla sinistra del prospetto, dietro di circa 7 metri rispetto alla facciata ed era alto oltre 70 metri.

    La torre su base quadrata misurava circa 15 metri di lato.
    Nella sua storia subirà molte trasformazioni a seguito dei diversi crolli e quindi molte ricostruzioni.
    Nel 1662 venne ancora innalzata per inserirvi un orologio murato e fu quindi portata alla significativa altezza di circa 100 metri.
    L’11 gennaio del 1693, purtroppo a causa del terremoto di grande intensità che colpì la città, crollò, travolgendo anche la cattedrale: sotto le macerie morirono tantissimi feddeli, si dice oltre 7.000 mentre erano raccolti in preghiera.
    Venne ricostruita insieme alla cattedrale dopo il terremoto del 1693, con in cima la campana maggiore fusa nell’anno 1619 e del diametro di 1.80m, caduta dalla torre durante il suddetto terremoto ma rimasta fortunatamente integra, insieme alla campana del popolo dell’anno 1505.
    La campana presente nella torre della cattedrale di Sant’Agata è seconda solo alla campana della basilica di San Pietro a Roma e a quella del duomo di Milano.

    Negli anni tra il 1867 e il 1869 l’architetto Carmelo Sciuto Patti realizzò il campanile e la lanterna della cupola.

    Una balaustra in marmo di Taormina separa il sagrato e l’area a giardino dinnanzi alla chiesa dal resto della piazza.
    E’ lunga 125 metri e presenta due cancelli in ferro battuto.
    E’ stata realizzata nel tardo ottocento così come le nove statue di santi di Catania e della Sicilia che ne fanno corona.
    L’interno della Cattedrale di Sant’Agata presenta una forma che ricorda quella del Pantheon di Roma: a croce latina con tre navate, colpisce lo sguardo per le sue enormi dimensioni e proporzioni.
    Nella navata di destra è presente una nicchia affrescata con il battesimo di Gesù Cristo dove si trova il battistero protetto da una cancellata in ferro battuto.
    Il primo altare è sormontato da una tela di Santa Febronia.
    Dirimpetto all’altare su uno dei dodici pilastri che la dividono dalla navata centrale si trova il sepolcro del famoso compositore catanese Vincenzo Bellini, traslato dal cimitero di Père Lachaise a Parigi nel 1876.
    Il secondo altare è sormontato da una grande tela di San Carlo Borromeo, il terzo da un dipinto raffigurante Sant’Antonio da Padova, il quarto da una Sacra Famiglia con San Giovanni del pittore catanese Abbadessa. Il quinto altare è sormontato da un immagine di Santa Rosalia, patrona di Palermo.
    Ovviamente sono presenti numerose cappelle tutte finemente decorate e di elevato significato artistico.
    Da segnalare sicuramente la Cappella della Madonna che custodisce numerosi sepolcri dei re aragonesi, la Cappella del SS. Crocefisso realizzata da Domenico Mazzola (1577) e la cappella di Sant’Agata che si trova nell’abside destro del Duomo dove si venera la santa patrona della città.
    L’altare maggiore che si trova nell’abside centrale, in stile normanno è opera dello scultore napoletano Scipione di Guido.
    Lo stupendo altare è realizzato in marmo policromo ed in cima è situata una base in argento che ha la funzione di ospitare il busto reliquiario di Sant’Agata nel corso dei festeggiamenti in suo onore.

    Che aspetti vieni a visitare la Cattedrale di Sant’Agata!

  • Catania SSD: fondata la nuova squadra rossazzurra

    Catania SSD: fondata la nuova squadra rossazzurra

    Finalmente è arrivata l’ufficialità, la conferma notarile – il cosiddetto “nero su bianco”. Da mercoledì Catania ha nuovamente una sua squadra di calcio, Catania SSD (ovvero società sportiva dilettantistica). Una notizia che era stata ampiamente preceduta dalle dichiarazioni di Pelligra, ma che pone fine a un lungo periodo di buio cominciato a dicembre. Certo, questo non restituisce a tutti noi tifosi ciò che è andato perduto; tuttavia, ci lascia quantomeno una speranza per il futuro prossimo.

    Catania SSD: il comunicato stampa della fondazione

    La Pelligra Group ha anche, tramite un comunicato stampa, fatto sapere da chi è costituito il CdA e il nuovo logo del Catania SSD.

    «Pelligra Group Pty Ltd comunica che alle ore 9.30 di oggi, mercoledì 13 luglio, è stata costituita dinanzi al notaio Stefano Bandieramonte la società Catania SSD a r.l., con sede in Catania – Via Musumeci 171.

    Atto Catania SSD

    Compongono il Consiglio di Amministrazione della neo-costituita società sportiva dilettantistica Catania SSD a r.l.:

    – Rosario Pelligra, Presidente;

    – Vincenzo Grella, Vice Presidente e Amministratore Delegato;

    – Giovanni Caniglia, Consigliere di Amministrazione.

    Catania SSD richiederà ufficialmente l’iscrizione al campionato di calcio Serie D 2022/23.

    Il Presidente Rosario Pelligra si rivolge ai sostenitori della squadra che indosserà la maglia a strisce verticali rosse e azzurre: “Sono orgoglioso, felice ed emozionato. Mi affiancano professionisti molto qualificati, che dovranno sviluppare un programma vincente, e l’intera città di Catania, che ringrazio pubblicamente per l’accoglienza e il supporto. I tifosi ci offrono sostegno, entusiasmo e quella fiducia che dovremo sempre coltivare e mai sprecare. Il Catania è della sua gente: la proprietà è una responsabilità sociale e giuridica ben precisa che io porto con fierezza”.

    Lo stemma della società Catania SSD sarà mostrato al termine delle procedure di registrazione del marchio. Fino a quel momento, in omaggio alla città e al titolo del piano di comunicazione contenuto nella manifestazione d’interesse, la pagina facebook ufficiale Catania SSD proporrà l’immagine della bandiera “Melior de cinere surgo”.»

    Cosa vuol dire Catania SSD

    Come detto, si è optato per costituire una SSD (Società Sportiva Dilettantistica), che sarebbe potuta essere in alternativa una ASD (Associazione Sportiva Dilettantistica). Rispetto alle società calcistiche o alle società sportive calcistiche, le dilettantistiche sono contraddistinte della mancanza di fini di lucro e l’impossibilità di distribuire utili. Questo perché beneficiano di un regime fiscale agevolato in virtù di questo non devono versare da imposte e contributi previdenziali per i loro compensi. Questo purché l’importo, da devolvere a istruttori, ddetti amministrativi e gestionali, personale dedicato all’organizzazione delle attività sportive, sia fino a 10.000 euro annui.

    Possiamo ipotizzare come mai sia stata scelta la formula della SSD, anche rispetto all’ASD. In primo luogo, per la fondazione della prima è necessario un capitale sociale minimo di 10mila euro. Lo stesso Dante Scibilia, ai microfoni di Unica Sport, ha confermato che questa è la stessa cifra versata dal Pelligra Group. «Non essendoci conti correnti in Italia il capitale sociale della Catania SSD è di 10 mila euro ma sarà successivamente adeguato. Oggi per questioni di velocità e praticità abbiamo costituito la società ma nel tempo con Pelligra metteremo le cose apposto anche per quanto riguarda la somma del capitale sociale.»

    Inoltre, nelle ASD «per le obbligazioni assunte dalle persone che rappresentano l’associazione i terzi possono far valere i loro diritti sul fondo comune. Delle obbligazioni stesse rispondono anche personalmente e solidalmente le persone che hanno agito in nome e per conto dell’associazione». Questo significa che, nel caso delle ASD, sono gli amministratori a rispondere, anche con il proprio patrimonio, nei confronti dei creditori. La SSD invece prevede una responsabilità maggiormente limitata e risponde solo nella misura del capitale sociale e del patrimonio della SSD stessa.

    Perché SSD e non ASD?

    Pelligra municipio

    anche se in caso di distribuzione di utili, o attività a scopo di lucro camuffata, o incassi di corrispettivi non dichiarati in bilancio e nei casi di dolo o colpa grave l’amministratore o gli amministratori possono comunque essere chiamati a rispondere a titolo personale.

    Probabilmente c’è anche una motivazione legata alla struttura. L’ASD prevede che l’assemblea dei soci possa deliberare sul bilancio / rendiconto annuale e sulla generale gestione del sodalizio. In tal senso, può avvalersi del “voto capitario – una testa un voto”. Questo avrebbe avvicinato la squadra catanese in parte a quell’azionato popolare di cui lo stesso Pelligra ha parlato qualche settimana fa. Al contrario, per le SSD sono i Soci a deliberare; coloro che frequentano gli impianti sportivi non acquisiscono i diritti da soci, ma vengono semplicemente tesserati.

    Inoltre, le società sportive dilettantistiche prevedono sin dal principio una completa divisione e scissione tra i patrimoni dei soci, che rimangono del tutto autonomi, e il patrimonio della società. E, come abbiamo visto, è quest’ultimo a garantire i terzi creditori e la soddisfazione delle obbligazioni contratte dall’ente sportivo.

  • Ryanair, le nuove rotte dall’aeroporto Capodichino di Napoli

    Ryanair, le nuove rotte dall’aeroporto Capodichino di Napoli

    Ryanair ha scelto di puntare forte su Napoli, proponendo un network composto da ben 57 rotte, delle quali ben 12 saranno delle novità assolute in vista della stagione estiva che sta per cominciare. Il catalogo di nuove destinazioni comprende mete classiche del turismo iberico, come Lanzarote e Fuerteventura, senza dimenticare Tallinn; ma anche un collegamento con Milano e uno sguardo rivolto a est, come dimostra la presenza di Zagabria in Croazia, di Tel Aviv in Israele, di Sofia in Bulgaria, di Praga in Repubblica Ceca e di Bucarest in Romania. A completare il quadro ci sono, infine, Londra e Agadir.

    Novità per Capodichino

    Gli aeromobili di base a Capodichino sono in tutto 5, per un totale di 530 voli alla settimana per un totale di 20 Paesi coinvolti. Dal punto di vista economico, l’investimento è di quelli che non lasciano indifferenti, visto che si parla di una cifra intorno ai 500 milioni di dollari, a beneficio di 150 posti di lavori indiretti. Ma è anche l’indotto a stupire in positivo, perché grazie a Ryanair all’aeroporto di Napoli ci saranno 3.300 posti di lavoro indiretti.

    Un partner strategico per Napoli

    Come ha fatto sapere il direttore commerciale di Ryanair Jason McGuinness, questo è il quinto anniversario della presenza della low cost irlandese a Napoli: un appuntamento importante, ma soprattutto un traguardo di prestigio, che vale la pena di celebrare con l’annuncio di un’espansione grazie a cui verrà favorito il turismo internazionale non solo di Napoli ma di tutta la Campania, come è lecito che sia dopo due anni a dir poco complicati. Roberto Barbieri, amministratore delegato di Gesac, ha invece fatto notare come la compagnia britannica rappresenti un partner strategico con il quale lo scalo di Capodichino ha lavorato in modo costante e intenso. Lo scopo è stato quello di ricostruire, con gradualità ma al tempo stesso senza soluzione di continuità, un’offerta di voli in continuo aumento e destinata a integrare destinazioni sempre più interessanti e nuove.

    Benzina nel motore del turismo della Campania

    Anche in virtù delle tariffe convenienti previste, quindi, la Campania si può aspettare un flusso notevole di turisti in arrivo ben al di là del classico periodo di alta stagione che caratterizza il periodo estivo. Tutto ciò garantisce vantaggi sotto diversi punti di vista, perché sono molti i benefici che scaturiscono dalla destagionalizzazione dei flussi turistici. Come ha evidenziato lo stesso Barbieri, Ryanair ha tutte le carte in regola per poter essere considerato un fantastico volano di crescita per il territorio e in particolare per la sua economia. Non è un caso, quindi, che in casa Gesac si sia al lavoro per porre le basi utili a promuovere il traffico passeggeri, a partire dal 2024, anche per l’aeroporto di Salerno.

