Blog

  • Ricetta Torta all’acqua

    Ricetta Torta all’acqua

    Ingredienti ricetta torta all’acqua per uno stampo di 24 cm di diametro

    • 330 g di acqua naturale, che dev’essere a temperatura ambiente
    • 220 g di zucchero semolato
    • 90 g di olio di semi
    • 300 g di farina di tipo 00
    • 16 g di lievito in polvere per dolci
    • 1 baccello di vaniglia
    • Difficoltà: molto facile
    • Costo: molto basso
    • Dose per 8 persone

    Preparazione Torta all’acqua

    Torta allacqua

    • Prendete una ciotola e iniziate a setacciare per bene con uno scolino la farina insieme al lievito. In un’altra apposita ciotola versate lo zucchero e aggiungete piano piano l’acqua che avete preparato a temperatura ambiente. Mescolate per bene tutto il composto e accompagnate con una frusta il composto e sciogliete lo zucchero
    • Attrezzatevi di un coltello e iniziate ad incidere con un baccello di vaniglia e raccogliete tutti i semi che vi occorrono, per poi unirli all’acqua e allo zucchero. Di seguito versate l’olio di semi e continuate a mescolare il composto.
    • Iniziate a prendere le polveri che avete setacciato, quindi farina e lievito, e aggiungetele man mano per volta allo zucchero e olio che avete emulsionato. Mescolate per bene fin quando il composto non risulterà ben compatto e privo di grumi. Quando avrete aggiunto l’opportuna farina, otterrete poi un impasto molto morbido e alquanto liscio, senza nessun grumo in evidenza. Successivamente prendere uno stampo di 24 cm e foderatelo con apposita carta da forno, poi a vostra discrezione se preferite oliarlo e infarinarlo con un po’ d’olio di semi e un rispettivo cucchiaio di farina. Per non lasciare impasto indietro, prendete una spatola e aiutatevi a distribuire per bene l’impasto. Iniziate ad accendere il forno e posizionatelo a modalità forno statico a 180° e lasciate cuocere per 50 minuti. Se succede che durante la cottura, la torta si sta colorando troppo allora coprite il composto con la carta stagnola e continuate con al cottura. Ovviamente prima di sfornare la torta fate la prova con uno stecchino ben pulito per accertarsi che sia bene cotta e pronta per essere offerta. Ponetela poi in un piatto e spolveratela con dello zucchero a velo. Lasciatela raffreddare e di seguito sarà pronta per essere gustata. Una vera e propria tarda semplice da realizzare, con pochi ingredienti. È arrivato il momento di realizzare un dolce dal gusto molto leggero, e tanto appetitoso, e perché no magari da accompagnare la sera con un dolce e tenero caffè. Offrite questa torta ai vostri amici e parenti apprezzeranno il gusto della vaniglia e proveranno piacere nel gustare il palato con l’estrema finezza e eleganza della torta.

    <<<Ricetta Pan di Spagna>>>

     
    ricetta pan di spagna

  • Augusta: i suoi migliori Ristoranti e Pizzerie

    Augusta: i suoi migliori Ristoranti e Pizzerie

    Augusta è un comune della Sicilia in provincia di Siracusa, con quasi 36.000 abitanti che si affaccia sul mar Ionio.
    Oltre ad essere meta di fedeli per le numerose chiese che è possibile visitare, Augusta è anche una meta per numerosi turisti che vogliono assaggiare e assaporare i sapori della cucina siciliana, ma anche gustare dei tipici piatti della cucina italiana, meridionale e non.

    Vediamo insieme quali sono i cinque posti migliore dove mangiare nella città di Augusta.

    LOCANDA AUGUSTA SCORFANO ROSSO:
    la locanda è situata e nascosta in un vicolo del centro di Augusta, ed è specializzata nella cucina italiana, mediterranea e siciliana. Ma qui potrai gustare anche saporite zuppe e svariati e gustosissimi piatti a base di pesce; possibilità di menù vegetariani; aperti a pranzo e cena (anche dopo la mezzanotte).
    I locali ristrutturati finemente con rimandi al passato, e molto accoglienti; personale preparato e gentilissimo. Prezzi contenuti e adeguati alla qualità del cibo. La locanda si trova ad Augusta (SR) in Via Giuseppe Ronco Veterinario – Tel. 0931-977628

    RISTORANTE AUGUSTA LA TIGELLA:
    ristorante particolare, in quanto la sua denominazione deriva dal fatto che vi si possono gustare le tigelle, tipico piatto emiliano; le tigelle o crescentine, sono delle focaccine modenesi, che si possono abbinare insieme a quasi tutti i tipi di cibo, anche abbinati ai dolci. Se vuoi qualcosa di diverso dalla solita pizza, è il momento di provare le tigelle se ti trovi in vacanza ad Augusta.
    Ristoranti e Pizzerie augusta
    Avrai, ovviamente, anche la possibilità di gustare la cucina siciliana; se sei amante dei dolci, sicuramente non potrai assolutamente fare a meno di assaggiare lo squisito e tipico cannolo siciliano. Locale piccolo ma molto accogliente, a conduzione famigliare; rapporto qualità/prezzo assolutamente ottimo! Il ristorante si trova a Brucoli una frazione di Augusta (SR) in via Libertà n. 118 – Tel. 328-2194494

    RISTORANTE DI PESCE AUGUSTA LA COZZA D’ORO:
    come suggerisce il nome, in questa trattoria – ristorante, potrai gustare dell’ottimo pesce fresco, anche molluschi e crostacei. Locale accogliente a conduzione famigliare, pulito.
    Prezzo adeguato alla qualità. Possibilità di gustare anche, semplicemente, la cucina italiana, cibo cotto al barbecue, e tipica cucina siciliana. Il ristorante si trova ad Augusta (SR) in via Giovanni Lavaggi n. 2 – Tel. 0931-995059

    RISTORANTE PIZZERIA AUGUSTA A’ PRIURISSA:
    ristorante situato a Brucoli, un borgo marinaro nella frazione di Augusta; dove potrai gustare un’ottima pizza, piatti di pesce e tipica cucina siciliana, e possibilità di menù vegetariani e vegani. Se ami la pizza, è sicuramente il posto giusto per te: è buona, genuina e con un impasto leggerissimo e friabile; pesce fresco di giornata.
    Ristoranti augusta
    Il servizio è ottimo, personale impeccabile e gentilissimo; rapporto qualità/ prezzo buono. Una loro specialità è “la pinza romana”, cioè un’antenata della classica pizza; è una schiacciata o focaccia molto simile alla pizza, con tradizioni e origini molto antiche. il ristorante si trova a Brucoli, una frazione di Augusta (SR) in Contrada Oliveto – Tel. 342-1224689
    STRAVENTO RISTORANTE SUL MARE:
    come dice il suo nome, è un bellissimo ristorante con una terrazza proprio sul mare, ideale per cene romantiche, ma adatto a tutti. Molto accogliente e pulito, questo locale affacciato sul mare, ti permette di gustare la tipica cucina siciliana, dell’ottimo pesce fresco in un’atmosfera fantastica.
    Cucina semplice ma con sapori molto delicati, personale cordialissimo e veloce nel servizio; prezzi medio alti ma ne vale assolutamente la pena. Il ristorante si trova a Brucoli una frazione di Augusta (SR) in via Libertà n. 113 – Tel. 0931-981910
    La torre di Avalos o Vasche Faro santElena Augusta
  • Noto e i suoi migliori Ristoranti e Pizzerie

    Noto e i suoi migliori Ristoranti e Pizzerie

    Noto, città d’arte della splendida Sicilia

    Noto è un comune in provincia di Siracusa con poco più di 24.000 abitanti, dista 30 km circa dal centro di Siracusa ed è il quarto comune in Italia per estensione della sua superficie.
    Il suo territorio è, in gran parte, collinare ed è arroccato su un altopiano che domina la Valle dell’Asinaro; è una splendida città turistica da visitare e territorio culinario; è risaputo che la cucina siciliana è una delle migliori in Italia.

    I 5 migliori Ristoranti e Pizzerie di Noto

    Ma vediamo se ti trovi a visitare questa splendida località, quali sono i 5 posti migliori dove poter mangiare e gustare la buona cucina, siciliana e non.
     

    • GASTRO MATTO:

    Ristoranti e Pizzerie
    è un piccolo ristorante nel centro della cittadina di Noto, molto carino e accogliente, dove potrai gustare tipici piatti della tradizione siciliana, ma anche dell’ottimo pesce, e in generale la buona cucina italiana tradizionale. Inoltre, per chi desidera, è disponibile una menù vegetariano con vasta scelta di piatti. Aperti sia a pranzo che a cena, personale molto gentile e cuochi all’altezza di ogni richiesta del cliente. Rapporto qualità prezzo eccellente. Si trova in Vico Barone Astuto, 96017 Noto SR per info 392 338 4498.

    • RISTORANTE PIZZERIA CASA MATTA:

    noto pizzeria
    ristorante pizzeria nel centro di Noto, dove potrai gustare la tipica cucina del sud (italiana e siciliana) ma anche svariati e ottimi piatti di pesce; possibilità di menù vegetariani e vegani, e anche menù gluten-free; pizza eccellente per tutti i gusti, la tipica pizza meridionale (anzi…siciliana!!). Gestita da due soci, Alberto e Danilo, che amano la qualità del buon cibo e il rispetto del tempo e il concetto di stagionalità; la loro pizza ha 48 ore di lievitazione, impastata con lievito madre, e grano siciliano. Si trova in Via Tommaso Fazello, 23, 96017 Noto SR 347 102 1924.

    • ARANCINA PLANET:

    arancino catanese
    Locale economico ma con cibo di ottima qualità, dove potrai gustare i tipici prodotti siciliani (arancini) ed è un’ottima rosticceria; i proprietari riservano particolare attenzione alle materie prime utilizzate per il loro cibo, prodotti freschi di giornata e cotti al momento per mantenere croccantezza e sapore. Si trova Via Ducezio, 9, 96017 Noto SR per info 0931 574037.

    • PICNIC: immerso nel centro storico di Noto, mentre si mangia si possono ammirare i terrazzi barocchi di Palazzo Nicolaci;

    noto ristorante
    qui potrai gustare una cucina molto particolare, con abbinamenti tra frutta e formaggio, fino ad arrivare a piadine, o bruschette, oppure piatti preparati appositamente per vegetariani e vegani (come ad esempio il cous cous vegetariano o la terrina di pere con sedano, noci e gorgonzola), degli ottimi panini, crepes dolci e salate, e mega insalatone. Si trova in Via Corrado Nicolaci, 1, 96017 Noto SR per info 348 696 3932.

    • AGRITURISMO TORRE VENDICARI:

    vino noto
    situato in una splendida posizione panoramica, l’agriturismo, offre tipici piatti della tradizione siciliana; i proprietari coltivano le terre adiacenti all’agriturismo, per proporre ai propri clienti prodotti biologici; inoltre, si possono ammirare terreni coltivati con piante di limone, mandorle, aranci e olivi, e numerosi vigneti dai quali producono il loro vino, il vino nero d’Avola, che potrai gustare a tavola tra un delizioso pasto e l’altro. Ospite di questo agriturismo, potrai passeggiare nelle stradine adiacenti, fare bellissime escursioni e in più, c’è la possibilità di usufruire del parco giochi per i bambini. Si trova in C.da Roveto km 6, Strada Provinciale Noto – Pachino, per info 335 157 0214.

     
    Chiesa di Santa Chiara noto

     
  • Decreto Conte tutte le novità e Codice Ateco Aggiornato

    Decreto Conte tutte le novità e Codice Ateco Aggiornato

    Il nuovo decreto in vigore dal 4 maggio

    In seguito al decreto ufficiale il Premier Conte ha annunciato delle nuove misure, ovvero nuove ristrettezze di un nuovo ordinamento a cui bisogna attenersi strettamente, seguendo le regole e rispettando la protezione e misure di sicurezza.
    Continuerà ad essere in vigore il distanziamento sociale di nn metro, fondamentale per prevenire il contagio e la protezione di apposite mascherine e guanti. Saranno possibili le visite ai parenti, ma non riunioni di famiglia, cene e pranzi particolari. Sempre tenendo la distanza e utilizzando i sistemi di protezione individuale.
    Ogni spostamento dovrà pertanto essere certificato con appositi modulo, e gli spostamenti saranno possibile solo esclusivamente nei comuni della regione. A meno che non ci sia spostamento in altre regioni per comprovate esigenze lavorative e di salute certificate.

    Decreto Conte: Attività lavorativa che potranno ripartire a lavorare

    L’edilizia riparte dal 4 maggio per la realizzazione di scuole, presidi sanitari, case popolari e per difesa dal dissesto idrogeologico.
    A seguito alle disposizioni il ministero delle infrastrutture ha firmato dei protocolli in termini di sicurezza attenendosi alle misure precauzionali, come la misurazione della temperatura prima dell’inizio lavoro in cantiere, un vasto accesso contingentato a mense e spogliatoi, pulizia giornaliera e sanificazione di ogni area comune.
    Dal 4 maggio ripartono anche le attività all’ingrosso di tipo funzionale e i vari settori dell’export e dell’edilizia. Ripartono anche i cantieri privati, come le attività di manifattura, il commercio all’ingrosso e cantieri privati. Riaprono i ristoranti ma devono adottare il sistema di lavoro Take Away in cui si potrà comprare il cibo da asporto e consumarlo a casa e un ufficio. Potranno ripartire anche attività sportive ma praticando attività motoria individuale. Via libera al 4 maggio anche agli allenamenti professionistici con attività individuali.
    Per tutti gli sport di squadra occorre aspettare fino al 18 maggio a seguito dei cambiamenti. I, 4 maggio potranno ripartire anche i parchi con la loro apertura ma richiede un numero limitato di componenti familiari, mentre le aree adibite ai bambini resteranno chiuse per evitare assembramenti. Negozi e parrucchieri resteranno chiusi e potranno ripartiranno a giugno.
    Anche i ristoranti e musei riapriranno come data stimata il 18 maggio sempre mantenendo un metro di distanza, con porte di ingresso e uscite differenti tra di loro, e con pagamenti digitali al tavolo, e pulizia e sanificazione a inizio e fine turno. Per quanto concerne i mezzi pubblici potranno operare con linee guida che precedono termoscanner tutte le stazioni e aeroporti e obbligo di tutti i mezzi di trasporto di mascherine e guanti.
    Nessuna via libera per quanto riguarda le chiese, resterà ancora tutto fermo, sarà no permessi solamente i funerali con la presenza dei soli componenti familiari, per un massimo di 15 persone. Le scuole resta un capitolo chiuso e se ne riparlerà a settembre. Il governo fin’ora sta lavorando per gli esami al fine di garantire in piena sicurezza l’esame di stato.

