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  • Chiesa di Santa Maria della Rotonda a Catania

    Chiesa di Santa Maria della Rotonda a Catania

    La Sicilia è una regione costellata da bellezze e scorci unici e quando si visita Catania non si può far a meno di visitare Piazza del Duomo, la Cattedrale di Sant’Agata, l’Etna. Questa meravigliosa città, però, nasconde dei tesori e delle mete meno battute dai turisti, che vale davvero la pena visitare. Tra questi vi è la Chiesa di Santa Maria della Rotonda, il cui complesso risale all’epoca romana.
    Scopriamo nel dettaglio la sua storia e perché vale la pena visitarla.

    Chiesa di Santa Maria della Rotonda: La sua storia

    La Chiesa di Santa Maria Rotonda nasce nell’epoca bizantina dove prima c’erano delle strutture termali di origine romana. Il nome “Rotonda” è stato dato per la struttura architettonica della chiesa, che presenta una cupola a tutto sesto, su un edificio il cui perimetro quadrato culmina in un’aula circolare.
    In epoca romana, l’edificio era considerato il più importante luogo di culto a Catania, una sorta di Pantheon, e fu consacrato alla Vergine Maria nel 44 d.C.. Tuttavia, nel XVIII secolo, il Principe Biscari avanzò l’ipotesi che si trattasse di una stazione termale di origine romana e non di un luogo sacro. Questa ipotesi fu presa con grande considerazione dagli studiosi, in quanto la struttura presenta proprio la caratteristiche di un edifico termale, con aree quadrangolari e circolari connesse tra loro. È stato perfino ipotizzato che l’edificio sia stato eretto su una precedente struttura termale risalente all’età ellenistica, in quanto sono stati rinvenuti resti dell’età greca.
    Chiesa di Santa Maria della Rotonda
    Nel VI secolo, con la dominazione bizantina, il complesso fu trasformato nell’ex basilica di Santa Maria della Rotonda. La chiesa fu adibita nella grande sala rotonda e nel presbiterio si trovano ancora degli affreschi della Madonna e dei vescovi Nicola e Leone il Taumaturgo.
    Dal XI secolo fino al Rinascimento, la struttura fu usata come Necropoli, tant’è che si possono notare ancora scheletri umani all’ingresso del sito. Nel 1169, però, ci fu un terremoto che provocò gravi danni e l’edificio subì ulteriori modifiche. Infatti, vi sono dei nuovi affreschi della Vergine, tutt’ora visibili, che risalgono al XVII secolo.Nel XVI secolo cominciarono dei lavori di costruzione nell’area circostante, che celarono completamente la struttura. Nel 1693 l’edificio fu fortunatamente risparmiato da un forte terremoto e non subì danni, ma purtroppo durante i bombardamenti del 1943 fu gravemente danneggiato. Così, la chiesa venne chiusa al culto, ma negli anni Cinquanta vennero effettuati degli scavi, con cui furono riportati alla luce numerosi parti del complesso.
    Infine, dal 2004 al 2008 vennero effettuati nuovi scavi, che portarono al rinvenimento della struttura, al fine di permettere la valorizzazione e la fruizione del complesso.
    Dopo gli ultimi lavori, il complesso è stato aperto e chiuso al pubblico numerose volte, ma dal 2016 è stato riaperto definitivamente, grazie all’associazione Etna ‘ngeniousa. L’edificio, infatti, è aperto al pubblico il mercoledì e la domenica dalle 9.00 alle 13.00 e l’ingresso è gratuito.

    Chiesa di Santa Maria della Rotonda: La struttura

    L’edificio della chiesa presenta una pianta quadrata con due ingressi, una a sud che presenta un porta in calcare risalente al Cinquecento e una ovest, con una porta gotica in pietra lavica, che risale al Duecento. Vi sono, inoltre, due aree presbiterali. In una vi è un presbiterio, circondato da sinistri corridoi che fanno da deambulacro. Nell’altra, situata ad est, vi sono i resti di un piccolo catino absidale.
    L’area circolare è circondata da enormi arcate, con accessi a delle nicchie che fungevano da cappelle. Sulla cupola, invece, vi è un lucernario che veniva usato come campanile. All’esterno, vi era una merlatura, che fu poi distrutta nei bombardamenti del 1943.
  • Le 5 migliori aziende di Centri Revisione Auto a Catania

    Le 5 migliori aziende di Centri Revisione Auto a Catania

    Revisione auto scaduta? Ogni quando si fà?

    Quando si acquista un auto nuova, fresca di immatricolazione, è a norma di legge, ma con gli anni si sà che lo stato di salute potrebbe cambiare ed è per questo che deve essere regolarmente controllata.
    Far revisionare l’auto è una delle operazioni obbligatorie che permettono all’autovettura di poter circolare senza problemi sulla strada. La prima revisione va fatta dopo 4 anni dall’immatricolazione e in seguito deve essere fatta dopo 2 anni.
    Per quanto riguarda i veicoli superiori a 3,5 T la revisione viene effettuata annualmente. La prima cosa che viene controllata è il numero del telaio che deve coincidere con tutto ciò che è riportato nella Carta di Circolazione. Viene poi controllato lo stato dei freni, le luci, le sospensioni, lo stato della marmitta, eventuale presenza di ammaccature e per finire l’idoneità dei vetri e degli specchietti. L’intero processo ha una durata di 30-40 minuti circa.
    In sostanza tutto ciò è importante per circolare in assoluta sicurezza.
    Durante il controllo, se tutto risulta positivo, il centro di revisione rilascia il “certificato di revisione” dove all’interno vi sono i dati che identificano l’auto e l’esito della revisione.
    Nel caso la revisione non sia stata superata, si verificano due fasi:
    -Ripetere: l’auto non passa una o più prove e deve essere riparata prima di ri-effettuare la revisione. Tali riparazioni devono essere effettuate entro un mese. Trascorso il mese, l’auto verrà sottoposta ad una nuova revisione.
    -Sospeso dalla circolazione: le prove hanno evidenziato guasti molto gravi e dunque ritenuti troppo pericolosi per far circolare l’auto. Bisogna riparare l’auto e pagare una seconda revisione.

    Revisione Scaduta: Dal punto di vista delle sanzioni

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    Se si decide di non far revisionare l’auto si va incontro ad una multa che potrebbe superare i 600 euro e anche al ritiro del libretto di circolazione.
    Infatti bisogna sapere che è inopportuno circolare con la revisione scaduta ed è quindi opportuno rivolgersi dal meccanico di fiducia o presso un’azienda di soccorso stradale dotato di carro attrezzi per il traino del veicolo.

    Costo revisione auto

    I prezzi per l’operazione di revisione sono stabiliti dal Decreto Ministeriale. Esistono due tariffe:
    – La prima, nonché la più conveniente, è quella svolta presso gli uffici della motorizzazione civile e la seconda è quella svolta nei centri autorizzati MCTC. Nel primo tipo di revisione il prezzo è di 45 euro da versare sul c/c 9001 tramite bollettino postale.
    – Nel secondo caso il prezzo è di 65,60 euro ( 45 euro + IVA 22% + 9 euro per i diritti spettanti al Ministero dei Trasporti + 1,90 euro per il bollettino telematico). Le tariffe sono uniche e non è previsto nessuno sconto.

    Per poter effettuare la revisione auto a Catania, i 5 migliori centro che possiamo citare sono:

    Centri Revisione Auto a Catania: Buscemi Filippo
    Viale ULISSE,16,90126 CATANIA CT, Italy
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    Centri Revisione Auto a Catania: Forzese S.r.l

    Viale DUCA DEGLI ABRUZZI, 194, 95126 CATANIA CT Italy
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    Centri Revisione Auto a Catania: G.M. Auto di Grosso A. & MANCUSO M. s.n.c

    Via Falcone e Borsellino, 22, 95042 GRAMMICHELE CT, Italy
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    Centri Revisione Auto a Catania: Centro Revisioni Auto Moto 095

    Via Matteo Renato Imbriani, 194/198, 95128 CATANIA CT, Italy
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    Centri Revisione Auto a Catania: G & G s.n.c. Centro Servizi Revisione e pratiche auto

    Via Gelso Bianco, 11, 95121 Catania CT Italy
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    Centri Revisione Auto a Catania: A.R.C. Auto Revisione Cat Catanese Di Agostino Alfio Rosario & C. snc

    – VIA SPINA 20/B, 95100 CATANIA, CT Italy
     

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  • Le 5 cose da fare e visitare a Zafferana Etnea

    Le 5 cose da fare e visitare a Zafferana Etnea

    Zafferana Etnea:cil piccolo, grande borgo

    Zafferana Etnea è un comune italiano della città di Catania, in Sicilia e fa parte del Parco dell’Etna. Immersa in un paesaggio naturale e costruita con la pietra nera dell’Etna, è una meta molto ambita dai turisti. Il suo centro storico è caratterizzato dal Municipio, dalle basole in pietra lavica e dalla maestosa chiesa di Maria Santissima della Provvidenza.

    5 COSE TIPICHE DA VEDERE

    Addentrandosi nel borgo di Zafferana è possibile ammirare un patrimonio architettonico immenso e le chiese ne sono protagoniste.
    la chiesa madre di Maria Santissima della Provvidenza
    Giova menzionare la chiesa madre di Maria Santissima della Provvidenza caratterizzata dalla pietra bianca di Siracusa e presenta uno stile barocco; al suo interno si trova l’Altarino della Madonna della Provvidenza, portato in processione e adorato da tutti i fedeli che lo invocano per salvare Zafferana dalle colate laviche dell’Etna.
    Un’altra opera degna di essere menzionata è la scultura lignea di Cristo Pantocreatore, sito sul portale centrale, con le braccia aperte, che accoglie i fedeli e li invita ad entrare.
    Un altro edificio sacro molto importante ma sicuramente più recente, è la chiesa della Madonna delle Grazie che, inizialmente venne edificata in legno, poi successivamente ricostruita in cemento per sostituire temporaneamente la chiesa Madre dopo il terremoto.
    la chiesa della Madonna delle Grazie
    La chiesa, in stile liberty, presenta nella facciata una nicchia che custodisce una statua in pietra bianca della Madonna delle Grazie; al di sopra del portale si trova un altorilievo che raffigura due angeli che sostengono la lettera “M” di Maria; la facciata è costituita da tre parti, separate tra di loro da paraste. La chiesa è caratterizzata dalla torre campanaria, famosa e unica poiché le due campane suonano a slancio, ovvero oscilla tutta la campana e non solo il batacchio, come invece avviene per tutte le altre campane.
    Un’altra chiesa da visitare è sicuramente Maria Santissima del Rosario, distrutta dal terremoto nel 1894 e ricostruita accanto alla vecchia chiesa, di cui è stata conservata solo la facciata. Durante la seconda guerra mondiale, questa chiesa ospitò le reliquie di Sant’Agata, trasferite lì da Catania per proteggerle dal saccheggio da parte dei tedeschi.
    Maria Santissima del Rosario
    La nuova chiesa è sviluppata su tre livelli: la zona criptica, l’aula ed il matroneo.
    Infine, tra gli edifici sacri, giova menzionare la chiesa di San Giuseppe a Pisano che venne costruita nel 1692 e completamente distrutta dal terremoto nel 1894. Venne interamente ricostriuta nel 1902 in stile Romanico -lombardo, con prospetto in pietra lavica. Sul portale è posizionata la statua di San Giuseppe, scolpita in pietra bianca. La chiesa ha una planimetria a perfetta croce latina. Nel suo interno è presente l’antico quadro di san Giuseppe di Antonio Bova.

    EVENTI SACRI

    Per quanto concerne eventi e manifestazioni religiose, Zafferana è famosa per la festa patronale della Madonna della Provvidenza, celebrata con maestosi fuochi d’artificio, la seconda domenica di agosto; per la festa di Sant’Antonio Abate, celebrata il 17 gennaio, Il Corpus Domini, il Venerdì Santo e il Natale.

    EVENTI MONDANI

    zafferana etnea

    Tutte le domeniche di ottobre, a Zafferana Etnea, si svolge l’Ottobrata Zafferanese, una fiera che coinvolge tutti gli abitanti ed i visitatori del borgo per la sua atmosfera di festa. I protagonisti di questa sagra sono i prodotti tipici siciliani, quali cassate, cannuoli, arancini, paste di mandorla, pizze siciliane, uva, vino, mostarda, miele, frutta di stagione e tanto altro! Ampio spazio è dedicato anche ai prodotti artigianali: sarà possibile soffermarsi ed ammirare il lavoro di scultori del legno e della pietra lavica, lavoratori del ferro battuto, pittori di sponde di carretti siciliani, pupari e ricamatrici. Dunque, se siete prossimi a visitare questo meraviglioso borgo, non potrete assolutamente perdere questi eventi e la visita delle Chiese sacre.
    Chiesa Santa Maria della Mercede catania
  • Chiesa Santa Maria della Mercede a Catania

    Chiesa Santa Maria della Mercede a Catania

    Chiesa Santa Maria della Mercede a Catania: Origine Storica

    Le chiese costellano Catania in un numero inverosimile agli occhi del turista, che ne può incontrare nel suo pellegrinare di via in via e di quartiere in quartiere, di maestose o minute, stratificate per epoche, fastose o mistiche, svettanti o incastonate quasi nascoste negli edifici cittadini.Resistendo alle guerre, alle eruzioni laviche e ai terremoti, questo patrimonio architettonico, soprattutto barocco, affonda le sue radici nella corrente dei secoli che lega questa sponda dello Jonio al mondo greco.
    La Chiesa Santa Maria della Mercede si inserisce a pieno titolo in questo connubio strettissimo e fecondo tra vita civile e vita religiosa. Anticamente, infatti, intorno al Settecento, una chiesa S. Maria della Mercede officiata dai padri Mercedari esisteva, non lontano dall’attuale chiesa. Nel secolo successivo l’inaugurazione del Viale Regina Margherita ne causò l’abbattimento. Su volere del Cardinale Dusmet, nel 1883, essa venne ricostruita in Via Caronda, 102.
    Info: 095 502198

    La leggendaria apparizione della Vergine a San Pietro Nolasco gli ispirò la fondazione di un ordine di religiosi. I mercedari oltre ai tre voti di povertà, obbedienza e castità, facevano voto di redenzione, col quale si impegnavano a sostituire con la loro persona i prigionieri in pericolo di rinnegare la fede. Per questo erano devoti a Maria, invocata con il titolo di Santa Maria della Mercede, dallo spagnolo merced a sua volta dal latino merces, è la Madonna della Mercede ovvero della misericordia o della grazia ricevuta.

