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  • La Chiesa Madre del Santissimo Crocifisso a Pachino

    La Chiesa Madre del Santissimo Crocifisso a Pachino

    La Chiesa Madre del Santissimo Crocifisso è un luogo di culto di grande importanza storica e religiosa situato nel cuore di Pachino, in provincia di Siracusa. La sua imponente facciata barocca domina la piazza principale del paese, offrendo ai visitatori un suggestivo esempio di architettura siciliana del XVIII secolo.

    Storia e architettura della Chiesa Madre del Santissimo Crocifisso

    La Chiesa Madre fu edificata tra il 1760 e il 1770 su progetto dell’architetto Carmelo Battaglia. La sua costruzione si deve alla volontà del popolo di Pachino, che desiderava un tempio più grande e decoroso per venerare il Santissimo Crocifisso, patrono della città.

    La facciata della Chiesa Madre è caratterizzata da un elegante stile barocco, con due ordini di colonne e un timpano triangolare. Il portale d’ingresso è sormontato da una nicchia che ospita la statua del Santissimo Crocifisso. L’interno della chiesa è a croce latina, con tre navate separate da pilastri. L’abside è decorata con affreschi raffiguranti la vita di Gesù Cristo.

    Opere d’arte:

    La Chiesa Madre custodisce diverse opere d’arte di pregio, tra cui:

    • Un Crocifisso ligneo del XVII secolo, considerato miracoloso dai fedeli.
    • Una tela raffigurante la Madonna del Rosario, opera del pittore siciliano Vito D’Anna.
    • Un’acquasantiera in marmo del XVIII secolo.
    • Un organo a canne del XIX secolo.

    Feste e ricorrenze a Pachino

    La Chiesa Madre del Santissimo Crocifisso è il fulcro della vita religiosa di Pachino. La festa del Santissimo Crocifisso, che si celebra la terza domenica di maggio, è un evento di grande richiamo per tutta la Sicilia. Durante la festa, la statua del patrono viene portata in processione per le vie del paese.

    Informazioni utili:

    • Indirizzo: Piazza Vittorio Emanuele, Pachino (SR)
    • Orari di apertura: 8:00-12:00 e 16:00-19:00

    La Chiesa Madre del Santissimo Crocifisso è un luogo da non perdere per chi visita achino Un luogo di fede, di storia e di arte che merita di essere ammirato e vissuto.

  • Compro Oro a Catania sotto la lente di Stefania Petyx

    Compro Oro a Catania sotto la lente di Stefania Petyx

    Stefania Petyx, giornalista d’inchiesta, ha recentemente messo sotto la lente le pubblicità dei negozi Compro Oro a Catania, rivelando pratiche commerciali che sollevano dubbi sulla trasparenza e la correttezza dell’operato di alcuni di questi esercizi.

    Limitazioni Nascoste e Caratteri Minuscoli

    Il fulcro dell’indagine riguarda le promesse allettanti fatte dai Compro Oro, che invitano i clienti a vendere il loro oro a prezzi apparentemente vantaggiosi. Tuttavia, secondo Petyx, il diavolo è nei dettagli, o meglio, nelle condizioni e nelle limitazioni che sono spesso nascoste in caratteri così piccoli.

    Preoccupazioni Condivise dal Codacons

    La giornalista ha sottolineato che molti clienti potrebbero cadere in queste trappole, attirati dalle promesse di pagamenti elevati per il loro oro, senza rendersi conto delle clausole sottilmente inserite nelle pubblicità. Questo comportamento è stato descritto come al limite della scorrettezza e, in alcuni casi, addirittura oltre il limite della lealtà commerciale.

    Il Codacons, associazione italiana per la difesa dei consumatori, ha condiviso le preoccupazioni sollevate da Petyx, affermando che nascondere condizioni importanti in caratteri minuscoli o quasi illeggibili può essere considerato un comportamento scorretto e fuorviante. Questo genere di pratiche, secondo il Codacons, non solo danneggia i consumatori, ma mina la fiducia nel settore commerciale in generale.

    Il Ruolo Cruciale dell’Antitrust

    L’articolo di Petyx sottolinea anche il ruolo dell’autorità antitrust nella vigilanza su pratiche commerciali ingannevoli. L’obbligo di fornire informazioni chiare e leggibili nelle pubblicità è una norma che mira a proteggere i consumatori da pratiche sleali.

    Consapevolezza e Trasparenza per Evitare Delusioni

    In conclusione, l’inchiesta di Stefania Petyx mette in guardia i cittadini di Catania e oltre sulla necessità di leggere attentamente le condizioni nelle pubblicità dei Compro Oro e, più in generale, di essere consapevoli delle pratiche commerciali che potrebbero nascondere sorprese spiacevoli. La trasparenza è la chiave per una transazione equa e per evitare che le promesse allettanti si trasformino in delusioni per i consumatori.

  • Le 5 cose da visitare a Portopalo di Capo Passero

    Le 5 cose da visitare a Portopalo di Capo Passero

    Portopalo di Capo Passero è un comune italiano di circa 11.000 abitanti situato in provincia di Siracusa, in Sicilia. È la città più meridionale d’Italia e si affaccia sul Mar Mediterraneo, offrendo ai visitatori un panorama mozzafiato e una serie di attrazioni da non perdere.

    Cosa vedere a Portopalo di Capo Passero:

    Isola di Capo Passero

    L’Isola di Capo Passero è un’isola di origine vulcanica situata a pochi chilometri dalla costa di Portopalo. È un luogo ideale per gli amanti della natura e del mare, con la sua acqua cristallina e le sue scogliere incontaminate. Sull’isola si trova anche un faro, che offre una vista spettacolare sul mare e sulla costa siciliana.

    La Tonnara di Capo Passero:

    La Tonnara di Capo Passero è un’antica tonnara risalente al XVI secolo. È un luogo di grande valore storico e architettonico, ed è oggi un museo che racconta la storia della pesca del tonno in Sicilia.

    L’Isola delle Correnti:

    L’Isola delle Correnti è un’isola situata di fronte alla costa di Portopalo. È un luogo ideale per gli amanti del windsurf e delle onde, grazie ai suoi venti forti e alle sue onde impetuose.

    Torre Fano:

    Torre Fano è una torre di avvistamento risalente al XVI secolo. Si trova sulla costa di Portopalo e offre una vista panoramica sulla città e sul mare.

    Grotta Corruggi:

    Grotta Corruggi è una grotta marina situata vicino a Portopalo. È un luogo ideale per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni, grazie alla sua ricca fauna marina.

    Spiagge bellissime di Portopalo di Capo Passero offre anche:

    • Scalo Mandrie
    • Carratois
    • Punta delle Formiche
    • Un centro storico pittoresco:
      • Con la sua Chiesa Madre
      • Castello Tafuri
    • Una cucina tipica saporita:
      • A base di pesce fresco e prodotti locali

    E’ una destinazione ideale per chi desidera una vacanza all’insegna del relax, della natura e della cultura.

    Informazioni utili:

    Come arrivare?

    • Portopalo è raggiungibile in auto, in treno o in autobus.
    • L’aeroporto più vicino è quello di Catania, situato a circa 100 chilometri di distanza.

    Dove dormire?

    • A Portopalo sono disponibili diverse tipologie di alloggio, dagli alberghi agli appartamenti in affitto.

    Quando andare?

    • Il periodo migliore per visitare Portopalo di Capo Passero è da maggio a ottobre.

    Cosa aspetti? Prenota la tua vacanza a Portopalo di Capo Passero!

  • La Necropoli di Eloro: un Viaggio nella Storia Siciliana

    La Necropoli di Eloro: un Viaggio nella Storia Siciliana

    Nell’altopiano di Costa Caitina, a breve distanza da Pachino, si erge la Necropoli di Eloro, una grotta carsica di rilevante valore archeologico. Datata all’epoca bizantina, questa necropoli fornisce un suggestivo ritratto della vita e delle pratiche funerarie delle antiche comunità che popolavano il sudorientale della Sicilia.

    Un luogo di grande valore storico:

    La necropoli di Eloro è un sito archeologico di grande rilievo, non solo per la sua bellezza suggestiva, ma anche per la ricchezza dei reperti archeologici che vi sono stati rinvenuti. Le tombe, scavate nella roccia calcarea, sono di diverse tipologie: a grotta, a camera e a fossa. Alcune di esse sono decorate con affreschi e sculture di pregevole fattura, che raffigurano scene di vita quotidiana e simboli religiosi.

    Un tuffo nel passato:

    Visitare la Necropoli di Eloro significa immergersi in un’atmosfera di grande suggestione e mistero. Passeggiando tra le tombe, è possibile immaginare la vita degli antichi abitanti di Eloro, le loro credenze e i loro rituali funebri. La necropoli è un luogo di grande fascino, che invita a riflettere sulla storia e sulla cultura della Sicilia.

    Cosa rende la Necropoli di Eloro un luogo unico:

    • La sua vastità: la necropoli comprende oltre 800 tombe, che la rendono una delle più grandi necropoli rupestri della Sicilia.
    • La sua varietà: le tombe sono di diverse tipologie e dimensioni, offrendo una ricca panoramica delle usanze funerarie dell’epoca.
    • I suoi reperti: la necropoli ha restituito una grande quantità di reperti archeologici di grande valore, tra cui vasellame, gioielli, armi e utensili.
    • La sua atmosfera: la necropoli è un luogo suggestivo e misterioso, che invita a riflettere sulla vita e sulla morte.

    La Necropoli di Eloro è una tappa obbligata per tutti gli appassionati di storia e archeologia. Un luogo imperdibile per chi desidera conoscere meglio la Sicilia e le sue antiche culture.

    Consigli:

    • Per visitare la necropoli, è consigliabile prenotare una visita guidata.
    • Indossare scarpe comode e un abbigliamento consono al luogo.
    • Portare con sé una bottiglia d’acqua, soprattutto durante le giornate più calde.
    • Rispettare il silenzio e il decoro del luogo.

    La Necropoli di Eloro vi aspetta per un viaggio affascinante nel cuore della storia siciliana!

  • Tangenziale di Catania: lavori di pavimentazione allo svincolo Misterbianco

    Interventi di manutenzione sulla Tangenziale Ovest di Catania:

    A partire da giovedì 15 febbraio, saranno avviati degli interventi di pavimentazione su due rampe dello svincolo di Misterbianco sulla Tangenziale Ovest di Catania.

    Tangenziale di Misterbianco: Come cambia la viabilità?

    • Giovedì 15 e venerdì 16 febbraio:
      • Chiusura della rampa utilizzata dai veicoli provenienti da Messina e diretti a Misterbianco.
    • Lunedì 19 e martedì 20 febbraio:
      • Chiusura della rampa utilizzata dai veicoli provenienti da Misterbianco e diretti verso Messina.

    Le lavorazioni saranno eseguite in orario diurno:

    • Le temperature notturne non sono ancora compatibili con la posa dello strato bituminoso.

    Si consiglia di utilizzare percorsi alternativi:

    • Prestare attenzione alla segnaletica presente in loco.
    • Per informazioni aggiornate sul traffico, consultare il sito web di Anas.
  • La Torta Bavarese

    La Torta Bavarese

    Come nasce la Torta Bavarese?

    La torta bavarese che conosciamo oggi è il risultato di una variazione della celebre crema inglese. Ma prima di parlare della torta in sé, è importante chiarire l’origine del suo nome.

    In Germania, il termine “bavarese” indica una bevanda a base di tè, latte e liquore, importata in Italia nel Settecento. La “bavarese” (al femminile), invece, è una crema inventata in Francia e chiamata “bavarois”. Si tratta di un budino ispirato proprio alla bevanda tedesca.

    Ecco come la torta bavarese si è sviluppata:

    1. La bevanda tedesca:

    Nel XVII secolo, in Baviera, era diffusa una bevanda chiamata “bayrisch Getränk” (bevanda bavarese) a base di tè, latte e liquore. Questa bevanda divenne popolare in diverse corti europee, tra cui quella francese.

    2. La crema francese:

    Nel XIX secolo, i pasticceri francesi si ispirarono alla bevanda bavarese per creare una crema chiamata “bavarois”. La crema era composta da latte, zucchero, uova e gelatina, aromatizzata con vaniglia o liquore.

    3. La torta bavarese:

    E’ nata dalla combinazione della crema bavarese con una base di pan di Spagna o savoiardi. La torta poteva essere decorata con panna montata, frutta fresca o sciroppata.

    Diffusione e varianti:

    La torta bavarese si diffuse rapidamente in tutta Europa e divenne un dessert popolare. Nel tempo, si sono sviluppate diverse varianti della torta, con l’aggiunta di diversi ingredienti come cioccolato, caffè o frutta secca.

    In sintesi:

    • La torta bavarese non ha origine in Baviera, ma in Francia.
    • Il nome deriva da una bevanda tedesca a base di tè, latte e liquore.
    • La torta è composta da una base di pan di Spagna o savoiardi e una crema bavarese.
    • Esistono diverse varianti della torta con differenti aromi e decorazioni.

    Curiosità:

    • In alcune zone d’Italia, la torta bavarese è chiamata “bavaresa”.
    • La torta bavarese è un dessert versatile che può essere servito in diverse occasioni.

