Le cascate dell’Oxena sono una piccola meraviglia paesaggistica situata nei pressi di Militello in Val di Catania, in Sicilia. Il fiume Oxena, che le ha scavate, ha origine da antiche colate di lava e scorre in una valle caratterizzata da una ricca vegetazione.
Le cascate si trovano in una stretta ansa del fiume
Dove questo incontra un grosso blocco di lava. L’acqua precipita quindi con alcuni spettacolari salti, formando delle piscine naturali dove è possibile fare il bagno.
Le cascate rappresentano un punto di partenza per brevi ma bellissime escursioni nella valle omonima. Il percorso, che si snoda lungo il greto del fiume, è ricco di vegetazione e di scorci panoramici.
Risalendo l’asta fluviale è possibile trovare numerose pozze e piscine naturali, dove poter sostare e fare un bagno.
La valle dell’Oxena è anche un’importante area geologica. Il vulcanismo, che ha dato origine al fiume e alla valle, ha lasciato tracce significative in questo territorio.
Le cascate dell’Oxena sono una destinazione ideale per chi ama la natura e la storia. Un luogo incontaminato e ricco di fascino, dove trascorrere una giornata all’insegna del relax e della scoperta.
Il lago di Naftia è un luogo misterioso e affascinante, situato nei pressi di Mineo in provincia di Catania. Le sue acque sulfuree e colorate erano considerate sacre dalle popolazioni antiche, che le utilizzavano per scopi religiosi e curativi. Oggi il lago è scomparso a causa dello sfruttamento industriale, ma la sua storia continua a affascinare.
Il lago di Naftia era un bacino lacustre di origine vulcanica,
circondato da rocce tufacee e vulcaniche. Le sue acque erano di colore giallo-verdastro e contenevano anidride carbonica, idrogeno e metano.
Secondo la leggenda, il lago era sacro ai Palici, una coppia di divinità gemelle della mitologia sicula, greca e romana. I Palici erano considerati divinità della fertilità, della medicina e della giustizia.
Secondo la tradizione, le acque del lago avevano il potere di smascherare gli spergiuri. I giurati, in seguito alle parole pronunciate, gettavano in acqua delle tavolette. Se al momento dell’impatto fossero precipitate nel fondale, la dichiarazione rilasciata sarebbe stata ritenuta falsa e mendace; al contrario, se fossero tornate a galla, il giuramento avrebbe dato prova di assoluta e certa verità.
Nel periodo compreso fra le due guerre mondiali, il sito naturale fu minuziosamente pianificato per lo sfruttamento industriale. I soffioni dell’anidride carbonica furono imbrigliati e il lago iniziò a prosciugarsi.
Oggi il lago di Naftia è scomparso. Al suo posto si trova una mofetta, un’area in cui si sprigionano gas sulfurei.
Il lago di Naftia è un luogo ricco di storia e leggenda. La sua scomparsa è un vero e proprio patrimonio culturale perduto. Tuttavia, la sua storia continua a affascinare e a ispirare artisti e scrittori.
Dove si trova il Lago di Naftia?
Si trova a Mineo nella provincia di Catania ecco la mappa:
Via Santa Filomena, la strada del food di Catania, diventa un marchio per promuovere una serie di iniziative culturali.
Catania, 21 luglio 2023 –Via Santa Filomena, la strada del food di Catania, diventa un marchio. Dopo una ventina d’anni di lavoro collettivo da parte di ristoratori, commercianti, gestori di B&b e residenti, la strada è stata trasformata da una stradina buia e maleodorante in un’oasi felice nel panorama della movida cittadina.
Il nuovo brand, caratterizzato da un logo fucsia fluo con tre edifici e una triplice fila di lampadine, punta a valorizzare non solo la gastronomia, ma anche la cultura e l’arte. Per questo motivo, nei prossimi mesi, via Santa Filomena ospiterà una serie di iniziative culturali, come presentazioni di libri, mostre, degustazioni enogastronomiche e incontri.
Un progetto di Santa Filomena District condiviso
E’ nato da un’idea di Andrea Graziano, il primo a intuire che quella stradina buia e maleodorante avrebbe potuto trasformarsi in un’attrazione turistica. «Il progetto risale a 12 anni fa, ma si sta concretizzando adesso», ha detto Graziano. «È stato un lavoro durissimo, ma abbiamo dimostrato che impegnandoci assieme, senza aspettare qualcosa che arrivi dal cielo, è possibile cambiare le cose».
Il progetto ha ricevuto il sostegno del Comune di Catania, che ha contribuito alla realizzazione di un nuovo impianto di videosorveglianza e di due nuove luminarie.
Le opinioni dei residenti
Le opinioni dei residenti su Santa Filomena District sono contrastanti. Orazio Patanè, che vive in via Santa Filomena da 30 anni, è entusiasta del progetto. «Vent’anni fa c’erano le auto parcheggiate sotto casa, ora è un’area pedonale piena di ristorantini», ha detto. «C’è un rispetto reciproco e una straordinaria collaborazione».
Vincenzo Belfiore, che abita in via Santa Filomena da 50 anni, ha invece qualche perplessità. «Le persone si consolano mangiando», ha osservato. «Contente loro, ma spesso la notte danno fastidio, parlano a voce alta fino alle 3 di notte».
I commercianti
I commercianti di via Santa Filomena sono tutti entusiasti del progetto. «Il dialogo con i residenti ci dev’essere», ha detto Angelica Sciacca, titolare della libreria Vicolo Stretto. «Ogni tanto bisogna citofonare e dire… Buongiorno signora, io vorrei fare questa cosa, a lei disturba?».
Igor Farfante, ristoratore e gestore di un B&b, ha aggiunto: «Il nostro progetto punta a valorizzare e rendere ancora più sicura una via che per certi aspetti negli ultimi due anni ha rappresentato una comfort zone per famiglie e ragazzi».
Gli obiettivi futuri
Tra gli obiettivi futuri di Santa Filomena District c’è anche la realizzazione di pannelli informativi in doppia lingua, nuove fioriere con pianti capaci di assorbire la CO2 e mantenere fresco l’ambiente nel periodo estivo.
Il progetto di Santa Filomena District è un esempio di come la collaborazione tra pubblico e privato possa portare alla valorizzazione di un territorio.
Il presidente della Regione siciliana Renato Schifani e il sindaco di Catania Enrico Trantino hanno consegnato i lavori per la realizzazione del Museo dell’Etna al padiglione San Marco dell’ex ospedale Vittorio Emanuele.
L’appalto è stato aggiudicato al raggruppamento temporaneo di imprese, costituito da Consorzio Stabile Medil Scpa e Icoser Srl di Benevento, per un importo di quasi 12 milioni di euro, Iva esclusa, con un ribasso del 15,55% sulla base d’asta.
Il nuovo museo, che si estenderà su una superficie di circa 3.000 metri quadrati, sarà dedicato alla storia, alla geologia e alla vulcanologia dell’Etna.
Il progetto prevede la realizzazione di un percorso espositivo che si snoderà attraverso diverse sale, dove i visitatori potranno conoscere le caratteristiche del vulcano, la sua storia geologica, la sua attività e i suoi effetti sul territorio.
Saranno inoltre presenti spazi per ospitare conferenze, eventi e laboratori didattici.
I lavori del Museo dovrebbero essere completati entro il 2025.
“La realizzazione del Museo dell’Etna è una grande opportunità per Catania e per l’intera Sicilia”, ha dichiarato il presidente Schifani. “Il vulcano è un patrimonio unico al mondo, che merita di essere valorizzato e conosciuto da tutti. Questo museo sarà un luogo di cultura e di conoscenza, che contribuirà a promuovere il turismo e l’economia della nostra regione”.
“Il Museo dell’Etna sarà un punto di riferimento per la città e per la Sicilia”, ha aggiunto il sindaco Trantino. “Sarà un luogo di studio e di approfondimento, ma anche un luogo di divertimento e di scoperta, che contribuirà a sensibilizzare i cittadini sulla tutela dell’ambiente”.
Nel mondo c’è sempre più consapevolezza sul bisogno di opzioni di trasporto sostenibili. Per questo la vendita di auto ibride è in aumento. Una tendenza che indica quanto le preferenze nei consumatori siano cambiate grazie a un lavoro di sensibilizzazione sugli effetti dell’inquinamento sulle nostre vite. E anche sulla nostra economia. Le auto ibride hanno un motore a combustione tradizionale affiancato a un motore elettrico. In questo modo riescono a emettere un quantitativo minore di agenti inquinanti e hanno la possibilità di viaggiare per qualche tratto in elettrico. In questo modo la transizione elettrica risulta essere graduale. E maggiormente abbordabile per tutti, se consideriamo anche possibile acquistare ricambi auto usati e garantiti, come quelli di Ovoko. Le auto ibride possono davvero rappresentare il primo step verso l’elettrificazione generale.
