Se vi trovate a passare dalla Calabria, vale assolutamente la pena di spendere qualche giorno per trascorrere qualche incantevole giornata nella coste calabresi del reggino. Questo bellissimo territorio calabrese scende da Gioia Tauro fino al capoluogo e prosegue fino a Melito, sulla punta estrema della penisola.
Dalla piana di Gioia, ancora in parte ricoperta da ulivi, segue un litorale profumato di bergamotto e gelsomino, dai mutevoli paesaggi marittimi, interrotti dall’apparire dei centri abitati, con i loro porti pescherecci e le interessanti attrattive artistiche e culturali.
Andiamo a vedere insieme quali luoghi visitare!
Coste Calabresi del Reggino: Bagnara Calabra
Questo piccolo centro peschereccio della costa tirrenica, situato poco a nord dello stretto di Messina, ha un’ampia spiaggia ricca di strutture balneari. Quindi, se volete godervi qualche giorno di relax in riva alla spiaggia, potete sempre rivolgervi al lido Le Sirene in via Turati, 27 (tel. 349 148 7831) oppure al lido Malibù in Viale delle Rimembranze, presso il lungomare (tel. +39 030 9141027). Oppure potete sempre fare un giro per le vie della cittadina, di origine medievale e sorta intorno al monastero normanno di S. Maria degli Apostoli, che appartenne all’abbazia di S. Maria Messina e dal XV secolo fu feudo del Ruffo.
Nei dintorni di Bagnara Calabra potete andare anche vedere Scilia, centro balneare importante per la pesca del pesce spada e per la produzione di agrumi, con l’abitato digradante verso le insenature di Mariana Grande e Chianalea, separate da un promontorio roccioso coronato dal Castello Ruffo. Questo castello, noto anche come castello Ruffo di Calabria, è un’antica fortificazione situata proprio sul promontorio scillèo, proteso sullo stretto di Messina e oggi ospita uno dei fari della Marina Militare, il faro di Scilla. Le visite al castello hanno un prezzo di biglietto ordinario di 2 euro e gli orari coprono la mattina dalle 9.30 alle 13.30 e il pomeriggio dalle 15 alle 19. Per qualsiasi informazione potete chiamare i numeri 0965-704422 o 0965754476. La cittadina, come il nome stesso indica, è legata al mito omerico dei due mostri marini Scilla e Cariddi, che minacciavano le navi nelle acque dello stretto.
Coste Calabresi del Reggino: Gioia Tauro
La successiva tappa del nostro tour è situata sul golfo omonimo nella fertile piazza di Rosarno (o piana di Gioia), e vicino vi è un’attrezzata stazione balneare (Marina di Gioia Tauro). Sul luogo dell’attuale cittadina sorgeva la colonia locrese di Metauros, presunta patria del poeta Stesicoro. In località Petra è stata scoperta una vasta necropoli ellenica del VII-VI secolo a.C. con ricchi corredi funerari di ceramiche italiote e greche custoditi oggi nel museo di Reggio di Calabria.
Coste Calabresi del Reggino: Melito di Porto Salvo
Situato all’estrema punta meridionale della Calabria in un territorio ricco di agrumeti, è un centro balneare noto per la produzione dell’essenza del bergamotto. La sua importanza si accrebbe nel Cinquecento per la notorietà del santuario di S. Maria di Porto Salvo. A Melito sbarcò Garibaldi durante la spedizione dei Mille e in occasione dello sfortunato tentativo per liberare Roma. A circa 7 km troviamo Pentedattilo, un caratteristico borgo di origine bizantina ai piedi di una rupe culminante in cinque pinnacoli dalla cui forma deriva il nome.
Coste Calabresi del Reggino: Palmi
Situata in posizione dominante su un ripiano costiero nel versante meridionale dell’Aspromonte, è cittadina balneare che si avvale delle belle spiagge di Marina di Palmi, ai piedi dell’abitato. Ebbe origine nel X secolo, non lontano dall’antica Taurianum distrutta dai Saraceni. Devastata a sua volta dalle incursioni musulmane, venne riedificata nel XVI secolo. La cittadina presenta una planimetria regolare e un aspetto moderno. Consigliamo di visitare La casa della cultura Leonida Repaci, in via Felice Battaglia. Questa grande struttura comprende un auditorium, sale per mostre, una biblioteca dotata di circa 70.000 volumi. Ospita anche le varie sezioni dei musei civici; l’importante raccolta di etnografia e folklore di Raffaele Corso, che espone gli oggetti di uso popolare, illustranti l’intero arco della vita e delle tradizioni occupazionali contadine, pastorali e marinare della regione (ceramiche, maschere rituali, etc); l’antiquarium, che raccoglie materiale archeologico, dal VII secolo a.C. al IX d.C. proveniente da Taurianum; la sezione dedicata ai musicisti Francesco Cilea e Antonio Manfroce, nativi di Palmi; la sezione di arte moderna con la raccolta Guerrisi, che custodisce numerose opere dello scultore e di altri artisti calabresi contemporanei. Per informazioni e prenotazioni potete chiamare il numero 0966262250 oppure scrivere a casacultura@libero.it
Se invece siete alla ricerca di una vista mozzafiato, vi consigliamo di tenere in considerazione una possibile escursione al monte San’Elia, dalla cui vetta meta di gite si gode un panorama di particolare bellezza. Palmi è inoltre famosa per le spiagge di Tonnara e Marinella, che vi permetteranno sicuramente di godere della bellezza delle sue coste.
Infine, perché vale la pena di andare a vedere la necropoli arcaica in contrada Pietra. Se invece preferite portare via con voi qualche souvenir potreste fare un salto a Seminara, nota per l’artigianato tradizionale delle ceramiche.