    Ricetta: Torta Bavarese

    Torta Bavarese cioccolato

    Vediamo assieme alcune variazioni alla ricetta originale nella variante con il cioccolato e in quella con il pistacchio.

    Ingredienti:

    • 250 g di latte intero
    • 150 g di zucchero
    • 4 tuorli d’uovo
    • 250 g di panna fresca
    • 6-10 fogli di gelatina (in base alla consistenza desiderata)
    • Vanillina o bacca di vaniglia
    • 150 g di cioccolato fondente oppure 80 g di crema al pistacchio

    Preparazione:

    1. Mettere in ammollo i fogli di gelatina in acqua fredda per ammorbidirli.
    2. Sbattere i tuorli d’uovo con lo zucchero fino a ottenere una crema chiara e spumosa.
    3. Scaldare il latte con la vanillina in un pentolino. Appena inizia a sobbollire, spegnere il fuoco e lasciar riposare per 5 minuti.
    4. Rimuovere la bacca di vaniglia e aggiungere il latte alle uova un po’ alla volta, mescolando con cura.
    5. Riportare il composto sul fuoco e cuocere a bollore, mescolando continuamente.
    6. Spegnere il fuoco e aggiungere i fogli di gelatina uno alla volta, mescolando sempre con un cucchiaio di legno.
    7. A questo punto, incorporare il cioccolato fondente sciolto a bagnomaria oppure la crema di pistacchio.
    8. Montare la panna a neve e incorporarla delicatamente al composto fino a ottenere un tutto omogeneo.
    9. Versare il composto in coppette o in una tortiera e far riposare in frigorifero per almeno 2 ore.
    10. Guarnire la torta bavarese con scaglie di cioccolato o granella di pistacchio a piacere.

    Consigli:

    • Per un sapore più intenso, utilizzare cioccolato fondente al 70%.
    • Se utilizzate la crema di pistacchio, assicuratevi che sia di alta qualità e senza zucchero aggiunto.
    • Per una presentazione più elegante, servite la torta bavarese su un piatto da portata con una coulis di frutti di bosco o una salsa al caramello.

    Buon appetito!

  • Cosa mangiare a Catania? I 10 piatti a cui non puoi rinunciare

    Cosa mangiare a Catania? I 10 piatti a cui non puoi rinunciare

    Catania non è solo storia e cultura. È anche una terra ricca di sapori e di tradizioni culinarie. Il rapporto dei siciliani con il cibo è viscerale, quasi sacro. Non a caso, le strade di Catania brulicano di bancarelle che offrono street food di ogni tipo: dalle mitiche arancine ai cannoli siciliani, passando per la squisita granita e le immancabili olive nere.

    Un vero e proprio paradiso per gli amanti del gusto, che possono perdersi tra i profumi e i sapori di questa terra generosa. Un viaggio in Sicilia non può dirsi completo senza aver assaggiato le sue specialità culinarie, espressione autentica di una cultura millenaria.

    Cosa mangiare a Catania? Ecco alcuni dei piatti da non perdere:

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    Ho selezionato i dieci piatti a cui non puoi rinunciare durante la tua vacanza o soggiorno a Catania (l’unica a cosa a cui dovrai rinunciare, senza ombra di dubbio, è la dieta):
    1. Arancino: E’ la specialità siciliana per eccellenza, che consiste in una palla di riso fritta, generalmente con carne o burro, ma anche in altre varianti, anche per vegetariani. Con un arancino puoi tranquillamente cenare, ad un prezzo che oscilla intorno ai due euro;
    2. Carne di Cavallo: a Catania è una tradizione mangiare la carne di cavallo. Se ti capita di vedere delle bancarelle da cui esce del fumo, tranquillo che non c’è nessun incendio! Quasi sicuramente preparano delle ottime polpette di cavallo, vi consiglio il Food Street di Via Plebiscito;
    3. Pesce Spada: come ogni località di mare che si rispetti, anche i piatti a base di pesce sono ricorrenti nelle tavole catanesi. Un trancio di pesce spada grigliato, ricoperto da pistacchi di Bronte è il massimo della prelibatezza;
    4. Pasta alla Norma: è un primo piatto caratteristico della Sicilia, che consiste in un sugo composto da passata di pomodoro e melanzane fritte, ricoperto da ricotta salata e del basilico;
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    5. Cannolo: il re dei dolci siciliani è formato da una cialda fritta ripiena di ricotta, e guarnito da frutta candita, o più comunemente da pistacchio;
    6. Iris: davvero una bomba di bontà! Anche se di origine palermitana, è molto diffusa anche a Catania. Sia tratta di una pasta lievitata, fritta o al forno, e ripiena di crema, cioccolata o ricotta;
    7. Cassata: la cassata è un altro must della cucina siciliana: consiste in un pan di Spagna con ricotta, cioccolato zucchero e liquore, il tutto ornato, quasi a ricordare un’opera barocca (che non a caso è lo stile artistico predominante in Sicilia);
    8. Granita con Brioche: una specialità della costa orientale della Sicilia è la granita con brioche (magari anche con la panna);
    9. Caponata: una ricetta siciliana a base di melanzane, peperoni, pomodori, olive e capperi;
    10. Cipollina Catanese: un rustico dal ripieno saporito, a base di cipolle, olive e passata di pomodori.

    Cosa aspetti? Vieni a Catania e lasciati conquistare dai sapori della Sicilia!

  • San Valentino a Catania, 5 cose da fare

    San Valentino a Catania, 5 cose da fare

    Tutti gli innamorati in questo periodo stanno pensando ad una delle feste più interessanti dell’anno, San Valentino. Si chiedono dove portare il proprio innamorato o la propria innamorata, come sorprenderli con qualcosa di spettacolare. Si ha sempre paura però di scegliere un luogo sbagliato o comunque banale.
    Questo articolo invece è dedicato a tutti quegli innamorati che vogliono fare qualcosa fuori dal comune, a chiunque voglia sorprendere nel giorno più bello della vita di ogni innamorato. Per questo abbiamo raccolto per voi 5 cose da fare per San Valentino a Catania.
    San valentino cuore

    San Valentino: le origini e le usanze della festa

    Le origini della festa di San Valentino sono molto antiche e risalgono al 496, quando papa Gelasio I sostituì la precedente festa pagana dei lupercalia con una di indole cristiana.
    I lupercalia erano celebrazioni con un’antica tradizione, inneggianti il ciclo continuo della vita e della morte, ma anche la distruzione dell’ordine come strumento per la rinascita e la purificazione. Anche per questo motivo tipici di tali feste erano cortei in maschera, processioni e giochi legati al mondo delle pulsioni e degli istinti – tradizioni in qualche modo sopravvissute nel Carnevale.
    Tali festività, certamente più legate alla cultura pagana anche per il loro collegamento alla parte più sensuale e istintuale dell’uomo, furono come spesso accadde sostituite da una festa cristiana. In particolare, è riconducibile a papa Gelasio I l’istituzione di una festività dedicata all’amore romantico, privo della suo connotazione più sensuale e corporea – seppure inteso, nel solco della tradizione biblica, come finalizzato alla riproduzione.
    E’ probabile che solo in un secondo momento la festa sia stata associata alla figura di San Valentino, quando a questo Santo è stata ricondotta l’usanza di vederlo come protettore degli innamorati e dell’amore. A lui è infatti attribuita una leggenda secondo la quale il santo avrebbe preservato l’amore di una ragazza facendole dono di una somma, in qualità di dote, necessaria a convolare a giuste nozze. Questo avrebbe preservato la fanciulla dalla perdizione, permettendole di sposarsi – dato che costei era priva di altri mezzi – e di sfuggire a un destino fuori dal vincolo benedetto. Da questo primo dono d’amore sarebbe dunque nata la tradizione di portare un regalo, in occasione di San Valentino, al proprio amato o alla propria amata.

    san valentino

    San Valentino a Catania: Una giornata romantica sull’Etna

    Etna

    L’Etna è il vulcano ancora attivo più alto di tutta l’Europa e passare il vostro San Valentino su di esso potrebbe essere un’emozione indimenticabile. Per visitare tutte le sue bellezze basterà prenotare un tour guidato in cui troverete una guida specializzata che vi porterà a scoprire i segreti del vulcano, come grotte o crateri. Oltre al tour potrete anche optare per una bella sciata proprio sull’Etna o una semplice escursione.

    San Valentino a Catania: Cene di lusso

    La prima proposta che vogliamo farvi è quella della serata offerta dal ristorante di Nicolosi Anima e Cozze e il perché è presto detto. Basta guarda un attimo il menù per rendersi conto che stiamo parlando di una serata imperdibile, con un vasto assortimento di piatti, tutti buonissimi, e quel pizzico di autoironia che non guasta mai.

    Cenone San Valentino Anima e Cozze

    Impossibile non citare anche uno dei ristoranti più romantici di tutta Catania, dove passare una serata veramente piacevole: l’Etnea Roof Bar & Restaurant. Questo ristorante si trova in una posizione panoramica, fatta in modo da poter vedere l’Etna, mentre si consuma il proprio pasto, e le altre bellezze che circondino il ristorante.
    Oltre ad esserci una vista mozzafiato anche il suo interno non è da meno. Il ristorante offre ai suoi clienti un arredamento di gran lusso dove si possono gustare i piatti tipici della zona.

    Una merenda sul lungomare di San Giovanni Li Cuti

    Via San Giovanni li Cuti

    Per i più romantici un opzione potrebbe essere quella di assaporare un buon gelato o un dolce tipico siciliano proprio seduti sulla spiaggia, magari aspettando il tramonto.
    Successivamente si potrebbe rimanere sdraiati e aspettare le stelle, esprimendo insieme un desiderio, oppure, sempre aspettando le stelle, si potrebbe fare una lunga passeggiata al chiaro di luna, sul lungomare di San Giovanni Li Cuti.

    San Valentino a Catania: Un’escursione alla riserva naturale di Acireale

    Santa Maria delle Grazie Acireale
    All’interno della riserva naturale di Acireale troverete le zone più belle di Catania dal punto di vista naturalistico, una natura incontaminata piena di fauna e flora tipiche del posto. Un’escursione in questa riserva potrebbe essere una buona scelta per tutti gli amanti della natura e dell’avventura.
    Inoltre, ai piedi della riserva è possibile trovare il borgo di Santa Maria La Scala, luogo raggiungibile con una lunga gradinata. Qui sarebbe ottimo fermarsi per fare una breve pausa dalla passeggiata, degustando magari del cibo portato per un ipotetico pic-nic. Se inoltre cercate informazioni in qualità di turisti, potete consultare gli orari di apertura e rivolgervi al Centro di Educazione ambientale, che si trova proprio lungo la strada per Santa Maria la Scala.

    Passeggiata sul lungomare di Capomulini

    Una zona molto amata dai turisti, ma non solo, è il lungomare di Capomulini. Questa è la classica location in cui tutte le coppie si tengono per mano e fanno una lunga passeggiata al chiaro di luna. E se vi viene fame, proprio in quella zona, sono presenti numerose pizzerie e ristoranti che offrono piatti veramente buoni, per tutti i gusti e per tutte le tasche.
    meteo catania
  • Successo e Riflessioni dopo la Festa di Sant’Agata a Catania

    Successo e Riflessioni dopo la Festa di Sant’Agata a Catania

    Il Sindaco di Catania Enrico Trantino, ha dichiarato con soddisfazione che la recente festa di Sant’Agata è stata la più partecipata di sempre, accogliendo centinaia di migliaia di persone. Nonostante la grandiosa affluenza, il sindaco ha enfatizzato che l’evento si è svolto nella massima compostezza, sottolineando l’impegno della città nel mantenere un senso d’ordine durante la celebrazione.

    Centinaia di Migliaia di Partecipanti e Compostezza Esemplare

    Nella dichiarazione, Trantino ha riconosciuto che eventi di tale portata non possono soddisfare completamente tutte le sensibilità. I disagi riguardanti gli orari della processione, l’accoglienza dei giochi pirotecnici e il contingentamento degli accessi in piazza sono inevitabili punti di dissenso. Tuttavia, il sindaco ha sottolineato l’importanza di concentrarsi sulle emozioni vissute, sugli sguardi e sulle sensazioni trasmesse dalla folla, legata a Sant’Agata da sentimenti personali e unici.

    Solidarietà dopo il Tragico Episodio alla Villa Bellini

    Il tragico episodio accaduto alla Villa Bellini ha suscitato il dolore profondo della comunità, ma il sindaco ha rifiutato la necessità di una revisione completa dell’organizzazione, affermando che la solidaristica reazione della cittadinanza durante la festa è stata un segno di unità.

    Maturità della Città e Senso d’Ordine Prevalente

    Enrico Trantino ha elogiato la maturità dimostrata dalla città e dai devoti, sottolineando il senso d’ordine prevalente durante la processione. Ha inoltre evidenziato una significativa diminuzione delle attività illegali di somministrazione di cibo e bevande rispetto al passato, anche se ammette che debellare integralmente il fenomeno è utopistico.

    Riconoscimenti e Gratitudine per il Successo Organizzativo

    Rivolgendosi ai meriti dell’organizzazione, il sindaco ha espresso gratitudine verso i suoi collaboratori, gli assessori e il Presidente del Comitato per le festività agatine. Ha ringraziato calorosamente i volontari, il servizio d’ordine, la Protezione Civile e tutti i cittadini catanesi che hanno contribuito al successo dell’evento, manifestando l’orgoglio di stringersi attorno a Sant’Agata.