L’aumento delle vendite di ibride
Secondo le analisi sui mercati europei, le vendite di auto ibride hanno registrato un aumento costante negli ultimi anni. Questo incremento della domanda da parte dei consumatori è da attribuire a diversi fattori. Prima di tutto, è importante notare che tutti i consumatori sono oramai guidati da un maggior interesse sull’ambiente e sono diventati più severi da questo punto di vista. Magari vorrebbero acquistare un’auto elettrica ma hanno necessità di una vettura più comoda. Per questo la combinazione di un motore a benzina e di un motore elettrico consente ai veicoli di ridurre significativamente l’anidride carbonica rispetto alle auto convenzionali.
Lo sviluppo le sta portando in alto
I progressi tecnologici, poi, rendono le auto ibride più accessibili e pratiche per l’uso quotidiano. L’utilizzo di sistemi di batterie molto efficienti ha aumentato l’autonomia elettrica di questo tipo di autovetture. Ciò ha consentito ai conducenti di dipendere maggiormente dalla sua componente elettrica e meno da quella tradizionale, che si basa sulla combustione interna. Inoltre, il miglioramento delle infrastrutture di ricarica rende più semplice la vita ai proprietari di auto ibride plug-in. Caricare i propri veicoli velocemente e con comodità aumenta l’attrattiva su questo tipo di vetture.
Ma come funzionano le auto ibride?
Le auto ibride utilizzano due motori. Il primo legato a un serbatoio, si tratta del classico motore a combustione. Oggi si intende la benzina come miglior carburante. Il secondo è un vero e proprio motore elettrico che assiste quello tradizionale durante l’accelerazione. Spesso la batteria del veicolo ibrido si ricarica durante il tempo di frenata. Alcune, le plug-in, si ricaricano alle colonnine. Queste ultime sono le migliori dal punto di vista ambientale perché hanno una maggior autonomia in elettrico. Guidare un’auto plug-in permette di sperimentare l’elettrico senza i problemi che ancora investono le auto elettriche.
Le auto ibride sono migliori delle auto convenzionali?
Il costo di partenza è spesso più elevato, ma è naturale. Ormai le auto costano tutte molto più che in passato. Tuttavia, le auto ibride hanno un vantaggio. Non solo emettono meno agenti inquinanti rispetto alle auto ICE, ma hanno anche la capacità di sfruttare al meglio il consumo di carburante e di energia. Per questo, alla fine dei giochi, avrai sempre risparmiato. Un costo elevato all’inizio significa anche meno costi di manutenzione e di carburante in seguito. Spesso, poi, l’acquisto di auto ibride beneficia di alcuni incentivi statali.
Le auto ibride possono essere ricaricate?
Dipende dal tipo di auto ibrida. Le mild hybrid e le full hybrid non necessitano di ricarica. Hanno batterie aggiuntive che si inseriscono in alternativa al motore tradizionale. In questi casi non si va alle colonnine per ricaricare l’auto perché è la tecnologia stessa della vettura a permettere una ricarica delle batterie. Al contrario, le auto plug-in hybrid devono essere ricaricate. Questo tipo di autovetture sono le migliori dal punto di vista delle emissioni e delle capacità energetiche. Riducono le emissioni in modo migliore rispetto a quelle full hybrid. E hanno un’autonomia in elettrico molto maggiore. Questo rende l’auto plug-in la migliore per una successiva conversione all’elettrico. Non si ha il timore dell’autonomia scarsa di un veicolo BEV, ma si ha comunque la possibilità di ridurre molto le emissioni e risparmiare un bel po’ sull’acquisto di carburante. Inoltre, le plug-in hybrid non devono essere ricaricate da 0 a 100% perché le loro batterie si ricaricano, anche se solo in parte data la loro grandezza, con lo stesso sistema delle auto full hybrid, ovvero tramite il sistema di frenata.
In sintesi, l’aumento delle vendite di auto ibride riflette una maggiore consapevolezza della sostenibilità ambientale. Non solo, in Europa le auto ibride possono essere davvero il miglior passaggio verso l’elettrico, che diventerà praticamente obbligatorio nel 2035. Le case automobilistiche si stanno già preparando a un cambiamento di rotta. Hanno investito molto nell’elettrico e nelle auto ibride. Questo è particolarmente vero per il maggior player del mercato automotive al mondo: Toyota. Questi veicoli offrono una soluzione praticabile per ridurre le emissioni di carbonio e la dipendenza dai combustibili fossili senza sacrificare la comodità e l’efficienza. Mentre la tecnologia continua ad evolversi, le auto ibride sono pronte a fornire un aiuto cruciale nella transizione ecologica verso un futuro più verde e sostenibile.
Catania, 14 novembre 2023 – Il Catania Football Club ha annunciato oggi l’ingaggio di Cristiano Lucarelli come nuovo allenatore della prima squadra. L’ex attaccante ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2026. Lucarelli, 48 anni, ha una lunga carriera da allenatore alle spalle.
Il nuovo allenatore del Catania sarà presentato ufficialmente ai giornalisti e agli operatori dell’informazione oggi alle ore 18.00, in sala stampa.
E’ un allenatore ambizioso e con tanta esperienza. La sua presenza può rappresentare una svolta per il Catania, che punta a tornare in Serie B il prima possibile.
La leggenda di Tifeo è una delle più affascinanti e misteriose della mitologia greca. Il gigante, figlio di Gea e Tartaro, era un essere mostruoso con cento teste di drago. La madre, per vendicarsi di Zeus che aveva sconfitto i Titani, altri suoi figli, lo spinse a lottare contro il padre degli dei.
Il combattimento tra Tifeo e Zeus
Fu lungo e feroce e si svolse in diverse parti del mondo. In un primo momento, Tifeo ebbe la meglio e riuscì a disarmare e ferire Zeus. Il padre degli dei fu costretto a rifugiarsi in una grotta sulla costa orientale dell’Asia Minore.
Ma Zeus non si diede per vinto e, con l’aiuto di Hermes e Pan, riuscì a recuperare i suoi tendini e a riprendere la lotta. Questa volta, Tifeo fu sconfitto e Zeus lo incatenò sotto l’Etna.
Secondo la leggenda, Tifeo è ancora oggi intrappolato sotto il vulcano siciliano.
Il suo corpo è enorme e copre tutta la superficie dell’isola. La sua testa è l’Etna, che erutta fuoco e cenere proprio come se Tifeo stesse sputando fiamme.
La leggenda di Tifeo è legata a un fenomeno naturale molto importante per la Sicilia: i terremoti. Si narra che i movimenti del gigante, che cerca di liberarsi dalla sua prigione, siano la causa dei terremoti che si verificano sull’isola.
Questa leggenda è ancora oggi molto popolare in Sicilia e viene tramandata di generazione in generazione. È un modo per raccontare la storia dell’isola e per spiegare un fenomeno naturale che ha sempre preoccupato gli abitanti.
Vediamo ora quali sono le cinque cose che si possono fare a Catania per la festa di San Martino, rendendo la tua vacanza unica e il divertimento sempre presente.
San Martino Catania: in Via Gramsci a Misterbianco
Dal 10 al 12 novembre: Via Gramsci, Misterbianco
Degustazioni di prodotti tipici, artigianato, street food, caldarroste, musica dal vivo e balli in piazza
San Martino, il santo patrono dei viticoltori, è celebrato in tutto il mondo l’11 novembre. In Sicilia, questa festa è un’occasione per gustare i primi sapori del vino nuovo e le castagne arrostite, in un’atmosfera di spensieratezza e convivialità.
A Misterbianco, la Festa di San Martino si svolgerà dal 10 al 12 novembre, in Via Gramsci.
Durante i tre giorni di festa, i visitatori potranno immergersi in un’atmosfera ricca di tradizioni, tra degustazioni di specialità locali, bancarelle di artigianato e profumi avvolgenti di street food.
Non mancheranno le caldarroste profumate, che renderanno l’esperienza ancora più autentica, e la musica dal vivo, che animerà le serate, invitando tutti a ballare in piazza.
Una novità di quest’anno sarà la partecipazione delle associazioni del Carnevale di Misterbianco, che presenteranno in anteprima le novità previste per l’edizione 2024.
