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  • Carciofi alla brace

    Carciofi alla brace

    L’afrodisiaco re degli ortaggi

    Il mito narra che Zeus si innamorò di una bellissima ninfa, dagli occhi verdi e viola, di nome Cynara. Tanto graziosa, quanto ribelle, Cynara non ne volle sapere di cedere alle lusinghe del re degli Dei: così egli, in preda alla rabbia ed alla frustrazione, la trasformò in uno spinoso ortaggio, il carciofo, appunto.
    Gli antichi greci e romani sostenevano avesse proprietà afrodisiache, da questo punto di vista, ancora oggi, il carciofo esercita il suo fascino. Il suo sapore è forte, inconfondibile: se cotto a puntino, tra i carboni ardenti, assume sfumature di gusto ancora più intense.
    Numerosi autori moderni hanno esaltato le affascinanti caratteristiche del carciofo. Il suo aspetto è austero, vigoroso: la bella corolla, composta da innumerevoli foglie aguzze, è sostenuta da un gambo dritto e poderoso.
    Isabel Allende, nella sua opera “Afrodita” ne esalta l’erotismo della forma e soprattutto della pratica della pulizia che si svolge denudandone il cuore una foglia alla volta.

    La brace: l’esaltazione del carciofo.

    carciofo alla brace

    Il sapore dei carciofi alla brace è inconfondibile. C’è chi ne distingue perfettamente le note di liquirizia, chi ne assapora con gran gusto le sfumature più aspre delle foglie esterne e chi quelle più dolci delle foglioline interne. I carciofi, privati delle foglie più dure esterne, immersi nei carboni roventi, debbono essere lasciati cuocere fino a quando la parte esterna non risulterà bruciacchiata e quella interna abbastanza colorita. I commensali, togliendo con le proprie mani le foglie esterne bruciacchiate, potranno iniziare a godere dei profumi inebrianti del carciofo alla brace, esaltati da questo tipo di cottura, per poi tuffarsi nell’inconfondibile gusto.
  • Le 5 ricette catanesi di Pasqua

    Le 5 ricette catanesi di Pasqua

    Con l’avvicinarsi delle festività pasquali in tutte le città si usa preparare alcuni piatti tipici del posto. Andiamo ad illustrare cosa preparano in occasione di questo periodo i catanesi.

    Ricette catanesi di Pasqua: Primo e secondo piatto tipico

    Carne a grassato con patate e piselli
    In tute le case dei catanesi quando si prepara il primo piatto pasquale non manca mai la pasta co sugu di l’Agneddu oppure la pasta co grassato di agneddu. Si tratta di due versioni differenti, la prima versione è un sugo di agnello mentre la seconda si tratta di un stufato di agnello. Ottimi entrambi, si differenziano a seconda del gusto di chi lo deve mangiare. I catanesi amano entrambe le ricette.
    Il secondo piatto è già preparato insieme al primo poiché i catanesi non rinunciano mai all’agnello sulla loro tavola nella versione al sugo oppure stufato. Entrambe le versioni sono accompagnate necessariamente da contorno che sono patate al forno e carciofini arrostiti.

    U’ pastieri ricetta catanese di Pasqua

    Un piatto forte e molto apprezzato dai catanesi è u’ pastieri. Si tratta di una focaccia spesso utilizzata anche come antipasto fatta con pasta di pane e strutto ripiena di un impasto fatto di interiori di agnello tritata, carne di agnello cruda tritata , caciocavallo grattugiato, pepe, sale, prezzemolo, brodo di interiore e uova.

    Ricetta catanese del dolce tipico di Pasqua

    A Catania una dei dolci tipici del periodo è senz’atro l’acceddu cu l’ovu che tradotto in italiano vuol dire uccello con le uova. Per i catanesi rappresenta il simbolo di Pasqua. Si tratta in particolare di un dolce fatto di un impasto intrecciato che prende la forma di un uccello con al centro uno o più uova sode. Infine vengono ricoperti di coloratissimi codette colorate che servono a dar un aspetto stupendo al piatto. Si tratta di un dolce che non manca mai sulla tavola dei catanesi nel periodo pasquale, un’antica ricetta che per chi non la prepara la trova tranquillamente in tutti i panifici o botteghe del centro della città.
    Ma oltre a questo dolce sicuramente tipico tra le 5 ricette che possiamo gustare dai catanesi nel periodo di Pasqua sono quelli che vengono chiamati biscotti quaresimali.
    biscotti quaresimali
    Si tratta di un dolce caratteristico del posto che viene preparato con ingredienti tipici siciliani come le mandorle ed i pistacchi. L’impasto da infornare si ottiene con mandorle tritate mescolate con frutta candita, zucchero, uova e farina. Una volta sfornati vengono poi ricoperti di gomma arabica e granella di pistacchio. Un sapore davvero fantastico da assaggiare ad ogni costo per chi si trova nella città siciliana nel periodo pasquale.
  • Torrone Bianco

    Torrone Bianco

    Il torrone bianco specialità siciliana

    Il torrone è un dolce tipicamente siciliano apprezzato da tutti, grandi e piccini, ed è tradizione prepararlo nel periodo natalizio, anche se in realtà si mangia tutto l’anno. Pensando alla ricchezza del territorio Siciliano in fatto di frutta secca non è difficile capire perché in Sicilia si produca un ottimo torrone, basti pensare ai pistacchi di Bronte famosi in tutto il mondo. Per prepararlo come la ricetta originale ci suggerisce dobbiamo procurarci gli ingredienti che sono facilmente reperibili. È un’ottima idea regalo o un dolce da servire a fine pasto o durante un tè con le amiche. Vediamo di seguito come prepararlo in casa. La ricetta che vi proponiamo vi consentirà di preparare circa 1 kg di prodotto.
    Ingredienti:
    – 700 g di miele millefiori
    – 800 g di zucchero semolato
    – 4 albumi d’uovo
    – 2 fogli d’ostia- 800 g di mix di mandorle, nocciole e pistacchi (tutti pelati)
    Procedimento
    Ricetta torrone bianco
    Mettere in forno a tostare la frutta secca (forno preriscaldato a 120°C)
    Mettere il miele in una pentola a scaldare fino a ebollizione, aggiungere poi gli albumi precedentemente montati a neve.
    Far sciogliere anche lo zucchero in un’altra pentola senza farlo caramellare. Unire a questo punto allo zucchero anche gli albumi e il miele.
    Aggiungere al composto ben amalgamato il mix di frutta secca. Versare il composto su un stampo foderato con le ostie e posizionarle un’altra sopra. Pressare fino ad ottenere uno spessore di circa 1,5/2 cm. Coprire con altri fogli di ostia e lasciare riposare una notte perché si indurisca e raggiunga la giusta consistenza.Per personalizzare la ricetta si possono aggiungere a piacere anche scorzette di agrumi candite.
  • Tra i boschi siciliani le Terme di Segesta

    Tra i boschi siciliani le Terme di Segesta

    Terme di Segesta: il luogo giusto per il relax che stai cercando

    Le bellezze della Sicilia non si fermano certo al buonissimo cibo, alla calorosa accoglienza e a città meravigliose da visitare; l’isola possiede infatti anche un vasto patrimonio naturalistico che vanta antichi boschi e favolosi impianti termali.
    Sei stressato dal lavoro? Hai bisogno di un po’ di relax dopo una settimana particolarmente intensa? Credi sia giunto il momento di farti un bel regalo?
    La risposta a tutte queste domande può essere molto semplice: un fine settimana alle terme.
    Le terme sono sempre perfette, sia per una rilassante gita in solitaria che per un weekend romantico di coppia.
    Se sei siciliano oppure sei nell’isola per lavoro, per svago o puramente a caso e ti trovi nei pressi di Trapani, non puoi fare a meno di fermarti all’impianto termale di Segesta, un centro benessere specializzato che saprà accoglierti e coccolarti nel miglior modo possibile.

    Cosa offrono le terme segestane

    Terme di Segesta

    Situate precisamente in Castellammare del golfo, le terme segestane mettono a disposizione dei loro clienti varie comodità, in modo tale da accontentare qualsiasi esigenza/richiesta.
    Potrai riposare il tuo corpo dentro alle tre piscine termali, aperte tutto l’anno tranne qualche pausa durante le festività, dove, grazie alla temperatura dell’acqua che si aggira intorno ai 37-39 C°, potrai recuperare tutte le energie fisiche e mentali. Inoltre, potrai godere di tutti gli idromassaggi rilassanti e delle favolose cascate.
    Se le piscine non ti bastassero, lo stabilimento mette a disposizione per te tre sorgenti di acque sulfuree, due interne (“Sorgente Nuova” e “Grotta Regina”) e una esterna (“Bagno delle femmine”), con la temperatura delle acque che si aggira intorno ai 44-46 C°.
    Inoltre, se soffri di qualche malattia dermatologica, reumatica o respiratoria, le terme segestane sono altamente consigliate grazie alla presenza dello zolfo, il quale ha proprietà anticatarrali, antinfiammatorie, antisettiche e antiflogistiche.
    Infine, l’impianto termale vuole proprio metterti a tuo agio con trattamenti terapeutici tramite fango, bagni ipertermali, stufe naturali sudatorie, massaggi e inalazioni.

    Orari e prezzi

    Cosa stai aspettando? Le terme segestane sono aperte tutti i giorni tranne il lunedì mattina e l’intera giornata del giovedì. Gli orari di apertura sono i seguenti:
    – la mattina dalle ore 10:00 alle ore 13:00;
    – il pomeriggio fino a tarda serata, dalle ore 16:30 fino alle ore 24:00, con ingresso consentito fino alle ore 21:00.
    Se non sei completamente sicuro, fatti convincere dai prezzi, tra i più bassi in assoluto.
    Un ingresso in piscina ti costerà soltanto 9 euro e non è tutto. Anche i prezzi dei trattamenti sono convenienti: per un massaggio di 40 minuti spenderai soltanto 35 euro.
    Vuoi avere maggiori informazioni oppure vedere qualche foto? Collegati al sito di www.termesegestane.com e troverai immagini delle terme, contatti telefonici, mail e tutte le indicazioni per raggiungere lo stabilimento.
  • Olive con la mollica

    Olive con la mollica

    Un piatto semplice e gustoso

    La tradizione sicula si contraddistingue da sempre per le sue ricette fatte di ingredienti semplici, ma allo stesso tempo incredibilmente gustose.
    Se desideri preparare un antipasto gustoso per gli ospiti ma allo stesso tempo economico e semplice, di certo le olive con la mollica sono la soluzione più adatta.

