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  • Il Teatro degli Specchi di Catania

    Il Teatro degli Specchi di Catania

    Il Teatro degli Specchi di Catania è uno spazio dedicato alla cultura che si trova in Via Vittorio Emanuele Orlando nr. 60/62.
    La sua natura si può definire ibrida in quanto nasce come teatro di prosa ma oggi è una delle scuole di teatro più importanti della Sicilia e le sue produzioni sono rappresentate in tutta la regione e non solo.
    Maggiori informazioni sulla scuola di teatro o sui numerosi eventi che vengono organizzati dall’Associazione che cura il teatro possono essere richieste al numero 320 662 3893.

    La storia del Teatro degli Specchi

    Il Teatro degli Specchi nasce nel 1978 per iniziativa di Aldo Lo Cascio. Dal 1996 il teatro si costituisce in Associazione culturale, formula che mantiene tutt’ora e che le consente di dedicarsi a 360 gradi a questa forma d’arte.
    Le prime produzioni teatrali organizzate dall’Associazione vertono su argomenti contemporanei e su autori locali, senza disdegnare argomenti più leggeri o comici oppure opere di grandi autori siciliani e non come Pirandello o grandi classici quali Becket ma anche Ionesco e Plauto. Con il tempo, poi, all’attività di rappresentazione scenica si è aggiunta quello di laboratorio teatrale e il Teatro degli Specchi è diventato una vera e propria scuola di formazione, rivolta a tutti coloro siano interessati ad avvicinarsi al mondo dello spettacolo.
    Oggi, sotto la direzione di Marco Stringali, autore e regista catanese, il Teatro degli Specchi è diventato una delle scuole di teatro più importanti della Sicilia e dell’Italia. Stringali è stato egli stesso un alunno della scuola di teatro interna.

    La scuola di formazione del Teatro degli Specchi

    Il Teatro degli Specchi di Catania è famoso soprattutto per la sua scuola di Teatro. La formazione viene organizzata attraverso due laboratori, uno di avviamento e l’altro permanente.
    Il primo è rivolto ad un pubblico di principianti mentre il secondo è rivolto a coloro che hanno già completato il percorso di formazione di base. Inoltre durante l’anno vengono organizzati diversi stage con attori professionisti e registi provenienti da tutta Italia e non solo.
    Fra le produzioni messe in scena a fine anno, molti copioni scritti da Aldo Lo Cascio come Caffè Chantant oppure la commedia divertente D… come Donna, Danno, Divorzio o, infine, una tragedia allegorica come Ermes, il buffone. I corsi di teatro del Teatro degli Specchi hanno una durata biennale mentre gli stage sono aperti anche ad attori che non fanno parte della compagnia.

    Le attività del Teatro degli Specchi

    Oltre alla scuola di teatro, l’Associazione culturale Teatro degli Specchi organizza le sue produzioni e le porta in giro per i teatri siciliani e non solo secondo il suo cartellone itinerante.
    Fra le produzioni che negli anni hanno preso vita grazie all’impegno della compagnia residente e degli alunni dei laboratori ci sono La Bisbetica Domata, Bastardi a cena ma anche una bellissima rivisitazione dell’Odissea in chiave moderna e incentrata sulla difficoltà di trovare lavoro dal titolo L’Odissea…più o meno! Ovvero Del cercar lavoro! Grande successo ha riscosso la produzione Libero Amleto ossia tinturia ‘u to nomu è fimmina, anche in questo caso una rivisitazione di un classico di Shakespeare ma con la particolarità di essere recitata interamente in dialetto per attualizzarla e calarla nel contemporaneo siciliano.
    Infine la messa in scena Jekyll e Hyde è reinterpretata in chiave comica ma con uno sguardo sempre attento all’attualità e al mondo che ci circonda. Il cartellone ogni anno ripropone alcuni classici molto apprezzati nonché opere nuove inscenate da attori professionisti e nuovi interpreti usciti dalla scuola.

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    teatro massimo bellini

  • Carnevale di Misterbianco

    Carnevale di Misterbianco

    Carnevale di Misterbianco: i costumi più belli di Sicilia

    Il Carnevale costituisce senza dubbio uno degli eventi più amati ed attesi di sempre che ha una lunga origine e tradizione. Proprio per tale ragione sono molte le città italiane che fanno di questa festa un vero e proprio momento di divertimento e condivisione. Uno dei luoghi italiani più conosciuti per il festeggiamento è sicuramente il Carnevale di Misterbianco, un comune della città metropolitana di Catania.
    La città, che conta circa 50.00 abitanti, negli anni si è fatta conoscere per la realizzazione di una festa chiamata
    i costumi più belli della sicilia
    L’elemento caratteristico di tale evento sono senz’altro le sfilate in cui è possibile ammirare i numerosi costumi e maschere ideate da associazioni locali unitesi con il passare degli anni. Ma ad affascinare le tantissime persone che ogni anno visitano Misterbianco è anche l’atmosfera che si respira in città: folclore, musica, danze, sfilate e un’immancabile attenzione ai sapori della tradizione culinaria siciliana. Le sfilate inoltre sono particolarmente amate sia dai grandi che dai piccini: è possibile infatti divertirsi guardando sfilare numerose comparse che indossano abiti e costumi rigorosamente cuciti a mano per l’occasione. A seguire c’è la comparsa dei veri e propri carri allegorici che ogni anno rappresentano un tema diverso: in generale il filo conduttore è sempre una vena comica e ironica sia sul passato che sul presente italiano e internazionale.

    Carnevale di Misterbianco: qual è il programma per il 2020

    il programma carnevale di misterbianco 2020

    Anche per il nuovo anno il comune di Misterbianco non si è lasciato sfuggire l’occasione di sfoggiare carri allegorici incredibili grazie alle associazioni culturali La Burla, La Smorfia, New Age, The Carnival Mask e La Follia.
    La kermesse comincerà il giorno sedici febbraio e durerà fino al venticinque febbraio.
    il programma carnevale di misterbianco 20
    Le domeniche del sedici e del ventitré e il martedì venticinque ci saranno le sfilate in costume accompagnate dalle musica e dai carri che simboleggeranno argomenti diversi.
    Durante la sfilata si avrà modo di assistere a persone del luogo che indosseranno abiti rigorosamente fatti a mano e che passeggeranno per le vie del centro tra danze, corse e balli. La sfilata comincerà alle ore 16.30 per poi continuare fino alla sera.
    il programma carnevale di misterbianco 2020
    In ultimo si potrà poi assistere alla premiazione finale in cui vincerà una sola associazione che avrà realizzato i migliori esemplari tessili. Al termine della premiazione però la festa continuerà per regalare ai locali e ai turisti un carnevale unico. Raggiungere Misterbianco è molto semplice: qui infatti si può arrivare sia utilizzando l’automobile che altri mezzi di trasporto come il treno o l’aereo. Il Carnevale di Misterbianco è un evento imperdibile che vale la pena vedere almeno una volta nella vita.
    Il Programma del Carnevale di Acireale
  • Il Programma del Carnevale di Acireale

    Il Programma del Carnevale di Acireale

    Carnevale ad Acireale

    Il Carnevale è una festa particolarmente sentita nella città siciliana di Acireale; qui ogni anno si tengono dei grandi eventi durante i quali sfilano carri e ci si diverte un mondo. I festeggiamenti iniziano l’8 febbraio e terminano il 25 febbraio e durante queste settimane si ha la possibilità di vivere pienamente lo spirito storico e tradizionale della città che racconta del proprio legame con la cultura folkloristica mediante manifestazioni e feste di paese.
    Secondo fonti antiche il Carnevale presso questa città è sempre stato molto sentito e si presuppone che dalla metà del 1500 si tenessero grandissime manifestazioni ricche di giochi e divertimenti di ogni tipo per celebrare il periodo più colorato e goliardico dell’anno.
    Durante gli ultimi anni del 1900 il potenziale celebrativo di Acireale è aumentato e sono state ideate e messe appunto sempre nuove forme di divertimento in grado di rendere ancora più entusiasmante e tradizionale questa festa e la sua celebrazione. Carri fiorati imponenti e colorati hanno attraversato per la prima volta le strade della città del 1996 dando la possibilità ad Acireale di gareggiare al pari di Viareggio e Putignano per accaparrarsi il titolo di miglior celebrazione carnevalesca.

    Il Programma del Carnevale di Acireale 2020

    carnevale ad acireale
    Il programma di quest’anno propone numerosi eventi, sfilate, concorsi e spettacoli. La prima giornata di festa si tiene il giorno 8 febbraio con la Santa Messa, l’inaugurazione delle mostre, la parata di apertura, un contesto fotografico chiamato Bellezza in Allegria, e in serata un primo spettacolo dedicato all’acrobatica aerea.
    Domenica 9 invece si terrà, oltre alla classica sfilata di carri grotteschi, anche uno spettacolo musicale che vedrà esibirsi The blues brothers band.
    Venerdì 14 Febbraio in occasione di San Valentino si terrà un romantico concerto dove si esibiranno vecchie band del luogo.
    Sabato 15 Febbraio, oltre alla sfilata di carri, ci sarà l’inaugurazione della mostra d’arte sul carretto siciliano e in serata uno spettacolo musicale intitolato Jumpin’up swing band.
    Domenica 16 Febbraio ci sarà l’inaugurazione della fiera del fumetto, flash mob è un concerto serale che vedrà esibirsi i Kunsertu. Mercoledì 19 febbraio ci sarà l’esibizione di danza dei gruppi scolastici seguita dalla Pazza Duomo Night edition.
    Giovedì 20 Febbraio ci saranno le filate delle scuole in maschera, un omaggio alle melodie Disney, l’esibizione del ballo giapponese k-pop, e alle 20.30 si terrà il concerto di Giorgio Vanni in piazza Duomo.
    Venerdì 21 Febbraio si terrà prima il concorso bambini in maschera e successivamente la festa raeggeton in Piazza Duomo con la partecipazione di DJ Sapienza.
    Il 22 Febbraio ci saranno tante sfilate di carri infiorati, grotteschi allegorici e la sera ci sarà in concerto Daria Biancardi.
    Domenica 23 Febbraio sarà una giornata interamente dedicata al carnevale con tanti carri, spettacoli di luci e festival serale con tanti ospiti e dj.
    Lunedì 24 Febbraio si terrà un concerto in onore dei Negromaro.
    Mentre l’ultimo giorno di eventi, il 25 Febbraio ci saranno le premiazioni dei vari concorsi dalle ore 23 in poi.
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  • Carnevale di Acireale

    Carnevale di Acireale

    Ci sono molti buoni motivi per organizzare un viaggio alla scoperta delle bellezze di Catania; la città etnea, dall’antico e glorioso passato alle spalle, rivela molteplici aspetti da scoprire. L’antico Teatro greco romano, il centro storico dallo splendido volto baroccheggiante ed i caratteristici mercati intrisi di profumi esotici e colori accattivanti, sono solo alcuni dei buoni motivi per partire immediatamente alla volta della Sicilia.

    Ma se desideri scoprire ulteriori peculiarità del luogo, non puoi assolutamente trascurare i dintorni della città; le eleganti cittadine balneari ed i paesaggi del parco naturale dell’Etna sono due volti di una stessa medaglia.
    Andare alla scoperta della cultura siciliana attraverso gli eventi folkloristici più belli ed originali è un’emozione unica ed irripetibile.

    Il carnevale di Acireale, da molti ritenuto una delle espressioni più belle delle feste in maschera della nostra penisola, è un’occasione da non lasciarsi sfuggire.

    La storia del carnevale di Acireale

    Carnevale Acireale

    Le celebrazioni del Carnevale traggono origine da antichi baccanali pagani durante i quali, per un tempo limitato, era possibile sovvertire l’ordine precostituito, dimenticare obblighi sociali e rigide gerarchie lasciando posto ad atteggiamenti dissacratori ai limiti della dissolutezza.

    Il Carnevale acese ha un’origine antichissima; la prima fonte documentata che ne parla è addirittura del 1594. Nel corso del 1600 le celebrazioni hanno caratteristica di spontaneità popolare e non seguono un canovaccio organizzato.
    carnevale acese
    Pare che inizialmente vi fosse l’abitudine di intraprendere furibonde battaglie a colpi di arance e limoni che, nonostante i divieti, proseguirono per quasi tutto il XVII secolo. Vero e proprio fulcro delle manifestazioni erano le irriverenti satire che la popolazione riservava alle cariche ecclesiastiche e nobiliari dell’epoca.
    Attraverso il volto mascherato dell’Abbatazzu (una delle prime maschere del carnevale acese) il popolo dava voce e sfogo, attraverso un linguaggio irriverente e dissacratorio, a tutte le angherie subite e le contraddizioni del tempo.
    Un lungo periodo di sospensione successivo al terribile terremoto che colpì la Sicilia orientale sul finire del 1600, non fece dimenticare alla cultura siciliana una tradizione tanto particolare; il Carnevale acese tornò a rinascere e a riprendere vigore dopo circa un secolo.
    Nuove maschere, i Baruni, fecero la loro comparsa a irridente sfregio della nobiltà locale; nel secolo successivo, intorno al 1880, apparvero per la prima volta i carri allegorici realizzati in cartapesta grazie alla straordinaria abilità degli artigiani locali.
    Nel secolo scorso il Carnevale di Acireale, perde completamente la connotazione di festa spontanea e popolare per lasciare lo spazio ad una serie di celebrazioni fittamente organizzate che proseguono fino ai giorni nostri in un tripudio di eventi, lustrini e colori senza scordare la connotazione originaria di satira sociale.