Un mix perfetto di tradizione e novità che promette di rendere la Festa di San Martino a Misterbianco un evento da non perdere.
L’apertura degli stand è prevista dalle ore 18:00 alle 24:00.
Per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito web del Comune di Misterbianco.
San Martino Catania: Presa, un viaggio nella tradizione autunnale alle pendici dell’Etna
Il borgo di Presa, frazione di Piedimonte Etneo, si prepara a ospitare la quarta edizione dell’evento enogastronomico “San Martino a Presa”, che si svolgerà sabato 11 e domenica 12 novembre 2023.
Nella suggestiva piazza del villaggio alle pendici dell’Etna, le famiglie del borgo proporranno i piatti tipici della tradizione autunnale del vulcano, tra cui il macco di fave, le zuppe e altri sapori casarecci.
A curare l’accoglienza dei visitatori saranno gli stessi cittadini di Presa, che racconteranno la storia e le tradizioni del borgo e del territorio etneo.
L’evento è promosso dalle associazioni “Il Borgo di Presa” e “Pro Loco Presa”, che negli ultimi anni hanno puntato alla rigenerazione del villaggio attraverso manifestazioni, iniziative culturali e volontariato.
Durante l’evento, i visitatori potranno partecipare a tour guidati alla scoperta del museo della civiltà contadina e della street art che ha rigenerato il paese.
Il ricavato dell’evento verrà devoluto alle azioni di rigenerazione e promozione sociale del borgo portate avanti dalle associazioni.
Il programma prevede:
Sabato 11 novembre, dalle ore 19:
Incontro con la Cucina del Borgo in piazza: specialità macco di fave, zuppe di legumi, pane e salsiccia con dolci casarecci, caldarroste e vino dell’Etna.
Concerto della band etnea Vulkanica.
Domenica 12 novembre, dalle ore 12:
Ancora pranzo con la cucina del Borgo e la musica della band catanese Sventuras.
“Siamo entusiasti di vedere il nostro Borgo che rifiorisce e torna a vivere – spiegano i presidenti delle due associazioni, Antonio Vasta e Salvatore Catanzaro – grazie alla generosità dei volontari di Presa e delle famiglie. Stiamo costruendo un piccolo, grande, esempio di attaccamento al territorio basato sulla forza delle iniziative dal basso, non si tratta di semplici sagre. Riaccendendo la luce su Presa, allontaniamo lo spettro dello spopolamento e dell’abbandono che purtroppo minaccia tanti borghi siciliani”.
L’evento è gratuito e aperto a tutti.
San Martino Catania: Festa dei Sapori della Ganzaria, un viaggio tra i sapori della Sicilia
San Michele di Ganzaria, piccolo borgo in provincia di Catania, si prepara a ospitare la quinta edizione della Festa dei Sapori della Ganzaria, che si svolgerà dal 9 al 12 novembre 2023.
L’evento, promosso dall’Amministrazione Comunale e dall’Associazione Culturale “Pro Loco San Michele di Ganzaria”, è un’occasione per scoprire e gustare i prodotti tipici della tradizione locale.
Durante la manifestazione, le strade del borgo si animeranno di bancarelle che proporranno una vasta scelta di prodotti enogastronomici, tra cui:
Prodotti della terra: frutta, verdura, ortaggi, miele, formaggi, salumi, conserve e marmellate.
Prodotti del mare: pesce fresco, crostacei e molluschi.
Dolci tipici: cassata, cannoli, arancini, ciambelle e altre delizie.
Non mancheranno, inoltre, eventi e spettacoli per animare l’intera manifestazione.
Il programma
Il programma della Festa dei Sapori della Ganzaria prevede:
Venerdì 9 novembre:
Apertura delle bancarelle dalle ore 19.
Concerto della band “I Cantastorie”.
Sabato 10 novembre:
Apertura delle bancarelle dalle ore 19.
Spettacolo teatrale “I Malavoglia”.
Domenica 11 novembre:
Apertura delle bancarelle dalle ore 12.
Degustazione di prodotti tipici a cura delle associazioni locali.
Spettacolo musicale con la band “I Cantastorie”.
Lunedì 12 novembre:
Apertura delle bancarelle dalle ore 19.
Estrazione della lotteria.
Un’occasione da non perdere
La Festa dei Sapori della Ganzaria è un’occasione imperdibile per conoscere e apprezzare i prodotti tipici della Sicilia. Un viaggio tra i sapori della tradizione locale, che vi farà scoprire un territorio ricco di storia e cultura.
L’evento è gratuito e aperto a tutti.
Percorrendo la Via Etnea che da Gravina di Catania conduce a Mascalucia, è possibile osservare un’antica dimora nobiliare, posta alla destra, di fronte al piazzale antistante il Cimitero comunale. Un luogo divenuto nel tempo oggetto di dicerie e di fantasticherie, alimentate dal mistero che avvolge la nota Villa infestata di Mascalucia.
La storia vera della Villa Daniele
La villa fu costruita nel 1870 da Francesco Paolo Daniele, un aristocratico locale. Dopo la sua morte, la villa passò alla figlia Elettra, che la vendette ad Adolfo Pantano. Nel 1930, la villa fu acquistata dal Barone Giuseppe Rapisardi, che la tenne fino agli anni ’80, quando la vendette ai fratelli Gennaro di Paternò.
Nel 2000, la villa fu acquistata dalla famiglia Medico, che iniziò dei lavori di restauro. Tuttavia, a causa di vandali e di un incendio nel 2017, la villa è oggi in stato di abbandono.
Le leggende della Villa
Nonostante la sua storia relativamente recente, la villa è avvolta da numerose leggende. Una delle più famose riguarda il suicidio del Barone Rapisardi, che si sarebbe tolto la vita nella villa dopo un amore non corrisposto. Un’altra leggenda narra di una maledizione che affligge la villa, impedendo a chiunque di viverci serenamente.
Conclusione
La verità sulla Villa Daniele è molto meno affascinante delle leggende che la circondano. La villa è semplicemente una dimora nobiliare abbandonata, che è stata vittima di vandali e di un incendio. Tuttavia, le leggende continuano a prosperare, alimentate dalla curiosità e dalla fantasia delle persone.
Catania, 6 novembre 2023 – Il Catania ha deciso di esonerare il tecnico Luca Tabbiani, l’allenatore in seconda Michele Coppola e il preparatore atletico Paolo Bertoncini. La decisione è stata presa dopo la sconfitta di oggi in casa del Potenza, che ha lasciato la squadra rossazzurra al decimo posto in classifica.
Insieme a Tabbiani, è stato sollevato dall’incarico anche il direttore sportivo Antonello Laneri. La società ha comunicato che “riflettendo sulla situazione attuale della prima squadra, valutiamo la possibilità di intervenire anche in altri ambiti e pertanto non escludiamo ulteriori novità relative ai professionisti oggi sotto contratto”.
La conduzione della prima squadra è stata affidata a Michele Zeoli, allenatore dell’under 19 rossazzurra. Zeoli dirigerà domani il primo allenamento in vista della gara Catania-Picerno, valevole per il secondo turno eliminatorio della Coppa Italia Serie C.
Un vero e proprio repulisti in casa Catania, che sembra voler voltare pagina dopo un inizio di stagione deludente.
L’antica villa Wirz di Partanna Mondello, risalente al sedicesimo secolo, è stata scelta come set del film “La mano di Dante” del regista Julian Schnabel.
Nelle ultime settimane, l’attore Oscar Isaac e Gerard Butler hanno girato alcune scene all’interno del parco e dei saloni della villa, che è stata vincolata dalla Soprintendenza ai beni culturali.
Villa Wirz è l’edificio più antico della Piana dei Colli, l’area al confine nord di Palermo scampata alle violenze urbanistiche del sacco di Palermo. La villa è stata teatro di altre pellicole internazionali e nazionali, tra cui “Paganini” con Klaus Kinski, “Il Gattopardo” e “La Baronessa di Carini”.
Il film “La mano di Dante” è basato sull’omonimo romanzo di Nick Tosches e racconta l’avventura rocambolesca di un critico letterario la cui vita si intreccia con quella di Dante Alighieri.
Nel film, il critico letterario Nick Tosches viene contattato per verificare l’autenticità di un manoscritto originale della Divina Commedia che è stato trovato al mercato nero di New York. Nick decide di sfidare la mafia e ruba il manoscritto, iniziando un percorso che lo porterà dall’inferno al paradiso, accompagnato dalla sua Beatrice, Giulietta (Gal Gadot).
Le riprese del film sono iniziate a Firenze il 20 giugno e si concluderanno a Roma il 20 agosto.