    Che si tratti di inverno o estate non importa: le olive con la mollica sono perfette per ogni stagione, e per anticipare qualunque pietanza.

    Ecco gli ingredienti necessari per 5 persone:
    • 400 gr. di olive verdi in salamoia;
    • 150 gr. di mollica di pane dei giorni precedenti;
    • uno spicchio di aglio tritato (alcuni preferiscono un sapore più deciso e ne aggiungono due, ma dipende dai gusti);
    • prezzemolo;
    • sale;
    • olio extravergine di oliva.Preparazione
    olive
    Preparare questa deliziosa pietanza è molto semplice. Innanzitutto, si consiglia di dissalare le olive, ponendole per un paio d’ore in abbondante acqua tiepida, cambiandola ogni 30/45 minuti circa: il calore favorirà lo scioglimento del sale, e il ricambio ne allontanerà sempre più.
    Nel frattempo, prendi l’aglio tritato e uniscilo alla mollica di pane e al prezzemolo, eseguendo una nuova triturazione. È importante che i singoli ingredienti abbiano una granulometria molto limitata e siano ben miscelati tra loro.
    A questo punto, aggiungi l’olio extravergine di oliva e mescola bene, fino a creare un composto denso e granuloso; alcuni siciliani gradiscono l’aggiunta di un goccio di aceto di vino bianco.
    In ultimo, non resta che denocciolare le olive e aggiungerle al composto preparato in precedenza. Ecco, quindi, che le olive con la mollica sono pronte.
  • Eventi a Catania: Programma dall’08 al 14 Aprile

    Eventi a Catania: Programma dall’08 al 14 Aprile

    Catania nella settimana prima di Pasqua offre una grande raccolta di iniziative che spaziano per ogni tema e fascia d’età. Eventi a Catania gratuiti e a pagamento con programmi molto interessanti.

    Eventi a Catania: Degustazioni e intrattenimento musicale a Catania

    Wine&Music – Venerdì 12 aprile si tiene SugheroNightLive un doppio appuntamento con degustazioni e musica BeatToBeat. Ci saranno i migliori vini di cantine del territorio e tanto intrattenimento. Per info e prenotazioni 3924097947 o sugheroenoteca@gmail.com.
    Gegè Telesforo&Urban Fabula Jazz in the Night – Presso il Teatro Stabile di Catania in via Giuseppe Fava 35 il 12 aprile alle 20.45 si tiene il concerto di Gegè accompagnat dalla band degli Urban Fabula con Seby Burgio, Alberto Fidone, Peppe Tringali. Un concerto Jazz raffinato e incantato che merita particolare attenzione.

    Gli imperdibili: gli appuntamenti migliori di Catania

    Trattamenti di bellezza da Bio Boutique – Il 10 aprile Bio Boutique organizza Coccole per il viso, un evento dedicato alla cura e al benessere. Nell’occasione la bio-beauty blogger Valentina de Il piccolo mondo di Valentina consiglierà ai clienti come effettuare la pulizia e i trattamenti quotidiani al viso e al corpo utilizzando solo prodotti biologici. Due turni disponibili tra le 16.30 e le 18.30 per partecipare all’evento ed essere truccate. In occasione dell’appuntamento saranno disponibili anche buoni sconto del valore del 10% su tutti i prodotti utilizzati. Per maggiori informazioni è possibile visitare le pagine Facebook e inviare messaggi per prenotare la propria seduta gratuita.
    Mostra di Veri Corpi Umani – Il Grand Hotel Villa Itria dal 12 al 14 aprile ospita in mostra dei corpi umani. Sarà possibile ammirare l’anatomia degli esseri umani, la mostra Bodies Exhibition ha una collezione di 250 pezzi, molto interessanti da un punto di vista didattico. Ci saranno anche tanti stand informativi per la donazione degli organi e per tematiche correlate. I bambini fino ai 4 anni non pagano, gli studenti e ragazzi pagano 15 euro e gli adulti 20 euro. Il biglietto può essere acquistato online o direttamente in loco.

    Eventi del territorio tra tradizione e innovazione

    Lungomare Fest – Una festa legata all’ambiente, alla solidarietà, allo sport, alla cultura
    Viale Artale Alagona centro del quartiere Ognina e affaccio sul mare
    organizzata dal comune ad ingresso libero. Il festival si tiene a partire dalle ore 10 su viale Artale Alagona. Ideale anche per i più piccoli con tante attività dedicate.
    Catania va online – Il giorno 12 aprile si tiene un evento in collaborazione con Google dalle ore 9 alle ore 19 presso la Galleria di Arte Moderna di Catania. Riuniti web designer dell’Accademia di Belle Arti pronti a realizzare un sito web professionale e gratuito. Saranno presenti anche i copywriter di SudPress che si occuperanno della stesura dei testi. Per aderire è possibile anche iscriversi al sito www.cataniavaonline.it.
    RoboDOC Social Robots per l’autismo e la didattica – Un appuntamento importante presso l’Auditorium Comunale Mascalucia di Corso San Michele il 14 aprile alle 17.00. L’associazione culturale Mascalucia DOC organizza, grazie al Comune di Catania, questa sezione ad ingresso libero per dibattere di tanti argomenti utili, soprattutto per i più giovani e la loro formazione. Stand, punti informazione e tanti ospiti per parlare e confrontarsi sull’argomento.
    Pasquettando a Palazzo Biscari– In via Museo Biscari 10 il 13 e 14 aprile dalle ore 10
    palazzo biscari
    sarà possibile accedere gratuitamente a Pasquettando 2019, la Mostra del regalo artigianale che giunge alla sua terza edizione. Un bell’appuntamento in occasione di Pasqua dove ci saranno artigiani siciliani con prodotti tipici, molto suggestivi. Diverse novità e iniziative rivolte alla sfera solidale, con associazioni occupate direttamente sul territorio.
  • Cannoli di tuma

    Cannoli di tuma

    Il cannolo di tuma rappresenta uno degli antipasti più sfiziosi della tradizione siciliana. Questa ricetta oltre ad essere famosa e anche amatissima dai suoi abitanti che sfornano i deliziosi cannelloni ripieni di carne anche come primo piatto.
    Ingredienti

    Per preparare i cannoli di tuma per 4 persone sono necessari i seguenti ingredienti:

    • 400 gr. di tuma fresca (un formaggio tipico)
    • 300 gr. di carne di vitello a tocco
    • Noce moscata
    • metà cipolla
    • 1 cucchiaino di salsa
    • 200 gr. di farina
    • 200 gr. di pangrattato
    • 2 uova
    • mezzo bicchiere di vino bianco
    • sale, pepe e olio
    PreparazionePer proporre ai tuoi ospiti i deliziosi cannoli di tuma si inizia con il prendere il vitello e metterlo a soffriggere con la cipolla e la salsina da preparare a seconda dei propri gusti. Mentre soffrigge aggiungere una spruzzata di pepe e qualche pizzico di sale per poi sfumare con il vino. Aggiungere un bicchiere di acqua per aumentare i tempi e lasciare a cuocere per circa 30 minuti, a fiamma bassa.
    Una volta cotta, puoi tagliare la carne a pezzi e ricoprirla con qualche cucchiaio di farina e con noce moscata già grattuggiata, all’occorrenza si può aggiungere del sugo per insaporire. Ora tagliare il formaggio a fette quadrate tentando di mantenere sempre lo stesso spessore e immergerle in acqua bollente nel tentativo di ammorbidirle per dare forma ai cannoli. A questo punto prendere la carne, riempite i cannoli e passateli sulla farina, le uova e infine nel pangrattato prima di mettere tutto a friggere in olio abbondante e soprattutto caldo.
  • L’Attore Catanese Angelo Musco

    L’Attore Catanese Angelo Musco

    Nato nel 1871, Angelo Musco è stato uno dei più grandi attori comici italiani. Le sue spiccate doti artistiche e la bravura nel conquistare il pubblico grazie all’ironia gli permise di affermarsi non soltanto nel panorama teatrale ma anche al cinema e di essere ricordato come uno dei pochi attori in grado di portare lo spettatore a una riflessione profonda sulle tematiche tipiche della vita reale affrontate nelle sue commedie. Capace di interpretare personaggi comici ma anche drammatici e spesso al limite del grottesco, durante la sua carriera Musco vantò una serie di collaborazioni di successo con attori del teatro siciliano come Giovanni Grasso, Nino Martoglio, Marinella Bragaglia, Turi Pandolfini e con personalità del calibro di Luigi Pirandello, che scrisse appositamente per lui alcune commedie.

    L’infanzia e gli esordi.

    Angelo Musco nacque nel quartiere Fortino di Catania da Sebastiano, bottegaio siciliano ma di origini maltesi, e Francesca Cosenza. Ultimo di quattordici figli, iniziò a lavorare sin da ragazzino svolgendo diversi mestieri: ciabattino, barbiere, muratore e suonatore di serenate. Da sempre appassionato di teatro, proprio nel suo quartiere avvenne il primo incontro con la tradizione dei Pupi Siciliani. Nel 1884 venne scritturato dalla compagnia di Michele Insanguine per poi passare, nel 1889, a quella dell’attore Giovanni Grasso.
    giovanni grasso
    Il successo non tardò ad arrivare e durante questo periodo Musco iniziò a diventare estremamente popolare nella sua città grazie alle commedie dialettali che lo videro protagonista nelle vesti di trasformista e macchiettista. I rapporti con Giovanni Grasso però si fecero via via sempre più tesi e il rapporto artistico tra i due attori si concluse dopo pochi anni.

    Dal successo teatrale a quello cinematografico.

    A partire dal 1902, Angelo Musco intraprese una collaborazione con Nino Martoglio, che per lui scrisse le commedie L’aria del continente e San Giovanni decollato. Dal sodalizio con l’attrice Marinella Bragaglia nacque invece nel 1912 la compagnia denominata Drammatica Compagnia Siciliana Marinella Bragaglia-Angelo Musco, mentre nel 1914 fondò la Comica Compagnia Siciliana del Cav. Angelo Musco, supportata da personalità come Luigi Pirandello e Renato Simoni. La compagnia di Musco ottenne un grande successo
    Lulù e Marinelli e Angelo Musco
    sia in Italia che all’estero e la bravura nel portare in scena personaggi tipici della tradizione siciliana a volte comici e bizzarri, altre volte drammatici, gli permise di ottenere successo anche a livello internazionale. Nel 1927 si esibì infatti sul palco del Manhattan Opera House di New York con una delle commedie scritte da Martoglio.
    A partire dal 1932 iniziò però una nuova fase nella carriera artistica dell’attore: quella cinematografica. Fino al 1937 si susseguirono le sue interpretazioni negli adattamenti per il grande schermo di diverse commedie teatrali scritte, tra gli altri, anche da Pirandello e Martoglio.
    Angelo Musco morì a Milano nel 1937 e venne seppellito nel cimitero monumentale di Catania.
  • Frittelle di asparagi selvatici

    Frittelle di asparagi selvatici

    Ricetta siciliana molto semplice e veloce per un antipasto o contorno, ideale per grandi e piccoli.

