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  • Come scegliere il miglior top per cucina?

    Come scegliere il miglior top per cucina?

    Senza dubbio quando ci si approccia alla progettazione di una nuova cucina è importante saper scegliere ogni pezzo in modo giusto, cioè considerando le varie esigenze e le differenti tipologie di prodotti, senza trascurare nessun dettaglio.
    Una delle componenti che sicuramente va scelta con attenzione è il top per cucina, dal momento che rappresenta una delle parti che maggiormente si usura nel tempo, perché è utilizzato quotidianamente per  cucinare, impastare, tagliare, oppure per appoggiare pentole e tegami molto caldi.
    Insomma il Top per cucina non può mancare, ma anzi dovrà essere scelto con cura a seconda dei bisogni che si intende soddisfare e in base ai propri gusti.
    Il top per cucina deve essere di qualità resistente, poiché deve reggere anche eventuali interventi, come le lame di coltelli oppure resistere ad elementi di tipo corrosivo come il sale o l’aceto, o ad elevate temperature del pentolame usato per cucinare.
    Chiaramente gli aspetti puramente pratici da considerare, non devono tralasciare quelli invece legati al lato più estetico, cioè al design del top. Nella scelta del miglior top per la cucina sarà fondamentale trovare un valido compromesso tra la bellezza estetica e la funzionalità, il tutto combinato accuratamente secondo le proprie esigenze personali.
    Durante l’arco di tutta la giornata, a partire dalla prima colazione fino alla cena, l’ambiente della cucina è senza dubbio quello maggiormente vissuto all’interno di una casa e il top rappresenta un elemento in continua sollecitazione per via delle diverse attività quotidiane al quale è sottoposto. Ha la duplice funzione di essere sia un piano di lavoro che un piano di appoggio utile per consumare i pasti e per preparare i piatti giornalieri. Quindi è importante valutare la corretta ergonomia e funzionalità senza mai trascurare il lato prettamente estetico.
    Il top della cucina deve essere robusto e durevole, ma allo stesso tempo gradevole alla vista, perciò la scelta da fare sarà attenta e ben valutata sia per le caratteristiche estetiche che per quelle tecniche di qualità, come la resistenza, la praticità, l’eco-compatibilità.
    Ci sono diversi materiali di cui sono fatti i top alcuni più resistenti, altri meno faticosi nell’uso e nella gestione quotidiana. Di sicuro tra i più prestigiosi, sia per qualità che per prezzo, ci sono il marmo e il granito i quali sono ideali per uno stile più classico, ma anche per uno più moderno e attuale.

    Principali Top Cucina materiali:

    Principali Top Cucina materiali

    Top Cucina dekton

    E’ uno dei materiali tra i più all’avanguardia e molto resistente, fa parte di uno di quelli di ultima generazione nel settore dei piani per cucina. È costituito da un mix di materie prime tra cui quelle usate per produrre il vetro, materiali ceramici e il quarzo che è di qualità superiore. Questo tipo di top è talmente forte che resiste a graffi, a macchie, alle temperature elevate e agli urti. Si tratta anche di una superficie semplice da pulire e non si danneggia con l’utilizzo di prodotti chimici;

    Top Cucina il marmo e Top Cucina Granito

    Sono dei materiali di pietra naturale più di prestigio. Le loro migliori qualità sono l’elevato grado di resistenza alle diverse sollecitazioni esterne unito al lato puramente estetico, cioè elegante tipico delle venature cromatiche che lo compongono. In particolare, il granito è un materiale ad alta resistenza al calore e si presenta sotto forma di una vasta gamma di colori. Il marmo, invece, è molto più delicato e sicuramente a livello economico più costoso, inoltre richiede molta attenzione nella pulitura e nell’utilizzarlo. Sicuramente, dal punto di vista del design è molto suggestivo e bello da ammirare;

    Top Cucina Laminato

    Il materiale più economico tra i migliori utilizzati per costruire i top della cucina. Questa tipologia è la più scelta grazie alle sue buone qualità riguardo alla resistenza alle erosioni e all’impatto con liquidi di vario genere. Si pulisce facilmente e senza difficoltà e la sua versatilità circa i colori, le forme e il design è senza dubbio un punto a suo favore;

    Top Cucina Acciaio

    E’ tra i materiali preferiti in assoluto, molto utilizzato oggi giorno in cucina, moderno e all’avanguardia. Resiste nel tempo ed è sicuro e durevole, utilizzato per le cucine di design di tipo industriale e molto moderne. Questo top è una sicurezza nel campo delle prestazioni dell’arredamento e allo stesso tempo è in grado di regalare un carattere deciso, contemporaneo e luminoso alla cucina.
  • Catania Avellino 2-2: ancora un risultato utile

    Catania Avellino 2-2: ancora un risultato utile

    C’è chi sceglie di vedere il bicchiere pieno e c’è chi sceglie di vedere il bicchiere vuoto. Ancora una volta, il risultato del Catania può essere ambivalente – un po’ come capita spesso per i pareggi. Da un lato, ci si può concentrare sul fatto che il Catania ha perso (ancora una volta) l’ennesima occasione per mettersi al sicuro in un’ottica classifica e che, prima o poi, questi altri due punti persi per strada potrebbe costare caro. Si potrebbe parlare – lo ha fatto lo stesso mister Baldini – della persistente fragilità difensiva, che spesso ha costretto Moro & compagni del reparto offensivo agli straordinari. Si potrebbe anche puntare il dito contro la sfortuna, o forse farne un discorso relativo alla concentrazione. Il Catania ha infatti uno score di reti subite negli ultimi minuti decisamente preoccupante.
    Dal canto nostro, preferiamo invece parlare di una squadra che – al netto dei possibili miglioramenti, di certo necessari – ha mostrato e sta mostrando di essere viva, dopo un periodo difficile che l’aveva vista scendere fra gli ultimi posti in classifica. Preferiamo annotare l’ennesimo risultato utile, arrivato in maniera fra l’altro un po’ rocambolesca, un po’ sfortunata. Preferiamo continuare a mettere in luce la crescita di Moro (che peccato che le giovani leve più promettenti siano solo in prestito…). Ma soprattutto, della resilienza di un gruppo che è sceso in campo nonostante la complicatissima situazione finanziaria, recentemente sottolineata dal mister Baldini, con gli stipendi pagati solo al 50%.
    Massimino

    Catania Avellino 2-2: le parole di mister Baldini

    Alla fine della partita mister Baldini ha commentato così la partita: «E’ stata una giornata vibrante perché i ragazzi avevano voglia di fare questa partita contro un avversario molto forte nella sua totalità come l’Avellino. Avevano voglia di vedere la nostra curva e di fare una buona prestazione. C’è rammarico perché sono convinto che se non fossimo rimasti in 10 la partita potevamo portarla a casa. E’ stata una partita totalmente diversa da quella di Francavilla perché l’Avellino ti costringe con la forza che ha a essere un po’ più attendista e abbiamo dovuto levare la profondità a un giocatore come Kanoute e quindi abbiamo dovuto abbassarci un po’. Però i ragazzi hanno fatto una buona prestazione.»
    Non manca però una riflessione amara: «Ci iniziano a mancare punti perché commettiamo ancora tanti errori. A questa squadra secondo me mancano diversi punti e quindi abbiamo la possibilità di fare ancora meglio e fin quando ci saranno margini di crescita noi dobbiamo lavorare forte. Poi c’è soddisfazione perché hai tenuto testa a una squadra forte come l’Avellino. Però il primo gol ce l’hanno fatto in maniera troppo semplice, mentre per il secondo diamo centimetri a tutti. Fisicamente, a parte Claiton e Monteagudo, diamo 15-20 centimetri ai nostri avversari, prima di scendere in campo nel tunnel mi sono ritrovato davanti l’Avellino e avevano una struttura fisica molto importante. Detto questo, non possiamo che migliorare sulle palle inattive.»
    Un commento veloce è stato dedicato anche al giovane bomber : «Moro se molla di un centimetro va in panchina e quindi non sono uno che guarda il passato. Otto gol li ha già fatti e ne deve ancora 12-13 minimo per arrivare a una cifra importante che conti qualcosa. A parte gli scherzi Luca sfrutta un lavoro importante che fa la squadra […]. Il giorno in cui smetterà di fare ciò farà meno gol. »
    Nessuno indispensabile, dunque? « Io non ho titolari e questo i giocatori lo percepiscono, poi è logico che in una stagione ci sono 10 giocatori che hanno più presenze degli altri, ma per statistica le mie squadre arrivano in fondo che quello che ha fatto meno ha fatto 17, 18, 19 presenze. Penso che questa sia una cosa importante, sono molto concentrato su questo, i ragazzi lo sentono, sanno che tutti possono giocare titolari.»
    calcio catania logo

    Catania Avellino 2-2 il tabellino

    Marcatori: 7′ Moro, 57′ Claiton-45′ Plescia, 87′ Silvestri
    Catania (4-3-3): Sala; Calapai, Claiton, Monteagudo, Zanchi; Rosaia, Maldonado (64′ Provenzano), Greco (84′ Biondi); Russini (76′ Albertini), Moro, Russotto (64′ Ceccarelli). A disp.: Stancampiano, Borriello, Ercolani, Pino, Ropolo, Cataldi, Izco, Sipos. All. Baldini.
    Avellino (4-3-3): Forte; Bove (81′ Gagliano), Dossena, Silvestri, Tito; Aloi, De Francesco (81′ Mastalli), Rizzo (72′ Micovschi); Kanoute, Plescia, Di Gaudio. A disp.: Pane, Sbraga, Mignanelli, Matera, Ciancio, Messina. All. Braglia.
    ARBITRO: Maranesi di Ciampino (Maninetti-Voytyuk).
    MARCATORI: 7′ Moro, 45′ Plescia, 57′ Claiton, 87′ Silvestri
    NOTE: ammoniti Rosaia, Rizzo, Kanoute, Aloi, Calapai, Zanchi, Claiton, Biondi. Espulsi al 74′ Calapai e Kanoute per reciproche scorrettezze

    Catania Avellino 2-2 gli Highlights

    Partita vivissima al Massimino, con gli ospiti subito pronti a impensierire con una punizione sul secondo palo, dove Silvestri manca di poco il gol. Le emozioni non mancano e ancora una volta l’Avellino si rende pericolo con Tito, ma la palla sibila poco lontano dall’incrocio dei pali. Sul ribaltamento di fronte il Catania capitalizza alla meglio l’occasione arrivata: Zanchi, con una grande giocata costringe alla respinta la difesa dell’Avellino. Moro, da attaccante rapace, appoggia in rete per il vantaggio. Il Catania prende fiducia e al 35’ sfiora il raddoppio su una punizione dai 25 metri del solito Russotto. Ma gli ultimi minuti e i cali di concentrazione sono come sempre fatali agli etnei: punizione forte e centrale di Aloi che trova la devozione decisiva di Plescia che beffa Sala. La ripresa si apre con il nuovo vantaggio dei Catania: l’estremo difensore irpino allontana il pallone con i pugni la palla arriva a Rosaia che di prima intenzione calcia in porta trovando la deviazione decisiva di Claiton tenuto in gioco da un giocatore ospite. Al 74’ entrambe le squadre restano in dieci per l’espulsione di Kanoute e Calapai per spintoni. L’Avellino ora gioca ad attrazione anteriore in cerca del nuovo pareggio e lo sfiora all’82’ con Di Gaudio con il suo sinistro che sfiora il palo, ma il gol del definitivo 2-2 arriva all’87’ con Silvestri dagli sviluppi di un calcio d’angolo. 

  • Covid Sicilia: tornano a salire i casi, si prepara la terza dose

    Covid Sicilia: tornano a salire i casi, si prepara la terza dose

    Nella Sicilia che si appresta a vivere l’autunno e l’inverno sperando di non andare incontro a lockdown c’è ancora lo spauracchio del Covid. Con una curva di numeri che è tornata leggermente a crescere per quanto riguarda i ricoveri, dopo diversi giorni in calo. Nulla di preoccupante ancora, ma i dati emersi bollettino covid del 19 ottobre diffuso dal ministero della Salute mostrano come in Sicilia nelle ultime 24 ore sono infatti stati registrati 264 nuovi contagi (stabili rispetto ai 260 di ieri ma stavolta è stato processato il doppio dei tamponi). In area medica sono ricoverate 255 persone (ieri 254) mentre altre 48 sono in terapia intensiva (con 6 nuovi ingressi) mentre ieri erano 43. I morti sono stati 13 e le vittime siciliane del virus sono arrivate a 6.955. I tamponi processati sono stati 19.282 contro i 10.960 di ieri con il tasso di positività che passa dal 2,37% di ieri al 1,36% di oggi. La provincia che registra i maggiori incrementi è proprio quella di Catania. 
    Coronavirus Sicilia vaccini

    Palermo: casi complessivi dall’inizio della pandemia 84.229 (14 nuovi casi)
    Catania: 76.673 (118)
    Messina: 34.571 (38)
    Siracusa: 23.955 (34)
    Ragusa: 19.893 (5)
    Trapani: 19.877 (16)
    Caltanissetta: 17.923 (10)
    Agrigento: 17.472 (12)
    Enna: 9.345 (17)
    Anche il profilo ufficiale della Regione Siciliana ha dedicato un tweet alla situazione.

    La situazione Covid in Italia

    Coronavirus mascherina
    Sono 2.697 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 1.597. Sono invece 70 le vittime in un giorno (ieri 44). Anche se nel totale sono conteggiate alcuni decessi avvenuti in periodi precedenti.
    Nuovo record di tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia: sono 662mila secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 219.878. Il tasso di positività è allo 0,4%, in calo rispetto allo 0,7% di ieri.
    Sono 355 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, 3 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute sono 27. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 2.423, rispetto a ieri sono 5 in meno.

    Al via la terza vaccinazione per gli over 60

    La Sicilia si prepara inoltre a dare il via alla terza ondata di somministrazioni vaccinali. Prima gli ultraottantenni e i fragili, poi i medici. Ora si apre alle prenotazioni anche per gli over 60, ma con una chiara condizione: che siano trascorsi almeno sei mesi dalla seconda dose.
    La campagna vaccinale tocca, dunque, un nuovo step, mentre la Sicilia lentamente recupera il terreno perduto sul numero dei vaccinati. Non a caso l’Isola, probabilmente trascinata dall’effetto green pass, è ora al primo posto fra le regioni in Italia per somministrazioni di prima dose, davanti alla Campania e alla Lombardia.
    Il boom è stato registrato la scorsa settimana, da lunedì a venerdì, quando in Sicilia sono state circa 45 mila le prime dosi somministrate, diecimila in più rispetto alla scorsa settimana.

    Terza dose in Sicilia, come fare la prenotazione

    vaccino anticovid 19
    Per effettuare la prenotazione per la terza dose basta cliccare sull’immagine dedicata, attraverso l’apposita piattaforma della Regione o direttamente su quella della Struttura commissariale nazionale gestita da Poste Italiane.
    Ma non è l’unico modo per fare la prenotazione: si può anche ricorrere al telefono chiamando il numero verde 800.00.99.66, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18. Per farlo basta indicare il codice fiscale, il numero della tessera sanitaria e quello del telefono cellulare, indispensabile per la conferma dell’appuntamento.
    Sulla sicurezza della terza dose, intanto, i dati contenuti nel nono Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini Covid-19 parlano chiaro: solo una segnalazione di sospetta reazione avversa è stata effettuata all’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) a partire da settembre, a fronte di circa 46.000 dosi somministrate.

  • Le 5 migliori aziende di Assistenza Stufe a Pellet Catania

    Le 5 migliori aziende di Assistenza Stufe a Pellet Catania

    Durante l’inverno l’utilizzo giornaliero delle stufe a pellet per riscaldare le nostre case può presentare il rischio di dover urgentemente chiamare un tecnico che ci dia assistenza  nella risoluzione di problemi tecnici che la stufa può presentare. Può capitare che la stufa a pellet vada in blocco e non riscaldi quanto dovuto o, ancor peggio, non riesca proprio ad accendersi, lasciando l’ambiente privo di riscaldamento. E’ molto importante allora non farsi trovare impreparati e sapere a chi rivolgersi per avere un supporto tecnico professionale e soprattutto tempestivo e sempre reperibile!.
    Vediamo allora alcune aziende di assistenza per stufe a pellet presenti sul territorio di Catania, che sappiano garantire un pronto intervento ed una pronta e agevole risoluzione delle problematiche della tua stufa a pellet.

    Assistenza Caldaie Catania

    L’azienda Assistenza Caldaie Catania è attiva nel settore da più di trenta anni ed è specializzata nel campo dell’assistenza tecnica, della riparazione, della manutenzione, della revisione e installazione di caldaie, stufe a pellet, scaldacqua, scaldabagno, boiler, pompe di calore, chiller e impianti di riscaldamento e di condizionamento.
    L’azienda svolte anche sopralluoghi tecnici a domicilio per offrire prontamente soluzioni a guasti e problemi di funzionamento come blocco stufe e caldaie, problemi di accensione, danni al sistema elettrico ecc.
    Puoi contattarli al 3516704142, oppure compilando l’apposito modulo che trovi nella loro pagina web.

    Assistenza stufe a Pellet Catania

    stufa a pellet fuoco

    L’azienda nata negli anni 80 rappresenta uno dei principali punti di riferimento nell’intero territorio siciliano, e non solo nella provincia di Catania. Offre ottimi servizi di pulizia, manutenzione, riparazione e installazione di stufe a pellet, caldaie, camini, termocamini e canne fumarie. Il team è composto da un grande network di professionisti organizzati per garantirti la massima professionalità e disponibilità nell’assistenza tecnica alla tua stufa a pellet. L’azienda è in possesso dei requisiti tecnici e professionali oggi stabiliti dalle normative in vigore. Dispone di un comodissimo servizio clienti che risponde 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno.
    Invia una mail info@assistenzastufeapellet.com

    Idraulico Catania

    Idraulico Catania è una azienda leader nel settore di pronto intervento idraulico e di impianti idro-sanitari, ma svolge anche servizi di assistenza per gli impianti di riscaldamento, come le stufe a pellet. L’azienda vanta grande professionalità e serietà nella gestione dei rapporti con la propria clientela. E’ sempre possibile richiedere un sopralluogo o pianificare un appuntamento con i tecnici.
    Ecco i contatti: Via Padova, 10, 95127 Catania, Telefono: 342 143 0912

    Assistenza Service Stufe Pellet

    stufa a pellet

    Assistenza Service Stufe Pellet svolge il proprio servizio di manutenzione e assistenza tecnica su tutto il territorio della provincia di Catania. Il servizio svolto consente di ricevere prontamente un apporto tecnico e professionale da parte del team qualificato che saprà risolvere ogni tua esigenza e ogni tua problematica nella gestione della stufa a pellet. L’azienda si contraddistingue sul mercato per la massima professionalità e per il servizio svolto sempre all’avanguardia delle nuove tecnologie e delle nuove tecniche di risoluzione dei problemi che il prodotto stufa a pellet può presentare. Il costo del servizio è molto vantaggioso e sempre in linea con i migliori rapporti qualità-prezzo.
    Ecco i contatti: Via Villa Glori, 34, 95126 Catania, Telefono: 095 491691

    La nuova idraulica di Campagna Antonio Valentino

    La nuova idraulica di Campagna Antonio Valentino è un’azienda operante nel settore del riscaldamento e del condizionamento dell’aria. Offre servizi di pronta assistenza e manutenzione delle stufe a pellet sul territorio catanese. Presenta massima professionalità e disponibilità nel rapporto con la clientela.Nel caso in cui dovessi avere bisogno di un pronto intervento per la risoluzione di problematiche e guasti della tua stufa a pellet ti consigliamo di rivolgerti ad uno di questi professionisti che sapranno fare al caso tuo!.
    Ecco i contatti: Viale Mario Rapisardi, 515, 95123 Catania Telefono: 095 360945.
  • Calcio Catania, ancora un risultato utile col Virtus

    Calcio Catania, ancora un risultato utile col Virtus

    Ancora un punto, ottenuto oltretutto fuori casa e al termine di una gara ben giocata, per il Catania del tecnico Baldini. Un risultato che non solo permette agli etnei di fare cassa per quanto riguarda la classifica, ma che aiuta soprattutto il morale, confermando un trend positivo di crescita della squadra già visto nelle ultime uscite, con due vittorie consecutive.
    Tutte nella prima frazione le reti, con il vantaggio dei padroni di casa arrivato con Devino e la risposta dell’ormai certezza Moro dal dischetto. Proprio per la qualità del gioco espresso però è un pareggio che sa di occasione mancata, ma che dev’essere considerato anche alla luce della situazione di instabilità societaria che attanaglia il rossazzurri. Proprio contro quest’ultima il tecnico Baldini – visibilmente esasperato – ha alla fine puntato il dito nelle interviste dopo la gara.