Oscar Isaac è un attore guatemalteco-americano. È nato a Gerusalemme da genitori guatemalteci e ha trascorso la sua infanzia in Guatemala, Venezuela e Miami. Ha iniziato la sua carriera a teatro e ha fatto il suo debutto cinematografico nel 2006 nel film “All About My Mother”. Ha ottenuto il riconoscimento internazionale per il suo ruolo nel film del 2013 “Inside Llewyn Davis” e ha continuato a recitare in film di successo come “Ex Machina” (2014), “Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della Forza” (2015), “X-Men: Apocalypse” (2016), “Star Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi” (2017), “Annette” (2021) e “Moon Knight” (2022).
Isaac è un attore versatile che ha recitato in una vasta gamma di ruoli. È noto per le sue interpretazioni intense e coinvolgenti, e ha ricevuto numerosi premi e nomination per il suo lavoro, tra cui un Golden Globe, un Critics’ Choice Award e un Tony Award.
Isaac è sposato con l’attrice Elvira Lind e ha due figli.
Chi è Gerard Butler?
Gerard Butler è un attore scozzese. È nato a Paisley, in Scozia, nel 1969. Ha iniziato la sua carriera a teatro e ha fatto il suo debutto cinematografico nel 1997 nel film “Mrs. Brown”. Ha ottenuto il riconoscimento internazionale per il suo ruolo nel film del 2004 “Il fantasma dell’opera” e ha continuato a recitare in film di successo come “300” (2006), “P.S. I Love You” (2007), “RocknRolla” (2008), “Giustizia privata” (2009), “Il cacciatore di ex” (2010), “Attacco al potere – Olympus Has Fallen” (2013), “Gods of Egypt” (2016), “Hunter Killer” (2018) e “Greenland” (2020).
Gerard Butler, attore
Butler è un attore versatile che ha recitato in una vasta gamma di ruoli. È noto per la sua fisicità e per le sue interpretazioni intense e coinvolgenti. Ha ricevuto numerosi premi e nomination per il suo lavoro, tra cui un Empire Award e un MTV Movie Award.
La festa di Tutti i Santi è una festività cristiana che si celebra il 1º novembre, in cui si ricordano tutti i defunti, sia noti che ignoti. A Catania, questa festa è particolarmente sentita e si celebra con una serie di eventi e manifestazioni religiose e civili.
La processione dei Santi
Il momento più importante della festa è la processione dei Santi, che si svolge la sera del 31 ottobre. La processione è presieduta da San Giovanni Battista, patrono di Catania, e da Sant’Agata, patrona della Sicilia. I Santi vengono portati in processione per le vie del centro storico, accompagnati da una grande folla di fedeli.
Processione dei Santi a Catania
In Sicilia, la festa dei morti è una festa di origine pagana che si è poi sovrapposta alla festa cristiana di Tutti i Santi. La festa si celebra il 2 novembre e prevede la preparazione di un tavolo con dolci, frutta e altri doni per i defunti.
A Catania, la festa dei morti è particolarmente sentita nel quartiere di San Berillo, dove si svolge la tradizionale “Festa di morti”, con la preparazione di dolci e piatti tipici della tradizione siciliana.
Festa dei morti a Catania
Altri eventi
Oltre alla processione dei Santi e alla festa dei morti, a Catania si organizzano anche altri eventi per celebrare la festa di Tutti i Santi. Tra questi, si segnalano:
Il concerto di musica sacra, che si svolge il 31 ottobre in Cattedrale. Concerto di musica sacra a Catania
Il mercatino dei morti, che si svolge il 1º novembre in Piazza del Duomo. Mercatino dei morti a Catania
Il tour delle Catacombe di San Giovanni, che si svolge il 1º novembre.Tour delle Catacombe di San Giovanni a Catania
La festa di Tutti i Santi è un’occasione per celebrare la memoria dei defunti e per riflettere sulla vita e sulla morte. È una festa che unisce la religiosità alla tradizione popolare, e che rappresenta un momento di riflessione e di condivisione per la comunità catanese.
La Sicilia è una terra ricca di bellezze naturali, tra cui spiagge incontaminate e mare cristallino. In questo articolo, vi portiamo alla scoperta di due borghi siciliani, Macari e Bonagia.
Borgo Macari
Situata sulla costa nord-occidentale della Sicilia, Macari è una località che incanta i visitatori con la sua bellezza naturale. Le sue spiagge incontaminate, caratterizzate da sabbia dorata e acque cristalline, sono una vera e propria meraviglia.
La spiaggia di Santa Margherita è una delle più belle della zona. Si trova in una baia protetta, circondata da alte scogliere e da una pineta. Le sue acque limpide e i suoi fondali sabbiosi sono ideali per nuotare, fare snorkeling e immersioni.
La Torre Saracena di Macari, risalente al XV secolo, domina la costa. Costruita come punto di avvistamento, ha anche giocato un ruolo scenografico in una famosa serie televisiva.
Borgo Bonagia
Bonagia è una località affascinante situata sulla costa occidentale della Sicilia. Questa piccola frazione, parte del Comune di Valderice, è rinomata per la sua storia marittima, le tradizioni legate alla pesca e il suo carattere autentico.
Uno degli elementi distintivi di Bonagia è la sua tonnara, un complesso di pesca che ha una storia ricca e antica. La tonnara di Bonagia risale al periodo della dominazione spagnola e ha svolto un ruolo cruciale nell’economia locale. Oggi, la tonnara conserva il suo fascino storico ed è aperta ai visitatori.
Bonagia vanta un pittoresco porticciolo che riflette l’atmosfera autentica di un antico villaggio di pescatori. Le barche da pesca tradizionali attraccate lungo la costa creano uno scenario affascinante, testimoniando l’importanza della pesca nella vita della comunità.
Macari e Bonagia sono due borghi siciliani unici, dove l’estate è sempre d’estate. Le loro spiagge incontaminate, il mare cristallino e la loro storia e tradizioni rendono questi luoghi una destinazione ideale per chi cerca una vacanza all’insegna della bellezza e della tranquillità.
Giufà è un personaggio della tradizione popolare siciliana, noto per la sua goffaggine e la sua ingenuità. Le sue storie, tramandate oralmente per secoli, sono ancora oggi molto amate dai bambini e dagli adulti.
E’ un personaggio della tradizione popolare siciliana, noto per la sua goffaggine e la sua ingenuità. Le sue storie, tramandate oralmente per secoli, sono ancora oggi molto amate dai bambini e dagli adulti.
Giufà Origini e diffusione
Le origini di Giufà sono arabe. Il personaggio è presente nella cultura araba sin dal IX secolo d.C., con il nome di Giuhah. Nel corso dei secoli, Giufà si è diffuso in diverse parti del mondo, tra cui la Sicilia, la Calabria, l’Umbria, Israele, la Francia e la Spagna.
Caratteristiche
Nella tradizione siciliana, Giufà è un ragazzino maldestro e sempliciotto, che spesso combina pasticci o rimane intrappolato in situazioni scomode create da se stesso inconsapevolmente. In molti racconti compare anche la madre, intenta a fare delle richieste al figlio, puntualmente fraintese.
Significato
Le storie di Giufà hanno un significato profondo. A prima vista, possono sembrare semplici racconti utili a strappare qualche sorriso. In realtà, rappresentano anche un simbolo di dissenso e critica nei confronti del potere.
Attraverso il sarcasmo e l’ironia, i racconti della tradizione orale siciliana servivano anche a far emergere il disaccordo della popolazione nei confronti di chi sfruttava e opprimeva le classi sociali meno abbienti.
Giufà è un personaggio attuale, molto amato e che difficilmente scomparirà dalla nostra memoria. Le sue storie continuano a essere tramandate di generazione in generazione, perché sono in grado di farci ridere e pensare allo stesso tempo.
Palazzo Valle, storico edificio di Catania progettato da Giovanni Battista Vaccarini, ha riaperto al pubblico dopo un lungo restauro. L’iniziativa è stata promossa dalla Fondazione Puglisi Cosentino, che ha collaborato con il collezionista Filippo Pappalardo.
Palazzo Valle: una mostra permanente di arte moderna e contemporanea
Al terzo piano del palazzo è stata allestita una mostra permanente che presenta opere di arte moderna e contemporanea di Filippo Pappalardo, dal secondo dopoguerra agli anni duemila. L’esposizione comprende dipinti, sculture e installazioni di artisti come Mimì Lazzaro, Lia Pasqualino Noto, Fausto Pirandello, Antonio Sanfilippo e Pino Pinelli.