    Codici Ateco: Attività che potranno riaprire dal 4 maggio:

    Decreto Conte e Codice Ateco

    01 COLTIVAZIONI AGRICOLE E PRODUZIONE DI PRODOTTI ANIMALI, CACCIA E SERVIZI CONNESSI
    02 SILVICOLTURA ED UTILIZZO DI AREE FORESTALI
    03 PESCA E ACQUACOLTURA
    05 ESTRAZIONE DI CARBONE (ESCLUSA TORBA)
    06 ESTRAZIONE DI PETROLIO GREGGIO E DI GAS NATURALE
    07 ESTRAZIONE DI MINERALI METALLIFERI
    08 ESTRAZIONE DI ALTRI MINERALI DA CAVE E MINIERE
    09 ATTIVITA’ DEI SERVIZI DI SUPPORTO ALL’ESTRAZIONE
    10 INDUSTRIE ALIMENTARI
    11 INDUSTRIA DELLE BEVANDE
    12 INDUSTRIA DEL TABACCO
    13 INDUSTRIE TESSILI
    14 CONFEZIONE DI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO; CONFEZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E PELLICCIA
    15 FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E SIMILI
    16 INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO E SUGHERO (ESCLUSI I MOBILI); FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PAGLIA E MATERIALI DA INTRECCIO
    17 FABBRICAZIONE DI CARTA E DI PRODOTTI DI CARTA
    18 STAMPA E RIPRODUZIONE DI SUPPORTI REGISTRATI
    19 FABBRICAZIONE DI COKE E PRODOTTI DERIVANTI DALLA RAFFINAZIONE DEL PETROLIO
    20 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI
    21 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI FARMACEUTICI DI BASE E DI PREPARATI FARMACEUTICI
    22 FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE
    23 FABBRICAZIONE DI ALTRI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI
    24 METALLURGIA
    25 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO (ESCLUSI MACCHINARI E ATTREZZATURE)
    26 FABBRICAZIONE DI COMPUTER E PRODOTTI DI ELETTRONICA E OTTICA; APPARECCHI ELETTROMEDICALI, APPARECCHI DI MISURAZIONE E DI OROLOGI
    27 FABBRICAZIONE DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED APPARECCHIATURE PER USO DOMESTICO NON ELETTRICHE
    28 FABBRICAZIONE DI MACCHINARI ED APPARECCHIATURE NCA
    29 FABBRICAZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E SEMIRIMORCHI
    30 FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI TRASPORTO
    31 FABBRICAZIONE DI MOBILI
    32 ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE
    33 RIPARAZIONE, MANUTENZIONE ED INSTALLAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHIATURE
    35 FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA
    36 RACCOLTA, TRATTAMENTO E FORNITURA DI ACQUA
    37 GESTIONE DELLE RETI FOGNARIE
    38 ATTIVITA’ DI RACCOLTA, TRATTAMENTO E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI; RECUPERO DEI MATERIALI
    39 ATTIVITA’ DI RISANAMENTO E ALTRI SERVIZI DI GESTIONE DEI RIFIUTI
    41 COSTRUZIONE DI EDIFICI
    42 INGEGNERIA CIVILE
    43 LAVORI DI COSTRUZIONE SPECIALIZZATI
    45 COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO E RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI
    46 COMMERCIO ALL’INGROSSO (ESCLUSO QUELLO DI AUTOVEICOLI E DI MOTOCICLI)
    49 TRASPORTO TERRESTRE E TRASPORTO MEDIANTE CONDOTTE
    50 TRASPORTO MARITTIMO E PER VIE D’ACQUA
    51 TRASPORTO AEREO
    52 MAGAZZINAGGIO E ATTIVITA’ DI SUPPORTO AI TRASPORTI
    53 SERVIZI POSTALI E ATTIVITA’ DI CORRIERE
    551 ALBERGHI E STRUTTURE SIMILI
    58 ATTIVITA’ EDITORIALI
    59 ATTIVITA’ DI PRODUZIONE, POST-PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE CINEMATOGRAFICA, DI VIDEO E DI PROGRAMMI TELEVISIVI, REGISTRAZIONI MUSICALI E SONORE
    60 ATTIVITA’ DI PROGRAMMAZIONE E TRASMISSIONE
    61 TELECOMUNICAZIONI
    62 PRODUZIONE DI SOFTWARE, CONSULENZA INFORMATICA E ATTIVITA’ CONNESSE
    63 ATTIVITA’ DEI SERVIZI D’INFORMAZIONE E ALTRI SERVIZI INFORMATICI
    64 ATTIVITA’ DI SERVIZI FINANZIARI (ESCLUSE LE ASSICURAZIONI E I FONDI PENSIONE)
    65 ASSICURAZIONI, RIASSICURAZIONI E FONDI PENSIONE (ESCLUSE LE ASSICURAZIONI SOCIALI OBBLIGATORIE)
    66 ATTIVITA’ AUSILIARIE DEI SERVIZI FINANZIARI E DELLE ATTIVITA’ ASSICURATIVE
    68 ATTIVITA’ IMMOBILIARI
    69 ATTIVITA’ LEGALI E CONTABILITA’
    70 ATTIVITA’ DI DIREZIONE AZIENDALE E DI CONSULENZA GESTIONALE
    71 ATTIVITA’ DEGLI STUDI DI ARCHITETTURA E D’INGEGNERIA; COLLAUDI ED ANALISI TECNICHE
    72 RICERCA SCIENTIFICA E SVILUPPO
    73 PUBBLICITA’ E RICERCHE DI MERCATO
    74 ALTRE ATTIVITA’ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE
    75 SERVIZI VETERINARI
    78 ATTIVITA’ DI RICERCA, SELEZIONE, FORNITURA DI PERSONALE
    80 SERVIZI DI VIGILANZA E INVESTIGAZIONE
    81.2 ATTIVITA’ DI PULIZIA E DISINFESTAZIONE
    81.3 CURA E MANUTENZIONE DEL PAESAGGIO (INCLUSI PARCHI, GIARDINI E AIUOLE)
    82 ATTIVITA’ DI SUPPORTO PER LE FUNZIONI D’UFFICIO E ALTRI SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE
    84 AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA (NOTA: LE ATTIVITA’ DELLA P.A. QUI PREVISTE NON COMPORTANO L’ISCRIZIONE AL REGISTRO DELLE IMPRESE)
    85 ISTRUZIONE
    86 ASSISTENZA SANITARIA
    87 SERVIZI DI ASSISTENZA SOCIALE RESIDENZIALE
    88 ASSISTENZA SOCIALE NON RESIDENZIALE
    94 ATTIVITA’ DI ORGANIZZAZIONI ASSOCIATIVE (NOTA: L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DELLE IMPRESE DI QUESTE ORGANIZZAZIONI PRESUPPONE LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA’ ECONOMICHE CHE SONO GIA’ PREVISTE NELLE ALTRE DIVISIONI)
    95 RIPARAZIONE DI COMPUTER E DI BENI PER USO PERSONALE E PER LA CASA
    97 ATTIVITA’ DI FAMIGLIE E CONVIVENZE COME DATORI DI LAVORO PER PERSONALE DOMESTICO (NOTA: ATTIVITA’ NON PRESENTE NEL REGISTRO IMPRESE)
    99 ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI (NOTA: ATTIVITA’ NON PRESENTE NEL REGISTRO IMPRESE)

    Regioni e misure ristrette

    A seconda delle norme in vigore sarà poi ogni Regione a decidere in che modo adottare le misure, se con qualche ristrettezza in più e sempre a seconda della situazione dei contagi covid 19 presenti in ogni Regione.
  • Le 5 cose da visitare nella città di Augusta

    Le 5 cose da visitare nella città di Augusta

    Augusta si trova su una piccola isola collegata alla terraferma da due ponti; è un’antica città, fondata da Augusto nel 42 a.C. sulle rovine della prima colonia greca, Megara Hyblaea.
    Completamente distrutta dalle invasioni barbariche, Augusta fu ricostruita da Federico II di Svevia che trasformò questo villaggio in un punto strategico per difendere il suo regno. Dopo il terremoto del 1848, il villaggio fu completamente ricostruito e iniziò ad avere una grande importanza nel Mediterraneo con le sue basi navali. Visitando questo incantevole paesino, si possono scoprire molte interessanti attrazioni naturali e culturali.

    Ecco allora quali sono le 5 cose da visitare ad Augusta.

    La Porta Spagnola

    La Porta Spagnola Augusta

    La sua costruzione è iniziata nel 1691, su progetto dell’ingegnere Carlos de Grunembergh, che seguiva gli ordini del viceré Benavides, conte di Santo Stefano, che la fece costruire a carico della popolazione di Augusta per difendere l’isola.
    Era l’ingresso principale della città, attraverso la quale si raggiungevano due ponti levatoi installati nelle isole vicine alla città.
    Modificata nel corso dei secoli, la porta è riuscita a mantenere intatta solo la parte superiore.
    Sopra di essa si può vedere lo scudo di Spagna sotto il regno di Carlo II, accanto a quello del viceré di Sicilia, Francesco di Benavides.

    La torre di Avalos o Vasche Faro sant’Elena

    La torre di Avalos o Vasche Faro santElena Augusta

    Questa fortezza fu costruita per difendere il porto di Augusta quando la Spagna possedeva la Sicilia. Nel XX secolo, fu costruito un grande frangiflutti sul lato mare e il faro fu sospeso nel 1942, ma la torre del faro continua ad essere utilizzata durante le ore diurne.
    La storia narra che, durante la seconda guerra mondiale, un sottomarino della Royal Navy sparò un siluro sul forte perché il suo profilo ricorda una nave, anche se l’ammiragliato nega che sia mai successo.

    Area archeologica di Megara Hyblaea

    Area archeologica di Megara Hyblaea Augusta

    Questo sito si trova al confine con il comune di Priolo Gargallo. Il primo insediamento risale al Neolitico, ma la città fiorì sotto il dominio greco, quando i coloni greci ottennero il permesso dal re siciliano Hybla di stabilirsi in questo angolo dell’isola.
    Nel VII secolo a.C. Megara era un vivace centro commerciale e un rinomato distretto manifatturiero (in particolare per la ceramica), ma alla fine Megara fu distrutta dal tiranno Gelone nel 482 a.C. Intorno alla metà del IV secolo il sito visse un altro periodo di splendore, fino a quando non fu raso al suolo dai romani nel 214 a.C.
    La maggior parte delle rovine risale al IV secolo, ma le fortificazioni furono innalzate un secolo dopo; quando i romani arrivarono qui, la costruzione fu interrotta. I reperti più rappresentativi sono ora conservati nel Museo Archeologico di Siracusa.

    Il Castello Svevo

    Il Castello Svevo Augusta

    Questo castello, che custodisce il porto di Augusta, fu costruito nel 1232 è veniva utilizzato che Torre di avvistamento  di età Normanna, ma è caduto in rovina negli ultimi anni.
    Nonostante ciò, l’imponente forte attrae molti turisti tutt’oggi.
    La ONLUS Italia Nostra ha presentato una denuncia formale ai pubblici ministeri, affermando che il danno arrecato al castello era dovuto all’assenza di manutenzione e all’abbandono del monumento da parte del governo regionale siciliano.

    Spiaggia di Agnone Bagni

    Spiaggia di Agnone Bagni Augusta

    Agnone offre una meravigliosa spiaggia di sabbia bianca, incorniciata da alberi di eucalipto e una vegetazione naturale.
    La spiaggia di Agnone fa parte dell’antico e affascinante borgo di Augusta e si estende per circa 8 km, anche se l’area accessibile è di soli 700 metri. Nelle vicinanze della spiaggia è possibile trovare numerosi lidi attrezzati e servizi turistici, che aiuteranno a rendere più confortevole il soggiorno dei visitatori.

    Chiesa di Santa Chiara noto

  • Consigli per Aziende: Colonnina Porta Igiennizante e Pannello Parafiato

    Consigli per Aziende: Colonnina Porta Igiennizante e Pannello Parafiato

    Ancora pochi giorni dividono la fase 1 della pandemia causata da Covid19 che ha costretto gli italiani (e non solo) a una chiusura forzata tra le mura domestiche, e la fase 2 che partirà il 4 maggio, che prevede la riapertura di alcune attività.
    Ma come ci hanno spesso ricordato la fase 2 comporta una ripresa ma non nella totalità e soprattutto non potremo, almeno per ora, riprendere la nostra vita senza restrizioni e precauzioni, saremmo comunque soggetti a rispettare determinate regole per la sicurezza di tutti.
    In special modo le aziende e i negozi dovranno, prima di quella data, pensare a riorganizzare la gestione delle attività e adoperarsi con tutti gli strumenti necessari, per rispettare e far rispettare i vincoli, gli obblighi e le precauzioni necessarie per mettere le aziende e i clienti in sicurezza.
    La prima misura da adottare e da far rispettare è sicuramente il distanziamento sociale; esaminiamo in questo articolo alcuni degli strumenti indispensabili alle attività per una riapertura in sicurezza.

    PANNELLO PARAFIATO E SPUTO DA BANCO

    parafiato da banco

    Pannello parafiato divisorio in Plexiglass trasparente nel rispetto delle norme imposte per la distanza sociale per attività, negozi e uffici.
    La trasparenza del materiale utilizzato rende quasi invisibile la protezione sul banco e separa elegantemente postazioni a contatto con il pubblico.
    Il pannello in plexiglass ha uno spessore di 4 millimetri e a differenza del vetro, garantisce una maggiore resistenza agli urti, una maggiore trasparenza e una visuale perfetta.
    Semplice da montare, grazie agli attracchi laterali da incastrare nel panello che consentono un’ottima tenuta sulla superficie senza utilizzare viti, fori, ecc.. Disponibile anche la variante con un piccolo spazio frontale aperto per eventuale passaggio di documenti o altro.
    Disponibile in vari formati:

    • Pannello parafiato base 75 altezza 90;
    • Pannello parafiato base 100 altezza 90;
    • Pannello parafiato con passa foglio base 75 altezza 90 – Misura passa fogli: base 30 altezza 15;
    • Pannello parafiato con passa foglio base 100 altezza 90.- Misura passa fogli: base 30 altezza 15.

    Articolo prodotto in Italia lo potete comprare su www.piantanaportadispenser.com, utile e indispensabile per tutti gli ambienti lavorativi che prevedono un contatto diretto con il pubblico, per prevenire e proteggere qualsiasi forma di contagio.
    L’emergenza sanitaria causata in questi mesi dal Coronavirus ha cambiato radicalmente le nostre abitudini, anche igieniche, dimostrando come lavarsi spesso le mani e utilizzare gel disinfettanti diventa quasi obbligatorio per ridurre la possibilità di contagi e trasmissione. La disinfezione e il lavaggio della mani sono fondamentali per prevenire la diffusione di virus e batteri.
    Per questi motivi è determinante, per la ripresa delle attività produttive nella fase 2, dotare tutti gli ambienti di negozi, uffici, bar ecc., di colonnine porta dispenser interne ed esterne, per garantire la sicurezza di clienti e dipendenti.

    COLONNINA PORTA DISPENSER

    Piantana porta Igienizzante
    Adatta per un uso continuato e intensivo, da inserire in tutti quegli ambienti che richiedono una disinfezione da batteri e virus, leggera, facile da installare, comoda da collocare e compatibile con igienizzanti di qualsiasi marca.
    Caratteristiche tecniche:

    • Base in PVC compatto, spessore di 19 millimetri. Missure Base: 40×40
    • Colonnina in alluminio di misure: 20 x 5 x 150 centimetri;
    • Colore: bianco opaco;
    • Vassoio porta gel (l’igienizzante non è incluso).

    Sulla colonnina è possibile richiedere le seguenti personalizzazioni:

    • Inserimento sul Porta Dispenser in plexiglass di un logo personalizzato;
    • Inserimento personalizzato di vassoio porta guanti.

    L’altezza comoda della colonnina (150 cm) permette un design molto stabile e agile, affidato anche a una base robusta di 5 kg.
    Prodotto italiano, materiali conformi alle norme di sicurezza e prevenzione, produzione interna, articolo sempre disponibile.
    Ben recensita per la robustezza, l’affidabilità, l’ottimo rapporto qualità – prezzo e il possibile inserimento di personalizzazione con un logo aziendale, rende la colonnina abordabile per tutte le aziende.
    Dispenser completamente smontabile per una veloce e semplice pulizia, design elegante e facilmente adattabile a qualsiasi ambiente.
    Siamo tutti in attesa in questi giorni di notizie certe dal Governo italiano circa la presunta riapertura di molte attività e della ripresa graduale della circolazione della popolazione. Certo qualcosa cambierà ma non sarà comunque un ritorno alla vita che facevamo prima della quarantena; sarà comunque necessario un adeguamento di tutti i cittadini a nuove regole sociali e lavorative, una fra tutte il mantenimento della distanza sociale utile a scongiurare e contenere il pericolo di una seconda ondata del contagio.
    Sarà consentito, fino alla scoperta di una terapia e di un vaccino, uscire con l’obbligo di indossare guanti e mascherine, sarà vietato l’assembramento e si dovrà continuare a mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro utile alla diffusione del contagio.

    ADESIVI IN PVC MANTIENI LA DISTANZA

    adesivi calpestabili articoli
    Gli esercenti dovranno far rispettare la distanza di sicurezza all’interno e all’esterno dei locali, utilizzando segnaletiche e dispositivi idonei. Per questo molti siti online hanno pensato a una serie di dispositivi adesivi che permettono la collocazione su diverse superfici negli ambienti di contatto diretto tra persone.
    Descriviamo qualche segnaletica:
    Adesivo in PVC calpestabile “MANTIENI LA DISTANZA”, ideale per tutte le attività per sensibilizzare le persone nel rispetto delle regole anti contagio. Disponibile in varie misure e vari colori:

    • Misure 100 x 8 scritta nera su fondo bianco, scritta nera su fondo giallo, critta nera su fondo blu;
    • Misure 20 x 30 scritta nera su fondo bianco, scritta nera su fondo giallo, scritta nera su fondo bronzo;
    • Misure 30 x 30 scritta nera su fondo bianco, scritta nera su fondo giallo, scritta nera su fondo blu.

    Adesivo in PVC “USA LA MASCHERINA”, ideale per tutte le attività:

    • Misure: 20 x 30, scritta blu su fondo bianco.

    Adesivo in PVC “LOCALE SANIFICATO”, ideale per qualsiasi attività:

    • Misure: 20 x 30, scritta blu e rossa su fondo bianco.

    Adesivo in PVC tondo “DISTANZIAMENTO SOCIALE”, ideale per tutte le attività:

    • Misure 30 x 30, scritta blu su fondo bianco, scritta nera su fondo bianco, scritta rossa su fondo giallo.
  • Le 5 cose da visitare a Noto

    Le 5 cose da visitare a Noto

    Noto è conosciuta come la capitale del barocco perché custodisce alcune delle perle di questo stile architettonico, ma soprattutto perché l’intera cittadina è pensata come una gigantesca scenografia barocca.
    Dai palazzi storici alle sontuose chiese fino ai siti archeologici, ecco le 5 cose da non perdere di Noto.