    Le frittelle di asparagi selvatici sono un piatto genuino, molto buono grazie ai tanti asparagi selvatici che possono essere raccolti nei boschi.

    Gli ingredienti principali per la preparazione delle frittelle di asparagi selvatici sono i seguenti:

    – 150 grammi di asparagi selvatici
    – farina 00
    – un aglio
    – sale e pepe
    – 1 uovo
    – olio di arachidi, quanto basta
    – prezzemolo
    – parmigiano grattugiato
    Preparazione:
    Pulire accuratamente gli asparagi selvatici, iniziando dalle punte, eliminare la parte più dura non molto buona da mangiare. Poi sbollentare per circa 10 minuti gli asparagi, aggiungendo nella pentola, del sale e uno spicchio di aglio. Dopo la cottura, lasciare raffreddare. Una volta freddi prendere gli asparagi e posizionarli in un piatto, tenendo con le dita la parte più dura del gambo, con l’aiuto di una forchetta prendere la parte più morbida e tenera dell’asparago. Si otterrà cosi un composto morbido, senza filamenti e parti dure.
    In una ciotola sbattere l’uovo, aggiungere un pizzico di sale e pepe, del prezzemolo tritato e del parmigiano grattugiato. In seguito unire la farina e il composto di asparagi creato in precedenza, il tutto deve essere fatto delicatamente. In una padella scaldare l’olio ad una temperatura di circa 160°C, con un cucchiaio formare delle piccole porzioni di frittelle e immergerle nell’olio caldo. Rigirare più volte le frittelle per ottenere una giusta cottura dorata. Una volta pronte, aggiungere del sale e servirle calde oppure fredde come antipasto.

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  • La storia di Piazza Mazzini di Catania

    La storia di Piazza Mazzini di Catania

    Piazza Mazzini, anticamente conosciuta come Piano di San Filippo, è una delle più antiche piazze monumentali del centro storico di Catania.
    Forse apparentemente meno vistosa rispetto ad altri luoghi della città, ha un in realtà un fascino tutto particolare: oggi è artisticamente considerata come il simbolo della rinascita della città, a causa delle travagliata vicende storiche che l’hanno vista protagonista.

    CENNI STORICI DELLA PIAZZA MAZZINI

    Correva l’anno 1693, nel Mezzogiorno era pressante il dominio spagnolo.
    Il 9 gennaio una tremenda scossa di terremoto fece tremare l’isola, l’Etna eruttò scatenando un fortissimo maremoto: una sorta di scena apocalittica perdurò per due interminabili giorni, provocando ben 12.000 vittime.
    Gran parte della città venne distrutta, di Piano San Filippo non rimase quasi nulla.
    Ma non è un caso se la fenice è uno dei simboli della città, perché nella distruzione, dalle ceneri, Catania rinacque.
    Il compito di ‘riportarla in vita’ fu affidato al duca di Camastra, ed è grazie a lui che l’attuale Piazza Mazzini prese la fisionomia che si può ammirare oggi.

    L’ARCHITETTURA DELLA NUOVA PIAZZA MAZZINI

    Sorgendo all’incrocio tra due strade, via Garibaldi e via della Lettera, Piazza Mazzini assunse la forma odierna a croce greca.
    L’intera area risulta perfettamente simmetrica, poiché tutti gli edifici costruiti ai quattro angoli hanno la stessa altezza e sono sorretti ciascuno da otto colonne che formano gradevoli portici, oggi luogo di passeggio o di sosta in uno dei numerosi bar.
    Una curiosità per gli amanti dell’arte: le colonne utilizzate, un tempo sorreggevano l’antico teatro romano di Catania.
    Con il suo nuovo e artistico aspetto, Piazza Mazzini divenne ben presto area adibita ad ospitare il mercato cittadino, vivace, colorato e sempre più affollato, al punto da dover essere trasferito altrove poco dopo.
    Da allora la piazza fu chiamata ad assolvere una nuova funzione : ospitare il mercatino dei giocattoli, ogni 2 novembre, in occasione della ricorrenza dei defunti. Oggi anche questa tradizione ha una nuova ubicazione, tuttavia molti anziani chiamano ancora Piazza Mazzini
    ‘ ‘a chiazza ‘e morti’.
  • Anelli di calamari fritti

    Anelli di calamari fritti

    Una delle ricette siciliane più buone e veloci da preparare sono gli anelli di calamari fritti.

    Preparata tutto l’anno, questa gustosa ricetta è molto apprezzata per la qualità del pesce che viene pescato in Sicilia.

    Gli ingredienti per la preparazione degli anelli di calamari fritti sono i seguenti:

    – 500 grammi di calamari freschi
    – circa 2 litri di olio di arachidi o semi di oliva
    – farina 00, quanto basta
    – sale, quanto basta
    – limone, se piacePreparazione:
    Anelli di calamari fritti
    Iniziare a pulire i calamari, tagliando la testa e svuotarli dell’interno, staccare anche la pelle esterna. Fatto questo sciacquare accuratamente sotto l’acqua corrente, dopo asciugare bene e tagliarli a rondelle. Importante asciugarli bene, per evitare che durante la cottura inizino a produrre schizzi.
    Prendere una grande ciotola e versare la farina, poi iniziare a impanare più volte tutti gli anelli di calamari. Dopo aver fatto questo più volte, in modo da avere un’impanatura omogenea, eliminare la farina in eccesso tramite uno scolapasta. In una grande padella versare abbondante olio, circa 2 cm. Immergere i calamari nella padella uno alla volta, rigirarli più volte in modo da ottenere una giusta cottura dorata. Dopo che tutti gli anelli di calamari sono ben cotti, metterli su di una carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. La cottura degli anelli di calamari può essere fatta anche in caso si possieda una friggitrice. Una volta impiattato gli anelli di calamari, aggiungere un pizzico di sale e per chi preferisce, si può aggiungere anche delle gocce di limone fresco.
  • Orata all’acqua di mare

    Orata all’acqua di mare

    Orata all’acqua di mare

    L’orata all’acqua di mare è un piatto tipico della cucina siciliana che più viene consumato.

    Ottimo e veloce da preparare, questa ricetta viene servita in tutti i tipici ristoranti della regione, proprio per la freschezza e la qualità del pesce.

    Gli ingredienti per la preparazione dell’orata all’acqua di mare sono i seguenti:

    – un’orata di circa 1 kg
    – diversi spicchi di aglio
    – una cipolla
    – prezzemolo
    – diversi pomodorini freschi
    – una foglia di alloro
    – un bicchiere di vino bianco
    – olio extravergine di oliva
    – sale e pepe
    – alcuni spicchi di limonePreparazione:
    orata
    Prendere l’orata e iniziare a pulirla bene all’interno, eliminando tutte le parti non buone da mangiare. Per avere un’orata più gustosa, inserire nella parte addominale del pesce,
    il prezzemolo tritato in precedenza, alcuni spicchi di aglio tagliati a metà, diverse fette di cipolla e infine un pizzico di sale, pepe e alloro. Prendere l’orata e adagiarla in una grande casseruola, ricoprire con alcuni pomodorini tagliati a metà, del prezzemolo, della cipolla e dell’aglio, poi aggiungere il bicchiere di vino bianco, del sale, del pepe e un pò di olio d’oliva. Coprire il tutto con un coperchio e far cuocere per circa 15 minuti, a fiamma moderata. In caso l’orata si asciughi troppo, si può aggiungere un pò d’acqua.
    Una volta cotta, l’orata viene servita con l’aggiunta di un filo d’olio e se piace anche alcuni spicchi di limone. Molto consigliato è l’abbinamento con un buon vino bianco, tipicamente siciliano.
  • Neonato Cunzato

    Neonato Cunzato

    Il Neonato Cunzato è un tipico piatto siciliano da utilizzarsi come antipasto.

    COS’E’ IL NEONATO?

    Conosciuto in altre regioni d’Italia come Bianchetto, il Neonato è praticamente il piccolino di casa delle acciughe e delle sardine; Cunzato, in siciliano, significa Condito.

    COME SI RICONOSCE IL NEONATO?

    Per riconoscere se i Neonati sono di acciughe o di sarde, considerando che non sono facilmente identificabili data la loro dimensione, si deve fare riferimento al periodo della pesca.
    Le sardine depongono le uova nei mesi invernali, quindi si possono pescare a partire da gennaio.
    Le acciughe invece depongono le uova da maggio a settembre ed i loro Neonati si possono gustare nei mesi estivi.Vuoi preparare questo piatto sfizioso per stupire i tuoi ospiti?
    Eccoti la ricetta!

    RICETTA DEL NEONATO CUNZATO

    Ingredienti per 6 persone:
    – 500 gr. di pesce neonato o bianchetto
    – il succo di 4 limoni
    – qualche ciuffetto di prezzemolo
    – sale q.b.
    – 2 spicchi di aglio
    – peperoncino
    – olio extravergine di olivaPREPARAZIONE
    La preparazione richiede circa una ventina di minuti.
    Devi innanzi tutto sciacquare i Neonati e posizionarli in uno scolapasta di metallo con fori piccoli. Questo scolapasta va poi messo a bagnomaria per un paio di minuti in acqua bollente e salata.
    Togli dall’acqua e condisci i Neonati con il succo dei limoni, gli spicchi d’aglio schiacciati, un filo di olio Evo, il prezzemolo tritato ed un pizzico di sale.
    Puoi mangiarli così, oppure utilizzarli come condimento per gli spaghetti.
    Puoi accompagnare questo ottimo antipasto con del vino bianco secco come per esempio l’Etna Bianco.
    Buon appetito!
  • La storia del Palazzo Asmundo di Gisira

    La storia del Palazzo Asmundo di Gisira

    Catania è sicuramente una delle città più affascinanti della Sicilia ed offre diverse attrazioni di interesse artistico ed architettonico. Tra queste merita sicuramente una menzione speciale il Palazzo Asmundo di Gisira, una vera e propria perla che si trova nell’attuale piazza Mazzini. Scopriamo insieme la storia di questo meraviglioso edificio.

