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Palazzo Paternò Auteri a Catania
Il nostro Paese è costellato di bellissimi paesaggi e luoghi da sogno. Attraversandolo Da nord a sud lo stivale ti permette di vivere perle di rara bellezza e, soprattutto, storia e curiosità.Uno di questi è il palazzo Paternò Auteri, che si trova a Catania. Di origine privata, nasce nel XVIII secolo per mano di uno dei produttori di seta più influenti del periodo. Stiamo parlando del commerciante Michele Auteri. Vuoi saperne di più?Siamo nel 1826 e il palazzo Auteri stesso ospita la più grande ed importante seteria d’Italia. Michele Auteri si occupa della lavorazione del prezioso tessuto e le colonie dei bachi. Nei 15 anni successivi fino al 1841 passò di mano in mano al figlio Giuseppe fino ai nipoti.La struttura, che puoi ammirare in tutta la sua maestosità, viene ristrutturata intorno al XIX secolo per mano dell’architetto Carmelo Sciuto Patti. Egli, sposato con Maddalena Auteri, su commissione del nonno di lei ricompone il portone principale e procede ad altre modifiche. Crea una feritoia nel cortile interno per controllare le scale e una stanza segreta, che collega l’appartamento del barone al primo piano.La stanza viene utilizzata sin dall’inizio per nascondere gioielli e persone, come nel 1860 in occasione dello sbarco dei Mille di Garibaldi. Invece durante la seconda guerra mondiale viene abbandonato a causa della paura dei bombardamenti da parte dei tedeschi. Nonostante il secondo piano veniva chiamato “nobile”, in realtà le famiglie potenti si trovano ai piani superiori.Questo a causa delle esalazioni dei laboratori sottostanti e la sicurezza personale contro attacchi esterni. In Sicilia la grande famiglia Auteri rappresenta l’emblema della seta. Pensa che addirittura nel 1727 nasce il Consolato della nobile arte della seta, il quale sancisce nel 1753 il livello eccelso catanese sopra ogni altra città.Esiste una storia molto particolare, che lega due coniugi della famiglia Auteri, che sicuramente ti lascerà sbalordito per la sua unicità. Stiamo parlando di Ignazio Paternò Castello dei Biscari e Angelina Auteri.Gli sposi nel 1924 celebrano il loro 25° anniversario prendendo poi i voti. Lei si dirige al monastero delle Carmelitane Scalze a Modena, dove morì a causa di una trombosi nel 1964. Qui cambia il suo nome in Suor Maria di Gesù, donando la sua vocazione al Signore. Ignazio invece diventa Angelo Maria a Monza nella Congregazione dei Bernabiti. Dedica la sua vita all’aiuto dei poveri e dei bisognosi, acclamato dalle genti di ogni dove Padre Santo.Il 1944 è l’anno della morte di questo grande personaggio storico. Pensa che addirittura al passaggio della bara, durante la pioggia incessante, la massa che assiste si prostra per porgere rispetto.Perché probabilmente non sai che questa vocazione parte da un tumore su una costola di Ignazio. Ebbene si, a causa di una male che lo stava uccidendo lentamente, deve portare un busto di ferro tutti i giorni. La moglie Angelina lo spinge a bagnarsi in un pozzo miracoloso nel 1920 a Lourdes.Riesce a guarire e, attoniti del miracolo assistito, decidono di abbandonare le ricchezze per la vocazione religiosa. Dedicano l’intera vita al bene donando i loro soldi per opere pie, in onore della collettività. Stai leggendo di un rapporto d’amore talmente puro agli occhi del mondo, che fa idealizzare la camera da letto a cappella e il letto in altare nel convento delle Suore Dorotee a Mirabella. -
Gravina di Catania: Dal 18 giugno 2020 nuovo piano di circolazione stradale
Cambiamenti relativi al traffico dal 18 giugno 2020Se abiti a Gravina di Catania (CT), a partire dal 18 giugno dovrai tenere conto di alcune modifiche sulla viabilità stradale.
Secondo le disposizioni del sindaco Massimiliano Giammusso, per quella data prenderà il via il nuovo piano di transito. Esso interesserà via Fermi, via Vitale, via Tomaselli, via Napoli e via Di Mattei.
Durante questa prima fase di test, il fine è migliorare la qualità della circolazione nel quartiere, sia in termini di sicurezza che di fluidità del traffico.Le novità sulla circolazione stradale a Gravina di Catania nel dettaglio
Per raggiungere la scuola Giovanni Paolo II e i luoghi alle sue adiacenze avrai la possibilità di invertire il senso di marcia in via Mattei, via Vitale e via Fermi, accedendo di fatto a una rotatoria “naturale”.
La sperimentazione del doppio senso interesserà anche via Tomaselli. In tal modo potrai arrivare in via Gramsci senza passare per via Roma e avere, così, un’alternativa a prova di minuti contati.
Nel caso in cui ti ritrovassi a passare da via Napoli, invece, dovrai percorrerla a senso unico. Questa proposta, incoraggiata in primis dal Presidente dei Consiglieri Comunali Claudio Nicolosi, ha trovato larghi consensi in fase di approvazione.
Due sono, infatti, i problemi legati a questa strada: l’esigua larghezza, che rende la viabilità altamente rischiosa, e la sicurezza dei passanti a piedi. Funzionerà? Attendiamo sviluppi su eventuali miglioramenti. -
Istituto per Ciechi Ardizzone Gioieni a Catania
L’istituto per Ciechi “Ardizzone Gioeni” di Catania è da più di cento anni un punto di riferimento per la cura dei non vedenti in Sud Italia: nel corso del tempo, gli scopi di cura sono stati adattati alle disposizioni della medicina moderna rimanendo sempre fedeli alle linee guida originarie dettate dal fondatore di ospizio permanente per i ciechi incurabili e quello temporaneo di chi soffre di mali agli occhi curabili.Storia dell’Istituto per Ciechi Ardizzone Gioieni
L’Istituto per Ciechi Ardizzone Gioeni prende il nome dal suo fondatore, il filantropo Tommaso Ardizzone Gioeni, che nel suo testamento segreto destinava la sua cospicua eredità alla costruzione di un ospizio-ospedale che ospitasse e curasse i ciechi di entrambi i sessi in condizioni di indigenza.Il barone Tommaso Ardissone Gioeni era nato a Catania il 29 Settembre del 1803 dal barone di San Vito Nicolò Ardizzone e da Isabella Gioeni; della sua vita si hanno poche notizie frammentarie: si sa che sposò Marianna, figlia del barone Anzalone e che morì all’inizio del 1894.Dopo la morte, il notaio Carmine Martinez rese pubbliche le ultime volontà del barone, redatte in più parti: un primo testamento datato 10 Marzo 1884 a cui si aggiungevano un’appendice del 19 Settembre 1888, due testamenti registrati dieci giorni dopo e un ultimo testamento olografo recante data 29 Settembre 1892.Il progetto dell’ospedale-ospizio per ciechi fu affidato al noto architetto Filadelfo Fichera, che morì prima della conclusione e l’opera fu portata a compimento dal figlio Francesco.
Il 30 Maggio del 1911 i Sovrani d’Italia Vittorio Emanuele II e la consorte Elena di Montenegro inaugurarono il palazzo al cospetto di Giovanni Giolitti, in qualità di Presidente del Consiglio, e del cardinale Giuseppe Francica Nava.
È importante sapere che il barone Tommaso Ardizzone Gioeni dispose esplicitamente che non fosse consentito all’Istituto di accettare sussidi, rendite di enti e aggregazioni di altre opere pie per evitare che, un domani, degli esterni potessero reclamare diritti di vario titolo sulla sua Fondazione. Ancora oggi, l’Istituto ha come missione principale l’accoglienza di ciechi di ambo i sessi affinché possano avere accesso a titolo gratuito di vitto, alloggio, cure mediche e istruzione; oltre a questo, la Fondazione si occupa di diagnosi, programmi riabilitativi e percorsi educativi volti all’autonomia del malato e alla sua piena integrazione sociale.Il Palazzo
Sull’onda della corrente letteraria romantica e della conseguente rivalutazione del Medioevo, visto non più come età buia, ma come un’epoca di grandi battaglie per l’affermazione dei popoli, l’architettura europea riscoprì lo stile gotico.Caratterizzato da pilastri a fascio, volte a crociera ad arco acuto, nervature a sostegno della vela, archi rampanti innestati su contrafforti e campate prevalentemente rettangolari, il “neo-gotico” prende piede alla fine del Diciottesimo secolo e influenza sensibilmente l’architettura per tutto il secolo successivo. Non sorprende, quindi, che Filadelfo Fichera, noto architetto e ingegnere civile catanese, si sia ispirato a questa corrente nel progettare l’Istituto per Ciechi Ardizzone Gioeni.Il palazzo progettato da Fichera è un pregiato gioiello architettonico caratterizzato dal tipico chiostro neogotico e da una piccola chiesa interna impreziosita da curiosi mosaici sui cui soffitti sono riconoscibili due stelle di David; attorno alla corte interna corre una suggestiva galleria di portici.Al suo interno l’edificio si contraddistingue per le eleganti scale di marmo, i corridoi lunghi e ampi e i pregiati lampadari antichi; fiore all’occhiello dell’Istituto è la biblioteca, che conserva più di ventitremila volumi, di cui diciottomila in scrittura Braille. -
Il Collegio dei Gesuiti a Catania
Catania uno scrigno di bellezze artistiche, storiche e architettoniche ricostruite e reinventate dopo il catastrofico terremoto del 1693 che rase al suolo anni di storia e dimezzò la popolazione del tempo.Passeggiando nelle strade di questa città ci si ritrova nella pittorica Via Crociferi dove gli occhi si smarriscono in uno splendido barocco siciliano.Quando vi sarete ripresi da così tanta bellezza guardando nel dettaglio non potrete non notare un palazzo settecentesco con una facciata in pietra lavica.Si tratta del Palazzo Collegio dei Gesuiti, riconosciuto nel 2002 dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.Considerato da molti il più bello tra i palazzi in Sicilia posseduto dall’ordine dei Gesuiti.La storia.La costruzione del Collegio dei Gesuiti iniziò dopo il terremoto del 1693, precisamente nel 1698, e si protrasse per lungo tempo, precisamente quasi 40 anni, tanto che il palazzo mostra vari stili architettonici.
Infatti nel corso degli anni vari architetti si sono susseguiti tra cui Alonzo di Benedetto, Francesco Battaglia, Angelo Italia, Giovan Battista Marino.
Questi oltre a dare la loro impronta dovevano seguire precise regole edilizie dettate dai gesuiti, i quali necessitavano di una determinata divisione degli spazi che dovevano rispettare le regole fissate nel canone 34 del De rationae aedificiorum.
La scelta dell’area, la tipologia della struttura del collegio e della chiesa furono la conseguenza di una combinazione tra ciò che si era salvato dal sisma, le regole di edificazione dettate dalle necessità di vita dei gesuiti e le forme straordinarie seicentesche.
Parallelamente alla costruzione del Collegio veniva restaurata la bellissima Chiesa di San Francesco Borgia, la cui facciata viene ideata dall’architetto Angelo Italia.
In tempi recenti fino al 2009 è stato la sede dell’Istituto d’arte di Catania, sgomberato per inagibilità dei locali, successivamente fu abbandonato all’incuria fino al 2016 quando è iniziata l’opera di restauro di una parte del palazzo.Il Palazzo Collegio dei gesuiti: Architettura
Il palazzo è in un meraviglioso barocco siciliano. Si accede al suo interno tramite una scalinata. Al centro del Collegio vi è uno splendido chiostro con una loggia sormontata da colonne.
Il palazzo è arricchito da quattro cortili e il pavimento è composto da ciottoli neri e bianchi disposti in stile borromini, a strisce.
Questo Collegio mostra una particolarità rispetto agli altri collegi gesuiti, infatti in esso è presente una quarta corte di carri che si attribuisce al fatto che la ricostruzione del palazzo utilizzò l’area della Chiesa della Santissima Ascensione parti edilizie del collegio risparmiate dal terremoto del 1693.