    Massiccia Pulizia della Città e Impegno Continuo

    Infine, Trantino ha annunciato l’inizio dell’opera di massiccia pulizia della città, sottolineando l’impegno continuo per garantire il benessere della comunità catanese. In conclusione, il sindaco ha esclamato “W Sant’Agata. W Catania.”, celebrando l’unione e l’orgoglio della città nei confronti della sua patrona.

  • Ricetta Minne di Sant’Agata

    Ricetta Minne di Sant’Agata

    Un omaggio alla Santa Patrona

    Ricetta Minne di Sant’Agata sono un dolce tipico della città di Catania, intriso di storia e devozione. Dedicate alla Santa Patrona, Sant’Agata, la loro forma singolare rimanda al martirio che la Santa subì, ma anche alla sua miracolosa guarigione.

    Un connubio di sapori e tradizione

    Le Minne di Sant’Agata si presentano come delle cassatine a forma di semisfera, caratterizzate da un guscio di pasta frolla e un morbido ripieno di ricotta di pecora, zucchero, canditi e cioccolato fondente. La loro candida glassa, sormontata da una ciliegia candita, completa l’opera, rendendole un vero e proprio capolavoro di gusto e tradizione.

    Ricetta per 10 Minne di Sant’Agata

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    Pasta frolla:

    • Segui la tua ricetta preferita per preparare la pasta frolla.

    Ripieno:

    • 600 g di ricotta di pecora
    • 80 g di canditi
    • 100 g di zucchero a velo
    • 100 g di cioccolato fondente

    Preparazione:

    1. Setacciare la ricotta e unirla allo zucchero a velo, ai canditi e al cioccolato tritato finemente. Amalgamare il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo.
    2. Foderare degli stampi semisferici con la pasta frolla.
    3. Inserire il ripieno di ricotta negli stampi e sigillare con altra pasta frolla.
    4. Cuocere in forno statico preriscaldato a 200°C per 20 minuti.
    5. Lasciare freddare le Minne.

    Glassa:

    • 3 albumi
    • 500 g di zucchero a velo

    Preparazione:

    1. Montare a neve gli albumi con lo zucchero a velo fino ad ottenere una glassa densa.
    2. Ricoprire le Minne con la glassa e decorare con una ciliegia candita sulla sommità.
    3. Lasciare asciugare la glassa prima di gustare le Minne.

    Un dolce per celebrare la fede e il gusto

    Le Minne di Sant’Agata non sono solo un dolce delizioso, ma anche un simbolo di devozione e tradizione. La loro storia, il loro sapore e la loro bellezza le rendono un elemento imprescindibile della cultura catanese, un’esperienza da vivere e assaporare in ogni morso.

  • Ricetta Olivette di Sant’Agata

    Ricetta Olivette di Sant’Agata

    Se siete amanti della cucina siciliana, in particolar modo dei dolci, questo articolo fa al caso vostro. Nelle prossime righe vi parlerò di una ricetta famosissima a Catania, le olivette di Sant’Agata, utilizzata in una festa particolare siciliana, la festa patronale di Sant’Agata. Vi elencherò gli ingredienti e vi spiegherò come preparare questa gustosissima e particolare ricetta, che molto spesso viene realizzata insieme ad un altro dolce tipico, le cassatelle.

    Le olive di Sant’Agata hanno una forma di oliva e sono realizzate con la pasta di mandorla, solitamente con aggiunta di liquore, ma dipende dai gusti.

    Ingredienti
    Tutto ciò che vi serve per poter preparare le olive di Sant’Agata sono dei semplicissimi ingredienti, come:
    500 grammi di farine di mandorle,
    500 grammi di zucchero di semola,
    due cucchiai di colorante di colore verde,
    mezzo bicchiere di acqua e due cucchiai di liquore dolce.
    Preparazione
    olivette SantAgata
    Per procedere con la realizzazione delle olive di Sant’Agata come prima cosa dovete versare in un tegame la farina di mandorle aggiungendovi il colorante verde e lo zucchero. Aggiungete poco a poco il mezzo bicchiere d’acqua e nel mentre amalgamate fino ad ottenere un morbido composto. Cuocete per 15 minuti e continuate a mescolare il composto. Durante la lavorazione andranno aggiunte le gocce di liquore.
    A fine cottura dovrete aspettare che si raffreddi leggermente l’impasto prima di poterlo lavorare, tagliando la pasta a piccoli tocchetti e modellandoli a forma di olive.
    Infine immergete le olive di Sant’Agata nello zucchero semolato fino a ricoprirle, successivamente riponete le olive su un vassoio e lasciatele asciugare per circa quattro ore.Ora non vi resta che gustare le squisite olive di Sant’Agata.
  • Le 12 candelore di Sant’Agata

    Le 12 candelore di Sant’Agata

    Le dodici candelore di Sant’Agata sono dei cerei votivi costruiti in legno che vengono trascinati per le vie di Catania ogni anno. Queste costruzioni riccamente scolpite e dorate in superficie rappresentano un’arte o comunque un mestiere, ecco le candelore di Sant’Agata.
    Occorre sottolineare come solo due non appartengano a nessuna corporazione e cioè: quella di Monsignor Ventimiglia e quella del Circolo Cittadino di Sant’Agata, le quali di solito aprono e chiudono il corteo dei cerei durante la processione.

    La costruzione delle candelore di Sant’Agata.

    Le candelore di Sant’Agata, che richiamano lo stile barocco siciliano, sono delle grosse costruzioni dorate. Ognuna di esse contiene un cero votivo dal peso di 400 o 900 chilogrammi ciascuno: perciò vengono trasportati a spalla da alcuni portantini con un andatura barcollante. Sono, inoltre, formate da quattro lati ove vengono rappresentati sia i momenti salienti della vita di Sant’Agata sia statue di santi e di angeli.

    Le curiosità sulle candelore di Sant’Agata.

    Quella delle candelore di Sant’Agata non è altro che un rito sacro in sostituzione di uno pagano. In particolare, la fiamma simboleggia la “Luce del mondo” in grado di squarciare le tenebre della notte.
    La sfilata viene organizzata in base all’ordine di anzianità delle stesse:
    – la prima a sfilare è la Canderola di Monsignor Ventimiglia del 1766, la quale fu quasi distrutta durante la guerra del 1943, per poi essere ricostruita tra il 1952 e 1984;
    Le dodici candelore di SantAgata
    – quella dei Rinoti apre la sfilata vera e propria e rappresenta quattro grifoni con le ali spiegate e altrettanti angeli coi simboli agatini;
    – in seguito, quella degli Ortofrutticoltori viene rappresentata da una boccia a corona che gli dona un aspetto regale;
    – poi, quella dei Pescivendoli è caratterizzata da una ghirlanda di fiori che la contraddistingue dalle altre;
    – quella dei Fruttivendoli, invece, con le sue eleganti forme, raffigura quattro cigni;
    – inoltre, quella dei Macellai risulta essere formata da una base di leoni, seguita da angeli e nicchie ornate da quattro statue raffiguranti S. Sebastiano, S. Antonio, S. Isidoro Agricola e la Madonna del Carmine;
    – quella dei Pastai è l’unica che non rappresenta il martirio di Sant’Agata;
    – quella dei Pizzicognoli è riconoscibile perché alla base vi sono quattro cariatidi e ai lati gli antichi gagliardetti;
    – quella dei Bettolieri è quella che rappresenta i momenti più salienti del martirio della santa;
    – quella dei panettieri è caratterizzata dalla presenza di due angeli che sorreggono la corona e la tuba;
    – quella del villaggio Sant’Agata è alta circa 5 metri ed in cima è adornata da un grosso quantitativo di fiori;
    – infine, quella del circolo di Sant’Agata rappresenta le anime del purgatorio, S. Agata, S. Euplio e l’Immacolata Concezione.

    Quanto costa organizzare la sfilata delle candelore?

    Nel 2018 sono stati investiti per la festa di Sant’Agata circa 438.767,23 euro suddivisi tra il contributo del comune di Catania, dell’Azienda Metropolitana Trasporti S.p.a. e di quello proveniente da varie donazioni private.
    Al fine di rendere la festa unica ed irripetibile sono stati acquistati, poi, fuochi di artificio e luminarie per adornare le strade della città di Catania, essendo, in più, stati pagati anche i dipendenti comunali e le dodici associazioni delle candelore.

    <<<<Scopri il Programma di Sant’Agata>>>>

  • Piazza della Repubblica a Ragusa Ibla

    Piazza della Repubblica a Ragusa Ibla

    Piazza della Repubblica, meglio conosciuta come piazza degli Archi, è una delle piazze più belle e rappresentative della città di Ragusa.

    La piazza si trova nel cuore del centro storico di Ragusa Ibla, ed è delimitata da palazzi storici e chiese barocche.

    La piazza è stata costruita nel XVII secolo, dopo il terremoto del 1693, che distrusse gran parte della città. Il progetto fu affidato all’architetto Francesco Battaglia, che la progettò in stile barocco.

    I palazzi che circondano la piazza sono tutti di epoca barocca, e sono caratterizzati da facciate riccamente decorate.

    Tra i palazzi più importanti si possono menzionare:

    Elenco delle chiese che si trovano nella Piazza della Repubblica a Ragusa Ibla

    Le chiese che si trovano in piazza della Repubblica sono tutte di epoca barocca, e sono caratterizzate da facciate riccamente decorate. Tra le chiese più importanti si possono menzionare:

    La piazza è un importante luogo di ritrovo per i cittadini e i turisti. È sede di numerosi eventi culturali e religiosi.

    Dove si trova la Piazza?

    Ecco la mappa:

    Piazza della Repubblica a Ragusa Ibla mappa
  • Chiesa delle Santissime Anime del Purgatorio a Ragusa Ibla

    Chiesa delle Santissime Anime del Purgatorio a Ragusa Ibla

    La Chiesa delle Santissime Anime del Purgatorio è una chiesa barocca situata a Ragusa Ibla, in piazza della Repubblica, meglio nota come piazza degli Archi.

    Architettura della Chiesa delle Santissime Anime del Purgatorio

    La chiesa fu edificata nella seconda metà del XVII secolo, su progetto dell’architetto Francesco Battaglia. I lavori furono completati nel 1740.

    La chiesa ha una pianta a croce latina, con tre navate. La navata centrale è coperta da una volta a botte lunettata, mentre le navate laterali sono coperte da volte a crociera.

    L’interno della chiesa è riccamente decorato. La navata centrale è decorata con stucchi e affreschi di Vincenzo da Scicli. Gli affreschi raffigurano scene della vita di Cristo e della Madonna.

    Nell’abside è collocato un grande dipinto di San Giuseppe con il Bambino, opera di Francesco Mancini.

    La chiesa è nota per la sua statua della Madonna del Purgatorio, che si trova nella cappella laterale destra. La statua è una copia di un’opera di Giuseppe Salerno, conservata nella chiesa di San Rocco a Palermo.

    La chiesa delle Santissime Anime del Purgatorio è un importante monumento del barocco siciliano. È una delle chiese più belle di Ragusa Ibla e rappresenta una tappa importante per i turisti che visitano la città.

    Alcune curiosità

    • La chiesa è stata utilizzata come set cinematografico per il film “Il commissario Montalbano”.
    • La statua della Madonna del Purgatorio è oggetto di una processione che si svolge ogni anno il 1° novembre, in occasione della festa di Ognissanti.
    • La chiesa è sede del Museo del Purgatorio, che raccoglie opere d’arte e oggetti legati alla devozione al Purgatorio.

    Dove si trova la chiesa?

    La chiesa si trova nella Piazza della Repubblica a Ragusa Ibla. Ecco la mappa:

    Chiesa delle Santissime Anime del Purgatorio
  • Piazza dei Martiri, un nuovo volto per la città

    Piazza dei Martiri, un nuovo volto per la città

    Catania, 28 gennaio 2024 – I devoti del circolo cittadino Sant’Agata, che domenica 28 gennaio alle ore 20 deporranno il tradizionale omaggio floreale al monumento della Patrona, troveranno piazza dei Martiri, “chianu a statua”, completamente trasformata e rigenerata dai lavori di manutenzione straordinaria realizzati dall’Amministrazione Comunale.

    Alla presenza del vice sindaco e assessore con delega all’urbanistica e al decoro urbano Paolo La Greca, la piazza è stata riconsegnata ai cittadini, dopo quasi tre mesi di lavori di restyling che hanno raddoppiato le zone a verde preesistenti e messo a dimora numerosi alberi aggiuntivi.

    Grazie a questi interventi, piazza dei Martiri è ora un’area del tutto accessibile, con un nuovo arredo urbano e nuovi percorsi, adatti anche per i portatori di handicap. Nella prossima primavera, grazie al nuovo impianto di irrigazione realizzato, con la crescita del prato e degli alberi, la piazza sarà arricchita da nuovi colori e zone d’ombra.

    “I lavori di manutenzione straordinaria di piazza dei Martiri sono stati eseguiti dai tecnici della direzione comunale urbanistica e decoro diretta dall’ingegnere Bisignani (RUP Salvo Basile) senza alcun costo per il Comune grazie alla convenzione con Terna che ha messo a disposizione dell’Amministrazione le somme di compensazione e riequilibrio ambientale, legate alla riqualificazione della linea di alta tensione”, ha detto il vicesindaco La Greca.

