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  • Monumenti Importanti a Catania

    Monumenti Importanti a Catania

    Monumenti Importanti: Catania è una città siciliana, situata lunga la costa orientale della penisola.

    Dopo esser stata ricostruita in stile barocco nel 1693 a causa di un’eruzione dell’Etna, essa rappresenta una meta turistica molto interessante.
    In particolar modo il centro storico della città viene considerato come un vero e proprio gioiello dell’architettura settecentesca.
    Se hai intenzione di visitare una città siciliana che regala intense emozioni, sicuramente Catania potrebbe essere la scelta giusta.
    Ci sono Monumenti Importanti che si possono visitare, ma risulta praticamente impossibile farlo in un giorno. Per cui se si ha voglia di scoprire le meraviglie di Catania, è necessario concedersi almeno un intero weekend.
    duomo di catania
    Sicuramente prima della partenza, si deve essere informati su ciò che si andrà a vedere. A tal proposito è consigliato visitare il Duomo di Catania, costruito in onore della patrona delle città, ossia Sant’Agata.
    La cattedrale rappresenta il monumento più importante che offre il luogo. Essa è situata nel lato est della Piazza Duomo.
    Sempre in questa piazza, si può ammirare anche la Fontana dell’Elefante, considerata uno dei simboli più significativi, realizzata da Vaccarini nel 1736. La sua struttura si presenta come una vasca in marmo, decorata da due sculture che rappresentano i fiumi Simeto e Amenano. Al vertice di questa struttura si eleva questo maestoso elefante che simboleggia la sconfitta dei Cartaginesi.
    Per i nuovi visitatori, non può mancare la scoperta del teatro antico. Esso è situato a Ovest di Piazza San Francesco ed i suoi resti testimoniano l’epoca romana.
    Anche il complesso di San Nicolò l’Arena è molto interessante, si tratta di una chiesa e di un monastero che sorgono in Piazza Dante. Gli edifici furono ricostruiti più volte a seguito di terremoti ed eruzione del vulcano, grazie all’impegno dei monaci.
    porta uzeda catania
    Nel passaggio in Piazza Duomo si può ammirare la Porta Uzeda, risalente al 500′ in stile barocco, che indica l’entrata ufficiale nella città.
    Per coloro che amano visitare i palazzi, un’ottima idea potrebbe essere il Palazzo Biscari, il più grande e sontuoso palazzo di Catania.
    All’esterno di può ammirare un prospetto di ben 160 metri che racchiudono la magnifica espressione del barocco catanese. Sicuramente si tratta di un luogo che merita veramente la tua attenzione.
    A Catania sorge il bellissimo Castello Ursino che precisamente si trova in piazza Federico di Svevia. La fortezza si presenta in modo imponente e potremmo dire che indica l’opera militare più importante della città.
    Lo scopo della sua costruzione era quello di vedere il nemico dal mare e difendere Catania da eventuali attacchi degli stranieri. Se visiti il castello hai l’impressione di tornare indietro nel tempo e vivere un’epoca completamente diversa.
    Se ti trovi a Catania, non puoi non soffermarti difronte al teatro Vincenzo Bellini, considerato un luogo molto significativo, dove molti artisti hanno avuto la possibilità di esibirsi.
    Piazza Palestro Catania per i catanesi 'U Futtino
    Un altro monumento da non perdere è la visione della Porta Garibaldi, denominata dal popolo con il termine “u futtinu“, ossia il fortino. La porta altro non è che un arco di trionfo, realizzato in occasione delle nozze celebrate tra il Re Ferdinando di Borbone e Maria Carolina d’Austria.
    La struttura colpisce per la sua imponenza, sembra che racchiuda tutta la città, inoltre la caratterizza il suo rivestimento, molto particolare perchè è stato creato con strisce di pietra lavica nera e pietra bianca calcare.
    I monumenti citati sono solo una parte di ciò che si può vedere a Catania, ma esistono anche molte altre chiese da prendere in considerazione.
    Insomma l’iter previsto è molto cospicuo ed interessante. Sicuramente non avrai modo di annoiarti in questa splendida città, molto rinomata non solo per le strutture architettoniche ed artistiche, ma anche per il buon cibo e la gente calorosa.
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  • Ricette natalizie italiane: tortino di baccalà

    Ricette natalizie italiane: tortino di baccalà

    Fra le ricette natalizie italiane, non può mancare il tortino di baccalà. Questo pesce è un classico della cena della viglia, almeno in molte parti d’Italia. Questa ricetta s’ispira un po’ alle panade sarde, ovvero le torte di pasta sfoglia ripiene. La pasta sfoglia è ottima su diversi fronti e personalmente ne ricavo ricette gustose ed originali, come questa.

    Ricette natalizie italiane: tortino di baccalà

    Ingredienti per 4 persone

    • 1 kg di baccalà
    • 3 patate medie
    • 1 cpolla bianca
    • prezzemolo
    • aglio (se piace)
    • vino bianco
    • sale e pepe
    • 2 pasta brisè rotonde
    • olio evo

    Ricette natalizie italiane: tortino di baccalà

    ricetta natalizia

    1. Una volta acquistato il baccalà, se è intero tagliarlo a pezzi quindi porlo a bagno per quattro giorni ed ogni giorno cambiare l’acqua almeno una volta
    2. Far cuocere il baccalà al vapore con uno spruzzo di vino bianco per 15 minuti
    3. far bollire le patate e tagliarle quindi a pezzi grandi
    4. rivestire una tortiera a cerniera con della carta da forno e quindi con il primo disco di pasta brisè
    5. disporvi dentro il baccalà e le patate, tutto freddo (se no la pasta si buca)
    6. tagliare sottile la cipolla e l’aglio ed unirli
    7. aggiungere vino bianco a piacere, olio evo, sale, pepe ed il prezzemolo tritato
    8. coprire con l’altro disco di pasta sfoglia, chiudere bene i bordi e bucherellarlo con la forchetta
    9. porre in foro per un’oretta circa e servire ben caldo

    Ricette natalizie italiane: consigli

    Nessuno vi vieta di usare i filetti di merluzzo al posto del baccalà o di aggiungere olive, spezie e quello che più vi piace.
    Il segreto di questo piatto è senz’altro un vino di buona qualità che insaporisce bene.
    Ricordo che tutto ciò che viene messo all’interno deve essere freddo, diversamente succederà il disastro perché ovviamente la pasta con il calore si buca.
    Suggeriteci le vostre ricette natalizie italiane!

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  • Dolci veloci per Natale: torta con le pastette

    Dolci veloci per Natale: torta con le pastette

    Dolci veloci per Natale: ecco una ricetta per una torta gustosa, adatta ai bambini, facile e veloce da preparare, che non richiede cottura. 
    Si prevede un Natale ricco e pregno? Son qui per corrervi in soccorso e per farlo prenderò a prestito una ricetta della terra di mio marito: l’Irpinia.
    Durante i miei tre anni a Villamaina, località famosa per le terme, ho avuto modo di apprezzarne questo dolce per la sua bontà e semplicità. Quando si hanno molti ospiti e poco tempo è decisamente la torta ideale.
    Pensando ai dolci veloci per Natale non potevo non includerlo fra le ricette.
    Ed ora sveliamo il mistero: cosa sono le pastette?

    Dolci veloci per Natale: torta con le pastette – ingredienti

    biscotti di natale

    • 1 confezione di biscotti secchi (pastette)
    • 1 brick di crema pasticcera (volendo la potete fare in casa se avete tempo)
    • Latte qb
    • 1 cucchiaio di orzo solubile
    • Polvere di cacao amaro qb

    procedimento
    Prendere una terrina quadrata da poter mettere in frigo, vanno bene anche le pirofile trasparenti, quindi prendere una ciotola in cui versare il latte e l’orzo che vanno mescolati (aggiustare di zucchero). Iniziare a bagnare rapidamente i biscotti da porre sul fondo della terrina. Quindi stendere un primo strato di crema e procedere nuovamente, bagnando i biscotti secchi per fare un secondo strato. Porre nuovamente uno strato di crema e procedere così fino ad esaurire crema e biscotti. Infine, con l’ausilio di un colino, spargere sull’ultimo strato una spolverata di cacao amaro. Mettere in frigo per 2-3 ore. Come avete visto niente forno e niente cottura.
    Consigli
    Si può mescolare il cacao alla crema, sempre aggiustando di zucchero, per una torta più cioccolatosa. Nella versione per adulti, simile al tiramisù si può usare il caffè al posto dell’orzo.
    Che ne dite, questa ricetta merita di entrare fra i dolci veloci per Natale? Provatela e fatemi sapere!

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  • Creo Kitchens cucine prezzi

    Creo Kitchens cucine prezzi

    Creo Kitchens Prezzi: marchio storico, qualità assicurata.

    Ai giorni nostri, possedere una cucina che sia soltanto godibile alla vista è un particolare certamente importante, ma non sufficiente a soddisfare pienamente le esigenze in materia di praticità che le famiglie di oggi certamente possiedono. Proprio per questo, una cucina degna di questo nome deve saper coniugare al proprio interno, oltre che al lato prettamente estetico, con un occhio che desidera pur sempre avere la sua parte, anche una funzionalità che le consenta non soltanto di adattarsi alla perfezione agli spazi circostanti (piccoli o grandi che siano), ma anche al mutare di queste esigenze, che può a sua volta dipendere da molteplici e variabili fattori.
    Questo, insieme a tanto altro ancora, è racchiuso all’interno di un marchio che l’incedere degli anni sta facendo diventare un vero e proprio cult nel settore, un marchio completamente italiano e che fa quindi della pregevolezza della manifattura non un aspetto di secondaria e risibile importanza, ma un dogma dal quale non è affatto possibile prescindere.
    Questo brand è Creo Kitchens. Un marchio, questo, che non solo dona prodotti qualitativamente ottimi, ma in una gamma talmente vasta da andare amorevolmente incontro a tutti gli stili ed a tutte le specifiche esigenze pervenute.
    Dal classico al moderno, dalla cucine con ante lisce a quelle a telaio, dalle cucine con colorazioni contemporanee fino ad arrivare a quelle cromaticamente intramontabili, Creo Kitchens renderà qualsiasi abitazione più bella, con creazioni che, al contrario della concorrenza, sapranno mantenere fedelmente ogni promessa.

    Creo Cucine Prezzi – Aurea New Folk: stilosa audacità.

    modello Aurea New Folk
    Tra i modelli disponibili in commercio, impossibile non menzionare il modello Aurea New Folk, in vendita a 3.190 euro. Si tratta di un modello di cucine adatto a chi, strizzando un occhio ad una tradizione che costituisce una inscalfibile garanzia, intende tuttavia orientare lo sguardo ed i propri sogni verso un futuro fatto di innovazione e design, non disdegnando affatto un osare che non si tramuterà mai in pessimo gusto.
    Audace è anche l’accostamento dei materiali, con una innovativa nobiltà che disegna lineamenti morbidi e dolci, per un legame che ad ogni suo connotato crea momenti di assoluta convivialità, dando valore a tutte quelle piccole cose di ogni singolo giorno. Tutta la versatilità e la duttilità di Creo Kitchens non viene affatto smentita in questo modello, donando la possibilità ad ogni cliente di concepire Aurea come meglio crede ed in maniera tale che tutte le proprie necessità vedano una pronta ed esauriente risposta. Scendendo maggiormente in quello che è il particolare tecnico, le basi, insieme ad i pensili ed alle colonne, vedono una sopraffina finitura in laccato bianco, con ante a vetro a dare un tocco aggiuntivo di ricercata eleganza. Per chi al bianco preferisce invece il legno naturale, niente paura. Le candide finiture possono essere tranquillamente sostituite con un prezioso rovere naturale, il quale disegna nodini sempre diversi tra loro, disegni armoniosi che comporranno una tela, quella firmata Creo, da sempre emblema e simbolo di perfezione.