Al secondo piano, invece, sono esposti arredamenti classici con opere di artisti contemporanei, italiani e internazionali. Questo spazio è destinato ad ospitare eventi privati e aziendali.
“La scelta di presentare questa esposizione – ha dichiarato Filippo Pappalardo – ha lo scopo di restituire alla città una testimonianza necessaria, vista l’assenza di una galleria civica d’arte moderna e contemporanea”.
La mostra è visitabile al mattino dal martedì al venerdì e il sabato pomeriggio. Il costo dell’ingresso è di 10 euro, ridotto 5 euro.
Giorno 16 Ottobre, a Catania, all’età di 47 anni, è scomparsa Laura Salafia. Nel 2010, Laura era stata vittima di una sparatoria in piazza Dante dopo aver sostenuto un esame di Letteratura spagnola. Mentre camminava verso casa con alcune amiche, fu colpita da una pallottola alla schiena che le provocò una lesione al midollo spinale, rendendola tetraplegica per il resto della vita.
La Vita di Laura Salafia: Una Storia di Determinazione e Coraggio
Nata a Siracusa il 5 giugno 1976, Laura aveva trascorso la prima parte della sua vita a Sortino. Aveva ottenuto il diploma al liceo scientifico sperimentale di Lentini e successivamente era laureata all’istituto magistrale “Quintiliano” di Siracusa. Nel 2003 si trasferì a Padova per insegnare alle scuole elementari statali, ma tornò a Catania nell’autunno del 2006 per completare gli studi universitari in Lettere moderne, che aveva iniziato nel 2000. Nel 2010, il tragico incidente che le cambiò la vita.
Il 27 ottobre 2011, il tribunale di Catania condannò Andrea Rizzotti, un ex impiegato comunale, a 18 anni di reclusione per il colpo di pistola che colpì Laura 13 anni fa. In seguito, la condanna fu ridotta a 16 anni e mezzo in appello. Nel 2021, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella le conferì il titolo di Cavaliere al merito della Repubblica per il suo impegno sociale e civile. Più di recente, il 9 giugno scorso, l’Università di Catania le aveva conferito la laurea magistrale honoris causa in Filologia Moderna, realizzando così il suo sogno di conseguire una seconda laurea dopo quella in Lingue.
Il rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo, ha dichiarato: “Laura è stata un esempio per tutti noi. Con la sua forza ha dimostrato che gli obiettivi si possono raggiungere. Nonostante la sofferenza, la fatica e le difficoltà, Laura ha amato la vita e tutte le persone che le sono state vicine, compresa la nostra comunità accademica.”
Laura Salafia aveva vissuto a Catania per gli ultimi 13 anni, continuando a ricevere cure mediche. La salma è stata portata a Sortino, il suo paese d’origine, come desiderato dai parenti. La sua storia è stata un esempio di resilienza e forza di volontà, ispirando coloro che l’hanno conosciuta.
Piazzale Sciascia, a Catania, è stato riqualificato grazie ai fondi comunitari del Pon Metro. L’area, che era in stato di degrado, è stata trasformata in uno spazio verde attrezzato per lo sport e il divertimento dei bambini.
Piazzale Sciascia: i lavori di riqualificazione
I lavori hanno riguardato la messa in opera di ampi spazi di verde pubblico, alberature, illuminazione a led, colonnine per la ricarica dei mezzi elettrici, un defibrillatore, pannelli fotovoltaici, attrezzature fitness e giochi per bambini.
Il sindaco Enrico Trantino e l’assessore allo Sport e Politiche comunitarie Sergio Parisi hanno consegnato il piazzale ai cittadini, invitandoli a mantenerlo pulito e curato.
La riqualificazione di piazzale Sciascia è un intervento importante per la città di Catania. L’area, che era un luogo abbandonato e degradato, è stata trasformata in uno spazio verde e vivibile, accessibile a tutti.
Nella campagna ragusana, a circa 5 km dal centro abitato, si trova un luogo misterioso e affascinante: la Grotta delle Trabacche. Si tratta di una piccola catacomba scavata nella roccia calcarea dei monti Iblei a Ragusa, risalente al IV secolo d.C.
La grotta è composta da una camera centrale, dove si trovano due grandi sarcofagi a baldacchino, affiancati da colonne scavate nella roccia. Altre cavità con sepolcri sono dislocate lungo le pareti, mentre altre tombe si trovano sotto il livello del pavimento.
La luce che entra da un “oculo” posizionato al centro della grotta crea un’atmosfera suggestiva. Questa apertura, oltre alla luce, faceva entrare anche l’acqua piovana. Per evitare allagamenti, il pavimento è stato costruito in leggera pendenza e una canaletta di scolo elimina l’accumulo di acqua.
Il sito, riportato alla luce durante una campagna di scavi condotta negli anni ’90, è conosciuto anche come le Cisterne della Malga. Infatti, la vicina contrada “centopozzi” presenta numerosi pozzi, probabilmente i resti di un sistema di raccolta delle acque piovane per il fabbisogno dei villaggi costruiti sull’altopiano.
La Grotta delle Trabacche è un luogo ricco di fascino e mistero. La sua storia e la sua posizione la rendono un luogo unico da visitare, che affascina i visitatori di tutte le età.
Una straordinaria scoperta archeologica ha fatto luce sul commercio marittimo nel Mediterraneo in epoca imperiale. Dopo un delicato lavoro durato mesi, è stata recuperata dai fondali di Marausa, nei pressi di Trapani, la nave romana “Marausa 2”, databile al III secolo d.C.
Il relitto si presenta in condizioni stupefacenti, con lo scafo ancora integro e un ricchissimo carico di anfore romane, utensili e oggetti di vario tipo. Tutti i reperti sono stati trasferiti presso il Museo Baglio Anselmi di Marsala, per essere sottoposti al primo intervento di restauro e conservazione.
Le operazioni di recupero della Nave Romana ritrovata in Sicilia
Coordinate dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, sono state complesse e hanno richiesto l’impiego di tecnologie d’avanguardia. Dopo una prima fase di scavo e documentazione fotografica del sito, è iniziata la messa in sicurezza del relitto, protetto da reti e tessuti. Successivamente, intorno allo scafo è stata montata una struttura metallica che ha consentito di sollevare l’intera imbarcazione in maniera unitaria.
“Per la prima volta in Sicilia è stata effettuata un’operazione così complessa, che ha permesso il trasporto via mare senza compromettere l’integrità della nave” spiega con orgoglio l’assessore regionale ai Beni Culturali, Francesco Paolo Scarpinato.
Nella notte il relitto è stato trasferito via mare fino al porto di Marsala. Questa mattina, con un eccezionale trasporto su strada, è giunto presso il Museo Baglio Anselmi. Qui verrà immerso in una vasca d’acqua dolce per iniziare il processo di desalinizzazione, propedeutico ai successivi interventi di restauro e conservazione.
La stupefacente nave Marausa 2
con il suo carico originale, sarà presto esposta in un museo della provincia di Trapani, non ancora identificato, dove i visitatori potranno ammirare un pezzo unico della storia navale romana, fino ad oggi celato nei fondali siciliani.
Il ritrovamento apre nuove straordinarie prospettive di studio sul commercio marittimo nel Mediterraneo in epoca imperiale. Gli storici confidano che i reperti permettano di gettare nuova luce sugli scambi commerciali tra Roma e le province nordafricane. Le anfore trasportate dalla nave contenevano con ogni probabilità vino, olio d’oliva e altri generi alimentari.
La nave “Marausa 2” ci racconta un pezzetto di vita quotidiana ai tempi dell’Impero Romano. Una scoperta che suscita emozione e che arricchisce il grande patrimonio storico e archeologico della Sicilia.
La VI edizione de Le Vie dei Tesori a Catania si terrà dal 7 ottobre al 5 novembre 2023, con un ricco programma di eventi e visite guidate per scoprire i tesori della città, tra storia, arte e cultura.
Nuove aperture e grandi novità
Tra le novità di questa edizione, spiccano l’apertura eccezionale delle Terme della Rotonda, la visita al Polo tattile multimediale, la Chiesa Santa Maria dell’Aiuto, il Museo Vincenzo Bellini con casa natale e museo multimediale, Palazzo della Borsa, sede della Camera di Commercio.
Un’occasione per conoscere la città
Le Vie dei Tesori è un’occasione unica per conoscere Catania e Acireale in modo approfondito, visitando luoghi noti e meno noti, accompagnati da guide esperte.
Le Vie dei Tesori Il programma completo
Il programma completo delle visite guidate e delle esperienze è disponibile sul sito web del festival.