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    Il Programma del Carnevale di Acireale

  • Elenco di tutte le Scuole Superiori a Catania

    Elenco di tutte le Scuole Superiori a Catania

    Scuola Superiore di Catania: I migliori Licei a Catania

    Catania, antica città portuale sulla costa orientale della Sicilia, si caratterizza non solo per le sue grandi amenità artistiche, ma anche perché sede apprezzabile di notevoli istituti superiori.
    Qui di seguito, troverete pertanto un elenco di tutte le Scuole Superiori a Catania con qualche riferimento storico e qualche indicazione sull’offerta formativa di ciascuno.
    Secondo la classifica dell’Eduscopio, il portale destinato a rivelare le scuole superiori della propria zona che meglio preparano all’università e al mondo del lavoro, si colloca al primo posto:
    mario cutelli
    il liceo classico europeo Convitto Maria Cutelli che, situato in via Vittorio Emanuele, fa risalire le proprie origini al 1779, ad opera dell’architetto Giovanni Battista Vaccarini originario della città stessa di Catania.
    Licei classici altrettanto degni di nota e pertanto meritevoli di occupare un posto nell’elenco delle Scuole Superiori di Catania, sono anche:
    il Liceo Nicola Spedalieri, intitolato al grande filosofo del ‘700.
    il liceo non statale Don Bosco, fondato nel 1889 che, insieme a quello precedente, gode di un’ottima fama per via della grande qualità di insegnamento.

    Per ciò che concerne il ramo scientifico, non possono certo mancare nell’elenco della Scuola Superiore di Catania.

    Il Liceo scientifico Principe Umberto di Savoia sorto nel lontano 1923
    Il liceo Galileo Galilei in grado di garantire contemporaneamente sia una formazione scientifica, sia una preparazione umanistica.
    Ricordiamo anche il Liceo Ettore Majorana che ospita all’interno della propria struttura diversi indirizzi.
    Il liceo scientifico Boggio Lera sito nel centro della città vecchia e anch’esso frutto della grande opera del Vaccarini.
    Il Liceo Boggio Lera di Catania

    In una lunga tradizione artistica della città di Catania si inseriscono invece i seguenti licei artistici:

    Il Liceo Lazzaro.
    Il Liceo Emilio Greco, entrambi preparatori per l’Accademia delle Belle Arti o la Facoltà di Architettura.

    Tra i licei linguistici presenti a Catania si distinguono invece:

    L’Istituto Giuseppe Lombardo Radice che include al suo interno anche il Liceo delle Scienze umane.
    Il Liceo linguistico Giuseppina Turrisi Colonna che, nato nel 1861, è tuttora punto di riferimento per molti studenti della città.
    Infine sempre per lo studio delle lingue straniere caldamente consigliato è:
    L’Istituto San Giuseppe che offre sino a ben 3 indirizzi di studio diversi da quelli puramente linguistici.

    Scuola Superiore di Catania: Istituti Tecnici a Catania

    Un altro elenco può essere compiuto a proposito delle Scuole Superiori ad indirizzo tecnico.

    De Felice – Giuffrida- Economico
    Tra queste si ricordano lo storico Istituto De Felice a carattere tecnico.
    L’Istituto Vittorio Alfieri che oltre all’indirizzo in Amministrazione, Finanza e Marketing offre anche un istituto alberghiero.
    E poi ancora l’Istituto Francesca Morvillo che include sia studi prettamente tecnici, sia lo studio delle tecnologie ambientali e sanitarie.

    Infine, tra gli Istituti tecnici tecnologici di Catania vanno menzionati:

    L’Istituto Fermi-Eredia del 2013, noto per offrire la possibilità di studi tecnici e professionali ma anche per offrire altre possibilità con l’indirizzo agrario o agroalimentare.
    A quest’ultima categoria appartengono inoltre, l’Istituto Guglielmo Marconi attivo soprattutto per l’insegnamento dell’informatica, edilizia e telecomunicazioni.
    L’Istituto Giovan Battista Vaccarini a cui sono attribuiti due indirizzi, quello relativo a costruzione, ambiente e territorio e quello relativo all’informatica e le telecomunicazioni.
    Infine l’Istituto Archimede i cui punti di forza sono l’insegnamento dell’elettronica ed elettrotecnica, l’informatica, le telecomunicazioni, la meccanica, la meccatronica e il settore energetico.
    Istituto Tecnico Aeronautico Statale “Arturo Ferrarin” è stato fondato nel 1968.
    L’Istituto tecnico industriale “S. Cannizzaro”, costruito nella zona occidentale di Catania
    migliori 5 scuole private a Catania
  • Eventi a Catania: Il Programma del mese di Febbraio

    Eventi a Catania: Il Programma del mese di Febbraio

    Catania si fa conoscere sempre più come luogo ricco di eventi, continuamente rinnovati e adatti a tutti i gusti.
    Anche nei mesi invernali, di solito meno utilizzati per proposte e novità, la città non si fa mancare iniziative. Vediamole insieme:

    Eventi a Catania: Feste ed eventi

    Carnevale di Acireale, dall’8 al 25 febbraio. Si tratta del più importante carnevale della Sicilia, in cui la tradizione delle maschere e dei pupi si unisce al moderno concetto di Carnevale per offrire intrattenimento adatto a tutti i gusti, di grandi e piccoli.
    Per info su ogni singola manifestazione del nutrito calendario, visita la pagina Facebook: www.facebook.com/events/702717520133542/?event_time_id=702717523466875
    Se ami la lettura o sei comunque interessato alle proposte più originali, dal 14 al 16 febbraio, presso il Chiostro del Palazzo dei Minoriti, ti aspetta l’Ambulanza Letteraria.
    Si tratta di una vera e propria auto medica che invece di medicine, propone veri e propri rimedi letterari contro i mali dell’anima. Verrai a contatto con classici e testi moderni che ti saranno proposti in modo divertente e stimolante, nella consapevolezza che un buon libro può essere realmente curativo.
    Mercatino dell’artigianato, dal 14 a l 16 febbraio presso il Chiostro del Palazzo dei Minoriti. Visitabile dalle 10,00 alle 16,00, il mercatino esporrà banchi di artigiani, hobbysti e di produttori di prodotti tipici locali. L’ingresso è libero.

    Eventi a Catania: Teatro

    – La stagione teatrale della Sala de Curtis, dal titolo: Il teatro in ogni forma continua e propone spettacoli brillanti. A febbraio, La malata immaginaria, divertita rielaborazione del classico di Moliere.
    – Presso We Tribe, invece, va in scena Bastardi della compagnia del Teatro degli Specchi. Il testo, che riflette sul ritorno di movimenti di estrema destra, è scritto e diretto da Marco Tringali. Per info, visita il sito web del Teatro degli Specchi o quello di We tribe.

    Mostre temporanee

    Per tutto il mese ed ancora fino alla fine di marzo, è possibile visitare le belle mostre:
    – Cina- arte in movimento, dedicata agli anni della Rivoluzione Culturale ed ai successivi
    e:
    – Gauguin- diario di Noa Noa, con più di 60 opere del grande artista francese esposte.
    Entrambe le mostre sono ospitate al Palazzo della Cultura ed è possibile acquistare un biglietto unico per visitarle entrambe ad un costo agevolato.
    Per info e prenotazioni: 393668708671

    Laboratori

    Se sei interessato ad imparare nuove abilità e conoscere artigiani ed artisti, a Catania nel mese di febbraio puoi sbizzarrirti. In programma ci sono infatti diversi laboratori e corsi:
    – Corsi di canto e laboratori di uso vocale, per bambini dai 3 anni in sù
    – Salvaguarda la voce: percorso di educazione all’utilizzo dello strumento vocale per chi lavora con la voce come insegnanti e operatori di call center;
    per info: sabrinamessinaartista@gmail.com
    – La bottega delle meraviglie: laboratori sulla narrazione condivisa per bambini da 4 a 8 anni. I laboratori si terranno presso il teatro Machiavelli. Per info: visita il sito del teatro o la pagina Facebook della Bottega delle meraviglie: www.facebook.com/events/1250537845118740/?event_time_id=1250537888452069
    – Ricreazioni. Laboratorio di scrittura drammaturgica e teatrale a cura di Orzio Condorelli in collaborazione con l’Università degli Studi di Catania.
    Per info: visita la pagina Facebook www.facebook.com/events/1667624800040430/?event_time_id=1667624843373759

    Concerti

    – Il 20 febbraio, alle ore 21,30 a Putia dell’Ostello: concerto Hostel Jazz con Papua Jazz and Bossa. Sarà una serata dedicata a creative riletture della musica degli ultimi cinquanta anni. Per info e prenotazioni: tel. 095 7233010; cell. 392 9065026.
    In realtà queste sono soltanto alcune delle molte proposte che la città di Catania dedica ai suoi cittadini ed ai turisti. Provare per credere… e per divertirsi!
    San valentino a catania
  • Il teatro dell’Accademia di Catania

    Il teatro dell’Accademia di Catania

    Il teatro dell’Accademia è situato in via Milo, 11 nella città etnea ed è raggiungibile al recapito 392 004 4319 dove è possibile chiedere informazioni sulla sua proposta teatrale.
    Rappresenta allo stato attuale uno dei luoghi di formazione teatrale più attiva della zona catanese, potendo contare su un costante adeguamento ad un mondo, quello teatrale appunto, in continua evoluzione.

    Cosa propone il Teatro dell’Accademia a Catania

    L’attività del Teatro dell’Accademia si caratterizza per un’ampia varietà di opzioni proprio per rispondere alle continue e mutevoli necessità del mondo teatrale. L’obiettivo è quello di arrivare alla formazione di attori che siano dei veri e propri strumenti attivi e che possano assumere il ruolo di interpreti e di protagonisti all’interno di un teatro moderno.
    Per ottenere questo risultato l’offerta formativa si basa su una serie di materie nuove rispetto a quelle normalmente proposte dalla maggior parte delle scuole teatrali. Inoltre, a tutti gli aspiranti attori sono assicurati degli stage formativi che permettono agli stessi di assumere la necessaria competenza per affrontare anche dei palcoscenici che non siano ristretti al solo ambito locale.
    I corsi proposti, che prevedono l’insegnamento da parte di docenti con un elevato grado di competenza e professionalità, sono aperti a tutte le persone di qualsiasi fascia di età in quanto tutti devono avere la possibilità di poter esprimere la loro vena artistica. Inoltre, un ulteriore obiettivo che il teatro dell’Accademia di prefigge è quello di realizzare dei progetti di laboratorio teatrale che siano però sempre distinti in base alle varie tipologie.

    Quali sono i corsi del teatro dell’Accademia

    Il teatro dellAccademia di Catania

    Le alternative di formazione che questa vera e propria scuola propone agli aspiranti attori sono diverse, ma tutte egualmente interessanti.
    A partire ad esempio, dal corso di comunicazione verbale e non verbale grazie al quale vengono insegnati tutti gli strumenti che un attore può utilizzare per comunicare con il mondo esterno e manifestare sensazioni e stati d’animo.
    Ugualmente interessanti sono ad esempio i corsi di danza che il teatro Accademia propone e che permettono di imparare anche il linguaggio del corpo. Anche in questo caso, i corsi sono strutturati in modo da essere differenziati in base al diverso grado di preparazione del partecipante.
    L’offerta formativa si completa con altri tipi di corso come ad esempio quello teatrale per bambini, il corso per operatore teatrale, di tecnico per registrazione audio, per truccatore professionale televisivo fino ad arrivare ad un corso di notevole impatto sociale, ossia quello per persone disagiate.
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  • Il teatro Harpago di Catania

    Il teatro Harpago di Catania

    Il teatro Harpago di Catania si trova in “Via Vittorio Emanuele II, 67 – 95131 Catania CT” Telefono 095 312918, a pochi passi dal Molo di Levante della città.
    È un genere di teatro innovativo, oltre all’usuale platea, palcoscenico, luci e attori, si possono gustare delle prelibatezze locali sorseggiando un buon bicchiere di vino, il tutto condito con dell’ottimo cabaret da applaudire a scena aperta.

    Il teatro Harpago e il Gatto Blu

    La compagnia del Gatto Blu nasce nel 1976 grazie all’unione di alcuni amici d’infanzia che decidono di mettersi insieme per formare un gruppo teatrale utilizzando il loro talento artistico verso un genere di spettacolo di tendenza cabarettistica.
    La prima location dell’ormai storica compagnia del Gatto Blu era situata in una piccola sala con appena settanta sedie ma il tutto esaurito era di casa a ogni spettacolo, al punto che molti spettatori prendevano posto in piedi, tra gli applausi e il divertimento.
    Il Gatto Blu a ormai festeggiato i quarantanni della sua formazione con i suoi componenti più che storici “Gino Astorina, Luciano Messina, Francesca Agate, Pippo Marziale e Nuccio Morabito”. Uno dei fondatori, Turi Giordano, oggi apprezzato autore, ottimo attore e bravissimo regista catanese ricorda sempre gli anni della formazione iniziale, quando i componenti del Gatto Blu scrivevano a più mani i testi da portare in scena, che ottenevano applausi e risate da un pubblico sempre più vasto.

    Il teatro totale della sala Harpago

    teatro harpago

    Dal 1991 la compagnia del Gatto Blu si esibisce nella sala Harpago, dove ormai ha posto la propria dimora e porta in scena sketch satirici e divertenti che prendono spunto dall’attualità. Il Gatto Blu ha ideato una forma di teatro totale dove quasi non si avvertono i confini tra il palcoscenico e la sala e tra gli attori e gli spettatori: lo spettacolo proposto a ogni serata è sempre unico, un tipo di spettacolo d’improvvisazione teatrale molto curata dove il dialettale, la commedia musicale, l’avanspettacolo, la satira sociale diventano un insieme piacevole e divertente che coinvolge ogni spettatore, portandolo ad apprezzare sempre più il cabaret.
    L’ulteriore particolarità della sala Harpago e del Gatto blu è la geniale idea di consumare gli ‘zudi, le piparelle o i biscotti della monaca, sorseggiando un bicchiere di zibibbo o di marsala, il tutto nel divertimento totale.
    Con questa particolare miscela di spettacolo il cabaret diventa un momento speciale, atteso da ogni spettatore, al punto che i biglietti sono tutti venduti e occorre arrivare un po’ prima dell’inizio dello spettacolo per trovare i posti, anche i migliori, poichè non assegnati. Un motivo in più per correre a ogni appuntamento, pregustando le risate e il divertimento, oltre che le specialità dolciarie!

