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  • Pan d’arancia

    Pan d’arancia

    Un soffice plumcake, ideale per la colazione o per la merenda dei ragazzi, semplice da realizzare e nutriente, perché realizzato con tanti prodotti naturali.

    La tradizione del Pan d’arancia

    Il Pan d’arancia è una preparazione molto popolare in Sicilia, soprattutto nella città di Palermo dove gli agrumi sono un frutto particolarmente prelibato.
    Questo pancake si trova nelle pasticcerie e spesso anche nei panifici, accanto ai prodotti da forno dolci per la colazione. Non è difficile vederli in monoporzione nel formato cupcake, ma solitamente vengono venduti a fette, decorati con la glassa di zucchero o ricoperti di sciroppo di arance.
    Nella versione più classica e tradizionale, si posizionano sulla parte alta del plumcake delle fette di arancia sciroppata, che vengono tagliate e mangiate.
    Il sapore di questa dolce preparazione è intenso e profumato, con una forte essenza di arancia; presenta una consistenza soffice e lascia un ottimo retrogusto.

    Il segreto del Pan d’arance

    Come ogni dolce che si rispetti, anche il pan d’arancia ha un segreto che lo rende così unico ed inimitabile. Parliamo di un ingrediente essenziale che è la pasta di arance.
    La preparazione prevede di unire l’intera arancia, compresa la parte bianca e la buccia, e di frullarla fino ad ottenere una vera e propria crema. Questo consentirà al plumcake di assorbire tutto il sapore e l’aroma dell’agrume.

    Un dessert delizioso, buono per ogni occasione, che una volta provato non lascerete più.

    Difficoltà: media
    Preparazione:60 minuti
    Dosi per:5 persone
    Costo: bassoIngredientiPer il Pan d’arancio
    – 250 g farina
    – 180 g zucchero
    – 95 ml olio di semi
    – 3 uova
    – 1 bustina lievito per dolci
    Per le arance sciroppate
    – 100 g di zucchero
    – 1 arancia biologica grande
    – 1 bicchiere d’acqua
    Preparazione
    ricetta Pan d’arancia
    1. Per prima cosa accendete il forno così da fargli raggiungere una buona temperatura per quando infornerete il dolce. Procedete lavando bene l’arancia e tagliandola a pezzi grandi, non togliete né la buccia né la parte bianca ma solo i semi che si trovano all’interno e la parte dove si trova il picciolo. Inserite tutte le parti tagliate nel frullatore fino ad ottenere un composto omogeneo e liscio. Se l’arancia che avete frullato vi risulta un po’ secca, potete aggiungere mezzo bicchiere d’acqua.
    2. Intanto montate le uova con lo zucchero fino a quando non raddoppi il volume, impiegherete circa 5 o 6 minuti, poi aggiungete pian piano l’olio e il frullato di arancia miscelando con lo sbattitore elettrico per circa 3 minuti. Attenzione a versare il composto lentamente per renderlo liscio e ben omogeneo.
    3. Prendete la farina e aggiungetela al composto, cucchiaio dopo cucchiaio, molto lentamente e infine versate la bustina di lievito per dolci e continuate a impastare con lo sbattitore elettrico fino a raggiungere un impasto liscio e senza grumi.
    4. Passate l’impasto cremoso in uno stampo adatto che avrete precedentemente imburrato e infarinato. Se lo stampo lo consente, potrete coprirlo con della carta da forno evitando il burro e la farina. Ponete il preparato in forno caldo per circa 40 minuti a 180 gradi, facendo attenzione a non aprirlo per i primi 20 minuti.
    5. Mentre il dolce cuoce preparate lo sciroppo. Tagliate l’arancia a fette e ponetele in una padella insieme allo zucchero e all’acqua e lasciate cuocere per circa 10 minuti o fino a quando il liquido non si sarà addensato. Dovrete ottenere uno sciroppo dolce e denso da spennellare sul plumcake.
    6. Trascorsi 40 minuti fate la prova con lo stuzzicadenti per assicurarvi che ne esca asciutto. Quando il pan d’arance sarà pronto, aspettate che si raffreddi e spennellatelo con lo sciroppo che avete ottenuto. Con le fettine d’arancia decorate secondo fantasia, adagiandole sulla parte superiore e facendole assumere la forma che preferite.
    Ecco, il vostro plumcake è pronto per essere servito!
    Ricetta Ravioli di Castagne
  • Chiesa di San Giuseppe la Rena

    Chiesa di San Giuseppe la Rena

    In questo delizioso quartiere catanese vi è un luogo di culto cattolico, la Chiesa di San Giuseppe la Rena, eretta nel 1957 (in via Brucoli).
    Luogo imperdibile da visitare, la piccola e accogliente chiesa di San Giuseppe la Rena, risalente al XIX secolo, è un punto di riferimento per i devoti, residenti in questo storico ed affascinante quartiere della città di Catania.
    La chiesa di San Giuseppi ‘a Rìna (così viene chiamata in dialetto catanese) è meta dei fedeli, in modo particolare durante i festeggiamenti di San Giuseppe (19 Marzo).
    Questa accogliente e ben organizzata chiesa parrocchiale è stata più volte ristrutturata, ed al suo interno troviamo un affresco che ricorda la missione gesuitica della Madonna del Lume.
    Da menzionare anche l’altare dedicato a San Michele Arcangelo, protettore dei raccolti.

    Chiesa di San Giuseppe la Rena: Cenni storici

    chiesa di san giuseppe la rena catania

    Nel 1820, Giuseppe Messina, massaro di San Giuseppe la Rena, costruì e donò un cereo in onore della patrona Sant’Agata, denominato Cereo dei rinoti, che è il più antico dei tredici cerei, ed è realizzato in stile barocco.
    Come riportato da Portale di Sicilia, la borgata sorse intorno la fine del XVIII secolo a ridosso della Piana di Catania, come piccolo insediamento di abili contadini, abitanti dediti all’agricoltura, in modo particolare all’orticoltura.
    Conservò la sua peculiarità di borgo rurale fino alla vigilia della seconda guerra mondiale, e in seguito modificò in parte il suo aspetto, anche in correlazione dello sviluppo dell’area industriale nella vicina Pantano d’Arci, e dell’aeroporto di Fontanarossa.
    Dal 1995 al 2013, assieme ai quartieri limitrofi ha istituito la X Municipalità “San Giuseppe La Rena-Zia Lisa”.

    Cenni sulla struttura architettonica della Chiesa Parrocchiale di Catania San Giuseppe la Rena:

    La facciata è simmetrica e piana, con copertura pitched roof (detta anche a capanna). Vi è un unico varco d’accesso.
    Volumetria prismatica a pianta rettangolare. Caratterizzata da un modesto sviluppo longitudinale. Volumetria prismatica a base rettangolare. Sul lato sinistro è sovrastata dal campanile che si erge sulla facciata dove sono siti gli ambienti parrocchiali e per tutta la loro luce.

    Le testimonianze dei fedelissimi:

    Antonio Luca Cuddè :
    Ricordiamo che la parrocchia è intitolata a San Giuseppe, che non esiste soluzione, teoria, via o percorso valido che non passi per il bene di tutti e la pubblica convocazione, come pubblica e palese era l’opera di Nostro Signore. Possano presto giungere i frutti delle nostre preghiere.

    Riferimenti geografici:

    San Giuseppe la Rena è distante circa 10 km da Catania e si trova a 11 metri sul livello del mare.
    Indirizzo: Via S. Giuseppe Alla Rena, 164, 95121 Catania CT
    Telefono: 095 341889
    Situata nella parte meridionale del territorio del capoluogo etneo.
     

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    Chiesa di San Leone Vescovo catania

  • Ravioli di Castagne

    Ravioli di Castagne

    Curiosità sui Ravioli di Castagne

    Le castagne sono senza nessuna ombra di dubbio il frutto tipico della stagione autunnale. Di certo però le caldarroste non vanno mangiate esclusivamente da sole ma possono anche essere l’ingrediente principale di numerosi piatti.
    Proprio per questo motivo cercherò di mostrarti passo per passo come eseguire la ricetta di uno dei piatti tipici realizzati con questo frutto ovvero i ravioli di castagne. Si tratta di un primo piatto che racchiude con sè moltissimi segreti e sapori in grado di scaldare il cuore solo con il suo profumo.

    Ingredienti per realizzare dei ravioli di castagne

    ravioli di castagne

    Per preparare i tuoi ravioli di castagne dovrai per prima cosa avere sotto mano tutti gli ingredienti necessari.
    In primo luogo dovrai occuparti della preparazione della pasta fresca e nelle dosi per tre persone ti occorrono:
    • 300 grammi di farina 00,
    • 3 uova.

    Per il ripieno dei tuoi ravioli avrei invece bisogno di:

    • 500 grammi di castagne,
    • 50 grammi di parmigiano grattugiato,
    • 250 grammi di ricotta,
    • 1 uovo e 50 grammi di burro.
    Infine per completare il piatto servirà una speciale salsa di accompagnamento in cui gli ingredienti necessari sono: 500 grammi di vino rosso, 1 scalogno e 10 grammi di olio extravergine d’oliva.
    Questo piatto ha una difficoltà media mentre il costo dei prodotti non è molto elevato anzi si aggira in una fascia pressoché bassa.

    Tutte le fasi della preparazione dei ravioli di castagne

    Per iniziare a cucinare questo delizioso piatto autunnale devi per prima cosa far bollire le castagne in una pentola con acqua bollente. Il tempo richiesto per far si che questo frutto si lessi per bene è di circa 30 minuti.
    Nel frattempo puoi dedicarti alla preparazione della pasta che servirà per creare i ravioli. Inizialmente devi setacciare accuratamente la farina in una ciotola, aggiungere in seguito le uova e impastare delicatamente con le mani fino ad amalgamare per bene tutti gli ingredienti. Il risultato deve avere l’aspetto di un panetto compatto e successivamente va avvolto con della pellicola e lasciato riposare in frigo o in un luogo fresco per circa mezz’ora.
    Quando le castagne saranno ben cotte sarà il momento giusto per scolarle e farle raffreddare prima di poterle sbucciare.
    In una ciotola potrai poi sbriciolare le castagne, aggiungere poi la ricotta dopo averle accuratamente scolata, il parmigiano grattugiato, l’uovo ed assemblare il tutto.
    Dopo di questo è giunto il momento di riprendere il panetto di pasta creato precedentemente e di dividerlo in tanti pezzettini. All’interno di ogni triangolo creato con la pasta fresca dovrai aggiungere il ripieno di castagne formando una pallina e posizionarla esattamente al centro dell’impasto. Per creare i ravioli basterà che tu richiuda per bene i triangolini cercando di far aderire gli angoli ed evitare così che il ripieno esca di fuori una volta in cottura.
    Dopo aver creato i ravioli è giunto il momento di pensare alla salsa; per questo motivo in un pentola sminuzza dello scalogno insieme a dell’olio dell’oliva e lascia rosolare per qualche minuto. Aggiungi in seguito il vino rosso e fai cuocere il composto a fuoco medio per circa mezz’ora.
    In una pentola con dell’acqua salata, portata ad ebollizione, puoi aggiungere i ravioli e farli cuocere per circa cinque minuti.
    Solo quando i ravioli saranno ben cotti potrai aggiungerli alla pentola con la salsa e farli saltare per pochi minuti con l’aggiunta del burro.
    Frittelle di zucca
  • Chiesa di San Leone Vescovo

    Chiesa di San Leone Vescovo

    La chiesa di San Leone Vescovo é situata in Piazza San Leone a Catania, l’epoca in cui è stata costruita non è ancora stata inquadrata dagli studiosi, quindi non si conosce la data precisa.
    Ma si ipotizza sia stata edificata intorno al periodo dei Saraceni, dunque verso l’anno 1000. La sua consacrazione è stata effettuata da Mons. Vescovo Aliparto.

    La Storia: Chiesa di San Leone Vescovo

    La struttura della chiesa di San Leone Vescovo risulta essere grande, in quanto si pensa sia la struttura più ampia rispetto a tutte le chiese Saracene a tre navate.
    In cima è posizionato un campanile a forma di una piccola torre, con delle finestre romaniche che sono separate da delle colonne di piccole dimensioni in pietra.
    Una di esse infatti è a forma di spirale ed è stata costruita verso l’anno 1220 ( più precisamente nel 1224).
    In quel punto nel 1951 è stato rimosso l’orologio comunale. Sin dalla nascita la chiesa era stata riconosciuta e destinata a Santa Caterina, ma nel 1224 durante il periodo dei Normanni è stata consacrata dal vescovo di Bisignano Guglielmo.
    Quest’ultimo è stato riconosciuto come Santo da quello stesso anno. Successivamente intorno al 1630 è stato nominato padrone della terra Saracena San Lione, che è stato affermato doppiamente da Innocenzo X all’inizio della sua carriera da Pontefice.

    La struttura e gli affreschi

    Chiesa di San Leone Vescovo

    L’interno della chiesa è caratterizzato da tre navate che è dotato da enormi pilastri, 6 per la precisione. Attraverso di essi sono posizionate le arcate che pronunciano chiaramente le campate.
    Inoltre la chiesa di San Leone Vescovo è conosciuta per i suoi affreschi, ce ne sono alcuni che rappresentano addirittura quattro avvenimenti del vecchio testamento.
    Le opere d’arte sono senza dubbio una parte che la rendono affascinante sotto tanti aspetti. Ad attirare l’attenzione per esempio è una stata realizzata in marmo che raffigura la Beata Vergine di Stile manierista, in più la visione del Ciborio con caratteristiche a livello del periodo del rinascimento.
    Questa opera del 1552 è stata prodotta da uno sculture di origine Toscana, la sua lavorazione è stata complicata. Ovvero ha utilizzato una lastra in marmo che è stata scolpita nella parte bassa.
    Nella parte centrale di questa incisione una piccola porta di aspetto metallico, ed è qui che l’artista toscano ha raffigurato San Giacomo di Altopasso. Sulla parte laterale invece del portello sono rappresentati due figure angeliche, scolpiti con tema floreale.

    Fonte per il Battesimo

    Nel XVI secolo tra le tante costruzioni è stato costruita anche la fonte battesimale. I materiali con cui è stata realizzata sono il legno e la pietra, infatti questa risulta essere costruita con metà di essi.
    Rende particolare la fonte la figura di un leone accovacciato, la parte del suo schienale mantiene una colonnina bombata, inoltre istoriata con un ceppo di foglie che mantiene una vasca dall’aspetto tondeggiante.

