Il Catania continua la sua striscia vincente, ottenendo la quattordicesima vittoria consecutiva e la diciassettesima partita senza subire gol. Tuttavia, la partita contro l’Acireale è stata meno spettacolare rispetto alle precedenti, con un campo pessimo e un Catania che sembrava essere in modalità risparmio. Nonostante ciò, il gol di Andrea Russotto su punizione ha permesso alla squadra di vincere la partita a 20 minuti dalla fine. L’Acireale ha dato filo da torcere alla capolista, ma non è riuscito a metterla in difficoltà. Il Catania sembrava aspettare e adattarsi all’Acireale invece di attaccare subito. Il gol segnato da Russotto su punizione ha chiuso la partita e ha dato un po’ di emozione in più ai tifosi presenti.
Dopo il vantaggio del Catania, l’Acireale ha subito un duro colpo e la squadra di casa ha sfiorato il raddoppio. Nonostante ciò, il singolo gol è stato sufficiente per garantire la vittoria alla capolista, lasciando l’Acireale senza punti e solo con qualche applauso. Nel corso della partita, i padroni di casa, con Giovinco, Palermo e Pedicone in campo sin dall’inizio, hanno messo in difficoltà il Catania, con Giappone che ha dovuto intervenire su un tiro di Jefferson al minuto 20 e Bethers che ha dovuto salvare la porta su un tiro rasoterra di Ghisleni al minuto 28. Russotto ha avuto diverse occasioni, tra cui un calcio di punizione allo scadere del primo tempo e un tiro da fuori area nella ripresa, ma solo al minuto 69 è riuscito a segnare il gol del vantaggio per il Catania.
Sei minuti dopo, l’arbitro ha annullato il gol di Rapisarda per fallo. Al minuto 80, Ghisleni ha provato a pareggiare ma il suo tiro è finito fuori, mentre al minuto 88 Bethers ha bloccato a terra un tiro di Di Martino. Nonostante qualche giocatore non al top della forma, la squadra di Ferraro è riuscita comunque a vincere la partita dimostrando la propria superiorità tecnica: è finita così Acireale- Catania 0-1.
Acireale- Catania 0-1 il tabellino
Reti: 69′ Russotto
ACIREALE (4-2-3-1): Giappone; Nicosia, Guarino, Brugaletta, Migliorelli (90′ 2′ Carrozza); Joao (73′ Liga), Sbrissa; Ghisleni, Di Martino, Limonelli; Di Domenicantonio (64′ Savanarola). A disp.: Olivieri, Esposito, Sannia, Medico, Virgillito, Rotella. All. Ignoffo
CATANIA (4-3-1-2): Bethers; Rapisarda, Lorenzini, Castellini (61′ Somma), Pedicone: Palermo (59′ Chiarella), Rizzo, Vitale; Giovinco (50′ Sarao); Jefferson (68′ De Respinis), An. Russotto (82′ Di Grazia). A disp.: Groaz, Boccia, Buffa, Privitera, Litteri. All. Ferraro
Rizzo: “Una partita dura”
Intervistato a fine partita, il capitano di oggi Rizzo si è subito espresso senza mezzi termini sulla difficoltà della partita. «È stata una partita dura, molto tosta, noi abbiamo qualità che altre squadre non hanno e l’abbiamo portata a casa con la punizione di Andrea. Nel primo tempo ha inciso il campo per entrambe le squadre, loro magari sono più abituati, nella ripresa abbiamo fatto meglio. Continuiamo su questa strada. La mia famiglia mi ha chiesto come è andata la partita e ho risposta che è andata bene. La nostra mentalità vincente la vogliamo portare fino in fondo. La svolta del campionato è stata quando abbiamo vinto in casa col Trapani. Il gol di Rapisarda oggi era regolare e c’era un calcio di rigore su Sarao. Abbiamo fatto un grande campionato e vogliamo vincere tutte le partite.»
Russotto: “Vincere non è mai facile, ma siamo riusciti a sbloccarla”
Settimo gol in campionato per Russotto, un gol che pesa doppiamente perché è l’unico a decidere (e risolvere) una partita che poteva risultare complessa. «È un successo importante perché ci porta a continuare nel nostro percorso. Vincere non è mai facile, complimenti all’Acireale che ci ha messo in difficoltà ma siamo riusciti a sbloccarla. Sono contento del gol e soprattutto del risultato. Abbiamo giocato su un campo difficile che non ci ha aiutato e la squadra avversaria ha tenuto ritmi alti. Motivazioni? Il rispetto per noi stessi, per la società e per i tifosi: chi porta questa maglia è obbligato a vincere, è il bello di giocare in una piazza come Catania. Complimenti anche a chi ha trovato meno spazio fin qui ed oggi è stato impiegato: non è facile, tutti hanno offerto una grandissima prestazione».
Poi c’è tempo per la dedica: «Marco Biagianti mi ha aiutato molto nei momenti difficili, è una figura importante e andare a esultare con lui è un motivo di orgoglio. Meriti all’Acireale, che ci ha messo in difficoltà nonostante la posizione in classifica. La dedica è a mia moglie e ai miei figli che soffrono con me».
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