    Cosa visitare: Noto Antica e Castello Reale

    Noto Antica

    Il terremoto del 1693 ha segnato uno spartiacque nella storia di Noto, perché decimò la popolazione e rase al suolo la città. Tuttavia è grazie alla ricostruzione che si deve l’attuale impianto urbanistico con i suoi edifici barocchi realizzati in pietra iblea. L’evacuazione della popolazione scampata al terremoto diede vita alla città fantasma di Noto Antica. Si tratta di un sito archeologico di straordinario interesse che devi senz’altro visitare.
    Castello Reale Noto
    Sprofonderai di quattro secoli dal momento che Noto Antica conserva il volto che aveva quando fu abbandonata. Potrai vedere ciò che resta del castello reale di Noto, che fu edificato dai normanni su impianto arabo e successivamente ampliato da Pietro d’Aragona. Potrai visitarne le sale d’armi e il salone del trono e indugiare sui graffiti della torre maestra.
    Ciò che ti sorprenderà di Noto Antica è la varietà degli stili architettonici, risultato del susseguirsi di numerose dominazioni. Per cui le strutture arabe e le chiese medievali convivono con i resti di un heroa, tempio dedicato al culto degli eroi fatto edificare dai greci antichi nel III sec. a.C. Ancora più antica è la necropoli sicula, le cui tombe a cameretta scavate nella roccia sono un gioiello imperdibile di Noto Antica.

    Cosa visitare: Chiesa di Santa Chiara e Cattedrale di San Nicolò

    Cattedrale di San Nicolò noto

    Inizia il viaggio nel barocco siciliano varcando la Porta Reale, un arco di trionfo ottocentesco che dà accesso al centro storico di Noto. Ti troverai su Corso Vittorio Emanuele, che è scandito da tre ampie piazze scenografiche e costeggiato da chiese barocche e una lunga serie di palazzi antichi.
    A cento metri dalla Porta Reale si trova il primo edificio barocco di alto livello, la chiesa di Santa Chiara che è stata ultimata nel 1758 e annessa al monastero benedettino. Il portale inquadrato da colonne tuscanine dà accesso a quello che è considerato uno degli interni barocchi più rinomati della Val di Noto. Le dodici colonne scandiscono la navata a pianta ellittica, ma i veri protagonisti sono i putti e gli stucchi a firma del celebre decoratore Basile.
    L’edificio religioso che domina il centro storico è però la Cattedrale di San Nicolò, la cui costruzione risale al periodo immediatamente successivo al terremoto del 1693, mentre l’imponente cupola è stata eretta alla fine del XIX secolo. Una monumentale gradinata a tre rampe ti condurrà davanti alla maestosa facciata, che è realizzata in stile tardo-barocco ed è sorvegliata da sontuose torri laterali.

    Cosa visitare: Trionfo del barocco a Palazzo Nicolaci

    Palazzo Nicolaci noto

    Proseguendo lungo il corso e imboccando via Nicolaci, ti troverai al cospetto del tesoro barocco per eccellenza della Sicilia e dell’Italia intera, Palazzo Nicolaci. È uno dei simboli indiscussi del barocco siciliano e tappa imprescindibile di una visita a Noto. Completato nel 1765, di recente il palazzo è stato sottoposto a una restaurazione che lo ha riportato agli antichi fasti.
    La sensazionale facciata è scandita da balconi, i cui mensoloni in pietra raffigurano le tipiche figure grottesche celebrate dallo stile barocco. Lo spettacolo offerto dagli interni è irrinunciabile: lasciati ammaliare dagli stucchi della sala ottocentesca, dai motivi orientali della Sala del Tè e dal scenografico trompe l’œil nel Salone delle Feste, dove la magia del barocco può esercitare tutto il suo fascino.

    <<<Val di Noto – Patrimonio dell’Umanità UNESCO>>>

     
     

  • Le 5 migliori scarpe da ginnastica

    Le 5 migliori scarpe da ginnastica

    Consigli d’acquisto: Le migliori scarpe da ginnastica

    Se anche tu hai deciso che è finalmente arrivato il momento di sostituire le tue vecchie scarpe da ginnastica, sei nel posto giusto. Il mercato in questo settore è sempre più vasto e variegato, adatto per ogni tipo di esigenza.
    Ma ovviamente la grandissima quantità di marchi e modelli ti ha reso la scelta estremamente difficile. Decine e decine di marchi che propongono a loro volta altrettanti modelli.
    Le 5 migliori scarpe da ginnastica
    Insomma, un mare di possibilità tra cui scegliere, cercando di unire lo stile alla praticità. Noi abbiamo cercato di darti una mano in questo confrontando per te per te le migliori scarpe da ginnastica in commercio, e possiamo finalmente proporti le 5 migliori scarpe! Siamo sicuri che tra queste ci sarà il tuo prossimo acquisto.

    Scarpe da Ginnastica: PUMA ST Activate

    La prima proposta di scarpa da ginnastica che vi facciamo è una Puma. Dalla linea e design molto semplice e lineare, è adatta per tutti e per ogni occasione. Chiusura stringata, materiale esterno in tela e la suola sintetica. Il materiale nel suo complesso risulta estremamente resistente, non vi abbonderanno nel giro di poche settimane, non temete.

    Scarpe da Ginnastica: Nike T-Lite XI

    Cambiamo marchio per il secondo modello di scarpa. Abbiamo scelto infatti una nike. Il materiale esterno questa volta è in pelle, dandoli un effetto di maggiore brillantezza. Per la maggiore venduta nelle sue tinte bianche e nere, è molto gradevole a vista. Si abbina perfettamente a qualsiasi outfit, sportivo o casual.

    Scarpe da Ginnastica: Fila Disruptor Low Wmn

    Questo modello di Fila sta avendo un successo enorme tra i consumatori. Soprattutto per quanto riguarda il pubblico femminile. Noi non ve le consigliamo esclusivamente per una questione di moda, ma le consideriamo estremamente valide e comode. L’altezza del tacco di 10 mm, a stile zeppa, la rendono una di quelle scarpe inconfondibili. Venduta soprattutto in bianco, è tuttavia disponibile in altri colori.

    Scarpe da Ginnastica: Adidas Gazelle

    Ovviamente anche Adidas doveva fare parte di questa lista di migliori scarpe. Noi consigliamo il modello di Adidas Gazelle, che sta riscuotendo un enorme successo. Non solo comode e resistenti, ma anche molto belle da vedere. Come ci ha abituati adidas, troverete questa scarpa in qualsiasi colore possiate immaginare. Ovviamente online sul loro store, potrete trovare disponibili tutti i colori con tutte le taglie.

    Scarpe da Corsa: Brooks Glycerin 17

    Come ultima proposta vogliamo farvi scoprire queste scarpe da ginnasica di Brooks Glycerin 17. Forse qualcuno di voi non conosce il marchio, ma vi asscuriamo di quanto sia valido ed esteticamente curato. Anche per questo modello potrete trovare in vendita diversi colori. Molto resistenti e davvero leggere, le rendono uno degli acquisti più azzeccati se cercate una scarpa da ginnastica di qualità.
    Insomma, le proposte non mancano di certo. Siamo sicuri che dopo questa proposta di scarpe da ginnastica potrete trovare quella dei vostri sogni. Abbiamo deciso di spaziare su più marchi, quelli più affidabili e più venduti. Perfetti per essere abbinati anche con le tute: Adidas, Nike, Fila, Puma e Brooks Glycerin. Cosa state aspettando dunque? Fate subito vostra una di queste fantastiche scarpe da ginnastica!

  • Ricetta Pasta all’amatriciana

    Ricetta Pasta all’amatriciana

    La pasta all’amatriciana è un piatto tipico della tradizione di Amatrice, in Lazio, è riconosciuta a livello mondiale come una delle eccellenze della nostra cucina, ed è inoltre divenuta dallo scorso 6 marzo, una “Specialità tradizionale garantita” (STG), marchio europeo che si applica proprio ai piatti tradizionali e che tutela il Made in Italy.
    Questo piatto sembra derivare dalla gricia, ossia un condimento per la pasta, che da molti viene anche definito amatriciana bianca, che include pepe, pecorino e guanciale.
    La ricetta tradizionale, secondo le disposizioni del “disciplinare di produzione della specialità tradizionale garantita” richiede l’utilizzo di Guanciale tipico di Amatrice in percentuale sul totale dal 18 al 30%, olio, rigorosamente extravergine di oliva, passata di pomodoro oppure pomodori pelati (“dal 69 all’81%” sul totale).
    Inoltre, si consiglia l’utilizzo di pecorino tipo Amatriciano oppure Pecorino Romano DOP, mentre si vietano in maniera assoluta cipolla, pancetta e aglio.
    La ricetta che vi proponiamo segue i canoni della pasta all’amatriciana tradizionale, ma vedremo che in lazio e in altre parti d’Italia vengono utilizzate spesso delle varianti.

    Ingredienti della pasta all’amatriciana

    Dosi per: 5 o 6 persone

    • 500 grammi di spaghetti o bucatini
    • 125 grammi di guanciale
    • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
    • 400 grammi di passata o di pomodori pelati
    • 100 grammi di pecorino

    Difficoltà: facile
    Tempo di preparazione: 30 minuti
    Costo: basso
     

    Preparazione della pasta all’amatriciana:

    Pasta allamatriciana

    1. Tagliare a striscioline il guanciale e assicurarsi di rimuovere la cotica, poi metterlo a rosolare in padella o pentola con un filo di olio extravergine d’oliva, mantenere a fuoco basso e poi ultimare la cottura sfumando con del vino bianco, preferibilmente secco.
    2. Mettere da parte il guanciale una volta che ha assunto il tipico colore dorato. Quindi utilizzare la stessa padella per versarvi la passata di pomodoro o in alternativa i pomodori pelati, dosare di sale, pepe e volendo si può aggiungere del peperoncino. Prima di aver ultimato la cottura del sugo, a circa 5 – 10 minuti dal termine, si può unire nuovamente il guanciale. La pasta da utilizzare, tradizionalmente, è quella lunga quindi spaghetti o bucatini, tuttavia si può anche utilizzare la pasta corta.

    Tra le varianti più comuni nella cucina romana alcune prevedono l’utilizzo della cipolla e altre ancora anche quello dell’aglio, che viene soffritto prima che venga aggiunto il guanciale.

    Fra i sostenitori dell’utilizzo dell’aglio anche Carlo Cracco, che fu al centro di un enorme dibattito nel 2015 dopo la sua ricetta. Mentre tra i sostenitori della ricetta tradizionale, che non prevede l’uso né della cipolla né dell’aglio c’è Anna Gosetti autrice de “Le ricette regionali italiane”.

    Nella ricetta della Gosetti però si propone un’amatriciana bianca, priva cioè di pomodoro. Inoltre, mentre nella tradizione di Amatrice si preferiscono gli spaghetti, i romani preferiscono i bucatini e a volte vengono anche utilizzati i rigatoni.
    Per quanto riguarda la diatriba tra l’utilizzo del guanciale e quello della pancetta, vi ricordiamo che la tradizione vuole che sia utilizzato sempre e solo il guanciale, infatti è proprio il suo uso, dovuto ad una maggiore percentuale di grasso a determinare il gusto caratteristico del piatto.
     
     

    <<<Ricetta Plumcake>>>

     
     

    Ricetta Plumcake

  • Ricetta Pan di Spagna

    Ricetta Pan di Spagna

    Il Pan di Spagna è una delle preparazioni più utili da imparare se si vogliono realizzare dolci degni dei migliori pasticceri!
    Il Pan di Spagna è infatti un elemento fondamentale di moltissime delle torte più buone e famose. È ottimo per qualsiasi tipo di farcitura.
    Ha la consistenza adatta ad assumere anche le forme più strane: per questo è molto utilizzato anche nella pasticceria artistica.
    Può essere realizzato con moltissime varianti, ad esempio al cioccolato, ed attraverso diversi procedimenti.

    Ricetta Pan di Spagna: Ingredienti

    • 5 uova a temperatura ambiente
    • 159 gr di zucchero
    • 75 gr di fecola di patate
    • 75 gr di farina 00
    • 1 baccello di vaniglia
    • 1 pizzico di sale

    Dosi per: 4 persone
    Costo: Basso
    Difficoltà: Media
    Preparazione:

    Per raggiungere un ottimo risultato, si possono utilizzare una planetaria o uno sbattitore elettrico per amalgamare al meglio gli ingredienti.

    planetaria pan di spagna
    Consigli all’acquisto: Planetaria Kenwood

    Per prima cosa bisogna separare, con un coltellino dalla punta fine, i semini dal baccello di vaniglia. Si procede quindi a rompendo le uova in un recipiente abbastanza grande, unendo i semini di vaniglia ed iniziando a mescolare il tutto. A poco a poco, unite lo zucchero ed il pizzico di sale.
    Quando tutto lo zucchero sarà assorbito dall’impasto e questo diventerà chiaro e spumoso, iniziate ad aggiungere lentamente la farina e la fecola. La farina e la fecola di patate dovranno essere ben setacciare prima di essere aggiunte al composto. Dopo averle versate, iniziate a mescolare tutto l’impasto dal basso verso l’alto, preferibilmente con un cucchiaio di legno.
    Poiché si tratta di un composto delicato, che deve mantenere il suo volume senza essere “smontato”, l’aggiunta ed il mescolamento della farina e della fecola deve essere fatto con movimenti lenti e delicati. Quando sia la farina che la fecola saranno state assorbire dall’impasto, imburrate ed infarinate uno stampo del diametro di circa 20 cm e versate il composto all’interno.
    Per distribuire l’impasto su tutta la superficie dello stampo, non sbattete o agitate lo stampo sul piano d’appoggio, ma ricorrere al cucchiaio di legno, per aiutarvi nell’operazione: sempre per la delicatezza del comporto, che non deve essere sottoposto ad inutili sollecitazioni.
    Ponete quindi lo stampo nel ripiano più basso del forno e cuocete il Pan di Spagna ad una temperatura di 160 gradi per 50 minuti, selezionando la modalità statica di riscaldamento. Evitate assolutamente di aprire e chiudere lo sportello del forno per i 50 minuti necessari alla cottura.
    Trascorso il tempo indicato, inserite uno stecchino di legno al centro del Pan di Spagna e se questo quando verrà fuori sarà completamente pulito, la vostra creazione è cotta perfettamente! Lasciatela quindi raffreddare per bene, prima di toglierla dallo stampo e servirla.
    Il Pan di Spagna può essere conservato per qualche giorno a temperatura ambiente, avvolto nella pellicola, oppure può essere congelato per un mese al massimo.
     

    <<<Ricetta Plumcake>>>

     
    Ricetta Plumcake

  • Ricetta Plumcake

    Ricetta Plumcake

    Il plumcake è senza dubbio uno dei protagonisti più golosi della prima colazione e merenda per i piccoli ma anche per i grandi.
    È un dolce di origine inglese, facile da realizzare, a base di yogurt, zucchero, uova e farina.
    Caratteristica particolare del plumcake è la sua consistenza molto simile al pan di Spagna, soffice e umida, profumata e senza grassi.
    La cottura del plumcake avviene in uno stampo lungo il doppio della larghezza, chiamato stampo a casetta e servito a fette.
    Il suo impasto può essere fatto con lo yogurt,  con il cioccolato o nutella, aromatizzato con vaniglia o aggiunta di gocce di cioccolato.

    In questo articolo vediamo gli ingredienti e la fase di preparazione del plumcake tradizionale allo yogurt.

    Ingredienti:
    • Uova 3 grandi
    • Zucchero semolato o setacciato 160 grammi.
    • Yogurt (classico, o dal gusto che si preferisce),200 grammi.
    • Sale 1 pizzico.
    • Limone non trattato 1 (da cui ricavare la scorza grattugiata).
    • Farina tipo “00” 200 grammi.
    • Lievito per dolci 1 bustina.
    • Olio di semi di girasole 100 ml.
    • Bustina di vaniglia 1Difficoltà:Bassa.
    Preparazione:15 minuti.
    Dosi: 7 persone.
    Costo:Basso.
    Preparazione:
    Plumcake
    1- In una ciotola mettete le uova e lo zucchero e montate con la frusta elettrica fino ad ottenere il composto spumoso.
    2- Sempre continuando a montare aggiungere lo yogurt a temperatura ambiente.
    3- Aggiungere un pizzico di sale e la scorza di limone grattugiata per aromatizzare il tutto.
    4- Successivamente unire la bustina di vaniglia e con il cucchiaio aggiungere la farina setacciata.
    5- A questo punto unire al composto il lievito.
    6- Infine mettere l’olio a filo.
    7- Prendere l’apposito stampo del plumcake precedentemente imburrato e infarinato e versare il composto nel suo interno.
    8- Infornare per 39-35 minuti a 160°,posizionare lo stampo nella griglia centrale del forno.
    9- Una volta pronto, lasciate raffreddare nella forma.
    Quando si è raffreddato capovolgerlo in un patto da portata, spolverare con lo zucchero a velo e dopo averlo tagliato a fettine è pronto per essere servito.Consigli per la preparazione e conservazione.
    La ricetta tradizionale del plumcake richiede il burro, questa versione con l’olio è una variante più leggera anche per l’uso dello yogurt.
    Per ottenere un plumcake allo yogurt in modo perfetto, con la cupola alta e morbida è importante ricordare di usare lo yogurt a temperatura ambiente, perché lo yogurt freddo fa sgonfiare l’impasto.
    Inoltre ricordare di aprire il forno solo quando il plumcake è cotto per evitare che si abbassa.
    Il plumcake allo yogurt può essere conservato per una settimana a temperatura ambiente sotto un coperchio in vetro, o sigillato con una pellicola.
    Per una conservazione più lunga si può anche congelare per circa quattro settimane.

