Calcio Catania: una gloriosa storia al capolinea?

Questo 2021 volge al termine e fra le note negative della chiusura di questo anno troviamo anche il fallimento del Calcio Catania. Una notizia che non è arrivata come un fulmine a ciel sereno, dato che già da tempo il club rossazzurro versava in pessime acque, ma che ha lasciato comunque un solco nei cuori…

Fallimento Catania calcio

Questo 2021 volge al termine e fra le note negative della chiusura di questo anno troviamo anche il fallimento del Calcio Catania. Una notizia che non è arrivata come un fulmine a ciel sereno, dato che già da tempo il club rossazzurro versava in pessime acque, ma che ha lasciato comunque un solco nei cuori dei tifosi. Tifosi che sono stati costretti ad osservare ancora una volta impotenti lo scempio fatto della loro amata squadra, la stessa che sul campo di gioco – agli ordini di mister Baldini e guidata dal talento di Moro – sta provando nonostante tutto a farsi valere.
Perché i catenesi, e la loro squadra, sono così: soffrono, resistono. Cadono e si rialzano. E così noi vogliamo raccontare la storia del Calcio Catania. La speranza è che, come l’araba fenice da sotto le ceneri del vulcano Etna, o come la città mai doma fra terremoti e colate laviche, anche la società calcistica si rialzi presto.

Calcio Catania la storia e le origini

La storia del Calcio Catania comincia lontano, ormai oltre un secolo fa, quando nel 1908 viene fondata la prima società sportiva, l’ Associazione Sportiva pro Educazione Fisica, con la sua sezione calcistiche che proprio in quel periodo prende parte ai primi tornei amatoriali. Solo negli anni venti si inizia con i campionati ufficiali, ma la fondazione della squadra che noi conosciamo risale agli anni quaranta, quando venne rifondata la Società Sportiva Catania, nata dalla precedente fusione delle molte realtà amatoriali e poi sciolta per l’arrivo della seconda guerra mondiale.
Calcio Catania 1946
Il Calcio Catania viene quindi fondata ufficialmente nel 1949 e riparte dalla (allora) serie C, prima di approdare alla B dopo soli 3 anni. Sono anni in cui il Catania comincia a maturare una sua identità calcistica, disputando un buon numero di campionati in massima serie, pur essendo più spesso nel campionato cadetto. In particolare, tra il 1960 e il 1966 il Calcio Catania milita nella serie A e proprio nel primo avviene il famosissimo Clamoroso al Cibali!, col gli etnei che impediscono con un impronosticabile 2-0 all’Inter di qualificarsi campione d’Italia.

Calcio Catania, l’epoca del Presidente Massimino

Le sorti della squadra etnea sono però destinate a incontrare quella di una grandissima personalità, Angelo Massimino, cui è ancora oggi dedicato lo stadio della squadra e che fu il presidente più longevo della storia dei rossazzurri. Sono anni in cui è difficile per gli etnei mantenersi in serie A (e difatti alle due promozioni ottenute durano entrambe un solo anno). Ma la figura del presidente rimarrà indelebile nei cuori dei catanesi.
Lo stadio Angelo Massimino:
Lo Stadio Angelo Massimino
Purtroppo, un periodo di sofferenza attendeva la società rossazzurra: prima la retrocessione fino alla serie d’Eccellenza, frutto delle inadempienze finanziarie. Una lunga galoppata, con tre promozioni in tre anni, riportano il Calcio Catania (che in quel periodo aveva una squadra rivale nell’Atletico Catania) in serie C1. Ma proprio alle soglie del nuovo millennio, il presidente Angelo Massimino muore coinvolto in un incidente stradale e la società passa ai fratelli Gaucci. Sono loro a riportare, dopo averla prima sfiorata, la società in serie B e a mancare di pochissimo la promozione in massima serie. Promozione che non tarderà ad arrivare…

Il Catania degli argentini e dei miracoli

Passeranno solo due anni da quando Pulvierenti rileva il Catania a quando quest’ultimo torna in serie A. Afosa giornata di giugno 2006, tutti si riuniscono allo stadio per festeggiare il secondo posto che permette al Catania di tornare in A – ma il meglio dovrà ancora arrivare.
Il primo anno il Catania, ovviamente in una fase di transizione, si salva all’ultima giornata vincendo lo scontro diretto contro il Chievo. Ma già l’anno successivo la squadra farà intravedere le soddisfazioni che verranno: salvezza confermata e per la prima volta accesso alla semifinale di Coppa Italia. Nel 2008-2009 sigla il record di punti ottenuti in serie A con Walter Zenga e poi, guidato da Mihajlovic l’anno successivo, chiuderà a 45 punti battendo la Juventus a Torino e l’Inter del triplete per 3-1.
Arrivano poi Diego Simeone, che ricorderà sempre il Catania come fondamentale per la sua crescita da allenatore, e Vincenzo Montella. Proprio con lui il Catania ottiene eccellenti risultati, accarezza a lungo il sogno Europa, prima di fermarsi all’undicesimo posto. Ma il nuovo record arriva l’anno successivo, con Maran in panchina: ottavo posto, a un passo dalle coppe europee, e nuovo record con 56 punti.
Sono gli anni di Ciccio Lodi e delle sue punizioni, delle sgroppate di Vargas sulla fascia, del tridente con Gomes – Bergessio – Barrientos, delle follie da centrocampo di Mascara e di quel gol che vedranno “anche a Tonga!”

 
Una storia che racconteremo ai nostri figli, ricordando quel Catania dei miracoli. Il resto è storia recente…

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