    Ank: calda eleganza.

    Creo Kitchens è il modello Ank
    Altro fiore all’occhiello di Creo Kitchens è il modello Ank, disponibile in commercio a soli 2690 euro.. Si tratta, in questo caso, di cucine che tra i loro caratteri distintivi ed inconfondibili vedono la totale assenza delle talvolta antiestetiche maniglie, sostituite sapientemente con un comodo sistema a gola, diviso a sua volta in quattro diverse colorazioni.
    Una rivoluzionaria lavorazione a smusso permetterà una apertura che risulti agevole ad ogni utilizzo, senza incorrere a spiacevoli guasti e malfunzionamenti. L’estetica di Ank tende al contemporaneo, un contemporaneo il cui obiettivo principale è quello di saper ottimizzare ogni singolo angolo della cucina, anche quelli apparentemente più angusti ed irraggiungibili.
    L’impatto visivo viene assicurato poi da un contrasto di stili e di colori che in questo modo non creerà mai assuefazione nell’occhio di chi guarda. Infatti, la frazione di questa cucina che andrà a contatto con la parete è composta da da ante con finiture in rovere naturale, mentre le ante dell’isola vengono invece ricoperte da una finitura in bianco opacizzato.

    Ritorno al passato con Rewind.

    cucine Rewind
    Terzo ed ultimo modello citabile è rappresentato dalle cucine Rewind. Un ritorno al passato, quello ha ha condotto i progettisti di Creo ad ispirarsi apertamente ai gioiosi e vivaci anni Ottanta, dove tutto è familiare senza cadere in stereotipi che mal descriverebbero tutte le sensazione e le emozioni che Rewind è in grado di creare. Se è vero che i dettagli da soli non sono determinanti, è altrettanto vero che Creo ha intenzione di viaggiare in direzione opposta, facendo dei dettagli in questione fattori che fanno di ogni singola creazione un qualcosa che si discosta dalla solita e routinaria abitudine. I diversi materiali utilizzati creano contrasti di luce che verranno ancor più evidenziati da una possibilità di personalizzazione da parte del cliente che non può e non deve mancare. Il prezzo di questa cucina, nella sua composizione standard, si aggira intorno ai 2.990 euro.
  • Cine City Ariston programmazione Dicembre 2018

    Cine City Ariston programmazione Dicembre 2018

    Il multisala Cine city Ariston ha un progetto importante da condividere con te:

    trascorrere il mese di Dicembre in allegria pensando alle feste di Natale che…. eccole, sono già qui!

    Il Cine city t’invita a passare un pomeriggio sereno, immergendoti in uno spettacolare 3D accompagnato da suoni surround, per vivere la magica avventura chiamata cinema.
    Dal 25 Dicembre nel multisala Ariston potrai ridere delle peripezie di MARY POPPINS-IL RITORNO
    Il ritorno di Mary Poppins
    Evento cinematografico del 2018, la Super Tata che non invecchia mai, affronta nuovi avversari: basterà un poco di zucchero?Dal 6 Dicembre il multisala presenta:
    LA PRIMA PIETRA
    una commedia italiana sulla difficile convivenza di mondi diversi per cultura e tradizioni, attraverso gli accadimenti quotidiani.ALPHA (un’amicizia forte come la vita)
    Alpha unamicizia forte come la vita
    un film in 3D del mondo com’era 20 mila anni fa; una storia di sopravvivenza e di una strana alleanza tra un ragazzo ed un lupo.Dal 13 Dicembre sono in programmazione all’Ariston
    UN PICCOLO FAVORE
    UN PICCOLO FAVOREgenere noir-thriller
    che indaga all’interno delle relazioni sociali: la fiducia negli altri e l’affannosa ricerca della perfezione del sé.
    IL TESTIMONE INVISIBILE
    IL TESTIMONE INVISIBILE
    genere thriller
    dove un piccolo imprenditore si risveglia accanto al cadavere della sua amante.
    L’accusa, il processo e la verità che sarà costretto alla fine a raccontare.dal 20 Dicembre potrai trovare al Cinecity
    CAPRI-REVOLUTION
    CAPRI REVOLUTION
    genere drammatico
    ultimo film di Mario Martone, dove attraverso gli occhi puri di una pastorella si osserva il mondo diverso dal proprio.e dal 27 Dicembre
    LA BEFANA VIEN DI NOTTE
    LA BEFANA VIEN DI NOTTE
    genere commedia
    La Befana è una brutta vecchina che la notte tra il 5 ed il 6 Gennaio porta doni e dolciumi a tutti i bambini buoni della Terra, mentre ai cattivi solo cenere e carbone…I MOSCHETTIERI DEL RE
    I MOSCHETTIERI DEL RE
    genere animazione
    un classico della letteratura francese trasportato nel mondo anime giapponese, più vicino ai giovani.
  • La Sicilia e il Cristianesimo

    La Sicilia e il Cristianesimo

    Nella storia un ruolo molto importante viene giocato dai Romani, popolazione che ha occupato la nostra nazione e ha portato molte storie.

    Infatti possiamo vedere che il popolo romano ammirava ed era affascinato dalle introduzioni greche ed orientali che col tempo portavano dei mutamenti.
    Ad essi si aggregarono anche i Siciliani che prediligeva un loro aspettato ispirato ai romani. In sicilia esistevano delle comunità ebraiche prima che nascesse il Cristianesimo ed essere erano ubicate nelle grandi città definite col termine domus che in latino significa casa. Esistono scarse testimonianze di cristianesimo che vigeva nei primi secoli in sicilia.
    Le prime sepolture cristiane effettuate nell’isola siciliana risalgono al II secolo e dei primi santi che si hanno notizia risalgono al III secolo, infatti si predicava san Marciano e Sant’Agata. Resistette a lungo il pensiero del paganesimo.
    Dopo che Costantino con l’editto di Milano del 313 proclamò la libertà di culto mise sullo stesso livello il cristianesimo con altre religioni, culti e così la religione si diffuse in un modo rapido. In sicilia con il passare del tempo si ebbero alcuni cambiamento dove alcuni stabili destinati a diversi utilizzi vennero create delle chiese nelle grandi città.
    Si può notare che la diffusione del cristianesimo in sicilia si stava evolvendo piano piano ed è documentata perché si stava avendo così anche lo sviluppo dell’architettura funeraria cristiana. Questo portò alla creazione di catacombe, cimiteri e tombe private.

    Cristianesimo in Sicilia

    Cristianesimo in Sicilia
    La sicilia, tra il II e il III secolo, era una provincia dell’impero romano, che era una grande potenza all’epoca perché aveva conquistato un grande territorio all’epoca. Tutte le terre conquistate, vennero affidate a Proconsoli che le governavano in rappresentanza dell’imperatore facendo applicare le leggi di Roma e imponevano la religione pagana.
    La sicilia per l’impero romano era un’isola fiorente, siccome era un importante centro dove veniva prodotto il grano e permetteva all’impero di poter fornirsi di tale produttività; infatti veniva denominata granaio di Roma.
    Nei tempi in cui era in vita Sant’Agata, Catania era la più importante città della sicilia. Infatti in questa città risiedeva il proconsole, cioè il governatore di tutta l’isola, inoltre costituiva anche il centro industriale e commerciale di prim’ordine, grazie all’attività del suo porto coi i diversi e grandi collegamenti che aveva con l’Oriente. Oltre a questo grazie al fatto di avere l’Etna, le sue fertilissime terre vulcaniche permettevano anche la produzione di olive.

    Il Cristianesimo

    Il Cristianesimo
    Non si hanno delle certezze di come si sia sviluppata e stabilità la religione all’interno di quest’ultima, si pensa forse ai diversi collegamenti commerciali che quest’ultima aveva avuto con le persone di tutto il mondo, infatti vi saranno stati certamente degli incontri con persone che già praticavano ed erano credenti in tale religione ed è proprio per questo che si pensi che una persona del genere entrando sul territorio avesse fatto penetrare quest’ultima.

    Tradizioni Religiose

    Tradizioni Religiose
    La tradizione narra che San pietro, primo apostolo e primo papa, che fu presente alla prima missione evangelizzatrice sia venuto a visitare i primi nuclei che si erano formati nelle città costiere del mediterraneo e si sia fermato a predicare il vangelo anche in sicilia.

  • Tempo di persecuzioni e di martiri

    Tempo di persecuzioni e di martiri

    Successivamente alla morte di Cristo, nei primi secoli gli apostoli e i discepoli hanno vissuto con tranquillità anche perché a quei tempi l’impero romano tollerava ogni tipo di credo.

    Con il passar del tempo e con l’avanzare della nuova dottrina (del tutto opposta al paganesimo), vanne considerata un pericolo dall’impero romano e la propria religione.
    Ai tempi di Nerone, lo stesso reputava i cristiani blasfemi, che realizzavano riti sanguinari e che operavano ogni genere di criminalità, così inizio ad utilizzare misure poco consone contro il cristianesimo.
    Si narra che Nerone, quando appiccò l’incendio di Roma lo fece per scatenare il popolo contro i cristiani al fine di condannare gli stessi alle torture più atroci.
    In quegli anni, San Pietro e San Paolo si trovarono a Roma sotto la giurisdizione di Nerone e furono perseguitati dallo stesso Imperatore che li condanno al martirio.
    Alcuni anni più tardi, l’impero romano acquisì un nuovo persecutore del cristianesimo, il nuovo imperatore Domiziano era un difensore accanito del paganesimo, e per i cristiani non fu vita facile.
    A distanza di molti anni e con l’avanzare del tempo, ci fu un imperatore romano, chiamato Alessandro Severo, che era favorevole al cristianesimo addirittura nel santuario ove lui era solito andare a pregare, aveva aggiunto tra le statue degli Dei anche quella del Cristo Nostro Signore.
    Con l’arrivo dell’imperatore Massimino, l’impero romano si avversò nuovamente e drasticamente sui cristiani e il cristianesimo.
    Tra una persecuzione e l’altra ci furono periodi di accettazione del cristianesimo, ma esso continuava ad operare nascosto dai pagani.
    Erano tempi in cui i cristiani seppellivano segretamente i propri cari ed eseguivano i loro riti nelle catacombe, erano dei propri cimiteri sotterranei contenenti camere, sepolcri e cripte.

    Cosa successe nel III secolo a Catania?

    Cosa successe nel III secolo a Catania
    Come accennato, quegli anni non erano semplici per il cristianesimo e i cristiani.
    Infatti, il proconsole romano Quinziano si era innamorato di una giovane fanciulla di nome Agata che era stata cresciuta sin da piccola dalla famiglia nel credo cristiano, infatti ne era talmente devota che all’età di quindici anni aveva deciso di prendere parte alla consacrazione delle vergini di Cristo.
    Il proconsole decide di arrestare la fanciulla ed torturarla fin quando, lei non avrebbe deciso di abbandonare il culto cristianesimo ed abbracciare il paganesimo.
    Tra le varie torture quelle che si ricorda della giovane Agata è la rimozione di entrambe le mammelle del seno e la guarigione avvenuta con le mani di Cristo, si può parlare di miracolo poiché il Signore Nostro Dio, oltre a guarire dalle ferite la giovane Agata le fece riaffiorare anche il seno.