    Dove parcheggiare all’aeroporto di Napoli

    Per il momento resta Napoli il punto di riferimento per i turisti in partenza. E, a tal proposito, chi ha bisogno di prenotare un parcheggio aeroporto Capodichino può fare affidamento sul servizio proposto da Parkingo, che offre la possibilità di prenotare online così da risparmiare fino al 30% rispetto al prezzo di listino. Che si tratti di una sosta breve o lunga, la procedura da seguire è davvero semplice: tutto quel che si deve fare è specificare gli orari e le date di partenza e di ritorno, per poi indicare se si preferisce usufruire di un parcheggio scoperto o coperto. Volendo, è possibile richiedere anche dei servizi accessori, come il lavaggio della macchina o il car valet. A disposizione dei clienti c’è una navetta attiva, sia per l’andata che per il ritorno, 24 ore su 24. Inoltre, nel parcheggio è compresa la polizza assicurativa furto e incendio; tutta l’area di Parkingo è coperta da un sistema di videocamere a circuito chiuso, per vigilare 24 ore su 24 tutti i veicoli posteggiati.

  • Eventi luglio 2022 Catania e dintorni

    Eventi luglio 2022 Catania e dintorni

    Siamo ormai a luglio, l’estate è ormai nel suo fulcro e anche le temperature rischiano di non lasciare tregue. Ma l’estate non è solo la stagione del caldo: per questo abbiamo raccolto una lista di eventi per luglio 2022 a Catania e dintorni.

    Eventi luglio 2022 concerti

    Conclusi proprio ieri sera i due concerti dell’11 e del 12 dedicati a Ultimo, la stagione estiva si conferma comunque caldissima.

    Domani sera, 14 luglio 2022, sarà la volta di Achille Lauro. Palcoscenico sarà il Teatro antico di Taormina, con inizio dello spettacolo alle 21. Biglietti acquistabili online. Per il tour “Achille Idol Superstar – Electric Orchestra” l’artista viene accompagnato da 52 elementi, oltre ai 5 componenti della band, e porta in scena uno show tutto nuovo, dagli arrangiamenti ai costumi, evoluzione di tutto ciò che ha mostrato finora.

    eventi luglio 2022 mahmood

    Stesso posto, stessa ora. Lunedì 18 luglio 2022 ci sarà l’unico concerto in Sicilia di Mahmood e del suo Ghettolimpo Summer Tour. Biglietti acquistabili online sul sito Puntoeacapo e su Tickettando a partire da 39 euro. Mahmood a oggi conta 15 dischi di platino e 9 dischi d’oro in Italia, 6 dischi di platino e 3 dischi d’oro all’estero e ha quasi 1,5 miliardi di streaming totali all’attivo.

    La centralissima Villa Bellini a Catania è invece stata scelta per l’unico appuntamento, organizzato da Giuseppe Rapisarda Management, dei Pinguini Tattici Nucleari. Se siete loro fan, potete goderveli il 16 luglio alle 21.00. Sempre alla Villa Bellini, il 29 luglio 2022, sarà invece il turno di Caparezza.

    Eventi luglio 2022 Caparezza Exuvia

    Ancora il Teatro antico di Taormina per gli eventi di luglio 2022. Gazzelle porta per la prima volta sui palchi dei principali palazzetti italiani i suoi ultimi progetti discografici “OK” (Maciste Dischi/Artist First), certificato platino, e “OK UN CAZZO” (Maciste Dischi/Artist First). Biglietti disponibili la data del 24 luglio 2022 nei punti vendita Sicilia Ticket.

    Se invece il vostro budget è più alto (decisamente più alto: i biglietti sono a partire da 334,5 euro) potreste godervi il concerto di Paolo Nutini. Artista famosissimo nel panorama internazionale, ha scelto di fare tappa (sempre nell’amatissimo Teatro antico di Taormina) il 27 luglio 2022. Biglietti acquistabili onlini sui circuiti “My Live Nation” e “Puntoeacapo” e nei circuiti autorizzati.

    Paolo Nutini eventi luglio 2022

    “Ierofanie Festival – L’anima della Sicilia, i luoghi del sacro”

    Claudio Collovà firma la prima edizione di “Ierofanie Festival – L’anima della Sicilia, i luoghi del sacro” che nella sua prima parte, dal 28 al 31 luglio, è ospitata dal Parco Archeologico Naxos-Taormina. 

    Tutti gli spettacoli sono preceduti da incontri di approfondimento sul tema del Sacro curati da Fulvia Toscano. Il programma.

    28 LUGLIO
    19.30
    Angelo Tonelli e Davide Susanetti
    Sulle tracce della sapienza greca 
    Un viaggio nella sapienza greca, in compagnia di Angelo Tonelli, grande studioso di mistica pagana, traduttore, tra i massimi conoscitori del pensiero di Empedocle, e Davide Susanetti, docente di letteratura greca, studioso dei misteri Eleusini, di Platone e traduttore dei tragici greci.

    21.30
    Roberto Latini legge Mariangela Gualtieri
    La delicatezza del poco e del niente
    Pluripremiato autore, attore e regista del teatro italiano, Latini legge Mariangela Gualtieri in un concerto poetico per voce sola in cui il protagonista dà voce ad alcune delle composizioni più intense della poetessa cesenate.

    29 LUGLIO
    19.30
    Riccardo Mondo e Luigi Turinese
    L’immaginazione risvegliata. Caro Hilmann…
    I curatori del volume collettaneo “Caro Hilmann…” raccoglie alcune voci significative della psicologia analitica e della cultura italiana che scrivono a James Hillman – figura prestigiosa e carismatica, l’allievo più significativo di Carl Gustav Jung – presentandogli ricordi personali, interrogativi, proposte, ma anche perplessità e dissensi.

    21.30 
    Claudio Collovà 
    The Waste Land Suite
    Dopo cento anni esatti dalla pubblicazione del 1922, una dovuta celebrazione è dedicata a “La terra desolata” di Eliot presentata da Claudio Collovà. Con le musiche originali tratte dal suo fortunato spettacolo del 2002, composte e suonate dalla Waste Band di Giacco Pojero e Nino Vetri, con Giuseppe Rizzo come sound designer ed elettronica dal vivo.

    30 LUGLIO
    19.30
    Alessandro Deho’ e Davide Brullo
    Il nuovo alfabeto del sacro
    Dalla A alla Z ridire il mondo, il nostro stare nel perimetro sacro del mondo. Scoprirci nella ferita dell’essere, rivelarci umani, sempre assetati di assoluto. Dire parole che sono cose, che tagliano e segnano mondi.

    21.30
    Juri Camisasca
    Adunanza mistica
    La musica di Juri Camisasca, cantautore che ha costruito uno straordinario percorso artistico con felicissime collaborazioni tra le più importanti della musica italiana.

    31 LUGLIO
    19.30
    Andrea Scarabelli ed Eduardo Zarelli
    Metafisica dell’ecologia. Il ritorno degli antichi dei

    21.30
    Anna Maria Hefele
    Sound of Wonder
    Una delle più importanti specialiste di canto armonico siberiano, acclamata in tutto il mondo per le sue capacità vocali, in concerto con Wolf Jansha alla jew’s harp. Di origini tedesche la Hefele vanta importanti collaborazioni internazionali, e il suo concerto, un viaggio immersivo nelle più affascinanti tradizioni musicali, conclude la parte di Ierofanie a Giardini Naxos.

  • Fiera Didacta per la prima volta in Sicilia, a Misterbianco nel 2022

    Fiera Didacta per la prima volta in Sicilia, a Misterbianco nel 2022

    Ancora una notizia legata al mondo fieristico per Misterbianco, dopo l’annuncio del nuovo polo fieristico che sarà inaugurato a settembre. Nel 2022 sarà infatti la cittadina etnea, storicamente legata al mondo dell’innovazione, a ospitare Fiera Didacta. La convention è il più importante appuntamento dedicato al mondo della Scuola, dell’Università, della Formazione e della Ricerca scientifica.

    Le date sono già state fissate: dal 20 al 22 ottobre prossimi e sarà la prima volta per la fiera di settore in Sicilia. Solitamente è infatti organizzata a Firenze e strutturata in due livelli. Un’area espositiva, che coinvolge la lunga filiera delle aziende che lavorano nel mondo della scuola e della formazione. E poi un’attività dedicata agli eventi: convegni e seminari che spaziano dall’area tecnologica a quella scientifica e umanistica, fino allo spazio d’apprendimento.

    Musumeci: “Fiera Didacta importante occasione per il settore”

    Didacta Fiera

    Stavolta invece sarà la Sicilia a ospitarla, in collaborazione con la Regione Siciliana. Lo ha annunciato il presidente della Regione Nello Musumeci, il quale lo ha proposto agli organizzatori di Fiera Didacta Italia. La manifestazione è tornata lo scorso maggio in presenza a Firenze, dopo due anni di stop legato alla pandemia. L’idea è stata dunque quella di organizzare nell’Isola una edizione spin-off, nel solco di Didacta International, il più importante evento mondiale del settore scolastico, che da oltre 60 anni si svolge in Germania.

    «Far incontrare la comunità scolastica siciliana durante un evento di altissimo livello, unico nel suo genere – afferma il governatore siciliano – è per noi motivo di grande orgoglio. Fiera Didacta Sicilia, rivolta in particolare al corpo docente e ai professionisti del settore, sarà occasione di progettualità e confronto a sostegno della scuola del futuro e della formazione innovativa dei nostri insegnanti. Ma sarà anche momento di  lancio del Progetto regionale, nell’ambito del Progetto nazionale “Scuole 4.0”. Un impegno significativo della Regione al quale, ne sono certo – conclude Musumeci – corrisponderà una partecipazione altrettanto importante di pubblico ed addetti ai lavori».

    Aricò: “Lavoriamo da mesi a un progetto ambizioso”

    «Da mesi lavoriamo, insieme agli organizzatori di Fiera Didacta Italia – sottolinea Alessandro Aricò, assessore regionale alla Istruzione e alla Formazione – per l’organizzazione dell’evento che avrà un Comitato organizzatore regionale, sulla falsariga di quello nazionale. Oltre alla Regione Siciliana, ne faranno parte, tra gli altri, Firenze Fiera, il Ministero dell’Istruzione, Indire, l’Ufficio scolastico regionale, gli atenei siciliani, Didacta International. È un progetto ambizioso, ormai di prossima realizzazione, che per la prima volta vedrà la Sicilia protagonista. E per questo – aggiunge Aricò – ringrazio gli organizzatori di Didacta Italia, che hanno subito aderito alla nostra richiesta, mettendo a disposizione della comunità scolastica siciliana un format di grandissimo successo».  

    Fiera Didacta 2019

    Fiera Didacta Italia ha l’obiettivo di favorire il dibattito sul mondo dell’istruzione tra gli enti, le associazioni e gli imprenditori, per creare un luogo di incontro tra le scuole e le aziende del settore. La manifestazione è rivolta a tutti i livelli di istruzione e formazione : nido, scuola dell’infanzia , primaria , secondaria di primo e secondo grado , istituti professionali ITS, università , istituti di ricerca scientifica e di formazione professionale , oltre a imprese e addetti ai lavori.

  • Emergenza rifiuti Catania: ancora ritardi

    Emergenza rifiuti Catania: ancora ritardi

    Siamo ormai in piena stagione turistica. Dopo anni di emergenza sanitaria, tutto il mondo sta riprendendo a correre come prima, forse più di prima, proprio per quanto abbiamo perduto in questi anni. Eppure, l’emergenza rifiuti a Catania sembra non riuscire a rientrare e rischia di penalizzare fortemente la stagione. Da settimane ormai continuano a crearsi cumuli di spazzatura in diverse zone della città. Sebben qualche progresso sia stato fatto, la quantità di rifiuti rimossa non ha ancora permesso alla città di tornare al regolare svolgimento.

    Nel frattempo, il web come sempre non ha tardato a segnalare quanto avvenuto. Così, i possibili turisti della città sono stati avvisati e redarguiti a dovere, una pessima pubblicità per il circondario etneo. Il riferimento è anche al caldo asfissiante che, con la sua complicità, permette agli effluvi maleodoranti di spandersi con ancor maggiore virulenza.

    Emergenza rifiuti Catania, troppo lenti i progressi

    Catania sporca

    La prospettiva è sempre virtuosa, ovvero quella di portare l’intera città alla raccolta differenziata. Dal 20 giugno è attiva la raccolta a domicilio, con i rifiuti separati nei sacchetti, anche nelle zone di Nesima Inferiore – Cibali – Borgo Sanzio. Come sempre, bisognerà prestare attenzione al calendario settimanale e alle modalità indicate nei volantini che sono in fase di distribuzione a domicilio.  