Come partecipare
Per partecipare alle visite guidate è possibile acquistare un coupon online o presso l’info point allestito davanti all’ingresso principale di Villa Bellini. Il prezzo è di 18 euro per un coupon di dieci visite. Le esperienze hanno costi e prenotazioni diverse.
Ecco alcuni dei luoghi da non perdere:
Terme dell’Indirizzo
Terme della Rotonda
Cripta di S. Euplio
Cappella Bonajuto
Palazzo Platamone
Palazzo degli Elefanti
Castello Ursino
Calzaturificio EGA
Bastione degli Infetti
Bottega dei Fratelli Napoli
Istituto Ardizzone Gioieni
Chiesa di San Nicolò l’Arena
Chiesa di Santa Maria di Gesù
Grotta Amenano – Ostello
Palazzo Asmundo di Gisira
Società storica Catanese
Chiesa della Santissima Trinità
Ad Acireale:
Palazzo Fiorini
Presepe settecentesco con teatralizzazione
Museo del Tesoro della basilica di San Sebastiano
Seminario vescovile
Biblioteca Zelantea
Chiesa di San Benedetto
Chiesa di San Francesco di Paola
Chiesa di San Raffaele
Chiesa di Santa Maria dell’Itria
Chiesa di Santa Maria Maddalena
Museo del Carnevale
Le esperienze da non perdere:
Visite alle terrazze di Agata
Musica nella Chiesa della Trinità
L’arte di Cartura
Grotta Petralia
Catania in barca a vela
Tour in un allevamento di dromedari
Funghi giapponesi Shiitake
Parco delle Meraviglie di San Giovanni La Punta
Cantiere Rodolico
Parco Paternò a Sant’Agata Li Battiati
Agriturismo Oasi di Francesca
Etna Urban Winery
Il sentiero degli aromi alle falde dell’Etna
Il sogno- museo atelier di Carmelo e Ileana Mendola
Spazio al gusto con le rame di Napoli, paste di mandorla, paste di nocciola, i distillati dell’azienda Russo
La leggenda di Colapesce è una delle più famose leggende siciliane. Racconta la storia di un giovane nuotatore, Nicola (o Cola) di Messina, che si sacrifica per salvare la Sicilia.
Secondo la leggenda, Colapesce era un abile nuotatore che poteva restare sott’acqua per lunghi periodi di tempo. Un giorno, il re di Sicilia Federico II di Svevia, volle metterlo alla prova. Gli ordinò di recuperare una coppa d’oro che aveva gettato in mare. Il ragazzo obbedì e tornò a galla con la coppa.
Il re, impressionato, gli chiese di fare lo stesso con la sua corona. Colapesce riuscì anche in questa prova. Ma quando il re gli chiese di recuperare il suo anello, il giovane non tornò più a galla.
Secondo la versione più acclamata della leggenda, sceso negli abissi del mare per recuperare l’anello, si accorse che l’intera Sicilia posava su tre colonne. Una delle colonne era pronta a crollare per via delle crepe. Colapesce, altruisticamente, decise di sorreggere la colonna decadente evitando così che l’Isola sprofondasse.
La leggenda vuole che stia ancora facendo il suo compito e che ogni 100 anni emerga per osservare la sua amata Sicilia.
La figura di Colapesce
E’ quella di un eroe siciliano. È un giovane coraggioso e altruista che sacrifica la sua vita per salvare la sua terra.
La leggenda è anche un simbolo della forza e della resilienza della Sicilia. L’Isola, ha resistito a molti pericoli e sfide nel corso della sua storia.
Le varianti della leggenda di Colapesce
La leggenda ha molte varianti, ognuna con i suoi dettagli unici.
In una variante napoletana, Colapesce è un ragazzo maledetto dalla madre che diventa un pesce. In un’altra variante, Colapesce è un sub eccezionale che viene incaricato dal re di Sicilia di esplorare le profondità marine.
Tuttavia, in tutte le varianti, Colapesce è un giovane che incarna i valori dell’eroismo, dell’altruismo e della devozione alla propria terra.
La Chiesa Badia di Sant’Agata è uno dei principali monumenti barocchi di Catania, situata in Via Vittorio Emanuele II, proprio di fronte al Duomo. La chiesa è stata realizzata da Giovanni Battista Vaccarini, è un capolavoro di architettura che coniuga i modelli dell’imponente architettura Romana con le forme sinuose della tradizione tardo barocco locale.
Il magnifico prospetto della Chiesa della Badia di Sant’Agata.
L’esterno della chiesa è caratterizzato da un movimento a onde che, amplificato dall’alternanza di luci e ombre, le donano un aspetto curvilineo ed elegante. Il portale seicentesco di Giovanni Maria Amato è l’unico sopravvissuto al terremoto del 1693.
L’interno della Chiesa della Badia di Sant’Agata.
L’interno della chiesa è a croce greca allungata. Il lampadario centrale, realizzato da oltre 5000 cristalli di Murano, è un opera di grande bellezza. Tra le opere custodite all’interno è degno di nota il “Crocifisso” di Ignazio Carnazza.
La chiesa è chiusa in alto da una cupola. La salita che consente di arrivare in cima è di 170 gradini, più la piccola scala a chiocciola. Dalla cima è possibile ammirare un panorama mozzafiato di tutta la città, dalla Cattedrale di Sant’Agata con la sua cupola, al porto, all’Etna.
Quattro cappelle si inseriscono nell’ottangolo e accolgono quattro altari. Le superfici della chiesa sono di un magnifico stucco bianco e su questo si innalzano dei magnifici altari in marmo giallo, da cui si elevano quattro statue in stucco lucido, che rappresentano San Giuseppe e Sant’Euplio a destra, nell’altare maggiore Sant’Agata, patrona di Catania, San Benedetto e l’Immacolata Concezione a sinistra. Le statue sono sta realizzate da Giovan Battista Marino, con l’aiuto di Mario Biondo e Giovan Battista Amato. Il pavimento della chiesa è caratterizzato da una sfarzosa composizione decorativa a fasce intersecate a fioroni e volute, in marmo chiaro su base grigia.
Cronologia dei lavori di Costruzione della Chiesa Badia di Sant’Agata
1735 Progetto definitivo della chiesa
1736 Acquisto di calce e probabile inizio del cantiere
1741 Finiture in pietra bianca del prospetto principale, costruzione delle volte dei quattro bracci della croce e della sacrestia
1742 Costruzione del cornicione dell’ordine Gigante con pietra “giurgiulena”
1748 Completamento della facciata principale
1759 Erezione del tamburo della cupola
1764 Inizio della costruzione della cupola con conci di pietra “giurgulena”
1767 Completamento della cupola e della lanterna
1767 Incarico a G.B. Marino peri gruppi scultorei della facciata principale
1768 Il 12 marzo muore Giovan Battista Vaccarini
1770 Inizio della stuccatura e lucidatura dei partiti architettonici e delle pareti, comprese colonne in
finto marmo edii rilievi a stucco in chiave ai quattro archi principali
– Realizzazione della zoccolatura in marmo
– incarico per gli altari in marmo giallo di Castronovo
1771 Incarico per la realizzazione del pavimento bicromo.
Fino al 1782 Completamento con le opere scultoree interne, gelosie lignee, arredi mobili.
Opere, artisti e maestranze
Progetto architettonico: Giovanni Battista Vaccarini (1735)
1. Statua di Sant’Agata con due putti, di Giovanni Battista A Marino {tra il 1770 e il 1782)
2. Statua dell’Immacolata Concezione, di G.B. Marino {tra il 1770 e 1782)
3. Statua di San Giuseppe, di G.B. Marino {tra il 1770 e il 1782) 4. Statua di Sant’Euplio, di G.8. Marino (tra il 1770 e il 1782)
5. Statua di San Benedetto, di G.B. Marino (tra il 1770 e il 1782)
– Altari di Tommaso Privitera, Pietro e Mario Biondo (1770)
6. Statue di putti con acquasantiera, di G.B. Marino (tra il 1770 e 11 1782)
7. Crocifisso ligneo. di Ignazio Carnazza (1694), incastonato su una cortina di marmi di Ignazio Marino, Mario Biondo e G.B Amato.
8. Pavimento in Marmo di Pietro e Mario Biondo, G.B. Amato | Marino (1771)
Restauro interno della Chiesa
Il restauro delle superfici degli elementi plastici, è stato preceduto da interventi di consolidamento delle parti in procinto di distacco. I cartigli e le parti distaccate dei capitelli (foglie e volute) sono stati consolidati strutturalmente con l’inserimento di perni in : acciaio inox o in fibra di vetro fissati con resina epossidica. Le lacune sono state ricolmate con stucco e rinforzi di rete in fibra di vetro. Laddove integra, è stata recuperata l’ossatura lignea di sostegno.