  • Quanto costa un cartellone pubblicitario?

    Quanto costa un cartellone pubblicitario?

    Quanto costa un cartellone pubblicitario?

    La spesa per affiggere un cartellone avrà realmente un ritorno in termini di acquisizione di nuovi clienti?

    Per determinare il costo di un cartellone pubblicitario è necessario prendere in considerazione diversi elementi, diverse voci che vanno a incidere sulla cifra totale. La spesa forse più ingente è quella della tassa di affissione da versare al comune. Ci sono poi i costi relativi all’agenzia che creerà lo slogan e l’immagine. Se si ha una creatività sufficiente si potrà ideare da soli sia il testo che la grafica. In questo caso i costi verranno abbattuti notevolmente e per la stampa ci si potrà servire delle numerose offerte che si trovano su internet, molto convenienti. Certo una agenzia dispone di personale specializzato che conosce il funzionamento della mente umana, conosce l’arte della manipolazione dei cervelli, è in grado di creare slogan che restino scolpiti nella testa e non diano pace a chi li vede fino all’acquisto. Con una agenzia ho la possibilità di creare un cartello che faccia pensare al passante: io ho assolutamente bisogno di visitare quel negozio, proprio quello, con quel prodotto/ servizio la mia vita cambierà e diventerà più semplice. Poi c’è anche la questione dell’elaborazione dell’immagine che deve essere studiata per la visione a distanza e deve colpire. Normalmente per creare una immagine che abbia un aspetto professionale sono necessari software specifici di cui noi comuni mortali non disponiamo.
    costo di un cartellone pubblicitario
    Ovviamente se proprio ci mancano i fondi per una agenzia pubblicitaria possiamo fare da soli, creare l’immagine e inviarla a un fornitore di servizi di stampa su internet. Ma quale impatto avrà sui potenziali clienti? Riuscirà a distogliere il passante dai suoi pensieri e catturare la sua attenzione dirigendola sul vostro negozio? Ovviamente una immagine sciatta sarà associata a un negozio sciatto…forse a quel punto è meglio rinunciare completamente alla pubblicità. Per avere una idea fate un giro per strada e provate a indovinare quali cartelli sono fatti “artigianalmente” e quali sono realizzati professionalmente da una agenzia. Intanto potrete distinguere quelli professionali dalle modelle: se c’è una attrice famosa difficilmente sarà un cartello artigianale. In concreto quanto è necessario spendere per un cartellone pubblicitario? A Milano, per una affisione 6×3, il formato più diffuso, si può spendere dai 350 ai 500 euro per 2 settimane. I prezzi ovviamente variano da città a città e da zona a zona e ovviamente sono legati alla dimensione del cartellone. E’ difficile capire se questo costo avrà un ritorno in termini di incremento della clientela. Di sicuro il cartello pubblicitario aiuta il potenziale cliente a sapere che una azienda esiste. Se io sto cercando un negozio di scarpe economiche sicuramente andrò nel primo posto che mi viene in mente e probabilmente il primo posto che mi viene in mente è quello di cui ho sentito parlare o quello di cui ho visto la pubblicità per strada. Poi ovviamente se il prodotto è valido il cliente resta.
  • Natale Orto Botanico a Catania

    Natale Orto Botanico a Catania

    Proviamo a pensare nei giorni che precedono il Natale ad un luogo da visitare in Sicilia che possa piacere sia agli adulti che ai bambini.

    La risposta è semplice, l’ormai famoso Orto Botanico di Catania.

    Una stupenda struttura di 16 mila metri quadri che quest’anno ha compiuto la bellezza di 160 anni, un vero e proprio museo vivente botanico.
    Fondato nel 1858 da un monaco cassinese, Francesco Tornabene Roccaforte, è a tutt’oggi una fonte di attrazione internazionale visitato da migliaia di studenti e persone da tutto il mondo.
    Se vuoi stupire i tuoi ragazzi allora è l’occasione giusta per visitarlo, Il posto si trova nella zona forse piu’ affascinante della citta’, tra via Etnea e via Longo, un bellissimo regalo prenatalizio per i ragazzi e ottimo spot per chi e’ appassionato di fotografia.
    La suddivisione degli spazi è formata da 13.000 mq di piante esotiche di tutto il mondo, e 3.000 mq destinati alla coltivazione di piante e erbe spontanee siciliane, direttamente curate dal dipartimento di scienze biologiche dell’università di Catania.
    Un vero e proprio mondo verde formato in viali ortogonali e suddiviso in 22 settori, tutti ornamentati da bellissimi larghi gradini in pietra calcarea.
    Se vogliamo fare evadere i nostri ragazzi dalla schiacciante tecnologia e dal mondo virtuale quotidiano, l’orto botanico di Catania è sicuramente una alternativa “reale” che li porterà in un mondo meraviglioso e sano, dove potranno conoscere fiori e piante che soltanto li e’ possibile vedere tutte insieme.
    Le visite guidate ti permetteranno di conoscere la storia in ogni suo piccolo dettaglio o se preferite la visita anche libera.
    Un’ottima idea per trascorrere un Natale indimenticabile coi ragazzi o in compagnia di amici.
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  • Merluzzo al forno

    Merluzzo al forno

    Ti presentiamo oggi la ricetta del Merluzzo al forno; una ricetta semplice e veloce, ma allo stesso tempo sana ed appetitosa.

    Il primo passo è l’acquisto del necessario per prepararla e qui, ti daremo alcuni utili consigli per scegliere gli ingredienti migliori, poi ti indicheremo la procedura per realizzarla ed infine degli accorgimenti per servirla. Ma non perdiamo altro tempo e partiamo subito con la spesa…
    Ingredienti ricetta merluzzo al forno
    – 1 kg di merluzzo fresco;
    – 1 cipolla;
    – 3 pomodori;
    – 1 limone;
    – 1 mazzetto erbe aromatiche;
    – olio di oliva extravergine;
    – sale;
    – pepe.
    Tempi di preparazione
    La ricetta come dicevamo è pratica e veloce, il tempo di preparazione infatti è di circa una ventina di minuti, ai quali bisogna aggiungere i trenta minuti di cottura in forno.
    merluzzo
    Guida per riconoscere il merluzzo fresco
    L’ingrediente fondamentale di questa ricetta è il merluzzo e quindi, perché il piatto riesca bene è fondamentale che il pesce sia fresco. Per non incorrere nell’acquisto sbagliato segui questi semplice consigli:
    – il merluzzo deve odorale di salsedine, di iodio, insomma di mare, se l’odore è acre o senti puzza di amoniaca non acquistarlo;
    – l’occhio del pesce deve essere bombato, la pupilla nera e brillante e la cornea trasparente;
    – fatevi mostrare le branchie, devono essere di un rosso bordeaux vivo;
    – le squame devono essere aderenti alla pelle;

    Procedimento per la realizzazione del merluzzo al forno

    Innanzitutto devi preparare il pesce appena acquistato, ovvero lavarlo e asciugarlo; a questo punto va messo il sale ed il pepe in quantità sufficiente. Ora devi tagliare la cipolla, i pomodori ed il limone a fettine. Spargi l’olio extravergine di oliva su una pirofila, inserisci le fette di pomodoro, la cipolla e una parte delle fette di limone assieme alle erbe aromatiche creando un letto per il pesce. Ora adagia il merluzzo sopra le verdure e coprilo con le fettine di limone rimaste e con un’altro pò di olio di oliva. Metti la pirofila in forno alla temperatura di circa 220 gradi centigradi per circa trenta minuti.
    Servire il merluzzo
    Il merluzzo al forno va servito caldo, ti consigliamo di accompagnarlo con un buon vino bianco, un Verdicchio delle Marche è l’abbinamento ideale. Buon appetito..
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  • Il villaggio di Babbo Natale a Tremestieri Etneo

    Il villaggio di Babbo Natale a Tremestieri Etneo

    Il mese di dicembre, le sue luci e i suoi addobbi, porta con se uno dei momenti più attesi dell’anno e il Villaggio di Babbo Natale,

    inaugurato il 7 dicembre al Parco Ravanusa, nel comune di Tremestieri Etneo, è l’occasione, per adulti e bambini, di vivere veramente il periodo di Natale immergendosi nella sua magica atmosfera.
    Gli organizzatori del Villaggio di Babbo Natale
    il villaggio di babbo natale a tremestieri
    Il villaggio di Babbo Natale grande appuntamento natalizio reso possibile grazie all’associazione arcobaleno onlus affiliata ENAC, animerà le vacanze di Natale, ad esclusione del 25 e della vigilia, sino al 26 dicembre, con eventi pensati per la famiglia, i bambini e anche gli adulti. Questo rappresenta uno degli eventi natalizi più attesi in Sicilia, portando per la prima volta alla realizzazione di un vero proprio villaggio natalizio proprio come quelli presenti in moltissime altre città d’Italia.
    Il programma dell’evento
    La guest star in occasione dell’inaugurazione è stato niente poco di meno che Babbo Natale, per la gioia dei più piccoli, ma l’amatissimo “Santa Claus” sarà presente anche nei giorni e negli eventi a venire.
    santa claus
    Il programma, vastissimo e pensato per intrattenere nel migliore del modo tutti i visitatori, comprenderà giochi, varie sorprese e numerosi laboratori in cui dar spazio alla propria creatività e mettersi al lavoro. Ci saranno tombolate per grandi e piccini, fiaccolate, concerti di Natale e feste per i bambini con teatri di burattini e narratori di favole insieme a degustazioni, gli splendidi mercatini di Natale, premi e cerimonie imperdibili. Babbo Natale e i suoi amici Elfi ti attendono per passare insieme dei divertentissimi giorni in attesa della festa più importante e amata del mese.
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  • Le 5 Pizze tipiche Siciliane

    Le 5 Pizze tipiche Siciliane

    La pizza siciliana ha due varianti: quella originaria della Sicilia in Italia e la versione che si è evoluta a New York e nel resto degli Stati Uniti.