    Caratteristiche architettoniche e opere artistiche

    Chiesa Santa Maria della Mercede
    La pianta presenta un’unica navata con presbiterio rettangolare ed abside semicircolare.
    L’ immacolato soffitto a volta contiene l’unica navata che culmina con l’altare.
    La facciata simmetrica e tripartita si sviluppa su due ordini.
    La porta d’ingresso si trova al prim’ordine ed in corrispondenza dell’asse mediano.
    In modo altrettanto simmetrico e centrale troviamo al secondo ordine entro una nicchia dipinta di azzurro una candida rappresentazione scultorea della Madonna con bambino.
    Dalla balaustra di coronamento svetta la torre campanaria dipinta in cotto bruciato.
    L’edificio ha una volumetria prismatica a base rettangolare adiacente al muro di controfacciata, con articolazione su due livelli, il vestibolo al piano terreno e la superiore cantoria. La navata presenta una copertura in coppi a due falde su orditura lignea, ad una quota più bassa sul presbiterio e a due displuvi sull’abside. Una scala interna di brevi rampe collega la cantoria ed il campanile, le prime quattro rivestite in marmo raggiungono la cantoria, seguono dieci rampe grezze in muratura sino al campanile. Una scala esterna di cinque gradini in basalto lavico consente l’accesso al sagrato.
    Il pavimento della navata è costituito di mattonelle in marmo grigio, bianco, rosso, accostate a disegni geometrici, mentre più essenziali mattonelle di marmo grigio e bianco sono disposte a scacchiera nel presbiterio fino al sagrato rivestito con lastre in basalto lavico.
    la tela della Madonna della Mercede con S Pietro Nolasco
    Tra i dipinti di maggior rilievo, nella prima arcata di destra, la tela della Madonna della Mercede con S. Pietro Nolasco.Qui la Madonna, a differenza della Madonna con bambino in facciata, indossa i classici colori della iconografia cattolica con veste azzurra e mantello rosso. Nelle chiese intitolate alla Madonna della Mercede di solito ha la tunica, lo scapolare ed il mantello bianchi come l’abito dei Mercedari.La muratura dell’edificio è strutturata in conci di basalto lavico e malta mentre la facciata è in pietra calcarea.
    Quando visitarla
    Giorni feriali: 18.00
    Sabato e giorni prefestivi: 18.30
    Domenica e giorni festivi: 10.30 – 20.00
    La commemorazione dell’apparizione della Vergine della Mercede a san Pietro Nolasco si celebra il 10 agosto.
    La festa della Beata Vergine della Mercede è collocata dalla Chiesa cattolica il 24 settembre.
    Perché visitarla
    La candida Madonna con bambino entro la nicchia a fondo celeste in facciata, il soffitto immacolato della navata che contrasta col calore cromatico dei coppi e del peculiare pavimento a scacchiera, fanno di questa chiesetta, secondaria rispetto a chiese più maestose, una piacevole sorpresa nella quale imbattersi per una pausa accogliente e morbida di misticismo e praticità, senso del sacro e modernità.
    chiesa di santa maria dellindirizzo catania
  • Chiesa di Santa Maria dell’Indirizzo a Catania

    Chiesa di Santa Maria dell’Indirizzo a Catania

    La chiesa di Santa Maria dell’Indirizzo si trova a Catania in Piazza dell’Indirizzo.

    Questa chiesa fondata dall’ordine dei Carmelitani, nel diciassettesimo secolo, venne poi ricostruita successivamente. Il rione nel quale si trova la Chiesa è il famoso rione Pescheria, dove si tiene il rinomato mercato del pesce della città.

    La chiesa di Santa Maria dell’Indirizzo e la luce miracolosa

    La Chiesa di Santa Maria è stata costruita per devozione alla Madonna dell’Indirizzo, detta anche Santa Maria dell’Itria.
    L’appellativo dell’Indirizzo deriva da un episodio avvenuto nel corso del milleseicento: pare infatti che in una notte in cui ci fosse il mare tempestoso, Pedro Téllez Girón, membro della famiglia reale spagnola, mentre navigava con la sua nave nei pressi di Catania, dovette affrontare una tempesta terribile. Si salvò solo grazie a dei bagliori miracolosi che vide provenire da terra; la luce giungeva dal convento carmelitano al posto del quale sorse poi la Chiesa: proprio quel miracolo luminoso indirizzò il nobile verso terra, salvandogli la vita.
    Agli ingressi della Chiesa si possono oggi leggere, incise nella pietra, le iscrizioni riportanti gli avvenimenti miracolosi che salvarono il viceré di Spagna.

    La Chiesa di Santa Maria dell’Indirizzo: arte e storia

    La Chiesa appare ai visitatori con una grande scalinata e con un ingresso in pietra che risale al millesettecento.
    Una volta entrati in Chiesa si possono ammirare le navate decorate, le tele presenti alle pareti ed altre opere, degne di attenzione per il loro valore pittorico e artistico:
    •  l’Annunciazione il cui autore è Vincenzo Sciuto vissuto nel millesettecento;
    •  la Lapidazione di Santo Stefano che si presume possa essere opera dell’artista Giacinto Platania, vissuto nel milleseicento;
    •  la Statua di Santo Stefano Promartire.

    chiesa di santa maria dellindirizzo

    Oltre a queste importanti opere, nella Chiesa sono presenti sei altarini, ognuno di essi creato in devozione ad una figura sacra: per San Giuseppe, per la Madonna del Carmine, per il Sacro Cuore, per il Santissimo Crocifisso, per la Titolare e per il Privilegio Sabatino.
    Oltre alla sua ricchezza e all’importanza artistica, vale la pena di ricordare anche le vicessitudini che hanno segnato nel bene e nel male la storia della Chiesa di Santa Maria dell’Indirizzo. Essa, infatti, fu fondata ad inizio milleseicento, nei pressi del preesistente convento carmelitano, ma subì una confisca circa duecento anni dopo. Negli anni a seguire venne trasformata in una scuola. Rimase poi chiusa e alla fine del primo conflitto mondiale divenne uno zuccherificio, ma un incendio la distrusse parzialmente. Quest’avvenimento provoco’ la distruzione di alcune tele, ma la ristrutturazione successiva della Chiesa rimise in sicurezza le opere d’arte e l’edificio stesso.

    La Chiesa di Santa Maria dell’Indirizzo oggi

    Questo importante monumento religioso, con le sue opere, è da tutelare per gli anni a venire. Proprio per questa ragione necessiterebbe di maggiore attenzione e di un intervento di restauro così da recuperare il suo splendore originario.
    Chiesa Santa Maria della Mecca catania
  • Ricetta Marmellata di Arance Siciliane

    Ricetta Marmellata di Arance Siciliane

    La marmellata di arance, soprattutto se sono siciliane, è una vera bontà ed è facilissima da preparare.

    Basta solo un po’ di pazienza per ottenere una marmellata squisita, da spalmare sul pane o per fare una squisita crostata.
    Ingredienti per 3 vasetti da 250 g

    • 850 g di arance biologiche di Ribera sbucciate
    • 700 g di zucchero
    • 1 limone

    Difficoltà: •
    Costo: 3.00€
    Preparazione
    Punzecchiate le arance con una forchetta, ponetele in una bacinella d’acqua e lasciatele a mollo per tre giorni, cambiando l’acqua due volte al giorno, la mattina e la sera. Passati i tre giorni, sbucciatele e fatele a pezzettini, assicurandovi di togliere la parte bianca.
    Ricetta Marmellata di Arance Siciliane
    Mettetele in una grande pentola e aggiungete dell’acqua pari a metà del peso delle arance. Fate bollire. Passati 10 minuti, aggiungete lo zucchero, unite il succo di limone e mescolate, fin quando lo zucchero non si sarà sciolto. Continuate a cuocere, abbassando la temperatura, e mescolate ogni 10-15 minuti.
    Per verificare se la marmellata è cotta, mettetene una piccola quantità su un piatto e fatela raffreddare per qualche secondo. Se inclinando il piatto, la marmellata resta ferma e non scivola, vuol dire che potete smettere di cuocerla. In generale, un’ora e mezza di cottura dovrebbe bastare, ma se non vi piace molto morbida, potete farla cuocere anche per due ore.
    Sterilizzate i vasetti e, non appena saranno pronti, versate la marmellata, chiudete e capovolgeteli.
    Quando si saranno raffreddati, riponeteli in dispensa e, una volta aperto il barattolo, conservatelo in frigorifero.
     

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    Ricetta Crema di patate con cozze e vongole

  • Demolito il ponte Graci di Misterbianco: Chiusa al traffico la strada statale 121

    Demolito il ponte Graci di Misterbianco: Chiusa al traffico la strada statale 121

    Chiusura al traffico della Strada statale 121:

    La strada statale 121 Catanese è stata chiusa al traffico per tre giorni nel tratto compreso tra gli svincoli di Misterbianco e Piano Tavola. E’ stato disposto con urgenza l’abbattimento del ponte Graci, arteria che collega la strada all’altezza dello svincolo Misterbianco- Motta Sant’Anastasia, in seguito al decreto dell’Anas che ha effettuato dei rilievi sulla staticità del cavalcavia.
    La struttura è stata infatti danneggiata irreparabilmente, nella mattinata di oggi, a causa di un impatto da parte di un mezzo di trasporto eccezionale non autorizzato. L’intervento sul posto dei tecnici dell’Anas e di quelli del Comune di Motta Sant’Anastasia è stato immediato ed ha constatato che i gravi danni che ha subito la struttura non ne permettono la riparazione.

    La chiusura del tratto di strada, ha inevitabilmente creato caos e lunghe code in entrambe le direzioni, anche se il traffico è stato deviato.
    L’operazione di demolizione del Ponte Graci prevede di essere ultimata entro tre giorni, al termine dei quali la Strada statale 121 sarà riaperta al traffico.

    Demolito il ponte Graci di Misterbianco: L’intervento della Regione sulla demolizione del ponte di Misterbianco:

    La Regione Sicilia è tempestivamente intervenuta in merito alla ricostruzione della struttura, garantendone il pieno sostegno economico. Il Governo è intenzionato a stanziare, fin da subito, un milione di euro.
    Marco Falcone, assessore regionale alle Infrastrutture ha assicurato di dover fare il possibile per evitare gravi disagi alla viabilità e alla circolazione stradale, richiedendo all’Anas tempi celeri per la ricostruzione e il ripristino del Ponte Graci.
    Samara a Catania
  • Ricetta Crema di patate con cozze e vongole

    Ricetta Crema di patate con cozze e vongole

    Armonia di contrasti per questa ricetta elegante

    La crema di patate con cozze e vongole è un piatto semplice da realizzare ma molto elegante, perfetto ad esempio per una cena romantica, ma anche per occasioni speciali quali la Vigilia di Natale.
    La tendenza dolce delle patate è una tela bianca perfetta per accompagnare quella salina dei frutti di mare.
    Si tratta di una preparazione che consente di fare bella figura senza fatica, poiché molti passaggi possono essere realizzati in anticipo. Vediamo di seguito come preparare il piatto.
    Difficoltà: Facile
    Preparazione: 30 minuti
    Dosi per: 4 persone
    Costo: Medio
    Ingredienti
    – 700 grammi di patate
    – 400 grammi di cozze
    – 200 grammi di vongole
    – uno scalogno
    – mezzo bicchiere di vino bianco secco
    – olio extravergine d’oliva q.b.
    – brodo vegetale q.b.
    – prezzemolo tritato q.b.
    – due spicchi d’aglio
    – 4 steli di erba cipollina
    – sale e pepe q.b.
    Procedimento
    Come prima cosa lavare cozze e vongole, sciacquandole con cura sotto abbondante acqua corrente.
    In una padella rosolare aglio prezzemolo e un filo di olio, aggiungendo dopo qualche minuto cozze e vongole. Quando queste iniziano ad aprirsi, sfumare il tutto con vino bianco e lasciar evaporare. Mettere da parte i frutti di mare e conservare l’acqua di cottura.
    Nel frattempo lavare, sciacquare e tagliare a cubetti le patate. Sminuzzare lo scalogno e farlo rosolare con un po’ d’olio in padella.
    Aggiungere le patate, sigillarle per qualche minuto e coprire con il brodo finché non si ammorbidiranno, salando verso fine cottura. Passare il tutto con passaverdure e setaccio, unendo l’acqua di cottura dei frutti di mare.
    Aggiungere un filo d’olio e l’erba cipollina tritata, le cozze e le vongole e infine servire il piatto ben caldo con un’abbondante spolverata di pepe.
    arance
  • Arena Argentina Film Settembre 2019 Catania

    Arena Argentina Film Settembre 2019 Catania

    Nel mese di settembre, il Cinema Arena Argentina di Catania presenta una ricca offerta di film adatti ai pubblici più differenti.

    Programmazione Arena Argentina: Vediamo insieme la programmazione di tutto il mese.

    Domenica 1 verrà trasmesso Ti presento Sofia, di Guido Chiesa, con Micaela Ramazzotti e Fabio De Luigi nel cast; la produzione è italiana, datata 2018. La durata del film è di un’ora e trentotto minuti. La pellicola verrà proiettata nella sala principale alle ore 20:40 e terminerà intorno alle 22:40.
    Lunedì 2 settembre: Snowy road, di Lee Na-Jeong. Si tratta di una produzione coreana del 2015. La durata del film è di 2 ore e 2 minuti e verrà trasmessa dalle ore 21.00 con uno spettacolo unico.
    Martedì 3 verrà trasmesso Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità, di Julian Schnabel, con Willem Dafoe, Rupert Friend, Oscar Isaac, Mathieu Amalric. Si tratta di una produzione USA del 2018. La durata del film è di un’ora e cinquanta minuti e lo spettacolo inizierà alle ore 20:40.
    Mercoledì 4 verrà proiettato Blade runner – Final cut di Ridley Scott, con un cast d’eccezione tra cui Harrison Ford e Rutger Hauer. Si tratta di una produzione USA di diversi anni fa, con una durata di circa due ore, verrà trasmesso dalle 20.30.
    Giovedì 5 settembre, sarà possibile assistere a The Rider – il sogno di un cowboy, di Chloe Zhao, con Brady Jandreau. Il film è stato prodotto negli Stati Uniti nel 2017. Con una durata di poco meno di un’ora, inizierà alle 20.40.
    Venerdì 6, per i più piccoli verrà trasmesso Toy Story 4, di John Lasseter, un’animazione americana della durata di un’ora e quaranta minuti, a partire dalle 20.40.
    Sabato 7 settembre, Dolor y gloria del celebre Pedro Almodóvar, con la partecipazione di Antonio Banderas. La pellicola è stata prodotta in Spagna nel 2019, per la durata di circa due ore, verrà trasmessa dalle 20.30.