Sicuramente è un luogo da visitare per respirare ed immaginare le impronte lasciate nel tempo da chi in quei luoghi ci ha vissuto arricchendoli di bellezza. -
Palazzo Auteri Perrotta a Catania
Palazzo Auteri Perrotta è un edifico storico del Settecento, che si trova nel centro di Catania, a pochi passi dal Castello Ursino e dai resti delle antiche terme romane di Indirizzo.Il palazzo che sorge nell’area di un antico insediamento greco-romano, prende il nome da un’importante famiglia catanese, proprietaria di una delle seterie più famose d’Italia ed è stato fatto costruire da Michele Auteri, per poi essere ristrutturato tra il 1851 e il 1865 dall’architetto Carmelo Sciuto Patti.Palazzo Auteri Perrotta sede delle seteria
Nel 1826 il palazzo era un punto di riferimento nelle vie della seta, in esso avveniva la l’allevamento e la cura dei bachi e la lavorazione dei pregiati filamenti. In seguito alla morte di Michele, l’edifico e la seteria vennero ereditati prima da Giuseppe Auteri Fragalà e poi nel 1841, dai figli di quest’ultimo Benedetto, Francesco, Vincenzo e Salvatore. Nella seconda metà dell’Ottocento, Salvatore Auteri affida la perizia e ristrutturazione del palazzo all’architetto Carmelo Sciuto Patti, marito della nipote Maddalena. L’attuale aspetto dell’edificio è il risultato degli interventi realizzati tra il 1851-1865, che hanno portata al rifacimento del portale d’ingresso, realizzato dal maestro scalpellino acese, Brusà.Palazzo storico con stanza segreta
Durante la ristrutturazione nel cortile di uno degli appartamenti del palazzo venne realizzata una feritoia nel muro per sorvegliare le scale ed evitare l’ingresso dei nemici e una stanza segreta che collegava l’appartamento del barone a piano inferiore, utilizzata per nascondere le persone e le cose preziose e che si rivelò molto utile nel periodo dello sbarco dei Mille di Garibaldi. -
Maturità: le principali misure di sicurezza per l’esame
Il 17 giugno inizieranno gli esami di maturità 2020 e, in piena emergenza Covid, sono state messe in campo eccezionali misure di sicurezza. Devi sostenere anche tu l’esame di maturità? Ecco tutto quello che dovrai fare.Le principali misure di sicurezza per l’esame di maturità 2020
Fra le principali misure di sicurezza per l’esame di maturità nelle scuole italiane c’è, ovviamente, l’obbligo di mascherina. Tutti i presenti in aula, inoltre, dovranno rispettare la misura di sicurezza di almeno un metro. Ogni candidato potrà farsi accompagnare da una sola persona che potrà assistere alla prova, tutti gli altri dovranno restare fuori. Le mascherine saranno fornite dalla scuola solo a professori e presidente di commissione ma non ai candidati che dovranno utilizzarne una propria. A fine di ogni giornata, sarà eseguita la sanificazione delle aule.Chi dovrà rispettare le misure di sicurezza
Sono tenuti a rispettare le misure di sicurezza tutti, dai professori interni al presidente di commissione, oltre ovviamente al candidato, al suo accompagnatore e al personale scolastico. I candidati che raggiungeranno la sede dell’esame di maturità con i mezzi pubblici verranno esaminati per primi, per evitare eventuali rischi di contagio.La sostituzione dei commissari
Il timore più grande per questo esame di maturità 2020 è la defezione di professori e commissari per malattia. Per ovviare a questa difficoltà è stata prevista la possibilità di nominare supplenti con procedure veloci e di organizzare collegamenti da casa in videoconferenza, per non rallentare l’iter degli esami. La decisione è a discrezione dei presidi. -
Chiosco Inserra a Catania
Il Chiosco Inserra e’ una meravigliosa opera d’ arte che fu costruita dall’architetto Tommaso Malerba a Catania in piazza dell’Esposizione attuale Piazza Giovanni Verga, era di proprietà’ della ditta cementi armati.Il Chiosco Inserra venne costruito nel 1907 con lo scopo di creare un importante Esposizione Agricola e dei lavoratori in generale dell’intera provincia.Fu in quegli anni una costruzione molto importante e singolare tanto e’ vero che all’ inaugurazione fu presente anche il Re d’ Italia, Vittorio Emanuele III.Lo stile del Chiosco Inserra
Il Chiosco Inserra fu un opera d’arte di grande successo, una maestosità’ che mai precedentemente si era potuta ammirare oltre che un opera molto singolare e unica nel suo genere.La struttura architettonica fu progettata dai migliori artisti contemporanei del 900,appositamente per ospitare questa grande mostra mai pensata prima.
Lo stile della struttura era concentrato sulla modernità il cosiddetto stile liberty ovvero Arte nuova.L’ interno del Chiosco era abbellito con una galleria di quadri che rappresentavano lavoratori all’ opera e disegni di paesaggi.L’ obbiettivo per chi aveva progettato Il Chiosco Inserra a Catania era racchiudere in una sola struttura l’ arte e la ricchezza del commercio.Come era strutturato il Chiosco Inserra a Catania
Al Chiosco Inserra si accedeva passando attraverso un arcata maestosa che accedeva immediatamente ad un immenso giardino molto ben curato che dava subito l’idea di trovarsi in un importante mostra mai allestita prima di allora,dal giardino era possibile proseguire verso due porte che una volta varcate portavano a dei corridoi immensi,ogni corridoio aveva 6 enormi stanze con volte arcate, di cui ogni stanza era strutturata per la singola mostra.Il Progetto del Chiosco Inserra
Il progetto del Chiosco Inserra nacque per valorizzare la citta’ di Catania in quanto in quegli anni non aveva rivali in merito all’ industrializzazione, l’ obbiettivo era quello di sottolineare ancor maggiormente quanto fosse alto il livello dei trasporti specie per via marittima.
Inoltre l’ obbiettivo era quello che nella citta’ di Catania accorresse tutta Italia per vedere questa meraviglia in modo da portare ulteriore ricchezza al paese.Il turismo grazie al Chiosco Inserra
Accorsero da ovunque per vedere questo maestoso expo del 900, e fu davvero un grande successo.
Il palazzo rimase aperto ai visitatori per ben 7 mesi, l’ingresso era a pagamento percio’ fu molto fruttuoso anche per il turismo della città’ stessa, fu meta per gite scolastiche e comitive che arrivavano da ogni zona d’Italia.La fine del Chiosco Inserra
Purtroppo il giorno 1 dicembre finita la più’ importante mostra mai vista prima, L’intero edificio venne raso al suolo, con grande stupore e dispiacere della popolazione catanese. -
La storia dell’architetto di Catania: Tommaso Malerba
Biografia dell’architetto Tommaso Malerba: Cenni sulla vita
Tommaso Malerba, è un architetto siciliano, nato nella città di Catania nel 1866. È stato uno dei massimi architetti ed ingegneri italiani e siciliani, nonché accademico di fama internazionale. Nato in una famiglia dell’alta borghesia catanese, si laurea in Ingegneria Civile presso l’Università Federico II di Napoli: la sua famiglia gli permette di condurre uno stile di vita agiato e di poter viaggiare e visitare diverse citta d’Europa dove può affinare il suo gusto per l’arte e l’architettura e prendere ispirazione per i suoi progetti.Ha la possibilità infatti di soggiornare in Francia ed in Germania, laddove apprenderà codici e tecniche delle più innovative correnti architettoniche; a Parigi inoltre conobbe la sua futura moglie, la contessina Anna Pilo di Capaci.L’architetto Tommaso Malerba ha legato il suo nome alla città di Catania attraverso diverse opere che sono ancora oggi ben visibili e danno risalto e tono alla città. Dopo il matrimonio, fa ritorno a Catania e lavora presso lo studio dell’architetto Carlo Sada, architetto milanese che si stabilì a Catania a partire dalla fine dell’Ottocento: qui rivela la sua abilità e la sua bravura già nelle prime opere realizzate come ad esempio il Palazzo Mazzone che risente di tratti dell’architettura gotico – moresca.Nel 1904 fu insignito dal Re della Croce di Cavaliere della Corona d’Italia e nel 1907 raggiunse un importante traguardo professionale in occasione dell’Esposizione Agricola Catanese per la quale realizzò il noto Chiosco Inserra, un edificio nel quale il Malerba esaltò le potenzialità del cemento armato come nuovo materiale per le costruzioni e mise anche in luce le sue abilità architettoniche e stilistiche.L’edificio, abbattuto nel 1911 per fare spazio al corso principale della città di Catania, era anche l’abitazione dell’architetto che aveva fatto appositamente costruire una cappella privata ed un elegante giardino. Dopo la morte della moglie, il Malerba ormai anziano e senza figli, venne accudito da una governante negli ultimo anni della sua vita. Mori a Catania, all’età di 96 anni nel 1962 senza funerali ufficiali ne particolari commemorazioni che pure avrebbe meritato per la sua attività di accademico ed architetto.Opere dell’architetto Tommaso Malerba: Monumenti e palazzi di Catania
Lo stile architettonico dell’architetto Tommaso Malerba si ispira compiutamente allo stile Liberty molto in voga nella prima metà del ‘900.L’architetto ha la fortuna di lavorare e vivere nella città di Catania di inizio secolo, periodo in cui la città visse una particolare epoca di ricchezza e splendore non solo artistica ma anche culturale, tanto che la città di ribattezzata la piccola Parigi: boutique, caffè, negozi e teatri, ma anche banche e luoghi pubblici, contribuirono a questo appellativo che era dato anche dall’eleganza delle costruzioni cittadine dell’epoca come la Stazione ferroviaria ed il Teatro Bellini.Oltre al Palazzo dell’Esposizione ed al Chiosco Inserra, costruiti su progetto dell’architetto Malerba in occasione dell’Esposizione Agricola del 1907 ed oggi non più visibili, l’architetto ha lasciato la sua impronta ed il suo segno sulla città etnea realizzando opere tutt’ora esistenti e caratteristiche, itinerari Liberty per chi visita la città.Ne sono esempi diverse strutture realizzate tra gli anni dieci e venti del Novecento, come il Palazzo Marano Giuffrida, Mazzone e Morano o anche il Palazzo del Duca di Camastra che sovrasta una delle piazze principali di Catania. Caratteristici sono che la Palazzotto Abate ed il Negozio Frigeri, ornati da motivi floreali e massimi esempi dell’architettura e dello stile Eccettico e Liberty catanese. -
Chi era la famiglia Scammacca della Bruca
Chi era Guglielmo Scammacca
Guglielmo Scammacca, nato a Catania più di due secoli fa, nel 1810, è stato un imprenditore e politico italiano. Barone della Bruca, è stato senatore del Regno d’Italia per circa vent’anni. Il suo mandato è durato dal 1861 fino alla sua morte, avvenuta nel 1886. Figlio del barone Giuseppe Scammacca, Guglielmo era nobile di nascita e apparteneva alla famiglia nobile dei Scammacca, originaria della Lorena e giunta in Sicilia nel XV secolo.Il Barone della Bruca e l’impegno sociale
Il barone Scammacca della Bruca nel corso del suo mandato si è occupato soprattutto di lavori pubblici, maturando uno specifico interesse per l’ambito sanitario. Infatti, era proprietario e comproprietario di alcune case di cura dislocate nella regione. Era un uomo piuttosto ricco, non a caso il suo nome è comparso spesso nei giornali dell’epoca.La morte del barone Guglielmo Scammacca
L’8 marzo del 1886 il Barone della Bruca viene a mancare. Giacomo Durando, Presidente del Senato del Regno d’Italia lo ricorda come un giovane volenteroso e meritevole, con radicate idee patriottiche. Grazie alla sua indole e alla sua generosità, nel 1861 viene scelto tra le varie personalità siciliane per diventare un senatore del Regno d’Italia. Ha continuato a ricoprire la carica finché il suo stato di salute glielo ha permesso.Guglielmo Scammacca oggi
Più di quindici anni fa, il nome del barone Guglielmo Scammacca della Bruca, chiaramente un discendente, è tornato alla ribalta per certe implicazioni con la mafia. Uno dei mafiosi pentiti Mirabile l’ha definito come un intermediario di un favore chiesto dai camorristi a Raffaele Lombardo. Scammacca ha respinto le accuse sostenendo di essere innocente e all’oscuro di tutto.