    Calcio Catania, Baldini critico con la SIGI

    A fine gara il tecnico non ha usato mezzi termini e si è espresso così: “L’area sportiva del Catania sta dando tutto e ci metto dentro il mio staff, il direttore Pellegrino, i giocatori, il nostro addetto stampa, Pippo Franchina, tutti quelli che stanno remando dalla solita parte. Chi non sta remando dalla solita parte è la società, noi abbiamo bisogno di chiarezza e non di persone che litigano
    torre del grifo
    E proprio oggi sarà una giornata fondamentale, visto che è previsto il pagamento degli stipendi. Quella che dovrebbe essere una normale pratica rischia di tramutarsi in un dramma mensile per la SIGI: “Domani è una giornata importante, ieri l’unica persona che è venuta a dirci qualcosa è stato Nicolosi, ci ha rassicurato. Però ora è il momento di salire sulla barca e remare dalla solita parte, in questo momento l’area sportiva rema forte verso una direzione, la società verso il senso contrario. Possiamo stare a parlare degli errori in campo, ma quello che è importante è che la società risolva i problemi. Domani è una giornata importante. Abbiamo bisogno tutti di remare dalla solita parte. L’unica persona con cui io ho parlato è stato Nicolosi, gli altri mai visti e conosciuti, leggo soltanto notizie e basta sui giornali”
    E infine, una nota di merito sulla volontà dei suoi ragazzi: “Questi ragazzi hanno iniziato il 18 luglio, non si sono mai fermati, siamo al 18 di ottobre non hanno mai preso uno stipendio. Sono ragazzi che son venuti a Catania senza neanche chiedere quanto guadagnavano ma per ritagliarsi uno spazio importante in una piazza importante.”

    Virtus Francavilla Catania 1-1: i complimenti di Taurino

    I segnali migliori, come detto, li ha dati il campo. Qui il Catania ha espresso una qualità di gioco che ha portato il tecnico del Virtus a rilasciare una sincera, e molto sportiva, intervista a fine partita.
    calcio catania logo
    Partita bella, avvincente, combattuta. Due squadre che hanno cercato di superarsi, il Catania una squadra forte, con tanta qualità davanti, ben organizzata e ben allenata da Ciccio Baldiniche conosco da tanto, abbiamo giocato insieme a Perugia, è un allenatore molto preparato e un grande uomo. Abbiamo tenuto bene il campo, facendo la nostra partita, non abbiamo aggredito altissimi perchè loro palleggiano bene e non volevamo sprecare troppe energie. Secondo me in alcune situazioni potevamo sfruttare meglio delle nostre caratteristiche ma ho visto lo spirito giusto, ci prendiamo questo punto. Forse l’unico rammarico è avere regalato un pò il gol. In quella situazione sapevamo che loro uscivano forte a pressione con i due interni e mi dispiace perchè ci abbiamo lavorato, da una situazione che potevamo sfruttare a nostro favore con una palla filtrante andando noi a campo aperto ci siamo invece fatti aggredire ed è nato il gol. Poi magari l’1-1 lo avremmo preso comunque, perchè loro alcune situazioni le hanno create. Il Catania ha dimostrato di essere forse l’avversario con più qualità e capacità di espressione di gioco che abbiamo incontrato finora“.
    “La mia squadra ha combattuto fino alla fine che ha provato anche a vincerla. Loro per il modo in cui giocavano avevano questo play molto bravo a schermare le giocate sulle punte, Maldonado, e due difensori centrali estremamente fisici. Abbiamo allora preferito sfruttare inizialmente la freschezza e la vivacità di Carella ed Enyan, che hanno fatto bene ma è mancato quel briciolo di qualità quando arrivavamo negli ultimi metri. Potevamo trovare molto più spesso la giocata tra le linee. Sulle catene esterne loro spingevano tanto e volevamo impensierirli di più, soprattutto Calapai, ma il Catania è stato bravissimo a fermare quasi sempre le nostre ripartenze, in modo intelligente. Non ci hanno consentito di andare frequentemente a campo aperto, avremmo potuto sfruttare meglio la nostra vivacità”

    Virtus Francavilla 1 Catania 1 il tabellino e gli highlights

    Marcatori: 12′ Delvino-29′ (rig.) Moro
    VIRTUS FRANCAVILLA (3-5-2): Nobile; Idda, Miceli, Delvino; Pierno, Tchetchua, Prezioso (62′ Toscano), Carella (70′ Ventola), Ingrosso; Perez (70′ Ekuban), Enyan (85′ Mastropietro). A disp.: Cassano, Milli, Feltrin, Gianfreda, Magnavita, Dacosta. All. Taurino.

    CATANIA (4-3-3): Sala; Calapai, Claiton, Monteagudo, Ropolo; Greco (70′ Provenzano), Maldonado, Rosaia; Ceccarelli (70′ Biondi), Moro, Russini (57′ Russotto). A disp.: Stancampiano, Borriello, Albertini, Ercolani, Pino, Zanchi, Cataldi, Izco, Sipos. All. Baldini.
    ARBITRO: Arace di Lugo di Romagna (Pascali-Toce).
    MARCATORI: 12′ Delvino, 29′ rig. Moro
    NOTE: ammoniti Prezioso, Claiton, Monteagudo, Rosaia, Miceli

  • Le 5 migliori aziende di Assistenza Climatizzatori Catania

    Le 5 migliori aziende di Assistenza Climatizzatori Catania

    In quasi tutte le nostre case, ormai, sono presenti dei climatizzatori . Complici le anomalie climatiche che negli ultimi tempi sembrano interessare ogni zona del nostro pianeta, la corsa all’acquisto di queste macchine portentose è notevolmente accelerata da qualche anno a questa parte. Chi è che rinuncia a quel dolce tepore invernale quando di fuori imperversa tempesta, o al refrigerio che l’afa estiva ci vuole a tutti i costi sottrarre?
    Se ancora non hai installato un condizionatore in casa e senti che è arrivato il momento di farlo, non ti resta che orientarti tra le diverse tipologie e marche presenti sul mercato. Potrai scegliere quella che maggiormente soddisfa le tue esigenze. Ma attenzione! Qualunque sia il tipo di climatizzatore che deciderai di installare, su una cosa non devi avere dubbi: la tua macchina per funzionare come si deve e rendere al massimo negli anni non deve essere lasciata a se stessa.

    Hai bisogno di tecnici specializzati di Climatizzatori a Catania?

    che effettuino regolari manutenzioni e che possano accorrere celermente in caso di guasto?
    Se sei di Catania e dintorni sono diverse le aziende di assistenza climatizzatori a cui poter affidare il tuo benessere. Vediamo le migliori, e poi a te la scelta!

    Le 5 migliori aziende di Assistenza Climatizzatori a Catania dei migliori brand: Panasonic, Samsung, Argo, Toshiba, Mitsubishi, Daiklin, Lg, Fijitsu, Hitachi, De Longhi, Beko, Zephir, Ariston, Carrier, Sharp e tanti altri.
    TECH IMPIANTI CATANIA
    assistenze climatizzatori catania
    Da più di 20 anni la Tech Impianti si occupa di impianti di condizionamento e riscaldamento, sia per quanti riguarda l’assistenza degli apparecchi in caso di guasto che per servizi di ordinaria manutenzione.
    Garantisce interventi celeri e effettuati da personale tecnico abilitato, al prezzo di 33 € per macchina nel caso la manutenzione riguardi almeno tre condizionatori. Ulteriori sconti verranno effettuati a seconda del numero di apparecchi interessati dall’intervento.
    Per chiedere informazioni non resta che chiamarli ai numeri 095398179 – 3475533201 o contattarli all’indirizzo mail info@techimpianticatania.it
    ASSISTENZA CONDIZIONATORI CATANIA
    Operante dal 1992 nel territorio di Catania, Messina, Siracusa e Ragusa, quest’azienda si avvale di tecnici preparati che effettuano continui corsi di aggiornamento per garantire il massimo della tecnologia ai propri clienti.
    Componendo il numero 3519030248, o scrivendo una mail all’indirizzo info@assistenzacondizionatoricatania.it, ti verrà garantito un intervento celere e qualificato sulla maggior parte dei climatizzatori presenti sul mercato.
    Professionalità e cortesia sono i tratti che distinguono quest’azienda in grado di soddisfare al 100% le esigenze dei propri clienti.
    TECNOGROUP ASSISTENZA SERVICE CLIMATIZZATORI CALDAIE CATANIA
    Punto di riferimento professionale multimarche per la climatizzazione, la Tecnogroup è in grado di garantirti un’assistenza puntuale e di qualità in tutto il territorio siciliano.
    assistenza climatizzatori
    Dispone di un team di tecnici specializzati al quale affianca la consulenza di personale tecnico esterno altamente qualificato. Grazie ai molteplici accordi commerciali stipulati con diversi partners, la Tecnogroup è in grado di fornire pezzi di ricambio originali a prezzi agevolati.
    Possono essere contattati tramite lo 095 491691
    ASSISTENZA CLIMATIZZATORI CATANIA
    Prezzi vantaggiosi, personale qualificato, assistenza rapida ed efficiente: questi i cavalli di battaglia di Assistenza Climatizzatori Catania, contattabile a qualunque ora, al 3245894175.
    Grazie a preventivi personalizzati che affiancano ad un servizio di manutenzione ad hoc, il tuo condizionatore non avrà più problemi di pulizia, sanificazione e ricarica gas. E se si guasta? Niente paura ! In tempi brevissimi verrà riparato con ricambi originali che gli permetteranno di tornare come nuovo.
    ASSISTENZA CALDAIE CATANIA
    L’assistenza Caldaie Catania, operante a Catania e in tutti i comuni della provincia, offre ora ai suoi clienti un nuovo servizio, Assistenza Climatizzatori Catania, che si occupa sia dell’installazione che della riparazione e sanificazione del tuo climatizzatore.
    Operativa 24 ore su 24, dispone di tecnici specializzati in grado di risolvere qualunque problema la tua macchina presenti, servendosi dell’utilizzo di pezzi di ricambio originali e di specifici prodotti per la sanificazione conformi alle normative vigenti.
    Puoi contattarli al 3516704142, oppure compilando l’apposito modulo che trovi nella loro pagina web.
  • Eventi Sicilia a Catania le vie dei Tesori, a Palermo il FAI

    Eventi Sicilia a Catania le vie dei Tesori, a Palermo il FAI

    Un’iniziativa che ha avuto tantissimo successo e che sta per volgere al termine e queste sono le ultime settimane per approfittarne. Il Festival delle Vie dei Tesori non sembra intenzionato a smettere di regalare meraviglie. Così l’iniziativa che ha animato tutta la Sicilia con una lista infinita di luoghi (da Palermo a Bagheria, da Noto a Scicli, da Caltagirone a Carini e molti altri), si prepara a congedarsi con i fuochi d’artificio.
    Non solo le visite finora svolte hanno riguardato un’ampia varietà di luoghi, ma hanno ottenuto un tale successo da portare alla ripetizione di alcuni eventi – come quello della visita dei fratelli Napoli, i pupari più antichi di Catania. Infatti, vista il successo ottenuto, l’evento è stato riprogrammato per giorno 31 ottobre, proprio per venire incontro alle numerose esigenze.
    A proposito dei segreti dei pupari, sapete perché come distinguere un pupo di fattura catanese da uno palermitano? Quest’ultimo avrà le giunture che gli permetteranno di piegare le gambe, mentre quello etneo le avrà rigide. C’è un vecchio detto a riguardo: si dice che “mai un pupo catanese di inginocchierà di fronte a uno palermitano” – e per tale motivo avrebbe le gambe composte da un unico blocco di legno.
    In ogni caso, se siete interessati a scoprire tanti segreti e curiosità in tal senso, questa è certamente la visita che fa al caso vostro!

    Catania le vie dei tesori programma: gli altri appuntamenti fino alla fine di Ottobre

    17 Ottobre: GROTTA PETRALIA, Via Liandro Filippo, 17
    18 ISTITUTO PER CIECHI ARDIZZONE GIOENI, Via Etnea, 595
    19 MUSEO DEL CARNEVALE DI ACIREALE, Via Ruggiero Settimo, 5 – Acireale
    20 MUSEO DELLE UNIFORMI DI ACIREALE, Via Ruggiero Settimo, 20 – Acireale
    21 PALAZZO ASMUNDO DI GISIRA, Via Gisira, 40
    22 PALAZZO BISCARI, Via Museo Biscari, 10
    palazzo biscari ricevimenti
    23 PALAZZO CENTRALE DELL’ UNIVERSITÀ: RETTORATO E MUSEO DEI SAPERI E DELLE
    MIRABILIA SICILIANE, Piazza Università, 2
    24 PALAZZO DELLA CULTURA CORTILE E TERRAZZE, via Vittorio Emanuele II, 121
    25 PALAZZO DEGLI ELEFANTI, Piazza Duomo, 3
    26 PALAZZO SCUDERI LIBERTINI, Via Etnea 468
    27 SOCIETÀ STORICA CATANESE, Via Etnea, 248
    28SORU – ATELIER D’ARTE E RESTAURO, Via Gornalunga, 5
    29 TABARE’ FEMALE SICILIAN MAKERS, Via San Michele, 24
    30 VILLA MANGAN
    Palazzo della Cultura

    Come partecipare a Le vie dei Tesori

    Per partecipare alle visite guidate nei luoghi basta acquisire il coupon on line su
    www.leviedeitesori.com (dove è consigliato prenotarsi) o nell’info point di Hub Via Etnea, accanto Villa Bellini.
    Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite
    Un coupon da 10 euro è valido per 4 visite
    Un coupon da 3 euro è valido per un singolo ingresso
    I coupon sono validi nelle città della stessa provincia, non sono personali e possono essere utilizzati da più persone, anche simultaneamente in posti diversi, fino a esaurimento del loro valore.
    A tutti coloro che acquisiranno i coupon on line (da 10, da 4 o da 1 visita), verrà inviato per mail un tagliando dotato di un codice QR, come una carta d’imbarco. Se non hai prenotato, dovrai esibire questo tagliando agli ingressi. Se prenoti, riceverai per mail anche un altro tagliando con luogo/data/orario di prenotazione che dovrai presentare agli ingressi.
    Per le esperienze e le passeggiate sono previsti contributi di valore differente e
    vanno prenotate on line su www.leviedeitesori.com contestualmente al
    pagamento del contributo previsto. A tutti coloro che prenoteranno verrà
    inviato un tagliando con i dati (luogo/data/orario) riassuntivi della prenotazione che dovrà essere esibito al punto di raduno. Chi non ha prenotato potrà partecipare se i posti non sono tutti prenotati.

    Aperture straordinarie del FAI 17 Ottobre

    Non siete dalle parti di Catania e non volete rinunciare a un’esperienza unica, magari una visita speciale? Non dovete farlo. Oggi infatti il FAI apre le porte dei suoi tantissimi luoghi. Specialmente se siete nelle zone di Palermo- città meravigliosamente ricca di luoghi da visitare a cui abbiamo dedicato due articoli – non potete perdere quest’occasione. Il contributo poi per le visite è generalmente molto basso, intorno ai 3 euro.

    PALERMO
    Palermo cattedrale 1
    Palazzo Ex Ministeri – Corso Vittorio Emanuele 461
    Sabato e domenica, dalle 10.00 alle 17:30
    Noto come Palazzo dei Ministeri, l’immobile è stato acquistato nel 1987 dall’Assemblea regionale siciliana al fine di ospitarvi il patrimonio bibliografico e documentale. L’antico edificio presenta notevole interesse storico-artistico, soprattutto per la varietà degli elementi architettonici e decorativi sopravvissuti a documentare le trasformazioni avvenute dall’Ottocento fino ai giorni nostri.
    Soprintendenza del Mare – Via Lungarini 9
    Sabato e domenica, dalle 10.00 alle 13.00
    La Soprintendenza del Mare delle Regione Siciliana è stata inaugurata nel 2004 ed è ospitata nel Palazzetto Mirto, edificio risalente al XVI secolo, nell’antico quartiere della Kalsa prospiciente il mare. Dal 2020 il nuovo Soprintendente del Mare è Valeria Li Vigni, moglie dell’archeologo e assessore Sebastiano Tusa, scomparso nel disastro aereo in Etiopia il 10 marzo 2019.
    Stadio Renzo Barbera – Viale del Fante 11
    Domenica 17, dalle 10.00 alle 17.30
    Con i suoi 36.365 posti è uno dei principali stadi italiani e per questo è spesso sede di incontri internazionali con la Nazionale italiana. Dopo i campi storici Notarbartolo, Ranchibile e, per alcune partite, quello di via Di Blasi, la casa del Palermo è dal 1932 lo stadio de la Favorita, inaugurato il 24 gennaio in occasione di un Palermo-Atalanta di serie B terminato 5-1.
    Villa Niscemi e le Scuderie Reali* – Piazza Niscemi
    Domenica 17, dalle 10 alle 17:30 (*per le scuderie solo turni mattutini fino alle 13:30)
    Durante la visita organizzata dalla Delegazione FAI Palermo si potranno ammirare i saloni di rappresentanza della villa settecentesca con le pregevoli decorazioni e le stanze private della famiglia Valguarnera. Attraverso un percorso interno del Parco della Favorita, si arriverà alle Scuderie Reali. I
    Di seguito le aperture riservate agli iscritti FAI
    Arsenale della Real Marina (Museo del Mare) – Via dell’Arsenale
    “Aspettando la mostra di Sebastiano Tusa”, incontro con la Soprintendente del Mare Valeria Li Vigni
    Sabato 16 ottobre, alle 10.30 e alle 11.30
    I lavori del nuovo Arsenale ebbero inizio nel 1620 e furono finanziati dalla Regia Corte e dal Senato cittadino. La “Fabrica della Real Marina “, come la chiamarono i contemporanei, rappresentò le speranze e le aspirazioni di coloro i quali vedevano nella sua edificazione la possibilità di accrescere la produzione navale della città.Dal gennaio del 2013, la gestione dell’Arsenale, destinato a diventare il primo Museo del Mare della Regione Siciliana, è di pertinenza della Soprintendenza del Mare.
    Villa Igiea con la Sala del Basile – Salita Belmonte 43
    Domenica 17 ottobre, turni alle ore 11.00, 12.00, 16.00, 17.00 e 18.00  
    Affacciata sul mare, presso il porto dell’Acquasanta, nell’omonima borgata, la Villa è protetta alle spalle da Monte Pellegrino che lo sovrasta. Essendo sopraelevata rispetto alla naturale linea di costa, la vista sul mare è libera per parecchi chilometri. Originariamente di proprietà dell’ammiraglio inglese Sir William Domville, fu acquistata nel 1899 dai Florio, una delle più influenti famiglie siciliane dell’epoca. Ignazio e Franca Florio avevano intenzione di convertire questo magnifico edificio in un sanatorio, per curare la figlia malata di tubercolosi. Il progetto iniziale cambiò in favore della realizzazione di un hotel di lusso all’altezza degli standard internazionali più esigenti.
    Carini (Palermo)
    Sabato 16 e domenica 17 dalle 10.00 alle 13.00
    Il Gruppo FAI Carini propone un itinerario all’aria aperta tra natura, storia e archeologia dedicato al tema della riscoperta delle antiche vie di comunicazione lungo i sentieri del bosco della piana di Carini e Partinico, per ammirare la flora e la fauna della sterminata pianura che si apre davanti la cosiddetta grotta bianca, l’area archeologica di Manico di Quarara e la piccola Chiesa di Santa Venera.
    Isnello (Palermo)
    Domenica 17 ottobre alle ore 10.00, 11.00 e 12.00
    Passeggiata “Trame naturali: dal museo del filet al sentiero geologico
    Visite guidate a cura dell’Aps See Isnello.
  • Come ricevere la lettera di Hogwarts

    Come ricevere la lettera di Hogwarts

    Come ricevere la lettera di Hogwarts: volete ricevere la stessa lettera di Harry Potter? O magari volete regalarla.
    Ho letto cose davvero strane sul web: richieste su come ricevere una vera lettera dal castello dei maghi che non esiste, so che è una sciocchezza ma fa davvero effetto. Ora, appurato il fatto che il mondo di HP non esiste ma è solo fantasia, questo è un espediente per conservare e ricreare un po’ di quella atmosfera magica.