    Come segnalato sul sito del comune, questo permetterà la rimozione dei cassonetti finora presenti nelle citate zone. Molto spesso questi ultimi infatti sono stati trasformati in micro-discariche. Purtroppo, il fenomeno che si è maggiormente registrato è quello di residenti afferenti alle più svariate zone della città che conferivano, senza alcun riguardo verso i criteri della differenziata, i loro rifiuti in qualsiasi cassonetto.

    «Dopo Picanello, Ognina e Lungomare, zone in cui sono già stati rimossi i cassonetti e due settimane è partita la raccolta porta a porta -ha commentato l’assessore all’ecologia e alla Polizia Locale Andrea Barresi- nel Lotto Centro si prosegue a Nesima Inferiore, Cibali e Borgo Sanzio, per aumentare i livelli di rifiuti differenziati complessivi della città, che già oggi si aggirano al 25%, grazie ai buoni risultati raggiunti nei lotti Sud e Nord, con valori medi che si attestano al 42%.»

    «Stiamo in delicata fase di trapasso da un vecchio a uno sistema, augurando che non vi siano altre emergenze causate dalle discariche; protagonisti di questa fase sono soprattutto i cittadini, chiamati a collaborare per accelerare questa rivoluzione virtuosa. Anche in queste zone – ha concluso Barresi – saranno aumentati i controlli serrati della Polizia Municipale, irrogando le sanzioni stabilite, affinché sia chiaro a tutti, che aumentare i livelli della raccolta differenziata è un obbligo ineludibile per la nostra comunità cittadina che deve assolutamente migliorare la pulizia degli spazi pubblici».

    Raccolta differenziata Catania: dal 1 settembre 100% porta a porta

    Sarà il consorzio Gema a gestire il lotto Centro, che riguarda circa 50 mila abitanti e oltre diecimila utenze. Il consorzio si è aggiudicato la gara settennale della parte più popolosa e grande di Catania.

    Raccolta differenziata Catania

    Novità in vista anche per quanto concerne la transizione dai cassonetti di prossimità alla raccolta porta a porta. Sembra infatti che, anche per il lotto Centro, sia vicina la dismissione totale dei cassonetti. Dal prossimo 1 settembre si passerà alla raccolta differenziata integralmente servita con il sistema del porta a porta, che comporta un corrispettivo ulteriore incremento della raccolta differenziata dei rifiuti, più igiene, meno costi e rispetto per l’ambiente. Un passo avanti anche contro l’emergenza dei rifiuti a Catania.

    Catania, l’attacco di De Luca: “perché la città non ha ancora un sindaco?”

    Nel frattempo, Catania registra anche l’accusa di Cateno De Luca, leader di Sicilia Vera. L’ex sindaco di Messina, ora candidato alla presidenza della Regione Siciliana e per questo impegnato in un tour che lo vedrà girare fra le province per spiegare il suo progetto politico, ha parlato al 4 Spa Resort di Acicastello.

    «Catania rappresenta oggi l’esempio di ciò che la politica non deve fare. – ha esordito De Luca. È una città ostaggio della mala politica. Senza un sindaco e senza prospettive nel silenzio assoluto della destra e della sinistra che non hanno voluto le elezioni. Mi chiedo se la seconda città per importanza della Sicilia e nelle prime dieci d’Italia meriti di essere trattata così.»

    De Luca ha poi incalzato «Perché continua a non avere un sindaco? Perché Catania deve continuare ad essere lo scenario di equilibri che servono solo a tenere in vita personaggi frutto di suggestioni, ma che non rappresentano più nulla. Io a Messina mi sono dimesso a febbraio prendendomi la responsabilità di andare al voto. L’ho fatto per portare avanti un progetto politico che porti il vero cambiamento in tutta la Sicilia, ma soprattutto l’ho potuto fare perché ero certo che, avendo amministrato bene, i messinesi ci avrebbero ridato la loro fiducia. Forse, anzi sicuramente, gli attuali amministratori catanesi non hanno la stessa certezza. Catania si deve liberare da questi personaggi. Questa città merita di essere amministrata. Il nostro progetto politico mira alla costruzione di una nova classe politica e dirigente. Non basta affermare di esserci, bisogna metterci la faccia.»

  • Il progetto di Pelligra per il Calcio Catania

    Il progetto di Pelligra per il Calcio Catania

    A qualche giorno di distanza dal suo insediamento ufficiale e dalla sua presentazione ai tifosi, comincia a prendere forma il progetto di Pelligra per il Calcio Catania. D’altronde, nel calcio di oggi è necessario averne uno e pianificare a lungo termine. L’epoca dei grandi presidenti-mecenati, che investivano corposamente risanando le ingenti spese con iniezioni di patrimonio personale, è finita da un pezzo (quantomeno in Italia). E del resto, non siamo proprio sicuri sia stato un modello virtuoso, visto che presupponeva appunto continui gettiti di denaro senza che vi fosse necessariamente raziocinio dietro.

    Pelligra municipio

    Le dichiarazione di Pelligra e del suo braccio destro Scibilia invece fanno bene sperare per il Catania. Intervistato ai microfoni de Il Catanista, Scibilia ha riportato come Pelligra abbia già le idee chiare. « Dopo l’esperienza non fortunosa con Tacopina, ho sempre tenuto gli occhi aperti sullo sviluppo della situazione a Catania. Ho avuto diversi interessamenti ma nessuno aveva quelle caratteristiche necessarie per poter approfondire la questione. Due settimane fa, attraverso un contatto comune si è materializzata questa possibilità ed abbiamo incontrato il dott. Pelligra al quale ho presentato le caratteristiche per un eventuale progetto a Catania. Pelligra, ci ha chiesto di approfondire ed andare avanti per capire se ci fossero gli elementi per partecipare.»

    Il progetto di Pelligra per il Calcio Catania e Catania

    «Il progetto parte dall’area sportiva – spiega Scibilia – per allargarsi, successivamente, a carattere imprenditoriale e sociale portando un beneficio al territorio. In particolar modo, lavoreremo sulla disabilità psichica e motoria in considerazione delle strutture che avremo intenzione di acquisire successivamente e su altri servizi non presenti ancora in città. Capire quali sono le esigenze della città per creare progetti che possano dare soddisfazione a tutti. Gli obiettivi sono quelli di risalire le categorie più velocemente possibile arrivando fino in Serie A. Tutto questo, sarà possibile, se si rema tutti dalla stessa parte. Devo fare, inoltre, un plauso all’amministrazione comunale per aver emanato il bando per la ristrutturazione del Massimino. Il dott. Pelligra vorrebbe realizzare un intervento di restyling dello stadio trasformandolo in un luogo di aggregazione per i tifosi del Catania e per i ragazzi più giovani».

    Massimino catania

    «C’è un’apertura – conclude Scibilia – ed una volontà di coinvolgere anche i tifosi per un azionariato popolare, anche se in Italia non è semplicissimo realizzarlo. Per quanto riguarda i nomi di papabili ruoli in dirigenza o nell’organigramma sportivo, non mi piace anticipare le cose pertanto non abbiamo contrattualizzato nessuno perché ancora non esiste nemmeno la società. Se il comune dovesse scegliere noi, ci attiveremo e quelle che ad oggi sono state delle interlocuzioni potranno diventare realtà»

    Pelligra “Progetto sì, ma anche scelta di cuore”

    Intervistato ai microfoni di Sky, Pelligra ha però lasciato intendere come “oltre al progetto ci sia di più”. Non solo quindi la volontà di puntare su una linea green di giovani, quella di investire sulla città e sul Massimino. La nuova massima carica del Calcio Catania ci ha tenuto a precisare come la sua sia anche una scelta di cuore, che lo avvicina così ai presidenti “vecchio stile”.

    «L’idea non è per il Pelligra Group – ha dichiarato il nuovo presidente – Ma per la gente. E per le generazioni future. Non è per interesse personale, ma per tutti. Sono un uomo d’affari, sì. Ma il primo obiettivo in questa missione sarà portare avanti un club che possa durare per le prossime generazioni: aiutare a crescere. È nel mio DNA tutto questo, ma ho visto anche tanto potenziale: la gente di Catania vive il calcio. Con mio nonno e mio padre ci alzavamo presto al mattino per vedere le partite. In Italia è parte della vita di tutti i giorni»

    « Lo fazzu per mio nonno, per i miei genitori, per tutti i siciliani che hanno voglia di calcio. Molti mi chiedono come mai voglio cominciare dalla D e non da altre parte: è una sfida. La gente di Catania è vera, è di cuore. E io sono della vecchia scuola: mi hanno sempre insegnato che devi lavorare con fatica per ottenere qualcosa. Uno dei sogni che ho, da quando sono piccolo, è sempre stato quello di tornare in Italia: amo il clima temperato, che è quello della Sicilia. Mi comprerò una casa a Catania, la gente qui mi capisce: quando torno qui, mi parla, mi sento a casa. Mi piace stare qui. Il mio sogno, il mio piano, è di avere una base anche qui, dove sono le mie radici»

  • Concorsi Sicilia nuovi bandi e come partecipare

    Concorsi Sicilia nuovi bandi e come partecipare

    Il periodo che tutte le famiglie italiane stanno affrontando è certamente ostico. Mentre le famiglie fanno i conti con rincari dell’energia e aumento del prezzo dei beni, specialmente la benzina, il lavoro scarseggia. Un problema annoso, quello che affligge specialmente il Sud Italia. Per questo siamo sempre contenti quando possiamo segnalare dei concorsi in Sicilia presso l’amministrazione pubblica. Nella fattispecie, si tratta di alcuni annunci tratti dall’ultima Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, resa pubblica lo scorso 24 giugno 2022.

    Offerte lavoro Catania Misterbianco e San Gregorio di Catania

    aula vuota concorso

    In provincia di Catania troviamo offerte di lavoro che riguardano Misterbianco e San Gregorio di Catania. Per il primo, la Gazzetta riporta tre concorsi pubblici, valutati per titoli ed esami, volti alla copertura di 10 posti di direttore. In particolare:

    • 5 posti cat. D, posizione economica D1, profilo di direttore tecnico;
    • 3 posti cat. D, posizione economica D1, profilo di direttore amministrativo;
    • 2 posti cat. D, posizione economica D1, profilo di direttore contabile.

    Si assume a tempo pieno e indeterminato. Occorrerà presentare le relative domande di partecipazione entro 30 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso in questione all’interno della già citata Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.

    È così avviata l’attesa campagna di concorsi e reclutamento per rafforzare e rinnovare l’organico dell’ente guidato dal sindaco Marco Corsaro.

    “Potenziare il nostro personale era un impegno a cui questa amministrazione ha lavorato fin dai primi giorni dopo il nostro insediamento – commenta il primo cittadino – per porre rimedio a quelle carenze d’organico che soffriamo da tempo. Oggi tornare ad assumere al Comune, dopo almeno un ventennio, è un risultato straordinario. Davanti a noi, fra le altre cose, ci attende il massiccio lavoro di programmazione e progettazione per investire al meglio i fondi del PNRR. In questo senso, Misterbianco non può permettersi di rimanere indietro, potenziando il proprio bacino di personale per sfruttare al meglio ogni opportunità”, sottolinea il sindaco Corsaro.

    “L’impegno della mia amministrazione va avanti – conclude il sindaco – e nelle prossime settimane adotteremo un nuovo piano del fabbisogno del personale, in sinergia con i sindacati, che metterà il Comune nelle condizioni di avere più risorse in tutti i servizi”.

    L’obiettivo raggiunto è un segnale evidente del cambio di passo impresso dall’Amministrazione comunale, attuato nello specifico grazie all’impegno del 12 Settore Risorse Umane. “Voglio rivolgere un ringraziamento per la disponibilità e dedizione dimostrata – aggiunge il sindaco Corsaro – al responsabile di settore Angelo Siragusa, supportato dal servizio organizzazione e gestione giuridica del personale diretto da Gaetano Lo Monaco, coadiuvato da Maria Casella”

    Per ulteriori informazioni, si rimanda ai bandi integrali, resi pubblici anche nel sito istituzionale del Comune.

    San Gregorio di Catania

    Le nuove opportunità riguardano anche il Comune di San Gregorio di Catania: questo ha indetto un concorso pubblico,  per titoli ed esami, per la copertura di 3 posti di istruttore direttivo tecnico, categoria D1. Si tratta di un impiego a tempo parziale e determinato.