    Lo spettacolo all’Arena Argentina verrà replicato nelle stesse modalità anche domenica 8 settembre.

    Lunedì 9 settembre è previsto Burning, di Chang-Dong Lee. Prodotto in Corea del sud nel 2018, ha una durata di oltre due ore e sarà visibile con spettacolo unico dalle 21.00.Martedì 10 settembre verrà trasmesso Rocketman di Dexter Fletcher. Nel cast sono presenti Taron Egerton, Jamie Bell, Bryce Dallas Howard. Si tratta di una produzione americana di quest’anno, della durata di due ore. Lo spettacolo inizierà alle ore 20.30.
    Mercoledì 11 settembre verrà trasmesso Easy rider di Dennis Hopper, con protagonisti Peter Fonda e Jack Nicholson. Si tratta della celebre pellicola del 1969 prodotta negli Stati Uniti. Lo spettacolo inizierà alle 20.40 per un’ora e mezza di durata.
    Giovedì 12 settembre sarà possibile assistere a Serenity – L’isola dell’inganno di Steven Knight, con il bellissimo Matthew McConaughey e Anne Hathaway. È una produzione americana di quest’anno. Il film dura poco meno di due ore e inizierà alle 20.40.
    Venerdì 13 settembre verrà trasmesso Arrivederci professore, di Wayne Roberts. Il protagonista della pellicola è il mitico Johnny Depp. La produzione statunitense ha firmato questo film nel 2018. Lo spettacolo inizierà alle 20.40, per la durata di un’ora e mezza.
    Sabato 14 settembre sarà possibile assistere all’incredibile Nureyev – The white crow, di Ralph Fiennes. Nel cast: Oleg Ivenko e Adele Exarchopoulos. Si tratta di una produzione britannica del 2018. Lo spettacolo durerà due ore a partire dalle ore 20.30.
    Domenica 15 settembre verrà trasmesso Il traditore, di Marco Bellocchio, con uno dei migliori attori italiani: Pierfrancesco Favino. La produzione è italiana, del 2019. Il film verrà trasmesso in uno spettacolo unico a partire dalle 21.00, per una durata di due ore e mezza.
    Lunedi 16 settembre verrà trasmesso Ancora un giorno, di Damian Nenow. Si tratta di una produzione polacco-spagnola del 2018. La pellicola dura un’ora e venticinque minuti a partire dalle 20.40.
    Martedì 17 settembre: I morti non muoiono, di Jim Jarmusch, con un cast d’eccezione, tra cui Bill Murray, Adam Driver e Tilda Swinton. Si tratta di un film americano di quest’anno. Lo spettacolo inizierà alle 20.40 e durerà circa un’ora e mezza.
    Mercoledì 18 settembre verrà trasmesso Spider-man Far from home di Jon Watts, con Tom Holland e Samuel L. Jackson. Il film è stato prodotto negli Stati Uniti durante l’anno in corso. Lo spettacolo inizierà alle 20.30 e durerà poco più di due ore.
    Giovedì 19 settembre sarà possibile assistere a Quel giorno d’estate, di Mikhael Hers, con Vincent Lacoste. La produzione di questo film è francese ed è del 2018. La pellicola dura meno di due ore a partire dalle 20.40.
    Venerdì 20 settembre: Rapina a Stoccolma, di Robert Budreau, con un cast importante tra cui Noomi Rapace, Ethan Hawke e Mark Strong. È un film americano del 2018. La programmazione inizierà alle 20.40 e si protrarrà per un’ora e mezza.
    Sabato 21 settembre: Il professore e il pazzo, di Farhad Safinia, che vede come protagonisti Mel Gibson e Sean Penn in questa produzione irlandese. Circa due ore di film a partire dalle ore 20:30.

    Lo spettacolo all’Arena Argentina verrà replicato nelle stesse modalità anche domenica 22 settembre.

    Lunedì 23 settembre verrà trasmesso Arrivederci Saigon di Wilma Labate. Si tratta di una produzione italiana del 2018 della durata di un’ora e venti minuti. Verrà trasmesso a partire dalle 20.40.
    Martedì 24 settembre sarà possibile assiste a Il segreto di una famiglia, di Pablo Trapero, con Martina Gusman e Berenice Bejo. Il film è stato prodotto in Argentina e Francia nel 2018. Lo spettacolo iniziera alle 20.30.
    Mercoledì 25 settembre verrà trasmesso Tutti pazzi a Tel Aviv, di Sameh Zoabi, con Kais Nashif. È un film israeliano del 2018, della durata di circa un’ora e mezza. Lo spettacolo avrà inizio alle 20.40.
    Giovedì 26 settembre: Peterloo, di Mike Leigh, con Rory Kinnear, Maxine Peake e Pearce Quigley. La produzione è britannica e risale al 2018. Il film durerà oltre due ore con uno spettacolo unico che partirà alle 21.00.
    Venerdì 27 settembre verrà trasmesso Ben is back, di Peter Hedges, con la grandissima Julia Roberts. La produzione è statunitense del 2018. Lo spettacolo avrà inizio alle 20.40 per una durata di circa un’ora e mezza.
    Sabato 28 settembre: First man – Il primo uomo, di Damien Chazelle. Nel cast il celebre Ryan Gosling. Si tratta di un prodotto USA del 2018. Lo spettacolo unico inizierà alle 21.00 e si concluderà dopo circa due ore e venti minuti.
    Domenica 29 settembre verrà proiettato: Troppa grazia, di Gianni Zanasi, con Alba Rohrwacher, e Elio Germano. Il film è italiano, del 2018. Lo spettacolo inizierà alle 20.40 e durerà poco meno di due ore.
    Lunedì 30 settembre: Torna a casa Jimi, di Marios Piperides, con Adam Bousdoukos e Vicky Papadopoulou. Si tratta di una produzione Made in Cipro del 2018. Il film inizierà alle 20.40 per un’ora e mezza.

    <<<<Scopri la programmazione dell’Arena Adua>>>>

     
    Arena Adua

  • Chiesa Santa Maria della Mecca

    Chiesa Santa Maria della Mecca

    Catania è una delle città più famose e belle di tutta l’isola siciliana, attira tutti gli anni in ogni periodo molti turisti che oltre al mare sono interessati alla sua storia al suo cibo e a tutto quello che questa città riesce ad offrire di bello ai suoi visitatori.

    Storia di Catania

    Catania ha una storia lunghissima sia nella sua parte metropolitana che in tutto il suo territorio circondariale e periferico si sono rinvenuti reperti che risalgono addirittura all’età del ferro e del bronzo.
    Ma il periodo storico che più ha segnato la città di Catania è quello romano. Dapprima Catania si alleò con la Grecia per la sua lotta contro Siracusa ma questa alleanza durò molto poco perché in breve Catania fu invasa dai suoi avversari. Da qui inizia un periodo di grande decadenza della città e della sua popolazione finché non viene definitivamente conquistata e colonizzata dall’impero romano.
    Quindi girando per Catania si possono ancora vedere resti e monumenti ancora risalenti all’epoca. Si intreccia lo stile greco con quello romano dando alla città uno stile molto particolare e di certo unico. In tutta la città di Catania, per i veri appassionati, oltre ai resti di quell’epoca è possibile visitare un gran numero di chiese che partono dall’epoca greca passando per la romana, intrecciando medioevo e barocco.
    Le chiese rispecchiano ed esaltano tutti questi stili, regalando ai suoi turisti un gran bagaglio di cultura. Passare dei giorni a Catania anche in periodo non estivo e quindi non in spiaggia, potrebbe essere molto affascinante e bello.
    Una chiesa in particolare vogliamo conoscere oggi, lontana dagli occhi di molti e la si trova solamente se la si conosce, la chiesa di Santa Maria della Mecca, rinominata anche chiesa dell’ospedale di Giuseppe Garibaldi.

    Chiesa Santa Maria della Mecca o “Cappella dell’Ospedale Giuseppe Garibaldi-Centro”

    Pianta Sepolcro Chiesa Santa Maria della Mecca
    Questa piccola chiesetta si trova all’interno del cortile dell’ospedale Giuseppe Garibaldi a Catania. Questa chiesa è estremamente affascinante e misteriosa, infatti la sua storia è quasi sconosciuta, non si hanno testimonianze antiche o di costruzione.
    L’unica cosa certa è che è stata ricostruita dalle macerie di una vecchia chiesetta dopo che era stata distrutta dal terremoto del 1693. Precedente a questa data se ne conosce solamente un altra che è il 1576, anno di fondazione di un piccolo edificio di culto, non si sa quale, dove poi verrà eretta la chiesa di Santa Maria della Mecca. Oggi questa chiesetta viene usata solamente come cappellina dell’ospedale e retta da alcune monache.
    La sua costituzione è molto semplice e piccola infatti è di appena trenta metri quadrati la sua superficie. Costruita in pietra lavica, ancora oggi per i più curiosi è possibile visitare la cripta di epoca romana che la cappellina ospita. Una curiosità che anche essa è avvolta nel mistero sono i diciotto loculi che sono presenti in tutte e quattro le pareti che circondano la chiesa. Uno in particolare attira sempre la curiosità dei turisti e visitatori, quello rivolto verso ovest che è più grande rispetto agli altri ma il motivo rimane ancora un mistero.
    Il nostro consiglio comunque è quello di fare una visita in questa piccola cappellina all’interno dell’ospedale centrale perché nonostante le sue ridotte dimensioni e alla bella cripta romana, entrando qui dentro e guardandosi intorno si riuscirà a respirare quell’aria di mistero e fascino che solo questa piccola struttura riesce a dare in tutte le altre che potrete trovare nel territorio catanese.
    Chiesa di Santa Chiara in Librino a Catania
  • Gelatina di arance con avocado e salmone tricolore

    Gelatina di arance con avocado e salmone tricolore

    La gelatina di arance con avocado e salmone tricolore è un antipasto sfizioso, perfetto per una sera d’estate durante la quale rilassarsi assieme agli amici.
    Una preparazione semplice, con qualche passaggio più laborioso, che permetterà di stupire gli ospiti sia a livello di gusto sia dal punto di vista cromatico. Ecco come prepararla!
    Difficoltà: Media
    Preparazione: 40 minuti
    Dosi per: 4 persone
    Costo: Medio
    Ingredienti
    – 8 fogli di colla di pesce
    – 400 grammi di salmone fresco
    – un avocado
    – un chilo di arance rosse
    – olio extravergine d’oliva q.b.
    – 30 grammi di mandorle a lamelle
    – 60 grammi di semi misti di papavero e zucca
    – un cucchiaino di succo di limone
    – sale q.b.

    Gelatina di arance con avocado e salmone tricolore: Procedimento

    La preparazione inizia dalla gelatina d’arancia: lasciare ammollo i fogli di colla di pesce in acqua fredda per almeno un quarto d’ora, mentre a parte vanno spremute quattro arance, mettendo a scaldare il succo a fuoco lento.
    Una volta che sarà caldo, versarvi la colla di pesce ben strizzata, rimettendo il tutto sul fuoco fino a completo scioglimento. Mettere da parte la gelatina ottenuta, possibilmente all’interno di un contenitore quadrato: l’importante è che arrivi all’altezza massima di un centimetro e mezzo.
    Mentre essa solidifica, diliscare e togliere pelle e lische dal salmone e tagliarlo in dieci cubi, che andranno posti a marinare nel succo della restante arancia spremuta, tranne un paio di cucchiai. Pelare l’avocado e frullarne la polpa con tre cucchiai di olio e il succo d’arancia rimasto.
    Asciugare il salmone e ungerlo d’olio, salare e fare una panatura per ogni cubetto con i semi misti. Cuocere il salmone su una placca ben oleata per cinque minuti in forno riscaldato a 200° C.
    Infine, tagliare a dadini la gelatina e disporli sui piatti, completando con la crema di avocado ed il salmone.

    <<<<Cozze su Pomodoro crudo cremoso alla marinara>>>>

     
    Cozze su pomodoro crudo cremoso alla marinara

  • Arena Adua Film Settembre 2019 Catania

    Arena Adua Film Settembre 2019 Catania

    Arena Adua: generalità

    Esistono molteplici cinema che possono fare a caso tuo, ma quello che verrà citato e descritto nel prossimo paragrafo, è un cinema davvero molto particolare, in termini sia di qualità audio/video, sia per quanto riguarda la popolarità dei film trasmessi, che per il risparmio in termini monetari del biglietto d’ingresso.
    Stiamo parlando in poche parole del cinema Arena Adua, un cinema all’aperto, che si trova a Catania in Via San. Niccolò al Borgo.
    I prezzi sono infatti molto convenienti, infatti il prezzo pieno di un biglietto è di soli euro 3,50, mentre quello ridotto e ancora più vantaggioso, perché si attesta su euro 3,00.
    Inoltre, per coloro che volessero vedere dei film Martedì, hanno un età inferiore ai 26 o sono anche studenti, l’ingresso e di soli euro 1,50.
    Arena Adua, ha ricevuto moltissime recensioni favorevoli dagli utenti che sono andati da soli o anche assieme a qualche altra persona a vedere alcuni film di grande o di poco successo.
    Infatti alcune persone ritengono che sia un tipo di cinema che se anche presenta solo una sala, per poter vedere i film, ha delle comode poltroncine colorate, spazi grandi e ottima qualità audio/video.
    Altre persone ritengono che da quando è stato rinnovato risulta essere uno dei cinema più belli ed interessanti di Catania, ben organizzato ed anche con delle ottime programmazioni.
    Alcuni trovano comunque una piccola pecca, ovvero quello del bar all’interno del cinema, un po’ poco fornito, quindi sarebbe vantaggioso per alcune persone migliorare questo aspetto.
    Altri rimarcano i buoni servizi offerti, aggiungendo anche la serietà e la cortesia del personale.

    Arena Adua: i film in programmazione a Settembre 2019

    Arena Adua

    Arena Adua come avevamo precedentemente accennato, offre una scelta variegata e di qualità di film, che rendono questo tipo di cinema uno fra i più ricercati dalle persone.
    Se vuoi vedere dei film a poco prezzo e di qualità, Arena Adua potrebbe fare al caso tuo.
    A Settembre infatti vi sono dei film in programmazione, che potrai andare a vedere se lo vuoi con tutta calma.