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Palazzo Bruca a Catania
L’antico Palazzo Bruca a Catania sorge nel centro storico della città siciliana.
In via Vittorio Emanuele 201, a soli duecento metri da piazza del Duomo.Il palazzo fu edificato nel diciottesimo secolo, secolo in cui l’intera città siciliana era stata ricostruita a seguito del violento terremoto che la distrusse nel 1693, ed appartenne alla potente famiglia Scammacca della Bruca.Il palazzo Bruca presenta al suo interno un cortile e una fontana di stile neoclassico con una raffigurazione di Nettuno, il dio del mare. Alle spalle del Nettuno sorge una loggetta, retta da colonne di ordine ionico, che apre agli spazi interni del palazzo.Palazzo Bruca fu l’unico palazzo di origine aristocratica ubicato nel centro storico a non aver subito ricostruzioni durante il ventesimo secolo e a seguito del secondo conflitto mondiale. Il palazzo, infatti, mantiene ancora l’assetto di origine con i tre livelli: i magazzini, il piano nobile che si affaccia sulla loggetta e i mezzanini. Questi livelli sono ancora visibili ai giorni nostri, nonostante l’edificio appartenga ai giorni nostri a diverse famiglie.Palazzo Bruca è stato sede del Museo del Giocattolo fino a gennaio 2011: tale museo esponeva nelle varie sale numerosi giocattoli antichi, che potevano risalire dalla fine dell’Ottocento fino alla prima metà del Novecento.Il palazzo è ora sede di un Bed & Breakfast, che propone sette camere dallo stile curato e che offrono una bella vista panoramica sulla città. Un ottimo punto di partenza per scoprire Catania. -
Le 5 migliori aziende di lavaggio a Catania
Il servizio del lavaggio è uno dei servizi più richiesti e più importanti che ci possa essere.
Questa è un’operazione che si esegue giornalmente nelle proprie abitazioni o nei propri uffici , ma talvolta non tutti hanno il tempo necessario da poter dedicare alle pulizie, quindi si decide di richiedere questo servizio altrove.Si è sempre alla ricerca di un’azienda seria e che svolga il suo lavoro in modo estremamente professionale, senza alcuna ripercussione negativa sul lavoro, ma questa scelta è molto difficile in quanto è una decisione da prendere al buio, senza conoscere nessuno. In questo vi aiutiamo, stilando una lista delle cinque migliori aziende di lavaggio a Catania, nella speranza di potervi aiutare. Proseguite nella lettura!Come scegliere la migliore azienda di lavaggi?
Ovviamente, il primo aspetto da considerare è il come questa azienda intende lavorare, e bisogna valutare se rientra nei vostri ideali. In questo potrebbero essere molto d’aiuto le recensioni lasciate dagli altri clienti.
Un altro aspetto da considerare è naturalmente il prezzo, in quanto è parte integrante del servizio. Il prezzo della prestazione và concordato con l’azienda in base al servizio che andrà ad offrirvi.Quali sono le cinque migliori aziende di lavaggio a Catania?
Andiamo adesso ad analizzare la classifica di cui parlavamo prima.
D.l.s. Service
Una ditta che nel 2019 ha ricevuto 5 stelle su 5, sulla base di molte recensioni, è bene inserirla in questa classifica per i suoi prezzi molto vantaggiosi, infatti fornisce e propone ai clienti moltissime agevolazioni, con uno sconto del 20% sul totale per i primi sei mesi.
La tariffa, naturalmente, si calcola su base oraria, se non vi sono altre indicazioni da parte dell’azienda che eroga il servizio.
L’azienda si pone l’obbiettivo di lavorare con la massima serietà adeguata alle tue necessità.
Indirizzo: Viale XX Settembre, 43
Telefono: 095 447515
S.d.m. Service
Anch’essa valutata con il massimo dei voti, questa è una società cooperativa che offre servizi di pulizia e lavaggio, con esperienza decennale nel settore.
Il vantaggio di questa impresa è il servizio erogato 24 ore su 24, e il rapporto che si creerà sarà molto professionale, con risultati eccezionali.
Tante sono le recensioni positive, quante tutte le aziende che hanno deciso di affidarsi a questa azienda per il servizio in questione.
Indirizzo: Via Caserta, 11
Telefono: 095 744 3701
DPD
Valutata con un punteggio di 4,5 su 5 stelle totali, questa impresa è l’ideale se oltre ai classici servizi inerenti al lavaggio, necessitare di un lavoro di disinfestazione.
Il prezzo è in pari con le altre, ed è possibile recarsi presso le loro strutture per un preventivo o prenotare un sopralluogo gratuito.
Indirizzo: Via Mazzaglia, 10
Telefono: 360 647964
Poliservice
Segno di garanzia di questa azienda di Catania è certamente l’anno di fondazione, infatti ha esperienza nel settore per un lavoro continuativo dal 1988. Prima l’azienda forniva molteplici servizi, ma dopo pochissimi anni ha deciso di dedicare tutta la sua attenzione sulle operazioni di pulizia e lavaggio, conquistando moltissimi clienti con i suoi servizi eccellenti.
I prezzi non sono particolarmente alti, tuttavia il preventivo è da valutare insieme agli operatori che lavorano nella stessa azienda, che effettueranno un sopralluogo della zona per poter dare più informazioni su questa questione.
Indirizzo: Via Nino Bixio, 28
Telefono: 095 416283
Airner Multiservice
Infine, valutiamo anche questa impresa multiservizi a conduzione familiare, focalizzata sull’erogazione di servizi di pulizia.I vantaggi di un’impresa a conduzione familiare sono sicuramente molti: a differenza di un’impresa con più dipendenti, questa vi dedicherà poche persone alla pulizia dei vostri ambienti, e loro sapranno perfettamente come operare in quanto l’avranno già fatto seguendo le vostre indicazioni.
Questa azienda è consigliata dal momento in cui desiderare avere una persona completamente fidata che si dedicherà soltanto a voi.
Indirizzo: Via Vittorio Emanuele, 365
Telefono: 338 268 5614 -
Il Drive In a Catania: apertura l’8 Giugno I Portali
Vi ricordate l’ultima volta che siete stati al cinema? Ricordate la bella sensazione di mettersi seduti su quelle grandi e comode poltrone, pronti a immergervi completamente all’interno nel film sgranocchiando i vostri pop corn?Da qui a 3 mesi, causa la grave situazione sanitaria che sta colpendo il nostro paese in questo periodo purtroppo, non abbiamo più questa possibilità e ancora non si sa quando potremmo far ritorno nelle sale.È proprio in questi momenti che esce fuori la grande iniziativa del nostro popolo, che in attesa di tempi più rosei e tranquilli, si inventa ed in questo caso ha rispolverato una vera chicca anni 60’, il mitico “Drive In”!
Chi infatti non ha mai desiderato almeno una volta nella vita, magari guardando i mitici film americani, di non andare in un grande campo con la propria auto e godersi un bel film sotto le stelle e suonare il clacson a fine della proiezione come i teenager dei college americani. Dall’8 giugno parte il format “Drive In – Live’d 19”, che nei pressi del Parco commerciale I Portali, nel comune di San Giovanni La Punta, in un terreno di 14 mila metri quadri adibito per 300 posti auto e con uno schermo lungo 25 metri e altro 13,5 metri inaugurerà il drive in, con l’intento di riportare il piacere di stare insieme nonostante il periodo così difficile, il tutto sempre in piena sicurezza. Il palinsesto sarà gestito da Cinestar e sarà il più grande drive in del sud Italia!Il Cinema insieme sì, ma con il Drive In!
Grazie a questa iniziativa, si potrà riscoprire l’emozione di stare insieme, di vivere una bellissima esperienza con altre persone, il tutto però sempre rispettando il distanziamento sociale previsto dal governo. È un piccolo passo verso il ritorno alla normalità nei limiti che, ad oggi, possiamo permetterci. Si certo, magari non eguaglierà il calore e l’intimità che dona la sala di un cinema, ma chissà che non ci incominci a piacere così tanto da farlo diventare la normalità. Dobbiamo adattarci ai cambiamenti e non sottostare a loro, e questo è una prima mossa per rialzarci, per ritrovare il nostro essere italiani.
Come raggiungere il Drive In, e dove prenotare i biglietti:
Il palinsesto del cinema Drive In si terrà presso il Centro Commerciale I Portali esattamente a San Giovanni La Punta nel comune della provincia di Catania poco distante dal capoluogo e facilmente raggiungibile prendendo la A18dir per poi proseguire sulla SP9. Per maggiori informazioni riguardanti la prenotazione dei biglietti si consiglia di contattare il Cinestar.
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Concessionaria Auto Unicar compie 7 anni di successo
Una data da ricordare: Sette anni di successo per Unicar Concessionaria Auto Catania
Il 2020 è un anno da ricordare positivamente per la Concessionaria Unicar: compie infatti sette anni di successi. Sette anni nei quali sono avvenuti tanti cambiamenti nel mondo delle auto, dalle autovetture e le loro caratteristiche sino ai costi, ma non sono mai cambiato l’impegno e la serietà della concessionaria, sempre al servizio dei clienti che nel corso di questi lunghi anni sono stati veramente tanti. Hanno infatti accompagnato l’attività costantemente nel corso di questi anni, premiando la competenza, la cortesia e la passione nel lavoro che da sempre li contraddistingue.Affidabilità, professionalità e garanzia di poter scegliere tra un parco auto di alta qualità, e di varie marche, hanno fatto si che si potesse tagliare oggi questo importante traguardo.Concessionaria Auto Catania Unicar: un pò di storia
L’origine di un successo
La Concessionaria Unicar è nata da un’idea di Francesco Carcione. Il successo si fonda principalmente ed in modo particolare sulla professionalità e sulla serietà sua e del suo staff, che in questi anni sono sempre stati accanto ai loro clienti, attenti alle loro esigenze e necessità sin dal momento nel quale entrano in negozio per chiedere semplici informazioni.Grazie a queste capacità, all’impegno ed alla motivazione nel lavoro, la Concessionaria Unicar si è costantemente aggiornata sulle novità di mercato in tema di auto, e di tutto ciò che ruota attorno al mondo delle autovetture, cosi da poter assicurare ed offrire un servizio sempre ottimale ai propri clienti, sia durante la fase di vendita, con offerte e promozioni, che successivamente ad acquisto ultimato con tutta una serie di attività ed iniziative di assistenza dedicata.Meticolosi anche nella ricerca delle auto, di tutte le marche, in modo tale da poter proporre sempre il miglior prodotto possibile al miglior prezzo: qualità e convenienza assolutamente assicurate e garantite.Il segreto del successo di Unicar: Impegno e passione al servizio del cliente
Festeggiare sette anni di attività sono un traguardo molto importante e gratificante, soprattutto in un settore che ha visto crescere costantemente varie difficoltà sul proprio mercato, dalla crisi economica alla crisi del settore ed anche in virtù di una concorrenza sempre maggiore.Il segreto del successo della Concessionaria Unicar è tutto racchiuso nei valori fondanti dell’attività: cortesia, disponibilità, impegno e professionalità. Una dedizione al proprio lavoro che, col tempo, è stata riconosciuta e lungamente apprezzata dai clienti i quali, recandosi presso la Concessionaria, sono sicuri di affidarsi alle giuste persone per un acquisto cosi importante. Possono infatti contare su di un’ampia scelta di veicoli di tutte le marche e su numerose offerte e promozioni alla portata di tutti. Inoltre, tutti i veicoli possono essere provati in modo tale da avere ed offrire una visione a 360° del veicolo che si sta comprando.Per ciò che riguarda l’aspetto economico, tanto delicato quanto importante, la Concessionaria Unicar si mostra particolarmente attenta alle esigenze ed alle necessità della propria clientela, proponendo finanziamenti facili e veloci e condizioni di pagamento agevoli e personalizzate. Il successo di Unicar, va tuttavia anche oltre la fase preventiva e di acquisto dell’automobile. Infatti, anche successivamente, la Concessionaria è attenta alle esigenza del cliente, garantendo e prevedendo un dedicato programma di manutenzione dell’auto in modo da seguire i propri clienti anche quando hanno acquistato il veicolo, cosi facendo possono assicurare disponibilità e professionalità nel tempo, cortesia e certezza di poter contare sempre sulla loro disponibilità.Concessionaria UnicarInfo: Via Giacomo Matteotti, 111, 95025 Aci Sant’Antonio CTTelefono: 0952265747 -
Etnaland non riaprirà per la stagione 2020
Il parco divertimenti più famoso del Sud Italia: Etnaland
Il parco divertimenti più famoso tra le regioni del Sud Italia, Etnaland ha deciso di non riaprire nella stagione estiva del 2020.Ha rendere nota questa notizia è stato direttamente il parco catanese, con un post pubblicato su Facebook.Etnaland viene considerato il parco divertimenti più conosciuto e grande della Sicilia; vanta infatti quasi 280.000 metri quadrati di superficie di, 112.000 dei quali sono occupati soltanto dal parco meccanico.Vista la grandezza del parco al suo interno puoi liberamente divertirti tra le migliaia di attrazioni presenti: da quelle con un preciso scopo ludico come ad esempio ThemePark ed AcquaPark, al percorso botanico fino ad arrivare al cammino didattico rappresentano dal Parco della Preistoria.La chiusura di Etnland per il 2020
La direzione nel suo post sui social network ha annunciato pubblicamente che il parco Etnland non inizierà la stagione estiva inerente all’anno in corso e per questo resterà chiuso per tutto il 2020.Il parco ha voluto precisare inoltre il grande dispiacere che ha provato a dover prendere questa drastica decisione e che a tutti i responsabili mancheranno moltissimo i sorrisi delle persone, compresa la loro voglia di divertirsi e di libertà. Proprio a causa dell’emergenza sanitaria dovuta dal Coronavirus che ha investito non soltanto l’Italia ma il mondo intero, Etnland si vede però costretto a darti appuntamento al prossimo anno.Il 2021 verranno poi celebrati i venti anni d’attività e saranno così garantite incredibile novità con festeggiamenti davvero spettacolari. -
Il Palazzo Gioeni a Catania
In questo tempo strano, ostile per i viaggiatori non resta che usare la forza dell’immaginazione, magari per preparare il prossimo viaggio o per rivisitare luoghi speciali che sono rimasti nel cuore.Uno di questi luoghi potrebbe essere Via Etnea a Catania, una strada meravigliosa ai piedi dell’Etna, che con i suoi tre chilometri congiunge il mare ai monti.Percorrendola si scoprono le mille anime che nella storia hanno abitato questa città con la sua aria ottocentesca in alcuni tratti liberty, con i suoi palazzi di uno splendido barocco.