Eseguito il consolidamento si è proceduto alla pulitura delle superfici le quali si presentavano caratterizzate da depositi di polvere molto aderenti al supporto. E’ stato necessario pertanto l’utilizzo di impacchi di polpa di carta giapponese, sepiolite e carbonato d’ammonio seguita da una pulitura con spugne e spazzolini.
Su tutte le superfici a mezzo stucco è stato eseguito un intervento di descialbo per asportare lo strato pittorico di colore grigio-cenere che le ricopriva indistintamente. Già i saggi preventivi avevano messo in evidenza delle superfici in origine trattate in maniera diversa, come le colonne dell’ordine gigante e le semicolonne dell’ordine minore che erano in finto marmo di Carrara.
Cosa consiste la tecnica di descialbo?
La tecnica di descialbo è consistita nella rimozione meccanica mediante miscela di acqua deionizzata con alcool e ammoniaca applicata con spugna e seguita dal bisturi per le parti più aderenti. Nelle zone modanate si è fatto ricorso ad impacchi assorbenti (essenzialmente carta giapponese imbibita con carbonato d’ammonio diluito in acqua deionizzata). successivamente al descialbo è stato eseguito un raccordo cromatico, con velature pittoriche, tra le zone deteriorate, ovvero prive della patina pittorica originaria, e le zone integre restituite dalla pulitura.
La stessa tecnica è stata adoperata per il restauro delle colonne. ll descialbo ha restituito superfici in finto marmo di Carrara con livelli di conservazione non omogenei. E’ stato necessario pertanto intervenire con un reintegro pittorico di alcune venature e con raccordi cromatici puntuali. Il trattamento finale delle colonne e delle semicolonne con cera d’api naturale ha loro conferito la lucentezza originaria, peraltro ampiumente mantenuta dopo il descialbo.
Domenica 1 ottobre, a Catania, si terrà la “Prima Domenica del Mese al Museo”, un’iniziativa promossa dalla direzione Cultura del Comune che consente di accedere alle strutture museali con ingressi a tariffa ridotta.
Museo Vincenzo Bellini, dalle ore 9 alle 13, biglietto ridotto al costo di 2 euro (invece di 5), ultimo ingresso entro le ore 12;
Museo Emilio Greco, nel Palazzo della Cultura, dalle ore 9 alle ore 13, biglietto ridotto al costo di 2 euro (invece di 5) da acquistare nella biglietteria del Museo Bellini (il biglietto comprende la visita al Museo Bellini), ultimo ingresso entro le ore 12;
Palazzo della Cultura, dalle ore 10 alle 20, biglietto ridotto al costo di 10 euro (invece di 13) per la visita alla mostra “Ri Evolution – I grandi rivoluzionari dell’Arte italiana, dal Futurismo alla Street Art”, ultimo ingresso alle 19.30;
Per programmare e personalizzare le visite, con approfondimenti storici e informativi, è possibile utilizzare la piattaforma aroundcatania.it o l’App collegata, che mettono a disposizione del pubblico contenuti digitali tematici e risorse interattive.
L’iniziativa è un’occasione imperdibile per scoprire o riscoprire il patrimonio culturale di Catania, in un contesto di festa e condivisione.
Piscina La Meridiana Sport di Catania è ora accessibile a tutti, anche alle persone con disabilità. L’impianto d’eccellenza nazionale ha infatti ricevuto in dono dalla Associazione Italiana Reum Amici un moderno sollevatore da piscina.
Il macchinario, presentato questa mattina alla presenza del sindaco di Sant’Agata Li Battiati, Marco Rubino, del vice capo gruppo vicario del partito Fratelli d’Italia Manlio Messina, dai rappresentanti della proprietà della Meridiana, Francesco Grasso, Maria Porto, Federica Grasso, Gianluca Napoli, Leandro Susina il direttore Sportivo della Meridiana e della coordinatrice Palmira Trovato, consentirà alle persone con disabilità di accedere alla piscina in totale sicurezza e autonomia.
“Siamo molto soddisfatti di questa donazione – ha dichiarato Francesco Grasso, proprietario della Meridiana -. Il nostro obiettivo è quello di rendere la piscina un luogo accessibile a tutti, indipendentemente dalle proprie condizioni fisiche. Il sollevatore da piscina è un importante passo in questa direzione”.
“Questa iniziativa è un esempio di come la collaborazione tra le istituzioni, le associazioni e il privato possa portare a risultati concreti – ha aggiunto il sindaco Rubino -. Il sollevatore da piscina è un importante strumento di inclusione sociale, che consentirà a tutte le persone, anche con disabilità, di praticare attività sportiva in sicurezza”.
Catania, Italia – Il Giardino Bellini sarà il luogo di accoglienza per una serie di iniziative dedicate alla Giornata Mondiale del Cuore il 29 e 30 settembre, nel piazzale delle Carrozze. Questi eventi sono organizzati dall’associazione “Il Cuore di Raffaele,” fondata dai familiari di Raffaele Barresi, uno studente del liceo “Principe Umberto” che cinque anni fa è stato vittima di un arresto cardiaco mentre si trovava a scuola.
In linea con le iniziative promosse a livello nazionale dall’Associazione Italiana Cuore e Rianimazione “Lorenzo Greco,”
Giornata Mondiale del Cuore: programma di due giorni a Catania si concentrerà sulla prevenzione, il primo soccorso, la salute e lo sport.
Saranno organizzati vari eventi, tra cui:
“Organizzazione del Sistema di Emergenza Urgenza”: Sessioni pratiche di rianimazione cardiopolmonare e l’uso del defibrillatore, insieme a dimostrazioni e simulazioni di situazioni di emergenza a cura del Sues 118.
“Anche in Caso di Emergenza Sanitaria: L’Importanza delle Attività delle Forze dell’Ordine”: Presentazione a cura del Comando Provinciale e del Reparto Radiomobile dei Carabinieri di Catania, la Polizia di Stato X Reparto Mobile di Catania, l’Esercito Italiano, e l’Aeronautica Militare (Sigonella).
“Facile DAE: 3 Semplici Mosse per Salvare una Vita”: Lezioni aperte sull’uso del defibrillatore, tenute dall’associazione “Il Cuore di Raffaele Ets,” fondata da Antonio Barresi con la moglie Maria e la figlia Roberta. Interverranno anche i militari della Direzione Marittima di Catania e dell’Infermeria presidiaria di Augusta.
Durante l’evento, saranno disponibili screening di prevenzione cardiovascolare gratuiti, tra cui ECG, misurazione della pressione arteriosa e del BMI, nonché misurazione della glicemia. La Scuola di Alta Specializzazione del Policlinico di Catania gestirà anche una sessione di donazione del sangue.
Per chi ama lo sport, saranno organizzate attività come la pallavolo, la lotta greco-romana e camminate lungo il perimetro di Villa Bellini. Questa Giornata Mondiale del Cuore è un’opportunità per la comunità di Catania di promuovere la salute del cuore e la consapevolezza sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Il Parco Madre Teresa di Calcutta, situato nella zona del Viale Fleming, ha riaperto al pubblico dopo i lavori di riqualificazione finanziati con i fondi Ue nell’ambito del piano “Catania Spazio e Sport”.
L’intervento, sollecitato da diverse parti del territorio circostante, ha riguardato diversi aspetti del parco, tra cui l’area canina, i muri e il manto erboso, l’installazione di pavimentazione antitrauma e l’incremento del numero di pali di illuminazione. Inoltre, sono stati rifatti i bagni, adeguato l’impianto di irrigazione esistente e installate una rastrelliera per la ricarica di monopattini e panchine smart per la ricarica dei telefonini. Il parco è sorvegliato da un sistema di videocamere di sicurezza.
La riapertura del Parco Madre Teresa di Calcutta
rappresenta un importante passo avanti nella riqualificazione della città di Catania, che si sta trasformando per raggiungere l’obiettivo Catania 2030. La collaborazione e il senso di responsabilità di tutti i cittadini sono fondamentali per la salvaguardia di questo spazio verde, che offre un luogo di svago e relax per la comunità catanese.
Il Catania FC ha ottenuto la gestione dello stadio Angelo Massimino di Catania. La Commissione giudicatrice del Comune ha infatti concluso positivamente l’iter finalizzato all’assegnazione della concessione, dopo aver esaminato l’unica proposta presentata, quella della società del presidente Pelligra.