    Da Domenica 1 Settembre a Domenica 15 Settembre ecco tutta la programmazione che Arena Adua è in grado di offrirvi, con un unico spettacolo delle 20.40.

    Domenica 1 e Lunedì 2 Settembre, in programma c’è Aladdin, la regia di questo film è di Guy Ritchie.
    Gli interpreti sono: Gigi Proietti, Will Smith, Mena Massoud, Naomi Scott, Billy Magnussen e Marwan Kenzari.
    Martedì 3 e Mercoledì 4 Settembre, invece c’è in programmazione, Serenity-L’isola dell’inganno, un film diretto da Steven Knight.
    Gli interpreti sono: Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Djimon Hounsou, Diane Lane, Jason Clarke.
    Giovedì 5 e Venerdì 6 Settembre, in programmazione c’è, un film chiamato Nureyev-The white crow, un film diretto e interpretato da Ralph Fiennes.
    Sabato 7 e Domenica 8 Settembre, invece vi è in programmazione, Green Book, un film diretto da Peter Farrelly, con interprete Viggo Mortensen e Mahershala Ali.
    Lunedì 9 e Martedì 10 Settembre, invece esce in programmazione, Edison-L’uomo che illuminò il mondo, un film con regia di Alfonso Gomez-Rejon.Gli interpreti sono: Benedict Cumberbatch, Michael Shannon, Nicholas Hoult, Katherine Waterston e Tom Holland.
    Mercoledì 11 e Giovedì 12 Settembre, in programmazione vi è City of lies-L’ora della verità, un film diretto da Brad Furman.
    Gli interpreti sono: Johnny Depp, Forest Whitaker, Toby Huss, Dayton Callie, Neil Brown Jr., Louis Herthum.
    Venerdì 13 Settembre, c’è in programmazione un film intitolato Hotel Artemis, con regia di Drew Pearce.
    Gli interpreti sono: Jodie Foster, Sterling K. Brown, Sofia Boutella, Jeff Goldblum, Brian Tyree Henry.
    Per ultima programmazione, abbiamo quella di Sabato 14 e Domenica 15 Settembre, il film si intitola Compromessi sposi, con regia di Francesco Micciché.
    Gli interpreti sono: Vincenzo Salemme, Diego Abatantuono, Dino Abbrescia, Rosita Celentano ed Elda Alvigini.
  • Scherzo a Catania: La finta Samara di The Ring

    Scherzo a Catania: La finta Samara di The Ring

    Probabilmente tutto è iniziato per gioco ma ormai lo scherzo della finta Samara di The Ring, che ha preso avvio da Catania

    Si sta diffondendo a macchia d’olio, complice anche la semplice comunicazione tramite i social network.
    Sono diversi infatti i video e le foto pubblicate sui social di una o più persone che si sono mascherate da Samara, l’eroina del film horror The Ring, che gira per le strade di Catania per terrorizzare i passanti, anche se esaminando i diversi scatti e filmati presenti in rete che siano più persone a travestirsi contemporaneamente.
    I primi avvistamenti sono stati effettuati a Librino, uno dei quartieri più popolosi della città etnea, dove le persone hanno dichiarato di aver avvistato questa persona vestita di una veste lunga e bianca, con lunghi capelli neri che le ricoprivano il volto, e molte volte con un lungo coltello tra le mani; in alcuni casi l’eroina horror oltre a spaventare le persone avrebbe anche tentato di rapire qualche bambino.
    Fonte del video Youtube
    C’è addirittura un video che immortala Samara che si aggira nella parte vecchia di questo quartiere e inizia a molestare una prostituta. Il fenomeno sta diventando talmente virale al punto che è stata anche creata una pagina social completamente dedicata agli avvestimenti di Samara e che con molta probabilità è gestita da chi ha iniziato questo scherzo.
    Le forze di polizia avvisano però che le reazioni possono essere imprevedibili da parte di coloro che subiscono lo scherzo e che coloro che si travestono potrebbero rischiare il linciaggio.

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    vulcani sottomarini

  • Cozze su pomodoro crudo cremoso alla marinara

    Cozze su pomodoro crudo cremoso alla marinara

    Cozze su pomodoro crudo cremoso alla marinara: Ingredienti per 4 persone:

    • 16 cozze
    • 3 pomodori grandi
    • Olio extravergine di oliva q.b.
    • Germogli di ravanello
    • Un ciuffetto di prezzemolo
    • 2 spicchi di aglio
    • 4 fette di pane casereccio affettato finemente
    • Un cucchiaino di paprika dolce
    • Sale e pepe q.b.

    Preparazione:
    Lavate i pomodori e sbollentateli per 30 secondi in acqua bollente. Una volta tolta la buccia, tagliateli a pezzi grossolani e frullateli nel mixer, aggiungete l’olio a filo; otterrete una crema densa ed omogenea, aggiungete sale e pepe q.b.
    Tritate finemente uno spicchio di aglio e un po’ di prezzemolo e uniteli alla crema di pomodoro fatta precedentemente.
    Pulite per bene le cozze, mettete in una padella un filo di olio, l’aglio e i gambi del prezzemolo: soffrigete e unite le cozze.
    Coprite e cuocete a fuoco alto, rigirando le cozze, finché non si saranno aperte. Una volta aperte tutte le cozze spegnete il fuoco e tenete a caldo il tutto.
    A questo punto ungete le fette di pane da entrambi i lati con poco olio, sale e un pizzico di paprika dolce; infornate a 200° per pochi minuti (eviterete così che le fette di pane, in quanto sottili, si brucino).
    Mettete nel piatto la crema di pomodoro ed adagiatevi sopra 4 cozze; guarnite con i germogli di ravanello e servite il tutto accompagnato dalle fette di pane.
    Vi basteranno poco più di 5€ per preparare questo piatto semplicissimo, un antipasto leggero e che racchiude in sé tutto il sapore del mare.
    È l’ideale per una cena estiva, una proposta per un antipasto diverso dal solito.
     

    <<<<Ricetta Finocchi Gratinati al Pistacchio>>>>

     
    Finocchi gratinati al pistacchio
     
     

  • Le 5 migliori assicurazioni a Catania

    Le 5 migliori assicurazioni a Catania

    Le 5 migliori agenzie di assicurazioni auto a Catania: Perchè è cosi difficile scegliere dove assicurarsi?

    Oramai il tema delle assicurazioni a Catania è abbastanza diffuso da potersi aspettare da chiunque un minimo di conoscenza a tal riguardo.
    Esistono infatti , in base ai vari casi, polizze obbligatorie per legge con le quali bisogna interfacciarsi, che si voglia o meno. La più comune è quella relativa alla responsabilità civile abbinata alla nostra auto, la cosiddetta RC auto, ma ne esistono diverse, come quelle correlate all’attività lavorativa che svolgiamo.
    Un medico per esempio , deve obbligatoriamente avere una polizza RC professionale per coprirsi da eventuali richieste di risarcimento da parte dei propri pazienti. Per questo ci sono moltissime compagnie assicurative diverse, che svolgono una vera e propria guerra alla concorrenza.
    Molta gente quindi, di fronte ad un vastissimo mercato fatto di innumerabili prodotti e professionisti, non sa come muovere il primo passo.
    Se sei di Catania e sei alla ricerca di un consiglio che ti permetta di essere indirizzato al meglio verso un’eccellente consulenza assicurativa a Catania, questo articolo fa a caso tuo.

    Di seguito troverai una lista delle migliori agenzie assicurative nella zona di Catania, che ti possano indirizzare al meglio in ambito di assicurazioni obbligatorie

    assicurazioni a Catania

    Assicurazioni a Catania: Pirrotta Vincenza Assicurazioni & C. sas

    Pirrotta Vincenza Assicurazioni & C. sas è un’agenzia monomandataria UNIPOL SAI . La compagnia con cui operano, è una società costituita dalla fusione di più associazioni che opera in tutta l’italia, con più di 3000 agenzie sparse sul territorio. L’agenzia in questione è molto apprezzata per la gentilezza e la capacità del personale nel saper ideare la migliore polizza per ogni esigenza del cliente. Grazie ai prodotti offerti dalla compagnia potrai accedere a vantaggiose offerte in ambito del ramo danni e troverai una certa convenienza nell’assicurazione Auto.
    Contatti:
    Via Caracciolo Ammiraglio 108/SC.A
    95123 Catania CT
    Tell: 095 731 5954

    Assicurazioni a Catania: Agenzia Grassi

    Serietà e professionalità contraddistinguono questa agenzia. Sul territorio da più di vent’anni , sono esperti nella vendita in ambito assicurativo , previdenziale e finanziario. Qui potrai ricevere un attento e scrupoloso trattamento di consulenza per cercare quello che meglio fa per te. L’agenzia lavora con due compagnie assicurative , che sono rispettivamente Groupama ed Amissima, ed è presidiata da 7 consulenti che saranno a tua completa disposizione . Il tutto in un locale bello ed accogliente
    Contatti:
    Via Muscatello, 15
    95125 Catania CT
    Tell: 095501174
    E-mail: info@agenziagrassi.it

    Assicurazioni a Catania: Assicurazioni Vinciguerra & Barbagallo

    consulenza assicurativa a Catania
    Vinciguerra & Barbagallo è un’agenzia assicurativa di Catania , che grazie alla sua esperienza di oltre ventanni, ha ormai ottenuto una certà notorieta ed affidabilità nei settori della previdenza, delle pensioni integrative, nell’rc auto e sulle assicurazioni per la casa. Troverai ad accoglierti per ogni tua esigenza un personale cortese e disponibile . La struttura è conosciuta inoltre per essere molto concorrenziale sul prezzi in genere .
    Contatti:
    Via Marchesi 7/B
    95125 Catania CT
    Tell: 095 335756
    E-mail: vinciguerraebarbagallosnc@hotmail.it

    Assicurazioni a Catania: Vittoria Assicurazioni|Rampolla Srl

    La Vittoria Assicurazioni nasce a Catania nel 1975 , tramite l’idea del Dott. Carmelo Rampolla. Diventa Agenzia Generale della città di Catania, insieme ad oltre 17 uffici sparsi in tutto il territorio, assumendo cosi una rilevante importanza su tutto il territorio. E’ scontato che qui potrai trovare un alto livello di competenza in tutti i settori assicurativi possibili ed immaginabili, sia per privati che per aziende.
    Contatti:
    Via Messina 249
    95127 Catania CT
    Tell: 095 375315
    E-mail : ag_168.01@agentivittoria.it

    Assicurazioni a Catania: Agenzia Andrea Patti

    L’agenzia in questione ha come figura principale il consulente assicurativo, finanziario e previdenziale Andrea Patti. Forte dei suoi 32 anni di servizio in ambito assicurativo, fondò questa azienda con l’intento di dare un forte sostegno nel catanese , stipulando accordi ed acquisendone mandati con diverse compagnie assicurative, quali Allianz , Genialloyd e Groupama, in modo da essere in grado di soddisfare ogni esigenza di privati e/o piccole/medie imprese.
    Contatti:
    Corso Italia 251
    95127 Catania CT
    Tell: 095371567
    E-mail: andrea.patti@alice.it

    carrozzerie di Catania
  • La mostra permanente di Carte Geografiche La Gumina a Catania

    La mostra permanente di Carte Geografiche La Gumina a Catania

    La mostra permanente di Carte Geografiche La Gumina a Catania

    Vedere e conoscere Catania è un’occasione imperdibile per ammirare questa magnifica città siciliana e per scoprire luoghi pieni di vita isolana. Ma non solo questo, perché a Catania c’è anche dell’altro: infatti, lo sguardo che questa città presta ai suoi visitatori è spesso pieno di cultura e di tracce storiche.
    La visita alla mostra permanente di carte geografiche, consente di posare gli occhi su carte topografiche della Sicilia più antica. Questa ricca collezione, chiamata La Gumina permane nell’area Fiera Le Ciminiere, esattamente nel padiglione E 7.
    Il centro culturale Le Ciminiere si trova in una posizione strategica: si può infatti raggiungere a piedi dal centro storico, o si può arrivare in pullman e in treno, senza fare troppa strada a piedi.

    La collezione La Gumina

    Carte Geografiche La Gumina

    La mostra permanente delle carte geografiche è incentrata sulla collezione di Antonio La Gumina, studioso ed espero della materia.
    La collezione vanta oltre cento carte topografiche disegnate in differenti secoli. Questa collezione è materiale di studio importante per comprendere la storia e i cambiamenti della cartografia e delle carte tolemaiche, dalle prime stesure sino al diciannovesimo secolo.
    Tra le mappe che si possono osservare alla mostra permanente di Carte Geografiche La Gumina a Catania, eccone alcune di notevole interesse:
    – mappa dell’oikoumenè, ossia del mondo abitato, redatta da Tolomeo. Questa carta geografica risale al secondo secolo.
    – mappa Nova Siciliae, Sardiniae, Corsicae: questa carta venne redatta da Fries di nel sedicesimo secolo. Una curiosità è il simbolo della fiammella, a rappresentare l’Etna;
    – raccolta Imago Siciliae: si tratta di un libro i cui autori sono lo stesso La Gumina e Dufour.
    È una preziosa raccolta di mappe e carte geografiche della regione siciliana. Questo lavoro racchiuso in un unico volume è un’ulteriore gesto d’amore che Antonio La Gumina mette in atto, nei confronti della Sicilia e delle scienze cartografiche.
    La possibilità di visitare questa Mostra è importante soprattutto per i giovani, così lontani da questo modo di vedere la storia. L’accessibilità a documenti così preziosi consente di stabilire un importante ponte che congiunge passato e presente e che può essere percorso con curiosità e interesse in un qualsiasi pomeriggio catanese.

    Quando e come visitare la mostra permanente di Carte Geografiche

    L’accesso alla mostra è possibile dal martedì al sabato compresi, nella fascia oraria dalle nove alle diciassette: si specifica che l’ultimo visitatore può entrare al massimo alle sedici e trenta.
    L’ingresso è gratuito. Poiché’ gli orari di ingresso possono variare, per ottenere informazioni si consiglia di contattare il seguente recepito: 095 4013072, si trova in Piazzale Rocco Chinnici, 95019 Catania CT.
    Le ciminiere di catania
  • Finocchi gratinati al pistacchio

    Finocchi gratinati al pistacchio

    Mille e più volte vi siete ripromesse di mangiare più verdure, ma quando arrivate ai fatti, vi limitate alle solite cotolette del supermercato.

    Perché non cominciare, allora, inserendo un ortaggio come i finocchi?