Tra tutti questi palazzi, arrivando in Piazza Università e precisamente tra il Palazzo Giuliano e il Palazzo la Piana, sorge un gioiello di barocco siciliano, il Palazzo Gioeni.Il Palazzo Gioeni: Un pò di storia
Dopo il terremoto del 1693 che distrusse Catania con i suoi 2500 anni di storia, uccidendo la metà della popolazione del tempo, un duca palermitano Giuseppe Lanza ripensò e ricostruì la città con grande maestria e visione del futuro.Successivamente un giovane architetto palermitano Giovanni Battista Vaccarini, trasformò le facciate di chiese e palazzi abbellendole con il barocco siciliano.Una delle opere da lui progettate fu proprio Palazzo Gioeni costruito nel 1743.
Residenza di una famiglia patrizia facoltosa, della quale faceva parte un famoso naturalista e vulcanologo del tempo, il duca Giuseppe Gioeni D’Angiò. Figura di rilievo per la città, tanto da dedicargli l’Accademia Gioenia delle Scienze.Nei secoli XVIII e IX ha ospitato personaggi illustri del mondo della cultura e della scienza. Tra gli ospiti più famosi Johann Wolfgang Goethe durante il suo famoso viaggio in Italia, di cui ne decantò lo splendore e la bellezza nelle sue opere.A metà del 1900 l’interno del palazzo fu totalmente modificato, infatti fu eseguita una demolizione sostanziale, trasformandolo in un grande magazzino che ha ospitato varie catene di negozi famosi.Attualmente il palazzo ospita l’Accademia di Gioenia e gli uffici amministrativi dell’Università di Catania.Il Palazzo Gioeni: Architettura
Il palazzo si sviluppa su quattro piani. Il frontale con le sei lesene in bugnato appoggiate su basi in pietra lavica e il portale dell’ingresso in pietra bianca composta da un arco semicircolare alla cui sommità vi è scolpito un volto umano e uno stemma, padroneggia su Piazza dell’Università.Sul fianco sinistro del portale sorge un piedistallo su cui è posta una statua di bronzo che raffigura un angelo che sorregge lo stemma di famiglia ideato dallo scultore Mario Rutelli.
Altra caratteristica della facciata la presenza di semi colonne in bugnato con punta a diamante, arricchite da capitelli compositi di colore bianco, poggianti su basi in volute e pietra lavica.Ad arricchire il portone principale sui lati si trovano 4 portali, due per lato, con archi a sesto ribassato.Al primo piano risaltano quattro finestroni i cui balconi sono arricchiti da ringhiere in ferro battuto.Al secondo piano in corrispondenza del portale principale si trova un grande finestrone con balcone su cui vi sono delle mensole con teste di putti. A fianco ci sono due piccole colonne composte in pietra di colore bianco le quali reggono un timpano spezzato.Alzando gli occhi verso l’ultimo piano del palazzo si notano quattro finestroni, due per ogni lato, con balconi in ferro battuto. Nella parte centrale della facciata vi è una finestra ovale che corrisponde con i mezzanini del secondo piano.Completa la struttura un fregio elegante posto prima del cornicione.Sicuramente se nei vostri viaggi futuri avete previsto come meta Catania una visita a Palazzo Gioeni è consigliata ne apprezzerete la bellezza e la particolarità. -
Il Palazzo San Giuliano a Catania
Presso la Piazza Università a Catania, si trova il Palazzo San Giuliano, la cui progettazione si deve all’architetto Giovan Battista Vaccarini e fu costruito a partire dal 1738, proseguito poi anche dagli architetti Palazzotto, Ittar e Ardizzone.È stato costruito per la famiglia Paternò Castello, Marchesi di San Giuliano. Lo stemma nobiliare della casata campeggia nella tribuna del portone centrale ma non è il solo. È infatti presente anche quello degli Asmundo, il quale rappresenta un’altra prestigiosa famiglia di Catania che si era imparentata con i Paternò di Castello.Il Palazzo San Giuliano: Caratteristiche costruttive e suo utilizzo
È costruito con marmi policromi, in 3 piani, oltre al piano terra.
Proprio rivolte verso la piazza, al piano terra, si affacciavano, nel 1700,
8 botteghe e al primo piano diverse stanze ritenute semplici; quelle più prestigiose invece si trovavano al secondo piano mentre al terzo piano si trovavano le stanze di servizio. Nella corte all’interno è presente un’ampia e maestosa scala a due rampe. Nel 1864 invece, la cantina del Palazzo venne trasformata in un teatro dell’Opera, luogo nel quale avvennero le prime rappresentazioni di Giovanni Grasso e Angelo Musco.Il Palazzo catanese venne chiuso nel 1912 e riaperto solamente nel 2010.
Attualmente il Palazzo San Giuliano, oltre ad ospitare il Teatro Machiavelli è anche sede degli uffici amministrativi dell’Università di Catania e si trova proprio davanti agli uffici del Rettorato della stessa Università.Negli anni, il Palazzo è stato rimaneggiato anche se i prospetti esterni sono rimasti uguali. Vi soggiornarono ospiti illustri e le lapidi poste all’ingresso ne sono un ricordo. Tra questi ospiti, due degni di nota, sono il Re d’Italia Vittorio Emanuele III e la Regina Elena.Palazzo antico e misteri : Tra storia e leggenda
La Baronessa Rosana Petroso, moglie di Orazio Paternò Castello morì proprio nel Palazzo, nella stanza definita rossa. Non fu una morte naturale ma venne ammazzata da suo marito Orazio, forse in seguito ad una scenata di gelosia. Una macabra leggenda narra che il corpo di Rosana fosse ancora all’interno del Palazzo, nel quale appunto c’erano due finestre poste in alto che erano state murate. In realtà questa è solamente fantasia e niente di più. Orazio fuggì per sempre facendo perdere le sue tracce. Un secolo più tardi, Antonino Paternò Castello, durante un viaggio lesse il libro “Lettere scritte durante dieci anni di residenza alla Corte di Tripoli” di Richard Tully e scoprì che Orazio si era convertito all’Islam per sfuggire alla condanna dell’assassinio di sua moglie e aveva sposato la figlia di un pascià avendo da lei 3 figli.
Storia e leggenda si intrecciano e rimangono a servizio di chi può ammirare questo bel Palazzo nel cuore di Catania. -
Istituto Superiore Gian Battista Vaccarini: Indirizzo tecnologico e Scientifico
A Catania è presente un Istituto d’Istruzione Superiore G.B. Vaccarini, nome di un prestigioso architetto italiano.
L’istituto è composto da due settori: quello tecnico-tecnologico e quello scientifico.
Il primo settore è caratterizzato da diversi indirizzi molto interessanti come Costruzioni, Ambiente e Territorio, con un percorso opzionale in “Tecnologie del Legno nelle costruzioni”; Informatica e Telecomunicazioni; in arrivo anche l’indirizzo di Grafica e Comunicazione.
Nel secondo settore, quello scientifico, possiamo trovare il Liceo scientifico tradizionale; Liceo scientifico con indirizzo nelle scienze applicate; liceo scientifico ad indirizzo Sportivo; liceo scientifico con indirizzo nelle Scienze applicate ad indirizzo Sportivo.
La scuola dà la possibilità di scegliere un percorso formativo professionale e quindi di usufruire dell’alternanza scuola-lavoro, in cui si potranno fare ore di tirocinio durante il periodo scolastico.
Il Vaccarini permetterà alle studentesse e agli studenti che lo vorranno di partecipare a dei corsi di qualche ora settimanale per ottenere delle certificazioni molto valide come l’ECDL, IC3 “Internet and Computing Core Certification” è una certificazione informatica di base, e le certificazioni “Cambridge English”.
L’istituto tecnico vanta anche numerosi progetti e laboratori che aiutano l’arricchimento degli studenti durante tutto il percorso formativo. Si possono trovare laboratori teatrali, laboratori con esperti sulla parità di genere, è attivo un corso di astrofisica, i ragazzi possono partecipare a laboratori di educazione alla cittadinanza e c’è la possibilità di partecipare ad un giornale online chiamato “scuola città”. Un altro progetto molto importante prende il nome di “progetto keep calm & no intimate violence” che tratta la violenza dell’uomo nei confronti della donna.
Il Vaccarini è una scuola molto valida sotto ogni aspetto, prepara nel settore tecnico ed è pronta nel trattare temi che riguardano la comunità e i giovani.