    Come ricevere la lettera di Hogwarts: il kit

    C’è un modo molto semplice di ricevere la famosa lettera magica: acquistare il kit che comprende la lettera di Hogwarts, Busta con nome e indirizzo personalizzato, Requisiti di ammissione, Biglietti del treno per Hogwarts e Mappa di Hogwarts

    Come ricevere la lettera di Hogwarts: farla in casa

    Mettiamo che vogliate fare una sorpresa a qualcuno, magari un regalo a dei bambini o ad un fan. Se l’acquisto è troppo costoso potete cimentarvi voi stessi nella realizzazione della famosa lettera.

    Occorrente:

    • Un font di Harry Potter oppure uno simile (cerca: “font Harry Potter”)
    • Un elaboratore di testo
    • Un’immagine dello stemma di Hogwarts (cerca: “stemma Hogwarts”)
    • Una stampante
    • Due o tre fogli di carta da stampante
    • La firma della professoressa McGranitt (cerca: “firma Minerva McGranitt“)

    Come fare:

    1. cercare il font adatto che sia simile a quello della lettera
    2. cercare lo stemma di Hogwarts (basta salvare l’immagine da google)
    3. scrivere la lettera copiando l’originale, per essere molto più simile andrebbe scritta con inchiostro verde su pergamena o su un foglio invecchiato
    4. scrivere l’indirizzo di chi deve riceverla
    5. stampa la lettera e la busta (già scritte o da scrivere)
    6. non ci si deve dimenticare d’inserire l’indirizzo di ritorno di Hogwarts sotto lo stemma (oppure nel retro della busta, dove è più comune trovarlo).

    Ora la lettera è pronta è bisogna decidere come recapitarla: legarla sulla zampa di un gufo di peluche? Metterla nella cassetta della posta? Lanciarla dentro la finestra della stanza del ricevente? Fatevi venire una brillante idea.
     
     

  • Ricette di Halloween: dolce di zucca e cioccolato

    Ricette di Halloween: dolce di zucca e cioccolato

    Fra le ricette di Halloween non può mancare un buon dolce di zucca e cioccolato.
    Se state già scegliendo la zucca da trasformare in lanterna, non scordatevi che la polpa si può riutilizzare in tanti modi, per fare questo dolce, o per fare il famoso succo di zucca di Harry Potter (nel caso in cui siate fan o i vostri figli lo siano). Idem i semi, assolutamente non si buttano, possono essere tostati in forno e trasformati in un ottimo snack. Ma ora passiamo alla nostra ricetta.

    Ricette di Halloween: dolce di zucca e cioccolato

    ingredienti:

    • 250 gr di polpa di zucca-cioccolato250 gr di farina
    • 70 gr di frumina
    • 130 gr di zucchero
    • 100 gr di burro
    • 3 uova
    • una bustina di lievito per dolci
    • una bustina di vanillina
    • gocce di coccolato a piacere
    • latte qb

    Ricette di Halloween: dolce di zucca e cioccolato

    Ricette di Halloween dolce di zucca e cioccolato

    1. Frullare la polpa di zucca
    2. Sbattere per bene le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso
    3. aggiungere un poco di polpa di zucca e la frumina, lavorare con le fruste
    4. mettere a sciogliere il burro a bagnomaria ed accendere il forno
    5. aggiungere gradualmente farina, lievito e vanillina
    6. aggiungere il burro ed il resto della polpa di zucca, lavorare con le fruste ed aggiungere latte se il composto è troppo denso
    7. Aggiungere le gocce di cioccolato a piacere e mescolare con un cucchiaio di legno
    8. versare in una tortiera foderata di carta forno e spargere altre gocce di coccolato sopra
    9. Infornare a 160° per un’oretta e fare la prova dello stecchino se è asciutto è cotta

    Volendo, una volta fredda, la si può decorare con lo zucchero a velo, basta fare uno stencil su carta (magari proprio una zucca sorridente) e poi cospargere il tutto di zucchero.
    Vi piace questa torta? Quali sono le vostre ricette di Halloween?
    Inoltre vi consiglio di leggere questo articolo https://www.cataniablog.it/halloween-le-5-cose-da-fare-a-catania.html per scoprire cosa fare a Catania per Halloween.

  • Balli di gruppo: storia, tipologia, benefici

    Balli di gruppo: storia, tipologia, benefici

    Chi non ha mai sentito parlare dei balli di gruppo denominati anche Social Dance? Chi non si è spesso soffermato su una piazza a guardare quanta gente si diverte a danzare insieme agli altri?
    In questi ultimi anni si è scatenata una vera e propria febbre per queste “danze in compagnia”che ha coinvolto persone di tutte le età, dai bambini agli anziani la musica dei balli di gruppo ha trascinato in maniera preponderante persone che in vita loro non avevano mai messi piede su una pista e che mai avrebbero pensato di poterlo fare.
    Pista si fa per dire, perché i balli di gruppo non richiedono particolari strutture, basta una piazza, uno spiazzo sufficiente per quanti vi afferiscono e, via con la musica.

    Balli di gruppo nascita e storia

    Naturalmente chissà quante antiche tribù, quanti popoli, hanno adottato balli che noi non conosciamo, tralasciando questo aspetto, che riserviamo agli specialisti di antropologia, e ritornando al nostro tempo,  possiamo far risalire il loro inizio agli anni ’60 quando iniziarono a spopolare il Twist, l’Hully Gully e, in Italia, il  “Watussi” o il “Cha Cha Cha della segretaria”, balli che non sono mai tramontati e che ritroviamo ancora sulle piste dei nostri giorni.

    Balli di gruppo tipologie

    Persone ballano nel parco
    In realtà niente è più libero della Social Dance per cui è difficile classificare o imbrigliare queste danze in schemi, in regole fisse e ben determinate.
    Per questo ritroviamo diverse tipologie di musiche e spesso, le stesse vengono ballate con coreografie differenti in base al maestro che le ha create.
    Non è neanche importante sapersi muovere alla perfezione, sono passi semplici, accessibili a tutti, e inoltre, se si sbaglia non si coinvolge nessun partner.
    E’ assodato, con i balli di gruppo ci si sente più liberi, ci si diverte di più.
    Se vogliamo essere pignoli possiamo dividere questi Social Dance in due tipi:
    -un primo tipo utilizza musiche o canzoni nate apposta per essere ballate, fanno parte di questo gruppo il Limbo, il Sirtaki, il Meneahito, El Pam Pam.
    – il secondo tipo utilizza le musiche dei balli di coppia e su di esse vengono create delle coreografie che possono essere ballate in gruppo.
    Questo è il caso del Samba, del CHA CHA CHA, del Mambo e del Merengue.

    Balli di gruppo benefici

    I benefici che si possono ricavare da questi movimenti sono tanti e tutti salutari per il corpo e per la mente.
    1. Il ballare insieme rispetta la necessità che ha avuto da sempre l’uomo di aggregarsi e divertirsi insieme agli altri.
    2.Con i balli di gruppo si muovono liberamente tutti i muscoli del corpo ( gambe, braccia, dita, testa,…) che, a poco a poco, si liberano dalle contratture e dalla rigidità.
    3. Il movimento “sblocca” il corpo liberandolo dalle posture sbagliate che tendiamo ad assumere e nello stesso tempo, ne coordina i movimenti.
    Muovendo all’unisono braccia e gambe al ritmo della musica armonizziamo i movimenti del nostro corpo.
    Balli di gruppo diversi
    4. Seguendo, la coreografia del brano, quando riusciremo a muoverci all’unisono con gli altri aumenterà la fiducia in noi stessi e dunque l’autostima e questo accadrà, perché i balli di gruppo offrono vari livelli di difficoltàbasta scegliere quello che ci piace di più o che reputiamo più consono alle nostre possibilità e poi… sorridere perché tutto il resto verrà da sé.
    5.La musica e il movimento, si sa, stimolano il buonumore, messi insieme sono una notevole carica di benessere, purché si prenda tutto come un gioco, senza forzare il corpo in movimenti che non sono adatti ad esso.
    Inoltre, l’impegno profuso nel contare i passi, la concentrazione necessaria per non sbagliare, ci impediscono di pensare ai problemi quotidiani che spesso ci affliggono.
    La cosa più importante da tener presente, se vogliamo che questa disciplina sia un momento di benessere, è che non dobbiamo prendere tutto e troppo dal nostro corpo ma dobbiamo assecondarlo in quello che può fare tenendo conto soprattutto della nostra età.
    Ecco perché, nelle scuole di ballo, si formano, spontaneamente, insiemi di persone che presentano su per giù la stessa fascia di età, i ragazzi seguiranno corsi con musiche più in voga e balli più ritmati mentre le persone più avanti con l’età seguiranno brani più lenti, musiche più dolci e più classiche.
    Ma non esistono solo le scuole di ballo, a guidare gli appassionati, sul web, impazzano anche i maestri delle coreografie che, con i loro tutorial, annoverano un numero altissimo di visualizzazioni.
    Per questi e per tanti altri motivi ancora, gli appassionati dei balli di gruppo sono sempre di più e dal 1995, queste danze, sono state riconosciute come categoria amatoriale dalla FIDS (Federazione Italiana Danza Sportiva).
    Persone ballano felici
    E adesso non ci resta che provare.

  • Cielo di Ottobre 2021: ora solare, sole, luna, pianeti

    Cielo di Ottobre 2021: ora solare, sole, luna, pianeti

    Con il mese di settembre abbiamo detto addio all’estate 2021 e l’autunno ci è venuto incontro, con il suo cielo di ottobre, alternando calde giornate di sole ad altre cupe e piovose.
    La notte, il cielo grigio, zeppo di nuvole, nasconde lo spettacolo della sfera celeste che tanto attira gli appassionati del settore, i cosiddetti astrofili, gente che svolge una miriade di lavori diversi tra di loro ma che resta accomunata da una passione: l’astronomia.
    Per questa passione, ovunque, sono sorte delle associazioni di astrofili che vantano la presenza di persone (alcune delle quali, forse, non hanno mai studiato astronomia a scuola o all’Università) che conoscono benissimo il cielo e i corpi celesti e che divulgano le informazioni a riguardo, con una passione tale da coinvolgere chi li segue.
    Catania vanta il Gruppo Astrofili Catanese, GAC, nato nel 1977, grazie all’impegno del professore Luigi Prestinenza e di altri appassionati come lui, a Riposto troviamo gli Astrofili Ionico Etnei chesempre con lo stesso impegno e passione, diffondono le loro conoscenze e guidano coloro che desiderano avvicinarsi all’astronomia.
    Ma torniamo, con la nostra piccola e semplice guida, al bellissimo e ricco cielo di ottobre.

    Il Sole

    Sole cielo
    Già all’inizio del mese il Sole si trova nella costellazione della Vergine.
    giorno 1 ottobre il Sole sorge alle 07:09 e tramonta alle 18:54
    giorno 15 ottobre il Sole sorge alle 07:25 e tramonta alle 18:30 (ora legale)
    giorno 31 ottobre il Sole sorge alle 06:43 e tramonta alle 17:07 (ora solare).
    Dall’inizio del mese al suo ultimo giorno il periodo di luce si accorcia di un’ora e 21 minuti.

    Ora solare, cielo di ottobre

    Nella notte tra il giorno 30 e 31, tornerà l’ORA SOLARE o TMEC (Tempo Medio dell’Europa Centrale, riporteremo perciò indietro di un’ora i nostri orologi e avremo un’ora in più di buio,
    LA LUNA
    Giorno 6 ottobre 2021 avremo la Luna nuova
    Giorno 13 ottobre 2021 avremo il primo quarto
    Giorno 20 ottobre 2021  avremo la Luna piena
    Giorno 28 ottobre 2021  avremo l’ultimo quarto

    La notte della Luna

    luna cielo maggio
    Sabato 16 ottobre torna la NOTTE DELLA LUNA o International Observe the Moon Night, è un’iniziativa a livello mondiale dedicata all’osservazione e a tutto ciò che concerne il nostro satellite.
    L’iniziativa è promossa dalla NASA e da tante altre istituzioni scientifiche quali l’Astronomical Society of the Pacific & the NASA Night Sky Network, EU-Universe Awareness, Lunar and Planetary Institute, NASA Lunar Science Institute e in Italia dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e dall’Unione Astrofili Italiani (UAI).
    Tutte le associazioni promuoveranno, compatibilmente con le precauzioni legate al Covid, dei momenti durante i quali si potrà osservare al telescopio il nostro satellite naturale, si approfondiranno le tematiche legate alla genesi, alle caratteristiche fisiche e a tutto ciò che concerne la Luna comprese musiche e poesie ad essa dedicate.

    I pianeti di ottobre

    Venere
     Venere, visibile fin dalla fine di agosto, inizia a splendere ogni sera a sudovest, dove tramonta il Sole, immersa ancora nell’ultima luce del nostro astro.
    Dopo un periodo durante il quale restava poco tempo nel cielo adesso scompare sempre più tardi fino a quando, alla fine del mese, tramonterà quasi 2 ore e 20 minuti dopo il Sole.
    Fino a giorno 7 ottobre sarà nella costellazione della Bilancia per poi passare in quella dello Scorpione.

    Marte

    Difficile da osservare nel cielo di ottobre perché si trova ancora molto vicino al Sole, il pianeta Marte sarà visibile all’alba ma con difficoltà, perché è ancora basso all’orizzonte. Per tutto il mese si trova nella costellazione della Vergine.

    Giove

    Ben visibile a sud brilla Giove, il gigante dei pianeti, la sua presenza ha dominato il cielo dell’estate per quasi tutta la notte, lo osserviamo meglio nelle prime ore della sera, poi, a poco a poco, declina a sud-ovest.

    Saturno

    Anche Saturno è ben individuabile in questo mese, sorge e tramonta prima di Giove perché lo precede nel cielo ad ovest.

    Urano

    Il pianeta si può osservare a est e culminerà a sud dopo la mezzanotteLa sua luminosità è al limite delle capacità dell’occhio umano, per questo sarebbe meglio usare un telescopio.

    Nettuno – Plutone

    I due pianeti si trovano nel cielo di ottobre e vi brilleranno per tutta le notte ma per vederli, anche in questo caso, occorre un telescopio.

    Mercurio

    Come sempre difficile da osservare, sia perché piccolo, sia perché vicino al Sole e dunque immerso nella sua luce.
    Si potrà osservare verso la fine del mese, ad est, ed il giorno migliore sarà il 25 ottobre quando sorgerà un’ora e 30 minuti prima del Sole.

    Le costellazioni

    Miti e leggende del cielo
    Adesso le costellazioni del cielo estivo stanno per non essere più visibili dal nostro emisfero, solo a ovest, poco dopo il tramonto, possiamo scorgere Boote con la bellissima stella Arturo.
    Sarà ancora visibile il triangolo estivo formato dalla Lira con la stella Vega, dal Cigno con la stella Deneb e dall’Aquila con la stella Altair.
    A Est, in tarda serata, sorgeranno le costellazioni dello Zodiaco che caratterizzeranno l’autunno e l’inverno: prima il Toro e poi i Gemelli.
    A ovest, poco dopo il tramonto troveremo il Sagittario, basso all’orizzonte e prossimo a sparire dal nostro cielo.
    A sud- ovest ecco il Capricorno e l’Acquario con stelle poco visibili e di riferimento, ad est invece ammiriamo l’Ariete e quasi allo zenit, ecco il grande quadrato di Pegaso, da nome del mitologico cavallo alato.
    Tra Pegaso e il piccolo carro troviamo Cassiopea, ben riconoscibile per la sua caratteristica forma a W, una costellazione circumpolare che, per questo motivo è sempre presente nella sfera celeste e Cefeo .
    A nord-est di Pegaso vediamo tre stelle molto luminose in fila tra loro, appartengono alla costellazione di Andromeda.
    Proseguendo ancora a nord-est ecco la bellissima e luminosa stella Capella della costellazione dell’Auriga e, sopra di essa, Perseo con la sua forma a Y rovesciata.
    Poi puntiamo il nostro sguardo a Nord dove abbiamo: l’Orsa Maggiore, in basso, la Minore verso l’alto e tra le due il Dragone.
    Alla fine come non parlare delle Pleiadi, un gruppo di stelle che troveremo sempre più in alto nel cielo verso sud, bellissime e famosissime per essere così splendenti e dunque molto conosciute ai nostri antenati che le chiamavano pure “le sette sorelle”, “La chioccia con i pulcini” e per noi siciliani, come ci ricorda Verga nella novella Nedda, “ A puddara”.
    Allora occhi puntati verso il cielo e a presto con le altre sue meraviglie.

  • Calcio Catania – Juve Stabia 3-2: una vittoria per sperare

    Calcio Catania – Juve Stabia 3-2: una vittoria per sperare

    Finalmente, una sperata vittoria. Non solo 3 punti preziosissimi per smuovere la classifica, di cui ormai si vedeva pericolosamente il fondo, e che arriva dopo quella altrettanto importante sul campo dell’Az Picerno. Dicevamo, tre punti fondamentali proprio perché intanto proiettano il Catania a metà classifica con i suoi 10 punti, staccandolo – e molto – dal gruppetto di coda con Messina, Fidelis Andria e Vibonese tutti fermi fra i 4 e i 5 punti. Poi era seriamente necessario per gli uomini di Baldini invertire la rotta, sebbene già nelle ultime partite si fossero visti concreti miglioramenti e (come il tecnico ha sottolineato) in realtà le ultime partite sono state perdute praticamente sempre nei tempi di recupero. Due vittore che dunque concretizzano quello che sembrano essere un lavoro di lunga durata e che certamente regalano punti e morale alla compagine etnea. Ancora di più graditi se si considera che questi ultimi 3 sono finalmente giunti fra le mura amiche del Massimino, che era a secco da ormai molto tempo.
    Massimino catania
    Adesso il Catania è al 13esimo posto, e si trova in una zona caldissima, con praticamente 12 squadre racchiuse nel giro di 3 punti. Sostanzialmente, un’ulteriore vittoria potrebbe realmente fare cambiare il passo ai rossazzurri: che sia questa, veramente, l’occasione buona per cambiare l’inerzia di un campionato che stava per volgere al peggio?