    Questi aiutano non solo le difese immunitarie, ma regolano i livelli ormonali e attenuano il senso di gonfiore.
    Quindi se volete stupire i vostri ospiti o preparare un bel contorno di verdure senza rinunciare al gusto, ecco la ricetta i Finocchi gratinati al pistacchio che fa per voi.
    Ingredienti

      • 3 finocchi
      • 15 pistacchi
      • pepe q.b.
      • mezzo spicchio d’aglio
      • sale q.b.
      • olio extra vergine d’oliva q.b.
      • un ciuffo di prezzemolo
      • due cucchiai di pangrattato

    Dosi per: 3 persone
    Difficoltà: Facile
    Costo: 6.00€
    Preparazione
    Per realizzare i finocchi gratinati al pistacchio, tagliate la cima e la base e togliete le foglie più coriacee. Divideteli a metà e lavateli sotto l’acqua corrente, poi tagliatele a fette non troppo sottili. Immergeteli in una pentola colma di acqua salata e sbollentateli per circa 5-6 minuti.
    Prendete una teglia da forno e rivestila di carta da forno. Distribuite i finocchi sulla teglia, spolverateli di sale, pepe, pangrattato e di aglio e prezzemolo tritati finemente. Infine, spargete i pistacchi tagliati grossolanamente.
    Riscaldate il forno a 180°. Quando avrà raggiunto la temperatura desiderata, infilate la teglia e cuocete i finocchi per 20 minuti, fin quando non si sarà formata una crosticina dorata. Lasciateli intiepidire e poi serviteli.
    Questo contorno è perfetto per accompagnare sia i secondi di pesce che di carne.
     

    <<<<Ricetta Funghi Porcini fritti con salsa di yogurt e lime>>>>

     
    funghi porcini

  • Le 5 migliori piscine a Catania

    Le 5 migliori piscine a Catania

    Le domande che tutti ci poniamo, quali sono le migliori piscine a Catania?

    Che ci si voglia mantenere in salute, divertire , o semplicemente per liberare la mente ed allontanare lo stress della giornata, andare in piscina a Catania rimane sempre un’attività gratificante. Molto spesso però la gente si pone degli interrogativi… Ma sarà pulita l’acqua? Troverò del personale qualificato ad assistermi? Qual è la struttura migliore della mia zona?
    Sei indeciso/a ? Non preoccuparti , qui potrai trovare le migliori 5 strutture di piscine a Catania di cui rimarrai sicuramente soddisfatto.

    Piscine Catania: Altair Club di Via Torino Vulcania

    L’Altair Club è un complesso di sei strutture che a Catania vanta una certa notorietà, guadagnata dalla professionalità e dalla qualità dei servizi offerti. In particolar modo spicca la sede situata in Via Torino Vulcania:
    piscine a catania
    Presente sul territorio dal 2009, possiede due piscine pensate per soddisfare a pieno anche il più esigente dei nuotatori. Strutturata ed organizzata con i più alti standard in termini di qualità, è l’ideale sia per i bambini che per i più grandi. Sono disponibili molte attività organizzate e data l’importanza della struttura al suo interno vengono anche ospitate attività agonistiche durante tutto l’anno.
    Contatti:
    Via Torino, 73
    95218 Catania CT
    Tel: 095 83 62 052 | 095 83 61 625
    Mail: altairnuoto@altairclub.it

    Piscine Catania: Muri Antichi

    In questa struttura vige la filosofia secondo la quale chiunque, dal bambino all’adulto, dall’agonista al meno esperto può ritrovare il benessere psico-fisico praticando l’attività che preferisce;
    Parliamo di un centro sportivo polivalente in cui si hanno più opzioni da poter scegliere, e soprattutto dove l’attenzione al cliente è fondamentale. E’ presente sia una piscina al chiuso con tetto semovente principalmente utilizzata per il periodo invernale/primaverile , mentre nei periodi più caldi ci si può spostare nella piscina a cielo aperto. Corsi di nuoto , acqua fitness, pallanuoto sono solo alcune delle attività presenti. Se sei alla ricerca del divertimento , questo posto farà sicuramente a caso tuo!
    Contatti:
    Via del Canalicchio, 21
    95030 Tremestieri Etneo – Catania
    Tel: 095 330594
    Mail: info@muriantichi.it

    Piscine Catania: Centro sportivo Poseidon

    Il centro sportivo Poseidon , mira ad esaltare ogni beneficio che ne può scaturire dall’attività in piscina. Sono presenti infatti una miriade di opzioni diverse , con la guida e l’esperienza dei migliori
    istruttori. Ci si potrà cimentare nel nuoto libero, in attività come l’acqua fitness , l’idrobike e l’acqua bit buster. Sono presenti inoltre attività particolari come il nuoto neonatale , il nuoto terapeutico e l’idrokinesi. Il centro Poseidon sicuramente dà modo ai propri associati di scoprire in tutto e per tutto quanto il nuoto può essere utile e gratificante per la propria salute psico-fisica.
    Contatti:
    Via Grazia Deledda, 15
    95128 Catania CT
    Tel: 095 552883
    Mail: info@piscineposeidon.it

    Piscine Catania: Virgin Active

    piscina catania
    Se cerchi un luogo in cui essere esigente, il Virgin Active è la scelta giusta. Avrai a disposizione una piscina di 25 metri mantenuta ad una temperatura costante di 28° in cui , dal nuoto libero, al voler seguire un corso o al voler migliorare il proprio stile di nuoto , ti troverai in completo benessere. Completezza, cura, professionalità sono termini che rispecchiano a pieno questa struttura
    Contatti:
    Via Messina, 623,
    95126, Catania CT
    Tel: 800 914 555

    Piscine Catania: La Meridiana

    La Meridiana presenta una piscina da competizione di 25 metri per 6 corsie totali, per gare in vasca corta .
    Attrezzata con le migliori tecnologie, quali: impianti di depurazione , di clorazione, di condizionamento e di diffusione sonora stereofonica , garantisce la massima sicurezza e performance sia per il nuoto amatoriale che per quello agonistico. Con un parcheggio auto con 800 posti disponibili, non avrai di certo problemi nel trovare posto una volta arrivato in sede.
    Contatti:
    Via armando Diaz
    95122, Catania CT
    Tel: 095 359421
    Mail: info@lameridianasport.it

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    Orologiai Catania

  • Le 5 migliori Orologerie a Catania

    Le 5 migliori Orologerie a Catania

    Prima di indicarti dove poter acquistare il tuo orologio a Catania, vorrei informarti che il tuo tempo in questa città, volerà più veloce che in altre parti del nostro Paese.
    Eh si, proprio così, in Sicilia, e proprio a Catania, se possiedi un orologio digitale, il tuo tempo correrà di più.
    Questo sembra essere lo scherzo del grande vulcano l’Etna, che con il suo magnetismo si suppone, senza conferma alcuna, faccia impazzire gli orologi a Catania.Storie, dicerie, fantasie, chissà, noi ora concentriamoci sui nostri acquisti e vediamo cosa propone questa bella città isolana in fatto di negozi di orologerie a Catania.

    Orologiai Catania: I negozi storici

    GLI AVOLIO – in campo dal 1883

    AGATINO AVOLIO DI GIUSEPPE GIOIELLI E OROLOGI

    La prestigiosa gioielleria-orologeria della famiglia di Agatino Avolio, ti accoglie affacciandosi ad uno dei più prestigiosi palazzi barocchi della Catania di lusso.
    Sono specialisti del settore, con una tradizione ultra centenaria ed una storia familiare di tutto rispetto.
    Fu infatti nel 1932 che, grazie all’intuito di uno dei membri della famiglia, nella gioielleria fecero comparsa gli orologi di grande pregio come i ROLEX.
    La loro storia, qui riassunta nel breve è perfettamente descritta nel sito aziendale.
    Il negozio si trova in Piazza dell’Università, nel cuore di Catania.
    SAGUTO GIOIELLI E OROLOGIAI CATANIA

    Gli orologi svizzeri a Catania arrivano nel 1922

    orologerie a catania

    Orologiai Catania per passione, tradizione e cultura, i Saguto, fanno del loro mestiere ragione di vita. Uno dei fondatori, crea addirittura una scuola a Roma, dedicata al mestiere di orologiaio Catania.
    Sono i primi a riparare i preziosi quanto tecnicamente perfetti, orologi svizzeri, nella loro bottega di Via Etnea, davanti la quale, nel giardino Bellini, Gaetano, uno dei Sagato, crea l’orologio floreale, che ancora scandisce le ore a Catania.
    Se vuoi visitare i negozi Saguto, si trovano uno appunto in Via Etnea e l’altro, aperto nel 1990 si trova nel famoso quanto elegante Corso Italia.
    Se vuoi fare un acquisto prezioso, consigliato da esperti di settore, amanti del proprio lavoro i Saguto fanno al tuo caso.
    Anche per loro storia e dettagli sul sito internet della gioielleria.
    TORRISI GIOIELLI DAL 1979

    Più giovane ma sempre di prestigio la gioielleria/orologeria Torrisi.

    La gioielleria gode di ottima fama ed è presente sul mercato da ormai tre generazioni. Ottime sono le marche degli orologi che potrai trovare in negozio, dove ti accoglierà un’atmosfera elegante e raffinata.
    La gioielleria/orologeria si trova in Corso Umberto I, in uno scenario splendido dalle forme barocche.
    SEBASTIANO RAPISARDA GIOIELLI
    orologerie catania
    Elegante negozio in Via Giacomo Leopardi, con una succursale a Taormina, ospita i più importanti e prestigiosi marchi dell’orologeria internazionale.
    Se vuoi fare un acquisto di lusso, ti consigliamo di fare una visita a questa gioielleria.
    La famiglia Rapisarda è sul mercato dal 1959, ed oggi, è una delle “maison” più raffinate e ricercate di Catania. Le foto e le descrizioni, che ti consigliamo di guardare sul loro sito web, renderanno giustizia allo mio scritto.
     
    PENTA WATCH – I 5 MAGHI DELL’OROLOGERIA CATANIA
    Giovani, tecnologici, esperti, grintosi e dinamici i 5 fondatori della Penta Watch, possono offrirti qualsiasi servizio in tema di orologi Catania.
    Per gli appassionati del settore sono un punto di riferimento certo.
    Sono in Via Giuseppe Terranova, ma attenzione, il loro servizio è indirizzato soprattutto alle riparazioni ed alla vendita all’ingrosso.
    Catania quindi è una location che ti permetterà ottime possibilità per acquisti di livello, sicuramente supportati guidati nelle scelte da esperti del settore, che sapranno consigliarti al meglio.

    <<<<I 5 migliori Istruttori di Difesa Personale>>>>

     
    difesa personale

  • Funghi porcini fritti, con salsa di yogurt e lime

    Funghi porcini fritti, con salsa di yogurt e lime

    Quando la semplicità si incontra con il gusto! Una ricetta come i Funghi porcini fritti, con salsa di yogurt e lime, molto semplice e facile da realizzare con pochi ingredienti.

    La salsa si prepara in un minuto e la scelta di impanare i funghi solo la semola e non con una normale impanatura di farina, uovo e pane grattugiato e dovuta alla necessita di non coprire il sapore e il gusto della materia prima.
    Esecuzione: Facile Preparazione: 20′ Cottura: 5′
    Ingredienti per 2 persone:
    300 grammi di funghi porcini
    Semola di grano duro
    Sale: quanto basta
    Olio di semi di girasole per friggere
    100 grammi di yogurt greco
    La scorza grattugiata del lime
    Succo di lime: quanto basta
    Olio extravergine di oliva
    funghi porcini fritti
    Per cominciare bisogna pulire accuratamente i funghi porcini con dell’acqua e una spazzolina eliminando per bene tutti i residui di terra.
    Poi togliere l’estremità del gambo asciugare bene i funghi e tagliarli a fette di spessore di circa un centimetro e mezzo. Passarli poi nella semola e friggerli in abbondante olio.
    Una volta fritti, farli asciugare su della carta assorbente per togliere l’olio in eccesso e salarli con del sale.
    Per quanto riguarda la salsa, mettere lo yogurt greco in una ciotola, con dell’olio extravergine, succo di lime, il sale e per ultimo aggiungere un po’ di scorza grattugiata di lime, ed amalgamare il tutto fino ad ottenere un composto uniforme e compatto.
    Consiglio di servire i funghi appena fritti con la salsa come antipasto con un buon bicchiere di frizzantino… buon appetito!
    Limoni Ripieni Tonnati
  • Limoni Ripieni Tonnati

    Limoni Ripieni Tonnati

    Se sei alla ricerca di una ricetta tipicamente estiva, facile da preparare e dal gusto incredibilmente forte, i limoni ripieni tonnati rappresentano la scelta migliore sulla quale far ricadere la tua decisione.
    Ecco come preparare questo genere di pietanza che ti permetterà di fare un’ottima figura coi tuoi invitati.

    Limoni Ripieni Tonnati: Dosi per quattro persone

    4 limoni;
    250 grammi di ricotta;
    200 grammi di tonno sott’olio;
    4 filetti d’acciuga;
    prezzemolo quanto basta:
    200 grammi di capperi.Tempo di preparazione: circa 15 minuti.
    Cottura: assente.
    Difficoltà della ricetta: medio bassa.
    Costo complessivo della ricetta: circa 10 euro.