    San Leone e il mago Eliodoro

    Leone è stato nominato Taumaturgo per via dei numerosi miracoli che ha compiuto. Quest’ultimo è stato collegato ad una figura quasi leggendaria che risale circa al 778.
    Ovvero è legato al necromante Eliodoro, si vocifera infatti che il giovane mostrava di avere interesse a far parte a pieno della religione cattolica.
    Tanto da voler diventare vescovo della diocesi di Catania, ma non gli fu riconosciuto questo titolo da parte della Chiesa, per questo finì per diventare un uomo che praticava la magia.
    Successivamente morì bruciato per via delle sue capacità innaturali. L’opera che è presente in chiesa rappresenta questa storia del tutto coinvolgente.

    Le quattro Cappelle

    All’interno della chiesa sempre è possibile ammirare 4 cappelle, di cui la prima è stata dedicata alla Madonna delle Grazie, la seconda alla statua della Vergine Santissima. La terza alla Vergine Santissima Addolorata e la quarta è stata riconosciuta in onore di San Leone.

    Il Portale d’Ingresso

    Il portale nella parte laterale è ornato dalla pietra di colore giallo, quest’ultimo è realizzato in stile rinascimentale e inoltre sono raffigurate anche delle figure angeliche. Alla base sono raffigurati invece i distintivi dei feudatari di quel tempo.

    L’organo

    L’organo risale circa al diciottesimo secolo, è largo 1 metro e alto 2,88 m. Adesso è situato sulla parte destra della navata centrale, nel 2006 è stato restaurato.

    L’altare maggiore

    La chiesa è dotata di un altare maggiore in stile barocco, a renderla ancora più incantevole è la statua della Vergine Maria del XVI secolo.

    Liotru

    Infine tra tutte le opere c’è quella del Liotru, quest’uomo si dice che abbia realizzato personalmente questo lavoro, mediante le sue pratiche di magia. Liotru è il nome che è stato scelto dal popolo al posto di Eliodoro.
    chiesa San Giovanni Battista in San Giovanni Galermo catania
  • Frittelle di zucca

    Frittelle di zucca

    La zucca

    La zucca, il simbolo per eccellenza della festa di Halloween, è un ortaggio della famiglia delle Cucurbitacee ricco di nutrienti e con poche calorie.
    Questo alimento, come tutti gli altri di colore arancione, contiene caroteni, attraverso i quali l’organismo produce la vitamina A.
    La polpa della zucca viene usata per curare le infiammazioni della pelle ed ha anche alte proprietà calmanti.
    In Italia questo ortaggio viene consumato soprattutto al Nord, in particolare nel mantovano e nel modenese.
    La zucca può essere utilizzata per preparare qualsiasi tipo di piatto, dal primo al dolce.
    Frittelle di zucca salate
    Le ricette più utilizzate in cui essa compare sono senza dubbio il risotto, la pumpkin pie ma sopratutto le frittelle realizzate in due varianti, dolci e salate.

    Frittelle di zucca salate

    Le frittelle di zucca salate sono un ottimo piatto che si adatta a tutti i tipi di esigenze, in quanto sono facile da preparare e ottime per i vegetariani e non contengono carne.
    Questo piatto puoi utilizzarlo sia per un aperitivo o come contorno per un secondo, perfetto anche per i bambini.
    Gli ingredienti che dovrai utilizzare per preparare le frittelle sono semplici da trovare e si possono acquistare senza spendere molto. Ti serviranno:
    • 300 gr di zucca
    • 2 uova piccole o medie
    • 100 gr di farina 00
    • 1 cucchiaino di lievito istantaneo per torte salate
    • 40 gr parmigiano reggiano
    • sale
    • pepe
    • timo
    • rosmarino
    • prezzemolo e infine olio di semi di arachidi
    Una volta lavata la zucca, grattugiala su una carta assorbente cosi da rimuovere l’acqua in eccesso. Successivamente devi unire l’ortaggio alle uova aggiungendo anche il parmigiano, le erbe aromatiche a scelta e il sale. A questo punto setaccia il lievito nella farina e aggiungi il tutto all’impasto . Nel frattempo in una padella devi scaldare un pò di olio dove, una volta caldo, devi versare con un cucchiaio il composto preparato precedentemente e lasciare cuocere per circa 4 minuti. Se le frittelle non vengono consumate subito, puoi riscaldarle in una padella senza aggiungere olio.
    Con questi dosi puoi preparare circa 10 frittelle da gustare con la tua famiglia o con gli amici.

    Frittelle di zucca dolci

    Le frittelle di zucca dolci sono un dolce che ci riporta subito alla festa di Halloween ma possono essere preparate facilmente in qualsiasi momento. Con solo 68 calorie per porzione sono ideali per ogni tipo di occasione, da gustare con amici e parenti.
    Gli ingredienti che dovrai utilizzare sono:
    • 160 g di zucchero
    • scorza d’arancia
    • 500 g di polpa di zucca
    • 3 uova medie
    • 8 g di lievito per dolci
    • 250 g di farina 0
    • olio di semi di girasole e infine per spolverare dello zucchero a velo
    Per prima cosa taglia la zucca a fette spesse di 1 cm, avvolgila nella carta stagnola e mettila in forno per un ora a 200°.
    Per velocizzare la cottura puoi anche tagliare la zucca a cubetti e cuocerla sempre nel forno con la carta stagnola per 40 minuti agli stessi gradi.
    Una volta cotta, versa la zucca in un mixer insieme alle uova, lo zucchero e la scorza d’arancia. Dopo aver frullato il tutto, setaccia nel composto il lievito e la farina, per poi mescolare fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
    Attraverso una sac-à-poche forma della palline da inserire nell’olio già scaldato. Quando le frittelle saranno ben dorate, toglile dalla padella e mettile su di un piatto con della carta assorbente. Dopo una spolverata con dello zucchero a velo puoi servirle ancora calde.
    Con queste dosi puoi ottenere 50 frittelle spendendo il minimo indispensabile.
    Tortino di Sarde al Forno
  • Chiesa di San Giovanni Battista in San Giovanni Galermo

    Chiesa di San Giovanni Battista in San Giovanni Galermo

    Come ogni turista tornato da Catania sà già, la visita alla città non può dirsi completa se non si fa tappa alla chiesa di San Giovanni Battista in San Giovanni Galermo, situata nell’omonimo quartiere della città. Questa chiesa, infatti, oltre ad essere un grande esempio di arte siciliana, è ricca di storia e cultura e merita indubbiamente una visita.

    Chiesa di San Giovanni Battista in San Giovanni Galermo: Partiamo con un po’ di storia

    La storia di questa chiesa inizia nel 1130, quando la chiesa viene edificata sopra la grotta di San Giovanni, patrono della comunità di Galeno, e da diverse fonti risulta dedicata al culto di San Giovanni Battista già dal XIV o XV secolo.
    La tradizione vuole che la chiesa si sia salvata dall’eruzione dell’Etna del 1669 per intercessione di Sant’Agata, che fermò la lava. Purtroppo, la chiesa non è rimasta indenne ad ogni calamità avvenuta nel corso della storia, pertanto fu completamente restaurata nel 1884 a causa dei danni subiti da un terremoto. Recentemente sono stati ultimati nuovi lavori di ristrutturazione che hanno restituito alla chiesa il suo antico splendore.
    festa del santo di San Giovanni Battista in San Giovanni Galermo
    Il culto del patrono è molto caro alla comunità che ogni anno ne celebra la sagra, che dura ben due interi giorni, seguendo una combinazione di tradizioni antiche e nuove da non perdere assolutamente. Se passi da Catania fra il 23 e 24 giugno dovresti assolutamente passare per San Giovanni Galermo.

    E ora un po’ di arte

    L’esterno

    La facciata della chiesa si presenta tripartita, costruita su due ordini, con un grande portone d’accesso centrale, e simmetricamente, nell’ordine superiore, un edicola votiva di San Giovanni. La facciata è legata, sul lato destro, ad un grande campanile quadrangolare dotato di quattro campane, noto monumento nazionale.La chiesa è sviluppata in una pianta a croce latina immissa.

    L’interno

    chiesa di San Giovanni Battista in San Giovanni Galermo

    All’interno la chiesa è sviluppata con una navata unica e rettangolare, che prosegue fino al presbiterio, rialzato e quadrangolare, e all’abside semicircolare, dove è possibile ammirare l’edicola con una statua del Santo titolare.
    Degno di nota è anche il grande altare bianco a quattro piedi, così come gli stucchi e i decori aggiunti durante l’ultimo restauro, che assitono nella presentazione del considrevole pregio e valore di questo edificio religioso.L’interno della chiesa ha un grande valore anche dal punto di vista degli elementi decorativi.
    Particolarmente degne di nota sono le due tele dedicate alla Vergine Maria, una Sacra conversazione dipinta da Giuseppe Zacco e una Madonna del Rosario, in abito azzurro, con il Bambin Gesù in braccio.
    Occorre, poi, fermarsi ad ammirare l’altare laterale dedicato al Santo patrono, sopra il quale si trova un altro quadro dello Zacco, Il predicatore del Giordano, che raffigura San Giovanni, intento a predicare alla folla, mentre alla sua destra si può notare un agnello, noto simbolo della la figura di Cristo, che assiste il Battista nella sua attività di predicazione.
    Citiamo per ultimo, ma non per questo lo riteniamo meno importante, l’altare della crocifissione, sopra il quale si trova una statua di Cristo in croce, affiancato da Maria e dal suo discepolo San Giovanni. L’opera, insieme all’altare, merita sicuramente un’occhiata!
    La Chiesa del Cuore Immacolato della Beata Maria Vergine catania
  • Calabria: 10 luoghi da visitare assolutamente, tra storia e cultura

    Calabria: 10 luoghi da visitare assolutamente, tra storia e cultura

    Calabria: 10 posti che non potete assolutamente perdervi!

     
    La Calabria è la punta del nostro meraviglioso stivale e tiene altissima la bandiera del Bel Paese con le sue bellezze e i suoi luoghi pieni di storia, di fascino, d’incanto. Sia la costa ionica che quella tirrena offrono molteplici motivi d’interesse ambientale, artistico e culturale, accomunati dal richiamo turistico-balneare, che con le sue numerose spiagge attrae sempre tantissimi visitatori.
    Perché la Calabria è un luogo che è tanti luoghi: meta turistica, polo culturale, riserva di natura. Andiamo a esplorarla un poco insieme!
     

    1 Crotone:

    La città di Crotone fu fondata dai coloni achei sul finire dell’VIII sec. a.C. e fu una prospera e potente città della Magna Grecia, raggiungendo il suo massimo splendore fra il VI e il V sec. Fu la sede della scuola del celebre matematico e filosofo Pitagora (quindi, se non siete molto amici del suo teorema, sapete con chi prendervela!). Dopo essere stato dominio romano, fiorì sotto i bizantini e i normanni, sino all’epoca angioina e poi aragonese. Quindi a Crotone c’è tanto passato, che potrete osservare nel Museo Archeologico statale che raccoglie materiali preistorici e protostorici, ceramiche di varie epoche, così come monete, reperti e oggetti provenienti da molteplici scavi.
    castello di Crotone
    Il castello di Crotone è un’imponente fortezza cinquecentesca a pianta poligonale con torrioni cilindrici e bastioni, sorta su una precedente rocca nel luogo dell’acropoli.
    Il duomo, edificato nel XVI secolo e poi rimaneggiato, ha la facciata neoclassica e un ampio interno a tre navate divise da pilastri; vi è custodita la venerata immagine della Madonna di capo Colonna, tavola di stile bizantino.
     

    2 Stilo:

    Stilo sorge sul versante sud orientale delle Serre, addossata in pittoresca posizione alle pendici del monte Consolino, a 17 km dalla costa. Di probabile origine greca, sotto il dominio bizantino fu sede di eremi basiliani, raggiungendo una notevole importanza nella ragione. Devastata nel ‘982, mantenne ampi privilegi e autonomie anche in epoca angioina e aragonese.
    chiesa di S Francesco stilo
    L’abitato è dominato dai ruderi di un castello. La chiesa di S.Francesco è un interessante esempio di tardo barocco calabrese: l’interno, a una navata, custodisce una tavola del XVI sec. Il duomo di Stilo, originario del XIII-XIV secolo ma poi molto modificato, presenta nella facciata un portale ogivale e alcuni bassorilievi della chiesa primitiva; nell’interno si conserva la notevole Madonna d’Ognissanti.
    La cosiddetta Cattolica, situata in alto sopra l’abitato di Stilo, è una delle chiese bizantine più famose della Calabria e fra le meglio conservate, databile intorno al X secolo. E’ un’armoniosa costruzione in mattoni a pianta quadrata, con tre absidiole semicircolari con caratteristiche decorazioni in cotto, aperte da monofore e bifore. Nell’interno, diviso in tre navate, sono visibili notevoli resti di affreschi bizantini.
     

    3 Reggio Calabria:

    duomo di reggio calabria 1
    Capoluogo di provincia e centro agricolo, commerciale e industriale, è la città più popolosa della Calabria. Fu una colonia calcidese fondata nell’VIII sec. e le sue strada sono ricche di storia: l’itinerario comincia col castello, nell’omonima piazza, di origine medievale e rifatto dagli Aragonesi nel XV secolo. Per via Cimino raggiungiamo il Duomo, nella piazza omonima, rifatto integralmente in forme pseudo romaniche; esso conserva all’interno un settecentesco Crocifisso in legno e il Sacrificio di Melchisedec, notevole tela. Possiamo poi godere della vista dal lungomare Matteotti, dove troveremo anche i resti delle mura greche e delle terme romane, e fare poi un salto al Museo Nazionale, famoso per i Bronzi di Riace; dal 2009 è però chiuso per lavori di ristrutturazione: le due sculture, insieme con numerosi altri reperti, sono state trasferite presso il Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale della Calabria.
     

    4 Costa del Reggino

    Se avete modo di fare qualche escursione a partire da Reggio Calabria, vi suggeriamo di spaziare nella sua bellissima costa: Bagnara Calabra, Palmi, Melito di Porto Salvo e Gioia Tauro sono tutti luoghi pronti a stupirvi e a sorprendervi.
     