     
    Ricetta Fette Biscottate

  • Decreto liquidità: Modulo richiesta agevolazione soggetto beneficiario finale

    Decreto liquidità: Modulo richiesta agevolazione soggetto beneficiario finale

    Il Coronavirus ha cambiato radicalmente la vita delle persone, compromettendo la salute di molte persone e anche la situazione economica del paese.
    Molte attività sono state costrette a chiudere e per questo motivo le risorse finanziare di molte famiglie iniziano sempre più a scarseggiare. Per questo motivo il Governo ha dovuto trovare una soluzione che permettesse di risollevare in parte la situazione in cui trovano, professionisti, lavoratori autonomi, artigiani e moltissime imprese.
    In particolare è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto liquidità, che prevede delle misure immediatamente attuative rivolte proprio alle categorie prima elencate. Nel successivo paragrafo evidenzieremo nel dettaglio quali sono le somme che questo Decreto permette di erogare a imprese e professionisti.

    – Cos’è il Decreto liquidità

    Grazie a questo decreto soprattutto i professionisti e le piccole e medie imprese possono ottenere prestiti fino a 25 mila euro. Tuttavia sono previste anche altre opzioni, in particolare le imprese possono richiedere prestiti fino ad 800 mila euro (o in alternativa fino al 25% del loro fatturato dell’anno precedente), e saranno garantire fino al 90% dal Fondo centrale di garanzia delle piccole e medie imprese.
    Per accelerare i tempi di attuazione, prima dell’approvazione del decreto legge, era già stata inviata una notifica alla Commissione europea, che richiedeva l’autorizzazione per adottare le nuove norme per aiutare gli Stati. Un’obiettivo fondamentale che si vuole raggiungere, è quello di rendere disponibili e attivi in tempi molto brevi, i moduli necessari per richiedere le somme previste dal Decreto Liquidità.
    Per questo motivo il Mediocredito Centrale sta lavorando intensamente con i principali istituti di credito e con l’associazione bancaria italiana al fine di migliorare anche i sistemi informatici per la richiesta di garanzia.
    Attualmente basta accedere sul sito online di fondigaranzia.it per compilare il modulo necessario per richiedere la garanzia fino a 25 mila euro.
    modulo fondo di garanzia
    Il soggetto beneficiario non dovrà fare altro che compilare il modulo. La compilazione è molto semplice, basta infatti inserire i propri dati personali, il numero della partita Iva, accettare le condizioni previste, inserire la data e firmare.
    Una volta fatto questo basterà semplicemente inviare una email alla banca o ad altri istituti di garanzia al quale ci si vuole rivolgere per la richiesta del finanziamento.
    Inoltre si continua a lavorare senza sosta per velocizzare la fase istruttoria.
    L’obiettivo che si vuole raggiungere è quello di rendere più breve i tempi di attesa che intercorrono dal momento in cui si richiede il finanziamento al momento in cui le somme vengo accreditate sul proprio conto concorrente
    In questa situazione molto complicata si intravede quindi uno spiraglio di luce, una soluzione che seppur temporanea permette di dare respiro a molti lavoratori e alle piccole e medie imprese. Infatti attraverso questi fondi, che sono garantiti fino al 90% potranno avere le risorse necessarie per far ripartire le proprie attività.
    Non è sicuramente una soluzione permanente, tuttavia con il sostegno del Governo, si potrà dare un’aiuto concreto a tutte le persone che ne hanno bisogno, così da potersi rialzare e tornare alla tanto amata normalità.

    Clicca qui per scaricare il modulo

  • Ricetta Fette Biscottate

    Ricetta Fette Biscottate

    Le fette biscottate sono delle fragranti porzioni di pan brioche tostato, sempre croccanti e pronte ad essere consumate. Contenendo una percentuale di zucchero o miele, si accompagnano gustosamente a confetture o creme spalmabili per una colazione sana e genuina.
    La ricetta per la preparazione casalinga delle fette biscottate è semplice: è sufficiente disporre di un classico stampo da plumcake, degli ingredienti elencati di seguito e di un forno statico.
    Il risultato sarà davvero sorprendente, e le fette ottenute si potranno conservare per più di una settimana, se riposte in contenitore ermetico.

    Ingredienti per circa 15 fette biscottate:


    – 250g farina 00 o integrale
    – 40g di zucchero
    – 1 cucchiaio di miele
    – 3g lievito di birra essiccato
    – 120g di burro
    – 100ml di latte
    – Una scorza di limone grattugiata
    – 50ml acqua tiepida
    – 1 uovoI costi per questa ricetta sono molto contenuti, e il tempo di preparazione complessivo è di circa 2 ore e un quarto.
    Procedimento
    Fette Biscottate
    – Inizialmente setacciare la farina in un contenitore capiente.
    – In un’altra ciotola, far sciogliere il lievito di birra con l’acqua tiepida.
    – Unire il lievito alla farina e allo zucchero.
    – Sbattere con la frusta manuale l’uovo, e aggiungerlo agli altri ingredienti.
    – Fare sciogliere il burro in un tegame, facendolo raffreddare prima di unirlo all’impasto.
    – Unire all’impasto il miele, il latte intiepidito e la scorza di limone.
    – Impastare vigorosamente per una decina di minuti.
    – Avvolgere l’impasto ottenuto in della pellicola trasparente, e lasciarlo riposare per 40 minuti all’interno del forno spento.
    – Durante l’attesa, preparare lo stampo del plumcake foderandolo con carta da forno; trascorsi i 40 minuti, versarvi il composto.
    – Lasciarlo lievitare, sempre chiuso nel forno spento, per altri 30 minuti.
    – Una volta passati i 30 minuti, estrarre lo stampo dal forno e impostarlo statico a 180°.
    – Una volta che il forno sarà caldo, infornare lo stampo e lasciar cuocere per 45 minuti.
    – Una volta trascorso il tempo necessario, estrarre il pan-brioche così ottenuto, lasciarlo raffreddare e tagliarlo a fette.
    – Fare biscottare le fette ottenute, infornandole per altri 15 minuti a 180° su di una teglia, girandole a metà cottura.
    – Una volta dorate, sfornare e lasciarle raffreddare su di una gratella.

    Le fette biscottate fatte in casa sono ora pronte per essere gustate.

    Varianti

    A seconda del tipo di utilizzo delle fette biscottate si possono modificare le quantità di zucchero e miele, per renderle più adatte anche a all’accostamento con cibi salati, come ad esempio il formaggio spalmabile.
    Se, invece, si vuole un effetto più rustico è possibile utilizzare altri tipi di farina, come quella di frumento o di cereali.
    È possibile, infine, ottenere anche una versione della ricetta delle fette biscottate vegetariana sostituendo il latte di mucca con quello di soia ed il burro con l’olio. Il risultato sarà molto più croccante, ma comunque delizioso.Consigli
    E’ importante setacciare la farina all’inizio del procedimento in modo da incorporare maggiore aria e permettere una lievitazione più soffice.
    Per avere delle fette biscottate dal bordo ben dorato è possibile imburrare la carta da forno all’interno dello stampo da plumcake.
    Inoltre è importante lasciar ben raffreddare il pan brioche prima di tagliare le fette, in modo che si compatti e si riescano quindi ad ottenere delle fette tutte uguali, anche belle da vedere.

     
    Torta carote e yogurt

  • Ricetta Biscotti della Nonna

    Ricetta Biscotti della Nonna

    I biscotti della nonna sono l’alimento perfetto per iniziare la giornata con la giusta dose di dolcezza. Sono biscotti leggeri, croccanti e friabili, perfetti per essere mangiati con il latte, il the o il caffè. Il loro apporto calorico è adatto a chi voglia iniziare la giornata con la dose di energia necessaria ad affrontare le sfide di ogni giorno!
    Ingredienti
    (per la preparazione di circa 20 biscotti)
    • Farina 00 550 gr
    • Olio di semi di girasole 150 gr
    • Uova nr 3
    • Baccello di vaniglia ½
    • Zucchero di canna 180 gr
    • Latte intero 120 gr
    • Ammoniaca per dolci 10 gr
    • Un pizzico di sale
    Il costo totale per l’acquisto degli ingredienti necessari è basso;
    La difficoltà di preparazione può considerarsi media.

    Si tratta di una ricetta ottima per le diete vegetariane e per quelle a basso contenuto di nichel

    Biscotti della Nonna
    Procedimento
    La prima azione da compiere per la preparazione dei Biscotti della Nonna è tagliare a metà il baccello di vaniglia ed estrarre i semini utilizzando un bisturi oppure un coltellino dalla punta fine.
    Successivamente bisogna sciogliere l’ammoniaca per dolci nel latte ed unire, la soluzione ottenuta, alle uova intere in una scodella capiente. La mescolazione degli ingredienti può essere svolta alternativamente con un cucchiaio di legno, con le frustine elettriche, con la planetaria o con l’impastatrice per dolci.
    Aggiungete lo zucchero di canna, separando la quantità totale in tre porzioni di eguale portata.
    Non appena l’impasto acquisisce una consistenza spumosa ed omogenea, unite l’olio lentamente, a filo. Infine bisogna aggiungere i semini estratti dal baccello di vaniglia e la farina, setacciandola se non era stata precedentemente raffinata.
    Quando tutti gli ingredienti sono perfettamente mescolati, non sono più visibili i granelli di farina nè quelli di zucchero e l’impasto risulta morbido ma consentente, occorre trasferirlo in una sac-à-poche con bocchetta a stella da 15 mm.
    Preparate una leccarda con la carta da forno adagiata in superficie sopra un leggero strato di burro, in modo che resti ben ancorata. Sistemata la leccarda, iniziate a formare i biscotti con la sac-à-poche, spremendo l’impasto e trascinando in senso orizzontale per circa 10 cm.
    Mettete la leccarda in forno, nel ripiano medio e cuocete a 180º per 25 minuti in modalità statica. Trascorso il tempo necessario, tirate fuori i biscotti dal forno e lasciateli intiepidire nella leccarda. Serviteli e gustatene la bontà!Consigli
    Se lo desiderate, potete spolverare dello zucchero sui biscotti prima della cottura per renderli ancora più appetitosi.
    Il gusto dei Biscotti della Nonna può essere arricchito dal succo e dalla scorsa di limone, mescolata nell’impasto.
    Oltre che perfetti per la colazione, possono essere un elemento di spicco dei buffet di dolci, soprattutto se farciti con cioccolato!

     
     

    <<<Ricetta di Pasqua: L’aceddu cu l’ovu>>>

     
     
    ricette catanesi di pasqua

  • Le 5 cose da fare a casa per Pasquetta

    Le 5 cose da fare a casa per Pasquetta

    Pasquetta sta arrivando, e se l’anno scorso stavamo organizzando una gita fuori porta o una classica grigliata con gli amici, quest’anno è tutto un pò diverso a causa del difficile periodo che stiamo vivendo.
    Il Coronavirus, infatti, ci ha costretti a stare in casa e a eliminare ogni occasione di socialità anche con quei parenti che non vivono sotto il nostro stesso tetto. Ma non poter uscire di casa non vuol dire non potersi divertire lo stesso.
    Vediamo allora qualche idea per passare una Pasquetta diversa dal solito ma senza rinunciare al divertimento!

    Pasquetta: Giochi in casa

    Pasquetta Giochi in casa

    Non importa se siete grandi o piccini, Pasquetta è solitamente un giorno dedicato al divertimento e ai giochi. E quindi perchè non approfittarne anche quest’anno in cui siamo a casa? Basterà tirar fuori i giochi di società per iniziare a spassarsela con chi è con noi! E quindi possiamo dar vita a tornei con tutti i giochi di società che possediamo, oppure sfide di carte o di acume.
    Possiamo anche inventare giochi da fare in più persone contemporaneamente, riadattando per l’occasione quelli che facevamo da piccoli, come per esempio il classico Cose-Nomi-Città. E se vogliamo includere anche gli amici vicini e lontani grazie alla tecnologia di cui sono invase le nostre case è possibile farlo. Basterà lanciare una video chiamata per allargare il gioco anche a partecipanti che non sono in casa con noi, per aumentare il divertimento e passare dei momenti allegri e spensierati.

    Pasquetta: Grigliata a casa

    Pasquetta grigliata a casa

    Se avete un balcone o un giardino nulla vieta che voi possiate organizzare la classica grigliata di Pasquetta. Basterà procurarsi tutto il necessario per una grigliata sana e in compagnia della vostra famiglia. Hamburger, costine, spiedini, salamelle, verdure, c’è l’imbarazzo della scelta ed ognuno può adattarla alle proprie esigenze. Anche per questa proposta è possibile collegarsi tramite internet con persone che non vivono con noi, per poter passare una giornata in allegria, tra cibo e buona compagnia, e sarà proprio come se fossero insieme a voi!

    Pasquetta: Giornata cinema

    Pasquetta Giornata cinema

    Per gli appassionati del genere, o per chi vuole semplicemente fare qualcosa di più tranquillo, è possibile organizzare una giornata cinema. Con i servizi di streaming attualmente disponibili o anche solo con la normale TV c’è l’imbarazzo della scelta per che titolo vedere. Che siano film o serie TV c’è tutto il materiale per poter passare una giornata rilassante e tranquilla anche a casa. E se vogliamo condividere con gli amici basterà scegliere lo stesso titolo per poi discuterne e commentare insieme in videochiamata per rendere social anche questo momento!

    Pasquetta: Tour virtuali

    Pasquetta Tour virtuali

    Ormai in questo ultimo mese sono molti i musei o i siti di interesse che hanno messo a disposizione degli utenti tour virtuali. Possiamo quindi visitare mostre o luoghi lontani stando comodamente seduti sul nostro divano! Abbiamo a disposizione molti siti di interesse e molti musei tra cui scegliere, per cui troverai certamente qualcosa di tuo gradimento e che ti appassioni. E non c’è nemmeno la scusa del viaggio troppo lungo, del tempo sempre poco a disposizione, della compagnia che non ne vuole sapere. Quest’anno è tutto a portata di click comodamente da casa!

    Pasquetta: Attività fisica

    Pasquetta Attività fisica

    Anche se non è possibile uscire di casa in questo periodo è possibile praticare dell’attività fisica anche da casa nostra. Basterà cercare un tutorial su internet e seguirlo oppure mettersi d’accordo con gli amici per una sessione di sport in compagnia!
  • Ricetta di Pasqua: L’aceddu cu l’ovu

    Ricetta di Pasqua: L’aceddu cu l’ovu

    Uno dei dolci pasquali tipici siciliani più antichi e diffusi è l’aceddu cu l’ovu, che tradotto significa “uccello con l’uovo”. Si tratta di un particolare biscotto che viene preparato in tutte le zone dell’isola e molto apprezzato dai bambini per il suo aspetto colorato e sfizioso. Potrai cimentarti in questa ricetta molto particolare che aggiungerà un tocco di allegria al tuo pranzo pasquale.
    Questo dolce, che viene portato in tavola quale alternativa alla classica colomba, viene preparato in casa sin dall’antichità e oggi anche presso le panetterie. La ricetta si tramanda da generazione ed è piuttosto semplice da realizzare, anche perché richiede pochi e semplici ingredienti di facile reperibilità.
    Ecco come preparare l’aceddu cu l’ovu, dolce che in Sicilia diventa anche un regalo pasquale sempre gradito e che un tempo le ragazze preparavano per i fidanzati quale dimostrazione d’amore.

    Significato l’aceddu cu l’ovu

    L’aceddu cu l’ovu assume svariate denominazioni in base alla zona in cui viene preparato e anche per l’aspetto che non sempre riprende quello della colomba. Nell’area del trapanese, ad esempio, si chiama campanaru proprio per via della forma a campana. In alcuni casi palummedda, ovvero colombina, e anche panareddu, cioè paniere. A Catania l’aceddu cu l’ovu si chiama più precisamente cuddura cu l’ova, in quanto il dolce presenta una forma circolare, con pasta intrecciata, al centro del quale viene posizionato l’uovo.

    Ecco quali sono gli ingredienti che dovrai procurarti per preparare l’aceddu cu l’ovu:

    • 500 gr di farina tipo 00
    • 150 gr di zucchero
    • 150 gr di burro
    • 6 uova
    • 100 ml di latte
    • 1 bustina di lievito per dolci
    • 1 bacca di vaniglia
    • scorza di arancia
    • codette di zucchero colorate

    Difficoltà: bassa
    Preparazione: 30 minuti per la preparazione e 20 circa minuti per la cottura
    Dosi per: 4 persone
    Costo: basso

    Aceddu cu l’ovu: procedimento

    laceddu cu lovu
    Prendi la farina e versala a fontana sulla spianatoia. Unisci il burro già ammorbidito e inizia a lavorare pazientemente il composto fino ad amalgamare per bene tutti gli ingredienti. Aggiungi l’uovo e proseguire ad impastare.
    A questo punto aggiungi lo zucchero, il lievito, la scorza dell’arancia grattugiata e i semi della bacca di vaniglia. Unisci il latte e continua ad impastare fino a quando il composto non sarà morbido, omogeneo e privo di grumi. Avvolgi il panetto di pasta frolla nella pellicola trasparente e riponilo in frigorifero a riposare per circa 30 minuti. Intanto cuoci le 4 uova in un pentolino fino a farle diventare sode. Basteranno da 5 a 8 minuti.
    Stendi la pasta aiutandoti con un mattarello. La pasta dovrà avere uno spessore di circa un centimetro e mezzo. A questo punto dovrai ritagliare dei biscotti a forma di colomba, di cestini o campana. In alternativa potrai anche usare delle formine a cuore. Potrai ricreare queste sagomature aiutandoti con dei cartoncini o la carta forno.
    Realizza 4 biscotti e poni al centro di ognuno l’uovo. Con la pasta rimasta in eccesso crea dei cordoncini per ricreare delle croci che serviranno a fissare l’uovo al centro di ogni biscotto. Utilizza l’ultimo uovo rimasto per spennellare la superficie di ogni biscotto.
    Guarnisci con le codette di zucchero colorate ogni biscotto e aiutandoti con uno stuzzicadenti pratica dei forellini per realizzare i particolari del soggetto prescelto, come i solchi del cesto, il piumaggio dell’ala, l’occhio della colomba ecc.
    Cuoci i biscotti in forno preriscaldato a 180° scegliendo la modalità statica per 20 minuti circa. Una volta cotti, lascia raffreddare i biscotti e servili in tavola quale dolce di fine pasto.
     