    Preparazione dei limoni ripieni tonnati

    La prima operazione che devi compiere per preparare questa ricetta consiste nel lavare accuratamente i limoni: questa procedura deve essere svolta sia nel momento in cui gli agrumi vengono acquistati, sia se possiedi una pianta nel tuo giardino.
    Dopo aver svolto questa prima procedura, i limoni devono essere necessariamente asciugati: utilizza carta da cucina e rimuovi ogni residuo d’acqua.
    Quando i limoni sono pronti, il passaggio fondamentale che deve essere svolto consiste nel dividere a metà i limoni: la procedura deve essere svolta verso il lato lungo del limone, in modo tale che tu possa ottenere delle sorte di ciotole dalle dimensioni maggiore che potranno contenere il ripieno.Procedi asciugando il succo che viene prodotto durante questo tipo di procedura e successivamente, utilizzando il medesimo coltello, devi necessariamente rimuovere tutta la polpa dei limoni.
    Questa potrà essere conservata per la preparazione di futuri dolci e impasti: metti quindi la polpa dei limoni in un contenitore di plastica e mettila in frigo.
    A questo punto, utilizzando una planetaria, dovrai mescolare gli ingredienti che andranno a formare il ripieno della ricetta: versa inizialmente la ricotta, che deve essere completamente scolata e il tonno, che deve essere tagliato con le mani a pezzi possibilmente di dimensione simile tra di loro.
    Trita il prezzemolo e taglia a fettine fini i capperi e svolgi la medesima operazione coi filetti di acciughe e unisci questi ingredienti al ripieno che hai versato nella planetaria: tutti questi ingredienti devono essere uniti finché non otterrai un impasto omogeneo.
    Per ottenere questo risultato è consigliato aggiungere mezzo bicchiere di succo di limone: in questo modo darai un sapore maggiormente deciso alla ricetta e allo stesso tempo riuscirai a mescolare con maggior semplicemente i vari ingredienti.
    Quando ottieni l’impasto omogeneo, dovrai utilizzare un cucchiaio e versare una quantità di crema di tonno dentro il limone: questa deve essere spalmata in modo tale che il bordo del limone coincida col livello della crema e non vi siano potenziali sbavature.
    Prepara tutte le metà dei limoni e aggiungi un pizzico di sale: se vuoi, al posto della ricotta, potrai utilizzare la maionese, dando alla ricetta un sapore totalmente differente rispetto quello classico.
    Questa ricetta può essere preparata sia qualche ora prima del pasto che il giorno prima: in questo caso, per mantenere integro il sapore della ricetta, potrai avvolgere le diverse metà dei limoni col ripieno di tonno in una pellicola trasparente da frigo, in maniera tale che questo antipasto non venga in qualche modo contaminato.
    ricetta la sangria bianca
  • Le ciminiere di Catania

    Le ciminiere di Catania

    Le ciminiere di Catania: Tra zolfo e cultura

    Catania è meravigliosa, e il lettore lo sa. Ed è quasi impossibile per chiunque non rimanerne stregati.
    Del suo sorgere ai piedi dell’Etna, vulcano attivo più alto d’Europa, Catania ne ha fatto la propria magnifica cornice stilistica, dal sapore ancestrale in continuo borbottio.
    Qui, in posizione comodamente strategica, sorge il complesso polifunzionale “Le Ciminiere”: un centro di vasta portata, e dalle funzionalità molteplici che muovono dall’espositiva alla fieristica, per giungere infine alla congressuale. Insomma, un vero e proprio centro di affinamento culturale.
    Interessante a tal proposito notare come le sue funzionalità non siano realmente cambiate nel tempo, tant’è vero che il centro nasce attorno alla metà del XIX secolo come complesso industriale adibito alla raffinazione dello zolfo, abbandonato nel dopoguerra.
    Ciò che dell’antica funzione il centro ha ereditato sono appunto le ciminiere, alti totem custodi della vita che è passata di lì, mantenuti durante il restauro.
    le ciminiere
    Zolfo e cultura infatti non sono poi molto dissimili: entrambi, a loro modo, hanno origine nel terreno, e le ciminiere sono lì a ricordarci le alte vette che la cultura raggiunge, dissolvendosi nel cielo.

    Cosa vedere alle Ciminiere di Catania

    Le Ciminiere, ottimamente collegate, sorgono nella zona est della stazione di Catania centrale, in Viale Africa 12.
    Oltre ai vari eventi che annualmente vi si svolgono, come rappresentazioni teatrali e cinematografiche, concerti e fiere prestigiose anche a livello internazionale (vi si è svolta per esempio la SMAU, fiera delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione, e la Expobit, fiera dedicata all’informatica), troverai alle Ciminiere due originalissimi musei e due mostre permanenti: Il museo dello sbarco in Sicilia, il museo del Cinema, la mostra di Radio d’epoca e la mostra di Carte Geografiche Antiche.
    Il museo dello sbarco in Sicilia è legato agli avvenimenti del ’43, quando gli Alleati sbarcarono in Sicilia.
    Museo storico dello sbarco in Sicilia
    Il percorso proposto è di natura non soltanto didattica, ma anche emozionale, essendo originale sia la materia che la modalità con la quale questa è stata trattata, perfetto per chi vorrebbe non solo saperne qualcosa di più, ma immergersi sensibilmente all’interno della storia.
    Di non poco conto è anche il museo del Cinema, per appassionati e non, che, oltre a proporti un percorso nella storia della fortunata settima arte, si cimenta in un’opera di svisceramento del rapporto che intercorre tra cinema e Sicilia.
    Il Museo del Cinema di Catania
    Il museo riporta a galla, infatti, come nel primo decennio del XX secolo Catania fosse divenuta luogo privilegiato dalle case di produzione cinematografiche.
    La mostra permanente di Carte Geografiche La Gumina, invece, ti proporrà ben 143 carte geografiche rappresentanti la Sicilia, ricoprendo un arco temporale che va dal 1400 al 1800: ben cinque secoli di sguardi umani che, rivolti alla Sicilia, l’hanno dipinta di volta in volta diversa.
    Last but not least, la mostra permanente di Radio d’epoca della collezione Romeo ti condurrà lungo un excursus storico-emotivo dell’oggetto che, tra tutti, ha più accompagnato l’uomo nello strambo viaggio che è la vita: la radio.
    il regno delle due sicilie
  • I 5 migliori istruttori di difesa personale Catania

    I 5 migliori istruttori di difesa personale Catania

    Un elenco di Istruttori di Difesa Personale prim’ordine nella città di Catania e nella provincia, iniziamo con:

    Difesa personale Catania: Buffo Andrea

    Istruttore di Krav Maga Catania una disciplina che riguarda la difesa personale, è colui che per primo a portato a Catania il Kalah Sistem, che viene definito dagli esperti il vero Krav Maga Catania.
    Andrea è un esperto di arti marziali e proprio al compimento della sua personale e professionale apprendimento, che frequenta un master sul Kalah Sistem e lo affascina fin dalle prime battute.
    La scelta di questa disciplina è stata basata sulla sua esperienza, aveva sempre maggiore bisogno di sconfinare verso la perfezione e complice anche la sorte, che ha voluto che il suo istruttore del corso perdesse l’aereo e faceva trascorrere altro tempo in sua compagnia, tempo utile a conquistarlo del tutto. in una sua intervista dice di sentirsi responsabile delle persone che Lui addestra applicando la psicologia e l’obiettivo finale di ogni corso è quello di insegnare a sopravvivere alle aggressioni.

    Difesa Personale Catania: Barbagallo Roberto

    difesa personale catania

    Esperto istruttore, sul territorio da diversi anni, insegna e organizza corsi sull’autodifesa delle persone, dandosi un obiettivo ben preciso, tutti coloro che completeranno il corso devono essere tranquilli difronte all’aggressore, partendo da un semplice concetto, l’aggressore non conosce il nostro insegnamento e questo è un vantaggio che dobbiamo utilizzare a nostro favore.

    Difesa Personale Catania: Lo Presti Giovanni

    Insegnare una vera passione, una disciplina quella della Krav Maga che regala sempre una grande soddisfazione, poter insegnare a difendersi e come dare una seconda possibilità, un modo semplice per far capire che tutti siamo in grado di difenderci, bisogna prendere coscienza del nostro corpo e dei nostri movimenti.

    Difesa Personale Catania: Riggio Orazio

    Anche istruttore di pugilato, la sua teoria dell’insegnamento è quella di concentrarsi sulla psicologia e fisiologia, alla quale andiamo incontro durante una aggressione ed inevitabilmente che si sviluppano delle esigenze fisiche ed emozionali, ed l’insegnamento è finalizzato ad un controllo delle proprie emozioni facendo aumentare la fiducia in se stessi.

    Difesa Personale Catania: Guerriero Ellie

    Difesa personale divenuta una ragione di vita, un vero gioiello che ha saputo apprendere molto dalla scuola di Combat team di Krav Maga. Una figura di riferimento nel panorama Catanese nel Krav Maga, capace di trasformare il suo bisogno di difesa in una e vera passione che oggi la porta anche ad insegnare ad altri studenti, il suo obiettivo e sempre quello di diffondere questa disciplina ovunque, consapevole che se tutti sanno difendersi si scoraggia l’aggressore nei suoi atti vili.
    vetrai catania
  • La storia del Regno delle Due Sicilie

    La storia del Regno delle Due Sicilie

    Regno delle Due Sicile: una significativa storia di pochi decenni

    L’8 dicembre dell’anno 1816 nacque il Regno delle Due Sicilie. Uno stato sovrano esistito per circa 45 anni ma che in realtà già politicamente e geograficamente era tale. Infatti, l’allora sovrano Ferdinando I di Borbone decise di unificare i territori del Regno di Napoli (praticamente l’attuale Italia Meridionale con l’aggiunta di parte dell’Umbria e dell’Abruzzo isole escluse) e del Regno di Sicilia (l’attuale regione siciliana) che già erano sotto il controllo della sua casata.
    Il processo di costituzione del regno ebbe nel trattato di Casalanza stipulato il 20 maggio del 1815 un importante passaggio storico giacchè si pose fine al decennio di dominazione napoleonica nel regno di Napoli. Il trattato fu stipulato al termine della guerra austro – napoletana per sancire la sconfitta dell’esercito napoletano che all’epoca era guidato da Gioachino Murat, re di Napoli e soprattutto cognato di Napoleone Bonaparte.
    Dal 1816 al 1817 venne scelta come capitale del Regno delle Due Sicilie la città di Palermo salvo poi spostarla nella più grande Napoli. La fine del Regno arrivò ufficialmente il 17 febbraio 1861 con la firma dell’armistizio e relativa resa da parte di Francesco II di Borbone sotto la spinta della leggendaria Spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi.
    Il Regno fu annesso al nascente Regno d’Italia la cui proclamazione ufficiale, come noto, è avvenuta il 17 marzo sempre dell’anno 1861.

    Un ideale di libertà ed indipendenza nato nel corso del XII secolo

    In realtà le vicende e la storia del Regno delle Due Sicilie ebbero inizio diversi secoli prima ed in particolare nell’anno 1130 quando di fatto nacque il cosiddetto Regno di Sicilia. Circa un secolo dopo (nell’anno 1268), non appena Carlo d’Angiò venne incoronato Re dall’allora papa Clemente IV si decise per motivi anche logistici di trasferire la capitale del Regno nella città di Napoli permettendole così di diventare uno dei più importanti centri europei sia per cultura che per ricchezza e potenzialità di sviluppo. La decisione, ovviamente, non venne accettata di buon grado dalla potente nobiltà presente a Palermo conscia di come la vicenda avrebbe avuto risvolti negativi per lo sviluppo della stessa città siciliana.
    Ebbe così inizio la cosiddetta Guerra del Vespro al cui termine (anno 1302) venne decise la scissione del Regno in due entità del tutto indipendenti con la cacciata degli Angioini dall’isola siciliana. Da sottolineare che nell’anno 1442 in maniera del tutto arbitraria Alfonso di Trastamara conosciuto anche e soprattutto con il nome di Alfonso V di Aragona, assunse il titolo di Regno delle Due Sicilie anche se in realtà i possedimenti continuavano ad essere del tutto separati peraltro con due capitali differenti (Napoli e Palermo). Unificazione che invece arrivò diversi secoli più tardi, nell’anno 1734, grazie a Carlo di Borbone il quale, facendo leva sulla propria potenza militare, conquistò sia il Regno di Napoli che quello di Sicilia.
    Carlo di Borbone regno delle due sicilie
    Tra il 1734 ed il 1735 per effetto delle proprie vittorie, Carlo di Borbone si proclamò sia re di Napoli che re di Sicilia. Nonostante l’intero territorio ebbe lo stesso sovrano, venne deciso di mantenerli indipendenti (Regno di Napoli e di Sicilia) tracciando quale confine politico e soprattutto geografico lo stretto di Messina che all’epoca veniva denominato con l’appellativo di Faro. Carlo di Borbone fece prosperare i due regni con politiche di sviluppo apprezzate anche dalla popolazione e soprattutto decise d prevedere due forme di governo differenti: a Napoli regnò come despota illuminato ossia seguendo gli ideali dell’Illuminismo peraltro conservando nella città partenopea la corte mentre a Palermo esercitò una funzionale forma di monarchia parlamentare.
    La fine dell’epoca di Carlo di Borbone arrivò nell’anno 1759 in quanto dovette abbandonare le proprie amate terre italiche per fare ritorno in Patria ed assumere l’importante ruolo di Re di Spagna. Gli succedette a soli 8 anni Ferdinando I di Borbone. La sua giovane età impose la costituzione di un Consiglio di Reggenza che aveva in Domenico Cattaneo (principe di San Nicandro) e nel marchese Bernardo Tanucci i principali punti di riferimento. Di fatto furono i due consiglieri a guidare i due regni.