     

    5 Parco archeologico di Scolacium e la Roccelletta di Borgia

    Parco archeologico di Scolacium
    Poco più a sud di Catanzaro Lido, nel territorio del comune di Borgia, troviamo l’area del Parco Archeologico di Scolacium. Il parco è una splendida occasione per coniugare voglia di natura e spirito di avventura archeologica: fra i suoi verdi ulivi secolari potrete ammirare molte costruzioni di epoca greco-romana e normanna, e reperti provenienti dagli scavi archeologici dell’antica colonia greca di Skylletion, successivamente divenuta la romana Scolacium.
    La Roccelletta di Borgia, situata all’ingresso del parco, è una basilica dedicata a Santa Maria della Roccella. Di epoca incerta, in quanto diverse sono state le fasi di costruzione della stessa, mescola diversi stili architettonici tra cui quello romanico, bizantino e arabo.
     

    6 Parco nazionale della Sila

    Parco nazionale della Sila
    Dopo aver messo un passo nella natura, immergiamoci completamente in essa: il Parco nazionale della Sila rappresenta una splendida opportunità per trascorrere una giornata serena e godersi un poco di verde. Non solo potreste essere così fortunati da avvistare una delle tantissime specie che lo popolano (come il lupi silani, cinghiali, cervi, caprioli, volpi e tanti altri) ma potrete godere delle tante manifestazioni che il parco organizza. Ci sono anche aree dedicate ai bambini e indicazioni sull’accessibilità per tutti! Consultate il sito http://parcosila.it/it/visita-il-parco/il-parco-dei-bambini-2.html per maggiori informazioni.
     

    7 Isola di Dino e le sue grotte

    Isola di Dino
    Continuiamo il nostro percorso naturalistico con l’Isola di Dino, che emerge sul litorale del golfo di Policastro di fronte Praia a Mare, in provincia di Cosenza. Una bellissima escursione che vi permetterà di visitare le meravigliose grotte a bordo di una motonave, soprattutto la Grotta Azzurra, la più grande di tutte, è formata da varie componenti che armonicamente si fondono e creano uno spettacolo unico e suggestivo specialmente a mezzogiorno, quando i raggi del sole entrano perpendicolari.
     

    8 Parco Nazionale del Pollino

    Parco Nazionale del Pollino
    Facciamo ancora una tappa a tema naturale e esploriamo il Parco Nazionale del Pollino, il più grande d’Italia. Il parco è in grado di accontentare ogni richiesta: nella stagione invernale potrete praticare lo sci di fondo, mentre d’estate è l’ideale per escursioni, mountain bike, speleologia e rafting.
    Anche qui vi suggeriamo di andare a consultare il sito: http://www.parcopollino.it/
     

    9 Parco Nazionale dell’Aspromonte: piste da sci a Gambarie

    Parco Nazionale dellAspromonte
    Se volete coniugare natura, divertimento e sport non potete non fare un salto al Parco Nazionale dell’Aspromonte, dove si trova la prima stazione turistica montana del Sud Italia, Gambarie. Situata a 1.400 metri di altezza, dalle sue piste da sci è possibile ammirare sia l’Etna da una parte, sia le Isole Eolie dall’altra!
     

    10 Lamezia Terme

    Lamezia Terme
    Infine, per coloro che volessero divertirsi in maniera più mondana, consigliamo questa bellissima cittadina: oltre a essere un polo culturale, Lamezia è anche un fulcro turistico sempre vivo e attivo, che può offrirvi tante serate di svago per ogni gusto.
    Cosa state aspettando? La Calabria vi aspetta!
     

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    italia da visitare

  • Tortino di Sarde al Forno

    Tortino di Sarde al Forno

    Il tortino di sarde al forno è una ricetta della tradizione siciliana, con ingredienti semplici ed economici.

    Le sarde, o sardine, sono l’ingrediente principale: pesce azzurro versatile, di lunghezza pari a circa 20-25 cm, ricco di omega 3 e sali minerali, che riesce a stupirci con piatti gustosi ed assolutamente veloci da preparare.
    Nel periodo estivo le sarde vengono pescate in abbondanza in tutto il Mediterraneo, si pensi che si riproducono durante tutto l’anno e l’esemplare femmina depone circa ottantamila uova alla volta, motivo per cui le ricette con le sarde sono molto diffuse in tutte le regioni bagnate da questo splendido mare.
    Ideali al forno ma ottime anche semplicemente grigliate, le sarde hanno un inconfondibile sapore che si differenzia, tuttavia, a seconda del mare in cui vengono pescate: le sarde dell’Adriatico hanno un colore verdastro e sono più grasse in quanto dispongono di un quantitativo superiore di cibo; quelle pescate nel Tirreno, invece, sono di colore azzurro e più magre.
    Con l’arrivo della bella stagione le ricette di mare sono le favorite, perché fresche, leggere e genuine. Non c’è nulla di meglio che godere della bontà di un tortino di sarde al forno in una serata estiva, una ricetta in cui i sapori di mare si uniscono deliziosamente a quelli della terra.
    Il tortino di sarde al forno è un piatto elaborato ma davvero semplice da preparare, che abbina il sapore deciso delle sarde con il gusto dolce e neutrale delle patate, e che certamente stupirà i tuoi ospiti: ecco la ricetta.OCCORRENTE
    Per questa ricetta del tortino di sarde al forno ti occorreranno:
    – un’ampia ciotola
    – grattugia/mandolina
    – carta assorbente
    – una terrina da forno in ceramica o in terracotta oppure quattro terrine mono-porzione
    DIFFICOLTA’
    Facile
    PREPARAZIONE
    30 minuti + 25 minuti in forno + 10 minuti di riposo
    DOSI PER
    4 persone
    COSTO
    Basso
    INGREDIENTI
    – 1 kg di sarde fresche medie
    – 2 patate medie a pasta gialla
    – 2 pomodori grandi
    – 1/2 cipolla
    – 100 gr di pecorino
    – 200 gr di pane grattugiato
    – pinoli (a piacere)
    – q.b. olio, sale, pepe
    PROCEDIMENTO
    sarde al forno
    – Occorre prima di tutto pulire le sarde: con l’aiuto di una forbice, elimina la testa e poi apri la pancia, in modo tale da eliminare la lisca centrale. Sciacqua le sarde sotto abbondante acqua corrente, tampona con della carta assorbente e metti da parte;
    – in una ciotola versa il pane grattugiato con il pecorino, la cipolla tritata, i pinoli, sale e pepe. Mescola tutto e tieni da parte;
    – lava e monda le patate e, con l’aiuto di una grattugia, tagliale a julienne (o comunque in fette sottilissime);
    – a questo punto componi il tortino: puoi scegliere di realizzare un unico sformato in una terrina più grande oppure di preparare delle mono-porzioni con singole terrine da forno;
    – ungi la terrina d’olio e inizia disponendo uno strato di sarde sul fondo, seguito dal pomodoro tagliato in fette molto sottili, le patate precedentemente affettate e il composto con il pane grattugiato ed il pecorino;
    – continua così ripetendo gli strati fino a esaurimento degli ingredienti. Termina con uno strato di pane grattugiato e pecorino e condisci con un filo d’olio;
    – inforna la terrina (o le terrine mono-porzione) coperta con carta alluminio e cuoci in forno a 180 °C per 20 minuti. Togli la carta alluminio e prosegui la cottura con grill per altri 5 minuti, finché non si forma una delicata crosta nella parte superiore.
    – Prima di servire, lascia riposare il tornino per una decina di minuti a temperatura ambiente: acquisterà maggiore compattezza e sapore!
    Pasta alla Tarantina
  • Chiesa del Cuore Immacolato della Beata Maria Vergine

    Chiesa del Cuore Immacolato della Beata Maria Vergine

    La storia: Una parrocchia, una chiesa, una città

    La Chiesa del Cuore Immacolato della Beata Maria Vergine è una delle molteplici chiese che sorgono nella città sicula di Catania.
    A metà degli anni cinquanta la zona dove è stata costruita la chiesa è stata investita provvidenzialmente da una grande urbanizzazione.
    Il quartiere dove sorge oggi la parrocchia si snoda lungo uno dei viali della città precisamente sul Viale Vittorio Veneto, 309 “info 095 552172” che proprio negli anni del dopoguerra iniziò a vedere la sua superficie aumentare con costruzioni residenziali, residenziali popolari e popolari.
    Con la forte espansione di immobili e la crescita della popolazione in quella parte della città, la presenza di una chiesa si ritenne necessaria per rispondere alle esigenze religiose degli abitanti che erano nella forte maggioranza di religione cristiana cattolica.
     
    I primi disegni di progettazione della chiesa risalgono al “due gennaio del millonovecentocinquantacinque” e la prima pietra è stata posta in essere l’anno successivo, precisamente un anno e mezzo dopo, nel mese di agosto, il ventidue.
    È stata disegnata, progettata e costruita da “R. Leone”, un importante e bravo architetto della città sicula.
     
    Anche se le celebrazioni religiose erano ufficiale già dal mese di agosto del millenoventosessanta, la “Chiesa del Cuore Immacolato della Beata Maria Vergine” fu inaugurata il lunedì dopo la “domenica delle Palme”, il giorno otto aprile del millenovecentosessantatre.
    La “Chiesa del Cuore Immacolato della Beata Maria Vergine” fu costruita su un terreno edificabile acquistato durante la seconda guerra mondiale.
    L’importo necessario per l’acquisto del suolo provenne da offerte di privati, da tributi dello Stato e dalla vendita di una chiesa devastata dai bombardamenti bellici, la “chiesa della Madonna della Lettera”.
    La cura della parrocchia è stata affidata ai “Padri Claretiani” fin dalla sua consacrazione e fino all’anno duemila.
    La scelta di affidare la cura della chiesa ai Claretiani è avvenuta poiché essi sono missionari del “Cuore Immacolato di Maria” cui è intitolata.

    Architettura e arte: Stile semplice e moderno

    La “Chiesa del Cuore Immacolato della Beata Maria Vergine”è di chiaro stile moderno. Si accede all’edificio tramite una bella scalinata che è parecchio apprezzata dagli sposi che celebrano il loro matrimonio lì, per la possibilità di scattare le fotografie delle nozze e per le coreografie che si possono realizzare.
    Le tre porte anteriori sono realizzate in ottone e bronzo: alte e lunghe, riescono a dare molta luce all’interno dell’edificio.
    La Chiesa del Cuore Immacolato della Beata Maria Vergine
    Sulla facciata, in alto, è stato sistemato un delizioso bassorilievo della “Madonna Immacolata” realizzato in terracotta e bronzo; la scelta dei due diversi tipi di materiale per la sua costruzione è stata molto gradita dai parrocchiani e dal quartiere poichè dona prestigio e originalità.
    Tutta la facciata della chiesa è rivestita da rosse piastrelle in cotto che donano quel tocco di calda eleganza tipico delle chiese moderne e dell’accogliente isola siciliana.
    Dall’ingresso della chiesa si accede in un ampio vestibolo rettangolare e poi nelle tre navate di cui una centrale, più estesa, e due laterali, lunghe e strette, che confluiscono nel presbiterio che è leggermente rialzato grazie a dei gradini.
    La pavimentazione è molto curata, semplice ed elegante; larghe lastre di “gres porcellanato” verdi sono sapientemente incastrate tra di loro creando un piacevole disegno.
    Il presbiterio è decorato con ampi lastroni di marmo grigio e bianco.
    La presenza del marmo nella zona del sacrato dona alla chiesa un effetto particolarmente accogliente nella sua eleganza.

    La parrocchia vista dal quartiere

    Oggi la “Chiesa del Cuore Immacolato di Maria” è un punto di riferimento nel quartiere dove sorge.Le celebrazioni religiose sono all’insegna della semplicità e dell’umanità.
    Molta apprezzata è l’accoglienza e la disponibilità del parroco. Nella gestione della chiesa collaborano diversi parrocchiani residenti nel quartiere in maniera unica.

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    Chiesa dei Santi Cosma e Damiano

  • Eventi Catania: Il Programma del mese di Ottobre 2019

    Eventi Catania: Il Programma del mese di Ottobre 2019

    L’autunno è arrivato e le attività estive sembrano ormai un ricordo lontano. Anche a Catania le novità autunnali sono alle porte, con decine di eventi diversi, che ci accompagneranno lungo il mese di Ottobre 2019.

    Eventi Catania: Sagre

    Le sagre in Sicilia sono tra gli eventi cardine delle città, con visitatori che accorrono dal resto dell’Isola ed anche dalla terraferma. Anche nel mese di Ottobre non possono mancare tante fantastiche sagre.

    La sagra del Pistacchio di Bronte

    pistacchio

    Che si tiene il 27-28-29 Settembre e 4-5-6 Ottobre 2019 a Bronte, in provincia di Catania, quest’anno festeggia il suo XXX anniversario.
    Intitolata “EXPO del pistacchio”, la sagra è un incontro tra la tradizione del pistacchio D.O.P. più amato e prestigioso di Italia con tutte le nuove possibilità gastronomiche in cui si affaccia.
    Durante la sagra si terranno mostre, danze e spettacoli che mostreranno le usanze tipiche della Sicilia. Il tutto sarà accompagnato da sbandieratori, majorettes e musicisti, senza mai però dimenticare il protagonista: il pistacchio verde DOP di Bronte.

    La sagra del ficodindia

    Eventi Catania sagra del ficodindia

    Si terrà dall’11 al 31 Ottobre a San Cono (CT). È uno degli eventi più importanti per la realtà locale, che ha visto una crescente importanza dell’agricoltura e dell’economia del ficodindia, arrivando a festeggiarne la XXXV sagra quest’anno.
    Il frutto, detto localmente il “bastardone” viene presentato durante tutto l’anno in eventi nazionali ed internazionali, vivendo nella sagra il suo momento più alto, motivo di orgoglio per i sanconesi.

    ‘A Fera Bio

    Più aperta alle novità ed ai trend sociali si presenta, invece, la città di Catania stessa, con ‘A Fera Bio che si tiene in città dal 2004, con l’obiettivo di valorizzare i numerosi ed ottimi prodotti agricoli siciliani, biologici e locali.
    La fiera si terrà, come sempre, a Catania durante da seconda domenica del mese.