    Chiunque fosse in possesso dei requisiti minimi richiesti, indicati nel bando in formato integrale (disponibile sul sito del Comune in questione), è tenuto a presentare la domanda di partecipazione ed i documenti richiesti entro 30 decorrenti dalla data di pubblicazione del relativo avviso in Gazzetta.

    Concorsi Sicilia Messina Milazzo

    La Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana del 24 giugno 2022 include altri interessanti avvisi, relativi anche a Comuni di altre province. Per esempio per il Comune di Milazzo è stata indetta una procedura concorsuale con cui si punta ad assumere 2 istruttori direttivi tecnici (cat. D, CCNL comparto funzioni locali), a tempo pieno e indeterminato.

    In questo caso bisognerà affrettarsi: sarà possibile candidarsi entro 15 giorni decorrenti dal giorno successivo alla data di pubblicazione dell’avviso in Gazzetta, e comunque non oltre le ore 23:59.

    Concorsi Sicilia amministrazione pubblica San Mauro Castelverde

    Si ricerca 1 istruttore direttivo tecnico (ma con cat. D e posizione economica D1) anche a San Mauro Castelverde: per reclutarlo, è stato indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami. Si assume a tempo pieno e indeterminato.

    Anche in questo caso, il termine ultimo per la presentazione delle domande di partecipazione è fissato al trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.

    Anche in questi ultimi due casi, per ottenere ulteriori informazioni sulle opportunità, si rimanda ai bandi in formato integrale.

  • Covid19 contagi tornano a salire per colpa di Omicron BA.5

    Covid19 contagi tornano a salire per colpa di Omicron BA.5

    Si preannuncia una torrida estate. E questo non solo per le temperature record, che rischiano di fare segnare ovunque nuovi record. In Italia infatti sono tornati a crescere i contagi da Covid19, specialmente a causa della sottovariante Omicron BA.5. Ancora una volta siamo stati costretti a chiederci: cosa succederà adesso? E in cosa questa sottovariante è differente? Sappiamo che è molto contagiosa, ma tendenzialmente è meno pericolosa, cioè comporta sintomi molto meno gravi. Ovviamente più cresce il numero di contagi, più è probabile che emergano casi sintomatici.

    Nella maggior parte dei casi, nei soggetti vaccinati la variante Omicron BA.5 si manifesta come un’influenza, con raffreddore, febbre e dolori muscolari. Ma se il contagio si diffonde su larga scala aumentano i ricoveri anche se i casi gravi rimangono su percentuali basse. Sebbene quindi non sia necessario preoccuparsi eccessivamente per la variante Omicron BA.5, evitare ulteriori contagi è sempre consigliabile.

    Covid19 bollettino

    omicron5

    Sono 3.140 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 13.885 tamponi processati in Sicilia secondo il bollettino di ieri.

    Il giorno precedente erano 5.668.

    Il tasso di positività scende al 22,6% il giorno precedente era al 24,5%. La Sicilia è al sesto posto per contagi. Gli attuali positivi sono 98.609 con un aumento di 1.826 casi. I guariti sono 1.916 mentre 5 sono le vittime che portano il totale dei decessi a 11.231.
     Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 903, 38 in più rispetto al giorno precedente, in terapia intensiva sono 35, quattro in più rispetto al giorno prima.
     A livello provinciale si registrano a Palermo 1.102 casi, Catania 990, Messina 734, Siracusa 194, Trapani 169, Ragusa 216, Caltanissetta 184, Agrigento 121, Enna 37.

    In tutta Italia i nuovi contagiati sono 36.282. Ieri erano 71.947. Le vittime del virus sono 59, due in più rispetto a ieri. Eseguiti 129.908 tamponi, con il tasso di positività che si attesta al 28%, stabile rispetto a ieri. Sono 303 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 12 in più rispetto a ieri. Gli ingressi giornalieri sono 27. I ricoverati nei reparti ordinari sono 7.648, 436 in più di ieri. Gli italiani positivi sono attualmente 1.019.179, in continua crescita negli ultimi giorni. In totale sono 18.805.756 i contagiati dall’inizio della pandemia, mentre i morti salgono a 168.604. I dimessi e i guariti sono 17.617.973, con un incremento di 27.590.

    Covid19 contagi salgono cosa rischiamo

    omicron variante

    Siamo nel mezzo di una nuova ondata di Covid19 contagi, ma questa volta rischiamo di avere milioni di positivi “nascosti”, che non si autodenunciano o che non si isolano. E quindi di sottostimare – e di molto – il numero di contagi. È un problema.

    Ormai infatti sappiamo che un’epidemia non può essere valutata solo in termini di pericolosità dei sintomi, ma deve tenere conto del numero complessivo di persone che si infettano e di quanto il virus può mutare lasciandolo circolare liberamente.

    Questo per due motivi: sia perché anche basse percentuali di casi gravi significano numeri di ricoveri elevati se il contagio si diffonde su larga scala, sia perché nuove mutazioni in grado di evadere i vaccini potranno portare a nuove chiusure e limitazioni.

    In meno di 5 mesi Omicron ha fatto quasi 30 mila vittime, oltre il triplo dei morti di una tipica stagione influenzale. Presto però dovrebbe arrivare la prima versione del vaccino aggiornata su Omicron, in grado di potenziare la risposta immunitaria già presente.

    Nel frattempo, resta importante seguire le indicazioni che già conosciamo: indossare la mascherina nei luoghi chiusi o dove non c’è sufficiente ricircolo d’aria, comunicare alle autorità sanitarie quando si risulta positivi e – se non lo si è ancora fatto – vaccinarsi.

  • Catania Pride 2022: una marea arcobaleno invade le strade del centro

    Catania Pride 2022: una marea arcobaleno invade le strade del centro

    Nonostante le temperature altissime e il weekend, una marea arcobaleno ha invaso le strade del centro. Dopo due anni di stop a causa dell’emergenza sanitaria, la cittadina etnea è stata nuovamente protagonista col suo Catania Pride 2022. Associazioni di settore, ma anche sindacati, centri sociali, testimonial e soprattutto tanti, tantissimi cittadini: hanno scelto di manifestare tutti insieme. Il corteo si è snodato da piazza Cavour per poi proseguire in via Etnea, piazza Stesicoro, Corso Sicilia, Corso Martini delle libertà, piazza Papa Giovanni XXIII, viale Africa con arrivo al centro fieristico Le Ciminiere.

    Non solo però la coloratissima giornata di sabato, ma un programma ben più articolato. Il corteo è stata infatti la “punta dell’iceberg”, a conclusione di una settimana dedicata agli incontri in occasione del primo Pride Village, che si è svolto a Le Ciminiere.

    Pride Village Catania, alle Ciminiere si riflette

    Una risposta chiarissima a chi dice che il Pride è solo voglia di “mettersi in mostra”. Semmai, è anche voglia di mettersi in mostra e supportare la comunità Lgbt+. Quest’anno infatti il corte è stato appunto preceduto da quattro giorni di attività presso l’Area Anfiteatro Grande delle Ciminiere.

    Nel programma, workshop, presentazioni di libri, laboratori e proiezioni di film e corti, ma anche Dj set e lezioni di tango queer. Momenti fra i più disparati, che ricalcano appunto la diversità che il Pride vuole proteggere. E ovviamente, dibattiti, momenti di confronto per eccellenza, momenti di contrapposizione ma anche di rispetto.

    Pride 2022 Catania

    Una frase che sintetizza il senso di quest’evento è stata divulgata proprio dal documento politico del Catania Pride 2022. «Siamo marea e siamo senza confini, senza bordi e senza limitazioni: siamo infinitə, siamo grandə, siamo persone e lottiamo ogni giorno per confermare i nostri diritti e vivere senza costrizioni».

    Vladimir Luxuria: Rispondere alla discriminazione con l’allegria

     Per l’occasione è scesa in piazza anche l’attivista Vladimir Luxuria. L’ex deputata ha poi ricordato la vicenda di Cloe, l’insegnante che qualche settimana fa si è tolta la vita dopo essere stata demansionata a seguito del suo coming out. Allo stesso modo, Luxuria ha citato anche Sasha, il giovane catanese.

    «Vogliamo comunicare allegria, gioia di vivere e di esserci e di amare. Nonostante il Parlamento non faccia nulla per fare delle leggi contro l’omobitransfobia e nemmeno per il matrimonio ugualitario, noi non vogliamo perdere il buon umore. Lo dobbiamo a quelle persone che purtroppo non solo hanno perso il buon umore, ma hanno perso anche la voglia di vivere. Lo dobbiamo a Sasha, un giovanissimo ragazzo di Catania che si è tolto la vita. Lo dobbiamo a Cloe, insegnante trans che si è tolta la vita. Non dobbiamo lasciarci abbattere e cambiare l’umore da chi ci insulta e ci vuole discriminare. Dobbiamo rispondere sempre con i nostri colori, con la nostra allegria».

    Pride Catania 2022

    Armando Caravini, portavoce del Catania Pride 2022, ha invece sottolineato come la comunità sia compatta e motivata. «Siamo scesi in piazza per rivendicare con orgoglio la nostra esistenza ed anche i nostri diritti e, soprattutto, la nostra dignità. La comunità è unita: hanno partecipato alla manifestazione da ogni parte della Sicilia, non solo della provincia etnea. Ciò dimostra quant’è forte il senso di appartenenza. Non faremo mai un passo indietro. Tutto questo per raggiungere un unico, dirompente, obiettivo: non deve più esistere una società con cittadini e diritti di serie A e B. Siamo stati e continueremo a essere senza confini».

    Pride Catania 2022 contro violenza e guerra

    Non solo rivendicazioni Lgbt+ e la volontà di sensibilizzare verso una situazione che, ovviamente, non dev’essere al centro dei discorsi solo un mese l’anno. Il Pride è stato anche, in questo caso, l’occasione per protestare anche contro le guerre e la violenza. Tutte, indistintamente, come ci si aspetterebbe da una grande e popolata manifestazione di pace. Altissima l’affluenza, specialmente da parte dei cittadini: sempre secondo i dati riportati dal Pride Catania, sarebbero stati 20000 coloro che hanno preso parte al corteo.

    Un dato che certamente non può lasciare indifferenti e che testimonia una grande partecipazione.

    Catania Pride 2022
  • Prof. Giuseppe Giuffrida ginecologo: eccellenza catanese

    Prof. Giuseppe Giuffrida ginecologo: eccellenza catanese

    Oggi torniamo a parlare di eccellenze catanesi, professionisti ineccepibili che rappresentano l’apice nel loro settore e impreziosiscono la nostra città con la loro competenza. Oggi parliamo del prof. Giuseppe Giuffrida, medico ginecologo che opera proprio nella cittadina catanese.

    Chi è il prof. Giuseppe Giuffrida

    Catanese d.o.c., nato nel proprio all’ombra del Liotru nel 1957, il dott. Giuffrida ha mostrato sin da subito la sua vocazione laureandosi con il massimo dei voti e la lode nel 1981 presso l’Università degli Studi di Catania. La facoltà catanese, da sempre fra le più rinomate nel settore in Italia, costituì però solo il primo di molti passi. Nel 1983 ha frequentato la Clinica Universitaria di Port Royal di Parigi per perfezionarsi nella diagnosi prenatale, prima di tornare nuovamente a casa dove nel 1985 ha conseguito la Specializzazione in Ginecologia e Ostetricia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Catania, ancora una volta con il massimo dei voti e la lode.

    Il biennio 1985/86 lo ha visto impegnato nel Corso di perfezionamento post-laurea in diagnostica ad ultrasuoni in Ginecologia e Ostetricia presso la Clinica Ginecologica ed Ostetrica dell’Università di Chieti. Nel 1986 è vincitore di concorso per assistente ospedaliero di ruolo presso l’Ospedale S. Marta e S. Venera di Acireale.

    Nel 1987 ha frequentato il centro FIVET di Bologna diretto dal Dott. Luca Gianaroli, e poi nel 1989 la Clinica Universitaria Ginecologica di Lubiana. A partire dal 1998 a tutt’oggi è Responsabile Clinico del CRA dove si eseguono circa 300 cicli l’anno di procreazione medicalmente assistita ad alta tecnologia. Dal 2003 a tutt’oggi è Responsabile Clinico e Legale Rappresentante della Casa di Cura Lucina di Catania dove svolge la propria attività professionale eseguendo circa 500 interventi l’anno ginecologici ed ostetrici. Da luglio 2011 è Presidente della sezione Servizi Sanitari di Confindustria Catania.