    Gli spettacoli del Teatro Harpago

    Come tradizione il cartellone della stagione teatrale della sala Harpago offre al suo pubblico sei spettacoli per gli abbonati più tre fuori programma che sono sempre molto attesi e apprezzati.
    Oltre al Gatto Blu, la sala Harpago ospita diversi attori comici ricchi di ironia e autorinoia che sanno coinvolgere il pubblico in maniera sempre completa.
    Ultimamente si sono esibiti sul palco dell’Harpago “Corrado Nuzzo e Maria Di Biase” in “Italiani, bella gente” un duo scoppiettante per le battute pronte e dalle risate invadenti, “Vincenzo Spampinato e Gino Astorina” in “’70 ma non li dimostra” che coniugano il bel canto con il cabaret portando in scena le canzoni degli indimenticabili anni ’70 al suono di chitarra e pianoforte.
    Tra i fuori programma, oltre alle attese esibizioni del Gatto Blu, molto successo hanno ottenuto “Francois e le Coccinelle” con i loro ospiti d’onore che sono sempre una sorpresa gradita per tutto il pubblico della sala Harpago.
    teatro massimo bellini
  • Piazza Abramo Lincoln Catania

    Piazza Abramo Lincoln Catania

    Piazza Abramo Lincoln: il nuovo fiore all’occhiello di Catania.

    Dopo anni di degrado, buche, abbandono e totale assenza di interesse per questa piazza catanese il Comune ha detto basta e ha provveduto a riqualificare completamente tutto lo spazio conferendo nuova vita ad un luogo con così tanto potenziale.

    Oggi piazza Abramo Lincoln rappresenta infatti un importante luogo di ritrovo per i siciliani che vogliono concedersi un momento di relax nel verde, ma anche una meta turistica per chi visita la città per la prima volta.

    riqualificazione piazza abramo lincoln

    Dotata di area verde e aiuole con alberi rigogliosi, rastrelliere per chi opta per la salutare bicicletta, area giochi per i più piccoli con panchine annesse per permettere ai genitori di non perderli d’occhio e un’area adibita ai nostri amici pelosi, questa piazza rappresenta un piccolo polmone di energia vitale per Catania.

    Piazza Abramo Lincoln: Negozi e molto altro.

    Ma piazza Abramo Lincoln costituisce un punto di riferimento importante non solo per l’area performante che è diventata, ma anche perché nelle vicinanze si snoda una serie di negozibar e locali interessanti e per tutti i gusti e le esigenze.

    Per i più piccoli e golosi ci sono la deliziosa Yogurtlandia per una pausa di gusto con yogurt di ogni tipo e gelati eccezionali e a poca distanza troviamo anche la rinomata C&G Cioccolato e Gelato Cake Store per lasciarsi trasportare dai peccati di gola.

    Per chi ha la passione della fotografia o semplicemente vede nelle fotografie quella loro insaziabile natura di “fermare” per sempre gli attimi per poterli rivivere all’infinito, c’è il professionale negozio per articoli di fotografia N.F. Light.

    Per chi ha intenzione di cucinare una cena particolare o un pranzo diverso e non ha a disposizione tutti gli ingredienti necessari, ci sono nei pressi sia la macelleria Beef Market, sia il negozio di alimentari F.lli Bosco.

    Nella piazza troviamo poi un comodissimo distributore di benzia Q8 per non restare mai a piedi involontariamente, il centro Odontoiatrico Mediterraneo per qualsiasi esigenza relativa ai nostri denti, Vittoria Assicurazioni ed il centro esttico Estetica e Benessere per una pausa ristoratrice soprattutto per quelle donne che hanno a cuore la cura del proprio corpo.

    Cosa stai aspettando? visita questa splendida città, non te ne pentirai.
  • La storia del Castello Leucatia di Catania

    La storia del Castello Leucatia di Catania

    La Sicilia è una terra ricca di cultura, storie e leggende; molti sono infatti i racconti strani e misteriosi che abitano la regione. In particolare a Catania, città piena di storia e di straordinarie bellezze, è sito un luogo pervaso da una leggenda, il Castello di Leucatia; questo fu fatto costruire da un abbiente commerciante ebreo, che voleva donare l’edificio alla figlia per le sue nozze. La costruzione non può vantare tratti gotici o rinascimentali, però rappresenta una straordinaria opera di stile contemporaneo.

    Castello Leucatia: La storia dell’edificazione

    L’opera si trova nel quartiere di Barriera del Bosco e non può narrare secoli di storia vissuta poiché l’edificio è stato eretto in età contemporanea, nel 1911 per l’esattezza; il castello risente degli influssi ebraici voluti proprio da colui che commissionò l’opera che era di religione ebraica, ciò si può facilmente notare soprattutto dalla presenza di stelle a sei punte presenti come fregi sui merli del torrione. L’edificio era destinato a divenire l’accogliente casa di due giovani innamorati, questi erano Angelina Miocco, figlia del mercante ebreo ed un giovane di basso rango di nome Alfio, cugino lontano della ragazza; questo lavorava per il ricco commerciante e per questa motivazione non volle richiedere al datore di lavoro la mano della figlia poiché sapeva che se l’avesse fatto tale proposta avrebbe perso il lavoro. L’unione dei due non era vista di buon occhio ed in seguito il mercante combinò il matrimonio della figlia con un famoso avvocato, questo aveva un età maggiore della ragazza di ben dieci anni; allora Angelina si rifiutò di sposare questo avvocato in tutti i modi, per mantenere la sua libertà, la giovane si gettò dalla finestra del terzo piano del castello. Il corpo della ragazza venne fatto imbalsamare dal padre per preservarne la bellezza ed in seguito venne posta in una cappella gentilizia.

    Castello Leucatia: Una storia travagliata

    Castello Leucatia

    Dopo la travagliata storia di Angelina Miocco il castello venne acquisito da un altro privato cittadino che senza indugio alcuno iniziò i lavori di ristrutturazione. L’edificio fu eretto sopa un’antica necropoli e per questo le persone pensavano che fosse di cattivo auspicio e che fosse abitato da inquietanti presenze; le dicerie aumentarono dopo ciò che accadde ai precedenti inquilini fino a far desistere il proprietario che aveva incominciato i lavori facendoli fermare e vendendo la proprietà. Durante la Seconda Guerra Mondiale i nazisti requisirono molte strutture in quella zona, tra queste anche il Castello di Leucatia che divenne una base antiaerea; fortuna volle che l’edificio non fu mai danneggiato dalle bombe, differentemente le proprietà circostanti furono danneggiate ed in alcuni casi distrutte.

    Castello Leucatia: L’intervento del Comune

    Il castello divenne infine proprietà comunale negli anni sessanta, ma l’amministrazione dell’epoca non aveva interesse nell’edificio e per questo motivo trascurò la proprietà; la costruzione divenne così casa di vagabondi e scapestrati. Soltanto nei primi anni del duemila l’Amministrazione Comunale capì le potenzialità della struttura, divenne così sede, nel duemilauno, della Biblioteca Centro Culturale “Rosario Livatino”.
    Questo imponente castello dalla straordinaria bellezza ha vissuto una storia triste che si è conclusa però con un lieto fine; anche se non è riuscito a divenire tana d’amore in passato ora è sede di conoscenza e per questo motivo può far avvicinare le persone alla cultura invogliando queste ad amare un tesoro inestimabile, il sapere.

     

    <<<<Lo storico Castello Ursino>>>>

     
     
    Castello Ursino Piazza Federico di Svevia

  • Fiera di Sant’Agata: Il programma

    Fiera di Sant’Agata: Il programma

    Sant’Agata: la fiera

    La festa dedicata a Sant’Agata si svolge ogni anno a Catania, di cui è la santa patrona, ed è un momento da sempre molto atteso in tutta la Sicilia.
    In particolare la fiera che si svolge ai primi di Febbraio attira molte persone da ogni parte dell’isola sia per il culto che per il folklore che la caratterizza.
    Quest’anno la fiera si Sant’Agata si svolgerà dal “31 Gennaio al 6 Febbraio” 2020 e sarà ospitata all’interno della Villa Bellini.

    Inaugurazione e programma della Fiera di Sant’Agata

    Come ogni anno l’amministrazione del Comune di Catania, in previsione delle festività e della fiera di Sant’Agata, ha messo in moto le modalità per l’organizzazione dell’edizione del 2020.
    La società che si occupa di gestire l’evento, individuata tramite un bando di gara pubblico, ha previsto l’inaugurazione della fiera per il 31 Gennaio, con l’apertura dei cancelli di Villa Bellini alle ore 16.00: sarà possibile visitare la fiera di Sant’agata fino al 6 Febbraio, tutti i giorni, con orario continuato dalle ore 9.00 alle ore 24.00.

    Luoghi della Fiera di Sant’Agata

    Festa di santagata via etnea

    Gli affascinanti Giardini di Villa Bellini sono il palcoscenico ideale per la Fiera di Sant’Agata, nell’edizione 2020: si accede all’ingresso tramite l’elegante scalinata di Via Etnea e dalla storica Piazza Roma.
    Sono presenti ben 80 Gazebo per accogliere gli stand, dislocati lungo tutto il Piazzale delle Carrozze del Parco Bellini, dove è possibile acquistare articoli esclusivi della Fiera di Sant’Agata.
    L’ubicazione degli stand fieristici è limitata all’ampia zona del Parco e al lungo viale adiacente in modo da salvaguardare l’ambiente degli storici giardini e per rendere più fruibile la visita di tutta la Fiera ad opera dell’oltre milione di visitatori che sono attesi nei suoi sette giorni di apertura.
    Su suggerimento dell’amministrazione comunale il 10% dei prodotti esposti negli stand è destinato all’esposizione e la vendita di merce relativa a “Prodotti tipici Siciliani” e con riferimento alla Festa di Sant’agata, tra artigianato e food: gli stand dovranno apparire ai visitatori come delle vetrine curate nei minimi particolari, con una particolare cura estetica.
    Gli stand sono del medesimo colore e dimensioni, sono divisi per settore “merceologico”, per facilitare la visita e la ricerca dei prodotti.

    Fiera di Sant’Agata: la cura dei particolari

    Nel Piazzale delle Carrozze è stata allestita, con accuratezza speciale, un’area ludica, dedicata all’infanzia e per ospitare i bambini.
    È presente un grande maxi schermo, sempre nel Piazzale delle Carrozze, per consentire la proiezione delle immagini, in tempo reale, della festa e della fiera di Sant’Agata.
    All’interno della Fiera è presente un’area per il pronto soccorso sanitario, una zona per le attività culturali e un palco per l’accoglienza dell’Amministrazione comunale e per il lavoro istituzionale.
    Le fantastiche luminarie serali e notturne lungo la scalinata centrale di Villa Bellini e dei viali adiacenti è a cura della società che gestisce l’intera fiera.
    Sono state allestite zone per la raccolta differenziata dei rifiuti: è prevista una stretta vigilanza per tutelare il verde pubblico e mantenere costante la pulizia nel parco e della fiera.
    Tra le news, dal successo assicurato, ci sono l’apertura ininterrotta, anche notturna tra i giorni cinque e sei febbraio, per garantire un’ampia accoglienza alle migliaia di visitatori provenienti da tutta la Sicilia.

    La fiera di Sant’Agata: cenni storici

    Le origini della fiera di Sant’Agata risalgono a molti secoli fa, quando si dava inizio ai festeggiamenti della Santa patrona della città di Catania con un enorme mercato a cielo aperto, tipico delle tradizioni medievali, quando i signori locali concedevano l’esenzione delle tasse, le gabelle, ed era così possibile acquistare ogni tipo di prodotto a prezzi più bassi.

    Prodotti caratteristici: le minne di Sant’Agata

    Minne di SantAgata

    Le minne di Sant’Agata sono delle piccole e deliziose cassate, speciali e caratteristiche, ricordano nella forma i seni della santa, che, secondo la storia del martirio, vennero strappati come punizione per non essersi concessa al prepotente.
    percorso di santagata
  • Il Teatro Valentino di Catania

    Il Teatro Valentino di Catania

    Il Teatro Valentino ha sede a Catania, una città conosciuta al mondo per la sua storia architettonica e i numerosi teatri presenti nell’area, sedi di spettacoli teatrali, musicali, liriche tra il moderno e la tradizione dei classici.
    Rivalutato negli anni, il teatro si vanta di avere un pubblico eterogeneo tra giovani e veterani grazie alla molteplicità di opere messe in scena.

    Teatro Valentino: sede e caratteristiche del teatro

    Fisicamente il Teatro Valentino si trova a Catania per la precisione alla via “San Nicolò Al Borgo 73”, una posizione congeniale per chi abita a Catania o per chi desidera assistere ad uno spettacolo impegnato o divertente godendo dei servizi di ristoro nonché di soggiorno per la notte tra bred and breakfast, alberghi e piccoli ostelli predisposti tutto lungo il perimetro in cui è insediato il teatro.
    Un piccolo teatro dai toni classici con grandi drappeggi nel rosso, in stile barocco, con poltrone, si caratterizza per le balconate tra i lati con decorazioni ed inserti dorati.
    Molto suggestivo rappresenta la sede ideale di liriche e spettacoli teatrali sui temi dei grandi classici.

    Teatro Valentino: opere in scena e scuola di teatro

    Teatro Valentino
    A calcare il palco del Teatro Valentino sono numerose compagnie del panorama siciliano tra cui la Compagnia Nuova Palermo con spettacoli che richiamano autori siciliani come il sommo Pirandello e nomi della letteratura straniera come Shakespeare.
    Un grande successo lo ha ricevuto, l’opera “L’uomo dal fiore in bocca”, un’opera dei primi del 900 davvero suggestiva e di un realismo stravolgente.
    Ad essa sono seguite altre opere del Pirandello e nel periodo natalizio il teatro ha ospitato la lirica “Il canto del Cigno” di Shakespeare, drammatica e coinvolgente, l’opera è stata rappresentata in scena da Costantino Carrozza.
    Non solo opere , il teatro Valentino è sede di una vera e propria scuola di recitazione con corsi organizzati per diversi livelli per chi vuole apprendere l’arte drammaturgica con grandi professionisti come docenti.