    “Realizzata a servizio dello storico “passatore”, la piazza che si trova in asse con via Vittorio Emanuele e quindi a ridosso del mare, negli ultimi anni non era più frequentata per il forte degrado. Oggi apre le porte alla popolazione catanese con un nuovo look, giusto in tempo per i festeggiamenti di Sant’Agata, visto che la piazza è parte fondamentale del percorso del fercolo del giro esterno del 4 febbraio. Un minuzioso lavoro, svolto da imprese locali e artigiani competenti, attraverso l’utilizzo di materiali tradizionali e nuove tecnologie per il risparmio energetico”, ha proseguito La Greca.

    La piazza, con colonna romana sormontata dalla statua della Santa Patrona che calpesta il sibilo della peste (idra), rappresenta il simbolo della rievocazione dell’antico periodo pandemico e rievoca il miracolo di avere salvato tante vite. Una piazza che negli ultimi decenni è stata trascurata, ma in realtà molto cara ai catanesi, tanto all’inizio del secolo veniva utilizzata pure dai pescatori della Civita per stendere e asciugare le loro reti.

    Piazza dei Martiri ha un’estensione di 4.475 mq e oggi ha conquistato un’immagine più verde, passando da 1.630 mq a 3.190 mq, con l’inserimento di alberi di prunus e arbusti di lagerstroemia, lavandula, rosmarino e altre piante da fiore. Il nuovo arredo urbano completa lo spazio con panchine e beverini, nuovi percorsi a piedi e attrezzati per i portatori di handicap, una rastrelliera per le biciclette, telecamere di videosorveglianza, pronto per essere utilizzato in piena sicurezza dalla cittadinanza.

    I lavori sono stati eseguiti dall’Impresa Consorziata Costruire S.r.l. – Consorzio Stabile Build S.C. a.r.l. e sono costati circa 340mila euro, fondi che il Comune ha ricevuto da Terna Spa. Il sindaco Enrico Trantino, che non ha potuto partecipare per la concomitanza con l’inaugurazione dell’anno giudiziario, ha evidenziato: “Oggi più che mai la piazza rappresenta uno degli ingressi più importanti al centro storico e soprattutto snodo nevralgico per una prossima riqualificazione del water front a cui stiamo lavorando per liberare finalmente la città dalla cintura ferroviaria e riconnetterla al mare”.

    Alla consegna della nuova piazza hanno preso parte anche gli assessori Viviana Lombardo, Giovanni Petralia, Alessandro Porto, Sergio Parisi, quest’ultimo ha ricordato “come questa sia la quindicesima piazza rigenerata dai lavori dal Comune”, il presidente del consiglio comunale Sebastiano Anastasi, il suo vice Salvo Giuffrida, il presidente della commissione consiliare lavori pubblici Angelo Scuderi, il presidente del consiglio della I circoscrizione Bassini con altri consiglieri, il presidente del comitato per i festeggiamenti agatini Carmelo Grasso, i dirigenti comunali Biagio Bisignani e Giuseppe Ferraro.

  • Palazzo della Cancelleria a Ragusa Ibla

    Palazzo della Cancelleria a Ragusa Ibla

    Palazzo della Cancelleria è un edificio importante per la storia e la cultura di Ragusa Ibla. È uno dei più importanti esempi di architettura tardo barocca della città.

    Oggi il palazzo è sede del Centro Internazionale di Etnostoria. Il Centro organizza eventi culturali e conferenze che promuovono la conoscenza della cultura siciliana.

    Caratteristiche architettoniche del Palazzo della Cancelleria

    Il palazzo è stato costruito dalla famiglia Nicastro del Lago nella prima metà del XVIII secolo.

    La facciata principale del palazzo è in stile barocco. È caratterizzata da un portale centrale sormontato da un timpano triangolare. Il piano nobile è decorato con balconi sorretti da volute in pietra.

    I balconi sono caratterizzati da una ricca decorazione scultorea. Le volute sono scolpite in pietra calcarea e presentano motivi floreali e geometrici.

    Interno

    L’interno del palazzo è a tre piani. Il piano terra ospitava originariamente le botteghe della famiglia Nicastro. Il piano nobile era destinato a residenza privata. Il piano superiore era invece adibito a magazzini e aule di rappresentanza.

    Palazzo della Cancelleria e la cultura

    Nel 1840 il palazzo fù acquistato dal Comune di Ragusa e adibito a sede della Cancelleria, ovvero il palazzo comunale. Con la divisione di Ragusa in Ragusa Inferiore e Ragusa Superiore avvenuta nel 1865, furono costruite due nuove cancellerie e la “Vecchia Cancelleria” venne destinata a scuola pubblica.

    Nel 1980 il palazzo è stato restaurato e riaperto al pubblico. Oggi è sede del Centro Internazionale di Etnostoria.

    Dove si trova il Palazzo?

    Il palazzo si trova Salita Commendatore, 97100 Ragusa RG. Ecco la mappa

    Palazzo della Cancelleria a Ragusa Ibla mappa

  • Chiesa di Santa Maria dell’Itria a Ragusa Ibla

    La Chiesa di Santa Maria dell’Itria è una chiesa cattolica situata a Ragusa Ibla, in Sicilia. È una delle chiese più importanti della città, e una delle più belle esempi di architettura barocca in Sicilia.

    La storia della Chiesa di santa Maria dell’Itria

    La chiesa fu costruita nel XIV secolo dai Cavalieri di Malta, e fu poi ricostruita dopo il terremoto del 1693. La facciata è in stile barocco, con un portale centrale sormontato da un timpano triangolare. Il campanile è ottagonale, e presenta una cupola azzurra decorata con maioliche.

    L’interno della chiesa è a tre navate, divise da colonne in pietra calcarea. La navata centrale è coperta da una volta a botte, mentre le navate laterali sono coperte da volte a crociera.

    La chiesa ospita un’importante collezione di opere d’arte, tra cui dipinti, statue e affreschi. Tra le opere più importanti vi sono:

    • Un dipinto di Santa Maria dell’Itria, attribuito a Filippo Paladini;
    • Un dipinto di San Giovanni Battista, attribuito a Sebastiano Conca;
    • Un ciclo di affreschi raffiguranti la vita di Gesù Cristo, attribuito a Giuseppe Carta.

    La Chiesa di Santa Maria dell’Itria è una delle principali attrazioni turistiche di Ragusa Ibla. È un edificio imponente e suggestivo, che testimonia la storia e la cultura della città.

    La chiesa è aperta al pubblico tutti i giorni, dalle 8:00 alle 19:00.

    Dove si trova la Chiesa?

    La chiesa si trova nella salita Commendatore, ecco la mappa:

    La Chiesa di Santa Maria dell'Itria mappa
  • La Chiesa di Santa Maria delle Scale a Ragusa Ibla

    La Chiesa di Santa Maria delle Scale a Ragusa Ibla

    La Chiesa di Santa Maria delle Scale è una chiesa cattolica situata a Ragusa Ibla, in Sicilia. Si trova tra i due centri della città, Ragusa Ibla e Ragusa Superiore.

    La Storia della Chiesa di Santa Maria delle Scale

    La chiesa fu costruita nel XIII secolo dai monaci cistercensi dell’abbazia di Santa Maria di Roccadia di Lentini. Dopo il terremoto del 1693, la chiesa fu ampliata e ricostruita in gran parte in stile barocco.

    La facciata della chiesa è in stile barocco. È caratterizzata da un timpano triangolare e da un portale centrale decorato con sculture di santi e angeli. I campanili sono alti e svettanti.

    L’interno della chiesa è a tre navate. La navata centrale è coperta da una volta a botte. Le navate laterali sono coperte da volte a crociera.

    La chiesa ospita un’importante collezione di opere d’arte, tra cui dipinti, statue e affreschi. Tra le opere più importanti vi sono:

    • Un dipinto di Santa Maria delle Scale, attribuito a Filippo Paladini;
    • Un dipinto di San Giovanni Battista, attribuito a Sebastiano Conca;
    • Un ciclo di affreschi raffiguranti la vita di Gesù Cristo, attribuito a Giuseppe Carta.

    La Chiesa di Santa Maria delle Scale è una delle principali attrazioni turistiche di Ragusa Ibla. È un edificio imponente e suggestivo, che testimonia la storia e la cultura della città.

    Dove si trava la chiesa?

    La chiesa si trova ta Ragusa Ibla e Ragusa Superiore, ecco la mappa.

    Mappa della Chiesa di Santa Maria delle Scale a Ragusa Ibla
  • Carnevale di Misterbianco 2024, il programma

    Febbraio è decisamente tempo di festa, se si considera che arriva una delle festività più caciarone: il Carnevale. Ci sono decisamente molti eventi e manifestazioni per tutti i gusti, ma se amate i bei costumi e l’aria che si respira durante queste feste, non potete che visitare il Carnevale di Misterbianco.

    Per questo abbiamo raccolto per voi gli appuntamenti sul programma.

    Il programma Carnevale di Misterbianco 2024

    Sabato 3 Febbraio ore 16:30 SFILATA DEL CARNEVALE DI MISTERBIANCO

    Speaker Tino Mazzaglia. Centro storico Misterbianco

    Domenica 4 Febbraio ore 9:30 CHIACCHIERE CORIANDOLI E MASCHERE

    Animazione per bambini. Villa Comunale – Centro Storico | P.zza Berlinguer – Lineri

    Giovedì 8 Febbraio ore 10:00 A SPASSO CON RE BURLONE

    Sfilata delle scuole in maschera. Centro Storico Misterbianco

    Giovedì 8 Febbraio ore 20:00 MACCHERONATA DEL CARNEVALE – Ingresso Gratuito

    A cura dell’Associazione del carnevale “Escopazzo”. Piazza Dante

    Venerdì 9 Febbraio ore 19:30 CONCERTO CON GEMELLI DIVERSI

    Concerto gratuito. Presenta Ruggero Sardo. Via Gramsci

    Misterbianco Carnevale programma

    Sabato 10 Febbraio ore 16:30 POMERIGGIO IN MASCHERA

    Musica e balli. Piazza Mazzini

    Sabato 10 Febbraio ore 18:00 DÉFILÉ DEI COSTUMI PIÙ BELLI DI SICILIA

    Gran sfilata di costumi. Ospiti dell’evento / SANSONI Presenta Solvo La Rosa Via Gramsci

    Domenica 11 Febbraio ore 9:30 CHIACCHIERE CORIANDOLI E MASCHERE

    Animazione per bambini. Villa Comunale – Centro Storico | P.zza Berlinguer – Lineri

    Domenica 11 Febbraio ore 16:30 SFILATA DEL CARNEVALE DI MISTERBIANCO

    Gran sfilata di costumi. Speaker Tino Mazzaglia. Centro storico Misterbianco

    Martedì 13 Febbraio ore 16:30 SFILATA DEL CARNEVALE DI MISTERBIANCO E PREMIAZIONE

    Gran sfilata di costumi, Speaker Tino Mazzaglia. Centro storico Misterbianco

    Carnevale di Misterbianco: Eventi e Mostre

    2-3-4 Febbraio dalle ore 15:00 COPPA CARNEVALE MISTERBIANCO

    Torneo di calcio giovanile. Campo sportivo Valentino Mazzola

    dal 3-4 Febbraio al 9-10-11 Febbraio ore 9:00 | 17:00 MUSEO DEL CARNEVALE

    Esposizione dei costumi più belli di Sicilia. Stabilimento Monaco – Via Municipio, 319

    3-9-10-11-13 Febbraio ore 16:00 | 19:00 TRUCCABIMBI

    A cura di ARS e dell’ ERIS – Centri di formazione professionale Galleria Civica d’ Arte “Pippo Giuffrida” Piazza Mazzini

    IL CARNEVALE IN TESTA

    Mostra dei copricapi Galleria Civica d’ Arte “Pippo Giuffrida” Piazza Mazzini

    I costumi più belli al Carnevale di Misterbianco

    Come riporta il sito, il carnevale di Misterbianco detiene il primato per quanto riguarda i costumi. «Il Carnevale di Misterbianco con i suoi Costumi più belli di Sicilia non è soltanto uno dei più longevi e celebri dell’Isola, ma rappresenta anche un patrimonio inestimabile riconosciuto a livello Nazionale essendo iscritto al REIS (Registro Eredità Immateriali della Sicilia) ed eletto per la prima volta storicamente nel Consiglio Direttivo Nazionale di Carnevali d’Italia.

    Costumi di notevole fattura vengono proposti come veri e propri capolavori. La realizzazione degli abiti richiede mesi di lavoro, minuziosa ricerca e fantasia. Storie che si intrecciano tra i merletti e giochi di colori dipingono i tessuti. Queste opere d’arte possono anche pesare oltre 40kg. Alcuni dei Costumi più belli di Sicilia ancora oggi vengono gelosamente custoditi ed è possibile ammirarli al “Museo del Carnevale” presso lo Stabilimento di Monaco.»

    Visita il Sito ufficiale del Carnevale a Misterbianco per tutti i dettagli!