    In Sicilia, la pizza e lo sfincione erano apprezzati dalla metà del XIX secolo. È probabile che lo sfincione si sia evoluto dalla focaccia più antica e lo sfincione si sia evoluto in quella che oggi chiamiamo pizza alla siciliana negli Stati Uniti.
    La pizza in stile siciliano fu portata negli Stati Uniti dagli immigrati siciliani. Le pasticcerie italiane a New York avrebbero avuto accesso alla mozzarella a basso costo a causa della produzione di mucche da latte dello Stato di New York all’inizio del XX secolo, quindi probabilmente iniziarono a superare le loro sfilate siciliane con la mozzarella. Presto, il termine pizza cominciò a comprendere qualsiasi tipo di crosta di pane condita con salsa e formaggio.
    Tornando ai soldati della seconda guerra mondiale che erano stati di stanza in Italia per chiedere il gusto della pizza, siciliana o meno, a New York, Boston e Detroit, iniziò una tendenza culinaria. Infatti, la pizza in stile Detroit è un discendente della pizza siciliana. Ecco a seguire le 5 pizze tipiche Siciliane.
    Pizze tipiche Siciliane: Sfincione
    Sfincione
    La versione originale e autentica della Sicilia proviene da Palermo e si chiama “Sfincione” liberamente tradotto come “Spessa” e viene solitamente venduta in panetterie o panifici. È una base di pane soffice e spugnosa, simile alla focaccia sormontata da una salsa senza carne a base di pomodori, cipolle, erbe e acciughe, che viene poi ricoperta con pangrattato e una griglia opzionale di formaggio duro. E’ cotta in un vassoio quadrato. Lo sfincione tradizionale non usa la mozzarella perché la maggior parte del latte prodotto in Sicilia proviene da pecore e capre, non da mucche. Tradizionalmente, lo sfincione è servito il 7 dicembre, che è la vigilia della festa dell’Immacolata Concezione, la vigilia di Natale, la notte di San Silvestro e il Venerdì Santo, ma si può mangiare anche tutto l’anno. Nei mesi più caldi viene solitamente servito a temperatura ambiente.Pizze tipiche Siciliane: Pizza siciliana stile newyorkese
    A New York e nel resto degli Stati Uniti, quella che è diventata nota come la pizza in stile siciliano ha la stessa base più spessa e quadrata dello sfincione, ma di solito è condita con salsa di pomodoro e mozzarella. A volte la salsa è sopra il formaggio.
    Pizze tipiche Siciliane: Sfincione con alici
    sfincione con alici
    Un’autentica pizza siciliana o sfincione viene preparata con una pasta spessa e spugnosa composta da una miscela di farina, acqua, lievito e olio d’oliva che è permesso salire. L’impasto viene pressato in una teglia quadrata ben oliata e poi condito con una salsa a base di cipolle saltate in olio d’oliva, acciughe tritate, pomodori e spezie come origano e peperoncino tritato. La salsa è ricoperta di pangrattato e caciocavallo grattugiato e poi cotta in forno caldo. La pasta spugnosa assorbirà l’olio d’oliva sul fondo della padella e creerà un fondo croccante e carbonizzato, mentre il centro rimarrà morbido e spugnoso.Pizze tipiche Siciliane: La bufalaccia
    La bufalaccia è originaria di Palermo e viene realizzata con un impasto di farina di Maiorca; viene condita con pomodorini San Marzano, con Vastedda del Belìce Dop e con la mozzarella ragusana, pesce spada di Messina, aglio e pangrattato. La lievitazione è di 24 ore, mentre la cottura è a forno a legna.
    Pizze tipiche Siciliane: La Mascalucia
    La Mascalucia è originaria di Caltanissetta, l’impasto viene relizzato con farina di grano duro miscelata al lievito di birra. La pizza è condita con: lardo di suino, cipollotti freschi, Vastedda della Valle del Belice Dop, olio EVO Nocellara etnea. La cottura avviene nel forno a legna.
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  • Sant’Agata un aiuto dal cielo

    Sant’Agata un aiuto dal cielo

    Agata giovane catanese cresciuta dalla famiglia con l’amore verso il Signore Nostro Dio

    decide all’eta di quindici anni decide di donare la sua vita al cristianesimo e dal Vescovo di Catania viene consacrata nell’ordine delle vergini di Dio.
    Il terzo secolo, epoca in cui la giovane Agata a vissuta, era un epoca ove l’Italia era governata dai romani e quindi la religione era il credo degli Dei.
    L’imperatore decise di condannare a morte tutti coloro che professavano la parola di Dio, ma la storia di Agata e ben differente.
    La sua morte è stata generata dal proconsole romano Quinziano che se ne era innamorato e pur di dissuaderla, la imprigionò, la torturò e la condannò a morte, bruciandola.

    Quali torture ha ricevuto la giovane Agata?

    sant'agata il martirio
    Come accennato sopra Agata per colpa del proconsole romano Quinziano ricevette delle torture prima di essere condannata a morte.
    Una delle torture inflitte alla giovane Agata perché non voleva credere alla religione dei romani è stato il taglio e la rimozione di entrambe le mammelle.
    Dopo che ingiustamente il proconsole Quinziano le aveva fatto asportare le mammelle, comando alle guardie di accompagnare nuovamente la giovane fanciulla in prigione.
    Agata arrivò nella sua cella sanguinante e in fin di vita, ma chi era intorno a lei vedendola nelle condizioni in cui vergeva, l’aiutarono a curarle le ferite.
    Una notte la giovane fanciulla si vide raggiungere nella sua cella da un anziano accompagnato da un ragazzino con le mani piene di medicine.
    L’anziano si rivolse alla giovane Agata chiedendole se voleva ricevere le cure adeguate per la guarigione delle mammelle, data il suo forte credere nel Cristo Nostro Signore.
    Agata ringrazio l’anziano comunicandole che la tortura che le era stata inflitta era il compimento del suo desiderio verso il cristianesimo.
    SantAgata Una nobile fanciulla
    Allora l’anziano chiede ad Agata il perchè non volesse che lui la guarisse. Ed la giovane dichiarò che non accettava medicine da nessun essere umano, ma solo la medicina di Dio e che a sua il Cristo avrebbe potuto guarirla se solo lo voleva.
    Infine la fanciulla chiese all’anziano lui chi fosse e lo stesso rispose che era stato mandato li da Signore per salvarla.
    Il vecchio si allontano dalla cella e la giovane Agata lo segui con lo sguardo e scossa dalla presenza, si guarda e tocca il petto e constata che le ferite sono completamente guarite ed il suo seno ritornato all’origine, prima della tortura.
    Con questo atto di fede Agata si avvicina sempre più al cristianesimo, tanto è che le costerà ingiustamente la vita per un capriccio di un uomo che voleva il suo amore, ma che poteva riceverlo diversamente se solo avesse ascoltato le parole della giovane.
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  • Pane caldo condito

    Pane caldo condito

    Resistere alla tentazione di assaggiare questo piatto della tradizione della cucina catanese è una cosa praticamente impossibile. Il pane condito, o pane cunzato, per dirlo alla siciliana, è uno dei piatti più semplici e allo stesso tempo gustosi che troverete in città.
    Se si vuole sperimentare a casa questa pietanza è di fondamentale importanza avere le materie prime di qualità. È infatti un piatto talmente frugale che la sua buona riuscita dipende esclusivamente dalla genuinità degli ingredienti, e la Sicilia in quanto a eccellenze alimentari primarie è fuoriclasse.
    Per la preparazione, dicevamo, bisogna anzitutto tagliare dell’ottimo pane bello caldo in senso orizzontale, meglio ancora se anziché utilizzare un coltello si ricorre a uno spago pulito (piccolo segreto della tradizione).
    pane condito
    A questo punto entrano in gioco olio extra vergine di oliva a crudo, sale e pepe, da spargere su tutta la mollica delle due fette di pane. Teoricamente questi pochi passaggi sarebbero già sufficienti per gustare un pane caldo condito eccezionale, ma si può anche dare libero sfogo alla fantasia aggiungendo altri ingredienti, sempre di prima qualità, come olive nere snocciolate e tagliate a pezzetti, filetti di acciuga, pomodorini a spicchi, formaggi come il prelibato primo sale siciliano oppure del saporito caciocavallo, fresco o stagionato a seconda dei gusti personali. Il tutto arricchito da del profumatissimo origano.
    Il pane caldo condito rappresenta l’essenza della cultura culinaria catanese tradizionale: pochi ingredienti per un tripudio per le papille gustative.
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  • Crispelle con l’acciuga e la ricotta

    Crispelle con l’acciuga e la ricotta

    Una ricetta tipica catanese sono le crispelle con l’acciuga e la ricotta, un piatto molto amato da chiunque.

    In realtà c’è chi utilizza altri alimenti per farcirle, come la nutella o l’uvetta, ma la versione classica e che non tramonta mai è quella che include la ricotta o le acciughe.
    Gli ingredienti
    Gli ingredienti che devi utilizzare sono quelli che ti servono per preparare la pastella e il ripieno. Per quanto riguarda la pastella, devi procurarti:
    500 gr di farina 00,
    380 ml circa di acqua tiepida,
    20 gr di lievito di birra e 1 cucchiaino di sale.
    Per il ripieno invece ti occorre:
    200 gr di ricotta di pecora fresca,
    10 filetti di acciuga già sfilacciati e ridotti a pezzetti,
    500 gr di strutto per friggere e infine sale e pepe quanto basta.
    La preparazione 
    ricotta
    La ricetta non è difficoltosa, richiede un pò di tempo per la lievitazione dell’impasto.
    Per prima cosa devi preparare la pastella. Inizia con il setacciare la farina versandola in una ciotola capiente. Successivamente sciogli il lievito con l’acqua tiepida e uniscilo alla farina e amalgama con le mani fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungi il sale e continua a lavorarlo con le mani fino a quando non risulterà morbido.
    Una volta che hai ottenuto un impasto compatto, lascialo riposare per circa un’ora all’interno della ciotola, ricoperta con carta pellicola.
    Nel frattempo che l’impasto lievita, puoi preparare la ricotta aggiungendo del sale e del pepe e la padella con lo strutto per la friggitura.
    Trascorsa circa un’ora, puoi iniziare a friggere le tue crispelle.

    Crispelle con l’Acciuga o ricotta?

    acciuga
    Se vuoi farcire le crispelle con l’acciuga, basta metterne un pezzettino all’interno dell’impasto pronto a friggere. Aiutati con un cucchiaio o bagnati leggermente le mani pr facilitare la presa. Una volta inserita l’acciuga, richiudi l’impasto e gettalo nell’olio bollente. La tua crispella sarà pronta quando avrà raggiunto una bella doratura.
    Se invece opti per la ricotta, non cambia nulla. Devi eseguire lo stesso identico procedimento.
    Quando avrai finito di friggere, disponi le tue crispelle in un piatto di portata, dopo aver assorbito l’olio in eccedenza, e se lo desideri, puoi dare una spolverata di zucchero. Una vera bontà!
  • Menu di Natale 2018 pesce o carne?

    Menu di Natale 2018 pesce o carne?

    Col Natale alle porte, occorre porsi una domanda molto semplice relativa alla preparazione dei diversi piatti:

    Meglio realizzare un menù di Natale a base di carne oppure uno composto solo da piatti di mare?

    Vediamo ora la risposta che riesce a rimuovere ogni singolo dubbio in merito a questa domanda.

    Quello che vuole la tradizione di Natale

    pasta al forno 1
    La tradizione vuole che il menù di Natale sia caratterizzato da piatti a base di carne.
    Sostanzialmente si punta su pasta al forno, condita con salumi e ovviamente con sugo realizzato con carne macinata o ravioli o tortellini, sempre conditi con la carne.
    A questi primi piatti si affiancano i secondi, i quali sono anch’essi a base di carne, con pietanze principali che risultano essere maialetto o agnello, cotti al forno con condimento quali patate o similari.
    Inoltre non manca nemmeno il tagliere di antipasti e formaggi che, anche in questo caso, sono a base di carne: prosciutto e salsiccia rientrano tra questi particolari tipi di pietanze.
    piatti a base di carne
    Secondo la tradizione il menù è composto da questo genere di piatti a base di carne, i quali vengono cotti con attenzione e in maniera tale che gli stessi siano caratterizzati da un piatto unico sotto ogni punto di vista.

