Un weekend da dimenticare per tutti i tifosi del Catania. Se qualcuno avesse scommesso su quante cose sarebbero potute andare storte in questi giorni, raramente avrei scommesso su una prospettiva così buia. Pessime notizie, dunque, dal campo ma soprattutto dal tribunale.
Calcio Catania: fumata nera per la prima asta
Cosa succederà al Calcio Catania? Probabilmente è la domanda più diffusa fra i tifosi, non solo della squadra rossazzura, ma anche di tutti coloro che amano il calcio e la Sicilia. La prospettiva non era certo rosea e già qualche settimana fa le incognite superavano le certezze. Eppure, la speranza che qualcuno potesse rilevare la società calcistica dopo il fallimento della gestione Sigi era alta, non è pervenuta nessuna offerta per l’asta fallimentare del titolo sportivo.
L’ultima scadenza fissata dal bando pubblico per presentare un’offerta per questa tornata scadeva alle 12 dell’11 febbraio. Inutile dire che, all’aperture delle buste all’interno dell’ufficio dell’avvocato Ciraolo nel Palazzo di Giustizia, la situazione è stata desolante. «L’udienza di vendita in forma telematica del ramo caratteristico calcistico della società fallita Calcio Catania Spa è andata deserta per mancanza di domande di partecipazione». Lo ha reso noto il presidente del Tribunale del capoluogo etneo, Francesco Mannino, sulla procedura avviata dopo la dichiarazione di fallimento della società dello scorso dicembre E questo nonostante l’abbattimento del prezzo della società a seguito del fallimento, che ha portato la cifra necessaria al rilevamento del Calcio Catania a un misero (si fa per dire) milione di euro subito, seguito da altri 3 milioni di euro nel corso della stagione per coprire eventuali debiti sportivi. Basti pensare che, prima del fallimento, per comprare il rinomato blasone servivano 54 milioni.
In qualche modo, anche la morale di questa storia potrebbe essere simile – e in fondo è ciò che molti tifosi si augurano. La possibilità è infatti che vadano deserti tutti i bandi sino alla chiamata ultima, che arriverà non oltre il 28 febbraio del 2022. Una lezione d’affari vecchia come il mondo che recita: non comprare a un prezzo maggiore quello che puoi comprare a un prezzo minore. Anche se, lo ribadiamo, il prezzo della società etnea era già all’osso.
Calcio Catania: scenari futuri?
L’asta andata deserta riguardava il “ramo aziendale calcistico” composto da diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, struttura e organizzazione settore giovanile, immobilizzazioni materiali, indumenti, merce, targhe, coppe, trofei e marchi registrati – senza, quindi, il centro sportivo di Torre del Grifo.
Ma cosa succederebbe se nessuna offerta dovesse arrivare entro la scadenza ultima del bando del 28 febbraio? Beh, in quel caso ci troveremmo di fronte alla peggiore delle ipotesi. Il Calcio Catania cesserebbe di esistere e verrebbero sciolti sia il settore professionistico che quello giovanile, senza considerare che neppure il campionato verrebbe portato a termine. Rischiamo quindi di vedere scomparire la società fondata nel lontano 1949.
Catania Calcio, sconfitta anche sul campo: vince l’AZ Picerno
Sconfitta di misura anche in campo per il Catania, che perde 1 a 0. Difficile, per i motivi sopra citati, farne una colpa a Baldini e ai suoi uomini. Più la situazione di crisi societaria si protrarrà, temiamo, più la squadra continuerà a perdere motivazione e – di conseguenza – sul campo.
Mularoni, il vice allenatore (che sostituiva lo squalificato Baldini) si è così espresso sulla partita «L’impatto è stato buono. Siamo entrati in campo bene, convinti e determinati creando subito una palla gol importante, ma al primo affondo loro hanno fatto gol. Questa è stata la differenza, il Picerno ha segnato a differenza nostra. Abbiamo provato in tutti i modi a rimetterla in piedi. Se lo avessimo fatto già nel primo tempo poteva cambiare qualcosa. Merito agli ospiti che non ci hanno fatto rendere al meglio perchè non siamo stati certamente il miglior Catania della stagione. Anche se abbiamo faticato, le occasioni sono state create e il gol nostro ci poteva stare. Poi la spinta si è affievolita? Questione di spazi, loro hanno arretrato ancora di più ed era difficile tirarli fuori, nonostante questo l’occasione clamorosa c’è stata però se oggi non girava, non girava. »
Mularoni ha poi aggiunto un messaggio all’indirizzo dei tifosi: «Cosa mi sento di dire ai tifosi che ci hanno sostenuto? Se non avessimo trovato una piazza del genere, non dico che avremmo mollato anche noi, ma sarebbe stato molto più difficile. Ci danno una forza incredibile tutti i giorni, ce lo ricordano quando giochiamo al ‘Massimino’ ma anche attraverso i social, la passione che hanno è incredibile. Noi cerchiamo di metterci tutto quello che abbiamo, anche oltre. I risultati non sempre sono quelli che speriamo, ma questo popolo merita veramente di più. Non c’è tempo di piangerci addosso e di fare tanti discorsi, lunedì allenamento e si parte subito per Castellammare di Stabia. Siamo pronti a rimetterci in sesto, a rifarci, trovando subito le energie per andare a fare una grande gara e cogliere dei punti importanti »
Calcio Catania AZ Picerno 0-1 il tabellino
MARCATORI: 16′ Reginaldo
CATANIA (4-3-3): Sala; Albertini, Claiton, Lorenzini, Pinto (45′ Zanchi); Simonetti (45′ Sipos), Rosaia (88′ Bianco), Greco; Piccolo (59′ Russotto), Moro, Russini (76′ Biondi).
A disp. di Mularoni: Stancampiano, Pino, Monteagudo, Ercolani, Ropolo, Izco.
PICERNO (4-4-2): Viscovo; Finizio, De Franco, Allegretto, Guerra; De Cristofaro (35′ D’Angelo), Dettori, Pitarresi (81′ De Ciancio), Carrà (61′ Garcia Rodriguez); Reginaldo (61′ Vivacqua), Parigi (60′ Gerardi).
A disp. di Colucci: Albertazzi, Vanacore, Alcides Dias, Setola, Viviani, Di Dio, Esposito.
ARBITRO: Kevin Bonacina AMMONITI: De Cristofaro, Moro, Pinto, Finizio
ESPULSI:
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