    <<<Le 5 ricette catanesi di Pasqua>>>

     
    Catania per Pasqua

  • Ricetta Cheesecake al limone

    Ricetta Cheesecake al limone

    In questo articolo ti parlerò di un fantastico e gustoso cheesecake al limone, ottimo per dolce che piace a tutti dove potrai prepararlo comodamente in casa con semplici ingredienti e facilissima da fare… Sto parlando della “CHEESECAKE AL LIMONE”
    Un dolce dal gusto particolare e con l’assenza di limone. Qui di seguito vedrai la preparazione dettagliata

    Ingredienti Cheesecake al limone: (dose per 10 persone)

    Preparazione: 40 minuti
    Difficoltà: Media

    • 170 gr di biscotti digestive
    • 90 gr di burro
    • PER IL RIPIENO:
    • 450 gr di ricotta
    • 200 gr di formaggio morbido da sparmare
    • 140 gr di zucchero a velo
    • 80 gr di succo di limone
    • 1 scorza di limone
    • 90 gr di panna fresca
    • 90 gr di colla di pesce

     
    PER LA GLASSA:

    • 90 gr di succo di limone
    • 40 gr di amido di mais
    • 80 gr di zucchero a velo
    • 190 gr di acqua
    • 3 gocce di colorante giallo

     
    PROCEDIMENTO:
    Cheesecake al limone copia
    Prepara la base del cheesecake e inizia frullando i biscotti e mettili in una scodella e mettici il burro fuso. Gira il tutto con un cucchiaio, adesso metti della carta da forno in una tortiera piccolina massimo 24 cm e versaci i biscotti che hai frullato schiacciandoli da rendere la base bella piatta e metti in frigo per mezz’ora
    Intanto inizia a preparare la crema, metti la colla di pesce a bagno in acqua fredda per 10 minuti e in una scodella metti la ricotta setacciata con il formaggio spalmabile e gira il tutto magari meglio con una frusta così da non creare grumi e far si che venga un composto bello liscio
    Metti la scorza del limone grattugiata e 90 gr del succo che aggiungerai filtrato, gira ancora tutto e mettici o zucchero a velo sempre girando. Metti la panna in un pentolino e quando sarà calda spegni e aggiungi la colla di pesce strizzata. Continua a girare fino a quando essa si scioglie
    Una volta che la panna si sarà raffreddata un po’ mettetela un po’ per volta piano piano dove avrai lavorato il formaggio precedentemente, gira bene il tutto. Tira la base fuori dal frigo e versa il composto sopra dopo rimettila in frigo ancora per 2 ore, dopo che avrai la crema solidificata non resta che metterci la glassa e per prepararla fai così: In un pentolino mettici lo zucchero a velo con l’amido di mais e mettici 90 gr di succo limone anche 190 gr di acqua gira velocemente e metti la glassa a scaldare per 5 minuti e noterai che si addensa
    Adesso potrai mettere qualche gocce di colorante giallo e gira. A questo punto lascia raffreddare un po’ sempre girando il composto. Adesso potrai versare la glassa sulla cheesecake
    Adesso mettila ancora in frigo per 4 ore. Trascorso il tempo la torta che sarà diventata solida é pronta da mangiare!!
    Consumala fresca e massimo entro 3 giorni. Una cheesecake facile da preparare e molto genuina oltre che essere anche salutare poi con l’aggiunta del limone diventa ancora più saporita
    Un’ottimo dolce che sicuramente devi provare… Molto usato nei ristoranti e facilissima anche da preparare in casa con ingredienti molto facili e soprattutto economici. Il gusto che ti lascerà in bocca sarà eccezionale
    Un dolce molto usato sia in primavera che in estate, con le belle stagioni che arrivano si ha voglia di qualcosa di rinfrescante e questo é proprio quello giusto per soddisfare il tuo palato dall’inizio del caldo…
    Questo é un dolce adatto proprio a tutti senza preoccuparsi della dieta perché é molto leggero e del tutto naturale con ingredienti light. Il formaggio é ricco di proteine e il limone invece molto usato perché dissetante. I biscotti digestive invece sono ricchi di fibre!!
    Un dessert che và bene dopo pranzo o dopo cena come preferisci

     

    <<<<Ricetta Torta carote e yogurt>>>>

     
     
    Torta carote e yogurt

  • Catania i pacchi della solidarietà: Pane, biscotti, pasta e verdura

    Catania i pacchi della solidarietà: Pane, biscotti, pasta e verdura

    In piena emergenza Coronavirus, diverse città stanno mostrando il loro lato migliore e hanno dato vita ad una vera e propria gara di solidarietà. Tra queste, Catania ha scelto un metodo originale, con numerosi prodotti di prima necessità appesi in strada.

    Come è nata l’iniziativa Catania aiuta Catania

    Catania aiuta Catania è una campagna di solidarietà lanciata dal sindaco della città etnea Salvo Pogliese e in collaborazione del Banco Alimentare. Quest’ultimo si è attivato insieme a diversi consiglieri comunali, assessori e al direttore della Protezione Civile per la consegna di pacchi solidali.
    pacchi della solidarietà 1
    Diverse associazioni di volontariato si sono poi aggiunte ad un’iniziativa ad ampio respiro, tra le quali anche la Croce Rossa Italiana la Comunità di Sant’Egidio e la Caritas Diocesana. L’obiettivo di Pogliese e di coloro che hanno scelto di collaborare è quello di venire incontro ai cittadini e alle famiglie indigenti, con diversi prodotti essenziali appesi in strada o consegnati a domicilio.

    Quali prodotti vengono consegnati nei pacchi della solidarietà

    I pacchi della solidarietà di Catania comprendono una lunga serie di alimenti fondamentali per ogni nucleo familiare. Dal pane ai biscotti, dalla pasta alla verdura, passando per i cibi forniti, chi dimostra di non percepire alcun reddito o ammortizzatore sociale superiore ai 600 euro al mese può accedere ad una misura di assoluto rilievo. Il pacco spesa è così messo a disposizione di una vasta cerchia di cittadini e intende aiutarli ad affrontare al meglio l’emergenza Coronavirus.

    Pacchi della solidarietà: Chi può accedere?

    La consegna di pacchi spesa contenenti generi alimentari di prima necessità viene effettuata a favore dei Cittadini residenti nel Comune di Catania in possesso dei seguenti requisiti:
    • percettori di qualunque tipo di reddito inferiore a €. 600,00 mensili;
    • percettori di Ammortizzatori Sociali, quali NASPI, ASDI E DIS-COLL inferiore a 600 euro mensili;
    • percettori di Cassa Integrazione in deroga, inferiore a 600 euro mensili;
    • percettori di RDC inferiore a 600 euro mensili;

    La domanda/dichiarazione, pena la decadenza, deve essere redatta su apposito modello on line, qui sotto allegato, e presentato al seguente indirizzo: paccospesa@comune.catania.it corredata di valido documento di riconoscimento;
    Si fa presente che le domande possono essere accolte fino ad esaurimento scorte.
    Leggi e/o scarica gli allegati

  • L’Italia può uscire dall’euro: Lo dice il premio Nobel per l’economia

    L’Italia può uscire dall’euro: Lo dice il premio Nobel per l’economia

    Secondo Joseph Eugene Stiglitz l’Italia è pronta e può uscire dall’Euro. Stiglitz è un celebre economista nonché il vincitore del premio Nobel per l’economia nel 2013.

    Secondo Stiglitz l’eurozona necessita di un immediato cambio di rotta, di una riforma radicale che possa aiutare concretamente gli stati tra i quali l’Italia che si trovano in una posizione difficile e complicata.
    Ebbene, in considerazione del fatto che tale riforma non verrà mai attuata l’economista consiglia all’Italia di uscire dall’eurozona. Secondo Stiglitz la principale ragione per la quale tale riforma non è stata attuata e mai verrà attuata è da ricondursi all’atteggiamento disfattista della Germania. Per questa ragione il premio Nobel consiglia all’Italia l’immediata uscita dall’eurozona. Stiglitz considera l’uscita dall’Euro, una mossa azzardata ma che nel lungo periodo potrebbe portare numerosi benefici e vantaggi.
    Recenti commenti di Stiglitz evidenziano la necessità di un cambiamento di mentalità dell’Unione Europea. Recenti interventi dell’economista sottolineano la necessità di una riforma sempre più necessaria. L’economista mostra tutte le sue perplessità sulla politica adottata finora da Bruxelles che anziché promuovere un cambiamento radicale ha adottato forti e pesanti restrizioni su debiti e deficit. Queste restrizioni e questi limiti secondo Stiglit hanno rappresentato ulteriori ostacoli alla ripresa economica.

    L’economista ritiene la Germania la principale colpevole e responsabile della situazione di stallo nella quale si trova attualmente l’Unione Europea.

    Joseph Eugene Stiglitz premio nobel

    Ebbene, in numerosi interventi Stiglitz ha ribadito che il problema è colpa della Germania e della sua riluttanza ad accettare dei cambiamenti che ormai sono necessari e indispensabili.
    L’euro-arrabbiato Joseph Stiglitz già nel 2019 aveva più volte sostenuto ed in particolare nei convegni tenuti a Bologna la proposta di uscita dell’Italia dall’euro.
    Secondo l’economista sopravvivere in queste condizioni all’interno dell’Unione Europea, senza che la Germania cambi il proprio atteggiamento verso le riforme progressiste, per l’Italia è praticamente impossibile. L’economista sostiene infatti che l’austerity sia la strada sbagliata da seguire in questo momento di grande crisi e difficoltà economica per molti paesi europei.
    Recentemente l’economista ha rilanciato le sue tesi in un noto articolo dal titolo: si può salvare l’euro nel quale attacca duramente la moneta unica.
    Secondo Joseph Stiglitz l’Italia si è trovata in seria difficoltà dopo la scelta di introdurre l’euro.
    Ebbene, secondo una sua celebre tesi se un paese va male, la colpa è del paese, ma se molteplici paesi hanno difficoltà la colpa è del sistema. Secondo l’economista l’euro è un sistema destinato a fallire, pertanto auspica che l’Italia possa uscire dall’euro il prima possibile.
    italia russia e cina
  • Ricetta Torta carote e yogurt

    Ricetta Torta carote e yogurt

    La ricetta torta carote e yogurt: per un buongiorno gustosissimo

    La torta alle carote e yogurt è sicuramente uno di quei dolci più adatti ad una colazione gustosissima ed un buongiorno diverso dagli altri.
    Questa ricetta, oltre ad essere molto semplice, inonderà la vostra cucina con un profumo dolce e accogliente, ideale per il risveglio.
    Con pochi e sani ingredienti potrete accontentare tutta la famiglia, dai più grandi ai più piccini, senza dimenticare i vicini!
    La torta carote e yogurt è un dolce semplice ma allo tempo stesso genuino, nutriente e soprattutto molto soffice. Oltre ad essere indicata per colazione, questa torta è l’ideale anche a merenda, magari durante le giornate un pò fredde e grigie, avvolti in una coperta. Diventa ancora più gustosa se si accompagna ad una bevanda calda come una tisana, un tè o un pò di latte.
    Perché fermarsi solo alla colazione o alla merenda? Una fetta di torta carota e yogurt si può portare anche a lavoro o a scuola per la ricreazione dei bambini.
    La semplicità di questa ricetta torta carote e yogurt è stupefacente, è sufficiente un semplice cucchiaio o forchetta per mescolare tutti gli ingredienti. La consistenza di questo dolce si rivela soffice, con una umidità ideale per il palato. Inoltre, se si ha un pò più di tempo a disposizione, si può arricchire con della glassa al cioccolato, ma anche una spolverata di zucchero a velo è più che soddisfacente.

    Ingredienti ricetta torta carote e yogurt per 4 persone

    • 300 gr farina
    • 150 gr zucchero
    • 200 gr carote tritate
    • 200 gr yogurt bianco
    • 1/2 bustina lievito per dolci
    • qb noce moscata
    • 4 uova
    • 200 ml di olio di riso
    • 1 arancia

    Preparazione torta carote e yogurt

    Ricetta Torta carote e yogurt
    1) Prima di iniziare preriscaldare il forno a 160° C.
    Lavare accuratamente l’arancia per poi grattugiarne la scorza e successivamente spremerne il succo in un bicchiere.
    Ora, con un setaccio a maglie strette, setacciare 300 gr di farina dentro un recipiente capiente, aggiungendo metà bustina di lievito per dolci. A questo punto, aggiungere i 200 grammi di carote e i 150 grammi di zucchero. Prima di iniziare a mescolare, aggiungere un pizzico di noce moscata grattugiata e la scorza di arancia.
    Girare il composto fino a renderlo uniforme nella distribuzione degli ingredienti e pronto per l’aggiunta dei composti liquidi. In un piccolo contenitore sbattere le 4 uova.
    2) In una ciotola a parte versare 200 ml di olio di riso, 200 gr di yogurt, le uova sbattute e il succo di arancia. Versare tutto nel composto preparato precedentemente e iniziare a mescolare con un cucchiaio per 5 minuti circa fino ad ottenere un impasto omogeneo.
    3) Siamo alle battute finali della preparazione della ricetta torta carote e yogurt. Prendere uno stampo sufficientemente capiente, rivestirlo con carta da forno (oleare la carta da forno) e versare dentro l’impasto.
    Adesso è venuto il momento di inserire lo stampo nel forno già caldo a 160° C e far cuocere per circa un’ora. Naturalmente, è importante controllare l’andamento della cottura. Si può utilizzare uno stecchino verso gli ultimi 20 – 10 minuti. La torta sarà pronta quanto lo stecchino non sarà più umido.
    4) Quando la torta alle carote e yogurt è pronta non resta che estrarla dallo stampo e metterla in un vassoio adatto. Servire fredda.
    La torta carote e yogurt può essere arricchita a piacimento, magari farcendola con della crema pasticcera, con della cioccolata in crema o cospargendola di zucchero a velo. In questi casi la fantasia può essere messa a servizio delle voglie del palato. Ad esempio si possono mescolare 250 gr di ricotta fresca con due cucchiai di miele e rivestire la torta con il composto ottenuto. In ogni caso buon divertimento e soprattutto buon appetito!
     

    <<<<Ricetta Crema Pasticcera Catanese>>>>

     
     
    preparazione della crema pasticciera

     

  • Google Insegna da Casa: per aiutare ad insegnare attraverso il web

    Google Insegna da Casa: per aiutare ad insegnare attraverso il web

    Come ben sapete ci troviamo in un periodo abbastanza difficile e delicato per tutti e con il dovere e l’obbligo di rimanere a casa per contrastare il diffondersi del virus, tutto è costretto a fermarsi, scuole comprese.
    Proprio per dare una mano alle scuole, Google Insegna da Casa ha messo a disposizione una serie di strumenti e informazioni per permettere agli insegnanti di poter proseguire l’insegnamento anche via web stando per l’appunto ognuno a casa propria.

    Google Insegna da casa

    Innanzi tutto bisogna preparare la propria postazione, scegliendo magari uno spazio pulito, ordinato, privo di ingombri visivi e che sia illuminato da una bella luce naturale.
    Hangouts Meet
    Puoi avviare una sessione video: Hangouts Meet ti permette di invitare e creare con tutti i tuoi studenti delle riunioni video, inoltre è possibile abilitare i sottotitoli per il video.
    Google Presentazioni
    Puoi avviare delle sessioni di domande e risposte: Google Presentazioni ti permetta di effettuare domande e ricevere risposte dagli studenti, tutto in tempo reale, con anche la possibilità di dare una votazione a quello che viene detto; è inoltre possibile abilitare lo strumento della digitazione vocale, permettendo a tutti di formattare, inserire e modificare i testi.
    Google Classroom
    Il Live streaming: Google Classroom permette di registrare la lezione e metterla a disposizione di tutti gli alunni in qualsiasi momento, questo grazie al live streaming che permette di risparmiare larghezza di banda e non incappare in problemi dovuti alle connessioni lente. Inoltre Classroom ti permetterà di assegnare i compiti a tutti o a ciascuno studente, ti darà la possibilità di promuovere la collaborazione tra di loro e ti permetterà di sostenerli nel caso avessero bisogno permettendo loro di fare domande o scrivere commenti.
    E inoltre possibile creare dei veri e propri quiz con la quale si potrà valutare nell’immediato le risposte degli studenti, risparmiando così il tempo dovuto alle correzioni.
    Con Google Classroom inoltre è anche possibile utilizzare i “Riepiloghi tutore” che ti permettono di inviare via e-mail ai tutori, i risultati ottenuti dallo studente.
    Google Sites
    Possibilità di creare un sito di classe: Google Sites ti permetterà in maniera facile di creare un sito web dedicato alla classe e del tutto privato, cioè accessibile solamente ai componenti scelti dell’insegnate, dove è possibile raccogliere tutto quello inerente alle lezioni come informazioni, video, fogli di lavoro e tutto quello che serve allo svolgimento delle stesse.
    Google Documenti
    Feedback in tempo reale: Google Documenti ti permette di utilizzare i commenti presenti per inviare in tempo reale agli studenti che stanno lavorando al momento, dei feedback veloci e puntuali. Anche qui è possibile abilitare lo strumento della digitazione vocale, permettendo a tutti di formattare, inserire e modificare i testi.
    Google Jamboard
    Una lavagna virtuale: Google Jamboard ti aiuterà a rendere più chiare e dirette le spiegazioni, permettendoti di condividere il tuo schermo con tutti o anche quello di uno di loro con il resto della classe e permettendo così di condividere anche atri contenuti didattici.