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Palazzo Beneventano della Corte a Catania
Una meraviglia sconosciuta nel cuore di Catania
Il Palazzo Beneventano della Corte di Catania è situato all’incrocio tra Via San Gaetano alla Grotta e Corso Sicilia e si affaccia su piazza Stesicoro, sui resti dell’anfiteatro Romano e sulla statua di Vincenzo Bellini.E’ stato ultimato tra il 1870 e il 1880 e il suo stile neoclassico è un vero e proprio omaggio al Barone Luigi Beneventano ed al suo ecletticismo.Edificato dall’ingegner Giuseppe Lanzerotti il palazzo è stato progettato da Mariano Falcini, illustre architetto fiorentino, che ne ha finemente decorato gli interni e lo ha arricchito di prestigiose opere del panorama artistico di quel periodo.Palazzo Beneventano della Corte ieri e oggi
Questo palazzo fu uno dei pochissimi a non essere demolito durante la riqualificazione del quartiere di San Berillo negli anni ’50 e oggi, oltre ad essere un edificio di pregio artistico nel cuore del capoluogo siciliano, racchiude appartamenti in cui si fondono con armonia il gusto moderno e lo stile classico in un mix di raffinatezza e storia.Lo stabile è poco conosciuto anche dagli abitanti della città perchè è diventato di proprietà privata alla fine degli anni ’90 ed è difficilmente accessibile ai visitatori. Sono diverse le leggende che lo vedono protagonista perchè la sua costruzione avvenuta su un suolo sacro espropriato sembra la causa di una serie di turbolente vicende che si sono succedute al suo interno, quasi come fosse avvolto in una maledizione.Oggi Palazzo Beneventano della Corte a Catania con le sue sei meravigliose sale e la sua atmosfera elegante è la cornice ideale per qualsiasi evento. -
Palazzotto Abate a Catania
La Palazzina Abate è una modesta dimora capace di raccontare una storia lontana, piena di fascino. Questo edificio altro non era che l’abitazione del celebre Pittore Alessandro Abate (1867-1953). Si può definire una casa-atelier ubicata nel quartiere Borgo della cittadina catanese.Una casa di campagna diventa il Palazzotto Abate
Ai tempi, questa zona non era molto sfruttata e quindi veniva definita una casa di campagna dove l’artista poteva ritrovare un pò di pace e soprattutto l’ispirazione che gli consentiva poi, di creare i dipinti che lo avevano reso un pittore affermato, simbolo della sua amata città.Affascinante narrare alcuni dettagli come il fatto che questa storica Palazzina venne realizzata e progettata tra il 1915 e il 1918, in piena prima guerra mondiale.
A volerla in questo stile liberty fu Tommaso Malerba. L’architetto non era catanese; forse si conobbero in qualche viaggio a Napoli, non si sa, ma da questa collaborazione nascerà e si affermerà anche la presenza di Malerba a Catania.Palazzotto Abate: stile Liberty
Si scelse di dare un aspetto particolare sia agli interni che alla facciata. Si sperimenta uno stile modulare a telaio con presenze d’eccezione usate proprio per risaltare il dettaglio. Il fantasioso proprietario guidò Malerba nella scelta architettonica: un gioco di simmetrie immediate e asimmetrie ricercate soprattutto nei soffitti e parti più alte.La pomposa facciata viene realizzata come fosse una grande bomboniera, una teca nella quale potrai osservare cornici e specchi alternati in modo incantevole.Il proprietario lascia toccanti ricordi di famiglia come un medaglione di bronzo dove si legge una dedica a Carmelino Rubens Abate, figlio del pittore Alessandro. Si sottolinea l’orgoglio provato per la giustizia, l’amore, e la fede con cui si dedicava alla patria, per la quale fu disposto a morire. In basso è riportato un frammento di una lettera del figlio-eroe all’artista desideroso di averlo reso fiero di dare la vita di un figlio alla Patria.Il Palazzotto Abate, sita in Via Carmelo Abate,12 rappresenta una perla che riflette l’ecclettismo-liberty dei primi del novecento che Catania ha custodito gelosamente.
Lista di tutti i Palazzi storici a Catania
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Squalo a Catania di oltre 3 metri
Sabato 23 Maggio è stato pescato uno squalo mako, specie decisamente pericolosa per l’uomo, nelle acque del golfo di Catania, al porticciolo di Ognina.La cattura di questo squalo a Catania di oltre tre metri di circa 600 kg di peso è avvenuta accidentalmente:
Alcuni pescatori, a bordo dei loro pescherecci, durante la classica pesca di pescespada, hanno rinvenuto al momento della loro issata un esemplare è stato già privo di vita che aveva aggrovigliato sul corpo un filo di nylon di palangaro.
Diversi pescatori, e nello specifico gli equipaggi dei Motopesca Trinacria e Daniele, si sono occupati di sollevare questo squalo in banchina. Dopodiché le autorità competenti sono state informate dell’accaduto.Queste ultime hanno contattato un esperto zoologo del Museo Civico di Storia Naturale – Comiso (RG) che, una volta giunto sul posto, ha effettuato il prelievo dei dati biologici ed il rilevamento di quelli biometrici.Ciò indica chiaramente che il rinvenimento di questo squalo mako, facente parte della famiglia Lamnidae, è destinato ad essere oggetto di pubblicazione scientifica. Molto probabilmente, una volta imbalsamato, verrà esporto presso il Museo Civico di Storia Naturale di Comiso (RG).
Insomma, una pesca decisamente inusuale, quella avvenuta nella mattinata del 23 Maggio al porticciolo di Ognina! Insolita senza ombra di dubbio. Tuttavia, non nuova, visto che già nel mese di luglio dello scorso anno, sempre al porticciolo di Ognina vennero catturati una decina di squali durante una battuta di pesce azzurro. Allora, però, la notizia fece meno eco di quella odierna, visto che si trattava di squali più piccoli. -
Sicilia aprono i lidi stabilimenti e spiagge: ecco le regole
Finalmente dopo un intenso e freddo inverno, la stagione estiva tanto attesa dagli italiani può iniziare!Prima di ripartire, però, è necessario adottare le giuste precauzioni al fine di evitare assembramenti e conseguenti possibili contagi indesiderati.Sei stanco dopo un lungo anno di lavoro o scuola e hai voglia di passare un po’ di tempo al mare e al sole? Bene, c’è una buona notizia per te! Non rinunciare a godere di un buono e sano relax sulle migliori spiagge italiane.L’estate sulle spiagge siciliane
La costa siciliana, si sa, è da sempre la meta preferita dai turisti italiani e stranieri. Acqua cristallina, sole e temperature molto calde favoriscono un buon soggiorno e risposo. Regalati una settimana di puro relax sulla costa siciliana. Prova ad immaginarti sorseggiando un buon bicchiere di granita mentre prendi il sole sul tuo comodo lettino. Anche quest’anno potrai prenotare qui le tue vacanze, tenendo in considerazione particolari comportamenti che dovrai adottare per prevenire contagi e per tutelare la tua salute e quella degli altri.Le nuove regole da adottare e rispettare nei lidi, spiagge e stabilimenti balneari
Con il nuovo DPCM, il Governo ha decretato l’apertura ufficiale di lidi, stabilimenti balneari e spiagge per l’estate 2020. Via libera ad ombrelloni, sdraio e lettini per la bella e calda stagione anche in Sicilia, osservando regole categoriche ed inappuntabili.Questa nuova fase di avviamento dell’estate 2020 unica nel suo genere e, speriamo, irripetibile, avverrà solo ed esclusivamente a partire dal 3 giugno 2020. Tuttavia, è bene tenere in considerazione che le regioni possono decidere in autonomia circa una riapertura precoce rispetto i tempi stabiliti.In moltissime zone di Italia l’estate è già iniziata dal mese di maggio grazie alle alte temperature. Come resistere a così tanti fattori favorevoli? Essenzialmente non si può ed è per questo che al Sud Italia la voglia di immergersi nella bella stagione è ormai irrefrenabile.Come già accennato, per poter trascorrere una serena e spensierata vacanza in Sicilia è necessario osservare scrupolosamente le nuove disposizioni.
Innanzitutto, gli ombrelloni saranno posti ad una distanza minima di 3,5 metri l’uno dall’altro, avendo una superficie singola pari a 10 metri quadrati. I lettini e le sedie a sdraio dovranno distare l’uno dall’altro minimo 1,5 metri e gli addetti dovranno procedere sistematicamente alla loro sanificazione ed igienizzazione ogniqualvolta vada via una persona.A tal proposito, resterà a discrezione del lido procedere al controllo della temperatura corporea di ciascun cliente all’ingresso. Rimane obbligatorio indossare la mascherina e persiste il divieto di assembramento. Il lido o lo stabilimento balneare deve procedere all’assunzione di un responsabile addetto esclusivamente al controllo del rispetto di tali norme da parte dei clienti. Tuttavia, occorre ricordare che rimane vietata qualsivoglia forma di sport di gruppo come il beach volley, e qualsiasi altra attività che non permetta di mantenere il giusto distanziamento sociale di almeno un metro. Oltretutto, sono ammesse attività sportive singole che garantiscano l’osservanza delle giuste precauzioni.Il nuovo decreto ha, inoltre, stabilito che dal 3 Giugno 2020 sarà resa possibile l’apertura delle frontiere con i paesi dell’Unione Europea senza l’obbligo di effettuare 14 giorni di quarantena domiciliare. Questa misura provvederà a far incrementare notevolmente il turismo da parte di tutti coloro che, provenendo da altre nazioni, vogliono ancora ammirare le bellezze della Sicilia e dell’Italia. -
Le 5 migliori Tute per fare sport
Se sei uno sportivo che non vuole rinunciare allo stile, neanche in palestra o svolgendo il tuo sport preferito e cerchi la soluzione giusta che ti permette di essere comodo e di tendenza allo stesso tempo, questo è l’articolo che fa al caso tuo.In seguito all’articolo vogliamo darti delle indicazioni utili sugli aspetti da valutare per acquistare la giusta tuta per fare sport.Consigliandoti inoltre alcune delle migliori sul mercato, non solo per marchio ma anche per la qualità.Caratteristiche di una tuta sportiva
Le case produttrici di abbigliamento sportivo offrono sul mercato modelli di tute sportive sempre più all’avanguardia, che possono soddisfare le esigenze di tutti.Soprattutto per chi non vuole rinunciare alla qualità e all’estetica, e di chi predilige la tuta sportiva come abbigliamento quotidiano, non necessariamente per andare in palestra.È bene scegliere una tuta per fare sport che ti assicura il giusto comfort, che sia tecnicamente idonea, avendo anche riguardo all’aspetto estetico.Il giusto connubio tra tutte queste caratteristiche esiste, basta solo che lo cerchi.Nella valutazione di una perfetta tuta sportiva la qualità è la cosa più importante: il tessuto è ciò che fa la differenza.La potenzialità del tessuto di essere traspirante e assorbente è la caratteristica principale di una valida tuta per fare sport.Le tute sportive sono realizzate in fibre naturali o sintetiche.
Le fibre naturali si distinguono in:• cotone
• viscosaMentre quelle sintetiche si distinguono in:• lycra
• poliestere
• acetato
• viscosaLe migliori tute per fare sport
Dopo avere visto quali sono le caratteristiche del tessuto ideale che deve avere una tuta sportiva, ti basta solo scegliere quello che preferisci, in quanto ognuno di esso ha delle proprie qualità.Ecco alcuni suggerimenti delle 5 migliori tute sul mercato, garantite da marchi che offrono la massima qualità, parliamo delle tute:- Adidas
- Nike
- Givova,
- Tommy Hilfiger
- Freddy.
Se ad esempio desideri una tuta sportiva funzionale che ti assicuri un ottimo comfort a contatto con la pelle e dallo stile fluido e brillante, la tuta giusta per te è la Track jacket in satin, della Nike Air.
Questa tuta sportiva, è realizzata in poliestere, un tessuto molto resistente alle pieghe e al calore, oltre ad essere molto elastico.Dall’aspetto satin-liscio, ispirato allo stile della seta, è la tuta ideale per essere wow!! anche in palestra.Se invece quella che vuoi è una tuta che unisce le qualità del poliestere e del cotone, ovvero traspirante, delicata sulla pelle, che non si deforma e non si infeltrisce, puoi scegliere la tuta in felpa leggera stampata camouflage della Freddy.Questa tuta in stile urban, assicura leggerezza e comfort.
È ideale per la primavera e l’estate.Stesse caratteristiche puoi trovarle anche nella tuta dallo stile dinamico Energize Adidas.
Se quello che stai cercando è invece, una tuta che puoi indossare sia in palestra che per il tuo tempo libero, la tuta Givova Lady soddisfa questa tua esigenza.
Garantendo il massimo comfort grazie al potere traspirante del poliestere.Per finire, una delle migliore tute per fare sport è la tuta in puro cotone Tommy hilfinger Joggers con monogramma.
Una tuta che permette di muoverti in tutta libertà grazie ai pantaloni in morbida spugna in cotone, resi confortevoli dai laccetti in vita e dalla fascia elastica alla caviglia.
Oggi la moda sportiva segue regole che permettono di scegliere tute per fare sport, senza farci rinunciare al nostro stile.