    Teatro Valentino: come assistere agli spettacoli e partecipare alle lezioni di teatro

    Chi desidera vedere uno spettacolo puoi acquistare i biglietti in prevendita online oppure recandosi direttamente al botteghino nei giorni di programmazione senza costi di prevendita.
    Il costo è variabile, vi sono diversi spettacoli al giorno tra pomeridiani e serali.
    Il costo varia in base al posto a sedere scelto se in sala o in balconata per questioni di visibilità.
    Chi, invece, vuole seguire le lezioni di recitazioni è possibile iscriversi direttamente presso la segreteria del teatro partecipando a prove gratuite senza impegno di iscrizione.
    teatro massimo bellini
  • Il teatro Fellini di Catania

    Il teatro Fellini di Catania

    Il teatro Fellini di Catania

    Il teatro Fellini di Catania si trova in una delle vie caratteristiche della città, in via Enna, 26 “95128 Catania (CT)” – “telefono 095 506565”, a pochi isolati dal bellissimo lungomare.
    È uno dei più piccoli teatri della città con i suoi 120 posti, dispone di palco e di platea: il suo cartellone è piuttosto ricco con spettacoli musicali, di danza, di prosa, di operetta e concerti i cui protagonisti sono artisti conosciuti e apprezzati, sia a livello nazionale che internazionale.

    La missione del teatro Fellini di Catania

    Attualmente il Teatro Fellini di Catania è gestito dalla “Mediterranea Associazione Culturale Teatrale” i cui obiettivi principali sono quelli promuovere e privilegiare occasioni di incontro tra il pubblico e il teatro. L’associazione culturale ha anche a cuore ampliare tutte le esperienze che possano far divertire e arricchire le conoscenze di un pubblico vario, di ogni età, dal più piccino al più grande.
    Gli spettacoli programmati dalla “Mediterranea Associazione Culturale Teatrale”, presenti nelle rassegne, sono pensati per far conoscere sia alle famiglie che ai più piccoli spettatori una teatralità autentica, dove ci sono le persone, nella loro realtà, e non gli effetti speciali.

    La stagione teatrale

    A ogni stagione teatrale il Teatro Fellini di Catania propone cinque spettacoli in cartellone che sono scelti con cura tra il panorama teatrale e musicale, con l’attenzione di far trascorrere agli spettatori del buon tempo, nella spensieratezza e allegria, assistendo alle performance di attori bravi e di talento, spesso di fama internazionale.
    teatro fellini
    Molti spettatori sono soliti sottoscrivere un abbonamento a più spettacoli, all’inizio della stagione teatrale, piuttosto che acquistare i biglietti per i singoli eventi.
    Negli ultimi anni il direttore artistico del Teatro Fellini ha rivolto la sua attenzione al repertorio dell’operetta che ha riscosso e sta riscuotendo un consenso abbastanza ampio da parte di tutto il pubblico.
    Oltre agli spettacoli in cartellone, ogni anno il Teatro Fellini offre alcuni spettacoli fuori programma che sono molto attesi sia dal pubblico affezionato che dai meno assidui.Alcune compagnie teatrali scelgono il palcoscenico del Teatro Fellini perché desiderano offrire al loro pubblico quell’ambiente intimo e confortevole che una piccola sala può dare, nella sua eleganza e tradizione, per assistere a spettacoli quasi unici. Spesso il pubblico, conoscendo le opere messe in scena, partecipa allo spettacolo in vari modi, coinvolto dagli artisti: si crea così un evento nuovo e unico a ogni serata.

    Gli artisti del Teatro Fellini di Catania

    Hanno calcato le scene del teatro Fellini artisti come il soprano di Lucca “Cosetta Gigli” considerata la regina dell’operetta, dalla voce caratteristica e dalla presenza scenica coinvolgente.
    Parecchio apprezzati sono i fuori cartellone del Teatro Fellini che offrono delle vere e proprie chicche. Un esempio è stata l’esibizione, alcuni anni fa, del cantante “Giuseppe Panebianco”, cover di “Antonello Venditti”, che ha portato sul palco del teatro catanese un po’ di fascino della città eterna, con le atmosfere vendittiane, coinvolgendo il pubblico in maniera appassionante.
    teatro massimo bellini
  • Il Teatro Don Bosco di Catania

    Il Teatro Don Bosco di Catania

    Il teatro Don Bosco di Catania è situato in un’ottima zona del capoluogo etneo, precisamente in Viale Mario Rapisardi, 56 e rappresenta uno dei teatri maggiormente frequentati della città, in virtù di una palinsesto di eventi molto ricco che abbraccia diversi generi in modo da poter soddisfare le diverse necessità degli spettatori.

    La storia del teatro Don Bosco di Catania

    Come abbiamo accennato, l’ingresso al teatro Don Bosco di Catania si trova in viale Mario Rapisardi nelle immediate vicinanze dell’omonimo oratorio e presenta una capienza complessiva maggiore rispetto all’Auditorium. Vanta una notevole tradizione teatrale, fin dagli anni Ottanta, periodo durante il quale è stato anche oggetto di lavori di ristrutturazione per renderlo maggiormente accogliente e rispondente alle mutate esigenze. Oggi riesce ad accogliere agevolmente oltre 300 spettatori. Sul suo palco nel corso degli anni si sono alternati attori e compagnie teatrali sia di livello locale che di importanza nazionale. Si tratta indubbiamente di uno spazio che è nato grazie all’opera dei salesiani e che nel tempo è divenuto luogo di aggregazione e di formazione per diverse persone.

    Come è organizzato oggi il teatro Don Bosco di Catania

    Come abbiamo accennato in precedenza, la capienza complessiva del teatro e di oltre 300 persone, circostanza che permette l’utilizzo di questo spazio anche per altre finalità quali possono essere delle proiezioni cinematografiche relative ad esempio a cortometraggi, o l’organizzazione di convegni di natura politica o sociale. In ogni caso, ogni anno viene organizzato un palinsesto di eventi abbastanza ricco in modo da poter soddisfare i diversi generi teatrali, ma anche musicali ed artistici in genere. Periodicamente, inoltre, gli spazi sono utilizzati anche per la presentazione di libri da parte di scrittori locali.

    La stagione teatrale in corso

    Teatro Don Bosco

    Anche per quest’anno il palinsesto del teatro Don Bosco di Catania appare molto ricco di avvenimenti ed interessante per la varietà degli spettacoli presentati. L’Associazione Teatro d’Arte-Teatro in Allegria, diretta da Donata Indaco, anche quest’anno propongono una serie di lavori brillanti che permetteranno al pubblico di passare qualche ora in allegria e spensieratezza.
    Segnaliamo tra i diversi lavori proposti, la commedia Casa di Campagna, già proposta lo scorso mese di ottobre, nel quale viene rappresentato l’emblema della famiglia tipica italiana, con il capofamiglia che deve districarsi tra i mille problemi della quotidianità.
    Spazio non solo al teatro ma anche alla musica, con l’opera musicale Nessun Dorma.
    Non resta quindi che partecipare ai diversi spettacoli proposti.
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  • Il Bastione degli Infetti a Catania

    Il Bastione degli Infetti a Catania

    Questo articolo è dedicato a tutti coloro che vorrebbero visitare la Sicilia ma sono ancora un po’ incerti su quale città soffermarsi e cosa andare a vedere.
    Nelle prossime righe vi parlerò proprio di questo, vi consiglierò quale città visitare e cosa non dovete assolutamente perdere. Ma questo articolo è dedicato anche a tutti coloro che anche abitando nella città interessata non conoscono bene tutti i luoghi più interessanti o anche se ne hanno sentito parlare non hanno ancora avuto modo di recarvisi.
    La città in questione è la bellissima Catania e ciò che vi consiglio nel modo più assoluto è la visita al bastione degli infetti, punto culturale carico di Storia.

    Un po’ di storia

    A Catania i bastioni furono costruiti verso il 1500 per volere di Carlo V, imperatore di Spagna. In tutto fece costruire undici bastioni che servivano per difendere la città da eventuali attacchi nemici.
    Le varie calamità naturali però distrussero i bastioni e parte delle mura che si univano a loro, tanto che rimase solo il bastione degli infetti.
    Questo nome gli fu dato verso il 1576 quando Catania fu colpita dall’epidemia della peste e il bastione veniva usato come lazzaretto.

    Il monumento

    Il bastione degli infetti è visibile arrivando in via Torre del Vescovo, questo nome perché nella zona del bastione sono presenti i resti della famosa Torre del Vescovo. Anche quest’ultimo faceva parte della difesa di Catania insieme agli altri bastioni e le mura.
    Da pochi anni, il bastione degli infetti è stato ristrutturato e restaurato completamente. La richiesta di questa restaurazione è stata fatta dagli abitanti della città, dopo aver visto una delle zone più belle di Catania rovinata dal degrado. Volevano far risaltare le bellezze storiche della propria città, così da poter sfruttare al meglio tutte le risorse che Catania può offrire, e ci sono riusciti. Con il rinnovo del sito archeologico la città ha di nuovo preso vita e ora è ricca di turisti e viaggiatori che vogliono ammirare le bellezze storiche della città.
    Il Bastione degli Infetti a Catania
    Oltre alla ristrutturazione delle parti decadenti, sono stati creati degli spazi collettivi come parchi o zone in cui organizzare eventi di ogni genere, come concerti e serate dedicate al teatro; oppure spazi in cui i bambini possono partecipare ad attività ludiche ed istruttive.Il bastione degli infetti insieme al resto delle mura si trova su una collina che all’epoca faceva parte delle zone che servivano a proteggere la città di Catania. La collina di Montevergine era la vecchia acropoli proprio della bellissima Catania.
    Il monumento in mezzo alla natura assume una caratteristica ancora più rilevante, aggiungendo bellezza al luogo e attirando anche i turisti appassionati di passeggiate in collina.
     
    Ora che conoscete il posto in cui si trova il bastione degli infetti non avete più scuse per non visitare uno dei siti archeologici più importanti della Sicilia, che hanno fatto la storia. Visitandola potrete regalarvi una bella giornata all’insegna della cultura con la famiglia e gli amici.

    <<<Lo storico Castello Ursino ricco di storia e reperti antichi>>>

     
     
    Castello Ursino Piazza Federico di Svevia

  • Il Teatro Sipario Blu di Catania

    Il Teatro Sipario Blu di Catania

    Catania è una città che ama realizzare eventi di opere e spettacoli teatrali, oggi infatti parleremo di uno dei più importanti teatri ovvero Il Sipario Blu. Situato in Via Macallè 3 è una delle strutture più amate da tutti coloro che amano assistere agli avvenimenti più belli di sempre.

    Storia della nascita del Teatro Sipario Blu di Catania

    Il Sipario Blu di Catania nasce da un gruppo di persone (genitori) che hanno unito la loro passione verso il teatro e hanno realizzato una vera e propria compagnia. Quest’ultima si impegna duramente per proporre al suo pubblico una commedia interessante e accattivante, opere che fin’ora possiamo assicurarvi hanno ottenuto un enorme successo. A trasmettere armonia al gruppo è il regista Piero La Russa, un uomo che mette tutto se stesso per far riuscire al meglio lo spettacolo, il suo interesse principale infatti è quello di far divertire e far stare bene gli spettatori. Il suo è vero e proprio talento e riesce a mettere in piedi un copione spettacolare in base a un determinato personaggio. L’evento è ben curato grazie al lavoro dei costumisti, agli addetti di marketing, alla musica e tanto altro, ogni dettaglio è curato nel minimo particolare.

    Il Sipario Blu di Catania – Eventi di successo

    Tutti gli eventi organizzati nel Teatro Il Sipario Blu sono stati promossi dalla fondazione e sono considerati eccezionali e di successo. Tra le opere migliori è stato considerato uno spettacolo teatrale unico “Il Medico dei Pazzi”, si in quanto è stato pubblicato e sponsorizzato tramite il cartellone “Estate in Città”.

    Stagione teatrale 2019/2020

    Il Teatro Sipario Blu

    Tra i prossimi eventi in programmazione della compagnia il Sipario Blu di questo anno è prevista l’opera per il 25 e 26 aprile 2020 alle ore 20.30. Lo spettacolo che è stato realizzato è intitolato “U Malandrinu” e la regia è diretta da Franco Ranno.
    Se siete amanti dello spettacolo e vi piace essere spettatori delle commedie non perdetevi in alcun modo le opere progettate dalla compagnia del teatro Il Sipario Blu. Grazie a questi eventi avete la possibilità di passare delle serate diverse e ricche di risate. Catania è una città aperta alla cultura e in base a questo mette su delle commedie basate su i personaggi che hanno lasciato la loro impronta nella storia di questa splendida città. Grazie alla professionalità degli artisti la platea si riempie sempre di gente che ama vedere gli spettacoli sia di stile contemporaneo sia tradizionale. Il Teatro Il Sipario Blu vi consentirà di passare una serata differente dalle altre, non soltanto i cittadini catanesi ammirano queste opere d’arte, ma tanti sono anche i turisti che si recano qui per assistere a questi avvenimenti fantastici, unici ed originali.
    teatro massimo bellini
  • Il Teatro Ambasciatori di Catania

    Il Teatro Ambasciatori di Catania

    Il teatro Ambasciatori è uno dei teatri principali di Catania

    Si trova in Via Eleonora D’Angiò 7 e da sempre ha riscontrato svariati successi tramite i suoi spettacoli, che puntano ad attrarre un pubblico ampio di diverse età e generazioni, mantenendo sempre degli standard di qualità.
    Per info: 095 432053
    Il teatro Ambasciatori negli ultimi anni sta puntando sempre di più ad attirare un pubblico giovane di bambini e adolescenti, avendo come obiettivo la fondazione di un nuovo punto di ritrovo che possa fruire dal punto di vista educativo e culturale delle nuove generazione, in un’epoca dove la frequentazione delle sale teatrali sta calando drasticamente a causa del maggiore andamento di altre forme di comunicazione come internet e la televisione.L’ ambiente teatrale catanese è sempre rimasto troppo antiquato e non ha mai avuto l’opportunità di rinnovarsi.
    È proprio per questo che il teatro degli Ambasciatori offre spettacoli e serate sempre più moderne e all’avanguardia, coerenti con le diverse realtà dei nostri giorni.
    Per coinvolgere maggiormente il pubblico giovane le varie associazioni che collaborano con il teatro Ambasciatori hanno deciso di ampliare il registro aggiungendo agli spettacoli anche incontri con personaggi famosi del mondo del cinema o della televisione, tutte figure che ovviamente sono amate e seguite dai giovani o dai bambini.
    Oltre a questi incontri si aggiungono anche laboratori e corsi di recitazione.
    In questo modo i giovani potranno essere coinvolti a 360 gradi, visto che il teatro Ambasciatori fornisce loro diverse attività serali che possano divertire e non annoiare.
    Ovviamente non mancano mai anche gli spettacoli teatrali tradizionali o i grandi saggi, che però negli ultimi anni proprio all’interno di questo teatro vengono spesso riproposti in chiave moderna.