    Come è stato edificato Palazzo Asmundo

    La storia di questo prestigioso edificio è diretta conseguenza dell’eruzione dell’Etna che colpì la città di Catania nel 1693, evento naturale che comportò la distrazione totale di tutto il paese e delle sue costruzioni. Il processo di ricostruzione della città fu avviato con molta lentezza e in molti casi fu necessario l’intervento della chiesa e di alcuni investitori privati per renderlo più veloce; gli anni successivi a questo terremoto diedero avvio a quella fase che fu definita del barocco nero. Con questo termine si identificò il processo di ricostruzione basato sull’utilizzo di blocchi estratti dalla lava che aveva distrutto la città e che avrebbe comportato un ricordo perenne dell’evento distruttrice.
    Palazzo Asmundo rappresentò uno dei primi edifici ad essere costruito con questo materiale in quella che all’epoca si chiamava piazza San Filippo, oggi piazza Mazzini e che è dalla maggior parte dei turisti considerata come la piazza più bella della città etnea.
    Palazzo Asmundo fu edificato su progetto dell’architetto Giuseppe Palozzotto e grazie al prezioso contributo di Adamo Asmundo e doveva rappresentare il simbolo della rinascita di Catania.
    Decisamente particolare è la piazza che nasce come interruzione di via Garibaldi e rappresenta l’unico esempio cittadino di piazza con porticati. Questa è racchiusa in 4 corpi angolari con un peristilio di 32 colonne di tipica struttura romana; sui due lati si trovano da un lato il Duomo e dall’altro la porta Ferdinandea. Il palazzo è stato edificato sul lato sud orientale della piazza e si caratterizza per un enorme portone al di sopra del quale è facilmente visibile lo stemma del casato Asmundo di Gisira.
    Rinvenendo alcune notizie dalla documentazione dell’epoca, è presumibile che i lavori di edificazione siano iniziati nel 1704 sul progetto del menzionato architetto e furono portati a termine nel giro di pochi anni. Gli interni di questo palazzo sono stati decorati con affreschi di enorme pregio che lo rendono interessante non solo dal punto di vista storico ma anche da quello artistico. Nel corso degli anni ha conosciuto alterne fortune fino ad ospitare ai giorni nostri un albergo di particolare interesse per i visitatori poiché permette di vivere un pezzo di storia della meravigliosa e inimitabile città siciliana.

  • I 5 migliori scherzi per giorno 1 del Pesce di Aprile

    I 5 migliori scherzi per giorno 1 del Pesce di Aprile

    Il giusto spirito per il primo Aprile

    Che la tradizione del primo giorno d’aprile nasce a livello storico per sottolineare l’inutilità di quel giorno, ormai non più festeggiato come primo dell’anno, come è stato in un altra epoca, o che nasca come presa in giro dei pescatori che in questo periodo dell’anno tornavano a mani vuote dalle loro uscite, poco importa adesso;L’unica cosa importante che hai bisogno di sapere è che non devi farti scappare l’occasione di passare una giornata all’insegna del divertimento e delle risate, in compagnia dei tuoi amici e degli scherzi che spero riusciremo a suggerirti.
    Una buona risata non ha mai fatto male a nessuno. Un altra raccomandazione…Guardati le spalle!

    Top 5 dei migliori pesci d’Aprile

    Il must di tutti gli scherzi legati alla tradizione del primo aprile è certamente quello della sagoma di un pesce ritagliata da un foglio di carta o cartoncino, spesso con l’aggiunta di frasi di presa in giro, e appiccicata sulla schiena del malcapitato.
    Ma se vuoi restare al passo con i tempi, non sono pochi gli scherzi da poter fare nel campo della tecnologia. Con un pò di pratica ad esempio puoi capovolgere il desktop del PC di un tuo collega che non è molto pratico; basta cliccare sul tasto “Alt Gr” sulla tastiera e digitare la sequenza numerica “0200” per capovolgere il desktop.
    scherzo del computer
    Per farlo ritornare al punto di partenza basta semplicemente cliccare insieme “Ctrl+alt” e il tasto direzionale “Su”.
    Mentre nel campo della telefonia sono abbondanti le App che hanno al loro interno delle finte conversazioni a dir poco assurde che partono appena si effettua una chiamata alla “vittima” dello scherzo. Un pò come le vecchie chiamate anonime in cui ci si fingeva qualcun’altro al telefono.
    Altri classici intramontabili, sono gli scherzi nell’ambito “culinario”; alcuni esempi sono quello della sostituzione del sale con lo zucchero in una pietanza oppure la maionese sostituita dal dentifricio o infine mettere nei bicchieri della coca-cola al posto del vino.
    Questi “scambi” possono essere molto spassosi se quel giorno avete degli invitati in casa. In caso di una buona riuscita, avrete burlato più persone contemporaneamente.
    Se vuoi giocare duro, il prossimo scherzo è quello che fa per te. Se hai un amico che possiede un negozio o una qualche attività, puoi fingere che il suo locale sia sotto-sequestro, basterà mettere del nastro bianco e rosso all’entrata insieme a qualche transenna e un falso avviso giudiziario sulla porta. Oppure fingere che la sua attività sia stata messa all’asta; ma mi raccomando, rimani nei paraggi nel caso venisse un mancamento al malcapitato.
    Sempre in quest’ambito, un altra idea potrebbe essere quella di riempire a qualcuno la macchina di post-it, sarà un lavoro faticoso ma il risultato è dei più soddisfacenti.

    Uno scherzo di Pesce di Aprile da annali

    Che tu voglia fare qualcosa di classico o di moderno, qui potrai trovare tutto quello di cui hai bisogno, in modo che i tuoi pesci d’aprile quest’anno restino impressi nella memoria di tutti i tuoi amici, parenti e conoscenti e che vi divertirete a parlarne almeno fino al prossimo primo di aprile.
    Speriamo che ti siamo stati d’aiuto e ti auguriamo buon divertimento e tante risate!
  • Ricetta Granita di pistacchio di Bronte

    Ricetta Granita di pistacchio di Bronte

    Il sole della Sicilia, con una vista sullo splendido mare delle tante località marittime e una deliziosa granita di pistacchio di Bronte, è tutto quelli che ti serve per fare una meravigliosa vacanza in Sicilia. Ma quando non possiamo fare un viaggio, perché non preparare questo fresco piatto tipico a casa?
    La granita siciliana si può mangiare in numerosi gusti: dai gelsi, alla mandorla, dal classico limone, alla fragola, al cioccolato o per l’appunto al gusto del tipico pistacchio di Bronte DOP. La granita ha una consistenza morbida e cremosa, un sapore intenso e una freschezza che nelle calde giornate estive vi farà molto comodo.
    Potete prenderne un bicchiere in un qualsiasi momento della giornata, anche se in Sicilia gli abitanti e i turisti la mangiano il mattino, dopo i pasti o anche a sera inoltrata, accompagnata da una fragrante e soffice brioche col “tuppo”.Hai voglia anche tu di provare la granita originale al pistacchio di Bronte ma non ti trovi in Sicilia? Non ti preoccupare, ho la ricetta giusta che ho scritto proprio per te.
    Cominciamo!
    Ingredienti per 4 persone (Granita al Pistacchio di Bronte)
    – 200gr di pistacchi pelati di Bronte
    – 800ml di acqua
    – 200gr di zucchero
    Hai preso tutto? Passiamo avanti!

    Preparazione della Granita di pistacchio di Bronte

    granita al pistacchio
    Usa il mixer per tritare finemente i pistacchi, dopo scalda in un pentolino l’acqua e aggiungi man mano lo zucchero per creare uno sciroppo. Mescola e fai scaldare il composto fino a raggiungere quasi il bollore. Adesso puoi incorporare lo sciroppo con i pistacchi tritati e amalgama ben bene.
    Manca poco, perché non ti resta che far raffreddare il tutto a temperatura ambiente e successivamente metterlo in freezer per circa mezz’ora, ricordandoti di mescolare di tanto in tanto. Altrimenti, se siete muniti di un gelatiera, potete riporre lì composto e seguire le istruzioni indicate.

    Conclusione della Granita di pistacchio di Bronte

    Adesso ti basta mettere la granita in dei bei bicchieri e se vuoi, mettere in superficie della granella di pistacchio, gli ospiti apprezzeranno.
    Il gusto non manca, la freschezza c’è e la soddisfazione di aver preparato un piatto tipico di un altro paese è presente.Vi saluto, a presto!
  • Eventi a Catania: Programma dal 01 al 07 Aprile

    Eventi a Catania: Programma dal 01 al 07 Aprile

    Molti gli appuntamenti calendarizzati a Catania per la settimana che va dal 1° aprile fino al 7.

    Vediamo, brevemente quali sono i più interessanti.