    Il tabellino

    Marcatori: 8′, 64′ Moro, 16′ Russini; 26′, 29′ Eusepi

    CATANIA (4-3-3): Sala; Albertini, Ercolani, Monteagudo, Pinto (39′ Ropolo); Rosaia, Cataldi (72′ Provenzano), Greco (89′ Claiton); Piccolo (46′ Ceccarelli), Moro, Russini (72′ Biondi). A disp.: Borriello, Zanchi, Pino, Maldonado, Izco, Sipos, Russotto. All. Baldini.

    JUVE STABIA (4-3-2-1): Sarri; Donati, Tonucci, Troest, Rizzo; Altobelli, Berardocco (74′ Evacuo), Scaccabarozzi (62′ Schiavi); Bentivegna (62′ Stoppa), Panico; Eusepi (84′ Lipari). A disp.: Lazzari, Russo, Esposito, Caldore, Davì, Guarracino, Squizzato, Della Pietra. All. Novellino.
    ARBITRO: Giordano di Novara (Stringini-Carrelli)..
    MARCATORI: 8′, 64′ Moro, 16′ Russini, 26′, 29′ Eusepi
    NOTE: ammoniti Berardocco, Scaccabarozzi, Cataldi, Schiavi, Ropolo, Biondi

    Le note positive per la squadra di Baldini

    Soprattutto, promettono benissimo due note. La prima è l’ormai realtà di Moro: il giovanissimo attaccante (ricordiamolo: ha solo vent’anni) ha realizzato una pesantissima doppietta, e ha anche siglato il gol vittoria dopo che lo Juve stabia – sempre nel primo tempo, prima al 26′ e poi al 29′ – aveva raggiunto il pareggio.
    L’altra buonissima notizia viene dalla volontà degli etnei di chiudere il conto, di non arrendersi a un pareggio che, a un certo punto della partita, poteva anche tentare. Nella situazione del Catania, un punto resta comunque un punto infatti.
    Al contempo, deve forse preoccupare Baldini la fragilità di una squadra che, in casa e con due gol di vantaggio, è stata in grado di subire due gol in 3 minuti. Una questione di testa? Una questione di tattica? Lasceremo che si proprio il tecnico a cercare di risolvere quest’enigma. Dal canto nostro, ci limitiamo a notare come anche stavolta la squadra abbia cercato con ogni mezzo di complicarsi la vita.

    Le parole di Moro e di Baldini alla fine della partita

    Massimino
    Intervistato alla fine dei giochi, l’eroe di oggi Luca Moro ha così commentato il tutto: “La partita è cominciata piuttosto bene e difatti i primi venti minuti in campo eravamo solo noi. Poi dopo aver subito due gol ci siamo abbassati ma dobbiamo fare attenzione in futuro. Oggi siamo stati squadra ed è andata bene. La mentalità fa tutto in questo momento e anche io devo lavorare di più. Certo la fiducia c’è e i gol mi stanno dando una spinta ulteriore“.
    E sul suo attaccante, Baldini si è così espresso: “Moro non deve cambiare di una virgola e non deve accontentarsi. Ogni mattina lo guardo male e gli chiedo se si sta accontentando. Il segreto è l’essersi messo a disposizione della squadra”.
    Riguardo invece alle difficoltà della difesa, il tecnico trova spiegazioni ma non attenuanti: “Difesa discontinua perché giochiamo con un 99 (Ercolani, ndr) che ha poca esperienza ma ha margini importanti di crescita, perché Monteagudo è un argentino ed è alla settima gara in Italia. Dobbiamo crescere, ma la responsabilità è la mia”.
    Sulla vittoria e sulla classifica invece Baldini è chiarissimo: “Sono sei punti importanti, perché quando si vince si lavora sempre meglio. Sono convinto che con la tranquillità giusta questa squadra possa migliorare ancora tanto. Vederli gioire negli spogliatoi mi ha dato una soddisfazione incredibile. Oggi non era semplice, sono molto orgoglioso di questa squadra e di questi ragazzi . Non guardiamo la classifica, non mi passa neanche per la testa. L’unica cosa è che questa classifica ci fa lavorare più tranquillamente e questo vuol dire aumentare la convinzione nei propri mezzi, essere pronti alla lotta, vedere le cose in maniera diversa, positiva, sono convinto che abbiamo margini di miglioramento”.
    Infine, il mister si toglie un sassolino: “La soddisfazione mia è l’aver allenato due ragazzi come Cataldi e Greco da bimbi, vederli in campo adesso mi soddisfa. Ho fatto riposare Maldonado, sto facendo ruotare tutti, devo stare concentrato e mantenere tutti sul pezzo. I ragazzi stanno remando tutti dalla stessa parte. Oggi sono orgoglioso di questa squadra”.
     

  • Calcio Catania, la SIGI e le promesse non mantenute

    Calcio Catania, la SIGI e le promesse non mantenute

    Una vicenda che continua a stupirci, in negativo. Qualche settimana fa avevamo dedicato un articolo alla vicenda. Avevamo raccontato cioè di come la Payback ADV ,un’agenzia pubblicitaria composta da giovani professionisti siciliani che opera prevalentemente nella zona etnea, avesse erogato dei servizi proprio alla SIGI, una cordata di 11 imprenditori, professionisti e procuratori di gruppi imprenditoriali rappresentata dall’avvocato Giovanni Ferraù, attualmente detentrice del Calcio Catania.

    Calcio Catania, l’ingiustizia della SIGI

    Ebbene la prestazione per tali servizi era rimasta insoluta. Immaginate cosa significhi oggi, a fronte della crisi che attanaglia tutti i piccoli imprenditori siciliani e della cronica difficoltà di un territorio come quello siciliano, non poter vedere il frutto di un lavoro compiuto. Un qualcosa che non dovrebbe mai accadere, in nessun contesto, che costituisce una vera e propria ingiustizia – troppo spesso in Italia di difficile risoluzione.
    Eppure, nonostante ciò, il giovane amministratore dell’agenzia pubblicitaria, Roberto Barbagallo, aveva proposto alla SIGI S.p.a. di commutare il debito per i servizi offerti dalla Payback ADV, rinunciando a un equo pagamento in favore di abbonamenti per lo stadio. Un modo semplice per guadagnarci entrambi. La SIGI avrebbe così potuto preservare liquidità e anche fidelizzare non solo l’azienda, ma anche gli stessi abbonati che sarebbero magari tornati anche in futuro autonomamente. La Payback, dal canto suo, avrebbe acquisito la possibilità di visionare in diretta e sul posto le partite del Calcio Catania, con l’intero di migliorare il suo servizio di cronaca e lo scopo di fornire un servizio sempre migliore ai suoi lettori.
    Ma, almeno in un primo momento, la proposta era rimasta inascoltata dalla SIGI. Le motivazioni di tale accordo mancato potevano essere molte, ma ognuna di essere proiettava una lunga ombra sulla proprietà della società catanese.
    Massimino catania

    SIGI- Imprenditori siciliani: gli ultimi aggiornamenti

    Riceviamo gli aggiornamenti della vicenda e siamo ben felici di potergli dare voce, per quanto continui a essere tristemente uno specchio di come non dovrebbero andare le cose. Dunque, proprio qualche settimana fa avevamo dedicato un articolo a questa disavventura; un pezzo che metteva in luce tutta l’amarezza di doversi confrontare, anche una volta, con situazioni di questo tipo. Poco dopo la pubblicazione dell’articolo era stata proprio la SIGI a contattare la Payback ADV.
    Sembrava che l’incomprensione fosse stata superata e che la vicenda si fosse avviata a un lieto fine. La cordata etnea aveva infatti acconsentito a fornire degli accrediti, per la precisione proprio per oggi 10 ottobre e per la partita del Catania. Tutto stabilito, anche da parte degli interessati dell’accredito, che si erano organizzati per andare a vedere la partita e riportarne la cronaca.
    Accrediti che, però, non sono mai arrivati. Non c’è stata, almeno al momento, ulteriore comunicazione da parte della SIGI: nessuna spiegazione per l’improvvisa sparizione, nessuna mail di scuse per l’inconveniente, nessuna chiamata per fornire una spiegazione, niente. Assenza ingiustificata, un – possiamo dire sorprendente a questo punto? – atteggiamento da parte di una S.p.a., la quale dovrebbe essere in grado di gestire efficacemente i suoi interessi e quelli del territorio.
    Massimino

    La SIGI e gli imprenditori siciliani: un triste epilogo?

    A quale esito può portare una simile situazione? Di certo, niente di buono. Facile prevedere che questa, come molte altre, sarà l’ennesima di questa disavventure a giungere fra i banchi di un tribunale. E, come molte altre, anche questa si tradurrà in inutili e infruttuose sequele di anni e anni di diatribe, con unico vincitore il farraginoso sistema burocratico italiano e tutte le parti coinvolte danneggiate.
    Non sarebbe stato, dunque, molto più semplice assecondare la proposta della Payback ADV? Nonostante tutto, continuiamo a credere che sia possibile un mondo in cui gli imprenditori riescano finalmente a collaborare pienamente, anche in un luogo storicamente legato al mors tua, vita mea qual è la Sicilia. Un’isola predominio “del più furbo”, neanche del più forte, di coloro che riescono a farsi beffa delle leggi, a ignorare ciò che è giusto, con la tristissima connivenza delle istituzioni.
    Ci chiediamo poi sempre come mai la nostra isola non riesca mai a sbocciare del tutto, come mai a fronte di luoghi che magari offrono meno delle sue splendide bellezze o delle sue preziose intelligenze, la Sicilia splenda sempre meno.
    La risposta sta anche in cose come queste, situazioni a cui tutti noi volendo siamo anche un po’ abituati e – diciamoci la verità – anche parzialmente anestetizzati. Perché ci hanno fatto abituare a qualcosa cui non dovremmo abituare mai, a cui non dovremmo sottostare mai. L’ingiustizia.

  • Buona salute: l’alimentazione della longevità

    Buona salute: l’alimentazione della longevità

    Buona salute: l’alimentazione della longevità esiste?
    Se ci pensate bene, ormai molte malattie derivano da un’alimentazione non adeguata, pensiamo a qualche tumore, al diabete ed all’obesità.
    Alcuni cibi che siamo abituati a consumare (fritti, scatolame e cibi abbrustoliti) sono ricchi di tossine e quindi possono danneggiarsi oppure hanno perso le vitamine ed i nutrienti che invece avrebbero giovato alla nostra salute. Una corretta alimentazione, invece, aiuta il nostro fisico e la nostra salute a rimanere giovane. Si tratta di fare delle scelte e di evitare il più possibile i cibi che minano la nostra buona salute, senza punirsi e senza eccessive restrizioni s’intende.

    Buona salute: gli alimenti che ci mantengono giovani

    Per restare giovani più a lungo ed in buona salute, ecco i cibi che non dovremmo mai sottovalutare:

    • olio evo
    • frutta secca (noci, mandorle, noci di macadamia)
    • semi oleosi (semi di girasole, semi di lino e di zucca)
    • pesce azzurro (salmone, sardine, alici e sgombro)
    • frutti di bosco (more, mirtilli, lamponi)
    • frutta (avocado, papaya, melograno, kiwi, limoni)
    • verdura ed ortaggi (pomodori, carote, broccoli, cavolfiori, spinaci, crescione)
    • tè verde
    • cacao amaro crudo
    • vino rosso
    • cereali integrali (avena, grano saraceno, quinona)
    • legumi (fagioli, ceci, lenticchie, soia)
    • aglio

    Sono invece da evitare:

    • carne rossa
    • lardo e burro
    • fritti
    • dolci e zucchero
    • cibi in scatola
    • merendine
    • glutammato
    • sale

    Buona salute lalimentazione della longevità
    Osservando in modo più scrupoloso gli alimenti della buona salute, osserviamo che alcuni di questi sono ricchi di omega3 ed omega6, fra cui le noci, l’avocado, il pesce azzurro ed i semi di lino ma troviamo anche i flavonoidi e gli antiossidanti che proteggono l’organismo dalla diffusione dei radicali liberi, le vitamine che rallentano l’invecchiamento ed i polifenoli che prevengono le malattie neurodegenerative.
    L’aglio, poco gradito a molti, è una miniera di sostanze antiossidanti che aiutano a prevenire i disturbi cardiovascolari.
    Un buon modo per iniziare la giornata? Succo di melograno fatto in casa o una tazza di tè verde o un bicchiere di acqua e limone a digiuno.
    Il bello di questi cibi non sta solo nel fatto che aiutano a mantenersi in buona salute ma sta anche nel fatto che aumentano la longevità, preservando l’organismo dai danni dell’invecchiamento.

  • Millepiedi insetti come eliminarli

    Millepiedi insetti come eliminarli

    Millepiedi insetti come eliminarli: metodi semplici per tenere alla larga questi animaletti.
    I millepiedi sono innocui, ma infestanti e possono invadere le zone che reputano di loro interesse.
    Come tenerli lontani?

    Millepiedi insetti come eliminarli: l’acqua

    Evitare di tenere costantemente il giardino bagnato perché i millepiedi adorano l’acqua (quindi evitate d’innaffiare il prato la sera se non volete attirarli).
    Le grondaie non devono dirigere l’acqua nel perimetro della casa ma lontano, diversamente i millepiedi ne saranno attirati.

    Millepiedi insetti come eliminarli: in giardino

    Millepiedi insetti come eliminarli in giardino
    Se si ha un giardino a casa è necessario curarlo rimuovendo i depositi di foglie secche portate dal vento, gli accumuli di terriccio e tagliando l’erba.
    Evitare che l’immondizia sosti in giardino e posizionare il compost lontano dagli ingressi di casa.
    Eliminare accumuli di pietre e tavole sotto cui possano nascondersi.
    Smaltire regolarmente l’umido e fare in modo che il terriccio o la materia inorganica decomposta non sia vicino al perimetro della casa.

    Millepiedi insetti come eliminarli: in casa

    I millepiedi sono animali notturni, soprattutto in estate occorre chiudere le zanzariere se non li volete a zonzo per casa.
    Controllare la cantina, se è troppo umida il millepiedi vi si stanzieranno piazzarvi dei deumidificatori e controllare che non vi siano infiltrazioni d’acqua.
    Chiudere crepe e fessure da cui si possono infilare i millepiedi.
    Le guarnizioni isolanti sono ottime alleate in caso di porte o finestre che si chiudono male.
    Anche le ventole e le prese d’aria vanno schermate.
     

    Millepiedi insetti come eliminarli

    • Aspirapolvere: il miglior alleato contro gli insetti (io la uso contro i ragni)
    • diatomacea: è un rimedio naturale da spargere lungo il perimetro della casa che tiene lontani i millepiedi
    • cenere: spargerla nei punti più umidi o infestati aiuta a tenerli lontani perché asciuga la zona

    Evitiamo i pesticidi che rappresentano davvero un pericolo, per noi e per l’ambiente.
     
     

  • Ricetta Melanzane e Quaglie

    Ricetta Melanzane e Quaglie

    Forse non sapevi che…
    Le melanzane e quaglie sono un piatto tipico della tradizione palermitana, il cui nome altisonante deriva dall’uso popolare siciliano di rinominare piatti poveri ad imitazione di piatti ben più blasonati che il volgo non poteva, per ovvi motivi, permettersi.
    Il nome del piatto è molto evocativo: la melanzana infatti andrà cotta intera, non prima di aver praticato su di essa due file di tagli perpendicolari l’uno rispetto all’altro. In questo modo si otterranno delle fettine che, con un po’ di fantasia, ricorderanno le piume proprio della quaglia di cui prendono il nome.
    Le melanzane e quaglie sono un piatto caratteristico della cucina popolare: non mancano mai in ogni friggitoria che si rispetti accanto ad altre delizie quali panelle, cazilli, arancine etc.
    Come si preparano le melanzane e quaglie
    Come prima cosa, ovviamente, prendiamo delle melanzane, le laviamo per bene e le asciughiamo. Mi raccomando di procurarvi le melanzane di varietà durona, quella lunga e nera per capirci, che è la più adatta per questo piatto.
    Poi, eliminiamo il picciolo ed iniziamo a praticare dei tagli in senso verticale, dall’alto in basso, fermandoci ad un centimetro circa dal bordo superiore dov’era il picciolo.
    Giriamo la melanzana e pratichiamo gli stessi tagli, perpendicolarmente ai primi, in modo da ottenere delle fette che restino tutte attaccate alla parte superiore della melanzana. La melanzana non va sbucciata, comodo no?
    Prima di procedere alla cottura, le melanzane vanno lasciate spurgare.
    Cospargiamo quindi le melanzane di sale grosso e le lasciamo riposare per almeno 30 minuti in modo che perdano tutta l’acqua. Chiaramente più riposano meglio è, quindi non vi preoccupate se restano sotto sale per più tempo.
    A questo punto siamo pronti per la cottura, non prima di aver sciacquato abbondantemente le nostre melanzane salate con acqua fredda.
    Facciamo quindi scaldare in un pentolino l’olio di oliva (ottima alternativa: olio di semi) fino alla temperatura di 180°.
    Poi immergiamo le melanzane – importante: deve poter ruotare completamente nell’olio per cuocere uniformemente – e le lasciamo friggere per circa 3 minuti per lato, o comunque fino a quando i bastoncini non appariranno ben dorati.
    Prima di servirle, lasciamole asciugare su carta assorbente e poi saliamole.
    Ottime sia calde che fredde, le melanzane e quaglie sono un piatto veloce e molto, molto gustoso!

    L’aperitivo perfetto

    Ottime da sole, le melanzane e quaglie sono fenomenali come condimento per un panino sfizioso e irresistibile. Potete usare i semprefreschi, con o senza semi di sesamo.
    Pane caldo e croccante, imbottito con melanzane fritte caldissime e condite all’ultimo con un pizzico di sale. Se il tutto sarà accompagnato con una bella birra ghiacciata, l’ottimo risultato è garantito!
  • Instagram, WhatsApp e Facebook: down il regno dei social

    Instagram, WhatsApp e Facebook: down il regno dei social

    Siamo abituati a essere costantemente connessi, praticamente in continuo contatto l’uno con l’altro. Eppure, oggi tutto questo non è stato possibile: questo perché alcuni fra i più famosi social network e sistemi di messaggistica sono andati offline. Instagram, Facebook e WhatsApp sono down dalle 17.30 di questo pomeriggio e non c’è segno di ripresa, almeno al momento in cui stiamo scrivendo questo articolo.
    Un evento che rischia di passare alla storia: non si era mai verificato infatti uno stop così lungo. Il primo a dare la notizia era stato Anonymous, ma la notizia ha fatto rapidamente il giro del web (principalmente tramite Twitter e Telegram). Edward Snowden ha anche proposto, visto l’attuale condizione dei più famosi social, di trovare «qualcosa di buono da leggere».

    Non solo i più famosi social offline

    Aereoporto social
    Ma non sono andati offline solo i più famosi social network del mondo, bensì l’intera azienda che li controlla. Un guasto così generalizzato e così grave da avere suscitato in tutto il mondo reazioni di diverso tipo: non c’è stata nemmeno possibilità di inviare o ricevere messaggi. In reazione a questi eventi, Israele ha dichiarato lo stato di emergenza cyber e ha detto di essere in contatto con gli Usa.  L’Osservatorio sull’utilizzo di Internet NetBlocks ha riportato sul suo profilo Twitter di aver riscontrato «interruzioni in più Paesi» non connessi a «sospensioni o filtraggi dei singoli Paesi».
    In Italia è partito tutto da Milano, che ha fatto segnalare intorno alle 17.30 un numero elevatissimo di segnalazioni. Poi i disservizi si sono estesi a tutta Italia, ma nel frattempo (poco prima delle 18) anche diversi altri paesi europei, come la Germania, la Francia, Israele o la Turchia hanno fatto registrare malfunzionamenti.