    Dall’arrivo di Napoleone in Italia alla nascita dell’Italia Unita: i 45 anni del Regno delle Due Sicilie

    Ferdinando I regnò incontrastato permettendo la crescita al regno per circa 40 anni ossia fino all’arrivo anche in Italia delle truppe francesi di Napoleone Bonaparte. Il sovrano con l’arrivo dei francesi decise di fuggire da Napoli il 22 dicembre conscio di come non potesse contrastare l’avanzata nemica di fatto abbandonando al proprio destino la città. Trovò rifugio a Palermo dove vi rimase per ben 4 anni. A Napoli intanto cresceva la fazione giacobina che arrivò addirittura a proclamare la nascita della Repubblica Napoletana che tuttavia ebbe durata di pochi mesi in ragione delle enormi difficoltà nel gestire una grande città rispetto alle tante evoluzioni che stava portando con se l’Ottocento anche dal punto di vista sociale.
    Napoleone regno delle due sicilie
    Le vittorie di Napoleone portarono al controllo completo del Regno con cacciata dei Borbone. Dal 1805 fino al 1808 sul trono di Napoli sedette Giuseppe Bonaparte al quale poi successe Gioacchino Murat. Murat ebbe il controllo fino all’anno 1815 e soprattutto cancellò l’autorità amministrativa del Regno di Sicilia accentrando tutto il potere a Napoli. Nel frattempo Ferdinando si era nuovamente rifugiato a Palermo nell’anno 1806 e nonostante una certa atmosfera ostile nei suoi confronti dovuta alla scarsa propensione da parte del popolo siciliano e soprattutto dei nobili nel sopportare la presenza di un sovrano, riuscì a riunire il Parlamento siciliano. Dovette gestire diverse ribellioni sull’isola anche grazie a delle concessioni liberali tra cui soprattutto la promulgazione della Costituzione siciliana. Una situazione complessa che ebbe fine con la caduta dell’Impero napoleonico e quindi la sconfitta dell’esercito napoletano di Gioachino Murat contro gli austriaci avvenuta nel 1815. Questo, come detto in precedenza, permise a Ferdinando di tornare nella sua amata Napoli.
    Dopo il periodo napoleonico, a Napoli fece ritorno Ferdinando gettando le basi per la nascita del Regno delle Due Sicilie che come sottolineato in precedenza avvenne ufficialmente l’8 dicembre del 2016. Il sovrano si dimostrò decisamente lungimirante evitando al popolo una vera e propria rivoluzione politica e sociale rispetto alla dominazione francese mantenendo gran parte delle riforme che erano state attuate da Gioachino Murat. La riunione in un unico stato il Regno di Napoli e quello di Sicilia ebbe diverse conseguenze ed in particolare di abolire in Sicilia la Costituzione del 1812. Naturalmente questa decisione a Palermo e nel resto dell’isola, venne vista soprattutto dalla classe politica e nobiliare come una sorta di affronto e di sfida da parte del Re nei confronti del popolo anche perché l’isola veniva da oltre 6 secoli in cui aveva sempre goduto di una certa indipendenza. In aggiunta la decisione di spostare la capitale da Palermo a Napoli contribuì a creare in tutta la regione un vero e proprio astio nei confronti della dinastia borbonica e a nulla valsero alcuni provvedimenti favorevoli come l’esenzione dal servizio militare per i cittadini siciliani, l’azzeramento della tassa sul sale e la creazione di un porto franco (indipendenza economica) a Messina. Iniziano così a nascere diverse società segrete (tra cui soprattutto la Carboneria) che tramano complotti di ogni genere per riuscire a rovesciare il potere esercitato dai Borbone e quindi riconquistare la piena indipendenza politica ed economica. Un primo importante passaggio venne rappresentato dalla richiesta di ottenere una Costituzione simile a quella del 1812.
    Il malcontento portò nel 1820 non solo in Sicilia ma anche nei pressi di Napoli lo scoppio di alcuni moti rivoluzionari che di fatto costrinsero Re Ferdinando nel concedere la tanto agognata Costituzione e soprattutto ad acconsentire alla nascita di un nuovo Parlamento Napoletano. Parlamento che in un primo momento sembrava ben disposto nel concedere maggiore indipendenza a Palermo salvo poi ritornare sui propri passi e soprattutto a soffocare l’aria di rivolta con la forza militare del proprio esercito. Purtroppo la Costituzione non venne vista di buon occhio da Metternich che temeva qualcosa di simile nel resto d’Europa. Questo lo spinse ad un intervento armato con l’esercito austriaco che ebbe facilmente la meglio su quello napoletano con la costituzione che venne sospesa. La repressione fu violenta portando anche alla condanna a morte di alcuni grandi sostenitori di quell’idea di maggiore libertà tra cui Michele Morelli e Giuseppe Silvati. Nel 1825 Re Ferdinando morì ed al suo posto salì sul trono del Regno delle Due Sicilie suo figlio Francesco I. Si dimostrò piuttosto abile da un punto di vista politico in quanto ottenne nel 1827 l’abbandono delle truppe austriache dai suoi possedimenti e soprattutto la possibilità di istituire un esercito altamente professionale.
    L’anno seguente ci furono nuovi moti rivoluzionari in Cilento che tuttavia vennero repressi rapidamente dimostrando una certa fermezza da parte del Re nel reprimere ogni genere di ideale liberale. Nel novembre del 1830 morì Francesco I ed al suo posto salì sul trono Ferdinando II, suo figlio. Si dimostrò più liberale e ben disposto verso il popolo, migliorò il Regno dal punto di vista economico ed amministrativo riuscendo peraltro a segnare numerosi primati dal punto di vista dell’innovazione tecnologica: il più grande plesso metalmeccanico d’Italia a Pietrarsa, canteri navali all’avanguardia sia a Napoli che a Castellammare di Stabia, la prima nave a vapore a solcare il Mare Mediterraneo, la prima nave a propulsione ad elica, la prima nave militare a vapore, terza città nel Mondo ad avere le strade illuminate da lampade a gas, furono costruiti i primi ponti sospesi nella penisola italica, la prima galleria ferroviaria del mondo, la prima linea di telegrafo, il primo osservatorio sismologico al mondo e tanto altro.
    Nel 1848 in ragione ad un diffondersi in tutta Europa ad un sentimento di forte campanilismo regionale scoppiarono prima in Sicilia e poi nel resto del Regno nuovi moti rivoluzionari che il Re decise di gestire permettendo una serie di concessioni tra cui la Costituzione sul modello di quello francese. Il Re ebbe modo di effettuare una serie di riforme tra cui quella scolastica che venne affidata a Francesco De Sanctis mentre a Palermo andava nuovamente a vuoto il tentativo di creare un Governo Rivoluzionario per una mancanza di sinergia tra i vari membri del nuovo Parlamento ed una grande difficoltà nel gestire ed amministrare le zone periferiche siciliane. Una serie di disordine si registrarono anche a Napoli dopo l’elezione della nuova Camera che venne sciolta dallo stesso Re in più occasione. Nel 1849 Re Ferdinando II di Borbone di cambiare politica e richiamando gran parte del proprio esercito che si trovava in Lombardia, mise in atto una dura repressione restaurando il proprio potere e soprattutto riconquistando con la forza il controllo della Sicilia.
    Inoltre, con un decreto promulgato il 15 dicembre del 1849 il Re imponeva all’isola un debito pubblico di circa 20 milioni di ducati. Il Re ebbe modo di essere sempre meno liberale in ragioni di alcuni situazioni ostili creatosi nel regno tra cui l’attentato che venne messo in atto nell’anno 1856 da Agesilao Milano. Un soldato calabrese che seguiva gli ideali di Mazzini il quale decise di sfruttare la vicinanza al Re per colpirlo con una baionetta senza tuttavia riuscire ad ucciderlo. Ferdinando II fu sempre più duro nei confronti dei liberali il che lo mise in cattiva luce anche nei confronti del resto d’Europa. Dopo la sua morte avvenuta il 22 maggio del 1859 in una situazione a dir poco controversa, salì sul trono Francesco II che nonostante un atteggiamento maggiormente magnanimo e liberale non poté arginare la crescente voglia di libertà del popolo fino ad arrivare alla spedizione dei Mille che di fatto nel 1861 gettò le basi della nascente Italia Unita e quindi la fine del Regno delle Due Sicilie. La fine di una serie di insurrezioni che si erano susseguite da oltre mezzo secolo costringendo la stessa popolazione a fare i conti con spaccature dal punto di vista idealistico e sociale.

    <<<<Seconda Guerra Mondiale 1943 – Catania>>>>

     
    Seconda Guerra Mondiale Catania
     
     

  • La Sangria Bianca

    La Sangria Bianca

    Se vuoi preparare la Sangria Bianca sappi che farlo non è così difficile come potresti pensare solo a prima vista. In effetti è una bevanda tradizionale spagnola, la cui preparazione richiede una buona dose di attenzione e un po’ di tenacia.
    Essa si caratterizza per tutto ciò che riguarda l’abbondanza di specie e di frutta; forse anche per questo la sua popolarità è alta sia dentro i confini spagnoli che molto lontano dagli stessi. Per prepararla bene essa deve dare un’impressione di freschezza e leggerezza. Altresì è importante il colore: esso dev’essere abbastanza delicato e dolce, differenziandosi molto da tutto ciò che riguarda il famoso rosso-rubino della versione più famosa della sangria.
    Al giorno d’oggi è un cocktail estivo per l’eccellenza, diffuso non solo in Catalonia, ma in tutto il mondo poiché si tratta di un vero e proprio tripudio di dolcezza e profumi in grado di conquistare chiunque già dal primo sorso. Ideale per un aperitivo e per una vivace serata, può essere usato anche in qualità di accompagnamento a un buon pranzo.

    Ma come preparare questo drink? Proviamo a scoprirlo insieme la Sangria Bianca.

    Difficoltà

    Di base è molto facile;
    Costo: Abbastanza basso

    Dosi per la Sangria:

    • Vino bianco prosecco 1250 g
    • Melone (circa 1) 1 kg
    • Pesche noci (circa 2) 400 g
    • Limoni (circa 2) 350 g
    • Arance (circa 2) 600 g
    • Zucchero 120 g
    • Chiodi di garofano 6
    • Cannella in stecche 3
    • Vodka secca 70 g””

    Se si vuole personalizzare questa bevanda ulteriormente, però, la preparazione può risultare un po’ più difficile.
    Possono preparare la Sangria Bianca anche coloro che non hanno molta dimestichezza con la cucina. Per quanto concerne il tempo di preparazione, la bevanda in sé viene preparata in circa 15 minuti.
    Tuttavia bisogna mettere in conto anche tutto ciò che riguarda la macerazione, un processo che normalmente richiede circa 6 ore.
    Preparazione
    Sangria Bianca
    Innanzitutto, bisogna spremere un limone e un’arancia, in modo da ricavare in una ciotola il loro succo che rappresenterà l’essenza della Sangria.
    Una volta avuto il succo bisogna tagliare anche il secondo limone (non sbucciarlo!); esso va tagliato a metà e quella metà dev’essere a sua volta tagliata a fette. L’altra metà, invece, dev’essere tagliata a cubetti molto piccoli.
    La stessa procedura va eseguita anche per quanto concerne la seconda arancia.
    A questo punto bisogna concentrarsi su tutto ciò che riguarda le pesche e i noci. Con un coltello, difatti, devi privare la pesca del nocciolo. Quindi anche la pesca va tagliata a dadi (la noce si butta). Infine si pulisce il melone: si taglia via la sua sommità e quindi il frutto stesso viene tagliato in due parti. Quindi usa un cucchiaio per togliere i semi e tutti i filamenti interni che non vanno inclusi nella bevanda. Usando un cucchiaio devi anche ricavare dalla polpa del melone diverse palline. A quel punto la parte della frutta sarà pronta.
    Bisognerà prendere un’altra ciotola e versarci il prosecco aggiungendoci anche lo zucchero (che deve sciogliersi dopo la mescolatura). Non bisogna dimenticarsi di unire al tutto i chiodi di garofano, le stecche di cannella e il succo di arancia e di limone filtrato prima. Quindi vanno aggiunte le fette e i dadi delle arance e limoni, oltre le palline del melone e le pesche.
    In ultimo luogo nella ciotola va versata la vodka per poi mescolare ancora. Finito?
    Ora la si copre con della pellicola trasparente e la si mette in frigo per almeno 6 ore. La Sangria va servita nei bicchieri di vino o di frutta.
    N.B. La Sangria può essere conservata per un massimo di 3 giorni.

    <<<<Ricetta Pasta Fredda e Gamberetti>>>>

    Pasta fredda e gamberetti
     
     

  • ll Museo del Cinema di Catania

    ll Museo del Cinema di Catania

    I cinefili (amanti del cinema e della sua storia) non possono non conoscere il Museo del Cinema di Catania.
    Se ti trovi in Sicilia e appartieni a questa categoria di persone, devi assolutamente visitare questo luogo magico che si trova in Piazzale Rocco Schinnici.

    1. La storia del Museo del Cinema di Catania

    Il sodalizio tra Catania e il cinema affonda le proprie origini nei primi anni del Novecento quando la città sicula è sede di diverse case di produzione cinematografica.
    Il Museo del Cinema di Catania
    La stagione creativa prosegue, quindi, con l’istituzione del Museo del Cinema (il progetto viene affidato all’architetto e scenografo F. Corvino) che viene inaugurato nel maggio 2003 all’interno delle sale del Centro Fieristico Le Ciminiere.
    Gli allestimenti, distribuiti su due piani, occupano una superficie di circa 900 m² e ti conducono alla scoperta di tutto ciò che si trova davanti e dietro la cinepresa (documenti inerenti l’arte cinematografica, tecniche, storia e interessanti approfondimenti sul rapporto che lega il cinema e la Sicilia).

    2. Visita al Museo del Cinema di Catania

    Il tuo viaggio nel mondo del cinema inizia dalla sala ‘Luci e Ombre’ (primo piano) dove puoi ammirare un’incantevole collezione di lampade e proiettori; la maggior parte di essi proviene dalla Francia e risale al periodo compreso tra il 1915 e il 1964.
    museo del cinema
    Al secondo piano puoi, invece, vedere alcune delle più importanti scoperte che precedono la prima proiezione cinematografica dei fratelli Lumière (Parigi 28 dicembre 1895).
    Seguono alcuni monitor sui quali scorrono le immagini dei tentativi fatti dall’uomo, nel corso dei secoli, per definire e ricreare le immagini in movimento.
    La visita prosegue nel corridoio ‘Dalla creazione alla clonazione’ dove puoi ammirare tutte le strumentazioni tecniche e le macchine ottiche indispensabili per fare cinema (kinetoscopio, prassinoscopio, ecc…).
    Ti attende, quindi, una lunga sosta presso la ‘Galleria dei Ritratti’; al suo interno vengono presentate, su diversi schermi al plasma, le interviste fatte dal giornalista Vincenzo Mollica all’attrice Claudia Cardinale e a importanti registi del panorama nazionale.
    Si indaga il loro rapporto con la Sicilia e si rievocano alcuni aneddoti legati alle riprese cinematografiche effettuate proprio a Catania. Spostati, quindi, nella ‘Sala Paradiso’ per ammirare un cortometraggio dove sono raccolti i momenti cult della cinematografia mondiale.
    La tua visita si conclude presso la ‘Casa del Cinema’: questa sezione ospita una riproduzione vera e propria di un appartamento e ogni suo singolo elemento celebra il mondo della celluloide.
    Nel corso di questo tour puoi, inoltre, vedere un centinaio di locandine di vecchi film e fare una sosta nell’immensa ala dedicata ai reperti del mondo del cinema.
    Chiesa di Santa Chiara in Librino a Catania
  • Chiesa di Santa Chiara in Librino a Catania

    Chiesa di Santa Chiara in Librino a Catania

    Chiesa di Santa Chiara in Librino

    La chiesa di Santa Chiara non è una chiesa come tutte le altre. Infatti non si contraddistingue per la sua bellezza e architettura neanche per i meravigliosi affreschi che siamo abituati a vedere all’interno delle chiese, ma è tutt’altra situazione.
    Infatti la chiesa di Santa Chiara in Librino è una chiesa costruita per stare vicini alle famiglie del quartiere.
    Una chiesa che rappresenta la pura essenza della religione è che sta vicino a tutti quelli che ne hanno bisogno, sempre e comunque. Il suo parroco Domino Guerra che da 12 anni svolge la sua funzione in questa chiesa lo ha chiamata ‘’La piccola Betlemme di Librino’.
    Infatti il nome è stato pensato dal parroco proprio perché un Natale è stato portato la luce di Betlemme a Natale e da quel momento tutti hanno preferito chiamarlo così. La chiesa è stata costruita in viale Moncada 17 a Catania ed e’ molto facile da notare, andiamo a vedere insieme perche.