    Il menù a base di pesce a Natale

    Qualora il menù che ti è stato indicato prima non fosse di tuo gradimento, potrai far ricadere la tua scelta su determinati piatti a base di pesce.In questo caso devi prendere in considerazione il fatto che, il pesce, potrebbe creare non poche allergie e quindi non essere adatto a tutti.
    Devi sapere che il menù di Natale a base di pesce, inoltre, potrebbe essere maggiormente costoso rispetto quello di carne.
    Se prendi in considerazione il fatto che cozze e arselle possono essere caratterizzate da un prezzo maggiormente elevato rispetto quello della carne, potrai notare come questo particolare menù potrebbe essere meno ricco di piatti.
    Spaghetti al nero di seppia alla Siciliana
    Tra le diverse pietanze che possono essere scelte per questo tipo di menù potrai cucinare piatti come spaghetti al nero di seppie, merluzzi al forno oppure orate al cartoccio come secondo piatto.
    Gli antipasti sono rappresentati da insalata di mare e altri che riescono a rendere questo genere di menù unico sotto ogni punto di vista.Anche in questo caso la fantasia in cucina risulta essere un elemento fondamentale che non deve essere assolutamente assente.

    Pesce o carne, quale scegliere

    Indubbiamente la carne: questa, infatti, oltre essere maggiormente semplice da cuocere, consente di rendere un menù veramente unico sotto ogni aspetto e inoltre consente anche di accompagnare le diverse pietanze con contorni di svariato genere.
    Per tale motivo è consigliata la carne anche se, qualora tu voglia accontentare tutti gli invitati a casa tua, potrai creare un doppio menù che ti consente di offrire delle pietanze di entrambe le tipologie che, se ben cucinate, saranno in grado di rendere il menù che andrai a preparare unico sotto ogni aspetto.
  • Quanto costa arredare una casa?

    Quanto costa arredare una casa?

    Devi arredare casa ma non sai da dove partire e sei indeciso sullo stile, beh non ti preoccupare con questa mini guida capirai quanto è facile arredarla spendendo il minimo indispensabile.
    Preparare il luogo dei sogni dove trascorrere con le persone amate dei momenti piacevoli è quello che ogni persona desidera realizzare, per scegliere i componenti d’arredo, la giusta illuminazione e le decorazioni ti ci vorrà tanto tempo.
    La tua casa in base allo stile di arredamento che deciderai sicuramente di rispecchierà al tuo stile, quindi in base al tuo badget devi capire e decidere lo stile d’arredamento che spazia tra il moderno, classico e rustico.

     

    Ma effettivamente quanto costa arredare una casa? Che stili esistono?

    Vediamo quanto ci costa arredare casa con lo stile moderno, classico e rustico.

    Arredare casa con lo stile Moderno

    Arredare casa con lo stile ModernoBisogna considerare che è lo stile più diffuso perchè i mobili sono funzionali e possono essere trasformati per chi possiede spazi ristretti. Ad esempio come cucine con isola al centro, camere da letto per i più grandi ma anche per i ragazzi sono pensate per stupire oltre a che essere funzionali.
    Ultimamente è di tendenza il letto rotondo oppure con struttura rotonda e materasso rettangolare, questi letti molto spesso hanno all’interno anche dei meccanismi girevoli e di luci.
    Se pensi di arredare casa con questo stile devi sapere che l’importo può variare da circa quattromila euro fino ad arrivare ad una spesa di circa diecimilaeuro.

    Arredare casa con lo stile Classico

    Arredare casa con lo stile Classico

    Se invece hai una casa ampia allora puoi prendere il considerazione l’acquisto di mobili classici perchè questi rispetto allo stile moderno, sono più pomposi hanno forme ampie e vistose.
    Esistono cucine in stile imperiale, salotti sontuosi e divani e sedute in stile francese e le camere da letto sono composte da letti a baldacchino, armadi e specchi raffinati, anche il bagno viene curato nei dettagli con vasche da bagno esterne alle murature e alla pavimentazione, sorrette da piedi in rame.
    Non è tanto facile esprimere un costo preciso su questo stile d’arredamento perchè è molto costo ma con circa ottomila euro si ha la possibilità di arredare con cura la casa con lo stile classico.

    Arredare casa con lo stile Rustico

    Arredare casa con lo stile Rustico
    Infine, se decidi di arredare casa con questo stile, devi sapere che la spesa necessaria che puoi sostenere varia dai circa settemila euro fino ai dodicimila euro, acquistando prodotti di manifatturazione artigianale.
    Per la zona giorno, i mobili sono rigorosamente il legno di noce o di ebano, camini tradizionali e tavoli in legno massiccio, mentre per la zona notte, le camere sono con letti in ferro battuto e armadi che vanno nel tradizionale. Sappi che non sei costretto a comperare una cucina con mobili, ma puoi sostituirla con quella in muratura.

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  • La storia di Piazza Esposizione oggi Piazza Giovanni Verga

    La storia di Piazza Esposizione oggi Piazza Giovanni Verga

    Quando si parla della Sicilia, già possiamo immaginare il mare, le spiagge, la solarità degli abitanti, il buon cibo. In qualsiasi città o paese della regione, c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire e da imparare. Se sei fortunato o fortunata come me, puoi vedere anche l’Etna in piena eruzione da una semplice collina in provincia di Siracusa.
    Ma io oggi voglio soffermarmi su un’altra città, voglio farti scoprire la meravigliosa Catania.Catania è la città con la più alta densità di popolazione in Sicilia. Come già saprai, è situata ai piedi dell’Etna, vulcano ancora attivo. È anche la patria di importanti artisti: dai compositori Bellini e Pacini agli scrittori Capuana, De Roberto, Verga.
    Proprio su quest’ultimo scrittore voglio soffermarmi e dar luce a un posto che devi assolutamente visitare!

    Area importante centrale di Catania, casa del monumento dedicato ai Malavoglia. È la piazza Giovanni Verga, ex piazza Esposizione.

    Una volta centro di addestramento, nel ‘900 vi fu eretto il Palazzo dell’Esposizione (ora demolito), un vero e proprio Expo dei giorni nostri, in cui erano presenti dei padiglioni rappresentati dalle maggiori forze agricole e industriali.
    Andando avanti con gli anni ha poi visto costruire in se il palazzo della giustizia e una caserma dei carabinieri. Nel ‘75 venne poi costruita il monumento dei Malavoglia, rappresentante “la provvidenza“, opera dello scultore autodidatta Mendola.
    Piazza Esposizione 1
    Vale la pena, secondo me, visitare anche piazze, sculture e non soffermarsi solo ai musei o affini. Possiamo aiutare paesi e città come Catania a far riaffiorare opere e storie, leggende del posto donando un po’ del nostro tempo ed interessandoci alla storia. Incentiviamo anche i bambini ad esprimere curiosità nei confronti di ciò che riguarda la nostra bella Italia. Viviamo in una nazione piena di cose ancora da scoprire. Chiediamo di organizzare gite per tutti quegli studenti che non riescono ad avvicinarsi all’insegnamento della cultura e della storia tramite i libri. Aiutiamoli a scoprire queste meraviglie, magari con un bel cannolo in mano o una buonissima granita con brioche tipiche della regione. Con un approccio simile, sono sicura che sarebbe molto più piacevole imparare.
    Oggi ti ho voluto parlare di Catania, ma basta davvero svoltare l’angolo per scoprire altre città in grado di donare storie ed emozioni.
    Smettiamola di chiuderci in centri commerciali e impariamo ad ammirare ciò che ci circonda. Anche la cosa apparentemente più banale, può racchiudere una fonte inesauribile di conoscenza e perché no, anche di immaginazione, perché quando la testa lavora, stiamo già apprendendo qualcosa.
    Acquistando, poi, i prodotti tipici del posto, aiutiamo in maniera considerevole anche l’economia non solo della regione ma anche della nazione.
    Non mi resta che augurarti buon viaggio!
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  • Miti: Aci e Galatea

    Miti: Aci e Galatea

    In Sicilia, forse per la sua ricca storia, per i molteplici miscugli culturali, e le tante invasioni di diversi popoli nel corso dei secoli, non mancano miti e leggende che si sono tramandate e scritte nel tempo.

    Una dei miti più affascinanti è proprio quella di Aci e Galatea.

    Essa spiega il perchè molti dei graziosi paesi ai piedi dell’Etna ha il proprio nome che inizia per Aci.

    Tutto nasce da questo antichissimo mito, da un amore tormentato e romantico, che solo il fascino che si respira in Sicilia può ispirare, Ovidio lo racconta nel XIII libro della Metamorfosi.
    Aci e Galatea
    Galatea una delle cinquanta Ninfe del mare, figlia di Nereo e Doride, era amata perdutamente da Polifemo, il ciclope che abitava nel vulcano.
    Ma la bellissima e giovane Galatea se all’inizio dimostrava un flebile interesse per il ciclope, ad un tratto se ne disinteressò completamente.
    Non ricambiava quest’amore perchè si era innamorata di Aci, un giovane e aitante pastore, figlio di Fauno e Simetide che portava al pascolo le sue pecore nei pressi del mare.
    I due giovani dal loro primo incontro si amarono, quindi inutili furono i tentativi di conquista da parte di Polifemo.Aci e Galatea tutti i giorni avevano appuntamento in riva al mare; durante uno di questi incontri, Polifemo li vide abbracciati ed appassionati e adirato decise di vendicarsi.
    Quando Galatea si rituffò in mare e Aci restò solo, il ciclope gli lanciò un grosso masso di lava e lo schiacciò, dividendo il suo corpo in nove parti.
    Alla notizia Galatea si disperò e gli dèi impietositi da tanto dolore e dalla sua disperazione, trasformarono il sangue del pastore in un fiume che parte dal mare e sfocia nei pressi della spiaggia dove i due amanti si incontravano giornalmente.
    Castello di Aci Castello
    Da ogni pezzo del corpo di Aci prendono il nome i nove paesi, che arricchiscono la provincia di Catania per la loro bellezza e la loro particolarità: Acireale, Aci Catena, Aci Trezza, Aci Castello, Aci Platani, Aci San Filippo, Aci Bonaccorsi, Aci Sant’Antonio e Aci Santa Lucia.Solo chi in Sicilia c’è nato o ci vive può comprendere a fondo il fascino di miti e leggende, che si sono tramandate nei secoli.
    Nonostante questa Nostra Terra sia stata ed è tuttora martoriata, ci culla in un tenero abbraccio e tristemente saluta chi dei suoi figli è costretto a fuggir via perché non trova il pane e il proprio posto per avere una vita dignitosa.
    Quanta ricchezza ci offre la nostra amata Madre Terra, ma noi non siamo sempre stati bravi figli, spesso le abbiamo fatto del male e l’abbiamo martoriata nonostante le risorse che ci offre. Un pò come Polifemo che squarciò Aci, noi la feriamo, la sfruttiamo, la abbandoniamo ma lei ci aspetta e ci accoglie sempre con tutta la sua “calura”.
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  • Capodanno a Catania

    Capodanno a Catania

    Non sarà famoso come quello di New York, immersi tra i migliaia di cartelloni luminosi a led ma sicuramente il capodanno del capoluogo siciliano, adagiato ai piedi dell’Etna, regala sensazioni forti che rimangono in presse nella memoria. Il capodanno a Catania offre un’atmosfera accogliente e familiare, gastronomia tra le più buone e caratteristiche del mondo e soprattutto tanto tanto divertimento per tutte le età.

    La Città  di Catania a Capodanno

    La cornice è tra le più suggestive che si possano trovare, fondata nel 729 a.C. Catania accoglie tra le sue strade, piazze e palazzi storici settecenteschi oltre alle finiture ed ai monumenti che ricordano le diverse epoche che Catania ha attraversato da protagonista. Raggiungerla è molto semplice, in auto percorrendo l’autostrada A18 Messina-Catania, in treno raggiungendo la stazione di Catania centrale o in aereo atterrando all’aeroporto internazionale Fontanarossa.
    L'Aeroporto di Catania
    Le strutture ricettive sono centinaia, dagli hotel lussuosi agli accoglienti ed esclusivi B&B, famoso in tutta la provincia il BED.