    Le scuse dei manager di Facebook tramite Twitter

    crash servers social
    Ironia della sorte, i manager di Facebook hanno sfruttato i canali dei rivali di Twitter per scusarsi dei disagi con gli utenti e cercare di rasserenare e spiegare ciò che sta accadendo. «Ci scusiamo per gli eventuali disagi, stiamo lavorando per risolverli», ha detto il capo della comunicazione di Menlo Park. Sul social dei cinguettii, l’unico che ha continuato a funzionare regolarmente, la notizia del malfunzionamento si è diffusa attraverso gli hashtag #whatsappdown, #instagramdown e #facebookdown, che sono diventati velocemente trend topic.

    Ma cosa è successo a Instagram, Facebook e WhatApp?

    E’ difficile parlare di cause, perché al momento non ci sono indicazioni precise e gran parte di ciò che abbiamo sono ipotesi. Però, riguardo ciò che è successo in sé, i social sono stati “disconessi” dalla rete per diverse ore. Un esperto del New York Times ha provato a spiegare quello che è successo, a partire dalla premessa che i computer convertono i siti web in indirizzi numerici (IP): «Il problema interno che si è verificato in Facebook – spiega John Graham-Cumming, chief technology officer di Cloudflare – è stato l’equivalente del rimuovere i numeri di telefono degli utenti dai loro nomi in rubrica, rendendo impossibile chiamarsi». In soldoni, è come se in questo specifico momento sia stata soppressa la linea che metteva in collegamento gli utenti dei social con questi ultimi.
    Social offline
    Uno strano evento, se si considera anche quelle che ha riportato Sheera Frenkel. Stando alle parole della reporter del Nyt i dipendenti dell’azienda che gestisce questi colossi del web «non sono stati in grado di entrare negli edifici questa mattina per iniziare a valutare l’entità dell’interruzione perché i loro badge non funzionavano per accedere alle porte». E non sarebbe tutto.
    L’attacco informatico si è verificato infatti nello stesso giorno in cui Facebook si è dovuta difendere dalle accuse di una ex dipendente che ha passato al Wall Street Journal documenti interni compromettenti per la società. Stando ai file consegnati dalla ex manager Frances Haugen, il gruppo non solo non ha mai realmente voluto modificare il funzionamento degli algoritmi nonostante favorissero la rabbia sociale, ma ha anche ha avuto un ruolo negli eventi culminati con l’attacco al Congresso del 6 gennaio allentando troppo presto i controlli imposti per le elezioni del 2020.
    Una serie di strane coincidenze o un attacco programmato e con una strategia dietro? Difficile dirlo al momento. Quello che rimane certo però è la reazione delle borse, con tutti i titoli in picchiata e Facebook addirittura a registrare un crollo di 160 milioni di dollari l’ora.

  • Catania e dintorni: non si ferma l’emergenza spazzatura

    Catania e dintorni: non si ferma l’emergenza spazzatura

    Gli ultimi anni sono stati difficili ovunque: se già prima c’erano certamente problemi, ci si è ritrovati, d’improvviso, sommersi fino al collo. Ma i catanesi potrebbero battere ancora una volta ogni previsione e trovarsi sommersi fino al collo anche di… spazzatura. Un problema che, ciclicamente, torna a vessare gran parte delle cittadine del Sud (qualche mese fa era stato il turno di Palermo). Adesso è la cittadina etnea a essere entrata in crisi, ma in realtà quasi un terzo delle città siciliane è in difficoltà.
    Se Catania è fra le città che ha pagato un prezzo più alto è anche perché i livelli di raccolta differenziata sono ancora lontani dall’attestarsi ai livelli ottimali. Una crisi che stavolta è stata causata dalla saturazione della discarica di Lentini, che nell’ultimo anno era anche andata alla ribalta delle cronache per essere stata sequestrata ai due fratelli proprietari nell’ambito di un’azione anti-corruzione. Con la misura della discarica ormai colma, la Regione ha ridistribuito i rifiuti nelle altre discariche dell’isola, ma tale soluzione palliativo potrebbe cessare di avere effetto nel giro di breve tempo.

    La denuncia di Selvaggia Lucarelli

    La reazione della politica

    L’assessore dell’Ecologia Fabrizio Cantarella si è scusato dopo il post della Lucarelli con « tutti quei cittadini che pagano la Tari e che fanno la differenziata». Il motivo è presto detto, visto che stando alle parole dell’assessore è a causa dell’alto numero di rifiuti indifferenziati se Catania versa in pessime condizioni. «Il disservizio si è creato – ha spiegato l’assessore – a causa delle grandi quantità di rifiuto indifferenziato lasciate da chi non fa la differenziata. Nei luoghi ove vi è la raccolta differenziata il ritiro è avvenuto puntualmente. L’emergenza è stata subita dal Comune poiché determinata dal funzionamento a singhiozzo della discarica e grazie all’impegno dell’amministrazione e alle interlocuzioni del sindaco con la Regione si è trovata una soluzione per il conferimento dei rifiuti. L’inciviltà di molti ha portato a far crescere a dismisura i cumuli di rifiuti, addirittura ostruendo il passaggio di alcune vie.»
    Misterbianco spazzatura
    Via San Nicolò – Misterbianco (CT)

    Anche secondo il commento di Cantarella però la Lucarelli ha toccato un punto nevralgico della situazione dell’isola: «Ha centrato un problema molto importante che è quello dei rifiuti, peccato che ignori che la Sicilia paga decenni e decenni di arretratezza anche in ambito ambientale e infrastrutturale. I termovalorizzatori vengono realizzati in tutte le parti d’Italia ma in Sicilia non esistono e il piano rifiuti è rimasto per tanto tempo sul tavolo del ministro Costa. E’ vero e concordo con la giornalista: la Sicilia ha bisogno d’aiuto. Ciò di cui ha bisogno è di avere una vera autonomia e di non dipendere da Roma per le decisioni sulle strutture o non avrebbe bisogno di avere un ricorso al Tar di alcune associazioni che hanno fatto annullare l’articolo 5 dello Sblocca Italia che prevedeva la realizzazione di 2 termovalorizzatori».
    Anche il presidente Musumeci, soprattutto negli ultimi tempi, era tornato con insistenza sui termovalorizzatori ma a lungo non si è fatto nulla e adesso è difficile pensare che, sebbene la tornata elettorale sia vicina e la produttività dei politici notoriamente salga, possa cambiare qualcosa.

    Intanto si è cercato di tamponare il problema, come spiega l’assessore Cantarella, che non risparmia però un contrattacco alla giornalista: «Abbiamo iniziato a ripulire le varie zone cittadine e c’è voluto qualche giorno per via dell’arretrato. Quando la Lucarelli ha pubblicato quella foto l’emergenza era già abbondantemente superata perché il sabato precedente avevamo ripulito quel sito, che è stato oggetto di lavaggio e sanificazione così come gli altri. Quindi se si fosse informata avrebbe avuto conoscenza delle condizioni della via.»

    Le scuse di Pogliese

    Anche il Sindaco è intervenuto sull’argomento, con un lungo post su Facebook, e anche in questo caso si è trattato solamente di un parziale mea culpa. Il Sindaco ha sì chiesto scusa («sento di dover chiedere scusa ai cittadini per questi disagi e le immagini che stiamo vedendo nei quartieri») ma ha anche ribadito come «la causa non è certo addebitabile a nostre responsabilità, visto che sono ben 150 i Comuni che hanno subito la chiusura di una discarica, quella della Sicula Trasporti, ormai satura».
    Pogliese ha poi accusato il sistema delle discariche e ha passato la patata bollente al suo predecessore, reo di aver aggravato la situazione «con il precedente appalto, che ha previsto il “porta a porta” in una parte minima della Città, lasciando a circa 270 mila catanesi le file di cassonetti che si riempiono dei rifiuti anche dell’hinterland». Addita come correi i cosiddetti pendolari dei rifiuti «che vengono a gettare l’immondizia da noi, anche in questi giorni terribili, senza rispetto e fregandosene dei cumuli infiniti sulle strade. Ognuno pensa a sé stesso, senza preoccuparsi delle conseguenze. E non abbiamo potuto cambiare sistema e non potremo farlo fino alla scadenza contrattuale. Dobbiamo subire e pagare gli errori altrui» .

  • Benessere: 10 consigli per il vostro sistema immunitario

    Benessere: 10 consigli per il vostro sistema immunitario

    Quante volte, in questo periodo di pandemia da Covid-19, abbiamo sentito parlare di sistema immunitario, questa misteriosa parte del nostro corpo che ci difende da una molteplice varietà di agenti estranei?
    Ma di cosa è fatto il sistema immunitario?
    “E’ un insieme di organi e di cellule altamente specializzate con il compito di difendere l’organismo da agenti esterni, i quali possono causare infezioni”.
    Così è riportato nel sito dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano.
    Tutti questi organi e queste cellule si trovano in diverse parti del corpo e comunicano tra di loro attraverso i vasi linfatici.
    Fanno parte di questo sistema:

    • Cellule specializzate: globuli bianchi
    • Organi linfatici principali: Il midollo osseo, il timo
    • Organi linfatici secondari: Linfonodi, Milza

    Tessuto linfoide delle tonsille.

    • Proteine specializzate,

    Citochine- controllano il lavoro dei diversi organi e tessuti del sistema immunitario coordinandole tra di loro.
    A tutte queste forme di protezione il nostro organismo affianca alcune barriere di tipo meccanico o chimico quali ad esempio, nelle prime vie aeree (naso, faringe), il muco che intrappola e le ciglia che si muovono verso l’esterno eliminando muco e corpi estranei.
    Anche il microbiota intestinale è un valido aiuto per il nostro benessere.
    Allora, data la sua importanza, cosa possiamo fare per mantenere attivo e forte il nostro Sistema Immunitario?
    Cos’è che a volte lo indebolisce?

    1. L’ETÀ.

    Purtroppo uno dei fattori che indebolisce le nostre capacità di difesa è proprio l’età e siccome la popolazione italiana conta una vita media piuttosto elevata (circa 83 anni), prima o poi ci ritroveremo a cercare di proteggere e mantenere attive le nostre “sentinelle”.
    2. LO STRESS
    Sempre più, con il passare del tempo, allo stress viene attribuito un significativo indebolimento del nostro sistema immunitario e di conseguenza l’insorgere di particolari malattie.
    A tal proposito cosa si può fare?
    Assumere un atteggiamento positivo nei confronti della vita
    -Cercare persone e situazioni che ci fanno stare bene.
    – Seguire e praticare tecniche di rilassamentodi meditazione quali lo yoga e il training autogeno.
    3-IL SONNO
    Esiste un’accertata relazione tra sonno e difese dell’organismo, un buon riposo notturno favorisce il lavoro del sistema immunitario mentre l’insonnia che dura a lungo, può portare a malattie del tipo infiammatorio, inoltre, riposando bene, recuperiamo le energie ed affrontiamo meglio le nostre giornate.
    dormire meno
    4-IGIENE
    Curare l’igiene non vuol dire solo, come in questo momento di pandemia, disinfettare le mani  ma anche vivere in un ambiente sano, lontano da sostanze inquinanti, respirare più ossigeno, dunque aerare sempre gli ambienti ed evitare di stare in luoghi chiusi che siano troppo affollati.
    5- RELAZIONI SOCIALI
    Sembrerà strano ma, se ci facciamo caso, i buoni rapporti interpersonali e il sentirsi attivi nella società ci fanno stare proprio bene.
    Non solo ma, l‘Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la salute come uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non solo l’assenza di malattie o infermità“.
    Soprattutto in questo periodo di pandemia da Covid che ci ha rinchiusi a casa abbiamo bisogno di riprendere le nostre relazioni, di impegnarci nel sociale, ad esempio nelle attività di volontariato che ci gratificano e ci fanno sentire utili.
     
    6- ALIMENTAZIONE
    L’alimentazione gioca un ruolo importantissimo nella nostra vita perché noi “siamo quello che mangiamo” e allora utilizziamo cibi freschi e di stagione perciò ricchi di vitamine, riduciamo i grassi saturi e i pasti a base di carni rosse privilegiando le carni bianche ed il pesce.
    acciughe
    Assumiamo cibi che contengono la vitamina C che rafforza il sistema immunitario ma non trascuriamo di controllare il dosaggio della vitamina D, soprattutto nei mesi più bui, dato che il nostro organismo la sintetizza se esposti alla luce del sole. Anche la vitamina D, oltre a rafforzare le ossa aiuta a sviluppare le nostre difese immunitarie.
    Nella nostra alimentazione quotidiana non devono mancare due o più porzioni di verdure e due o più porzioni di frutta, non occorre privarsi dei carboidrati ma bisogna assumerli con moderazione.
    8. ELIMINARE IL FUMO E CONTROLLARE L’ALCOOL
    Sono stati provati gli effetti negativi che esercitano il fumo e l’eccesso di alcool verso il nostro sistema immunitario indebolendolo in modo significativo.
    Occorre quindi eliminare il fumo e bere poche bevande alcoliche, un bicchiere di vino rosso ai pasti per le donne e due per gli uomini, bastano.
    In questo modo possiamo ricavarne solo benefici senza compromettere la nostra salute.
    9. MOVIMENTO FISICO
    Anche la sedentarietà non giova al nostro benessere, una camminata, esercizi fisici in palestra o all’aperto, il nuoto, tutto il movimento può essere utile al nostri sistema immunitario purchè non sia eccessivamente faticoso.
    Covid 19 Sicilia stop allo sport allaperto
    Ricordiamoci anche che il movimento migliora l’umore regalandoci altri momenti di energia positiva.
    10. STILI DI VITA
    Se riuscissimo a seguire tutte le indicazioni che ci sono state date, con tanta forza di volontà e costanza nel tempo, allora sì che raggiungeremo uno stile di vita virtuoso, uno stile che ci aiuterà a stare meglio e renderà unica e meravigliosa la nostra vita.

  • Ricetta Sugo Freddo al Formaggio per Pasta

    Ricetta Sugo Freddo al Formaggio per Pasta

    La pasta con sugo freddo al formaggio è un ottimo piatto sia per l’estate che per i periodi più freddi. Inoltre è un piatto veloce da preparare e necessita di pochissimi ingredienti che solitamente abbiamo già in casa. Una pietanza veloce e gustosa da preparare in pochi minuti soprattutto se arrivano amici o parenti all’improvviso e non si sa cosa cucinare, la pasta al sugo freddo al formaggio è un’idea ottima. Qui di seguito vedremo quali sono gli ingredienti utili alla realizzazione della ricetta e come procedere con la preparazione.

    Ingredienti Sugo Freddo al Formaggio per Pasta

    Per realizzare il sugo freddo al formaggio bastano pochi ingredienti e questi elencati qui di seguito sono la dose perfetta per sei persone.
    • Per prima cosa una serie di formaggi come 100 grammi di Emmental,
    • 100 grammi di fontina,
    • 100 grammi di Parmigiano Reggiano,
    • ma anche 200 ml di panna fresca per rendere tutto più cremoso,
    • uno spicchio d’aglio,
    • 500 grammi di pelati,
    • olio,
    • sale e basilico a proprio piacimento,
    • 60 grammi di burro,
    • una cipollina
    • 500 grammi di pasta.

    Preparazione Sugo Freddo al Formaggio per Pasta

    Per ottenere un sugo perfetto per prima cosa dobbiamo cuocere i pelati. Basterà metterli tutti in una pentola molto capiente all’interno di una dose massiccia di acqua, dopodiché bisogna portarli ad ebollizione. Dopo qualche minuti bisognerà toglierli dall’acqua e dopo averli fatti raffreddare leggermente iniziare a togliere la pellicina che li ricopre. Subito dopo servirà una padella in cui far rosolare, con un po’ d’olio, la cipolla (precedentemente tritata) e l’aglio. Nel mentre si dovranno tagliare i pelati a piccoli tocchetti che dovranno poi essere aggiunti alla cipolla tritata e all’aglio rosolati, portare la fiamma al minimo e aggiungere sale, pepe e basilico. Per ottenere un buon sugo è necessaria una cottura di trenta minuti circa, non meno.
    Nel frattempo possiamo già iniziare a far bollire l’acqua per la pasta, mettendo una pentola piena d’acqua sul fuoco e aspettando che bolla. Dopodiché aggiungere i 500 grammi di pasta, preferibilmente corta, e salare.
    La pasta andrà scolata al dente e rimessa nella pentola dove si dovrà aggiungere il sugo, mescolare tutto molto bene e procedere con il resto degli ingredienti. Inserire il burro tagliandolo a cubetti e anche il resto dei formaggi, tagliati a tocchetti molto piccoli o grattugiati con una grattugia con i fori molto grandi, infine aggiungere la panna fresca. Dopo aver inserito tutti gli ingredienti bisognerà amalgamare bene e in modo omogeneo.
    Ora per chi vorrà potrà versare la pasta all’interno di una pirofila e aggiungere altro parmigiano per creare una piacevole crosticina, dopodiché informare a 180 gradi per venti minuti circa.
    Una volta cotta potrà essere fatta raffreddare o meno e gustata in compagnia di amici o parenti.Suggerimenti
    La pasta con sugo freddo ai formaggi può essere gustata dove si vuole, è molto pratica al mare o ad un pic-nic, basterà inserirla in un apposito contenitore ed è facilmente trasportabile. Inoltre, le sue molteplici varianti fanno in modo che questo piatto possa essere gustato un po’ come si vuole: caldo, appena sfornato, ideale soprattutto per i periodi invernali, o fatto raffreddare.
    Questo piatto è semplice e veloce soprattutto se si organizza una festa e si vuole metter su un banchetto con molteplici piatti freddi diversi tra loro e quello della pasta con il sugo al formaggio è un ottimo primo sfizioso, diverso da altri classici piatti.
  • Catania 3 Turris 4: 7 gol nella sconfitta degli etnei

    Catania 3 Turris 4: 7 gol nella sconfitta degli etnei

    Una sconfitta pirotecnica, ma cionondimeno una sconfitta. E adesso la classifica piange veramente: solo 4 miseri punti dopo 6 partite relegano il Catania in 17essettesima posizione. L’ultima vittoria – e l’unica oltretutto – è quella ottenuta contro il Fidelis Andria in casa; poi due pareggi, fra cui quello incoraggiante dell’ultimo turno contro il Catanzaro. Poi solo note amare per la compagine etnea, che ha subito anche la cocente eliminazione dalla coppa Italia (sempre per mano del Catanzaro).
    Adesso non si tratta più di capire o esplorare le potenzialità di questo Catania Calcio 2021/2022. Non c’è più tempo per i ragionamenti, per le sperimentazioni o per i sofismi. Bisogna invertire velocemente la rotta, che si è fatta pericolosamente irta di ostacoli. Perché su questo declivio non si troverà niente di buono.

    Catania Turris 3 – 4 Tabellino

    CATANIA (3-4-2-1): Sala; Ercolani, Monteagudo, Ropolo (39′ Biondi); Calapai, Maldonado, Provenzano (46′ Greco), Zanchi (68′ Pinto); Russini, Russotto (46′ Sipos); Moro (76′ Rosaia). A disp.: Stancampiano, Coriolano, Claiton, Pino, Frisenna, Cataldi, Izco. All. Baldini.
    TURRIS (3-4-3): Perina; Esempio, Lorenzini, Manzi; Ghislandi, Tascone (61′ Franco), Bordo, Varutti (61′ Loreto); Giannone (70′ Di Nunzio), Santaniello (76′ Longo), Leonetti (61′ Sartore). A disp.: Abagnale, Giofré, Zanoni, Iglio, Palmucci, Pavone, Finardi. All. Caneo.
    ARBITRO: Nicolini di Brescia (Feraboli-Pressato).
    MARCATORI: 7′, 56′ rig. Moro, 9′ Giannone, 45’+2 Leonetti, 53′ Santaniello, 66′ Esempio, 82′ Biondi
    NOTE: ammoniti Russini, Greco, Calapai, Pinto, Maldonado, Di Nunzio, Biondi. Espulso al 37′ Russini per doppia ammonizione.