    Eventi Catania: Culturali

    La Sicilia è una terra intrisa di cultura greco-romana, che è presente in numerosi eventi culturali che si svolgono nella città di Catania, senza comunque mancare il profumo di novità ed uno sguardo alle altre culture da tutto il mondo.

    Il Bellini Festival

    VILLA BELLINI
    Quest’anno vedrà svolgersi la sua XI edizione dal 23 settembre, anniversario della morte del Bellini, fino al 4 Novembre, dove si chiuderà con un grande concerto nel giorno della sua nascita.
    Il Festival Belliniano ogni anno si tiene a Catania per ricordare Vincenzo Bellini nella sua città natale. A lui vengono dedicati i luoghi più importanti della città e nei numerosi eventi culturali che si terranno in suo onore saranno coinvolte tutte le personalità di rilievo di Catania.
    Tra gli eventi culturali è di rilievo anche Classica & Dintorni 2019, al Castello Ursino dal 21 settembre al 26 ottobre 2019
    Quest’anno si terrà la XVI edizione a Catania. L’evento include una serie di concerti che si terranno di Sabato al Castello Ursino a partire dalle ore 19:00.

    Eventi Catania: Saloni sposa

    I saloni sposa, che negli ultimi anni hanno aumentato sempre di più il loro pubblico, fanno innamorare anche le donne siciliane, con numerosi eventi in tutta l’isola, che aiutano ad organizzare il proprio matrimonio.

    L’evento Sposi In Love

    Si terrà ad ottobre 2019, i giorni 5 6 11 12 13 del mese, presso il centro per fiere “Le Ciminiere” di Catania.
    È uno degli eventi più attesi da tutte le future spose della città, dove prendere spunto per nuove idee ed iniziare a progettare il proprio giorno speciale con esperti del settore.

    Un altro evento da non perdere per tutte le coppie che si avvicinano al giorno del sì è il Salone della Sposa

    che nel 2019 sarà presente dal 25 al 27 Ottobre presso Etnafiere- Centro Fieristico Congressuale di Etnapolis.
     

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    pistacchio

  • Chiesa dei Santi Cosma e Damiano

    Chiesa dei Santi Cosma e Damiano

    La chiesa dei Santi Cosma e Damiano di Catania è stata costruita per la prima volta nel 1557 e ha subito un rovinoso crollo più di cento anni dopo, nel 1693. Dopo questi avvenimenti, la ricostruzione della chiesa è stata rinviata al 1752: gli ultimi ritocchi effettuati sulla facciata, sul pavimento e sugli stucchi, risalgono al 1888.
    Questa chiesa è dedicata alla memoria dei Santi Medici Cosma e Damiano, nati da Santa Teodora e periti sotto l’impero di Diocleziano: Cosma e Damiano erano due gemelli medici, che offrivano cure e guarigioni senza chiedere in cambio alcuna somma di danaro.

    Chiesa dei Santi Cosma e Damiano di Catania: l’architettura

    La facciata di questa chiesa appare piana e del tutto simmetrica, composta da lastre di pietre bianche calcaree: sono visibili ben due diversi ordini, ciascuno contenente una diversa porta. Nel primo ordine è possibile osservare un unico portone, arricchito da entrambi i lati con due colonne trabeate sporgenti dal muro in pietra.
    Al secondo ordine è invece presente una finestra perfettamente corrispondente alla posizione sottostante del portone, contornata superiormente da un arco e lateralmente dalla prosecuzione delle trabeate sottostanti, simili a colonne in rilievo.
    Al di sopra del secondo ordine è presente il frontone: esso appare dentellato e decorato con piccoli dislivelli nella pietra circostante e del tutto privo di lucernario centrale. Il campanile si erge sulla destra dell’asse centrale della chiesa, parecchio arretrato rispetto alla direzione della facciata: esso prosegue il motivo in pietra bianca e termina con uno spigolo.
    In cima, al di sopra del frontone e sul tetto spiovente della chiesa, è presente una croce decorativa classica, di metallo, aggiunta in un secondo momento rispetto alla costruzione originale della struttura.

    Chiesa dei Santi Cosma e Damiano di Catania: la piantina

    Chiesa dei Santi Cosma e Damiano catania
    Per quanto riguarda la pianta della chiesa, questa risulta a base rettangolare, e il progetto planimetrico prevede un’aula unica, priva di navate laterali.
    La navata centrale è preceduta, all’ingresso da un imponente vestibolo che ospita una cantoria decorata di poco sporgente, sorretta da otto colonne a fusto liscio, organizzate in una composizione a serliane, a formare un arco nella parte sovrastante.
    Chiesa dei Santi Cosma
    Proseguendo verso l’altare, la navata appare priva di colonne laterali, ma arricchita da due archi per lato a formare quattro nicchie semicircolari incassate, contenenti immagini sacre e statue di culto. É presente inoltre un presbiterio di pianta rettangolare, che si mostra rialzato e delimitato da un arco, a sostegno dell’abside semicircolare che lo sovrasta.

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    Chiesa di Santa Maria della Salette

  • Isaac Newton: Scuola Privata Catania

    Isaac Newton: Scuola Privata Catania

    Scuola Privata Catania: Istituto Paritario Isaac Newton fra passato, presente e futuro

    Se sei alla ricerca di una valida alternativa al pubblico, perché non dare una possibilità al privato con l’Istituto Paritario Isaac Newton?
    Attivo dal 1986 e ubicato a Tremestieri Etneo (CT) in Via Ravanusa, 4 0957410225, una struttura moderna e accogliente che favorirà il tuo percorso intellettuale, l’Istituto ha già visto crescere con successo le sue prime generazioni di studenti ed è sempre pronto a ospitarne di nuove. Con un occhio rivolto al futuro, ti garantiscono un insegnamento di qualità che non ha paura di rinnovarsi e scommettere sui giovani. Perché proprio i giovani sono il loro motivo d’orgoglio.

    Scuole Private Catania: Offerta formativa

    Uno dei punti di forza che rendono particolarmente efficace la scuola è la versatile offerta formativa a tua disposizione. A seconda della vocazione personale, gli indirizzi di studio fra cui è possibile orientarsi sono i seguenti:
    • Istituto Tecnologico Catania- Elettronica e Telecomunicazioni
    • Istituto Tecnico settore Economico Catania – Amministrazione Finanza e Marketing
    • Liceo Linguistico CataniaQualunque sia la tua scelta, gli sbocchi lavorativi e/o universitari non mancheranno, e sono visualizzabili per esteso nell’apposita sezione del loro sito web per aiutarti a capire quello che fa maggiormente al caso tuo. Sanno bene che tutto ciò che riguarda l’istruzione può sembrare una scelta difficile da compiere, ed è proprio per questo che ti guideranno passo per passo, chiarendo ogni tuo eventuale dubbio.

    Ti informiamo inoltre che sono attivi il loro servizio di Doposcuola Catania e i loro corsi serali per il recupero di anni scolastici.

    scuola privata catania
    Non restare indietro, con l’Istituto Paritario Catania Isaac Newton tornare sui banchi sarà più semplice e stimolante di quello che credi.
    Come vedi, sono già attenti alle esigenze di tutti, ma sappi che il loro staff non esiterà ad ascoltarti qualora dovessi avere bisogno di un confronto. Si augurano infatti che il tuo percorso presso la loro struttura sia il più fruttuoso e sereno possibile.

    Scuole Catania: Corsi e certificazioni

    Poiché il loro team è attento ai cambiamenti e alle sfide che incontrerai entrando nel mondo del lavoro, hanno pensato di offrirti ulteriori corsi che potrai seguire per ottimizzare la tua formazione.
    Problemi con le lingue? Niente paura, sono a tua disposizione corsi di Inglese, Francese, Spagnolo e Tedesco.
    Preferisci l’informatica? Anche in questo caso potrai partecipare a corsi supplementari che amplieranno o miglioreranno le tue conoscenze.
    A proposito: hai mai sentito parlare di European Informatic Passports? Essi costituiscono tutta una serie di certificazioni informatiche riconosciute a livello europeo, e conseguirli presso questo istituto apporterà notevole valore al tuo curriculum vitae.

    Servizi aggiuntivi

     
    scuola privata
    Molto più di una semplice scuola, l’Istituto Paritario Isaac Newton comprende altri servizi aggiuntivi che potrebbero esserti utili, come ad esempio il Grest Estivo. Rivolto a tutti i bambini di età compresa fra i 3 e 12 anni, è un gruppo sicuro, sano e divertente, all’interno del quale ci si può dedicare a varie attività sportive (svolte in spazi appositi), ludico-creative e di apprendimento.
    Infine, è a disposizione del pubblico una bellissima Sala Feste, completa di giochi, impianto stereo, gonfiabili, teatrino e animatori qualificati. L’allegria di un evento riuscito sarà all’ordine del giorno.

     

  • Torre del Grifo Catania

    Torre del Grifo Catania

    Torre del Grifo: La struttura

    Facente parte comune di Mascalucia, comunità che conta poco più di 30.000 abitanti in provincia di Catania, Torre del Grifo è un celeberrimo centro polisportivo la cui inaugurazione è avvenuta nel 2011. Sede degli allenamenti del Calcio Catania, centro nevralgico è individuabile nell’edificio polifunzionale.
    Quest’ultimo, piazzatosi nella schiera delle strutture sportive più grandi in Italia, conta circa 1500 mq di superficie totale. Al proprio interno vi sono due piscine al coperto, altrettanti campo da calcio con annessi spogliatoi, cinque ambienti dedicati al fitness, una sala congressi, una ludoteca a misura di bambino, un centro benessere a tanto altro ancora.
    Il centro polifunzionale è inoltre munito di un parcheggio auto dalla capienza di ben 400 unità. In tutto, sono oltre trenta le discipline sportive che potrai praticare, con un numero di iscritti che annualmente cresce in maniera esponenziale
    Come in precedenza accennato, Torre del Grifo Catania ospita gli allenamenti sia della prima squadra che delle formazioni giovanili del Calcio Catania, compagine storica nel panorama calcistico italiano. Quattro sono i campi regolamentari utilizzabili, disponibili anche ad ospitare preparazioni estive, stage o tornei. Due di questi hanno una superficie in erba sintetica mentre i restanti due sono in erba naturale.
    All’ambito prettamente sportivo viene tuttavia accompagnato quello dirigenziale. Questo perché, oltre ai campo da calcio, Torre del Grifo ospita anche gli uffici della Società.

    Torre del Grifo: Il centro benessere

    torre del grifo centro benessere

    Se fai della bellezza un dogma dal quale non è affatto possibile prescindere, la struttura dispone anche di una SPA. Quest’ultima si pone come obiettivo principale quello di dare pronta e valida risposta a qualsiasi tua richiesta o esigenza, permettendoti di vivere in prima persona un benessere presente in tutte le proprie sfaccettature.
    Cromaticità intense ma rilassanti, fragranze, sapori e soavi melodie faranno da accompagnamento ad un’esperienza dove avrai l’opportunità di disfarti, seppur momentaneamente, dalla solita vita quotidiana, abbandonandoti in mani esperte che libereranno sia il corpo che la mente da ogni stress.
    Prodotti accuratamente selezionati, insieme a trattamenti innovativi, completeranno un’offerta vasta e variegata.

    Torre del Grifo: Il centro medico

    torre del grifo centro medico

    Motivo di vanto di Torre del Grifo è un centro medico moderno ed all’avanguardia. Questo costituisce prova tangibile di come qui il futuro non sia un’entità di temporalmente lontana, ma sia al contrario qualcosa che possa condurre verso un continuo e costante miglioramento.
    L’area recentemente istituita può giovare di una collaborazione prestigiosa, quella con la Casa di Cura Villa Stuart Sport Clinic, struttura alla quale è stato conferito il titolo di Centro Medico di Eccellenza da parte della FIFA, il massimo organo calcistico mondiale.
    A Torre del Grifo verrai accolto/a non soltanto se sei un atleta, ma anche se necessiterai di ricevere terapie di matrice rieducativa, nel caso in cui tu soffra di affezioni ossee ed articolari di tipo degenerativo. Analogamente alla SPA, anche il centro medico può contare su macchinari altamente tecnologici e su uno staff medico di prim’ordine.

    Torre del Grifo: Il soggiorno

    torre del grifo soggiorno
    In ultimo, non in ordine di importanza tuttavia, vi è l’accoglienza. Per un soggiorno che possa definirsi confortevole e caratterizzato dalla presenza di tutte le comodità del caso, Torre del Grifo è anche Sport Resort.

    Più di 20 stanze triple, insieme a 32 alloggi doppi, caratterizzano i connotati di un complesso dove, oltre che godere si un soggiorno in tutta tranquillità, potrai svolgere attività ricreative di ogni genere godendo di un panorama mozzafiato alle pendici dell’Etna.
    Calcio Catania 1946
  • I 5 migliori negozi di Antiquariato a Catania

    I 5 migliori negozi di Antiquariato a Catania

    A Catania sono presenti numerosi negozi di antiquariato, davvero molto attrezzati: ciascuna di queste aziende è infatti specializzata in mobilia, oggetti per la casa, riparazione di mobili antichi e vendita di prodotti usati di un certo valore.
    Chiunque sia appassionato di antiquariato, a Catania avrà senza dubbio l’imbarazzo della scelta.

    Negozi di Antiquariato a Catania

    Ecco le migliori 5 aziende di antiquariato presenti a Catania:

    Antiquariato Catania: Il bello dell’Usato

    Il punto vendita di questa importante azienda di antiquariato si trova in via Gustavo Vagliasindi 43.
    Qui sarà possibile visionare oggetti usati in ottimi condizioni, ed essere guidati nell’acquisto da consulenti specializzati in antiquariato e mobili antichi.
    Rivolgendosi a “il bello dell’usato”, sarà inoltre possibile ricevere una stima precisa e conveniente degli oggetti usati che si desidera mettere in vendita.

    Antiquariato a Catania

    Antiquariato a Catania: Ricordi del passato

    Questo negozio di antiquariato si trova in Corso delle Province 211 e, al suo interno, sarà possibile trovare oggetti unici e davvero molto rari.

    Ormai da anni infatti, questa azienda si occupa di acquistare e rivendere alla clientela pezzi esclusivi e introvabili.
    Rivolgendosi a questa azienda, sarà possibile rivendere i propri oggetti usati, trasportandoli personalmente in negozio per una valutazione da parte degli esperti, oppure chiedendo una visita a domicilio con conseguente ritiro del bene da parte dei dipendenti dell’azienda.