    Eventi a Catania 1° aprile
    Unicavuci, Corpo Popolare Siciliano diretto da Matilde Politi
    ti aspetta a Midulla Centro Polifunzionale in via Zuccarelli, a partire dalle ore 18È ancora in corso (fino al giorno 6 aprile) l’esposizione
    Dentro e Attraverso
    per gli appassionati l’appuntamento è presso il 2lab Gallery in piazza Duca di Genova 10Fino al 7 aprile, al Chiostro di Palazzo Minoriti di via Etnea, è ancora visibile (a partire dalle ore 11) la mostra artistica Dimensioni, giunta alla sua quarta edizione. A cura dell’Associazione Delfare, la mostra è incentrata su opere di famosi artisti ed esperti artigiani.Sempre fino a 7 aprile presso il 3 Store di Porte di Catania, continua l’evento La Marina in mostra al Centro Sicilia. Una imperdibile occasione per tutti gli appassionati di mare e di marineria.
    A Borghetto Europa allo Stark’s Cafè, si terrà il concerto live Otto8max, un tributo a Max Pezzali e agli 883.
    Eventi a Catania 2 aprile
    Cooking Fest
    Fino al 2 aprile continua il Cooking Fest al Salone dell’Enogastronomia e delle Tecnologie per la Cucina e, al suo interno l’evento Catania Wine Fest con la partecipazione di oltre una cinquantina di cantine che presenteranno un migliaio di etichette selezionate dagli esperti sommelier AIS Sicilia Sommelier.
    Al Teatro Massimo Bellini, l’associazione delle guide turistiche propone lo spettacolo Fiabe in punta di piedi, con il Bellini Ballet coreografato da Giusy Vittorini al quale seguirà la visita guidata del Teatro.
    Eventi a Catania 4 aprile
    Al SAL, Spazio Avanzamento Lavori, in via Indaco 4 a partire dalle ore 15 si terrà l’evento Coast to Coast.
    Fino al 6 aprile, presso il KōArt – Unconventional Place, in via S. Michele 28, si terrà l’esposizione Futura: una personale dell’artista fiorentino Lorenzo Pacino.
    Palazzo della Cultura
    Fino al 21 aprile, presso il Palazzo della Cultura, in via Vittorio Emanuele II, 121, non si può mancare di visitare l’evento Gli impressionisti a Catania. Sono raccolte opere pittoriche in olio e in acquarello, opere grafiche, sculture e foto che riconducono all’impressionismo con esposizione di dipinti di Degas, Cezannè, Van Gogh, Manet, Gauguin, Renoir, Signac e altri.
    Eventi a Catania 6 aprile
    Dal 6 fino al giorno 8 aprile al Teatro Impulso, in via Giovanni Gentile 29, alle ore 20 spettacolo di improvvisazione teatrale Real Time Improv.
    Il giorno 6 aprile al Lettera82 Pub, in piazza dell’Indirizzo 11/14 alle ore 21,30 andrà in scena lo spettacolo Quelli che.
    6 aprile Concerto di Nesli alle ore 22 presso LAND, la Nuova Dogana, in via Dusmet.
    Eventi a Catania 7 aprile
    Teatro Sangiorgi
    Al Teatro Sangiorgi, via Antonino da Sangiuliano 233 alle ore 19,30 andrà in scena il famoso musical West Side Story.
    Allo Zo Centro Culture Contemporanee, in piazzale Rocco Chinnici 6 alle ore 21 Pitecus di Rezza & Mastrella.
    Il 7 e 8 aprile in piazza Sciuti si terrà il Pop Up Mix Market.
    Il 7 aprile alle ore 16, a Villa Bellini in via Etnea 292, appuntamento per una passeggiata tra passato e presente.
    Il 7 aprile al MA di Catania, concerto Matrioska feat Ghemon.

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  • Ricetta Peperonata con alici

    Ricetta Peperonata con alici

    Peperonata con alici: Meglio i peperoni spellati oppure a listarelle?

    Per la preparazione di questo piatto molto saporito il primo dubbio riguarda proprio i peperoni. Alcune persone preferiscono eliminare la pelle mettendo le verdure sul fuoco vivo e procedendo alla rimozione. Per questa ricetta invece sarebbe opportuno solo lavare e tagliare a listarelle i peperoni. Dovresti utilizzare i peperoni misti per dare un tono di vivacità all’estetica del piatto ma se preferisci puoi decidere di acquistare solo i peperoni del colore che preferisci.

    Gli ingredienti della Peperonata con alici

    alici per la peperonata

    Per 4 persone ti serve:
    una cipolla,
    un po’ di olio extra vergine,
    sale e pepe.
    Poi occorre il basilico in foglie,
    un po’ di capperi,
    un cucchiaio di concentrato di pomodoro,
    i filetti di alici e ovviamente i peperoni, indicativamente 800 g ma puoi anche arrivare ad 1 kg per saziare meglio i tuoi ospiti.

    Come preparare la Peperonata con alici

    Devi tritare finemente la cipolla soffriggendola in una casseruola insieme ad un giro abbondante di olio extra vergine. Quindi inserisci i peperoni già tagliati a listarelle e procedi facendo insaporire il tutto per alcuni minuti. Dopodiché aggiungi il concentrato di pomodoro oltre ad un bicchiere d’acqua. Prendi un coperchio e copri la casseruola prolungando la cottura per una quarantina di minuti. Trascorso questo tempo metti dentro le alici e un cucchiaio di capperi. Lasciando il coperchio cuoci ancora per 5 minuti. A questo punto devi insaporire il piatto con le spezie e il basilico fresco, assaggiando ed eventualmente aggiustando di sale.
  • Il bellissimo Teatro Must Musco

    Il bellissimo Teatro Must Musco

    Il teatro must musco presente a Catania, offre ogni anno, degli spettacoli di rilievo, in grado di attirare l’attenzione di persone di tutte le età, giovani e meno giovani, e di qualunque sesso, sia uomini che donne.
    Difatti questo propone, diverse rappresentazioni teatrali, che si concentrano su opere particolarmente famose, in un linguaggio più moderno, dei nostri tempi, adattandole al sistema di vita attuale.

    Le iniziative del Teatro Must Musco

    Il teatro offre notevoli possibilità di crescita per le persone, che fino all’età di ventotto anni, vogliono esprimere la propria voglia di cimentarsi nel mondo del teatro. Questo infatti possiede la propria accademia, dove chi è interessato, potrà fruire di un percorso, che porterà all’acquisizione di conoscenze e applicazioni teatrali di livello professionale, formando dunque le persone per il teatro di domani. Questo permette di trovare dei nuovi talenti, in questo ramo in continua espansione ed evoluzione, che permette la migliore esperienza in assoluto, visto l’enorme impatto che le rappresentazioni dal vivo riescono a fornire alle persone che vi assistono. Aspetto che qualunque televisore non riesce a fornire.
    Il design particolarmente moderno ed elegante, lo rende anche uno dei migliori di tutto il
    Teatro Must Musco di catania
    compartimento siciliano, e questo gli dà un notevole valore.
    È possibile accedere alle rappresentazioni, attraverso singolo evento. Per gli appassionati invece, mette poi anche a disposizione un pratico abbonamento, anche annuale, che permette di accedere ad un qualsiasi evento, in qualsiasi momento, dando notevoli vantaggi al cliente, su quello che è il prezzo del singolo biglietto.
    Se si ama il teatro e si vive nella zona, in esso si potrà decisamente trovare la miglior esperienza presente, in questo speciale panorama di rappresentazione.
  • Ricetta Baccalà fritto

    Ricetta Baccalà fritto

    Dissalare il baccalà

    Il pesce che devi utilizzare per cucinare il Baccalà fritto è il merluzzo. Lo stesso prodotto viene usato anche per preparare lo stoccafisso, che però differisce per il metodo di conservazione. Lo stoccafisso infatti viene essiccato mentre il baccalà è sotto sale. Prima di passare alla fase di preparazione del piatto occorre quindi dissalare il baccalà lasciandolo in ammollo per almeno un giorno. Saranno necessari anche 2-3 giorni nel caso in cui il pezzo di pesce sia di grandi dimensioni.

    La preparazione del pesce

    Per pulire il baccalà dopo averlo dissalato devi levare completamente la pelle. Partendo dalla parte retrostante del pesce dove si trova la coda non devi far altro che sollevarla con cura e toglierla delicatamente. Accarezzando ciò che resta del filetto ti accorgerai che sono
    baccalà
    presenti le lische che ovviamente devono essere rimosse. Per questa azione puoi decidere di utilizzare una pinzetta, ricordandoti di controllare una seconda volta massaggiando di nuovo il filetto.

    Il baccalà fritto

    Per preparare un gustosissimo baccalà fritto per 4 persone ti serviranno:
    600g di baccalà,
    un po’ di farina e mezzo litro di olio di semi.
    Con un coltello devi tagliare a fettine di almeno 4 cm il baccalà.
    Dopodiché passi da entrambi i lati i pezzetti di pesce nella farina, scuotendoli poi per togliere la farina in eccesso. Infine tuffi un pezzo alla volta il baccalà infarinato nell’olio caldo a una temperatura che si aggira intorno a 180 gradi per 4 minuti circa asciugandolo poi su carta da cucina.
  • Collegio Universitario d’Aragona

    Collegio Universitario d’Aragona

    Dove si trova il Collegio Universitario d’Aragona

    La posizione di questo stabile enorme è tra le migliori, a pochi passi dal mare e praticamente immersa nel centro. Per la precisione è sita nella via centrale Monsignor Ventimiglia, uno stabile completamente ristrutturato e di gran pregio. Per gli abitanti della cittadina è un vero e proprio vanto perché é stato studiato per essere come i campus universitari americani, dove al loro interno si sviluppa una vera e propria città universitaria che comprende anche attività socio ricreative.

    Cosa si può vedere nel Collegio Universitario d’Aragona

    campus daragona
    Oltre le mille bellezze di Catania, al suo splendido mare e alla maestosità delle opere d’arte, al centro città é possibile trovare questo enorme e colorato palazzo. Al suo interno, ovvero nella corte, si trovano dei giardini che sono creati al fine di promuovere la socializzazione ed i rapporti con la natura di tutte le persone che frequentano questi luoghi. Nel collegio è possibile trovare delle zone studio attrezzate per il supporto alla concentrazione e una sala per il teatro.

    Come accedere al Collegio Universitario d’Aragona

    Se vuoi andare a visitare questo collegio universitario puoi farlo in due metodi differenti. Senza visita guidata è difficile poter avere accesso a tutte le aree che definiscono di uso comune. Ci sono delle camere dedicate a scambi culturali, ci sono stanze per i giovani turisti che vogliono vivere questo collegio old style. Un luogo che ogni turista che si trova a Catania dovrebbe andare a visitare.
    Info:
    095 746 0311
  • Ricetta Pasta co’ finocchiu rizzu

    Ricetta Pasta co’ finocchiu rizzu

    La pasta co’ finocchiu rizzu è una pietanza sicula.

    Nonostante di provincia in provincia la ricetta cambi un po’, l’elemento che domina nel piatto è senza ombra di dubbio il finocchietto selvatico, facile da raccogliere e spiccatamente aromatico. Ecco, quindi, la ricetta perfetta per la pasta co’ finocchiu rizzu.
    Ingredienti per 4 persone:
    – 320 grammi di pasta corta (le pennette rigate vanno benissimo);
    – 350 grammi di acciughe;
    – 100 grammi di finocchietto selvatico;
    – un cucchiaio di concentrato di pomodoro;
    – uno spicchio d’aglio;
    – sale, pepe e olio extravergine q. b.
    – pan grattato (per la mollica).
    Procedimento
    Innanzitutto pulire i finocchietti e portarli a ebollizione per 10 minuti circa. Scolare (conservando un po’ d’acqua, che potrà essere usata tutta o in parte per cuocere la pasta) e mettere da parte.
    In una padella antiaderente, soffriggi l’aglio con un po’ d’olio e, quando questo diventa scuro, rimuovilo delicatamente; aggiungi all’olio ancora caldo – a fuoco basso – le acciughe (lasciandone però una da parte). Quando le acciughe si sono sgretolate, asciuga bene il finocchietto e aggiungilo in padella.
    Mentre le acciughe si sciolgono nella padella più grande, riscalda dell’olio in una padellina più piccola e, quando questo è caldo, adagia la restante acciuga. Una volta che anche questa si è sciolta, aggiungi il pan grattato, sale e pepe e, con un cucchiaio di legno, mescola finché non si formano grumi di colore bruno (attenzione, però, a non farlo bruciare).
    In una casseruola, infine, portare l’acqua salata a ebollizione e cuocerla; quando la pasta è cotta, scola e versa nella padella più grande, aggiungendo solo in secondo momento la mollica. Fai saltare per qualche istante a fiamma vivace e servi il piatto.
    Delle varianti prevedono anche l’aggiunta di pomodori secchi e pinoli, a proprio piacimento.