    Catania Turris 3 – 4 la sintesi del primo tempo

    calcio catania logo
    In una partita che promette sin da subito scintille e che terminerà con ben 7 reti e 7 ammoniti (e Russini espulso per doppia ammonizione) le emozioni cominciano subito. Il primo brivido è a vantaggio della Turris, che allo scoccare del primo minuto con un’azione corale impensierisce la porta degli etnei. Il Catania si chiude e si prepara a ripartire in contropiede e ferisce subito la Turris. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo la difesa etnea spazza: sulla palla si avventa Zanchi che porta l’azione fino alla trequarti, allargando poi per Russotto. Il primo controllo dell’esterno non è perfetto, ma il dribbling a rientrare gli permettere di mettere una palla pericolosa al centro, respinta dalla difesa. La sfera arriva a Provenzano, che tenta dalla distanza un tiro-filtrante che raggiunge Moro (ancora lui a segno dopo Bari), che è abilissimo a girarsi nel folto dell’area e a fare secco Perina. Nemmeno il tempo di festeggiare al rete che però si torna subito sul pari: rimessa, pressing insistito degli ospiti che portano la palla sui piedi di Ropolo, subito attaccato da Giannone che gli ruba la sfera e conclude a rete di destro.
    Tutto da rifare per il Catania: Moro prova a imbeccare Russini, ammonito poco prima per una simulazione. Partita vivacissima e al 20’ gli ospiti sfiorano il raddoppio: Leonetti per Giannone che calcia a giro col mancino dai 20 metri, palla fuori di un soffio. Nuovamente Moro innesca, qualche minuto dopo, Provenzano che di prima intenzione la gira a Russotto: pronto tiro a giro dell’esterno che l’estremo difensore della Turris è costretto a deviare in angolo. Al 27esimo ancora Russotto riceve palla sulla sinistra, avendo scambiato la propria posizione con l’altro esterno Russini, e prova lo slalom dentro l’area di rigore avversaria ma l’ultimo tocco fa giungere il pallone tra le braccia del portiere avversario. Al 36 la partita del Catania si mette in salita: Russini rifila un pestone a Esempio e l’arbitro esce senza timore il secondo giallo. Partita finita e Catania in 10, con Baldini che fa subentrare Biondi per Ropolo e passa ad un 4-3-2 per tentare di concedere meno spazi alla Turris.
    La Turris fiuta la debolezza e passa in vantaggio poco prima di rientrare negli spogliatoi. Goal che scatena le proteste del Catania, col tecnico Baldini espulso proprio per questo.

    Catania Turris 3-4 la sintesi del secondo tempo
    Lo Stadio Angelo Massimino

    Primo squillo della ripresa al 49’ con il neo entrato Greco per gli etnei, botta potente che costringe Perina a deviare in angolo. Sul ribaltamento di fronte gli ospiti sfiorano il tris: ripartenza rapidissima, Santaniello appoggia a Giannone che calcia bene ma di poco fuori. Tris che arriva al 53’: Leonetti tra le linee verticalizza per Santaniello che s’incunea e a tu per tu con Sala lo batte con un tocco sotto, è 1-3. Il Catania, alle corde, reagisce d’orgoglio: prima Sipos tenta una conclusione ribattuta, poi sul successivo tentativo di Maldonado Esempio commette fallo di mano. Sul dischetto si presenta Moro che trasforma con grande freddezza. E’ un buon momento per il Catania che spinge ancora e al 60esimo impensierisce gli ospiti col destro di Calapai, smanacciato da Perina. Ma la Turris ha nel vantaggio numerico la sua risorsa e torna sopra al minuto 65: un’azione sulla sinistra di Loreto che resiste all’intervento di Sipos e mette al centro dove Esempio in caduta trova la deviazione vincente. All’82’ il Catania accorcia nuovamente: sugli sviluppi di un corner mischia furibonda in area, Greco ci prova ma viene rimpallato, Biondi invece trova il varco giusto per il 3-4. Al 93’ il Catania sfiora il pari: punizione di Pinto smorzata dalla barriera, raccoglie la sfera Calapai che calcia di prima intenzione ma è bravo Perina a respingere con i piedi. Finisce così, Catania-Turris 3-4.

  • Shiatsu, un aiuto prezioso contro lo stress

    Shiatsu, un aiuto prezioso contro lo stress

    In questi tempi pesanti per la pandemia di Covid, chiusi in casa e poi, una volta usciti, attenti a stare lontani anche dalle persone che ami, incerti sui vaccini, spaventati ad ogni starnuto, possiamo dire che lo stress certo non ci è mancato e chi in un modo, chi in un altro, abbiamo accumulato tanta tensione.
    Allora è giunto il momento di rilassare il nostro corpo affinchè non subentrino altri fastidi e un aiuto concreto ci può venire dallo Shiatsu, una tecnica di origine giapponese che, come hanno detto nella trasmissione Unomattina del 20 -09-2021 su RAI 1,  “usa la pressione delle mani per alleviare vari disturbi e riequilibrare l’energia dell’organismo ristabilendo l’armonia tra il corpo e la mente”.
    In questo servizio sono stati invitati il prof. Renato Zaffina, presidente dell’associazione FISIEO (Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori) e il professore Giuseppe Montanini ( Responsabile registro operatori professionisti Shiatsu FISIEO) al fine di farci conoscere questa tecnica tanto antica quanto utile.

    Cos’è lo shiatsu

    Gli esperti hanno sottolineato come, la pressione esercitata dalle mani sul corpo di chi vi si sottopone, allenta le tensioni, le paure, per questo è considerato un intervento che agisce a livello psico-fisico, infatti, il benessere che se ne ricava influisce contemporaneamente verso il corpo e verso la mente mettendo in armonia tutto il l’essere vivente.
    Questi due aspetti, per la filosofia dello Shiatsu, vanno sempre insieme e se praticato in modo corretto, la pressione che viene esercitata su di noi, aiuta il corpo a vincere le “pressioni” che ci arrivano dall’esterno.
    Massaggio shiatsu
    Queste ci rendono contratti, dolenti, stanchi e spesso, anche la postura ne risente.
    I professori precisano, ancora, che lo Shiatsu non cura le malattie ma allo stesso tempo, rende il nostro corpo più “idoneo” nell’affrontarle perché, ripetono ancora, si prende cura “del corpo , della mente e dell’anima”.
    Per questo lo Shiatsu, viene considerato come una terapia complementare, da abbinare alla medicina ufficiale.
    E’ chiaro che, specificano i due professori, dobbiamo affidarci ad operatori esperti, che hanno seguito un corso di formazione specifico.
    L’elenco, che contiene i loro nomi, lo possiamo trovare sul sito della federazione, inoltre, per coloro che vogliono imparare questa tecnica a fini personali o lavorativi, sullo stesso sito, troveranno le informazioni necessarie per conoscere le scuole e i percorsi formativi che, a seguito di un esame finale, renderanno i corsisti dei professionisti certificati.
    Lo Shiatsu “è disciplinato dalla legge 4 del 2013”, questo fa sì che ci siano delle norme da seguire quali ad esempio la Formazione continua, in modo tale che gli esperti siano continuamente aggiornati ed informati.
    Alla fine della trasmissione ho cercato ancora informazioni sullo Shiatsu: secondo i principi che stanno alla base di questo massaggio, nel corpo di ciascuna persona troviamo quelli che vengono chiamati meridiani, linee lungo le quali scorre un’energia vitale nota come “ki“. Se questo flusso viene alterato o bloccato, l’energia vitale subisce uno squilibrio che si manifesta in malessere e disturbi nell’individuo.

    Massaggio shiatsu benefici

    Massaggio rilassante
    Lo scopo del massaggio Shiatsu, quindi, è quello di togliere i blocchi, se ci sono e soprattutto di far riprendere il normale flusso dell’energia ki.
    In questo modo l’individuo raggiungerà il benessere tanto desiderato.
    I disturbi che, più di altri, risentono dei benefici dello Shiatsu sono tanti:

    • Stress e ansia (non dovuti a patologie);
    • Disturbi mestruali.
    • Insonnia;
    • Disturbi digestivi;
    • Sintomi depressivi (non dovuti a patologie);
    • Dolori articolari;
    • Dolori cervicali;
    • Dolori e/o tensioni muscolari;
    • Disturbi della circolazione sanguigna e/o linfatica;
    • Mal di testa;

    Shiatsu come funziona

    Massaggio al piede
    Il massaggio si riceve in un ambiente sereno, pulitonon richiede l’uso di oli o altri tipi di prodotti ma solo la pressione delle mani, inoltre, chi lo riceve, non ha bisogno di togliere i vestiti anche se, gli si chiede di avere un abbigliamento leggero e poco ingombrante.
    Le pressioni vengono esercitate dolcemente, non verrà riscontrato nessun fastidio, né dolore e ogni seduta dura, in media, 50-60 minuti.
    Inoltre, prima di iniziare, la persona che richiede il trattamento viene sottoposta a un colloquio preliminare allo scopo di far conoscere all’esperto il suo stato di salute generale, perché, in rari ma possibili casi, se ne sconsiglia il sottoporsi ed sempre utile informare di tutto ciò anche il proprio medico di famiglia.
    Adesso non ci resta che provare e gustare questo momento di profondo relax che ci regalerà, a seguire, tanto benessere.

  • Catanzaro Catania 1-1: pareggio agrodolce per gli etnei

    Catanzaro Catania 1-1: pareggio agrodolce per gli etnei

    Un pareggio dal sapore agrodolce, senza che una delle due componenti possa essere elusa o separata dall’altra. Già, perché sicuramente il tecnico Francesco Baldini può sorridere- come in parte ha fatto – per la prestazione dei suoi uomini, che hanno dimostrato dei concreti passi avanti rispetto alle ultime gare. E d’altronde, bisogna pur gioire del risultato utile, arrivato dopo diverse sconfitte consecutive. Ottenuto per di più sul campo del Catanzaro, proprio la stessa squadra che qualche settimana fa, con un sanguinoso 1-0, ha eliminato gli dalla coppa Italia. E infine, bisogna essere contenti per il punto comunque ottenuto, che quantomeno muove qualcosa nella classifica che sembrava (pericolosamente) immota. Il Catania rimane pericolosamente relegato alle ultime posizioni, questo è certo: dopo 5 giornate è bottino e decisamente misero e si poteva di certo sperare una partenza migliore. Proprio per questo, “ogni ficateddu i musca iè sustanza”.
    Eppure, il pareggio non può non lasciare anche l’amaro in bocca, la sensazione dell’occasione perduta, si spera solo rimandata. Perché la possibilità di prendersi una sana vendetta sportiva c’era tutta, soprattutto dopo il buonissimo inizio dei rossazzurri. E invece, a un tratto, la gara si è nuovamente ingarbugliata (complici, secondo Baldini, anche i cambi) e non resta che dare atto dell’analisi del tecnico Baldini, che a fine gare si è espresso con grande lucidità.
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    Catanzaro Catania 1-1: le parole del tecnico Baldini

    Intervistato a bordo campo da Alessandro Pirozzi al termine della gara, il tecnico Baldini si è così espresso sulla gara, individuata come una buona prova dei suoi. «Il primo tempo sì, il primo tempo ce la siamo giocata alla pari, il secondo tempo ci siamo abbassati un po’ ma la forza del Catanzaro, anche nei cambi, è tanta. Sono contento del contento del carattere dei ragazzi, della determinazione che hanno messo. »
    «Possiamo migliorare molte cose: mi riferisco un po’ di più al secondo tempo, quando potevamo gestire meglio soprattutto la palla. Però i ragazzi volevano un risultato: abbiamo perso le ultime due partite al 95′ e quindi si spiega anche così l’atteggiamento negli ultimi  minuti, è figlio di quello che è successo col Bari, di quello che è successo qui a Catanzaro quando abbiamo perso al novantatreesimo e quindi va bene. »
    Solleticato da Mario Somma (che in chiusura ha ribadito il suo attestato di stima al tecnico dicendo che lo avrebbe scelto come allenatore per la sua squadra) Baldini ha poi espresso il suo rammarico per cosa è andato storto. « Io avevo la sensazione di poter vincere questa partita, siamo partiti aggredendo molti alti il Catanzaro, i ragazzi sono stati molto bravi. Però nella parte cruciale del secondo tempo mi sembrava bastasse una giocata per poter risolvere una partita. Quindi il rammarico c’è. Però ripeto, i risultati delle ultime gare con i punti persi allo scadere hanno fatto arretrare un po’ i giocatori. Ora abbiamo questa partita giovedì e pensiamo a fare risultato pieno lì.»

    Catanzaro 1 – Catania 1 : il tabellino

    MARCATORI: 10′ Russini, 20′ Carlini (rig.)
    CATANZARO (3-5-2): Branduani; Scognamillo, Fazio, Martinelli; Bearzotti, Verna (63′ Welbeck), Risolo (52′ Vandeputte), Carlini, Porcino (80′ Tentardini); Bombagi (63′ Cianci); Vazquez (80′ Curiale). Mister: Calabro
    A disp.: Nocchi, Romagnoli, De Santis, Monterisi, Gatti, Cinelli, Ortisi.
    CATANIA (4-3-3): Sala; Calapai, Ercolani, Monteagudo, Zanchi; Greco (65′ Rosaia), Maldonado (81′ Izco), Provenzano; Piccolo (64′ Biondi), Moro (81′ Sipos), Russini (73′ Russotto). Mister: Baldini
    A disp.: Stancampiano, Pino, Ropolo, Claiton, Albertini, Pinto, Cataldi.
    ARBITRO: Alessandro di Graci
    Assistenti: Thomas Miniutti e Rosario Caso
    Quarto uomo: Marco Russo
    AMMONITI: Scognamillo, Provenzano, Russini, Martinelli, Ercolani, Carlini, Cianci, Tentardini, Biondi, Curiale
    ESPULSI:
    NOTE: 6′ di recupero s.t.
    https://www.youtube.com/watch?v=ig5ubTTKSlM
     

    Catanzaro Catania sintesi

    Come detto dal Mister Baldini, il Catania parte subito bene con la sortita in contropiede di  Russini, al minuto due, che però non inquadra la porta con il suo sinistro. Lo farà invece al 4′ l’ex Bambagi, ma la conclusione verrà disinnescata senza problemi da Sala. Ancora calabresi pericolosi al minuto 8 sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Bearzotti: sul primo palo sfiora Martinelli che manda fuori tempo Carlini appostato sul secondo palo. La prima frazione di gioco è però di marca catenese, che al 10′ riesce anche a passare in vantaggio con l’arcuata parabola su punizione di Russini. Un vantaggio che però dura pochissimo e sul quale gravano diverse ombre: sul cross di Porcino il tocco di mano di Calapai sembrava in effetti fuori area. A nulla sono valse le proteste degli etnei, e il rigore è stato trasformato con freddezza da Carlini al 21’. La prima metà della partita è incandescente e non smette di regalare emozioni; un destro di Vazquez alla mezz’ora è messo in angolo da Sala e poi nuovamente l’attaccante spedisce fuori il pallone con un colpo di testa su corner.
    Massimino
    Al rientro dagli spogliatoi i ritmi si abbassano considerevolmente. Prima del tiro dalla distanza del n. 9 del Crotone al 18′, disinnescato prontamente da Sala, è da segnalare solo l’animata discussione che segue l’infortunio di Greco, uscito in barella, dopo un contrasto con Carlini. Alla mezz’ora doppia occasione per il Catanzaro: prima è Porcino a provare la conclusione in area dopo un cross dalla destra trovando l’ottima risposta di Sala. Ultimo brivido di marca catanese, con l’argentino Izco che ci prova dal limite non trovando per poco la porta di Branduani.

  • Ricetta Bussato al Ragù di Maiale

    Ricetta Bussato al Ragù di Maiale

    Le Busiate sono un tipo di pasta tipiche della cucina siciliana.
    Una delle tante meraviglie culinarie del nostro paese.
    Si tratta di una pasta corta, a forma di spirale, impastata con semola e acqua.
    Il suo nome deriva dalla busa, ovvero un ferro da calza utilizzato dalle massaie.
    È assolutamente da preparare a mano, come da tradizione.
    In questo articolo vedremo la ricetta per il bussato al ragù di maiale.

    Ingredienti: Bussato al Ragù di Maiale

    Per preparare questo delizioso primo piatto abbiamo bisogno, intanto, degli ingredienti per la preparazione della pasta fatta in casa, ovvero:- 600 grammi di farina
    – 2 uova
    – 180 grammi di acqua
    Mentre per la preparazione del sugo ci occorrono:
    – 500 grammi di maiale macinato
    – 250 grammi di cotenna di maiale
    – 2 belle cipolle bianche
    – Un pò di basilico, senza esagerare
    – Mezzo bicchiere di vino rosso
    – 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
    – 120 grammi di carote
    – 1,5 l di passata di pomodoro
    – 150 ml di concentrato di pomodoro
    – Sale e pepe quanto basta

    Preparazione Bussato al Ragù di Maiale

    La prima cosa da fare, naturalmente, è preparare la pasta.
    Sul nostro piano di lavoro dobbiamo disporre la farina a fontana e il sale.
    Al centro andiamo ad aggiungere l’acqua, meglio se leggermente tiepida, poco alla volta e nel mentre iniziamo ad impastare, facendo diventare il nostro impasto liscio.
    Dopodiché dovremo far riposare l’impasto per circa un’ora, avvolgendolo in un canovaccio.
    Finito il riposo andiamo ad infarinare il piano di lavoro e stendiamo il panetto ricavando dei piccoli cilindri simili ai grissini.
    A questo punto andiamo ad utilizzare il buso, attorcigliando su di esso una sezione dell’impasto, lo facciamo aderire per bene e lo andiamo ad estrarre. Così quindi faremo per tutte le altre sezioni.
    Terminato il lavoro dovremo disporre la pasta su un canovaccio infarinato e lasciamole asciugare per qualche ora, dopodiché saranno pronte per essere cotte.
    Fatto questo, passiamo poi alla preparazione del nostro ragù.
    Per prima cosa dobbiamo far soffriggere la cipolla, con abbondante olio, per circa 5 minuti.
    Uniamo la carne e le cotenne tagliate a strisce. Dopo circa 10 minuti andremo ad aggiungere il vino e il pomodoro.
    Ultimo passo, aggiungiamo tutti gli altri ingredienti.
    Dopodiché dovremo mettere il sale ed eventualmente un pò di pepe, facendo cuocere per 4-6 ore a fuoco basso ed il ragù sarà finalmente pronto.
    Fatto questo ci basterà prendere la pasta, cuocerla in acqua salata, lasciarla al dente e condirle con il nostro ragù.
    Come guarnizione, volendo, possiamo mettere due foglioline di basilico sopra la pasta.
  • Porte di Catania e la proposta Green: Un Fiore al Centro

    Porte di Catania e la proposta Green: Un Fiore al Centro

    Per il nostro blog è sempre un grande piacere poter parlare di notizie che parlino di svolte green, specialmente se queste prendono sin da subito un aspetto fattuale. Di recente abbiamo dedicato spazio non solo all’esempio virtuoso del comune di Ferla, ma anche con le diverse iniziative che hanno animato Catania. E a proposito di Catania, recentemente – a inizio settembre – ha anche aperto le porte il CEA, il Centro di Educazione Ambientale nella Riserva della Timpa, a Santa Maria la Scala. Numerose le iniziative sinora presentate, dai laboratori educativi per i più piccoli all’accompagnamento turistico, in attesa delle attività invernali.
    Ma in questo articolo vogliamo concentrarci principalmente su un’altra iniziativa che in questo periodo ha attirato molte attenzione e che siamo ben felici di poter, a nostra volta, rilanciare affinché quante più persone possibili vengano a conoscenza. Perché, specialmente in queste cose, è con il lavoro di tutti che si ottengono i maggiori risultati. Anche se una scintilla, un avvio, serve sempre!

