Capitale della Cultura 2022: Le Finaliste della prima selezione
A distanza di qualche giorno, con la nomina fatta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, delle 28 città finaliste per l’ambìto posto di Capitale della Cultura 2022, le 4 città siciliane già tirano un sospiro di sollievo.
Questo ambìto riconoscimento, oltre che rappresentare una ventata di contributi con il milione di Euro, diventa uno scossone economico per tutto l’indotto che porta con sé, sia da un punto di vista turistico che sociale.
Il 12 ottobre, ci sarà ancora un’altra selezione, delle prime 10, ma per la Sicilia è già una vittoria. Si sono candidate 43 città italiane e la Sicilia con questa selezione di finaliste, è al secondo posto per maggiori città tra le pretendenti. Al primo posto c’è la Puglia con 4 città, e al terzo la Campania e la Toscana con 3.
La Sicilia, già premiata con Palermo, la quale nel 2018 fu la Capitale della Cultura, ci ritenta, orgogliosa più che mai del suo patrimonio, documentato proprio da queste 4 città, nei loro progetti.
Capitale della Cultura 2022: Le Quattro Siciliane
Le quattro città finaliste sono Trapani, Palma di Montechiaro (AG), Modica (RG) e Scicli (RG).
Trapani, forte della sua posizione di provincia siciliana, punta sulla sua storia e sulla centralità nel Mediterraneo. Difficile saperne di più sul dossier presentato, tranne che la città non si sente da meno nel proporsi a questa candidatura, per mettere in mostra le proprie bellezze e il proprio stile di vita.
Trapani, forte della sua posizione di provincia siciliana, punta sulla sua storia e sulla centralità nel Mediterraneo. Difficile saperne di più sul dossier presentato, tranne che la città non si sente da meno nel proporsi a questa candidatura, per mettere in mostra le proprie bellezze e il proprio stile di vita.
Palma di Montechiaro, città del Gattopardo, all’interno della Valle dei Templi, ha avuto proprio il sostegno dal Distretto Turistico della Valle, in fase di preparazione del dossier. Il titolo del progetto presentato è “IO SONO P.A.L.M.A.”, acronimo dei 5 pilastri della visione che ne animerà le attività future, Perdono, Arché, Logos, Memoria e Avvenire.
Modica, la città del cioccolato e delle cento chiese, presenta un dossier dal titolo “Orizzonte Mediterraneo”, realizzato da dieci gruppi organizzati in aree. Come Scicli, anche Modica è una città del Val di Noto, distanti poco più di 12 km l’una dall’altra, entrambe inserite nel patrimonio Unesco da tutelare per il tardo Barocco della zona.
Scicli, sceglie “In Gioia Vivendi” come titolo del dossier presentato, puntando sulla gioia di vivere del suo Uomo Vivo. Questa città, col suo patrimonio storico e naturale, in questi ultimi anni ha fatto da sfondo a set cinematografici, come Italo, e ai vari racconti di Andrea Camilleri, autore del commissario Montalbano.
Capitale della Cultura 2022: Aspettando Ottobre e Novembre
Queste città non si presentano solo per i loro paesaggi naturali, ma vogliono mettere in risalto quello che è un patrimonio unico per il territorio, unico di questo momento storico che stiamo vivendo, la cultura e il popolo siciliano.
Non esiste una caratteristica che identifichi i Siciliani, perché ogni paese, città, ha la sua unicità, ed è proprio su questa linea che i progetti presentati dalle città siciliane hanno questo successo. Sono pianificate da staff di professionisti competenti, che conoscono il territorio e che sanno come valorizzarlo al meglio, che sanno fare i conti, che sanno come farli tornare, al di fuori di etichette rimaste fin troppo attaccate ad un popolo che cambia e che guarda al futuro con fiducia. E, questa fiducia viene ricambiata, con la selezione, questa prima selezione che ne ha viste ancora in gara quattro su cinque. Vista l’altissima concorrenza, mi sembra un risultato eccellente, già questo.
Dopo la notizia della selezione a fine luglio, i quotidiani locali siciliani, quasi con una forza da battito di tamburo fanno riecheggiare le novità del premio, sempre più forti ogni giorno che si avvicina la selezione di ottobre e la finalista di novembre. Non basta che aspettare il prossimo battito di tamburo.
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