    Antiquariato Catania: Il Fascino dell’Antico

    Questo punto vendita si trova in via Cristoforo Colombo 66 e si occupa della vendita, della valutazione e della restaurazione di oggetti antichi e vintage.
    Al suo interno sarà possibile compiere una vera e propria immersione in un’altra epoca, grazie alla presenza di cornici dalle decorazioni gotiche, di specchi in stile classico, del legno invecchiato di sedie e scrivanie e delle decorazioni vintage presenti su sedie e divani.
    Oltre che gli oggetti di arredamento, “il Fascino dell’Antico” rivende anche oggetti preziosi e unici, come vecchie bambole di porcellana, argenteria, servizi da tè e antichi gioielli di famiglia dal valore quasi inestimabile.

    Antiquariato Catania: La bottega dell’Usato

    oggetti usati catania

    Il punto vendita di quest’azienda si trova in via dell’Ala 65. Qui si potranno trovare mobili e oggettistica di antiquariato e una sezione completamente dedicata al modellismo, perfetta per gli appassionati e i collezionisti.
    All’interno de “La bottega dell’usato” è possibile trovare oggetti dalla bellezza straordinaria e senza tempo, in grado di donare alla propria casa un aspetto vintage e piacevolmente retrò.
    Che si tratti di quadri, mobili, giocattoli, abiti o vecchi libri, in questo negozio si potranno trovare oggetti rari, originali e dal grande valore estetico, che risultino di buona qualità e che rappresentino un vero affare per la clientela.
    Antiquariato a Catania: Il Gran Bazar dell’usato
    Questo negozio si trova in via Gargano 13, a Catania. Si tratta di un punto vendita molto caratteristico, dove si percepisce immediatamente quel tiepido sapore di altri tempi in grado di riempire il cuore di gioia ai più nostalgici e appassionati nel settore.
    Il Gran Bazar dell’usato rivende articoli usati e di seconda mano: la selezione dei prodotti messi a disposizione dei potenziali venditori è davvero molto rigida, per cui, all’interno del negozio, sarà possibile trovare esclusivamente oggetti in ottime condizioni e a prezzi perfettamente proporzionati.
    arredamento a catania
  • Sherbeth Festival: evento di maestri gelatieri alla villa Bellini

    Sherbeth Festival: evento di maestri gelatieri alla villa Bellini

    Dal 2008, la Sicilia è la protagonista dello Sherbeth Festival, un evento di portata internazionale dedicato esclusivamente al gelato artigianale: per la sua XI edizione, lo Sherbeth Festival si sposta a Catania, dopo essersi tenuto nelle bellissime città di Cefalù e Palermo, che si sono alternate per ospitare l’evento nel corso dei dieci anni precedenti.

    Sherbeth Festival: cos’è

    E’ una manifestazione e competizione, che si svolge ormai da undici anni nelle bellissime terre della Sicilia: durante questo evento internazionale, i più importanti mastri gelatai provenienti da diverse parti del mondo come la Cina, il Giappone, l’Olanda, l’Italia, la Germania e l’Inghilterra, realizzeranno il proprio gelato artigianale e parteciperanno ad un’importantissima competizione, finalizzata alla riscossione del premio Procopio Cutò.
     

     
    Quest’anno il Festival si terrà a Catania, presso Villa Bellini, dal giorno 26 Settembre al giorno 29 dello stesso mese, giornata nella quale verrà assegnato il premio a uno dei 50 migliori gelatai del mondo: il pubblico avrà la possibilità di degustare il buonissimo gelato artigianale realizzato al momento da questi straordinari artisti del gelato, recandosi presso gli stand dello Sherbeth Festival.

    La Sherbeth Festival card: a cosa serve

    Sul sito ufficiale dedicato allo Sherbeth Festival, è possibile acquistare la Sherbeth Festival card, ossia una carta utile al pubblico per poter degustare tutti i gelati che preferisce, serviti in cono o cialda e di usufruire dei servizi presenti nel Festival come ad esempio lo street food o la tavola calda, con una ricarica minima di 10 euro.
    Da quest’anno è stata inoltre introdotta un’ulteriore iniziativa, chiamata “Casa del Gelato”, che attraverso l’acquisto di un biglietto di 20 euro, consentirà a pochi di degustare i gelati preparati dai mastri gelatai per il concorso Procopio.

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  • Pasta alla Tarantina

    Pasta alla Tarantina

    Pasta alla Tarantina: Piatto povero, gusto ricco

    La pasta alla tarantina è una versione di un piatto della tradizione non solo di Taranto bensì un po’ di tutte le località di mare italiane.
    Si tratta infatti di un saporito piatto di pasta con le cozze, che generalmente impiega formati lunghi, come gli spaghetti. Ovviamente, quel che caratterizza la versione alla tarantina è la scelta di cozze rigorosamente allevate o pescate nelle zone del Mar Ionio di fronte a Taranto.
    Come quasi tutti i piatti tipici della tradizione, si tratta di una pietanza che impiega ingredienti relativamente poveri, il cui gusto però è così saporito da far quasi dimenticare il numero esiguo di componenti al suo interno.
    Una splendida armonia di sapori e un bilanciamento sapiente di contrasti è quel che ci si può aspettare dalla preparazione di questo meraviglioso piatto.
    Difficoltà: Semplice
    Preparazione: 30 minuti
    Dosi per: 4 persone
    Costo: basso
    Ingredienti
    320 g di spaghetti
    2 spicchi d’aglio
    1 kg di cozze
    prezzemolo q.b.
    sale e pepe q.b.
    olio extravergine d’oliva q.b.
    Procedimento
    Aprire le cozze mettendole a scaldare all’interno di una padella a fuoco vivo. Una volta aperte, toglierle dal tegame e filtrare l’acqua, che andrà conservata.
    In una padella a parte far rosolare gli spicchi d’aglio nell’olio extravergine d’oliva, unire poi le cozze private del guscio e aggiustare di sale e pepe unendo anche l’acqua di cottura delle cozze.
    Far andare per un paio di minuti e assaggiare nuovamente per aggiustare la salatura. Trascorsi due minuti, togliere dal fuoco, aggiungere abbondante prezzemolo tritato e condire gli spaghetti cotti al dente.
    ricette dautunno
  • Il trasporto pubblico di Misterbianco: orari e fermate di navette e metropolitana

    Il trasporto pubblico di Misterbianco: orari e fermate di navette e metropolitana

    Il comune di Misterbianco fa parte della città metropolitana di Catania da cui dista all’incirca otto km. Questo comune è collegato nel territorio urbano, fino alle contrade limitrofe attraverso un servizio di navetta gratuito.
    A gestire il servizio di trasporto pubblico è direttamente il Comune di Misterbianco, che lo fa in completa autonomia economica. Per il trasporto urbana sono utilizzati due minibus che sono stati regalati al Comune dall’azienda Lidl Sicilia. Il servizio è organizzato in due linee, una rossa e una blu, ognuna delle quali svolge una particolare tratta. Tra queste due c’è una fermata di intersezione, dove i passeggeri possono scendere per proseguire per un’altra direzione. Montebianco, inoltre, è dotata di una linea ferroviaria, la Circumetnea e di un servizio di metropolitana leggera che collega il comune con Catania.

    Trasporto urbano: linea rossa e linea blu

    Entrambe le linee sono dotate di sistemi per il trasporto dei diversamenti abili, così da essere accessibili a tutta la popolazione, senza alcuna eccezione.
    La linea 1, la rossa, comincia da piazza Pertini e unisce il centro storico con la zona commerciale, la contrada della Madonna e i presidi sanitari che ci sono.
    Il trasporto pubblico di Misterbianco linea 1
    La linea 2, la blu, invece, inizia la tratta da piazza Falcone e Borsellino, passando per il centro storico, le zone della periferia di Lineri, Belsito, Monte Palma e Serra.
    Il trasporto pubblico di Misterbianco linea2
    Le mini navette in questo modo riescono a coprire l’intero territorio cittadino, consentendo alle persone di raggiungere praticamente ogni luogo in comodità. Il servizio funziona dalle 07.10 alle 13.30, con un passaggio all’incirca ogni 65 minuti. L’ultima corsa per la entrambe le linee è alle 13.00 e raggiunge il capolinea alle 13.58. Proprio perché si tratta di pochi mezzi gli orari sono puntuali, caratteristica fondamentale poiché riduce i tempi di attesa e dà il modo ai cittadini di organizzare i loro spostamenti. Il servizio è soppresso nei giorni festivi e la domenica, il sabato, invece, funziona regolarmente fino alle 13.00.

    Il trasporto pubblico di Misterbianco: Collegamento ferroviario a Montebianco

    Il comune di Montebianco è collegato a Catania sia da una linea ferroviaria, la Circumetnea, sia con un servizio autobus e con una metropolitana leggera. In questo modo i cittadini possono raggiungere la città ogni qual volta lo desiderano in modo facile e veloce. Si tratta di un servizio fondamentale per i pendolari che lavorano a Catania ma anche per i turisti che vogliono visitare il piccolo comune di Montebianco, un luogo dal fascino senza tempo. Il trasporto su ruote nel periodo invernale ha quindici corse giornaliere per un tempo di percorrenza che è all’incirca di 35 minuti con l’arrivo nella zona del porto. La metropolitana, invece, sempre nell’orario invernale ha 19 corse della durata di 15 minuti, l’arrivo è alla stazione di Catania Borgo. La linea metropolitana, inoltre, passa anche per i comuni di Lineri, Nesima e Cibali, collegando così Montebianco anche ai paesi vicini.
    Trasporto pubblico dei Comuni Etnei San Gregorio di Catania
  • Chiesa di Santa Maria della Salette a Catania

    Chiesa di Santa Maria della Salette a Catania

    Catania è una delle città d’arte più suggestive della Sicilia, ricca di monumenti storici e di chiese.
    Sicuramente la Chiesa di Santa Maria della Salette è uno dei complessi architettonici più importanti di Catania che devi visitare se sei in vacanza nella città sicula.
    E’ una chiesa parrocchiale situata nell’antico quartiere di S. Cristoforo in Via Santa Maria della Salette, 116 Catania, quartiere storico che offre un prospettiva dell’animo della città di Catania ed è famoso per il suo street food.

    La chiesa risale al 1872 ed è un importante luogo di culto cattolico in cui si svolgono le celebrazioni liturgiche.

    Descrizione della Chiesa di Santa Maria della Salette

    La facciata della Chiesa è simmetrica e ricoperta in mattoni rossastri realizzati con la pietra lavica, presenta il portale d’ingresso archiacuto realizzato in calcare bianco a cui si accede da una breve rampa di scale a profilo curvilineo; è sovrastata da un rosone e da una bifora in pietra bianca, un tipo di finestra divisa verticalmente da due aperture.
    Ai lati del portale d’ingresso e del rosone puoi ammirare quattro finestre monofore archiacute anch’esse realizzate in pietra bianca. Il tutto è sormontato da un’archeggiatura pensile che enfatizza il tetto spiovente.
    All’interno della Chiesa puoi osservare colori chiari come il bianco nelle pareti e oro, bianco e azzurro nel soffitto. E’ presente un unica navata e l’abside della chiesa è sormontata da volte a crociera.

    Storia della Chiesa di Santa Maria della Salette

    La costruzione della chiesa fu iniziata nel 1872, quando ci fu la posa della prima pietra il 29 giugno del 1872, voluta dal beato Card. Dusmet e fu progettata dall’architetto Carmelo Sciuto Patti.
    Dopo il bombardamenti a causa della seconda guerra mondiale, la Chiesa venne distrutta nel maggio del 1943, rimasero solo le pareti longitudinali, le pareti del presbiterio e l’arco trionfale.
    La chiesa fu ricostruita e riedificata subito dopo la guerra e nel marzo del 1948 viene elevata a Parrocchia e affidata ai salesiani. Dopo qualche mese, nel gennaio del 1949 viene nominato il primo parroco salesiano della Salette: Sac. don Stefano Nicoletti.
    In contemporanea alla costruzione della chiesa nel marzo del 1893 nasce e viene inaugurato l’oratorio festivo Leone XII alla Salette affidata ai salesiani per poi essere cambiata in Oratorio Salesiano S.Giovanni Bosco.

    La festività religiosa della Chiesa di Santa Maria della Salette

    Puoi vedere i festeggiamenti della sua patrona e titolare, la Madonna delle Salette, il 19 settembre in cui è preceduta da un triduo liturgico e la sera il simulacro della Madonna esce dalla chiesa parrocchiale per attraversare le vie del quartiere in processione accompagnata dalle preghiere dei fedeli, la banda musicale e lo sparo dei fuochi d’artificio.
    Al termine della processione si tiene uno spettacolo pirotecnico di chiusura e la solenne benedizione ai fedeli. Nei giorni precedenti e in quelli successivi alla festa religiosa potrai prendere parte ai festeggiamenti in onore della patrona partecipando alle numerose sagre e spettacoli musicali.
     

    <<<<Scopriamo la Chiesa di Santa Maria di Gesù a Catania>>>>

     
    Chiesa di Santa Maria di Gesù a Catania

  • Trasporto pubblico dei Comuni Etnei: San Gregorio di Catania

    Trasporto pubblico dei Comuni Etnei: San Gregorio di Catania

    Il comune di San Gregorio di Catania appartiene all’area metropolitana della città di Catania e dista 9 km dal centro di Catania, 15 km dall’aeroporto Fontanarossa, e circa 11 km dalla Stazione Centrale.

    Trasporto pubblico dei Comuni Etnei – San Gregorio: Collegamenti principali

    Il mezzo pubblico più utilizzato per raggiungere San Gregorio (o per partire dal comune etneo verso altre destinazioni) è l’autobus, usufruendo delle corse interprovinciali effettuate dalle autolinee Sais, Ast (Azienda Siciliana Trasporti) e dalla municipale catanese Amt (Azienda Metropolitana Trasporti) , oltre ai servizi di trasporto offerti da alcune autolinee private con sede nelle città limitrofe.
    Il casello autostradale di San Gregorio, oltre ad essere una importante via di accesso alla città, è anche la fermata utile e principale (in alcuni casi, l’unica) dei bus appartenenti alle autolinee che effettuano corse dirette a San Gregorio.
    Gli orari, comunque, sono piuttosto flessibili, anche perché come già detto, il casello di San Gregorio rappresenta un importante svincolo autostradale nonché la principale via di accesso alla città per chi proviene dal circondario.