    Come è stata costruita la chiesa di Santa Chiara in Librino

    Come abbiamo detto all’inizio se vi aspettate una chiesa classica con statue di santi e affreschi meravigliosi questa non fa al caso vostro. Invece per chi vuole entrare per partecipare in una mesa spirituale la sua porta è sempre aperta.
    La chiesa di Santa Chiara di Librino è stata costruita in prefabbricato di lamiera al suo esterno e all’interno con cartongesso.
    Sopra l’ingresso della chiesa si trova una grande croce caratteristica delle chiese cattoliche. Il parroco dice che la chiesa rappresenta lo spirito della religione mostrando a tutti che anche nella povertà può nascere la gioia.
    Inoltre la chiesa offre anche studi di strumenti musicali come violino e chitarra per bambini e hanno creato anche un’orchestra chiamata ‘’La scuola di vita orchestra Falcone Borsellino’’ che è una comunità dove si scambiano i valori della fratellanza e solidarietà ai bambini. Per di più viene anche utilizzata per vari funzioni come mese e anche battesimi. Concludendo possiamo dire che è una salvezza per il quartiere e sempre piana di gente che la frequenta per ascoltare le parole di dio da parte del parroco della chiesa di Santa Chiara di Librino.
    Vale la pena visitarla per il suo valore spirituale nel vero senso della parola. Se vi trovate a Catania fermatevi per una tappa in questa splendida chiesa e partecipare ad una messa.
    Chiesa di San Cristoforo alle Sciare a Catania
  • Pasta fredda e gamberetti

    Pasta fredda e gamberetti

    Durante le giornate estive di caldo torrido l’appetito deve essere sempre un pò stuzzicato con pasti freschi e semplici da preparare in modo da non farti stare troppo davanti ai fornelli.
    La ricetta Pasta fredda e gamberetti che ti consigliamo oggi vuole proprio soddisfare queste esigenze.

    Pasta Fredda con Gamberetti e Zucchine

    INGREDIENTI
    150 grammi di gamberetti da sgusciare
    2 zucchine
    4 foglie di menta
    1 cucchiaio di olio
    160 grammi di pasta
    DIFFICOLTA’
    piatto molto semplice da preparare
    TEMPO
    per avere il piatto in tavola impiegherete circa 25 minuti
    COSTO
    Il costo del piatto per due persone si aggira intorno agli 8€, può variare a seconda del costo dei gamberetti se vengono presi freschi
    Preparazione del condimento
    La preparazione del condimento è molto semplice. Prendere i gamberetti e pulirli con molta cura, stando attento a non rompere il gamberetto, non lasciare nessuna parte di guscio attaccata perché risulterebbe molto fastidioso quando si andranno a mangiare.
    Una volta tolto il guscio, con molta delicatezza togliere quella striscia nera sul dorso del gamberetto. Le scuole di pensiero sono diverse per quanto riguarda questa striscia nera, ma è bene sapere che sono le interiora del crostaceo e al gusto risultano essere di un gusto molto amaro. Una volta finita la pulizia si consiglia di lavare i gamberetti sgusciati e puliti sotto l’acqua fredda, molto velocemente. Questo perché l’acqua calda e un lavaggio troppo intenso porterebbe via il sapore delicato del gamberetto.
    Quando si decide di preparare una pasta fredda con gamberetti si deve da subito sapere che da soli non riusciranno a fare da condimento quindi di solito i gamberetti vanno sempre accostati a dei pomodorini oppure a delle zucchine. Nel nostro caso decidiamo di indirizzarti verso le zucchine perché lasciano una bocca più pulita e fresca.
    Prendere le zucchine e lavarle molto bene. Con molta cura ridurre le zucchine a strisce, tecnicamente chiamato alla julienne, in questo modo le zucchine rimarranno sempre molto saporite senza perdere la loro freschezza. Una volta che i gamberetti e le zucchine saranno pronti è il momento della pasta.
    Preparazione della pasta
    La cottura della pasta va eseguita come al solito, l’unica cosa da fare dopo averla scolata è freddarla sotto il rubinetto con dell’acqua fredda, questa oltre a freddarla bloccherà anche la cottura in modo da avere sempre una pasta bella al dente e piacevole da mangiare.

    Condimento
    Prendere un contenitore abbastanza grande da contenere tutto il condimento e tutta la pasta, versare tutto dentro e mescolare bene per condire il tutto.
    Una volta finita questa operazione aggiungere un filo d’olio per dare ancora di più sapore, mi raccomando senza esagerare.
    Una volta condito il tutto, aggiungere delle foglioline di menta, se possono essere di vostro gusto, per rendere il vostro piatto ancora più fresco e gustoso.
    Dopodiché non vi resta che mettervi a tavola.
    Frutta gelata
  • Piramide sommersa nel mare di Lampedusa

    Piramide sommersa nel mare di Lampedusa

    Ritrovamenti misteriosi vicino a Lampedusa

    Si tratta di un vero e proprio tempio in miniatura sommerso quello ritrovato a Lampedusa. Le foto del ritrovamento rendono facilmente immaginabile come doveva apparire il sito prima che i millenni a contatto con l’acqua del mare e l’azione delle onde lo modificassero in maniera sensibile. Ciò pare confermare con forza la presenza attorno al 5000 a.C. di alcuni coloni che provenivano dall’entroterra siciliano e che portarono la cultura neolitica la propria cultura.

    Crocevia di popoli: i resti e la storia di Lampedusa

    Come potrai intuire dal fatto che tuttora Lampedusa è teatro di moltissimi flussi migratori, questo isolotto nel bel mezzo del Mar Mediterraneo ha un passato fatto di moltissimi incroci di popoli. La piramide sommersa, testimone di un passato ancestrale, presenta uno stato di conservazione conforme ai tanti secoli in mare, tanto che se si confronta questo sito con altri simili, come ad esempio quelli neolitici in Irlanda, si potrà notare una notevole differenza.

    L’azione delle acque sulla piramide sommersa

    Per la conversazione della piramide, l’azione dell’acqua è stata fondamentale, in particolare quella dovuto all’ultimo disgelo in epoca post-glaciale. Cinquemila anni fa, infatti, il livello del mare a Lampedusa era di circa quindici metri inferiore rispetto a quello di oggi. Per i due millenni che seguirono il fenomeno continuò rapidamente, con un ritmo attestato di poco meno di cinque millimetri l’anno, tanto da spingere progressivamente le popolazioni a spostarsi sempre più verso il centro dell’isola.
    turismo
  • Turismo Siciliano: Catania e Palermo sul podio

    Turismo Siciliano: Catania e Palermo sul podio

    Sempre più importanti a livello internazionali, Catania e Palermo risultano essere fra le mete preferite dei turisti che si recano in Sicilia.

    Turismo Catania: convegni sul turismo Siciliano ed internazionalità

    Per quanto riguarda Catania, molte compagnie aeree straniere stanno ampliando i loro programmi di volo, in modo da fare sempre più spesso tappa in questa cittá. I turisti sono sempre più attratti dalle bellezze siciliane, a tal punto che si svolge proprio a Catania la conferenza internazionale del turismo Tbex.
    Un mix di culture diverse hanno lasciato molti segni nella città che oggi possiamo visitare: costruita ai piedi dell’Etna, dal quale si vede un panorama unico al mondo, ha anche una lunga serie di musei e costruzioni antiche come:
    Il Museo del Cinema
    Castello Ursino Piazza Federico di Svevia

    Turismo Palermo: polo turistico culturale eccellente

    A proposito di Palermo, è doveroso elencare ciò che la città offre ai suoi visitatori: la Cattedrale, utilizzata dai cattolici come chiesa, poi dagli arabi come moschea e successivamente di nuovo dai cattolici, mostra tracce di tutte le culture che l’hanno adoperata;
    La Chiesa della Martorana, una delle più affascinanti chiese dai connotati bizantini, questa chiesa fa parte del patrimonio Unesco;
    Le Catacombe dei Cappuccini, dall’atmosfera surreale, rappresentano un ruolo decisamente suggestivo dove “I vivi incontrano I morti”;
    Il Palazzo dei Normanni, sede dell’attuale assemblea regionale;
    La Cappella Palatina, con i suoi eccezionali mosaici bizantini;
    La Galleria Regionale Palazzo Abatellis;
    La Fontana Pretoria, chiamata anche Fontana della Vergogna, a causa delle nudità delle statue attorno;
    La Cattedrale di Santa Maria Nuova, o Duomo di Monreale, patrimonio Unesco e testimonianza attiva dell’epoca arabo-normanna.

    Turismo Catania e Palermo accolgono eccellentemente I turisti.

    Entrambe le città possiedono carattere e cultura tale da attirare turismo culturale all’avanguardia.
    Con l’aumentare dei visitatori, sono maggiori le accortezze nei confronti dei turisti: il cibo di strada, opportunamente pubblicizzato, rende migliore qualsiasi esperienza da vivere. Le caratteristiche preparazioni culinarie della zona, come le famosissime arancine, deliziano chiunque li voglia provare.
    Il turismo in Sicilia viene accolto come parte fondamentale dell’economia locale e sia Catania sia Palermo sono città pronte ad una sempre maggiore massa di visitatori, distinguendosi a livello internazionale per ciò che possiedono e ciò che hanno da offrire.
    parcheggi in arrivo a Catania
  • Tre nuovi parcheggi in arrivo a Catania

    Tre nuovi parcheggi in arrivo a Catania

    Nuovi parcheggi nelle principali città siciliane

    Grazie alle risorse contemplate dal recentissimo “Piano Parcheggi”, fra non molto a Catania si darà avvio ai cantieri per la creazione di nuovi parcheggi.
    Recentissimo è, infatti, il comunicato realizzato dal Presidente della Regione, Nello Musumeci, che, attraverso una conferenza stampa, ha dichiarato che, sia a Catania, sia a Palermo, città che hanno sempre sofferto di una carenza di posti auto, si avvieranno i lavori per la realizzazione di nuovi parcheggi e di nuove infrastrutture.
    I fondi destinati a questi progetti ci sono. La Regione Sicilia, infatti, dispone di oltre 70 milioni, da impiegare per:

    • La costruzione di nuovi parcheggi nel capoluogo, per i quali sono destinati 50 milioni;
    • Per lo stesso scopo sono destinati 23 milioni a Catania, che finirà per godere di quasi 1500 nuovi posti auto.

    Salvo Pogliese, primo cittadino di Catania, ha confermato che i nuovi parcheggi saranno tre e saranno realizzati grazie ai fondi previsti dall’assessorato alle infrastrutture della Regione. Questi parcheggi hanno già i nomi: “Sanzio”, “Narciso” e “Acicastello” a cui andrebbero rispettivamente, 8, 5 milioni e 10 milioni .
    Questi saranno realizzati nelle zone di Catania che, per la prossimità alle arterie più importanti e alle diverse stazioni, necessitano di posti auto.

    Parcheggi in arrivo a Catania: Città più vivibili con nuovi servizi

    A questo seguiranno anche miglioramenti nelle linee dei bus e nei servizi grazie ad accordi con Ferrovie, Fce (ferrovia circumetnea) e Amt (azienda metropolitana trasporti)
    In entrambe le città, i lavori per i nuovi parcheggi inizieranno nei primi mesi del 2020, per cui ai Comuni spetta di bandire quanto prima le gare d’appalto per l’avvio ai lavori.
     

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  • Chiesa di San Cristoforo alle Sciare a Catania 

    Chiesa di San Cristoforo alle Sciare a Catania 

    A Catania in via Plebiscito 353 si trova la chiesa di San Cristoforo alle Sciare. Una chiesa antica piena di storia e con un’architettura unica.
    Ovviamente stiamo parlando di una chiesa cattolica costruita più di 400 anni fa. È sopravvissuta al famoso terremoto del 1693 anche se all’epoca ha subito molti danni. Fu ricostruita molto più tardi nel 1834. Entrando nella sua storia e stato svelato che la chiesa apparteneva all’antica confraternita ‘’S.Cristoforo alla sciare’’ da quale anche l’attuale nome. In quel periodo veniva intitolata come la chiesa di San Rosalia.
    Circondato da condomini la chiesa offre un panorama molto suggestivo. Con la sua alta torre e un grande portone al di sopra del quale una sola finestra. Appena entrati si notta immediatamente il suo altare e sui lati dei muri, fori con statue di santi al loro interno. Un’attrazione per molti turisti che la visitano. Quindi se vi trovate a Catania per vacanze dovete assolutamente fare una tappa in più e andare a fare visita a questa meravigliosa chiesa, ancora meglio se vi trovate nei dintorni il giorno di San Cristoforo per partecipare alle sue funzioni.
    L’architettura della chiesa di San Cristoforo alle Sciare 
    Chiesa di San Cristoforo alle Sciare
    Per entrare in merito all’architettura della chiesa bisogna entrare anche in termini più formali per descrivere questa costruzione. Con una facciata piana simmetrica definita da paraste in pietra bianca e zoccolatura in pietra lavica si affaccia sulla via Plebiscito.
    Lungo l’asse di simmetria si susseguono in alzato modanata in calcare bianco che definiscono anche la sua facciata. Il portale d’ingresso si presenta architravato e sovrastato da un timpano ad omega.
    Si può vedere anche la superiore finestra e il frontone di coronamento. A destra della struttura si alza anche la torre del campanile. Questo spazio è stato costruito ad andamento longitudinale e la volumetria è a base rettangolare e prismatica.
    Pianta Schema planimetrico con una sola aula per le funzioni parrocchiali. Come abbiamo detto per le varie funzioni viene utilizzata l’unica aula che caratterizza questa chiesa. Con un pavimento di marmo grigio e le statue al suo interno dà la reale percezione religiosa e facilita la diffusione della parola del nostro signore. Una chiesa molto bella da vedere e visitare sia per la sua facciata esterna che per il suo meraviglioso interno.
    Un posto sacro che dovete assolutamente andare a visitare se vi trovaste a Catania. Molto amata dagli abitanti non solo della zona ma di tutta Catania e molto apprezzata dagli turisti che si fermano per visitarla.

    Chiesa di San Francesco Borgia a Catania