  • Festa Sant’Antonio Abate Misterbianco

    La festa Sant’Antonio Abate a Misterbianco è un evento importante per la comunità della città. È una festa che celebra la fede e le tradizioni popolari di Misterbianco. La processione è accompagnata da canti e preghiere, e vede la partecipazione di migliaia di fedeli. Nei giorni del 16-17 Gennaio 2024 la Reliquia si trova nelle Parrocchie delle frazioni e del Centro storico.

    Di seguito tutte le date dell’evento:

    Programma 2024 della Festa di Sant’Antonio Abate Misterbianco

    7 Gennaio Parrocchia S. Cuore – (Piano Tavola) ore 18.00.

    8 Gennaio Parrocchia Beato Card. Dusmet (Montepalma) ore 17.30;

    9 Gennaio Parrocchia S. Bernadette (Uneri) ore 18.00,

    10 Gennaio Porrocchia S. Corto Borromeo (Serra) ore 18.00:

    11 Gennaio Chiesa del Carmine ore 18.00,

    12 Gennaio Chiesa S. Giuseppe ore 17.30:

    13 Gennaio Parrocchia S. Angela Merici ore 17,30:

    14 Gennaio Parrocchia Divina Misericordia ore 18.00:

    14 Gennaio-Chiesa di S. Nicolò Oratorio Don Bosco ore 9.00:

    MARTEDI 16 Gennaio 2024

    Ore 17.45 In Chiesa Madre, omaggio al Santo Patrono, dei rappresentanti dei Partiti e del Cerei e trasferimento del Simulacro sull’ altare Maggiore.

    Ore 18,00 Celebrazione Eucaristica. A conclusione, l’esecuzione delle “Cantate“.

    MERCOLEDI 17 Gennalo 2024

    Ore 7,00 Scampania festoso in tutte le chiese e sparo di colpi a cannone

    Ore 7,30 In chiesa Madre, S. Messa

    Ore 9.00 Uscita dei Cerei Maestri e Pastori e giro del centro storico.

    Ore 9,30 Uscita del Cerei Carrettieri e Vigneri e giro del centro storico.

    Ore 10,30 S. Messa

    Ore 15.00 In Chiesa Madre, Benedizione del Pane e nel sagrato della Chiesa Madre, Benedizione degli Animali.

    Ore 18.30 Solenne Celebrazione Eucaristica, presieduta dal parroco Sac. Giovanni Condorelli, con la partecipazione del clero, delle Autorità Civili e Militari, del rappresentanti del Partiti, del Cerel, delle Confraternite, delle Associazioni di volontariato e degli Istituti Religiosi. del Santo Patrono e, preceduto dal Cerel, dai Partiti, dalle

    Ore 20,00 Uscita del Simulacro Confraternite, processione per le vie Municipio, Cairoli, S. Giuseppe. Madonna del Rosario, Piazza Indipendenza, Vespri, Matteotti, Giordano Bruno e rientro in Chiesa Madre.

    Uno spettacolo pirotecnico sarà acceso durante la processione nella zona Milicia.

  • Carnevale di Acireale 2024: il programma

    Carnevale di Acireale 2024: il programma

    Il Carnevale di Acireale 2024 è uno dei più importanti e suggestivi carnevali del mondo. La manifestazione si svolge ogni anno nella città di Acireale, in Sicilia, e si caratterizza per i suoi carri allegorici, che sono considerati tra i più belli e originali del panorama internazionale.

    I carri allegorici

    Sono realizzati da artisti locali, che lavorano per mesi per creare opere d’arte uniche. I carri sono alti fino a 25 metri e sono decorati con statue, maschere e figure allegoriche. I temi dei carri sono vari, ma spesso si ispirano a eventi attuali, alla storia o alla cultura siciliana.

    Carnevale di Acireale 2023 il programma dal 28 Gennaio 2024 al 13 Febbraio 2024

    28 Gennaio: INGRESSO A PAGAMENTO

    10:00Esposizione Carri Allegorico Grotteschi
    10:00Inaugurazione XXVIII Concorso Carri in Miniatura (Teatro Maugeri)
    10:00Inaugurazione Concorso Maschere Isolate (Piazza Garibaldi)
    10:30Inaugurazione Concorso e mostra fotografica ‘The Carnival’ (Via Ruggero Settimo 11)
    11:00Inaugurazione Mostra Filatelica ‘Vengo anch’io’ (Palazzo di Città)
    16:00Cerimonia di apertura e consegna chiavi della città alla Madrina del Carnevale Linda Pani
    Esibizione de I BEDDI con la sigla di apertura (Piazza Duomo)
    16:30Grande Parata Carri Allegorico Grotteschi
    21:30Spettacolo Musicale LDA LUCA D’ALESSIO (Piazza Duomo)

    02 Febbraio: INGRESSO LIBERO
    21:00 DJ set MINDLESS FEST “LA DISCOTECA the night party” (Piazza Duomo)

    03 Febbraio: INGRESSO A PAGAMENTO
    Dalle 9:00 alle 22:00Concorso Carri in Miniatura (Teatro Maugeri)

    Dalle 9:00 alle 22:00Concorso Maschere Isolate (Piazza Garibaldi)

    9:30Carnevale Kinder (Piazza Indirizzo)

    15:00 Grande Parata Carri Allegorico Grotteschi

    21:30 Spettacolo musicale PAOLO MENEGUZZI (Piazza Duomo)

    04 Febbraio: INGRESSO A PAGAMENTO

    Dalle 9:00 alle 22:00Concorso Carri in Miniatura (Teatro Maugeri)
    Dalle 9:00 alle 22:00Concorso Maschere Isolate (Piazza Garibaldi)
    09:00Corsa podistica Trofeo di Carnevale
    9:30Carnevale Kinder (Piazza Indirizzo)
    11:30Intrattenimento musicale (Piazza Garibaldi)
    15:00Grande Parata Carri Allegorico Grotteschi
    21:30Spettacolo musicale ‘IL RE DEGLI IGNORANTI’ MAURIZIO SCHWEIZER
    ADRIANO CELENTANO TRIBUTE SHOW (Piazza Duomo)

    05 Febbraio: INGRESSO LIBERO
    21:00Spettacolo musicale BAND STORICHE ACESI (Piazza Duomo)

    06 Febbraio: INGRESSO LIBERO
    21:00 Spettacolo Musicale NEXT GENERATION (Piazza Duomo)

    07 Febbraio: INGRESSO LIBERO

    21:00Spettacolo Musicale COLORADOS BAND

    08 Febbraio: INGRESSO LIBERO

    10:00Raduno auto storiche (Piazza Duomo)
    11:00Sfilata auto storiche lungo il circuito
    15:00Stand Cosplay Aci Comics (Piazza Duomo)
    Dalle 15:00 alle 18:00Giochi Popolari – (Piazza Garibaldi)
    16:00Sfilata Scuole in Maschera lungo il circuito
    18:00Cosplay Contest Aci Comics (Piazza Duomo)
    21:00Spettacolo Musicale JOEY AND RINA Social Dance (Piazza Duomo)

    09 Febbraio: INGRESSO LIBERO

    11:00 dj set ‘PAZZA DUOMO’ The Official School Party (Piazza Duomo)

    16:00Concorso Bambini in Maschera – auditorium ‘Pinella Musmeci’ (Villa Belvedere)

    20:00Spettacolo Danza BALLANDO A CARNEVALE – Scuole di Danza Acesi (Piazza Duomo)

    10 Febbraio: INGRESSO A PAGAMENTO

    Dalle 9:00 alle 22:00Concorso Carri in Miniatura (Teatro Maugeri)
    Dalle 9:00 alle 22:00Concorso Maschere Isolate (Piazza Garibaldi)
    Dalle 09:00 alle 13:00XXII Campionato di scacchi a squadre – Trofeo di Carnevale 2024 (PalaVolcan)
    10:00Esposizione Carri Allegorico Grotteschi
    11:00Sfilata Scuole in Maschera lungo il circuito
    15:00Grande Parata Carri Allegorico Grotteschi
    Dalle 15:00 alle 20:00Annullo postale commemorativo (Palazzo di Città)
    21:30Mania 90 Festival FROM Radio 105 MARTIN KLEIN, ROBY GIORDANA, EMANUELE CAPONETTO, NEJA,
    KRONOS, LADY VIOLET, BROTHERS – SPECIAL OPENING ACT: BAND UFFICIALE MANIA 90 (Piazza Duomo)

    11 Febbraio: INGRESSO A PAGAMENTO

    Dalle 9:00 alle 22:00 Concorso Carri in Miniatura (Teatro Maugeri)

    Dalle 9:00 alle 22:00 Concorso Maschere Isolate (Piazza Garibaldi)10:00Esposizione Carri Allegorico Grotteschi

    11:00 Intrattenimento musicale (Piazza Garibaldi)

    15:00 Grande Parata Carri Allegorico Grotteschi e Carro Aci Comics

    18:00 Commenti di Salvo La Rosa lungo il circuito

    21:30 Spettacolo Musicale ORIETTA BERTI

    12 Febbraio: INGRESSO LIBERO

    10:00Esposizione Carri Allegorico Grotteschi
    16:00Sfilata Scuole in Maschera e Maschere Isolate
    18:00Premiazione Concorsi Il gelato du Baruneddu e Carnevanimali (Piazza Duomo)
    21:30Live Show in diretta televisiva I PIÙ GRANDI COMICI SICILIANI
    CRISTIANO DI STEFANO E CARMELO CACCAMO (piazza Duomo)

    13 Febbraio: INGRESSO A PAGAMENTO

    Dalle 9:00 alle 22:00Concorso Carri in Miniatura (Teatro Maugeri)
    Dalle 9:00 alle 22:00Concorso Maschere Isolate (Piazza Garibaldi)
    10:00Esposizione Carri Allegorico Grotteschi
    11:00Intrattenimento musicale (Piazza Duomo)
    15:00Grande Parata Carri Allegorico Grotteschi
    21:30Live Show in diretta televisiva I PIÙ GRANDI COMICI SICILIANI
    CRISTIANO DI STEFANO E CARMELO CACCAMO
    23:30PREMIAZIONE (Piazza Duomo)
    Carnevale di Acireale carro dante


    Carnevale di Acireale 2024: altre iniziative

    XXVIII Concorso carri in miniatura
    Inaugurazione Domenica 28 gennaio ore 10.00
    Dal lunedì a venerdì: 9.00/13.00 e 6.00/19.00
    Sabato e domenica: orario continuato 9.00/22.00
    Cine Teatro Maugeri – Piazza Garibaldi
    Concorso Maschere Isolate
    Inaugurazione Domenica 28 gennaio ore 10.30
    Esposizione sabato e domenica: dalle 9.30 alle 21.30
    Piazza Garibaldi
    Concorso e mostra fotografica “The Carnival”
    Inaugurazione Domenica 28 gennaio ore 11.00
    03-04-10-11-12-13 febbraio – ore 9.30/12.30 e 15.30/21.30
    Via Ruggero Settimo n. 3,
    a cura dell’ass. cult. Switch on Art
    XXVI Mostra Carnevale di Acireale “Vengo anch’io”
    dal 28 gennaio al 13 febbraio
    Da lunedì a venerdì: ore 9.30/12.30 e 16.00/19.00
    Sabato e domenica: orario continuato 9.30/21.30
    Palazzo di Città, a cura dell’ass. Filatelica Numismatica Acese
    Carnevale Kinder
    La Pentolaccia e percorsi divertenti con dolci premi per i più piccoli
    Sabato 3 e domenica 4 febbraio ore 9.30 – Piazza Indirizzo
    Corsa podistica – Trofeo di Carnevale
    Domenica 4 febbraio ore 9.00
    I Concorso gelatieri “Il gelato du Baruneddu”
    Lunedì 12 febbraio ore 17.00
    Palco principale di Piazza Duomo
    Giochi Popolari
    Giovedì 8 febbraio ore 15.00/18.00
    Piazza Garibaldi, a cura del CSI di Acireale
    La violenza non ha scampo – Noi siamo Giordana
    Evento sportivo di beneficenza
    Venerdì 9 ore 16.00 – Palavolcan
    XXII Campionato di scacchi a squadre“
    Trofeo di Carnevale 2024, Città di Acireale”
    Sabato 10 febbraio ore 9.00/13.00
    Palavolcan, a cura dell’A.S.D. Galatea Scacchi
    Annullo postale commemorativo
    Sabato 10 febbraio ore 15.00/20.00
    Palazzo di Città, a cura dell’ass. Filatelica Numismatica Acese
    La Fabbrica dei Coriandoli
    Come la carta si trasforma in coriandoli monocromatici
    Tipografia Massimino
    Via Cavour n. 50
    Numero Unico di Acireale
    Rivista satirico umoristica
    a cura del Circolo Universitario
    XXVI Concorso disegno su cartolina postale
    Carnevale acireale carro 2022

    Come raggiungere il Carnevale di Acireale e dove parcheggiare

    Per raggiungere il Carnevale in auto si può accedere alla città sia mediante l’autostrada A18 CATANIA – MESSINA, SVINCOLO ACIREALE sia mediante la strada Statale 114 Orientale Sicula, seguendo le indicazioni verso il centro Città. Tramite treno la vostra fermata è la stazione di Acireale. Dopo è possibile prendere un taxi o un autobus per raggiungere il centro città. Dalla Stazione Centrale di Catania si può raggiungere la stazione di Acireale in 10 minuti. Infine, dall’aeroporto di Catania Fontanarossa “Vincenzo Bellini” è possibile prendere un autobus diretto alla Stazione Centrale di Catania, dove poi sarà possibile prendere un autobus AST o il treno diretti ad Acireale.