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  • Cenni storici della Cappella Bonajuto Catania

    Cenni storici della Cappella Bonajuto Catania

    La Cappella Bonajuto è senz’altro uno dei fulcri architettonici della città di Catania e dell’intera regione della Sicilia. Nota anche con il nome alternativo di Cappella del Salvaterello, si trova in via Bonajuto 11, nell’omonimo palazzo di matrice storica. Scopri insieme a noi alcuni dei momenti principali di un edificio dalla storia che può essere considerata davvero ultra millenaria.

    Le origini della Cappella Bonajuto a Catania


    Secondo la maggior parte degli storici, la Cappella Bonajuto trae origine da molto lontano. Si tratta di una struttura a carattere religioso, a detta di molti esperti risalente all’età dei Bizantini, intorno al VI secolo d.C.. È situata in una posizione interrata di circa 2 metri rispetto al livello della strada ed è stata concepita a forma di croce greca, con una cupola e una sequenza formata da tre absidi. La cappella è riuscita a resistere al temibile sisma della Val di Noto, risalente al lontano 1693. Durante le origini, il polo religioso era intitolato al Santissimo Salvatore. Tale situazione è cambiata a partire dal XV secolo, quando la ricca famiglia Bonajuto iniziò ad occuparsi del posto su ordine del re Martino. Prima fu considerata come la piccola cappella del loro nucleo familiare, poi gli stessi Bonajuto decisero di fissarvi la loro dimora fissa.

    Dal restauro ai giorni nostri

    cappella bonajuto catania
    Il XVIII secolo fu molto importante per la Cappella Bonajuto di Catania, con una serie di restauri che ne consentirono la conservazione fino ai tempi recenti. Numerosi artisti di alto livello decisero di visitarla, come ad esempio il pittore francese Jean Houel. Quest’ultimo non ebbe la possibilità di entrare nella struttura, ma fu comunque in grado di raffigurarla alla perfezione grazie all’aiuto del principe Ignazio Paternò Castello, che costruì un insieme di rilievi che furono molto importanti. Per numerosi decenni, la cappella rimase in una situazione di sostanziale oblio fino agli anni Trenta, quando gli archeologi italiani Paolo Orsi e Sebastiano Agati contribuirono ad un restyling ulteriore che ha consentito all’edificio di restare intatto fino ai giorni nostri.

    L’obiettivo di ridare lustro ad un luogo meraviglioso


    Attualmente, la Cappella Bonajuto non possiede più quel significato religioso di un tempo. Di sicuro, se scegli di visitarla, non puoi prendere parte ad una Santa Messa o ad una qualsiasi funzione di stampo cattolico. Uno dei discendenti della famiglia Bonajuto, Salvatore, dispose il rifacimento del pavimento nel 2001. Dopo diversi anni in cui ha scelto di utilizzarla come un locale, ha trasformato questo polo in un vero e proprio complesso museale. Oggi la cappella viene presentata da numerose guide archeologiche come la Lonely Planet ed è diventata una meta storica per numerosi turisti, pronti a soddisfare il proprio desiderio di conoscere le basi di una città dalla bellezza senza tempo.
    Info:
    Via Bonajuto, 11, 95131 Catania CT
    095 836 1194
  • Ricetta Pasta con la mollica

    Ricetta Pasta con la mollica

    Nata dalla saggezza popolare che sapeva trasformare anche gli ingredienti meno nobili in piatti deliziosi, la pasta con la mollica è simbolo della cultura e della tradizione siciliana.
    Deliziosa da gustare accompagnata da un bicchiere di un buon bianco fruttato e poco impegnativa nella preparazione, la pasta con la mollica è una pietanza salva tempo e salva portafoglio.

    La ricetta della pasta con la mollica: Ingredienti necessari per 2 persone

    a) 200 grammi di pasta lunga, preferibilmente spaghetti;
    b) 100 grammi di mollica di pane
    c) 5 filetti di acciughe non salate
    d) 3 spicchi d’aglio
    e) finocchietto fresco quanto basta e non più di un cucchiaio;
    f) Mezzo peperoncino piccante fresco o in alternativa un cucchiaino da caffè di quello secco;
    g) Olio extra vergine di oliva (100 ml)
    h) un ciuffetto di prezzemolo
    i) sale quanto basta.Talune ricette consigliano anche di aggiungere uvetta e pinoli che conferirebbero al piatto un gusto particolare ed un pizzico di pomodoro, ma tali varianti sono a gusto personale e non presenti nella ricetta tradizionale.

    – La ricetta

    mollica
    Prepariamo in primo luogo la mollica di pane, vera regina del piatto; sminuzziamo bene, anche con l’aiuto di un mixer, la mollica, tritiamo il prezzemolo ed il peperoncino avendo cura di togliere prima i semini nascosti all’interno.
    In un’ampia padella scaldiamo 50 ml di olio di oliva mantenendo la fiamma bassa e schiacciamo un spicchio d’aglio; successivamente aggiungiamo la mollica e giriamo bene in modo da insaporirla. Manteniamo la preparazione per almeno 5/6 minuti per tostare bene la mollica.
    In un’altra padella rosoliamo, nel rimanente olio, i filetti di acciuga facendoli sciogliere bene, l’altra metà del peperoncino e l’aglio.
    Giunti a cottura gli spaghetti trasferiamoli nella padella con le acciughe mescolando ben bene per insaporire il piatto e aggiungiamo successivamente la mollica, il prezzemolo ed un filo di acqua di cottura.
    Da gustare immediatamente e ben calda per assaporarne il gusto deciso, ma non invadente.
  • Cenni storici del Palazzo De Gaetani

    Cenni storici del Palazzo De Gaetani

    Palazzo De Gaetani, centocinquant’anni di storia di Catania

    Catania è città portuale situata nella zona orientale della bella Sicilia, ricca di storia e mistero. San Berillo è uno dei quartieri storici più antichi del centro storico della città. La fama di zona popolare e di prostituzione dilaga in tutto il Mediterraneo. Nel quartiere troviamo palazzi storici e strade vecchie e ricche di storia. Tra le strutture più importanti e rilevanti ricordiamo il Palazzo De Gaetani, costruito nel 1870, situato in via Pistone. La storia di questo Palazzo è molto travagliata ed interessante. Il primo proprietario fu Antonio De Gaetani, l’ubicazione fu scelta in quanto in quella zona risiedeva il centro manifatturiero della città. Infatti i piani alti furono progettati per la residenza familiare mentre i piani bassi erano destinati alle botteghe artigiane, il Palazzo rispecchiava infatti, un’epoca prospera e dedita al commercio. Con l’avvento della seconda guerra mondiale all’interno del Palazzo fu collocata la redazione del giornale La Voce dell’Etna fondata da Giuseppe De Gaetani, avvocato catanese. L’avvocato si oppose con tutte le sue forze allo sventramento del quartiere San Berillo. La cause dello sventramento risalgono al 1904, anno in cui gli scavi archeologici intensi squarciano gran parte del centro storico, proponendo un primo accenno di programma archeologico, edilizio e sanitario per San Berillo per collegare il quartiere alla stazione, snodo fondamentale per le esportazioni di zolfo. San Berillo si ritrova ad essere il centro di un’urbanizzazione caotica e fittissima. Il progetto si fermò fino alla fine degli anni cinquanta, con il piano Istica, nel 1957 quando è sindaco Luigi La Ferlita. Con la morte di Giuseppe nel 1971, il Palazzo viene abbandonato dalla famiglia. Ben presto la struttura storica fu occupata e divenne uno dei focolai della prostituzione locale, che andava in quel periodo sempre più diffondendosi. Nel 2010 il Comune decide di murare gli ingressi del Palazzo De Gaetani, in modo da cercare di preservare ciò che rimasto della struttura e di tutta la sua storia.

    Oggi, ancora storia da raccontare

    palazzo de gaetani catania
    Il Palazzo De Gaetani continua a far parlare di se. Nel 2015 la struttura viene affidata al lavoro di Trame di Quartiere, un gruppo formato da un equipe multidisciplinare che hanno l’obiettivo di riscoprire e promuovere il patrimonio culturale e materiale catanese attuando progetti di riuso di aree e strutture abbandonate non trascurando la riabilitazione sociale degli abitanti dell’edificio e del quartiere stesso. Il Palazzo De Gaetani oggi ospita nei piani alti gli occupanti che attraverso vari progetti stanno andando verso la direzione del co-housing e della sostenibilità. Nei piani Bassi invece, ospita una caffetteria che da vigore e lustro al Palazzo stesso insieme all’Ecomuseo del quartiere Berillo. Iniziative che stanno portando l’intero quartiere verso una gentrification. Infatti sempre più sono le persone che guardano al quartiere e allo stesso Palazzo De Gaetani, come cui in cui abitare e vivere serenamente.
  • Ricetta Polpo alla lampedusana

    Ricetta Polpo alla lampedusana

    Chi ha già avuto la fortuna di visitare l’isola di Lampedusa non può che esserne rimasto profondamente affascinato; ultimo lembo d’Italia protesa verso L’Africa da cui dista non troppe miglia marine, è una terra dai colori cangianti, dalla luce intensa e dai profumi esotici.
    Tutto, a Lampedusa, è in grado di risvegliare i sensi e la tradizione culinaria non è da meno. Ingrediente principale e vero re della tavola è naturalmente il pesce cucinato in vari modi; imperdibile l’assaggio del polpo alla lampedusana simbolo della cultura popolare siciliana.
    * Gli ingredienti