    Tenersi in contatto con gli altri insegnati da casa

    Oltre che mettere in contatto docenti e studenti, è necessario anche connettere gli insegnati tra di loro.
    Anche in questo caso Hangouts Meet è un ottimo strumento che permette agli insegnati di condividere una pausa caffè, parlando dell’andamento dei loro studenti o aggiornandosi sull’andamento del programma.
    Invece con Hangouts Chat potete creare un gruppo di messaggistica istantanea dove rimanere in contatto con i colleghi.
    Lo strumento Google Drive invece vi permetterà di mettere a disposizione di tutti gli altri docenti, tutte le risorse che avete creato.

     
    scuole superiori a catania

  • I 3 migliori metodi per preparare il lievito madre a casa

    I 3 migliori metodi per preparare il lievito madre a casa

    Il lievito madre, conosciuto anche come pasta madre, è il preparato base che serve per fare il pane.
    E’ un tipo di lievito molto più buono e salutare rispetto ad altri tipi di lieviti, come ad esempio il lievito di birra, poichè i suoi ingredienti ne danno una consistenza molto più leggera e quindi più digeribile.
    I suoi ingredienti infatti sono solo la farina, l’acqua, ed altri derivati naturali che aiutano a rendere il pane, e la sua mollica, molto più morbidi e soffici.

    Vediamo insieme tre semplici metodi per preparare il lievito madre in casa!

    Lievito madre preparato con il miele

    Lievito madre preparato con il miele

    Un primo metodo per preparare il lievito madre in casa, è quello di utilizzare il miele.
    Per preparare cosi il nostro lievito madre abbiamo bisogno solamente:
    • 1 cucchiaio di miele,
    • 500ml di acqua,
    • 100 grammi di farina.

    Come vedete tutti ingredienti semplici cosi come semplice e veloce è il procedimento. In un bicchiere d’acqua, infatti, fate sciogliere il miele e poi versate l’acqua in una ciotola con la farina ed impastate lentamente con un cucchiaio.
    Quando avrete ottenuto una certa consistenza, contiuate impastando con le mani fino a quando avretre ottenuto un panetto compatto e liscio.
    Mettete il panetto in una teglia, in una ciotola o in un piatto, copritelo con la pellicola alimentare e lasciatelo riposare per 48 ore.
    Trascorse le 48 ore, togliete la pellicola e lasciate che il panetto prenda un pò di aria dopodiché ricopritelo nuovamente con la pellicola alimentare e lasciatelo riposare ancora per 48 ore.
    Trascorse cosi le 48 ore, il lievito madre col miele sarà pronto per essere usato nella preparazione del pane.

    Lievito madre preparato con lo yogurt

    Lievito madre preparato con lo yogurt

    Anche il procedimento per preparare il lievito madre con lo yogurt è molto semplice. Come ingredienti, ci occorrono:
    • 50ml di yogurt bianco,
    • 100gr di farina.
    Il procedimento è altrettanto semplice, versate lo yogurt e la farina in una ciotola e mescolate fino ad ottenere un panetto liscio e compatto, mettetelo in un bicchiere e lasciatelo riposare per 48 ore dopo averlo coperto con una pellicola alimentare.
    Trascorse le 48 ore, il vostro lievito con lo yogurt è pronto.

    Lievito madre preparato con l’uvetta

    Lievito madre preparato con luvetta

    Per preparare il lievito madre con l’uvetta vi occorrono:
    • Uva sultanina,
    • 100 grammi di farina e
    • 50ml di acqua.
    Mettete in ammollo l’uva sultanina per una notte, dopodiché in una ciotola aggiungete alcuni cucchiai dell’acqua dell’uvetta, la farina e iniziate ad impastare con un cucchiaio per poi utilizzare le mani quando l’impasto risulterà più corposo.
    Quando avrete ottenuto un panetto liscio e compatto, aggiungete le uvette e mettetelo a riposare in un bicchiere per 48 ore dopo averlo coperto con una pellicola alimentare.
    Dopo le 48 ore, fate prendere aria al panetto, per poi richiuderlo ed attendere altre 48 ore. Trascorse le quali avrete il vostro lievito madre con l’uvetta.

     
    mafalda siciliana

  • L’Italia e la lotta al coronavirus: La strategia dietro gli aiuti di Russia e Cina

    L’Italia e la lotta al coronavirus: La strategia dietro gli aiuti di Russia e Cina

    Pechino e Mosca non hanno esitato ad aiutare l’Italia nel fronteggiare l’emergenza sanitaria derivante dal coronavirus, complice anche l’irresolutezza dell’Unione Europea e degli Stati Uniti.
    L’aiuto prestato da questi stati, definito “l’Asse Rosso”, sarà determinante tuttavia nelle politiche future non solo nel nostro paese ma in generale in tutto l’occidente.

    L’Asse Rosso, origine e strategie.

    L’Asse Rosso, cosi definito per indicare la scia di aiuti che parte dalla Cina, passa per la Russa ed arriva sino a Cuba, coinvolge paesi e governi che col virus covid-19 hanno già avuto la loro esperienza e sono riusciti a sconfiggerlo o quanto meno a tenerlo a bada gestendo l’emergenza e facendo i conti con la mole di feriti e purtroppo di morti.
    Mosca, Hong Kong e l’Avana sono corse cosi in aiuto di Roma, laddove l’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno a lungo tentennato nel prestare il loro soccorso e far sentire la loro solidarietà e vicinanza in parte forse dovuto anche al fatto che pure loro sono stati colpiti dal virus. Tuttavia la mole di aiuti dell’”Asse Rosso” non è passata inosservata sia per la consistenza, sia per la rapidità sia soprattutto per la prova di forza che le potenze ex comuniste hanno manifestato.

    La strategia di Mosca.

    la strategia di mosca italia

    La Russia, sostiene Aleksandr Baunov analista del Carnegie Center di Mosca, con l’operazione militare di aiuti a sostegno dell’Italia, rivendica il suo ruolo di superpotenza e mette in forte evidenza la mancata solidarietà prestata dagli stati storicamente alleati dell’Italia ovvero gli Stati membri dell’Unione Europea e gli Stati Uniti americani.
    Con l’invio di 15 aerei cargo II-76, dal quale sono scesi più di 120 medici militari, virologi ed epidemiologi oltre a mezzi come mascherine, ventilatori ed altri dispositivi destinati sopratutto alla città di Bergamo maggiormente colpita, la Russa non cerca una contropartita politica da Roma ma bensì afferma il proprio ruolo di potenza, di superpotenza, ed ha un forte ritorno in termini di immagine.
    Infatti l’insieme di mezzi ed uomini militari che sfilano per le città italiane – un paese della Nato – esalta in maniera enorme la presenza russa all’interno del territorio occidentale e non ne da una immagina di conquistatori od occupanti ma di sostegno e solidarietà. E’ inoltre un forte segno di propagando interna, poiché una nazione che ha la possibilità durante una pandemia mondiale di aiutare altri stati in forte difficoltà, si rafforza sia sul piano internazionale ma anche sul fronte interno, accreditando ulteriore prestigio al proprio governo ai propri cittadini.

    L’immagine rafforzata di Pechino

    Limmagine rafforzata di Pechino

    Anche la Cina, attraverso l’invio dei propri medici, virologi e di mezzi e macchinari per fronteggiare l’emergenza, ha colto in maniera ottimale la possibilità di aiutare l’Italia. Essendo stato il paese da cui tutto è partito, Pechino aveva la necessità di accreditarsi come paese che ha sconfitto l’epidemia e ne è uscita più forte di prima. Oltre a ciò, si è anche liberata dell’etichetta di paese in qualche modo responsabile della pandemia, come lo stesso Presidente Americano Donald J. Trump aveva più volte rimarcato definendo il virus come il “virus cinese”.
    La Cina ha quindi rafforzato la propria immagine sin da subito, riuscendo cosi ad accreditarsi ulteriormente come stato forte, per essere innanzitutto uscito dall’emergenza sanitaria ed aver in seguito aiutato gli altri stati in difficoltà come l’Italia, suo principale parter commerciale tra l’altro, ma anche venendo in soccorso anche al continente Africano.
    Il tutto, nel silenzio della comunità europea e della principale potenza occidentale, gli Stati Uniti colpiti nelle ultime ore anch’essi dall’aggravarsi dell’emergenza sanitaria dovuta al covid-19.

    I possibili scenari futuri.

    Italia e i possibili scenari futuri

    Nel silenzio degli stati europei, colpiti anche loto duramente dalla crisi sanitaria e nel disinteresse mostrato dagli Stati Uniti e dal Regno Unito, gli stati del cosiddetto “Asse Rosso” ne escono certamente rafforzati e potranno giocarsi questa loro attuale forza negli assetti politici e nei rapporti di forza che si verrano a configurare una volta finita l’emergenza.
    L’Unione Europea che già prima del coronavirus mostrava segni di insofferenza dovuti alla crisi economica, del lavoro ed alla mancanza di unità di fronte al fenomeno migratorio, ha definitivamente mostrato tutta la sua frammentarietà mostrandosi assolutamente sorda alle richieste di aiuto provenienti dall’Italia, richieste che erano inizialmente di natura economica per poi divenire anche richieste di aiuto e sostegno materiale.
    Gli Stati Uniti, hanno perso anche loro il ruolo di guida dell’occidente e di stato di riferimento in Italia, vista il loro disinteresse nel sostenere Roma sia nella prima fase dell’emergenza che successivamente quanto la situazione è divenuta più critica. Sicuramente, quando l’emergenza sarà finita, assisteremo ad un nuovo assetto geopolitico caratterizzato da un blocco occidentale trainato da Stati Uniti e Regno Unito, il quale si è molto riavvicinato alla vecchia madrepatria dopo la Brexit, che porterà al traino le vecchie potenze Europee come la Francia e la Germania.
    Dall’altro lato avremo un blocco formato dalle potenze emergenti Cina, Cuba e Russia, blocco che sarà certamente più forte sia dal punto di vista economico per l’essere in forte ascesa e sviluppo che non sono stati arrestati dall’emergenza sanitaria, sia dal punto di vista politico appunto perché hanno svolto un ruolo di superpotenza nella gestione della crisi al loro interno e nei confronti degli altri Stati. Ed è lecito pensare che anche altri stati, come quelli dell’Africa o dell’Asia, facciano parte di questo nuovo blocco di potere, di questo “Asse Rosso”, in parte riconoscenti dell’aiuto, in parte per ammirazione ed in parte anche per convenienza geopolitica.
    Quanto all’Italia, è difficile immaginare un suo netto schieramento da una parte o dall’altra. Se riuscirà a svincolarsi dagli obblighi economici europei, come del resto già ipotizzato in questi giorni dalle forze politiche italiane, avrà sicuramente un più ampio margine di sviluppo potendosi come, sempre nella sua storia, muovere tra i vari blocchi di forza.

     
    cassa integrazione in deroga

  • Raggiunto l’accordo in Sicilia: Cassa integrazione in deroga

    Raggiunto l’accordo in Sicilia: Cassa integrazione in deroga

    Il governo nazionale e i sindacati si sono accordati riguardo il tema della cassa integrazione in deroga, prevista per i lavoratori che hanno subito la riduzione o lo stop per le loro attività a seguito dell’emergenza del Covid-19.
    Dopo giorni di trattative finalmente si giunge ad un accordo che permetterà di sbloccare le pratiche che garantiranno cassa integrazione per migliaia di dipendenti siciliani.

    Cassa integrazione in deroga: In cosa consiste?

    La Regione siciliana firma il protocollo che garantirà la copertura degli ammortizzatori sociali.
    Il decreto permetterà in sostanza di avere procedure semplificate e concertate per accelerare la corresponsione della cassa integrazione in deroga e anche sostegni al reddito dei lavoratori dipendenti.
    cassa integrazione in deroga
    Riguarda il settore dei lavoratori che sono rimasti sospesi o a rischio di espulsione a causa della necessaria chiusura delle aziende a causa dell’emergenza sanitaria resasi necessaria in seguito alla diffusione del Covid-19. Una delle novità più significative è la possibilità di accesso a questi ammortizzatori sociali da parte dei dipendenti del terzo settore.

    Cassa integrazione in deroga: Come accedere?

    Potranno accedere a queste nuove misure i datori di lavoro che hanno dovuto, in seguito all’emanazione del decreto “Cura Italia”, hanno dovuto sospendere la propria attività e in seguito a ciò hanno dovuto lasciare a casa numerosi dipendenti.
    In questo caso questi datori di lavoro potranno richiedere trattamenti di cassa integrazione in deroga coprendo tutta la durata della sospensione del rapporto di lavoro. Beneficiano di questi sussidi tutti i datori dei lavoratori dipendenti esclusi quelli domestici.
    Il decreto include la possibilità da parte della stragrande maggioranza dei lavoratori di accedere ai fondi per la cassa integrazione in deroga, inclusi i pescatori e anche i professionisti. Potranno accedervi anche le imprese con un solo dipendente, con una copertura di massimo 20 settimane. Per permettere la copertura a quante più possibili imprese, l’accordo sancisce la sospensione del requisito di anzianità.
    Il provvedimento prevede anche la sospensione del limite massimo di 6 mesi di regolarità contributiva per quelle aziende che sono neo-formate, requisito fondamentale rimane che siano attive alla data di emanazione del relativo provvedimento. Le aziende che prevedono più di 5 dipendenti possono accedere presentando domanda al sevizio centro per l’impiego della Regione Sicilia e presentare il modello SR100 e SR41.
    Questo modello include tutti i dati dell’azienda che richiede l’integrazione salariale. Dopo aver presentato la domanda il relativo Cpi, l’ufficio competente comunicando l’impegno di spesa. In seguito verrà pubblicato il documento con i relativi beneficiari e le relative domande aziendali. Si eseguirà alla ratifica degli importi in ordine cronologico di presentazione della domanda.

    Cassa integrazione in deroga: Conseguenza del decreto

    Il provvedimento, che fa seguito al decreto cura Italia, riguarda all’incirca 250 mila lavoratori spalmati in quasi tutti i settori a prescindere dalle forme contrattuali. Moltissime si stimano essere le possibili domande di accesso a questi sussidi e si cercherà di accelerare lo smistamento e la corresponsione dei pagamenti da parte dell’Inps.

    Si tratta di una misura per sostenere i lavoratori in questo periodo di pausa e stop per le aziende. Infatti l’inevitabile crisi che sta interessando la regione fa in ogni caso prevedere la crescita delle domande, quindi oltre ai fondi si dovrà aspettare che anche i fondi stimati dal decreto cura Italia.
    Ci si aspetta infatti che grazie alle disposizioni del governo si potranno implementare le domande e far si che i fondi coesi possano far fronte a queste numerose domande.
    Covid 19 Italia monitoraggio per regioni copia
  • Coronavirus: ecco i dati dei contagiati per regione

    Coronavirus: ecco i dati dei contagiati per regione

    I contagi dovuti all’epidemia legata al coronavirus continuano a crescere e ogni giorno si attendono le ore 18 per ascoltare il bollettino ufficiale del Dipartimento della Protezione Ufficiale. Cerchiamo di capire meglio qual è la situazione a livello nazionale e poi i dati specifici per regione.

    Coronavirus : I dati del contagio a livello nazionale

    Il bollettino di ieri ha evidenziato ancora una crescita netta dei contagi in Italia che si attestano, rispetto al giorno precedente, a 47021 persone che hanno contratto il COVID-19, tenendo conto però anche delle persone che purtroppo sono decedute, pari a 4032, e di quelle che fortunatamente sono guarite, cioè 5129; ne consegue che allo stato attuale le persone positive sono 37860. Risultano ancora evidenti delle diversità tra le varie regioni, con quelle settentrionali che sono ancora quelle maggiormente colpite da questa vera e propria pandemia. Prima di analizzare nel dettaglio come il virus si è diffuso nelle varie regioni è importante sottolineare che il numero delle persone decedute potrà essere considerato valido solo quando si avrà la conferma da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.
     