    Sono stati anche predisposti numerosi parcheggi, specialmente per combattere il fenomeno (problematico in passato) dei parcheggi selvaggi e incontrollati. La tariffa giornaliera è di 5 euro:

    • Piazzale Francesco Vecchio

    • Parcheggio via Galatea

    • Via Dott. Alfio Fichera

    • Via Felice Paradiso
    (tratto compreso tra via Verga e via Michele La Spina)

    • Via Verga
    (tratto compreso tra via Torquato Tasso e via Kennedy)

    • Via Torquato Tasso

    • Via Michele La Spina
    (e parcheggio annesso)

    • Via Einaudi

    • Parcheggio di Piazza Catania

    • Via Kennedy
    (tratto compreso tra via Verga e Corso Italia compresa l’area parcheggio di fronte Nevaroli)

    • Via Montale

    • Via Nina Coco

    • Corso Italia
    (tratto compreso tra via Felice Paradiso e il ramo di intersezione di via Lazzaretto)

    • Via delle Terme
    (tutta l’area a parcheggio di fronte Via Igea)

  • Rosario Gagliardi, l’architetto del Barocco siciliano

    Rosario Gagliardi, l’architetto del Barocco siciliano

    Rosario Gagliardi è stato un architetto siciliano, nato a Siracusa nel 1690 e morto a Noto nel 1762. È considerato uno dei principali esponenti del Barocco siciliano.

    Rosario Gagliardi: formazione e primi lavori

    Gagliardi si formò come scalpellino e capomastro, e iniziò la sua carriera lavorando a Siracusa. Nel 1726 fu incaricato di ricostruire la città di Noto, che era stata completamente distrutta dal terremoto del 1693. Gagliardi progettò la nuova città secondo i canoni del Barocco siciliano, creando un’opera che è oggi patrimonio dell’umanità UNESCO.

    La chiesa di Santa Maria delle Stelle a Comiso

    Tra il 1730 e il 1740, Gagliardi realizzò la chiesa di Santa Maria delle Stelle a Comiso, in cui diede vita ad un vero e proprio stile personale. La facciata dell’edificio è caratterizzata da un’alternanza di elementi classici e barocchi, con un gioco di luci e ombre che crea un effetto di grande dinamismo.

    La chiesa di San Giorgio a Ragusa

    L’opera più rappresentativa di Gagliardi è la chiesa di San Giorgio a Ragusa, iniziata nel 1738 e terminata soltanto nel 1775. La chiesa è caratterizzata da una facciata imponente, che si sviluppa in verticale e culmina in una cupola a doppia calotta. La facciata è dominata da un grande portale, incorniciato da colonne libere e sormontato da un timpano.

    L’ultimo periodo

    Negli ultimi anni della sua vita, Gagliardi continuò a lavorare a Noto, realizzando la chiesa di San Carlo al Corso e porzioni del collegio dei gesuiti. Morì a Noto nel 1762.

    Influenza

    L’opera di Gagliardi ha avuto una grande influenza sull’architettura del Barocco siciliano. I suoi progetti sono caratterizzati da un’eleganza formale, da un uso sapiente della luce e da una ricca decorazione. Gagliardi ha contribuito a creare un’identità architettonica unica per la Sicilia, che è ancora oggi ammirata in tutto il mondo.

    Conclusione

    Rosario Gagliardi è stato un architetto di grande talento, che ha contribuito a creare un’opera unica e indimenticabile. I suoi progetti sono ancora oggi ammirati per la loro bellezza, la loro eleganza e la loro originalità. Gagliardi è considerato uno dei più importanti architetti italiani del XVIII secolo, e la sua opera ha contribuito a rendere la Sicilia una delle regioni più belle e affascinanti del mondo.

  • Il Lago Santa Rosalia a Ragusa

    Il Lago Santa Rosalia a Ragusa

    Il Lago Santa Rosalia è un bacino lacustre artificiale situato nella provincia di Ragusa, in Sicilia. Si trova nella Valle dell’Irminio alla confluenza tra il fiume Irminio e il torrente Irminio, tra i comuni di Ragusa, Scicli e Marina di Ragusa.

    Il lago è stato creato nel 1983 con la costruzione di una diga sul fiume Irminio. Ha una superficie di circa 145 ettari, una profondità massima di 39,3 metri e un volume di circa 19,5 milioni di metri cubi.

    Il lago è un importante habitat per numerose specie di animali, tra cui uccelli acquatici, pesci e anfibi. È anche un luogo popolare per la pesca, la navigazione e il birdwatching.

    Le rive del lago sono ricche di vegetazione, con boschi di querce, lecci e pini. In alcuni punti, il lago è circondato da alte pareti rocciose, che creano un paesaggio suggestivo.

    Il lago Santa Rosalia è un’importante risorsa per la provincia di Ragusa. È un luogo ideale per trascorrere una giornata all’insegna della natura e del relax.

    Come arrivare al Lago Santa Rosalia a Ragusa?

    lago Santa Rosalia mappa

    Il lago Santa Rosalia è facilmente raggiungibile in auto, in autobus o in treno.

    • In auto: da Ragusa, seguire le indicazioni per la Valle dell’Irminio.
    • In autobus: da Ragusa, prendere la linea A, che collega il centro di Ragusa con Ragusa Ibla. La fermata della Valle dell’Irminio si trova in Via Roma, a Ragusa Ibla.
    • In treno: da Ragusa, prendere il treno per Scicli o Marina di Ragusa. La stazione ferroviaria di Ragusa Ibla si trova a circa 10 minuti a piedi dalla Valle dell’Irminio.

    Attrazioni

    Oltre alla sua bellezza naturale, il lago Santa Rosalia ospita numerose attrazioni culturali. Tra queste, le più importanti sono:

    • La Riserva Naturale Speciale Macchia Foresta del Fiume Irminio: un’area protetta che si estende per circa 135 ettari. La riserva ospita una ricca flora e fauna, tra cui boschi di querce, lecci e pini, oltre a una varietà di piante ed erbe aromatiche.
    • La Grotta di Santa Rosalia: una grotta naturale che si trova sulla riva del Lago Santa Rosalia. La grotta è dedicata a Santa Rosalia, patrona di Ragusa.
    • La Necropoli di Cava dei Santi: un’antica necropoli risalente al periodo greco-romano. La necropoli è composta da numerose tombe, scavate nella roccia.

    Note

    • Il lago è aperto al pubblico tutto l’anno.
    • L’accesso al lago è gratuito.
    • È possibile noleggiare barche e pedalò per fare escursioni sul lago.
    • È possibile pescare nel lago, ma è necessario munirsi di licenza.
    • Il lago è un luogo popolare per il birdwatching.
  • Programma Sant’Agata: festività liturgiche

    Programma Sant’Agata: festività liturgiche

    In questo articolo scoprirai il programma della festa di Sant’Agata che si celebra ogni anno a Catania, è uno degli eventi religiosi più sentiti e partecipati in Italia, attirando fedeli e curiosi da tutto il mondo. Questa venerazione è dedicata a Sant’Agata, la santa patrona della città di Catania, e si svolge dal 4 al 5 febbraio, con celebrazioni che iniziano già alla fine di gennaio e si concludono nei giorni seguenti la festa principale.

    Andiamo quindi a scoprire il programma delle festività liturgiche di Sant’Agata 2024.

    Festa di Sant’Agata 2024 il programma delle festività liturgiche

    Martedì 30 gennaio:

    • 7:30: Santa Messa nella cappella di Sant’Agata.
    • 10:00: Santa Messa guidata da S. E. R. Mons. Arcivescovo, con partecipazione di Forze Armate, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco, Polizia Municipale, Polizia Penitenziaria, Vigilantes, Associazioni Combattentistiche e d’Arma.
    • 18:00: Santa Messa presieduta da S.E.R. Mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone, con ANDOS – Catania, associazioni “Ricominciare” e “Il filo della vita”; seguira un atto di affidamento a S. Agata per le donne operate al seno.

    Mercoledì 31 gennaio:

    • 7:30, 10:00: Sante Messe nella cappella di Sant’Agata.
    • 18:00: Santa Messa dedicata a donne vittime di violenza, presieduta da S.E.R. Mons. Arcivescovo.

    Giovedì 1 febbraio:

    • 7:30, 10:00: Sante Messe nella cappella di Sant’Agata.
    • 18:00: Santa Messa presieduta da S.E.R. Mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo, in presenza di S.E. l’Arcivescovo, volontari della “Fondazione Banco Alimentare”, Caritas diocesana, gruppi di volontariato e Confraternite.

    Venerdì 2 febbraio – Festa della Presentazione del Signore, Giornata mondiale degli Istituti di Vita Consacrata:

    santagata cattedrale
    • 7:30, 10:00: Sante Messe nella cappella di Sant’Agata.
    • 17:30: Benedizione delle candele nella Chiesa della Badia di Sant’Agata da S. E. Mons. Arcivescovo, seguita da processione alla Basilica Cattedrale e Santa Messa con rinnovo degli impegni di vita consacrata.

    Sabato 3 febbraio:

    • 7:30, 10:00: Sante Messe nella cappella di Sant’Agata.
    • 12:00: Processione per l’offerta della cera dalla Chiesa di S. Agata alla Fornace alla Basilica Cattedrale, partecipazione di diverse autorità e organizzazioni. In Cattedrale, solenne “TE DEUM” e benedizione eucaristica.

    Domenica 4 febbraio:

    • Prima dell’alba: ingresso in Cattedrale di fedeli e devoti; sacerdoti disponibili per confessioni.
    • 4:30: Recita del Rosario nella Basilica Cattedrale.
    • 5:15: Esposizione delle Reliquie della Santa Patrona.
    • 6:00: “Messa dell’Aurora” celebrata da S. E. Mons. Arcivescovo, seguita da benedizione delle Corone del Rosario.
    • Sante Messe in Cattedrale: 8:00, 9:30, 11:00.
    • 7:00: Inizio processione delle Reliquie di S. Agata da Porta Uzeda, vari omaggi lungo il percorso, riflessioni di figure religiose. La processione culmina alla Chiesa di S. Agata la Vetere per i Primi Vespri della solennità di Sant’ Agata V. M., presieduti da Mons. Giuseppe Favale.

    Lunedì 5 febbraio – Solennità di Sant’Agata V. M.:

    • 8:00: Santa Messa nella Chiesa di Sant’Agata alla Badia.
    • 10:00: Autorità si muovono in corteo dalla Basilica Cattedrale, seguite da Solenne Pontificale.
    • Messe in Cattedrale: 13:00, 14:00, 15:00.
    • 16:00: Santa Messa presieduta da Mons. Giuseppe Marciante, Vescovo di Cefalù.
    • 17:00: Processione delle Sacre Reliquie, omaggi floreali, riflessioni religiose lungo il percorso.

    Dal 6 all’11 febbraio: Messe all’Altare di Sant’ Agata: 7

    Percorso Fercolo di Sant’Agata

    Santagata gratis

    Dove si trova il Fercolo di Sant’Agata Domenica 4 Febbraio

    Processione delle Reliquie di S. Agata inizia da Porta Uzeda. Presso l’Icona della Madonna della Lettera, S.E. Mons. Arcivescovo dedicherà un cero alla Santa Patrona. Successivamente, un tributo sarà reso alla cappella del Santissimo Salvatore in via Dusmet, con omaggi dall’Autorità Portuale e dalla Capitaneria di Porto. Il percorso continuerà attraverso le vie Calì, piazza Cutelli, via Vittorio Emanuele, piazza dei Martiri (dove verrà reso omaggio ai disabili), via VI Aprile, della Libertà, fino a piazza Iolanda. Qui, riflessioni verranno condivise dal Rev.do P. Francesco La Vecchia OP, Priore dei domenicani di Catania. Proseguendo per le vie Umberto, Grotte Bianche, piazza Carlo Alberto, davanti al Santuario della SS. Annunziata al Carmine, ci sarà un tributo dei Padri Carmelitani e riflessioni del Parroco P. Antonino Mascali O.C. La processione si dirigerà poi verso piazza Stesicoro, dove S.E. Mons. Arcivescovo terrà il tradizionale messaggio alla Città. La comunità cristiana catanese rinnoverà le promesse battesimali nei luoghi del martirio di S. Agata. Le Sacre Reliquie raggiungeranno la Chiesa di S. Agata la Vetere, dove si celebreranno i Primi Vespri della solennità di Sant’ Agata V. M., presieduti da Mons. Giuseppe Favale, Vescovo di Conversano, con la partecipazione della comunità del Seminario interdiocesano. La processione proseguirà per le vie Plebiscito, Vittorio Emanuele, piazza Risorgimento, via Aurora, Palermo, fino a piazza Palestro, dove il Rev.do Sac. Rosario Mazzola, parroco al Sacro Cuore al fortino e Vicario foraneo, condividerà delle riflessioni. Infine, attraversando via Garibaldi e Plebiscito, la processione farà ritorno in piazza Duomo passando da Porta Uzeda.