La concessione ha una durata di tre anni, estendibili ad altri tre, e prevede un canone annuale di 72.000 euro. Il Catania FC si farà inoltre carico delle utenze e della manutenzione dello stadio, incluso il manto erboso. In cambio, la società potrà gestire interamente il complesso polisportivo di Cibali, compreso il Cibalino e gran parte dei locali al coperto.
La notizia è stata accolta con soddisfazione dal presidente del Catania FC, Pelligra, che ha dichiarato:
“Siamo molto felici di questa notizia. La gestione dello stadio è un passo importante per il futuro del Catania FC e ci consentirà di migliorare ulteriormente le nostre strutture e offrire un servizio migliore ai nostri tifosi”.
Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica dal 2006 al 2015, è morto all’età di 98 anni.
Dove si svolgeranno le esequie di stato?
Le esequie di Stato si svolgeranno martedì 26 settembre alla Camera dei Deputati, con una cerimonia laica.
Giorgio Napolitano il primo presidente eletto due volte
Napolitano è stato il primo presidente della Repubblica eletto due volte e il primo proveniente dal Partito Comunista Italiano.
La sua presidenza è stata caratterizzata da un periodo di grande instabilità politica e da una grave crisi economica.
Napolitano si è distinto per la sua capacità di mediazione e di stabilità, riuscendo a superare diverse crisi governative e a garantire l’unità nazionale.
Ha inoltre promosso una serie di riforme istituzionali, tra cui la riforma del sistema elettorale, la riforma del Senato e la riforma della giustizia.
Le prime stime produttive dell’olio extravergine di oliva in Sicilia prevedono una riduzione del 15-40% rispetto alla media annuale. La causa è da ricercare nelle condizioni climatiche avverse che hanno influito negativamente sullo sviluppo del frutto. Le piogge e temperature basse della primavera hanno portato a un ritardo nell’apertura del fiore e nell’impollinazione.
Prezzo olio in Sicilia
Questa riduzione della produzione si tradurrà in un aumento del prezzo dell’olio al consumatore che potrebbe arrivare . I costi di produzione ed energetici alti, infatti, stanno già spingendo i prezzi verso l’alto. Inoltre, il mercato dell’olio extravergine di oliva è in forte domanda, sia in Italia che all’estero. Questo potrebbe portare a una diminuzione dell’olio disponibile per il consumo locale.
Prospettive
Le prospettive più chiare sul prezzo dell’olio si avranno solo alla fine del mese, quando la campagna olivicola entrerà nel vivo. Anche tra gli industriali della trasformazione l’ottimismo è poco. Rispetto alla tragica campagna 2022-2023 ci si aspetta un miglioramento, ma anche quella in corso non sarà un’annata da ricordare.
Opinione degli olivicoltori
Gli olivicoltori siciliani hanno importanti aspettative per la prossima campagna. Ad oggi le indicazioni danno una quotazione che varia dai 90 ai 120 euro a quintale di olive. Un prezzo che non si registrava da tempo e che gli olivicoltori sperano di poter mantenere.
Catania, 20 Settembre 2023 – il sindaco di Catania, Enrico Trantino, ha annunciato con entusiasmo l’istituzione dell’area pedonale permanente di Piazza Mazzini è la prima parte di Via Garibaldi, rappresentando un importante passo verso una Catania più europea. La città ha finalmente liberato una delle parti più affascinanti del suo Centro storico dal traffico veicolare.
La pedonalizzazione definitiva di Piazza Mazzini e del primo tratto di Via Garibaldi
insieme alle aree già pedonali adiacenti al mercato storico della Pescheria, crea una continuità effettiva nell’asse pedonale di Via Etnea, collegando le piazze dell’Università e del Duomo. Questa iniziativa offre ai cittadini e ai visitatori l’opportunità di godere di una fruizione inedita del patrimonio dell’UNESCO.
Il vicesindaco e assessore alla mobilità, Paolo La Greca, ha sottolineato l’importanza di questa decisione: “Questa scelta di attuare un’Area Pedonale permanente rappresenta un segnale preciso dell’impegno dell’amministrazione comunale nel cambiare il nostro modo di vivere la città, liberando sempre di più il centro storico dalle automobili.”
L’evento ha richiamato numerosi cittadini e rappresentanti delle istituzioni locali, tra cui il sindaco, la giunta comunale, il presidente del consiglio comunale, consiglieri dei vari gruppi politici, rappresentanti di Legambiente e ciclisti della Fiab, l’amministratore unico di Amts Giacomo Bellavia.
La Piazza Sanfilippo, originariamente nota come Piazza Mazzini, è considerata un luogo emblematico, con la straordinaria vista sulla facciata della Cattedrale del Vaccarini che si staglia all’estremità di Via Garibaldi.
Il sindaco Trantino e il vicesindaco La Greca
hanno annunciato ulteriori misure per valorizzare lo spazio pedonale, incluso il recupero di marmi classici per migliorare l’area. Tra le prossime azioni previste, vi è l’espansione del parcheggio di Piazza Borsellino, che fornirà ulteriori posti auto per i residenti.
Il sindaco Trantino ha sottolineato che questa decisione va al di là delle differenze politiche ed è un impegno condiviso verso il cambiamento e il rispetto per la città. Ha inoltre elogiato la collaborazione dei commercianti locali, che hanno abbracciato le opportunità offerte dalla pedonalizzazione, nonostante alcune rinunce, contribuendo a promuovere una mobilità più sostenibile e a preservare l’ambiente.
Infine, il sindaco e il vicesindaco hanno espresso il loro sincero apprezzamento per il personale dell’Ufficio Traffico Urbano, della Polizia Municipale e dell’Amts per il loro efficace contributo al raggiungimento di questo obiettivo.
Nelle scorse settimane, gli uffici comunali hanno avviato una serie di controlli per rimuovere gli impianti pubblicitari installati senza autorizzazione. I soggetti interessati sono stati invitati a rimuovere tempestivamente i propri impianti, pena la rimozione forzata a spese degli abusivi.
Le conseguenze delle affissioni abusive
I cartelloni pubblicitari abusivi hanno diverse conseguenze negative. In primo luogo, violano la legge e possono essere sanzionate con multe fino a 5mila euro. In secondo luogo, possono costituire un pericolo per la sicurezza stradale, in quanto possono ostacolare la visibilità dei conducenti. In terzo luogo, possono danneggiare l’immagine della città.
La soluzione
Il Comune di Catania ha già avviato alcune iniziative, come la creazione di un registro degli impianti pubblicitari e l’implementazione di un sistema di controllo automatizzato. Tuttavia, è necessario un impegno maggiore da parte di tutti gli attori coinvolti per contrastare efficacemente questo fenomeno.
Conclusione
La lotta alle affissioni abusive è un compito difficile, ma è necessario per garantire la sicurezza stradale e la tutela dell’immagine della città.
I Monti Erei sono un gruppo montuoso della Sicilia centrale, principalmente ricadente nella parte centrale e settentrionale della provincia di Enna. La vetta più alta è il Monte Altesina, con i suoi 1.192 metri s.l.m.
I Monti Erei sono di origine calcarea e non raggiungono altezze elevate. L’area era un tempo una delle più importanti del mondo per quanto riguarda l’estrazione dello zolfo, oggi testimoniata dai parchi minerari sparsi sul territorio.
Il gruppo montuoso è cosparso di laghi, tra cui spiccano il Lago Pergusa e il Lago Pozzillo, e di riserve naturali, tra cui la Riserva Naturale Speciale Lago Pergusa e la Riserva Naturale Orientata Lago di Pozzillo.
A causa della successione di rilievi accidentati, la popolazione e la densità abitativa sono entrambe ridotte. L’area ospita, tuttavia, alcune città d’arte di grande valore, tra cui Caltagirone, Enna, Piazza Armerina, Sperlinga e Nicosia.
Il patrimonio naturalistico dei Monti Erei è uno dei meglio conservati e dei più ricchi dell’isola. L’area ospita, infatti, numerosi siti di interesse geologico, paesaggistico e faunistico.
Tra i siti archeologici di primaria importanza si trovano:
La cittadella indigena ellenizzata di Morgantina, con l’agorà e il teatro greco;
La Villa del Casale, patrimonio dell’umanità UNESCO per i suoi inestimabili mosaici romani;
L’area archeologica romana di Centuripe, con il prestigioso museo archeologico.
Questi siti testimoniano l’antichissimo insediamento dell’area geografica.