    Il Teatro Ambasciatori inoltre offre la possibilità di prenotare la sala per organizzare anche spettacoli privati, recite scolastiche e concerti.

    Al Teatro Ambasciatori, negli ultimi anni, sono andati in onda tantissimi grandi spettacoli che hanno riscosso grandi successi e sono stati premiati.
    Alcuni di questi sono stati “Grease, il musical a Rapunzel”,”Quasimodo, il gobbo di Notre Dame” e “La fantastica storia di Pinocchio e Ciatu”.
    Tutte queste sono state delle moderne rivisitazioni di classici teatrali molto celebri, dove all’interno appaiono sia i personaggi propri dell’opera che quelli di altre opere attuali che interagiscono tra di essi creando uno show unico.

    LA STRUTTURA

    Teatro Ambasciatori catania

    Il Teatro Ambasciatori è composto da una sala con all’incirca 500 posti a sedere e una tribuna da 250 posti.
    Le poltrone dove si siedono gli spettatori sono rivestite in velluto rosso.
    La sala è suddivisa in quattro settori attraversati da due corridoi, uno verticale e uno orizzontale rispetto al battiscena.
    Sono presenti all’interno della sala ben otto porte (quattro per ogni lato) dotate di maniglione anti-panico per la sicurezza anti-incendio.
    Le tende delle porte sono fatte di velluto rosso così come le poltrone e il sipario del palcoscenico, inoltre sono presenti anche dei LED che illuminano i lati della sala quando si spengono le luci centrali durante lo spettacolo.
    Le illuminazioni a LED creano un’atmosfera magica e all’avanguardia allo stesso tempo.
    Le pareti della sala sono rivestite da un tessuto grigio molto spesso che favorisce un effetto molto moderno e underground.
    Il soffitto presenta una struttura cosiddetta “a cassetti” ed è rivestito da una tappezzeria di colore bordeaux.
    Il palcoscenico è largo ben 12 metri ed è dotato di una scalinata di legno che favorisce l’accesso alla scena degli attori o del personale tecnico.
    teatro massimo bellini
  • Lista di tutti i Teatri di Catania

    Lista di tutti i Teatri di Catania

    Se sei un amante del teatro e vivi a Catania, oppure vuoi avere l’occasione di gustarti un’opera teatrale mentre sei in vacanza in questa città, è giusto che tu sappia esattamente quali sono i diversi teatri, principali e non solo, che si trovano nella suddetta.
    Ecco tutte le risposte alle tue domande.

    I teatri principali di Catania

    Per prima cosa è bene che tu conosca quali sono i principali teatri presenti a Catania, affinché tu possa avere l’occasione di scegliere un luogo dove, generalmente, vengono ospitate le migliori operare che vengono appositamente realizzare per questi luoghi.
    teatri di catania
    Tra di essi spicca il Teatro Massimo Bellini. fondato attorno al 1870 e ancora oggi attivo, definito come il luogo ideale e il migliore, secondo i tenori, per quanto concerne l’acustica, visto che il suono viene reso perfetto dalla struttura stessa e permette, di conseguenza, di gustarsi un’opera teatrale senza rimbombi o altre distorsioni del suono delle voce.
    Il Teatro Metropolitan segue quello Bellini per importanza: costruito nel 1950, inizialmente tale struttura veniva sfruttata anche come cinema mentre oggi è un teatro a tutti gli effetti.
    Sono tanti gli spettacoli che vengono organizzati in questo teatro da circa 1800 posti, ma ovviamente è necessario abbonarsi per seguire tutte le diverse opere che vengono organizzate.
    Il Teatro Verga, anch’esso situato al centro della città di Catania, è di recente costruzione visto che sorge attorno al 1970: dopo la sua distruzione, dovuta a causa di un incendio, tale struttura venne ricostruita in meno di un anno, visto che la popolazione catanese stava apprezzando parecchio le opere teatrali.
    Infine l’ultimo tra i teatri maggiormente importanti a Catania nonché quello maggiormente recente, è quello ABC, che conta poco meno di 900 posti e che ti permette di seguire opere di genere diverso.
    Questi sono i principali teatri che si trovano a Catania ma attenzione: questi non sono di certo gli unici nei quali puoi recarti.

    Gli altri teatri di Catania

    Ovviamente ci sono anche teatri che vengono considerati come minori e questo è dovuto principalmente per il ridotto numero di posti a sedere e non di certo per la qualità degli spettacoli o della struttura stessa.
    Il Piccolo Teatro di Catania è uno di questi: il suddetto è stato costruito dall’omonima compagnia teatrale, la quale organizza nella suddetta struttura i suoi spettacoli.
    Spiccano poi il Teatro Don Bosco e il Teatro dei Pupi Marionettistica, nonché quello conosciuto con il nome di Teatro Ambasciatori e l’Angelo Musco, che rappresentano dei punti cardini della città stessa.
    Esistono anche altri tre teatri definiti storici di Catania che oggi vengono considerati come leggermente inferiori a quelli prima citati, ovvero il Brancati, il Coppola e il Canovaccio, mentre ancora oggi riescono a tendere il passo il teatro Fellini e quello dell’Accademia.
    Proseguendo nella lista dei teatri catanesi è impossibile non considerare quello dedicato a Erwin Piscator, commediografo tedesco, oppure quello dedicato a Fellini, mentre tra i teatri meno noti spiccano quello Zig Zag, il Valentino, il Sipario Blu e quello Harpago.
    Infine, a Catania, sono presenti anche diversi altri teatri come il Teatro impulso, Sala De Curtis, il Sangiorgi, il teatro degli Specchi e l’Istrione, altro teatro in passato maggiormente famoso.
     
    Questa è la lista di tutti i teatri presenti a Catania.

    <<<Teatro Sangiorgi Catania>>>

     
    Teatro Sangiorgi a Catania

  • Il Piccolo Teatro di Catania

    Il Piccolo Teatro di Catania

    Il Piccolo Teatro di Catania è, in realtà, in primis il nome di una compagnia teatrale, la quale ha dato il nome attuale al teatro.
    La compagnia svolge la sua attività dedica all’arte teatrale, circa dal 1966 come movimento di informazione e filologia teatrale.
    Molti e, soprattutto, volti hanno calcato il palcoscenico dell’omonimo teatro.
    Vediamo insieme di puntare la nostra lente d’ingrandimento sulla compagnia e sull’edificio teatrale, al tempo stesso.
    Si trova in Via Federico Ciccaglione, 29, 95125 Catania CT, per info 095 447603.

    La compagnia

    Intorno al 1966 un gruppi di ragazzi si riunisce per creare la cosiddetta Associazione culturale Piccolo Teatro. Essi avevo l’obiettivo di organizzare spettaccoli che andassero incontro ai gusti dello spettatore del momento. Inizialmente, infatti, i testi che mettono in scena sono poco conosciuti e di autori sovietici, spagnoli, rumeni.
    Successivamente, qualche anno dopo nel 1974 il gruppo di ragazzi si trasforma in una cooperativa e inizia una grande collaborazione con il Teatro Stabile di Catania.

    La sede teatrale

    Nel 1989 la Compagnia inaugura la sua sede, disegnata da uno dei componenti, il regista Gianni Salvo.
    Il Piccolo Teatro
    Il teatro, presentava la sua sala ad anfiteatro con circa 242 posti a sedere dedicati agli spettatori. Questo tipo di architettura è stata pensata, come per l’antichità, con lo scopo di avere una migliore ed accurata acustica. A tal proposito, il teatro veniva utilizzato anche per eventi musicali e concerti. Si pensi che qui, Mario Venuti ha registrato per il suo terzo album.
    Durante i primi anni 90, l’Associazione inizia una collaborazione con il Teatro Massimo Vincenzo Bellini e nel 1991 accade un evento clamoroso, si realizza quasi un sogno. Per la prima volta, il Piccolo Teatro di Catania accoglie il Teatro Nero di Praga e volge, dunque, la sua attenzione alla scena teatrale dell’est Europa.
    Ancora, successivamente in occasione del bicentenario della scomparsa di Goldoni, uno dei padri della commedia moderna, la compagnia decide di aprire le porte del suo teatro a due compagnie europee: una francese Théathre du Campagnoli e ad una spagnola Accion Teatral. Oltre che per la commemorazione al più grande commediografo, l’evento è da collegare anche con la manifestazione in suo onore, dal nome Goldoni europeo.
    Per la quantità di spettacoli che i ragazzi del Piccolo Teatro portarono in scena, l’omonimo teatro viene scelto nel 1994 dall’Ente Teatrale Nazionale, come punto di riferimento per la Sicilia per un nuovo progetto. L’obiettivo da perseguire era la creazione e l’organizzazione di un circuito teatrale, a livello regionale, dedicato ai ragazzi.
    L’associazione, inizialmente, vuole mettere in atto la sua azione teatrale come movimento dedicato all’informazione e alla filologia teatrale. Per questo motivo, recupera dei testi poco noti di Pirandello per portarli in scena e dargli notorietà.
     
     

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    teatro massimo bellini
     

  • Il Teatro ABC di Catania

    Il Teatro ABC di Catania

    Il Teatro ABC di Catania si trova all’interno di uno spazio polifunzionale che dispone di palco e di platea in Via Pietro Mascagni, 94, 95129 Catania CT per info 095 538188. È uno dei teatri più attivi della città con un cartellone molto ricco di prosa, musical e spettacoli di danza.

    La fondazione del Teatro ABC di Catania

    La prima stagione teatrale messa in scena all’ABC di Catania è quella che risale al 2007/2008. Lo spazio nasce per volontà di alcuni esponenti della cultura teatrale locale che decidono di fondare una casa di produzione e di organizzare questo spazio, nelle immediate vicinanze di Piazza Jolanda, per dare alla città uno spazio alternativo nel quale poter assistere a spettacoli di teatro contemporaneo, senza dare a questo termine un significato esclusivamente cronologico ma intendendo tutte le forme di arte più moderne.
    Oggi il teatro va avanti senza alcuna sovvenzione pubblica ma potendo contare su un nutrito pubblico di affezionati il cui target di età va dai 40 ai 70 anni, interessato ad una programmazione molto varia che spazia fra generi e autori.

    Il Teatro ABC di Catania oggi

    teatro abc ct
    Oggi il Teatro ABC di Catania ha un palcoscenico con platea che può ospitare fino ad 840 persone a sedere sistemati fra la platea e la tribuna. Il cartellone è molto ricco e ogni anno propone un mix di generi che comprendono la prosa ma anche spettacoli musicali, musical veri e propri e spettacoli di danza classica e contemporanea.
    Trattandosi di uno spazio polifunzionale, spesso all’ABC vengono organizzate anche proiezioni cinematografiche, dibattiti politici, presentazioni di libri e qualsiasi altro evento culturale possa arricchire e interessare la città di Catania.
    Attualmente il teatro viene gestito da una casa di produzione che porta lo stesso nome che predilige rappresentazioni riprese da opere di letteratura contemporanea, sia nazionali che internazionali. Varie le collaborazioni messe in atto con altri grandi teatri italiani come Il Quirino di Roma, il Teatro Massimo di Palermo oppure quello Menotti che ha sede a Milano.

    La programmazione del Teatro ABC di Catania

    Una delle particolarità del Teatro ABC di Catania è quello di dedicare ogni stagione ad un personaggio che ha fatto grande la vita culturale di Catania. La stagione teatrale 2019/2020, ad esempio, è dedicata a Turi Ferro, un grande esponente del teatro catanese e italiano, nato proprio in città nel 1921.
    Il cartellone prevede un mix di opere tratte da celebri classici, come Mastro Don Gesualdo per la regia di Guglielmo Ferro, oppure Liolà di Francesco Bellomo. Non mancano testi più contemporanei come È questa la vita che sognavo da bambino? che vede protagonista Luca Argentero insieme a Edoardo Leo che ne è anche il regista.