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Nuovo deposito Amazon a Catania: in arrivo nuove assunzioni
Amazon è una delle piattaforme più utilizzate e conosciute al mondo per la vendita online; per far funzionare tutto perfettamente, c’è dietro il lavoro di moltissime persone, che gestiscono tutti i passaggi, dall’ordine alla consegna, con il passaggio fondamentale dello stoccaggio in magazzino.In Italia fino ad ora i magazzini Amazon sono quattro (conosciuti anche come poli logistici o centri di distribuzione): uno a Castel san Giovanni in provincia di Piacenza, uno a Passo Cortese,in provincia di Rieti, uno a Vercelli, e uno in provincia di Torino, a Torrazza Piemonte.Secondo alcune indiscrezioni, ci sono altri magazzini che Amazon starebbe costruendo in Italia; il più grande è previsto, vicino Roma, a Colleferro su una superficie di 600.000 metri quadri che sarà collocato in una posizione strategica, vicinissimo all’aeroporto di Fiumicino.
Altri poli logistici sarebbero in realizzazione in provincia di Rovigo e in Romagna.Le sedi italiane sono invece il quartier generale a Milano in cui lavorano circa 600 persone; uffici per i rapporti con la pubblica amministrazione a Roma; sviluppo software a Torino; ad Asti il web service; e persone impegnate nel lavoro dei call center a Cagliari.I depositi di smistamento, estremamente importanti per il funzionamento corretto della macchina organizzativa, sono in Italia più di 15 (per un totale di circa 500 persone che vi lavorano).In arrivo un nuovo deposito in Sicilia, precisamente a Catania, che sarà attivo e operativo per il prossimo autunno, che sembrerebbe essere stato affidato per la costruzione, ad una società catanese di logistica del posto; esso darà lavoro e servirà la clientela delle provincie di Messina, Catania e Siracusa.La struttura verrà costruita su una superficie di circa diecimila metri quadri; ed è stimato che fornirà una trenitina di posti di lavoro a tempo indeterminato e, inoltre, il settore Logistics inizierà una collaborazione lavorativa con molti fornitori di servizi della zona che, è previsto assumano anche circa 70 autisti con contratto di lavoro a tempo indeterminato.Il responsabile del settore logistico in Italia, Sigismondi, afferma che sono molto orgogliosi del lavoro che stanno facendo, soprattutto in un momento così difficile come quello che si sta vivendo in Italia; perché questo permetterà la consegna dei prodotti in maniera più veloce, e dei prodotti di cui si ha più bisogno.Molto importante l’apertura di questo nuovo centro di smistamento di Amazon a Catania, in quanto si garantirà un supporto ed una consegna più efficiente.
Entusiasta anche il sindaco di Catania che afferma la sua gioia per questo nuovo deposito di un marchio prestigioso come Amazon a Catania; e che darà nuova luce e attrattività alla zona industriale etnea, e diventerà ancora di più un punto di riferimento per la zona Est della Sicilia.Ancora dichiara il sindaco, che l’amministrazione è da sempre impegnata nel creare un’intensa collaborazione tra la distribuzione nazionale con il sistema dell’imprenditoria locale, che va incentivato e sostenuto.A partire da questa estate si apriranno le selezioni del personale ricercato per il deposito, mentre per le altre posizioni, manageriali, tecniche e per tutte le altre funzioni, è già possibile candidarsi al sito www.amazon.jobs.it. -
Ikea Catania: lunghe code per entrare
Dopo circa due mesi di lockdown la voglia di tornare alla vecchia normalità non manca.La fase 2 degli Italiani
La voglia di uscire di tutti si è palesata più che mai la mattina delle riaperture, quando fuori dai centri commerciale e dai negozi si sono formate code interminabili.Le priorità degli italiani sono quindi rivolte ai grandi megastore, e non alle piccole botteghe di quartiere. Emblematico è il caso Ikea, il grande colosso svedese, i cui negozi sono stati presi d’assalto da Nord a Sud.La sua sede di Catania, è stata molto gettonata con l’inizio della fase 2. Lo stesso è valso per altri poli commerciali della città, come Porte di Catania o Centro Sicilia; il tutto ha favorito anche un crescente traffico per le strade della città.Ikea Catania
Le lunghe code, di addirittura ore, fuori dal negozio Ikea di Catania, rimangono però il simbolo più forte della voglia di ripartire della popolazione.L’attesa si deve non solo al grande afflusso, ma anche alle nuove norme e ai rigidi controlli messi in campo per garantire la sicurezza dei lavoratori e degli acquirenti.Le entrate sono state razionate così come il numero di persone all’interno è stato controllato, il tutto per limitare, sebbene la richiesta fosse molta, l’affollamento nel negozio.
Tutte queste norme, tuttavia, non hanno regolato coloro che aspettavano in coda fuori dal negozio. Si sono infatti generate assembramenti , chiaramente a danno della salute collettiva. -
Decreto riaperture: cosa cambia dal 18 maggio
Decreto riaperture, 18 Maggio inizia un nuovo modo di relazionarsi con il Covid 19
Siamo ormai giunti alla fine di un periodo abbastanza lungo, periodo in cui Stato, Regioni, Comuni e semplici cittadini si sono trovati ad affrontare, a causa del Covid 19 una emergenza sanitaria imprevista e imprevedibile, periodo in cui si è assistito alla chiusura di quasi tutte le attività: Scuole prima e man mano attività commerciali, aziende e Chiese hanno dovuto dire stop all’afflusso di utenti, lavoratori e collaboratori.Quindi, per effetto del DECRETO-LEGGE 16 maggio 2020 n.33 termina la fase 1 per dar posto alla Fase 2 dell’emergenza Covid, una fase portatrice di diversi cambiamenti sociali, con l’attuazione di misure meno restrittive rispetto alla fase precedente.Fase 2 dell’emergenza Covid 19 quali saranno le priorità?
La prima affermazione da fare riguardo alla fase 2 dell’emergenza Covid19, che per effetto del Decreto-Legge del 16 maggio 2020 n.33 avrà inizio il 18 maggio 2020 è questa: nella seconda fase dell’emergenza Covid 19 vedremo riaprire tutte le attività e contemporaneamente saremo tutti più liberi di muoverci, allo stempo a tutti i cittadini verrà richiesta attenzione, prudenza e senso civico che dovrebbe portare tutti ad una maggiore responsabilità nei confronti di se stessi in primis e subito dopo nei confronti degli altri.Vediamo ora punto per punto cosa cambierà dal 18 maggio
Il decreto legge che entrerà in vigore dal 18 Maggio ha dato vita ad alcuni protocolli di sicurezza, questi stabiliscono alcune linee guida che verranno seguite in pieno accordo tra Stato e Regioni, vediamo quali sono: dal 18 maggio ci si potrà muovere liberamente all’interno del territorio regionale a meno che non ci sia un aggravamento dell’ epidemia da Covid 19, resta però il divieto di potersi spostare da regione in regione fino al 2 giugno, uniche eccezioni a questa misura ancora restrittiva è l’eventuale necessità di spostamento per necessità lavorative o di urgenza sanitaria, fino al 2 giugno rimangono limitati anche gli spostamenti dall’estero oppure verso l’estero tranne le eccezioni esposte prima. Non sono più soggette a restrizioni gli spostamenti fra la Città del Vaticano, la Repubblica di San Marino e le regioni confinanti.Le persone soggette a quarantena perchè positive al Virus Covid 19 oppure che hanno avuto contatti stretti con essi non potranno lasciare la propria casa. Restano vietati assembramenti di persone nei luoghi pubblici. Restano vietati anche manifestazioni e spettacoli di tutti i generi: sportivo, ludico, fieristico.Anche le attività riguardanti convegni o congressi restano vietati tranne i casi in cui viene ritenuto possibile, seguendo, però, le norme stabilite con l’articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020. Riprendono dal 18 maggio le funzioni religiose con la partecipazione dei fedeli a patto però che vengano rispettati i protocolli stabiliti dal Governo.Anche tutte le attività economiche, produttive e sociali dovranno svolgersi nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza, al fine di garantire la piena sicurezza dei lavoratori e dei consumatori. Le scuole restano ancora soggette al provvedimento del decreto-legge n. 19 del 2020.Ogni violazione al decreto in oggetto sarà sanzionata con multe o in casi gravi con la chiusura temporanea dell’attività oggetto della sanzione. Rimane a discrezione del Sindaco la possibiltà di chiudere temporaneamente alcune aree pubbliche, nel caso non sia possibile un pieno rispetto delle norme di sicurezza vigenti.Dal 18 maggio tutti più liberi, ma attenzione a mantenere le distanze di sicurezza ed usare i dispositivi consigliati: mascherine, guanti e igienizzanti. -
Le 5 migliori aziende di Cartolerie a Catania
Tutti noi abbiamo all’interno del nostro baule di ricordi l’emozione recata dal profumo di un libro nuovo, fragranza di un’età passata. Subito la nostra mente ci proietta all’interno della cartoleria vicino a casa, dove mamma e papà ci portavano per programmare quel primo giorno di scuola.
La cartoleria rimane comunque, anche quando quel bambino si è fatto adulto, uno spazio dove perdersi in un viaggio che potrebbe durare ore. Questa è la realtà trasmessa anche nella storica città di Catania dove le cartolerie la fanno ancora da padrone.Cartolerie a Catania: La Cartoleria Motta
La Cartoleria Motta è il più antico spaccio del catanese; è letteralmente quello più grande del territorio, punto di riferimento di uomini d’affari e studenti di tutte le età. Vanta un secolo di attività che ha visto susseguirsi quattro generazioni, dai bisnonni ai nipoti.Attualmente è situata nella zona centrale della città in Via Gabriele D’Annunzio, 74 Catania, anche se i più nostalgici ricordano la vecchia sede in Piazza Mazzini.In questo negozio puoi trovare sicuramente tutto quello che stai cercando; dalla modulistica ai lussuosi accessori da scrivania fino a rare penne da collezione per un regalo orginale.Cartolerie Catania: Cartoleria Grillo
La Cartoleria Grillo, invece, ci fa fare letteralmente un tuffo nel passato visto la sua ubicazione suggestiva. Situata in via Giuseppe Garibaldi,7 Catania zona universitaria, è un riferimento per tutto il settore a Catania e provincia. Vanta un vasto assortimento, non solo per la scuola e per gli uffici, ma anche articoli per organizzare feste esclusive. Questa cartoleria partecipa alla Campagna Peluche 2020.Biglietti d’auguri personalizzati: Cartoleria Catania Happyness
Tra queste è opportuno parlare della Cartoleria Happyness situata non molto lontano dal Castello Ursino, in Via Giuseppe Missori, 118 Catania CT Questo punto vendita a conduzione familiare, si è invece specializzato nel settore scuole, anche a motivo dei molti istituti ubicati nelle immediate vicinanze. La Cartoleria Happyness risulta essere un’eccellenza in campo nazionale. Non bisogna farsi impressionare dai locali essenziali. Il servizio offerto risulta essere altamente professionale. Le attività per le quali si è principalmente affermata sono la creazione di biglietti d’auguri personalizzati e quelli da visita professionali, che potrai commissionare e ritirare in breve tempo.Giochi educativi: Cartoleria Pedagogica srl
Un’accenno lo merita la Cartoleria Pedagogica srl, rivendita di brand di successo per bambini. Situata in Viale Jonio, 46 Catania CT, in direzione del lungo mare di Catania, merita una visita. Puoi trovarvi un vasto assortimento di borse e zaini di tendenza e tutta l’oggetistica per la scuola, soprattutto giochi didattici.Cancelleria a domicilio: Cartoleria S. Di Paola srl
In conclusione parliamo della Cartoleria S. Di Paola srl, ubicata in Corso Martiri della Libertà, 24, Catania CT nei pressi della stazione centrale. Anch’essa ha un notoevole assortimento di cancelleria e oggettistica per ufficio per favorire lo smart working da casa. Infatti non si limita alla vendita al dettaglio, ma offre un puntuale servizio gratuito a domicilio, grazie al quale si sta affermando sul territorio catanese.
