Semmai avessimo avuto dubbi in materia, anche la pandemia ce lo ha ancora una volta confermato. Il web è ormai uno strumento fondamentale per portare avanti qualsivoglia attività. E non si tratta solamente di guardare ai grandi e grandissimi colossi (qualcuno ha detto Amazon?) che hanno fatto della rete il loro habitat primario. Il fenomeno si è ormai esteso a tutte le forme di attività, anzi – proprio le piccole aziende hanno spesso nella vetrina dei loro e-commerce uno sfogo fondamentale.
Proprio in quest’ottica è ancora più importante avere cura dell’immagine e degli strumenti con i quali ci presentiamo sulla rete. Un sito funzionale e moderno, con UI curata, dei contenuti aggiornati, possono certamente aiutare l’azienda a rendere meglio. Una massima del mondo del mercato di cui è ben consapevole e che ha spinto l’Italia ad avviare numerosi progetti in questo settore, che hanno portato appunto alla pubblicazione del bando “Sicilia in digitale”.
Bando digitalizzazione Sicilia 2021
Dunque, massima attenzione alle micro, piccole e medie imprese (abbreviate, appunto, in MPMI anche nel bando) e l’occasione di dotarsi, per loro, di strumenti strategici adottati in ambito nazionale in tema di digitalizzazione. Scopo del bando è dunque quello di contribuire:
- alla diffusione della cultura digitale
- all’innalzamento del livello di consapevolezza delle imprese sulle opportunità offerte dal digitale e sui vantaggi;
- all’adozione di interventi di digitalizzazione finalizzati all’implementazione di azioni di comunicazione e marketing on-line per rafforzare e migliorare le performance aziendali.
Pubblicato dall’assessorato regionale alle Attività produttive, “Sicilia in digitale” dunque favorisce e prevede incentivi che favoriscano lo sviluppo della comunicazione e del marketing digitale delle imprese siciliane.
Si tratta di un un avviso con una dotazione finanziaria di 1,2 milioni di euro, che prevede un contributo a fondo perduto pari al 70% per la prima tipologia di spese, e addirittura dell’85% per la seconda categoria di spese ammissibili. Tale contributo rivolto alle micro, piccole e medie imprese siciliane può essere così principalmente destinato:
- nell’acquisizione di consulenze e servizi in materia di utilizzo di strumenti e canali digitali per la comunicazione e il marketing digitale.
- di soluzioni tecnologiche, software, strumenti di analisi, servizi da utilizzare sempre nel campo della digitalizzazione.
Bando digitalizzazione chi può accedervi
Possono beneficiare del contributo pubblico previsto dal presente avviso le ditte individuali, le società di capitali, le società di persone, le società cooperative , i consorzi che alla data di presentazione della domanda e fino alla erogazione del contributo pubblico:
- rientrino nella definizione di MPMI di cui alla raccomandazione U.E. n. 2003/361/CE e
dell’allegato 1 – art. 1 del reg. U.E. 651/2014; - che nell’esercizio finanziario in corso e nei due esercizi finanziari precedenti, non abbiano
ricevuto contributi pubblici, il cui valore complessivo sia superiore ai massimali previsti per l’impresa unica dal Regolamento “ de minimis”; - siano iscritte al Registro delle imprese e attive con sede legale e/o operativa in Sicilia alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
- realizzino prodotti siciliani in una unità locale con sede in Sicilia;
- si trovino nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo in stato di scioglimento o liquidazione e non siano sottoposte a procedure di fallimento, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione controllata;
- siano in regola con la normativa antimafia, in particolare attestare la insussistenza di cause di divieto, sospensione o decadenza previste dall’art.67 del D.Lgs.6/9/2011 n.159 (Codice antimafia);
- i cui relativi soci, amministratori e direttori tecnici non siano stati condannati con sentenze passate in giudicato, o con decreti penali di condanna irrevocabili, o con sentenze ex art.444 c.p.p. per uno dei reati elencanti nelle lett. a), b), b-bis), c), d), e) f) e g), dell’art. 80, co.1, D.Lgs. 50/16;
- siano in regola con gli obblighi contributivi e previdenziali ed in possesso di DURC regolare rilasciato da INPS/INAIL ovvero che non siano in possesso di DURC in quanto non hanno dipendenti;
Sono escluse dalle agevolazioni le MPMI che, ai sensi del regolamento GBER e del regolamento “de minimis”, operino nel settore della pesca e dell’acquacoltura e
nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli di cui all’ Allegato 1 del Trattato U.E.
Come accedere al bando digitalizzazione 2021 Sicilia
Per accedere al contributo le imprese dovranno presentare istanza online sul portale dalle ore 10 del 30 settembre alle ore 17 del 20 ottobre. Saranno finanziate le domande fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Le domande ammesse ma non finanziabili potranno essere agevolate nel caso in cui si liberino risorse in seguito a rinunce o revoche o nel caso in cui si proceda al rifinanziamento del presente avviso.
Per trovare tutti i link al bando e per le informazioni dettagliate vi invitiamo a consultare il sito dell’ Ass. alle attività produttive.
Digitalizzazione Sicilia le parole dell’ass. alle Attività produttive
«La pandemia – spiega l’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano – ha determinato una forte accelerazione degli acquisti sul web. Questo fenomeno, unito alla crisi che sta investendo numerosi settori merceologici, sta spingendo molte imprese siciliane a formulare nuove strategie finalizzate a rafforzare e a valorizzare la promozione dei prodotti attraverso azioni di marketing digitale. In questo contesto e ascoltando anche i suggerimenti che provenivano dal mondo imprenditoriale ci è sembrato doveroso intervenire per migliorare livello di digitalizzazione delle imprese, con particolare riferimento al panorama produttivo regionale delle micro, piccole e medie imprese che promuovono e valorizzano i prodotti siciliani».
«“Sicilia in digitale” può e deve essere uno strumento prezioso per consentire alle imprese siciliane di trovare nuovo slancio dopo un momento veramente difficile. Per questo mi auguro non solo che il bando abbia successo nel mondo produttivo, ma che si possano trovare nuove risorse per ripetere l’iniziativa e innalzare il livello di consapevolezza delle imprese sulle opportunità offerte dal digitale».
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