     

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  • Crolla parte della palazzina in centro storico di Catania

    Crolla parte della palazzina in centro storico di Catania

    Evento tragico, avvenuto nella notte appena passata tra il 19 e il 20 gennaio 2020, parliamo ovviamente del crollo di una parte del Palazzo nei pressi del centro storico di Catania,

    precisamente nella zona tra via Castromarino e via del Plebiscito, dalla ricostruzione degli eventi si è constatato che il crollo è avvenuto intorno all’una di notte.
    Ad avvertire le autorità competenti, pare sia stato lo stesso proprietario e alcuni vicini che hanno chiamato i vigili del fuoco alla vista dei primi segni del cedimento del palazzo attraverso delle crepe allarmanti.
    I vigili accorsi sul posto, in poco tempo, hanno dato subito inizio alle procedure di sgombro della zona e recintato la struttura, così da ridurre i danni, e hanno assistito al crollo avvenuto poco dopo. Al momento dell’incidente, fortunatamente, pare che non ci fosse nessuno all’interno della palazzina, come ha sostenuto il proprietario affermando che la struttura fosse disabitata da quasi un anno.
    Ancora da chiarire le dinamiche che hanno portato una parte della palazzina al suo collasso.
    Nonostante l’attenzione dei vigili del fuoco per l’evacuazione della zona sembra che ci siano tre dispersi, al momento sono tutti all’opera per la ricerca, accorsa sul posto la squadra USAR e al seguito i cani addestrati al ritrovamento delle persone tra le macerie.
    In via precauzionale sono state evacuate sette famiglie residenti nella zona adiacente all’incidente per la verifica delle strutture, alloggiano al momento in un hotel vicino.
    Restiamo in attesa quanto prima di ricevere aggiornamenti sui feriti e il ritrovamento dei dispersi.
  • La Via Plebiscito una delle strade più storiche di Catania

    La Via Plebiscito una delle strade più storiche di Catania

    La Via Plebiscito una delle strade più storiche di Catania: Catania è una città bellissima, ricca di storia e cultura da vivere pienamente.
    Per conoscere veramente l’anima di questa città non potete tralasciare di visitare la Via Plebiscito, una delle strade più ricche di storia di Catania. Secoli fa, nel Medioevo, il centro storico della città era circondato dalle mura e Via Plebiscito percorreva tutta la parte esterna della cinta muraria.
    Il terremoto del 1693 Le vittime
    L’antica cittadina è stata rasa al suolo dal terremoto del 1693 e oggi ne sono rimasti visibili pochi resti, ma Via del Plebiscito sa ancora raccontare un po’ di quel passato. Uno dei quartieri più grandi che parte da questa via è San Cristoforo, tristemente noto per le attività criminose che sono avvenute qui, ma degno nonostante tutto di una visita.

    Via Plebiscito Catania è conosciuta per lo Street Food

    via plebiscito street food

    Abitualmente consumato nei locali che popolano questa via. “Arrusti e mangia“, si usa dire da queste parti, ovvero consuma la carne appena arrostita al volo, senza tanti orpelli. Una zona popolare del centro storico di Catania, dove potrete recarvi per gustare cibo di strada, pensato appositamente per i clienti che amano la carne.
    Tanti ristoranti, bettole e locali che sapranno offrirti il migliore street food di Catania, con specialità di carni meno note, come quella di cavalla e di asina.
    Passeggiando per Via Plebiscito troverai tanti locali con banchi frigo che espongono carne fresca. Non ti resta che scegliere il pezzo che preferisci e il ristoratore lo cucinerà per te. Un tempo la strada era invasa di grandi bracieri dove avveniva la cottura della carne, mentre oggi vengono cucinate nelle cucine dei locali, ma il risultato è ugualmente ottimo. Una via da vivere e da gustare.
    Crolla palazzina in centro storico di Catania
  • Eventi a Catania: Il Programma del mese di Gennaio

    Eventi a Catania: Il Programma del mese di Gennaio

    Apriamo il nuovo anno con un calendario ricco di eventi a Catania di ogni tipo per rendere felici grandi e piccini!

    L’1 Gennaio, come da tradizione, al Teatro Massimo Bellini si terrà il concerto di Capodanno a partire dalle ore 19:00.
    Mentre, nei giorni a seguire fino al 6 Gennaio sono tantissime le occasioni per potersi divertire e per godersi gli ultimi giorni di atmosfera natalizia.
    In Piazza Federico di Svevia dall’8 dicembre sono stati allestiti mercatini di tutti i tipi, contornati da varie manifestazioni e punti di raccolta di vestiti e coperte per la gente bisognosa. In pieno centro storico, al chiostro dei Minoriti è possibile visitare dalle ore 10 alle ore 21, la bottega dell’artigianato artistico, con ingresso gratuito, che propone tappeti, gioielli, preparazioni alimentari, e molto altro.
    Cosa vedere nella splendida Castiglione di Sicilia
    Per chi desidera spostarsi dalla città, potrebbe decidere di recarsi a Bronte, la città del pistacchio o a Castiglione di Sicilia, dove verranno organizzati ogni giorno spettacoli e degustazioni per intrattenere il pubblico.
    Castello Ursino Piazza Federico di Svevia
    Dall’8 Gennaio il Castello Ursino ospita la mostra Caravaggio Immersive, caratterizzata da proiezioni video e ausilio di audio che raccontano la storia della sua vita.
    Dal 12 al 19 Gennaio, Esperienze Fotografiche consente agli appassionati di imparare i segreti della fotografia, quindi l’esposizione alla luce, i colori, per poi esporre tutti i lavori a fine mostra.
    SantAgata la messa dellAurora 02
    Il 12 Gennaio, alle 10:30 si terrà un teatrino e laboratorio per i bambini dai tre anni in su, per raccontare la storia di Sant’Agata, patrona della città di Catania.
    Dal 19 Gennaio fino al 15 Febbraio, sempre in onore di Sant’Agata, che verrà onorata in città dal 3 al 6 Febbraio, metteranno in mostra delle foto da una prospettiva unica, che saranno esposte presso la Badia di Sant’Agata.
    Il 16 Gennaio, presso il Teatro Metropolitan alle ore 21, Nek si esibirà in concerto.
    Il 18 Gennaio, Brunori Sas presenterà il suo disco presso la Feltrinelli di Catania a partire dalle ore 18:30.
    La stessa giornata sarà dedicata a due escursioni in momenti diversi della giornata: la mattina del 18 Gennaio, a partire dalle 9:30 del mattino, un altro omaggio dedicato alla martire, prevede un tour dal titolo Agatha Catanensis; la sera, invece, è stata organizzata una passeggiata notturna per ammirare le bellezze di Catania, tra storia e leggenda, un tour organizzato interamente a piedi.
    Centro Sicilia shopping
    Fino al 26 Gennaio, invece, per gli amanti degli spettacoli, si terrà il Circo Greca Orfei, nipote di Moira, presso il centro commerciale Centro Sicilia. Ci saranno tantissimi animali e in più, giocolieri, illusionisti, trapezisti, acrobati, e molto altro ancora per sorprendere gli spettatori.
     
    Un mese ricco di eventi, manifestazioni e spettacoli, che si prepara alla fine del Natale e al mese più caratteristico per tutti i catanesi, febbraio, che omaggerà la sua patrona con la festa di Sant’Agata.

     

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    ponte graci maps

  • Le 5 migliori aziende di Falegnami a Catania

    Le 5 migliori aziende di Falegnami a Catania

    Alcune volte è necessario fare dei lavori di falegnameria, magari per riparare qualche cosa cosa nella nostra casa, ad esempio una porta, il telaio di una finestra, o un mobile.
    Ecco quindi che l’esigenza di trovare un buon negozio di falegnameria dove trovare i materiali adatti e magari farsi realizzare dei pezzi ad hoc diventa un’esigenza.
    Se avete necessita di un buon negozio di falegnameria a Catania questa è la guida che fa per voi. Vi indicheremo alcuni negozi che possono fare al caso vostro.

    Falegnami a Catania: J&J Home Forniture

    Tra le migliori aziende di falegnami a Catania c’è la J&J Home Foniture che si occupa prevalentemente di arredamenti d’interno, esterno e anche di giardini.
    L’azienda è dotata di un vasto assortimento di prodotti propri, personalizzabili e su misura per ogni cliente.
    Inoltre il team che lavora all’interno dell’azienda è composto da artigiani esperti nella lavorazione del legno, pronti a soddisfare le esigenze di una vasta clientela.
    • Seguono i clienti in tutte le fasi del progetto, dall’idea alla realizazzione
    • Preventivi gratuiti

    Falegnami Catania: Torrisi Crea

    falegnami a catania
    È un’azienda di falegnameria a conduzione famigliare, nata dalla passione per il legno e per le nuove tecnologie, che unisce tradizione e innovazione in prodotti sempre all’avanguardia e altamente personalizzabili.

    L’amore per il legno e il rispetto per la natura sono le parole chiave di quest’azienda, che mette impegno nella realizzazione dei suoi prodotti, mettendo in evidenza il calore che solo un materiale come il legno può offrire in ogni circostanza, e che si presta bene a valorizzare luoghi e dettagli di ogni ambiente, mantenendo un certo equilibrio estetico.• Personale altamente qualificato ed esperto nella lavorazione del legno
    • Preventivi gratuiti
    • L’azienda si trova in Contrada Monte Cenere, 95032 Piano Tavola, Belpasso CT, ed è possibile contattare il numero +39 095 713 1894 per richiedere informazioni.

    Falegnameria Catania: Arredi Leanza

    Si occupa della realizzazione di arredi in legno, e anche di servizi di falegnameria più disparati.

    L’azienda, che ha alle spalle diversi anni di esperienza, collabora con le più prestigiose aziende di arredi presenti sul mercato, fornendo competenze e personale altamente qualificato.
    L’esperienza pluriennale consente al team di artigiani di soddisfare a pieno le richieste dei clienti più esigenti, trasformando i progetti in vere e proprie realtà.• Esperienza pluriennale nella lavorazione del legno e nel rapportarsi con i clienti
    • Sempre pronti a soddisfare le esigenze dei clienti
    • L’azienda si trova in km 9, SS284, 95035 Maletto CT, ed è possibile contattare al numero +39 095 698721

    Falegnami a Catania: Gr.legno

    falegnami catania
    È un’azienda di Catania specializzata nella realizzazione di infissi e porte in legno, grazie ad un’ampia esperienza nel campo dell’ebanisteria e della lavorazione del legno.

    Tra i prodotti che quest’azienda produce oltre a porte ed infissi ci sono scale in legno, finestre in pvc, mobili e complementi d’arredo.
    L’azienda inoltre lavora a stretto contatto con diversi marchi nel settore d’arredo.
    Per conoscere i prezzi delle lavorazioni dell’azienda , è possibile richiedere un preventivo gratuito, che verrà fornito in breve tempo.
     
    • Offre un’ampia varietà di prodotti
    • Preventivi gratuiti
    • L’azienda si trova in Viale dei Fiori, 122, 95033 Biancavilla CT, ed è possibile contattarla al numero +39 095 286 5442

    Vetreria Carfici Carmelo

    A dispetto del nome un po’ fuorviante, quest’azienda si occupa della realizzazione di porte ed infissi in legno e pvc.
    Il personale è altamente qualificato e sempre pronto a soddisfare le richieste e le esigenze dei propri clienti. Il team è composto da artigiani specializzati nella lavorazione del legno, che attraverso le loro competenze riescono a dar vita a prodotti di alta qualità e all’avanguardia.
    Per contattare l’azienda si può compilare l’apposito modulo richiedendo un preventivo gratuito, oppure contattare tramite telefono.• Prodotti di qualità e realizzati con le più moderne tecnologie
    • Team di esperti sempre disponibile a soddisfare ogni tipo di richiesta
    • La vetreria si trova in Contrada Albanicchio, 17, 95049 Vizzini, ed è possibile contattarla al numero +39 0933 961125

     

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    vetrai catania

  • Iniziano i lavori del Ponte Graci di Misterbianco

    Iniziano i lavori del Ponte Graci di Misterbianco

    Il sopralluogo

    A oltre quattro mesi demolizione d’urgenza del Ponte Graci che collega le aree urbane di Misterbianco con Motta Sant’Anastasia da pochi giorni è avvenuto il sopralluogo da parte dell’ufficio competente dell’ufficio del Genio Civile di Catania, che ha dato il via libera alla possibilità di mettere in atto i lavori di ricostruzione del ponte.
    L’abbattimento è avvenuto nel mese di settembre a causa di forti danni alle travi di sostegno del cavalcavia che causavano di fatto un grave pericolo per tutti gli automobilisti che vi transitavano.

    Il grido di aiuto

    Prima che potesse cagionarsi il danno le autorità competenti sono intervenute in tempo demolendo il cavalcavia. Tuttavia, la prevenzione messa in atto ha portato altri problemi dal punto di vista della viabilità, specialmente per quanto riguarda gli abitanti delle città di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia in provincia di Catania.
    demolito il ponte
    Stando a quanto afferma l’assessore Marco Falcone il ponte Graci è un punto di collegamento fondamentale per tutti i cittadini che devono passare per quelle strade, senza contare le varie imprese presenti in zona danneggiate dal punto di vista logistico dei trasporti dei prodotti.

    L’accordo con Anas

    Il Governo Musumeci ha recepito in fretta il grido di aiuto di tutti coloro che sono stati danneggiati dall’abbattimento del Ponte, per questo motivo è intervenuto anche senza competenza diretta tramite gli uffici competenti.
      Dopo il sopralluogo del Genio di Catania è stato infatti stipulato un accordo economico con l’Anas che impiega fondi di due milioni e mezzo di euro per una veloce ricostruzione del Ponte, oltre che a interventi per risanare il sottopasso di via Rosolio Pino nella stessa zona. Conclude l’assessore Marco Falcone che gli interventi avranno inizio fra circa due settimane.
    Stash
  • Tolo Tolo: trama, trailer e recensione

    Tolo Tolo: trama, trailer e recensione

    Tolo Tolo: un film comico?

    Toto tolo è l’ultimo film di Checco Zalone, il comico italiano che ci ha abituati a vedere record su record frantumati. Anche quest’ultimo film non ha fatto eccezione: fra chi lo ha adorato e chi lo ha aspramente criticato, praticamente tutti ne hanno parlato. Vi basti sapere che a oggi, a circa una decina di giorni dalla sua uscita, è stato il film più visto durante questa pausa natalizia e gli incassi di Tolo tolo hanno superato i 36 milioni (e sono destinati quindi a crescere). Ma come mai ha attratto tanto interesse? Andiamo a vedere di cosa parla.

    Tolo tolo trailer


    E’ difficile guardare questo trailer e non lasciarsi scappare almeno un bonario sorriso; vuoi per le situazioni, quotidiane prima ed estremamente paradossali dopo, vuoi per la mimica facciale due protagonisti, estremamente simpatici. Al di là della facile e della politicamente “scorretta” tematica dell’immigrazione, al centro in questo momento della retorica politica, se abbiamo messo il trailer prima della recensione un motivo ci sarà: apritelo, guardatelo e fatevi magari anche due risate. L’hanno fatto milioni d’italiani prima di voi, confrontandosi con questa clip musicale, che di trailer non ha quasi nulla, se non l’annuncio stesso; nessuna scena del film, nessuna battuta rubata in anticipo, nessuno “spoiler”. Insomma, prima dell’uscita nella sale l’unica idea che sarebbe stato possibile farsi su Tolo Tolo era affidata a 2 minuti e 30 secondi di trailer.
    Ma, possiamo anticiparvi solo questo, Tolo Tolo (storpiatura dell’espressione “solo solo”) è molto più di questo. Se non lo avete ancora visto e vi siete incuriositi…datagli un occhio. Oppure, continuate a leggere la recensione.
    ATTENZIONE: questo articolo contiene informazioni sensibili sulla trama del film. Se non lo avete ancora visto, vi suggeriamo di fermarvi qui (a meno che non vi interessi ricevere spoiler).