    La preparazione del Polpo alla lampedusana  per 4 persone richiede i seguenti ingredienti:

    polpo
    – 4 polpi non troppo grandi
    – 150 grammi di pepato fresco siciliano (un formaggio tipico a pasta semi cotta)
    – 1 limone
    – 1 zucchina di medie dimensioni
    – sale e pepe nero quanto basta
    – olio extra vergine di oliva* La ricetta
    Il primo passo da compiere sarà lessare i polpi in abbondante acqua salata; il tempo di cottura dipenderà dalla grandezza del polpo, ma è preventivabile in almeno 20 minuti.
    Mentre i polpi sono in cottura è opportuno cominciare a preparare la zucchina tagliandola a rondelle e grigliandola; successivamente tagliare a fettine anche il pepato fresco.
    A cottura ultimata scolare i polpi e cominciare a impiattare guarnendo con le rondelle di zucchina ed il pepato; aggiungere un filo d’olio a crudo e una spruzzata di pepe nero e sale.
    Il piatto a questo punto è pronto per essere assaporato; ottimo anche freddo può essere proposto sia come antipasto che come piatto unico.
  • Eventi a Catania: Programma dal 27 al 31 Marzo

    Eventi a Catania: Programma dal 27 al 31 Marzo

    Eventi a Catania dal 27 marzo

    Alla libreria Feltrinelli che si trova in via Etnea a partire dalle ore 18 puoi assistere alla presentazione del libro “La stirpe dei sorveglianti”, un fantasy di Monica La Magna ambientato proprio nella città di Catania.
    In Viale XX settembre alle 19.30 ci sarà la mostra fotografica di beneficenza dedicata al Senegal.
    Zig Zag tra le Marionette
    Per quanto riguarda gli spettacoli al Teatro Zig Zag c’è una rappresentazione di Arlecchino con le marionette.
    Alle 20.30 puoi recarti in Piazza Currò per il percorso enogastronomico. Il Presidente di sommelier siciliani condurrà la serata alla scoperta dei migliori vini etnei. Il prezzo è di 30 euro e la disponibilità dei posti è limitata, dunque è gradita la prenotazione.

    Eventi a Catania dal  28 marzo

    Se sei amante del teatro non puoi perderti La scortecciata. L’orario di inizio dello spettacolo è fissato per le ore 21 in Via Federico Ciccaglione sul palcoscenico del Piccolo Teatro di Catania. Si tratta di una fiaba contenuta nel Pentamerone, una sorta di decamerone dimezzato su cinque giornate. Il prezzo intero del biglietto è 20 euro. I ridotti costano 10 euro e questo sconto si applica anche se sei uno studente universitario. Lo spettacolo è stato presentato in una tournée nazionale riscuotendo un ottimo successo di pubblico e di gradimento.
    Al Teatro impulso, che è situato in Via Giovanni Gentile, invece andrà in scena “Wo Where What” a partire dalle ore 20.30. La compagnia è stata preparata per la recitazione proprio sul palco di questo teatro. Il biglietto costa 10 euro; 8 euro per il ridotto che si applica se hai meno di 25 anni oppure se hai più di 65 anni.

    Eventi a Catania dal  29 marzo

    Alle ore 20.45 al Collegio Universitario d’Aragona che si trova in Via Monsignor Ventimiglia a Catania puoi assistere a un bellissimo concerto. Il prezzo del biglietto d’entrata all’auditorium è di 10 euro. Il 29 marzo suona il Trio Amaj nell’ambito dell’evento della stagione concertistica dell’anno 2019. Il trio è composto da Anteo e Joseph Arena e Maria Assunta Munafò che suonano rispettivamente i due violini e il pianoforte.

    Eventi a Catania dal  30 marzo

    Se sei un appassionato di tennis e hai nostalgia dei vecchi campioni del recente passato puoi recarti al Must Musco Teatro che si trova in Via Umberto I. Qui andrà in scena Open che narra la storia del mitico Andrè Agassi, tennista statunitense che è stato anche numero 1 nel panorama mondiale. La vicenda si intreccia con l’ascesa sportiva del campione che nel contempo odia il tennis. Le domande quindi diventano di tipo esistenziale e la storia diviene a poco a poco universale riguardando il senso stesso della vita. Lo spettacolo inizia alle ore 21.00 e il prezzo del biglietto è di 20 euro per l’intero e 15 euro per il tagliando ridotto.
    Se invece ami particolarmente il mondo dell’automobile puoi assistere all’inaugurazione di Comer Sud, una concessionaria a marchio Volkswagen. L’ingresso è gratuito e nell’ambito dell’evento verrà presentato l’innovativo suv T-Cross. La festa inizierà alle ore 19.00 e ci saranno intrattenimento, musica e lo show dello special guest e personaggio televisivo noto del grande schermo Andrea Pucci che delizierà il pubblico con gag e battute divertenti. L’occasione è ghiotta per passare una serata all’insegna dell’ironia e delle belle macchine, scoprendo la nuova concessionaria catanese della Volkswagen.
    Alla Sala De Curtis invece va in scena il celeberrimo musical Grease. Il prezzo del biglietto d’entrata è di 10 euro.

    Eventi a Catania dal  31 marzo

    teatro del Canovaccio
    Domenica 31 marzo non sono presenti spettacoli in calendario ma è possibile comunque visitare i teatri catanesi e visionare la programmazione settimanale. Le stagioni teatrali 2018-2019 della Compagnia teatrale jonica e del Teatro del Canovaccio sono ricche di proposte. A Catania è anche possibile partecipare a laboratori teatrali per bambini attivi in questo periodo nonché a un laboratorio di coro popolare.

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  • Ricetta Babà al rum

    Ricetta Babà al rum

    I Babà al rum

    Gli ingredienti di questa ricetta sono sufficienti per preparare almeno 20 babà e basteranno come dessert per una decina di persone. Considera 2 babà al rum a testa, visto che si tratta di un dolce buonissimo che è piuttosto nutriente ma che stuzzica l’appetito anche quando le persone sono sazie.
    Ingredienti del Babà al rum
    600g di farina manitoba
    12 uova medie (fredde di frigorifero)
    30g di zucchero
    200g di burro
    sale fino q.b.
    25g di lievito fresco di birra

    L’impasto del Babà

    Lavora energicamente la farina con il lievito sbriciolato. Dopodiché aggiungi le uova facendo attenzione che siano sempre abbastanza fredde, dunque prelevandole dal frigorifero una alla volta. Quindi inserisci lo zucchero e continua la lavorazione. Infine incorpora un pizzico di sale e il burro tagliato a fiocchetti. In questa fase è importante che l’impasto assorba perfettamente il burro, che è opportuno aggiungere con cautela e non tutto insieme. Quando avrai ottenuto una consistenza liscia e molto morbida potrai trasferire il tutto in una capiente ciotola coperta dalla pellicola trasparente per alimenti. Lascia lievitare per circa 3 ore poi riempi gli stampini da mettere in forno per 20 minuti a 200 gradi.

    La bagna del Babà

    Quando i babà saranno pronti lasciali raffreddare per alcune ore affinché la superficie risulti secca. In un pentolino versa l’acqua e lo zucchero mescolando per farlo sciogliere. Una volta spento il fornello aggiungi il rum e aspetta che il composto si raffreddi. Indicativamente la temperatura per l’inzuppo dovrebbe essere di 50 gradi. I tuoi babà sono pronti per essere gustati.

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  • Le 5 migliori Macellerie a Catania

    Le 5 migliori Macellerie a Catania

    Buongiorno, sei un amante della carne? Vorresti preparare i tuoi piatti con ingredienti di prima qualità? Ti trovi a Catania o dintorni? Se la risposta a queste domande è “si” allora continua a leggere questa breve guida in cui andremo ad elencare le 5 migliori macellerie di Catania e ti forniremo tutte le informazioni necessarie a riguardo.
    In oltre ti spiegherò l’importanza dell’acquisto e del consumo di carne di prima qualità rispetto a quella di “seconda categoria”.

    Macellerie Catania: Riconoscere e capire la Carne

    La carne è un alimento diverso da tutti gli altri, se non è conservata a modo e non è consumata abbastanza in fretta, si incorre nel rischio di mangiare un alimento compromesso che ti potrà procurare diversi problemi.
    Per riconoscere della carne buona innanzitutto guarda il colore, deve essere rosso vivo e lucido, se vedete che una carne inizia a sbiadirsi e tende al marroncino è un segno che la carne non è più fresca.
    Un altro campanello d’allarme è l’odore, se una carne emette un odore forte e acre, evita assolutamente di mangiarla e buttala nella spazzatura.
    Il consumo di carne guasta, aumenta il rischio di contrarre alcune malattie abbastanza pericolose come la salmonella o gli stafilococchi, malattie che possono danneggiare il nostro corpo in modo non indifferente.
    Le carni di prima qualità sono anche allevate e trattate in modo diverso dunque si riconosceranno immediatamente al gusto rispetto a carni di seconda scelta.

    LE 5 MIGLIORI MACELLERIE A CATANIA

    macelleria catania
    Una volta che hai capito l’importanza di mangiare carne di qualità e hai imparato a riconoscerla, non ti resta che scegliere da quale macelleria acquistare. A seguire ti elencherò le 5 migliori di Catania e dintorni.
    1) Macelleria Motta
    La Macelleria Motta è un attività a gestione familiare in attività da oltre 40 anni, questa macelleria dispone di ogni tipo di carne e offre un ampia gamma nella scelta del taglio da acquistare, hamburger e salsicce sono tra le migliori della città.
    Potrai raggiungere la Macelleria Motta nel centro di Catania dal lunedì al venerdì in Via Carlo Felice Gambino, 13 .
    2) Beef Market
    Questa macelleria come ci suggerisce il nome, è la numero uno di Catania per quanto riguarda la carne di manzo.
    All’interno potrai scegliere accuratamente la tua carne bovina preferita andando sul sicuro per quanto riguarda la qualità del prodotto.
    La macelleria Beef Market si trova anche essa nel centro città in Via Matteo Renato Imbriani, 249 .
    3) Macelleria F.lli Di Mauro
    macelleria
    La macelleria F.lli Di Mauro è quella che riscontra di più l’apprezzamento della clientela.
    Situata appena fuori dalle vie del centro di Catania offre ogni tipo di carne possibile anche le più pregiate ad un prezzo molto competitivo, senza tralasciare la qualità del prodotto.
    La Macelleria F.lli Di Mauro si trova in Viale Ulisse 55 ed è aperta anche nei week end.
    4) Macelleria Zucchero
    Andando ad acquistare la tua carne presso la Macelleria Zucchero non solo avrai una garanzia di acquistare buoni carni per le tue preparazioni, ma avrai anche la possibilità di acquistare eventuali ingredienti mancanti, in quanto all’interno della macelleria è presente un mini market specializzato in prodotti per la carne.
    Macelleria Zucchero si trova a Catania in Via del Bosco 181.
    5) L’antica Macelleria Di Alecci Paolo
    L’antica Macelleria Di Alecci Paolo è la scelta ideale se stai pensando magari di organizzare una cena importante.
    All’interno del negozio oltre ai prodotti della macelleria, è presente anche un angolo rosticceria per darti la possibilità di acquistare anche delle ottime pietanze da accompagnare ai tuoi piatti di carne.
    La macelleria si trova in Viale Mario Rapisardi, 353 a Catania.
    Queste erano le 5 migliori Macellerie a Catania, spero di averti aiutato nell’acquisto delle carni di prima qualità per le tue future preparazioni, buon appetito.
  • I 5 migliori Dentisti di Catania

    I 5 migliori Dentisti di Catania

    Prendersi cura della propria bocca è fondamentale ed è necessario iniziare fino dalla più tenera età. Una buona igiene orale, unitamente a controlli periodici, contribuisce difatti a mantenere denti sani e sfoggiare un sorriso splendente; per tale motivo devi avere un’odontoiatra di fiducia a cui rivolgerti in qualsiasi momento.
    Questa breve guida vuole, quindi, darti alcuni utili suggerimenti se sei in cerca di uno specialista a Catania; stiamo infatti per stillare la classifica dei cinque migliori dentisti di Catania che esercitano la professione nella città.