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Decreto Rilancio: aiuti ad imprese dipendenti e famiglie
In questi giorni fervono i preparativi da parte del governo centrale per far ripartire l’economia italiana. Il Covid-19 oltre ad intaccare i polmoni a corroso e non poco le nostre finanze. Il famoso Decreto Rilancio che in verità doveva essere attuato entro fine aprile, in questa seconda settimana di maggio dovrebbe diventare legge. Cosa ci dobbiamo aspettare?Dipendenti e famiglie: misure previste dal Decreto Rilancio
L’impatto delle misure di aiuto pensate dal Parlamento, dovrebbe essere trasversale. I dipendenti di settori costretti a chiudere la loro attività, hanno avuto la buona notizia di avere una deroga della cassa integrazione. Inizialmente il periodo di 9 settimane sembrava sufficiente ma è stato immediatamente chiaro che era necessaria un’ulteriore proroga. Il Decreto Rilancio ha così permesso ai dipendenti di prolungare l’agevolazione sociale.Un sussidio fondamentale per i lavoratori che hanno avuto più membri dello stesso nucleo familiare confinati a casa a causa delle misure di prevenzione sanitaria. Saranno anche allungati i tempi del congedo parentale; infatti la chiusura di scuole e asili nido ha impattato non poco sull’attività secolare dei genitori che stanno organizzandosi per andare a lavorare nell’attuale fase 2.Le baby sitter che purtroppo hanno dovuto interrompere i loro preziosi servizi, sono ancora in fase di lockdown. I genitori però, potranno attingere ancora per un pó di tempo a questa preziosa risorsa.Uno sguardo di speranza per l’estate delle famiglie italiane con il cosiddetto Bonus Vacanze, che è stato inserito a sorpresa nelle norme del Decreto. Infatti la bozza recita un credito a fondo perduto di massimo 500 euro a famiglia. Naturalmente il numero di componenti sarà la discriminante per ricevere un minino di 150 euro per un single, 300 euro per marito e moglie, il massimo, per più persone.Reddito di emergenza
Specifichiamo che ciò che riguarda il famoso lavoro saltuario per il quale non è previsto un vero e proprio contratto è ancora in fase di definizione. Badanti e colf sono in attesa di sapere quali saranno i termini del reddito di emergenza. Molti requisiti ricalcheranno il più conosciuto reddito di cittadinanza, che, se sarà già percepito, escluderà automaticamente la famiglia dall’ottenere questa nuova risorsa.Aiuto ad imprese e Partite IVA
I miliardi stanziati dal Governo dovrebbero già essere stati finanziati. Il settore delle grandi imprese potrà beneficiare dei famosi contributi a fondo perduto. Anche se in alcuni casi il bonus per le domande da 600 euro è in attesa d’esito, milioni di partite IVA hanno visto aumentare la quota ad 800 euro per il mese di Aprile e si arriverà fino a 1000 euro per il mese di maggio.I controlli relativi all’ultima tranche di denaro, prevederanno dei requisiti per accedervi più serrati, anche se, verosimilmente, la stragrande maggioranza di domande verrà liquidata.Una finestra interessante si apre per la pubblicità nell’anno 2020
Si dice che la pubblicità è l’anima del commercio, ed effettivamente ha dei prezzi che si possono davvero definire il cuore del bilancio di una impresa, che questa conti centinaia di dipendenti o anche solo uno.Proprio per questo le aziende ma anche, i collaboratori libero professionisti solo per l’anno in corso, potranno vedere il loro conto spese per eventi pubblicitari o di sponsorizzazione diventare meno salato.Sarà concordato un credito di imposta del 50% sull’acquisto di ogni forma di reclamizzazione della propria azienda o attività lavorativa. Se l’azienda o il libero professionista faceva già delle sponsorizzate online attraverso social o siti internet, queste beneficeranno del credito d’imposta al 50%.Ma anche se l’attività è di nuova formazione si potrà pianificare l’investimento pubblicitario tenendo conto di questa importante agevolazione. Naturalmente anche regioni e comuni per incentivare la ripresa hanno promosso delle iniziative legate ai crediti d’imposta sugli sponsor, l’azienda che già usufruisse di questi incentivi non potrà accumularne altri.
Siamo in trepidante attesa di sapere, nello specifico, quali saranno tutte le misure d’aiuto del Decreto Rilancio, speriamo che finalmente “#torniamo a lavorare” si riveli per famiglie, dipendenti ed aziende una benedizione e non una amara condanna. -
I 5 migliori stabilizzatori per fotocamera
Lo stabilizzatore per fotocamera è sicuramente uno degli elementi più importanti per un fotografo perché riesce a garantire delle riprese fluide e delle fotografie perfette anche nelle peggiori condizioni.Questo sistema permette infatti di ottenere delle immagini o dei video prive di quel tremolio delle mani o causato da movimenti impercettibili, per riuscire a donare alle immagini maggiore nitidezza.Le caratteristiche più importanti per uno stabilizzatore
Prima di acquistare uno stabilizzatore è importante avere ben chiare quali siano le caratteristiche fondamentali da ricercare. Tra queste troviamo:
- Peso e dimensioni – il fotografo deve essere in grado di capire quali stabilizzatori garantiscono maggiore agilità di movimento e quindi si preferisce qualcosa di leggero e compatto ma allo stesso modo molto stabile.
- Utilizzo – capire se uno stabilizzatore risulta più pratico di altri sembra una cosa di poco conto ma in realtà è importante per capire quanto tempo sarà necessario per settarlo.
- Assi di stabilizzazione – fondamentali per andare a correggere il movimento delle riprese
Una volta prese in considerazione queste caratteristiche si può fare un’analisi dei prodotti sul mercato anche se senza alcun dubbio vi son stabilizzatori più efficienti di altri.
I 5 migliori stabilizzatori per fotocamera sul mercato
- DJI Ronin M – Questo marchio è un vero e proprio sinonimo di garanzia e viene considerato da tantissimi esperti del settore come il migliore stabilizzatore a 3 assi esistente. Il modello risulta compatibile con qualsiasi tipo di fotocamera, va a supportare sino a 3.6 chili di peso e presenta uno speciale telecomando per regolarne i movimenti. Ha un’impugnatura ergonomica molto interessante, è uno stabilizzatore leggere che si presenta come un modello intuitivo e semplifica le fasi di montaggio, insomma un vero must.
- Zhiyun Crane 2 – questo modello è molto pratico e perfetto anche per chi vuole spendere un po’ di meno senza però perdere in qualità. Presenta un piccolo display per seguire i movimenti, una presa abbastanza salda e una batteria che garantisce molte ore di autonomia. Può supportare un carico pari a 2 chili e mezzo e ha un sistema di memoria che permette di settarla facilmente.
- Feiyutech A2000 – altro modello molto interessante sul mercato che a differenza dei due precedenti presenta una doppia impugnatura in grado di garantire stabilità e sicurezza. Il modello è a 3 assi e permette di ruotare sino a 360 gradi con diverse modalità e un’ottima autonomia, purtroppo non può però reggere oltre i 2 chili.
- Roxant Pro – questo stabilizzatore presenta molte limitazioni rispetto ai modelli precedenti ma è perfetto se si vuole scattare in spazi ristretti ed è ottimo per essere portato in viaggio facilmente. Non regge un peso molto alto ma grazie al suo prezzo, dimensioni e caratteristiche permette di garantire delle ottime riprese stabilizzate.
- FILMCITY – stabilizzatore molto robusto, regge sino a 3.5 chili di peso e si compone di una gabbia per contenere fotocamere e accessori in maniera impeccabile. Questo modello risulta il più indicato per i registi e chi vuole fare delle riprese molto stabile e presenta 3 maniglie per regolare le varie angolazioni. La sua piastra a sgancio inoltre permette anche di smontare la fotocamera facilmente e in generale è un modello che offre scatti stabili anche da diverse prospettive.
Insomma questi sono i 5 migliori stabilizzatori per fotocamera presenti sul mercato e perfetti per ogni evenienza da tenere sempre in considerazione.
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Messe aperte il 18 maggio: come e con quali modalità
Oggi, l’Italia vive una paradossale situazione, tra la crisi sanitaria che il Covid-19 ha evidenziato, alla crisi economica-politica, che sembra essere il vero nervo scoperto della caotica penisola.
Politici e giornalisti, ad oggi, svariano sugli aspetti più utili da risolvere, su cosa e come riaprire le attività economiche, per rilanciare il paese, soprattutto in attesa della stagione estiva, da sempre fonte di guadagno consistente in un luogo cosi turistico.
Il problema principale, è che spesso ci si perde tra i tentacoli della retorica e si trascurano gli aspetti più umani, perchè sostanzialmente se abbiamo cosi paura di questo virus è proprio per questo, siamo umani, non robot, quindi abbiamo bisogno dei nostri punti di riferimento.Messe aperte il 18 maggio: per alcuni la passeggiata, per altri la corsetta, per altri la celebrazione religiosa è fondamentale.
È il 7 maggio e a Palazzo Chigi, sede del governo della Repubblica italiana, viene firmato un protocollo che darà il via e detterà le linee guida per la ripresa delle celebrazioni religiose, a partire dal 18 maggio.
Come tutti i luoghi pubblici e privati che stanno gradualmente riaprendo al pubblico, ci sono delle importanti linee guida da seguire, generalmente ignorate nella prima fase nella quale il virus si è propagato. Solo grazie a queste misure, ricordiamo, sarà possibile riprendere le proprie attività in modo graduale e sicuro, evitando una futura ripresa della curva dei contagi.
Uno dei diktat che più ci viene ripetuto, è quello di assicurarsi dell’igienizzazione delle superfici, in quanto dopo diversi studi, abbiamo saputo che il virus vive su quest’ultime, e in alcuni casi specifici non si conosce neanche per quanto tempo lo faccia.
Le messe sono state spesso oggetto di accusa per un secondo punto importante, ovvero il distanziamento sociale.
È difficile mantenere la distanza interpersonale tra i fedeli durante la celebrazione, e limitare l’afflusso può apparire moralmente sbagliato e anti democratico.
Cosi, uno dei punti fondamentali sarà proprio questo oltre al controllo delle superfici, il distanziamento tra le persone.
Essendo un luogo chiuso, bisognerà garantire la distanza di un metro sia laterale che frontale, e l’utilizzo delle mascherine in ogni caso, inoltre bisognerà posizionare degli igienizzanti all’ingresso.
Non ci sarà l’obbligo della misurazione della temperatura ai fedeli, come qualche amante del complottismo aveva accennato. Ovviamente, sta al buonsenso delle persone di non visitare i luoghi di culto, nel caso si fosse arrivati a contatto con un presunto o accertato infetto da coronavirus, oppure se la temperatura corporea non è regolare e si possa avere il sospetto di essere infetti.
Oggetti sacri, microfoni e l’intero luogo di culto dovrà essere igienizzato, garantendo il ricambio dell’ambiente, che deve essere ben arieggiato.
Proibito il gesto dello “scambio della pace”, quindi evitare di stringersi la mano, magari sarà la buona volta in cui impareremo a scusarci di persona, chissà.
Arriviamo al punto chiave, ovvero la distribuzione della Comunione. Il parroco o il ministro riservati alla distribuzione, potranno dare la comunione solo dopo aver provveduto alla propria igienizzazione, indossato guanti e mascherina. La distribuzione deve avvenire senza venire a contatto con i fedeli, cercando di rimanere a distanza il più possibile.
Queste linee guida permetteranno di tornare alla nostra vita gradualmente, solo se vengono seguite alla lettera, avendo cura delle norme e soprattutto manifestando assoluta prudenza. -
Ricetta Timballo di riso
Quello di cui ti parleremo è una delle sorprese piacevoli al palato offerte in particolare dalla cucina partenopea.Il timballo di riso
I timballi rievocano alla mente specialità cotte al forno in appositi stampi. La vera origine risale al tempo degli arabi, per poi successivamente essere copiata e affermata dalla cucina napoletana. Nell’ottocento era il protagonista assoluto delle cucine nobili.
Navigando su internet ti puoi imbattere in centinaia di ricette con diverse varianti. La mia ricetta ti permetterà di conoscere i dettagli di questo primo piatto cercando di essere il più fedele possibile alla ricetta tradizionale, senza farti mancare quel tocco originale che ti consentirà di conquistare i palati più esigenti.