    Dove si trova il Fercolo di Sant’Agata Lunedì 5 Febbraio

    La processione con le Sacre Reliquie percorre via Etnea; davanti alla Basilica Collegiata, omaggio floreale da parte del Capitolo dei canonici e dei membri del Circolo Cittadino S. Agata. Prosegue quindi per via Caronda, giungendo a piazza Cavour, dove l’Associazione Sant’ Agata al Borgo rende un omaggio floreale e il Rev.do Sac. Enzo Fatuzzo, parroco di Sant’ Agata al Borgo e Vicario foraneo, condivide delle riflessioni. La processione si dirige poi lungo via Etnea, Sangiuliano, Crociferi; di fronte alla Chiesa di San Benedetto, le Monache benedettine dell’adorazione perpetua offrono un tributo floreale, seguito dalle riflessioni di Mons. Antonino La Manna, cappellano e Vicario episcopale per la cultura. Il percorso continua attraverso piazza S. Francesco d’Assisi, via della Lettera, Garibaldi, fino a piazza Duomo. Al termine, in Cattedrale, si svolge una celebrazione di benedizione e ringraziamento, presieduta da S. E. Mons. Arcivescovo.

  • Valle dell’Irminio a Ragusa

    La Valle dell’Irminio è una delle zone più belle e suggestive della Sicilia. Si trova nella provincia di Ragusa, tra i comuni di Ragusa, Scicli e Marina di Ragusa. La valle è attraversata dal fiume Irminio, che nasce dal Monte Lauro, principale cima dei Monti Iblei.

    Valle dell’Irminio: storia e descrizione

    E’ un’area protetta, che ospita una ricca flora e fauna. Qui si possono trovare boschi di querce, lecci e pini, oltre a una varietà di piante ed erbe aromatiche. La valle è anche un importante habitat per numerose specie di animali, tra cui cinghiali, daini, volpi, falchi e aironi.

    La valle è un luogo ideale per trascorrere una giornata all’insegna della natura e della tranquillità. Qui è possibile fare escursioni a piedi, in bicicletta o a cavallo, oppure semplicemente godersi il paesaggio.

    La Valle dell’Irminio ospita numerose attrazioni naturalistiche e culturali.

    Tra queste, le più importanti sono:

    • La Riserva Naturale Speciale Macchia Foresta del Fiume Irminio: un’area protetta che si estende per circa 135 ettari. La riserva ospita una ricca flora e fauna, tra cui boschi di querce, lecci e pini, oltre a una varietà di piante ed erbe aromatiche.
    • Il Lago Santa Rosalia: un bacino lacustre artificiale che si trova alla confluenza tra il fiume Irminio e il torrente Irminio. Il lago è un importante habitat per numerose specie di animali, tra cui uccelli acquatici, pesci e anfibi.
    • La Grotta di Santa Rosalia: una grotta naturale che si trova sulla riva del Lago Santa Rosalia. La grotta è dedicata a Santa Rosalia, patrona di Ragusa.
    • La Necropoli di Cava dei Santi: un’antica necropoli risalente al periodo greco-romano. La necropoli è composta da numerose tombe, scavate nella roccia.

    Come arrivare?

    valle dellirminio mappa

    La Valle dell’Irminio è facilmente raggiungibile in auto, in autobus o in treno.

    • In auto: da Ragusa, seguire le indicazioni per la Valle dell’Irminio.
    • In autobus: da Ragusa, prendere la linea A, che collega il centro di Ragusa con Ragusa Ibla. La fermata della Valle dell’Irminio si trova in Via Roma, a Ragusa Ibla.
    • In treno: da Ragusa, prendere il treno per Scicli o Marina di Ragusa. La stazione ferroviaria di Ragusa Ibla si trova a circa 10 minuti a piedi dalla Valle dell’Irminio.

    La Valle dell’Irminio è una destinazione imperdibile per chi visita la Sicilia. È un luogo ricco di bellezze naturali e culturali, che offre numerose opportunità per trascorrere una giornata all’insegna della natura e del relax.

  • Giardino Ibleo a Ragusa Ibla

    Giardino Ibleo a Ragusa Ibla

    Il Giardino Ibleo è uno dei giardini pubblici più belli e suggestivi della Sicilia. Si trova a Ragusa Ibla, la parte più antica della città, ed è un’oasi di pace e tranquillità incastonata tra le rocce della Valle dell’Irminio.

    Giardino Ibleo: storia e descrizione

    Il Giardino Ibleo fu costruito nel 1858 per volere di alcuni nobili locali e di buona parte del popolo, che lavorò gratuitamente per la realizzazione dell’opera. Il progetto fu affidato all’architetto Giovanni Battista Filippo Basile, che si ispirò ai giardini all’italiana del XVI secolo.

    Il giardino si estende su una superficie di circa 15.800 mq ed è composto da una serie di terrazze e di viali che si snodano tra alberi, fiori e piante esotiche. Al centro del giardino si trova una fontana settecentesca, mentre ai lati si trovano un teatro all’aperto e un’area giochi per bambini.

    Cosa si trova all’interno del Giardino a Ragusa Ibla?

    Oltre alla sua bellezza naturale, il Giardino Ibleo ospita anche una serie di attrazioni culturali. Tra queste, la più importante è la Pinacoteca Comunale, che ospita una raccolta di dipinti del XVII e XVIII secolo. Al suo interno si trovano opere di artisti siciliani come Pietro Novelli, Mattia Preti e Gaspare Serenari.

    Giardino Ibleo Parco Giochi

    Il giardino ospita anche un parco giochi per bambini, con altalene, scivoli e altri giochi adatti a tutte le età. Questo è un’ottima opzione per i genitori che vogliono portare i loro figli a divertirsi in un ambiente sicuro e tranquillo.

    Come arrivare?

    Il Giardino Ibleo si trova in Piazza del Popolo, a Ragusa Ibla. Per raggiungerlo, è possibile utilizzare diversi mezzi di trasporto.

    Giardino Ibleo come mappa

    In auto

    Se arrivate in auto, potete seguire le indicazioni per Ragusa Ibla. Una volta arrivati in città, seguite le indicazioni per il centro storico. Il giardino si trova a circa 10 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria di Ragusa.

    In autobus

    Se arrivate in autobus, potete prendere la linea A, che collega il centro di Ragusa con Ragusa Ibla. La fermata del giardino si trova in Via Roma, proprio di fronte all’ingresso.

    A piedi

    Se arrivate a Ragusa a piedi, potete raggiungere il giardino seguendo le indicazioni per il centro storico. Il giardino si trova a circa 15 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria di Ragusa.

    Conclusione

    Il Giardino Ibleo è un luogo imperdibile per chi visita Ragusa. È un’oasi di pace e tranquillità in cui è possibile trascorrere una piacevole giornata all’insegna della cultura e della natura.

  • Il quartiere di San Paolo a Ragusa Ibla

    Il quartiere di San Paolo a Ragusa Ibla

    Il quartiere di San Paolo è uno dei più antichi e caratteristici di Ragusa Ibla, la parte più antica della città di Ragusa. Arroccato sul costone roccioso sotto la città nuova, il quartiere è un labirinto di vicoli stretti e ripidi, che si snodano tra casette in pietra dai colori pastello.

    Il quartiere di San Paolo ha origini antiche, risalenti all’epoca araba. In origine era un insediamento rurale, che si è poi sviluppato nel corso dei secoli fino a diventare un importante centro abitato. Il quartiere ha subito diverse trasformazioni nel corso del tempo, ma ha sempre mantenuto il suo fascino medievale.

    Le case del quartiere di San Paolo sono costruite in pietra locale, con volte a botte o a crociera. Le facciate sono spesso decorate con balconi in ferro battuto e maioliche colorate. I vicoli del quartiere sono stretti e tortuosi, e sono spesso illuminati da lanterne a gas.

    Il quartiere di San Paolo è un luogo ricco di storia e cultura.

    Qui si trovano numerosi monumenti e siti di interesse, tra cui:

    • La chiesa di San Paolo: una chiesa barocca del XVII secolo, con una facciata riccamente decorata.
    • Il convento del Carmine: un convento francescano del XVI secolo, con un chiostro rinascimentale.
    • La grotta di San Paolo: una grotta naturale che si trova sotto la chiesa di San Paolo, dove secondo la tradizione il santo si rifugiò per sfuggire alle persecuzioni.

    Il quartiere è un luogo affascinante, che merita di essere visitato. È un luogo ideale per passeggiare e perdersi tra i suoi vicoli, ammirando le sue bellezze architettoniche e culturali.

    Come raggiungere il quartiere?

    Il quartiere di San Paolo si trova a Ragusa Ibla, la parte più antica della città di Ragusa. Per raggiungerlo, è possibile utilizzare diversi mezzi di trasporto.

    In auto

    Se arrivate in auto, potete seguire le indicazioni per Ragusa Ibla. Una volta arrivati in città, seguite le indicazioni per il centro storico. Il quartiere di San Paolo si trova alla fine di Via Roma, la strada principale che attraversa il centro storico. Attenzione che le strade sono molto strette!

    In autobus

    Se arrivate in autobus, potete prendere la linea A, che collega il centro di Ragusa con Ragusa Ibla. La fermata del quartiere di San Paolo si trova in Via Roma, proprio all’inizio del quartiere.

    A piedi

    Se arrivate a Ragusa a piedi, potete raggiungere il quartiere di San Paolo seguendo le indicazioni per il centro storico. Il quartiere si trova a circa 10 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria di Ragusa.

    In bicicletta

    Ragusa è una città molto ciclabile. Se arrivate a Ragusa in bicicletta, potete raggiungere il quartiere di San Paolo seguendo le indicazioni per il centro storico. Il quartiere si trova a circa 20 minuti in bicicletta dalla stazione ferroviaria di Ragusa.

    Una volta arrivati nel quartiere, potete perdervi tra i suoi vicoli stretti e tortuosi, ammirando le sue bellezze architettoniche e culturali.

  • La Befana a Valverde: Doni e Gioia per Migranti e Famiglie

    La Befana a Valverde: Doni e Gioia per Migranti e Famiglie

    Valverde, 8 gennaio 2024 – La tradizionale figura della Befana ha fatto tappa a Valverde, portando allegria e doni ai giovani migranti non accompagnati e alle famiglie.

    L’evento, simbolo di accoglienza e solidarietà, è stato curato dal Polo Regionale dell’Autonomie e dal Polo Regionale dell’Agricoltura, enti noti per il loro impegno sociale.

    La Befana a Valverde Doni e Gioia per Migranti e Famiglie

    La cooperazione con la Cooperativa Team si è rivelata preziosa, con un ringraziamento speciale a Giuliana Ecora, Ylenia D’Agostino e Riccardo Patti per il loro contributo essenziale. “La loro partecipazione rappresenta un forte messaggio di prossimità e sostegno per i giovani e le loro famiglie”, hanno condiviso il presidente Vincenzo Ragazzi e il presidente Boninelli Salvatore.

    La festività è stata impreziosita dalla distribuzione di giocattoli, dolci e beni di prima necessità da parte della Befana, rendendo l’occasione un vivace e gioioso incontro per tutti coloro che vi hanno partecipato.

  • Palazzo Cosentini a Ragusa Ibla

    Palazzo Cosentini a Ragusa Ibla

    Palazzo Cosentini: storia e architettura

    Costruito nel tardo XVIII secolo da Raffaele Cosentini e suo figlio Giuseppe, Palazzo Cosentini è uno dei più eleganti e rappresentativi palazzi barocchi di Ragusa Ibla. Situato all’incrocio di due vie cruciali della città tra Corso Mazzini, la strada principale di Ragusa Ibla, che collega la Piazza del Duomo con la scalinata di Santa Maria delle Scale e Salita Commendatore, una delle strade più antiche di Ragusa Ibla, che collega il quartiere inferiore con quello superiore. Il palazzo presenta un ricco stile barocco, con decorazioni elaborate e dettagli raffinati.

    Palazzo Cosentini Mappa

    Palazzo Cosentini, facciata principale

    Il prospetto principale su due livelli, è caratterizzato da alte paraste terminanti con capitelli decorati con festoni e conchiglie. I tre balconi del piano nobile spiccano per la dettagliata decorazione delle mensole, che includono mascheroni grotteschi e figure allegoriche.

    Palazzo Cosentini Ragusa Ibla

    Il lato del palazzo affacciato sulla Salita Commendatore ospita una statua di San Francesco di Paola, protettore dei viandanti. L’altro lato, in origine, ospitava una statua di San Cristoforo o San Rocco. Il prospetto laterale, anch’esso con due alte paraste, presenta un balcone unico, adornato con cinque mascheroni grotteschi, detti “i mascaruna i l’Archi”, raffiguranti figure allegoriche dell’abbondanza.

    Il palazzo Cosentini oggi

    Il palazzo si articola su tre livelli con diverse funzioni.

    Il piano terra è gestito da un ETS e comprende quattro stanze con accesso su Corso Mazzini e un bagno.

    Il piano intermedio offre sale più ampie, con quattro stanze che si affacciano su corso Mazzini e due stanze interne.

    Il piano superiore ha tre stanze ampie, spazi di collegamento, un terrazzino e accesso alla foresteria, adatto per conferenze ed eventi.

    Palazzo Cosentini è un’importante testimonianza dell’architettura barocca a Ragusa. Il suo ricco stile e le sue elaborate decorazioni ne fanno una meta imperdibile per gli amanti dell’arte e della storia.