    Prof. Giuseppe Giuffrida attività scientifica e di ricerca

    Oltre a dedicarsi con grande professionalità alla tua attività di medico ginecologo, come abbiamo visto il prof. Giuffrida è anche attivo in qualità di ricercatore. Nel settore medico è quanto mai rilevante un costante aggiornamento e la partecipazione in qualità di relatore o docente a numerosi corsi e congressi nazionali ed internazionali sono testimonianza tangibile dell’impegno accademico profuso dal prof. Giuffrida. Per le sue pubblicazioni rimandiamo al suo sito, anche per motivi di sintesi, visto il cospicuo numero.

    Sempre riguardo la sua carriera accademica, per due anni, dal 1989 al 1990, il prof. Giuffrida ha svolto la mansione di Funzionario Tecnico di ruolo (vincitore di concorso) presso la cattedra di Endocrinologia Ostetrica e Ginecologica dell’Università di Catania svolgendo attività clinica e didattica nei corsi ufficiali di Clinica Ostetrica ed attività tutoriali nei confronti di studenti del corso di laurea e specializzandi. Dal 1990 al 2000 è Ricercatore di ruolo (vincitore di concorso) presso la cattedra di Endocrinologia Ostetrica e Ginecologica dell’Università di Catania con incarico degli insegnamenti di “Tecniche di Fecondazione Assistita“ e “Tecniche di Chirurgia Ginecologica”.

    Come scegliere il ginecologo?

    Inutile sottolineare di quale ruolo delicatissimo stiamo parlando, anche perché a differenza di molti altri specialisti un ginecologo segue costantemente le sue pazienti. Non si parla mai abbastanza infatti di quanto questa figura sia fondamentale non solamente in presenza di particolari condizioni o patologie. Un ginecologo segue la sua paziente costantemente, effettuando visite di controllo anche in assenza di malattie. Questo rende fondamentale il rapporto paziente-cliente ed è proprio questo uno dei molti motivi per cui abbiamo scelto di parlare del dott. Giuseppe Giuffrida.

    La professionalità e la competenza per cui il dott. Giuffrida è noto e il suo ricco curriculum non basterebbero a esaurire il discorso. L’empatia e la sensibilità con cui il dott. Giuffrida si dedica alle sue pazienti mostra tutto il suo amore verso il suo lavoro, verso il quale mostra una vera vocazione.

    Bisogna aggiungere che anche per quanto riguarda una nascita, un ginecologo non è solo colui che si occupa meramente di aiutare la partoriente a dare alla luce. Piuttosto, è colui che ne segue passo passo la gestazione, sincerandosi costantemente dello stato di salute della madre e del piccolo. Un compito di straordinaria rilevanza, che ancora una volta vedere spiccare il dott. Giuffrida per professionalità e abnegazione.

    Dott. Giuseppe Giuffrida contatti

    A conclusione della presentazione di quello che riteniamo essere, noi tutti della redazione di Cataniablog.it, uno dei più esimi dottori di Catania ci sembra giusto segnalare come reperirlo in caso di necessità. Il dott. Giuffrida riveste il ruolo di Amministratore unico del centro CRA – Centro di riproduzione assistita – a Catania.

    CRA

    È inoltre Direttore sanitario di Ginecologia e Ostetricia presso G2Medica – Catania e referente medico per Ginecologia e Ostetricia presso la Casa di Cura Lucina – Catania. Potete parlare con la segreteria di G2Medica, centro diagnostico, al 095 53 05 41, scrivere un mail segreteria@g2medica.it o visitare il sito www.g2medica.it. I recapiti telefonici del Centro di Riproduzione Assistita sono invece: 095.436595 o 095.436628, mentre si può scrivere alla mail cragroup@gmail.com o visitare il sito web www.cragroup.it. Per la casa di cura Lucina il numero del centralino è il seguente: 095-536485, Email info@casadicuralucina.it, sito web: www.casadicuralucina.it.

  • Pelligra è il nuovo presidente del Calcio Catania

    Pelligra è il nuovo presidente del Calcio Catania

    Finalmente possiamo dirsi concluso un capitolo triste della storia del Calcio Catania. Si riparte e lo si fa con una proprietà che sembra in grado di offrire ai rossazzurri buone prospettive di crescita. Ieri mattina l’imprenditore si è presentato al municipio, dove ha ricevuto l’incarico dal sindaco facente funzioni Barbagallo. «Sono davvero felice di essere qui, orgoglioso e motivato per quello che faremo nell’immediato futuro. – da detto Pelligra – I miei investimenti abbracceranno anche tutto ciò che ruota attorno al calcio, ma la priorità è il club. La fase di ricostruzione sarà lunga, difficile e molto impegnativa ma ho una squadra di collaboratori validi al fianco e non vediamo l’ora di lavorare.»

    Lo stesso imprenditore ha scelto di mantenere il riserbo sul nuovo team che guiderà gli etnei, ma ha voluto precisare la volontà di riportarli in auge. «Catania è una grande opportunità e una responsabilità. Lavoreremo sodo per avere risultati. Vogliamo creare una squadra fatta di gente che mostri senso di appartenenza. Vogliamo una squadra di leggende, vogliamo spingerci il più in alto possibile. Vorrei che la gente capisse che siamo qui per restare a lungo e fare qualcosa di buono per questa terra che, come ormai sapete, è anche la terra d’origine dei miei famigliari.»

    Scibilia: “Piani anche per Torre del Grifo”

    torre del grifo

    Ieri, al fianco di Pelligra, l’advisor Dante Scibilia ha precisato le prossime mosse del gruppo. «Abbiamo avuto già un approccio col presidente federale Gabriele Gravina – ha detto il braccio destro di Pelligra – ma anche con i funzionari che seguono l’itr per l’iscrizione del Catania alla Serie D in sovrannumero. Costituiremo una società, l’8 luglio la Figc valuterà i ricorsi per le riammissioni delle società che sono state eventualmente escluse e intanto seguiremo il nostro percorso».

    Ancora Scibilia ha confermato come la struttura di Torre del Grifo interessa al gruppo Pelligra. «Ci sono stati incontri con la Curatela per conoscere particolari sulla struttura e non solo sulle condizioni attuali che sembrano trascurate. I campi sono in abbandono da tre mesi, vorremmo individuare il modo di intervenire anche sul piano economico individuando un punto d’incontro».

    Anche lo stesso Pelligra ha rimarcato l’interesse per Torre del Grifo, precisando però come la scelta di Catania sia stata legata a fattori anche emotivi. «Catania scelta imprenditoriale ma anche di cuore, il mio sangue è siciliano. Nelle prossime 2-3 settimane riveleremo tutti i nomi che comporranno l’organigramma del Catania. Torre del Grifo? E’ un’opportunità che consideriamo, ma richiederà del tempo. Stiamo aspettando che coloro che operano nel campo dell’amministrazione ci diano le direttive. Il logo del Calcio Catania da recuperare? Per noi è importante, come lo è per la gente. Vogliamo recuperarlo. Metterò i colori sociali del Catania nella mia cravatta. Derby col Palermo magari in Serie A? Anche in Australia c’è questa tradizione dei derby, vorrei che possa esserci anche qui l’opportunità di vivere qualcosa di leggendario.»

    Pelligra al Massimino, l’abbraccio dei tifosi

    Calcio Catania lavori allo stadio

    Nonostante la giornata afosa, che non ha risparmiato nessuno, alle 18.30 il nuovo presidente si è recato allo stadio Massimino. La nomina è infatti coincisa con la giornata dell’orgoglio rossazzurro, celebrata dai gruppi organizzati delle curve Nord e Sud. Accoglienza incandescente per il nuovo Presidente, con cori e applausi, che testimoniano la fame dei tifosi e le speranze risposte nel nuovo presidente. «Una grande emozione entrare in questo stadio storico – ha ammesso Pelligra – e suscitare questo entusiasmo. Sono felice per i tifosi, so che ci stanno vicini, il nostro lavoro è già cominciato e speriamo davvero di riportare il Catania in alto. Molto in alto.»

    E proprio l’imprenditore ha dato il calcio d’inizio della gara tra vecchie glorie e ragazze del Catania girl. Passerella sulla pista di atletica invece per i ragazzini delle scuole calcio.

  • Siccità Sicilia c’è preoccupazione

    Siccità Sicilia c’è preoccupazione

    Stiamo andando incontro a una delle estati che sta facendo registrare valori record in termini di temperature. Al contempo, com’è facile prevedere, il numero delle precipitazioni langue. Chiaramente parliamo di due fenomeni ovviamente connessi al cambiamento climatico, che sta portando non a semplici annate anomale, ma a un crescendo di anni consecutivi in cui i dati vanno progressivamente peggiorando. Se ciò ha già messo in crisi gli altri stati, anche in Italia e c’è preoccupazione persino in Sicilia per la siccità.

    Qualche giorno fa il Presidente del PD Enrico Letta ha chiesto a gran voce l’intervento dello stato e lo stato di emergenza proprio per i rischi legati alla siccità. Nel Nord Italia, specialmente in Piemonte e Lombardia, dove la situazione appare più grave, la siccità rischia di fare danni ingenti specialmente nel settore agricolo. Il comparto cerealico del Piemonte ha già annunciato perdite che rischiano di non far chiudere moltissime attività. Lo stato di emergenza non sarebbe infatti sufficiente.

    Siccità Sicilia: situazione non critica ma si monitora

    Emergenza acqua sicilia

    Come dichiarato dal presidente Musumeci, «La crisi idrica che allarma le regioni del Nord Italia per fortuna non presenta gli stessi valori in Sicilia. Tuttavia, dobbiamo essere pronti a qualunque evenienza. Quello che abbiamo fatto in questi cinque anni per far fronte alla penuria d’acqua, nei centri urbani e nelle campagne, non ha precedenti in termini di iniziative e di risorse stanziate». 

    In ogni caso, Musumeci ha convocato un vertice per verificare la situazione siccità in Sicilia. Nel corso dell’incontro sono state analizzate le criticità legate all’attuale sistema di erogazione idrica per uso irriguo e alla grave situazione di emergenza che si è determinata. Numerose aziende agricole e altri operatori economici del territorio, unitamente ai sindaci, hanno paventato seri e ingenti danni alle colture e all’intero ciclo produttivo, a causa della mancata irrigazione, e hanno chiesto un intervento tempestivo al governo regionale.

    Gli interventi sulla diga Rosamarina

    Siccita Sicilia vertice musumeci

    In particolare, il discorso di è incentrato sulla diga Rosamarina, per la quale sono stati previsti degli interventi della Protezione civile regionale. Si tratta di riparazioni d’emergenza di condotte , che dovrebbero garantire a tutto il territorio circostante la distribuzione dell’acqua dell’invaso Rosamarina.

    Hanno preso parte all’incontro in questione il capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, il segretario dell’Autorità di Bacino, Leonardo Santoro, i rappresentanti del Consorzio di bonifica ed i rappresentanti dell’assessorato dell’Energia, i sindaci di Campofelice di Roccella Michela Taravella, Cerda Salvatore Geraci, Sciara Roberto Baragona, Lascari Francesco Schittino, Collesano Giovanni Battista Meli, in rappresentanza dei Comuni interessati, tra i quali anche Termini Imerese e Scillato.

    “A breve termine l’intervento della Protezione civile regionale permetterà di supportare, con risorse e mezzi adeguati, le attività di riparazione in corso di esecuzione da parte del Consorzio di bonifica. – Ha affermato l’assessore Cordaro – al fine di agire su più fronti e far arrivare nell’immediato l’acqua al territorio. Inoltre, per poter contare su una migliore e più affidabile programmazione, tenendo conto delle reali esigenze degli operatori del comparto agricolo e dei tanti settori economici, già dal mese settembre ci adopereremo per elaborare delle soluzioni efficaci e concretamente realizzabili nel 2023, attraverso interventi strutturali che possano superare i problemi dovuti alla vetustà e all’inefficienza dell’adduttore principale”.