    Mangiare a Catania immersi nella tradizione a Capodanno

    Molte le opzioni per il veglione, si possono gustare le specialità equine e non ai piedi del castello Ursino negli esclusivi e molto apprezzati dai giovani, ristoranti Camelot e Cavalier Roxy.
    In alternativa possibile immergersi nella tradizionalissima via Plebiscito dove vivere una più popolare e caratteristica esperienza
    ristoranti Camelot
    enogastronomica con le bracierie più famose della città.Non mancano ovviamente i ristoranti multietnici, cucina cinese, giapponese ed il bellissimo ristorante tailandese Thai Princess.
    Questi sono solo alcuni dei moltissimi posti dove gustare ogni tipo di prelibatezza.
    Il must è la carne di cavallo ma i piatti della tradizione sono davvero molti, ottime le pizze ed il caratteristico pizzolo di Sortino.

    Il programma ufficiale del Capodanno di Catania

    Se invece l’idea è quella di passare un capodanno più tradizionale Catania offre un programma degno della sua fama. Catania, denominata la Milano del sud, è caratterizzata da un centro ricco di negozi che popolano i palazzi settecenteschi.
    palazzo biscari
    Percorrendo da nord a sud la via Etnea è possibile ammirare il fulcro della movida catanese, dalla suggestiva Villa Bellini, con i suoi bar storici dove attendere lo scoccare della mezzanotte gustando un prelibato cannolo alla ricotta, fino ad arrivare a Piazza Università e più avanti a piazza Duomo.
    Proprio in queste due piazze si svolge il tradizionale programma di capodanno.
    In piazza Università viene allestita una grande tavolata dove gustare le prelibatezze della tradizione siciliana. A poche decine di metri piazza Duomo, la piazza con l’obelisco e l’elefantino, è qui che catanesi e turisti attendono il nuovo anno, l’imponente facciata del Duomo, che ospita le spoglie di Sant’Agata e la tomba del maestro Bellini, fa da sfondo al tradizionale concerto di capodanno. Concerto che in un certo senso non si interrompe a mezza notte ma si trasforma dopo il count down. Salutato il vecchio anno con il tipico conto alla rovescia partono i festeggiamenti per l’arrivo del nuovo, uno splendido spettacolo pirotecnico degno della tradizione etnea e musica fino a notte inoltrata.
    Brindisi, giochi di luce e tradizione culinaria vi faranno tornare a casa stanchi ma non una serata da ricordare, tra le più divertenti che abbiate mai passato.
  • Eventi a Catania nel mese di Dicembre

    Eventi a Catania nel mese di Dicembre

    Eventi a Catania nel mese di Dicembre: Il mese di dicembre è da sempre uno dei più movimentati e molte città si riempiono di meravigliosi eventi che rispondono ai gusti praticamente di tutti.

    Il Natale è ovviamente centrale in questi eventi, ma c’è la possibilità di divertirsi per gli appassionati di molti generi diversi: dal collezionismo all’antiquariato, dai giocattoli agli elettrodomestici, passando per piste di pattinaggio sul ghiaccio ed incredibili e bizzarre idee regalo. Anche Catania rispecchia a pieno questo periodo, proponendo varie manifestazioni per grandi e piccoli e, se vorrai lasciarti trascinare in questo incantevole clima, puoi leggere qui di seguito le più interessanti.
    Zampognarea
    Zampognarea, il mondo delle zampogne tra uomini e suoni. Questo il nome di un’iniziativa davvero interessante per diffondere il patrimonio musicale locale, sostenuto da diverse associazioni e con il patrocinio di diverse istituzioni che, ogni anno di più, spingono nella direzione di questo genere di iniziative. Il tutto inizia sabato 8 dicembre e si conclude l’8 gennaio: un mese all’insegna di mostre, spettacoli musicali ed anche teatrali, presentazioni di CD ed addirittura momenti sulla cura dell’accordatura di un meraviglioso strumento come la zampogna.
    Pista sul ghiaccio in Piazza Università dal 16 Novembre
    Piazza Università è il luogo giusto, invece, se volete muovervi un po’. Infatti se volete godervi lo spettacolo della pista di pattinaggio sul ghiaccio e, perché no, anche provare a pattinare questo è il luogo adatto. Va provato!
    Artigianato in palazzo Minoriti: un Natale all’insegna dell’artigianato artistico nel chiostro di un palazzo davvero stupendo, cosa chiedere di più? Moltissime merci in vendita, pezzi unici accuratamente realizzati e scelti per gli appassionati, dalla fotografia ai prodotti per la casa (saponi, piante e molto altro). Il tutto in vendita fino all’epifania, lasciatevi trasportare dall’ambiente magico e dalla splendida fattura di prodotti che, in fondo, avete sempre desiderato.
    palazzo biscari
    Palazzo Biscari e Manganelli: rispettivamente in questi due palazzi storici della città dell’elefante si svolgeranno la mostra del regalo natalizio artigianale e del regalo handmade. Infatti nel palazzo Manganelli si svolge la mostra “Faber: il fabbricante delle idee” che offre moltissimi prodotti interamente fatti a mano, una chicca da non perdere per gli amanti dei regali letteralmente unici.
    Xmas Factory: la villa Bellini diventa splendente e colorata con il pop-up market, sempre nell’ambito delle fiere in cui domina l’artigianato dei piccoli produttori locali. Quest’ultima è ormai rinomata anche per lo street food che offre, sicuramente caratterizzante ed interessante per passare una piacevole giornata in famiglia con buon cibo e idee regalo per ogni esigenza. La Xmas Factory chiuderà i battenti il 27 dicembre, dopo Natale e Santo Stefano.Questi sono i posti più interessanti e caratterizzanti del Natale in una splendida città come Catania, un mix di storia, arte ed artigianato, con un tocco di buon cibo che, nel clima natalizio, di certo non guasta. Vivere il Natale a misura di famiglia è proprio il valore aggiunto di questo periodo e, volendo, si può assaporare anche solo passeggiando per le vie di una città sempre in grado di stupire i propri cittadini ed ospiti, grandi e piccoli.
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  • Cosa regalare a Natale?

    Cosa regalare a Natale?

    Si avvicina il Natale e, con lui, le tanto attese ferie, la condivisione con parenti e amici, le grandi tavolate e… i regali!

    C’è chi ama farli, chi ama riceverli e purtroppo chi non ha neanche idea di dove cominciare.
    Si rischia di essere noiosi, scontati, di fare un regalo che non sia all’altezza delle aspettative di chi dovrà riceverlo ma, con dei piccoli accorgimenti, sarà possibile rendere felice la persona a cui facciamo il dono!

    Cosa regalare a Natale, ai bambini?

    regalare a Natale
    Partiamo dalla categoria di persone che più è coinvolta in questa festa: i bambini.
    Con loro, in realtà, è più semplice di quanto si possa credere. Sono diretti, vogliono quello che chiedono, e se si tratta dei nostri figli o dei nostri nipotini, diciamo che possiamo anche rispettare le richieste (se rientrano nei nostri budget). Nel caso in cui si trattasse di figli di amici, personalmente punto ai giochi di scienza (ad esempio il laboratorio per creare i profumi, le piccole serre, i giochi in cui possiamo ricreare ed osservare i fenomeni naturali), anche un set di macchinine o una semplice bambola vanno benissimo. Se vuoi rendere ancora più speciale il regalo, puoi chiedere ai genitori qual è il personaggio preferito del figlio e poi scegliere in base ai gusti.

    Cosa regalare a Natale, agli adulti?

    portachiavi regalo di natale
    Per gli adulti, la situazione è un po’ diversa. Una volta andava di moda regalare maglioncini alle donne e portafogli o cinture agli uomini. In casa mia, di solito, agli uomini usiamo regalare dei dopobarba, recentemente anche dei bellissimi portachiavi abbinati al modello dell’auto che possiede quella persona o libri che trattano gli argomenti preferiti (ad esempio mio padre ama le auto, così gli ho regalato un libro di auto d’epoca). Se l’uomo a cui dobbiamo fare un regalo, non è in rapporti stretti con noi, una bottiglia di un buon vino è sempre cosa gradita.
    Per quanto riguarda le donne, se si tratta della mamma, puntare al suo profumo preferito non è mai sbagliato ma se ha una passione in particolare, anche con lei puoi puntare tranquillamente a soddisfare i suoi hobby.
    cesto natalizio
    Per andare un po’ di più sul sicuro, puoi anche fare un regalo più in generale alla famiglia e quindi comporre un cesto natalizio. Se sei bravo o brava in cucina, potresti anche pensare di arricchire questo cesto con confetture o dolci e panificati.
    Ultimamente c’è anche un nuovo modo di fare i regali. Si organizza una comitiva in cui ognuno mette a proprio piacere una somma di denaro e con ciò che si è raccolto, si riesce a scegliere un regalo unico ma che di solito ha un gran valore economico. Questo tipo di regalo è ampiamente adattabile a quelle persone che magari vivono da sole da poco tempo e devono finire di allestire casa.
    Esistono poi le gift card, magari del negozio preferito della persona a cui si deve fare il regalo e le ormai famose smartbox molto adatte alle amiche.Come vedi, le idee sono davvero tante, ma se non ti senti sicuro o sicura a scegliere di tua iniziativa, non c’è cosa migliore che chiedere al diretto interessato che cosa vorrebbe ricevere. L’importante è fare tutto con la massima serenità per non trasformare un bel momento di scambio e condivisione in un momento che risulterebbe solamente stressante!
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  • Belle olive condite

    Belle olive condite

    Le olive sono un alimento che può essere utilizzato per la preparazione di tantissimi piatti.

    Le ricette che includono le olive sono numerose ma oggi vi proponiamo un’idea per un antipasto alla siciliana, le olive condite!

    Ingredienti per la preparazione
    Per prima cosa, devi procurarti le olive, possibilmente quelle verdi, ma c’è chi preferisce quelle nere. Questa è una scelta che dipende dal proprio gusto personale.
    Immagina di dover preparare 2 kg di olive condite, per cui gli ingredienti saranno:
    2 kg di olive,
    3 litri di acqua,
    300 gr di sale,
    2 carote,
    2 gambi di sedano,
    infine olio, peperoncino e origano quanto basta.
    Procedimento
    olive
    Il procedimento in sè non è difficile ma il tempo di preparazione è abbastanza lungo. Se pensi di preparare delle belle olive condite in pochissimo tempo, stai sbagliando di grosso.
    Per prima cosa lava i 2 kg di olive e dopo averle scolate, devi inciderle con un coltello o se preferisci puoi scacciarle.
    Si dice che schiacciandole, impieghino meno tempo per essere pronte.
    Una volta fatto ciò, devi immergerle in una pentola capiente e coprirla con acqua. Le olive dovranno restare a mollo per 3 giorni, schiacciate da un peso che verrà messo sulla parte superiore. Decidi tu cosa mettere, anche un piatto potrebbe andare bene. Per 3 giorni ricordati di cambiare l’acqua e svolgere lo stesso procedimento.
    ricetta alive condite
    Una volta trascorsi i 3 giorni, devi scolare le olive e metterle in un altro recipiente, ricoperte nuovamente di acqua, stavolta aggiungendo del sale, precisamente 100 gr per ogni litro di acqua e dopo mescola il tutto.
    Le olive resteranno in salamoia per altri 7-10 giorni, fino a quando non se ne sarà andato via l’amaro.
    Come vedi tutto questo procedimento serve per togliere il gusto amaro delle olive.
    Una volta che saranno pronte, inizia la parte del condimento.
    Non esistono delle regole ben precise a riguardo, ma starà a te decidere come condirle. Ad esempio puoi utilizzare del peperoncino, carote, sedano e molto altro.
    Personalizza le tue olive e saranno pronte per essere servite.
  • Panettone o Pandoro?