    Trasporto pubblico dei Comuni Etnei – San Gregorio: Vicende della mobilità interna

    La mobilità interna di San Gregorio ha recentemente subito fasi alterne di efficienza.
    Il mezzo pubblico utilizzato per spostarsi a San Gregorio è il bus navetta, un servizio gratuito inizialmente gestito dalla Seabus, che collega la città con le frazioni a sud, operando anche un interscambio con alcune linee dell’ AMT.
    Nel febbraio 2019, il contratto con la Seabus è scaduto e la stessa ditta incaricata si è dichiarata non disponibile a proseguire il servizio alle stesse condizioni, perché definite “antieconomiche”. Quindi è stata bandita una gara per affidare il servizio a una ditta diversa: ma la gara è andata deserta, nè il budget del Comune avrebbe potuto essere incrementato (per mancanza di fondi) al fine di venire incontro alle richieste della ditta precedentemente incaricata del servizio.
    Trasporto pubblico dei Comuni Etnei
    Pertanto l’Amministrazione comunale è intervenuta con provvedimenti volti a diminuire i costi e cercare di comporre una trattativa utile con le imprese del settore trasporti.
    I provvedimenti adottati riguardavano la riduzione del numero delle corse e una redistribuzione delle stesse in base alle esigenze stagionali.
    Erano previste, pertanto, dieci corse, la prima con partenza da Piazza Marconi, l’ultima con partenza da Via Sgroppillo.
    Il servizio, attualmente, vede dieci corse giornaliere che si snodano su un percorso di 12 Km con partenza della prima corsa da piazza Marconi alle 6,55 e l’ultima corsa con partenza da Via Sgroppillo (rotatoria) alle ore 15,15.
    Inoltre, durante le corse: 6,55; 11,15; 13,15 e 14,15 il pulmino collega gli istituti “Galileo Galilei” e “Guglielmo Marconi” col territorio di San Gregorio per garantire agli studenti il collegamento alle proprie scuole.
    Le corse previste, sebbene ridotte nel numero, sono riuscite comunque a garantire i servizi essenziali ai cittadini, compresi gli studenti che giornalmente si recano in istituti scolastici situati in città limitrofe. In questa ottica di ottimizzazione e sincronia tra costi e benefici, sono state eliminate, per quattro delle dieci linee, le corse del sabato e si è disposta l’interruzione delle stesse per il periodo estivo dal 10 giugno al 10 settembre e per il periodo delle vacanze natalizie, dal 20 dicembre al 6 gennaio.

    Trasporto pubblico dei Comuni Etnei – San Gregorio: Situazione attuale

    Secondo un recentissimo aggiornamento delle disposizioni riguardanti la mobilità, dal 12 settembre 2019 il servizio “bus navetta” è stato ripristinato a condizioni ancora differenti. Il servizio prevede, infatti, 6 corse nei giorni feriali, più una suppletiva il martedì, giorno in cui si svolge il mercato settimanale. Il servizio non è attivo il sabato, nei giorni festivi e nel periodo estivo. Queste disposizioni saranno operative fino al 10 giugno 2020.

    Il bellissimo Museo storico dello sbarco in Sicilia
  • Le 5 migliori ricette d’autunno

    Le 5 migliori ricette d’autunno

    Hai voglia di piatti deliziosi e confortevoli? Le ricette d’autunno puoi prepararli con ingredienti di stagione che non hanno nulla da invidiare ai loro fratellini estivi o primaverili, perché altrettanto adatti per preparare spettacolari ricette ricche di colore e di gusto.
    Funghi, radicchio, zucca e poi castagne, loti, uva, fichi…tutti ottimi per ricette dolci ma anche salate.

    Come quelle che ti proponiamo, 5 ricette d’autunno:ne faremo tre salate e due dolci.

     

    Ricette salate d’autunno, facili e sorprendenti.

    • Ricette d’autunno: Cominciamo con i Funghi ripieni:

    Funghi ripieni

    ideali come antipasto, sono un ottimo contorno per secondi di carne. Nel ripieno hanno pancetta (o salsiccia), caciocavallo o provola dolce o salata, oppure ricotta per una versione più delicata.
    I cappelli dei funghi champignon vanno adagiati su una teglia, riempiti con i loro stessi gambi rosolati con la pancetta, coperti col formaggio e profumati con foglioline di prezzemolo in cima.
    15 minuti in forno a 180° e saranno pronti da portare in tavola.
    • Ricette d’autunno: E che dire delle Trofie ai porri, salsiccia e radicchio?

    trofei ai porri salsiccia
    E’ un primo delizioso con ben tre ingredienti di stagione e il condimento si prepara in 15 minuti, giusto il tempo di far bollire l’acqua e cucinare la pasta.
    Taglia il porro a rondelle sottili e il radicchio a listarelle, quindi falli appassire in padella con olio di oliva, sfuma con vino rosso e unisci la salsiccia privata della pelle e sbriciolata.
    Appena la pasta è cotta (mi raccomando, al dente!), mettila nella padella dove hai preparato il condimento, mescola, aggiungi sale, pepe e, a piacere, servi accompagnando con grana o parmigiano grattugiato.

    Dolcissimi fichi, non solo per frutta, li hai mai provati con la carne o il pesce?

    • Ricette d’autunno: Ecco la Tagliata di tacchino con fichi:

    tacchino con fichi
    Delicate fette di tacchino, accompagnate da fichi marinati, un secondo inedito e leggero.
    Fai sbollentare in acqua salata il petto di tacchino a listarelle, scolalo, fallo raffreddare, mettilo in una marinata di olio, sale, pepe ed erba cipollina per mezz’ora.
    Lava, sbuccia e taglia a fette i fichi, condiscili con olio, pepe e due cucchiai di aceto e lascia marinare anche questi per 10 minuti.
    Quindi, unisci i fichi alla carne ed ecco pronto un secondo da accompagnare, se si gradisce, con gherigli di noce e acini d’uva tagliati a metà.

    E ora due dolci con ingredienti classici d’autunno, ma accompagnati da sapori speziati e intensi.

    • Ricette d’autunno: Crostata di zucca:

    Crostata di zucca
    Non poteva mancare la regina d’autunno in un dolce classico, ma che profuma di cannella, noce moscata e zenzero.
    Una tenera pasta frolla accoglie il ripieno di zucca e spezie, arricchito con 120 gr. di panna, 2 uova , zucchero di canna e, se gradito, un cucchiaio di sherry.
    In forno a 180° per 20 minuti coperta con carta d’alluminio, poi scoperta per altri 20 minuti.
    Buonissima tiepida, è una delizia assoluta a temperatura ambiente: offrila su un piattino, con accanto una pallina di gelato alla crema.
    • Ricette d’autunno: Infine un dolce versatile e buonissimo, la Torta di castagne e cioccolato

    Torta di castagne
    La dolcezza delle castagne e il temperamento del cacao amaro danno vita a una torta da fine pasto, ma ideale anche con il tè.
    Di consistenza soffice, è ottima accompagnata da crema inglese.
    Si prepara con ingredienti semplici (farina di castagne, latte, uova, cacao amaro, zucchero) impreziositi dal profumo di vaniglia o cannella o scorza d’arancia.
    Cuocila nel ripiano più basso del forno a 170° per 70 minuti e decorala con zucchero a velo. La puoi conservare in frigo per 3-4 giorni ma la puoi anche congelare e consumare tempo dopo, ricordando il calore e l’aroma di un pomeriggio d’autunno.
    Ricetta Bruschette ai fichi con formaggio di capra
  • Ricetta Bruschette ai fichi con formaggio di capra

    Ricetta Bruschette ai fichi con formaggio di capra

    Bruschette ai fichi con formaggio di capra: Stai cercando uno stuzzichino economico, veloce e facile da preparare per fare bella figura con i tuoi ospiti? Ecco quello che fa per te!
    Difficoltà: Facile
    Dosi per: 4 persone
    Costo: basso

    Ingredienti per le bruschette con formaggio di capra e fichi:- 8 fette di pane da bruschetta

    – 8 fichi
    – 200g di formaggio caprino
    – miele
    – olio extravergine di oliva
    Preparazione:
    L’ingrediente principe per le bruschette è ovviamente il pane, perciò abbi cura di sceglierlo adatto! Il mio consiglio è di usare quello casereccio, perché una volta fatto a bruschetta sarà croccante, pur assorbendo i sapori di tutti i condimenti. Tagliane 8 fette spesse 1-2 cm.
    Lava bene i fichi, sbucciali e tagliali in fette sottili.
    Taglia il caprino in 8 fette. Ogni regione ha le sue eccellenze casearie, scegli perciò quello che più ti aggrada, ma preferibilmente uno dal sapore non troppo delicato, in modo da creare il perfetto contrasto con la dolcezza dei fichi.
    Adesso puoi cuocere alla griglia le fette di pane, dorandone entrambe le facce (2 minuti cada una). Condiscile con un po’ d’olio, e adagia sopra di esse il caprino e i fichi. Innaffia il tutto con miele. È da preferirsi quello di acacia, per via del suo sapore delicato e fruttato.
    Servi caldo con del buon vino bianco. Il compagno ideale per un bilanciamento morbido ed equilibrato in questo caso può essere un Sauvignon, perfetto nel mix saporito di caprino, fichi e miele. In alternativa va benissimo anche un buon Chardonnay.
    Et voilà! Il tuo stuzzichino sfizioso è pronto!
     

    <<<<Ricetta Carpaccio di Baccalà con melone asparagi e maionese>>>>

     
    carpaccio di baccalà con melone

  • Museo dello Sbarco: inaugurazione sabato della mostra fotografica

    Museo dello Sbarco: inaugurazione sabato della mostra fotografica

    Sabato 21 settembre alle ore 17, a Catania presso il museo dello Sbarco in Sicilia, ci sarà l’inaugurazione della mostra fotografica sui prigionieri di guerra a Camp Letterkenny, in Pennsylvenia. Si trova in Piazzale Rocco Chinnici, 95129 Catania CT, 095 401 1929.

    La mostra

    Come già anticipato la mostra fotografica riguarderà i prigionieri di Camp Letterkenny.
    In questo campo di detenzione, che si trovava negli Stati Uniti e rimase aperto tra il 1944 e il 1945, vennero rinchiusi anche alcuni militari siciliani.
    I soldati in detenzione potevano godere di trattamenti di favore se collaboranti.
    Gli statunitensi decisero di concedere ai prigionieri buone condizioni di detenzione per via della loro distanza dalla linea di fronte, per la ricchezza di cui godevano gli Stati Uniti in questo periodo e per cercare di ottenere una rieducazione dei militari italiani.

    L’inaugurazione della mostra

    L’esposizione della mostra verrà effettuata da parte di Flavio Giovanni Conti che, avendo scritto numerosi trattati sull’argomento, è un esperto.
    Parteciperanno all’inaugurazione anche il primo cittadino di Catania, Salvo Pogliese, l’assessore Barbara Mirabella, il presidente dell’associazione per la memoria dei Prigionieri Italiani a Letterkenny Antonio Brescianini.
    Oltre a queste figure di spicco per la comunità catanese, sono stati invitati e hanno accettato di partecipare alcuni familiari dei detenuti.
    La mostra ha ottenuto il patrocinio del consolato degli Stati Uniti a Napoli e sarà disponibile, a partire da sabato 21 settembre fino a lunedì 7 ottobre.
    I visitatori potranno entrare al museo dal martedì alla domenica a partire dalle 9 fino alle 17 (l’ultimo ingresso concesso sarà alle ore 15).
    Museo storico dello sbarco in Sicilia
  • Luigi Bommarito: E’ morto l’ex arcivescovo di Catania

    Luigi Bommarito: E’ morto l’ex arcivescovo di Catania

    Ci lascia alla veneranda età di 93 anni monsignor Luigi Bommarito, dopo aver ricoperto importanti cariche presso la diocesi. L’ex vescovo si è spento nella sua casa di Terrasini, luogo di nascita, in cui era tornato terminate le fatiche degli importanti incarichi da lui ricoperti.
    Era ricordato dai catanesi, e lo rimarrà negli anni, con grande affetto.
    – Dove si svolgeranno i funerali.
    Per chiunque abbia il piacere di rendergli omaggio è stata allestita la camera ardente presso la chiesa degli Agonizzanti.
    Il funerale, invece, verrà celebrato alle ore 11 presso la chiesa madre di Terrasini.
    – La carriera dell’arcivescovo Luigi Bommarito.
    Nato il primo giugno 1926 a Terrasini, in provincia di Palermo, si dimise nel 2002 per sopraggiunti limiti di età, ma furono diversi i momenti importanti nella sua vita.

    Ha ricoperto la carica di Arcivescovo di Catania dal 1988 al 2002.

    Il primo incarico fu nel 1976 quando gli venne assegnato il ruolo di vescovo ausiliare di Agrigento e vescovo titolare di Vannida. Fino al 1980 quando fu eletto vescovo di Agrigento. Passati otto anni, come su detto, venne promosso ad arcivescovo di Catania nel 1988 e vi rimase fino al 2002 quando dovette ritirarsi per aver raggiunto il limite massimo di età.
    Tra i momenti più importanti vissuti dall’arcivescovo, si ricorda quando nel 1994 accolse presso la città etnea Giovanni Paolo II. Nel 1988 conferì l’ordinazione episcopale a Salvatore Pappalardo a cui, da Giovanni Paolo II, era stata assegnata la diocesi di Nicosia.
    Si ricorda inoltre quando, nel 2001, in periodo di Avvento, scrisse una lettera con cui mosse alcune critiche rivolte al cammino neocatecumentale pur nel rispetto delle forme e della cordialità.
    demolito il ponte
  • Ricetta Carpaccio di baccalà con melone, asparagi e maionese

    Ricetta Carpaccio di baccalà con melone, asparagi e maionese

    Carpaccio di Baccalà con Melone, Asparagi e Maionese: Un piatto leggero ricco di sapori, fatto di pesce crudo e frutta.