    I cinque migliori dentisti a cui puoi rivolgerti a Catania

    Ti proponiamo ora l’elenco dei migliori dentisti di Catania che puoi trovare.

    dentista a catania
    1) Studio dentistico Dott. Salemi Salvatore (Via Orchidea 18): l’intera equipe offre eccellenti prestazioni e l’elenco dei servizi offerti, davvero molto lungo, comprende sbiancamento dentale, analisi completa dello stato in cui versa la bocca, trattamenti di igiene orale, cura di carie, asportazione di elementi dentali e realizzazione di protesi.2) Studio dentistico Dott. Cambria Francesco (Via Giovanni Fattori 34): lo specialista vanta un’esperienza ventennale nella cura della bocca di adulti e bambini. Il suo studio si avvale, inoltre, di apparecchiature di ultima generazione (laser a diodo, radiografia digitale, telecamera intraorale e innovativi sistemi di sterilizzazione degli strumenti). L’elenco della prestazioni offerte comprende invece: igiene orale e prevenzione, ortodonzia, implantologia, protesi dentale, odontoiatria infantile e sbiancamento dentale con laser.
    3) Dottor Luigi Lo Faro (Viale Marisa Rapisardi 255): lo specialista, che esercita la professione da circa 25 anni, presta inoltre servizio a Bronte, Giarratana e Monterosso Almo. I servizi offerti comprendono implantologia, pulizia a ultrasuoni, trattamento Invisalign con mascherine trasparenti per un corretto riallineamento dei denti e realizzazione di protesi all’avanguardia; il tutto avvalendosi di tecniche e apparecchiature di ultima generazione.
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    4) Dottor Ezio Campagna (Via Pola 11): l’odontoiatra coniuga la sua esperienza con le migliori tecnologie, disponibili sul mercato, al fine di offrire un servizio di alta qualità. Le prestazioni rese comprendono: implantologia computer-guidata, gnatologia, cura indolore delle carie con l’ausilio del laser, devitalizzazione, sbiancamento, realizzazione del bite per ridurre il fastidioso russamento, protesi dentali fisse/removibili, igiene dentale e posizionamento delle faccette dentali.
    Lo staff dello studio (3 dentisti e 1 igienista dentale) garantisce, infine, una reperibilità h24 al fine di rendere il servizio anche in caso di emergenze.
    5) Studio dentistico Spadaro (Via Pietro Verri 7): lo studio, ubicato nel centro cittadino, offre servizi di ortodonzia, implantologia, igiene dentale, protesi e sbiancamento. Il tutto viene offerto in un’ambiente caldo e accogliente comprensivo di punto di ristoro, impianto di climatizzazione e wi-fi. Ti ricordo, infine, che la prima visita è completamente gratuita.
    Conclusioni
    Il territorio catanese è disseminato di molteplici studi odontoiatrici e non farai, quindi, fatica a trovare uno specialista che risponda alle tue esigenze. La maggior parte di essi, come hai potuto vedere tu stesso, offre un ampio ventaglio di prestazioni nel rispetto delle principali norme in materia di sicurezza e igiene. Non ti resta, quindi, altro da fare se non scegliere un dentista con cui instaurare un rapporto basato sulla più totale fiducia: curarsi i denti non deve, infatti, più incutere alcun timore.
  • Ricetta Pasta e fagioli – Pasta ca triaca

    Ricetta Pasta e fagioli – Pasta ca triaca

    La Pasta e fagioli-Pasta ca Triaca

    La Pasta ca triaca nonché la pasta con i fagioli è una tipica ricetta siciliana della zona del catanese. La ricetta in questione sembra un piatto invernale ma in realtà non lo è, infatti la triaca sono i fagioli freschi che troviamo facilmente in estate.
    La ricetta è molto semplice da realizzare, infatti prevede solamente la cottura dei fagioli, della cipolla e del pomodoro, anche se è possibile aggiungere del sedano con delle carote per un sapore più deciso.
    Solitamente alla pasta ca triaca è possibile aggiungere la zucchina dei tenerumi, che ha una forma lunga e stretta tipica del luogo.
    Questo piatto catanese viene anche denominato “pasta ca fasuola ‘ncirata” perché a fine cottura, sulla superficie dei fagioli si forma una sottilissima patina lucida.Procedimento per la preparazione
    Per realizzare la Pasta ca Triaca per 4 persone servono:
    500 gr di pasta,
    1 kg di fagioli freschi,
    una cipolla bianca,
    400 gr di pomodori,
    sale,
    pepe e olio extravergine d’oliva.
    fagioli
    Per preparare questo piatto bisogna sgusciare e lavare i fagioli freschi e poi metterli in pentola. I fagioli dovranno essere ricoperti di acqua, ed accompagnati anche da una cipolla affettata e da dei pomodori freschi. Il tutto dovrà cuocere per quasi 1 ora e mezza, fino a quando non saranno cotti. Per chi volesse aggiungere la zucchina dei tenerumi dovrà inserirla a metà cottura, quindi anche questa dovrà essere pelata e tagliata a tocchetti.
    Quando i fagioli saranno cotti dovranno essere salati. A questo punto è possibile portare la pasta a cottura, solitamente vengono consigliati i ditali rigati, aggiustandola di sale e pepe e condendola con un filo di olio.
    Questo piatto può essere servito sia caldo, che tiepido o anche addirittura freddo.
  • La scelta delle Fedi: oro bianco o giallo?

    La scelta delle Fedi: oro bianco o giallo?

    Scegliere le fedi per il proprio matrimonio è uno dei passaggi importanti della vita, quel simbolo che resta per sempre tra le dita. Non si deve sottovalutare questa decisione e conviene sempre pensare a tutte le situazioni possibili, per poi non trovarsi a dover rinunciare a questo simbolo che rimane per sempre e magari è anche possibile tramandare anche alle generazioni future.

    Scegliere le fedi, il gusto personale

    Naturalmente la prima cosa da valutare sono le proprie decisioni. Se ad entrambi piace uno dei tre ori allora non si deve far altro che pensare a quello e valutarne dal lato poi pratico ed economico il resto delle caratteristiche.
    Diventa più difficoltoso se invece i gusti sono differenti e non si riesce a trovare un punto comune, nonostante la voglia di avere le fedi della stessa tipologia come nella maggior parte dei matrimoni.
    Non è comunque neanche sbagliato avere due anelli di differenti tipologie, ha lo stesso significato, se proprio non si arriva ad una scelta comune è possibile optare per una soluzione che sia giusta per entrambi.

    Scegliere le fedi, una questione di moda

    Le fedi in oro giallo
    Le fedi in oro giallo viene considerato nella moda il classico intramontabile. da decenni primeggia tra le scelte delle coppie in procinto del matrimonio.
    Anche con questo tipo di lega ci sono molti modelli, da quelli più semplici sino a veri e propri gioielli elaborati con tanto di pietre preziose. Poi si passa alla Fede in oro bianco che spopolava sino a qualche anno fa insieme a quello rosa, che attualmente vengono visti meno nelle scelte anche perché si sono amplificate le possibilità di trovare diversi materiali alternativi come ad esempio l’acciaio che viene prodotto da molte gioiellerie per dare una possibilità che sia anche low cost alle coppie che non hanno una grande possibilità economica ma allo stesso tempo non vogliono rinunciare a questa bella tradizione.
    Per le Fedi in oro bianco e Fedi in oro rosa si trovano molti modelli anche se abbiamo detto che non primeggiano tra quelli alla moda, di conseguenza chi li sceglie ha comunque una gamma a disposizione. Tutto questo fa capire che se si va sul classico oro giallo non si sbaglia perché fa parte degli intramontabili che da anni troviamo nelle gioiellerie e vediamo al dito di coppie sposate.
    fedine
    Come per ogni tradizione che si rispetti è bello avere la fede al dito, alla fine deve rispondere al gusto personale e le mode hanno una incidenza solo per le persone che vogliono seguire sempre questo tipo di tendenze. Si deve però pensare che questo è l’unico anello che ci si augura di portare per tutta la vita e quindi di mode ne passeranno tante, ma quello resta unico, suggella un momento importante e non si cambia, se non in casi davvero rari come averla persa o se vi viene rubata.

    La scelta delle fedi, unire più ori per tutti i gusti

    Infine valutiamo un’opzione che viene presa in considerazione soprattutto dalle persone che vogliono avere più ori e quindi quel tocco il più in grado di unire stili e mode. Le fedi con i tre odi sono un intreccio di colori e stili davvero molto interessante. Anche in questo caso si vedono degli stili uniti insieme che spaziano dal classico fino ad abbracciare delle moderne mescolanze che possono davvero rappresentare la rivoluzione delle fedi nuziali.
    Per togliersi ogni dubbio è possibile andare in una gioielleria ben fornita o ti consigliamo anche di visitare uno shop online di fedi dove consultare dei modelli e vedere bene tutte le caratteristiche. Come molte altre cose di un matrimonio ti consigliamo di procedere con molta calma, sono infatti delle scelte che accompagneranno per tutta la vita.

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