    Tolo tolo trama

    tolo tolo
    Nella pellicola il protagonista, omonimo del nostro Zalone nazionale, rifiuta il reddito di cittadinanza per investire (e far investire i suoi familiari) in un sushi restaurant, alla ricerca del suo sogno. Stretto fra le morse della burocrazia e fuori contesto nel suo paesino di Spinazzola, va incontro al pignoramento e sommerso dai debiti fugge in Africa, lasciando ai suoi parenti la “patata bollente” (altro che sushi…) Qui lo vediamo lavorare in un resort, sempre senza abbandonare i suoi sogni di gloria; la sua permanenza viene però travolta dalle guerriglie e la situazione degenera rapidamente. Cerca quindi di rimpatriare, ma è ancora braccato dai creditori… e dai parenti, che potrebbero estinguere i debiti con l’indennizzo destinato alle vittime del terrorismo qualora Checco risultasse morto. Così il nostro protagonista, dopo aver strappato il suo documento d’identità, si imbarca nello stesso viaggio della speranza che affrontano molti migranti, con sorprendenti sviluppi.

    Tolo Tolo Recensione

    Partiamo da una considerazione base: la durata di Tolo Tolo è 90 minuti e il film vola via abbastanza scorrevole. La critica che gli viene più spesso mossa è che “non faccia abbastanza ridere”: questo perchè penso sia un film più “umoristico” che non “comico” in senso stretto. L’altra critica che gli viene mossa è che “un film che fa ridere non può occuparsi di questi argomenti”; a parte l’inconciliabilità con la critica precedente, trovo che questa affermazione possa essere confutata con estrema facilità: basta pensare a una qualsiasi opera di Aristofane per sapere che risata e riflessione sociale vanno molto d’accordo.
    Come detto precedentemente, se ci fossimo affidati soltanto ai 2 minuti e 30 secondi di trailer probabilmente avremmo avuto un’idea diversa del film, la stessa iimpressione che era stata sufficiente a far affermare a Matteo Salvini “lo voglio senatore a vita”.
    Chissà se lo pensa ancora.
    Eh, già. Perché Tolo Tolo è un moderno cavallo di Troia, sapientemente confezionato da Zalone, il quale ha congegnato una magnifica trappola per far confrontare tutti noi spettatori con qualcosa che non vogliamo vedere, come il fenomeno globale dell’immigrazione per quello che è. E lo ha fatto affidandosi al tallone d’Achille degli italiani, l’inesauribile voglia di ridere senza dover pensare, camuffando un amaro spaccato della società (in)civile odierna da affidabile e sempreverde “cinepanettone comico natalizio”. Come a dire, vado al cinema per vedere Boldi che scivola su una tazza da water fra gli innevati picchi di Cortina e mi ritrovo a osservare un assiepato camion di migranti che soffre per sfuggire alle asfissianti giornate del deserto; già a leggerlo così vi ha smorzato la risata in gola, vero?
    tolo tolo checco zalone
    Perché Tolo Tolo è quel tipo di film che prima volete vedere e che subito dopo vorreste non aver visto. Ha deluso più di qualcuno, che era stato attratto dalla possibilità di qualche risata a buon mercato; non perché non ci siano risate, ma perché appunto non sono mai a buon mercato. Ognuna di esse ha il suo prezzo, esige un suo tributo, sia esso versato dal vessato italiano alle prese con un’asfissiante burocrazia o dal migrante in fuga dalla sua terra. Non c’è una risata che non richieda il suo shakespeariano “pound of flash”, che non sia costruita, in parte o del tutto, sulla sofferenza di qualcun altro.
    Un “sentimento del contrario” di pirandelliana memoria, così come lo sono le vicende di Checco, moderno Mattia Pascal: il rifiuto dell’identità dopo la fuga da una vita deludente e la morte “inscenata” sono accompagnate dal rifiuto dei parenti di riaccogliere Checco alla vita (ma quanto è disturbante la scena del riconoscimento del corpo?). Eppure, e un ulteriore plauso va qui a Zalone, è solo attraverso lo smarrimento della sua identità che Checco approda a una nuova Identità, che è prima di tutto quella di Uomo, di essere vivente in grado di riconoscere la dignità dell’altro.
    E poco importa se per il tutto il film aleggia quell’aura “buonista” verso il protagonista, prototipo del clichè degli “italiani brava gente, italiani dal cuore d’oro”, cui nonostante i continui e costanti strafalcioni non possiamo guardare con simpatia. Perchè, per converso, gli altri comprimari sono ritratti con una franchezza non comune per un film comico: piangono, s’ingegnano, mentono, tradiscono, si aiutano. Sono, insomma, indistintamente umani. Lo stesso Zalone, alla prima da regista (e che prima, aggiungerei), ha affermato: “Il protagonista è un italiano qualunque, che non riesce a guardare oltre i suoi piccoli problemi”.
    E neanche a digerire questo film, probabilmente.
     

  • Il Teatro Stabile di Catania

    Il Teatro Stabile di Catania

    Il Teatro Stabile di Catania nasce il 3 dicembre 1958, dove prima c’era una garage, situato in via Umberto, una sala con solo 250 posti a sedere, conosciuto come “Ente Teatro di Sicilia”.
    Nel 1969 venne costruito il “Teatro delle Muse” che fu incendiato nel 1981.
    Dopo l’incendio fu ricostruito in meno di un anno fu dedicato a Giovanni Verga ed è diventato più grande.

    La fondazione del Teatro Stabile di Catania

    I fondatori erano un gruppo di amici tra cui gli attori Turi Ferro e Mario Giusti. Dopo Mario Giusti il teatro è stato diretto da Pippo Baudo, Filippo Amoroso, Orazio Torrisi, Giuseppe di Pasquale e Laura Sicignano.
    Si trova in via Giuseppe Fava, 35, 95123 Catania CT, per info 095/7310888.

    Le aperte e chiusure del Teatro Stabile di Catania

    Il 3 dicembre 1958 ebbe inizio l’Ente Teatro di Sicilia.
    Negli anni 1960 l’Ente divenne il “Teatro Stabile di Catania”.
    Nel 1969 viene costruito il Teatro delle Muse, una sala cinematografica in via dello stadio, che fu poi incendiato nel 1981.
    Nel 2016 al Teatro entrarono gli ufficiali Giudiziari, i quali fecero pignoramenti di beni del Teatro stesso e, i lavoratori decisero di occuparlo.
    Dal 2018 è diretto da Laura Sicignano e, i lavori del teatro sono diffusi in Italia ma anche all’estero.
    Gli autori non sono solo italiani, ma anche russi, statunitensi e contemporanei.

    La nuova apertura del Teatro Stabile di Catania

    Teatro Stabile

    Il Teatro Stabile di Catania adesso è dotato di una sala grande e, di forma ellittica e di una galleria con la platea che ospita 609 posti a sedere.
    E ad ogni stagione ci sono oltre 10.000 abbonati.
    Ogni anno propone una scelta di molti spettacoli, di alto livello artistico, ma anche produzioni per ragazzi delle scuole.
    Accanto alla programmazione di spettacoli artistici in abbonamento, che ha fatto crescere il pubblico, propone anche spettacoli fuori abbonamento.
    Gli spettacoli comprendono venti lavori, cinque produzioni e, quindici spettacoli ospiti, incluse sei riscritture di classici e quattordici contemporanee.
    Il Teatro Stabile di Catania è uno dei maggiori centri culturali della città siciliana con tre teatri: Il Teatro Giovanni Verga, il Teatro Ambasciatori e il Teatro Angelo Musco.
    Nella stagione 2019/2020 il cartellone “Meravigliosi Inganni” viene presentato dal direttore Laura Sicignano, impaginato da un filo rosso, ha spiegato le nuove programmazioni, appunto spiegando che anche le classi delle scuole possono abbonarsi.
    Certo che sono passati decenni e questo Teatro ne ha attraversati di periodi brutti, però è riuscito a superare i problemi finanziari e, vogliono cercare di raggiungere nuovi obiettivi.
    teatro massimo bellini
  • Bonus Mobili 2020: ecco come usufruirne

    Bonus Mobili 2020: ecco come usufruirne

    Con la nuova Legge di Bilancio del Governo Italiano, il Bonus Mobili è stato prolungato per tutto l’anno 2020.
    Tale agevolazione consiste proprio nella detrazione Irpef del 50% nel momento in cui si procede con la ristrutturazione edile; verrà rimborsata al momento della dichiarazione dei redditi del prezzo sull’acquisto dei mobili e dei grandi elettrodomestici.

    Bonus Mobili 2020: Quali sono i requisiti fondamentali?

    Uno dei requisiti fondamentali del Bonus Mobili è che i mobili che sono stati acquistati devono essere nuovi, mentre per quanto riguarda gli elettrodomestici la classe energetica non deve essere inferiore alla A+.
    Tra i costi che possono essere sottratti ci sono anche le spese di trasporto e di montaggio. Inoltre, per poter usufruire di tale diritto, sia i mobili che gli elettrodomestici devono essere utilizzati per arredare immobili già ristrutturati.

    Come funziona il Bonus Mobili 2020

    Bonus Mobili legge
    Per poter utilizzare in modo corretto il Bonus Mobili bisogna fare attenzione a determinate condizioni. Andiamo a scoprire nel dettaglio.

    • Tipo di lavoro: Gli interventi per la ristrutturazione che sia di una mansarda o appartamento devono essere di tipo straordinario mentre per i condomini devono essere di tipo ordinario. Per quelle di tipo straordinario, si intende quel tipo di lavori destinati al restauro, e nel caso di un immobile che è stato danneggiato da eventi naturali, dopo la dichiarazione di stato di emergenza. Mentre per quanto riguarda il tipo di ordinario si intendono lavori come tinte alle pareti e la sostituzione di pavimenti o infissi. In questi casi però non si ha diritto ad usufruire del Bonus.
    • Nel caso degli interventi sugli edifici e fabbricati: in questi casi è possibile usufruire di tale diritto se il restauro o un tipo di ristrutturazione realizzato da una cooperativa edilizia deve essere assegnato entro e non oltre i 18 mesi dalla fine dei lavori; mentre la manutenzione restaurazione deve essere fatta solo su parti comuni del condominio.
    • Nei casi del condominio invece ci sono determinate categorie per cui richiedere il Bonus Mobili. Tali categorie sono: la manutenzione straordinaria nel caso dell’installazione di ascensori, muri di cinta etc; ristrutturazione edilizia ad esempio la realizzazione di una mansarda o di una facciata; il risanamento conservativo nel caso di un miglioramento dell’aspetto di un palazzo; la manutenzione ordinaria nel caso della sostituzione di tegole o tinte alle pareti.

    Quali sono gli importi che si possono detrarre con il Bonus Mobili 2020?

    Come già accennato precedentemente, tale detrazione deve essere calcolata in base al reddito e in base ad un importo massimo di 10.000 euro. Questa deve essere divisa in 10 quote annuali. Dunque se l’importo è di 10.000 euro, l’importo massimo della detrazione è il 50% della spesa e quindi è di 5000 euro. Perciò la quota che verrà detratta con la dichiarazione dei redditi è di 500 euro per 10 anni. Ovviamo ci sono dei limiti: il limite della quota di 10.000 euro fa riferimento ad una sola unità immobiliare; nel caso in cui si trattasse di lavori su più unità immobiliari, è possibile usufruire di più di un bonus. Inoltre, tale Bonus Mobili è cumulabile con il Bonus Ristrutturazioni.

    Quali sono i mobili e gli elettrodomestici che rientrano in tale Bonus?

    Bonus Mobili 20
    Per quanto riguarda i mobili che sono compresi nell’elenco del Bonus Mobili sono:

    • Armadi
    • Letti
    • materassi
    • Comodini
    • Tavoli e Sedie

    Per quanto riguarda gli elettrodomestici invece, quelli che rientrano nel Bonus Mobili sono:

    • Frigoriferi
    • Congelatori
    • Lavatrici
    • Asciugatrici
    • Forni

    Modalità di pagamento e documentazione

    Per poter richiedere il Bonus, le varie modalità di pagamento sono il bonifico bancario (bisogna sempre indicare la causale, il codice fiscale di chi beneficia della detrazione e il codice fiscale del destinatario del bonifico; la carta di credito o di debito). Viene esclusa la possibilità di poter pagare in contanti. Per quanto riguarda la documentazione, nel momento in cui si procede con la dichiarazione dei redditi, bisogna semplicemente allegare la ricevuta del bonifico e tutte le fatture sull’acquisto dei mobili o elettrodomestici.

     

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  • Doni ai senza tetto nella notte di Natale: grazie al cantante Stash

    Doni ai senza tetto nella notte di Natale: grazie al cantante Stash

    Quest’ultimo Natale, quello del 2019, non è stato speciale solo per noi che possiamo permetterci dei regali e una tavolata imbandita. Qualcosa di speciale l’hanno vissuta anche alcuni senza tetto di Napoli grazie al prezioso pensiero di un personaggio molto noto tra i più giovani e non solo.

    Stiamo parlando di Stash il cantate e chitarrista dei The Kolors, gruppo che sarà presente a Sanremo a breve.