    Come Prenotare il Palazzo?

    Palazzo Cosentini

    Per prenotare spazi nel Palazzo, è necessario contattare l’ufficio cultura del Comune di Ragusa, inviare una richiesta e attendere l’autorizzazione finale. La tariffa per l’utilizzo del Palazzo varia a seconda della tipologia di spazio e della durata della prenotazione.

    Telefono: 0932.676626 oppure 0932.676668

    Email: m.augeri@comune.ragusa.it oppure g.tasca@comune.ragusa.it

    Instanza:  m.augeri@comune.ragusa.it

    Come arrivare al Palazzo Cosentini?


    In auto

    Se arrivate in auto, potete parcheggiare in uno dei parcheggi a pagamento di Ragusa Ibla. Il palazzo si trova a circa 5 minuti a piedi dal parcheggio principale, situato in Piazza Duomo.

    Seguire le indicazioni per Ragusa Ibla e parcheggiare in uno dei parcheggi disponibili. Da lì, proseguire a piedi lungo Corso Mazzini in direzione nord-ovest. Il palazzo si trova sulla sinistra, all’angolo con Salita Commendatore.

    In autobus

    Se arrivate in autobus, potete scendere alla fermata “Piazza Duomo”. Da lì, proseguire a piedi lungo Corso Mazzini in direzione nord-ovest. Il palazzo si trova sulla sinistra, all’angolo con Salita Commendatore.

    A piedi

    Se arrivate a piedi, potete seguire le indicazioni per Ragusa Ibla. Il palazzo si trova a circa 20 minuti a piedi dal centro storico di Ragusa.

    Seguire le indicazioni per Ragusa Ibla e proseguire lungo Corso Mazzini. Il palazzo si trova sulla sinistra, all’angolo con Salita Commendatore.

  • Palazzo Zacco a Ragusa

    Palazzo Zacco a Ragusa

    Ubicato nel nuovo abitato di Ragusa, Palazzo Zacco è un edificio di grande valore storico e artistico. Edificato nella seconda metà del XVIII secolo, il palazzo è caratterizzato da due prospetti con sei ampi balconi, decorati con sculture e putti.

    Palazzo Zacco: una storia segnata dal terremoto

    La storia del palazzo è strettamente legata alla storia della città di Ragusa. Nel 1693, il terremoto che distrusse quasi completamente la città, causò anche il crollo di Palazzo Melfi di S’Antonio, che sorgeva nello stesso luogo dove oggi sorge Palazzo Zacco.

    Il barone Melfi di S’Antonio, proprietario del palazzo, decise di ricostruirlo in stile tardo barocco. I lavori affidati all’architetto Giovanni Battista Vaccarini, che fu uno dei più importanti architetti del periodo.

    I lavori di ricostruzione durarono circa dieci anni e furono completati nel 1703. Il palazzo acquistato dalla famiglia Zacco alla fine del XVIII secolo e da allora è rimasto di proprietà della famiglia.

    Un gioiello dell’architettura tardo barocca

    Il palazzo è un esempio splendido di architettura tardo barocca siciliana. I due prospetti sono caratterizzati da sei ampi balconi, decorati con sculture e putti. I balconi sono sorretti da mensole, sulle quali sono raffigurati musici, volti grotteschi e raffigurazioni antropomorfe.

    All’interno del palazzo, si trovano numerose sale affrescate, che testimoniano l’opulenza della famiglia Zacco. Le sale sono decorate con scene mitologiche, scene di vita quotidiana e scene religiose.

    Museo Palazzo Zacco: per raccontare la storia di Ragusa

    Nel 2022, Palazzo Zacco è stato scelto come sede del nuovo Museo della Città di Ragusa. Il museo sarà aperto al pubblico nel 2023.

    Il percorso museale si svilupperà in tre sezioni:

    • La cultura della terra, che illustrerà la storia della città dal punto di vista agricolo e artigianale.
    • Il terremoto del 1693, che racconterà la tragedia e la ricostruzione della città.
    • Ragusa nel XX secolo, che illustrerà l’evoluzione della città in epoca moderna.

    La cultura della terra illustrerà l’importanza dell’agricoltura e dell’artigianato per la storia di Ragusa. La sezione presenterà oggetti e documenti che testimoniano la vita quotidiana dei contadini e degli artigiani della città.

    Il terremoto del 1693 racconterà la tragedia del terremoto del 1693, che distrusse quasi completamente la città. Si troveranno immagini, documenti e testimonianze che ricostruiranno la devastazione causata dal terremoto.

    Ragusa nel XX secolo illustrerà l’evoluzione della città in epoca moderna. La sezione presenterà oggetti e documenti che testimoniano la crescita della città e il suo sviluppo industriale e culturale.

    Città di Ragusa: un museo per il futuro

    Il Museo della Città di Ragusa sarà un luogo importante per la valorizzazione della storia e della cultura di Ragusa. Il museo sarà un punto di riferimento per i turisti e per i cittadini che vogliono conoscere la storia della loro città.

  • Palazzo Arezzo a Ragusa Ibla

    Palazzo Arezzo a Ragusa Ibla

    Il Palazzo Arezzo rappresenta un’autentica testimonianza della storia millenaria della famiglia Arezzo, la cui presenza in Sicilia risale addirittura al XII secolo. Questa dimora incantevole, situata nel cuore di Ragusa Ibla, trasuda l’antica grandezza e l’eleganza di una famiglia che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia siciliana. Il Palazzo nobiliare, ancora abitato dai discendenti di Carmelo Arezzo, è un monumento alla tradizione e alla raffinatezza.

    Palazzo Arezzo: gli stemmi del casato

    Gli antichi nomi della famiglia (Ariziis – Arizzi), spiegano anche la scelta di ornare lo stemma della casata con quattro ricci. Due ricci sono in campo azzurro, simbolo di virtù, fermezza e giustizia. Gli altri due sono su fondo oro, che simboleggia fede, carità e clemenza.

    Questi stemmi oggi si trovano in tutta la Sicilia, da Siracusa a Palermo e ovviamente a Ragusa. Se visitando i palazzi e i castelli della Sicilia noterete che a volte i ricci si fronteggiano e a volte sono in movimento, oppure che una stella spezza lo scudo, quando visiterete Palazzo Arezzo, chiedetene la spiegazione ai proprietari. La storia si farà ancora più affascinante.

    Gli Arezzo di Trifiletti, una storia lunga nove secoli

    La famiglia Arezzo è presente in Sicilia sin dal XII secolo. Le sue origini si perdono nella leggenda, risalendo fino alla Roma imperiale, ma è più facile seguirne lo sviluppo nei secoli successivi.

    Gli Arezzo furono protagonisti della storia siciliana, con cariche e investiture sempre più importanti. I diversi rami della famiglia si svilupparono a volte in modo lineare, altre secondo un intrigo di alleanze e matrimoni degno di un romanzo.

    Un esempio di questa complessità è rappresentato dal ramo cadetto degli Arezzo di Trifiletti, che si trasferì a Ragusa a fine ‘700. Il barone Domenico Arezzo Prado, capo di questo ramo, sposò donna Concetta Sortino Casa, ereditando numerosi feudi. Questo fatto trasformò il ramo cadetto in un nuovo ramo principale.

    Il figlio Carmelo Arezzo Prado, nella seconda metà dell’800, acquistò il palazzo nobiliare di Ragusa Ibla, ancor oggi abitato dai suoi discendenti.

    Oltre a essere una testimonianza vivente del passato, Il Casato è anche il luogo ideale per celebrare eventi speciali e ricevimenti. Le sue sontuose sale e l’atmosfera intrisa di storia forniscono lo sfondo perfetto per momenti indimenticabili, dove passato e presente si fondono in un’unica esperienza unica e affascinante

    Dove si trova il Palazzo Arezzo?

    Il palazzo si trova a Ragusa Ibla Corso XXV Aprile, 4.

    Ecco la mappa:

    Palazzo Arezzo mappa
  • Ragusa Ibla cosa visitare in un giorno

    Ragusa Ibla cosa visitare in un giorno

    La nostra penisola è una meravigliosa nazione ricca di città artistiche ma anche di suggestive ed emozionanti località. Ragusa Ibla è uno dei posti più affascinanti e belli della Sicilia, venuto alla ribalta qualche anno fa grazie alla fiction italiana “Il commissario Montalbano“.
    Infatti la serie televisiva, che ha come sfondo il suggestivo scenario di Ragusa, ha fatto conoscere agli italiani, e non solo, gli angoli più nascosti e affascinanti del posto. La città, nota al mondo per le sue bellezze barocche, ha un centro storico così meraviglioso che Ibla è diventata parte del patrimonio dell’Unesco. Oggi ti accompagneremo alla scoperta di questo territorio tra tante curiosità, informazioni e suggerimenti.
    Ragusa Ibla è un piccolo scrigno con un labirinto di stradine, vicoli e monumenti, straordinariamente puliti e accoglienti che testimoniano la cultura barocca italiana. Camminando per il centro incontrerai storici edifici e luoghi di interesse culturale, immancabilmente affiancati da eleganti negozi e locali alla moda.

    Ragusa Ibla: città d’arte e di antiche tradizioni

    ragusa ibla barocco
    Protagonista indiscusso del centro storico è lo stile seicentesco italiano che incanta e regala tantissime emozioni. Chiese, antichi palazzi, strade, piazze sono la testimonianza dell’architettura barocca iblea. Per godere appieno della bellezza della città ti consigliamo di visitarla a piedi. La città è piccola e quindi un giorno è più che sufficiente.
    Il primo luogo da visitare è certamente la splendida piazza, situata nel cuore di Ibla, dove si erge con maestria il Duomo di San Giorgio con la sua magnifica scalinata. Esternamente, l’elemento più caratteristico è la facciata a torre che ingloba il campanile nel suo prospetto; vedremo ritornare questo stile tipico del ragusano, anche a Modica e Scicli. L’interno, a croce latina, offre nel transetto la vista della meravigliosa cupola di gusto neoclassico a due calotte e poggiante su due ordini di colonne. Quest’ultime inizialmente erano libere, ma poi vi furono collocati dei vetri, che oggi contribuiscono con la loro cromia azzurrina all’estetica della chiesa.

    Sulla piazza si affacciano antichi palazzi nobiliari:

    1. Palazzo Arezzo
    2. Palazzo Zacco
    3. Palazzo Cosentini
    Le facciate e i balconi dei palazzi evidenziano intarsi e grottesche maschere tipicamente barocche, ma, allo stesso tempo, uniche. Infatti le potrai trovare solo nella città di Ragusa Ibla e nella zona del Val di Noto.
    La parte più antica di Ibla è il quartiere di San Paolo con annessa l’omonima chiesa. Il quartiere è caratterizzato da scale che formano un labirinto, da vicoli e da piccole case costruite sul costone roccioso che domina il mare. Le costruzioni appartengono per la maggior parte al tardo barocco e sono frutto dell’abilità di maestri della prima parte del settecento. Il corso è la strada principale del centro storico di Iblea. Attraversandolo potrai godere di una suggestiva passeggiata immergendoti fra le viuzze e i cortili più antichi. Bellissimi e mozzafiato sono i giardini Iblei: un’oasi verde per vivere momenti di relax e di divertimento durante gli eventi del periodo estivo.

    Ragusa Ibla: emozioni tra mare e cultura

    paesaggio ibla
    Ragusa Ibla però deve il fascino non solo alle chiese e ai palazzi, ma anche alle sue splendide vedute. Quella che osservate è antistante la chiesa di Santa Maria delle Scale, che si trova proprio al limitare dei due centri (Ibla e Ragusa nuova). A tre navate e priva di abside, la chiesa è stata ricostruita dopo il terremoto del 1963.
    Scendendo incontrerete Santa Maria dell’Itria, che insieme al duomo è caratterizzata da una bellissima cupola, quella del campanile. L’interno in tre navate divise da dieci colonne in pietra bianca con capitelli corinzi: piccola particolarità, sono caratterizzati da foglie di mandorlo e non di acanto. Poco prima troverete anche una bellissima piazzetta, dominata dal Palazzo della Cancelleria.
    Continuando a scendere non solo vedrete un altro Palazzo Cosentini, ma raggiungerete anche la Chiesa delle Santissime Anime del Purgatorio. La chiesa si trova in piazza della Repubblica, meglio conosciuta come piazza degli Archi (per i ragusani semplicemente l’Archi) a causa degli archi di un acquedotto che sormontavano il quartiere fino al terremoto del 1693, da cui la chiesa uscì indenne. È edificata in stile tardo-barocco con un impianto basilicale a tre navate.
    Ma Ragusa deve la sua fama solo ai monumenti e agli edifici di importanza storica, ma anche e soprattutto ad uno scenario a dir poco unico e incredibile: il mar mediterraneo. Un litorale di sabbia dorata situato fra baie e scogliere. Si tratta senza dubbio di uno tra i più belli di tutta la Sicilia. Lasciati catturare dalla bellezza del litorale ragusano! È una delle mete balneari più ambita, di giorno per il sole e il mare, di sera per i locali dove poter gustare del buon pesce, mangiare un gelato o bere un drink.
    Ragusa Ibla è uno scenario completo che offre luoghi di interesse artistico, naturalistico e culturale, adattandosi a tutte le tue esigenze e rendendo unico ed indimenticabile il tuo viaggio.