    Il punto su come evitare la siccità in Sicilia

    Siccita Sicilia emergenza

    Durante il vertice si è comunque affrontato l’argomento a 360°. Il vertice ha segnalato come, in virtù dei dati oggi in possesso della Regione, non ci sia un immediato rischio siccità in Sicilia. Esistono tuttavia criticità che rischiano di far insorgere tale condizione.

    E’ complesso per la Regione occuparsi del cambiamento climatico e della conseguente diminuzione delle precipitazioni. Quello che si deve cercare di fare è certamente intervenire sul livello strutturale delle reti di distribuzioni. Limitare gli sprechi è la parola d’ordine. Inoltre, tutti i partecipanti al vertice hanno concordato sulla necessità che il Parlamento regionali approvi velocemente la riforma dei ​Consorzi di bonifica.

    “Riformare i Consorzi di bonifica – sottolinea il governatore – è sempre stata una priorità per il mio governo. Abbiamo varato una proposta di riforma che prevede non solo che la gestione torni agli agricoltori, ma che ci sia, da parte della Regione, una graduale riduzione del debito accumulato in decenni e la riqualificazione della rete di distribuzione dell’acqua, mai sostituita in sessant’anni. È urgente che l’Ars approvi questa legge, per dare concretezza a un cambio di passo definitivo atteso da tempo da tutto il mondo agricolo siciliano”.

  • L’orto Botanico di Catania

    L’orto Botanico di Catania

    L’orto botanico di Catania è un meraviglioso giardino, un patrimonio naturalistico di straordinaria bellezza che conserva fiori e piante provenienti da tutto il mondo.
    Realizzato dagli interventi architettonici di Mario Di Stefano su commissione di Francesco Tornabene, quest’orto botanico si presenta ad oggi come un luogo senza tempo: una perla rara al cui interno vivono i profumi, le essenze e i colori di culture lontane.

    La struttura dell’orto botanico

    Esso si estende all’interno di un perimetro di sedicimila metri quadrati, a circa settantacinque metri sopra il livello del mare. Le stradine che s’intersecano al suo interno – fatte di pietra lavica, data la vicinanza dell’Etna -, più che una passeggiata, creano una vera e propria visita guidata che permette al visitatore di apprezzare tutte le bellezze che il museo offre.
    Per quanto concerne la struttura interna, l’orto botanico è suddiviso in due sezioni: Hortus Generalis e Hortus Siculus.

     

    • RESPONSABILI
      Responsabile scientifico: Gian Pietro Giusso del Galdo (g.giusso@unict.it)
      Attività educative: Associazione Officine culturali (info@officineculturali.net)
    • ORARI Tutto l’anno escluso domeniche e festivi
      Aprile – Settembre:
      lunedì – venerdì: 8.00 – 20.00
      sabato: 8.00 – 13.00
      Ottobre – Marzo:
      lunedì – venerdì: 9.00 – 17.00
      sabato: 8.00 – 13.00
      L’ingresso è consentito fino a un’ora prima della chiusura
    • INGRESSO LIBERO
      Attività per le scolaresche: come da offerta educativa
    • BOOKSHOP No
    • SUPERFICIE 16000 mq
    • VISITE GUIDATE su prenotazione
    • INDEX SEMINUM


    orto botanico

    Hortus Generalis
    Con un’estensione di tredicimila metri quadrati, l’ Hortus Generalis è l’area dedicata alla conservazione delle piante esotiche. Da un punto di vista architettonico, questo spazio si presenta con uno stile formale d’epoca tardo-rinascimentale. Due vialoni principali attraversano l’intera sezione creando una perfetta suddivisione geometrica degli spazi. L’occhio viene catturato dall’ordine e dall’equilibrio; lo sguardo si lascia guidare da statue, fontante che creano giochi d’acqua, alberi e cespugli. In tutto, quest’area contiene ventidue settori e tre vasche circolari che consentono la coltivazione delle piante di natura acquatica. I due settori più suggestivi dell’Hortus Generalis sono quello delle palme e quello delle piante succulente.

    Hortus Siculus
    Quest’area è il fiore all’occhiello dell’intero complesso.
    Realizzata nel 1865 da Mario Coltraro col desiderio di ricreare l’ambiente naturale isolano, l’Hortus Siculus è una riserva floreale che ripropone su scala ridotta la vegetazione spontanea della Sicilia. Al suo interno sono presenti specie di piante protette e a rischio estinzione – come nel caso della Zelkova sicula -, oppure boschi in miniatura, macchie mediterranee, ambienti dunali e umidi.

    Il complesso monumentale dell’Orto Botanico

    È il punto focale dell’intera struttura. Entrando dall’ingresso principali, due linee ortogonali guidano il nostro sguardo fino al complesso monumentale.
    Si tratta di un vero e proprio capolavoro architettonico realizzato da Mario Di Stefano durante la prima fase del progetto. L’edificio è Neoclassico: una gradinata in marmo e un magnifico colonnato in stile ionico lo slanciano, mentre dei soffitti a cassettoni gli danno un tocco di naturale raffinatezza.

    Il Tepidarium
    Lasciandosi guidare dai viali ortogonali che suddividono lo spazio interno del giardino, si giunge dinnanzi al Tepidarium: una grande serra che custodisce oltre centosessanta specie di piante vegetali, ornamentali, o di tipo alimentare (caffè e papaia).
    La sua struttura, fatta in ferro e cristalli, emula la Serra Carolina di Palermo.
    Nel 1958, in seguito ai bombardamenti e ai danni causati dalla Seconda Guerra Mondiale, il Tepidarium venne demolito. Fortunatamente la struttura è stata restaurata e inaugurata nel 2008.
    Oggi è di nuovo possibile visitare il Tepidarium. Esso si presenta con l’aspetto originario voluto da Tornabene ed è accessibile a tutti.

    L’orto botanico di Catania come luogo di cultura e svago

    In questa città l’orto botanico svolge un ruolo importantissimo, in quanto è un luogo di commistione tra fasce sociali e aree d’interesse diverso.
    Il complesso, di proprietà dell’Università degli studi di Catania, è il punto di riferimento di migliaia di studenti delle facoltà del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali. Per questo motivo, i suoi viali principali sono spesso affollati da giovani ambientalisti che vivono con rispetto la natura e si impegnano per salvaguardarla.

  • Manifestazione d’interesse Calcio Catania: inizio settimana decisivo?

    Manifestazione d’interesse Calcio Catania: inizio settimana decisivo?

    Ancora tutto da scoprire il futuro della società etnea, che durante lo scorso campionato è fallita e non è riuscita a riprendersi – tanto da lasciare incompiuta la partecipazione anche alla serie C. Dopo la chiusura dei battenti, un nuovo inizio con la manifestazione d’interesse per il Calcio Catania del 18 giugno. All’appuntamento si sono presentati in 5, un numero che fa ben sperare i tifosi catanesi, scottati anche dalla beffa dell’inconcludente Mancini.

    Nuove speranze per un nuovo inizio dunque, con i 5 candidati (e non quattro, come inizialmente detto dal comune). Le manifestazioni d’interesse provengono da: Luigi Ferlito per conto di Fabio Maestri; Gioacchino Amato per conto di Mmr Cinema; Dante Scibilia per conto di Pelligra Group Pty Ltd; Luca Giovannone per conto di Osmosi Spa; Antonello Mascali.

    Scibilia: “Catania torni a pensare in grande”

    calcio catania logo

    Intervistato ai microfoni di SalaStampa, Dante Scibilia (rappresentante del gruppo australiano interessato ai rossazzurri), si è così espresso:

    «Ho conosciuto il dottor Pelligra due settimane fa tramite Vincenzo Grella, che lo conosceva da più tempo, in quell’incontro gli ho rappresentato le potenzialità di un progetto come quello del Calcio Catania. Le motivazioni che hanno spinto il dottor Pelligra sono di vario tipo. Sicuramente il fatto di essere una persona nata in Australia ma figlia di emigranti catanesi e siciliani ha avuto un appeal molto importante.

    Lui conosce questa zona perchè ogni anno ci torna per venire a trovare i parenti e ha sentito la voglia di fare qualcosa per la propria terra di origine. E’ un imprenditore che ha fatto fortuna in Australia, con un approccio molto sistemico in tutte le cose che fa. Vuole impegnarsi per questo progetto in un’ottica di lungo periodo, consapevole che serviranno molte risorse per arrivare nel tempo, anche oltre il suo percorso, attraverso una serie di attività e investimenti a rendere il Calcio Catania motivo d’orgoglio per i catanesi».     

    Manifestazione d’interesse Calcio Catania, Scibilia: “Al calcio servono strutture”

    torre del grifo

    Sulla cittadina etnea e sulle sue possibilità di tornare a sognare in grande. «Catania è un città meravigliosa, che ha un grande appeal e questo progetto è molto interessante. Il Catania è un club che per bacino d’utenza e passione dei tifosi può tranquillamente ambire ad una società che rimanga stabilmente in Serie A. Collocandola all’interno di quella fascia tra la sesta e decima posizione. Non escludo che possa ambire anche ad una partecipazione all’Europa League. Fare un percorso come la Fiorentina, il Verona, l’Udinese, il Torino. Credo che questa sia la dimensione del Calcio Catania».

    E per quanto riguarda Torre del Grifo? «Per fare calcio servono le strutture. E per fare qualcosa d’importante Torre del Grifo è un asset che può aiutare a sviluppare molti progetti di tipo sportivo e sociale. In questo momento non è un asset nella disponibilità del Comune e del libero mercato, ma è in seno ad una procedura concorsuale, pertanto non potrà che passare attraverso una procedura ad evidenza pubblica. Il nostro interesse è poterci entrare prima possibile. I curatori ci hanno dato la disponibilità a concedere la struttura eventualmente in affitto, fin tanto che non emetteranno il bando.»

    La replica di Giannone per la manifestazione d’interesse del Calcio Catania

    Luca Giovannone, uno dei cinque pretendenti, ha inviato a Itasportpress.it il business plan redatto insieme al direttore sportivo Angelo Fabiani che ha portato, due anni fa, la Salernitana in serie A contro il Monza del magnate Silvio Berlusconi che rimase in B. Spetterà all’Amministrazione comunale scegliere il progetto ritenuto più idoneo per avviare il rilancio del club rossazzurro ma intanto ecco il business plan di Giovannone.

    «E’ ora di fare chiarezza, per rispetto dei magnifici tifosi del Catania, prima che sia troppo tardi! Negli ultimo decennio sono stati ingannati troppe volte! Nella totale trasparenza che mi ha contraddistinto dal primo giorno che mi sono presentato a Catania e non avendo nulla da nascondere e tanto meno scheletri nell’armadio, rendo pubblico il business quadriennale, come richiesto dal Comune di Catania tra i documenti da presentare nella Manifestazione di Interesse nell’articolo 2 lettera e.»

    «Ilari ha dichiarato che il patrimonio di Pelligra è inferiore. Il patrimonio è un dato interessante e bisogna sapere di ognuno dei 5 partecipanti l’esatta entità senza permettere nessuno giochi di prestigio. Il business plan è ancora più importante e però deve essere credibile. Altro elemento importante per comprendere la credibilità dei 5 interlocutori è l’attestazione di solvibilità finanziaria richiesta dal Comune di Catania, come da articolo 2 lettera f della manifestazione di interesse.

    E precisamente la solvibilità economica e finanziaria e la capacità di apporto finanziario dei soci, computata nell’arco del primo quadriennio, dovrà’ essere comprovata da un’apposita dichiarazione, rilasciata da un istituto di credito iscritto all’ABI o da una Banca di un Paese estero di rilevante importanza con cui i soci abbiano rapporti economici da più di un anno, che ne attesti la base finanziaria, la stima dell’operatore bancario e i requisiti di solvibilità rispetto agli impegni economici assunti nel piano previsionale dei costi di cui alla lettera e).»

  • Kouros ritrovato in mostra al Castello Ursino

    Kouros ritrovato in mostra al Castello Ursino

    E’ nuovamente in mostra, al Museo Civico di Castello Ursino, il “Kouros ritrovato”, una statua greca di singolare bellezza che potremo ammirare fino al 2 ottobre 2022.

    In realtà, la statua era arrivata ai nostri giorni suddivisa in due parti: il tronco e la testa.

    Il tronco acefalo, denominato Kouros di Lentini, era stato comprato da Paolo Orsi nel 1904.