Dosi per 6 persone
350 grammi di riso semifino (Maratelli, Vialone Nano)
300 grammi di carne macinata (preferibilmente vitello, pollo o tacchino per la versione light)
200 grammi di funghi freschi
300 grammi di mozzarella fior di latte
50 grammi di parmigiano
500 ml di passata di pomodoro (San Marzano)
1 uovo
1 cipolla (preferibilmente bianca dolce tipo la Borettana emiliana)
pangrattato, burro, sale, pepe e olio
Difficoltà medio bassa
Con l’esperienza potrai creare il tuo sformato in circa un’ora di tempo.
Preparazione Timballo di Riso
Dopo aver fatto soffriggere la cipolla, dovrai adagiare la carne macinata per farla rosolare. Questo passaggio è da effettuare a fiamma bassa, per fare lentamente arrostire la carne.
A questo punto aggiungi i funghi più o meno tagliati finemente a seconda del gusto che vuoi ottenere, insaporendo il tutto con sale e pepe a tua discrezione.Ora dovrai versare la passata di pomodoro facendo cuocere per circa 30 minuti coprendo il preparato con un coperchio.In una pentola a parte fai bollire abbondante acqua salata e fai cuocere il riso ricordando di scolarlo al dente, questo è un dettaglio molto importante.Procurati una ciotola capiente, metti il riso, il ragù precedentemente preparato ed insaporito dai funghi e aggiungi l’uovo, il parmigiano e la mozzarella che avrai già sfilacciato.Gira con pazienza e premura il tutto e versalo in uno stampo di circa 20 centimetri di diametro. Molti preferiscono foderare il tegame con carta forno, così sarà più facile estrarlo.
Prima di infornare, cospargi la superficie del timballo di pangrattato e fiocchetti di burro.Cuoci per 20-25 minuti a 180 gradi. Il forno dovrà già essere precedentemente riscaldato.
Un’alternativa sfiziosa è creare piccoli timballini di riso dividendo le dosi in 8 piccoli stampi, che poi saranno presentati ai vostri commensali. A questo scopo potrai usare delle vaschette di alluminio, tipo quelli per i muffin.Costo ricetta Timballo di Riso
Di seguito ti specifico un prezzo approssimativo riferito alla migliore qualità dei prodotti.
Riso Vialone Nano: 1,25 Euro circa
Magro di vitellone: 4 Euro circa
Funghi: 0,50 Euro circa
Mozzarella fior di latte: 2 Euro circa
Passata di pomodoro San Marzano: 1,50 Euro circa
Il totale è di circa 10 Euro per deliziare dalle sei alle dieci persone.Ti suggerisco sfiziose variazioni dalla ricetta tradizionale; per me che sono una sperimentatrice i preferiti sono gli sformatini ripieni con salsiccia e fontina. Puoi provare anche inserendo la spezia regina per il riso, lo zafferano, unendolo al pecorino romano per ottenere più sapidità. Se ami i sapori forti puoi variare inserendo olive nere e acciughe. Altrettanto gustosa è la versione con melanzane, piselli, pecorino e primo sale, non adatta però se ci tieni alla linea.
Per ultimo ti suggerisco il timballo recupero, che si ottiene con il risotto avanzato, insaporendolo con prosciutto cotto e mozzarella. -
Le 5 migliori Torte di compleanno
Torte di compleanno: Torta alla frutta
Ingredienti:
Pan di Spagna (tortiera da 24cm)
4 uova medie
135 gr di zucchero
100 gr di farina
25 gr di maizena (amido di mais)
1 bustina di vanillina
1 cucchiaino di scorza di limone
1 pizzico di sale
Farcitura
150 gr di marmellata o di crema pasticcera con fragole a pezzi
Gelatina
1 bustina di gelatina per torta
150 ml di succo d’arancia
20 gr di zucchero
Guarnizione
150 ml di panna fresca da montare
500 gr circa di frutta fresca a piacere
50 gr di scaglie di cioccolato o granella di nocciole
Difficoltà: media
Costo: basso
Dosi per: 10/15 personePreparazione:Innanzitutto bisogna iniziare a preparare il pan di Spagna. Sbattete insieme le uova intere, lo zucchero, la vanillina, la scorza di limone ed il pizzico di sale. Quando il composto sarà spumoso, aggiungete la farina e la maizena setacciate, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto, affinché l’impatto non si “smonti”. Imburrate la tortiera e versate il composto livellandolo dolcemente con una spatolina. Cuocete in forno statico preriscaldato a 170º per 30 minuti.Quando il pan di Spagna sarà cotto, lasciatelo raffreddare e poi tagliatelo a strati per la farcitura. Per la preparazione della gelatina: mescolatela in un pentolino con il succo d’arancia e lo zucchero, portando il tutto ad ebollizione e lasciate raffreddare.Farcite il pan di Spagna con la marmellata o la crema pasticceria. Ricoprite con lo strato superiore e farcitelo con la frutta tagliata a pezzi, la panna montata e la granella di nocciole o le scaglie di cioccolato. Infine spennellate la frutta con la gelatina.Torta di compleanno: Torta panna e fragole
Ingredienti:
Pan di Spagna (tortiera da 24cm)
stessi ingredienti della ricetta precedenteBagna alle fragole
125 gr di fragole
50 gr di zucchero
un cucchiaio di alchermesCrema di panna
800 gr di panna fresca liquida
6 cucchiai di zucchero a velo
6 gr di gelatina in fogli
Farcitura
500 gr di fragole tagliate a pezzi
Difficoltà: media
Costo: basso
Dosi per: 10/15 persone
Preparazione:La sera prima della festa di compleanno bisogna mettere le fragole, tagliare in pezzi, a macerare con lo zucchero. Si creerà un sughetto. Il giorno dopo fate bollire il tutto e poi frullate con il frullatore ad immersione. Dopo aver preparato il pan di Spagna (seguite il procedimento della ricetta precedente) lasciatelo raffreddare, tagliatelo a strati e farcitelo nel mezzo con la bagna di fragole alla quale avrete aggiunto il cucchiaio di alchermes.Preparate la panna per la farcitura, facendo sciogliere la gelatina con due cucchiai d’acqua in un pentolino ed aggiungendola alla panna fresca. Montate la panna con lo zucchero e quando avrà raggiunto la giusta consistenza, farcite la torta.Torte di compleanno: Torta tiramisù
Ingredienti:Pan di Spagna
Crema tiramisù
500 gr di panna fresca liquida
500 gr di mascarpone
200 ml di caffè
cacao amaro per decorare
Difficoltà: bassa
Costo: basso
Dosi per: 10/15 persone
Preparazione: fate il pan di Spagna, seguendo il procedimento sopra illustrato e lasciatelo raffreddare. Preparate la crema tiramisù montando la panna fresca, il mascarpone e 100 ml di caffè. Lasciatela riposare in frigo per almeno 40 minuti. Bagnare il pan di Spagna e farcitelo con la crema tiramisù. Sulla superficie potete farcirlo con fiocchi di crema, utilizzando una sac à poche. Spolverate la superficie con il cacao amaro.Torte di compleanno: Torta al cioccolato con panna
Ingredienti:
Pan di Spagna (vedi sopra)
1 bustina di cacao amaro o di preparato per cioccolata caldaFarcitura
300 ml di panna fresca liquida
40 gr di zucchero a veloDifficoltà: bassa
Costo: basso
Dosi per: 10/15 persone
Preparazione: Preparate il pan di Spagna aggiungendo la bustina di cacao al composto. Fatelo raffreddare, tagliatelo e farcitelo con la panna fresca montata. Spolverate la superficie con lo zucchero a velo.Torte di compleanno: Torta con crema al cioccolato
Ingredienti:
Pan di Spagna (vedi sopra)Farcitura
300 gr di crema pasticciera
1 bustina di cacao amaro o preparato per cioccolata caldaPanna montata q. b.
Difficoltà: bassa
Costo: basso
Dosi per: 10/15 persone
Preparazione: preparate il pan di Spagna, tagliatelo e lasciatelo raffreddare. Aggiungete il cacao alla crema pasticciera e mescolate. Farcite il pan di Spagna con la crema pasticciera al cioccolato. Guarnite la superficie con la panna montata.Torte di compleanno immagini:
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Covid-19: Sicurezza dei lavoratori
Il 24 Aprile a Roma è stato condiviso tra Governo, Confindustria, Cigil, Cisl, e Uil, l’aggiornamento riguardante il ” Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento del Covid19 nell’ambiente di lavoro“.L’obiettivo è quello di non bloccare le attività di produzione delle imprese in questo periodo di emergenza Coronavirus, e garantire ai lavoratori la tutela della propria salute.
La nuova versione conferma tutti i punti del precedente, aggiungendone altri importanti; come quello riguardante l’ interruzione delle attività in mancanza di sicurezza.Il protocollo comprende delle linee guida, per facilitare le imprese ad adottare misure di sicurezza per evitare il contagio e fornire consigli su come operare al fine di aumentare, nell’ambiente lavorativo non sanificato, la validità delle precauzioni impiegate, al fine di contrastare l’ epidemia del Coronavirus.Protocollo Covid19 per i lavoratori
I punti del documento sono tredici, riguardanti le modalità di entrata in azienda, l’uso dei dispositivi personali di protezione, ovvero mascherine e guanti, la gestione degli spazi in comune e la sorveglianza sanitaria.Sicurezza dei lavoratori: Controllo della temperatura ai dipendenti.
Le imprese, devono informare a riguardo delle disposizioni disposte dalle autorità i propri lavoratori, provvedendo a consegnare o affiggere all’ingresso degli opuscoli informativi.
Tra le diverse disposizioni vige l’ obbligo di rimanere a casa per coloro che hanno una temperatura corporea superiore a 37,5°, o nel caso si manifestano sintomi influenzali, in presenza di tale situazione bisogna rivolgersi al proprio medico curante o all’ autorità sanitaria.Inoltre, il personale dipendente prima di entrare in azienda può essere sottoposto al controllo della propria temperatura corporea.
È vietato l’ingresso al posto di lavoro ai lavoratori che nelle due settimane precedenti hanno avuto contatti con persone che sono risultate positivi al Covid19, o provengono dalle zone a rischio epidemia.Sicurezza dei lavoratori: Modi di accesso per fornitori esterni e la sanificazione degli ambienti
Per ciò che riguarda l’entrata, il transito e l’uscita dei trasportatori è necessario che siano individuate le modalità, percorsi e tempistiche per evitare che si presentano situazioni di contatto con il personale dei relativi reparti.È disposta, a riguardo, la possibilità per i trasportatori di rimanere a bordo del proprio veicolo senza accedere agli uffici interni.Per quanto riguarda la pulizia, l’impresa deve assicurare la sanificazione giornaliera di tutti i locali riguardanti l’ambiente di lavoro.
È obbligo per tutte le persone che si trovano in azienda di adottare le giuste precauzioni igieniche previste.Obbligo della mascherina per chi lavora a una distanza inferiore a un metro
Qualora si svolge una mansione che impone tra i lavoratori una distanza inferiore a un metro, devono essere usati i dispositivi di sicurezza scientifico-sanitarie.
Nelle comuni aree aziendali dove i lavoratori possono sostare per un tempo ridotto, rispettando sempre la distanza di sicurezza, deve essere disposta una tecnica di ventilazione continua.Rimodulare i livelli di produzione
Il protocollo afferma l’ utilizzo dello smart working, per le attività che possono essere svolte a casa.
È inoltre possibile riprogrammare gli aspetti della produzione e garantire ai dipendenti dei nuovi turni di lavoro, al fine di evitare quanto più possibile i contatti.Sospese le riunioni e le formazioni in aula
Stop alle riunioni in presenza, eccetto casi di necessità o urgenza, quando non è possibile di collegarsi a distanza.Come gestire i casi sospetti di infezione
Se un dipendente, in azienda accusa dei sintomi di infezione respiratoria deve essere isolato e informate le autorità sanitarie, con cui l’ azienda collabora per applicare le misure di quarantena necessarie, per definire i contatti stretti di un soggetto presente nell’ azienda che è risultato positivo al tampone Coronavirus.