    Stash la notte di Natale ha deciso di dedicarsi ai meno fortunati e quindi di regalare dei doni ai senza tetto di Napoli. Vagando per la città si fermava in qualsiasi punto in cui avesse trovato un senza tetto, lasciando un pacco dono realizzato da lui. In un suo video, pubblicato sui sociali, ha sostenuto che ha preferito usare i soldi, che avrebbe speso per comprare regali ad amici e parenti, per chi non si sarebbe potuto permettere un Natale come il nostro.
    Con il video che ha pubblicato su Facebook dove si vede benissimo che Stash porta doni ai senza tetto e scambia quattro chiacchiere con loro, non vuole mettersi in mostra e farsi notare, raccogliendo like, followers e consensi. Semmai il suo obiettivo è quello di farsi imitare e essendo seguito da molti giovani la sua speranza è quella di aver trasmesso un azione positiva. La sua speranza infatti è che il significato del gesto fatto non rimanga fine a se stesso ma venga compreso e utilizzato nella vita di tutti i giorni nei confronti dei meno fortunati di noi.
    https://www.facebook.com/StashOfficial/videos/578299516074678/
    Ai senza tetto sono stati regalati beni di prima necessita, cibo prevalentemente. Nel video si può vedere il cantante che fa la spesa e successivamente realizza dei pacchi dono con all’interno i beni più svariati, come pane, brioches, affettati e simili, sperando che questo regalo possa alleviare le difficoltà immense che sono costretti a sopportare i senza tetto.
    Ciò che nota Stash durante la consegna dei doni è l’iniziale diffidenza dei clochard nei confronti del cantante, mancanza di fiducia. Ma non appena hanno compreso le sue intenzioni i loro occhi si sono riempiti di gioia e infinito apprezzamento.
    Nel suo video dice inoltre che ha reso felici queste persone donando un semplice regalo ma il dono più grande lo ha ricevuto lui. La felicità che ha visto in loro è stata qualcosa di inspiegabile. Il loro apprezzare questo piccolo gesto gli ha fatto capire molte cose.
    Stash spera con tutto il suo cuore che il suo gesto venga preso come esempio e che possa essere imitato da qualcuno.
    Dato che è iniziato un anno nuovo ed è ora di scrivere i buoni propositi, ora sappiamo cosa aggiungere a questa infinita lista di cose che vorremo realizzare. Questa azione non costa nulla ma può arricchire molte persone, principalmente noi stessi.

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  • Capitale Italiana della Cultura 2021: Catania candidata

    Capitale Italiana della Cultura 2021: Catania candidata

    Catania è ufficialmente candidata a Capitale Italiana della Cultura per l’anno a venire: il 2021. La cittadina si è attestata come possibile scelta fra le 44 proposte tricolori in virtù della sua capacità di garantire un apporto valoriale di innegabile utilità al nostro Paese. A renderlo noto è il Mibact allo scopo di segnalare il limite ultimo per la presentazione dei dossier che sanciscono le effettive candidature.
    Il 2 Marzo si potrà contare sulla presentazione ufficiale delle città in gara, così da analizzarne gli aspetti originali, inediti e più interessanti. La Sicilia, effettivamente, è un patrimonio che nel tempo sta riconoscendo il valore che effettivamente merita di attribuirsi: in corsa per l’ottenimento del titolo sono anche Modica, Palma di Montechiaro, Scicli e Trapani.
    Un risultato importante per una regione che può contare su alcune bellezze paesaggistiche, culturali e artistiche sapientemente miscelate alla convivialità di una popolazione conosciuta in tutto il mondo per la sua gentilezza, allegria e per la tradizione culinaria tutta da gustare.

    Catania Capitale Italiana della Cultura 2021: ecco cosa sapere sulla candidata a titolo

    Catania è una cittadina in costante mutamento: il retaggio del passato storico si attesta nelle produzioni settecentesche e ottocentesche, periodo nel quale la cultura Catanese inizia a assumere i connotati di un punto di riferimento per il panorama nazionale ed internazionale.Ad oggi, a seguito delle difficoltà sociali di un tessuto urbano sempre più complesso e diversificato, ripartire dai punti di forza del passato è sicuramente il modo migliore per valorizzare e tramandare una storia che troppo spesso viene dimenticata, anche dai catanesi stessi. In attesa delle presentazioni ufficiali del 2 Marzo, dunque, si avrà modo di conoscere più da vicino e bellezze di una destinazione che dovrà presentare il dossier per la sua candidatura.
    Qualora dovesse passare allo step successivo, inoltre, la cittadina siciliana avrà modo di essere selezionata in un gruppo di 10 progetti in gara, fra cui scegliere quello vincente a seguito di un’audizione. 7 esperti di fama mondiale e un milione di euro per la città selezionata: ecco le condizioni con cui Catania potrà salire sul podio per ottenere l’importante riconoscimento durante tutto l’anno.

    Catania: le bellezze di una città tutta da scoprire

    VILLA BELLINI

    Dalla Cattedrale di Sant’Agata al Giardino Bellini, passando per le strade ricche di storia e di personaggi illustri che scelsero di vivere e operare proprio nel catanese. La nostra destinazione ha dato i natali a grandi scrittori, filosofi, pensatori e architetti, senza dimenticare l’apporto di innegabile valore destinato al mondo del teatro, del cinema e della cultura in genere.
    Un calderone di spunti di riflessione: la società siciliana trova uno specchio in cui riflettere il meglio delle sue creazioni e delle sue menti. Vincenzo Bellini e Giovanni Verga, passando per Luigi Capuana, Ettore Maiorana e Vitaliano Brancati. Di Catania, era anche il Cardinale Dusmet – venerato dalla popolazione come un Santo, anche se ancora non nominato come tale – e Giovanni Pacini. Un connubio di influenze che rendono Catania una patria della cultura meridionale di innegabile importanza: in attesa delle nomination del prossimo Marzo, non possiamo che rispolverare i grandi nomi del nostro passato.
    La valorizzazione della cultura, dopotutto, passa proprio attraverso il riconoscimento dei prodotti dell’ingegno umano. Non solo Catania merita di concorrere per il titolo, ma può davvero fare la differenza in onore delle creazioni settecentesche e ottocentesche che portarono in alto il nome della cittadina in tutta Italia. Un punto di partenza da cui riconoscere le potenzialità – spesso non dovutamente riconosciute – di una destinazione in cui la voglia di guardare al futuro riesce sempre a rivalutare il passato, migliorandolo.
    Pippo Fava
  • Pippo Fava Biografia

    Pippo Fava Biografia

    Giuseppe Fava nacque il 15 settembre del 1925 a Palazzolo Acreide dove trascorse tutto il periodo dell’infanzia e della giovinezza. Dopo il diploma di maturità classica, si iscrisse a giurisprudenza.
    Nel 1947 si laureò e per poco tempo esercitò l’avvocatura ma ben presto si accorse che questa non era la sua vera vocazione.
    La sua vera vocazione era quella letteraria, infatti nei primi anni cinquanta cominciò a collaborare con le varie redazioni locali tra cui Il Giornale della Sicilia e Il Corriere delle Sicilia, esprimendo il suo interesse verso i caratteri drammatici della Sicilia di quel periodo.
    Nel corso della sua vita divenne redattore di molte testate giornalistiche come il Tempo Illustrato e La Domenica del Corriere dove si occupò principalmente di attualità, cinema ed eventi siciliani.

    I suoi primi lavori letterari, commediografi e l’inizio di una lotta contro la Mafia

    Dopo la sua attività letteraria, diede inizio anche alla sua attività di commediografo e successivamente anche quella di romanziere, che insieme a tantissime altre attività divennero il suo modo per informare e comunicare.
    Dal 1967 in poi vennero pubblicate moltissime sue opere letterarie e commedie come Processo alla Sicilia, nel 1970 la commedia La Violenza, Il Proboviro (1972), Bello Bellissimo (1974) e tantissime altre attività giornalistiche e editoriali.
    Nel 1980 gli venne offerta l’opportunità di dirigere Il Giornale del Sud, quotidiano costituito da un gruppo di politici e imprenditori di Catania, tra cui il figlio Claudio. Fece di questo giornale, un punto di forza, tanto che nel 1981 pubblicò Lo Spirito di un giornale in cui chiarì i punti fondamentali della sua redazione e cioè Verità, Giustizia e Libertà.
    Per circa un anno il lavoro del giornale continuò senza sosta. Ma ben presto ci furono tre importanti avvenimenti che fecero decollare il suo lavoro: la collocazione di una base missilistica, la sua di posizione verso l’arresto di uno dei boss più potenti delle Sicilia Alfio Ferlito e l’arrivo di uno nuovo gruppo di imprenditori al giornale. Questi nuovi imprenditori erano dei tipi astuti, perspicaci che poco dopo si scoprirono alleati del boss Nitto Santapaola.
    Iniziarono i primi atti di violenza contro la rivista, venne organizzato un attentato a cui Pippo Fava riuscì a scappare. Poco dopo la rivista venne censurata e Pippo Fava venne licenziato.
    Rimasto senza lavoro, decise di creare una cooperativa con lo scopo di finanziare un altro progetto. Riuscì infatti a dare vita ad una nuova rivista I Siciliani. Ben presto il giornale divenne un vero e proprio movimento contro la mafia: continui attacchi contro l base missilistica della Sicilia, denunce continue contro la presenza della mafia e altri eventi di delinquenza.
    Scrisse anche un articolo, rivelatosi il più importante e intitolato I Cavalieri dell’Apocalisse mafiosa, una sorta di segnalazione contro i quattro mafiosi, Costanzo, Graci, Rendo e Finocchiaro, i quali cercarono di acquistare il giornale per poterlo controllare ma senza successo.
    Nei giorni a seguire Pippo Fava continuò la sua lotta contro la mafia, pubblicando le foto del boss Santapaola insieme ad altri politici ed imprenditori.

    L’omicidio

    Era la sera del 5 gennaio del 1984, mentre stava andando a prendere la sua nipotina al Teatro Verga, venne assassinato da 5 proiettili con una calibro 7,65 alla nuca.
    Dalle prime indagine ricostruite si parlò di Delitto Passionale proprio perché la pistola che era stata utilizzata per l’assassinio non era quella utilizzata per i delitti mafiosi.
    Ma la indagini vennero riaperte e si diede inizio alla ricerca di altre ipotesi. Molte furono le accuse che Fava aveva lanciato contro Cosa Nostra e questo fece riaprire le indagini, avviando altri procedimenti giudiziari.
    Infatti nel 1994 il caso venne riaperto e solo nel 1998 si concluse con la condanna all’ergastolo del boss Santapaola, D’Agata e Giammuso.
    Le opere di Andrea Camilleri
  • Scopriamo il bellissimo Teatro Machiavelli di Catania

    Scopriamo il bellissimo Teatro Machiavelli di Catania

    Il Teatro Machiavelli di Catania ha vissuto una storia abbastanza particolare e travagliata che, per certi versi, ha messo in risalto come questa struttura sia vista come punto focale della cultura catanese.
    Si trova in Piazza Università, 13, 95124 Catania CT, per info 328 968 9007.
    Ecco quello che devi sapere in merito alla stessa struttura.

    La fondazione del teatro Machiavelli

    Il Teatro Machiavelli di Catania nasce esattamente nel 1861 per mano dell’imprenditore teatrale Angelo Grasso, che voleva che la sua città potesse avere un luogo importante dove la cultura per questo mondo potesse essere presente.
    Il teatro, costruito interamente in legno e illuminato con lampade a gas, aveva una dimensione pari a 50 metri e veniva caratterizzato da due palchi in legno: inoltre il teatro venne realizzato per poter ospitare delle piccole opere, senza grandi eccessi.
    Purtroppo il teatro, in un primo momento, non ebbe molta fortuna: dopo la su
    a ricostruzione in muratura, voluta dal fondatore per evitare potenziali incidenti durante lo svolgimento delle diverse opere, il teatro venne chiuso dalla moglie nel 1888.
    La morte di Grasso, infatti, sconvolse la donna che non aveva voglia e tempo da dedicare all’attività del marito, seppur non mancarono le figure che le proposero di aiutarla nella gestione dello stesso Teatro Machiavelli di Catania.
     

    Le aperture e chiusure del Teatro Machiavelli di Catania

    Teatro Machiavelli

    I figli di Grasso volevano però continuare quella che per loro venne definita come tradizione di famiglia e per questo il figlio maggiore, Giovanni Grasso, decise di aprire nuovamente il teatro e fare in modo che il loro nome venne associato alla cultura e al teatro in Catania.

    Sfortunatamente, come se si trattasse di una maledizione, anche l’attività di Giovanni Grasso non ebbe lunga vita: nel 1903 il teatro fu distrutto completamente da un incendio e devi sapere che molti, all’epoca, sostennero che quello non fu un incidente.
    Secondo chi visse durante quel periodo, la famiglia Grasso non era ben vista a Catania e per bloccare la loro voglia di realizzare eventi teatrali, la struttura in loro possesso venne bruciata.
    Questo, ovviamente, non demoralizzò la famiglia visto che a prendere in mano le redini dell’attività famigliare ci pensò Domenico Grasso, fratello di Giovanni, che nel 1906 riuscì a restaurare il teatro stesso, facendolo divenire maggiormente grande e accogliente nonché sicuro, con la platea che ospitava oltre le seicento persone.
    Domenico dovette affrontare diverse problematiche con la gestione del teatro e anche gli attori delle diverse compagnie furono poco semplici da gestire.
    Proprio per tali motivi lo storico teatro venne chiuso definitivamente nel 1912 e divenne un semplice magazzino per la catena di negozi Upim.

    La nuova apertura del teatro Machiavelli

    apertura del teatro Machiavelli
    Sono trascorsi diversi decenni ma nel 2014 il teatro Machiavelli di Catania ha visto la sua nuova apertura al pubblico.
    Questa operazione è stata resa possibile dall’Università degli Studi di Catania, che oggi è la proprietaria della stessa struttura storica catanese: come potrai immaginare le operazioni di restaurazione sono avvenute con estrema cura e oggi il teatro rappresenta un luogo di culto visto che questo storico luogo viene sfruttato anche come museo dove sono conservati abiti di scena e altri elementi che ti permettono di scoprire la storia della stessa struttura.
    Pertanto il teatro Machiavelli di Catania, oggi, è nuovamente aperto e questo mette in risalto come il suddetto rappresenti motivo d’orgoglio per chi abita a Catania e ama il teatro.

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