    Un Fiore al Centro: la proposta del Centro Commerciale Porte di Catania

    Centro Commerciale porte di catania 1
    Un nome abbastanza eloquente, che non nasconde la volontà di rinverdire una città come Catania, storicamente afflitta dal problema dell’urbanizzazione selvaggia e incivile e caratterizzata oltretutto dalle grigie colate laviche. E così il Centro commerciale Porte di Catania, un rinomatissimo polo dedicato al tempo libero, allo shopping e all’intrattenimento, ha lanciato un’idea per riportare il verde al centro delle nostre priorità, ma in una maniera semplice e stuzzicante.
    interno Centro Commerciale Porte di Catania
    Un modo semplice per rinverdire, ma anche un modo per rendere tutti partecipi e affidare questa responsabilità a ogni singola persona che voglia contribuire a città effettivamente più vivibile e piacevole. Come il nome dell’attività recita, lo scopo principale è proprio quello di piantare dei fiori, fiori che vengono piantati da coloro che hanno ritirato il green kit box dal Centro commerciale. Quest’ultimo, realizzato in maniera eco-sostenibile, forniva gli strumenti necessari per questo piccolo grande gesto:

    • borsa in cotone
    • semi di piante e fiori
    • paletta
    • annaffiatoio.

    A quel punto, la piantina può essere piantata in un’area verde messa a disposizione del Centro commerciale, avvalendosi anche dell’aiuto società di manutenzione verde messa a disposizione dalla struttura. Sarà anche possibile lasciarle il proprio nome e quindi seguirne passo passo la crescita nel tempo. In particolare, la riqualificazione dello spazio verde nei pressi del Centro Commerciale avverrà sabato 2 e 9 ottobre.
    L’area inoltre sarà impreziosita con panchine tematizzate in memoria di personaggi e fatti importanti avvenuti in Sicilia. Queste ultime verranno realizzate da Mikhail Albano, street artist specializzato in “FilmArt”, una speciale forma d’arte in cui la bellezza e i capolavori più noti della storia sono riprodotti su una pellicola trasparente biodegradabile e compostabile.
    PORTE DI CATANIA NHOOD Un fiore al centro
    Ma, come indicato sulla pagina del sito, è anche possibile piantare i semi nel proprio giardino o balcone; a quel punto, si potranno seguire i canali social del Centro commerciale dove si troveranno i consigli degli esperti per far crescere al meglio le piantine.

    Un impegno che continua

    Non è la prima volta che il Centro Commerciale Porta di Catania destina parte del suo impegno alla realizzazione di attività che portino un beneficio anche alla comunità catanese. Un Fiore in Centro arriva dopo il progetto di rigenerazione urbana iniziato con la realizzazione dell’area giochi attrezzata e a uso gratuito che da tempo accoglie i bambini del Centro e dell’attiguo quartiere Librino.
    Un impegno che, insieme alla soddisfazione, trapela dalle parole di Pasquale Barbaro, Shopping Center Manager del Centro Commerciale Porte di Catania: « Con questa nuova iniziativa vogliamo regalare alla nostra città un nuovo spazio da vivere e co-progettare insieme, in linea con la missione della nostra azienda Nhood, che è generare un triplice impatto positivo (ambientale, sociale, economico) nei territori in cui operiamo. Confermando il nostro impegno nel portare benessere non solo con azioni di prima necessità, come quella dell’unità vaccinale, ma anche contribuendo all’abbellimento dell’area circostante il nostro Centro, dopo la creazione dell’area attrezzata per i bambini, ora vogliamo generare un luogo di benessere anche per gli adulti ».
     
     
     

  • Bando digitalizzazione 2021 Sicilia: chi può e come accedervi

    Bando digitalizzazione 2021 Sicilia: chi può e come accedervi

    Semmai avessimo avuto dubbi in materia, anche la pandemia ce lo ha ancora una volta confermato. Il web è ormai uno strumento fondamentale per portare avanti qualsivoglia attività. E non si tratta solamente di guardare ai grandi e grandissimi colossi (qualcuno ha detto Amazon?) che hanno fatto della rete il loro habitat primario. Il fenomeno si è ormai esteso a tutte le forme di attività, anzi – proprio le piccole aziende hanno spesso nella vetrina dei loro e-commerce uno sfogo fondamentale.
    Proprio in quest’ottica è ancora più importante avere cura dell’immagine e degli strumenti con i quali ci presentiamo sulla rete.  Un sito funzionale e moderno, con UI curata, dei contenuti aggiornati, possono certamente aiutare l’azienda a rendere meglio. Una massima del mondo del mercato di cui è ben consapevole e che ha spinto l’Italia ad avviare numerosi progetti in questo settore, che hanno portato appunto alla pubblicazione del bando “Sicilia in digitale”.
    digitalizzazione sicilia bando 2021

    Bando digitalizzazione Sicilia 2021

    Dunque, massima attenzione alle micro, piccole e medie imprese (abbreviate, appunto, in MPMI anche nel bando) e l’occasione di dotarsi, per loro, di strumenti strategici adottati in ambito nazionale in tema di digitalizzazione. Scopo del bando è dunque quello di contribuire:

    •  alla diffusione della cultura digitale
    •  all’innalzamento del livello di consapevolezza delle imprese sulle opportunità offerte dal digitale e sui vantaggi;
    • all’adozione di interventi di digitalizzazione finalizzati all’implementazione di azioni di comunicazione e marketing on-line per rafforzare e migliorare le performance aziendali.

    Pubblicato dall’assessorato regionale alle Attività produttive, “Sicilia in digitale” dunque favorisce e prevede incentivi che favoriscano lo sviluppo della comunicazione e del marketing digitale delle imprese siciliane.
    Si tratta di un un avviso con una dotazione finanziaria di 1,2 milioni di euro, che prevede un contributo a fondo perduto pari al 70% per la prima tipologia di spese, e addirittura dell’85% per la seconda categoria di spese ammissibili. Tale contributo rivolto alle micro, piccole e medie imprese siciliane può essere così principalmente destinato:

    1. nell’acquisizione di consulenze e servizi in materia di utilizzo di strumenti e canali digitali per la comunicazione e il marketing digitale.
    2. di soluzioni tecnologiche, software, strumenti di analisi, servizi da utilizzare sempre nel campo della digitalizzazione.

    Bando digitalizzazione chi può accedervi

    digitalizzazione piccole e medie imprese
    Possono beneficiare del contributo pubblico previsto dal presente avviso le ditte individuali, le società di capitali, le società di persone, le società cooperative , i consorzi che alla data di presentazione della domanda e fino alla erogazione del contributo pubblico:

    • rientrino nella definizione di MPMI di cui alla raccomandazione U.E. n. 2003/361/CE e
      dell’allegato 1 – art. 1 del reg. U.E. 651/2014;
    • che nell’esercizio finanziario in corso e nei due esercizi finanziari precedenti, non abbiano
      ricevuto contributi pubblici, il cui valore complessivo sia superiore ai massimali previsti per l’impresa unica dal Regolamento “ de minimis”;
    • siano iscritte al Registro delle imprese e attive con sede legale e/o operativa in Sicilia alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
    • realizzino prodotti siciliani in una unità locale con sede in Sicilia;
    • si trovino nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo in stato di scioglimento o liquidazione e non siano sottoposte a procedure di fallimento, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione controllata;
    • siano in regola con la normativa antimafia, in particolare attestare la insussistenza di cause di divieto, sospensione o decadenza previste dall’art.67 del D.Lgs.6/9/2011 n.159 (Codice antimafia);
    • i cui relativi soci, amministratori e direttori tecnici non siano stati condannati con sentenze passate in giudicato, o con decreti penali di condanna irrevocabili, o con sentenze ex art.444 c.p.p. per uno dei reati elencanti nelle lett. a), b), b-bis), c), d), e) f) e g), dell’art. 80, co.1, D.Lgs. 50/16;
    • siano in regola con gli obblighi contributivi e previdenziali ed in possesso di DURC regolare rilasciato da INPS/INAIL ovvero che non siano in possesso di DURC in quanto non hanno dipendenti;

    Sono escluse dalle agevolazioni le MPMI che, ai sensi del regolamento GBER e del regolamento “de minimis”, operino nel settore della pesca e dell’acquacoltura e
    nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli di cui all’ Allegato 1 del Trattato U.E.

    Come accedere al bando digitalizzazione 2021 Sicilia

    Per accedere al contributo le imprese dovranno presentare istanza online sul portale dalle ore 10 del 30 settembre alle ore 17 del 20 ottobre. Saranno finanziate le domande fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Le domande ammesse ma non finanziabili potranno essere agevolate nel caso in cui si liberino risorse in seguito a rinunce o revoche o nel caso in cui si proceda al rifinanziamento del presente avviso.
    Per trovare tutti i link al bando e per le informazioni dettagliate vi invitiamo a consultare il sito dell’ Ass. alle attività produttive.
    digitale aziende sicilia

    Digitalizzazione Sicilia le parole dell’ass. alle Attività produttive

    «La pandemia – spiega l’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano – ha determinato una forte accelerazione degli acquisti sul web. Questo fenomeno, unito alla crisi che sta investendo numerosi settori merceologici, sta spingendo molte imprese siciliane a formulare nuove strategie finalizzate a rafforzare e a valorizzare la promozione dei prodotti attraverso azioni di marketing digitale. In questo contesto e ascoltando anche i suggerimenti che provenivano dal mondo imprenditoriale ci è sembrato doveroso intervenire per migliorare livello di digitalizzazione delle imprese, con particolare riferimento al panorama produttivo regionale delle micro, piccole e medie imprese che promuovono e valorizzano i prodotti siciliani».
    «“Sicilia in digitale” può e deve essere uno strumento prezioso per consentire alle imprese siciliane di trovare nuovo slancio dopo un momento veramente difficile. Per questo mi auguro non solo che il bando abbia successo nel mondo produttivo, ma che si possano trovare nuove risorse per ripetere l’iniziativa e innalzare il livello di consapevolezza delle imprese sulle opportunità offerte dal digitale».
    Se cercate qualcuno dunque con cui mettervi in moto per approfittare dell’occasione, abbiamo raccolto per voi le 3 migliori agenzie pubblicitarie e i 5 migliori professionisti in social media marketing di Catania.

  • Ricetta Cous Cous di Pesce

    Ricetta Cous Cous di Pesce

    Il cous cous di pesce ormai è diffuso in tutto il mondo, ma la sua nascita è avvenuta nei paesi arabi. In alcuni luoghi però è ormai un piatto tradizionale, come in Sicilia e in altre zone del Mediterraneo. Tanto che nel catanese, ormai da molti anni, è presente un Festival dedicato quasi esclusivamente a questa pietanza.
    Nella ricetta originale si il cous cous viene fatto completamente a mano mescolando della farina di grano duro con dell’acqua finché non si creano delle palline minuscole, ma ormai non si usa più questo metodo e si può tranquillamente utilizzare il classico cous cous che si trova in qualsiasi supermercato.
    Qui di seguito vedremo quali ingredienti servono per realizzare il cous cous di pesce, come procedere con la preparazione e qualche suggerimento per realizzare qualche variante.

    Ingredienti Cous Cous di Pesce

    Per realizzare un buonissimo cous cous di pesce basteranno 15 minuti per procedere con la preparazione e 50 minuti per cuocerlo, vediamo cosa serve per quattro persone:
    • 500 grammi di cous cous;
    • due cipolle;
    • 200 ml di olio extra vergine di oliva;
    • 600 grammi di molteplici varietà di pesce come i calamari, gamberetti, cozze, orata, rana pescatrice e polpo;
    • due cucchiai di semi di cumino;
    • sale a piacimento;
    • 100 grammi di concentrato di pomodoro; un cucchiaio di peperoncino in polvere.
    Per quanto riguarda le attrezzature che servono per procedere con la preparazione, oltre alle classiche pentole e arnesi per sminuzzare e tagliare, è necessaria, affinché la ricetta venga in modo perfetto, una cuscussiera.

    Preparazione Cous Cous di Pesce

    Ricetta Cous Cous di Pesce

    La prima cosa da prendere ed utilizzare per iniziare a preparare la ricetta di cous cous di pesce è la cuscussiera, al suo interno andrà versato l’olio extra vergine di oliva e andrà fatto scaldare per qualche secondo, successivamente si dovranno inserire le cipolle tagliate in precedenza a listarelle. La cipolla dovrà essere dorata al punto giusto.
    Successivamente toccherà al pesce: dopo averlo pulito e tagliato in pezzi grossi o piccoli andrà inserito al soffritto e fatto cuocere. Il pesce che si cuoce in poco tempo è meglio aggiungerlo successivamente (all’interno del sugo).
    Ora si possono aggiungere i 100 grammi di concentrato al soffritto e ai pezzi di pesce, insieme a mezzo bicchiere di acqua che servirà per non far attaccare il tutto. Far cuocere a fuoco basso per qualche minuto. Adesso si possono inserire tutte le spezie come il sale, il peperoncino e il cumino. Aggiungere mezzo litro d’acqua, in modo tale da far amalgamare il composto con le spezie. Dopodiché si dovrà far cuocere il tutto a fuoco basso per almeno 15 minuti per poi aggiungere tutte quelle tipologie di pesce, che si sono state scelte, con cottura veloce, come cozze, orata e gamberetti.
    Dopo qualche minuto al sugo andrà aggiunta altra acqua, necessaria per la cottura del cous cous, almeno 800 ml.
    Ora servirà un’altra ciotola in cui andranno inseriti i 500 grammi di cous cous, versare 50 ml di acqua, un cucchiaino di sale e e far amalgamare bene. Il composto di cous cous andrà trasferito nella seconda parte della cuscussiera, quella alta, e andrà posizionata sulla parte inferiore in cui sta cuocendo il sugo con il pesce. In questo modo il vapore del sugo e dell’acqua aggiunta in precedenza procederà a far cuocere il cous cous. Questo procedimento dovrà durare per circa 30 minuti, assicurandosi che il sugo non si asciughi, in questo caso aggiungere dell’acqua di tanto in tanto.
    A fine cottura si potrà mettere la semola all’interno di una ciotola molto capiente e si potranno inserire tre o quattro mestoli di sugo, con l’aggiunta del pesce al suo interno.Suggerimenti e consigli
    Il cous cous può essere realizzato non solo con il pesce ma con molteplici ingredienti, come con la carne o con le verdure arrostite o in agrodolce, basterà seguire la stessa ricetta cambiando solo alcuni ingredienti.
  • Ricetta Focaccia farcita con verdure, pomodoro e acciughe

    Ricetta Focaccia farcita con verdure, pomodoro e acciughe

    Chiamata in modi diversi, la focaccia è una ricetta tanto antica quanto la nascita dell’umanità. Questa pietra miliare della cultura culinaria appena preparata riempirà il vostro ambiente con un profumo dolce e delicato.
    Indicata sia per uno spuntino che per una cena in famiglia, la focaccia può essere arricchita con un grande numero di ingredienti.
    Una delle tipologie di focaccia più amate dagli italiani è la focaccia farcita con verdure, pomodoro e acciughe.
    Si tratta di una variante saporita e ideale per un buffet o un aperitivo. Amata sia dai bambini come merenda, sia dai più grandi come modo per reintegrare le energie, questo prodotto presenta una ricetta abbastanza semplice e un costo esiguo.

    Ingredienti: Focaccia farcita con verdure, pomodoro e acciughe

      • 250g di farina 0;
      • 150g di semola rimacinata di grano duro;
      • 5g di lievito di birra fresco;
      • 150g di patate lesse;
      • 80/90 ml di acqua;
      • 30ml d’olio d’oliva;
      • 1 pizzico di zucchero;
      • 2 cucchiaini di sale fino;
      • Pomodorini;
      • Verdura fresca;
      • Origano;
      • Acciughe.

    Preparazione:Focaccia: farcita con verdure, pomodoro e acciughe

    Iniziate lessando le patate, poi pelatale e create una purea schiacciandole. Mettete la farina sul piano di lavoro e al centro aggiungete la purea di patate.

    Continuando, prendete lo zucchero e il lievito e sciogliete entrambi nella metà dell’acqua presa in precedenza. Ricordiamo che questa non deve essere eccessivamente calda o fredda, ma preferibilmente a temperatura ambiente.
    Invero, una temperatura sbagliata può compromettere l’integrità stessa dell’alimento.
    Si può iniziare ad impastare aggiungendo l’acqua agli ingredienti, in seguito versate l’olio e alla fine il sale. La metà dell’acqua rimasta va aggiunta in questo momento, così da rendere l’impasto morbido e non appiccicoso.
    Il fatto che l’impasto non sia secco e incordato è una cartina tornasole del fatto che finora il lavoro sta procedendo bene.
    Dopo aver steso l’impasto sul tavolo da lavoro, provate a creare dei panetti sodi e lisci.
    Dopodiché, applicate la farina in un contenitore e aggiungete l’impatto affinché lieviti. Ricorda che durante questo passaggio è importante coprire il contenitore con una pellicola in modo che l’impasto lieviti fino al doppio del suo volume iniziale. Il tempo previsto va dalle 4 alle 5 ore.
    Fatto ciò, non appena notate che il lievito abbia fatto effetto, stendetelo in una teglia con un filo di olio extravergine d’oliva.
    Si tratta di un impasto molto idratato, quindi è normale avere qualche difficoltà nel riempire l’intero stampo.
    A questo punto aggiungete i condimenti quali: le verdure, l’origano, i pomodorini e in conclusione le acciughe.
    Prima di infornare, fate lievitare ancora per un’altra ora e infine mettete il tutto in forno alla temperatura di 200 gradi per 20 minuti.
    Quando risulta abbastanza dorata, potete servire la focaccia a tavola accompagnata da un prelibato aperitivo oppure in tutta la sua purezza.
    Conservazione
    Per assaporare a pieno la focaccia l’ideale sarebbe consumarla nell’immediato. Se però desiderate gustare la vostra preparazione successivamente, il prodotto può essere tenuto fino a due giorni se inserito correttamente in un sacchetto. L’importante è ricordare di scaldare in forno la focaccia poco prima della consumazione.
    Consigli
    Qualora avessi particolari problemi con la lievitazione dell’impasto, lasciatelo riposare in frigo per 12 ore in un contenitore con una pellicola. Scaduto il tempo, potete procedere con la preparazione del prodotto.
    Se volete ottenere una focaccia molto soffice, ungete immediatamente l’impasto senza formare le classiche fossette. Questo vi permetterà di ottenere il risultato sperato.
    Al contrario, per tutti coloro i quali desiderano una focaccia molto croccante, il consiglio è quello di inserire immediatamente l’impasto in forno dopo la stesura nella teglia.

  • Ricetta Occhi di Santa Lucia

    Ricetta Occhi di Santa Lucia

    Gli occhi di Santa Lucia sono un dolce tipico pugliese, utilizzato soprattutto durante le feste natalizie. Si inizia a prepararli dal 13 dicembre in cui si festeggia l’onomastico di Santa Lucia.
    La ricetta consiste nella preparazione di una specie di tarallini dolci, preparati con vino, farina e olio, proprio come da tradizione. A fine preparazione poi vengono ricoperti con una gustosissima glassa fatta di zucchero, che può essere aromatizzata a piacere, come ad esempio con semi di finocchio, anice o cannella.
    Questi dolci, come da tradizione, vengono preparati soprattutto quando si aspettano ospiti oppure se si è invitati ad un pranzo domenicale nel periodo di dicembre, sono un ottimo pensiero da portare.
    Nel mese di dicembre inoltre, è possibile trovare questi dolcetti in ogni panificio o pasticceria, sempre molto attenti a seguire la tradizione.
    Vediamo qui di seguito gli ingredienti necessari per la preparazione degli Occhi di Santa Lucia e quale procedimento seguire per ottenere un dolce perfetto.