    Panettone o Pandoro?

    Siamo sempre più vicini al Natale e, con lui, anche al fatidico momento della scelta d’acquisto: panettone o pandoro?

    Prima di scegliere, vediamo insieme la loro storia e le caratteristiche che li differenziano.Il panettone 
    Le sue origini sono lombarde. Ci sono diverse storie sulla sua nascita.La prima vuole che Messer degli Atellani, innamoratosi della figlia del fornaio, si fece assumere nella panetteria del padre e, per conquistare i loro cuori, inventò questo nuovo tipo di pane che ebbe gran successo e che gli permise di sposare la fanciulla.
    panettone catania
    La seconda storia vede dei cuochi un po’ sbadati, alle prese con il banchetto di Natale. Siamo infatti nelle cucine di Ludovico il Moro, dove il dolce, sbadatamente, è stato fatto carbonizzare. Nelle cucine, prestava servizio anche un garzone di nome Toni che propose di portare in tavola il dolce che aveva preparato lui qualche ora prima. Tutta la cucina sbirciò la reazione degli ospiti davanti a quel dolce che fu ovviamente positiva. Il nome panettone deriva appuntamento dalla frase “L’è ‘I pan del Toni”.
    Attraverso i secoli, vediamo questo pane natalizio come simbolo di condivisione, proprio del Natale, infatti era il dolce che veniva servito a tutti, indistintamente dalla classe sociale.
    Il panettone viene anche servito come dolce propiziatorio contro i malanni di stagione, da qui il nome “panettone di San Biagio”, il santo protettore di naso e gola.
    È un dolce registrato alla camera di commercio, per cui possiamo chiamare “panettone” solo quelle lavorazioni che rispettano gli ingredienti e i tempi di preparazione originali.
    Il pandoro 
    Il pandoro vede le sue origini a Verona. La sua storia prevede una versione antica e una moderna.
    La storia antica narra di un “pane de oro” che veniva servito sulle tavole nobiliari.
    La storia moderna riguarda l’evoluzione di un dolce tipico veronese (il nadalin) e la sua forma prende ispirazione da un artista impressionista.
    Pandoro
    Il pandoro originale è un dolce soffice e profumato alla vaniglia, non è farcito e non è guarnito come Il panettone anche se vengono proposte alternative per tutti i gusti, sbagliando però a chiamare anche loro “pandoro”, in quanto il brevetto non comprende ingredienti aggiuntivi. Di solito viene servito con un po’ di zucchero a velo sopra, nonostante sia già una preparazione dolce.
    Se siete amanti di uvetta e canditi, non esitate a scegliere il panettone. Se invece come me, preferite un sapore più delicato e amate lo zucchero a velo, la scelta giusta è il sofficissimo e semplicissimo pandoro. In casa mia è lui il re del Natale e piace anche ai più piccoli!
    In ultimo, che sia panettone o pandoro, se volete assaporarne il gusto originale, affidatevi alle ricette che rispettino i loro brevetti, coinvolgete tutta la famiglia e provate a farne uno in casa voi. Basta davvero poco! L’importante è condividere la gioia e la convivialità che il Natale ci offre.

    <<<<Scopri le ricette di CataniaBlog>>>>

  • Gadget personalizzati per la festa del tuo bambino

    Gadget personalizzati per la festa del tuo bambino

    Stai organizzando la festa del tuo bambino e stai cercando un’idea originale per colpire gli invitati con un gadget personalizzato che lasci un ricordo indelebile?

    Oppure vorresti semplicemente differenziarti dal resto delle altre feste con ornamenti standard o dedicati al classico supereroe? Probabilmente quello che stai cercando è proprio un sito come www.gadgetpersonalizzati.eu.
    Oltre a trovare tutto quello di cui puoi aver bisogno per l’organizzazione della festa, la cosa sensazionale è che qui potrai dar sfogo a tutta la tua creatività. Il sito gadgetpersonalizzati.eu ti permette di creare tutto quello che ti può servire per rendere unici i tuoi gadget personalizzati.
    Il sito mette a disposizione per l’acquisto e la completa personalizzazione: portachiavi, calamite, spille, adesivi ed accessori vari.
    La registrazione al sito non è obbligatoria e non fondamentale per eseguire un ordine, va detto che nel caso la facessi potrai beneficiare di determinati vantaggi, quali il salvataggio dei disegni per un successivo recupero nel caso non completassi il lavoro perchè tutti i tuoi dati verranno salvati nell’account.

    – Come funziona la personalizzazione dei Gadget.

    gadget personalizzati bambinoPotrai usare il tuo programma preferito per dare sfogo alla tua creatività e creare l’immagine personalizzata che intendi utilizzare, che sia un’immagine presa da internet o una fotografia non viene imposto nessun limite. L’importante sarà caricare il lavoro finale in un file formato JPG, JPEG o PNG e adattarlo al prodotto scelto utilizzando il programma apposito messo a disposizione sul sito.
    Si potranno aggiungere frasi o parole sfruttando i diversi font disponibili modificando anche colore e dimensione a tua libera scelta.
    Va fatta una precisazione sui colori in quanto possono differire leggermente da quelli visualizzati nell’anteprima, poiché il colore dello schermo (RGB) viene modificato in colori su tinta (CMYK); anche se l’anteprima è una riproduzione fedele del risultato finale. Questo processo garantisce maggiore fedeltà all’originale in fase di stampa.– Tempi di spedizione, pagamento e consegna.
    Potrai comodamente pagare i tuoi gadget personalizzati utilizzando PayPal, bonifico bancario o semplice addebito su carta di credito.
    Tutti i prezzi indicati sul sito sono comprensivi di IVA e includono già le spese di spedizione.
    Una volta personalizzato e scelto l’articolo desiderato, verrà aggiunto al carrello e si potrà procedere all’acquisto. Verranno ovviamente richieste tutte le informazioni per la spedizione e i dati del pagamento.
    La data di consegna verrà specificata al momento dell’ordine, solitamente due giorni lavorativi con TNT, in ogni caso verrà spedito entro 15 giorni dalla data di conferma dell’ordine se non specificata nessuna data precisa. A questo link puoi trovare tutte le informazioni dettagliate, anche sull’eventuale assicurazione o facoltà di recesso: https://www.gadgetpersonalizzati.eu/condizioni-di-vendita/.
    Arrivati a questo punto non resta che aspettare che ti venga recapitato il tuo speciale ed originale gadget personalizzato.
  • Afrodisia

    Afrodisia

    Agata cresciuta dalla famiglia, sin da piccola con il credo cristiano decide all’età di quindici anni di dedicare la sua vita all’amore di Cristo.
    Nel III secolo chi viveva con il credo cristiano, veniva torturato e condannato a morte dai romani.
    La fanciulla rifiutando l’amore del proconsole romano Quinziano viene arrestata, torturata ed condannata a morte.
    Una delle vicende che portano al proconsole a decidere di torturare la giovane fanciulla è il rifiuto che la stessa continua imperterrita, giorno dopo giorno a comunicare alla signora Afrodisia.

    Chi è Afrodisia nella vita di Agata?

    la storia di agata
    Siccome la giovane Agata aveva deciso di perseguire la sua strada del cristianesimo e servire il Signore Nostro Dio, il proconsole romano Quinziano decise con l’aiuto dell’imperatore di quell’epoca storica (III secolo), decise di torturare la giovane fanciulla di cui il Quinziano si era tanto innamorato per la sua bellezza e la sua bontà d’animo.

    Una delle torture (se così può essere definita) è quella di rieducata la giovane Agata alla religione romana ed adorare gli Dei, vivendo nei vizi e lussurie dei romani di quel secolo.
    Afrodisia accetto l’incarico del proconsole romano e decise con l’aiuto delle sue nove figlie (come lei, di facili costumi), invito la giovane fanciulla nella sua splendida dimora.
    Con l’aiuto delle figlie, Afrodisia cercava con vari discorsi ed allusioni di turbare psicologicamente la giovane ragazza cristiana.
    Cercava di convincerla che essere casta significava bloccare la sua crescita fanciullesca e che le gioie della vita le sarebbero piaciute, grazie all’ardente amore del proconsole romano Quinziano.
    Gli interrogatori a SantAgata
    Nel frattempo durante la festa organizzata da Afrodisia nella sua dimora, con l’aiuto delle sue amiche e dei suoi amici, cercavano di persuadere la giovane Agata ad abbracciare la religione pagana e di convincerla a frequentare locali ove avrebbe incontrato tanti giovani del suo ceto sociale.
    Con queste parole Afrodisia cercava di confondere la giovane fanciulla, sperando di accontentare il proconsole romano Quinziano.
    Ma Agata creatura, cresciuta nella fede cattolica e d’animo sensibile, durante le fasi di convinzione della donna Afrodisia, recitava preghiere per non cadere in facile tentazione e rimanere indifferente a tutte le lusinghe allettanti che riceveva.
    Ogni minimo tentativo che Afrodisia provava nei confronti della giovane Agata era invano, la rieducazione durò un mese, quindi si può solo immaginare quante e quante preghiere la giovane Agata dovette recitare per non cadere in tentazione.
    Dopo il lungo mese e il continuo rifiuto della giovane fanciulla Agata, Afrodisia avverti il proconsole Quinziano comunicandogli che tutti i suoi sforzi erano invani e che la giovane Agata era ostinata a restare nell’amore del suo Cristo Signore.
    Infine Afrodisia parlò con la giovane Agata, dicendole che siccome continuava a rifiutare il proconsole Quinziano, questo l’avrebbe sicuramente indotta a castighi ed infine condannata a morte.

  • Caponatina

    Caponatina

    La caponata per eccellenza è quella catanese, un piatto tipico e sempre molto apprezzato.

    Se hai degli ospiti a casa o dei parenti e vuoi renderli contenti, una bella Caponatina è quello che ci vuole.
    Ingredienti
    Per preparare una buona Caponata in genere ti servono:
    2 melenzane grosse,
    1 peperone rosso ed uno giallo,
    500 gr di pomodori pelati per la salsa,
    mezza cipolla,
    1 spicchio d’aglio,
    3 gambi di sedano,
    olive nere e verdi,
    pinoli, capperi,
    basilico,
    mezza tazzina di aceto bianco ed infine sale e olio extravergine d’oliva quanto basta.

    La preparazione della caponatina prevede vari step.