    Un piatto semplice e ricco di leggerissimi ingredienti, ideale come antipasto e per chi ama il pesce crudo.
    La preparazione è semplice, dopo aver avuto a disposizione tutti gli ingredienti come descritto sotto, il Baccalà lo facciamo già tagliare a Carpaccio dal pescivendolo, quindi lo facciamo marinare in un piatto grande di portata con succo di lime, zenzero e cipollotto fresco e un po di olio extravergine, poi lo copriamo con una pellicola da cucina e lo lasciamo 30 minuti in frigorifero.
    Nel frattempo tagliamo il Meloni a cubetti piccoli, puliamo gli Asparagi e li affettiamo molto sottili dal lato lungo.
    Per la Maionese, alla preparazione tradizionale si aggiunge del olio e prezzemolo per dare un giusto sapore.
    Trascorsi i 30 minuti andiamo pure a comporre il piatto, mettendo i cubetti su un piatto piano, mettere il baccalà marinato, quindi mettiamo gli asparagi, infine aggiungiamo la maionese al prezzemolo. Buon Appetito.
    Ingredienti per 4 persone
    – 300 grammi di Baccalà,
    – Circa 2 centimetri di una striscia di Zenzero,
    – 6 Asparagi,
    – Prezzemolo un mazzetto,
    – Olio extravergine di oliva,
    – Melone retato mezzo (per capire quello arancione)
    – Un cipollotto fresco,
    – Sale e pepe
    Per la preparazione della Maionese:
    – Prezzemolo tritato,
    – 3 tuorli d’uovo,
    – Senape di Digione un cucchiaino,
    – 250 milligrammi di olio extravergine di oliva,
    – Sale
    – Succo di mezzo lime
    Prezzo 10 – 15 euro

    <<<<Ricetta Formaggio fritto alla Siciliana>>>>

     
    Formaggio fritto alla siciliana

  • Chiesa di Santa Maria di Gesù a Catania

    Chiesa di Santa Maria di Gesù a Catania

    La storia della chiesa di Santa Maria di Gesù

    L’edificazione della chiesa di Santa Maria di Gesù risale al 1442. E’ una basilica situata a Catania, in Sicilia più esattamente nel lato nord della piazza da cui prende il nome. Originariamente, più esattamente nel Trecento questa basilica svolgeva la funziona di un piccola cappella accanto alla quale sorse in tempi successivi, un piccolo convento di frati francescani.
    La cappellina era posta in un’area chiamata Selva del convento di Santa Maria di Gesù e si trovava in un viale compreso tra Giardino Bellini, via Plebiscito e viale Regina Margherita. In quell’epoca la chiesa aveva un scopo prevalentemente funerario. La chiesa si trova esattamente in Piazza Santa Maria di Gesù, 7, 95124 Catania CT
    La vera chiesa venne edificata solo nel secolo successivo ovvero il Quattrocento. Con il passare degli anni furono sempre maggiori le decorazioni che vennero apportate alla stessa. Vere e proprio opere d’arte facevano da sfondo alla basilica che in poco tempo si vide gremita di addobbi.
    Un violento terremoto però, avvenuto nel 1693, distrusse completamente la chiesetta. La sua riedificazione avvenne così nel XVIII secolo ed è rimasta ad oggi intatta. Nel 1949 la basilica è stata elevata a parrocchia.

    Tutte le caratteristiche della Chiesa di Santa Maria di Gesù

    La facciata della Chiesa si presenta simmetrica piana, austera e di stampo romanico. Le maggiori decorazioni si trovano ai lati e sono molto simili a quelle delle chiese situate lungo l’area etnea. Le caratteristiche particolari della chiesa sono l’alternanza delle pietre di colore nero e bianco.
    chiesa di Santa Maria di Gesù
    La basilica al suo interno presenta una navata singola mentre ai lati è dotata di cappelle riprodotte dalle famiglie più nobili di Catania. Tra le più note spicca la chiesetta Paternò Castello da cui potrai accedere semplicemente attraverso un portale di sculture. Lo spazio interno è disposto longitudinalmente con la presenza anche di un presbitero.
    All’esterno la chiesa presenta una caratteristica fondamentale, ovvero la facciata decorata con preziosi stucchi voluta fortemente dal frate Girolamo Palazzotto. In realtà questo abbellimento è servito maggiormente per coprire le opere d’arte più antiche ed ormai rovinate.
    La chiesa di Santa Maria di Gesù a Catania presenta così uno stile omogeneo è molto raffinato. Le sue caratteristiche sono principalmente dovute ai canone delle scuole del XVI secolo, ovvero agli anni in cui venne costruita.
    Sull’altare maggiore sono presenti diversi dipinti su tavola, come quello denominato Immacolata Concezione pitturato nel 1525 dal pittore Angelo Di Chirico. L’affresco raffigura nello specifico due sante donne, Sant’Agata e Santa Caterina d’Alessandria. Oltre a queste dipinti la chiesa presenta anche opere di altri famosi autori come Giuseppe Zacco, morto nel 1834 e Antonello Gagini di alcuni secoli prima.
    Ad oggi la chiesa situata a Catania è un vero e proprio convento dedicato all’Ordine dei Frati Minori Osservanti.
    Chiesa di Santa Maria della Rotonda Catania
  • Il Palazzo Valle

    Il Palazzo Valle

    La Sicilia è una delle regioni italiane più belle e ricche di storia, dove diverse culture si sono fuse, garantendo al mondo capolavori di cultura ed attrattività unica. Oggi tratteremo nello specifico della città di Catania e di uno dei palazzi più rappresentativi: Palazzo Valle. Vediamo insieme perché è un luogo così consigliato da guide turistiche ed amanti della cultura. Si trova in Via Vittorio Emanuele II, 122 Catania.

    Il Palazzo Valle: Un po’ di Storia

    Palazzo Valle è una vera e propria rappresentazione dei palazzi catanesi signorili del settecento; questo è stato progettato dal celebre Architetto Giovanni Battista Vaccarini ed è stato catalogato tra gli edifici civili più belli della città siciliana. Nella prima metà del settecento fu commissionata la sua costruzione da Pietro La Valle; la costruzione avvenne in ben tre lassi di tempo differenti, per poi terminare nella seconda metà dell’ottocento. Purtroppo questo continuo passaggio di consegne e di successioni cominciata nel finire del 1700, portò il Palazzo Valle in uno stato di deterioramento e semi abbandono. Fortunatamente nel 2001 fu acquistato dalla famiglia Zappalà di Gisira e con Alfio Puglisi Cosentino si è apportato un lavoro di ristrutturazione che ha donato nuova vita all’edificio. I lavori sono stati finanziati soprattutto dalla regione che grazie alla Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Catania, ha contribuito al progetto esecutivo.

    Il Palazzo Valle: La bellezza di ciò che si guarda

    Il Palazzo Valle offre, come tutti i palazzi di grande fama, una facciata creativa, con mensole smussate ed angoli morbidi. Gli amanti delle figure geometriche saranno felicissimi di osservare campi geometrici riquadrati e balconi con timpani circolari. Il tutto coronato da un portone molto grande che danno al prospetto un’eleganza e delle linee sinuose uniche nel suo genere.
    Il Palazzo Valle: Fondazione Puglisi Cosentino e Cultura

    Ma perché visitare il Palazzo Valle?

    Per chi ama la cultura è una tappa fondamentale nella città di Catania. In questo palazzo c’è la famosa Fondazione Puglisi Cosentino che nel 2004 fu costruita da Alfio P.Cosentino e che si concentra fondamentalmente sul valorizzare opere d’arte antica, contemporanea e moderna, insegnando a coloro che vogliono farne parte, uno studio educativo o semplicemente un fine culturale a sé stante. La Fondazione quindi si occupa di gestire e promuovere esposizioni temporanee, con tanto di laboratori ed incontri; ricchi di attività didattiche sia di studio che di ricerca. Essenziale poi il rapporto tra artisti e pubblico; il miglioramento della città catanese passa proprio dalla collaborazione che gli artisti e le menti del luogo hanno con il rispetto civico del popolo. Se vuoi visitare la Fondazione, questa si trova nella corte interna, nel secondo e terzo piano di Palazzo Valle.

    Il Palazzo Valle: Conclusioni

    Perché dovresti visitare Palazzo Valle? La risposta è semplice, è un palazzo che oltre ad offrire una storia architettonica di un certo rilievo, è luogo di cultura allo stato puro. Ciò è dato sicuramente dalla Fondazione al suo interno che si occupa di organizzare eventi culturali, ma non è solo questo. Il Palazzo in sé ha un’anima particolare, ti trasmetterà quel senso di storia appartenente proprio alla cultura di Catania. Un vero spaccato storico della Sicilia del Settecento, che affascina e si discosta leggermente da ciò che l’Italia mostrava in quel periodo. La sfida più grande poi è sicuramente quella di capire quale sia l’evento culturale organizzato che più ti aggrada; magari una mostra su un artista celebre o semplicemente un laboratorio su una tematica che ti è cara per il lavoro e non vedi l’ora di cimentarti in esperimenti che non avevi mai tentato da solo nella vita. Si consiglia assolutamente la visita a tutti, di tutte le fasce di età.
    Mercato delle Pulci catania
  • Ricetta Formaggio fritto alla siciliana

    Ricetta Formaggio fritto alla siciliana

    Le dosi per quattro persone per Formaggio fritto alla siciliana

    Per poter creare un pasto semplice ma buono come il formaggio fritto alla siciliana devi avere gli ingredienti giusti.
    Le dosi per quattro persone prevedono degli specifici alimenti come:
    • 300 grammi di primo sale un particolare tipo di formaggio
    • acciughe sott’olio quanto basta
    • origano
    • pane grattugiato
    • farina
    • due uova
    • un pizzico di sale ed infine olio di semi di arachide
    La difficoltà di questa ricetta è molto bassa ed il costo per la spesa si aggira intorno ai 10 euro.
    La preparazione
    Il formaggio fior di sale viene preferito per questa ricetta ma puoi anche utilizzare del pecorino fresco o la tuma.
    La preparazione consiste nel tagliare il formaggio creando delle fettine sottili, non più spesse di mezzo centimetro. Dovrai cercare poi di perfezionarle il più possibile, donando ad ogni fetta la stessa misura.
    Dopo di ciò potrai iniziare a creare dei sandwich con il fior di sale inserendo all’interno delle due fettine di formaggio delle acciughe e un pò di origano. Completerai il tutto richiudendole fra di loro. Una volta creati i tuoi sandwich è il momento di passarli in farina poi nell’uovo ed infine nel pane grattugiato.
    Per completare la tua ricetta ti basterà far scaldare dell’olio di semi di arachide in una padella fino a farlo arrivare ad un temperatura di 160 grado. Aggiungerai così i sandwich che avevi precedentemente preparato.
    Il formaggio fritto alla siciliana è un piatto che va servito caldo quindi una volta cotto non ti resta che mangiarlo.
  • Il Mercato delle Pulci a Catania

    Il Mercato delle Pulci a Catania

    A Catania, il mercato delle pulci tutte le domeniche

    Durante la domenica, le contrattazioni per i vari rioni di Catania lasciano spazio alla nuova sede del mercato delle pulci. Situato a nord-est della città, nell’area portuale, con ingresso in via Cardinale Dusmet, è uno dei più rinomati luoghi di compravendita della provincia, dove puoi concludere veri affari a prezzi competitivi.
    A pochi minuti dalla fermata dell’autobus e facilmente raggiungibile in macchina o in motorino, l’ingresso è gratuito, con accesso alle bancarelle durante la mattina fino alle ore 13,00-14,00 circa. Sempre nell’ultimo giorno della settimana, puoi recarti nel piccolo porto turistico di Ognina, sede di un caratteristico mercato ittico sulle imbarcazioni.

    Mercato delle pulci: un viaggio nel tempo

    Pur avendo risentito negativamente delle aperture di vari centri commerciali (le testimonianze dei venditori lo confermano), il mercato delle pulci continua ad essere frequentato da persone di vario tipo: vedrai, infatti, turisti, persone del luogo, intenditori d’antiquariato o semplici curiosi che si aggirano tra i banchi.
    In un turbinio di forme e di colori, noterai veri e propri pezzi d’antiquariato accanto a oggetti d’utilizzo comune, dal design più recente e perfettamente funzionanti: in mezzo a suppellettili datate, ceramiche suggestive, dipinti e disegni, 45 giri, grammofoni, macchine fotografiche vintage e camere oscure, mobili antichi, gioielli di vario pregio, articoli di bigiotteria, collezioni di fumetti, di riviste e di vecchie schede per i telefoni pubblici, ti sorprenderai nel riscoprire manufatti visti e descritti solo nei libri e nei film in bianco e nero, o di cui potresti conservare un lontano ricordo. Il tutto seguendo un principio comune: valorizzare i bei tempi andati.
    mercato delle pulci
    Gli oggetti sono disposti in un mix pittoresco su banconi e ceste, oppure a contatto diretto con l’asfalto, appoggiati a sostegni o, ancora, adagiati su tessuti o carta di giornale, protetti da tendoni quando piove o accarezzati dal sole nelle belle giornate. Potrai fare un giro attorno agli Archi della Marina, per strade non troppo affollate, nelle quali aleggia un costante sottofondo di voci talvolta interrotto da genuine risate e qualche grido imbonitore. Vie nelle quali non è improbabile che tu veda qualche automobile fare capolino tra le bancarelle ed avanzare lentamente, destreggiandosi per la zona e, magari, andando contro il codice della strada…

    Qualche curiosità sul mercato delle pulci di Catania

    Proprio nell’area in cui si svolge il mercato delle pulci, un tempo veniva organizzata una fiera annuale in occasione del giorno della Commemorazione dei Defunti, attualmente tenuta in altri quartieri della città di Catania.
    A scanso di equivoci, non devi confondere questa manifestazione domenicale con il mercatino di San Giuseppe La Rena (la zona dell’aeroporto e dell’Unieuro, per intenderci), che si limita a stand di varie forme d’artigianato e usato.
    Da tempo, questo luogo è oggetto di polemiche e sospensioni dell’attività per problemi riguardo il conferimento dei rifiuti: recentemente, grandi quantità d’immondizia rimanevano nel piazzale per una settimana (vale a dire tra un giorno di mercato e l’altro) a causa della negligenza di quegli operatori che, per abitudine, le lasciavano negli spazi pubblici.
    Per tutelare gli abitanti della frazione e limitare i costi delle operazioni di pulizia a carico del Comune, gli Amministratori ed i Consiglieri hanno sentito la necessità d’intervenire e di prendere in considerazione l’eventualità di revocare le postazioni, oltre a distinguere gli operatori regolari da quelli abusivi mediante una netta delimitazione delle aree.
    Chiesa di Santa Maria della Rotonda Catania
  • Le 5 migliori aziende di Ferramenta a Catania

    Le 5 migliori aziende di Ferramenta a Catania

    Devi riparare il rubinetto del lavello ma non hai la chiave adatta? Vuoi recintare il giardino di casa e creare un’area esclusiva per il tuo fedele amico a quattro zampe? O ancora, desideri rinnovare le pareti interne del tuo appartamento con vernici non tossiche e dai colori non convenzionali? Un giretto dal ferramenta farebbe al caso tuo. Ecco i 5 migliori punti vendita su Catania.