    In seguito questo reperto era stato custodito nel Museo Archeologico Regionale di Siracusa intitolato proprio a Paolo Orsi.

    Latestachiamata Testa Biscari, invece, era stata trovata da Ignazio Paternò Castello Principe di Biscari nel settecento ed era conservata nel Museo di Castello Ursino.

    L’idea di riunire i due ritrovamenti, al fine di ripristinare la totale bellezza dell’opera, è venuta al critico d’arte Vittorio Sgarbi, il quale la propose pur rendendosi conto che si trattava di un lavoro che richiedeva le migliori competenze e professionalità.

    Il “Kouros ritrovato” a Castello Ursino

    Tour Catania by night
    Tour Castello Ursino

    L’iniziativa è stata accolta con favore sia dall’amministrazione comunale che dalla Regione siciliana nella quale allora operava l’Assessore ai Beni Culturali  Sebastiano Tusa.

    Il restauro è stato eseguito dalla ditta Siquilliya e le indagini petrografiche e geochimiche sono state effettuate dall’associazione LapiS (Lapidei Siciliani).

    Gli studi lapidei hanno confermato con certezza che la testa Biscari ed il tronco “kouros di Lentini” erano due parti della stessa statua che, da quando è stata ricomposta, ha preso il nome di “Kouros ritrovato” proprio per ricordare che, con questo restauro, abbiamo ritrovato un’intera opera d’arte chiamata anche Kouros di Leontinoi.

    Inoltre gli studi petrografici hanno specificato che la statua è stata scolpita in un unico blocco di marmo bianco a grana media proveniente dall’isola greca di Paros.
    La statua, così ricomposta, è stata presentata per la prima volta nella Sala della Cavallerizza di Palazzo Branciforte giorno 11 novembre del 2018.

    Il Kouros nell’antica Grecia

    Il Kouros, nell’antica Grecia, era una statua molto diffusa nel periodo arcaico e classico, tra il VII e il V secolo a.C. con preminente funzione di segnacolo funerario, altre volte, invece la funzione era votiva.

    La statua rappresentava un giovane che veniva raffigurato  nudo, con forme armoniose tendenti alla perfezione.

    L’idea di raffigurare nelle sculture la bellezza del corpo umano, quasi ad avvicinarlo idealmente ad una divinità, faceva sì che il kouros fosse scolpito privo di movimenti, immobile, con le braccia accostate al corpo.

    Il “Kouros ritrovato”, dopo essere stato esposto al museo Paolo Orsi di Siracusa e al Museo di Arte Cicladica di Atene ritorna in questi giorni in mostra al Museo Civico di Castello Ursino di Catania.

    La prima volta vi era stato esposto nel 2019 in una mostra che aveva ottenuto grande successo.

    Il progetto di quest’anno è stato promosso dalla Regione Siciliana – Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana, dal Comune di Catania – Assessorato alle Attività e beni culturali, dalla Fondazione Sicilia, in collaborazione con l’Associazione Lapidei Siciliani-LapiS, Centro Regionale Progettazione e Restauro ed è stato organizzato da Civita Sicilia.

     “Un progetto di grande valore culturale e turistico” – hanno detto il sindaco f.f. Bonaccorsi e l’assessore alla Cultura Barbara Mirabella.

    Un progetto prezioso che viene presentato in un momento di notevole ripresa del turismo dopo la pandemia di Covid.

    Kouros ritrovato come raggiungere la mostra

    museo castello ursino

    La mostra è stata allestita in una delle sale più belle del castello ed è stata curata dall’Architetto Francesco Mannuccia il quale ha predisposto particolari allestimenti illuminotecnici che rendono l’esposizione ancora più suggestiva.

    Il Museo Civico di Castello Ursino si trova in Piazza Federico II di Svevia e la mostra, che è stata inaugurata il 14 aprile, resterà aperta fino al 2 ottobre 2022.

    I giorni consentiti vanno dal lunedì alla domenica dalle ore 10:00 alle ore 18:00.

    La biglietteria chiude un’ora prima
    Biglietti
    Il biglietto è comprensivo della visita alle collezioni di Castello Ursino
    Intero     € 10,00
    Ridotto € 8,00 per gruppi di almeno 12 visitatori, giovani fino ai 26 anni, over 65 e titolari di convenzioni appositamente attivate.
    Ridotto scuole € 4,00
    Gratuito per minori di 6 anni, 2 accompagnatori per classe, scuole del Comune di Catania, visitatori diversamente abili con accompagnatore, guide turistiche con patentino, giornalisti accreditati
    Prevendita online 1,00 € a persona dal sito di Ticketone
    Info e prenotazioni: 095345830

  • Monumento ai caduti, tesoro di Catania

    Monumento ai caduti, tesoro di Catania

    Chi passeggia sul lungomare di Catania, inebriato dall’odore del mare e immerso nella sua bellezza spesso non si accorge di un’opera di architettura moderna che incontra lungo il suo percorso: il Monumento ai Caduti di tutte le guerre, sito in piazza Tricolore, vicino al polo fieristico delle Ciminiere.

    La distrazione, o meglio, a volte anche una sorta di incomprensione, di malcelato rifiuto, nasce da una difficile accettazione di una scultura commemorativa che esce fuori dai cardini a cui siamo abituati.

    Il magnifico barocco, l’elegante liberty, il rigido prospetto di epoca fascista si sono sempre proposti al nostro sguardo ma sono ben lontani dalle forme fluide e inconsuete che le nuove costruzioni ci offrono.

    Monumento ai caduti: architettura decostruttivista

    Catania monumento

    Ecco che allora il nostro monumento ai caduti ci sembra “strano” eppure è un perfetto esemplare di architettura contemporanea definita “decostruttivista”che si è affermato da tempo a livello internazionale.

    Questo tipo di architettura rifiuta i vecchi canoni adoperati nel costruire e utilizza dei volumi nuovi nelle linee e negli spazi, volumi spesso deformati. Gli stessi sono poi accostati in modo quasi casuale, un caos che, in realtà, riporta a un nuovo tipo di ordine.

    Una “non architettura”che invece ci propone opere architettoniche ardite e inusuali.

    La storia del monumento ai caduti

    La storia del monumento ai caduti di tutte le guerre di Catania inizia nel secolo scorso. Era il 1971, quando il Comune di Catania bandì un Concorso Nazionale di Idee per la realizzazione di un’opera d’arte dedicata ai soldati morti in guerra.

    Naturalmente vennero presentati progetti  e una commissione esaminatrice scelse quello che doveva essere realizzato.

    Il presidente di questa Commissione era l’architetto Bruno Zevi, grande critico di architettura riconosciuto a livello mondiale.

    Monumento ai caduti

    Il progetto vincitore fu quello ideato dall’architetto Giuseppe Marino a cui l’autore aveva dato il nome di “Vortice”. La Sovrintendenza di Catania approvò la sua costruzione nel 1979 e nell’agosto del 1984.

    L’architetto Marino, nato a Motta S. Anastasia, con il suo progetto ha voluto rappresentare il vortice che si crea dopo lo scoppio di una bomba.

    L’opera, realizzata interamente in cemento armato a “faccia a vista”, ha la morbidezza e la sinuosità tipica di una spirale.

    Purtroppo la fine prematura dell’autore ha fatto sì che la realizzazione del monumento fosse opera della moglie, Giuseppina Santagati, anche lei architetto.

    La grandezza dell’architetto Marino fu quella di anticipare i tempi, tale da realizzare un’opera decostruttivista tra le prime. Anche lo stesso termine “decostruttivismo” non era ancora del tutto utilizzato come lo è adesso.

    Questa corrente architettonica, a cui può essere ricondotta l’opera dell’architetto Marino, sarà ufficialmente riconosciuta in occasione di una mostra al MoMa di New York soltanto nel 1988. Un tempo molto lontano dagli anni in cui il nostro Maestro progettò il suo monumento.

    La raccolta firma per abolirlo

    Sfortunatamente il monumento non ha avuto l’accoglienza che meritava da parte dei catanesi: qualcuno, addirittura propose una raccolta firme per demolirlo.

    Raccolta che non è mai arrivata a buon fine, per fortuna.

    Nel corso degli anni il monumento è stato anche vandalizzato, le pareti sono state imbrattate prima e poi intonacate al fine di nascondere lo scempio ma questo lavoro  ha ricoperto le pareti in cemento “faccia a vista” così come voleva l’autore.

    Oggi, grazie alla sensibilità di tanti artisti e ad un’interrogazione parlamentare volta ad evitare il degrado dell’opera, il monumento è stato rivalutato e destinato ad essere un luogo di eventi.

    Della sua riqualificazione si è occupato l’architetto Renato Basile fondatore e presidente dell’associazione Museo Reba. Lo stesso che già si era interessato a riqualificare altre opere site a Catania e nella provincia di Siracusa e Ragusa.

    Oggi, il monumento accoglie, nei suoi spazi interni ed esterni eventi culturali quali mostre, musica e tanto altro.

    Inoltre, nei suoi spazi interni, sono state realizzate due sale espositive dove artisti catanesi e non, possono allocare le loro opere o le loro installazioni.

    Al suo interno è anche accolto il dipinto “vi-vo” del pittore catanese Luca Di Giovanni.

    Insomma pare che oggi il monumento stia diventando, a poco a poco, un luogo di aggregazione sociale. Un luogo dove la bellezza dell’arte si unisce a quella della natura.

  • Porta Uzeda

    Porta Uzeda

    Porta Uzeda è il monumento simbolo di Catania;

    Fu costruita nel 1698 e prende il nome dal vicerè allora in carica, Paceco De Uzeda.

    Porta Uzeda: ubicazione

    Porta Uzeda si apre sulle mura cinquecentesche fatte erigere dall’imperatore Carlo V a difesa della città. Divide Piazza Duomo dalla zona del Porto, e nello stesso tempo collega le due ali del Seminario e del Palazzo dei Chierici. Se decidi di venire in vacanza a Catania o nelle immediate vicinanze, non puoi non visitare questa zona della città, una delle più suggestive e ricche di testimonianze artistiche e architettoniche.

    porta uzeda

    Porta Uzeda è il Barocco

    Lo stile in cui è stata eretta Porta Uzeda è il barocco catanese che si contraddistingue per l’alternanza di pietra lavica e marmo bianco. Dal punto di vista stilistico è collegata ai palazzi che la fiancheggiano, anche se non fu risparmiata da aggiunte successive che ne cambiarono le caratteristiche sostanziali. Negli anni successivi alla sua costruzione infatti, il vescovo Ventimiglia fece costruire i piani superiori sormontati da un fastigio in marmo che racchiude, nella nicchia centrale, il busto di Sant’Agata che guarda alla città, tutto in marmo bianco.

    Porta Uzeda: i dintorni

    Nelle immediate vicinanze di Porta Uzeda, il cuore del centro cittadino con il Museo Diocesano e Porta Carlo V da una parte, e Villa Pacini e la zona del Porto dall’altra. Due facce di una città che ogni anno accoglie un numero sempre crescente di turisti grazie anche agli eventi culturali di alto livello che ospita ogni anno. Non mancano i ristoranti tipici e i negozi di artigianato; per vivere Catania a 360° Porta Uzeda non è che il punto di partenza!

  • I 5 migliori negozi di Stosa a Catania

    I 5 migliori negozi di Stosa a Catania

    È arrivato il momento di sostituire la cucina? Da troppi anni, la guardi invecchiare e ti riprometti di cambiarla? Sta arrivando il giorno del matrimonio? Sogni di coronare la tua futura bella casa con una cucina da sogno? Magari il tuo lavoro, la tua vita, ti sta portando a cambiare casa, ad andare a vivere da sola, e pensi a come potrà essere il cuore pulsante della tua casa, la cucina. A tutti questi sogni, per tutti questi progetti, c’è una risposta di qualità, questa risposta si chiama “Stosa” una storica azienda italiana, che mette i suoi 50 anni di esperienza nel settore, a servizio del cliente, per soddisfare i gusti del pubblico con un’innovazione e un design unici.
    Se sceglierai di affidarti a Stosa per la scelta della tua cucina e cerchi un negozio di Stosa a Catania è importantissimo sapere se il punto vendita che hai scelto può affiancarti un designer o un architetto per poter progettare al meglio spazi e soluzioni migliori. Altrettanto significativo è l’aspetto del trasporto e del montaggio e ovviamente il rapporto qualità prezzo.