    Caponata
    caponata – Jamie Oliver’s recipe (Sicilian Eggplant stew)
    Per prima cosa, comincia a pulire le melenzane, tagliale a tocchetti per poi friggerle in padella con abbondante olio. Una volta fritte, togli con la carta assorbente l’olio in eccedenza e mettele da parte.
    Poi tocca friggere i peperoni, anche qui esegui lo stesso procedimento spiegato prima.
    Poi devi prendere una pentola abbastanza capiente e inizia a soffriggere la cipolla tagliata a pezzettini molto piccoli con lo spicchio d’aglio. Una volta rosolata, aggiungi i pelati ed il basilico e fai cuocere il tutto per circa 20 minuti, a fuoco lento.
    Nel frattempo in un piccolo tegame devi cuocere in acqua il sedano fatto a pezzetti, per circa 5 minuti e aggiungere successivamente le olive, i capperi, i pinoli, e un goccio d’aceto per una cottura di 10 minuti circa.
    Una volta trascorso il tempo, bisogna unire il tutto alla salsa preparata precedentemente ed aggiungere anche le melenzane e i peperoni. Amalgama tutto il composto, versando mezza tazzina d’aceto in cui sono stati sciolti 3 cucchiaio di zucchero. Ciò serve per donare alla caponatina un sapore dolciastro.
    Una volta unito il composto, il piatto è pronto.
    Ti consigliamo di servirlo freddo.
  • Cinema Metropolitan a Trecastagni programmazione Dicembre 2018

    Cinema Metropolitan a Trecastagni programmazione Dicembre 2018

    Cinema Metropolitan a Trecastagni: La programmazione di Dicembre al cinema Metropolitan è pensata per i giovani, strizzando l’occhio a chi ama i buoni sentimenti, il mondo animato Disney e la grafica computerizzata.

    Cinema Metropolitan a Trecastagni: Il tema centrale è il Natale e le sue feste, che a breve coloreranno le nostre giornate.

    Riesci a pensare a qualcosa di più bello: niente scuola, un film in compagnia dei tuoi amici e… una montagna di popcorn?
    La sala offre spettacoli ad alta definizione, la possibilità del 3D, effetti full-immersion per gustare appieno la migliore qualità delle immagini.

    Fino al 12 Dicembre è’ in corso la programmazione di

    IL GRINCH
    Il Grinch in versione cartoon
    film di animazione/fantasy uscito il 29 Novembre 2018
    Durata 90 minuti, in 2D e 3D
    racconta le vicende dell’omonimo personaggio verde e dispettoso della letteratura americana per l’infanzia.Interessante la scelta di canzoni hip hop per rendere il ritmo del racconto in rima dell’autore e coinvolgerti.Il 19 Dicembre 2018 esce negli Stati UnitiIL RITORNO DI MARY POPPINS
    Il ritorno di Mary Poppins
    genere fantasy
    Durata 130 minuti, in 2D e 3Ddal 20 Dicembre in programmazione al Metropolitan negli orari17,30 20,00 22,30Sequel del film che nel 1964 appassionò alle vicende della famiglia Banks e della magica bambinaia Mary Poppins, una generazione intera.Ottima occasione per tutta la famiglia di godere insieme lo spettacolo e confrontarsi.
    In uscita il 27 Dicembre 2018
    LA BEFANA VIEN DI NOTTE
    LA BEFANA VIEN DI NOTTE
    genere commedia
    Durata 98 minuti”La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte… ”
    la filastrocca popolare parla di una brutta vecchina che la notte tra il 5 ed il 6 Gennaio porta doni e dolciumi a tutti i bambini buoni della Terra, mentre ai cattivi solo cenere e carbone.
    Qualcuno riesce a rapire la Befana: seguiremo le avventure dei bambini che vogliono salvarla.
  • Vughiutu cunzatu a’ catanisa

    Vughiutu cunzatu a’ catanisa

    Come ben sai, l’Italia è una terra di antiche tradizioni, ma è anche la patria della cosiddetta arte dell’arrangiarsi. Esiste un piatto tipico catanese che mette insieme queste due peculiarità del nostro Belpaese: il vughiutu cunzatu a’ catanisa, che altro non è che della carne lessa tagliata a tocchetti e condita. Questo è il classico esempio di un piatto di recupero, in cui si utilizzano gli ingredienti di un’altra precedente preparazione, in questo caso della carne utilizzata per il brodo, per creare una nuova e altrettanto gustosa pietanza.

    La ricetta del vughiutu cunzatu a’ catanisa

    vughiutu cunzatu

    Il bollito di carne, che sia di pollo o manzo non importa, va prima tagliato in piccoli tocchetti. A questo punto si aggiungono vari ingredienti come pezzetti di acciughe, olive schiacciate, sottaceti, aglio tritato, origano e pepe. Il tutto tassativamente condito con dell’ottimo olio extra vergine di oliva e magari anche con dell’aceto aromatico.
    Una sfiziosa alternativa
    In cucina è importante lasciare spazio alla fantasia per non annoiarsi mai. Eccoti quindi una variante del vughiutu cunzatu a’ catanisa. Ciò che dovrai fare sarà far scottare per pochi minuti dei pezzetti di gambo di sedano in acqua bollente e far soffriggere, a parte nell’olio evo, dei dadini di pancetta e aglio schiacciato. Unisci ora il sedano alla pancetta, una spruzzata di salsa di pomodoro e sale e pepe q.b.. Lascia cuocere per un quarto d’ora, poi aggiungi il lesso a tocchetti e fai insaporire, eliminando l’aglio. Et voilà, un nuovo prelibato piatto in men che non si dica.

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  • Osteria Pizzeria La Buccia a Misterbianco

    Osteria Pizzeria La Buccia a Misterbianco

    L’Osteria Pizzeria La Buccia a Misterbianco si trova nella Provincia di Catania

    Viene considerato il numero uno dell’Osteria di tutta l’isola. Presso l’osteria puoi trovare diversi stili e tipologie di cucina: quella tradizionale, di mare e mangiare la pizza. In quella tradizionale assaggerai tutti i piatti tipici siciliani, per gustare la vera cucina dell’isola che ti lascerà stupita. Il locale è ben strutturato, gradevole e soprattutto accogliente, anche se di dimensioni ridotte, ma ciò non gli fa perdere il suo fascino caratteristico. I prezzi contenuti dei piatti, abbinati alla possibilità di scegliere i menù fissi, rende il locale perfetto per svolgere cene di lavoro oppure compleanni, spendendo poco e mangiando bene.
    Pizzeria e Osteria di mare
    pizzeria la buccia

    La Buccia oltre alla cucina tradizionale, ti consente di mangiare la pizza, con sopra un condimento tutto speciale, e non come le classiche pizzerie. La più richiesta nella pizzeria è la Limonella, che ha come ingrediente principale il limone. Tutte le pizze del menù hanno caratteristiche uniche, infatti devi sapere che vengono tutte preparate utilizzando ingredienti freschi e l’impasto è lievitato al naturale, quindi senza aggiungere lievito, così che una volta mangiate ti garantiranno la digeribilità massima.

    Divertiti con il karaoke

    All’Osteria La Buccia puoi divertirti insieme ad amici e parenti con il karaoke presente in sala. Con esso potrai trasformare le serate in veri e propri concerti, per stupire tutti i presenti e riuscire a rendere la visita memorabile per tutti. Inoltre la canzone che canterai potrà essere richiesta direttamente allora staff!
    la buccia osteria pizzeria

    Dove Si Trova

    Via Giordano Bruno 92 Misterbianco (CT) Dal Lunedi Alla Domenica 12:00 – 15:00 | 19:00 – 00:00 Per Prenotazioni Telefono: 0952190923 | 3295460755 | 3475978212 Email: info@pizzerialabuccia.com – www.pizzerialabuccia.com

  • Cinema Metropolitan a Catania programmazione Dicembre 2018

    Cinema Metropolitan a Catania programmazione Dicembre 2018

    Il Metropolitan è il cinema per eccellenza come s’intendeva una volta, il cinema per intenditori.

    Ti accoglie con una sala familiare e poi ti stupisce con la qualità delle immagini in alta definizione, con la possibilità di vedere film in 3D e con il suono full-immersion, in Dolby digital.
    La programmazione al Metropolitan per il mese di Dicembre è pensata per i giovani, per chi ama i buoni sentimenti, il mondo animato Disney e la grafica computerizzata.
    Sei invitato a passare due ore serene al Metropolitan, magari in compagnia degli amici: strani personaggi fantastici, la comicità di un’attrice come Paola Coltellesi… ti aspettano.

    Il film evento della stagione è sicuramente

    IL RITORNO DI MARY POPPINS
    Il ritorno di Mary Poppins
    la prima visione negli Stati Uniti sarà il 19 Dicembre e dal 20 lo troverai in programmazione al Metropolitan.
    Si tratta di un fantasy, visibile anche in 3D, che segue
    il film del 1964, dove abbiamo conosciuto Mary Poppins, una magica bambinaia ed il suo mondo popolato di personaggi
    bizzarri. La ritroviamo anni dopo in nuove avventure:
    un’ottima occasione per tutta la famiglia.Fino al 12 Dicembre è’ in corso la programmazione di
    IL GRINCH
    Il Grinch in versione cartoon
    film di animazione/fantasy in 2D e 3D che racconta le vicende dell’omonimo personaggio verde della letteratura americana per l’infanzia. Coinvolgente la scelta di brani hip-hop per rendere il ritmo del racconto in rima dell’autore.Il 27 Dicembre 2018 sarà proiettato al cinema Metropolitan
    LA BEFANA VIEN DI NOTTE
    LA BEFANA VIEN DI NOTTE
    “La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte… ”
    la filastrocca narra di una brutta vecchina che la notte tra il 5 ed il 6 Gennaio porta doni e dolciumi a tutti i bambini buoni della Terra, mentre ai cattivi solo cenere e carbone.
    Qualcuno riesce a rapirla: nel film seguiremo le avventure dei bambini che vogliono salvarla.
    Buona Visione!!!
  • Uci Cinemas Catania Programmazione Dicembre 2018

    Uci Cinemas Catania Programmazione Dicembre 2018

    Durante il mese di dicembre Uci Cinemas di Catania offrirà tantissimi film tra cui poter scegliere per garantire a tutti una piacevole serata.

    Vediamo quali sono alcuni tra i film principali che saranno proiettati.

    Bohemian Rhapsody

    Bohemian Rhapsody 2018
    Uci Cinemas di Catania trasmette il film evento che ricalca la vita di Freddy Mercury e dei Queen.
    Questo film è adatto per chi ama la loro musica e vuole passare una serata, anche in famiglia, all’insegna del divertimento.
    La pellicola è in programmazione dal 3 al 5 dicembre con spettacoli in più orari.

    Morto tra una settimana o ti ridiamo i soldi

    Morto tra una settimana o ti ridiamo i soldi
    Uci Cinamas propone anche un film commedia, adatto a chi vuole passare una serata piena di brio e di risate.
    Il film parla di William che, insoddisfatto della propria vita, ingaggia un killer professionista per ucciderlo; ma nel momento in cui la vita sembra così nera appaiono tante novità inaspettate, tra cui l’amore, che rimescoleranno le carte in tavola.
    Il film è in programma nelle giornate del 4 e del 5 Dicembre.

    Dinosaurs

    Dinosaurs
    Esclusiva del 12 Dicembre all’Uci Cinemas per gli appassionati di storia ed anche i bambini che potranno assistere ad un film documentario che tratta della nascita e della presenza dei dinosauri nel nostro pianeta.

    Bumbleblee

    Bumbleblee
    Il 20 Dicembre arriva al cinema anche Bumblebee che narra dell’incontro e dell’amicizia tra un trasformer, per l’appunto Bumblebee, e Charlie.
    Film adatto a tutta la famiglia.

    Il ritorno di Mary Poppins

    Il ritorno di Mary Poppins
    Il 20 dicembre, il cinema da il bentornato alla tata più amata dai bambini: Mary Poppins che con le sue magie offrirà il suo aiuto ad una nuova famiglia.
    Possiamo dire che non resta solo che sedersi e godersi lo spettacolo.

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