    Ferramenta Catania: materiali ed attrezzature per appassionati e professionisti

    Il ferramenta è il tempio dei professionisti e degli appassionati del bricolage. Ciascun negozio è specializzato nella vendita di minuteria (chiodi, tasselli, fisher, articoli da fissaggio, serrature e lucchetti), maniglie per porte, cassette postali e di sicurezza, utensili professionali e materiali per il settore idraulico ed elettrico. I più forniti, inoltre, sono provvisti di attrezzature ed abbigliamento da lavoro, scale di qualsiasi formato, condizionatori, rubinetteria nonché piccole quantità di materiale per l’edilizia (pavimenti, legname, elementi per coperture), vernici, carta da parati ed utensili vari per il giardinaggio.
    Presso un punto vendita di ferramenta ti puoi sbizzarrire ed acquistare tutto il necessario per l’hobbistica, il rinnovo della casa e delle aree verdi, potendo scegliere tra svariate fasce di prezzo.

    I 5 migliori negozi di ferramenta a Catania

    Ferramenta e Colori Caruso

    Il punto vendita, sito in via Gramsci 97/A e 144 a Gravina di Catania, è specializzato nella vendita di vernici, con possibilità di personalizzazione delle pitture.
    Ferramenta a Catania
    Il negozio, infatti, è fornito di laboratorio tintometrico interno gestito da personale altamente qualificato. Presso il ferramenta, inoltre, puoi acquistare carte da parati, minuteria, attrezzi per giardinaggio, serrature e lucchetti nonché condizionatori di ultimissima generazione.

    Bricoman

    Il punto vendita fa parte dei tanti padiglioni esterni del centro commerciale Centro Sicilia. L’edificio C-1 si trova in contrada Cubba Tenutella, S.P. 54, a Misterbianco (CT) ed è uno dei più grandi e forniti ferramenta di Catania e provincia.
    Il negozio vanta oltre 18.000 articoli tecnici per la ristrutturazione e la costruzione della casa, con vendita sia al dettaglio che all’ingrosso per privati e professionisti del mestiere. I prezzi sono comprensivi di IVA, con stock sempre disponibili.
    Suddiviso in categorie, vende materiali ed attrezzature per l’edilizia, l’idraulica, il riscaldamento, la climatizzazione, l’elettricità, l’illuminazione, la falegnameria e la pavimentazione.
    Trovi anche articoli di rubinetteria, sanitari, porte e finestre, vernici, siliconi, sigillanti e molto altro ancora.

    Ferramenta 100 Maniglie di Mangano Mario

    Il negozio è in via A. Di Sangiuliano 9 a Catania e da anni offre alla sua clientela la massima professionalità su accessori per porte, per tende e mobili.
    Ferramenta Catania
    Nello specifico, puoi trovare: pomelli in metallo, maniglie, serrature di ogni tipo e marca, cerniere, bastoni in ferro ed in legno per tendaggi da interno.

    Marletta Ferramenta Srl

    Trovi il negozio a Catania, in Via Acquicella Porto al numero civico 35.
    Punto vendita specializzato in sicurezza, propone un vasto assortimento di maniglie, pomelli e serrature per porte di qualsiasi tipo (anche blindate), nonché casseforti tradizionali oppure elettroniche, lucchetti, cilindri e defender.
    Qui puoi acquistare qualsiasi cosa cerchi per l’hobbistica e la tua professione.

    Ferramenta 20miglia

    L’attività, sita in via Etnea 503 a Catania, da oltre 50 anni garantisce un servizio impeccabile alla clientela.
    Con uno spazio espositivo di più di 150 mq, il punto vendita offre la soluzione più adeguata in materia di colori e vernici (con un occhio di riguardo per le ultime novità ecosostenibili), idraulica, elettricità, giardinaggio, utensili, attrezzature professionali manuali ed elettriche, materiali per l’edilizia.
    vetrai catania
  • Eventi Catania: Il Programma del mese di Settembre 2019

    Eventi Catania: Il Programma del mese di Settembre 2019

    Catania è una città ricca di meraviglie e per mantenere la città una continua attrazione per i suoi abitanti e i turisti organizza numerose mostre, spettacoli ed eventi culturali.
    Fra questi abbiamo alcuni eventi Catania che saranno sotto i riflettori nel mese di Settembre.

    Eventi Catania: Il memorial di Leonardo da Vinci

    Via Vittorio Emanuele II, 122, 95131 Catania CT

    Leonardo da Vinci, uno dei più grandi geni morto agli inizi del XVI secolo, compie esattamente 500 anni dalla sua morte (infatti muore in Francia nel 1519).
    Per questa ragione la città di Catania decide di ricordarlo attraverso un ‘memorial’, cioè verrà allestita una mostra delle sue opere (principalmente esporranno delle copie o delle documentazioni virtuali) così da poter ricordare la sua grande mente.
    Questo progetto così interessante è stato introdotto a Luglio e terminerà verso la fine di Novembre, per tutti coloro che sono appassionati di Scienza o coloro che amano la storia riguardante Leonardo da Vinci sarà sicuramente una tappa da non poter saltare.
    Perché andare a vedere questo memorial?
    Questo progetto è forse una delle iniziative culturali più importanti che svolgeranno a Catania presso il Palazzo Valle e chiaramente sarà soggetto di numerose visite turistiche data la sua importanza.
    Quanto costa questa visita al Palazzo Valle per questo memorial?
    Il costo del biglietto d’entrata si aggira sui 10 euro ma sono presenti numerose condizioni per applicare lo sconto (per esempio gli studenti universitari e non, avranno diritto ad uno sconto).

    Eventi Catania: Camminare sicuri e andare in bicicletta: il futuro è già qui!

    tour in bicicletta

    Questo è un evento basato sul movimento e quindi sui benefici che procura al nostro corpo e si tratterà anche l’argomento dei nuovi progetti per muoversi più semplicemente senza dover inquinare l’ambiente che abitiamo.
    Questa iniziativa nasce durante la Settimana Europea della Mobilità e servirà a sensibilizzare ed informare (ovviamente) le persone riguardo la possibilità di spostamenti veloci e sicuri ma senza inquinare; sono molti coloro che preferiscono una comoda macchina che tuttavia inquina, così questa iniziativa serve a sensibilizzare e quindi evitare di inquinare ulteriormente il mondo da noi abitato e per spingere le persone verso mezzi di trasporto che possano dare benefici al loro corpo.

    Eventi Catania: Il mercato delle pulci

    Il mercato delle pulci a Catania
    Per quanto possa sembrare banale, il mercato delle pulci che si svolge ogni Domenica a Cataniaè un’incredibile mercato di commercio di scambi culturali infatti all’interno di esso è possibile trovare pezzi di storia senza nemmeno sapere della loro esistenza;
    Si trova: Via Forcile, 7

    numerose sono le volte che alcuni turisti o semplici abitanti della zona comprano alcuni oggetti semplicemente per curiosità e scoprono solamente dopo molto tempo di aver trovato un pezzo di storia o semplicemente un oggetto molto più alto di quanto si potessero aspettare.

    Eventi Catania: L’orto botanico

    Nell’università di Catania domenica 15 Settembre sarà presente una mostra riguardante alcune bellissime specie vegetali. Questo evento infatti permetterà ai curiosi di osservare oltre 150 specie vegetali all’interno della ‘Grande serra’.
    Per gli amanti della flora, verrà esposta questa mostra con una guida specifica che parlerà della storia di queste piante e delle loro diverse caratteristiche.

  • Le 5 migliori Scuole di Ballo a Catania

    Le 5 migliori Scuole di Ballo a Catania

    PERCHÉ IMPARARE A BALLARE

    Frequentare corsi di danza permette di conoscere nuova gente e fare incontri interessanti con persone che hanno la tua stessa passione per il ballo; inoltre il movimento fisico raffina e tonifica i muscoli regalandoti un fisico armonioso e sensuale.
    Se tutto ciò ti fa venire voglia di ballare, sappi che ci sono tantissime scuole di ballo a Catania che propongono lezioni per gli appassionati dei vari stili.

    LA MIGLIORE SCUOLA DI DANZA CLASSICA A CATANIA

    Con le sue regole e il suo rigore, la danza classica rappresenta la base indispensabile per imparare qualsiasi ballo.

    Una delle cinque migliori scuole di danza classica a Catania è l’A.S.D. ARTEBALLETTO AKADEMIE.

    I corsi comprendono la possibilità di frequentare preventivamente una o due lezioni di prova.
    Scuole di Ballo a Catania
    Nella scuola di danza ARTEBALLETTO AKADEMIE troverai gentilezza e accoglienza, alto livello di preparazione degli insegnanti, disciplina e organizzazione.
    Dal sito dell’associazione, si apprende che la scuola ti aspetta a Catania, in Viale Mario Rapisardi 147, che per qualsiasi informazione ci si può rivolgere alla segreteria aperta Martedì e Giovedì mattina dalle 9:30 alle 12:30 e dal Lunedì al Venerdì pomeriggio dalle 15,30 alle 20,30 e che il telefono è 095/7316305.

    IL RITMO DEI CARAIBI E DEL SUD AMERICA

    Queste danze comprendono vari stili tipici dei Paesi latino americani e delle isole dei Caraibi. Le atmosfere sono accattivanti e il ritmo è dinamico e coinvolgente.
    A Catania, una delle migliori scuole per questo tipo di danze è SPAZIO DANZA, in Via Vincenzo Giuffrida, 212, Accademia affiliata a un Ente sportivo riconosciuto dal CONI. Ciò permette di godere di numerosi vantaggi tra cui l’assicurazione in caso di infortunio.
    Trovi tutte le informazioni sul sito o al cellulare 345 9094953.

    IL FASCINO DEL TANGO

    Nato negli scantinati delle grandi città argentine, il tango si è ormai diffuso in tutto il mondo. Il ballo è basato sull’improvvisazione e sull’assenza di regole particolarmente ferree.
    tango catania
    A Catania, la migliore scuola di tango è CAMINITOTANGO, in Via della Scogliera a S.Maria della Carruba.
    Fin dal 1997 l’Associazione Culturale CaminitoTangoCatania si impegna a diffondere la cultura del tango a Catania.
    Trovi tutte le informazioni qui: cellulare 339 5022208;

    I BALLI UN PO’ MENO CLASSICI

    Tra i balli meno classici si trovano le danze moderna e contemporanea, nate verso la fine del Diciannovesimo Secolo.
    A Catania, la migliore scuola di danza specializzata nei balli moderno e contemporaneo è la SCUOLA DI DANZA MARIA PATTI ASD, in via Passo Gravina, 83/E che al cell. 347 8278432. La segreteria riceve dal Lunedì al Venerdì dalle 17:00 alle 19:30.

    LE DANZE DEL MONDO

    Le danze del mondo sono una famiglia di danze autonome di tradizione non occidentale. Per questo per praticarle non è necessario possedere solide basi accademiche. Alcuni insegnanti attribuiscono grande importanza alla trasmissione della cultura che permea la loro danza.
    Ne sono un esempio le PERLE DEL NILO, duo di ballerine formato dalle insegnanti Francesca Colella e Sonia Plances che praticano e insegnano danze orientali in diverse scuole di Catania, tra cui L.A. DANCE CLUB in via Susanna, 34 e ATHLETA BOXE in via Duca degli Abruzzi, 122.
    Francesca e Sonia sono esperte nello stile classico, ma anche nella danza del ventre.
    Palestre a Catania
  • Ricetta Crocchette di pane, prosciutto crudo ed erba cipollina

    Ricetta Crocchette di pane, prosciutto crudo ed erba cipollina

    Le crocchette di pane sono un antipasto sfizioso, diverso dalle solite crocchette di patate.

    Croccanti fuori e morbide dentro, deliziano il palato di grandi e piccini. Inoltre, sono semplici e divertenti da preparare.
    Ingredienti per 30 crocchette di pane

    • 1 kg di pane
    • noce moscata q.b.
    • sale fino q.b.
    • 30 g di tuorli
    • pepe nero q.b.
    • 100 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
    • 400 g di prosciutto crudo
    • 100 g di erba cipollina

    Per impanare

    • 2 uova medie
    • pangrattato q.b.

    Per friggere

    • olio di semi di arachide q.b.

    Difficoltà: •
    Costo: 7.00€
    Preparazione
    Per preparare le crocchette di pane, mettete in ammollo il pane in una ciotola colma d’acqua per pochi minuti, in modo da ammorbidirlo.
    In una ciotola, sbattete le uova con sale e pepe e aggiungetele al pane ben sgocciolato e asciutto. Aggiungete il prosciutto crudo tagliato a straccetti e l’erba cipollina ben tritata. Aromatizzate col parmigiano e la noce moscata grattugiata.
    Mischiate il tutto con una spatola, fino ad ottenere un composto morbido. Ora procedete a formare le crocchette, prendendo una porzione di impasto di circa 35 g. Man mano, adagiate le crocchette su una teglia rivestita da carta da forno.
    Ultimata questa fase, preparate due ciotole, una con l’uovo sbattuto e l’altra con il pangrattato. Immergetele prima nell’uovo e poi nel pangrattato e riadagiatele nella teglia.
    Scaldate l’olio in un tegame, fino a raggiungere i 180° e immergete 3-4 crocchette alla volta.
    Cuocetele, rigirandole di tanto in tanto, fin quando non saranno dorate. Scolatele e adagiatele su un piatto rivestito di carta assorbente.
    Servitele ancora calde!

    <<<<Ricetta Marmellata di Arance Siciliane>>>>

     
    Marmellata di Arance