    Cosa accade a livello regionale

    Covid 19 Italia monitoraggio per regioni copia

    Coronavirus : I casi positivi ripartiti per regione vedono i seguenti valori:

      • Lombardia
    Regione Lombardia
    Ricoverati con sintomi 10.681
    Terapia intensiva 1.263
    Totale ospedalizzati 11.944
    Isolamento domiciliare 10.245
    Attualmente positivi 22.189
    Nuovi attualmente positivi 1.598
    Dimessi guariti (in attesa conferma ISS) 7.839
    Deceduti 4.861
    Casi Totali 34.889
    Tamponi 87.713
      • Emilia-Romagna
    Regione Emilia Romagna
    Ricoverati con sintomi 3.354
    Terapia intensiva 301
    Totale ospedalizzati 3.655
    Isolamento domiciliare 5.195
    Attualmente positivi 8.850
    Nuovi attualmente positivi 594
    Dimessi guariti (in attesa conferma ISS) 792
    Deceduti 1.174
    Casi Totali 10.816
    Tamponi 42.395
      • Veneto
    Regione Veneto
    Ricoverati con sintomi 1.447
    Terapia intensiva 326
    Totale ospedalizzati 1.773
    Isolamento domiciliare 4.367
    Attualmente positivi 6.140
    Nuovi attualmente positivi 395
    Dimessi guariti (in attesa conferma ISS) 508
    Deceduti 287
    Casi Totali 6.935
    Tamponi 79.759

     

      • Piemonte
    Regione Piemonte
    Ricoverati con sintomi 2.633
    Terapia intensiva 408
    Totale ospedalizzati 3.041
    Isolamento domiciliare 2.909
    Attualmente positivi 5.950
    Nuovi attualmente positivi 394
    Dimessi guariti (in attesa conferma ISS) 135
    Deceduti 449
    Casi Totali 6.534
    Tamponi 18.054
      • Marche
    Regione Marche
    Ricoverati con sintomi 977
    Terapia intensiva 166
    Totale ospedalizzati 1.143
    Isolamento domiciliare 1.652
    Attualmente positivi 2.795
    Nuovi attualmente positivi 156
    Dimessi guariti (in attesa conferma ISS) 9
    Deceduti 310
    Casi Totali 3.114
    Tamponi 8.623
      • Toscana
    Regione Toscana
    Ricoverati con sintomi 1.037
    Terapia intensiva 259
    Totale ospedalizzati 1.296
    Isolamento domiciliare 1.677
    Attualmente positivi 2.973
    Nuovi attualmente positivi 197
    Dimessi guariti (in attesa conferma ISS) 95
    Deceduti 158
    Casi Totali 3.226
    Tamponi 20.952

     

      • Liguria
    Regione Liguria
    Ricoverati con sintomi 998
    Terapia intensiva 154
    Totale ospedalizzati 1.152
    Isolamento domiciliare 875
    Attualmente positivi 2.027
    Nuovi attualmente positivi 201
    Dimessi guariti (in attesa conferma ISS) 260
    Deceduti 280
    Casi Totali 2.567
    Tamponi 7.304
      • Lazio 
    Regione Lazio
    Ricoverati con sintomi 878
    Terapia intensiva 113
    Totale ospedalizzati 991
    Isolamento domiciliare 844
    Attualmente positivi 1.835
    Nuovi attualmente positivi 160
    Dimessi guariti (in attesa conferma ISS) 155
    Deceduti 106
    Casi Totali 2.096
    Tamponi 22.771
      • Campania
    Regione Campania
    Ricoverati con sintomi 448
    Terapia intensiva 114
    Totale ospedalizzati 562
    Isolamento domiciliare 607
    Attualmente positivi 1.169
    Nuovi attualmente positivi 97
    Dimessi guariti (in attesa conferma ISS) 58
    Deceduti 83
    Casi Totali 1.310
    Tamponi 8.346
      • Friuli Venezia Giulia
    Regione Friuli Venezia Giulia
    Ricoverati con sintomi 212
    Terapia intensiva 54
    Totale ospedalizzati 266
    Isolamento domiciliare 688
    Attualmente positivi 954
    Nuovi attualmente positivi 43
    Dimessi guariti (in attesa conferma ISS) 197
    Deceduti 72
    Casi Totali 1.223
    Tamponi 10.721

     

      • Provincia autonoma di Trento
    Regione P.A. Trento
    Ricoverati con sintomi 300
    Terapia intensiva 66
    Totale ospedalizzati 366
    Isolamento domiciliare 728
    Attualmente positivi 1.094
    Nuovi attualmente positivi 36
    Dimessi guariti (in attesa conferma ISS) 117
    Deceduti 86
    Casi Totali 1.297
    Tamponi 4.600
      • Provincia autonoma di Bolzano
    Regione P.A. Bolzano
    Ricoverati con sintomi 223
    Terapia intensiva 43
    Totale ospedalizzati 266
    Isolamento domiciliare 525
    Attualmente positivi 791
    Nuovi attualmente positivi 43
    Dimessi guariti (in attesa conferma ISS) 67
    Deceduti 48
    Casi Totali 906
    Tamponi 7.744
      • Puglia
    Regione Puglia
    Ricoverati con sintomi 480
    Terapia intensiva 76
    Totale ospedalizzati 556
    Isolamento domiciliare 539
    Attualmente positivi 1.095
    Nuovi attualmente positivi 72
    Dimessi guariti (in attesa conferma ISS) 22
    Deceduti 65
    Casi Totali 1.182
    Tamponi 9.191
      • Sicilia
    Regione Sicilia
    Ricoverati con sintomi 346
    Terapia intensiva 68
    Totale ospedalizzati 414
    Isolamento domiciliare 681
    Attualmente positivi 1.095
    Nuovi attualmente positivi 159
    Dimessi guariti (in attesa conferma ISS) 36
    Deceduti 33
    Casi Totali 1.164
    Tamponi 9.658
      • Abruzzo
    Regione Abruzzo
    Ricoverati con sintomi 280
    Terapia intensiva 64
    Totale ospedalizzati 344
    Isolamento domiciliare 516
    Attualmente positivi 860
    Nuovi attualmente positivi 122
    Dimessi guariti (in attesa conferma ISS) 23
    Deceduti 63
    Casi Totali 946
    Tamponi 5.488
      • Umbria
    Regione Umbria
    Ricoverati con sintomi 144
    Terapia intensiva 46
    Totale ospedalizzati 190
    Isolamento domiciliare 580
    Attualmente positivi 770
    Nuovi attualmente positivi 84
    Dimessi guariti (in attesa conferma ISS) 12
    Deceduti 20
    Casi Totali 802
    Tamponi 5.428
      • Valle d’Aosta
    Regione Valle d’Aosta
    Ricoverati con sintomi 73
    Terapia intensiva 24
    Totale ospedalizzati 97
    Isolamento domiciliare 281
    Attualmente positivi 378
    Nuovi attualmente positivi 3
    Dimessi guariti (in attesa conferma ISS) 2
    Deceduti 28
    Casi Totali 408
    Tamponi 1.203
      • Sardegna
    Regione Sardegna
    Ricoverati con sintomi 92
    Terapia intensiva 20
    Totale ospedalizzati 112
    Isolamento domiciliare 350
    Attualmente positivi 462
    Nuovi attualmente positivi 50
    Dimessi guariti (in attesa conferma ISS) 13
    Deceduti 19
    Casi Totali 494
    Tamponi 3.461
      • Calabria
    Regione Calabria
    Ricoverati con sintomi 101
    Terapia intensiva 23
    Totale ospedalizzati 124
    Isolamento domiciliare 248
    Attualmente positivi 372
    Nuovi attualmente positivi 39
    Dimessi guariti (in attesa conferma ISS) 7
    Deceduti 14
    Casi Totali 393
    Tamponi 5.933
      • Molise
    Regione Molise
    Ricoverati con sintomi 27
    Terapia intensiva 8
    Totale ospedalizzati 35
    Isolamento domiciliare 46
    Attualmente positivi 81
    Nuovi attualmente positivi 28
    Dimessi guariti (in attesa conferma ISS) 14
    Deceduti 8
    Casi Totali 103
    Tamponi 670
      • Basilicata
    Regione Basilicata
    Ricoverati con sintomi 22
    Terapia intensiva 16
    Totale ospedalizzati 38
    Isolamento domiciliare 95
    Attualmente positivi 133
    Nuovi attualmente positivi 21
    Dimessi guariti (in attesa conferma ISS) 0
    Deceduti 1
    Casi Totali 134
    Tamponi 1.046

    Tutto i dati sono in aggiornamento con il sito Dipartimento della Protezione Civile COVID-19 Italia – Monitoraggio della situazione.

     

  • Coronavirus: un esperimento da laboratorio

    Coronavirus: un esperimento da laboratorio

    Il servizio televisivo preparato dalla trasmissione Rai Tgr Leonardo e datato 2015 è tornato prepotentemente alla ribalta. Parla di un super virus polmonare creato nei laboratori cinesi e ottenuto da una commistione del genoma di pipistrelli e topi. La comunità scientifica, però, si affretta a smentire: non ha nulla a che vedere con l’attuale Coronavirus.

    Coronavirus: Un genoma ricreato in laboratorio

    Il video del Tgr Leonardo riporta una storia del 2015 quando nel laboratorio di massima sicurezza della città di Wuhan, epicentro dell’inizio dell’epidemia di Coronavirus solo cinque anni dopo, fu portato avanti uno studio condotto dall’Accademia cinese delle scienze in collaborazione con l’università della North Carolina. In questo studio veniva prelevata una proteina da un pipistrello e inserita nel virus della Sars ricavato da un topo.

    Questo virus così creato in laboratorio aveva la capacità di essere trasmesso all’uomo. Il servizio negli ultimi giorni è tornato all’attenzione di tutti ed ha avuto una grande diffusione sui social e su Whatsapp. Tanti hanno parlato di complotto e si è rapidamente diffusa l’opinione che il Coronavirus che causa il Covid 19 possa essere proprio frutto di un esperimento andato male e sfuggito al controllo degli scienziati. Il panico che mano a mano si è andato diffondendo è stato così grande da richiedere alla rivista scientifica Nature Medicine, che per prima pubblicò lo studio cinese nel 2015, di procedere ad una veloce smentita.

    Coronavirus: La rivista scientifica Nature Medicine smentisce

    coronavirus al microspico

    Una nota ufficiale della rivista Nature lo staff ha smentito categoricamente che l’attuale epidemia di Coronavirus possa in qualche modo essere collegata all’esperimento cinese svolto a Wuhan.
    La stessa smentita è arrivata anche dal Cnr di Pavia, nella persona del direttore dell’Istituto di genetica molecolare Giovanni Maga, che ha spiegato come l’attuale virus non derivi né dai topi né in alcun modo abbia caratteristiche simili ai virus creati in laboratorio. Dello stesso parere è anche un virologo del Policlinico San Matteo, il Dott. Fausto Baldanti, che spiega come l’esperimento del 2015 sia stato fatto sotto gli occhi di tutti per cui la sequenza del genoma ottenuto in laboratorio è stato pubblicato interamente sulle riviste scientifiche.
    Comparando questo con quello del Coronavirus attuale non si riscontrano caratteristiche paragonabili. L’attuale agente patogeno responsabile del Covid 19 ha origine naturale e non è in alcun modo creato in laboratorio: questo il parere unanime degli esperti che hanno voluto mettere la parola fine alla querelle.

    Coronavirus: La sperimentazione in laboratorio, arma importante contro le epidemie

    coronavirus laboratorio

    Ma perché esperimenti come quello di Wuhan vengono portati avanti? Qual è l’obiettivo di un’operazione così rischiosa? Tanti si sono posti questa domanda, ancora non del tutto convinti dalle parole degli esperti sulla vicenda del Tgr Leonardo.
    In realtà questi esperimenti di laboratorio sono indispensabili per conoscere i virus e i batteri e riuscire a prevenire nuove epidemie. Baldanti racconta di uno studio del 2013 condotto in Olanda nel quale sono stati prelevati e modificati campioni del virus della Febbre Spagnola su alcuni cadaveri che si erano conservati per oltre cento anni nel permafrost in Alaska.
    L’obiettivo era quello di comprendere i meccanismi di diffusione del virus per contrastare una nuova ondata della malattia. Tutti questi esperimenti, però, avvengono nella massima sicurezza, in laboratori che presentano un livello di sicurezza P4, il più alto in assoluto. Un rischio calcolato, quindi, che è indispensabile per evitare di farsi cogliere impreparati da una nuova e catastrofica epidemia virale o batteriologica.
    Covid 19 Italia monitoraggio per regioni copia
  • Covid 19: sbarchi in Sicilia

    Covid 19: sbarchi in Sicilia

    Proseguono gli sbarchi dalla Calabria alla Sicilia, nonostante il divieto imposto dal Governo italiano per contrastare la diffusione incessante del Coronavirus. Centinaia di automobilisti, molti dei quali provenienti dalle regioni del nord Italia, si ritrovano in coda a Villa San Giovanni, generando rabbia e sgomento nei confronti di quei cittadini che con grande senso civico stanno invece rispettando scrupolosamente la quarantena senza uscire di casa.

    Covid 19 : Sbarchi non autorizzati verso la Sicilia

    presidente della regione coronavirus sbarchi

    Alla luce del provvedimento governativo possono attraversare legittimamente lo stretto di Messina solo quei pendolari autorizzati che svolgono servizio pubblico, quali appartenenti alle forza armate e di polizia o sanitari. Nonostante le restrizioni molti cittadini del nord superano lo stretto giungendo in Sicilia senza essere stati preventivamente censiti. L’esodo di massa ha già provocato nelle scorse settimane numerosi contagi sull’isola, il cui servizio sanitario è oramai alle strette.

    Covid 19 : L’indignazione di Musumeci e del sindaco De Luca

    Gli sbarchi illeciti sono stati denunciati più volte dal presidente della regione Sicilia Nello Musumeci che ha esortato il governo affinché venissero attuati maggiori controlli.”C’è un decreto del ministro delle Infrastrutture e del ministro della Salute che lo impedisce. Pretendo che quell’ordine venga rispettato e che vengano effettuati maggiori controlli alla partenza. Il governo nazionale intervenga perché noi siciliani non siamo carne da macello!”. Questo il messaggio del Presidente.
    Cateno De Luca, primo cittadino di Messina, si unisce con forza all’appello del presidente regionale: “Non consento più l’attraversamento indiscriminato dello Stretto”. Questo è quanto si legge in un post dopo l’allarme dell’ultimo esodo non autorizzato. Il sindaco si è personalmente recato sullo stretto per svolgere i controlli sugli arrivi e verificare la regolarità degli ingressi.

    <<<Coronavirus: ecco i dati dei contagiati per regione>>>

     
     
    Covid 19 Italia monitoraggio per regioni copia

  • Avigan: i benefici del Farmaco

    Avigan: i benefici del Farmaco

    Per avere un vaccino contro il Coronavirus, purtroppo, bisognerà aspettare ancora chissà quanto tempo. Mesi, nella migliore delle ipotesi.
    Nel frattempo, le forze in campo sono concentrate nel tentativo di individurare, quantomeno, dei farmaci che possano essere d’aiuto nel contrastare questo terribile nemico sconosciuto.
    Purtroppo, quando si parla di Coronavirus, tutto è nuovo, tutto è in via sperimentale. E’ importante che la ricerca e la sperimentazione vadano avanti, ed è altrettanto importante che le notizie che circolano attraverso i vari mezzi di informazione siano sempre più che mai selezionate e soppesate con la massima attenzione dagli utenti.

    I benefici dell’Avigan contro il Coronavirus

    Avigan
    Negli ultimi giorni, ad esempio, si è diffusa la notizia per cui il farmaco chiamato Avigan (il principio attivo è il Favipiravir), sarebbe efficace nel trattamento del Covid-19. Il condizionale, in questi casi, è sempre d’obbligo. Inutile creare false illusioni, ma è anche giusto continuare a sperimentare e a nutrire la speranza che, prima o poi, un rimedio lo si trovi davvero.
    L’Avigan è un farmaco antinfluenzale messo a punto nel 2014 da una casa farmaceutica giapponese, consociata della Fujifilm. Sembra che in Cina e in Giappone sia già stato utilizzato per trattare centinaia di contagiati dal Coronavirus, e che i risultati siano stati più che incoraggianti: moltissimi i soggetti guariti, e soprattutto in tempi molto più brevi (4 o 5 giorni, contro gli 11 abituali) rispetto ad altri che non sono stati trattati con il medesimo farmaco.
    Anche le radiografie sembrano aver dimostrato l’effetto benefico dell’Avigan: infatti, più del 90% dei pazienti che lo hanno assunto ha evidenziato grossi miglioramenti a livello polmonare.
    Stando ai dati che provengono da Oriente, senza questo tipo di farmaco, tale percentuale sarebbe stata di gran lunga inferiore.