    In questo articolo trovi i migliori 5 negozi di Cucine Stosa a Catania.

    Casa Antica Arredamenti

    Lo Showroom si trova a San Gregorio di Catania. Con i suoi 28 anni di esperienza nel settore, mette cordialità e professionalità al primo posto. Esperti anche nelle ristrutturazioni, ti affiancano nella scelta della migliore soluzione sia nello stile moderno che classico. Ottimo rapporto qualità prezzo. Offrono servizio di trasporto e montaggio. Aperti tutti i giorni tranne la domenica. Non effettua orario continuato. Visita il sito www.arredamenticatania.it

    Centro Stosa

    Il punto vendita è sito in Via Gabiele D’annunzio nel centro storico di Catania. Qui avrai il contatto puro e vero con il mondo Stosa e la proposta delle migliori cucine del marchio, nei vari stili classico e moderno. Un tecnico ti affiancherà nella progettazione degli spazi con grande professionalità e competenza. Ottimo il rapporto qualità prezzo e possibilità di soluzioni su misura. Offre il servizio di trasporto e montaggio.

    Mobili Giardina

    Stosa Catania
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    L’ampio negozio di arredamento si trova a Biancavilla. Un grande Showroom in cui potrai scegliere quale cucina e quali accessori fanno per te, con l’aiuto di un ampio team di esperti che ti affiancherà dalla progettazione all’acquisto, e alla gestione di trasporto e montaggio. Se sei attenta al risparmio è anche presente una sezione Outlet. Aperti anche la domenica. Non fa orario continuato. Info sul sito www.mobiligiardina.net


    ArredoTre

    Lo showroom si trova a Trecastagni di Catania. Se cerchi lo stile e l’eleganza questo è il negozio che fa per te. Chi ti accompagna passo passo nel tuo percorso, ha un solo obiettivo, mutare la proposta di un arredamento, nel tuo arredamento, l’idea di casa, nella tua originale casa. Ottimo rapporto qualità prezzo, come la qualità del trasporto e del montaggio.

    CMC Arredamenti

    Il Punto vendita si trova a Lentini, a 30 km da Catania. 70 anni di esperienza nel settore dell’arredamento. La presenza di un architetto che con grande professionalità ti offre soluzioni personalizzate per ogni esigenza. Lo stile e l’eleganza in una proposta variegata tra cucine classiche e moderne. Tutto questo è ciò che troverai in questo curato showroom. Eccellenza nel trasporto nel montaggio e nel post vendita.

  • Cessione Palermo Calcio: è fatta col City Group

    Cessione Palermo Calcio: è fatta col City Group

    La trattativa era nell’aria già da tempo ma ora, secondo quanto riportato da Repubblica, è fatta. La cessione del Palermo Calcio è ormai data come conclusa e sarà l’ormai rodata macchina calcistica del City Group ad acquisirla. Una notizia che ha fatto felici gran parte dei tifosi rosaneri, che sperano di vedere la loro squadra risalire le gerarchie del calcio. Magari, con i famosi investimenti che stanno spingendo la più famosa delle scuderie, quella del Manchester City – che oltretutto proprio di recente ha comprato uno dei giocatori più talentuosi del panorama, il bomber Haaland.

    Cessione Palermo Calcio le cifre

    Manchester city

    Sempre secondo Repubblica sarebbe oramai definito il passaggio di proprietà del Palermo. Il City Group spenderà circa 13 milioni di euro per rilevare l’80% della società, mentre il rimanente 20% resterà al presidente Dario Mirri. Una cifra rilevante, se si pensa che la trattativa era cominciata quando il Palermo era ancora in C e che per rilevare la Salernitana Iervolino ha speso circa 10 milioni. Una cifra che certifica il valore dei rosanero e la volontà di investire. Si tratterebbe di una bellissima plusvalenza per Mirri, che l’aveva rilevata a un prezzo decisamente inferiore. Quest’ultimo, nipote del “Presidentissimo” Renzo Barbera (sua nonna era la sorella del “Gattopardo rosanero”), ha operato però benissimo ed è riuscito a fare guadagnare valore alla società. Tifosissimo del Palermo, ha anche condotto la squadra a tornare in serie B.

    Qualche giorno fa, dopo la promozione, aveva dichiarato ai microfoni di SkySport24: «La rinascita del Palermo è di Palermo. Il mio desiderio è lasciare in eredità una città che con le proprie forze, con le proprie misurate forze, ha permesso al Palermo di tornare dove deve stare, come primo gradino… Serie B? Faccio ancora fatica a dirlo. Il prossimo campionato sarà un’A2. Questa città e questa squadra hanno avuto tante delusioni dalle finali.

    E ancora, esprimendo tutto il suo coinvolgimento: «Da tifoso, quella di Frosinone è ancora una ferita aperta così come sono ferite aperte le tre finali di Coppa Italia perse. Purtroppo non avevamo una grande storia di finali. La gente, secondo me, è arrivata allo stadio con la paura di perdere ancora una volta, invece è stata una gioia immensa. Poter vincere, meritare di vincere e farlo qui e con i nostri tifosi: è stata una festa straordinaria. Uno spettacolo e una cosa veramente entusiasmante

    L’arrivo del City group può trattenere Brunori?

    Palermo in serie B

    Qualche parola era già stata spesa anche sul mercato da Mirri stesso: «L’unica cosa certa è che si ripartirà con Baldini: è una conferma che ha dato da solo. Resta con noi e spero lo farà per tanto tempo, perchè è una persona straordinaria oltre che un preparatissimo allenatore, come ha dimostrato È un uomo libero e la libertà non ha valore. Brunori? È un giocatore della Juventus. Non sappiamo ancora cosa succederà…»

    Adesso il Palermo ci crede. Il giovane attaccante dovrebbe rientrare alla base bianconera, ma la sua volontà potrebbe giocare una rilevante parte. E ora il Palermo avrebbe anche i fondi per farlo. Certo, c’è ancora scetticismo nell’aria: le altre squadre del City Group, il Troyes e Girona soprattutto, non sono ancora riuscite a imporsi come un modello vincente. Tuttavia, bisogna anche considerare che solitamente il City group investe anche in proporzioni al bacino d’utenza e al territorio. Una piazza come Palermo è più importante rispetto a Troyes e Girona e potrebbe generare maggiori interessi. Per esempio, la volontà potrebbe essere mantenerla quantomeno stabilmente in A, in modo da generare profitti da diritti Tv, merchandising e far fruttare un impianto da circa 35000 posti.

    Jacobelli, cessione Palermo calcio: “Il meglio deve ancora venire per i tifosi”

    Il giornalista Xavier Jacobelli ha scelto parole di speranza per il suo editoriale nel Corriere della Sera. «E’ un mondo nuovo quello che si apre per il Palermo che entra nella galassia CFG con prospettive davvero entusiasmanti per i tifosi rosanero: Serie A da riconquistare entro due anni, potenziamento dell’organico e delle strutture, stadio moderno, massiccio sviluppo mediatico dell’immagine rosanero, del marketing e della commercializzazione di un marchio amatissimo da milioni di fan nel mondo.»

    C’è molta curiosità per quelli che saranno i prossimi passi: «In attesa dell’ufficializzazione dell’accordo, gli uomini del City stanno già lavorando sottotraccia nel capoluogo siciliano (prima scadenza: entro il 22 giugno l’iscrizione al campionato; seconda scadenza: i contratti di Accardi, Lancini, Marconi, Odjer, Valente, Pelagotti, Floriano; terza scadenza: confermare lo staff della promozione in Serie B, in testa Baldini il quale ha già detto che vuole rimanere a patto resti il ds Castagnini. Nel nuovo consiglio di amministrazione, con una quota di minoranza, siederà l’attuale presidente Dario Mirri, l’uomo della ricostruzione.»

  • Bonus 200 euro: chi ne ha diritto e come

    Bonus 200 euro: chi ne ha diritto e come

    Se siete andati a fare la spesa di recente o dal benzinaio avrete certamente notato come stia salendo il prezzo di praticamente ogni articolo. Anzi, non è neppure necessario questo passaggio, giacché è praticamente impossibile che voi non abbiate sentito nulla a proposito dei continui rincari del mercato. Le cause sono molteplici e spesso concatenate, ma una delle principali è sicuramente collegata all’aumento dei carburanti. Il governo italiano ha varato una serie di manovre a riguardo, come la riduzione delle altrimenti conosciute “accise” alla benzina. In realtà le accise non esistono più da moltissimo tempo e si sono trasformate in diverse tipologie di imposte. Un’altra iniziativa è legata al bonus 200 euro.

    benzina rincari

    Così denominato, si tratta di un bonus una tantum di 200 euro per sostenere le famiglie a far fronte all’aumento dei prezzi dell’energia e quindi al rincaro delle bollette seguito alla guerra in Ucraina, introdotto con il Decreto Aiuti dello scorso maggio.

    Bonus 200 euro chi ne ha diritto

    Il bonus spetta a chiunque abbia un reddito imponibile inferiore a 35 mila euro. Bisogna inoltre che lavori come lavoratore dipendente, collaboratore coordinato e continuativo o lavoratore stagionale. Può richiederlo anche chi è pensionato o riceve un sussidio di accompagnamento alla pensione, assegni sociali (ad esempio indennità covid o cassa-integrazione). Allo stesso modo è valido per chi usufruisce di reddito di cittadinanza, pensione di invalidità, NASPI o altri sussidi di disoccupazione. Per esempio, disoccupazione agricola o indennità di disoccupazione mensile ”dis-coll”.

    I lavoratori domestici sono gli unici a dover presentare una richiesta all’INPS per ricevere il bonus. In ogni caso, per riceverlo, è richiesto che siano residenti in Italia. Anche i lavoratori autonomi hanno diritto al bonus 200 euro tramite un fondo ad hoc. Su questo però il ministero del lavoro non si è ancora espresso.

    Per adesso, non riceveranno il bonus i lavoratori parasubordinati come dottorandi e assegnisti di ricerca. Il motivo della loro esclusione è che, dal punto di vista fiscale, percepiscono una borsa esente IRPEF e sono inquadrati dall’INPS con gestione separata. I rappresentanti di queste ultime categorie hanno però richiesto di ricevere comunque il bonus, in quanto altrettanto in difficoltà a causa dell’aumento dei prezzi.

    Attenzione però: se si fanno più lavori, come per esempio più part-time, il bonus si riceve una sola volta.

    Cosa bisogna fare per ricevere il bonus 200 euro?

    Per ricevere il bonus non è necessario fare richiesta. Nel caso dei lavoratori subordinati, non è necessaria la richiesta perché arriverà direttamente nella busta paga di luglio. Il datore di lavoro potrebbe però chiedere al dipendente di firmare un documento in cui dichiari di non ricevere il bonus da un’altra fonte. Allo stesso modo, di non essere destinatario di pensioni, assegni sociali o reddito di cittadinanza, così da non rischiare di ricevere il bonus due volte.

    Nella pratica, i datori di lavoro erogheranno il bonus per poi essere rimborsati tramite il portale Uniemens. Quest’ultimo è il portale INPS a cui ogni mese un datore di lavoro del settore privato invia i dettagli relativi allo status retributivo e contributivo di ogni dipendente.

    In Sicilia il caro vita cresce

    Intanto in Sicilia crescono le spese per ogni famiglia e aumentano i problemi per arrivare alla fine del mese. Secondo Codacons, in riferimento ai dati diffusi dall’Istat, l’inflazione è record. In particolare, il tasso annuo di crescita dei prezzi al dettaglio che a maggio raggiunge quota +8,3% e picchi del +8,8% a Palermo e Catania.

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    A stupire è la crescita dei prezzi al dettaglio, che mostrano di aumentare più velocemente rispetto al resto d’Italia. Solo il Trentino Alto Adige registra numeri più pesanti della nostra regione. Mentre la media nazionale dell’inflazione si attesta a maggio al +6,8%, in regione i listini crescono del +8,3%, raggiungendo quota +8,8% a Catania e Palermo. Considerata la spesa annua per consumi delle famiglie residenti in regione, un nucleo familiare in Sicilia si ritrova a spendere nel 2022 mediamente +2.010 euro su base annua a causa dell’aumento dei prezzi al dettaglio, stangata che arriva a circa +2.200 euro annui a Palermo e Catania, dove l’inflazione è superiore alla media regionale.