    Ingredienti Occhi di Santa Lucia

    Per poter iniziare a preparare gli occhietti di Santa Lucia servono prima di tutto gli ingredienti per la preparazione di circa 40 tarallini, che si possono trovare tranquillamente in casa:

    •  500 grammi di farina 00;
    • 125 ml di olio extra vergine di oliva;
    • 125 ml di vino bianco secco;
    • un pizzico abbondante di sale.

    Per quanto riguarda la glassa invece servono 300 grammi di zucchero a velo e dell’acqua calda q.b.

    Preparazione Occhi di Santa Lucia

    Per preparare gli occhietti di Santa Lucia non servono più di 45 minuti e il tempo di cottura è stimato per 30 minuti.
    Per iniziare è necessario mettere la farina in un recipiente ed aggiungere il sale, proprio qui per chi vorrà si potranno aggiungere spezie o gusti a piacere, come cannella o finocchietto, successivamente si dovrà fare una conca in cui si andrà ad inserire l’olio extra vergine di oliva e il vino. Dopodiché amalgamare bene il tutto e impastare finché non si avrà un composto omogeneo. Un impasto tondeggiante e liscio che successivamente si dovrà spostare su una spianatoia. A questo punto avvolgere l’impasto all’interno di una pellicola trasparente per poi farlo riposare circa mezz’ora.
    Passato questo tempo riprendere l’impasto e dividerlo in tante piccole parti che dovranno pesare all’incirca 20 grammi l’una. Adesso ci si può dedicare a dare la forma ai nostri tarallini. Prima di tutto bisogna allungare il pezzo di pasta e dopodiché chiudere le due estremità (in modo che si tocchino).
    Intanto, preparare una teglia quadrata abbastanza ampia in cui andare a posizionare gli occhi di Santa Lucia da cuocere.
    I tarallini andranno infornati nel forno preriscaldato a 180 gradi, per circa 25 minuti, meglio se ventilato. A fine cottura, prima che diventino secchi e dorati, tiriamoli fuori e facciamoli raffreddare.
    Ora prepariamo la glassa di zucchero. In una ciotola inserire lo zucchero a velo e piano piano aggiungere dell’acqua calda mentre si mescola delicatamente con un cucchiaio. Alla fine si dovrebbe ottenere un composto cremoso, bianco e denso. Prendere un tarallino per volta inserendolo delicatamente della glassa, trasferendo gli occhietti di Santa Lucia su una grata in modo da eliminare la glassa in eccesso. Finita questa operazione bisogna far asciugare la glassa lasciando riposare i tarallini, appena la glassa sarà dura vuol dire che saranno pronti per essere trasferiti su un vassoio ed essere serviti ad amici e parenti, magari accompagnati da una buona bevanda calda.

  • Calcio Catania: la SIGI ignora gli imprenditori siciliani

    Calcio Catania: la SIGI ignora gli imprenditori siciliani

    Una crisi profondissima, che non sembra lasciare scampo a nulla. Il Calcio Catania ci ha già abituato a sonore sconfitte in campo, come quella rimediata a Catanzaro che ci ha escluso dalla Coppa Italia o quella rimediata nell’ultima giornata in casa col Bari. Sono ormai distanti anni luce gli anni in cui venire al Massimino era uno spauracchio anche per le big di A e quando i gol di Mascara facevano il giro del mondo, venendo visti anche a Tonga.
    partite del Calcio Catania
    Le difficoltà sul campo di calcio, tuttavia, fanno parte del gioco. Come si dice in questi casi, la palla è rotonda. Anche se tutti vorremmo rivedere in A la nostra squadra del cuore, siamo consapevoli delle difficoltà che ha affrontato negli ultimi anni. Più triste è scoprire, sulla nostra pelle, che tali difficoltà non solo non appaiono per nulla risolte ma anzi sembrano, anche nella realtà quotidiana, nascondere profondi baratri.

    Calcio Catania, la SIGI e una crisi “miope”

    Nel 2019-2020, dopo molto purgatorio fra B e C, il Calcio Catania rischiava di fallire a seguito del fallimento della Finaria, holding di proprietà di Pulvirenti, travolta da problemi finanziari. Si chiudeva così una parentesi molto nobile della squadra, che già negli ultimi anni però versava in condizioni preoccupanti (non venivano più nemmeno corrisposte le mensilità agli impiegati). La società Calcio Catania veniva però riscattata dalla SIGI S.p.a. per 1,32 milioni di euro. Parliamo di una cordata di 11 imprenditori, professionisti e procuratori di gruppi imprenditoriali rappresentata dall’avvocato Giovanni Ferraù, presidente del Cda.
    Inutile dire che questa ventata di novità ha animato di speranze tutti i sostenitori del Catania, che consapevoli dello stato in cui versava il proprio amato club, hanno accolto la notizia con un sospiro di sollievo. 
    Oggi possiamo fare lo stesso?

    Crisi calcio Catania

    Non vogliamo di certo entrare nel merito di complesse situazioni societarie e finanziarie, che certo oltretutto aprirebbero dolorose parentesi sulla recente notizia della necessità di dover affidare a un terzo lo stabilimento di Torre del Grifo, centro polisportivo fiore all’occhiello del Calcio Catania.
    torre del grifo
    Come una struttura inaugurata nel 2011, costruito su una superficie di 150.000 m2  e che può vantare quattro campi da calcio regolamentari, due in erba naturale e due in erba sintetica, due piscine, quattro palestre, una Spa, un centro medico, locali ristorante e mensa, sia divenuto un problema è certamente argomento complesso. Certo è che questo è un altro argomento dolente.
    Ma noi preferiamo raccontarvi l’esperienza della Payback ADV, per farvi capire che – per quanto abbiamo potuto appurare – non vi è semplicemente una questione di crisi.

    Il supporto dei piccoli imprenditori e l’indifferenza della SIGI

    La Payback ADV è un’agenzia pubblicitaria composta da giovani professionisti siciliani che opera prevalentemente nella zona etnea. Non stupisce quindi che abbia avuto a che fare con la società calcistica e che quest’ultima abbia beneficiato di alcuni servizi offerti dall’azienda di Misterbianco. Una volta erogati questi stessi, tuttavia, la prestazione è rimasta insoluta. Un fatto certamente grave, che tuttavia costituisce una realtà conosciuta a molti imprenditori siciliani, che giorno dopo giorno combattono per avere quanto gli spetta di diritto. Insomma, anche qualcosa che dovrebbe essere naturale, in Sicilia può divenire complesso.
    A fronte tuttavia dell’insoluto l’amministratore dell’agenzia pubblicitaria, Roberto Barbagallo, ha proposto alla SIGI S.p.a. di commutare il debito per i servizi offerti dalla Payback ADV, rinunciando a un equo pagamento in favore di abbonamenti per lo stadio. Una manovra che personalmente trovo lungimirante: un modo semplice per favorirsi fra imprenditori. Un solidale scambio che richiama le forme più sensate e razionali del baratto, un proficuo do ut des da cui ambedue le parti avrebbero tratto sicuro giovamento.
    La SIGI avrebbe infatti risparmiato liquidità, di questi tempi certamente preziosa, in favore dell’accesso allo stadio – che per la cordata proprietaria del Calcio Catania non sarebbe certamente stato un problema. La Payback, dal canto suo, avrebbe acquisito la possibilità di visionare in diretta e sul posto le partite del Calcio Catania, con l’intero di migliorare il suo servizio di cronaca e lo scopo di fornire un servizio sempre migliore ai suoi lettori.
    Ebbene, la SIGI non ha mai risposto a questa richiesta. Non è ancora dato sapere il motivo per cui tale risposta stia tardando così tanto (anzi, la speranza è che questa denuncia possa portare la questione agli occhi di chi di dovere). Certo è che questo atteggiamento non lascia presagire niente di buono. Non siamo in grado di interpretare come un sintomo salubre una società radicata sul territorio che ignora la mano porta da un imprenditore locale, che per di più è disposto a rinunciare a un suo credito.
    Una vicenda che, dal nostro punto di vista, proietta lunghe ombre sulla gestione del club catanese e che, possiamo solo sperare, si risolva nel migliore dei modi.
    Per tutti.

  • Vaccini anti-Covid 19: in arrivo la terza dose

    Vaccini anti-Covid 19: in arrivo la terza dose

     

    La questione dei vaccini tiene banco ormai da mesi nel nostro paese. Mentre infuria la polemica, e i casi in Sicilia tengono ancora l‘isola in zona gialla, il governo porta avanti con decisione la campagna vaccinale. Sono infatti numerose le dichiarazioni che vedono alti esponenti del Governo spiegare come il vaccino potrebbe risolvere i problemi, per esempio della scuola, in vista dell’arrivo dell’inverno. Anche per questo motivo si parla già di una terza dose per mantenere alta la carica degli anticorpi.

    Terza dose vaccini anti-Covid, le misure del ministero

    Coronavirus vaccinazione
    Il Ministero della Salute, in data 14/09/2021 ha pubblicato le “nuove  indicazioni preliminari sulla somministrazione di dosi addizionali e di dosi “booster” nell’ambito della campagna di vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19.” Ministero della Salute, 14/09/2021
    Nello specifico i soggetti a cui verrà somministrata, per il momento,  la dose addizionale di vaccino, sono quelli considerati più fragili e come tali, rientrano nella categoria, coloro che si trovano nelle seguenti condizioni
    “1- trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva;
     2– trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica);
     3– attesa di trapianto d’organo;
     4– terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico Antigenico (cellule CART);
    5– patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure;
    6– immunodeficienze primitive (es. sindrome di DiGeorge, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile etc.);
    7- immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico (es: terapia corticosteroidea ad alto dosaggio protratta nel tempo, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto sulla funzionalità del sistema immunitario etc.);
    8– dialisi e insufficienza renale cronica grave;
    9 – pregressa splenectomia;
    10 – sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) con conta dei linfociti T CD4+< 200cellule/µl o sulla base di giudizio clinico.” Circolare Ministero della Salute, 14/09/2021
    I soggetti a cui verrà somministrata questa “terza dose” dovranno, naturalmente, aver completato il ciclo vaccinale primario, cioè le prime due dosi.

    Perché una terza dose?

    astrazeneca vaccino open days
    Ma perché si parla di terza dose?
    Intanto occorre precisare che gli studi sull’immunità conferita sia dal vaccino che dalla malattia sono ancora in corso però, da questi, si è già rilevato che, l’attesa protezione dal Sars-CoV-2, a poco a poco tende a scemare.
    “Una ricerca Pfizer ha scoperto che l’efficacia del vaccino cala dal 96 all’84% dopo sei mesi, e che scenderebbe sotto il 50 dopo 18 mesi.” La repubblica 19 agosto 2021
    Per questo motivo dall’inizio di agosto “la Fda americana ha autorizzato la terza dose per gli immunodepressi, e c’è da giurare che presto l’esigenza si estenderà agli anziani e ai fragili.”  La repubblica 19 agosto 2021

    Dosi addizionali e dosi “booster”

    vaccino anticovid 19
    Ed eccoci arrivati a settembre ed il nostro Ministero della Salute pubblica che, anche in Italia, potranno essere somministrate dosi addizionali e dosi “booster”.
    “ Per dose addizionale si intende una dose aggiuntiva di vaccino a completamento del ciclo vaccinale primario, somministrata al fine di raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria.” Circolare Ministero della Salute, 14/09/2021
    “ Per dose booster, in questo contesto, si intende una dose di richiamo dopo il completamento del ciclo vaccinale primario, a distanza di un determinato intervallo temporale, somministrata al fine di mantenere nel tempo o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria, in particolare in popolazioni connotate da un alto rischio, per condizioni di fragilità che si associano allo sviluppo di malattia grave, o addirittura fatale, o per esposizione professionale. La dose “booster” va somministrata dopo almeno sei mesi dall’ultima dose.” Circolare Ministero della Salute, 14/09/2021
    Per il momento, dunque, inizierà la somministrazione di una dose addizionale nei soggetti considerati più fragili, i trapiantati e gli immunocompromessi.
    Ma non basta guardare la curva dei contagi che ritroviamo in l’Italia, sappiamo infatti che il virus circola a livello mondiale e dunque occorre avere un’idea più generale dell’andamento della campagna vaccinale.
    Ebbene, in questo momento, nei paesi industrializzati, la copertura vaccinale si attesta intorno al 60% ma nei paesi più poveri la stessa è soltanto del 2%.
    Questo vuol dire che il virus ancora circola liberamente in molti stati della terra, producendo nuove varianti che, inevitabilmente, torneranno anche da noi.
    Occorre quindi che la campagna vaccinale sia equamente diffusa altrimenti saremo tutti costantemente in pericolo.
    Intanto queste ulteriori dosi sono già ufficiali un USA, Germania e Israele e da settembre anche in Francia e Regno Unito.
    Non ci resta da sperare, come sempre, che riusciremo ad uscire, presto e bene, da questa pandemia!

  • Catania- Bari 1-2: ancora una sconfitta per gli etnei

    Catania- Bari 1-2: ancora una sconfitta per gli etnei

     
    Adesso si fa veramente dura. Una beffa arrivata negli ultimi minuti ma che ha siglato l’ennesima sconfitta, arrivata dopo quelle già subite a opera dalla Paganese e dal Catanzaro, che ci aveva escluso dalla Coppa Italia. Non si tratta più nemmeno soltanto di una questione di singola sconfitta, perché sebbene il campionato sia partito da poco e siano solo quattro le partite giocate, il Catania già langue nelle zone basse della classifica. A preoccupare poi è anche il dato che si ottiene dalla differenza reti, dove con 3 gol segnati e ben 6 subiti è evidente l’incapacità di creare a sufficienza e la debolezza del reparto difensivo. La squadra anche oggi è stata, si potrebbe dire, piegata da un episodio; eppure chi conosce il calcio sa che le singole partite sono fatte da molteplici episodi. Se non riuscirà a invertire il trend, la squadra catanese rischia di regalarci un’amara annata.
     

    Catania-Bari 1-2: il tabellino

    CATANIA (4-3-3): Stancampiano; Calapai, Ercolani, Monteagudo, Pinto (81′ Ropolo); Rosaia (57′ Piccolo), Maldonado, Provenzano (73′ Russotto); Ceccarelli (73′ Russini), Sipos (57′ Moro), Russotto. A disp.: Sala, Pino, Biondi, Izco, Greco, Albertini, Russini, Cataldi, Zanchi. All. Baldini
    BARI (4-3-1-2): Frattali; Belli (83′ Pucino), Terranova, Di Cesare, Ricci; Maita, Bianco (10′ Scavone), Mallamo; Botta (83′ Paponi); Antenucci (69′ Marras), Cheddira (83′ Simeri). A disp.: Polverino, Gigliotti, Celiento, D’Errico, Lollo, Di Gennaro, Mazzotta. All. Mignani
    Arbitro: Perenzoni di Rovereto
    Assistenti: Salvalaglio – Vitali
    IV uomo: Acanfora
    Massimino

    Catania-Bari, la cronaca del primo tempo

    Alcuni cambi nell’undici iniziale di Mignani rispetto alle anticipazioni della vigilia: confermato Ricci a sinistra nonostante il recupero di Mazzotta, a centrocampo c’è Mallamo per D’Errico, mentre in attacco Cheddira fa coppia con Antenucci. Bari costretto al primo cambio dopo una decina di minuti di gioco: Bianco, che aveva preso un colpo al capo nei minuti precedenti, è costretto a lasciare il campo, rimpiazzato da Scavone con Maita che scala nella posizione di regista. I biancorossi provano a prendere il controllo del gioco attraverso il fraseggio ma le pessime condizioni del manto erboso del Massimino non favoriscono certamente la fluidità del gioco. Al 19′ primo tiro in porta: Terranova lancia in profondità Cheddira, il quale controlla e calcia. Stancampiano si rifugia in corner. Cooling break al 25′, a causa delle temperature ancora molto alte in Sicilia. Alla ripresa del gioco si vede ancora in avanti il Bari con un tiro dalla media distanza di Botta bloccato senza apprensione da Stancampiano. La prima occasione del Catania arriva sugli sviluppi di un calcio piazzato poco fuori dal vertice sinistro dell’area di rigore biancorossa al 31′: Maldonado calcia direttamente in porta ma la barriera respinge, sulla ribattuta Ceccarelli prova la frustata a scendere di controbalzo ma il pallone termina alto di poco sulla traversa. Nel finale di tempo si accendono gli animi: decretata una punizione per il Bari dai 25 metri per fallo su Botta, Maita anziché calciare prova il filtrante in area per Antenucci che però viene ostacolato da Pinto al momento di tirare e finisce giù. Il difensore catanese, originario di Locorotondo, rimbrotta nei confronti dell’attaccante biancorosso accusandolo di aver accentuato gli effetti del contrasto e ne nasce un parapiglia al termine del quale vengono ammoniti Calapai e Scavone, oltre allo stesso Pinto. Il primo tempo va in archivio sullo 0-0.
    Massimino catania

    Catania-Bari, la cronaca del secondo tempo

    La ripresa inizia con gli stessi protagonisti del primo tempo. Il Bari ricomincia all’attacco e si rende pericoloso su due situazioni da corner: sul primo angolo è Antenucci ad essere anticipato di un soffio, sul secondo Di Cesare prova la zampata ma il pallone finisce alto. La pressione offensiva dei pugliesi cresce col passare dei minuti: al 51′ Botta pesca Terranova in area di rigore, il centrale si coordina in mezza rovesciata e chiama Stacampiano al miracolo con il salvataggio in angolo. L’estremo difensore degli etnei, tuttavia, non può nulla sugli sviluppi del corner quando lo stesso Terranova di testa anticipa tutti e porta in vantaggio il Bari al 51′. Stordito dalla rete incassata, il Catania combina un pasticcio difensivo al 55′: Monteagudo alleggerisce verso il proprio portiere la pressione di Antenucci, Stancampiano però prende il pallone con le mani commettendo un’infrazione. L’arbitro decreta la punizione di seconda in area ma Botta non riesce a prendere la porta vedendosi respingere il tiro dalla barriera. L’argentino si rende nuovamente pericoloso al 63′ con una ripartenza conclusa con un tiro che finisce di poco sul fondo. Il Catania prova a rispondere su calcio piazzato al 65′: Ceccarelli scodella il pallone nell’area barese, Moro colpisce di testa indirizzando verso il primo palo ma il pallone termina sul fondo. Reclama il Bari al 66′ per un contatto in area di rigore su Cheddira, Perenzoni impassibile lascia giocare. A 20′ dalla fine Marras prende il posto di Antenucci, fischiato dai suoi ex tifosi. Subito dopo l’uscita del numero 7 biancorosso, il Catania trova il pari: azione da corner, Moro prende il tempo a Di Cesare e batte Frattali. Incassato il pari, il Bari appare un po’ sulle gambe e negli ultimi 10′ di partita Mignani manda in campo Simeri, Pucino e Paponi (esordio in biancorosso per l’attaccante) per Cheddira, Belli e Botta. Durante i 5′ di recupero Maldonado prova la conclusione dalla distanza direttamente da calcio di punizione, Frattali controlla agevolmente. Quando il match sembra volgere al termine sul pari il Bari mette nuovamente il muso avanti grazie a Simeri, che a 1′ dal triplice fischio di testa capitalizza al meglio il cross dalla destra di Marras e regala i 3 punti ai suoi.