    Con quali pazienti sembra efficace l’Avigan

    avigan anti influenzale
    Attualmente sembra che i medici giapponesi stiano utilizzando l’Avigan su tutti i pazienti contagiati, vale a dire quelli che presentano sintomi lievi, ma anche quelli che hanno invece una situazione clinica più complessa.
    La speranza è che questo farmaco impedisca al virus di moltiplicarsi nell’organismo, così da stroncare sul nascere il rischio di possibili complicazioni. Infatti, il principio attivo (Faripiravir) nasce proprio come inibitore virale, nel senso che dovrebbe inibire la replicazione del gene virale nelle cellule infette.
    Tuttavia, una fonte del ministero della Salute giapponese ha rivelato che il medicinale attualmente non sembrerebbe essere altrettanto efficace nelle persone che presentano sintomi gravi, cioè quando il virus si è già ampiamente diffuso nell’organismo ed ha fortemente compromesso i polmoni.

    Un cauto ottimismo, ma intanto seguiamo le indicazioni ufficiali

    Eventualmente, prima di poter fare affidamento sull’uso su vasta scala dell’Avigan, sarerebbe comunque indispensabile ottenere il via libera da parte del governo giapponese, dal momento che il farmaco nasce come antinfluenzale e non come prodotto specifico contro il Covid-19. Questa autorizzazione, stando a fonti non si sa quanto sicure ed attendibili, potrebbe forse arrivare a maggio. Certo è che, ritardando i risultati della ricerca clinica, si rischia di posticipare sempre più anche questa approvazione.
    In questo contesto così complesso e con così poche certezze, non resta comunque che sperare che una soluzione sia finalmente vicina e che davvero un farmaco come l’Avigan possa rivelarsi un valido aiuto per contrastare il virus. Così come si sta sperimentando, ad esempio, anche un farmaco contro l’artrite reumatoide: sembra che anche questo possa portare miglioramenti, ce lo auguriamo tutti, ma è ancora troppo presto per avere riscontri assoluti.
    Nel frattempo, questo è certo, meglio seguire scrupolosamente tutte le indicazioni fornite dalle fonti ufficiali del Governo e del nostro Servizio Sanitario, senza cadere nella rete di notizie illusorie e prive di fondamento. Non è detto che siano sempre tutte delle “bufale”, anzi, ma è sempre meglio essere cauti ed aspettare di avere qualche conferma ufficiale in più.
     

    <<<Coronavirus: ecco i dati dei contagiati per regione>>>

     
    Covid 19 Italia monitoraggio per regioni copia

  • Cosa sono le affissioni Catania

    Cosa sono le affissioni Catania

    Le affissioni rappresentano uno dei metodi più efficaci per fare pubblicità e far conoscere la propria azienda. La procedura burocratica da svolgere è abbastanza semplice ed intuitiva, ma viene richiesta anche la giusta dose di creatività se si vuole raggiungere il proprio scopo.

    Affissioni Catania

    Il primo passo da compiere è quello di rivolgersi ad un’agenzia di affissioni a Catania, che possa soddisfare le personali esigenze. Se ne trovano diverse, in quanto sono molte quelle che lavorano in quest’ambito.
    Innanzitutto, chiariamo meglio qual è l’obiettivo principale di questo tipo di pubblicità. Si tratta di un mezzo di comunicazione molto efficace, che deve saper catturare l’attenzione del ricevente, trasmettendo un messaggio chiaro e preciso. Per poter realizzare questo intento, si utilizzano diversi strumenti, come ad esempio cartelloni e manifesti, che vengono affissi in luoghi pubblici, strade, vetrine dei negozi, mezzi di trasporto pubblici, ecc.
    cartelloni pubblicitari a catania
    Chiaramente, prima di procedere, è necessario inoltrare una richiesta ad una azienda di Affissioni Catania come l’azienda www.stradegia.com. E’ opportuno rivolgersi ai dipendenti di tale struttura, richiedendo un’autorizzazione apposita e pagando una tassa, proporzionata al tipo di pubblicità e alla durata dell’esposizione, con eventuali riduzioni in alcuni casi particolari.
    Non si tratta di un procedimento immediato, ma occorre il tempo necessario, prima di concretizzare la propria idea, al fine di evitare la diffusione di un’errata comunicazione al pubblico. Successivamente, si dovrà attendere l’avvenuta approvazione da parte del Comune di Catania.

    Farsi pubblicità con le affissioni a Catania

    Le affissioni fanno parte di una tipologia comunicativa facilmente visibile. Anche se spesso questo non basta per divulgare un annuncio, perché potrebbe facilmente passare inosservato se non si mettono in pratica i giusti accorgimenti.
    Le strade di Catania sono tappezzate da cartelloni pubblicitari di ogni tipo, al punto che diventa quasi impossibile ignorarli. L’osservazione di un’affissione, per essere considerata efficace, deve avvenire senza distrazioni, in maniera attenta, per poter destare una certa curiosità nel lettore, che lo spinga ad approfondire ciò con cui si sta confrontando. Quindi, la strategia da adottare in questi casi è quella di creare qualcosa di innovativo, che la gente non è abituata a vedere solitamente.
    Come?
    Quanto costa un cartellone pubblicitario
    – Scegliendo delle frasi brevi e accattivanti, senza fare giri di parole, ma è necessario che esse vadano dritte al punto.
    – Prediligendo termini semplici, piuttosto che ricercare parole o concetti troppo complicati, perché è assolutamente necessario pensare in una prospettiva allargata. Il messaggio deve essere ideato per rivolgersi a tutta la città, dunque raggiungendo un target di persone ampio e molto differenziato: bambini, anziani, coloro che appartengono ad un basso ceto sociale, ecc.
    Fate attenzione anche alla scelta delle immagini, dei colori e ai loro abbinamenti. Cercate di non annoiare, ma neanche di confondere le idee di coloro che si approcciano alla vostra pubblicità.

    Tipologie di affissioni

    E’ fondamentale il numero di affissioni che avete a disposizione. Naturalmente, più esso è alto e maggiori saranno le probabilità che le visualizzazioni ottenute crescano. Anche il luogo è molto importante, perché zone più frequentate danno una più elevata visibilità.
    Ciò che conta in maggior misura sono le dimensioni della vostra pubblicità, che possono essere variabili, a seconda degli spazi adeguatamente scelti e anche del denaro che si decide di investire.
    Ne esistono diversi formati. I più richiesti, solitamente, rientrano nei 6×3 che è quello di dimensioni medie, ma facilmente visibili, quelli più grandi e a maggior impatto visivo sono 12×3 mt o 6×6 mt. Altre tipologie disponibili, come 140×200 cm, sono quelle tipiche che si trovano al centro della città.

  • Covid-19 Sicilia: stop allo sport all’aperto

    Covid-19 Sicilia: stop allo sport all’aperto

    Dal 20 marzo è stato messa in vigore in tutta la Sicilia la nuova ordinanza del presidente della Regione Musumeci che contiene nuove misure per contenere la diffusione del virus nell’isola.
    È un ulteriore provvedimento che si aggiunge a quelli nazionali che ha come unico obbiettivo quello di arginare l’emergenza epidemiologia del Covid-19.
    Nei giorni scorsi si erano già avute delle restrizioni che avevano agito soprattutto sui comportamenti collettivi, con questo ulteriore decreto si sanciscono regole e restrizione per il comportamento dei singoli che potrebbe accelerare la diffusione del contagio.

    Covid-19 Sicilia: Aree pubbliche

    Le direttive riguardano essenzialmente lo svuotamento di strade e uffici pubblici e negozi che erano stati intasati nei giorni scorsi dall’assembramento di persone. Condizione inammissibile che ha portato alla necessità di emanare un’ordinanza che sancisse la chiusura di parchi e aree verdi che saranno chiuse e non permetteranno più ai siciliani di svolgere tra le altre attività anche sport all’aperto. Quindi niente sport all’aperto o qualsiasi altra attività come passeggiate jogging o altro che non sia d’emergenza.
    Con questa ulteriore ordinanza si vieta quindi di fatto l’ingresso nei parchi pubblici o nelle ville comunali, nelle aree giochi per bambini, vieta lo svolgimento nel dettaglio di attività ludica o ricreativa all’aperto anche fuori da spazi circoscritti ed anche in forma individuale.
    Le uscite dal proprio domicilio saranno ammissibili solo per acquisto di farmaci o beni di prima necessita ma vanno in ogni caso limitate nel corso della giornata ad una sola volta al giorno. Gli spostamenti con gli animali saranno consessi solo se strettamente circoscritti agli spazi limitrofi alla propria abitazione.

    Covid-19 Sicilia: Conseguenze di questo provvedimento

    Covid 19 Sicilia stop allo sport
    Se da un lato risulta necessario l’inasprimento delle misure di contenimento del contagio, d’altro canto occorre evidenziare che stare a casa e non praticare più sport all’aperto potrebbe nel lungo periodo generare un decremento delle funzionalità del sistema immunitario.

    Oltre a questa conseguenza poco percettibile potrebbe questo stop generare anche al livello fisico un appesantimento e quindi un aumento di peso causato dalla sedentarietà imposta.
    A difesa di queste problematiche è intervenuta l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità che ha già più volte affermato che nonostante le restrizioni, anche in questo periodo occorre continuare a prendersi cura della salute fisica del proprio corpo, tramite lo sport.
    Di conseguenza aumenterà la richiesta di attrezzi per allestire palestre domestiche e continuare nonostante l’epidemia a svolgere la giusta e corretta attività fisica rispetto in concomitanza le ordinanze.

    Covid-19 Sicilia: Misure igienico-sanitarie

    Con questa ordinanza in accordo con quella nazionale, viene sancito l’obbligo di tutte le amministrazioni comunali nelle veci dei sindaci di provvedere, qualora non abbiano già provveduto alla sanificazione delle strade.

    Oltre alla viabilità urbana si deve provvedere anche alla sanificazione di tutte quelle zone oggetto di assembramenti nei giorni scorsi come bancomat o uffici scolastici.

     
    Covid 19 Italia monitoraggio per regioni copia

  • Covid 19 Italia: Ecco cosa cambia con il nuovo decreto

    Covid 19 Italia: Ecco cosa cambia con il nuovo decreto

    Il Covid 19 Italia o Coronavirus è una grave infezione simile all’influenza che si è abbattuta sull’Italia nell’anno 2020.
    I sintomi sono febbre, tosse secca, mal di gola e difficoltà importanti a tutto l’apparato respiratorio.
    A causa di questa malattia sconosciuta, nel paese si stanno verificando numerosi decessi e il numero di contagiati aumenta ogni giorni di più.
    Per far fronte a questa estrema emergenza ambientale e sanitaria il governo italiano ha emanato una serie di decreti legge d’urgenza e l’ultimo è datato 16 marzo 2020.
    Questo articolo si propone di esporre le principali direttive racchiuse nel decreto ed offrire una panoramica generale sulle misure che dovranno essere messe in atto per tentare di contenere la minaccia virale.

    Covid 19 Italia: decreto Cura Italia del 16 marzo 2020

    covid 19 italia decreto

    Il nuovo decreto Cura Italia ha l’obiettivo di stanziare circa 25 miliardi di euro per tentare di risanare le sorti del Paese.
    Ecco in concreto i punti salienti previsti dal decreto:
    1-Sospensione delle scadenze fiscali (già a partire da quelle del 16 di marzo)e potranno essere pagate entro il 30 giugno senza applicazione di alcuna sanzione moratoria;
    2-Sospensione dei mutui 2020: sospensione del pagamento delle rate fino a 18 mesi se si verifica una delle seguenti ipotesi: cessazione del rapporto di lavoro (subordinato o parasubordinato, a tempo determinato o indeterminato), morte o riconoscimento di grave handicap ovvero di invalidità civile non inferiore all’80%. Per la durata della sospensione il fondo coprirà alle banche (sostituendosi ai mutuatari) il 50% della quota dei mancati interessi maturati sulle rate non versate. ciò significa che il restante 50% degli interessi maturati durante la sospensione resterà a carico del titolare del finanziamento;
    3-Aiuti per gli affitti: sospensione degli affitti commerciali consentendo un credito di imposta del 60% del canone di locazione per il mese di marzo 2020 applicabile agli immobili che rientrano nella categoria catastale C/1 (ovvero negozi e botteghe);
    4-Riduzione delle bollette;
    5-Cassa integrazione ordinaria e cassa integrazione in deroga;
    6-Indennità di 500 euro in favore dei lavoratori autonomi, professionisti con partita iva, stagionali;
    7-Nuove misure per i congedi parentali: congedo parentale di 15 giorni fino a 12 anni al 50% della retribuzione; congedo parentale di 15 giorni tra 12 e 16 anni ma senza retribuzione;
    8-Voucher baby sitter: voucher babysitter da 600 euro e da 1000 euro per le famiglie monogenitoriali e per gli operatori sanitari e i ricercatori. Il bonus baby sitter sarà fruibile tramite Libretto Famiglia INPS;
    9-Rinvio delle revisioni dell’auto (al 31 di ottobre per tutte le revisioni da effettuarsi entro il 31 luglio 2020), sospensione dell’assicurazione auto e moto (per le scadenze rc comprese tra il 21 febbraio e il 30 aprile 2020 è data la possibilità di mantenere valida l’assicurazione, seppur scaduta, fino ai 30 giorni successivi alla scadenza del pagamento) e proroga della tessera sanitaria (indipendentemente dalla scadenza vengono tutte prorogate al 30 giugno 2020);
    10-Chiusura delle università e delle scuole fino al 15 marzo 2020, prorogata fino al 4 aprile 2020;
    11-Istituzione della zona rossa per l’intero territorio italiano con possibilità di uscire di casa per accertate e comprovate esigenze lavorative, di salute e di sostentamento primario (la spesa) tramite l’esposizione di un’autocertificazione firmata che attesti l’effettiva urgenza. Diversamente si è puniti con una sanzione. Per i luoghi di lavoro che lo consentono è obbligatorio mobilitarsi per attuare il lavoro in regime di Smart Working e quindi con la possibilità di lavorare da casa. È fatta salva comunque qualsiasi possibilità di uscita per coloro che sono in quarantena, di seguito l’articolo alla lettera divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus;
    12-Chiusura di negozi, bar e ristoranti dapprima dopo le 18, con il nuovo decreto anche prima delle 18 eccetto per chi applica esclusivamente servizi d’asporto;
    13-Istituzione di reparti ospedalieri temporanei e medici e infermieri militari (più di 300) a supporto del Servizio Sanitario Nazionale;
    14-Possibilità per la protezione civile di requisire alberghi, immobili ed oggetti utili per far fronte all’emergenza (per recuperare posti letto o aumentare la strumentazione ospedaliera);
    15-Incentivi economici per la produzione e l’erogazione di mascherine;
    16-I periodi di quarantena vengono equiparati alla malattia con apposito certificato del medico. Il pagamento per il settore privato è a carico dello Stato e non del datore di lavoro o dell’INPS;
    17-Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza è prevista la sospensione per 2 mesi dagli obblighi che ne derivano e quindi la sospensione dei colloqui di lavoro e obbligo ad accettare offerte di lavoro;
    18-I tre giorni di permesso legge 104 per i mesi di marzo e aprile sono estesi a 12 giorni;
    19-Il decreto prevede un fondo di 200 milioni di euro per il reddito di ultima istanza al quale potranno accedere i lavoratori dipendenti e autonomi messi in difficoltà dall’emergenza coronavirus con la condizione che nel 2019 abbiano dichiarato redditi fino a 10 mila euro;
    20-Per i lavoratori domestici viene sospesa e spostata al 10 giugno la scadenza per il pagamento dei contributi dovuti tra il 23 febbraio e il 31 maggio 2020.
    Ospedale Vittorio Emanuele di Catania
  • Numero verde per la consegna gratuita a casa di Farmaci per le persone che hanno difficoltà di uscire

    Numero verde per la consegna gratuita a casa di Farmaci per le persone che hanno difficoltà di uscire

    Il Coronavirus ha spiazzato tutti: in poche settimane, infatti, i picchi di contagio sono saliti in maniera preoccupante, portando così ad uno stravolgimento completo della vita quotidiana di sessanta milioni di italiani.

    Il Decreto Io Resto a Casa: come ha cambiato la vita di tutti

    Nel giro di poco tempo, le massime autorità dello Stato Italiano hanno dovuto attuare una serie di limitazioni: attraverso il Decreto ”Io Resto a Casa”, infatti, gli italiani sono stati sottoposti ad una serie di misure restrittive, come per esempio l’impossibilità di circolare in auto o a piedi senza un’esigenza reale.
    Tutti gli spostamenti, infatti, devono essere opportunamente segnalati attraverso apposite autocertificazioni “scarica il modulo in pdf., la cui veridicità viene verificata dagli organi di Polizia Giudiziaria.

    E per le cose necessarie?

    Nonostante queste misure drammatiche, il Governo ha chiarito che è possibile lasciare la propria abitazione per motivi particolari, come per esempio il procurarsi beni alimentari di prima necessità, o il recarsi in farmacia.

    Farmaci: un apposito numero verde

    Per tutti coloro i quali abbiano difficoltà a recarsi in farmacia, è stato istituito il numero verde 800 189 521, grazie al quale è possibile farsi recapitare gratuitamente a casa farmaci per casi non urgenti; questa opzione è rivolta soprattutto a quelle persone che non possono uscire di casa, e non possono delegare altri soggetti all’acquisto dei farmaci stessi.
    Il servizio è disponibile dal Lunedì al venerdì, dalle ore 09:00 alle ore 17:30.

     
     
    Ospedale Vittorio Emanuele di Catania